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Dolcificanti artificiali collegabili ad obesità Sempre più persone consumano dolcificanti artificiali che sono presenti in una gran varietà di cibi e bevande per cercare di dimagrire senza ottenere risultati e mettendo a rischio la propria salute, almeno secondo uno studio effettuato da ricercatori canadesi sui dati generici relativi ad oltre quattrocentomila persone monitorati per circa dieci anni oltre a quelli di circa mille persone obese per sei mesi. Analizzando i microbi nell'intestino per ricavare i marcatori metabolici l'ipotesi che affiora sarebbe che forse i dolcificanti artificiali modificano la flora batterica in modo da predisporre all'obesità oppure potrebbero indurre le persone a compensare le calorie assumendo altri cibi e bevande sia per esigenze dell'organismo che per l'impressione di aver ottenuto un risparmio energetico. Alcuni dicono che i dolcificanti artificiali sono collegabili all'epidemia di obesità, poi bisogna anche considerare che capita siano presenti in alimenti senza chiare indicazioni. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 22/07/2017 ![]() ![]() Porzioni dei cibi collegabili ad obesità Confrontando i dati delle porzioni dei cibi per un periodo di quindici anni dei ricercatori australiani, paese in cui quasi due persone su tre sono in sovrappeso o obese, avrebbero constatato come siano cresciute notevolmente proprio quelle dei cibi cosiddetti "spazzatura" ad alto contenuto di grassi e conseguente eccessivo apporto di calorie superflue; ma non proprio tutte e ad esempio le confezioni delle merendine, patatine fritte e pasticcini siano in genere più piccole forse perché i produttori individuando che i consumatori le percepiscono come poco salutari si siano adeguati alle loro esigenze, anche se si tratta complessivamente di pochi casi. Per evitare quella che viene chiamata come una specie di epidemia di obesità ed inevitabili problemi sanitari bisognerebbe porre le persone in un ambiente (i cibi che vedono e le relative pubblicità) dove possano facilmente scegliere porzioni più piccole e fare scelte meno caloriche. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 07/07/2017 n: 3502 ![]() Divieto di uso dell'erbicida glifosato in California La decisione delle autorità della California di vietare l'utilizzo di un comune erbicida come il glifosato sulle coltivazioni significa evidentemente che vi deve essere qualche rischio nell'uso di questa contestata molecola chimica molto utilizzata in tutto il mondo e soprattutto dagli agricoltori anche in Europa (che spruzzano sui campi elevate dosi del cosiddetto "Roundup") dove nonostante gli avvertimenti di alcuni governi al non uso manca ancora una legislazione chiara che possa regolamentarne l'utilizzo. Come spesso capita in questi casi mentre si continua a parlare di mancanza di trasparenza riguardo l'effetto cancerogeno del glifosato una qualsiasi persona o bimbo facendo l'esame del sangue e delle urine potrebbe trovarne tracce. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche di sicurezza alimentare la decisione dell'attuale amministrazione americana di abolire la precedente legge che garantiva acqua pulita dagli inquinanti. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 04/07/2017 n: 3499 ![]() Grano e riso più resistenti alla siccità E' possibile ottenere dei raccolti più resistenti alla siccità stimolando le piante a chiudere i pori in caso di scarsità d'acqua, almeno secondo ricercatori Australiani con il supporto di un team internazionale che avrebbero utilizzato i segnali che i cloroplasti trasmettono alle foglie delle piante di grano, orzo e riso per stimolare la chiusura dei pori consentendo ad esempio all'orzo di resistere in condizioni di siccità un cinquanta percento più a lungo. Questa strategia può essere adottata in tutti i paesi in cui i raccolti soffrono per stress a causa della scarsità d'acqua aumentando la produttività degli agricoltori e con impatto significativo sulle loro economie in caso di siccità. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche che riguardano la siccità da segnalare la difficile situazione riguardo la coltivazione di caffè in Etiopia, paese fra i maggiori produttori a livello mondiale dei pregiati chicchi, a causa anche del rialzo delle temperature. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 27/06/2017 n: 3493 ![]() Difficile situazione alimentare in Yemen Un divieto imposto sul consumo di vegetali freschi, frutta e verdura a causa dell'epidemia di colera e quindi del pericolo di contaminazione sta rendendo la situazione alimentare in Yemen davvero difficile con gli abitanti che non trovano nulla da mangiare ed anche per quanto riguarda l'acqua potabile rischiano di compromettere la loro salute ogni volta che bevono dal momento che quasi tutte le fonti sono contaminate. Molte persone si sono riversate nella capitale Sana a causa dei conflitti militari che stanno sconvolgendo un paese impoverito anche per i cambiamenti climatici e che importa il novanta percento delle risorse alimentari, poi le strutture sociali sono al collasso, mancano le medicine per curare i casi di colera con ventiquattromila casi sospetti nelle ultime tre settimane (un numero quasi uguale al totale dei casi stimati dall'inizio dell'epidemia) un terzo dei quali sono bambini, più vulnerabili a causa dello stato di malnutrizione. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 25/05/2017 n: 3465 ![]() Scrivere sale sulle etichette invece di sodio Da uno studio effettuato in Australia su quattrocento individui nella città di Lithgow tramite test delle urine relative al cibo consumato in un giorno sarebbe risultato un apporto di sale nel regime alimentare di oltre il trentatre percento in più rispetto ai valori raccomandati, che in genere si aggirano in meno di sei grammi al giorno per gli adulti per ridurre la pressione sanguigna ed evitare rischi all'apparato cardiovascolare, e questo eccesso secondo i ricercatori si potrebbe evitare semplicemente scrivendo sale invece di sodio sulle etichette delle confezioni dei cibi perché spesso non si interpretano bene questo tipo di indicazioni nutrizionali. Molte persone sono convinte di assumere meno sale di quanto nelle realtà hanno molti cibi, considerando che spesso è "nascosto" in alcuni cibi e condimenti per dare maggiore sapore, poi manca la consapevolezza nei consumatori di quanto possa fare male alla salute un eccessivo apporto di sale. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 18/05/2017 n: 3459 ![]() Dieta senza glutine adatta solo ai celiaci Chi crede di perdere peso adottando una dieta senza glutine, perché convinto da recensioni favorevoli a questo regime alimentare diventato quasi una moda, non otterrà i risultati sperati ed anzi potrebbe anche ingrassare se sostituisce gli alimenti contenenti glutine con cibi ricchi in grassi, zuccheri, ad alto contenuto calorico; quindi è opportuno seguire una dieta equilibrata di tipo mediterraneo mentre per chi è veramente intollerante al glutine (bisogna fare degli esami per scoprire se si è celiaci) è importante fare attenzione alle possibili e molto frequenti contaminazioni. Non vi sarebbero nemmeno evidenze di particolari benefici per l'apparato cardiovascolare nell'adottare una dieta senza glutine, ma evidentemente se proprio ci si dovesse sentire meglio o più in forma con uno "stile di vita da celiaci" si può cercare di seguirlo magari scegliendo riso integrale e abbondando in frutta e verdura che sono ricche di fibre. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 05/05/2017 n: 3448 ![]() Plastica nel mare vista come pericolo per la salute Quando finisce in mare la plastica dei rifiuti industriali è trasportata a grandi distanze dalle correnti marine che non trovano confini ad arrestare questo materiale che tende a frantumarsi con il tempo in microplastica, ma i ricercatori hanno trovato una corrente che trasporta miliardi di questi minuscoli pezzettini di plastica nell'Artico dove il ghiaccio forma una barriera che ne ferma la corsa e popolazioni locali che normalmente sciolgono il ghiaccio per avere acqua vi hanno trovato piccoli pezzi di plastica e questo può avere un serio impatto per la salute. Dopo aver raggiunto l'Artico la microplastica a volte affonda nei fondali, poi si prevede che man mano che i ghiacci si fonderanno per il surriscaldamento climatico questo flusso si spingerà sempre più lontano e raggiungerà anche le aree più incontaminate; quindi per fermare un processo incontrollabile è indispensabile agire nelle prime fasi impedendo che la plastica finisca in mare. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 24/04/2017 n: 3440 ![]() Scelta oculata delle uova nei punti vendita Quando si acquistano le uova a seconda di come sono allevate le galline sul guscio e sulla confezione dovrebbe essere stampigliato il numero 0 per quelle organiche, 1 per tipo libere file, 2 per tipo granaio, infine 3 per quelle di batteria con gli animali costretti a vivere in piccole gabbie affiancate ed in genere non più apprezzate dai consumatori; ma secondo una ricerca effettuata in Germania spesso le condizione di vita salutare degli animali in molti casi non è sempre rispettata e ad esempio si utilizzano semplicemente gabbie un po' più grandi e piattaforme dove le galline possono distendere le ali per aggirare la legislazione del tipo di allevamento in batteria. Bisogna tenere conto fra le uova consumate, nel caso si acquisti un prodotto industriale, che nella lavorazione spesso si utilizzano quelle tipo 3 di batteria e se si sceglie di festeggiare la Pasqua con uova colorate è opportuno accertarsi (anche controllando il prezzo) che siano di buona qualità. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 15/04/2017 n: 3434 ![]() Ondate di calore su coltivazioni di caffè tipo arabica Diversi studi hanno evidenziato quanto le ondate di calore provocate dai cambiamenti climatici possano danneggiare le coltivazioni e questa volta i ricercatori avrebbero verificato quanto siano sensibili le piantine di caffè qualità arabica (la più pregiata con frutti dall'equilibrato profumo aromatico e minore presenza di caffeina) se devono fronteggiare temperature elevate; infatti, se esposte anche per brevi periodi di tempo a queste ondate di calore non sono più in grado di produrre i fiori e di conseguenza nemmeno i frutti, poi capita che questi periodi particolarmente stressanti per le coltivazioni siano caratterizzati da siccità impedendo una crescita adeguata. Spostando l'attenzione ad altri scenari da segnalare che la "xylella fastidiosa" sta minacciando la salute delle piante di olivo sull'isola spagnola di Maiorca, ma questa volta si confida di riuscire ad avere comunque un buon raccolto dando acqua alle piante e con mirate pratiche agricole. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 04/04/2017 n: 3424 ![]() Alimentazione N.B. L'autore non si assume alcuna responsabilità per il cattivo uso dei consigli proposti (tutti i diritti sono riservati) |
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