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Tumori favoriti da cibi industriali molto lavorati Aumentando nell'alimentazione l'apporto di cibi industriali molto lavorati di un dieci percento aumenta anche il rischio di tumori per una percentuale che può raggiungere il dodici percento e ad esempio nel caso delle donne si stima un rischio di tumore al seno superiore all'undici percento; almeno secondo uno studio online francese in cui i ricercatori hanno monitorato a Parigi dal 2009 i dati di quasi centocinquemila persone (di diciotto anni o di età superiore) che hanno partecipato alla registrazione del loro consumo di circa tremilatrecento prodotti nell'intervallo delle ventiquattro ore. Lo studio richiederebbe un ventaglio più ampio di dati comprendente quelli di diversi tipi di popolazioni per poter dare indicazioni attendibili, comunque emerge che semplicemente cambiando lo stile di vita si potrebbe evitare di essere colpiti da molte forme tumorali quindi è opportuno valutare se sia il caso di consumare qualche cibo "spazzatura". Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 16/02/2018 ![]() ![]() Non mangiare carne per salvaguardare l'ambiente Fra il 1992 ed il 2016 il consumo di carne sarebbe cresciuto di oltre cinque volte contribuendo all'aumento delle emissioni inquinanti, allo sfruttamento dei terreni e alla deforestazione oltre a quella specie di epidemia relativa all'obesità globale, crescita della percentuale di casi di diabete e tumori; quindi secondo alcuni sarebbe opportuno comparare il consumo di carne a quello di tabacco, di zucchero e carbone che spesso sono tassati perché sono dannosi per la salute della popolazione e dell'ambiente. L'aumento della popolazione mondiale ha come conseguenza un maggiore sfruttamento di tutte le risorse fra cui di rilevante impatto la richiesta di carne dal momento che sono necessari molti più animali che non sono sostenibili dall'ecosistema, poi i cambiamenti climatici in atto sul pianeta con prolungate siccità e fenomeni estremi rendono sempre più difficile l'allevamento ed il mantenimento di tutta la filiera produttiva. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 09/01/2018 n°: 3660 ![]() Ricerche per nuovo test per la celiachia La celiachia che provoca l'intolleranza al glutine è sempre più diffusa fra la popolazione tanto che molte persone se avvertono qualche disturbo digestivo eliminano gli alimenti con glutine anche senza aver eseguito il test per la malattia autoimmune; poi capita che se successivamente dopo aver seguito la dieta per celiaci si sottopongono al test questo non riesce a rilevare la risposta immunitaria anomala, ma un nuovo test sperimentale sembra che riesca comunque ad individuare le cellule immunitarie in un campione di sangue indirizzate alla risposta dell'organismo al glutine. Si tratta di un test che avrebbe dimostrato di essere molto preciso nella diagnosi di celiachia anche se non ancora disponibile sul mercato e si spera che data la forte richiesta ci possano essere delle aziende disposte alla produzione in larga scala, tenendo presente che ultimamente si è diffusa una specie di insensata moda salutista nel voler seguire una dieta senza glutine. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 29/12/2017 n°: 3651 ![]() Depurare l'acqua dai residui di plastica L'inquinamento da residui di plastica nell'acqua potabile e in genere in mari, fiumi e torrenti sta diventando una minaccia sempre più grave per la salute umana e allo stesso tempo un problema davvero difficile da risolvere; alcuni sono scettici riguardo l'utilizzo di soluzione ad alta tecnologia per cercare di depurare l'acqua e sostengono che ora sono disponibili soluzioni per evitare che la plastica finisca nell'acqua che beviamo dal momento che è evidente che si deve agire soprattutto nella fasi iniziali dell'inquinamento e poi cercare altre soluzioni efficaci. Gettare i rifiuti nei fiumi è stata sempre una pratica piuttosto diffusa (mancando una coscienza ambientalista) e dal 1950 la quantità di plastica prodotta è aumentata enormemente con un risultato disastroso tanto da finire nella catena alimentare oltre a generare delle specie di isole di plastica che vagano negli oceani e deturpare le spiagge nei luoghi più incontaminati del pianeta. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 06/12/2017 n°: 3633 ![]() Polemiche su autorizzazioni all'uso del glifosato La decisione dell'Unione Europea di prolungare per altri cinque anni l'autorizzazione all'uso dell'erbicida glifosato ha provocato le proteste di alcuni paesi non in accordo con il rinnovo della licenza (per un tempo comunque dimezzato) ad un pesticida segnalato da organizzazioni sanitarie come nocivo per la salute e soprattutto la Francia avrebbe avanzato la richiesta di rivedere il sistema di valutazione ed approvazione dei prodotti chimici anche perché non vi è accordo fra i pareri delle varie agenzie che devono vigilare sulla loro sicurezza. Questo erbicida immesso sul mercato nel 1974 da una nota azienda americana che produce anche sementi è sempre più utilizzato non solo sui campi agricoli dove viene spruzzato sui raccolti, ma anche su prati e giardini, tanto che alcuni lamentano un abuso del prodotto in pratica permesso dalle normative stabilite dall'autorità di sicurezza dei cibi e dall'agenzia che vigila sui prodotti chimici. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 28/11/2017 n°: 3626 ![]() Cannella per migliorare la salute metabolica Un test effettuato sugli adipociti di volontari di diversa età, etnia e condizione di forma fisica avrebbe evidenziato che se trattati con un olio essenziale (cinnamaldeide) presente nella cannella e caratterizza il tipico profumo della spezia potrebbe essere utile a migliorare la salute metabolica e favorire la termogenesi, almeno secondo ricercatori americani che sostengono che questa scoperta potrebbe aiutare ad evitare l'obesità. Diversi geni ed enzimi coinvolti nel metabolismo dei lipidi risulterebbero maggiormente attivati in presenza di questo olio essenziale ed anche due proteine regolatrici del metabolismo metabolico coinvolte nella termogenesi, considerando che gli adipociti normalmente immagazzinano energia in forma di lipidi. In passato era già stato verificato come la cannella potesse giocare un ruolo nel tenere sotto controllo il colesterolo ed avesse altre caratteristiche salutari in genere per l'organismo. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 24/11/2017 n°: 3623 ![]() Selezionare coltivazioni resistenti alla siccità Per evitare una netta perdita di raccolto per ampie varietà di coltivazioni come sta accadendo in alcune zone del globo ad esempio per uva, olive, caffè bisognerebbe selezionare piantine in grado di resistere al surriscaldamento climatico e quindi alla siccità oltre a cercare di proteggere i terreni con schermi in grado di deviare le ondate di calore che diventeranno sempre più frequenti. Potrebbe essere opportuno cambiare completamente tipo di coltivazione per terreni non adattabili o modernizzare l'irrigazione con impianti programmabili e grandi vasche di raccolta di acqua piovana in caso di eventi estremi; inoltre, questi interventi servirebbero anche a preservare posti di lavoro nel settore agricolo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche relative all'alimentazione un'indagine di qualche tempo fa che segnalava come nell'acqua potabile fossero spesso presenti poco rassicuranti residui plastici. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 13/09/2017 n°: 3562 ![]() Uso eccessivo di fertilizzanti con nitrati I nitrati presenti nei fertilizzanti utilizzati senza criterio nell'agricoltura di tipo intensivo e che quindi finiscono in fiumi, laghi e mari stanno causando seri problemi all'ambiente per il proliferare di vari tipi di alghe che oltre ad essere spesso antiestetiche e maleodoranti possono anche rilasciare pericolosi gas tossici se tendono ad accumularsi ed i batteri le decompongono sprigionando idrogeno solforato dal caratteristico odore di uova marce. La questione è di difficile soluzione perché gli agricoltori sostengono che senza l'uso massiccio di fertilizzanti non riescono ad essere competitivi su un mercato globale, ma alcuni suggeriscono di calcolare le quantità esatte dei costosi fertilizzanti da utilizzare per i raccolti in modo che le dosi eccessive non finiscano nei corsi d'acqua, dal momento che si presenta anche il problema dei cambiamenti climatici con l'innalzamento delle temperature che amplifica il fenomeno. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 23/08/2017 n°: 3543 ![]() Maggiore scambio di informazioni alimentari in EU In seguito al ritiro dal mercato in diversi paesi europei di milioni di uova provenienti dall'Olanda contaminate dall'insetticida "fipronil", utilizzato per gli animali domestici e non consentito negli allevamenti di pollame, alcuni hanno dichiarato come per evitare rischi per i consumatori siano necessari maggiori scambi di informazioni relative agli alimenti in modo veloce ed efficace fra i vari paesi dell'unione. Nel frattempo gli investigatori olandesi in collaborazione con le autorità belghe e con l'assistenza di agenzie europee di controllo avrebbero arrestato due persone in due città dell'Olanda (Barneveld e Zaltbommel) per avere immesso nella catena alimentare questo insetticida; in realtà a quanto pare secondo organizzazioni sanitarie solo moderatamente pericoloso in grandi quantità per reni, fegato e tiroide. Partite di uova continuano ad essere ritirate ad esempio in Danimarca, Francia e Gran Bretagna, ma per il momento non in Italia. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 11/08/2017 n°: 3532 ![]() Agricoltura industriale non sostenibile Dal confronto dei dati riguardo il consumo delle risorse del pianeta e l'impronta ecologica di un abitante di un paese europeo che superano il doppio o il triplo rispetto a quello di molti paesi poveri risulta evidente che non si può andare avanti di questo passo; infatti, nel 1987 era stato fissato il 9 dicembre la data figurata di massimo sfruttamento globale ed ora dopo solo tre decenni si è passati al 2 agosto con l'agricoltura industriale vista fra i principali responsabili (oltre alle emissioni inquinanti e all'aumento di popolazione). La pesca che è diventata sofisticata estrazione industriale selettiva non consente ai pesci di continuare a riprodursi soprattutto alcune specie che stanno già scomparendo dai mari, poi il consumo di carne con animali spesso rinchiusi in piccole gabbie ha un pesante impatto ambientale e l'alimentazione in genere è squilibrata con eccessivo apporto calorico e conseguente epidemia globale di sovrappeso ed obesità. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 03/08/2017 n°: 3525 ![]() Alimentazione N.B. L'autore non si assume alcuna responsabilità per il cattivo uso dei consigli proposti (tutti i diritti sono riservati) |
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