Meno sale nelle pietanze contro la pressione alta

L'apporto eccessivo di sale nell'alimentazione può favorire l'aumento della pressione sanguigna e di problematiche anche serie all'apparato cardiovascolare, quindi un dipartimento americano alla salute propone un taglio opportuno delle quantità complessive di sodio utilizzate a circa mezzo cucchiaino al giorno anche per evitare complicazioni in individui che soffrono per malattie ai reni e diabete. La maggior parte del sale ingerito risulterebbe derivare dai prodotti della grande distribuzione, per questo motivo è opportuno leggere le etichette e scegliere gli alimenti a basso tenore di cloruro di sodio e poi è opportuno comunicare a chi cucina di utilizzare poco sale (meglio eliminarlo del tutto e sostituirlo con spezie). L'obiettivo non è facilmente raggiungibile per l'abitudine della popolazione, favorita da alcuni produttori di alimenti su larga scala, a mangiare cibi molto sapidi che non consentono nemmeno di apprezzare il vero gusto degli ingredienti alimentari.

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