Ohio in U.S.A. devastato da serie di tornado

Dei violenti tornado in successione hanno colpito lo stato dell'Ohio negli Stati Uniti lasciando una scia di distruzione, si parla di diverse vittime e feriti mentre si cerca di soccorrere tutte le persone interessate dai forti vortici che hanno devastato abitazioni, rovesciato auto e sradicato alberi oltre a far vorticare detriti di ogni tipo. Violenti tornado anche in Indiana con molti feriti poi la serie di vortici ha anche interessato il Kentucky. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'allarme dei ricercatori sulle colonie di pinguini imperatore (specie in pericolo di estinzione) a causa dell'influenza aviaria H5N1 che si sta diffondendo in Antartide; si tratta di influenza definita ad alta patogenicità riscontrata anche in cormorani e dal momento che gli animali tendono a stare molto vicini questo potrebbe incrementare la percentuale di trasmissione fra le colonie.

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Una zona protetta in mare attorno le Galpagos

Al largo delle Galapagos compagnie che sfruttano i mari con la pesca intensiva tipo "estrazione industriale" metterebbero a rischio ambientale le isole che ospitano una speciale biodiversità nel pianeta con una fauna e flora davvero uniche; quindi gli ambientalisti propongono di creare una zona protetta in alto mare e nelle adiacenti regioni marine in modo anche da tutelare le specie migratorie minacciate e fare in modo che possano raggiungere le coste e costruire i nidi, allevare e nutrire i piccoli. L'attuale zona marina protetta istituita nel 1998 sarebbe un'eccezione in un mondo dove solo il tre percento degli oceani è tutelata adeguatamente. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche difficoltà per le recenti inondazioni che hanno interessato ampie aree a nord-ovest del Brasile al confine con Bolivia e Perù, si parla di migliaia di persone evacuate.

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Barriera corallina australiana da salvaguardare

Dopo aver monitorato un severo sbiancamento della Grande Barriera corallina Le autorità australiane avrebbero dichiarato che devono fare ulteriori ricerche per comprendere quanto sia esteso il fenomeno dovuto ai cambiamenti climatici con surriscaldamento dei mari (in questo caso circa un grado Celsius per lunghi periodi) e conseguente espulsione delle alghe che vivono in simbiosi con i coralli donando ai loro tessuti le loro caratteristiche colorazioni. Si parla di record di temperatura dell'oceano con una pressione enorme riguardo lo stress sui coralli e se non scenderanno nelle prossime settimane probabilmente moriranno. Alcune specie di coralli sono molto resistenti e riescono a riprendersi ma gli eventi di severo sbiancamento ormai si ripetono così frequentemente che si teme che con ulteriore surriscaldamento sarà sempre più difficile che si riprendano con pieno vigore.

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Studio su effetti della corrente El Nigno

Gli effetti di ulteriore surriscaldamento provocati dalla corrente globale "El Nigno" potrebbero durare fino a maggio con temperature anomale, almeno secondo i ricercatori che sostengono che anche se ormai si stia gradualmente indebolendo l'impatto continuerà nei prossimi mesi alimentando il caldo intrappolato nell'atmosfera a causa dei gas ad effetto serra prodotte dalle attività umane (i principali sono biossido di carbonio, metano ed ossido di azoto). Particolarmente preoccupanti sono le temperature superficiali dei mari che sono state davvero alte negli ultimi dieci mesi in modo persistente ed inusuale e questo non può essere imputato solo ad El Nigno. Come sempre si invita a diminuire in modo drastico le emissioni inquinanti per contrastare i cambiamenti climatici perché sono inequivocabilmente le principali responsabili ed in pratica in misura molto minore della corrente globale El Nigno.

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Antartide troppo degradato

La superficie chiara dei ghiacci dell'Antartide riflette la luce molto più di quella scura dell'oceano quindi perdere la banchisa polare significa accentuare il surriscaldamento climatico del pianeta ed anche se non si avrà un immediato rialzo dei mari, perché si tratta di acqua salata che si ghiaccia ed è già nell'oceano, potrebbe causarlo successivamente aumentando il surriscaldamento globale. Per tre anni consecutivi l'estensione monitorata dei ghiacci dell'Antartide in febbraio avrebbe fatto registrare un record (meno di due milioni di chilometri quadrati, per quella che è la stagione estiva). Ormai se l'umanità volesse cambiare i ritmi di sviluppo delle società avanzate un domani i ghiacci continuerebbero a ritirarsi, almeno secondo l'opinione dei ricercatori che parlano di un degrado che altera tutti parametri futuri dell'intero ecosistema.

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Incendi incontrollabili nel Panhandle in Texas

Le autorità del Texas avrebbero dichiarato lo stato di disastro a causa dei molti incendi alcuni dei quali incontrollabili che hanno devastato vaste aree di vegetazione del Panhandle con circa sessanta contee minacciate dalle alte fiamme che si sprigionano dai roghi, si parla in un caso di quello che sta per diventare il secondo più vasto incendio della storia del Texas [una vittima]; interessato anche in parte il confinante Oklahoma, poi come al solito si parla del ruolo giocato dai cambiamenti climatici. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche preoccupazioni a Padova per eventuali inondazioni dopo la parziale alluvione a Vicenza; infatti, alcune aree sono finite sott'acqua a causa dalla piena del fiume Retrone dove non sono ancora stati realizzati i bacini di laminazione, poi in montagna alto rischio valanghe con una vittima e due feriti a Racines in Alto Adige.

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Maltempo in Italia e in Bolivia

Un'ondata di maltempo caratterizzata da intense precipitazioni piovose e nevose in quota sta interessando diverse regioni in Italia, si parla di allerta rossa nella zona pedemontana del Veneto ed arancione nel resto della regione; poi è alto il livello del Lago di Garda tanto che una parte dell'acqua viene fatta defluire nel fiume Mincio (mentre ad esempio un anno fa i livelli erano davvero bassi con masse di turisti attirati dalla possibilità di raggiungere caratteristiche zone del lago a piedi senza utilizzare barche), in Calabria una frana avrebbe causato una vittima travolgendo la sua auto. Per quanto riguarda la Bolivia si parla si parla di danni ed evacuazioni con precipitazioni piovose record che hanno causato anche inondazioni e frane che hanno travolto delle case nel paese interessato da tempo dal maltempo con diverse vittime e disagi per la popolazione.

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Preparazione alla stagione degli incendi in Canada

Un inverno secco preannuncia una stagione degli incendi piuttosto difficile in Canada con un centinaio di focolai ancora attivi in British Columbia per quella che viene chiamata una specie di stagione che non finisce mai con focolai che spesso covano non visibili sotto la vegetazione. In Alberta l'anno scorso due milioni e duecentomila ettari di vegetazione sarebbero andati in fumo facendo registrare un record per questa provincia ed obbligando decine di migliaia di persone a lasciare le proprie abitazioni. Da segnalare spostando l'attenzione alla Spagna le polemiche riguardo l'incendio che ha divorato fra alte fiamme in poco tempo due grattacieli a Valencia, causando dieci vittime e diversi dispersi, forse per l'utilizzo di poliuretano ed altri materiali molto infiammabili sulle facciate nonostante gli appartamenti fossero stati dichiarati sicuri dai costruttori del tempo.

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Troppo particolato sottile in Pianura Padana

In seguito alle polemiche sui livelli di particolato sottile rilevati a Milano che una società privata indica come la terza città più inquinata al mondo (con rilevazioni contestate) alcuni lamentano la mancanza di iniziative strutturali per fronteggiare una problematica più che decennale, nel frattempo sono stati adottati dei provvedimenti antismog in nove province su dodici in Lombardia nei comuni con oltre trentamila abitanti. Le immagini da satellite mostrano come le zone ad alta concentrazione di inquinanti si estendano in quasi tutta la Pianura Padana e le polveri sottili tendano ad accumularsi in mancanza di precipitazioni piovose e vento. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore che sta interessando il Sud del Vietnam, si parla di trentotto gradi Celsius nella città di Bien Hoa nella provincia Dong Nai nel sud-est del paese.

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Più mezzi aerei in Colombia per spegnere incendi

Dopo la dichiarazione in gennaio di disastro naturale a causa degli incendi le autorità della Colombia avrebbero aggiunto diversi velivoli aerei antincendio a quelli già in dotazione per spegnere i focolai in aree interessate in quello che è il secondo paese al mondo per biodiversità in un periodo molto secco a causa degli effetti della corrente globale "El Nigno"; si parla in alcuni casi di velivoli utilizzati in precedenza per spargere pesticidi e sostanze chimiche su coltivazioni di vegetazioni con principio attivo neurotossico. Da segnare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che a Bangkok e dintorni in Thailandia i livelli di particolato sottile sarebbero a livelli davvero poco salutari a causa della combinazione di fonti inquinanti come sterpaglie bruciate, inquinamento industriale e traffico pesante (previsto ad esempio il lavoro da casa).

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Spiagge di Trinidad e Tobago sporche di petrolio

Le autorità di Trinidad e Tobago in seguito alla fuoriuscita di idrocarburi pesanti da una nave che si è capovolta al largo delle due isole del paese sudamericano avrebbero dichiarato che numerose spiagge della costa a sud-ovest sono coperte con macchie di uno spesso strato bituminoso, con danni rilevanti al turismo, ed il personale impiegato ha difficoltà a ripulirle. Non si conosce ancora il proprietario della nave, dei motivi per cui si sia rovesciata e della quantità di idrocarburi fuoriuscite; i sommozzatori non sono riusciti a contenere la perdita e cercano di capire come rimuovere il petrolio rimanente. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le recenti precipitazioni piovose torrenziali a Davao de Oro nel sud delle Filippine, si parla di trentacinque vittime a causa di una frana presso una miniera d'oro nella città di Maco che ha travolto case e veicoli.

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Una frana minaccia un villaggio in Danimarca

Da tre a sei milioni di metri cubi di terreno contaminato starebbero per franare da una collina sul piccolo villaggio di Olst in Danimarca e sul vicino fiume di Alling, secondo l'azienda specializzata nel risanamento di questo terreno la causa è da imputare ad un anno di precipitazioni piovose da record registrate nel paese. La frana inizialmente è avanzata da nove a dieci metri al giorno e la pressione del terreno ha cancellato il tracciato di una strada secondaria con un fenomeno definito unico in Danimarca e causato completamente dalle attività umane (su cui è stata aperta un'indagine ed alcuni dicono che lo slittamento è cominciato prima in annate piuttosto asciutte). Da segnalare cambiando argomento le polemiche in Italia riguardo l'importazione da alcuni paesi di frutta e verdura trattata con fertilizzanti e pesticidi giudicati pericolosi per la salute e quindi con concorrenza sleale.

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Comprendere la forza distruttiva degli uragani

Con un pianeta surriscaldato, oceani sempre più caldi e maggiore umidità dell'aria gli uragani diventeranno sempre più violenti ed intensi, quindi alcuni ricercatori per far comprendere meglio al pubblico la loro forza distruttiva sarebbero intenzionati ad aggiungere la categoria sei alle cinque già presenti, con il massimo livello che stava ad indicare tempeste di vento superiori a duecentocinquantadue chilometri orari. Nel periodo dal 1980 al 2021 sarebbero state individuate cinque tempeste che potrebbero in teoria essere classificate come categoria sei e tutte negli ultimi nove anni di questo lasso di tempo esaminato, uno dei più violenti è il tifone Haiyan del 2013 nelle Filippine con oltre seimila vittime e distruzioni su scala davvero elevata; uragani, tifoni e cicloni tropicali sono lo stesso tipo di tempesta e differiscono solo dal punto del mondo in cui si formano.

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Gran caldo con incendi devastanti in Cile

Sarebbero almeno centododici le vittime nella regione turistica costiera di Valparaiso in Cile a causa degli incendi favoriti dalle alte temperature che hanno raggiunto i quaranta gradi Celsius e bruciato anche quasi ventiseimila ettari di vegetazione, dichiarato lo stato di emergenza nel paese con roghi ancora fuori controllo e una situazione di grande disagio per la popolazione con interi quartieri praticamente rasi al suolo e strade difficilmente percorribili per le file di auto bruciate ed i detriti vari incendiati (poi il bilancio delle vittime è solo provvisorio). Si tratta di un'ondata di calore in parte favorita dalla corrente globale "El Nigno" che interessa anche altri paesi come la Colombia colpita da vasti incendi di aree forestali e l'Argentina dove tremila ettari del famoso parco nazionale di Los Alerces sono andati in fumo minacciando la pregevole biodiversità.

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Studio sulla microplastica in Antartide

L'Antartide è uno degli ecosistemi più preservati al mondo e quindi adatto per gli studi sulle particelle di microplastica che ormai sono onnipresenti e un nuovo studio sui campioni di ghiaccio dovrebbe evidenziare la quantità dei residui plastici (come già avvenuto nel 2019 sulla neve da uno studio effettuato dalla Nuova Zelanda) e le eventuali conseguenze sulla salute. Ogni anno oltre quattrocentotrenta tonnellate di plastica sono prodotte nel mondo di cui una quantità rilevante finisce nell'ambiente e nei mari trasformandosi in microplastica con effetti non conosciuti, ma che potrebbero essere fatali per gli animali e gli ecosistemi. I crostacei ed il fitoplancton scambiando la microplastica per cibo la mangiano, poi krill ed alghe sono fonti di cibo per animali più grandi entrando nella catena alimentare; la plastica riduce anche la riflettività del ghiaccio, ne altera la superficie e l'attività microbica.

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Temperature da giugno in Spagna a gennaio

Avere trenta gradi Celsius a gennaio in alcune regioni della Spagna è davvero anomalo (quasi trenta anche a Valencia e poco meno a Murcia e Malaga), poi a millenovecento metri sopra il livello del mare nella piccola stazione sciistica di Puerto de Navacerrada vicino a Madrid la temperature notturne non sarebbero mai scese sotto i dieci gradi in un periodo in cui di solito è tutto coperto di neve. Si tratta di una situazione senza precedenti in parte dovuta agli effetti di un anticiclone di matrice africana che interessa anche il sud-est della Francia, ma rileva una tendenza che ormai si verifica sempre più frequentemente; infatti, anche a dicembre le temperature a Malaga avevano praticamente raggiunto i trenta gradi facendo registrare il record per questo mese. Le riserve idriche a Barcellona che è la seconda città del paese per grandezza e capitale catalana si sono ridotte a circa il diciassette percento della loro capacità e se scenderanno sotto sedici la regione dovrà dichiarare lo stato di emergenza.

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Caldo in Australia, inondazioni a San Diego

Le autorità australiane avrebbero avvertito la popolazione di fare attenzione per il rischio di incendi vista l'allerta definita ad estremo livello per un'ondata di calore in parte dovuta per agli effetti della corrente globale "El Nigno" che sta interessando l'ovest ed il sud del paese, mentre per le aree del Queensland, Nuovo Galles del Sud e territori più a nord l'allerta è severa. Temperature molto alte (quarantotto gradi Celsius) sono previste per la città mineraria di Paraburdoo nel Pilbara a circa millecinquecento chilometri dalla capitale locale Perth. Per quanto riguarda San Diego in California si parla di nubifragi con conseguenti inondazioni che hanno rovesciato auto, sradicato alberi e trasformato le strade in torrenti in piena con inevitabili disagi ad esempio per le abitazioni inondate e per l'interruzione delle attività scolastiche.

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Pioggia ghiacciata nel sud-ovest British Columbia

L'ondata di gelo che sta interessando il Canada causa anche fenomeni estremi come ad esempio sta accadendo nel sud-ovest della British Columbia con disagi a causa della pioggia ghiacciata mista a precipitazioni nevose che sul manto stradale si trasforma in lastre scure di ghiaccio; si parla in genere di migliaia di abitazioni rimaste senza fornitura di energia elettrica oltre a strade impraticabili, automobili rimaste in panne sulle strade. I picchi gelidi di freddo raggiungono anche gli Stati Uniti (cinquanta vittime) ed i ricercatori ricordano che nel 2021 il vortice polare aveva raggiunto il Texas. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il brusco calo delle temperature in Italia soprattutto al centro-sud con sbalzi anche di quindici gradi, nei giorni scorsi in Sicilia si registravano temperature di ventiquattro gradi Celsius ed alcuni facevano il bagno in mare.

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Freddo polare negli Stati Uniti

Non cessa di causare disagi alla popolazione l'ondata di freddo polare che interessa il Canada ed il nord degli Stati Uniti dove ad esempio si sono svolte delle elezioni nello Iowa e si parla di picchi nello stato anche a meno trentaquattro gradi sotto zero e le autorità hanno avvertito gli elettori di non sostare a lungo all'aperto per evitare congelamenti, mentre a Washington un manto gelido copre i palazzi amministrativi del paese. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche in controtendenza la previsione di forti ondate di calore nel 2024 a causa degli effetti della corrente globale "El Nigno" e delle concentrazioni record di gas ad effetto serra nell'atmosfera che derivano dalle attività umane che potrebbero essere peggiori di quelle sperimentate nel 2023 con temperature globali (si dice temporaneamente) nella media dell'annata sopra il grado mezzo Celsius.

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Freddo polare in Canada e una frana in Colombia

Temperature ad oltre quaranta gradi sotto zero non si vedevano in Canada da mezzo secolo e le previsioni annunciano in Alberta anche meno cinquanta gradi Celsius a causa del vortice polare che si estende anche in parte degli Stati Uniti. La stagione invernale era cominciata con temperature insolitamente miti ed ora ci si ritrova con un'ondata di freddo inaspettata, strade gelate, infrastrutture messe a dura prova, picchi notevoli di domanda di energia elettrica e notevoli disagi per la popolazione con alcuni che dicono che un freddo così intenso non l'avevano mai sentito in certe province da decenni. Per quanto riguarda la Colombia si parla di almeno quattordici vittime e trentacinque feriti per una frana che ha travolto delle abitazioni e un'autostrada nella provincia Choco nel nord-ovest del paese causata da precipitazioni piovose torrenziali.

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Neve e freddo ostacolano i soccorsi in Giappone

I soccorritori che cercano di portare aiuto ai terremotati sulla costa ovest del Giappone sono ostacolati dalle condizioni meteo avverse con neve e freddo, difficili poi le condizioni di vita delle quasi ventinovemila persone accolte nei rifugi e nel frattempo sarebbe superiore a centosettanta il bilancio delle vittime ed oltre cento dispersi. Si parla di oltre millequattrocento case interessate seriamente dal forte sisma ed alcuni fanno notare che molte strutture crollate erano vecchie specialmente nell'area rurale di Noto. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i danni per le recenti inondazioni in Gran Bretagna a causa dell'esondazione del fiume Trent in aree nel centro del paese con le autorità intenzionate a dichiarare lo stato di incidente maggiore, oltre mille le case inondate con difficoltà per trasporti e comunicazioni.

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Gelo artico in Svezia e tremori in Giappone

Un'ondata di freddo con temperature record anche ad oltre meno quarantadue gradi Celsius starebbe interessando la Svezia ed in genere la Scandinavia, si parla di un gelo che non si registrava da decenni con bufere di neve e automobilisti bloccati su autostrade impraticabili per il manto stradale ghiacciato ed innevato oltre a notevoli disagi per la popolazione. Per quanto riguarda il Giappone la terra continua a tremare per lo sciame sismico mentre è di oltre novanta il bilancio delle vittime, trecentotrenta feriti ed il numero dei dispersi è salito ad oltre duecentoquaranta; diverse città portuali sono devastate ed ultimamente risulta particolarmente colpita Wajima nella penisola di Noto dove un odore acre si sparge nell'aria e colonne di fumo si innalzano dagli incendi che stanno bruciando centinaia di edifici della città ancora dalla prima scossa di magnitudo 7.6 nella costa ovest.

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Previsioni di maltempo in Giappone dopo il sisma

Le autorità giapponesi hanno avvertito i soccorritori che scavano sotto le macerie degli edifici crollati a causa del terremoto che le operazioni potrebbe essere ostacolate dal maltempo con pericolo per forti precipitazioni piovose e frane, nel frattempo sarebbe di oltre sessanta vittime il bilancio delle vittime, con oltre trecento feriti (di cui venti in gravi condizioni). Trentunmila le persone nei rifugi ma sono molte le richieste di aiuto, poi si cercano con i cani i dispersi fra le macerie dei tanti edifici danneggiati e collassati; quindi si pensa che il numero delle vittime potrebbe aumentare e si parla di lotta contro il tempo e coordinazione fra i soccorsi per salvare vite. Particolarmente colpita la città costiera di Suzu dove quasi nessun edificio è rimasto in piedi, il novanta percento delle case è gravemente danneggiata o crollata.

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Studi su onde anomale fra mito e realtà

Una grande onda che si è abbattuta sulle coste della California presso la Contea di Ventura causando lievi ferite ad almeno otto persone ha sollevato l'interrogativo se le onde anomale siano un mito o possano essere realtà; infatti, capitava che marinai raccontassero di essere stati travolti da onde gigantesche in condizioni ondose di mare normali e di cui non sapevano spiegarsi la provenienza. Ora da analisi sui dati pare che il fenomeno sia reale ed alcuni dicono che queste onde devono essere almeno due volte l'altezza delle onde che le stanno attorno per essere classificate come anomale. Nel 2020 al largo delle coste della British Columbia ne è stata registrata una alta oltre diciassette metri e mezzo, si ipotizza ultimamente che la corrente globale chiamata "EL Nigno" possa causare onde più alte del normale a causa di variazioni nei valori di temperatura del mare e pressione atmosferica.

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Forte tempesta sulle coste est dell'Australia

Sarebbero nove le vittime a causa di una forte tempesta con venti distruttivi che recentemente ha interessato per giorni le coste est dell'Australia in particolare lo stato Victoria ed il Queensland, poi le autorità avvertono che rimane l'allerta per le regioni costiere del Queensland. Si parla di barche rovesciate dalle alte onde e raffiche di vento, persone soccorse in mare e ricoverate in ospedale, ottantamila utenze rimaste temporaneamente prive di fornitura di energia elettrica con pali di cemento e linee elettriche cadute a causa della tempesta. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo gelida con raffiche di Blizzard in Nebraska, Sud Dakota, Kansas, Colorado, Wyoming con notevoli difficoltà per gli spostamenti stradali ad esempio a causa di camion slittati sul manto stradale ed auto fuori strada.

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Inondazioni nel sud della California

Una forte tempesta che si muove molto lentamente sta causando intense precipitazioni piovose nel sud della California sommergendo le strade sotto torrenti d'acqua e mobilitando i soccorritori che cercano di portare aiuto alla popolazione in difficoltà con le case allagate. Interessate oltre venti milioni di persone spesso costrette a spostarsi con l'acqua che arriva sopra le ginocchia, poi si parla di interruzioni dell'erogazione di energia elettrica oltre a notevoli disagi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche sempre in California la recente decisione di utilizzare un sistema avanzato di filtrazione per le acque reflue che consente di farle diventare potabili tanto da essere pompate direttamente nel sistema idrico e di rifornire d'acqua milioni di utenze, per alcuni si tratta di una nuova era riguardo il riuso dell'acqua.

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Difficoltà nel nord-ovest della Cina dopo il sisma

Le temperature davvero rigide ben al di sotto dello zero rendono difficili le operazioni di soccorso delle persone interessate da un recente terremoto; nel frattempo è aumentato ad oltre centotrenta il bilancio delle vittime e si parla del più forte sisma dal 2014 con seicento vittime nel sud-ovest della provincia dello Yunnan. Si scava fra macerie gelate e si allestiscono tende con il terreno che trema per scosse di assestamento e sciame sismico, poi si teme che eventuali dispersi non sopravvivano al freddo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'eruzione spettacolare con flussi di lava arancione che illuminano la notte presso Grindavik nella penisola di Reykjanes nel sud-est dell'Islanda a lungo annunciata e con la popolazione da tempo evacuata e messa in sicurezza, ma si parla di danni alle strade e ad edifici a causa dell'attività sismica.

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Tornado in Argentina e maltempo in Australia

Sarebbero almeno tredici le vittime a causa di un tornado con venti ad oltre centoquaranta chilometri orari che ha fatto crollare un centro sportivo dove si stava tenendo una gara di pattinaggio nella città portuale di Bahia Blanca a circa seicento chilometri da Buenos Aires, poi alcuni feriti e difficoltà a soccorrere le persone rimaste incastrate sotto le strutture dell'edificio colpito dal forte vortice. Per quanto riguarda l'Australia un'ondata di maltempo caratterizzata da giorni di forti precipitazioni piovose e conseguenti inondazioni hanno interessato il Queensland, particolarmente colpita Cairns con oltre trecento millimetri di pioggia registrati in sei ore ed oltre seicentocinquanta in diciannove ore; si parla in genere di forti disagi per la popolazione, poi ad esempio un aeroporto inondato con l'acqua che arriva alle ali dei velivoli.

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Un surriscaldamento ancora eccessivo

Con le attuali misure concordate in conferenze sui cambiamenti climatici anche se si parla di progressi storici è difficile secondo alcuni rimanere entro il grado e mezzo Celsius di aumento delle temperature globali, poi il testo a quanto pare è debole o "annacquato" nella parte finale riguardo l'uscita dall'utilizzo delle fonti fossili (forse troppo tardi rispetto le esigenze della popolazione del pianeta e per evitare devastanti cambiamenti climatici, fenomeni estremi distruttivi e rialzo dei mari incontrollabile); ma almeno in generale nel documento si parla di triplicare le rinnovabili entro la fine del decennio. Rimane poi il problema della plastica ricavata da fonti fossili; infatti, ad esempio recenti studi avrebbero evidenziato che i sempre più frequenti vortici come uragani e tornado diffondono le microplastiche presenti nel mare nell'atmosfera.

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Inquinanti miniere d'oro in Colombia e Brasile

Le autorità di Colombia e Brasile avrebbero distrutto diciannove miniere d'oro illegali che inquinano la foresta Amazzonica riversando nei fiumi residui di tossico mercurio che serve per estrarre il metallo prezioso dal terreno durante le operazioni di filtraggio con enormi flussi d'acqua (circa sessantotto milioni di litri ogni mese); poi questa attività a quanto pare finanzia altre strutture criminali. Brasile e Colombia sono fra i paesi al mondo che ospitano una inestimabile biodiversità evidentemente molto più preziosa dell'oro e vitale per assorbire grandi quantità di biossido di biossido carbonio ed altri inquinanti dall'atmosfera. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le polemiche sul fatto che l'Azerbaijan dopo gli Emirati Arabi Uniti possa ospitare una conferenza sui cambiamenti climatici per troppi interessi nel campo dei combustibili fossili.

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Caldo straordinario in media per novembre

Oltre ad essere un mese caldo per sei mesi di fila a quanto pare che due giorni del mese di novembre avrebbero superato i due gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali, un dato molto preoccupante che ormai fa capire quale sia la tendenza delle temperature per effetto del surriscaldamento globale che alimenta se stesso in una spirale che bisogna cercare di tenere sotto controllo. I ricercatori confrontando i dati dei carotaggi di ghiaccio e gli anelli degli alberi ipotizzano che il 2023 potrebbe essere l'anno più caldo da oltre centomila anni, poi ci sono stati una serie di devastanti eventi estremi e nonostante questo e della presenza di accordi per ridurre gli inquinanti che stanno distruggendo il pianeta, gli ecosistema e la biodiversità, l'uomo ha continuato ad aumentare le quantità di gas climalteranti ad effetto serra.

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Pochi anni per evitare surriscaldamenti eccessivi

Secondo le stime dei ricercatori rimarrebbero circa sette anni per cercare di evitare che il surriscaldamento del pianeta superi il grado e mezzo Celsius fissato nell'accordo di Parigi del 2015, ma per raggiungere questo obiettivo bisognerebbe ridurre le emissioni inquinanti che invece continuano ad aumentare; infatti, ad esempio la Cina e l'India che da sole producono quasi un terzo delle emissioni globali potrebbero aumentare le emissioni di CO2 collegabili allo sfruttamento di fonti fossili di un quattro percento quest'anno. L'India pare che abbia sorpassato l'Europa al terzo posto come maggiore inquinatore globale, poi le emissioni globali per gli spostamenti aerei (davvero in media molto inquinanti) sarebbero aumentati del ventotto percento quest'anno a causa del rinnovato desiderio di viaggiare dopo la fine dei periodi di confinamento pandemico Covid-19.

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Ridurre l'impatto degli allevamenti di pecore

Gli allevamenti di pecore producono una una gran quantità di metano un gas climalterante a sensibile effetto serra quindi con impatto ambientale e sugli ecosistemi, questo si deve al fatto che come tutti i ruminanti le pecore rigurgitano l'erba brucata e predigerita come parte del processo digestivo come le mucche (a differenza dei maiali in cui lo stomaco funziona in modo simile a quello degli umani). E' possibile controllando l'alimentazione e la taglia degli animali ridurre la quantità di metano prodotta, poi bisogna considerare che ad esempio che la lana può essere usata come isolante per costruzioni edili invece di essere smaltita in certi paesi addirittura come rifiuto speciale. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la recente assurda affermazione che la rinuncia ai combustibili fossili porterebbe l'uomo all'età delle caverne, forse come nella Grecia antica ?

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Inondazioni in Kenya dovute a forti piogge

Sarebbe raddoppiato a centoventi il bilancio delle vittime per le recenti inondazioni causate da precipitazioni piovose torrenziali che hanno interessato vaste aree del Kenya con oltre ottantanovemila sfollati ospitati in centoventidue campi. I soccorritori che portano gli aiuti stanziati da organizzazioni internazionali faticano a raggiungere le aree più colpite dove le strade sono inagibili ed anche per gli sfollati è difficile raggiungere i centri di evacuazione che le autorità hanno approntato. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Europa si parla di un accordo per ridurre in modo significativo le emissioni che mira ad evitare di continuare a favorire i settori più inquinanti e con delle normative che stabiliscono anche delle multe; ad esempio contro l'inquinamento poco salutare dal settore agricolo che causa asma, bronchiti e tumori.

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Ondata di freddo con folate di vento in Italia

Dopo un periodo di temperature anomale primaverili con piante in fiore in inverno un'ondata di freddo (con temperature, però, quasi nella norma del periodo) ha interessato molte regioni italiane soprattutto al centro-sud; si parla di una vittima a Roma a causa della caduta di un albero, poi alcuni feriti. Neve in qualche zona della Puglia a volte a bassa quota e neve anche in Toscana, Campania, Molise con casi di grandinate che hanno formato una specie di manto nevoso e in genere brusco calo delle temperature e forti folate di vento gelido lungo tutta la penisola. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che l'iceberg più grande del mondo chiamato "A23a" di quasi quattromila chilometri quadrati per la prima volta da tre decenni si sarebbe staccato dall'Antartide spinto da forti venti e dalle correnti con una traiettoria monitorata da satellite.

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Traiettoria surriscaldamento globale esagerata

Le stime su quanto aumenteranno le temperature globali entro la fine del secolo indicano valori quasi doppi a quelli prefissati di un grado e mezzo Celsius, ma avere quasi tre gradi di aumento significa un grave rischio per l'umanità e naturalistico con un netto aumento di fenomeni estremi come forti tempeste, perdita di raccolti agricoli, collasso della pesca, diffusione di malattie, inquinamento dell'aria oltre ad altri impatti devastanti. L'uscita da un'economia supportata dai combustibili fossili è urgentissima con il passaggio alle risorse rinnovabili. Non ci sono nel mondo persone o economie non toccate dai cambiamenti climatici, quindi bisogna fermare questi continui record raggiunti di emissioni di gas climalteranti ad effetto serra e se i paesi si fissano obiettivi ambiziosi giungendo ad emissioni zero entro il 2050 si potrebbe restare entro due gradi di aumento globale.

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Crisi ambientale plastica uguale a climatica

Un rapporto fra crisi ambientale causata dall'uso senza criterio di materiali plastici e quella climatica è stato recentemente evidenziato a Nairobi in una conferenza a cui partecipavano oltre duemila delegati che discutevano su come fronteggiare anche una minaccia diretta alla salute dal momento che ci sono intere isole di plastica che galleggiano sui mari, residui di plastica sulle sommità delle montagne e microplastica anche nel sangue e nel latte umano. Le economie ricche hanno inquinato molto producendo molta plastica ed esportando i rifiuti ai paesi poveri che spesso li hanno lasciati degradare nell'ambiente riciclandone una percentuale minima. Un esempio di uso improprio di contenitori plastici viene dalle Filippine a causa della povertà; infatti, le persone acquistano piccole quantità di alimenti avvolti in materiali plastici che poi buttano direttamente nell'ambiente.

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Forti piogge in Vietnam e nel nord della Francia

Precipitazioni piovose di forte intensità hanno interessato il Vietnam ed in particolare le aree costiere, la città turistica e patrimonio culturale di Hue sarebbe stata completamente inondata con residenti costretti a spostarsi su barche, poi un'autostrada è bloccata ed oltre duemila persone sono state evacuate nella provincia centrale di Quang Tri (tre i dispersi). Per quanto riguarda il nord della Francia si temono nuove inondazioni dopo quelle che recentemente hanno severamente interessato Pas-de-Calais, allerta arancione per quattro fiumi nella zona che potrebbero esondare. Da segnalare cambiando scenario in situazione di estremo contrasto sempre dovuta ai cambiamenti climatici il processo di desertificazione che interessa il nord della Siria con temperature che la scorsa estate hanno raggiunto quasi i cinquanta gradi Celsius e dieci in più della stagione scorsa con conseguente grave siccità.

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Forte arretramento dei ghiacci della Groenlandia

A causa del consistente arretramento di un migliaio di ghiacciai monitorati nella Groenlandia si parla di una nuova fase dopo due decadi, dal momento che il surriscaldamento climatico del pianeta ha fatto aumentare il ritmo di fusione anche di cinque volte negli ultimi venti anni. I livelli dei mari potrebbero crescere di sei metri se i ghiacci dovessero fondersi del tutto, quindi questo fenomeno è molto preoccupante soprattutto ad esempio per le grandi città e comunità che vivono lungo le coste che sarebbero inondate con conseguente migrazioni di interi popoli ed esiste una chiara correlazione fra l'innalzamento delle temperature ed i cambiamenti della stabilità dei ghiacci osservata. I ghiacciai arretrano di venticinque metri annualmente in confronto ai cinque-sei metri di venti anni fa almeno da quanto risulta analizzando vecchie foto prese da satellite e quelle più recenti. Si ipotizza che il ritmo di fusione possa continuare ad incrementare ed in Groenlandia ci sono circa ventiduemila ghiacciai destinati a fondersi.

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Incendi di foreste solo apparentemente spenti

Quando si annuncia che la stagione degli incendi è ufficialmente finita come ora sta accadendo in Alberta in Canada, visto anche il calo delle temperature, non significa che il fuoco non continui a bruciare nella materia organica che si è formata a causa della prolungata siccità anche per mesi fino a che dei focolai non origino dei nuovi incendi in primavera; almeno secondo l'opinione di ricercatori che sottolineano in modo figurato come questi focolai siano come tentacoli sotterranei. Non serve molto ossigeno perché i focolai rimangano attivi e non sempre si vede fuoco o fumo, questo li rende molto difficilmente individuabili; poi dipende anche dalla quantità delle prossime precipitazioni piovose e se ad esempio la prossima primavera in Canada sarà siccitosa. I pompieri dispongono comunque di alcune tecnologie che possono tracciare ogni piccolo residuo di calore in modo da individuare eventuali focolai considerando che anche uno solo in teoria può con i cambiamenti climatici in atto sul pianeta scatenare un grosso incendio.

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Inquinamento insopportabile a Delhi in India

La metropoli in espansione di Delhi che conta venti milioni di abitanti e popolazione in continuo aumento sarebbe costantemente in vetta alle classifiche mondiali per inquinamento dell'aria ed ultimamente si parla di una situazione insopportabile con le particelle ultrasottili oltre trenta volte i limiti fissati da organizzazioni salutari mondiali, una cappa simile a nebbia che avvolge tutto; infatti, si parla di emissioni pro capite collegabili all'utilizzo di carbone aumentate del ventinove percento in sette anni e tendenza a mantenere questo tipo di sviluppo abbastanza tumultuoso ed estremamente inquinante. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la condizione precaria per i terremotati (oltre centocinquanta le vittime) in zone remote del nord-ovest del Nepal costretti spesso a dormire al freddo all'aperto sotto teli di plastica.

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Terremoto in zona remota ad ovest del Nepal

Sarebbero almeno centoquaranta le vittime e cento feriti di un sisma piuttosto superficiale a circa diciotto chilometri di profondità di magnitudo 6.4 che ha colpito una zona remota himalayana, i soccorritori scavano fra le macerie delle fragili case fatte di fango danneggiate o crollate in cerca dei sopravvissuti. Pare che il terremoto sia stato percepito anche a New Delhi a quasi cinquecento chilometri di distanza dall'epicentro a quaranta chilometri a sud di Jumla, poi si teme che vi possano essere delle vittime in alcuni villaggi interessati dal sisma che sono difficilmente raggiungibili. Da segnalare che è aumentato a sette il bilancio delle vittime ed un disperso dell'ultima ondata di maltempo che ha colpito l'Italia causata dal ciclone extra tropicale "Ciaran" (alcuni parlano di uragano) mentre ci sono delle polemiche sull'alto rischio idrogeologico e degli scarsi interventi di manutenzione.

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Una tempesta si avvicina a Francia e Gran Bretagna

La tempesta chiamata "Ciaran" caratterizzata da forti raffiche di vento a centosettanta chilometri orari ed intense precipitazioni piovose starebbe per interessare le aree costiere di Francia e Gran Bretagna, le autorità hanno attivato dei provvedimenti per fronteggiare le emergenze nelle aree più vulnerabili, ad esempio in Francia si parla di alcuni collegamenti ferroviari temporaneamente sospesi per treni regionali ed alta velocità; poi ci sono di avvisi alla popolazione eventualmente di rimanere in casa dal momento che gli alberi potrebbero cadere sulle strade e rimanere lontani dalle coste. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia che si contano i danni (senza considerare i disagi) dell'ultima ondata di maltempo con polemiche a Milano per l'esondazione del fiume Seveso che scorre cementificato sotto la città, mentre si parla ancora di allerta rossa meteo per Friuli e Veneto.

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Cooperazione in Congo contro la deforestazione

Per salvaguardare la biodiversità e gli ecosistemi fondamentali per paesi in via sviluppo in Congo si è svolta una riunione dei paesi dove sono ubicate le maggiori foreste pluviali del mondo mirata (in sette punti di discussione) ad evitare un'ulteriore dannosa deforestazione, ma a quanto pare senza raggiungere un accordo concreto e un'alleanza per proteggere questi vitali polmoni del pianeta e bacini di stoccaggio di biossido di carbonio prodotto dalle attività umane. E' necessaria un'azione urgente, efficace ed incisiva visto che la rapida distruzione delle foreste sta rilasciando un'enorme quantità di CO2 nell'atmosfera non consentendo di raggiungere gli obiettivi climatici prefissati negli accordi di Parigi riguardo il surriscaldamento globale, poi le foreste stanno diventando in alcuni casi quasi un problema emettendo più biossido di carbonio di quello che riescono a catturare.

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Un uragano sferza Acapulco in Messico

Sarebbero almeno ventisette le vittime di un uragano chiamato "Otis" che ha toccato la categoria cinque e ha sferzato in particolare la città di Acapulco con raffiche di vento a duecentosettanta chilometri all'ora, i residenti parlano di un disastro totale con edifici sventrati, il parco completamente distrutto, tutte le strade danneggiate e lunghe interruzioni nelle comunicazioni. Molti hanno cercato un rifugio muovendosi fra fango e detriti, poi alcuni dicono che una comunità vicina ad Acapulco è isolata con fiumi esondati e ponti crollati. Raramente un vortice di questo tipo prende forza così velocemente e in pratica l'uragano si è abbattuto sulla tranquillità della città costiera illuminata dal sole anche se sulle spiagge dei vigilanti controllavano una situazione che è peggiorata rapidamente; le autorità hanno aperto oltre cinquecento rifugi per i residenti.

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Deforestazione eccessiva per ricavare gomma

Si stima che dal 1993 nel sud-est dell'Asia oltre quattro milioni di ettari di foresta siano andati perduti per coltivazioni intensive per produrre gomma anche in aree cruciali per tutelare la biodiversità, almeno da quanto risulta dai dati satellitari e di computer analizzati che sottolineano come questa deforestazione sarebbe stata sostanzialmente sottostimata (per rapporti inaccurati o incompleti) considerato che si tratta di aree da cui si ottiene la maggior parte della produzione mondiale. Spesso la deforestazione fatta da piccoli produttori è difficile da controllare, poi le immagini fornite da analizzare sono datate a differenza di quelle in alta risoluzione ultimamente acquisite. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche lo stato di emergenza dichiarato a Bali per la prolungata siccità e gli incendi.

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Siccità record e preoccupante in Amazzonia

I fiumi Rio Negro e Solimoes che contribuiscono ad alimentare il fiume Amazon sono in secca ridotti a rigagnoli da una siccittà record che sta colpendo l'Amazzonia con barche utilizzate per trasportare turisti, frutta, verdura e pesci arenate affondando nel fango; poi il lago Puraquequara si è prosciugato aggravando la situazione idrica ed i negozi non hanno acquirenti, le persone sono isolate e le barche non possono entrare o uscire dal lago. Le autorità del Brasile stanno preparando aiuti per fornire un'assistenza di emergenza agli abitanti della regione che non hanno acqua potabile ed i pesci sono morti, mentre gli esperti che questi fenomeni estremi con grave siccità in Amazzania ed inondazioni nel sud del Brasile sono amplificati dagli effetti della corrente globale "El Nigno" che tendono a far diventare più calde le acque superficiali dell'Oceano Pacifico.

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Effetto di inondazioni e caldo su alcune industrie

Secondo uno studio effettuato per paesi come Bangladesh, Cambogia, Pakistan e Vietnam caldo estremo e inondazioni potrebbero causare ingenti perdite economiche e di posti di lavoro al settore industriale e spesso si guarda a mitigare le emissioni e al riciclo tenendo poco conto di fattori come inondazioni e caldo. Comprendere i rischi collegabili ai cambiamenti climatici in un pianeta sempre più surriscaldato è un fattore cruciale, ma questo tipo di studi sono ancora nelle loro fasi iniziali con poche informazioni nel complesso e sono solo stime per ricavare uno scenario delle perdite. Da segnalare in controtendenza un settore industriale come quello vinicolo francese che per il momento potrebbe sfruttare i vantaggi del surriscaldamento con maggiore produzione di zuccheri per la fotosintesi e quindi un maggiore contenuto in alcool (che forse non è proprio un vantaggio).

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Conseguenze del caldo anomalo in Italia

Le temperature anomale registrate con medie molto superiori alla norma per il mese di ottobre e quasi estive favorite da un anticiclone di matrice africana e del surriscaldamento climatico hanno secondo alcuni pesanti conseguenze sulle coltivazioni con il rischio di perdita del raccolto a causa del brusco calo di temperature previsto nei prossimi giorni, poi nelle aree alpine l'inversione termica ed il vento di Fòhn spingono masse di aria calda verso l'alto con grande sofferenza per la vegetazione nelle aree montuose più delicate sostituita da piante adattate a climi meno rigidi. Raggiungere i trenta gradi Celsius in ottobre potrebbe sembrare positivo per il prolungamento della stagione turistica, ma ad esempio per la vegetazione si potrebbero moltiplicare i parassiti, poi per gli allevamenti rischi di diffusione di gravi patologie e le zanzare spingersi sempre più a nord.

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Manutenzione forestale in British Columbia

In seguito alla dichiarazione delle autorità del Canada che in British Columbia è stato raddoppiato il precedente record di area coperta da vegetazione andata in fumo per incendi in una singola stagione (un salto da tredicimilacinquecento chilometri quadrati del 2018 ai circa ventottomilacinquecento attuali), alcuni dicono che è necessaria un'azione radicale per tutelare il territorio da incendi che i cambiamenti climatici rendono sempre più distruttivi. Quarantacinque percento del territorio pubblico sarebbe ad alto rischio di incendi, poi si incoraggia la coltivazione di monoculture per fattori economici; ma spesso sono piante sempreverdi molto infiammabili, quindi è necessario orientarsi verso un mondo dove la popolazione possa coesistere in sicurezza con gli incendi. I costi dell'inazione e della scarsa manutenzione forestale sono elevatissimi senza contare la perdita di vite umane.

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Ondata di calore marina estiva in Canada

E' valutata come senza precedenti l'ondata di calore marina che ha interessato l'Oceano Atlantico questa estate al largo delle coste est del Canada, le temperature superficiali del mare avrebbero raggiunto dei record in vaste aree monitorate incluso un picco al largo di Newfoundland oltre sei gradi e mezzo Celsius sopra la media normale, confrontate con le temperature misurate da satellite dal 1982. Un solo grado Celsius di aumento è già fuori della norma, quindi immaginiamo cosa significhi per l'equilibrio dell'ecosistema marino oltre sei gradi e mezzo di aumento. Le ondate di calore marine sono collegabili ad effetti devastanti come proliferazione delle alghe, sbiancamento dei coralli ed impoverimento delle risorse ittiche locali, soprattutto superficiali perché a quanto pare i pesci nelle profondità marine riescono generalmente a resistere meglio.

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Pioggia artificiale contro polveri sottili in Malaysia

Le autorità della Malaysia avrebbero deciso di inseminare le nuvole per favorire una pioggia artificiale che possa migliorare la qualità dell'aria abbattendo le polveri sottili causate dal fumo che proviene da incendi delle foreste; infatti, quasi ogni stagione delle piogge si bruciano gli alberi per far posto alle palme da olio e ricavare pasta di cellulosa. Particolarmente colpita la parte ovest della penisola della Malaysia con alti indici di inquinamento e potenziali rischi per la salute oltre a preoccupazioni per gli operatori turistici e per il settore aereo, poi alcune scuole saranno chiuse. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che il tifone "Koinu" caratterizzato da raffiche di vento ad oltre centottanta chilometri orari si sta avvicinando alle coste del Vietnam, previste misure precauzionali per pescatori ed imbarcazioni interessate.

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Caldo anomalo in Italia e smog al Nord

Monitorate temperature in media molto alte per il mese di ottobre a causa degli effetti di un anticiclone di matrice africana combinati al surriscaldamento climatico del pianeta, alcuni dicono che sembra luglio con spiagge che si riempiono di bagnanti e città dove si cerca refrigerio all'ombra di alberi come accade a Firenze che con oltre trenta gradi Celsius sarebbe fra le più calde. Le temperature anomale sulle Alpi minacciano i ghiacciai già messi a dura prova da mesi caratterizzati da ondate di calore con zero termico stabilmente sopra quattromila metri ed oltre. Per quanto riguarda lo smog il permanere dell'alta pressione favorisce l'accumulo delle polveri sottili e la pianura padana vista da satellite appare come coperta da una cappa di fuliggine, in alcuni centri al Nord sono stati presi dei provvedimenti per limitare il traffico di veicoli più inquinanti.

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Conseguenze di oceani sempre più caldi

In seguito all'estremo record di scioglimento di ghiacci monitorato nell'Antartide nel periodo invernale in cui si sarebbe dovuto toccare un picco di espansione si è aperto un dibattito riguardo le conseguenze di oceani sempre più caldi soprattutto dello strato superficiale; infatti, dopo una relativa stabilità nonostante decenni di surriscaldamento dei mari da agosto del 2016 questa tendenza non è più stata riscontrata. Potrebbe essere l'inizio di un declino dei ghiacci dell'Antartide con impatto non immediato sul livello dei mari perché è acqua salata già presente nel mare che si ghiaccia e poi si scioglie, ma il bianco dei ghiacci riflette maggiormente i raggi del sole rispetto all'acqua degli oceani accentuando il surriscaldamento climatico; poi le coste dell'Antartide saranno più esposte all'azione delle onde marine destabilizzando la calotta polare e quindi con sensibile rialzo dei mari.

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Combustibili fossili ancora sotto i riflettori

I combustibili fossili sono la prima causa dei cambiamenti climatici almeno secondo l'opinione di ricercatori che sottolineano come il carbonio prima stoccato nel sottosuolo era fuori dal ciclo del carbonio, ma estratto e bruciato diventando il noto gas climalterante biossido di carbonio ha raggiunto l'atmosfera cominciando a surriscaldare sempre più il pianeta con l'effetto serra; quindi in pratica la crisi climatica è una crisi dei combustibili fossili ed anche l'accordo di Parigi del 2015 per fronteggiare i cambiamenti climatici non menziona carbone, petrolio e gas; poi la maggior parte dei fenomeni estremi avrebbero un collegamento diretto con i cambiamenti climatici. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un sisma di magnitudo 4.2 ai Campi Flegrei a Pozzuoli presso Napoli (nessun danno) a causa del fenomeno del bradisismo.

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Foreste in Francia risorsa da tutelare

In appena dieci anni le foreste francesi avrebbero perso metà della loro capacità di assorbire il biossido di carbonio passando da sessanta milioni di tonnellate nel 2011 a trentuno nel 2021, si parla di una specie crisi di salute per le foreste minacciate dai cambiamenti climatici; infatti, gli alberi muoiono ad un ritmo allarmante (superiore al cinquantaquattro percento) a causa di siccità, incendi e malattie. Pare che anche la deforestazione per lo sfruttamento e la lavorazione del legname giochi un ruolo essendo leggermente aumentata, ma è il cambiamento climatico il maggior responsabile tanto che si rischia che le foreste possano diventare da una risorsa ad un problema nel caso si arrivi in futuro ad un bilancio negativo emettendo più CO2 di quanto ne possano assorbire; quindi come già sottolineato da tempo si tratta di una risorsa da tutelare in ogni modo e con le migliori tecniche disponibili.

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Densa fioritura di plankton nel Golfo di Thailandia

L'acqua in alcune aree del Golfo di Thailandia appare di un verde brillante a causa della fioritura dieci volte superiore al normale di plankton, almeno secondo le osservazioni dei ricercatori che avvertono come questa densa fioritura stia uccidendo la vita marina e ed ostacolando l'attività dei pescatori che allevano i mitili nell'acqua. I rischi all'intero ecosistema derivano dalla produzione di tossine dannose per l'ambiente marino, riducendo la quantità di ossigeno nell'acqua e bloccando la luce solare; particolarmente colpita le coste ad est del Choburi con oltre l'ottanta percento delle attività interessate dal fenomeno. Probabilmente la causa della proliferazione del plankton sono l'inquinamento e le alte temperature, poi la corrente globale "El Nigno" contribuisce a surriscaldare le temperature del mare oltre a causare siccità, tenendo presente che si somma all'azione delle ondate di calore marine.

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Polemiche a Derna riguardo la ricostruzione

Ricostruzione della città e compensazioni per i residenti colpiti dalle inondazioni sarebbero le richieste che alcuni avanzano con polemiche e proteste per la mancata manutenzione di due dighe crollate con quasi tremilatrecento vittime (alcuni dicono oltre undicimila), migliaia di dispersi e la popolazione traumatizzata rimasta senza casa, acqua, cibo, beni di prima necessità con rischi di colera, diarrea, disidratazione e malnutrizione. Si parla anche del pericolo di una seconda devastante crisi per l'acqua contaminata e mancanza di sanificazioni che potrebbero portare ad evacuazioni in aree della città densamente popolate mentre si avverte di non bere l'acqua; pericoli anche per l'affiorare di mine eredità di recenti conflitti, poi un gruppo di cinque soccorritori greci avrebbe perso la vita in un incidente automobilistico sulla strada da Benghazi a Derna.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/09/2023                         n:   5446      


Situazione davvero difficile a Derna in Libia

Gli abitanti della città di Derna dopo che sono stati colpiti da inondazioni tipo tsunami con l'acqua che ha raggiunto rapidamente oltre i secondi piani degli edifici, costringendo a raggiungere i quarti piani devono fronteggiare un disastro che alcuni definiscono violento e brutale con rischi sanitari per l'acqua contaminata, mancanza di beni di prima necessità, strade distrutte, ponti crollati, trentamila sfollati (duecentomila interessati dall'evento estremo) e difficoltà nelle comunicazioni telefoniche; mentre il bilancio ufficiale ha superato le seimila vittime, ma potrebbero essere oltre diecimila. Si parla di mancate evacuazioni prima della tempesta "Daniel" di scarsa coordinazione senza considerare l'assente manutenzione delle due dighe che hanno ceduto, poi un caldo estivo inusuale collegabile ai cambiamenti climatici che ha intensificato i cicloni nel Mediterraneo.

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Una tempesta tropicale sferza il sud della Cina

La coda del tifone chiamato "Haikui" (che aveva inondato nei giorni scorsi la grande città di Shenzen) degradato a tempesta tropicale avrebbe causato nel sud della Cina con giorni di incessanti precipitazioni piovose almeno sette vittime, tre dispersi, oltre cento frane ed intrappolato circa milletrecentosessanta residenti in torrenti d'acqua; poi strade distrutte, alberi sradicati mentre la pioggia continua ad interessate il sud-ovest dello Guangxi. Da segnalare spostando l'alltenzione alla Libia che è aumentato ad oltre cinquemila il bilancio delle vittime a causa delle devastanti inondazioni, particolarmente colpita la città costiera di Derna a causa del cedimento di due dighe; poi in Marocco si parla di oltre tremila vittime a causa del forte terremoto mentre sulle alture della catena dell'Atlante ci sono proteste per la mancanza di aiuti ed un minimo supporto.

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Rischi per la salute per carenze idriche in Marocco

La mancanza di acqua potabile nelle aree interessate dal forte sisma che ha colpito il Marocco potrebbero fare aumentare i rischi per eventuali epidemie, poi il paese già soffriva di carenze idriche significative prima del sisma a causa dei cambiamenti climatici; poi manca anche cibo, fornitura di energia elettrica, beni di prima necessità e la popolazione è costretta in alcuni casi a dormire all'aperto. Nel frattempo sarebbe aumentato ad oltre duemilaottocento il bilancio delle vittime con oltre duemilaquattrocento feriti. Difficoltà per i soccorritori a raggiungere i paesini sulle alture della catena dell'Atlante particolarmente colpiti dai crollo delle fragili abitazioni dove mancano mezzi per scavare sotto le macerie e spesso si interviene a mano, si parla anche di scosse di assestamento con epicentro sempre a sud-ovest di Marrakesh.

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Forte terremoto in Marocco

Sarebbero oltre milletrecento le vittime ed oltre milleottocento i feriti a causa di un sisma di magnitudo 6.8 ha scosso il Marocco presso Marrakesh, interessate ad esempio le municipalità di Al-Haouz, Marrakesh, Quarzazate, Azilal con crolli di abitazioni panico fra la popolazione che si è riversata per le strade (in alcune zone manca la fornitura di energia elettrica e la connettività internet). I soccorritori cercano fra le macerie e si parla di un bilancio delle vittime provvisorio; poi alcuni dicono di forti tremori sentiti nella vicina Algeria, ma senza danni, e a grandi distanze anche in Spagna e Portogallo. Da segnalare spostando l'attenzione alla Grecia che le recenti inondazioni nella Grecia centrale avrebbero causato dieci vittime, quattro dispersi, centinaia le persone portate in salvo da barche, elicotteri, squadre di soccorso.

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Caldo da record in Agosto

Le temperature medie monitorate in Agosto sarebbero le più alte mai registrate dopo il precedente mese di luglio con impatti definiti drammatici sugli ecosistemi, sulla salute e sulle economie; ondate di calore siccità ed incendi hanno interessato Asia, Africa Europa e Nord America nei tre mesi scorsi che nel complesso sono stati i più caldi mai registrati e ci si aspetta che il 2023 sarà l'anno più caldo nella storia umana. L'aria rovente ed inquinata dovuta alle ondate di calore limita l'aspettativa d vita umana e danneggia tutte le altre forme di vita, si parla anche di implosione climatica in modo più veloce di quanto si possa intervenire per fronteggiare i fenomeni estremi che la provocano. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumentato a trentasei il bilancio delle vittime delle inondazioni nel sud del Brasile a causa di un ciclone.

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Una tempesta sferza la Spagna

Sarebbero due le vittime presso Toledo a causa della tempesta "Dana" che ha sferzato recentemente la Spagna con raffiche di vento e precipitazioni piovose torrenziali, si parla anche di tre dispersi e diverse abitazioni inondate d'acqua nel paese da questo forte vortice definito come depressione isolata a livello superiore e a lento movimento; poi segnalati disagi per i turisti e per la popolazione oltre a danni. Da segnalare spostando l'attenzione alla Grecia che le previsioni meteo annunciano un'ondata di forte maltempo, probabilmente con alluvioni ed alte onde sulle coste in piena stagione turistica dal momento che in settembre in questo paese molti affollano gli alberghi, case vacanza ed altre strutture ricettive, questo ciclone temporalesco potrebbe interessare parzialmente anche alcune regioni a Sud in Italia anche se con minore intensità.

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Inquinamento dell'aria minaccia globale crescente

L'inquinamento dell'aria derivante soprattutto dal particolato emesso dai veicoli, industrie e dagli incendi è più dannoso in media per la salute di una persona sul pianeta che fumare o bere alcolici; ma l'epicentro di questo poco salutare inquinamento sarebbe secondo l'opinione di alcuni ricercatori nel Sud dell'Asia anche se la Cina avrebbe fatto dei progressi, mentre in Africa sono davvero scarsi i fondi stanziati per diminuire l'inquinamento. Gli incendi incontrollabili che stanno interessando alcuni paesi contribuiscono a peggiorare la qualità dell'aria in generale dal momento che il vento e le correnti atmosferiche possono trasportare particolato ed inquinanti anche a grandi distanze. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'allerta in Cina a causa del tifone "Saola" che sta per sferzare il paese con forti raffiche di vento (ad oltre duecento chilometri orari), attualmente è localizzato a sud-est della provincia del Guangdong e sono già stati presi alcuni provvedimenti, allerta anche nella città di Shenzen.

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Florida e Georgia sferzate da un forte vortice

Anche se declassato a tempesta tropicale l'uragano "Idalia" ha inondato le strade con torrenti d'acqua in veste aree della Florida e della Georgia vicine alle coste, poi si parla di oltre quattrocentomila utenze rimaste senza fornitura di energia elettrica, alberi sradicati, detriti scaraventati a grandi distanze, causato incidenti stradali. Alcuni hanno detto che si sono ritrovati in una situazione imprevedibile come accaduto a Tampa Bayshore Boulevard trasformata in una specie di fiume, senza contare i danni ed i disagi per la popolazione con gli ordini di evacuazione per una ventina di contee. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la grave siccità con rischio desertificazione in Iraq per le temperature che recentemente hanno raggiunto i cinquanta gradi Celsius ed i fiumi Tigri ed Eufrate in secca, inquinati, con risorse idriche sfruttate eccessivamente.

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Ondata di forte maltempo sull'Italia

Un ciclone che aveva causato nubifragi al Nord ad esempio con inondazioni nelle città di Genova e Trieste poi si è spostato verso il Sud diventando uragano mediterraneo con forti raffiche di vento causando danni e disagi nella popolazione. Una grossa frana costituita da settecento metri cubi di massi è caduta in un tratto di strada che passa per il Passo del Moncenisio, poi nella Savoia francese è stato interrotto il collegamento ferroviario fra Italia e Francia (i lavori per il ripristino della linea potrebbero durare giorni) ed anche il tunnel del Frejus è stato chiuso ai mezzi pesanti. Si parla di tantissimi fulmini monitorati in diverse regioni, particolarmente interessate dal fenomeno estremo la Liguria e e la Toscana, in qualche caso si sono verificati degli incendi e problemi alle linee elettriche con interruzioni delle fornitura energetica.

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Ghiacciai alpini in allarmante sofferenza

Dopo gli annunci di zero termico record sulle Alpi oltre i cinquemilatrentoventi metri, di temperature anomale sulle montagne, con turisti che giungevano in rinomate località turistiche ritrovando quasi temperature da città intorno ai trenta gradi Celsius ora giunge la notizia che i ghiacci del ghiaaciaio dei Forni nel Parco nazionale dello Stelvio si starebbero fondendo ad un ritmo circa cinquanta percento superiore all'anno scorso con previsione di scomparsa nel 2060. Si tratta di una sofferenza allarmante di tutti i ghiacciai che costituiscono una riserva idrica importante per le località a valle che inevitabilmente si ridurrà signivicativamente nei prossimi anni fino ad esaurisi del tutto. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche proteste in Cina con sospensione dell'importazione di prodotti ittici dal Giappone a causa dell'inizio delle operazioni per lo sversamento di acqua contaminata dai serbatoi di contenimento a Fukushima.

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Indagine su incendio nel nord-est della Grecia

Caldo, secco e vento avrebbero favorito l'avanzare delle fiamme nella vegetazione dell'Avanta area (Alexandroupolis) nel nord-est della Grecia; si parla di almeno diciotto vittime ritrovate in un capanno ma non essendoci denunce di scomparsa si indaga sull'identità delle vittime che potrebbero essere dei migranti entrati dai vicini confini con la Turchia, poi evacuazioni e disagi per la popolazione. La situazione nel paese riguardo gli incendi è abbastanza difficile e si contavano due vittime e due pompieri feriti a causa di altri roghi nel nord e centro della Grecia ed anche nella zona di Atene il rischio è valutato alto, mentre le autorità avvertono di fare attenzione con divieti di accesso per evitare incendi. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari un incendio sull'isola d'Elba in Italia con settecento persone evacuate e due case distrutte.

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Inondazioni in Messico e forti piogge in California

L'uragano declassato a tempesta tropicale "Hilary" avrebbe inondato le strade e causato disagi nella Baja California in Messico, poi si parla di forti piogge nel sud della California (registrato anche un sisma di magnitudo 5.1 senza danni) e si teme per nubifragi in Idaho dove raramente si verificano forti precipitazioni piovose. Le autorità della California hanno avvisato la popolazione delle zone interessate dal forte vortice a rimanere a casa al sicuro ad esempio a causa del fango che ha invaso alcune sedi stradali ostruendo i sistemi di drenaggio. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche altre emergenze come in Canada con oltre trentamila ordini di evacuazione in British Columbia per gli incendi, poi i roghi a quanto pare dolosi che stanno devastando i pregevoli boschi nel nord-est dell'isola spagnola di Tenerife con evacuazioni di migliaia di persone.

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Spiegazioni su sirene non attivate alle Hawaii

Le autorità di Lahaina hanno spiegato che attivare le sirene non sarebbe stato utile a salvare vite perché essendo pensate per gli tsunami molti si sarebbero diretti verso le colline da dove provenivano gli incendi, ma non mancano le polemiche su questa decisione dal momento che alcuni dicono che si sono resi conto degli incendi solo quando hanno sentito l'odore di fumo. Nel frattempo è salito ad oltre centodieci il bilancio delle vittime (circa il trentotto percento l'area monitorata interessata dai devastanti incendi) con oltre mille dispersi ed alcuni incendi sull'isola di Maui sono ancora attivi. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari degli incendi recentemente in aree a nord-est dell'isola spagnola di Tenerife con conseguenti chiusure di strade ed evacuazioni di villaggi, si parla anche di un'ondata di calore che aveva reso la vegetazione piuttosto secca.

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Ricerche difficili a Maui alle Hawaii dopo i roghi

Cercare le persone rimaste intrappolate nelle case e nelle auto sull'isola di Maui alle Hawaii dopo gli incendi devastanti è un compito piuttosto difficile, pare che solo un quarto dell'area interessata dai roghi sia stata monitorata ed il bilancio delle vittime è salito a sopra cento. Si parla di un migliaio di dispersi molti dei quali non sarà possibile individuare perché per sfuggire alle fiamme non essendoci vie di fuga si sono gettati nel mare molto agitato e sono stati portati al largo dalle correnti. Si tratta per gli Stati Uniti di uno degli eventi più luttuosi dal 1918 per quanto riguarda il numero di vittime da incendi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una frana favorita da un nubifragio che ha interessato recentemente il nord-ovest della provincia dello Shaanxi in Cina, causando quattro vittime nella città di Xian con diversi dispersi.

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Lamentele e polemiche alle Hawaii per gli incendi

Non è stato ancora chiarito il motivo per cui non è stato dato un minimo avviso ad alcuni residenti interessati dagli incendi che hanno devastato alcune aree delle Hawaii e soprattutto l'isola di Maui, nel frattempo è aumentato ad oltre ottanta il bilancio delle vittime con centinaia di persone disperse; inutile dire che molti avrebbero potuto mettersi in salvo se solo le autorità avessero dato qualche tipo di segnale di avvertimento e per questo motivo vi sono polemiche e inchieste; poi lamentele per la mancanza di un piano di evacuazione dagli oltre mille gli edifici distrutti dai roghi e nella città di Lahaina si parla di una specie di trappola per gli abitanti avendo solo due vie di fuga perché circondata da colline. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche cinque vittime e quarantamila evacuati in Myanmar a causa di forti piogge monsoniche.

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Incendi con alte fiamme e panico alle Hawaii

Sarebbero oltre trenta le vittime e dodici i feriti a causa degli incendi che stanno interessando le Hawaii ed in particolare la città turistica di Lahaina a Maui, si parla di un bilancio ancora provvisorio dal momento che per le alte fiamme (in parte alimentate da un uragano) molte persone si sono gettate in mare prese dal panico anche perché a quanto pare non sono quasi state date allerte. Molte abitazioni sono state distrutte dai roghi che hanno lasciato una scia di devastazione radendo al suolo interi quartieri con centinaia di famiglie evacuate, poi manca la copertura telefonica e le persone non sanno come mettersi in salvo. Circa duemila persone sono state accolte in rifugi ed altri duemila turisti sono rimasti bloccati negli aeroporti, mentre le autorità stanno mobilitando i soccorsi e sono state attivate squadre di pompieri supportati da elicotteri antincendio per cercare di fronteggiare l'emergenza.

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Maltempo sulla costa orientale degli Stati Uniti

Un'ondata di maltempo caratterizzata da forti vortici con violente raffiche di vento sta interessando la costa orientale degli Stati Uniti, si parla di due vittime, cancellazioni dei collegamenti aerei oltre ad alberi sradicati, pali di linee elettriche caduti con conseguenti interruzioni della fornitura elettrica in ampie zone come ad esempio accaduto per quasi duecentomila utenze in Maryland, Virginia; poi ottocentomila spostandosi più a sud. A Washington allerte per eventuali tornado e grandinate con chicchi di grandi dimensioni con chiusure di diversi servizi, poi potrebbero verificarsi inondazioni sulle coste. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche ventidue incendi in Sardegna di origine dolosa con quattro feriti un migliaio di persone evacuate oltre a forti disagi per i turisti, centinaia gli ettari di vegetazione andati in fumo.

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Oceani e Mediterraneo sempre più caldi

Quasi ventuno gradi Celsius per la temperatura superficiale degli oceani secondo i ricercatori sono un record molto preoccupante per il mese di agosto (il picco monitorato era in genere a marzo); infatti, i mari assorbono la maggior parte delle emissioni di gas climateranti ad effetto serra dovute ad utilizzo eccessivo di combustibili fossili e quindi questo significa quanto sia urgente invertire questa tendenza al surriscaldamento per evitare eventi climatici estremi imprevedibili. Molto caldo poi il Mediterraneo con picchi di ventotto gradi a luglio con conseguenze su tutto l'ecosistema (..almeno tre vittime ultimamente in Slovenia per inondazioni). A livello globale le correnti oceaniche potrebbero risentirne come ad esempio accade per la spinta idraulica causata dalle acque salate del Nord Atlantico che tendono a scendere sui fondali e questo meccanismo è indebolito dall'acqua proveniente dalla fusione dei ghiacci della Groenlandia.

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Caldo anomalo in Sud America

Registrare temperature oltre i trenta gradi Celsius a Buenos Aires in Argentina nell'emisfero sud dove è inverno e di solito ci si aggira fra diciotto e nove gradi è piuttosto anomalo, poi nella città di Vicuna ubicata in una zona montagnosa del Cile centrale sarebbe stata raggiunta una temperatura record di trentasette gradi. Si parla della combinazione di due fattori come surriscaldamento climatico più gli effetti della corrente globale "El Nigno" e da notare anche che in Antartide dove lo spessore dei ghiacci dovrebbe crescere per raggiungere un picco a settembre invece si registra un minimo storico. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che in Cina le autorità cercano di fronteggiare i danni causati nel paese dal passaggio del forte tifone "Doksuri" (venti le vittime e diversi i dispersi) con le peggiori precipitazioni piovose in centoquaranta anni.

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Cina alle prese con un forte tifone

Da giorni la Cina è sferzata dal forte tifone "Doksuri" caratterizzato da precipitazioni piovose torrenziali e violente raffiche di vento, si parla di diverse vittime oltre a dispersi ed evacuazioni a Pechino con quartieri inondati e parzialmente anche la parte turistica della cosiddetta città proibita della capitale, poi nel paese i soccorritori spesso sono dovuti intervenire per salvare persone ed automobilisti travolti nelle loro auto da fiumi d'acqua e fango riversatisi nelle strade dopo i nubifragi, difficoltà anche nei collegamenti ferroviari. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore che sta interessando da tempo l'Arizona negli Stati Uniti con temperature insopportabili persino per i cactus e che mettono a dura prova la sopportazione della popolazione con picchi oltre i quaranta gradi Celsius, in particolare interessata ad esempio la città di Phoenix.

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Un tifone sferza Filippine, Taiwan e Sud della Cina

Dopo aver colpito aree a nord delle Filippine causando almeno trentasei vittime, di cui ventisei per l'affondamento di un traghetto rovesciatosi presso Manila, il tifone chiamato "Doksuri" che ha lasciato una scia di distruzione ha sferzato aree a sud di Taiwan sradicando molti alberi e lasciando centinaia di migliaia di utenze senza fornitura di energia elettrica. Per quanto riguarda il sud della Cina si parla anche di violente raffiche di vento che hanno scoperchiato tetti, sradicato alberi, fatto cadere linee elettriche e causato incendi, poi particolarmente colpito il sud-est della provincia dello Fujian con chiusura di scuole, attività, evacuazioni, danni; non si segnalano vittime ma decine di feriti non gravi oltre a disagi per linee elettriche cadute con conseguenti focolai e fiamme come ad esempio accaduto nello Jinjiang, mentre gli effetti del vortice sul paese non sono finiti.

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Vortici temporaleschi allo studio

La grande energia che si accumula con le ondate di calore e la forte evaporazione di vapore acqueo intensifica i vortici temporaleschi, questo fenomeno estremo è stato monitorato ad esempio recentemente in Italia nelle regioni settentrionali dove le celle temporalesche tendono a diventare "supercelle" che possono raggiungere l'intensità di tornado come forza distruttiva delle forti folate di vento che sradicano alberi secolari e scoperchiano tetti; inoltre spesso sono accompagnati da grandine con chicchi di grandi dimensioni scagliati con forza come pietre (aggregati di ghiaccio che possono raggiungere i dodici centimetri) in grado anche di danneggiare manufatti resistenti. Altro tipo di vortici sono quelli causati da incendi, quasi sempre di origine dolosa, che tendono ad autoalimentarsi causando una specie di vento rovente come sta accadendo al Sud in Italia, in Grecia e Croazia.

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Incendi e forte ondata di calore in Algeria

Sarebbero almeno trentaquattro le vittime a causa di incendi che stanno divorando le foreste dell'Algeria favoriti dalle alte temperature che raggiungono i quarantotto gradi Celsius con consumi di elettricità record registrati recentemente per alimentare i dispositivi di refrigerazione, i pompieri sono impegnati a spegnere un centinaio di focolai come ad esempio accade presso la città di Melloula (ai confini della Tunisia, paese alle prese con la stessa forte ondata di calore con temperature che sfiorano anche i cinquanta gradi); si parla poi di evacuazioni nelle province di Bejaia, Bouira e Jijel. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia due vittime in Lombardia travolte da alberi sradicati, un ferito grave in Veneto e ulteriori danni causati da nubifragi che si susseguono a ripetizione spesso accompagnati da forti folate di vento e grandinate con chicchi di grandi dimensioni che danneggiano raccolti, auto ed abitazioni.

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Italia alle prese con gran caldo e grandinate

Un anticiclone di matrice africana da giorni sta interessando molte regioni italiane soprattutto al centro-sud causando picchi di temperatura poco salutari, si parla anche di vittime per colpi di calore e malori oltre a disagi per popolazione e turisti come ad esempio accade a Roma. In Veneto un centinaio di persone sono state ferite da chicchi di grandine di grandi dimensioni, come pietre con diametro irregolare che può arrivare a dieci centimetri; poi danni ai raccolti agricoli, ad abitazioni, pannelli solari e auto, mentre si parla di aree contraddistinte dell'intensificarsi di questi fenomeni estremi favoriti dall'afa e l'energia accumulata per le ondate di calore. Da segnalare cambiando scenario l'ondata di maltempo che sta colpendo i Balcani (la stessa che era transitata sul Veneto) con forti precipitazioni piovose e raffiche di vento; si parla di vittime, alberi sradicati e danni.

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Frana in Colombia e ondate di calore nel globo

Sarebbero almeno quattordici le vittime ed una ventina i dispersi nella Colombia centrale per una frana causata da forti precipitazioni piovose che ha distrutto case ed una strada presso Bogotà, poi si parla anche di un'autostrada (definita cruciale) che collega la grande città con l'interno del paese bloccata. Le autorità che hanno dichiarato lo stato di calamità hanno inviato squadre di soccorritori a cercare i dispersi, ma le operazioni di salvataggio sono temporaneamente sospese. Per quanto riguarda le ondate di calore che stanno interessando molti paesi del globo si ipotizza che vi siano buone probabilità che il 2023 sarà l'anno più caldo mai registrato; dopo la Cina anche negli Stati Uniti in Arizona sono state registrate alte temperature con picchi anomali e non è molto migliore la situazione in Europa dove fra l'altro preoccupano anche gli incendi come ad esempio in Grecia nei pressi di Atene.

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Frane e inondazioni in Corea del Sud

Sarebbero almeno trentanove le vittime in Corea del Sud per precipitazioni torrenziali durate giorni che hanno causato frane ed inondazioni in particolare nel centro e sud del paese, fra le vittime si contano dodici persone rimaste intrappolate in veicoli che percorrevano un tunnel nella città Cheonju rimasto sommerso a causa da un nubifragio. Si parla di oltre millecinquecento persone evacuate e iniziative delle autorità per soccorrere le persone in difficoltà. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un vasto incendio nell'isola spagnola di La Palma alle Canarie ai danni della vegetazione costringendo all'evacuazione almeno quattromila persone e distrutto tredici case, poi incendi anche in Croazia mentre le ondate di calore stanno causando notevoli disagi in molti stati europei e in qualche caso anche vittime da colpi di calore.

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Conseguenze poco salutari degli incendi in Canada

Le particelle sottili PM2.5 del diametro circa trenta volte più piccolo di quello di un capello che si sprigionano dagli incendi incontrollati ai danni della vegetazione del Canada soprattutto in British Columbia possono dai polmoni raggiungere il flusso sanguigno ed essere davvero poco salutari in individui già sofferenti per problematiche alle vie aeree; poi vi sono anche conseguenze economiche come cancellazioni di eventi e voli aerei, chiusure di scuole, rallentamenti delle attività produttive (questo potrebbe riguardare anche gli Stati Uniti raggiunti dal fumo). Ultimamente si parla di un pompiere che ha perso la vita per fronteggiare un incendio mentre alcuni parlano di scarse protezioni fornite in genere ai pompieri. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche danni in Italia ad esempio in Friuli per grandinate e forti folate di vento.

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Temperature senza precedenti nel Nord Atlantico

Un rialzo anomalo delle temperature degli oceani non riguarda solo le temperature superficiali ma quelle di tutti gli oceani che si stanno scaldando ad ogni profondità assorbendo in questo modo enormi quantità di energia che rimarranno accumulate per centinaia di anni, in particolare l'allarme suona forte per quelle senza precedenti nel Nord Atlantico, poi i ghiacci marini dell'Antartide avrebbero raggiunto un record negativo preoccupante il mese scorso e quindi è stato il giugno più caldo mai registrato. Di solito si notava una consistente riduzione dei ghiacci marini dell'Artico e non dell'Antartide ma ultimamente è stato in questo caso davvero notevole. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il divieto di accendere falò in British Columbia in Canada deciso dalle autorità per l'impossibilità di fronteggiare eventuali incendi e inondazioni nella contea Orange N.Y. negli Stati Uniti.

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Tel:   338 1809310          Data:    11/07/2023                         n:   5385      


Pakistan interessato dalle piogge monsoniche

Le piogge monsoniche sono vitali in Pakistan per la sopravvivenza di milioni di agricoltori e per la sicurezza alimentare del popoloso paese anche se ultimamente si parla di decine di vittime a causa di frane ed inondazioni, ad esempio particolarmente colpita la provincia del Punjab (persone vittime nella maggior parte dei casi di scosse elettriche e crolli ed edifici); poi il nord-ovest della provincia del Khyber Pakhtunkhwa dove i corpi di otto bambini sono stati estratti dai soccorritori sepolti da una frana mentre si cercano altri bambini dispersi. Lahore la seconda città del paese come numero di abitanti ha fatto registrare intense precipitazioni piovose che hanno inondato le strade e lasciato senza fornitura di energia elettrica ed acqua almeno il trentacinque percento delle utenze. Le previsioni meteo annunciano altre piogge con conseguenti rischi di inondazioni.

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Giornate davvero calde a livello globale

Diverse ondate di calore che interessano recentemente vaste aree del pianeta stanno rendendo difficile la vita di persone, animali, piante; si parla anche di un record di temperatura a livello globale due giorni fa di oltre diciassette gradi Celsius che ha superato il precedente dell'agosto 2016. Particolarmente colpiti da ondate di temperature anomale Sud degli Stati Uniti, Gran Bretagna, il Nord Africa (quasi cinquanta gradi Cesius), Antartide e la Cina, poi in quest'ultimo paese si sono verificate anche inondazioni per nubifragi e precipitazioni piovose torrenziali con forti disagi per la popolazione. A causa degli effetti della corrente globale "El Nigno" che in genere tende a far crescere le temperature globali ci si aspetta che ci saranno altri record di temperatura, inutile dire che le ferite per l'intero ecosistema saranno devastanti e difficilmente rimarginabili.

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Scosse di terremoto in Indonesia

Un terremoto al largo di Papua e avvertito distintamente nella capitale Jayapura quantificabile di magnitudine 6.2 è stato registrato con epicentro ad una profondità di trentatre chilometri, ma senza causare danni e senza allerta tsunami; invece ci sarebbe una vittima per cause correlate e dieci feriti tre giorni fa per un terremoto di magnitudine 6.4 al largo di Java con qualche danno ad abitazioni, la scossa ha interessato in particolare diverse città nella regione di Yogyakarta. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore che recentemente ha interessato l'Arabia Saudita con picchi di temperature a quarantotto gradi Celsius, si parla di almeno duecentotrenta vittime (dati non ufficiali) fra le persone recatesi in un pellegrinaggio, con molti casi di colpi di calore ed elevato stress mentre le autorità avvertivano di non rimanere sotto il sole.

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Perdita foresta pluviale a ritmi crescenti

Nel 2022 la terra avrebbe perso un'area di foresta pluviale paragonabile come dimensioni a quelle di paesi come la Svizzera o l'Olanda, si tratta di vegetazione che poteva assorbire grandi quantità di biossido di carbonio e si calcola che in termini figurati è come se si tagliassero o bruciassero gli alberi di foresta pluviale in un campo grande come uno da calcio per far posto a coltivazioni ed allevamenti umani ogni cinque secondi di giorno e di notte, il dieci percento in più rispetto al 2021, rilasciando nell'atmosfera due miliardi e settecento milioni di tonnellate di CO2 equivalenti alle emissioni dell'India che è il paese più popoloso del mondo. In testa a questa poco salutare classifica di devastante deforestazione ai danni dei polmoni del pianeta, definita come una specie di emorragia naturalistica, il Brasile con il quarantatre percento; poi bisogna anche considerare che i mari ormai assorbono molta meno CO2 che in passato.

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Inondazioni in sette regioni del Cile

Sarebbero due le vittime e sei i dispersi per inondazioni in sette regioni del Cile causate da intense precipitazioni piovose, si parla di un sistema temporalesco frontale che ha interessato per giorni vaste aree del paese. Danni alle coltivazioni, alle miniere oltre a interruzioni della fornitura di energia elettrica per decine di migliaia di persone con allerta rossa in alcune regioni anche per l'eventualità di frane. E' descritta come la peggiore ondata di maltempo in un decennio con molti fiumi che hanno rotto gli argini in regioni centrali del paese importanti a livello economico costringendo la popolazione a lasciare le proprie abitazioni e recarsi in centri di evacuazione. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia riguardo l'alluvione accaduta in Emilia Romagna le montagne di detriti accumulatisi con difficoltà a gestire il loro smaltimento e lamentele dalle aziende alluvionate.

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L'Islanda sospende la caccia alle balene

Preoccupano le condizioni di salute dei cetacei nei mari dell'Islanda quindi le autorità veterinarie avrebbero sospeso la caccia alle balene fino alla fine di Agosto, solo qualche mese di pausa per una pratica controversa e contestata da lungo tempo per questi caratteristici grandi animali. Alcuni dicono che si tratta di un momento storico per questo tipo di decisione di tipo compassionevole contro l'estinzione delle balene; infatti dei video hanno documentato la crudele agonia di ore che devono subire durante le operazioni di caccia, poi alcuni dicono anche che la caccia con l'arpione non sia sufficientemente lucrativa ed invece quella turistica sta prendendo piede utilizzando barche che consentono di interagire con i cetacei senza infastidirli. Inutile dire che le balene costituiscono un anello importante della biodiversità e devono anche fronteggiare inquinamento e surriscaldamento dei mari.

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Problemi di fornitura energetica in Oklahoma

A causa in parte di un'ondata di calore che sta interessando gli stati a sud degli Stati Uniti (che sono stati recentemente alle prese anche con tempeste) si parla di problemi di fornitura energetica ed in particolare in Oklahoma si parla di almeno una vittima per cause correlate, poi disagi anche in Texas e Louisiana. Si cerca di riparare i guasti alle linee elettriche mentre le persone in difficoltà si recano in locali climatizzati, ma alcuni lamentano la prolungata mancanza di interventi visto che da giorni devono far fronte ad un caldo insopportabile ad esempio in Texas dove un tornado aveva danneggiato linee e pali elettrici. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Italia si stanno monitorando temperature elevate in zone di Sardegna e Puglia, poi in Emilia Romagna i fiumi a volte appaiono di colore rosso a causa di alghe e batteri sviluppatisi dopo l'alluvione di un mese fa.

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Temperature globali record nel mese di giugno

Le alte temperature monitorate nei giorni iniziali del mese di giugno a livello globale oltre ad essere allarmanti conducono alla considerazione che la soglia del grado e mezzo Celsius di aumento del surriscaldamento in media nel mondo potrebbero durare circa cinque anni a causa degli effetti della corrente globale El Nigno. E' cruciale comprendere quali saranno le conseguenze sulle temperature estive (probabili prolungate ondate di calore) dal momento che altre volte era capitato che i picchi di rialzo fossero in mesi invernali e primaverili. Si stima che le temperature del 2024 saranno ancora più alte del 2023 a causa degli sviluppi delle dinamiche di surriscaldamento causate da El Nigno. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche tre vittime, diversi feriti oltre a danni recentemente per un tornado in Texas negli Stati Uniti.

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Pakistan colpito dai cambiamenti climatici

Nonostante il Pakistan emetta nell'atmosfera relativamente pochi gas ad effetto climalterante e sia responsabile di meno di un percento del surriscaldamento climatico globale è fra i paesi più colpiti da fenomeni estremi, considerando però che ha problemi di sovrapopolazione (al quinto posto fra i paesi più popolati al mondo). Ultimamente un ciclone che ha interessato quattro distretti nel Khyber Pakhtunkhwa avrebbe causato almeno ventisette vittime, centoquaranta feriti oltre a danni ad abitazioni e perdita di capi di bestiame; si parla di evacuazioni di otto-novemila famiglie sulla costa nella provincia Sindh fra cui la grande città portuale di Karachi che conta circa venti milioni di abitanti. Avvisi ai pescatori di no avventurarsi in mare, poi il forte vortice si dirige verso il Mare Arabico con previsioni meteo che indicano in direzione delle coste del Pakistan e dell'India.

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Corrente globale El Nigno al posto di La Nigna

I dati monitorati riguardo correnti globali che influenzano le temperature medie del pianeta indicano che dopo tre anni di La Nigna che in genere tende ad abbassarle leggermente ora ufficialmente El Nigno più caldo ne ha preso il posto con il rischio che si intensifichino fenomeni estremi come ad esempio cicloni tropicali sulle isole del Pacifico e nubifragi in Sud America. Le temperature dei sensori posizionati nei mari del Sud America mostrano un rialzo e se si considera che nel 2016 con El Nigno il pianeta aveva toccato picchi record di caldo è probabile che questo si verifichi anche adesso (amplificato da un ulteriore surriscaldamento globale dovuto alle emissioni di CO2 ed altri gas climalteranti in atmosfera). Da segnalare altre emergenze come gli incendi in Canada che rendono l'aria irrespirabile anche negli Stati Uniti con allerta a New York e Washington, poi il cedimento della diga Kakhovka a causa del conflitto in Ucraina.

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Barriera corallina da risanare in Indonesia

La pesca di frodo con l'uso della dinamite e l'uso di sostanze chimiche avrebbero fortemente degradato l'ambiente in cui si riproducono i coralli che contribuiscono alla conservazione di un ecosistema marino unico come quello della barriera corallina indonesiana, che costituisce circa un quinto di quella presente nel globo; quindi si cerca di rieducare i pescatori cercando di influenzare le loro opinioni da predatorie a conservazioniste. Nel frattempo sono stati risanati undici ettari e mezzo di coralli nell'arcipelago Spermonde nello stretto Makassar al largo di Sulawesi che consentono anche di prevenire l'erosione della costa ed inondazioni, poi assorbono grandi quantità di emissioni ad effetto serra prodotte dall'uomo senza considerare che contribuiscono a mantenere vivo un ecosistema variegato costituito da alghe microscopiche ed altri vegetali fondamentali per la vita nel pianeta.

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Incendi senza controllo in Nuova Scozia in Canada

Duecento strutture fra cui centocinquanta case sarebbero state interessate dal fuoco nei sobborghi di Halifax a causa di incendi in parte fuori controllo che da giorni interessano la Nuova Scozia, considerati i più estesi registrati nella costa atlantica del Canada. Si parla di centinaia di persone evacuate e a causa delle nubi di denso fumo molto scuro che si sprigionano dalle fiamme trasportate dal vento bassa qualità dell'aria anche in ampie zone di Virginia e Maryland negli Stati Uniti. Fra le zone più colpite la contea di Shelburne sul lago Barrington dove oltre duecento chilometri quadrati di vegetazione sono andati in fumo nonostante l'intervento ripetuto di aerei antincendio che hanno utilizzato con costanza acqua e ritardanti, cinquemila le persone costrette a lasciare le proprie abitazioni, poi si sono verificate interruzioni della fornitura energetica.

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Azione contro estinzione di massa vita selvatica

E' necessario agire subito con decisione ed efficacia per evitare un'estinzione di massa della vita selvatica giudicata senza precedenti con un quadro allarmante ancora peggiore di quello già segnalato da uno studio che era stato effettuato nel 2019 che aveva evidenziato come oltre mezzo milione di specie fossero a rischio di estinzione nei prossimi decenni, a causa delle attività umane, considerando che un recente studio su oltre settantamila specie analizzate avrebbe rilevato un declino del quarantotto percento della popolazione globale. Si parla di un'erosione continua e generalizzata della biodiversità ed anche se vi sono specie che attualmente non sono in declino presto potrebbero esserlo a causa del calo delle altre, perché è davvero difficile che una specie si mantenga in equilibrio da sola. Indispensabile lasciare uno spazio adeguato alla vita selvatica ed aree di separazione dagli insediamenti umani.

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Problemi logistici e sanitari in Emilia Romagna

L'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna ha lasciato una scia di devastazione con tante frane e movimenti franosi ancora attivi, le autorità hanno esteso lo stato di emergenza anche se le condizioni meteo sono migliorate; poi si parla di sedici vittime, ventiseimila sfollati, oltre cento scuole inagibili o utilizzate come centri di evacuazione. Intere zone sono isolate a causa della scomparsa di tratti di strade, il manto stradale in alcuni casi si è deformato, frantumato e sgretolato, pare che la cementificazione abbia giocato un ruolo per la velocità e la forza delle inondazioni; problemi sanitari dove nell'acqua si sono riversati idrocarburi, liquidi fognari ed altri inquinanti (come accaduto a Conselice in provincia di Ravenna). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore in Vietnam con drastiche misure da adottare per evitare gli incendi.

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Eruzione in Messico e ancora incendi in Alberta

Le autorità messicane avrebbero alzato il livello di allerta da giallo a rosso a causa dell'eruzione del vulcano Popocatepetl considerato uno dei più pericolosi al mondo dal momento che venticinque milioni di persone vivono in un raggio di circa cento chilometri dal vulcano. Fumo e ceneri vulcaniche costituiscono anche un rischio per i voli aerei, poi il prossimo passo sarà inviare ordini di evacuazione mentre decine di rifugi sono già stati allestiti. Per quanto riguarda l'Alberta in Canada si parla di oltre novecentoquarantamila ettari di vegetazione e decine di migliaia di persone interessata da incendi e la qualità dell'aria in certe zone è ad ad alto rischi per la salute. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia danni per un ciclone in Sicilia, poi danni per l'ondata di maltempo anche in Calabria e Sardegna; ancora allerta rossa per l'Emilia Romagna alluvionata.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/05/2023                         n:   5342      


Laghi del mondo sofferenti per cambiamenti climatici

Si stima che oltre metà dei grandi laghi e riserve d'acqua del mondo si stanno prosciugando dal 1990 a causa degli effetti sul territorio dei cambiamenti climatici ed i ricercatori avanzano preoccupazioni per le riserve d'acqua potabile utilizzate per il consumo umano, agricoltura, allevamento ed energia idroelettrica. Utilizzando dati satellitari, climatici combinati con modelli idrologici riguardo quasi duemila grandi laghi è risultato quanto l'utilizzo umano sia insostenibile, poi giocano altri fattori come precipitazioni piovose irregolari, sedimentazione e rialzo delle temperature. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i gravi danni in Emilia Romagna a causa dell'alluvione, alcuni lamentano la mancata realizzazione di casse di espansione ed aree golenali che avrebbero consentito di limitare la pressione dell'acqua su argini già piuttosto indeboliti.

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Esondano diversi fiumi in Emilia Romagna

Sarebbero nove le vittime e diecimila gli sfollati in Emilia Romagna di nuovo colpita da forti precipitazioni piovose per allagamenti di abitazioni ad esempio per esondazione del fiume Savio a Cesena e del Montone a Forlì, poi si parla di una situazione davvero difficile per la popolazione di Faenza già parzialmente allagata recentemente per la rottura di un argine del fiume Lamone con conseguenti allagamenti nel centro della città. Nella regione i collegamenti ferroviari e stradali sono in molti casi sospesi ed i soccorritori con imbarcazioni cercano persone rimaste intrappolate nelle loro abitazioni (i raccolti agricoli sono stati danneggiati), mentre le previsioni meteo annunciano altre piogge. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che due giorni fa in Italia si calcolava come fossero state esaurite le risorse rinnovabili del paese; inoltre, pare che la penisola sia un po' ridimensionata a causa dell'erosione delle coste.

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Ancora paura per incendi in Alberta in Canada

Secondo le autorità canadesi le condizioni meteo calde e secche negli strati alti dell'atmosfera in Alberta potrebbero favorire il propagarsi di incendi; poi anche in aree della British Columbia aumenta la paura di eventuali incendi, ma questo dipenderà molto dall'importante fattore costituito dal vento. Alcuni dicono che sono gli stessi incendi a favorire condizioni potenzialmente devastanti e fuori controllo riguardo l'avanzata delle fiamme, poi la vegetazione tende a diventare più secca con i cambiamenti climatici (sembra umida e verde in superficie ma rimane secca al di sotto). Da segnalare spostando l'attenzione alla Spagna la protesta degli agricoltori riguardo la mancanza di pianificazione idrica, e la gestione non adeguata dei fiumi oltre alla richiesta della realizzazione di adeguate opere idrauliche per fronteggiare una siccità che mette a rischio tutta la produzione agricola.

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Incendi fuori controllo in Alberta in Canada

Sarebbero oltre trentamila le persone evacuate in Alberta a causa di numerosi incendi che da giorni interessano vaste aree alcuni dei quali fuori controllo che hanno distrutto abitazioni in alcuni casi anche radendole al suolo, si parla di lamentele per la mancanza di informazioni (o forse errate e lacunose) sul centro di evacuazione dove recarsi e di come poter fronteggiare la situazione di difficoltà in parte caotica. Le autorità canadesi hanno dichiarato lo stato di emergenza provinciale e stanziato dei fondi per aiutare la popolazione oltre ad organizzare squadre di pompieri con il supporto di aerei antincendio e volontari per spegnere i roghi e proteggere dalle fiamme le infrastrutture in una crisi definita senza precedenti; poi molte proprietà oltre ad essere state devastate dal fuoco sono rimaste senza fornitura di energia elettrica e di gas.

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Ondata di maltempo in Emilia Romagna e Calabria

Sarebbero due le vittime e circa cinquecento gli sfollati in Emilia Romagna a causa di un'ondata di maltempo caratterizzata da intense precipitazioni piovose che hanno fatto esondare due fiumi (Lamone e Senio), gli argini hanno ceduto in alcuni punti con conseguente allagamento delle strade e dei piani bassi delle abitazioni. Alcuni lamentano mancanza di avvisi alla popolazione, rimasta spesso anche senza acqua e luce, che non è stata avvertita di eventuali pericoli per le piogge incessanti che sono durate per un giorni intero con tipico scenario da cambiamento climatico in cui in pratica piove poco per mesi per poi scaricare una gran massa d'acqua in poche ore ed ora rimane l'allerta rossa per la regione nonostante la situazione meteo sia migliorata. per quanto riguarda la Calabria un ponte è crollato in provincia di Cosenza a causa della piena di un fiume ma senza causare vittime.

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Cambiamenti climatici nel Corno dell'Africa

Etiopia, Kenya e Somalia sono stati interessati da cinque anni consecutivi di scarse precipitazioni piovose e secondo i ricercatori questo non sarebbe stato possibile senza i cambiamenti climatici dovuti all'emissione in atmosfera di grandi quantità di gas climalteranti con conseguente effetto serra e surriscaldamento. Le aumentate temperature fanno aumentare l'evaporazione dal terreno che tende a seccarsi e la traspirazione dalla foglie delle piante che richiedono più acqua sempre meno disponibile. Si stima che in Somalia quarantatremila persone siano decedute a causa della carestia, poi anche per gli animali la sopravvivenza in queste condizioni climatiche estreme è molto difficile. Le previsioni annunciavano un sesto anno di siccità, ma a quanto pare che vi siano state precipitazioni piovose in alcune aree anche se per una piena ripresa delle attività agricole occorrerebbe ancora altra pioggia.

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Emissioni umane surriscaldano molto l'Europa

In particolare l'Europa rispetto ad altre zone del pianeta si starebbe surriscaldando eccessivamente a causa delle emissioni umane, oltre due gradi Celsius in cinque anni confrontando i dati dell'era pre-industriale con quelli recentemente monitorati da satellite. Le conseguenze delle alte concentrazioni di gas serra nell'atmosfera si sono viste nell'estate rovente del 2022 (la più calda da quando si registrano le temperature), poi i ghiacciai sono arretrati notevolmente con conseguente perdita di riserva idrica, siccità e i terreni sono diventati più secchi con una tendenza di questo tipo come modello idrologico anche per i prossimi anni. Il continente ha avuto meno precipitazioni nevose e piovose in media nell'inverno 2021-2022 seguite da prolungate ondate di calore nel periodo estivo che hanno penalizzato l'agricoltura, trasporti, settore energetico e prosciugato i fiumi.

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Un ciclone provoca naufragi nell'Oceano Indiano

Gli undici membri di un equipaggio sopravvissuti al parziale naufragio della loro barca a causa di un forte ciclone sarebbero stati tratti in salvo da soccorritori inviati dalle autorità australiane sull'isola deserta di Bedwell, dove avevano trovato rifugio ma senza acqua e cibo, a circa trecentotredici chilometri ad ovest al largo della costa della città di Broome nell'ovest dell'Australia. Una missione di sorveglianza aerea inviata dopo il forte ciclone "Ilsa" (che aveva fatto registrare nuovi record di velocità per le raffiche di vento in quest'area del mondo) aveva avvistato delle barche in difficoltà. Otto pescatori risultano ancora dispersi e dal racconto dei sopravvissuti pare che due barche, una con dieci persone a bordo e l'altra con nove, siano state investite dal forte vortice ed una è affondata; ma un pescatore rimasto in mare trenta ore è riuscito poi a salvarsi.

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Forte ciclone in Australia e siccità in Tunisia

Le autorità australiane avrebbero pianificato delle evacuazioni nelle regioni a nord-ovest a causa dell'arrivo del ciclone chiamato "Ilsa" di categoria quattro e poi degradato a tempesta tropicale di categoria tre; si parlava nelle prime fasi di monitoraggio del forte vortice di allerta rossa con record di raffiche di vento per il paese ad oltre trecentoquindici chilometri orari. Avvertimenti alla popolazione di fare attenzione agli alberi e rami che potrebbero cadere e ad eventuali detriti scagliati dalle forti raffiche vento. Per quanto riguarda la Tunisia si parla di una grave siccità che sta interessando anche molti altri paesi del Nord Africa con un raccolto agricolo che ci aspetta davvero ridotto e allo stesso tempo un mercato globale dei cereali sconvolto dalla guerra in Ucraina; il terreno è secco in termine figurati come arrostito dalle ondate di calore avute precedentemente.

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Tempesta di densa sabbia su Pechino

Ampie aree della Cina e Pechino sarebbero state interessate da una tempesta di sabbia, come una densa nebbia, con conseguenti avvisi alla popolazione di problematiche respiratorie e visibilità molto ridotta per chi deve viaggiare. In particolare la capitale Pechino è stata particolarmente interessata nelle settimane precedenti da inquinamento persistente e diverse tempeste di sabbia e le previsioni meteo ne annunciano nei prossimi giorni con allerta blu (rossa indica la più severa seguita dalla blu), poi la concentrazione di particolato monitorata pare sia attualmente 42,6 volte il valore di sicurezza stabilito dalle linee guida riguardo la qualità dell'aria. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche indagini su recenti incendi in Lombardia che hanno divorato decine di ettari di vegetazione e sulle cause di una valanga in Francia sul Monte Bianco con vittime presso il ghiacciaio dell'Armancette.

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Maltempo in Canada con pioggia ghiacciata

Disagi in vaste aree del Canada a causa di un'ondata di maltempo caratterizzata da una tempesta di pioggia ghiacciata che ha fatto cadere molti rami ed anche interi alberi, si parla di almeno una vittima ed oltre un milione di abitazioni rimaste senza energia elettrica di cui ottocentomila sono ancora senza fornitura energetica; poi scuole chiuse a Montreal, mentre le autorità avvertono la popolazione di fare attenzione ai rami degli alberi e da linee elettriche che potrebbero cadere improvvisamente (particolarmente colpito il sud del Quebec). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Italia la prolungata siccità obbliga ad esempio molti agricoltori al nord del paese a ritardare la semina, poi il cuneo salino del fiume Po in provincia di Venezia è risalito di trenta chilometri e in Piemonte i fiumi sono in secca; si cerca di realizzare opere idriche per fronteggiare una difficile situazione.

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Area a nord della Colombia punta sull'energia eolica

Secondo le autorità della La Guajira nella punta a nord-est del paese quest'area dovrebbe diventare una specie di "El Dorado" per le energie rinnovabili e soprattutto su quella eolica installando circa tremila pale eoliche nei prossimi anni (attualmente l'energia del vento nel paese conta per una percentuale davvero minima in confronto a quella idroelettrica e termale), ma la popolazione indigena degli Wayuu lamenta pressioni per non aver voluto vendere la terra per l'installazione di queste turbine a vento. Si tratta di un territorio ancestrale sede di circa seicento comunità che subirebbero l'impatto di questo progetto con ad esempio difficoltà per gli animali a pascolare nei pressi delle pale eoliche (con una perdita del cinquanta percento della popolazione di capre durante le operazioni per allestire il parco eolico), poi le condizioni proposte sono per l'accordo sono poco favorevoli.

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Forte tornado in Arkansas e tempesta in Illinois

Sarebbero almeno quattro le vittime, tre in Arkansas ed una in Illinois, nel sud degli Stati Uniti a causa di forti vortici con danni significativi; poi si parla di decine di feriti anche colpiti da detriti scaraventati dalle raffiche di vento con molte chiamate ai servizi di emergenza e per soccorsi con autoambulanze (come accaduto nel caso del teatro Apollo a Belvidere in Illinois dove si sono verificati dei crolli nell'edificio). Le previsioni meteo annunciano che altri vortici potrebbero interessare in parte anche stati vicini come Tennessee e Iowa. Si parla di aree devastate con strade interrotte con alberi caduti che ostacolavano la viabilità ed inevitabili disagi per la popolazione colpita che potrebbe riuscire a raggiungere gli ospedali con ore di ritardo, particolarmente colpite le città di Winne nell'est dell'Arkansas e di Little Rock nella contea di Pulaski.

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Tel:   338 1809310          Data:    01/04/2023                         n:   5301      


Salvare gli alberi di Araucaria brasiliana

L'Araucaria angustifolia o è un albero brasiliano maestoso sempreverde (detto dei "candelabri") che raggiunge dimensioni ed altezze ragguardevoli considerato sacro per la popolazione indigena degli Xokleng che dipendono per la loro sopravvivenza dai sui frutti, ma come tanti altri alberi del paese è una specie a rischio di estinzione nonostante abbia proprietà medicamentose. I nativi cercano di piantare i semi presi dai frutti simili a quelli di una pigna per salvare questi alberi magnifici in modo tutelare allo stesso tempo la loro cultura e quindi loro stessi, ma cercano per quest'opera anche l'aiuto di tutti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le iniziative di alcuni anziani francesi e svizzeri di portare casi di inazione su tematiche ambientali all'attenzione giuridica; infatti, lamentano che le loro condizioni di vita sono peggiorate.

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Tel:   338 1809310          Data:    29/03/2023                         n:   5298      


Forte tempesta con tornado in Mississippi

Sarebbero almeno venticinque le vittime e decine i feriti in Mississippi per una forte tempesta ed un devastante tornado durato circa un'ora, si parla di un tempo insolitamente lungo per un vortice di questo tipo che ha praticamente raso al suolo tutto quello che ha incontrato sul suo percorso con alberi secolari sradicati auto rovesciate e grossi camion danneggiati (alcune persone sono rimaste in stato di shock). Particolarmente colpita una vasta area a novantasei chilometri nord-est da Jackson, poi le autorità di Silver City e Rolling Fork lamentano ingenti danni mentre i soccorritori cercano fra le macerie delle abitazioni e cumuli di detriti eventuali dispersi. Una vittima è stata dichiarata anche in Alabama, poi la fornitura di energia elettrica è stata interrotta per dodicimila utenze in Mississippi, diciottomila in Alabama, trentatremila il Tennessee.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/03/2023                         n:   5295      


Ancora maltempo in California

Sarebbero cinque le vittime a causa di alberi caduti in California a causa dell'ennesima ondata di maltempo caratterizzata da forti precipitazioni piovose, raffiche di vento e neve sulle montagne; si parla di oltre novantaduemila fra abitazioni ed attività rimaste senza fornitura di energia elettrica (per la caduta di pali e linee di alimentazione energetiche) e quattordicimila persone che hanno ricevuto un ordine di evacuazione per pericolo di inondazioni, mentre altre quarantottomila devono tenersi pronte a raggiungere eventualmente posizioni più elevate per sicurezza nel caso gli argini dei fiumi possano cedere ed allagare le case. Come accaduto in precedenza i ricercatori descrivono il fenomeno di tipo estremo in termini figurati come fiumi atmosferici di correnti di denso vapore acqueo che proviene dall'oceano e che poi causano forti piogge e precipitazioni nevose.

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Tel:   338 1809310          Data:    23/03/2023                         n:   5292      


Una roccia fatta di plastica sull'isola Trinidad

Una formazione di tipo roccioso che appariva a prima vista di origine vulcanica è risultata fatta di plastica, almeno secondo le analisi effettuate dai ricercatori sul campione raccolto sulla remota isola Trinidad al largo delle coste del Brasile (occorrono da tre-quattro giorni di navigazione in barca per raggiungerla) e simbolo di un'ecologia vista al suo stadio più primitivo con le tipiche spiagge un tempo incontaminate. Si tratta di un segno del cosiddetto "Anthropocene" era geologica in cui le attività umane influenzano i processi naturali; infatti, in pratica alle stesso modo del processo che la natura utilizza per la formazione delle rocce in questo caso davvero anomalo ha utilizzato dei rifiuti plastici. L'ingrediente principale di questa roccia sono residui plastici di reti da pesca, ma le correnti oceaniche trasportano sull'isola anche bottiglie di plastica ed ogni genere di rifiuto plastico.

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Un forte ciclone sferza Malawi e Mozambico

Sarebbero almeno duecentosedici le vittime in Malawi e Mozambico a causa del forte ciclone tropicale chiamato "Freddy" che recentemente ha interessato oltre un milione cinquecentomila persone in vaste aree sudafricane, si parla di un vortice record che si è formato oltre un mese fa in Australia e poi ha preso lentamente potenza fino ad avere effetti disastrosi soprattutto in Malawi. I soccorritori sono ancora impegnati a cercare persone sotto i detriti delle abitazioni distrutte, quindi il bilancio delle vittime potrebbe ancora aumentare; particolarmente colpita dal fenomeno estremo la città di Blantyre in Malawi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la svolta mirata al risparmio energetico stabilita in Europa con l'obiettivo di raggiungere la classe E di efficientamento energetico entro il 2030 per tutti gli edifici, a parte quelli storici ed artistici.

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Maltempo ed inondazioni in California

Un'ondata di maltempo caratterizzata da fiumi atmosferici carichi di umidità con correlate forti precipitazioni piovose sta interessando la California, si parla di due vittime per le inondazioni e novemila ordini di evacuazione. La neve che era caduta in abbondanza nella precedente anomala ondata di freddo che aveva interessato lo stato si sta sciogliendo aggravando la situazione e costringendo a scaricare acqua da alcuni invasi, poi il potenziale di allerta per lo stesso motivo pare possa essere più alto in Sierra Nevada ed in zone costiere della California centrale. Alcuni dicono che si continui a costruire e progettare infrastrutture senza tenere conto dei cambiamenti climatici e quindi in caso di eventi estremi esponendo la popolazione a subirne l'impatto che diventa sempre più difficile da fronteggiare, senza tenere conto degli elevati costi per una successiva messa in sicurezza.

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Una petroliera affonda al largo delle Filippine

Una spessa chiazza di idrocarburi pesanti starebbe imbrattando le coste presso la città di Pola nella provincia dell'Oriental Mindoro nelle Filippine, si parla di di un danno ecologico che minaccia trentaseimila ettari di coralli, mangrovie e flora marina mentre dei volontari cercano di ripulire le aree interessate anche raccogliendo il greggio con secchi, recipienti di ogni tipo e materiale vegetale. Chi non indossa maschere per effettuare questa complicata operazione pare rimanga intossicato dai vapori degli idrocarburi che rilasciano un forte odore e le autorità vogliono individuare utilizzando dei dispositivi a controllo remoto l'esatta posizione dove è affondata dieci giorni fa la nave (che trasportava circa ottocentomila litri di olio pesante industriale) si stima a circa trecentosessanta metri di profondità nel mare, per organizzare meglio le operazioni di pulizia.

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Accordo per tutelare le acque internazionali

Le acque internazionali coprono quasi la metà del pianeta e forniscono circa la metà dell'ossigeno che l'uomo respira oltre ad assorbire grandi quantità di biossido di carbonio rilasciate in atmosfera dalle attività umane quindi per tutelarne almeno un trenta percento entro il 2030 è stato raggiunto un accordo fra i membri delle Nazioni Unite definito storico. Bisognerà aspettare che i singoli stati che hanno aderito all'accordo si impegnino a mettere in pratica le nuove normative che impediscono uno sfruttamento senza regole delle acque in alto mare, ma alcuni dicono che non si capisce bene chi effettuerà dei controlli e in mancanza di sanzioni come sarà possibile farle rispettare. Gli stati in via di sviluppo che non dispongono di mezzi tecnologici e risorse economiche chiedono di non essere esclusi dal potenziale innovativo che può derivare dalla ricerca effettuata in alto mare.

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Foreste del bacino del Congo unico polmone globale

Ormai la foresta pluviale del bacino del Congo è rimasto l'unico polmone del pianeta perché le foreste dell'Amazzonia e del sud-est asiatico emettono più biossido di carbonio di quanto riescono assorbirlo a causa della deforestazione, per questo motivo è importante proteggere le foreste tropicali pluviali che si estendono dal Gabon, Congo-Brazzaville, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrale Africana, Guinea equatoriale e Camerun. Si stima che la Repubblica Democratica del Congo nel 2021 sia stata responsabile del quaranta percento della deforestazione globale, quindi al secondo posto dopo il Brasile, ma il vicino Gabon avendo popolazione molto inferiore pare abbia minore impatto sulla deforestazione. I paesi dell'Africa centrale devono tutelare le loro foreste se si vuole raggiungere l'obiettivo di mantenere le temperature globali al di sotto del grado e mezzo Celsius di surriscaldamento.

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Tel:   338 1809310          Data:    02/03/2023                         n:   5274      


Record di fusione dei ghiacci dell'Antartide

Le rilevazioni da satellite effettuate la settimana scorsa avrebbero monitorato un record riguardo la fusione dei ghiacci dell'Antartide in quarantacinque anni da quando si effettuano questo tipo di osservazioni (meno di un milione ed ottocentomila chilometri quadrati) e la situazione potrebbe presto ulteriormente peggiorare. I ghiacci che si sono sciolti hanno poco effetto sui livelli degli oceani perché sono già nel mare, ma venendo a mancare la riflessione dei raggi solari consentita dalla massa ghiacciata bianca quella del mare più scura finisce per amplificare l'effetto serra e quindi provocando la fusione anche dell'anello di ghiacci complessivo dell'Antartide che hanno un'estensione in grado di far innalzare notevolmente gli oceani. Le ondate di calore come "fiumi atmosferici di aria surriscaldata" spaccano i ghiacci che si frantumano e disintegrano.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/02/2023                         n:   5272      


Opposti fenomeni climatici estremi negli Stati Uniti

Mentre in vaste aree a nord degli Stati Uniti un'ondata di freddo gelido, neve e raffiche di vento sta interessando oltre cinquanta milioni di persone causando di difficoltà di spostamento e cancellazione di migliaia di voli aerei, negli stati a sud-est come la Florida e in città come Baltimora e New Orleans si parla di caldo con temperature medie record per il periodo. Le previsioni meteo annunciano ancora gran freddo soprattutto in Minnesota e nella regione del Grandi Laghi, poi come sempre accade in questa circostanze gli automobilisti devono prestare attenzione al manto stradale ghiacciato e al percorso da seguire dal momento che alcune strade sono inagibili. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che alcuni ricercatori sottolineano le possibili conseguenze sul clima globale di ogni frazione di grado in più riguardo la fusione dei ghiacci dell'Antartide.

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Tel:   338 1809310          Data:    24/02/2023                         n:   5269      


Previste ancora piogge sulle coste sud-est Brasile

Le previsioni meteo annunciano la probabilità di precipitazioni piovose sulle coste sud-est del del Brasile e nelle aree già colpite da inondazioni e frane, nel frattempo è salito a quarantaquattro il bilancio delle vittime dell'ondata di maltempo che ha investito il paese con ancora decine di dispersi e i soccorritori che li cercano con difficoltà fra fiumi di fango, alberi sradicati e detriti. Le autorità parlano di un nubifragio record a Sao Sebastiao, città turistica sulla costa nota per la sua spiaggia molto frequentata, con seicentottanta millimetri di pioggia oltre il doppio della quantità prevista in un mese. Molte strade sono bloccate da grandi masse di fango ed i turisti sono stati evacuati con delle imbarcazioni mentre gli elicotteri sono impiegati nelle aree più colpite; si parla anche di vietare di edificare in zone a rischio.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/02/2023                         n:   5267      


Piogge torrenziali sulle coste sud-est del Brasile

Sarebbero almeno trentasei le vittime a causa di precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti inondazioni e frane in aree costiere del sud-est del Brasile, poi si parla di centinaia di persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni mentre le autorità hanno dichiarato sei mesi di stato di calamità per sei città per quello che viene definito come un evento estremo senza precedenti; particolarmente colpita dall'ondata di maltempo ad esempio Ilhabela ed interessati anche turisti in zone agiate del paese. Le previsioni meteo annunciano altre piogge che potrebbero ostacolare i soccorsi e le operazioni di pulizia delle strade dai detriti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumentato ad undici il bilancio delle vittime in Nuova Zelanda recentemente sferzata dal forte ciclone "Gabrielle", notevoli i danni rilevati nelle zone interessate dal vortice.

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Estratti dalle macerie in Turchia dopo nove giorni

Nonostante le difficoltà nell'organizzare i soccorsi dei volontari in Turchia avrebbero estratto dalle macerie quattro persone ad oltre nove giorni di distanza dal forte terremoto di magnitudo 7.8 con replica successiva di magnitudo 7.5 che ha devastato alcune città del paese, poi ancora si lavora per salvare altre persone. Si parla di formazione di bolle d'aria sotto le strutture di edifici collassati che hanno consentito una prolungata sopravvivenza, ma nel frattempo è aumentato ad oltre quaratunomila il bilancio delle vittime (compresa la Siria). Grandi le sofferenze per la popolazione con molti rimasti senza casa costretti a costruirsi un rifugio di emergenza rimanendo al freddo senza servizi igienici ed adattandosi a mangiare e bere quello che trovano aggirandosi con borse di plastica fra le macerie, poi si temono epidemie ed altre scosse e alcuni dicono di continuare a sentire il suono del sisma.

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Tel:   338 1809310          Data:    16/02/2023                         n:   5262      


Dubbi se rimanere in città terremotate in Turchia

La devastazione è tale nelle città colpite dal forte sisma che ha interessato il sud-est della Turchia e nord-ovest della Siria che alcuni si chiedono se rimanere sul luogo durante le operazioni post terremoto mentre si teme per altre forti scosse. Ne frattempo aumenta ad oltre venticinquemila il bilancio delle vittime con cinque milioni di sfollati e continuano ad essere recuperate vive a cinque giorni di distanza dal sisma delle persone, estratte con fatica dalle macerie degli edifici collassati, che hanno resistito nonostante le temperature gelide. Molti dormono nei parchi, su panchine, in tende montate sul terreno gelato pensando ad andarsene dal luogo dove hanno vissuto, ma questo è molto difficile e si spera nella ricostruzione. Continuano anche le polemiche sulla qualità scadente dei materiali utilizzati per costruire edifici in aree a rischio valutate come ad ad alta sismicità.

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Tel:   338 1809310          Data:    11/02/2023                         n:   5258      


Terremotati nel gelo in Turchia e Siria

Le migliaia di persone che sono rimaste senza un'abitazione in Turchia e Siria spesso sono costrette a farsi un rifugio di fortuna al gelo lamentando mancanza di aiuti, difficili anche i soccorsi per il freddo intenso che ostacola le operazioni; poi si parla di un bilancio aumentato a sedicimila vittime di cui quasi tredicimila in Turchia e oltre tremila in Siria, decina di migliaia i feriti. Continuano le polemiche riguardo la qualità di edifici crollati come castelli di sabbia forse in parte a causa di sanatorie su abusi edilizi che hanno consentito di evitare la messa in sicurezza a livello basilare. Si continua ad estrarre vive delle persone rimaste intrappolate sotto le macerie a volte a mani nude per la mancanza di equipaggiamenti e mancano nelle zone più colpite e poco raggiungibili anche i generi di prima necessità oltre ad acqua potabile e elettricità.

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Tel:   338 1809310          Data:    09/02/2023                         n:   5256      


Difficoltà in Turchia e Siria per il forte sisma

I soccorritori impegnati a cercare le persone rimaste intrappolate sotto le macerie degli edifici crollati a causa delle forti scosse di terremoto devono operare con il pericolo dei movimenti sismici di assestamento; nel frattempo sarebbe aumentato ad oltre settemila il bilancio delle vittime (la maggior parte in Turchia) con oltre ventimila feriti. L'Anatolia si è spostata anche di tre metri sulla faglia che passa da Gaziantep e Malatya per la spinta delle placche Arabica ed Africana e questa frattura provoca un prolungato sciame sismico che probabilmente durerà a lungo a causa della grande energia accumulata. Le autorità turche hanno chiesto aiuti internazionali per fronteggiare la grave emergenza; infatti, non sono sufficienti i posti nei ricoveri per le persone che si ritroveranno senza casa, poi spesso mancano i beni di prima necessità.

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Tel:   338 1809310          Data:    07/02/2023                         n:   5254      


Incendi per ondata di calore estiva in Cile

Sarebbero almeno tredici le vittime in Cile a causa di incendi che hanno divorato circa quattordicimila ettari di vegetazione favoriti da un'ondata di calore estiva che sta interessando in genere i paesi nell'emisfero sud. Particolarmente colpita la città di Santa Juana in Biobio cinquecento chilometri a sud della capitale Santiago, poi si parla di un elicottero di supporto per l'emergenza precipitato nella regione Araucania in cui sono rimasti coinvolti in modo fatale il pilota ed un meccanico; le autorità hanno dichiarato lo stato di catastrofe per agricoltura e foreste nelle aree di Biobio e della vicina Nuble organizzando supporto ed aiuti. Centinaia le case danneggiate dagli incendi, mentre alcune famiglie sono state evacuate e vi sono difficoltà per la mobilità su un'autostrada. Trentanove incendi sono ancora attivi nel paese e si indaga se alcuni di essi (per inneschi trovati) non siano intenzionali.

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Previsioni di ulteriori piogge in Nuova Zelanda

Le precipitazioni piovose torrenziali che hanno colpito particolarmente la grande città di Auckland (un milione e seicentomila abitanti) causando quattro vittime e notevoli danni, con abitazioni inondate, frane, evacuazioni e ritardi o cancellazioni di voli aerei, potrebbero continuare ad interessare la Nuova Zelanda; almeno secondo le previsioni meteo che sostengono che si tratta di fenomeni estremi collegabili ai cambiamenti climatici e ci si aspetta molte chiamate di soccorso da persone in difficoltà. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche altre emergenze come un terremoto 5.9 con epicentro presso Khoy nel nord-ovest dell'Iran ai confini con la Turchia che ha causato almeno tre vittime e trecento feriti, poi il collegamento indicato da alcuni fra deforestazione in Amazzonia e grave crisi idrica nelle regioni Himalaiane.

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Tel:   338 1809310          Data:    30/01/2023                         n:   5247      


Italia nella morsa di eventi climatici estremi

Mentre continua l'ondata di maltempo caratterizzata in alcune regioni da forti precipitazioni piovose e conseguenti inondazioni, copiose nevicate e freddo con tre vittime danni e disagi si parla degli effetti sul territorio degli eventi climatici estremi ad esempio per la scarsa portata del fiume Po, basso livello di molti laghi al Nord e con la falda acquifera che non si è ancora sufficientemente ricaricata. La sostenibilità alimentare di molte zone sarebbe a rischio anche a causa del consumo di suolo per la cementificazione, poi l'agricoltura non potrà far fronte alla scarsità d'acqua se nei prossimi mesi e in primavera non pioverà in abbondanza; infatti, la richiesta d'acqua continua ad aumentare e non sono state realizzate opere idrauliche per realizzare grandi riserve idriche senza considerare l'alto costo di fertilizzanti e carburanti per sostenere la filiera agricola a causa del conflitto in Ucraina.

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Tel:   338 1809310          Data:    27/01/2023                         n:   5245      


Danni e disagi in Italia per l'ondata di maltempo

L'ondata di maltempo che da alcuni giorni sta interessando alcune regioni d'Italia continua a causare difficoltà; si parla di una vittima in Trentino travolta da una valanga e un ferito, poi un disperso in provincia di Rimini per le precipitazioni nevose intense che stanno anche causando interruzioni della fornitura elettrica e sulle linee di comunicazione. Ad Amatrice nel Lazio le temperature hanno raggiunto i meno sette gradi Celsius, considerando che la popolazione interessata in passato da un forte sisma vive in gran parte in moduli abitativi provvisori e si teme per la tenuta dei tetti a causa della neve molto umida, pesante, definita come "cemento" e le strade sono ghiacciate e impraticabili. Scuole chiuse in molti centri e mareggiate sulle coste con interi arenili erosi dal forte moto ondoso. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un tornado in Texas ha fatto crollare numerosi edifici e rovesciato molte auto.

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Tel:   338 1809310          Data:    25/01/2023                         n:   5243      


Studio su carotaggi di ghiaccio in Groenlandia

I dati relativi a campioni di ghiaccio presi con carotaggi in Groenlandia non sarebbero stati aggiornati adeguatamente dal 1995 e i ricercatori sostengono che i dati di campioni del 2011 mostrerebbero un drammatico rialzo delle temperature. Sono disponibili anche campioni di carotaggi effettuati nel 2019, ma il loro studio non è ancora stato completato anche se ci si aspetta che mostrino quanto le temperature siano continuate ad aumentare visto la rapida fusione dei ghiacci monitorata recentemente. In pratica mancano in parte i dati che dimostrino il forte surriscaldamento che ha colpito la Groenlandia con conseguenze disastrose, una specie di salto e quantificabile come il maggiore in mille anni. Inutile dire che la fusione di questi ghiacci significa una minaccia per case, attività, economie e comunità ubicate in tutte le zone costiere del pianeta.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/01/2023                         n:   5240      


Ancora danni per ondata di maltempo in Italia

Le alte mareggiate che stanno interessando le coste tirreniche avrebbero causato danni soprattutto a strutture e infrastrutture turistiche in Liguria, si parla anche di un disperso oltre a disagi per la popolazione; poi in Campania circa quattrocento le evacuazioni a Casamicciola sull'isola d'Ischia dove cresce il rischio idrogeologico, ma è in provincia di Salerno che vi sono stati i maggiori danni a causa di precipitazioni piovose torrenziali che hanno fatto esondare dei fiumi con conseguente allagamenti e culture agricole finite sott'acqua (anche vigneti di pregiati vini). Fra le altre emergenze dovute all'ondata di maltempo si segnala ad esempio una frana a Cascia in Umbria, poi mareggiate sulla costa laziale, uno smottamento si una strada presso Amatrice, poi una tromba d'aria a Valmontone con due feriti ed un brusco calo delle temperature al Nord con qualche disagio.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/01/2023                         n:   5238      


Evacuazioni ed allerta nella Salinas Valley in U.S.A.

L'intera città di Salinas in California potrebbe essere interessata da inondazioni secondo le previsioni meteo, per la penisola di Monterey, che avvertono che l'alto livello del fiume Salinas già in piena per le precedenti forti precipitazioni rischia di far cedere gli argini inondando strade rendendole inagibili e campi agricoli, considerando che già vi sono stati cedimenti. Gli avvisi ed ordini di evacuazione sono stati diramati per la popolazione (almeno diciannove le vittime precedentemente segnalate in California per l'ondata di maltempo) mentre continua ad interessare tutta l'area una specie di fiume atmosferico attivo caratterizzato da forti piogge intensificato dal surriscaldamento climatico del pianeta con tempeste più umide e severe, mentre altre regioni nell'ovest degli Stati Uniti stanno diventando aride per la siccità.

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Tel:   338 1809310          Data:    14/01/2023                         n:   5234      


Ancora inondazioni in California

Una serie di vortici ciclonici di aria molto umida proveniente dall'oceano caratterizzati da raffiche di vento e forti precipitazioni piovose con conseguenti inondazioni starebbe interessando da oltre dieci giorni vaste aree della California, si parla di almeno quattordici vittime oltre a danni, evacuazioni, alberi caduti e difficoltà negli spostamenti; particolarmente colpiti dall'ondata di maltempo i residenti di Sacramento. I cambiamenti climatici tendono ad intensificare fenomeni estremi, come queste formazioni cicloniche a spirale con crolli della pressione atmosferica, alimentate dal calore accumulato dal mare che hanno quasi la forza di uragani e notevole instabilità. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che le temperature estive in Europa nel 2022 sono state le più alte mai registrate con pesante impatto sul territorio e la biodiversità.

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Tel:   338 1809310          Data:    11/01/2023                         n:   5231      


Disappunto in Svizzera per la mancanza di neve

Temperature record in montagna a quasi ventuno gradi Celsius hanno fatto sciogliere il manto nevoso su gran parte delle rinomate piste svizzere con inevitabile disappunto dei turisti; infatti, molti impianti sono stati temporaneamente chiusi e comunque si può sciare solo su un sottile e stretto strato di neve artificiale (programmata e sparata con notevoli costi). Si parla di gran dispiacere per le famiglie con bambini e se sia il caso di farli discendere su piccole strisce di piste circondate da ampi campi verdeggianti con l'interrogativo di cosa potrà accadere in futuro. La Svizzera si scalda ad un ritmo circa doppio rispetto alla media in parte per effetto del calore intrappolato dalle montagne, poi la temperatura media del 2022 è stata di circa 7,4 gradi Celsius e quindi la più calda da quando sono iniziate le misurazioni di questi tipi di dati nel 1864.

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Temperature anomale in vaste aree europee

A causa del surriscaldamento climatico del pianeta ed in parte di un anticiclone di matrice africana sono state monitorate temperature anomale in vaste aree europee con dieci-quindici gradi Celsius sopra la media del periodo, particolarmente colpita la Polonia dove si parla anche di venti gradi in più. In Italia ad esempio alcune stazioni sciistiche sono state costrette a chiudere gli impianti di risalita o solo piste dove il manto nevoso si stava sciogliendo, questa massa d'acqua a valle sta facendo crescere alberi e vegetazione fuori stagione (le piccole piantine difficilmente potranno resistere in caso di eventuali gelate nei prossimi mesi). La neve nelle alture di regioni centro-meridionali della penisola non si era proprio mai vista con conseguenze sull'economia turistica, ma almeno si è avuto in genere un risparmio energetico grazie alle temperature miti.

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Tel:   338 1809310          Data:    04/01/2023                         n:   5226      


Inondazioni nelle Filippine, freddo in U.S.A.

Sarebbero almeno venticinque le vittime e decine i dispersi nelle Filippine a causa di forti precipitazioni piovose e successive inondazioni e frane, si parla di eventi estremi di inusuale intensità dal momento che di solito si verificano in caso di tempeste e forti vortici; poi quarantaseimila persone sono state costrette a lasciare le loro abitazioni mentre le previsioni meteo avvertono che forti piogge potrebbero ancora interessare il paese. Per quanto riguarda gli Stati Uniti continua l'ondata di freddo e raffiche di vento gelido di blizzard, oltre sessanta il bilancio delle vittime che potrebbe aumentare quando i soccorritori avranno proceduto a controllare gli abitacoli di tutte le automobili rimaste bloccate nella neve intrappolando chi si era avventurato su strade inagibili nonostante gli appelli delle autorità a rimanere a casa, poi oltre tremila i voli aerei ancora cancellati.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/12/2022                         n:   5220      


Forti raffiche di Blizzard su aree U.S.A.

Sarebbero oltre quaranta le vittime negli Stati Uniti a causa dell'ondata di maltempo che da giorni sferza il paese con forti raffiche di vento gelido e tempeste di neve, particolarmente colpita Buffalo ai bordi del lago Erie ad ovest di New York che si ritrova paralizzata sotto uno spesso manto di neve e ghiaccio oltre ad essere priva di fornitura di energia elettrica (situazione di notevole disagio per le temperature davvero rigide che tra l'altro riguarda anche vaste aree del paese). Gli spostamenti rimangono problematici con migliaia di voli cancellati aeroporti chiusi, strade inagibili o pericolose per le lastre di ghiaccio e persone che dovevano raggiungere i familiari per le festività costrette a rinunciare al viaggio, poi chi si doveva recarsi in vacanza in località turistiche spesso è dovuto tornare a casa mentre le autorità esortano a risparmiare energia.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/12/2022                         n:   5218      


Tempesta di neve e gran freddo su Canada e U.S.A.

Un'ondata di maltempo caratterizzata da forti nevicate, raffiche di vento e temperature molto basse sta interessando vaste aree del Canada e degli Stati Uniti con disagi per gli spostamenti, cancellazioni di voli aerei e notevoli difficoltà per gli spostamenti di massa tipici dei periodi festivi e quindi per poter raggiungere le località di vacanza. Alcuni parlano di un ciclone storico che non si vedeva da decenni con temperature artiche mentre le autorità dei vari stati colpiti dalla tempesta di neve cercano di mantenere le strade per quanto possibile percorribili anche se alcune persone lamentano di essere rimaste bloccate e quasi impossibilitate a raggiungere qualsiasi posto. Come spesso accade in questi casi non mancano i consigli di evitare di mettersi alla guida di veicoli se non in caso di necessità facendo molta attenzioni ad eventuali lastre di ghiaccio e manto stradale viscido.

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Considerazioni su accordo sulla biodiversità

Riuscire ad aver ottenuto un accordo a Montreal da oltre centonovanta paesi sulla tutela della biodiversità nel pianeta è già un passo importante per gli ambientalisti anche se alcuni hanno fatto notare che non è sufficientemente lungo se si confronta con le pianificazioni di interventi da adottare per limitare il surriscaldamento globale ad un grado e mezzo Celsius presi con l'accordo di Parigi ancora nell'ormai lontano 2015 (senza che si sia fatto nulla ed anzi continuando ad immettere grandi quantità di gas con effetti climalteranti nell'atmosfera). La Repubblica Democratica del Congo ha rifiutato di firmare il testo dell'accordo giudicando scarsi i fondi stanziati per i paesi in via di sviluppo, poi rimane il dubbio se sia possibile assicurare che il trenta percento di aree fra terra e mare siano effettivamente tutelati entro il 2030 con una popolazione che continua ad aumentare e chiedere nuove risorse da sfruttare.

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Tel:   338 1809310          Data:    20/12/2022                         n:   5213      


Frana su un campeggio in Malesia

Sarebbero oltre venti le vittime ed otto i feriti in un campeggio a Batang Kali in Malesia nello stato di Selangor nei pressi di Kuala Lumpur a causa di una frana favorita probabilmente dalla deforestazione; pratica poco ecologica spesso adottata nel paese per ottenere terre coltivabili estirpando tutta la vegetazione con conseguenti frequenti frane. I campeggiatori di una fattoria con spazio adibito al campeggio sono stati travolti nel sonno da una massa di fango, rocce e detriti, mentre i soccorritori scavano alla ricerca dei dispersi e le autorità avrebbero chiuso tutti i campeggi e gli specchi d'acqua ricreativi in attesa di ulteriori notizie sull'accaduto. Un anno fa circa ventunmila persone sono state costrette a lasciare le loro abitazioni a causa di precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti inondazioni in sette stati del paese.

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Evitare che i fertilizzanti finiscano in mare

Fertilizzanti e materiale organico utilizzati per le attività agricole nel caso finiscano in mare possono essere molto dannosi per la biodiversità fino ad arrivare a causare delle cosiddette "zone morte" per eutrofizzazione e conseguente proliferazione di organismi planctonici con concentrazione dell'ossigeno ben sotto la norma, dal venti percento che già causa danni rilevanti fino anche al cinquanta percento che costringe i pesci per ipossia a migrare in aree marine più ossigenate dove possono respirare; ma altre specie marine come ad esempio i granchi non possono spostarsi agevolmente e sono colpiti da ipossia. Con il rialzo delle temperature medie degli oceani per il surriscaldamento globale le correnti marine che contribuiscono ad ossigenare il mare possono subire un rallentamento nella loro azione peggiorando ulteriormente la situazione tanto che le zone morte monitorate stanno aumentando.

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Tel:   338 1809310          Data:    10/12/2022                         n:   5205      


Frana in Colombia per intense piogge

Sarebbero trentaquattro le vittime e nove i feriti nel nord-ovest della Colombia nella regione montagnosa delle Ande nella remota località di Pueblo Rico per una frana causata da intense precipitazioni piovose che ha travolto un autobus ed altri veicoli, mentre i soccorsi sono ancora all'opera per scavare nella massa franata; si parla della stagione delle piogge, iniziata in Agosto, peggiore da quaranta anni nel paese con un totale di oltre duecentosettanta vittime per incidenti correlati. Dichiarato lo stato di disastro per le piogge torrenziali collegabili alle condizioni meteorologiche favorite dalla corrente globale chiamata "La Nigna", poi molte aree rimangono ancora instabili e la stagione delle piogge non è finita considerando che sono anche stati danneggiati raccolti, compromesse molte filiere di distribuzione di cibo con rialzo dei prezzi.

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Tel:   338 1809310          Data:    06/12/2022                         n:   5202      


Riduzione della plastica su base volontaria

Si cercherà di ridurre la produzione di plastica agendo su ogni sua fase possibilmente fino ad un taglio totale per il 2040 con un piano di interventi da stabilire in una conferenza tenuta dai delegati di molti stati in Uruguay con questo obiettivo, ma a quanto pare con un meccanismo su base volontaria che somiglia a quello stabilito a Parigi per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra climalteranti che in sette anni non ha prodotto risultati (anche perché non vi sono penalità e sanzioni); quindi alcuni hanno manifestato il loro disappunto per questo tipo di soluzione. Ogni minuto l'equivalente di un camion di rifiuti plastici finisce negli oceani minacciando la biodiversità e danneggiando l'ecosistema marino, poi si prevede che le emissioni collegabili alla produzione della plastica raggiungeranno le sei gigatonnellate e mezza per il 2050.

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Tel:   338 1809310          Data:    03/12/2022                         n:   5200      


Possibili evacuazioni a Ischia per allerta meteo

Per il pericolo di ulteriori frane sull'isola d'Ischia le autorità starebbero predisponendo un piano di evacuazione nelle aree individuate a rischio idrogeologico, duecentosettanta le persone già evacuate; otto le vittime, quattro i dispersi e difficile il lavoro dei soccorritori perché il fango si sta solidificando. Nel frattempo sono aumentate le polemiche a causa di allarmi inascoltati che avvertivano con largo anticipo dell'alto rischio frane a Casamicciola Terme per forti precipitazioni piovose in zone precedentemente interessate da distacchi di masse franose dal Monte Epomeo di formazione vulcanica e non messe in sicurezza. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'eruzione del vulcano Manua Loa, il più grande del mondo, alle Hawaii anche se per il momento a quanto pare non vi sono rischi.

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Tel:   338 1809310          Data:    30/11/2022                         n:   5197      


Protezione di specie di squali a rischio estinzione

Per cercare di ridurre drasticamente il commercio di pinne di squalo i delegati di un convegno mondiale hanno approvato un piano per la protezione degli squali aggiungendo altre cinquantaquattro specie a quelle già protette, oltre a prendere in considerazione la tutela di altre specie a rischio estinzione. Pare che le tavole di mercati asiatici come soprattutto Hong Kong, Taiwan e Giappone abbiano un insaziabile appetito di queste costose pinne di squalo per un mercato davvero lucrativo (definite in realtà come insipide e gelatinose al gusto), ma nonostante questo ed ovvie considerazioni etiche molto apprezzate da clientela selezionata. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una frana a Yaounde capitale del Camerun nel distretto di Damas che avrebbe causato undici vittime mentre ancora si scava alla ricerca di persone rimaste travolte dalla frana.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/11/2022                         n:   5195      


Stime su ondata di calore estiva in Europa

Le temperature insopportabili che hanno caratterizzato l'estate 2022 dei paesi Europei con picchi di circa quaranta grandi Celsius a Parigi e Londra avrebbero causato oltre ventimila vittime in eccesso, almeno da stime sui dati relativi a Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna; poi alcuni ricercatori sostengono come in pratica virtualmente impossibili queste temperature roventi senza l'effetto serra alimentato dai cambiamenti climatici. E' necessario prepararsi alle future ondate di calore con sistemi di monitoraggio, avvisi alla popolazione e allestendo locali appositi in grado di accogliere le persone più fragili. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le difficoltà dei soccorsi indonesiani a portare aiuti ai terremotati della reggenza di Cianjur (circa settantacinque chilometri a sud di Jakarta) ostacolati da frane causate dalla pioggia.

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Si teme il maltempo a Cianjur nell'ovest Java

Dopo il terremoto che ha causato almeno duecentosessantotto vittime e circa mille i feriti a Cianjur nell'ovest di Java in Indonesia si teme per un'eventuale ondata di maltempo caratterizzata da forti precipitazioni piovose con conseguenti frane che secondo le previsioni meteo potrebbe interessare l'area colpita dal sisma; nel frattempo si parla di lamentele di persone rimaste senza abitazione a causa dei numerosi crolli per mancanza di cibo ed acqua anche se qualche aiuto è arrivato, ma a quanto pare non basta e vi sono molti disagi. I soccorritori stanno cercando le oltre centocinquanta persone che risultano nella lista delle persone disperse e le autorità di Cianjur hanno dichiarato lo stato di emergenza. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia che si contano i danni dell'ondata di maltempo che ha colpito alcune regioni [.. due vittime] come ad esempio il Veneto (un ferito grave).

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Tel:   338 1809310          Data:    23/11/2022                         n:   5190      


Tempesta di neve nello stato di New York

Sarebbero tre le vittime per cause correlate ad una tempesta di neve definita storica che ha interessato lo stato di New York, si parla della formazione di uno spesso manto nevoso che ha coperto le auto ad esempio a nord di New York ad est del lago Erie e del lago Ontario. In alcune zone si è accumulato uno strato anche di un metro e ottanta di neve dove sono stati scavati dei passaggi per consentire agli abitanti di muoversi mentre le previsione meteo avvertono che potrebbero verificarsi altre precipitazioni nevose. Da segnalare altre emergenze naturalistiche come il rischio di estinzione della lince dei Balcani con gli ultimi esemplari in Albania, Kosovo e Macedonia minacciati da deforestazione e bracconaggio; poi in Italia un'ondata di maltempo che sta interessando alcune regioni ed alto rischio idrogeologico ad esempio per le foglie secche rimaste sugli alberi per il caldo che cadendo potrebbero ostruire tombini e scoli.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/11/2022                         n:   5188      


Perdita di biodiversità ad un ritmo mai visto

Evitare di superare i punti di non ritorno riguardo l'irreversibilità dei cambiamenti climatici è secondo i ricercatori un obiettivo primario perché stiamo perdendo biodiversità ad un ritmo mai visto nella storia; la sesta estinzione di massa, ma la prima causata dal genere umano. Fra le emergenze segnalate ci sarebbe la perdita di foresta tropicale che potrebbe far scattare il rilascio di una quantità enorme di anidride carbonica con consequente ulteriore surriscaldamento del pianeta e quindi innescando un nocivo circolo vizioso, poi anche la perdita del permafrost dell'Artico che in pratica innesca sempre gli stessi meccanismi che si autoalimentano. Mantenere il controllo sulle temperature è indispensabile per mantenere in equilibrio l'ecositema, ma non siamo sulla buona strada ed anzi l'obiettivo di contenere il surriscaldamento globale ad un grado e mezzo Celsius di aumento è difficilmente raggiungibile.

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Tel:   338 1809310          Data:    18/11/2022                         n:   5186      


Uscita dall'era del gas e trivellazioni

Difficile conciliare riduzione delle emissioni inquinanti con l'esigenza del mercato di nuove trivellazioni alla ricerca di fonti fossili; infatti, se da una parte si parla di uscita dall'era del gas dall'altra si richiede un supporto per sostenere le economie. Ad esempio in Italia la trivellazione in Polesine per estrarre gas potrebbe far sprofondare il terreno considerando che la risalita del cuneo salino dovuta in parte anche al rialzo del livello del mare non potrà che far peggiorare la situazione idrica del Po, poi insieme al gas si estrae acqua. In Africa si guarda con interesse a nuove aree per estrarre gas per la scoperta di giacimenti di gas naturale, ma questa non può essere la soluzione risollevare le economie dei paesi africani sempre più alle prese con i danni dei cambiamenti climatici, senza considerare le inevitabili perdite di gas nell'atmosfera per le trivellazioni.

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Tel:   338 1809310          Data:    15/11/2022                         n:   5183      


Danni e disagi in Florida a causa di un uragano

Sarebbero almeno due le vittime in Florida a causa dell'uragano chiamato "Nicole" di categoria uno, poi trecentocinquantamila fra abitazioni ed attività commerciali sono rimaste senza la fornitura di energia elettrica e si parla anche di evacuazioni, scuole chiuse, parchi commerciali temporaneamente chiusi, cancellazioni di voli aerei e danni soprattutto alle case vicino alle coste; infatti, il forte vortice di fine stagione ha sferzato particolarmente un'area sulla costa Atlantica presso Vero Beach a nord di Miami. Rimane l'allerta meteo anche se l'uragano che prima della Florida inizialmente aveva causato inondazioni alle Bahamas ha perso forza ed è stato declassato. Da notare i disagi per la popolazione che a settembre ha dovuto fronteggiare l'uragano "Ian" di categoria quattro che aveva causato centoventicinque vittime lasciando una scia di devastazione nel paese.

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Tel:   338 1809310          Data:    12/11/2022                         n:   5181      


Terremoto in Nepal

Sarebbero almeno sei le vittime e cinque feriti gravi a causa di un sisma di magnitudo 6.6 con epicentro a circa centosessanta chilometri da Pilibhit (città nella vicina India nello stato dell'Uttar Pradesh) che ha scosso il distretto ovest di Doti dove molte case sono state distrutte presso popolose città, poi si parla di difficoltà dal momento che il paese sta ancora cercando di riprendersi e ricostruire dopo le forti scosse del 2015 che hanno ucciso almeno novemila persone, distrutto intere città compreso i famosi templi storici. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una scossa di terremoto di magnitudo 5.7 nelle Marche in Italia con epicentro al largo della costa in mare, poi i danni rilevati recentemente dai sommozzatori alle foreste di gorgonie nel Mediterraneo a causa delle ondate di calore marine che hanno raggiunto anche i trenta gradi Celsius.

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Tel:   338 1809310          Data:    09/11/2022                         n:   5178      


Compensazioni climatiche ed azione decisa

I paesi poveri del mondo colpiti dai cambiamenti climatici, riuniti anche in parte in un'alleanza, chiedono compensazioni a quelli ricchi responsabili di aver immesso nell'atmosfera una quantità enorme di anidride carbonica ed altri gas climalteranti oltre ad azioni decise (con lo stesso impegno e risorse prese per fronteggiare altre emergenze) per cercare soluzioni efficaci a mitigare un surriscaldamento climatico sempre più critico per il pianeta, poi per i paesi più vulnerabili sarebbero necessari aiuti e tecnologie per il passaggio ad energie rinnovabili. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un tornado che recentemente ha interessati aree del Texas e dell'Oklahoma; si parla di almeno una vittima, decine di feriti, danni con case e attività distrutte oltre a disagi per la popolazione.

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Tel:   338 1809310          Data:    07/11/2022                         n:   5176      


Per ghiacciai non basta nemmeno un grado e mezzo

Si stima che molti fra i più famosi ghiacciai del mondo inclusi Dolomiti in Italia, Kilimangiaro in Tanzania, Yosemite e Yellowstone negli Stati Uniti, poi circa il cinquanta percento di quelli considerati patrimoni naturalistici mondiali, siano destinati a scomparire anche riuscendo a mantenere il surriscaldamento globale entro un grado e mezzo Celsius di aumento; invece per gli altri (che comunque rappresentano la gran maggioranza) bisognerebbe cercare di attuare una rapida riduzione delle emissioni inquinanti per evitare di perdere quegli ambienti da cui dipende la sopravvivenza di una eccezionale biodiversità e poi evidentemente a cascata quella degli ambienti più a valle. Non siamo sulla strada giusta per raggiungere l'obiettivo e quindi è probabile anche l'aumento in misura sempre maggiore del livello dei mari, per la fusione dei ghiacciai, con conseguenti inondazioni sulle aree costiere.

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Fiume Nilo quasi irriconoscibile

Con i suoi seimilacinquecento chilometri di lunghezza il Nilo è il secondo fiume del mondo e celebrato sin dall'antichità per il suo fascino, ma il suo flusso ultimamente si è ridotto ed in alcuni punti è quasi irriconoscibile; infatti pare che i promontori di Damietta e Rosetta nel nord dell'Egitto sul Mediterraneo siano scomparsi con le stesse barriere di cemento poste per la loro protezione per metà coperte di acqua e sabbia. Alla foce del grande fiume il delta ogni anno da dieci anni perde fra trentacinque e settantacinque metri di terra fertile mettendo a rischio la sopravvivenza di nove milioni di persone che dovranno. Tutto il fiume è inquinato, sfruttato eccessivamente e le terre che erano una volta granaio per intere popolazioni grazie al limo sono fra i posti più minacciati al mondo a causa dei cambiamenti climatici, poi i pescatori lamentano un netto calo dei pesci.

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Bagni in mare a Nizza e riviera a fine ottobre

Forse potrà sembrare piacevole fare un bagno in mare nella Riviera francese a fine ottobre, ma le temperature inusuali mostrano quanto sia allarmante il surriscaldamento globale del pianeta senza contare i trentaquattro e mezzo gradi Celsius monitorati a Moron de la Frontera in Spagna, oltre trenta gradi a Cordoba e Siviglia, quasi trenta a San Sebastian (nota località turistica sulla costa a nord del paese). Nella conferenza COP27 in programma in Egitto a Sharm el-Sheikh a novembre pare si discuterà sul fatto che le emissioni continueranno ad aumentare fino al 2025, raggiungendo un picco, per poi in teoria diminuire grazie al passaggio alle energie rinnovabili; ma già in passato e precedenti conferenze era stato annunciato che le emissioni sarebbero diminuite ed invece sono aumentate tanto che alcuni facevano notare come lo stile di vita dei conferenzieri fosse davvero poco ecologista.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/10/2022                         n:   5169      


Azione decisa a favore della salute del pianeta

Per migliorare la salute del pianeta sono necessarie azioni incisive e strutturali, almeno secondo le dichiarazioni di chi ha aderito ad una conferenza a Montreal (COP15) per raggiungere un accordo sulla tutela della biodiversità globale vista la crisi con minaccia di estinzione per oltre un milione di specie di piante ed animali. Un rapporto del 2021 rivela che solo il diciassette percento del terreno del pianeta è protetto e solo il sette percento degli oceani è tutelato da qualche schema di conservazione. Pare che importanti aziende si impegnino per un meccanismo che non alimenti la catena della deforestazione per il 2023 e quindi questo significa che olio di palma, carta e pasta di cellulosa, tè, soia e cacao non devono provenire da ecosistemi naturalistici convertiti a sfruttamento intensivo; considerando che attualmente le regolamentazioni in questo settore sono solo su adesione volontaria.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/10/2022                         n:   5167      


Inondazioni in Niger ed Australia

Sarebbero centonovantacinque le vittime delle inondazioni causate da intense precipitazioni piovose in Niger che hanno interessato oltre trecentoventiduemila persone, particolarmente colpite le regioni Maradi e Zinder al centro del paese, Dosso nel sud-ovest e Tahoua nell'ovest. La stagione delle piogge da giugno ad ottobre ogni anno causa vittime ma ora si parla di danni più rilevanti del solito con trentamila case danneggiate oltre a ottantatre scuole, sei strutture sanitarie e duecentotrentacinque depositi di grano. Per quanto riguarda l'Australia l'ennesima inondazione dopo forti piogge e nubifragi ha interessato centinaia di case negli stati del Nuovo Galles del sud e di Vittoria; cinque le vittime, danni rilevanti con perdita di interi raccolti agricoli, strade impraticabili mentre rimangono centinaia di allerte per inondazioni.

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Tel:   338 1809310          Data:    24/10/2022                         n:   5165      


Severa siccità in Amazzonia dopo inondazioni

Decine di municipalità in Amazzonia sarebbero in allerta a causa dei livelli molto bassi del fiume Amazon che è al centro del più vasto sistema di drenaggio del mondo in quella che viene definita come la più severa siccità da decenni, considerando che questo sta accadendo pochi mesi dopo che intense precipitazioni piovose e successive inondazioni hanno distrutto raccolti e sommerso intere comunità. Fra le regioni più colpite si parla dei dintorni di Tefe (con stato di emergenza nella città di Tefe) ai danni di circa tremilacinquecento famiglie, poi anche presso Porto Praia il fiume Amazon è diventato una vasta distesa di sabbia che diventa infuocata durante il giorno tanto da rendere impossibile il passaggio segni dei cambiamenti climatici che stanno interessando il Brasile e si ipotizza che nel futuro questa situazione diventerà irreversibile.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/10/2022                         n:   5163      


Siccità in Canada, inondazioni in Nigeria

Non ci sono precipitazioni piovose significative sulla Costa del Sole del Canada da oltre cento giorni ed è stato dichiarato uno stato locale di emergenza che prevede di privilegiare l'uso dell'acqua per i residenti vietandolo per usi non essenziali. E' la quarta volta in sette anni che la Costa del Sole soffre per una siccità significativa a causa dei cambiamenti climatici ed è difficile pianificare le risorse idriche disponibili tanto che le autorità hanno fatto una lunga lista di divieti per l'uso di acqua con conseguenze significative sulle attività economiche. Per quanto riguarda la Nigeria si parla di unmilionetrecentomila persone evacuate (in trentatre dei trentasei stati del paese) a causa delle inondazioni, di intensità molto superiori rispetto al solito, che dall'inizio dell'anno hanno causato oltre seicento vittime.

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Tel:   338 1809310          Data:    18/10/2022                         n:   5160      


Rapido declino della popolazione animale

La popolazione di mammiferi, uccelli, anfibi, rettili e pesci sarebbe rapidamente scesa di una media del sessantanove percento dal 1970 al 2018, quindi per gli ambientalisti si tratta di allarme rosso con le specie di acqua-dolce fra le più colpite con una media dell'ottantatre percento. Fra le cause di questo allarmante declino vi sono la perdita di habitat e barriere sulle rotte di migrazione ad esempio in questo caso per le specie di pesci che migrano; poi è diminuita quasi della metà della popolazione di uccelli con conseguente grave minaccia all'ecosistema. Bisogna diminuire con urgenza la deforestazione per ricavare energia per le attività umane e cibo e tenere sotto controllo le temperature per evitare un disastro ecologico irreversibile; perché, in pratica si stanno danneggiando le basi su cui si fonda la vita sul pianeta.

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Tel:   338 1809310          Data:    14/10/2022                         n:   5157      


Un uragano sferza Guatemala e El Salvador

Dopo aver interessato il Nicaragua l'uragano chiamato "Julia" (declassato a tempesta come forza ma sempre pericoloso) sta colpendo con precipitazioni piovose torrenziali Guatemala e El Salvador; si parla di ventotto vittime per causa diretta ed indiretta del forte vortice. In Guatemala una collina è franata su cinque abitanti di una casa nella provincia di Alta Verapaz poi il maltempo ha travolto dieci persone anche nella provincia di Huehuetenango vicino al Messico. Gli argini di diversi fiumi in El Salvador hanno ceduto costringendo le autorità a dichiarare lo stato di emergenza e ad aprire ottanta rifugi, mentre in Nicaragua novemilacinquecento persone sono state portate in centri di evacuazione. Si stima che il vortice sia posizionato a circa centoventi chilometri ad ovest-nordovest da Guatemala City e ci sarebbe allerta meteo anche a Panama, Honduras e Costa Rica.

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Tel:   338 1809310          Data:    11/10/2022                         n:   5154      


Nubifragi con inondazioni in Indonesia

Sarebbero almeno tre le vittime, bambini di una scuola travolti dal crollo di un muro a Cilandak nel sud del paese, per le recenti inondazioni causate da forti precipitazioni piovose con nubifragi che per la seconda volta in una settimana hanno interessato la città; poi si parla anche di feriti nell'area perimetrale del muro che ha ceduto (anche in un secondo tratto) mentre i soccorritori cercano eventuali dispersi e di mettere in sicurezza la zona per evitare altri incidenti. Le previsioni meteo avvertono di possibili altre forti piogge, poi anche a Jakarta si erano verificate nei giorni scorsi inondazioni con strade impraticabili (per lunghi periodi) e disagi per la popolazione dopo nubifragi che avevano interessato soprattutto i sobborghi della metropoli con segnalazioni di eventi analoghi in altre località del paese.

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Tel:   338 1809310          Data:    08/10/2022                         n:   5152      


Prepararsi a future severe siccità

I tre mesi da giugno ad agosto sono stati i più caldi mai registrati in Europa a causa del surriscaldamento climatico causato dalle attività umane e dall'uso eccessivo dei combustibili fossili tanto che si stima che la siccità nell'emisfero Nord abbia avuto un impatto venti volte più severo sul piano agricolo ed ecologico; quindi bisognerebbe prepararsi a futuri eventi estremi di questo tipo che diventeranno sempre più frequenti con il rialzo globale delle temperature. L'umidità nei sette centimetri superficiali del terreno monitorata è stata davvero scarsa ed anche in un metro di terreno dove si trovano le radici delle piante; fra le zone più colpite dalla siccità ad esempio la Spagna con il fiume Guadiana in secca per le ondate di calore. Non molto migliore la situazione rilevata in Cina ed America del Nord dove il lago Mead non riusciva ad alimentare l'energia idroelettrica per parti di Arizona, California e Nevada.

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Tel:   338 1809310          Data:    06/10/2022                         n:   5150      


Indagini su gasdotti danneggiati

In seguito al sabotaggio che ha causato la fuoriuscita di una grande quantità di gas metano dai condotti dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 posati nei fondali del mar Baltico le autorità di diversi paesi avrebbero avviato delle indagini sull'accaduto, si parla di una grande nuvola di metano sui cieli di Svezia e Norvegia, ancora in parte da quantificare (pare quasi ottantamila tonnellate), che anche se non ha conseguenze sulla salute alimenta l'effetto serra globale ed il surriscaldamento del pianeta essendo un gas clima alterante con potenzialità ventotto volte superiori al biossido di carbonio ed alcuni parlano di disastro ecologico. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Florida sarebbe oltre quaranta il bilancio delle vittime dell'uragano "Ian" con danni rilevanti al paese, mentre il forte vortice si dirige verso la Carolina del Sud.

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Tel:   338 1809310          Data:    01/10/2022                         n:   5146      


Un uragano sferza la Florida

Dopo aver provocato un blackout totale a Cuba oltre ad aver danneggiato raccolti e abitazioni l'uragano chiamato "Ian" starebbe sferzando la Florida con venti inizialmente con picchi a duecentocinquanta chilometri orari sulle coste e poi ad oltre centosessanta avanzando all'interno del paese. Le autorità avevano ordinato vaste evacuazioni, ma a quanto pare molti non hanno lasciato le loro abitazioni [..sei vittime]; poi si parla di circa due milioni di persone rimaste prive della fornitura elettrica oltre ad allagamenti e disagi mentre il forte vortice si dirige verso Georgia, Virginia e Carolina dove è stato dichiarato lo stato di allerta. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che i ghiacciai della Svizzera hanno perso il sei percento del loro volume in un anno battendo precedenti record negativi, considerando un due percento di perdita era valutato come valore estremo.

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Tel:   338 1809310          Data:    29/09/2022                         n:   5144      


Tifone in Vietnam ed uragano a Cuba

Dopo aver causato evacuazioni nelle coste delle Filippine sull'isola di Luzon il tifone chiamato "Noru" starebbe per sferzare il Vietnam e le autorità del paese, che lo hanno valutato come una delle più forti tempeste degli ultimi due decenni, si stanno preparando all'evacuazione di circa trecentosettantamila residenti dalle aree a rischio. Secondo le previsioni meteo il forte vortice dovrebbe perdere forza una volta raggiunte le coste del Vietnam, ma rimanendo sempre piuttosto pericoloso. Per quanto riguarda Cuba si parla della tempesta tropicale "Ian" valutata ora come uragano di categoria due che ha costretto i residenti sulle coste a rinforzare porte e finestre delle abitazioni con paratoie e sacchi di sabbia, poi il forte vortice potrebbe dirigersi verso la Florida raggiungendo anche categoria tre o superiore.

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Città costiere asiatiche che affondano

Decine di milioni di persone sarebbero vulnerabili al rialzo del livelli dei mari in città del sud e sud-est dell'Asia che affondano ad un ritmo più rapido rispetto ad altre zone del mondo, almeno secondo un nuovo studio che evidenzia come il fenomeno sia aggravato dallo sfruttamento eccessivo con l'estrazione delle acque di falda dalla popolazione crescente che abita queste metropoli esponendole a rapida subsidenza locale. Con oltre sedici millimetri l'anno la città di Ho Chi Minh in Vietnam è fra le città che affondano più rapidamente confrontando i dati satellitari di quarantotto città costiere nel mondo; poi anche Chittagong in Bangladesh ed Ahmedabad in India, Jakarta in Indonesia e Yangon in Myanmar (queste ultime due anche al ritmo di oltre venti millimetri l'anno). Non si tratta solo di conseguenze dei cambiamenti climatici, ma anche dello squilibrato rapporto umano con l'ambiente.

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Un uragano devasta Porto Rico

Sarebbero almeno due le vittime a Porto Rico a causa dell'uragano chiamato "Fiona" che ha sferzato le isole con forti raffiche di vento e precipitazioni piovose torrenziali con conseguenti inondazioni, particolarmente colpite dalla devastazione le isole di Turks e Caicos; poi si parla di un blackout totale che ha interessato oltre tre milioni di persone rimaste a lungo senza la fornitura di energia elettrica, ponti crollati, difficoltà di spostamenti per le strade inondate d'acqua e danni rilevanti. I soccorritori hanno messo in salvo oltre mille persone portandole in rifugi e luoghi sicuri mentre il vortice ancora fa sentire i suoi effetti. Da segnalare cambiando argomento e scenario le critiche degli ambientalisti in Indonesia a causa della decisione delle autorità di promuovere veicoli elettrici senza garantire che l'energia utilizzata provenga da fonti sostenibili.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/09/2022                         n:   5137      


Sisma a Taiwan, vortici in Giappone e Porto Rico

Un terremoto di magnitudo 6.8 ad una profondità di circa dieci chilometri ha scosso il sud-ovest di Taiwan facendo crollare edifici (si parla di una vittima e centoquarantasei feriti), facendo deragliare sei carrozze di un treno, ma senza feriti; poi centinaia di persone sono rimaste intrappolate in una strada montuosa anche in questo caso senza feriti ed i soccorritori cercano di riaprire la strada. Per quanto riguarda il Giappone il tifone "Namnadol" ha sferzato vaste aree ad ovest del paese causando l'interruzione della fornitura elettrica in oltre trecentomila abitazioni di Kyushu. A Porto Rico l'uragano "Fiona" caratterizzato da intense precipitazioni piovose con conseguenti inondazioni avrebbe costretto ad evacuare centinaia di persone, poi le autorità avvertono la popolazione di mettersi in sicurezza dalla coda del forte vortice, ingenti i danni rilevati.

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Nubifragi con inondazioni nelle Marche

Sarebbero almeno nove le vittime e quattro i dispersi in provincia di Ancona nelle Marche a causa di nubifragi con conseguenti inondazioni che hanno trasformato le strade in torrenti impetuosi in piena d'acqua, fango e detriti; poi il fiume Misa è esondato presso Senigallia anche perché tronchi di alberi e rami si sono accumulati sotto i ponti ostruendo il flusso regolare nell'alveo. Si parla di terreni piuttosto secchi per una lunga siccità non pronti ad assorbire in poche ore una quantità di precipitazioni piovose che di solito cade in sei mesi con le zone colpite rimaste in gran parte senza energia elettrica e collegamenti telefonici. Le automobili a volte sono state trascinate dall'acqua per lunghi tratti ed alcune persone sono state costrette a salire su tetti ed alberi per salvarsi in attesa dei soccorsi effettuati con gommoni.

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Terremoto in Papua Nuova Guinea

Sarebbero almeno cinque le vittime e diversi i feriti gravi a causa di un terremoto di magnitudo 7.6 in Papua Nuova Guinea con epicentro a circa sessantasette chilometri dalla città di Kainantu che ha danneggiato edifici, strade e provocato frane; poi si parla di minatori rimasti sepolti, difficoltà per le comunicazioni e per raggiungere le zone montagnose interessate dal sisma. Le autorità avvertono la popolazione di cercare di mantenere la calma; infatti, ad esempio nella città di Madang i cittadini hanno parlato di forti scosse, mentre non si conoscono ancora i danni effettivi anche se si ipotizza che siano minori di quelli provocati da un terremoto nel 2018 seguito da forti scosse di assestamento (centocinquanta vittime). Si temono danni ad una linea di comunicazione sottomarina che collega Sydney a Guam dal momento che ci sono state difficoltà nei collegamenti multipli consenti dal cavo, poi anche gli aeroporti regionali potrebbero avere subito danni.

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Ondata di calore prolungata in California

Con temperature record monitorate e previste, ad esempio quarantasei gradi Celsius nella capitale statale di Sacramento, gli operatori energetici della California avrebbero chiesto alla popolazione di contenere i consumi per evitare blackouts a causa dell'aumentata richiesta di energia determinata dai condizionatori; infatti, la prolungata ondata di calore sul paese (destinata ad essere la più lunga e calda per il mese di settembre) ha costretto gli utenti ad un largo uso di questi dispositivi che consumano molta energia se non correttamente impostati. Si parla per Livermore ad est di San Francisco di temperature di oltre quarantasei gradi Celsius e quindi molto più alte del record di quarantadue gradi registrato nel 1950. Fra gli atri effetti dei cambiamenti climatici bisogna tenere presente che il paese è più vulnerabile agli incendi e recentemente vi sono state vittime, feriti e centinaia di case bruciate.

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Terremoto nel Sichuan in Cina

Sarebbero almeno ventuno le vittime a causa di un sisma di magnitudo 6.6 con epicentro a circa quarantatre chilometri a sud-ovest dalla città di Kangding nel Sichuan ad una profondità di dieci chilometri. Le scosse hanno fatto oscillare gli edifici di Chengdu, capitale provinciale con milioni di persone in quarantena per la strategia "zero Covid" stabilita delle autorità cinesi, poi forti tremori sono stati avvertiti nella metropoli di Chogqing. Si parla di diverse scosse di assestamento, poi danni a strade e ad edifici e stazioni energetiche. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'allerta in Corea del Sud per l'arrivo del tifone chiamato "Hinnamnor" caratterizzato da forti folate di vento e pioggia intensa che ha costretto le autorità a cancellazioni di voli aerei, di sospensione di alcune attività produttive e in qualche caso dell'attività scolastica.

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Situazione inondazioni ingestibile in Pakistan

Le recenti precipitazioni monsoniche record caratterizzate da prolungati nubifragi avrebbero inondato un terzo del paese e provocato millecento vittime (mentre molte aree rimangono ancora inaccessibili), almeno secondo le dichiarazioni delle autorità del paese che le definiscono come inondazioni devastanti seguite ad ondate di calore che con temperature di circa cinquanta gradi Celsius avevano seccato il terreno rendendolo meno pronto ad assorbire, in termini figurati, una specie di mare d'acqua. Molti raccolti già danneggiati dalle ondate di calore sono stati sommersi dall'acqua con conseguente perdita totale del raccolto, poi si parla di pericolo di diffusione di malattie e aumento del costo degli alimenti in un paese con un'economia fragile. I cambiamenti climatici sono molto evidenti in Pakistan e il paese è particolarmente colpito da condizioni estreme difficilmente gestibili anche se alcuni parlano di gestione dissennata delle risorse idriche.

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Terremoto a Sumatra, proteste in Pakistan

Un sisma quantificabile di magnitudo 6.1 è stato registrato sulle coste dell'isola di Sumatra in Indonesia con successive tre forti scosse di assestamento, ma non si parla di pericolo per eventuali onde di tsunami; poi non risultano vittime o feriti e solo qualche danno sull'isola di Siberut, mentre le autorità avvertono la popolazione di non farsi prendere dal panico. Per quanto riguarda il Pakistan milioni di persone interessate dalle alluvioni monsoniche di insolita intensità protestano per la mancanza di aiuti lamentando la mancanza di cibo, acqua potabile e generi di prima necessità e le autorità di Islamabad per fronteggiare l'emergenza hanno richiesto aiuti internazionali. Pare che lo scioglimento dei ghiacciai delle montagne a causa del surriscaldamento climatico abbia peggiorato la situazione riguardo la massa d'acqua, definita come in un "Oceano", che si è accumulata in varie ondate sul paese.

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Centrale atomica di Zaporizhzhia a rischio

Aumenta il pericolo di eventuali fughe radioattive dalla centrale atomica di Zaporizhzhia a causa del conflitto in Ucraina; infatti, le autorità avrebbero cominciato a distribuire ai residenti delle compresse di iodio che servono per aiutare a ridurre l'assorbimento di iodio della tiroide, si temono anche perdite di acqua di raffreddamento radioattiva. (Sempre in campo energetico fa discutere la notizia che la Russia a quanto pare brucia nell'ambiente il gas destinato alla Germania). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche quaranta vittime per intense precipitazioni piovose e conseguenti inondazioni in Kentucky, Illinois, Texas e Missouri negli Stati Uniti; poi si parla di oltre mille vittime per forti piogge monsoniche in Pakistan.

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Intense piogge monsoniche in India

Sarebbero almeno cinquanta le vittime causate da intense precipitazioni piovose monsoniche con conseguenti inondazioni e frane nel nord ed est dell'India; si parla di centinaia di villaggi inondati, case portate via dall'acqua e persone spesso rimaste in attesa dei soccorritori. Particolarmente colpito ad esempio lo stato Himalaiano dell'Himachal Pradesh, poi difficoltà anche nel vicino stato montagnoso dell'Uttarakhand. Interessate quasi ottocentomila persone in Odisha con migliaia costrette a lasciare le proprie abitazioni, danni a strade ed infrastrutture oltre ad interruzioni della fornitura elettrica e di acqua potabile. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i vasti incendi che recentemente hanno interessato la vegetazione del delta del fiume Paranà in Argentina a causa della prolungata siccità ed un clima molto caldo e secco.

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Siccità, incendi ed ondate di calore in Cina

Le autorità cinesi avrebbero diramato la prima allerta siccità nazionale dell'anno a causa di ondate di calore durate settimane che si sono estese dallo Sichuan nel sud-ovest a Shanghai nel delta dello Yangtze, poi si parla di incendi nelle foreste difficili da fronteggiare e livello dei bacini molto basso; ad esempio il lago Poyang, uno dei più importanti bacini della Cina centrale nello Jiangxi è ridotto ad un quarto della sua normale portata. Nella regione dello Chongqing il livello dei fiumi è molto basso e l'umidità dei terreni è ridotta considerando che si sono toccate temperature di quasi trentanove gradi Celsius (nel distretto di Bishan). Delle squadre di specialisti sono state mobilitate per cercare di salvare i raccolti dai danni prodotti dalla siccità adottando delle restrizioni e regolamentazioni riguardo l'uso delle risorse idriche disponibili.

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Incendi in Algeria e alluvioni in Nuova Zelanda

Sarebbero almeno ventisei le vittime e decine i feriti a causa di incendi in foreste che hanno interessato quattordici distretti nel nord dell'Algeria; particolarmente colpita El Tarf ai confini con la Tunisia ed anche Setif. Le autorità sono state costrette a chiudere alcune strade a causa degli incendi, poi si parla di oltre cento incendi da inizio di agosto nel paese che hanno distrutto duemilacinquecento ettari di vegetazione. Per quanto riguarda la Nuova Zelanda una tempesta tropicale caratterizzata da intense precipitazioni piovose, oltre trenta centimetri di pioggia in parte del nel South Island che hanno ingrossato i fiumi con conseguenti cedimenti degli argini, poi alberi caduti a volte sulle strade ostacolando la circolazione stradale; dichiarato lo stato di emergenza ed evacuate oltre duecentotrenta abitazioni inondate da torrenti d'acqua.

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Costi dei cambiamenti climatici sempre maggiori

Molti in Europa si preoccupano dell'inflazione collegabile al rialzo del prezzi energetici in generale, ma alcuni fanno notare che i costi dei cambiamenti climatici dovrebbero preoccupare molto di più; infatti, si calcola ad esempio che oltre cinquantasettemila ettari di vegetazione siano andati in fumo in Francia a causa di incendi, quasi sei volte la media annuale, mentre in Inghilterra le ondate di calore hanno ridotto molto la portata dei fiumi ed i famosi verdi prati inglesi ora appaiono ingialliti e rinsecchiti, poi a volte non è nemmeno possibile innaffiare i giardini. In Germania il livello del fiume Reno è molto basso e si teme che possa raggiungere un punto di criticità per la navigazione nei prossimi giorni con inevitabili gravi conseguenze sui trasporti (le navi già viaggiano con carico molto ridotto); solo per questo caso preso in considerazione l'utilizzo della rete ferroviaria al posto di quella fluviale per il trasporto di merci pesanti comporta un ovvio netto rialzo dei costi su tutta la filiera.

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Nubifragi in Corea del Sud, siccità in Francia

Intense precipitazioni piovose caratterizzate da prolungati nubifragi hanno interessato vaste aree della Corea del Sud provocando inondazioni e danneggiando migliaia di abitazioni, allagati interi quartieri nella capitale Seul con traffico stradale paralizzato e disagi per la popolazione; poi si parla di diverse vittime, feriti e dispersi oltre a varie allerte diramate delle autorità. Per quanto riguarda la Francia si cerca di fronteggiare la siccità che sta interessando da tempo il paese con un apposito team di crisi anche per distribuire acqua agli agricoltori in difficoltà che già hanno annunciato cali della produzione agricola (ad esempio grano, latte e miele). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche dei forti temporali in regioni a sud in Italia, particolarmente colpiti alcuni paesi in Campania dove le strade si sono trasformate in fiumi.

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Maltempo con raffiche di vento in Italia

Un'ondata di maltempo caratterizzata da forti raffiche di vento a volte intervallate da precipitazioni piovose torrenziali hanno interessato ampie aree in regioni a nord in Italia; si parla di una vittima a Torino (un tassista schiacciato da un albero caduto sul suo taxi), qualche tetto scoperchiato, poi vi sarebbe allerta meteo in nove regioni per temporali con il maltempo che tende a spostarsi verso sud. La poca pioggia caduta non allevia la sete dei campi agricoli ed il livello dei fiumi rimane sempre molto basso, poi la temperatura del mare è molto sopra la media del periodo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un vasto incendio a Cuba provocato da un fulmine che ha colpito un serbatoio di idrocarburi a Matanzas, località a cento chilometri da l'Avana causando una vittima, almeno centoventuno feriti e diciassette dispersi.

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Alberi della foresta boreale sotto stress

I cambiamenti climatici in atto sul pianeta stanno mettendo a dura prova la resistenza degli alberi della foresta boreale, almeno secondo le opinioni di ricercatori del Canada che avrebbero osservato come inverni in media più brevi, meno freddi ed estati con meno precipitazioni piovose e più calde stressino le piante esponendole all'attacco di parassiti e al rischio di incendi. Con il caldo vi è forte traspirazione dagli alberi, poi quando vi è scarsità di acqua la pianta tende a chiudere i pori delle foglie in modo da conservare l'umidità vitale, ma in questo modo non ha abbastanza zuccheri e risorse nutritive per crescere. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche due vittime in California a causa di un vasto incendio ai danni della foresta piuttosto secca ai confini con l'Oregon, si parla anche di oltre duemila persone che hanno dovuto abbandonare migliaia di abitazioni e strutture minacciate dalle fiamme.

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Alluvione record in Kentucky negli Stati Uniti

Torrenti d'acqua hanno inondato delle città del Kentucky trascinando via case e veicoli vari, si parla di oltre venti vittime per un bilancio provvisorio dal momento che è difficile per i soccorritori raggiungere molte aree interessate dall'alluvione e le autorità hanno annunciato che sarà probabilmente necessario molto tempo per effettuare le ricerche dei dispersi. A volte le automobili trascinate da fiumi d'acqua si sono accartocciate una sopra l'altra inframezzate da detriti e fango, poi l'acqua in alcuni punti continua a salire di livello. Oltre duecentonovanta persone sono state ospitate in ricoveri e si stanno allestendo punti per organizzare le evacuazioni mentre si cerca anche di quantificare i danni che sono ingenti e bisognerà aspettare che i laghi di acqua che si sono formati si ritirino per poter effettuare una stima realistica.

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Inondazioni in Iran per cambiamenti climatici

Sarebbero almeno ventidue le vittime delle inondazioni che recentemente hanno colpito l'Iran in particolare la contea Esthaban ed anche la provincia del Fars nel sud del paese, poi si parla di un disperso e in genere difficoltà negli spostamenti della popolazione nelle aree interessate. Le forti precipitazioni piovose con conseguenti inondazioni sono seguite ad un lungo periodo di siccità e si parla dell'effetto dei cambiamenti climatici che tendono ad alternare periodi secchi (a volte tempeste di vento) e piogge torrenziali con condizioni che in futuro non potranno che peggiorare ulteriormente con l'intensificarsi dei fenomeni estremi. In gennaio già erano stato registrate otto vittime nel Fars a causa di un nubifragio e a dicembre nel vicino Iraq erano state dodici sempre per un nubifragio seguito ad un periodo di intensa siccità.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/07/2022                         n:   5089      


Decessi in Europa correlabili ad ondata di calore

Sarebbero molti i decessi correlabili all'ondata di calore di matrice africana che si estende a molti paesi europei, ad esempio in Spagna le autorità hanno dichiarato che a causa delle temperature che hanno superato i quaranta gradi Celsius, con picchi di circa quarantasette, in molte aree del paese sono oltre mille le persone che hanno perso la vita; poi si fa esplicitamente riferimento all'impatto sulla salute dei cambiamenti climatici e sulle iniziative da adottare per mitigarle (considerando che nei prossimi anni le condizioni meteo insalubri provocate dal surriscaldamento globale non potranno che peggiorare). Difficili le condizioni di vita di chi deve operare con una canicola asfissiante e non mancano le lamentele, inutile dire che anche per gli animali negli allevamenti la situazione si presenta complessa con costi crescenti in termini figurati "da calore" legati all'attività.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/07/2022                         n:   5086      


Emergenza in Gran Bretagna per il caldo

Le autorità britanniche avrebbero diramato un'allerta per l'ondata di calore che sta interessando il paese con picchi che si avvicinano ai quaranta gradi Celsius tanto che alcune compagnie ferroviarie sono state costrette a cancellare delle corse perché i binari sono roventi. Si tratta di una specie di emergenza nazionale con scuole chiuse o ad orario ridotto il grande zoo di Chester chiuso per due giorni e provvedimenti nelle fabbriche per evitare disagi dovute al caldo; poi in genere le persone fragili sono invitate a cautelarsi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una vittima in Indonesia nel nord di Sumatra a causa di un incendio che ha bruciato oltre cinquanta ettari di vegetazione in una foresta nella zona montuosa del distretto di Muara che ancora non è stato spento per le difficoltà incontrate dai pompieri ad operare anche per la carenza di equipaggiamento.

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Vasti incendi in Marocco e Francia

Diversi villaggi sarebbero stati evacuati nel nord del Marocco nelle province di Larache Ouezzane, Tetouan e Taza a causa di quattro vasti incendi che hanno costretto all'intervento centinaia di pompieri con il supporto di aerei antincendio, si parla di quasi cinquecento famiglie evacuate per precauzione, poi dense nubi di fumo e fiamme che si sono propagate molto velocemente all'interno della foresta (rendendo difficili gli interventi) piuttosto secca per la siccità e le alte temperature di quasi quarantacinque gradi Celsius. Per quanto riguarda la Francia due grandi incendi hanno bruciato quasi quattromila ettari di vegetazione nel sud-ovest del paese con difficoltà delle squadre di pompieri e dei sei aeri antincendio a tenere sotto controllo le fiamme, migliaia di turisti erano stati evacuati dalle zone interessate.

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Tel:   338 1809310          Data:    15/07/2022                         n:   5080      


Difficoltà a fronteggiare gli incendi in Portogallo

Le squadre di pompieri non riescono a tenere sotto controllo i diversi fronti di fuoco che stanno divorando la vegetazione in vaste aree del Portogallo centrale, si parla di centinaia di persone evacuate; poi nella municipalità di Leira alcune case sono state bruciate e tre autostrade sono state chiuse. La situazione è resa più difficile dalle temperature monitorate di oltre quaranta gradi Celsius e previsioni poco favorevoli nei prossimi giorni riguardo l'organizzazione delle risorse disponibili a fronteggiare i roghi. In Spagna millecinquecento ettari di vegetazione sono andati in fumo a Las Hurdes in Estremadura costringendo all'evacuazione di quattrocento persone, mentre l'ondata di calore (che si estende a Francia, Gran Bretagna e sta per colpire l'Italia) fa sentire i suoi effetti sul paese con picchi anche di circa quarantasette gradi.

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Forti piogge monsoniche in Pakistan ed Afganistan

Sarebbero cinquantasette le vittime nella provincia del Belucistan nel sud del Pakistan a causa di intense precipitazioni monsoniche e conseguenti inondazioni che hanno danneggiato e a volte completamente distrutto centinaia di abitazioni; poi altre due vittime nel nord-ovest nella provincia del Khyber Pakhtunkchwa (recentemente anche la capitale Karachi era stata inondata d'acqua). Per quanto riguarda il vicino Afghanistan si parla di ventiquattro vittime nell'est e sud del paese. Da segnalare cambiando completamente scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche gli incendi che stanno interessando aree al nord e al centro del Portogallo favoriti dalla alte temperature e in parte dalla siccità che ha reso la vegetazione piuttosto secca e quindi facilmente aggredibile dal fuoco impegnando duramente molte squadre di pompieri supportati da aerei antincendio.

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Inondazioni sulla costa est dell'Australia

Dopo che precipitazioni torrenziali hanno inondato interi quartieri di Sydney coprendoli di una fanghiglia scura, causando decine di migliaia di evacuazioni e danni ingenti, le piogge intense hanno costretto migliaia di persone sulla costa est a lasciare le proprie abitazioni; poi ci sarebbe un'allerta nel Nuovo Galles di Sud. Nel frattempo vi sono state polemiche su come l'Australia sia poco preparata a fronteggiare le emergenze collegabili ai cambiamenti climatici e a Sydney ancora si teme per altre inondazioni. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche la recente ondata di maltempo in alcune zone al Nord in Italia caratterizzata da forti raffiche vento (poca pioggia rispetto alle esigenze degli agricoltori) che hanno sradicato alberi e scoperchiato tetti; si parla di una vittima in provincia di Piacenza ed in qualche caso danni ai raccolti già rinsecchiti dalla siccità.

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Tel:   338 1809310          Data:    06/07/2022                         n:   5072      


Crollo di una massa ghiacciata sulla Marmolada

Le temperature notturne che non scendono sotto i cinque gradi Celsius e le diurne che raggiungono i dieci gradi a tremila metri hanno favorito il distacco di un seracco nel ghiacciaio della Marmolada, si parla di almeno sette vittime e otto feriti travolti dalla massa ghiacciata mista a materiale franoso con grossi sassi; poi tredici dispersi che i soccorritori non possono raggiungere a causa dell'alto rischio di distacco di altre frane anche se le ricerche sono effettuate con droni. La prossima fine del ghiacciaio della Marmolada era già stata annunciata ripetutamente con gravi conseguenze sull'ecosistema oltre alla perdita a valle di una grande fonte idrica. Da segnalare altre emergenze naturalistiche come le intense piogge che hanno interessato Sydney in Australia con inondazioni ed ordini di evacuazione per decine di migliaia di persone, poi il naufragio di una nave nel Mar cinese meridionale a causa di un tifone con molti dispersi.

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Tel:   338 1809310          Data:    04/07/2022                         n:   5070      


Impatto dei cambiamenti climatici sulle comunità

Secondo autorità europee in una conferenza a Madrid i cambiamenti climatici avendo un impatto devastante sulle comunità costituiscono anche un problema di sicurezza; quindi in pratica bisogna fronteggiare e risolvere le molteplici crisi ed i rischi cercando un fattore di equilibrio che possa essere riconosciuto dai vari paesi dell'unione che condividono regole comuni. Fra le altre proposte presentate in genere ce ne sono alcune per ridurre del cinquantacinque percento le emissioni e consentire entro il prossimo decennio la vendita di sole auto elettriche. Da segnalare l'ondata di calore che sta investendo tutta Europa e ad esempio in Italia si teme per la formazione di poco salutari isole calore in molte grandi città ed eventuali casi di ipertermia anche a causa della canicola, poi si parla di temperature anomale monitorate nel mediterraneo con conseguenze su tutta la fauna marina.

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Tel:   338 1809310          Data:    29/06/2022                         n:   5066      


Difficoltà in Afghanistan dopo il terremoto

Molti villaggi in aree montuose nel sud-est dell'Afghanistan aspettano ancora l'arrivo degli aiuti umanitari dopo il terremoto che ha colpito soprattutto la regione Paktika causando almeno millecento vittime e milleseicento feriti; spesso capita che i veicoli che trasportano cibo, coperte e beni di prima necessità non riescano ad avanzare su strette strade di montagna già in condizioni precarie ed ulteriormente danneggiate dal sisma. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la dolorosa decisione presa in Italia di rinunciare ad irrigare alcune culture nelle zone più interessate dalla siccità per risparmiare acqua, ma con l'interrogativo se ad esempio sia utile continuare ad irrigare le coltivazioni di tabacco dal momento che si stima che il fumo di sigaretta sia responsabile di un gran numero di vittime ogni anno oltre a gravare pesantemente sui sistemi sanitari.

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Tel:   338 1809310          Data:    27/06/2022                         n:   5064      


Allerta per risalita del cuneo salino nel Po

La scarsa portata del fiume Po con conseguente poca forza a defluire al mare Adriatico a causa della siccità nella provoca la risalita del cuneo salino nel Polesine tanto che alcune falde sono già state interessate dal fenomeno con allerta delle autorità alla popolazione sia per l'acqua potabile che per l'irrigazione dei campi (il sale potrebbe danneggiare ed anche "bruciare" le coltivazioni). Si parla di previsioni di precipitazioni piovose, ma bisognerebbe realizzare una rete di invasi ed opere idrauliche per intercettare ed accumulare l'acqua. Da segnalare spostando l'attenzione alle Alpi la fusione accelerata dei ghiacciai a causa di un'alga che tende a diventare rossa per proteggersi dai raggi solari, poi il manto ghiacciato si scurisce alimentando sempre più questo effetto; quindi si cerca di trovare una soluzione per mitigare i danni.

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Considerazioni su ripristino centrali a carbone

La decisione presa da Germania, Olanda, Austria, Italia (e probabilmente Grecia) di ripristinare alcune centrali alimentate a carbone a causa delle tensioni energetiche collegabili al conflitto in Ucraina è secondo le autorità obbligata per evitare che diminuiscano le riserve di gas stoccate, che devono servire per affrontare il periodo autunnale; ma bisogna considerare che quando si estrae il carbone dalle miniere sfugge del gas intrappolato nelle rocce con potenzialità clima alteranti ad effetto serra anche ventotto volte superiori al CO2 prodotto dalla combustione del carbone. Per diminuire la dipendenza dal carbone si potrebbe ad esempio utilizzare idrogeno verde per l'acciaio oltre a materiali che non richiedano il largo utilizzo di combustibili fossili in tutta la filiera per costruzioni ed infrastrutture, poi riciclando il più possibile.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/06/2022                         n:   5060      


Inondazioni in India e Bangladesh

Sarebbero almeno cinquantanove le vittime in India e Bangladesh a causa di inondazioni provocate dalle piogge monsoniche, poi si parla di milioni di persone evacuate ed un alto numero rimaste senza casa mentre i soccorritori inviati dalle autorità cercano di organizzare gli aiuti ed i centri di evacuazione. Le precipitazioni piovose tipiche del periodo sono considerate questa volta di insolita intensità e caratterizzate da prolungati nubifragi alimentati dai cambiamenti climatici. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari l'ondata di calore che sta interessando la Spagna dove i pompieri sono impegnati a spegnere numerosi incendi, poi i picchi anomali di calore raggiunti in Francia con quasi quaranta gradi Celsius a Parigi e in Italia per la crisi idrica e le alte temperature si parla di quasi inevitabile dichiarazione dello stato di emergenza per il paese.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/06/2022                         n:   5057      


Siccità in Italia e caldo in Francia

La siccità che sta colpendo vaste aree al Nord in Italia e in particolare la pianura padana costringe in alcuni casi al razionamento dell'acqua, poi preoccupa la risalita del cuneo salino alle foci del Po dal momento che il grande fiume ha una portata d'acqua davvero ridotta; inutile dire che i campi agricoli sono in sofferenza e si teme per una riduzione significativa dei raccolti e della loro qualità come ad esempio sta accadendo per le risaie, poi molti fiumi sono ridotti a rigagnoli (con difficoltà anche per il raffreddamento di alcune centrali) e l'anticiclone di matrice africana che insiste sulla penisola caratterizzato da temperature sopra la media del periodo non aiuta a causa della forte evaporazione. Per quanto riguarda la Francia si parla di un'ondata di calore con temperature anche con picchi di trentuno gradi Celsius a Parigi che sarebbero da cinque a sei gradi sopra alla media del periodo.

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Record di caldo in Pakistan con siccità

Le temperature monitorate in Pakistan sarebbero fra sei e nove gradi più alte della media del periodo e nella città di Jacobabad nel Sindh si parla di un picco di cinquanta gradi Celsius con settemila ghiacciai in sofferenza nelle aree montane, poi l'ondata di calore si estende all'India e a tutto il sud dell'Asia. Alte le temperature a Islamabad, la capitale del Pakistan, a Karachi, Lahore, Peshawar; poi nel paese si parla di interruzioni della fornitura di energia elettrica e siccità in particolare nel Punjab con il fiume Indo la cui portata d'acqua si sarebbe ridotta del sessantacinque percento (si tratta della principale fonte d'acqua per tutto il paese). Per quanto riguarda l'India un picco do quarantotto gradi Celsius è stato monitorato nel Rajasthan e la situazione non è molto migliore nella capitale Delhi con inevitabili disagi per la popolazione.

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Maltempo e caldo in aree di Francia ed Italia

Un'ondata di maltempo caratterizzata da precipitazioni piovose torrenziali, grandinate e raffiche di vento ha interessato vaste aree in Francia ed Italia, ad esempio ci sarebbe una vittima per una tempesta in Francia oltre a danni ai vigneti (grandine con chicchi di grandi dimensioni) e disagi mentre in Corsica per il caldo sono state registrate temperature record per il mese di giugno. Per quanto riguarda l'Italia si parla di alcuni nubifragi in Veneto con conseguenti frane, poi ondate di calore che hanno anche costretto delle persone fragili a ricorrere a cure mediche. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la riunione per contrastare i cambiamenti climatici di quasi duecento paesi a Bonn in Germania che dovrebbe fissare i passi da adottare prima della prossima riunione prevista quest'anno in Egitto, in modo che possano essere efficaci.

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Tel:   338 1809310          Data:    07/06/2022                         n:   5046      


Proteggere l'arcipelago delle Svalbard dai turisti

L'arcipelago norvegese delle Svalbard, che si trova a circa milletrecento chilometri di distanza dal Polo Nord, sono fra i luoghi al mondo più minacciati dai cambiamenti climatici dal momento che il surriscaldamento dell'Artico è tre volte maggiore di quello monitorato nel resto del pianeta e sono meta di un turismo aggressivo da tutto il mondo che secondo alcuni anche se non si può fermare si potrebbe almeno regolamentare per salvaguardare un ecosistema davvero fragile ed unico. Le rotte delle navi turistiche da crociera alimentate con combustibili pesanti molto inquinanti sono state vietate nell'arcipelago dall'inizio dell'anno ed i visitatori sono tenuti a rispettare regole severe come i residenti per non disturbare gli animali, poi si cerca di adottare altre regolamentazioni per aumentare la sostenibilità oltre a promuovere silenziose barche elettriche per le varie escursioni.

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Tel:   338 1809310          Data:    31/05/2022                         n:   5040      


Piogge torrenziali inusuali in Vietnam

Le precipitazioni piovose torrenziali che da quattro giorni hanno interessato vaste aree delle province a nord e centro-nord del Vietnam anche se tipiche del periodo sono giudicate di intensità inusuale con preoccupazioni per previsioni di un possibile disastro naturale quest'anno. Particolarmente colpita la provincia di Vinh Phuc con oltre ottocento millimetri di pioggia, il livello più alto raggiunto se comparato con quello di annate precedenti per lo stesso periodo di maggio; poi ci sono stati nubifragi in varie località fra cui Hanoi qualche zona inondata dall'acqua ed eventuale pericolo di frane nelle alture. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che i cambiamenti climatici stanno riducendo quantità e qualità dei raccolti agricoli in molti paesi costringendoli a restrizioni alle esportazioni mentre la popolazione mondiale aumenta ponendo interrogativi su come sfamare i paesi poveri.

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Tel:   338 1809310          Data:    27/05/2022                         n:   5037      


Tempesta in Ontario e Quebec in Canada

Sarebbero almeno otto le vittime in Canada a causa di una tempesta che ha interessato zone di Ontario e Quebec (in province fra le più popolose del paese) lasciando una scia di distruzione e danni come avesse la forza un tornado; si parla anche di cinquecentomila persone rimaste senza fornitura di energia elettrica mentre si cerca di riparare ai guasti alle linee che in certi casi sono valutati come significativi e richiederanno alcuni giorni di interventi. La maggior parte delle vittime sono state travolte da alberi sradicati poi le autorità hanno inviato aiuti per chi è in difficoltà. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le difficoltà nell'approvvigionamento idrico recentemente avute in Rajasthan in India a causa di un'ondata di calore con conseguente scarsità di acqua per l'aumentata richiesta che già era cominciata in aprile.

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Tel:   338 1809310          Data:    23/05/2022                         n:   5033      


Italia alle prese con bostrico e peste suina

Nelle vallate alpine i boschi di abeti rossi sono minacciati dal bostrico un coleottero xylofago che nutrendosi del legno intacca rami e tronchi delle piante, gli alberi malati devono essere tagliati per evitare la diffusione dei coleotteri nocivi la cui popolazione non si riesce più a tenere sotto controllo con metodi biologici a causa dei cambiamenti climatici; poi anche il legname tagliato può favorire un'ulteriore diffusione. Per quanto riguarda la peste suina (che non contagia l'uomo) i casi segnalati nel Lazio nei cinghiali rischiano di costringere all'abbattimento di migliaia di maiali da allevamento con danni rilevanti al settore. Da segnalare cambiando argomento come l'emergenza siccità nel paese, aggravata da temperature insolitamente alte per il periodo, ponga degli interrogativi su come riuscire a non danneggiare le coltivazioni e come gestire le scarse riserve idriche disponibili.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/05/2022                         n:   5030      


Lamentele climatiche da isola Tuvalu nel Pacifico

Le autorità dell'isola Tuvalu nell'oceano Pacifico che rischia di essere sommersa dal mare lamentano che la competizione globale di superpotenze stia distraendo l'attenzione dal cambiamento climatico e di come l'erosione che già da lungo tempo minaccia le coste delle isole del Pacifico specialmente con le onde alte mette a dura prova la sopravvivenza della popolazione. E' necessario che i paesi con meno potere abbiano una voce unica nelle conferenze sui cambiamenti climatici ed ottenere finanziamenti per costruire infrastrutture per potersi salvare. Un recente rapporto indicava che un grado e mezzo Celsius di aumento delle temperature globali probabilmente sarà presto raggiunto con conseguenze inevitabili sul rialzo dei mari. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la difficoltà di alcuni paesi a trovare sabbia per le costruzioni sul mercato globale.

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Tel:   338 1809310          Data:    14/05/2022                         n:   5026      


Incendi in Siberia alimentati dal forte vento

Sarebbero almeno otto le vittime e diverse le persone ustionate nella regione di Krasnoyarsk in Siberia a circa tremila chilometri ad est di Mosca a causa di incendi alimentati da forti folate di vento che hanno interessato centinaia di abitazioni in diversi villaggi. Dei corto circuiti nelle linee elettriche pare abbiano favorito gli incendi in trecentocinquanta case, poi il vento ha peggiorato la situazione e pompieri aiutati dai soccorritori hanno trovato non poche difficoltà a tenere le fiamme sotto controllo anche perché non è stato possibile utilizzare gli aerei antincendio sempre a causa del forte vento. Nubi scure di particolato sprigionato dagli incendi di abitazioni prevalentemente di legno offuscano il cielo dei villaggi rurali colpiti mentre le autorità indagano in certi casi per identificare le reali cause degli incendi.

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Tel:   338 1809310          Data:    09/05/2022                         n:   5021      


Forte surriscaldamento in aree di India e Pakistan

Alcune regioni di India e Pakistan potrebbero diventare troppo calde per la vita umana dal momento che è impossibile sopportare temperature di anche oltre quarantacinque gradi Celsius e ad esempio nel mese di aprile a New Delhi per sette giorni sono state monitorate temperature oltre quaranta gradi; poi nel nord-ovest ed India centrale sono stati toccati dei record di surriscaldamento. L'ondata di calore sta ancora interessando in parte il paese con conseguenti interruzioni della fornitura elettrica a causa della forte domanda mostrando la dipendenza dal carbone, che scarseggia essendo utilizzato per ricavare il settanta percento dell'elettricità aumentando al tempo stesso le emissioni di CO2 nell'atmosfera e quindi l'effetto serra. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una serie di tornado in Texas negli Stati Uniti con danni e disagi per la popolazione.

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Prati di posidonia nel mare a rischio in Tunisia

Le attività umane stanno danneggiando i prati di posidonia nel mare della Tunisia con conseguenze sulla capacità di cattura del biossido di carbonio nell'atmosfera e di riduzione di acidità del mare, si stima che sia anche tre volte superiore di quella di una foresta; poi la pianta sottomarina riduce gli effetti dell'erosione sulle coste causata dall'innalzamento del livello del mare oltre a costituire un vitale habitat marino e protettivo per i pesci. La Tunisia con oltre diecimila chilometri quadrati ha i più grandi prati di posidonia nelle coste del Nord Africa, ma l'inquinamento e le sostanze chimiche rilasciate in mare dalle industrie di fosfato li hanno danneggiati. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore in India che sta ostacolando la coltivazione di frumento e causando disagi alla popolazione.

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Tel:   338 1809310          Data:    02/05/2022                         n:   5015      


Tetti delle abitazioni adattati a forti piogge

I cambiamenti climatici rendono sempre più frequenti fenomeni estremi come intense precipitazioni piovose e nubifragi magari dopo lunghi periodi di siccità, quindi potrebbe essere utile adattare i tetti delle abitazioni esistenti e progettare quelle nuove in modo da farli diventare come spugne per catturare le precipitazioni piovane evitando che si possano trasformare in torrenti d'acqua che allaghino le città. E' possibile ad esempio installare in centri abitativi sistemi idraulici collegati a cisterne oltre a tetti verdi con opportuna vegetazione, poi l'acqua trattenuta con l'evaporazione può raffrescare gli ambienti nei periodi caldi. Per e progettare nuove città (il rialzo del livello del mare renderà presto inabitabili alcune grandi aree urbane) bisognerebbe tenere conto che le grandi superfici impermeabili abbassano la qualità della vita, tendono spesso a surriscaldarsi e ad allagarsi.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/04/2022                         n:   5010      


Piove al Nord in Italia su culture compromesse

Le precipitazioni piovose tanto aspettate finalmente bagnano i secchi terreni del centro-nord in Italia, ma in molti casi le culture sono già compromesse; infatti, le sementi non hanno ben radicato a causa della prolungata siccità, poi le coltivazioni programmate sono in sofferenza e le piantine non sono cresciute a sufficienza anche se si spera di salvare parte del raccolto. Vi sono richieste di fondi per fronteggiare l'emergenza e non mancano i problemi per laghi alpini e corsi d'acqua in genere, poi bisognerebbe intervenire per evitare il proliferare delle alghe. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la minaccia costituita dai cambiamenti climatici per i cactus in tutto il mondo a causa della perdita del loro habitat ed altri fattori stressanti con molte specie in via di estinzione, uno dei gruppi di organismi più a rischio del pianeta.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/04/2022                         n:   5007      


Danni ingenti in Sud Africa per le inondazioni

Le autorità sudafricane hanno lamentato come i cambiamenti climatici siano responsabili delle devastazioni verificatesi nella provincia di KwaZulu-Natal e nella città portuale di Durban, importante anche per l'economia del paese, a causa delle recenti precipitazioni torrenziali e conseguenti inondazioni. Nel frattempo è aumentato ad oltre quattrocento il numero delle vittime mentre ancora si scava fra i detriti lasciati dai torrenti d'acqua impetuosa che hanno provocato danni ingenti. Si parla di persone traumatizzate che non riescono nemmeno ad alimentarsi poi altre che non possono muoversi fra strade inagibili, ponti crollati e abitazioni pericolanti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i numerosi incendi verificati in alcune zone del Nord in Italia con decine di ettari di vegetazione andati in fumo, favoriti in parte dalla siccità prolungata.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/04/2022                         n:   5004      


E' ancora possibile limitare il surriscaldamento

Un pianeta più caldo in media di due gradi significa dover fronteggiare profondi cambiamenti climatici, ma è ancora possibile secondo i ricercatori limitare il surriscaldamento se saranno applicate le misure già approvate per tagliare le emissioni entro il 2030, poi bisognerà raggiungere le zero emissioni entro il 2050. Riuscire a limitare il surriscaldamento a un grado e mezzo potrebbe salvare alcune specie dall'estinzione oltre ad evitare che alcune isole siano sommerse dall'acqua del mare. E' necessaria una visione positiva per raggiungere gli obiettivi, perché la terra è più calda di oltre un grado in media (in pratica rispetto all'era preindustriale e quindi circa alla fine del 1800), ma rimane ancora un piccolo margine su cui bisogna impegnarsi per evitare di superare i limiti fissati; poi inutile dire che la deforestazione deve essere subito fermata ed altre azioni per la tutela naturalistica sono urgenti.

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Tempesta storica di neve prevista in Canada

Si sta avvicinando in vaste aree del Canada una tempesta di neve accompagnata da forti raffiche di vento in grado di rivaleggiare secondo le previsioni meteo a quella che nel 1997 per tre giorni sferzò il sud del Manitoba con conseguenti successive inondazioni disastrose, le autorità hanno avvertito la popolazione di evitare di mettersi in viaggio e fare scorta di cibo e medicinali; poi alcune scuole potrebbero essere chiuse e ad esempio a Winnipeg ci si prepara per la didattica a distanza. Si potrebbero accumulare nei prossimi giorni spessi strati di manto nevoso anche fino a ottanta centimetri nelle alture del sud Manitoba ed in genere le strade saranno difficilmente percorribili considerando che il vento potrebbe favorire la formazione di lastre di ghiaccio. Ci si aspettano cancellazioni di voli aerei e specialmente nelle aree rurali interruzioni nella fornitura di energia elettrica.

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Nuovo record di deforestazione in Amazzonia

Le immagini satellitari avrebbero rilevato una distruzione di oltre novecentoquaranta chilometri quadrati di foresta pluviale in Amazzonia e quindi un nuovo record trimestrale nei primi tre mesi del 2022 rispetto ad un anno fa. Le autorità locali forniscono dati contraddittori riguardo la reale portata della deforestazione che in pratica è aumentata in modo significativo con l'ultima amministrazione che dal 2019 secondo alcuni ha allentato l'attenzione riguardo la tutela ambientale favorendo lo sfruttamento dei terreni (dopo aver tagliato gli alberi) per far diventare il Brasile molto forte sui mercati per l'esportazione di carne e soia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il rischio di un effetto domino globale sul prezzo del cibo determinato da fattori come cambiamenti climatici, conflitti, aumento prezzi di fertilizzanti, combustibili, attrezzi agricoli.

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Tel:   338 1809310          Data:    09/04/2022                         n:   4997      


Maltempo e frane nello stato di Rio de Janeiro

Dopo le frane che in febbraio avrebbero causato quasi duecentoquaranta vittime presso Petropolis in una zona collinare non distante da Rio de Janeiro in Brasile recentemente si parla di altre frane causate da intense precipitazioni piovose in città costiere a sud dello stato di Rio de Janeiro e nell'area Baixada Fluminense con conseguenti difficoltà di circolazione e interruzioni dell'erogazione di energia elettrica. Sarebbero quattordici le vittime e settanta famiglie rimaste senza abitazione che le autorità cercano di aiutare garantendo opportuni rifugi e affittando alloggi. Si parla di località dove sono caduti oltre trecentoventi millimetri di pioggia in un giorno (la quantità media di precipitazioni piovose di sei mesi) e spesso si tratta di destinazioni turistiche, quindi con danni anche economici da questo punto di vista e casi in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza.

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Tempo instabile in Italia con qualche danno

La perturbazione che ha portato grazie alle precipitazioni piovose un po' di sollievo alla vegetazione sofferente per un prolungato periodo di siccità ha causato anche qualche danno nelle vaste aree interessate dall'ondata di maltempo; ad esempio ad alcuni tetti, alberi, poi per frane e disagi (..due feriti ed un disperso). Nevica sulle aree alpine colpite dagli incendi, si parla di centottanta ettari di vegetazione andati in fumo nei boschi del bellunese, e la neve consente di accumulare delle riserve idriche sulle alture anche se si parla ancora di scarsa portata monitorata dei fiumi rispetto al passato; infatti, a quanto pare non basta qualche ora di pioggia per risolvere i problemi legati alla siccità. Non mancano le preoccupazioni per le coltivazioni a causa del forte sbalzo di temperatura che potrebbe causare un calo di produttività ad una vegetazione già provata dalla siccità.

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Tutelare al massimo la fertilità del terreno

Per far fronte ad un degrado sempre più marcato dei terreni fertili che rischia di dimezzare le produzioni agricole in quasi tutto il globo è opportuno ritornare a pratiche agricole sostenibili, quindi ad esempio non togliere alberi, piante e siepi come accade spesso per l'agricoltura intensiva in modo che il vento non faccia diminuire l'umidità dei terreni e che i nubifragi possano dilavare i nutrienti; poi bisognerebbe utilizzare i fertilizzanti (di origine naturale) con criterio al tempo della semina selezionando raccolti resistenti ai cambiamenti climatici. Riducendo il dissesto idrogeologico si potrebbe evitare che in caso di intense precipitazioni piovose si formino dei torrenti d'acqua che danneggiano le coltivazioni e cercare di intercettare con apposite opere idrauliche i flussi idrici in aree golenali, grandi invasi, laghi, cisterne fino a piccoli diffusi serbatoi da utilizzare localmente.

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Temperature anomale su poli surriscaldati

Antartide e Artico sarebbero stati entrambi interessati recentemente da fiumi atmosferici di aria surriscaldata (in senso figurato), almeno dai dati monitorati dai ricercatori che avrebbero rilevato temperature più alte anche di quaranta gradi Celsius rispetto alla media al polo Sud e fra i venti e i trenta al Nord. Si tratta di una coincidenza piuttosto inusuale con conseguenze per la stabilità delle masse ghiacciate considerando che ad esempio su alture a tremila metri nell'est dell'Antartide si è passati da meno cinquanta - quaranta gradi sotto zero a circa meno undici anche se rimanendo sotto zero almeno non c'è fusione dei ghiacci. Questo evento è comunque di portata sorprendente e potrebbe significare un anticipo della stagione in cui i ghiacci tendono a sciogliersi; quindi con un ulteriore probabile rialzo del livello dei mari, con dati rilevati precedentemente che erano già preoccupanti.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/03/2022                         n:   4985      


Serie di tornado in Louisiana e Texas

Sarebbero due le vittime e diversi i feriti a causa di una serie di tornado che hanno attraversato alcune aree in Louisiana ed il Texas lasciando una scia di distruzione definita come devastante, poi in Alabama sono stati registrati danni ad edifici per precipitazioni piovose torrenziali. Sedici contee sono state interessate dallo stesso sistema di tornado, poi si parla anche di folate di vento fortissime ad oltre trecento chilometri orari che classificherebbero uno di questi vortici distruttivi come EF-3. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il progetto in Canada di utilizzare della neve compressa aumentandone la densità diminuendo lo spessore per formare delle specie di coperture per preservare il permafrost, in modo da cercare un metodo (se dovesse funzionare) per diminuire i danni a strade ed infrastrutture.

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Tel:   338 1809310          Data:    24/03/2022                         n:   4983      


Grave siccità al centro-nord in Italia

Le precipitazioni piovose sono state scarse o anche del tutto assenti da tre mesi in ampie aree al centro-nord in Italia con conseguente grave siccità e rischio per la ripresa vegetativa primaverile e agricoltura praticamente priva di risorse idriche dal momento che ad esempio Po e Ticino sono in secca. Si parla del sessantacinque percento di pioggia in meno e circa due gradi di aumento delle temperature invernali con località in provincia di Verona dove è stato necessario ricorrere alle autobotti per rifornire gli acquedotti di acqua potabile (poca la neve in quota e non mancano poi diversi incendi). Per evitare la desertificazione del territorio bisognerebbe realizzare invasi, aree golenali, grandi cisterne e serbatoi che alimentano irrigazioni goccia a goccia gestite da programmi informatici; poi individuare le perdite negli acquedotti e gli sprechi del prezioso liquido.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/03/2022                         n:   4980      


Forte terremoto sulla costa est del Giappone

Sarebbero quattro le vittime ed oltre cento i feriti a causa di un terremoto di magnitudo 7.4 sulla costa est al largo di Fukushima che ha fatto deragliare un treno ad alta velocità ed aperto una fenditura nel manto stradale di un'autostrada, ma senza arrecare danni alle centrali nucleari Daiiki, Daini ed Onagawa (a pochi giorni di distanza dalle manifestazioni per il ricordo del disastro dell'undici marzo 2011 con fusione dei noccioli della Daiiki); poi anche un iniziale allarme tsunami per onde alte oltre un metro nel nord-est del paese è stato ridimensionato dopo che sono state monitorate onde di circa trenta centimetri più alte del normale. Si sono verificate delle scosse di assestamento che hanno innervosito ed un po' spaventato la popolazione e si sono verificate delle interruzione della fornitura di energia elettrica anche per due milioni di utenze a Tokyo.

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Tel:   338 1809310          Data:    17/03/2022                         n:   4977      


Conferenze su come vivere in armonia con la natura

Nella città svizzera di Ginevra si tiene una conferenza su come tutelare la biodiversità vivendo in armonia con la natura evitando l'estinzione di specie vulnerabili in attesa di un convegno più ampia a Kunming in Cina che dovrebbe mirare ad accordi internazionali, ma si tratta di eventi che nel complesso con precedenti conferenze hanno subito ritardi per la pandemia n-Cov ed ora vi sono conflitti fra nazioni che complicano ulteriormente la situazione riguardo un possibile accordo. Oltre un milione di specie potrebbero sparire nei prossimi decenni e la pressione umana sull'ecosistema è insostenibile per un pianeta fragile e bisognoso di cure. E' probabile che ci trovi a fronteggiare nuovi patogeni e specie non autoctone che sconvolgono l'equilibrio naturalistico a causa di uno sfruttamento senza criterio delle risorse disponibili.

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Intense precipitazioni piovose a Sydney

Continua l'ondata di maltempo in Australia caratterizzata da intense precipitazioni piovose e nubifragi, a Sydney si parla di inondazioni di ponti ed abitazioni, macchine sommerse, disagi per la popolazione ed anche il tetto di un supermercato crollato; sessantamila le persone che avrebbero ricevuto un ordine di evacuazione oltre a varie allerte (venti le vittime nella costa est in totale nelle aree che sono state interessate dalle forti piogge). Alcuni hanno fatto il paragone con la devastazione causata dagli incendi boschivi verificatisi fra fine 2019 ed inizio 2020 per far comprendere la portata dell'evento estremo con strade chiuse, infrastrutture danneggiate e prolungate interruzioni della fornitura di energia elettrica; poi molte abitazioni colpite dopo le ispezioni risultano inabitabili e ad esempio la città di Mullumbimby è tagliata fuori da servizi telefonici ed internet.

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Australia molto colpita dai cambiamenti climatici

Le temperature monitorate in Australia starebbero aumentando più velocemente rispetto al resto del globo con la conseguenza che con maggiore evaporazione l'atmosfera diventa sempre più carica di vapore acqueo e quindi con successive precipitazioni piovose torrenziali e nubifragi, come sta accadendo da alcuni giorni sulla costa est del paese. E' aumentato a tredici il bilancio delle vittime con duecentomila persone evacuate ed altre trecentomila avvisate di tenersi pronte all'evacuazione, poi vi sarebbero esondazioni con allagamenti dalla diga di Warragamba a sud-ovest di Sydney (che fornisce l'ottanta percento dell'acqua alla città). Alcuni meteorologi parlano di una specie di lungo fiume atmosferico carico di vapore acqueo che alimenta ora l'ondata di maltempo ed in genere inondazioni, incendi, cicloni e siccità sono più frequenti ed intensi in Australia.

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Si estende l'ondata di maltempo in Australia

Le precipitazioni piovose torrenziali che hanno interessato il Queensland nei giorni scorso causando undici vittime e notevoli disagi alla popolazione continuano ad interessare la costa est dell'Australia e l'ondata di maltempo si estende sempre più al Nuovo Galles del Sud e quindi con rischi anche per i cinque milioni di abitanti di Sydney. Nel frattempo decine di migliaia di persone sono state evacuate ed anche un ospedale, poi le autorità avvertono che centinaia di migliaia potrebbero essere interessati da questi eventi estremi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Italia intense nevicate hanno interessato ad esempio il Molise e la Puglia con danni alle coltivazioni e agli alberi che erano già in fiore dopo un periodo caratterizzato in queste regioni da temperature sopra la media del periodo.

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Inondazioni in Australia, terremoto in Indonesia

Precipitazioni piovose torrenziali avrebbero interessato ampie zone del Qeensland ed in particolare la sua capitale Brisbane con prolungati nubifragi; si parla di sette vittime, oltre millequattrocento case a rischio di inondazioni, mentre oltre ventimila sono rimaste senza fornitura di energia elettrica, chiuse le spiagge con danni al turismo. Per quanto riguarda l'Indonesia sarebbero due le vittime oltre a evacuazioni, disagi e panico a causa di un terremoto di magnitudo 6.1 che recentemente ha scosso la costa ovest dell'isola di Sumatra ed è stato sentito chiaramente a Singapore e Malaysia, in quest'ultimo caso vi sono state anche evacuazioni di persone. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il pericolo costituito dal conflitto in Ucraina (anche per la minaccia di uso di armi tattiche) ad esempio per scontri in un deposito di scorie radioattive nella zona di Chernobyl.

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Incendi favoriti da notti meno fresche e umide

Gli incendi potrebbero diventare sempre più frequenti a causa di notti meno fresche e umide che favoriscono la siccità e i ricercatori suggeriscono di adottare misure di prevenzione anche per evitare che squadre di pompieri si trovino a fronteggiare incontrollabili vasti fronti di fuoco che esauriscono rapidamente le loro energie. In genere si spendono somme elevate per spegnere gli incendi e non abbastanza per prevenirli, ma con il surriscaldamento climatico bisognerebbe invertire questa tendenza; poi gli incendi producono biossido di carbonio e sostanze tossiche inquinanti decisamente poco salutari da inalare. Molti luoghi del pianeta dove un tempo era impensabile ipotizzare vasti incendi ora sono vulnerabili e quelli che già erano a rischio non possono che diventare elevati pericoli per intere popolazioni.

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Un ciclone si avvicina al Madagascar

A due settimane di distanza dal ciclone "Batsirai" che ha causato almeno centoventi vittime ed ingenti danni un altro vortice chiamato "Emnati" formatosi nell'Oceano Indiano sta per sferzare il Madagascar, il quarto dall'inizio dell'anno per questo paese che non dispone di molti mezzi per fronteggiare questo tipo di emergenze, con raffiche di vento previste fra centocinquanta e trecentoquindici chilometri orari. Le isole di Mauritius e La Reunion sono state già interessate dal ciclone che attualmente è a meno di trecento chilometri da Antanarivo capitale del Madagascar e si avvicina a circa venti chilometri orari. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'aumento delle emissioni di biossido di carbonio a causa dell'uso del carbone al posto del gas ad esempio in Europa per tensioni sul mercato energetico che evidenziano i gravi ritardi al passaggio alle energie rinnovabili.

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Danni per passaggio di una tempesta in Europa

Dopo aver sferzato molti paesi europei con raffiche di vento fortissime, in Gran Bretagna a quasi duecento chilometri orari picco di vento record per questo paese, causando danni e disagi la tempesta "Eunice" ha lasciato al buio ampie zone della Francia oltre ad ostacolare la viabilità ferroviaria e stradale; poi il vortice accompagnato da forte vento ed alte onde sulle coste a quanto pare si dirige verso l'Italia (mentre in Francia si avvicina un'altra tempesta). I meteorologi parlano di una confluenza inusuale di un sistema pressorio nell'Atlantico che ha amplificato gli effetti della tempesta come era accaduto nel 1987. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche lo sbalzo di temperatura che ha interessato il Vietnam (paese alle prese anche con un record giornaliero di contagi 19-nCoV) passato rapidamente da trenta gradi Celsius a meno di otto con inevitabili disagi nella popolazione.

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Una tempesta sferza Gran Bretagna e Olanda

Sarebbero almeno nove le vittime in Gran Bretagna, Irlanda e Olanda a causa del passaggio della tempesta "Eunice" (preceduta da un altro forte vortice chiamato "Dudley") caratterizzata da forti raffiche di vento ed alte onde sulle coste che hanno sradicato alberi danneggiato alcuni tetti oltre a provocare disagi con voli e treni cancellati, molte navi e imbarcazioni rimaste i porto, circolazione stradale ostacolata; poi le autorità hanno diramato avvisi alla popolazione di rimanere a casa evitando gli spostamenti. In Belgio il centro cittadino della piccola città di Asse è stato evacuato per il pericolo del crollo del campanile di una chiesa, allerta anche in Danimarca e Germania. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il problema riscontrato alla foce di molti grandi fiumi nel mondo per la risalita del cuneo salino legato al rialzo del livello dei mari.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/02/2022                         n:   4954      


Nubifragi a Rio de Janeiro e siccità in California

Sarebbero trentaquattro le vittime causate da precipitazioni piovose torrenziali con conseguenti frane ed inondazioni presso Rio de Janeiro, particolarmente colpita una località turistica posta in una zona collinare; le autorità brasiliane hanno inviato squadre di soccorritori per aiutare le persone in difficoltà e cercare eventuali dispersi. Per quanto riguarda la California si parla di una siccità senza precedenti con danni che si sommano a quelli già rilevati l'anno scorso e previsioni meteo poco rassicuranti, si calcola che il quarantadue percento di quella che è definita come una "megasiccità" sia da attribuire a cambiamenti climatici provocati dall'uomo; poi le scarse precipitazioni in questo periodo interessano altre aree degli Stati Uniti. Da segnalare che recentemente ha piovuto in Italia portando un po' di sollievo (ma con livelli dei fiumi sempre bassi) e la popolazione attende le piogge con ansia anche in Spagna e Portogallo.

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Tel:   338 1809310          Data:    16/02/2022                         n:   4951      


Aumentata la raccolta di semi delle Svalbard

Per preservare oltre unmilionecentomila semi prodotti da seimila piante di tutto il mondo da guerre, malattie e catastrofi sarebbe stata aumentata la raccolta depositata alle Svalbard presso l'isola Spitsbergen che si trova fra Norvegia e Polo Nord; poi tramite lunghe gallerie sotto il ghiaccio è possibile raggiungere questo deposito sotterraneo aperto solo pochi giorni all'anno per evitare l'esposizione ad agenti esterni che possano danneggiare o contaminare i semi. I geni che si cerca di conservare proteggendo bene i relativi semi ora provengono da Sudan, Uganda, Nuova Zelanda, Germania, Libano e da aree aride del Medio Oriente. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la grave siccità che sta colpendo il sud del Brasile (mentre aree a nord sono state colpite da nubifragi), recentemente è stata notata una moria di pesci al Lagoa do Peixe il cui livello è molto sceso per le scarse precipitazioni piovose.

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Piogge torrenziali e frane in Colombia

Sarebbero almeno quattordici le vittime e trentacinque i feriti in Colombia a causa di una frana favorita da precipitazioni piovose torrenziali nella municipalità di Dosquebradas presso la città di Pereira provincia di Risalalda e i soccorritori scavano fra le macerie delle abitazioni interessate dal movimento franoso, poi le autorità hanno evacuato decine di persone per l'esondazione del fiume Otun. Le frane sono frequenti in Colombia a causa della conformazione montagnosa dei terreni e le frequenti forti piogge che mettono a rischio la stabilità delle fragili case costruite con materiali poveri (nella città di Mocoa nel 2017 oltre trecentoventi persone hanno perso la vita per una frana). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Italia la tutela ambientale, della biodiversità e degli ecosistemi sono stati inseriti in due articoli della Costituzione.

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Tel:   338 1809310          Data:    09/02/2022                         n:   4945      


Danni in Madagascar a causa di un ciclone

Sarebbero venti le vittime e decine di migliaia le persone evacuate in Madagascar a causa del passaggio del ciclone "Batsirai" caratterizzato da precipitazioni piovose torrenziali e raffiche di vento ad oltre centosessanta chilometri orari, poi si parla di danni rilevanti con edifici crollati, interruzione della fornitura di energia elettrica in vaste aree e inondazioni; particolarmente colpita la città di Nosy Varika sulla costa est rimasta isolata per le inondazioni e dove la maggior parte delle case è crollata (il novantacinque percento degli edifici). Delle persone ospitate in strutture nella città Mananjary hanno detto che anche i tetti di scuole e chiese sono stati scoperchiati dalle raffiche di vento. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'anomalo scioglimento dei ghiacciai monitorato sul monte Everest molto superiore al previsto.

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Tel:   338 1809310          Data:    07/02/2022                         n:   4943      


Evitare il declino irreversibile dell'Amazzonia

Secondo i ricercatori la perdita dal venti al venticinque percento della vegetazione in Amazzonia potrebbe causare un irreversibile declino fino a portare ad un'accelerazione e quindi trasformazione in savana con impatto catastrofico per il cambiamento climatico e la biodiversità. Gli ecologisti non riescono a proteggere la foresta dagli speculatori ed avvertono che il punto di non ritorno si sta avvicinando, poi si parla che la popolazione indigena se adeguatamente finanziata riesca a organizzarsi bene nella tutela del territorio rispettando i diritti della natura (ad esempio per delle comunità presenti in Colombia che utilizzano una specie di minigoverno). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le preoccupazioni in Italia per la scarse precipitazioni piovose, con regioni in cui non piove da due mesi e quindi anche inquinamento da polveri sottili e poca neve in montagna e di conseguenza scarse riserve idriche.

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Tel:   338 1809310          Data:    04/02/2022                         n:   4941      


Inondazioni e frane in Brasile

Precipitazioni piovose torrenziali hanno causato inondazioni e frane nel sud-est del Brasile, si parla di almeno ventiquattro vittime (fra cui otto bambini) ed alcuni dispersi nello stato di San Paolo dove circa cinquecento persone sono rimaste senza abitazione o sono state evacuate. Nella stagione delle piogge sono frequenti le frane in Brasile ed i meteorologi affermano come l'intensità delle precipitazioni sia dovuto alla "Nigna", una corrente ciclica dell'Oceano Pacifico, oltre soprattutto ai cambiamenti climatici. Da segnalare altre emergenze naturalistiche come ad esempio una fuoriuscita di petrolio da un oleodotto nell'est dell'Ecuador con conseguente inquinamento di due ettari di parco nazionale e di un fiume utilizzato per usi idrici da una comunità indigena, poi in Italia un incendio favorito dalla siccità sta divorando la vegetazione fra Como e Varese.

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Sversamento di greggio in Thailandia

Si stima che oltre cinquanta tonnellate di greggio siano fuoriuscite da un oleodotto sottomarino nel Golfo di Thailandia circa venti chilometri al largo della provincia di Rayong imbrattando un'incontaminata spiaggia turistica, poi l'inquinamento da idrocarburi pesanti potrebbe interessare un parco nazionale presso l'isola Ko Samet. Una debole corrente ha tenuto la chiazza oleosa lontana dalle arre costiere quindi senza avere impatto sulla fauna marina e sulla pesca, poi è stata individuata la falla nell'oleodotto e si cerca di contenere la dispersione dell'inquinamento. Da segnalare altre emergenze naturalistiche come lo stanziamento di una somma per la protezione della Grande Barriera Corallina in Australia (giudicata insufficiente e in ritardo senza risolvere le cause dello sbiancamento dei coralli), poi in Perù le autorità hanno aumentato da seimila a dodicimila barili di petrolio lo sversamento collegabile al disastro ecologico.

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Un terremoto scuote il Giappone

Un sisma di magnitudo 6.6 è stato registrato nel sud-ovest ed ovest del Giappone causando almeno nove feriti, si parla di forti scosse ma senza successive onde di tsunami; poi molte persone hanno perso l'equilibrio e sono state costrette ad appoggiarsi su qualcosa di stabile per potersi muovere trovando difficile fare ogni movimento. Si sono verificate delle temporanee interruzioni della fornitura di energia elettrica nelle aree maggiormente interessate dalle scosse di terremoto ed alcuni lamentano danni per la caduta di oggetti vari. Da segnalare cambiando argomento sempre in Giappone lo sfruttamento eccessivo delle sorgenti sotterranee di acqua calda geotermale per usi abbastanza futili (nelle case in piscine e a volte per turismo), con notevole impatto ambientale sulla falda acquifera ed un ecosistema naturale definito come piuttosto fragile.

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Tel:   338 1809310          Data:    24/01/2022                         n:   4930      


Perdita di greggio da una nave presso Lima in Perù

Le autorità del Perù avrebbero chiesto dei risarcimenti per i danni causati dallo sversamento di idrocarburi pesanti da una nave al largo delle coste del Perù presso Lima anche a causa delle proteste dei pescatori locali. L'incidente è stato causato (?) dallo tsunami originatosi a diecimila chilometri di distanza da un vulcano sottomarino alle isole Tonga qualche giorno fa e hanno interessato soprattutto un tratto di spiaggia lungo tre chilometri, poi le immagini fornite da un drone mostrano uno spesso strato oleoso in mare probabilmente dovuto alla fuoriuscita dalla nave di circa seimila barili di greggio in seguito al forte moto ondoso. Si parla di disastro ecologico con fauna marina colpita (pesci e uccelli morti galleggiano sulla scura macchia oleosa) e notevoli difficoltà dei volontari che cercano di ripulire la spiaggia imbrattata e di fronteggiare l'emergenza.

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Tempesta di neve nell'est degli Stati Uniti

Una combinazione di forti precipitazioni nevose, ghiaccio e folate di vento starebbero interessando oltre ottanta milioni di persone nell'est degli Stati Uniti con conseguenze rilevanti sulla mobilità dal momento che alcune strade sono impraticabili (a volte per auto che sono slittate sul manto stradale), molti voli aerei sono stati cancellati, interruzioni della fornitura elettrica in vaste zone, poi un tratto di un'autostrada in Nord Carolina è stato chiuso. Il tetto di una scuola è crollato in Nord Carolina a causa della tempesta di neve senza causare feriti, ma con disagi per gli studenti. Le autorità della Georgia, Virginia e Nord Carolina hanno dichiarato lo stato di emergenza. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che al largo delle isole Tonga si parla di una nuova eruzione vulcanica ed è stata monitorata attività sismica.

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Guardare i segni della natura per il clima globale

Limitarsi a monitorare l'aumento delle temperature medie del globo potrebbe non essere un buon metodo per misurare la cosiddetta febbre del pianeta, almeno secondo l'opinione di ricercatori che consigliano di guardare anche i segni della natura come lo scioglimento dei ghiacci, i cambiamenti nelle abitudini degli animali e dei parametri relativi alle migrazioni; infatti, il 2021 risulta essere al sesto posto fra gli anni più caldi anche se questo non vuol dire che la traiettoria di surriscaldamento stia calando. Bisognerebbe analizzare i vari segni vitali del pianeta ad esempio facendo attenzione a misurare l'intensità di effetti estremi complessi e non limitarsi ad archiviare dei semplici dati, poi già era noto che bisognava tenere conto del raffreddamento causato dalla corrente globale "La Nigna" considerando anche che le misurazioni effettuate possono avere un margine di errore.

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Eccessive emissioni di metano

I dati monitorati riguardo le emissioni di metano in atmosfera ne evidenziano un aumento significativo ed in particolare il 2020 con 14,6 parti per miliardo e il 2021 con 16,3 ppb mostrerebbero come queste emissioni siano oltre il doppio della media annuale dei diciassette anni precedenti con conseguenze sul surriscaldamento del pianeta, poi si fa notare che bisognerebbe individuare e riparare le perdite dagli impianti di produzione e trasporto di metano. Gli ultimi sette anni sono i più caldi mai registrati, con un netto margine, secondo ricercatori europei anche se in realtà il 2021 non è stato il più caldo (anche se un poco in più del 2015 e del 2018), ma bisogna tenere conto del raffreddamento causato da una corrente globale chiamata "La Nigna" che periodicamente fa sentire i suoi effetti. Da tenere presente che il metano è potenzialmente più potente del biossido di carbonio nel provocare il surriscaldamento globale.

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Precipitazioni piovose torrenziali a Sumatra

Gli argini di molti fiumi hanno ceduto a Sumatra a causa della pressione esercitata da intense piogge che da giorni interessano l'isola indonesiana, si parla di due bambini vittime delle inondazioni e circa ventiquattromila persone evacuate. Gli ambientalisti affermano che la deforestazione per fare spazio alla coltivazione intensiva di palma da olio ha peggiorato il disastro; poi altri dicono che si verificano da cinque ad otto inondazioni ogni anno, ma questa è una delle peggiori con l'area presso Pirak Timur nella provincia Aceh fra le più colpite. In Indonesia sarebbe stato registrato anche un terremoto di magnitudo sei al largo in mare senza conseguenze. Da segnalare cambiando argomento che in Colorado negli Stati Uniti (paese alle prese con un'ondata nCov definita come mai vista) gli incendi sono stati spenti da una nevicata, quasi mille le abitazioni distrutte dal fuoco e due dispersi.

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Incendi devastanti in Colorado

Le autorità del Colorado hanno dichiarato lo stato di emergenza a causa degli incendi devastanti che avrebbero distrutto circa trecentosettanta abitazioni presso Sagamore con altre duecentodieci ad alto rischio per le alte fiamme che si propagano velocemente alimentate dal vento con raffiche a centosessanta chilometri orari e dalla vegetazione rinsecchita da una prolungata siccità definita come storica. Si parla di persone ustionate a volte nel tentativo di recuperare qualcosa dalle proprie abitazioni oltre a migliaia di evacuati per incendi difficili da immaginare un tempo alla fine di dicembre, ma che ormai non stupiscono più di tanto a causa dei cambiamenti climatici globali. Da segnalare sempre negli Stati Uniti (con maltempo a zone un po' a macchie di leopardo) in California aree evacuate nell'area di Los Angeles per nevicate e precipitazioni piovose persistenti con conseguenti inondazioni.

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Difficoltà in Brasile e Malaysia per inondazioni

Le inondazioni favorite da precipitazioni piovose torrenziali che hanno interessato vaste aree del Brasile ed in particolare cinquantotto comunità nello stato di Bahia stanno causando difficoltà di viabilità delle strade e della gestione dell'emergenza, si parla di diciotto vittime ed undicimila evacuazioni. Per quanto riguarda la Malaysia vi sono state polemiche riguardo le caotiche operazioni di soccorso dei cittadini Shah Alam che sono rimasti senza cibo per giorni, ventisette le vittime delle recenti inondazioni e molte persone lamentano di aver perso tutto mentre si cercano ancora diversi dispersi. Da segnalare che nelle Filippine è salito ad oltre trecentottanta il bilancio delle vittime a causa del super tifone "Rai" che ha causato gravi danni (ad abitazioni, strade, raccolti agricoli) nelle aree del centro-sud colpite, decine anche i dispersi.

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Microplastica nella troposfera

Quando la microplastica raggiunge la troposfera è come se entrasse in un'autostrada ad alta velocità, almeno secondo ricercatori che avrebbero trovato questi frammenti plastici di meno di cinque millimetri ad un'altezza che si avvicina ai tremila metri nei Pirenei francesi presso l'osservatorio Pic du Midi, una stazione di monitoraggio che doveva risultare pulita per la limitata influenza ambientale locale. Le traiettorie calcolate di provenienza delle masse d'aria analizzate alcuni anni fa suggerivano una provenienza dal Nord Africa e Nord America, poi altre fonti potrebbero essere il Mediterraneo e l'Oceano Atlantico dal momento che i frammenti di plastica dai mari raggiungono l'atmosfera entrando in un ciclo indefinito. Non vi sarebbe pericolo per la salute nei campioni del Pic du Midi per quanto riguarda la quantità dei frammenti, ma sono abbastanza piccoli da poter essere inalati.

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Difficoltà nelle Filippine per un tifone

Centinaia di migliaia di persone sono state costrette ad evacuare le zone al centro-sud colpite dal forte tifone "Rai" (chiamato dai locali Odette) caratterizzato da folate di vento a quasi duecento chilometri orari e forti precipitazioni piovose che sferzano l'arcipelago delle Filippine rimaste spesso anche senza fornitura energetica e di acqua potabile, difficili gli spostamenti e le comunicazioni; poi si parla di oltre venti vittime, diversi feriti e problematiche sanitarie. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che il vulcano Semeru in Indonesia ha eruttato nuovamente senza causare feriti o danni; infatti, i villaggi erano già stati evacuati anche se non è stato possibile portare in salvo molti animali, come accaduto due settimane fa, perché la popolazione è fuggita presa dal panico sospendendo anche le ricerche dei precedenti dispersi.

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Tel:   338 1809310          Data:    18/12/2021                         n:   4899      


Artico surriscaldato e vulnerabile

Da tempo è noto come l'Artico si sta surriscaldando ad un ritmo più che doppio come velocità rispetto al resto del pianeta e questo fenomeno starebbe evidenziando delle inevitabili vulnerabilità; ad esempio si vedono molti rifiuti rilasciati dalle navi che sporcano le spiagge, gli incendi in Siberia in zone un tempo permanente ghiacciate sono frequenti, poi la tundra diventa più verde e lussureggiante ed i castori espandono il loro raggio di azione. Una temperatura di trentotto gradi Celsius monitorata in Siberia lo scorso anno il venti giugno è stata riconosciuta come nuovo record ed immessa nell'archivio degli eventi climatici estremi del globo. Le temperature medie nella Siberia Artica avrebbero raggiunto dieci gradi Celsius sopra la norma per la maggior parte dell'estate dello scorso anno; quindi si tratta di dati in grado di influenzare anche le medie globali riguardo il surriscaldamento.

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Scia di devastazione in U.S.A. per i tornado

Decine di tornado hanno colpito diversi stati del Midwest degli Stati Uniti lasciando una scia di devastazione al loro passaggio e detriti che vorticavano a lungo in aria; si parla di oltre ottanta vittime mentre ancora si scava fra le macerie degli edifici ed abitazione crollate, particolarmente colpito il Kentucky dove è stato dichiarato lo stato di emergenza (molti i dispersi in una fabbrica di candele praticamente rasa al suolo). Le temperature medie in ampia aree insolitamente alte a causa dei cambiamenti climatici potrebbero aver favorito la formazione dei tornado fra cui uno molto potente ha continuato la sua corsa imprevedibile per quasi quattrocento chilometri, fenomeno definito come insolito e storico per la meteorologia anche se in parte previsto in passato dai modelli climatici che da tempo avvertono dell'intensificarsi di questi vortici distruttivi.

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Tel:   338 1809310          Data:    12/12/2021                         n:   4893      


Aree a rischio sul vulcano Semeru a Giava

Le autorità indonesiane cercano di individuare le aree a rischio alle pendici del monte Semeru non adatta agli insediamenti umani dopo aver constatato i danni su molti villaggi rimasti praticamente sepolti di cenere dopo la recente eruzione vulcanica, nel frattempo è salito a trentanove il bilancio delle vittime con dodici dispersi. Oltre quattromila persone sono state costrette a raggiungere i rifugi temporanei e si parla di tosse, infezioni ai polmoni e diarrea fra gli evacuati nel distretto di Lumajang. Si stima che in Indonesia otto milioni e seicentomila persone vivano nel raggio di dieci chilometri da un vulcano attivo esposti al flusso piroclastico, come accaduto nel caso del vulcano Semeru che ha eruttato un'imponente nube di ceneri e lapilli nel cielo oltre a far scendere dalle pendici del monte molta lava incandescente e materiale vulcanico.

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Canada ancora in difficoltà dopo le inondazioni

Le basse temperature con formazione di ghiaccio e le precipitazioni nevose in British Columbia potrebbero ostacolare le operazioni di ripristino della viabilità, poi rimane l'allerta meteo con conseguenti difficoltà per il rientro delle popolazioni evacuate e per la ripresa delle normali attività agricole. I danni sono davvero ingenti e non mancano le problematiche mentali anche gravi per chi è stato interessato dalle inondazioni e in precedenza anche dagli incendi. Nell'area Hatzic Prairie della Frazer Valley le autorità avrebbero confermato degli ordini di evacuazione per oltre cinquanta proprietà e su alcuni tratti delle autostrade rimane il pericolo di frane con alcuni snodi importanti ancora non agibili; inoltre, per vaste aree si parla anche di migliaia di animali affogati che dovranno essere rimossi superando non poche difficoltà.

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Maltempo in ampie aree a sud e isole in Italia

Un'ondata di maltempo caratterizzata da raffiche di vento e forti precipitazioni anche nevose ha investito ampie aree a sud ed isole maggiori in Italia, particolarmente colpita la Sardegna dove delle grandinate hanno danneggiato alcuni raccolti agricoli mentre altri sono stati coperti dalla neve, poi in Sicilia si parla di ulteriori frane in zone già interessate da dissesto idrogeologico con conseguenti difficoltà per la viabilità. Le raffiche di vento con alte mareggiate hanno fatto naufragare due pescherecci nel porto di Termoli in Molise, poi si parla di disagi per la popolazione (che deve anche fronteggiare le varie ondate Covid-19). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le lamentele degli ambientalisti dopo che si sono spenti i riflettori della COP26 riguardo l'emergenza dell'inquinamento climatico globale e le poche iniziative prese per tutelare l'ambiente.

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Modelli climatici poco realistici

I metodi attuali per tracciare i modelli climatici sul surriscaldamento del pianeta sono disegnati su tracciati con punti che prevedono la temperatura stimata (per esempio con uno scenario con un grado e mezzo Celsius di rialzo o due) a fine secolo con variazioni basate sui provvedimenti adottati per ridurre l'inquinamento, ma i ricercatori sostengono che questi modelli sono poco realistici e potrebbero dare ai paesi la falsa impressione di avvicinarsi alle linee guide previste negli accordi COP26 sulla transazione ecologica. E' probabile che il surriscaldamento sarà maggiore del previsto, da oltre due gradi Celsius a quasi tre, poi alcuni scenari sempre che si aggirano intorno ai tre gradi di surriscaldamento medio globale sfruttano anche dei modelli basati sull'andamento della pandemia Covid-19 a seconda delle misure di contenimento prese per arginare la diffusione del virus.

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Tel:   338 1809310          Data:    23/11/2021                         n:   4876      


Inondazioni in Canada in British Columbia

Dei nubifragi avrebbero trasformato vaste aree a sud-ovest della British Columbia in laghi tanto da costringere all'evacuazione dell'intera città di Merritt, poi si parla di una vittima a causa di una frana presso Lillooet e si cerca di individuare se vi siano altre vittime (anche fra alcune auto sommerse); inoltre, gli avvisi di evacuazione si moltiplicano in tutte le zone interessate dalle precipitazioni piovose torrenziali. Le autorità hanno allestito dei centri di evacuazione poi per la difficoltà degli spostamenti stradali e la limitata disponibilità di posti letto negli alberghi in molti casi si consiglia alle persone la cui abitazione è inagibile di recarsi da parenti ed amici. Come spesso capita in caso di inondazioni le coltivazioni agricole sono finite sott'acqua ed anche per gli animali vi sono notevoli difficoltà a trovare un posto per mettersi in sicurezza.

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Tel:   338 1809310          Data:    17/11/2021                         n:   4871      


Imposizioni necessarie per ridurre le emissioni

Indipendentemente dalle decisioni definitive che saranno prese a Glasgow in Scozia per la COP26 risulta evidente che è necessario adottare imposizioni realistiche a chi produce emissioni inquinanti incontrollate nel pianeta per fare in modo che le temperature globali rimangano nei limiti di un grado e mezzo Celsius di aumento, quindi evitare che il pianeta risulti invivibile con una qualità di vita molto scarsa. Bisognerebbe tenere presente che i danni economici causati dai cambiamenti climatici sono fra le prime voci di spesa dei vari paesi e quindi non agire adesso significa minare alle basi l'economia (ed in ultima analisi deve essere valutato come fattore salutare). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i livelli altissimi di smog monitorati a New Delhi in India con aria irrespirabile, le auto sarebbero le maggiori responsabili per oltre il cinquanta percento della spessa cappa di smog che grava sulla metropoli.

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Tel:   338 1809310          Data:    13/11/2021                         n:   4868      


Una montagna da scalare a Glasgow per la COP26

Per raggiungere il traguardo di riuscire a limitare il surriscaldamento del pianeta ad un grado e mezzo Celsius nei prossimi anni c'è ancora una montagna da scalare, almeno secondo le dichiarazioni delle autorità a Glasgow per la COP26 mentre fra tre giorni la conferenza sulla riduzione delle emissioni inquinanti si avvia alla chiusura. Uno dei meccanismi che si spera di incrementare è quello delle tasse sulle emissioni in modo che chi inquina di più paghi anche in maggior misura, poi questi fondi potrebbero essere spesi per piantare alberi e investire i energie sostenibili. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo caratterizzata da forti precipitazioni piovose che ha investito Sardegna e Sicilia con danni, disagi, previsioni meteo poco favorevoli; a volte interessate le stesse zone devastate poco tempo fa da un uragano.

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Tel:   338 1809310          Data:    10/11/2021                         n:   4865      


Maggiore attenzione agli tsunami

Con l'innalzarsi del livello dei mari le comunità dovrebbero porre maggiore attenzione contro la minaccia costituita dagli tsunami e trovare sistemi innovativi da condividere per diminuire i rischi, almeno secondo le dichiarazioni di organizzazioni internazionali che avvertono di quale possa essere l'impatto distruttivo sulle comunità che vivono in aree costiere investite dalle alte onde che si generano dopo un maremoto. Nel dicembre del 2015 la data del cinque novembre è stata scelta per una giornata di consapevolezza riguardo la pericolosità degli tsunami considerando che si calcola che per il 2030 il cinquanta percento della popolazione mondiale potrebbe vivere in aree esposte ad inondazioni, tempeste e tsunami. Da segnalare cambiando argomento sei vittime, undici feriti e venti dispersi recentemente in Colombia per una frana preso un albergo nel dipartimento di Narino causata da intense precipitazioni piovose.

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Poco tempo per invertire la rotta sul clima

Le dichiarazioni delle autorità indiane a Glasgow per la COP26 di voler raggiungere la neutralità climatica nel 2070 anche se il paese è meno storicamente responsabile delle emissioni incontrollate di gas serra fissano una data decisamente troppo lontana considerando che è rimasto poco tempo per invertire la rotta, poi la Cina fissa quell'obiettivo per il 2060 ma le sue emissioni attuali sono eccessive per riuscire a tenere in equilibrio l'ecosistema. Gli Stati Uniti hanno già emesso una quantità enorme di gas inquinanti e potrebbero fare un maggiore sforzo di riduzione rispetto al 2050 dichiarato senza tenere in considerazione la quantità pro-capite, calcolata in totale, per ogni cittadino americano. In alcuni paesi arabi e in Australia lo stile di vita è decisamente poco ecologista e non sembrano molto intenzionati a volerlo cambiare.

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Tel:   338 1809310          Data:    02/11/2021                         n:   4858      


Ancora nubifragi previsti in Sicilia

Dopo l'uragano mediterraneo caratterizzato da intense precipitazioni piovose e forti raffiche di vento che ha colpito recentemente la Sicilia, in particolare presso Catania causando tre vittime, le previsioni meteo annunciano un altro ciclone con nubifragi in vaste aree della regione dove è già stato dichiarato lo stato di emergenza. I campi allagati con conseguente perdita del raccolto agricolo e le strade e sovrastrutture inondate dove ancora le ruspe stanno lavorando potrebbero ancora essere interessate dal maltempo, poi non si tratta solo di far fronte a piogge torrenziali ma anche al dissesto idrogeologico che peggiora ulteriormente la situazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le lamentele delle autorità australiane (che a quanto pare parteciperanno alla conferenza COP26 di Glasgow) alla riduzione dell'uso del carbone, fonte fossile a cui non vogliono rinunciare.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/10/2021                         n:   4855      


Foresta Amazzonica da risorsa a problema

Da essere parte dei polmoni del pianeta e risorsa globale consentendo di catturare grandi quantità di biossido di carbonio emesse dalle attività umane ora secondo i ricercatori la foresta Amazzonica sta diventando un problema per il pianeta a causa della deforestazione e della ridotta umidità della regione; infatti, i gas ad effetto serra (compreso metano e protossido di azoto) avrebbero raggiunto un nuovo record l'anno scorso nonostante una temporanea riduzione delle emissioni dovute alle misure di contenimento adottate a causa della pandemia Covid-19 con conseguenze anche sul benessere e sulla qualità della vita nel mondo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo nel Sud in Italia con un uragano in Sicilia che avrebbe causato due vittime, un disperso, evacuazioni, difficoltà negli spostamenti, disagi oltre a danni per i nubifragi e successive alluvioni.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/10/2021                         n:   4853      


Precipitazioni piovose torrenziali in India

Sarebbero almeno quarantasette le vittime in India nello stato Uttarakhand a causa di precipitazioni piovose torrenziali con conseguenti inondazioni, frane e danni ad infrastrutture con ponti parzialmente crollati ed interi tratti stradali inagibili, poi si teme che vi siano delle persone intrappolate fra detriti trascinata dalla furia delle inondazioni e dalle macerie in varie località. Un record del livello di pioggia è stato misurato presso Pant Nagar con oltre quattrocento millimetri monitorati in un giorno e quindi quasi il doppio rispetto al precedente record del 1990 (simile situazione anche se meno rilevante presso l'osservatorio di Mukteshwar). Si parla di strade bloccate comprese quelle che collegano a mete turistiche importanti con pellegrini invitati ad evitare di mettersi in marcia verso i santuari e l'area del distretto di Nainital completamente isolata.

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Nubifragi nel Kerala in India

Sarebbero almeno ventisei le vittime a causa di precipitazioni piovose torrenziali e nubifragi con conseguenti inondazioni e frane nel sud dello stato del Kerala in India, poi si parla di diversi dispersi e sono in corso le operazioni di ricerca nei distretti di Kottayam e Idukki. Le autorità hanno adottato delle iniziative di soccorso per le persone interessate dall'ondata di maltempo ed evacuare quelle che vivono in zone colpite da frane ed inondazioni oltre a monitorare la situazione dal momento che potrebbero verificarsi altre intense precipitazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che a causa di forti raffiche di vento una nave è affondata nel fiume Paraguay nello stato del Mato Grosso in Brasile a circa dieci chilometri dalla città di Corumba causando almeno sei vittime ed un disperso, quasi tutti turisti.

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Ciclone tropicale sulle Filippine, nubifragi in Cina

Sarebbero almeno nove le vittime ed undici i feriti a causa del ciclone tropicale chiamato "Kompasu" caratterizzato da precipitazioni piovose torrenziali e folate di vento superiori a cento chilometri orari; si parla di frane e allagamenti con conseguenti danni ad abitazioni e disagi per la popolazione, poi sulle coste alte mareggiate hanno costretto ad evacuazioni oltre al rientro nei porti delle imbarcazioni con il supporto della guardia costiera. L'occhio del vortice si è diretto verso il nord-ovest delle coste dell'isola di Louzon e poi verso la Cina. Per quanto riguarda i nubifragi che recentemente hanno interessato la Cina si teme un rialzo record del prezzo del carbone dopo che sessanta miniere dell'inquinante combustibile fossile sono state inondate a causa delle forti precipitazioni piovose nello Shaanxi, questo potrebbe anche avere in parte ripercussioni sull'economia mondiale.

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Eccessiva impronta ecologica dei canadesi

Lo stile di vita dei canadesi è decisamente poco ecologico dal momento che uno studio avrebbe rilevato che nel 2019 una persona in media ha prodotto l'equivalente di oltre quattordici tonnellate di biossido di carbonio; quindi in pratica per rientrare nei limiti di emissioni previste dall'accordo di Parigi il paese dovrebbe tagliare le emissioni pro-capite di CO2 dell'ottantadue percento nel prossimo decennio e del novantacinque percento per il 2050 a cominciare ad esempio con un minor consumo di carne, di combustibili fossili per autotrazione e per volare. Potrebbe sembrare un taglio davvero drastico ma i ricercatori sostengono che è meglio fare rapidi progressi nel taglio delle emissioni piuttosto che pensare che sia un problema troppo grande da risolvere, poi non esiste un criterio sostenibile universale e ha un senso comprare un'auto elettrica in Islanda con il cento percento di energie rinnovabili ma non in India dove predomina il carbone.

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Terremoto presso Tokyo in Giappone

La scossa che ha fatto tremare la regione di Tokyo è stato valutato inizialmente di magnitudo 6.1 e poi l'intensità rivista a 5.9, la più forte da dieci anni; si parla di trenta feriti oltre a disagi negli spostamenti per cancellazioni di corse ferroviare incluse quelle di i treni ad alta velocità, ritardi della metropolitana, alcune aree rimaste prive della fornitura di acqua ed elettricità e le autorità hanno avvertito la popolazione che potrebbe anche verificarsi una replica sismica di intensità simile. Sono scattati i controlli alle centrali nucleari per verificare eventuali danni, ma non sarebbero emerse criticità. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la conta degli ingenti danni in Italia causati dalle recenti ondate di maltempo caratterizzate da nubifragi, forti raffiche di vento oltre ad insoliti tornado.

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Tel:   338 1809310          Data:    08/10/2021                         n:   4838      


Maltempo in Italia con tornado a Catania

Un'ondata di maltempo caratterizzata da nubifragi, grandine e cellule temporalesche ha interessato vaste zone d'Italia, si parla di una vittima in Toscana a causa del crollo di un muro; poi una tromba d'aria a Catania con feriti, tetti scoperchiati, alberi sradicati, chiusura delle scuole oltre a danni. Disagi per la popolazione sempre in Sicilia anche a Palermo dove alcune strade sono diventate quasi dei fiumi in piena. Allerta meteo anche in Piemonte e a Genova si parla di allagamenti, un ponte crollato in Liguria, strade danneggiate con interruzioni nei collegamenti stradali mentre in altre regioni non sono mancati ritardi anche nei collegamenti ferroviari. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che una tempesta starebbe ostacolando le operazioni di contenimento della fuoriuscita di greggio da un oleodotto al largo delle coste della California.

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Un ciclone tropicale sferza l'Oman

Sarebbero tre le vittime in Oman a causa di un ciclone tropicale chiamato "Shaheen" caratterizzato da forti folate di vento e precipitazioni piovose torrenziali, poi si parla di un disperso ed un'allerta delle autorità ad evacuare le aree costiere oltre ad evitare i viaggi aerei in direzione della capitale Muscat (dove abitano, considerando i dintorni, cinque milioni di persone). L'occhio del vortice con picchi di vento a centoventi chilometri orari è passato a circa sessanta chilometri da Muscat; inoltre, le piogge hanno allagato le strade, molte auto inondate sono state abbandonate ed oltre duemilasettecento persone sono state costrette a raggiungere i rifugi. Per precauzione sarà interrotta la fornitura di energia elettrica presso al-Qurm ad est della capitale. I vicini Emirati Arabi Uniti potrebbero essere parzialmente interessati dalla tempesta.

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Terremoto a Creta e nubifragi in Italia

Un sisma quantificabile di magnitudo 6.1 ha scosso l'isola di Creta ed oltre alla Grecia sarebbe stato avvertito anche in Turchia, si parla di una vittima (a causa del parziale crollo di una chiesa) e nove feriti con la popolazione che si è riversata nelle strade per il panico. Alcuni edifici sono stati danneggiati, poi particolarmente colpito il villaggio di Arvi in Heraklion e si stanno verificando eventuali altri danni. Per quanto riguarda l'Italia violente precipitazioni piovose caratterizzate da nubifragi e grandinate hanno colpito la Toscana e soprattutto Massa Carrara dove è stato richiesto lo stato di calamità anche a causa di una tromba d'aria che ha investito un edificio e sradicato alberi. Tromba d'aria anche ad Alghero con danni e disagi e maltempo in ampie aree della Sardegna con forti sbalzi di temperatura.

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Inondazioni in Sudan e incendi in California

Precipitazioni piovose torrenziali avrebbero interessato oltre trecentomila persone in quattordici dei diciotto stati del Sudan distruggendo quindicimila case e danneggiandone quarantacinquemila; poi si parla di ponti crollati, strade interrotte ed aziende agricole inondate, migliaia di persone costrette a trovare un rifugio dovendo spesso fronteggiare scarsità di cibo, acqua potabile, servizi essenziali. Per quanto riguarda la California si parla di un incendio nel nord del paese presso la città di Redding che si è propagato molto velocemente facendo scattare un ordine di evacuazione per oltre quattromila persone mentre altre trentamila devono tenersi pronte a lasciare le proprie abitazioni. Da segnalare cambiando argomento che si è intensificata l'attività eruttiva del vulcano Cumbre Vieja nell'isola La Palma delle Canarie, minacciate infrastrutture e coltivazioni.

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Avanza qualche iniziativa a tutela dell'ambiente

L'annuncio della Cina di voler fermare i progetti per la costruzione di impianti energetici alimentati a carbone fuori dal paese come Indonesia, Vietnam e Bangladesh a quanto pare segue analoghe iniziative prese da Corea del Sud e Giappone riguardo lo stop al finanziamento di impianti inquinanti, poi anche la Turchia si è dimostrata disponibile a ratificare gli accordi climatici di Parigi (anche in seguito ad una stagione disastrosa e conseguenti danni causati nel paese da incendi, inondazioni con oltre cento vittime). Alcune autorità europee richiedono un maggiore sforzo per contenere le emissioni inquinanti visti gli ultimi dati forniti dalle previsioni riguardo l'aumento delle temperature globali, ad esempio in Italia si parla di tropicalizzazione del clima con tornado, "super celle", nubifragi e grandinate sempre più frequenti oltre a rialzo delle temperature e del livello dei mari.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/09/2021                         n:   4824      


Necessario netto taglio delle emissioni

Tagliare le emissioni del quarantacinque percento per il 2030 è necessario per poter raggiungere la neutralità per il 2050 ed evitare che il surriscaldamento del pianeta aumenti di oltre due gradi, poi secondo organizzazioni internazionali le previsioni attualmente calcolano un aumento fuori controllo con gravi conseguenze per la stabilità del clima. La conferenza COP26 prevista per novembre a Glasgow rischia di non ottenere i risultati desiderati, ma l'appello è ad ognuno a fare la sua parte per salvaguardare il clima globale anche se la sfida principale è sull'uso del carbone (che ha un impatto davvero rilevante sull'ambiente). Alcuni indicano dati contraddittori riguardo i risultati che si sono ottenuti con il protocollo di Montreal siglato nel 1987 nell'evitare l'aumento del buco dell'ozono come esempio da seguire per diminuire le emissioni inquinanti.

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Terremoto nel Luxian in Cina

Una scossa tellurica superficiale quantificabile di magnitudo fra 5.4 e 6 avrebbe interessato il Sichuan nel sud-ovest della Cina ed in particolare la contea di Luxian a circa centoventi chilometri a sud-ovest dalla metropoli di Chongqing, si parla di due vittime, decine di feriti e fatto scattere un'allerta al secondo livello più alto. Decine di case nel Luxian sono crollate, poi sessantaduemila utenze sono rimaste senza fornitura di energia elettrica a causa dei danni a molte linee di distribuzione di energia ed il traffico su un'autostrada è stato deviato su altre strade agibili anche per fare in modo di non ostacolare i mezzi di soccorso . Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo caratterizzata da nubifragi e conseguenti allagamenti in un'ampia zona del sud della Francia (in particolare nel Var).

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Ambientalisti vittime del loro impegno

Quando gli ambientalisti si dedicano con impegno a tutelare la natura devono spesso fare i conti con poteri forti che li ostacolano o li riducono anche al silenzio e si stima che nel 2020 duecentoventisette ne siano stati uccisi nel mondo. La Colombia sembra essere il paese più rischioso per gli ambientalisti seguito dal Messico, poi Filippine, Brasile, Honduras, Repubblica Democratica del Congo, Guatemala, Nicaragua, Perù ed India; ma in genere la ricerca evidenzia come nei paesi del Sud America sia davvero difficile fare sentire la propria opinione su tematiche naturalistiche spesso divisive. Gli attivisti sono messi a tacere anche con espedienti di ogni tipo e sono sorvegliati senza che le autorità prendano provvedimenti contro gravi violenze disposte a chiudere facilmente un occhio sui fatti accaduti. Gli interessi economici hanno la priorità sulla tutela della natura, ma questa mentalità non considera che la natura ben amministrata costituisce da sola una grande ricchezza.

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Incendio in Spagna ed uragano sulle Filippine

Un incendio alimentato da forti folate di vento e favorito dalla siccità ha interessato la regione Estepona nel sud della Spagna, si parla di novecento persone evacuate dalle loro abitazioni (soprattutto in una zona popolata da pensionati inglesi e turisti); molte squadre di pompieri supportati da aerei antincendio, secondo un rapporto delle autorità dell'Andalusia, fronteggiano le fiamme nelle montagne della Sierra Bermeja e nella provincia sud di Malaga. Per quanto riguarda le Filippine un tifone che si è formato in soli due giorni minaccia anche Taiwan, ci si aspetta nei prossimi giorni venti potenzialmente distruttivi e forti precipitazioni piovose. Le previsioni meteo annunciano che il nord-est delle Filippine potrebbe essere colpito dal forte vortice e in particolare l'allerta è per gli abitanti della città di Santa Ana che si trova nell'isola di Babuyan anche a causa di alte mareggiate.

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Tel:   338 1809310          Data:    10/09/2021                         n:   4814      


Incendi in California in parte sotto controllo

Le autorità della California hanno avvertito la popolazione che sta rientrando nelle proprie abitazioni dopo che le squadre dei pompieri sono riuscite in parte a tenere sotto controllo alcuni grandi incendi di rimanere in allerta, che non è il caso di abbassare la guardia e scaricare le auto dai pacchi specialmente in caso di condizioni atmosferiche poco favorevoli. La città del lago sud di Tahoe era stata completamente evacuata la settimana scorsa ed ora la situazione è migliorata con i progressi ottenuti nel contenimento degli incendi; però, si parla di oltre ottocentosettantamila metri quadrati di vegetazione andati in fumo in California (alle prese anche con innumerevoli focolai 19-nCoV) nell'incendio "Caldor" attivo per ventidue giorni con distruzioni di oltre novecentoventi edifici, poi settancinque strutture nelle contee di El Dorado ed Amador ed altre migliaia minacciate dalle fiamme.

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Tel:   338 1809310          Data:    07/09/2021                         n:   4811      


Stati Uniti sorpresi da una tempesta tropicale

Sarebbero almeno quarantasei le vittime negli Stati Uniti a causa degli effetti distruttivi di quello che era l'uragano "Ida" poi declassato a tempesta tropicale e sottovalutato sorprendendo la popolazione specialmente a New York (dove è stato dichiarato lo stato di emergenza) paralizzando in pratica la metropoli con strade inondate d'acqua, metropolitana inutilizzabile e numerosi disservizi. Vi sono stati anche dei tornado ad esempio in New Jersey e Maryland, mentre i soccorsi stanno ancora cercando persone in difficoltà in una vasta area del nord-est interessata dall'ondata di maltempo fra automobili abbandonate ai bordi delle strade, alcune sommerse nei sottopassaggi e non si esclude che il bilancio delle vittime possa aumentare. Le previsioni annunciano anche l'arrivo nei prossimi giorni di altri vortici sul paese che potrebbero prendere forza e diventare potenzialmente pericolosi.

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Tel:   338 1809310          Data:    03/09/2021                         n:   4808      


Scia di danni in Louisiana dopo passaggio uragano

Le forti folate di vento hanno continuato a causare danni in Louisiana anche se l'uragano "Ida" è stato degradato a tempesta tropicale, si parla di un milione di utenti rimasti senza fornitura di energia elettrica e molti sono intrappolati sui tetti per alluvioni; poi il vortice ha sferzato il sud-ovest del Mississippi e in parte Alabama e Florida. Le autorità hanno avvertito che potrebbero esserci delle vittime sotto le macerie dei tetti di alcune case danneggiate (due vittime segnalate ufficialmente) e centinaia di barche ed altri mezzi di soccorso stanno effettuando le ricerche oltre a portare aiuti alle persone in difficoltà. Ci sono molti detriti per le strade e probabilmente ci vorrà molto tempo per tornare alla normalità e riparare le linee elettriche cadute, quindi ci saranno disagi e difficoltà per la popolazione senza contare i danni.

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Tel:   338 1809310          Data:    31/08/2021                         n:   4805      


Un uragano minaccia la Louisiana

Dopo aver sferzato Cuba con venti superiori a centoventi chilometri orari la tempesta tropicale "Ida" si sta rafforzando e i meteorologi temono possa diventare presto un forte uragano con folate di vento anche a duecentoventi chilometri orari (categoria quattro), mentre è già classificato come tale con effetti distruttivi ed avvisi di evacuazioni a New Orleans dove molti stanno preparando le abitazioni al forte impatto del vortice. Le autorità dicono che manca il tempo per preparare gli ordini di evacuazione, poi si potrebbero verificare lunghi periodi di mancanza di erogazione della fornitura elettrica oltre a vari disagi e quindi si richiama la popolazione ad evacuazioni volontarie. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'elevato livello di acidificazione raggiunto degli oceani tanto da cambiarne la struttura con scenari futuri poco rassicuranti.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/08/2021                         n:   4803      


Prepararsi alla prossima inondazione

Esaminando i dati relativi alle inondazioni che hanno devastato vaste aree della Germania e del Belgio il mese scorso (almeno centonovanta le vittime oltre a gravi danni) con simulazioni al computer i ricercatori avrebbero affermato che questi eventi estremi sono fino a nove volte più frequenti per effetto dei cambiamenti climatici in atto sul pianeta, quindi è opportuno tenersi pronti soprattutto in vaste aree dell'ovest Europa perché tenderanno a diventare sempre più frequenti. Si tratta di agire urgentemente in tal senso dal momento che i dati hanno confermato da anni il peggioramento delle condizioni climatiche. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i numerosi incendi che stanno divorando la vegetazione della Bolivia (si parla di quattrocentomila ettari), particolarmente colpita le foreste di Stanta Cruz ed in parte la foresta pluviale del Pantanal.

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Tel:   338 1809310          Data:    25/08/2021                         n:   4800      


Uragani e maltempo in America

Sarebbero otto le vittime nell'est del Messico a causa dell'uragano "Grace" (poi declassato a tempesta tropicale), particolarmente colpito lo stato di Veracruz sferzato da folate di vento superiori a duecento chilometri orari e precipitazioni piovose torrenziali che hanno provocato allagamenti in vaste aree. Spostandosi più a nord si parla di almeno dieci vittime, trenta dispersi, case distrutte o danneggiate dall'ondata di maltempo in Tennesse negli Stati Uniti; poi timori presso New-York a causa dell'arrivo della tempesta "Henri" che si sta avvicinando a nord-est (classificato come uragano di categoria uno, poi declassato). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'inusuale pioggia caduta sulle sommità della Groenlandia, segno evidente del notevole surriscaldamento climatico in atto sul pianeta con gravi conseguenze sull'ecosistema, sulla biodiversità e sulla stabilità globale.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/08/2021                         n:   4797      


Tempesta tropicale su terremotati ad Haiti

Le autorità di Haiti hanno sospeso temporaneamente le operazioni di soccorso per i terremotati e ricerca dei dispersi a causa degli effetti di una tempesta tropicale chiamata "Grace" che sta investendo il paese, nel frattempo il numero delle vittime sarebbe aumentato ad oltre millenovecento e si parla di quasi diecimila feriti fra cui molti che non possono essere assistiti perché gli ospedali non riescono a ricevere pazienti e fronteggiare la situazione determinata dal forte sisma con oltre settemila case crollate, quasi cinquemila danneggiate oltre a molti edifici pubblici. Molte persone rimaste senza case non sanno dove andare (pare che anche molti bambini non trovino un rifugio) e negli ospedali ci accampa un po' dappertutto. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'estrema siccità registrata in Arizona negli Stati Uniti con riserve idriche al minimo.

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Terremoto ad Haiti e inondazioni in Giappone

Sarebbero oltre milletrecento le vittime ad Haiti a causa del forte terremoto di magnitudo 7.2 con epicentro a dodici chilometri a nord-est di Saint Louis du Sud seguito da sciame sismico anche con forti scosse, si parla di danni enormi ed ospedali che non riescono a ricoverare i feriti oltre a difficoltà a gestire l'emergenza. Molti gli edifici crollati, danneggiati o inagibili; poi l'autostrada che collega le città a sud di Cayes e Geremie è bloccata da una frana e si cerca di ripristinare la circolazione stradale, mentre alcuni dicono che il disastro è notevole. Per quanto riguarda il Giappone si parla di almeno tre vittime a causa di intense precipitazioni piovose con conseguenti inondazioni in vaste aree ad ovest del paese, particolarmente colpita l'isola di Kyushu che ha fatto registrare un record di piogge; inoltre, le autorità hanno ordinato migliaia di evacuazioni in zone a rischio.

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Continuano gli incendi in California e in Italia

Dei focolai incontrollabili che stanno impegnando seimila pompieri stanno continuando a divorare la vegetazione della California nel grande incendio "Dixie" che ha interessato oltre duecentomila ettari, poi anche molti edifici e abitazioni sono stati distrutti dalle fiamme. Per quanto riguarda l'Italia co sono ancora incendi in Calabria favoriti dalle alte temperature che sfiorano i quaranta gradi Celsius e dal vento (particolarmente colpite le Madonie), poi Sicilia e Sardegna che le autorità hanno identificato nella maggior parte dei casi come dolosi predisponendo dei piani di contenimento e controllo; rilevanti i danni e i disagi. Da segnalare cambiando argomento che alcuni parlano di enormi incendi in Siberia e che in Grecia nei giorni scorsi si stima che oltre centomila ettari di vegetazione siano stati divorati dalle fiamme, mentre molti lamentano che è stato fatto poco nella prevenzione.

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Incendi in Algeria, Italia e Grecia

Sarebbero almeno sessantanove le vittime nel nord dell'Algeria a causa di incendi che le autorità hanno definito come dolosi con decine di focolai (sulle montagne della Kabylia) appiccati quasi simultaneamente, poi alcune abitazioni e veicoli sono stati distrutti dal fuoco mentre squadre di pompieri cercano ancora con difficoltà di circoscrivere le fiamme alimentate in parte dalle alte temperature registrate in questi giorni nel paese ed il bilancio delle vittime potrebbe aumentare. Per quanto riguarda l'Italia si parla di incendi incontrollabili sull'Aspromonte in Calabria con richiesta dello stato di emergenza per la regione [.. una vittima] e in Grecia sull'isola di Evia fiamme altissime ancora stanno divorando la vegetazione nonostante il ripetuto intervento di squadre di pompieri. Da segnalare spostando l'attenzione alla California che oltre cinquecento abitazioni sono state bruciate dai roghi che da giorni interessano il paese.

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Vasto incendio in California

Si stima che con circa centonovantamila ettari di vegetazione bruciata l'incendio chiamato "Dixie" sia il secondo più vasto nella storia delle California e come accaduto altre volte forse provocato dalla caduta accidentale di una linea elettrica. I pompieri spesso non riescono a circoscrivere le fiamme e si parla di diversi dispersi oltre a numerose abitazioni danneggiate o distrutte dai roghi, poi negli Stati Uniti vi sono anche altri fronti di fuoco da fronteggiare fra cui uno imponente in Sierra Nevada. Da segnalare cambiando argomento altre emergenze come in Grecia dove l'isola di Evia è stata devastata dagli incendi e si sono verificati incidenti con vittime fra i pompieri nelle complesse operazioni di spegnimento dei roghi nel paese effettuate con aerei antincendio e personale a terra, poi in Corea del Nord delle inondazioni provocate da intense precipitazioni piovose hanno costretto ad evacuazioni di circa cinquemila persone.

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Tel:   338 1809310          Data:    09/08/2021                         n:   4785      


Atene potrebbe diventare in futuro inabitabile

Le alte temperature con picchi anche di quarantacinque gradi Celsius e frequenti ondate di calore che hanno interessato la città di Atene recentemente potrebbero secondo alcuni farla diventare in futuro inabitabile; poi questo fattore di difficile soluzione non è stato sufficientemente preso in considerazione mentre si parla abbastanza spesso del rialzo dei mari che minaccia alcune metropoli. Per il caldo già le autorità avevano limitato l'accesso all'Acropoli e consigliato ai cittadini di evitare viaggi e lavori non indispensabili ed ora ad esempio a causa degli incendi della vegetazione vicino alla città la qualità dell'aria è molto peggiorata. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le discussioni sui disagi causati dai ripetuti nubifragi sul lago di Como in Italia con conseguenti allagamenti ed esondazioni a volte proprio nelle stesse zone appena ripulite.

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Tel:   338 1809310          Data:    06/08/2021                         n:   4783      


Incendi in Sicilia ed Abruzzo in Italia

Le autorità della regione Sicilia avrebbero chiesto aiuto per supportare i pompieri che stanno cercando con difficoltà di tenere sotto controllo degli incendi che da giorni stanno divorando la vegetazione sulla costa a Catania, si indaga sulla loro origine che potrebbe essere dolosa, distrutti degli stabilimenti balneari oltre a auto, moto e centocinquanta persone salvate con delle barche dalle spiagge. In Abruzzo si parla anche di feriti (intossicati), evacuazioni, disagi presso un'ampia area a sud di Pescara per un focolaio inizialmente partito da un canneto e poi propagatosi in una pineta a causa del forte vento caldo di matrice africana; dense colonne di fumo nero hanno raggiunto abitazioni e spiagge con conseguenti evacuazioni. Da segnalare spostando l'attenzione alla Turchia che molti turisti presi dal panico stanno abbandonando il paese a casa di alcuni preoccupanti incendi.

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Tel:   338 1809310          Data:    02/08/2021                         n:   4779      


Incendi in Turchia e Grecia

Sarebbero almeno tre le vittime e oltre cento i feriti in Turchia a causa di incendi che stanno divorando la vegetazione in Antalya nel sud del paese, poi il forte vento rende difficile prevedere la direzione dei roghi anche se le autorità a quanto pare dichiarano di poter tenere sotto controllo le fiamme; ma non mancano le evacuazioni come ad esempio accaduto nella città di Marmaris. Per quanto riguarda la Grecia un incendio in una foresta alla base del monte Penteli a nord di Atene minaccia i sobborghi vicini e si contano decine di focolai nel paese con a volte la raccomandazione a tenere porte e finestre chiuse per evitare di inalare il fumo, particolarmente colpita la regione Stamata-Dionysos a circa venti chilometri a nord-est di Atene. Le alte temperature monitorate con previsioni di picchi di circa quaranta gradi Celsius potrebbero favorire altri incendi.

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Raggiunti molti punti critici climatici

Fra i trentuno punti critici individuati dai ricercatori per monitorare la salute del pianeta come emissione di gas ad effetto serra, spessore dei ghiacciai, estensione dei ghiacci sul mare e deforestazione, diciotto avrebbero raggiunto livelli massimi o minimi tanto da aver deteriorato in modo significativo quelli che sono valutati come dei segni vitali della Terra. Altre emergenze sono il surriscaldamento degli oceani, il rialzo del livello dei mari e la percentuale di perdita annuale della foresta brasiliana in Amazzonia; quindi bisogna ripristinare gli ambienti naturali invece di continuare a distruggerli. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la nube tossica che si è sprigionata a Leverkusen in Germania a causa di un incidente in un impianto chimico-industriale (due vittime, cinque dispersi e decine di feriti) che ha costretto le autorità a circoscrivere un'ampia zona interessata da fumi potenzialmente pericolosi.

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Intense piogge monsoniche in India

Continuano le intense precipitazioni piovose in India con forti nubifragi, particolarmente colpita Mumbai dove tre persone sarebbero decedute per il crollo di un edificio, poi le strade sono inondate d'acqua con disagi per la popolazione e cancellazioni di treni; poi si parla di quattro vittime nel Maharashtra a causa di piogge torrenziali (severamente colpite la costa del Konkan e vaste aree ad ovest), una vittima nel Raigad e tre per incidenti correlati all'ondata di maltempo nel Palghar. Le previsioni meteo annunciano altre precipitazioni piovose per due giorni con la possibilità di altri nubifragi. Le autorità in un convegno sull'emergenza si tengono informate sulla situazione riguardo le inondazioni ed organizzano dei centri di soccorso per assicurare ogni possibile aiuto alle persone in difficoltà considerando ache alcune zone sono state colpite nuovamente dopo pochi giorni.

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Tel:   338 1809310          Data:    23/07/2021                         n:   4771      


Nubifragi nello Henan in Cina

Precipitazioni piovose estremamente intense avrebbero causato almeno venticinque vittime a Zhengzhou, capitale provinciale dello Henan nella Cina centrale, poi si parla di centomila persone evacuate, metropolitana inondata e bloccata, traffico congestionato, interruzione della fornitura di energia elettrica e treni sospesi; le autorità hanno elevato al massimo grado il livello di allerta in risposta alle inondazioni. Allagamenti anche Mihe Township nella città di Gongyi (amministrata da Zhengzhou) con ventimila persone interessate dalle forti piogge, gravi danni ed attivazione delle squadre di soccorso. Nello Henan molte strade sono collassate oltre a trenta sezioni di autostrade nazionali e provinciali inagibili sempre a causa dei nubifragi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche inondazioni in Nuova Zelanda nella West Coast della South Island e nella regione Marlborough, poi incendi in Canada e Stati Uniti.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/07/2021                         n:   4769      


Precipitazioni intense che durano ore

Dalle testimonianze di alcuni abitanti delle aree più colpite in Germania (oltre centotrenta vittime e milletrecento dispersi nel paese) dall'ondata di maltempo che ha sfigurato il territorio con macerie di abitazioni, detriti, fango, auto rovesciate e accartocciate una sull'altra, si parla di una specie di nubifragio che è durato ore invece di pochi minuti; infatti, i ricercatori avevano già evidenziato come temperature più alte aumentano la capacità dell'atmosfera di trattenere l'umidità, poi sempre per l'effetto serra si ha una forte evaporazione sia dal terreno che dal mare che alimentano intense precipitazioni che ormai bisognerebbe valutare in alcuni periodi come quasi normali. Inutile dire che quando si progettano nuovi abitati è necessario tenere conto dei cambiamenti climatici preparando bacini che possano evitare che le strade si trasformino in fiumi oltre a zone tipo "spugne" di assorbimento.

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Tel:   338 1809310          Data:    17/07/2021                         n:   4766      


Nubifragi in Germania, Belgio e Svizzera

Intense precipitazioni piovose intervallate da nubifragi, grandinate e poi frane hanno colpito vaste aree in Europa; si parla anche di cinquantotto vittime e almeno settanta dispersi (per il crollo di abitazioni), particolarmente colpita la città di Schuld in Germania e la regione Eifel dove sarebbe stata dichiarata una situazione di disastro con strade allagate a Gelsdorf, ma sono diverse le città che si sono ritrovate con fiumi di acqua e fango per le strade. Non mancano come spesso accade nelle ondate di maltempo i danni e i disagi per la popolazione oltre a chiusure di scuole, servizi e linee elettriche interrotte. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche incendi in Siberia ad esempio in Yakutia alimentati dalle alte temperature favorite dai cambiamenti climatici che hanno costretto le autorità ad inviare velivoli antincendio e squadre di pompieri per cercare di tenere sotto controllo i roghi che interessano circa ottocentomila ettari.

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Tel:   338 1809310          Data:    15/07/2021                         n:   4764      


Ancora incendi in Canada e California

Molti dei centinaia di incendi che stanno divorando la vegetazione in British Columbia sono valutati come fuori controllo, poi per alcune zone sarebbe stato dichiarato lo stato di emergenza ed evacuate. Le autorità dicono che spesso manca un piano per fronteggiare i cambiamenti climatici e la popolazione non è sufficientemente informata anche per quanto riguarda la manutenzione della vegetazione; infatti, gli incendi si propagano più velocemente e raggiungono grandi dimensioni in poco tempo. Per quanto riguarda la California si parla di temperature a volte così alte nel nord dello stato che l'acqua utilizzata dai pompieri per spegnere gli incendi evapora prima di raggiungere le fiamme (nel parco nazionale della Death Valley raggiunti i cinquantaquattro gradi Celsius), poi diversi focolai sono segnalati nel paese con previsioni poco rassicuranti visto le condizioni meteo.

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Tel:   338 1809310          Data:    12/07/2021                         n:   4761      


Giamaica e Cuba sferzate da una tempesta tropicale

L'uragano "Elsa" che ha colpito i Caraibi causando tre vittime e danni degradato a tempesta tropicale sta interessando Giamaica e Cuba e potrebbe favorire allagamenti e frane anche se l'allerta è rimasta solo per alcune aree di Cuba, poi secondo le previsioni il vortice si dirigerà verso la Florida dove sarebbe già stato dichiarato lo stato di emergenza oltre a costringere le autorità a demolire per timore di raffiche di vento un'ala di un palazzo crollata a Miami Beach due settimane fa per carenze strutturali impedendo ulteriori ricerche dei centoventuno dispersi (ventiquattro le vittime). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un vasto incendio ai danni della vegetazione di una vasta area nel sud di Cipro, si parla di quattro vittime evacuazioni di molte persone e notevoli difficoltà a tenere sotto controllo le fiamme.

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Tel:   338 1809310          Data:    05/07/2021                         n:   4755      


Un uragano sferza i Caraibi

Le autorità avvisano gli abitanti delle isole caraibiche di Barbados e S. Vincenzo di recarsi nei rifugi a causa dell'arrivo di un uragano chiamato "Elsa" caratterizzato da forti folate di vento che potrebbe causare inondazioni ed alcuni danni sono già stati segnalati, ad esempio come alberi sradicati, tetti scoperchiati e interruzioni della fornitura di energia elettrica; ma in alcuni casi i servizi di emergenza non possono recarsi nei luoghi più colpiti e quindi non si hanno notizie di eventuali vittime e feriti. Le previsioni meteo annunciano che il vortice si dirige verso Haiti e poi potrebbe raggiungere la Florida come tempesta tropicale. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche gli incendi favoriti dalle temperature proibitive dovute ad una cupola di calore che stanno devastando molti villaggi nei dintorni di Vancouver in Canada.

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Tel:   338 1809310          Data:    03/07/2021                         n:   4753      


Caldo insopportabile a Vancouver in Canada

Sarebbero decine le vittime in British Columbia a causa della cupola di calore che ha fatto toccare un altro record storico a Lytton, un villaggio nel Fraser Canyon, con oltre quarantanove gradi Celsius; poi si parla di un caldo insopportabile a Vancouver non solo come sensazione di disagio ma tanto da mettere a rischio la sopravvivenza delle persone più fragili e sono molte le chiamate per malori oltre a quelle per morte improvvisa (pare sessantacinque). Segnalati diversi incendi in parte favoriti dalla alte temperature anche con ordini di evacuazione per la popolazione ed i meteorologi affermano che questi fenomeni collegabili ai cambiamenti climatici saranno sempre più frequenti e non si escludono situazioni peggiori. Per evitare malori a causa del caldo le autorità consigliano di evitare di esporsi in luoghi con alte temperature e adottare precauzioni di buon senso.

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Tel:   338 1809310          Data:    30/06/2021                         n:   4750      


Ondata di calore in Canada

La temperatura più alta mai registrata in Canada di oltre quarantasei gradi Celsius sarebbe stata monitorata a Lytton in British Columbia a causa di un'ondata di calore che fa aumentare le temperature in molte aree oltre i quaranta gradi causando disagi nella popolazione, chiusure di esercizi commerciali e in qualche caso rinvio delle vaccinazioni Covid-19 (il paese è anche alle prese con una "scottante" vicenda legata al ritrovamento di sepolture segrete di bambini nativi americani presso comunità definite come religiose). Le previsioni meteo annunciano che potrebbero verificarsi altri picchi bollenti e le autorità hanno predisposto punti di accoglienza climatizzati per evitare colpi di calore ad esempio a Vancouver, poi si avvertono i soggetti fragili di evitare di uscire nelle ore più calde e molti in generale non sono sufficientemente preparati a resistere ad alte temperature.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/06/2021                         n:   4748      


Antartide destabilizzata

La fusione accelerata dei ghiacci in Antartide rende meno stabili vaste zone con un meccanismo che si autoalimenta considerando che il novanta percento di acqua superficiale del pianeta è concentrata nel ghiaccio del Polo Sud ed il suo scioglimento potrebbe portare ad inondazioni in città costiere come New York e Jakarta. Le regioni polari si surriscaldano più velocemente del resto del pianeta e mentre al Polo Nord questo fenomeno causato dall'eccessivo utilizzo di combustibili fossili rende possibile lo sfruttamento di ricche risorse al Polo Sud sono molto minori e questo fino ad ora lo ha risparmiato da mire speculative anche se ora questo atteggiamento, favorito da norme di tutela ambientali speciali, comincia a cambiare. Ultimamente non si riesce nemmeno a controllare un turismo aggressivo che ha un impatto notevole su un territorio incontaminato.

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Tel:   338 1809310          Data:    24/06/2021                         n:   4745      


Depressione tropicale in Alabama

Sarebbero dieci le vittime e diversi i feriti per cause correlate (fra cui un incidente stradale con tamponamenti a catena sulla cui dinamica e rispetto delle norme di sicurezza le autorità stanno ancora indagando) alla depressione tropicale chiamata "Caudette" che ha colpito l'Alabama e la Georgia nel sud-est degli Stati Uniti con nubifragi, allagamenti e tornado che hanno distrutto decine di abitazioni, poi si parla di allerta per una tempesta tropicale in alcune zone del Nord Carolina. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche alcuni incendi in Sardegna favoriti in parte dalle alte temperature registrate in Italia a causa di un'ondata di calore di matrice africana, mentre a Milano si sono verificati altre interruzioni dell'erogazione di energia elettrica sempre a causa dell'uso eccessivo dei climatizzatori.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/06/2021                         n:   4742      


Una carbon tax per favorire la transizione

Una tassa globale sulle emissioni potrebbe favorire la transizione ad energie sostenibili, mobilità più pulita, tecnologie a basso impatto ambientale; almeno secondo organizzazioni internazionali che suggeriscono di aumentare gradualmente il prezzo del carbone e fonti fossili in modo da raggiungere l'obiettivo di contenere l'aumento delle temperature medie a causa dell'effetto serra e questo non può accadere con l'attuale livello di tassazione davvero molto basso. I dati monitorati ultimamente riguardo il rialzo delle temperature medie nell'atmosfera e nel mare sono allarmanti, ad esempio la fusione del ghiaccio nell'Artico in estate è ormai la norma (un punto climatico di non ritorno) con conseguenze disastrose sulla biodiversità, poi il mare assorbe sempre più calore a causa della mancanza di riflessione dei raggi solari sulla superficie chiara ghiacciata.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/06/2021                         n:   4741      


Temperature sopra la media in Europa

Le temperature monitorate in Europa sarebbero più alte della media del mese di giugno e più simili a mesi più caldi come luglio ed agosto, particolarmente colpita la Francia dall'ondata di calore (anche se in compenso la popolazione non più costretta ad indossare la mascherina anti nCoV all'aperto se non ci sono assembramenti di persone può respirare molto meglio) con città come Parigi dove la canicola ha causato qualche disagio. Le previsioni meteo annunciano che in Italia le temperature nei prossimi giorni potrebbero raggiungere ed anche superare i quaranta gradi Celsius soprattutto in ampie zone meridionali del paese, poi ha fatto discutere recentemente la sospensione del servizio di erogazione di energia elettrica in molti quartieri di Milano a causa dell'utilizzo eccessivo dei climatizzatori con conseguenti sovraccarichi alla componentistica nei quadri elettrici spesso difficilmente raggiungibile per un'agevole sostituzione.

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Maltempo e disagi a Mumbai in India

Le autorità avrebbero dichiarato un'allerta rossa a Mumbai (Bombay) a causa di precipitazioni monsoniche di inusuale intensità che hanno già causato molti disagi con difficoltà di spostamento ed acqua che ha allegata intere aree; poi ci sarebbero undici vittime ed otto feriti per il crollo di una struttura residenziale in un quartiere della città sulle cui cause si sta indagando, diciotto persone sono state portate in salvo dai soccorritori che ancora scavano anche fra le macerie di un'altra struttura parzialmente crollata ed evacuata. Da segnalare cambiando completamento argomento che nel paese a Varanasi è stata vaccinata contro il virus SARS-CoV-2 un uomo apparentemente dell'età di centoventicinque anni, ma molte persone ancora non si fidano molto della vaccinazione e sarebbe stata superata quota trecentocinquantamila come bilancio totale delle vittime per la pandemia.

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Tel:   338 1809310          Data:    10/06/2021                         n:   4733      


Tutela ambientale in tutte le sedi possibili

Sono poche le iniziative davvero efficaci nella tutela ambientale ed alcuni dicono che bisognerebbe agire ad ampio raggio in tutte le sedi possibili dove intervenire attivamente per un reale cambiamento anche con azioni legali (per ripristinare gli ecosistemi dalle foreste ai fondali marini e tutti i luoghi minacciati) perché il degrado del territorio nel pianeta in genere avanza velocemente e la pressione esercitata da una popolazione crescente potrebbe fare ulteriormente peggiorare una situazione già poco gestibile. L'alimentazione ad esempio può giocare un ruolo fondamentale con una transizione ad modello sostenibile, eliminando l'agricoltura intensiva che finisce per rendere improduttivi i terreni e non rispetta il suolo; poi diminuendo in modo significativo il consumo di carne la cui filiera produttiva ha un elevato impatto ambientale.

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Tel:   338 1809310          Data:    05/06/2021                         n:   4729      


Maggiore protezione delle foreste nel mondo

La perdita di foreste a livello globale rimane allarmante anche se in qualche caso la deforestazione è stata un po' ridotta, ad esempio si stima che il cinquanta percento dell'Indonesia sia coperta da foreste a differenza del trentanove percento dell'Europa; quindi considerando che le foreste sono seconde solo agli oceani come capacità di cattura di biossido di carbonio oltre ad ospitare l'ottanta percento della biodiversità globale terrestre si comprende quanto sia importante la protezione di quelle indonesiane, dove tre milioni di persone sono impiegate nel settore e le autorità avrebbero già preso delle iniziative a favore della tutela forestale. Secondo alcuni bisogna agire con misure ad un livello senza precedenti con uno sforzo globale e gli aiuti per la ripresa dalla pandemia Covid-19 dovrebbero puntare ad una maggiore sostenibilità della vegetazione in agricoltura.

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Russia pronta ad aumentare i trasporti di carbone

Le autorità russe stimano che i consumi di carbone continueranno ad aumentare soprattutto sul mercato asiatico e sarebbero pronte a modernizzare ed espandere i trasporti ferroviari che conducono ai porti in modo da supportare la futura domanda, nonostante vi siano in molti paesi piani di transizione dal carbone a fonti più sostenibili. Alcuni sostengono ad esempio che la sola Cina, che quest'anno dovrebbe raggiungere un record nel consumo di carbone, potrebbe assorbire una buona fetta del mercato dal momento che ha costruito e continua a costruire molti impianti che utilizzano questo combustibile fossile molto inquinante, poi ultimamente si parla di tensioni nel paese con l'Australia (grande esportatore di carbone) riguardo l'origine del SARS-CoV-2. India, Giappone, Corea, Vietnam e Indonesia sono altri paesi che fanno largo utilizzo di carbone collegabile alle economie di milioni di persone nel mondo, quindi raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni globali sarà davvero difficile.

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Tel:   338 1809310          Data:    31/05/2021                         n:   4724      


Ciclone in India indebolito ma non la pandemia

Rimane lo stato di elevata allerta in India anche dopo che il forte ciclone "Yaas" si è indebolito, migliaia le persone evacuate (due le vittime segnalate precedentemente) oltre a vari danni e sospensione delle vaccinazioni Covid-19 in alcune zone, poi a quanto pare per la prima volta lo stato dello Jharkhand è alle prese con una tempesta ciclonica così severa. Le autorità invitano a mantenere alta la vigilanza e rimanere in casa per evitare gli effetti del vortice caratterizzato da forti precipitazioni piovose, fulmini e raffiche di vento. Per quanto riguarda la situazione dal punto di vista sanitario nCov nel paese si parla di un totale di oltre trecentoquindicimila vittime con quasi tremilaottocentocinquanta in un solo giorno; duecentoundicimila contagi monitorati con un totale di quasi ventisettemilionitrecentosettantamila.

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Eruzione del vulcano Nyiragongo in Congo

Sarebbero quindici le vittime per cause collegabili all'eruzione del vulcano Nyiragongo che si trova vicino alla città di Goma, che conta circa due milioni di persone, nella Repubblica Democratica del Congo; poi si parla di evacuazioni di migliaia di persone anche in Rwanda per il panico. Le autorità non hanno ancora dato informazioni su eventuali danni (vi sono state interruzioni della fornitura di energia elettrica) mentre la colata lavica si sarebbe fermata alla periferia della città e molti stanno rientrando nelle proprie abitazioni. Da segnalare cambiando completamente argomento l'incidente accaduto a Stresa in Italia nella regione Piemonte dove una cabina della funivia che porta sul monte Mottarone è caduta (quattordici le vittime ed un bimbo ferito) scarrellando dal cavo portante dopo la rottura del cavo traente, si indaga sull'accaduto e ad esempio sul motivo per cui il freno di emergenza non sia entrato in funzione.

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Un enorme iceberg si stacca dall'Antartide

Con un'area di quattromilatrecentoventi chilometri quadrati piuttosto allungata (circa centosettanta chilometri per venticinque) il più grande iceberg del mondo chiamato "A-76" si sarebbe staccato dall'Antartide dal Tavolato di ghiaccio di Ronne e fluttua nel mare di Weddell, almeno da quanto risulta dalle immagini da satellite e si calcola che sia leggermente più grande come dimensioni dell'isola spagnola di Majorca. Già un altro enorme iceberg si era staccato in precedenza sempre dalla stessa zona che è particolarmente interessata dal surriscaldamento climatico come rialzo medio delle temperature. Nel novembre dell'anno scorso un altro enorme iceberg sembrava in rotta di collisione con una remota isola del Sud Atlantico che ospita migliaia di pinguini e foche costituendo un potenziale ostacolo e quindi minacciando le possibilità degli animali di nutrirsi.

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Emissioni dalla tundra maggiori del previsto

I cambiamenti climatici nell'Artico hanno pesanti implicazioni che potrebbero rendere più difficili i tentativi di tenere sotto controllo le emissioni di gas serra; infatti, alzandosi le temperature ed assottigliandosi il permafrost la quantità di gas rilasciati dalla fusione del terreno ghiacciato aumenta. Bisogna considerare nel calcolo delle emissioni che il permafrost copre il venticinque percento dell'emisfero nord e gli incendi sono sempre più frequenti che si sommano ad un marcato scioglimento osservato recentemente (poi ultimamente si parla di alte temperature con caldo anomalo). Altri studi avvertono che i ghiacci della Groenlandia sono diventati molto instabili ed i cambiamenti dei parametri relativi alle precipitazioni nevose potrebbero modificare la quantità di calore assorbita dalle distese di ghiaccio che se si sciogliessero completamente alzerebbero il livello dei mari di oltre sette metri.

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Emergenze collegabili ai cambiamenti climatici

Fra le numerose nuove emergenze verificatesi nel mondo a causa di avvenimenti collegabili a fenomeni climatici estremi forse ci sarebbe anche la crisi nella produzione di semiconduttori; infatti, pare ad esempio che le gelate che si erano verificate in Texas e la siccità prolungata a Taiwan (oltre ad un incendio in uno stabilimento in Giappone) abbiano fatto crollare la produzione tanto da far fermare le catene di montaggio di alcuni prodotti industriali. Preoccupano poi le infiltrazioni d'acqua dovute ad intense precipitazioni presso la centrale atomica danneggiata di Chernobyl che avrebbero veicolato sostanze che hanno riattivato il combustibile nucleare ancora presente in un nocciolo fuso e le radiazioni fanno collassare le strutture di cemento del sarcofago; quindi si cerca di inserire delle barre di boro ed altri moderatori per cercare di tenere sotto controllo le reazioni nucleari.

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Richieste continue di giustizia climatica

Le popolazioni colpite dai cambiamenti climatici e che producono poche emissioni inquinanti si ritrovano a dover fronteggiare situazioni ingestibili e molti avanzano richieste di giustizia climatica verso i paesi responsabili storicamente di significative variazioni ambientali; ad esempio in Africa le ondate di calore stanno diventando sempre più frequenti ed estreme tanto che vaste aree potrebbero diventare inabitabili entro qualche decennio con le temperature in grandi città così alte da rendere problematico uscire di casa o di rimanervi per chi non dispone di un climatizzatore, poi i periodi di siccità sono sempre più lunghi ed i deserti avanzano. Da segnalare cambiando argomento ma rimenando su tematiche naturalistiche che recentemente delle precipitazioni piovose torrenziali nel sud-est della provincia di Hadramout in Yemen avrebbero causato almeno cinque vittime e diversi dispersi.

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Intenzioni ecologiste degli Stati Uniti

Ridurre entro il 2030 le emissioni almeno di metà dai livelli raggiunti nel 2005 sarebbero le intenzioni annunciate in un summit virtuale dalle autorità degli Stati Uniti che rientrano negli accordi climatici stabiliti a Parigi, mentre l'Europa annunciava recentemente un piano di riduzione ambizioso del cinquantacinque percento; ma gli analisti già calcolavano che in genere per stimolare la ripresa a causa della pandemia le emissioni di CO2 nel 2021 sono probabilmente destinate ad aumentare di quasi il cinque percento fino a trentatre miliardi di tonnellate e quindi compensando ampiamente le riduzioni causate dai provvedimenti di contenimento per frenare la diffusione del virus SARS-CoV-2. I tempi per effettuare la transizione ecologica sono ormai davvero ridotti (si stima circa cinque anni) e la finestra di intervento si sta velocemente chiudendo obbligando ad un'azione urgente.

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Dirottare le risorse per la transizione climatica

Per fare in modo che le risorse destinate alla transizione da un'economia basata sui combustibili fossili a quelle rinnovabili è necessario adottare anche una specie di transizione dalle compagnie che le controllano; infatti, a quanto pare in Europa ci sarebbe il tentativo (utilizzando in modo strumentale vecchi trattati energetici) di dirottare i fondi stanziati a questo scopo e ad esempio per spegnere un impianto a lignite molto inquinante sono necessarie grosse somme in compensazione, di conseguenza un ambizioso piano climatico pensato a tutela dell'ambiente potrebbe essere ostacolato da normative obsolete. Un recente rapporto sul clima globale dipinge un quadro a tinte fosche ed anche la pandemia 19-nCoV non avrebbe in realtà molto limitato le emissioni del 2020 e nel complesso aggravato la situazione climatica, quindi bisogna accelerare riguardo una transizione cosiddetta verde.

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Eruzione del vulcano La Soufriere nei Caraibi

Sedicimila persone avrebbero ricevuto un ordine di evacuazione nell'isola caraibica di San Vincenzo a causa dell'eruzione esplosiva del vulcano La Soufriere, poi si parla di una colonna di ceneri vulcaniche che si alza per dieci chilometri dirigendosi verso est nell'Oceano Atlantico. Ceneri pesanti sono cadute sulle comunità ubicate alle pendici del vulcano alto milleduecentotrentaquattro metri anche se non ci sono stati feriti; ma le autorità avvertono, fra raccomandazioni a mantenere comunque la calma, che potrebbero verificarsi altre esplosioni citando dati rilevati in passato ed in particolare del 1902 in cui persero la vita milleseicento persone. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i danni ai raccolti in Italia a causa dell'ondata di gelo che ha investito la penisola, particolarmente colpiti i vigneti per gli sbalzi di temperatura.

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Cambiamenti climatici più pandemia in Italia

L'Italia è fra i paesi più colpiti dai cambiamenti climatici e molti agricoltori lamentano di non riuscire a fronteggiare adeguatamente ad esempio sbalzi di temperatura, siccità e patologie della vegetazione tanto da costringere a variazioni di pratiche agricole secolari; poi ultimamente un lungo periodo di assenza di precipitazioni piovose e temperature molto sopra la norma sta per essere interrotto (secondo le previsioni meteo) da un'ondata di freddo anomalo e temporali. Per quanto riguarda la pandemia 19-nCoV la situazione si presenta ancora molto difficile con anche cinquecento vittime al giorno e una campagna vaccinale che procede a rilento, particolarmente colpito il Piemonte con forti criticità nelle terapie intensive a Torino. La popolazione in genere è frastornata e a volte disorientata da problemi economici, polemiche e disservizi.

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Trasporto con navi cargo troppo inquinante

In seguito al caso di una grande nave cargo giapponese che si è incagliata nel canale di Suez forse per una folata di vento fermando in questo modo per una settimana il flusso continuo di navi che ancora attendono in coda di passare è sorta una polemica sull'eccessivo inquinamento che si produce con il trasporto globalizzato sui mari. Si stima che in un anno quasi diciannovemila navi attraversino il canale portando un miliardo di tonnellate di carico, bruciando per alimentare i motori un'enorme quantità di carburante marino (idrocarburi pesanti con alti residui derivanti da lavorazioni di raffinazione) molto inquinate. Sostituire i motori ad esempio con versioni ibride e quindi elettriche supportate da vele automatizzate di nuova concezione potrebbe essere una soluzione parziale al problema.

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Danni in Australia dopo le inondazioni

Uno scenario desolante è emerso dopo che è defluita l'acqua delle inondazioni che hanno interessato vaste aree del Nuovo Galles del Sud con case danneggiate, mucchi di detriti e strade coperte di fango; poi si parla di due vittime, fattorie distrutte e circa ventimila persone che ancora non possono rientrare nelle loro abitazioni, mentre le autorità avvertono la popolazione residente di fare attenzione ad eventuali altre inondazioni. Su vaste aree costiere sarebbe caduto un metro di precipitazioni piovose, due terzi di quelle che cadono normalmente in un anno e questo è avvenuto dopo una siccità prolungata con conseguenti devastanti incendi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che alcuni ricercatori sostengono che si fa troppo affidamento sulle capacità di terreno e piante di assorbire le elevate quantità di biossido di carbonio emesse dalle attività umane.

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Preparazione ad eventuali eventi climatici estremi

Prepararsi a fronteggiare futuri eventuali eventi climatici estremi, adottando provvedimenti mirati, è importante sia per le comunità sia a livello individuale dal momento che bisogna tenere conto di diversi fattori che entrano in gioco sempre più di frequente dovuti ai cambiamenti climatici in atto sul pianeta. Ad esempio la fusione dei ghiacciai rende più instabili le montagne e l'acqua che scende dalle montagne causa dissesto idrogeologico ed il rialzo dei mari mareggiate sempre più alte, poi pressione sui fondali che diventano instabili favorendo terremoti e tsunami; allo stesso modo l'erosione delle coste e fenomeni estremi come nubifragi e violenti vortici indeboliscono il territorio favorendo terremoti. Adeguare le infrastrutture a nuovi scenari futuri potrebbe anche essere utile a risparmiare sugli interventi da eseguire in un secondo momento in condizioni difficili oltre a salvare vite umane.

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Riforestazione fatta con criterio

Per fare in modo che una foresta possa assorbire una quantità adeguata di biossido di carbonio bisognerebbe seguire uno schema ben preciso altrimenti alcuni affermano che può anche essere dannoso per l'ambiente; poi quando si piantano molti alberi in uno stesso momento senza un criterio da calcolare con precisione si rischia che una quantità consistente si secchi subito, tenendo presente che i cambiamenti climatici stanno alterando quella salutare biodiversità del terreno e piante precedentemente adatte alla piantumazione ora potrebbero non attecchire bene. Da segnalare cambiando argomento l'intenzione delle autorità francesi di tagliare mille querce da varie zone selezionate nel paese per ricostruire il tetto della cattedrale di Notre-Dame che fa sorgere interrogativi se non sia il caso di utilizzare altri materiali (ignifughi ed economici o riciclati) che la tecnologia mette a disposizione.

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Eruzione dell'Etna in Sicilia

Dopo un periodo di attività vulcanica valutata nella norma con spettacolari fontane di lava nella zona sommitale e getti incandescenti che hanno colorato di arancione o rosso le notti siciliane ora l'Etna sta proiettando cenere e lapilli a grandi distanze causando disagi alla popolazione che vive nelle vicinanze e le autorità hanno chiesto lo stato di emergenza. L'Etna ubicato a nord di Catania alto tremitatrecentoventiquattro metri (ad altezza variabile) è considerato il vulcano più attivo in Europa ed ha eruttato frequentemente negli ultimi cinquecentomila anni, ma le grandi eruzioni segnalate nella storia sono circa centotrentacinqe con quelle ad esempio del 475 a.C. e 396 a.C. in cui la lava giunse fin al mare, poi tutta una serie di eruzioni che hanno modellato il cono vulcanico con ampi squarci, fratture sui fianchi, crateri avventizi che in genere si sono richiusi.

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Carbone inquinante e poco conveniente

Gli impianti che bruciano carbone causano un notevole inquinamento dell'aria tanto che si stima che una ogni cinque vittime nel mondo sia collegabile a cause correlate, poi a quanto pare ormai costruire un nuovo impianto che sfrutti l'energia solare è più economico che semplicemente avviarne uno a carbone (ad esempio in Cina e India) ed il costo dell'energia rinnovabile sta scendendo giorno per giorno, ma i dati che giungono ultimamente riguardo la riduzione delle emissioni inquinati globali nella realtà sono poco confortanti; infatti, dopo la riduzione causa epidemia 19-nCoV in genere le emissioni stanno tornando quasi agli stessi livelli precedenti la pandemia. Si parla poi di modelli economici che includano il contributo della natura come foreste, oceani ed altri ecosistemi in modo da costituire un punto di svolta per la tutela della biodiversità.

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Freddo glaciale su parte degli Stati Uniti

Continua l'ondata di maltempo caratterizzata da basse temperature su ampie zone al centro e al sud degli Stati Uniti, si parla di decine di vittime e situazioni di notevole disagio come ad esempio accade in Texas dove la popolazione non è abituata a queste condizioni climatiche estreme, alle prese con tubature dell'acqua ghiacciate e poi costrette a far bollire i rigagnoli di flusso che esce dai rubinetti mentre le vaccinazioni 19-nCoV procedono a rilento dopo la chiusura temporanea di molti punti di distribuzione vaccinale; poi non sono mancate tempeste di neve nel paese che hanno ostacolato la circolazione. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari le precipitazioni torrenziali nell'est di Java che recentemente hanno causato una frana nella reggenza di Nganjuk (almeno quattro vittime e diversi dispersi), altre frane con conseguenti vittime avevano precedentemente interessato l'ovest di Java.

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Terremoto e scosse di assestamento in Giappone

Dopo un terremoto quantificabile di magnitudine 7.3 con epicentro al largo delle coste di Tohoku sarebbero state registrate anche delle scosse sismiche di assestamento; si parla di centocinquanta feriti e danni, ma senza allerta tsunami o danni ad impianti nucleari. Circa novecentocinquantamila utenze sono rimaste temporaneamente prive di fornitura di energia elettrica, a parte alcune nella prefettura di Fukushima che richiederanno altri interventi per il ripristino delle linee interrotte. Le autorità avvertono che ci potrebbero essere altre scosse di assestamento di magnitudo superiore a sei (sulla scala giapponese), come accaduto con il potente terremoto del marzo 2011 di magnitudo nove; poi non stupiscono eventuali collegamenti con questo sisma distruttivo a dieci anni di distanza. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di freddo siberiano su gran parte dell'Europa, raggiunti per alcune zone anche dei record riguardo le basse temperature con conseguenti disagi per la popolazione.

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Terremoto sottomarino in Nuova Zelanda

Le autorità della Nuova Zelanda hanno avvertito i residenti sulle coste a nord di evitare di recarsi sulle spiagge, nelle zone costriere oltre che da porti, fiumi ed estuari nelle aree da Aripa a Bay, Grande Barriera e da Matata a Tolaga Bay perché vi sarebbe pericolo tsunami in seguito ad un forte terremoto sottomarino di magnitudo 7.7, localizzato ad una profondità di circa dieci chilometri a sud-est delle isole Loyalty; poi si parla di allerta tsunami anche per Fiji, Vanuatu, altre isole del Pacifico e non manca quella lanciata dalle autorità dell'Australia per l'isola Lord Howe (cinquecentocinquanta chilometri ad est della terraferma). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il crollo in Italia, per troppa neve, del tetto del palaghiaccio di Vipiteno in Trentino dove dopo poche ore si sarebbero allenati gli atleti e maltempo al Sud del paese con forti precipitazioni piovose e conseguenti danni.

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Riduzione emissioni nei paesi in via di sviluppo

E' necessario che le tecnologie cosiddette "verdi" che consentono di ridurre le emissioni inquinanti siano disponibili nei paesi in via di sviluppo; perché secondo alcuni si può fare un paragone con la pandemia di coronavirus che non ha confini ed allo stesso modo anche per le emissioni inquinanti non esistono aree del pianeta non soggette ai cambiamenti climatici (quelle considerate come protette sono ormai interessate dal surriscaldamento climatico). Bisogna poi tenere conto della riduzione delle risorse per fronteggiare la pandemia 19-nCoV nei paesi in via di sviluppo che ostacola ulteriormente la transizione verso un'economia sostenibile, quindi questa trasformazione potrebbe interessare solo i paesi più ricchi; ma in pratica questo sforzo di cambiamento sarà quasi inutile se le emissioni continueranno ad arrivare da quelli poveri.

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Incendi difficilmente controllabili in Australia

Sono valutati come estremamente pericolosi i vari incendi che stanno divorando la vegetazione in Australia e potrebbero bruciare per giorni, particolarmente colpiti novemila ettari di vegetazione nei dintorni della città di Perth (alle prese anche con misure restrittive di quarantena anti 19-nCoV) nell'ovest dell'Australia dove oltre settanta abitazioni sono state distrutte. Le condizioni meteo sono estremamente volatili e le previsioni non annunciano precipitazioni piovose, si parla anche di sei pompieri leggermente feriti mentre si invita la popolazione a fare attenzione aiutandosi a vicenda controllando l'avanzare delle fiamme e pare che molte persone sono si sono salvate non recandosi al lavoro e a scuola. Da segnalare cambiando scenario l'ondata di maltempo, caratterizzata da forti precipitazioni sia nevose che piovose e raffiche di vento che sta sferzando il Canada.

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Eruzione del vulcano Merapi in Indonesia

Un fiume di lava sta scendendo dalle pendici del Monte Merapi in Indonesia sprigionando nuvole di gas ed il rumore dell'eruzione può essere udita a trenta chilometri di distanza mentre si parla di oltre centocinquanta persone già evacuate per sicurezza nel raggio di circa cinque chilometri dal cratere vulcanico (in genere persone anziane), mentre duemila persone che erano già state evacuate a novembre dalle autorità nei distretti Megelang e Sleman a Java avevano fatto ritorno alle loro abitazioni. L'area che circonda il vulcano, il più attivo delle decine presenti in Innobesia, alto quasi tremila metri è densamente popolata e vicina all'antica città di Yogjakarta. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il rapido declino di molte specie di squali negli ultimi cinquant'anni definita come devastante e con impatto sensibile sulla biodiversità.

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Risorse ridotte per adattamenti climatici

La pandemia 19-nCoV ha ridotto le risorse destinate a fronteggiare i cambiamenti climatici, ma i ricercatori avvertono come sia necessario un maggiore impegno per poter assicurare una ripresa futura delle attività con investimenti mirati a favorire l'adattamento alle mutate condizioni climatiche e tutelando la natura dai danni causati dal surriscaldamento climatico. Bisognerà tenere conto di una riduzione dei raccolti, una minore qualità dei prodotti agricoli ed intere filiere deteriorate se non si agisce adeguamente per adattarsi ai cambiamenti climatici; poi inutile dire che i paesi più poveri avranno maggiori difficoltà nell'adattamento con conseguenti migrazioni di massa e tensioni sociali ed internazionali, senza considerare anche il rialzo dei mari che pongono un'altra sfida per l'umanità di difficile soluzione.

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Terremoto a Sulawesi in Indonesia

Sarebbero almeno trentasette le vittime a causa del terremoto di magnitudo 6.2 che ha colpito l'isola di Sulawesi con epicentro a trentasei chilometri a sud della città di Mamuju ad una profondità di circa diciotto chilometri che ha fatto crollare diversi edifici; si parla poi di molti feriti, dispersi e danni a strade, infrastrutture oltre a disagi e panico per la popolazione (in parte per avvisi di eventuali tsunami per forti scosse di assestamento). Le autorità che hanno inviato squadre di soccorso a scavare sotto le macerie dicono che anche l'aeroporto della città è stato danneggiato. Da segnalare recentemente una serie di frane in Indonesia nel Sumedang, distretto di Cimanggung, che aveva causato almeno diciannove vittime fra cui dei soccorritori che stavano cercando di portare aiuto alle persone in difficotà.

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Nuovi progetti di riforestazione

In una videoconferenza climatica le autorità sono intenzionate a fare del 2021 un anno importante riguardo la mobilitazione per la natura con nuovi progetti di riforestazione per fronteggiare i cambiamenti climatici che stanno riducendo la biodiversità ad un ritmo allarmante con aumenti dei fenomeni di desertificazione e improvvise variazioni del clima. Si pensa di riconciliare l'umanità con la natura e proteggere almeno il trenta percento del pianeta entro il 2030 anche con iniziative che arrestino l'estinzione delle specie risolvendo le vulnerabilità agendo in armonia con l'ambiente (obiettivo davvero difficile se si continua ad esempio a sostenere il consumo di carne che richiede l'utilizzo di nuovi terreni da deforestare per favorire l'allevamento). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di freddo in Italia in ampie zone a nord con temperature fino a meno venti gradi Celsius.

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Tempesta di neve sulla Spagna

Sarebbero almeno quattro le vittime a causa della tempesta di neve chiamata "Filomena" valutata come la peggiore dal 1971 e che ha intrappolato nelle strade oltre millecinquecento automobilisti, costringendo squadre di soccorso ad intervenire su ogni auto anche per evitare che le persone rimanessero senza acqua e assiderate. Oltre seicentocinquanta strade sono ancora bloccate o difficilmente percorribili e vi sono difficoltà di spostamento anche nella capitale Madrid dove si è formato uno spesso manto nevoso fino a cinquanta centimetri come non si vedeva dal 1963 con disagi per i cittadini, poi gli effetti della bufera di neve si sono sentiti anche in Francia (si parla di nove vittime anche in Italia per il freddo). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che nel 2020 gli eventi estremi monitorati sono in media aumentati ed il surriscaldamento climatico ha raggiunto i valori record del 2016.

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Maltempo in Italia e tanta neve

L'ondata di maltempo caratterizzata da intense precipitazioni piovose con in quota spessi manti nevosi che da giorni sta interessando alcune regioni italiane sta causando danni e disagi; poi si parla di due vittime in Alto Adige per una valanga in Val Senales che ha travolto due escursionisti e molti a causa della chiusura degli impianti di risalita per l'epidemia nCoV si avventurano a piedi in montagna, ma è alto il pericolo di valanghe per la tanta neve caduta come non se ne vedeva da anni. Non sono mancati gravi incidenti automobilistici a causa ad esempio del ghiaccio sulle strade e le previsioni meteorologiche annunciano altra pioggia con allerta meteo in molte regioni. Ha fatto discutere recentemente il crollo a Napoli di un caratteristico arco borbonico sul lungo mare per una forte mareggiata, alcuni dicono per scarsa manutenzione anche se le autorità hanno già proposto il restauro.

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Terremoto e sciame sismico in Croazia

Sarebbero sette le vittime in Croazia del terremoto quantificabile di magnitudo 6.3 con epicentro a quarantasei chilometri dalla capitale Zagabria e a circa dieci chilometri di profondità, seguito da sciame sismico ultimamente anche con scosse rilevanti come intensità. Due giorni fa un movimento tellurico di magnitudo 5.2 nella stessa zona aveva preannunciato l'evento sismico che poi ha particolarmente colpito la città di Petrinja facendo crollare edifici e causando danni, mentre ancora si scava fra le macerie. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un sisma non forte presso Verona in Italia (pare non collegabile a quello della Croazia) e danni causati dalla recente ondata di maltempo con ad esempio la regione Campania che ha chiesto fondi per fronteggiare l'emergenza.

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Un forte ciclone sferza le Fiji

Sarebbero almeno due le vittime nelle Fiji a causa del ciclone chiamato "Yasa" che ha distrutto decine di abitazioni nel villaggio di Tiliva e causato il panico nella popolazione anche a causa del forte rumore del vento (come un rombo di tuono) che temeva di essere nella traiettoria del forte vortice caratterizzato da folate a trecentoquarantacinque chilometri orari. Le autorità dichiarano che saranno necessari giorni per stimare gli ingenti danni ed è stato dichiarato lo stato di disastro naturale, poi si teme per eventuali inondazioni dal momento che ad esempio si sta alzando il livello del fiume Rewa ed alcune zone sono già state inondate. L'occhio della tempesta si sarebbe mosso da Vanua Levu ma per fortuna evitando di colpire la città capitale di Suva ed il maggior centro turistico di Nadi nell'isola di Viti Levu, la più grande del paese.

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Emissioni diminuite per contenimento pandemia

I dati preliminari rilevati riguardo le emissioni di biossido globali di carbonio mostrerebbero una diminuzione di un sette percento (per un totale di circa trentaquattro miliardi di tonnellate metriche di biossido di carbonio nel 2020 contro oltre trentasei del 2019) a causa delle misure di contenimento adottate per evitare il dilagare dell'epidemia di coronavirus Covid-19, il migliore risultato mai conseguito. I ricercatori avvertono che ci potrebbe essere un rimbalzo riguardo le emissioni non appena i vari mezzi di trasporto inquinanti torneranno a circolare anche se si spera che il cambio radicale delle abitudini di vita porti ad un comportamento in genere più ecologico come ad esempio accaduto per il tele-lavoro ed altre attività che possono essere svolte con collegamenti telematici o apparecchiature a basso impatto ambientale.

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Riforestazione utile anche per i salmoni

In quello che si potrebbe definire il ciclo salutare della biodiversità le foglie che cadono dagli alberi tendono ad attraggono insetti acquatici di cui si nutrono i giovani salmoni, poi i nutrienti che si liberano della materia organica arrivano fino all'oceano costituendo il nutrimento per il planckton e successivamente nella catena alimentare dei salmoni adulti; quindi la riforestazione è utile ai salmoni senza considerare che gli animali che si nutrono i di questi pesci ne lasciano i resti sul terreno che lo fertilizzano di carbonio, azoto e fosforo che consente la crescita degli stessi alberi. La popolazione di salmoni è in declino in tutto il mondo a causa della pesca eccessiva e dei cambiamenti climatici, novembre ad esempio è stato il mese più caldo a livello globale (di conseguenza anche la temperatura dell'acqua di fiumi e mari) e questi pesci risentono per temperature più calde.

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Deforestazione Amazzonia con conseguenze idriche

La deforestazione dell'Amazzonia potrebbe alterare i parametri relativi alle precipitazioni piovose con conseguenze sull'approvvigionamento idrico delle più grandi città del Brasile e sugli impianti idroelettrici, considerando che si tratta della maggiore fonte energetica del paese (circa il sessantatre percento); poi diminuirebbe la capacità di risposta alle crisi umanitarie causate dai cambiamenti climatici, almeno da quanto risulta da un rapporto sulla sicurezza approntato dalle forze governative. Altra emergenza ambientale è quella legata alla prolungata siccità che ha contribuito ad alimentare gli incendi che hanno devastato il trenta percento della foresta pluviale del Pantanal, minando la sostenibilità ecologica globale; infatti, in genere la foresta Amazzonica è uno dei maggiori assorbitori di anidride carbonica nel pianeta.

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Emissioni ad effetto serra monitorate

Ci si aspettava un calo delle emissioni inquinanti a causa degli effetti delle misure di contenimento per evitare il dilagare dell'epidemia di coronavirus Covid-19 con aerei parcheggiati negli aeroporti, navi ferme nei porti e lavoratori pendolari rimasti a casa; ma i dati monitorati riguardo concentrazione di biossido di carbonio, metano e ossido di azoto nell'atmosfera mostrerebbero un impatto globale non maggiore delle normali fluttuazioni annuali. Guardando un grafico delle emissioni anno dopo anno, anche se i dati relativi al 2020 non sono ancora disponibili, risulta evidente coma sia necessario far abbassare la curva delle emissioni e che nonostante molte persone vivano confinate in casa i livelli energetici medi di consumo non variano in modo significativo, poi bisogna tenere conto di altri fattori aggiuntivi sempre collegabili al surriscaldamento globale.

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Ricerche riguardo l'estinzione dei dinosauri

Spesso si cita riguardo l'estinzione dinosauri l'impatto con la terra sessantasei milioni di anni fa di un asteroide grande come una metropoli, ma cento milioni di anni prima un altro cataclisma causò l'estinzione solo di alcune specie di dinosauri per il rialzo delle temperature globali; almeno secondo l'opinione di ricercatori avrebbero trovato la prova di questo evento centosettantanove milioni di anni fa in Patagonia in piante fossili oltre a trovare una specie sconosciuta di questi grandi rettili (un enorme sauropode con lungo collo, appartenente alla specie più grande della terra). Da notare che in genere si fa riferimento a questi eventi disastrosi che causarono l'estinzione di alcune specie per determinare la soglia di due gradi Celsius di aumento delle temperature globali come limite di adattamento possibile in molti organismi viventi.

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Un forte uragano si avvicina al Centro America

L'Uragano chiamato "Iota" sta prendendo forza e secondo le previsioni meteo nel percorso di avvicinamento verso il Centro America potrebbe raggiungere categoria quattro e quindi potenzialmente molto pericoloso, per aree già pesantemente colpite due settimane fa da un uragano (poi degradato a tempesta) che ha causato oltre duecento fra vittime e dispersi. Le autorità stanno organizzando le evacuazioni in Honduras, Guatemala e Nicaragua spesso in regioni che ancora stanno cercando di riparare le devastazioni causate dal precedente vortice; come ad esempio accade nel caso delle lamiere di zinco recuperate nella città costiera di Bilwi in Nicaragua con cui si cerca di rinforzare i tetti. Mari più caldi a causa del surriscaldamento climatico del pianeta farebbero aumentare la forza degli uragani e per tempi più lunghi dopo l'arrivo sulle coste.

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Regole climatiche in U.S.A da rivedere

La nuova amministrazione americana che deve ancora insediarsi (sempre se gli sarà consentito farlo) annuncia il proposito di rivedere le regole climatiche che hanno consentito il rilascio praticamente senza controllo delle emissioni inquinanti nel paese e di rientrare nei limiti previsti negli accordi di Parigi; ma gli inquinanti già emessi permangono per lungo tempo nell'aria e nell'acqua, quindi bisognerà aspettare molti anni prima di apprezzarne gli effetti e alcuni parametri ambientali riguardo la biodiversità rimarranno irreversibili non solo negli Stati Uniti ma anche in quelle che possono definirsi zone di influenza come Brasile e Australia. Da segnalare cambiando argomento che la tempesta tropicale "Eta" che da giorni sta sferzando L'America centrale ha colpito anche l'Honduras causando oltre cinquanta vittime, inondazioni e danni.

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Un uragano sferza Nicaragua ed Honduras

Sarebbero almeno tre le vittime in Nicaragua ed Honduras a causa di un uragano chiamato "Eta", definito come uno dei più forti in Centro America da anni, classificato inizialmente di categoria quattro con picchi di vento superiori a duecentoventi chilometri orari che ha interessato soprattutto le zone costiere scoperchiando tetti, facendo cadere pali e linee elettriche, causando inondazioni e frane; poi ha perso potenza ed è stato declassato a categoria due. Centinaia di persone sono state evacuate ed oltre un milione sono a rischio a causa del forte vortice, considerando che ad esempio nel nord del Nicaragua molte persone abitano in povere case di legno non adatte a resistere alle folate di vento. Le autorità avevano già provveduto ad evacuare nei giorni scorsi tremila famiglie che vivono nei villaggi più vulnerabili.

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Terremoto presso costa ovest della Turchia

Sarebbero almeno trenta le vittime ed oltre quattrocento i feriti a causa di un forte terremoto quantificabile di magnitudo sette che ha interessato vaste zone sulla costa ovest della Turchia ed in parte alcune isole della Grecia, due ragazzi hanno perso la vita per la caduta di un muro sull'isola di Samos; l'epicentro è stato individuato a circa quattordici chilometri al largo di quest'isola presso la città di Karlovasi e si è anche verificato un mini-tsunami nel mare Egeo che ha causato qualche danno e le alte onde hanno fatto fuggire parte della popolazione per il panico. Particolarmente colpita la città turca di Izmir (Smirne), la terza del paese per dimensioni, dove sono crollati degli edifici, mentre i soccorritori hanno preparato campi allestiti con tende per ospitare circa duemila persone.

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Un uragano sferza aree a sud degli Stati Uniti

Vaste aree nelle zone costiere del Golfo del Messico sono state interessate da un uragano chiamato "Zeta" classificato di categoria due caratterizzato da folate di vento con picchi superiori a centoquaranta chilometri orari (a volte anche quasi centottanta e quindi uragano di categoria tre) e alte onde costiere; si parla di oltre seicentotrentamila utenti in Louisiana, Mississippi e Alabama rimasti senza fornitura di energia elettrica oltre a danni vari, poi si teme per eventuali inondazioni negli stati a sud degli Stati Uniti. Da segnalare cambiando argomento che l'India pianifica dopo una lunga pausa dovuta alla pandemia 19-nCoV (oltre otto milioni le persone contagiate nel paese) di lanciare fra qualche giorno un satellite per osservazioni agricole, forestali e in supporto dei disastri ambientali.

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Incendio in un parco nazionale del Colorado

Un vasto incendio ha divorato la vegetazione del parco nazionale delle montagne rocciose costringendo all'evacuazione di diverse comunità montane, si parla ora di diciottomiladuecento ettari bruciati considerando che solo il cinque percento delle fiamme è sotto controllo e che la zona era già stata interessata recentemente da incendi, sessantottomila gli ettari di vegetazione andati in fumo in totale con conseguente chiusura al pubblico di quattrocentomila ettari di foresta. Questa stagione degli incendi in Colorado è definita come brutale e segue ad un periodo caratterizzato da siccità e temperature più alte della norma in tutta la regione, evidentemente come accaduto in California e in genere in tutti gli Stati Uniti (alle prese in questi giorni anche con un picco di contagi 19-nCoV, monitorati ottantaquattromila in un solo giorno).

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Maltempo e disagi in Cambogia e Italia

Sarebbero undici le vittime in Cambogia dall'inizio del mese a causa di precipitazioni piovose stagionali, ma aggravate dall'azione di una tempesta tropicale caratterizzata da nubifragi con conseguenti inondazioni (dieci le persone annegate ed una colpita da un fulmine), particolarmente colpite le province di Batanbang e Pursa. Le autorità hanno predisposto assistenza per centinaia di famiglie evacuate, poi in alcune zone è stata vietata la circolazione dei camion sulle strade inondate. Per quanto riguarda l'Italia un brusco abbassamento delle temperature ha portato la neve in quota nelle regioni settentrionali ed allerte meteo generalizzate; poi si parla di un automobilista colpito da un fulmine in gravi condizioni, annullamento della regata "Barcolana" nel golfo di Trieste (già ridimensionata causa 19-nCoV) per la prima volta da quando la caratteristica manifestazione era stata inaugurata cinquantadue anni fa.

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Fondali marini coperti di microplastica

Si stima che quattordici milioni di tonnellate di piccoli residui di plastica accumulatisi anno dopo anno coprano i fondali marini, almeno secondo una ricerca australiana che sostiene come la quantità di inquinanti sia venticinque volte maggiore di quanto calcolato precedentemente. Per raccogliere i campioni da analizzare fino ad oltre tremila metri nelle profondità del mare è stato utilizzato un sottomarino telecomandato, poi in genere dove si riscontra una maggiore quantità di plastica galleggiante in superficie anche il fondale è maggiormente ricoperto di microplastica. Inutile dire che bisognerebbe adottare urgenti azioni per trovare soluzioni per ridurre l'inquinamento da plastica che ha conseguenze su tutto l'ecosistema. Da segnalare cambiando argomento che un incendio in Nuova Zelanda presso Lake Ohau ha distrutto una vasta area di vegetazione (colpita dai cambiamenti climatici) ed oltre cinquanta abitazioni.

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Danni e disagi in Italia per il maltempo

In seguito all'ondata di maltempo con alluvioni che hanno colpito recentemente alcune regioni, in particolare nel nord-ovest dell'Italia, sono stati rilevati danni notevoli sul territorio con ponti crollati, lunghe porzioni di argini trascinate a distanza dai fiumi, gallerie inagibili, coltivazioni sommerse dall'acqua, disagi negli spostamenti senza contare le sette vittime ed i dispersi. Nel paese di Limone Piemonte i media forniscono immagini di case collassate, muri crollati, strutture turistiche danneggiate (con l'emergenza 19-nCoV che aveva già interessato in genere tutto il settore in modo negativo). Si indaga sull'identità di alcune vittime in Liguria dove non risultano dispersi dichiarati e quidi i corpi ritrovati potrebbero provenire dal versante francese.

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Ondata di maltempo in Italia

Una perturbazione caratterizzata da intense precipitazioni piovose, nubifragi e raffiche di vento ha colpito alcune regioni in Italia ed ancora si parla di allerta meteo con mare agitato e forte vento; particolarmente colpita la Campania a causa di inondazioni e colate di fango ad esempio nei paesi di Monteforte Irpino e Sarno che hanno invaso i piani bassi delle abitazioni con conseguenti evaquazioni di decine di persone. Una vittima in Sicilia presso Milazzo a causa del mare in burrasca (un soccorritore della guardia costiera tuffatosi per aiutare due ragazzi in difficoltà), poi si parla di trombe d'aria in Toscana e Calabria con danni e feriti. Recentemente nubifragi, raffiche di vento e grandinate in alcune zone avevano sradicato alberi e colpito alcune coltivazioni oltre a causare una vittima alcuni feriti, danni e disagi.

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Stati Uniti nella morsa fra uragani e incendi

Mentre ad est degli Stati Uniti in Alabama e Florida centinaia di migliaia di utenze sono ancora senza fornitura di energia elettrica, si contano i danni di notevole entità economica fra cui il crollo di un ponte del passaggio dell'uragano "Sally" (oltre a due vittime e un disperso) e ci si prepara all'arrivo dell'uragano "Teddy", considerato pericoloso, ad ovest gli incendi continuano a devastare la vegetazione anche se delle precipitazioni piovose hanno rallentato la corsa delle fiamme. Un pompiere in California ha perso la vita mentre cercava di fronteggiare un incendio nella foresta nazionale di San Bernardino, in tutto si calcola che, comprendendo Oregon e stato di Washington, quasi due milioni di ettari di vegetazione siano andati in fumo; ma spostando l'attenzione più a sud in America alcuni dicono che in Brasile la situazione riguardo la devastazione causata dagli incendi sia peggiore.

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Un uragano sferza Alabama e Costa del Golfo

Un uragano di categoria due chiamato "Sally" caratterizzato da precipitazioni piovose torrenziali ha colpito la Costa del Golfo negli Stati Uniti, si parla di almeno una vittima in Alabama e cinquecentocinquantamila utenze rimaste senza fornitura di energia elettrica negli stati Alabama, Florida e Mississippi; poi il livello dell'acqua dell'oceano si sarebbe alzato con rischio di pericolose inondazioni nei prossimi giorni ed intere comunità potrebbero essere evacuate. Le aree costiere della Costa del Golfo sono particolarmente vulnerabili e con il rialzo del livello del mare cresce il pericolo per la popolazione senza considerare che un altro vortice è attivo in quest'area. Da segnalare spostando l'attenzione più a sud che l'aumento del ritmo di deforestazione in Amazzonia ha causato la protesta di paesi europei riuniti in un congresso su questo argomento ad Amsterdam.

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Tanti alberi secchi alimentano gli incendi in U.S.A.

Fra le cause individuate dai pompieri che cercano di fronteggiare le fiamme che stanno devastando grandi aree di vegetazione in California, Oregon e Washington State (oltre cinquecentomila le persone evacuate ed intere comunità rase al suolo, per vari focolai lungo una linea figurata sulla West Coast) oltre al vento ci sarebbero anche milioni di alberi secchi a causa di prolungata siccità e malattie che aumentano la velocità del fuoco ad esempio con fiamme che hanno divorato oltre mille chilometri quadrati a nord-est di San Francisco, coprendo quaranta chilometri in un solo giorno. Nel frattempo in Oregon si parla di venti vittime e nella baia di San Francisco la nebbia di color arancione sta virando verso il rosso, poi l'aria è secca, irrespirabile e si formano anche delle nubi di fumo.

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Crollo della biodiversità globale

Un declino generalizzato e preoccupante della biodiversità è noto da decenni, ma in alcuni aree come in aree tropicali del Centro e Sud America pare raggiunga secondo uno studio il novantaquattro percento in mezzo secolo; poi si parla del sovrasfruttamento delle risorse naturali in queste zone ad esempio per ricavare cibo (che incide per circa un terzo di tutta la superficie di terreno coperta da vegetazione) come fattore principale nel declino delle specie vegetali ed animali. Per cercare di far calare questa percentuale allarmante bisognerebbe ridurre la quota di cibo sprecato e optare per un regime alimentare più sostenibile per il pianeta. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che gli incendi in California continuano a divorare velocemente la vegetazione e sono stati segnalati focolai anche in Oregon e nello stato di Washington.

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Giappone sferzato da due tifoni

Dopo il passaggio sul Giappone del tifone chiamato "Maysak" che ha fatto rovesciare una nave con quarantatre membri di equipaggio e seimila capi di bestiame (nel Mar della Cina proveniente dalla Nuova Zelanda) causato oltre venti feriti ed interruzione della fornitura di energia elettrica nell'area di Kyushu un altro tifone caratterizzato da forti precipitazioni piovose, vento ed alte onde starebbe per sferzare il paese. Si parla di due vittime anche in Corea del Sud a causa del primo vortice con caduta di linee elettriche mentre i soccorsi cercano i dispersi della nave rovesciata. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che una petroliera ha preso fuoco al largo delle coste dello Sri Lanka ed il personale a bordo, a parte due membri dell'equipaggio ha abbandonato la nave, poi ci sarebbe un disperso ed un ferito.

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Italia alle prese con maltempo ed incendi

Un'ondata di maltempo caratterizzata da forte vento e precipitazioni piovose, grandine e trombe d'aria ha interessato diverse regioni d'Italia, particolarmente colpite Veneto, Lombardia, Friuli e Toscana; poi si parla di tre vittime ed un disperso oltre a danni a raccolti, abitazioni ed edifici pubblici, alberi sradicati ed interruzioni alla viabilità come accaduto per l'autostrada del Brennero a causa dell'esondazione del fiume Adige presso Egna, mentre permane l'allerta meteo per il passaggio della perturbazione sulla penisola. Per quanto riguarda gli incendi sono stati segnalati diversi focolai ad esempio in Sicilia e Sardegna, la situazione più grave sarebbe ad Altofonte (in parte nei boschi della caratteristica riserva dello Zingaro) a circa quindici chilometri da Palermo, dove un incendio doloso ha divorato quasi mille ettari di vegetazione ed interessato alcune abitazioni.

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Piogge torrenziali in Afghanistan e Sudan

Precipitazioni piovose torrenziali hanno interessato dodici province ad est dell'Afghanistan, si parla di centoventidue vittime, centoquarantasette feriti, diversi dispersi oltre a millecinquecento case distrutte, danni a millecento ettari di coltivazioni e perdita di bestiame; particolarmente colpita la provincia di Parwan con la capitale provinciale Charikar colpita da inondazioni in metà della città. Per quanto riguarda il Sudan ci sarebbero ottantasei vittime e migliaia di case crollate sempre a causa delle piogge torrenziali e conseguenti inondazioni che ad esempio hanno interessato il nord del Darfur ed il sud del Kordofan. Da segnalare cambiando argomento altre emergenze come l'allerta rossa in Cina per il tifone "Bavi" ed i timori negli Stati Uniti per l'arrivo dell'uragano "Laura" ora classificato di categoria due che sta sferzando Texas e Louisiana.

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Continuano gli incendi incontrollabili in California

I pompieri non riescono a fronteggiare le alte fiamme alimentate da folate di vento con picchi superiori a cento chilometri orari che stanno divorando la vegetazione in California e vi sarebbero decine di nuovi focolai come ad esempio ad est e sud della Baia di San Francisco; poi si parla di sei vittime, quasi mille abitazioni distrutte, oltre centomila persone evacuate ed altre duecentocinquantamila che hanno ricevuto l'avviso di tenersi pronti all'evacuazione. Alcuni fronti di fuoco sono grandi come città intere con alte temperature che tendono a formare una specie di forte vento, dichiarato dalle autorità lo stato di emergenza. Da segnalare cambiando argomento l'ondata di maltempo caratterizzata da grandine e forti folate di vento che ha colpito il Veneto ed in particolare Verona, centinaia gli alberi caduti con conseguente interruzione dei collegamenti stradali e disagi per la popolazione.

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Inondazioni e maltempo in Cina

Precipitazioni piovose stagionali di insolita intensità hanno interessato vaste aree della Cina facendo alzare il livelli dei fiumi, causando frane e costringendo ad esempio oltre centomila persone che vivono presso gli argini del fiume Yangtze a lasciare le proprie abitazioni, particolarmente colpita la provincia del Sichuan; poi si parla di preoccupazioni per eventuali danni al sito patrimonio dell'umanità di Leshan Buddha dove è presente una statua alta settantuno metri scavata nella roccia posta poco sopra tre fiumi. Sotto osservazione dalle autorità nella provincia dell'Hubei i livelli dell'acqua di una grande diga mentre nel sud-ovest della Cina alla confluenza dei fiumi Yangtze e Jialing si sarebbero verificate le peggiori inondazioni dal 1981; inoltre, un tifone dopo aver sferzato Hong Kong starebbe interessando la provincia a sud del Guangdong.

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Record di caldo fra California e Nevada

Con una temperatura superiore a cinquantaquattro gradi Celsius monitorata in una zona in genere molto calda, bassa e secca, localizzata fra California e Nevada nella cosiddetta Death Valley si sarebbe quasi raggiunto il record registrato del 1913 (anche se si tratta di dati preliminari ancora da verificare); inoltre, nei giorni scorsi un'ondata di calore in California aveva causato una caduta di potenza nel sistema elettrico a causa della forte richiesta energetica dei condizionatori con conseguenti prolungate interruzioni della fornitura energetica in vaste zone. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che uno studio australiano con una simulazione in laboratorio segnala che il rialzo della temperatura del mare e l'acidificazione dell'acqua potrebbero portare al collasso dell'ecosistema marino e quindi della catena alimentare.

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Tel:   338 1809310          Data:    18/08/2020                         n:   4482      


Frane improvvise in Italia e Scozia

Una frana improvvisa causata da precipitazioni piovose di tipo torrenziale in Valtellina in Valmalenco presso Chiareggio avrebbe travolto due auto causando tre vittime ed un ferito (un bambino) in una delle due vetture trascinata fino a valle da fango, resti di vegetazione e detriti, mentre ancora si scava nel fango per cercare eventuali persone rimaste sepolte. Per quanto riguarda la Scozia si parla di un treno deragliato presso Aberdeen a causa di una frana caduta sui binari causando tre vittime ed alcuni feriti, l'area da giorni era stata interessata da forti piogge con conseguenti inondazioni; i soccorsi stanno intervenendo sulle carrozze deragliate. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il gran numero di alberi malati o ormai completamente secchi in alcune zone d'Europa ed i rapidi cambiamenti nella vegetazione che in qualche caso modificano i panorami abituali.

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Tel:   338 1809310          Data:    13/08/2020                         n:   4479      


Nubifragio in Grecia e naufragio a Mauritius

Sarebbero cinque le vittime a causa di precipitazioni piovose torrenziali che hanno interessato l'isola greca di Evia, poi si parla di un disperso e notevoli disagi anche per i turisti; infatti, torrenti d'acqua hanno reso impraticabili le strade ed i piani bassi di centinaia di abitazioni sono stato sommersi dall'acqua, particolarmente colpito il villaggio di Politika. Alcuni hanno affermato che l'anno scorso l'estate è stata funestata dagli incendi e quest'anno dalle forti piogge (nel novembre del 2017 alluvioni a Mandra, presso Atene, causarono ventiquattro vittime). Da segnalare cambiando argomento la grave emergenza ambientale alle Mauritius per la fuoriuscita di idrocarburi da una nave cargo giapponese che sta per affondare con lo scafo lesionato e non si riesce a contenere la marea nera sul mare dopo aver perso molto tempo in operazioni varie risultate quasi inutili.

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Una tempesta tropicale sferza gli Stati Uniti

Sarebbero almeno otto le vittime nella costa est degli Stati Uniti a causa della tempesta tropicale "Isaias", particolarmente colpito il Nord Carolina interessato anche da un tornado, poi si parla di milioni di persone rimasti privi di fornitura di energia soprattutto per la caduta di alberi sulle linee elettriche ed il suono dei generatori caratterizza le aree colpite dal forte vortice. Dei tornado sono stati registrati anche in Virginia, Maryland, Delaware e New Jersey ed il personale che deve garantire i servizi energetici di New York affermano che vi sono state maggiori difficoltà a fronteggiare questo tipo di emergenza rispetto a tante altre forti tempeste (eccetto la cosiddetta supertempesta Sandy del 2012). Oltre duemila alberi sono caduti su rotaie e strade che garantiscono i collegamenti dei mezzi pubblici a New York e nell'area metropolitana, poi non mancano come spesso capita in questi casi le segnalazioni di feriti e danni.

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Forti piogge con inondazioni in Yemen

Precipitazioni piovose torrenziali hanno interessato zone a nord-ovest della provincia di Hajjah in Yemen con conseguenti inondazioni; ci sarebbe una vittima (una ragazza) e settanta abitazioni danneggiate mentre si continua a cercare eventuali dispersi, poi si parla di danni a strade, aziende agricole con perdita di capi di bestiame. Lo Yemen è un paese sconvolto da una guerra civile che dura da oltre cinque anni che ha anche causato il collasso del sistema sanitario esponendo la popolazione alle epidemie di colera e 19-nCoV. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore in arrivo in Italia secondo le previsioni meteo, in particolare al centro-sud con temperature che sfioreranno i quaranta gradi Celsius e bollino rosso per molte città dove la sensazione di disagio sarà più avvertibile a causa del formarsi di isole di calore.

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Tel:   338 1809310          Data:    30/07/2020                         n:   4467      


Inondazioni in India e in Nepal

Sarebbero oltre centodieci le vittime delle inondazioni in seguito a forti precipitazioni piovose in particolare nell'Assam in India con due milioni e mezzo e di persone interessate dall'ondata di maltempo che ha colpito anche il Nepal dove i media forniscono immagini della capitale Katmandu allagata. Le autorità indiane hanno attivato soccorsi ed aiuti per le persone rimaste senza casa, poi molti sono anche stati tratti in salvo e portati in rifugi di emergenza, considerando che la situazione è abbastanza difficile e le previsioni annunciano altre piogge monsoniche. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che una ricerca effettuata in Giappone avrebbe evidenziato come spesso le vittime delle inondazioni sono persone vulnerabili e anziane che vivono da sole e non hanno nessuno che le aiuti o soffrono di demenza senile e malattie che non consentono di muoversi prontamente in questi casi.

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Forte temporale con nubifragio a Palermo

Un nubifragio su Palermo ed il monte Pellegrino ha trasformato le strade della bella città siciliana in fiumi, con decine di auto trascinate via dall'acqua e sommozzatori in azione nei sottopassaggi allagati; si parla di due bambini ricoverati per ipotermia e forse due dispersi mentre vi sono polemiche riguardo la mancanza di eventuali avvertimenti meteo alla popolazione anche se gli eventi estremi, ormai sempre più frequenti ed intensi, con i cambiamenti climatici in atto sul pianeta sono a volte poco prevedibili. Qualche giorno fa un'ondata di maltempo caratterizzata da forti precipitazioni piovose, violente folate di vento e grandinate aveva interessato vaste aree della Lombardia con danni ai raccolti ed alberi sradicati. Da segnalare cambiando argomento come in genere gli alberi appaiono spesso indeboliti da malattie e vegetazione parassita come ad esempio l'edera.

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Provvedimenti contro le inondazioni in Cina

Le autorità cinesi hanno deciso di alzare il livello di attenzione in seguito alle recenti inondazioni causate da nubifragi e forti precipitazioni piovose che hanno interessato il paese come accaduto nel Sichuan, Chongqing, Hunan e Jiangxi; precedentemente era stato mandato del personale in Hubei ed Anhui per portare assistenza ed aiuti alle persone interessate, poi anche un'allerta arancione (la seconda dopo la rossa come gravità) è stata dichiarata per l'eventualità di nubifragi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che i ricercatori avrebbero monitorato in Spagna dei record di picchi di calore anomali nel 2019, come accaduto in annate precedenti a causa del surriscaldamento climatico; quindi il paese è particolarmente vulnerabile probabilmente per la sua posizione geografica.

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Tel:   338 1809310          Data:    08/07/2020                         n:   4448      


Crolla una miniera in Myanmar per le forti piogge

Sarebbero almeno centotredici le vittime nel nord dello stato del Kachin in Myanmar per il crollo, a causa delle forti precipitazioni piovose, di una massa di detriti di lavorazione accumulati per la ricerca di pietre preziose in un lago con conseguente esondazione di acqua e fango dentro una miniera presso Hpakant; si teme che vi siano anche diversi dispersi, poi si parla di cinquantaquattro feriti. Spostando l'attenzione all'India si parla di diciassette vittime (o forse venti) per fulmini nel Bihar mentre le previsioni meteo annunciano forti piogge nella zona di Mumbai e distretti costieri con allerta arancione. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che si indaga sulla causa del decesso, definito come misterioso (probabilmente non a causa del bracconaggio), di centinaia di elefanti nel delta del Okawango in Botswana.

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Antartide notevolmente surriscaldato

I cambiamenti climatici causati dalll'uomo stanno spingendo ad un continuo rialzo le temperature al Polo Sud tanto che il surriscaldamento monitorato dai ricercatori è superiore a quello che ci aspettava; inutile dire della preoccupazione per un aumento dei valori tre volte superiore quello globale in tre decenni di misurazioni con percentuali al Polo Sud fino a sette volte superiori a quello di altre zone, un ritmo davvero sostenuto ed uno dei più alti del pianeta. Una parte del surriscaldamento è dovuta a cicli climatici che durano molti decenni, ma che possono dare solo una parziale spiegazione di questa anomalia e quindi emerge chiaramente il ruolo giocato dall'uomo e dalle sue attività che alimentano l'effetto serra. Questo non deve far pensare che le temperature non siano basse in Antartide e che vi sia una generalizzata fusione delle masse ghiacciate, ma dovrebbe allarmare riguardo il surriscaldamento globale.

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Doppio pericolo per l'Amazzonia

Alcuni valutano come il pericolo costituito dall'epidemia di coronavirus Covid-19 si possa sovrapporre alla stagione degli incendi nella foresta pluviale in Amazzonia con conseguenze devastanti; infatti, le autorità avrebbero congelato i fondi destinati alla protezione dell'ambiente oltre a favorire pratiche di deforestazione e sfruttamento per fare spazio all'allevamento, quindi il taglio delle piante dopo gli incendi per ricavare le strade dove passano i camion carichi di tronchi di alberi potrebbero anche agevolare i contagi del virus in zone interne dell'Amazzonia (quasi del tutto prive di assistenza sanitaria o con un sistema già al collasso). Il particolato che si sprigiona dagli incendi abbassa la qualità dell'aria rende più facili i contagi ed aggrava le malattie respiratorie rendendo la popolazione più vulnerabile in un paese dove il ritmo dei contagi è sempre elevato.

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Effetti preoccupanti della fusione del permafrost

Molte infrastrutture in Siberia, Nord del Canada ed Alaska sono state costruite con piloni che si reggono poggiando sul permafrost, ma le temperature nel Circolo Artico aumentano con una media doppia rispetto ad altre zone del globo e quindi tende a sciogliersi portando poi alla fusione anche del ghiaccio sottostante. Recentemente una fuoriuscita di ventimila tonnellate di carburante diesel da un vecchio grande serbatoio che si sono riversate in un fiume in Siberia sarebbe stata causata secondo un'indagine proprio dallo scioglimento del permafrost e questo dimostra gli effetti preoccupanti riguardo la stabilità delle infrastrutture, senza considerare che in questo caso gli idrocarburi favoriscono la fusione del ghiaccio con conseguente rilascio di grandi quantità di CO2 nell'atmosfera. Intere città sono a rischio e capita in certi casi che la popolazione decida anche di abbandonarle.

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Tel:   338 1809310          Data:    11/06/2020                         n:   4425      


Ripensamento ambientale dopo restrizioni nCoV

Le misure di contenimento imposte dalle amministrazioni per evitare la diffusione del coronavirus Covid-19 hanno spinto alcuni analisti a dichiarare che è necessario un ripensamento riguardo lo sviluppo delle società in chiave più ambientalista; infatti, la quarantena ha consentito di far apprezzare un miglioramento nella qualità dell'aria, con avvertibile minore inquinamento, laghi e fiumi più limpidi anche se i dati reali rivelano che la concentrazione di biossido di carbonio a livello globale è aumentata fino ad un picco superiore a quattrocentodiciassette parti per milione, poi la tendenza al surriscaldamento non si arresta con temperature medie record per il mese di maggio. Per spiegare le motivazioni di questo meccanismo di solito si fa l'esempio di un muro (di CO2) costruito in decenni e diventato imponente mattone per mattone a cui semplicemente per un breve periodo è stato aggiunto un mattone più piccolo che nel complesso non rappresenta una variazione significativa.

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Conferenza sul clima rinviata a causa coronavirus

Ridurre le emissioni è considerato fondamentale per evitare gravi conseguenze sul clima ed importanti sconvolgimenti come un ritmo crescente di rialzo dei mari e migrazioni di massa di popolazioni che vivono in regioni che diventeranno presto inabitabili, ma autorità internazionali a quanto pare avrebbero confermato a causa della pandemia 19-nCoV la decisione di rinviare ad un tardo 2021 la conferenza definita "COP26" sul clima globale prevista quest'anno in Gran Bretagna. Si trattava dell'ultima possibilità per cercare di contenere le temperature globali entro due gradi Celsius di aumento, quindi si prevede senza interventi decisivi un aumento di circa tre gradi entro la fine del secolo. Da tenere presente che un clima più caldo può in teoria favorire diverse malattie ed anche pandemie; infatti, la frequenza delle pandemie monitorate in questi ultimi decenni è aumentata.

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Deforestazione continua ad aumentare nel mondo

I dati satellitari riguardo il taglio della foresta pluviale nel pianeta evidenziano come il ritmo di deforestazione sia aumentato, alcuni dicono che con la pandemia da coronavirus Covid-19 la situazione sia peggiorata a volte a causa dei provvedimenti di contenimento che non hanno consentito alle attività naturalistiche di controllo sul territorio di poter operare agevolmente, poi capita che le persone che perdono il lavoro a causa dell'epidemia cerchino un'alternativa nell'illegalità. A quanto pare anche la popolazione che vive lungo il fiume Mekong nel sud-est dell'Asia dopo aver perso il lavoro cerca una fonte di guadagno e di sostentamento con il taglio di alberi. Fra i paesi più interessati dalla deforestazione si cita nel mese di marzo l'Indonesia con milletrecento chilometri quadrati di perdita di vegetazione, seguita dalla Repubblica Democratica del Congo (mille chilometri quadrati) e a breve distanza Brasile.

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Indagine sui gas che provocano il buco nell'ozono

I cosiddetti gas CFC o clorofluorocarburi utilizzati in frigoriferi, condizionatori e spray aerosol accusati di danneggiare lo strato di ozono nell'atmosfera che potrebbe il pianeta dai raggi ultravioletti e radiazioni solari sono stati messi al bando con il protocollo di Montreal nel 1989 e gradualmente sostituiti con altri gas le cui molecole si decompongono in atmosfera formando nuovi contaminanti piuttosto persistenti (acidi alchilici fluorinati a corta catena), almeno secondo un'indagine fatta da ricercatori canadesi che avvertono che questi contaminanti possono anche aggregarsi sul terreno ed in teoria accumularsi nelle coltivazioni. Si conosce ancora poco riguardo questa famiglia di composti chimici, ma su almeno uno è stata accertata la tossicità per le piante. Da notare comunque che il bando dei CFC è considerato un buon accordo internazionale, ma alcuni paesi a quanto pare forse non lo rispettano adeguatamente.

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Inondazioni presso Fort McMurray in Canada

Migliaia di persone sarebbero state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni a causa di inondazioni nel nord dell'Alberta, particolarmente colpita la città di Fort McMurray quasi distrutta da un grande incendio quattro anni fa (con evacuazioni di massa e prolungato disagio per la popolazione a causa del fumo che impediva ogni attività) e che da immagini aree ora appare completamente allagata. Pare che le inondazioni siano state causate da un rialzo delle temperature che hanno fatto sciogliere il ghiaccio che si era accumulato nei fiumi Athabasca, Clearwater e Peace con conseguenti esondazioni, mentre le autorità cercano di fronteggiare la situazione di emergenza portando aiuti, assistenza e mettendo sacchi di sabbia per evitare che l'acqua continui ad allagare gli edifici, compreso l'ospedale. Alcuni lamentano che si ritrovano in pratica di nuovo con la casa distrutta dopo l'incendio di quattro anni fa.

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Tel:   338 1809310          Data:    29/04/2020                         n:   4388      


Dieci anni dal disastro Deepwater Horizon

Nel ricordare in questi giorni i danni ambientali causati dieci anni fa da un'esplosione in una piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico con undici vittime e la fuoriuscita di un'enorme quantità di petrolio in mare (la peggiore nella storia degli Stati Uniti), anche per colpa di una valvola di sicurezza difettosa non controllata e di altre carenze strutturali dell'impianto, alcuni fanno notare le differenze con il mercato attuale con il prezzo del petrolio quasi azzerato e la questione climatica che pone interrogativi sul futuro del pianeta. Forse la pandemia da coronavirus Covid-19 potrebbe dare maggiore impulso alle rinnovabili, ma sarà sempre difficile riuscire ad effettuare questa transizione e molte aziende che sfruttano gli inquinanti combustibili fossili sono già pronte alla ripartenza. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che vi sono state inondazioni in Congo ed in Yemen con vittime, feriti e disagi per la popolazione.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/04/2020                         n:   4382      


Pandemia 19-nCoV collegabile a calo biodiversità

La perdita di biodiversità dovuta al taglio delle foreste ad esempio per coltivazioni ed allevamenti intensivi porta ad un notevole disequilibrio; infatti, secondo i ricercatori alcune specie sono destinate a scomparire mentre altre riescono meglio ad adattarsi (favorendo un affollamento in zone più ristrette dove virus e patogeni si espandono agevolmente) e questo danno all'ecosistema potrebbe scatenare eventuali pandemie; tanto da far dire ad alcuni che non è tanto quanto la natura ci stia facendo, ma conseguenze collegabili a quanto noi stiamo facendo alla natura. Probabilmente il coronavirus Covid-19 è solo uno dei tanti virus che hanno trovato nuove condizioni favorevoli per facili contagi dovute alla distruzione di habitat naturalistici, quindi in futuro la frequenza di queste epidemie non potrà che aumentare se non si interviene a tutelare adeguatamente l'ambiente.

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Poche precipitazioni piovose favoriscono l'epidemia

In gran parte dell'Europa le precipitazioni piovose sono nettamente inferiori alle medie del periodo e questo potrebbe favorire il diffondersi dell'epidemia di coronavirus Covid-19, poi secondo alcuni avvicinandosi ai mesi estivi le alte temperature e la poca pioggia caduta potrebbero aumentare le difficoltà della popolazione nel fronteggiare il virus come ad esempio nel caso degli agricoltori con un calo di raccolto (oltre alle difficoltà di trovare manodopera a causa delle misure di contenimento che ostacolano gli spostamenti). A quanto pare le statistiche mostrano come le aree più inquinate, anche a causa delle poche precipitazioni piovose, siano quelle con maggior frequenza di casi 19-nCoV monitorati ed il sistema immunitario delle persone malate indebolito dall'inquinamento o altre patologie collegabili facciano peggiorare il quadro clinico generale.

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Riduzione CO2 per nCoV ha scarso apporto globale

Le misure di contenimento per fronteggiare la pandemia da coronavirus Covid-19 con strade deserte, attività chiuse, traffico quasi azzerato hanno senza dubbio ridotto la quantità di biossido di carbonio rilasciate nell'atmosfera, questo è positivo ma secondo alcuni con scarso apporto a livello globale sul surriscaldamento climatico. Si tratta in pratica di confrontare piccoli periodi di tempo che non possono avere un impatto significativo con decenni di emissioni senza controllo, poi vi è anche il rischio che gli imprenditori in tempi futuri senza restrizioni particolari cerchino di recuperare in termini di mancata produzione e posizioni di mercato con conseguenti maggiori emissioni. Forse molte persone si saranno rese conto (purtroppo obbligate e quindi con percezione poco positiva) che utilizzando normali strumenti tecnologici è possibile evitare di usare trasporti inquinanti e limitare le emissioni.

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Rinviata la conferenza sul clima di Glasgow

La notizia che la conferenza per ridurre il surriscaldamento climatico prevista a Glasgow a novembre chiamata COP26 è stata rinviata al 2021 a causa della pandemia Covid-19 significa un'ulteriore incertezza sulle misure da prendere per affrontare la questione climatica, ma alcuni dicono che proprio il surriscaldamento climatico del pianeta potrebbe essere fra le cause della pandemia; poi probabilmente i danni provocati all'albero respiratorio nella popolazione a causa dell'eccessivo uso di fonti fossili e dal conseguente inquinamento rendono più vulnerabile l'organismo rispetto al virus, considerando anche che le polveri sottili favoriscono i contagi per la permanenza e l'aggregarsi di goccioline di vapore acqueo. Da notare cambiando argomento che uno studio rivela che la mancanza di appetito ed una parziale perdita dell'olfatto possono essere un buon indicatore che si è stati contagiati, quindi è opportuno in questi casi rimanere in isolamento per evitare l'espansione del virus.

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Tel:   338 1809310          Data:    02/04/2020                         n:   4364      


Tornado in Tennessee e Nashville negli Stati Uniti

Sarebbero almeno venticinque le vittime in Tennessee e Nashville a causa di un tornado che ha sferzato alcune aree facendo crollare muri, scoperchiando tetti, sradicando alberi e causando la caduta dei pali elettrici con conseguente interruzione della fornitura energetica per decine di migliaia di abitazioni oltre ad attività ed edifici commerciali. Si parla anche di diversi feriti mentre i soccorritori stanno ancora cercando dei dispersi fra i detriti staccatisi dalle abitazioni, quindi il bilancio delle vittime potrebbe aumentare. Le immagini fornite dai media mostrano il livello della devastazione che in pratica interessa quasi tutta la popolazione della zona interessata dal forte vortice. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che le autorità sanitarie sperano [?] che l'epidemia di coronavirus COVID-19 possa stabilizzarsi con l'avvicendarsi delle stagioni, un po' come accade con raffreddore ed influenza.

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Terremoto nel sud-est della Turchia

Sarebbero nove le vittime e trentasette i feriti, di cui nove in condizioni critiche, a causa di un terremoto di magnitudo 5.7 che ha interessato una zona sulla linea di faglia nel sud-est della Turchia ai confini con l'Iran. Oltre mille gli edifici crollati a circa novanta chilometri dalla città di Van in Turchia, poi si contano molti crolli anche più ad est in villaggi dell'Iran ed i media hanno mostrato immagini di persone che scavavano fra le macerie con mezzi di fortuna e a mani nude. Le autorità hanno inviato tende e soccorsi nelle zone colpite considerando che interi villaggi sono stati in pratica distrutti (il mese scorso nell'est della Turchia un sisma aveva causato quaranta vittime). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che riguardo i focolai collegabili all'epidemia di coronavirus COVID-19 sorge il dubbio se fra le altre cause che favoriscono la diffusione del virus non possa giocare un ruolo, ad esempio con particolari condizioni ambientali, anche il surriscaldamento climatico.

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Ancora una tempesta in Gran Bretagna

A pochi giorni di distanza dalla tempesta "Ciara" la Gran Bretagna è sferzata con venti superiori a centocinquanta chilometri orari e mareggiate sulle coste alte fino a trenta metri da un altro vortice che è stato chiamato "Dennis"; si parla di una vittima nel Galles del Sud (un uomo caduto nel fiume Tawe), poi disagi per la popolazione con vaste aree che sono rimaste prive di fornitura energetica, cancellazioni di voli aerei oltre a centinaia di allarmi per inondazioni, mentre le autorità consigliano prudenza negli spostamenti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che riguardo l'epidemia di coronavirus Covid-19 in Cina alcuni dichiarano che è in modo figurato una specie di avvertimento per i cinesi a trattare meglio gli animali e passare ad un'alimentazione vegetariana, nel frattempo il bilancio sanitario è salito ad oltre millesettecento vittime con settantamila contagi.

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Emergenza incendi in Indonesia

Le autorità indonesiane visto l'alto rischio di incendi nella provincia di Riau avrebbero dichiarato lo stato di emergenza; infatti, è molto probabile che a causa dell'arrivo della stagione secca eventuali focolai si propaghino velocemente come accaduto in passato. La strategia preventiva era già stata adottata anche per cercare di evitare roghi illegali e poi è meglio non perdere tempo prezioso ed essere pronti ad interventi tempestivi in caso di incendi; senza considerare ad esempio i successivi danni a tutto il settore turistico, le difficoltà respiratorie a causa del fumo, scuole chiuse, cancellazione di voli aerei ed i disagi per la popolazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Australia la questione relativa agli incendi davvero devastanti per questo paese avrebbe aperto un'opportunità per la proposta di emissioni zero entro il 2050 anche se nella realtà l'obiettivo è difficilmente raggiungibile.

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Temperature record in Antartide

I nuovi picchi record di temperatura in Antartide con una rilevazione in una postazione superiore a diciotto gradi Celsius anche se deve ancora essere analizzata riguardo l'esattezza dei dati monitorati confermano come si tratti di una delle zone del globo più soggette al surriscaldamento climatico con quasi tre gradi di aumento rispetto alle medie del secolo scorso. Probabilmente il record regionale è dovuto ad afflusso di aria calda dai pendii delle montagne del cosiddetto vento caldo "foehn", comunque il vistoso ritiro dei ghiacci che da tempo interessa la penisola antartica preoccupa i ricercatori. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche altre emergenze come l'ondata di maltempo caratterizzata da forte vento che sta sferzando l'Europa (con allerta rossa nel nord della Francia) ed i nubifragi in Australia che in compenso hanno spento quasi tutti gli incendi.

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Inondazioni in Nuova Zelanda, maltempo in Italia

Le autorità della Nuova Zelanda avrebbero dichiarato lo stato di emergenza in alcune aree dell'isola a sud a causa di inondazioni con conseguenti ordini di evacuazione per la popolazione e chiusura di strade; particolarmente colpita la città di Gore, ma diverse città nelle regioni Southland e Otago sono state interessate dalle avverse condizioni meteorologiche, poi anche il livello dei fiumi è molto alto con rischio di ulteriori esondazioni. Sono stati stanziati dei fondi per fronteggiare l'emergenza, aiutare gli agricoltori che hanno perso il raccolto e sostenere le attività pastorali danneggiate. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che l'Italia è sferzata da un'ondata di maltempo caratterizzata da forti folate di vento e brusco calo delle temperature, si parla di [..una vittima], diversi feriti principalmente a causa di alberi caduti, poi disagi nei trasporti e difficoltà nei collegamenti specialmente quelli marittimi.

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Sciami di locuste in Pakistan ed India

Le autorità del Pakistan avrebbero dichiarato lo stato di emergenza dopo che uno sciame di locuste ha divorato i raccolti nel Punjab, anche nella parte sotto controllo dell'India, con conseguenti lamentele degli agricoltori che richiedono interventi efficaci per limitare le perdite. La comparsa di sciami di locuste (la cui voracità è proverbiale) nei mesi invernali pare sia un fenomeno nuovo e sono molte le aree interessate come ad esempio il Sindh, Haryana, Rajasthan e Gujarat; mentre si attende lo stanziamento dei fondi necessari per fronteggiare la crisi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il perdurare di insolite condizioni meteo miti in Italia con record di ventisette gradi Celsius in febbraio in Sardegna dove le piante sono in fiore e caldo anche in Piemonte ed in montagna con pericolo valanghe, ma le previsioni meteo annunciano un brusco calo delle temperature e forte vento.

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Tel:   338 1809310          Data:    04/02/2020                         n:   4309      


Coronavirus collegabile ai cambiamenti climatici

Fra le ipotesi sulla diffusione del coronavirus in Cina avanza quella collegabile ai cambiamenti climatici; infatti, secondo i ricercatori i pipistrelli potrebbero essere l'origine del virus e stagioni più calde a causa del surriscaldamento globale prolungano il loro periodo di attività fuori dalle grotte con maggior rischio che trasmettano il virus ad un mammifero intermedio prima dell'uomo che tende in genere anche a vivere abbastanza vicino a zone selvagge disboscando e sottraendo sempre più spazio all'ambiente naturale. Negli affollati mercati di animali cinesi pieni di gabbie e vasche ravvicinate è poi in teoria possibile la mutazione dei virus (ma esistono anche altre ipotesi meno naturali). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che a Canberra in Australia è stato dichiarato lo stato di emergenza a causa del vasto incendio che da giorni sta divorando la vegetazione.

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Nuovo fronte di fuoco presso Canberra in Australia

Un vasto incendio boschivo nei pressi di Canberra considerato come gravità il peggiore sin da quello verificatosi nel 2003 (che causò quattro vittime, quattrocentotrenta feriti e distrutto centinaia di abitazioni) avrebbe già divorato quasi ottomila ettari di vegetazione. Pare che l'incendio sia stato forse provocato dalle luci di atterraggio di un elicottero che a contatto con l'erba secca avrebbero sprigionato il primo focolaio o il surriscaldamento anche a causa del calore sprigionato dal velivolo, poi le fiamme altissime si sono propagate velocemente ed il fumo ha raggiunto i sobborghi della capitale australiana formando una densa cappa di colore tendente al rosso-arancione. Si parla sempre dei cambiamenti climatici e della siccità che rendono il terreno e la vegetazione facilmente aggredibili dalle fiamme alimentate dalle sterpaglie secche come potente combustibile. Da segnalare spostando l'attenzione all'America un forte terremoto di magnitudo 7.7 fra Cuba e Giamaica, rientrata l'allerta tsunami.

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Mercati di animali cinesi poco igienici

Probabilmente il coronavirus che ha causato l'epidemia a Wuhan è passato dagli uccelli ad un mammifero e poi all'uomo nel mercato di animali della grande città dove gli addetti per le vendite al pubblico operano in modo poco igienico muovendosi fra vasche di pesci, gabbie di mammiferi vari, uccelli e serpenti. Nel frattempo in Cina è aumentato a quarantuno il numero delle vittime a causa del coronavirus, cinquantasei milioni le persone poste in una specie di quarantena, milletrecento i casi di contagio; poi si parla di tre casi confermati in Francia, uno in Australia ed America. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche diciotto vittime ed oltre novecento feriti in Turchia presso Sivrice nella provincia ad est di Elazig per un terremoto di magnitudo 6.8, per un bilancio provvisorio dal momento che i soccorritori stanno ancora scavando sotto le macerie degli edifici crollati.

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Limiti per l'inquinamento agli Open australiani

In seguito a giorni di critiche a causa della pessima qualità dell'aria denunciata dagli atleti fra crisi di tosse e attacchi di asma durante le qualificazioni degli Open a Melbourne gli organizzatori avrebbero deciso di fissare dei limiti per l'inquinamento con una scala di valori che indica se sia il caso di sospendere i giochi. Intanto anche se è migliorata la situazione riguardo gli incendi grazie a intense precipitazioni piovose, che in alcune zone del paese hanno anche causato dei problemi, rimangono attivi settantacinque incendi degli oltre cento che stavano devastando la vegetazione da mesi (ventotto le vittime da settembre oltre a perdita incalcolabile di biodiversità). Le previsioni annunciano altra pioggia che potrebbe aiutare i pompieri a spegnere alcuni pericolosi fronti di fuoco nel Nuovo Galles del Sud e nello stato Victoria, poi le temperature potrebbero di nuovo salire nella lunga estate australiana favorendo gli incendi.

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Inizio surriscaldato del 2020

Le temperature medie monitorate nei primi giorni del 2020 fanno già prevedere un'annata calda essendo in linea con la tendenza surriscaldata dell'ultimo decennio, la più calda mai registrata sulla terra da quando centoquaranta anni fa sono iniziate questo tipo di rilevazioni con il 2019 al secondo posto fra le annate più calde. Non ci si aspetta niente di buono con tutti i parametri relativi al surriscaldamento climatico del pianeta che confermano come l'uomo sia il responsabile di questa situazione davvero poco salutare per il pianeta e che siano necessarie urgenti azioni (ma nella realtà molti paesi sono già pronti a sfruttare nuove riserve di combustibili fossili oltre a quelle che saranno accessibili a causa della fusione dei ghiacci). Cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che dei ricercatori canadesi avrebbero escogitato un metodo, ancora in fase sperimentale, per recuperare la gomma dagli pneumatici usati evitando in questo modo i roghi di cataste di pneumatici.

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Eruzione del vulcano Taal nelle Filippine

Un'allerta per pericolose eruzioni esplosive dal vulcano Taal sarebbe stata diramata dalle autorità delle Filippine a causa di una prima eruzione seguita da prolungato sciame sismico ed alta colonna di ceneri vulcaniche nel cielo; si parla di evacuazioni di massa e chiusura dell'aeroporto di Manila oltre alla sospensione delle attività finanziarie. L'ultima eruzione del vulcano (il secondo più attivo dopo Mayon) alto trecentoundici metri che si trova a circa ottanta chilometri a sud-ovest di Metro Manila è avvenuta nel 1977, poi si ricorda un evento davvero significativo accaduto nel 1911 con oltre mille vittime. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che recentemente negli Stati Uniti una tempesta caratterizzata da precipitazioni piovose torrenziali, forti folate di vento e in alcune zone anche bufere di neve ed inondazioni ha sferzato gli stati del sud, almeno undici le vittime; particolarmente colpito l'Alabama con disagi ed interruzioni della fornitura di energia.

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Molte evacuazioni in Australia a causa degli incendi

Le condizioni meteo caratterizzate da alte temperature superiori a quaranta gradi Celsius e folate di vento secco alimentano i roghi che stanno devastando da mesi la vegetazione in Australia, quindi le autorità avrebbero deciso di evacuare per sicurezza quasi duecentocinquantamila persone dalla costa est. Nel solo stato di Victoria sono stati inviati duecentoquarantamila messaggi riguardanti l'evacuazione alla popolazione, poi anche nel Nuovo Galles de Sud e negli stati del Sud Australia si avverte di tenersi pronti a lasciare le abitazioni. L'area divorata dagli incendi è enorme e addirittura meno della metà di quella che si ottiene combinando insieme l'area interessata dagli incendi in California, in Brasile ed in Indonesia nel 2019. Ventisei le vittime, poi si parla di mezzo miliardo di animali uccisi, con ipotesi calcolate che possano essere anche il doppio. Le autorità accusate di far nulla per fronteggiare i cambiamenti climatici rispondono che non vogliono perdere posti di lavoro.

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Fumo australiano sui cieli di Cile ed Argentina

Le colonne di fumo che si sprigionano dagli incendi in Australia avrebbero raggiunto i cieli di Cile ed Argentina ad oltre dodicimila chilometri di distanza; infatti, sono stati rilevate variazioni di rosso nell'irraggiamento solare dovute a nubi di fumo che sono salite a seimila metri sul livello del mare senza ragioni meteorologiche per cui dovrebbero dissolversi. L'area distrutta dai roghi devastanti in molte zone dell'Australia è paragonabile per dimensioni all'Irlanda (venticinque le vittime, decine i dispersi e quasi duemila case distrutte). Ultimamente vi è stato un piccolo miglioramento dal punto di vista delle temperature torride con un leggero calo e qualche precipitazione piovosa sul paese che ha dato un po' di sollievo, ma la situazione degli incendi rimane sempre fuori controllo e forse anche con il rischio che il fronte di fuoco del Nuovo Galles del Sud possa raggiungere quello dello stato Victoria congiungendosi in una pericolosa morsa.

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Aiuti dalla Nuova Zelanda per gli incendi in Australia

Le autorità della Nuova Zelanda avrebbero deciso di inviare ventidue aerei antincendio in Australia per cercare di fronteggiare le fiamme che da mesi stanno divorando la vegetazione, mentre continuano ad aumentare le vittime e la devastazione con nuovi fronti di fuoco; poi il fumo carico di particolato raggiunge anche i ghiacciai della Nuova Zelanda attraversando il Mare di Tasmania sporcandoli di fuliggine lasciando una patina color marrone ed ostacolando il normale irraggiamento solare in molte aree. Si calcola che da settembre dello scorso anno circa mezzo miliardo di animali abbiano perso la vita a causa dagli incendi con un grave danno ambientale alla biodiversità tipica dell'Australia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Indonesia è aumentato a quarantatre il bilancio delle vittime per le inondazioni soprattutto presso la capitale Jakarta e la periferia della città.

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Tel:   338 1809310          Data:    04/01/2020                         n:   4283      


Inondazioni in Indonesia

Sarebbero almeno ventuno le vittime per le inondazioni che hanno interessato recentemente l'Indonesia, particolarmente colpita la capitale Jakarta sia nell'area residenziale che quella commerciale a causa di precipitazioni piovose torrenziali che hanno anche costretto all'evacuazione di migliaia di persone. Si parla poi di dispersi, trasporti bloccati e mancanza della fornitura di energia elettrica in vaste aree, mentre le autorità hanno organizzato degli aiuti, predisposto rifugi temporanei oltre a distribuire acqua pulita e pompe per aspirare l'acqua dai locali allagati. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Australia è peggiorata la situazione a causa degli incendi che da mesi interessano il paese, migliaia le persone che scappano sulle spiagge per sottrarsi a fiamme e fumo; poi sono state segnalate altre vittime, soprattutto pompieri impegnati a fronteggiare i numerosi fronti di fuoco.

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Tel:   338 1809310          Data:    02/01/2020                         n:   4281      


Fuga dei turisti dagli incendi in Australia

Nuovi incendi boschivi nel Nuovo Galles del Sud favoriti dalle alte temperature con picchi di quarantasette gradi Celsius e dalla prolungata siccità avrebbero messo in fuga oltre trentamila turisti, poi il vento rende incontrollabili i roghi che possono velocemete circondare le persone in visita di popolari mete turistiche come ad esempio la regione est Gippsland nello stato Vittoria (e dalla località montuosa cosiddetta delle tre sorelle si vede una devastazione a vasto raggio e tutto immerso nel denso fumo). Difficile fronteggiare gli incendi e le autorità hanno anche finanziato gruppi di pompieri volontari; inoltre, la situazione si va aggravando anche nel sud del paese con temperature intorno ai quaranta gradi e tempeste con forti folate di vento. Vietati i fuochi d'artificio nella capitale Canberra mentre a Sydney nonostante la cappa di fumo opprimente e le numerose petizioni a quanto pare l'amministrazione consente gli spettacoli pirotecnici.

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Tel:   338 1809310          Data:    30/12/2019                         n:   4279      


Un tifone sferza le Filippine

Sarebbero almeno sedici le vittime nelle Filippine a causa del tifone chiamato "Phanfone" di categoria due caratterizzato da folate di vento superiori a centoventi chilometri orari (con picchi anche più forti); particolarmente colpite le province centrali di Capiz, Iloilo e Leyte. Oltre cinquantottomila persone erano state evacuate prima dell'arrivo del vortice ancora quando era classificato come tempesta tropicale, poi ha preso forza e causato molti danni, sradicando alberi e facendo cadere i pali che portano l'energia elettrica, scoperchiando tetti, lasciando oltre quindicimila persone bloccate nei porti e stazioni ferroviarie. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che nella città di Valparaiso in Cile un vasto incendio, probabilmente di origine dolosa, avrebbe distrutto oltre duecentoquaranta fra case e baracche mentre le autorità indagano sulla vicenda.

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Ondata di maltempo in Italia

Una bufera di vento in Campania avrebbe causato una vittima a Napoli colpita da un albero sradicato (molti gli alberi caduti in città oltre a cartelloni pubblicitari e segnaletiche), poi si parla di diversi feriti in tutta la penisola di cui uno in gravi condizioni e di precipitazioni torrenziali un po' a macchia di leopardo con danni e disagi; ad esempio una frana blocca la strada statale sulla famosa costiera amalfitana ed alcuni paesi sono isolati, numerose anche le evacuazioni. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che a Parigi in Francia oltre al disappunto di non poter svolgere le celebrazioni religiose natalizie nella cattedrale di Notre Dame a causa dell'incendio che ha distrutto il tetto in aprile si è aperto un dibattito sulla mancanza di regolamentazioni riguardo i livelli di inquinamento da piombo nell'aria; infatti, a quanto pare ben duecentocinquanta tonnellate del metallo pesante sono state fuse dal rogo e ridotte in particolato sottile.

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Tempeste e tornado nel sud-est degli Stati Uniti

Sarebbero quattro le vittime e decine i feriti nel sud-est degli Stati Uniti a causa di tempeste e molti tornado che hanno interessato vaste zone lasciando una scia di distruzione al loro passaggio, con abitanti anche alle prese con il freddo mentre cercavano di recuperare pezzi delle loro case; poi si parla di un nubifragio nella contea Greenup in Kentucky. Non ben chiaro il numero di vortici monitorati, duecentoquaranta gli avvisi alla popolazione a causa dei tornado e quattordici individuati in Mississippi. Venticinque le contee interessate e centocinquanta le case danneggiate o distrutte, ma si tratta di stime provvisorie e le previsioni annunciano altri tornado. Negli stati più ad ovest un'intensa nevicata ha lasciato un manto nevoso fino a trenta centimetri costringendo a chiudere alcune scuole, innevato ad esempio il Missouri anche con avvisi di tempeste di neve; almeno nove le vittime per incidenti stradali, poi difficoltà nella circolazione nelle zone interessate.

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Polemiche dopo fine senza accordo della COP25

All'appello di un'azione urgente ed immediata per evitare un disastro ambientale globale la conferenza per limitare le emissioni inquinanti COP25 si è conclusa con un rinvio, non essendo stato trovato un accordo sul cosiddetto mercato del carbonio fra i circa duecento partecipanti; poi vi sono state anche delle polemiche sul ruolo negativo svolto da alcuni paesi ed in particolare degli Stati Uniti che in pratica partecipano con dei delegati solo per affossare gli accordi (alcuni dicono che non sono in buona fede) essendosi tra l'altro già formalmente ritirati dal protocollo di Parigi nonostante le notevoli responsabilità riguardo il contributo storico alle emissioni globali. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il terremoto di magnitudo 6.8 che ha colpito le Filippine con epicentro presso Davao che avrebbe causato tre vittime, decine di feriti e danni; mentre ancora si cercano fra le macerie di edifici crollati alcuni dispersi.

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Fusione dei ghiacciai dell'Indonesia

Si stima che i ghiacciai dell'Indonesia potrebbero scomparire in un decennio, quindi saranno i primi a risentire più pesantemente degli effetti dei cambiamenti climatici a causa della loro altitudine poco elevata. I ghiacciai in zone tropicali come quelli in Papua sono poco conosciuti, ma svolgono un importante ruolo naturalistico; poi la loro scomparsa secondo gli esperti dovrebbe aumentare la consapevolezza riguardo il surriscaldamento climatico e la necessità di agire subito. Nel frattempo a Madrid dove si tiene la conferenza COP25 per cercare di limitare le emissioni ad effetto serra a quanto pare si fa sentire l'opposizione di paesi come ad esempio la Polonia che non intendono rinunciare allo sfruttamento delle miniere di carbone; inoltre, dimostrano poco interesse paesi come Cina ed India (al primo e al quarto posto come emissioni) ed anche il Brasile. La partecipazione attiva di paesi nel globo alla conferenza in pratica rappresenta circa solo il dieci percento delle emissioni complessive.

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Tecnologia giapponese per centrali a carbone

Con la scusa che nei paesi asiatici ci sarebbe la richiesta di nuovi centrali a carbone l'amministrazione giapponese è pronta a fornire la tecnologia necessaria per la costruzione di questi impianti, nonostante siano inquinanti e la comunità internazionale ne stia continuamente sconsigliando l'utilizzo per la responsabilità di alimentare il surriscaldamento climatico, come anche tutte le altre fonti fossili. Nella conferenza sul clima COP25 che si sta tenendo a Madrid il Giappone a quanto pare ha anche ricevuto l'ironico premio "Fossile del giorno" dopo aver presentato un piano con l'intenzione di voler continuare ad utilizzare impianti alimentati a carbone. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche altre emergenze come ad esempio in Australia con numerosi nuovi preoccupanti incendi boschivi nel Nuovo Galles del Sud favoriti dalle alte temperature che sfiorano i quaranta gradi Celsius e dal vento, poi in Groenlandia larghe masse di ghiaccio si stanno sciogliendo a ritmi davvero sostenuti.

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Eruzione in Nuova Zelanda

Un'imponente colonna di fumo si estende sopra il vulcano Whakaari (chiamato anche White Island) in Nuova Zelanda in seguito ad un'eruzione che avrebbe causato cinque vittime, venti feriti e alcuni dispersi; poi si parla di incertezza riguardo le condizioni di un gruppo di circa cento persone che forse stavano presso il vulcano e a quanto pare erano stati visti mentre camminavano sui bordi della suo cratere, che è una popolare meta turistica, proprio poco prima dell'eruzione e le autorità cercano di gestire una situazione definita come in evoluzione servendosi anche di elicotteri ed aerei. Questo grande vulcano è il più attivo del paese e circa il settanta percento del cono vulcanico è sotto la superficie del mare. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un terremoto e successivo sciame sismico con epicentro a Barberino di Mugello hanno causato alcuni danni presso Firenze.

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Cambiamento climatico fra satelliti ed aerei

Mentre alcuni dicono che i satelliti potrebbero essere utili per studiare i cambiamenti climatici e trovare soluzioni per contrastarli ad esempio monitorando l'erosione delle coste e quindi consentendo adeguati interventi altri fanno notare l'impatto ambientale delle migliaia di nuovi satelliti che saranno presto messi in orbita senza contare le lamentele degli astronomi che sostengono come le osservazioni dello spazio saranno sempre più difficili, poi per quanto riguarda l'inquinamento luminoso bisogna considerare che le superfici riflettive ed i pannelli solari di cui sono dotati riflettono periodicamente la luce solare rendendoli visibili nella notte. Per quanto riguarda gli aerei questa volta l'attenzione è focalizzata sui jet privati che visto l'alto impatto ambientale andrebbero proibiti; inoltre, si avanza la provocazione di come sia assurdo partecipare a conferenze sui cambiamenti climatici arrivando con questi aerei.

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Ancora molto fumo a Sydney in Australia

Una densa cappa di fumo si estende un'altra volta sopra Sydney sempre a causa degli incendi boschivi che si estendono nei pressi della grande città e in diversi punti del Nuovo Galles del Sud con il fumo che raggiunge grandi distanze. La qualità dell'aria pare sia molto bassa tanto che in novembre e dicembre ha raggiunto livelli preoccupanti superiori a quelli delle ultime cinque stagioni di incendi combinati insieme, con il rischio di problematiche all'apparato vascolare e ictus soprattutto in individui fragili, giovani e anziani a causa del particolato sottile che può raggiungere i vasi sanguigni e gli organi e le autorità hanno avvertito di evitare per quanto possibile di uscire di casa. Alcuni abitanti hanno indossato una mascherina sopra le vie aeree, mentre le scuole hanno cancellato gli eventi sportivi all'aperto per evitare rischi inutili. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che dei ricercatori sostengono che la rete in fibra ottica sottomarina potrà un giorno essere utilizzata per studiare terremoti e strutture geologiche.

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Maltempo in India nel Tamil Nadu

Sarebbero cinque le vittime nel Tamil Nadu nei due giorni scorsi a causa di un'ondata di maltempo caratterizzata da forti precipitazioni piovose; inoltre, le autorità per le previsioni che annunciano altra pioggia hanno dichiarato l'allerta rossa per cinque distretti, poi anche per la capitale dello stato Chennai è prevista una pioggia molto intensa favorita dalla bassa pressione atmosferica. E' stato attivato un numero di telefono per le emergenze e chiedere aiuto sia a causa di alberi caduti che di inondazioni predisponendo macchinari appositi e seicento pompe per l'acqua, oltre ad aver allestito molti centri di evacuazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che recentemente negli Stati Uniti una tempesta invernale, definita come molto intensa, ha causato il caos nei trasporti con aeroporti bloccati e code lunghissime sulle autostrade piene di auto di persone in vacanza per una festività nazionale; inoltre, i disagi non sono ancora terminati.

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Previsto aumento delle temperature globali

Le grandi potenze inquinanti hanno fatto davvero poco per cercare di diminuire le emissioni di gas ad effetto serra nonostante ripetute dichiarazioni di investimenti in questo senso; infatti, a livello globale lo scorso anno le emissioni di biossido di carbonio sono state le più alte di sempre quantificabili in circa cinquantacinque gigatonnellate, rispetto alle cinquantatre del 2017 e quindi ci si aspetta in futuro un rialzo delle temperature superiore ai tre gradi Celsius. La produzione di carbone, gas e petrolio è aumentata nel 2018 raggiungendo circa trentasette gigatonnellate ed alcuni propongono una tassa sulle emissioni in modo da poter incentivare le energie rinnovabili ed un uso energetico più efficiente anche se a quanto pare a livello globale sono state finanziate ricerche per lo sfruttamento di nuovi giacimenti petroliferi; invece, bisognerebbe tagliare ogni anno le emissioni di quindici gigatonnellate che sono a livello figurato quelle di Europa, India, Russia e Giappone messe insieme.

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Danni per ondata di maltempo in Italia

A causa dell'ondata di maltempo caratterizzata da forti precipitazioni si sono verificate numerose frane e sono esondati diversi fiumi, si parla anche di una vittima in Piemonte; ma la notizia che ha attratto le attenzioni dei media è il crollo di un viadotto dell'autostrada A6 presso Savona in Liguria a causa di una grande frana che ha trascinato via i piloni. Un automobilista è riuscito a bloccare il traffico e la memoria è tornata sul crollo del ponte Morandi a Genova quindici mesi fa con interrogativi relativi alla sicurezza delle migliaia fra ponti e viadotti della rete autostradale e ferroviaria (poi fra glia altri danni alla rete stradale si è aperta anche una voragine sull'autostrada che collega Torino a Piacenza). Molto alto il livello del Po con argini sotto osservazione a Torino mentre in Campania è esondato il fiume Sarno presso Castellammare di Stabia con conseguenti evacuazioni e disagi sono stati segnalati in numerose regioni.

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Periodi di lunga siccità in Indonesia

Ci sono regioni dell'Indonesia in cui non piove da quasi un anno come ad esempio l'Est Sumba nel Nusa Tenggara ed in particolare la stazione meteorologica dell'area di Rambangaru avrebbe registrato l'assenza di precipitazioni piovose da duecentoquarantanove giorni. I media mostrano immagini di terreni completamente secchi pieni di quelle tipiche spaccature che si formano durante lunghi periodi di siccità e le previsioni meteo non sono molto positive da questo punto di vista anche se sta cadendo un po' di pioggia in qualche zona; infatti, l'Indonesia (paese alle prese anche con un virus che sta uccidendo migliaia di maiali nel Nord Sumatra) è fra le aree del globo più soggette a variazioni climatiche estreme. Da segnalare cambiando argomento che in Italia il patogeno della Xylella che colpisce gli olivi in Puglia starebbe per superare i confini della regione, quindi a quanto pare continua ad espandersi.

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Cappa di fumo a Sydney in Australia per incendi

Sarebbero almeno quattro le vittime degli incendi che questo mese hanno interessato circa un milione di ettari fra vegetazione, terreni di fattorie e distruggendo anche trecento case; poi oltre cento nuovi focolai recentemente hanno fatto sollevare dagli incendi imponenti colonne di fumo che hanno raggiunto la metropoli di Sydney (abitata da circa cinque milioni di persone). Si teme per la salute della popolazione a causa della persistente cappa di fumo e particolato che è aumentata progressivamente dopo i precedenti incendi nel Nuovo Galles del Sud e nel Queensland che a causa del forte vento avevano spinto il fumo a grandi distanze. Le autorità hanno avvisato la popolazione di rimanere in casa il più possibile dal momento che la qualità dell'aria è davvero molto bassa, dieci volte sopra i limiti di attenzione, con temperature molto alte e quindi una combinazione di fattori molto pericolosa che può anche essere fatale. Da notare che ad Adelaide capitale del sud del paese sono stati raggiunti quarantadue gradi Celsius.

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Danni da maltempo in Italia

La nuova ondata di maltempo che ha investito quasi tutte le regioni italiane ha causato molti danni, alcuni feriti e disagi per la popolazione; fra le più colpite il Trentino Alto Adige con slavine che hanno isolato dei borghi, forti nevicate con chiusura di strade e caduta di alberi (in un caso sui cavi di una cabinovia sbalzando un ragazzo nel vuoto per metri). A Venezia l'acqua alta ha allagato di nuovo zone sensibili dellà città, mentre scendendo in Toscana preoccupa la piena dell'Arno e in Maremma molte famiglie sono state evacuate per allagamenti. In Lazio ci sono stati molti interventi per togliere alberi caduti e alcuni campi coltivati sono rimasti allagati, poi si parla di mareggiate sulle coste con erosione delle coste come accaduto anche a famose spiagge della Campania; ad esempio a Positano e a Ischia. In Puglia le raffiche di vento hanno strappato le olive dagli alberi in aree molto produttive con perdita del raccolto.

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Maltempo in Italia e polemiche a Venezia

Si contano i danni in Italia dopo la recente ondata di maltempo e a Venezia dove è stato riconosciuto lo stato di emergenza ci aspetta oggi un nuovo picco di acqua alta, mentre aumentano le polemiche riguardo la storia di corruzione ed incompetenza legata alla costruzione della diga anti maree fatta di paratoie mobili, che doveva essere completata almeno tre anni fa, ma è già obsoleta ed in parte corrosa nelle cerniere. L'opera che ora risulta completata a circa il novanta percento pare che abbia anche un notevole impatto ambientale, ma se funzionante può proteggere una città moto delicata come Venezia. Danni anche in Puglia e Basilicata con allagamenti, spiagge erose e disagi per la popolazione, chiesto lo stato di emergenza per Matera dove il caratteristico chiaro lastricato delle città storica è stato danneggiato, poi a Metaponto colpita da trombe d'aria la famosa spiaggia è stata portata via dalle mareggiate. Le previsioni annunciano ancora maltempo, ad esempio con allerta rossa in Veneto.

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Tel:   338 1809310          Data:    15/11/2019                         n:   4241      


Incendi boschivi disastrosi in Australia

Le autorità australiane avrebbero dichiarato lo stato di emergenza nel Nuovo Galles del Sud a causa delle condizioni meteo definite eccezionali con vegetazione secca, alte temperature e forti folate di vento peggiori di quelle della settimana scorsa (già disastrosa dove si sono contate tre vittime e forti disagi per la popolazione). Le colonne di fumo che si alzano dagli incendi raggiungono grandi distanze e nella metropoli di Sidney i cittadini sono preoccupati della situazione; inoltre, il cielo tende al rosso con chiazze arancioni e alcuni ricercatori pensano che il fumo potrebbe anche raggiungere la Nuova Zelanda, a distanza di quattromila chilometri sopra il mare di Tasmania, causando in parte problemi respiratori o forse il forte vento che caratterizza il paese potrebbe almeno disperdere il particolato. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che prosegue l'ondata di maltempo in Italia con (..una vittima), danni, tetti scoperchiati, alberi sradicati e disagi soprattutto al Sud.

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Emissioni di CO2 dall'Artico in notevole aumento

A causa dei cambiamenti climatico l'Artico con masse aria e correnti di acqua calda che si spintono verso nord si surriscalda da due a tre volte più velocemente del resto del globo e si prevede che fra circa venti anni sarà libero dai ghiacci con conseguente rilascio di una quantità enorme di biossido di carbonio e metano (tanto da far raddoppiare la quantità di gas serra presenti in atmosfera). Già ora è ben visibile lo sconvolgimento di un ecosistema che consente di mantenere vitale una lunga catena alimentare ad esempio a partire dalle alghe che rischiano di scomparire, poi gli incendi nella tundra sono diventati molto più frequenti con conseguente emissione di inquinanti, senza dimenticare che il manto bianco dei ghiacci riflettono i raggi solari mentre l'acqua ne assorbe l'energia per un ottanta - novanta percento tendendo ad aumentare le temperature in un circolo vizioso. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che decine di incendi fuori controllo stanno divorando la vegetazione del Nuovo Galles del Sud in Australia.

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Tel:   338 1809310          Data:    09/11/2019                         n:   4236      


Inondazioni in Somalia e siccità in Cina

Precipitazioni piovose torrenziali hanno causato inondazioni in vaste aree della Somalia con centinaia di migliaia di persone interessate e che hanno bisogno dei beni di prima necessità con rischio di emergenze sanitarie, poi per poter valutare la situazione bisognerà aspettare che l'acqua defluisca. Per quanto riguarda la Cina si parla di siciità con diversi gradi di severità soprattutto nella provincia dello Jiangsu a causa di un lungo periodo di tempo caratterizzato da alte temperature e scarse precipitazioni piovose e di conseguenza terreni secchi e basso livello dei laghi; inoltre, le previsioni non annunciano pioggia in arrivo per i prossimi giorni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Giappone continuano ad essere segnalati danni a causa del tifone "Hagibis", ad esempio dieci treni ad alta velocità sono rimasti inutilizzabili e poi non si riescono a trovare trentasei involucri dispersi contenenti materiale radioattivo stoccato a Fukushima.

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Rialzo dei mari anche con riduzione delle emissioni

Ultimamente il ritmo di rialzo del livello dei mari è aumentato (circa mezzo centimetro l'anno) con molte città costiere già alle prese con questo problema e a quanto pare anche riducendo le emissioni non sarà possibile limitare questo meccanismo; infatti, le emissioni di Cina, Stati Uniti, Europa, Russia e India prodotte in decenni precedenti sono le principali responsabili del rialzo alimentandolo, questo per fenomeni piuttosto complessi difficili da quantificare nel tempo, ma bisogna considerare che ridurre di dieci centimetri il livello dei mari significa evitare che dieci milioni di persone che vivono in aree costiere corrano il rischio di essere inondate e soggette a tempeste. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che nella Repubblica Centrale Africana trentamila persone sono state costrette a lacciare le proprie abitazioni per le precipitazioni piovose torrenziali e lamentano di essere state abbondonate dall'amministrazione del paese.

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Vistoso e allarmante declino degli insetti

E' necessaria una maggiore coordinazione a livello regionale e nazionale per fronteggiare il vistoso declino degli insetti, almeno da quanto risulta da dichiarazioni di ricercatori tedeschi che avrebbero confermato (in pratica contando manualmente gli insetti catturati in diverse regioni) precedenti studi che sottolineavano quanto la situazione fosse allarmante soprattutto nei prati circondati da terre arate, probabilmente a causa dei pesticidi. Oltre quaranta percento delle specie di insetti nel globo sono minacciate da estinzione ed il loro declino è una minaccia anche per l'agricoltura visto il ruolo svolto nell'impollinazione delle piante, poi ad esempio bisogna considerare che per riempire un vasetto di miele le api devono bottinare fra quattrocentomila e tre milioni di fiori. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Kenya le piogge torrenziali che da tempo interessano il paese stanno causando vittime ed evacuazioni.

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Tempesta di vento e fiamme in California

Le folate di forte vento, come di tempesta e superiori a cento chilometri orari, stanno propagando su vaste zone della California le fiamme degli incendi che da tempo interessano diverse contee, quasi duecentomila le persone evacuate ed oltre due milioni di persone sono rimaste senza energia elettrica; poi si parla di un'allerta rossa estrema che per la prima volta le autorità avrebbero dichiarato anche a causa delle avverse condizioni meteo che rendono difficile l'opera dei pompieri. A Los Angeles le fiamme avrebbero lambito il Getty Museum (che a quanto pare ospita fra le altre delle opere trafugate di grande pregio) senza causare danni; invece molte abitazioni in altre aree della California sono state danneggiate o distrutte dal fuoco. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che nuovi calcoli indicano che il numero di persone che vivono sulle coste che saranno interessate da inondazioni è tre volte più alto di quanto calcolato in passato.

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Tel:   338 1809310          Data:    30/10/2019                         n:   4228      


Precipitazioni piovose torrenziali in Tanzania

Sarebbero quarantaquattro le vittime in Tanzania a causa delle forti piogge e conseguenti inondazioni che hanno interessato alcune aree del paese come ad esempio la regione di Tanga; poi si parla di danne alle infrastrutture incluso strade, ponti, aziende agricole ed abitazioni. Le previsioni meteo annunciano la probabilità di ulteriori precipitazioni piovose nei prossimi giorni in alcune zone del paese; inoltre, ci si aspetta difficoltà nei trasporti, nel fornire servizi sociali oltre a improvvise inondazioni che potrebbero sommergere le abitazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che nel nord della California oltre centomila persone sono state evacuate a causa degli incendi che stanno bruciando la vegetazione soprattutto nella contea di Sonoma. Le autorità anche per l'interruzione della fornitura di energia elettrica in vaste zone ordinano le evacuazioni per la ridotta possibilità di poter avvertire la popolazione in caso di emergenza.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/10/2019                         n:   4226      


Cabina elettrica provoca un incendio in California

A causa di un malfunzionamento di una cabina elettrica ad alto voltaggio nel nord della California, in una zona coltivata a vigneti, si sarebbe sviluppato un incendio alla base della torre da cui partono alcune linee elettriche (il gestore a quanto pare in difficoltà finanziarie era stato giudicato responsabile di aver causato altri incendi nel 2017 e 2018), poi anche alimentate dal vento il fiamme si sono propagate velocemente nella vegetazione causando un imponente fronte di fuoco costringendo circa duemila persone ad abbandonare le proprie abitazioni. Difficoltà nella contea di Sonoma dove i pompieri hanno faticato a fronteggiare le fiamme che hanno interessato oltre quattromila ettari di vegetazione, mentre le circostanze hanno ricordato alla popolazione già provata e stressata il devastante incendio verificatosi due anni fa. Si parla anche di interruzioni della fornitura elettrica in vaste zone ed altri incendi (..quarantamila sfollati), poi ci sarebbe un'allerta rossa per forte vento caldo e secco in aree densamente popolate che si estendono dal deserto all'est del paese.

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Ondata di maltempo nel nord-ovest in Italia

Un fronte di aria aria umida di provenienza africana sta interessando ancora la Liguria e vaste arre di Piemonte e Lombardia causando intense precipitazioni piovose con nubifragi e conseguenti inondazioni, poi si parla di migliaia di fulmini che a volte si susseguono con continuità illuminando a giorno la notte. Interrotta le linee ferroviarie che da Genova portano a Torino, Milano, Ovada e forti disagi negli spostamenti in alcune zone allagate, con sottopassi inagibili o a volte rami ed alberi caduti sulle strade; polemiche poi per il dissesto idrogeologico con torrenti intombati che ad ogni piena esondano. In provincia di Alessandria oltre ai danni (..si parla di due vittime) le scuole sono chiuse e preoccupa un poco il livello del fiume Bormida in caso di ulteriori piogge, mentre a Milano alcuni lamentano disagi soprattutto nelle periferie. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Texas un tornado ha danneggiato degli edifici e linee elettriche, ma senza causare feriti.

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Ancora inondazioni in Giappone

Le riparazioni degli argini danneggiati in dieci prefetture del Giappone da tifone "Hagibis" richiedono tempo e nel frattempo venticinquemila ettari nell'Honshu sarebbero stati inondati, quindi superando i diciottomilacinquecento inondati l'anno scorso nell'ovest del paese a causa di precipitazioni piovose torrenziali (oltre duecento le vittime); inoltre, le previsioni meteo avvertono che una perturbazione probabilmente porterà ulteriori piogge con il rischio di esondazioni anche in caso fossero di debole intensità. I danni provocati dal fenomeno estremo sono ingenti e le autorità hanno stanziato una grossa somma per la situazione di disastro, poi fra le altre strade danneggiate anche parte della pista olimpica di ciclismo è stata interrotta da una frana. Ha raggiunto settantanove il bilancio delle vittime con una dozzina di dispersi, migliaia le case danneggiate o distrutte, mentre la popolazione evacuata si lamenta per il freddo.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/10/2019                         n:   4219      


Indagine su chiazze di petrolio su coste del Brasile

Duemila chilometri di costa atlantica del Brasile sono sporche di chiazze di petrolio per perdite probabilmente da una petroliera verificatesi ancora in settembre ed ora un'indagine ipotizza che la causa del disastro ecologico potrebbe essere stato dovuto ad una nave cargo che ha cercato di trasportare il greggio venezuelano su rotte inusuali violando le sanzioni decise dagli Stati Uniti anche se non si esclude uno scontro fra due navi o altre cause. Si tratta di una situazione abbastanza complessa e senza precedenti senza considerare che gli stati del nord-est del Brasile sono piuttosto poveri e dipendono economicamente molto dal turismo sulle spiagge che risultano sporche a causa di duecento tonnellate di petrolio e ad esempio molte tartarughe sono morte. Da segnalare spostando l'attenzione a Nord America che in Canada migliaia di abitazioni nel Manitoba sono ancora senza energia a causa di una tempesta di neve.

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Inondazioni in Giappone a causa di un forte tifone

Sarebbero almeno ventiquattro le vittime e oltre cento i feriti in Giappone a causa di un forte tifone chiamato "Hagibis" che ha sferzato il paese con venti fortissimi e precipitazioni piovose torrenziali con conseguenti frane e inondazioni anche favorite dalla rottura di diversi argini di fiumi. Particolarmente colpita la città di Nakano nella prefettura di Nagano dove due metri d'acqua mista a fango hanno inondato le case in seguito alla rottura di una porzione di settanta metri dell'argine del fiume Chikuma. Le immagini aeree mostrano auto sommerse, vaste aree inondate con detriti galleggianti, campi coltivati allagati ed anche i treni ad alta velocità fermi parzialmente sommersi (anche se ultimamente pare che la situazione stia tornando alla normalità e qualche treno sia partito dopo che è stata ripristinata la linea elettrica). Migliaia di persone sono state evacuate con avviso di tenersi pronti a lasciare le proprie case per sette milioni di persone.

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Aerei e treni cancellati in Giappone per un tifone

In previsione dell'arrivo del forte tifone "Hagibis" le autorità del Giappone avrebbero provveduto a cancellare oltre novecento voli aerei, poi gli operatori delle ferrovie avvertono di notevoli disagi nei trasporti mentre il servizio meteorologico calcola che con venti superiori a duecentosedici chilometri orari ci potrebbe essere il rischio di crolli nella regione di Tokai e nell'area di Kanto-Koshin, inclusa l'area metropolitana di Tokyo (l'allerta è anche per eventuali inondazioni). Inizialmente la potenza del vortice era paragonata ad un uragano di categoria cinque, ma ora è stato degradato a categoria quattro e dovrebbe perdere ulteriore forza, comunque molte attività e manifestazioni sono state momentaneamente sospese. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che i rappresentanti di novantaquattro città del mondo chiedono urgenti azioni per fronteggiare il rialzo del mare.

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Fuga da falso tsunami in Indonesia

In seguito ad un forte terremoto accaduto quasi due settimane fa presso Maluku in Indonesia (causando trentanove vittime, millecinquecento feriti e seimilacinquecento edifici danneggiati) si era diffusa, soprattutto ad opera di un social network, la falsa notizia che uno tsunami stava per colpire la costa insieme ad altri eventi disastrosi con la conseguenza che migliaia di persone si sono rifugiate sulle alture e nella foresta. Nonostante le rassicurazioni delle autorità a quanto pare molte persone hanno timore a ritornare nelle proprie abitazioni anche a causa delle oltre mille scosse di assestamento, poi le notizie false che si sono diffuse non hanno fatto altro che aggravare una situazione già difficile e molti pensano senza ragione che con lo stato di emergenza non ci si possa muovere. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che recentemente un tifone ha colpito la Corea del Sud causando alcune vittime, con inondazioni, danni e disagi.

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Quattro mesi di fila sempre molto caldi

Le temperature monitorate a settembre sono solo leggermente più alte della media degli anni precedenti (in pratica pari a quelle del 2016), ma tenendo conto di un giugno e luglio caldissimi e agosto il quadro è di un costante surriscaldamento del pianeta. A settembre sono risultate piuttoste calde le zone centrali e ad est degli Stati Uniti, l'altopiano della Mongolia e e parti dell'Artico; invece Europa, parti della Russia e dell'Antartide avrebbero subito meno l'effetto serra, comunque la tendenza in generale deve ricordare che in futuro i record di caldo continueranno ad essere battuti e di come la situazione sia allarmante. I dati quest'anno mostrano chiaramente come mai nella storia umana le temperature sono cresciute così rapidamente ed uniformemente come attualmente. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che si teme la presenza di diossine pericolose nei fumi sprigionati una settimana fa dall'incendio di un impianto chimico presso Rouen in Francia.

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Un uragano si avvicina alle Azzorre

Ci si aspettano severe condizioni meteo ed alte onde sulle coste delle Azzorre a causa di un uragano chiamato "Lorenzo" che da categoria cinque si è indebolito fino a categoria due e dovrebbe ulteriormente perdere forza avvicinandosi a questo arcipelago di nove isole vulcaniche portoghesi nell'Oceano Atlantico, ma di solito le formazioni cicloniche impiegano minor tempo per indebolirsi incontrando acque più fredde e secondo gli esperti a causa dei cambiamenti climatici ci saranno sempre più uragani in queste aree per il surriscaldamento del mare. Le autorità hanno dichiarato [..alcuni danni, ma nessuna vittima] un'allerta rossa oltre ad adottare dei provvedimenti preventivi come far pulire il sistema di drenaggio e comunicare alla popolazione di preparare le abitazioni all'impatto del forte vortice, poi le scuole ed uffici sono chiusi. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che un tifone (il diciottesimo della stagione) dovrebbe sferzare il Giappone nei prossimi giorni.

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Piogge torrenziali ed inondazioni in India

Sarebbero almeno centotredici le vittime in Uttar Pradesh e Bihar a causa delle precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti inondazioni che hanno anche costretto ad evacuare quasi cinquemila persone, particolarmente colpita dall'ondata di maltempo la città di Patna; poi ci si apetta altre piogge nelle prossime ventiquattro ore tanto che è stata dichiarata l'allerta rossa. In molte aree si temono inondazioni dal momento che il livello dei fiumi Ganga, Koshi, Gandak, Bagmati e Mahananda sta continuando ad aumentare e le autorità hanno avvertito di prendere dei provvedimenti per fronteggiare la situazione oltre a organizzare gli aiuti per le aree più vulnerabili. Notevoli i danni alle abitazioni ed i disagi per la popolazione con strade inondate, autostrade chiuse, collegamenti ferroviari ed aerei interrotti e trasporti bloccati. Recentemente nell'ovest del paese nella città di Pune ed aree circostanti vi erano state undici vittime e ventottomila evacuati per le piogge monsoniche.

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Incendi e scosse di terremoto in Indonesia

Gli incendi che da tempo interessano le foreste nelle province di Sumatra e Kalikantan avrebbero causato il decesso di due persone malate di asma nella regione di Jambi, mentre il fumo dei roghi continua a causare problemi fra difficoltà respiratorie e alcune scuole chiuse; poi nell'est dell'Indonesia nella remota isola di Maluku una serie di forti scosse telluriche ha gettato nel panico la popolazione (venti le vittime e cinquanta i feriti), che ha ancora in mente il fenomeno della liquefazione del terreno accaduto a Palu, ma senza allarme tsunami. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che oltre due milioni di animali fra cui giaguari puma e lama sono morti in Bolivia a causa degli incendi che da agosto hanno divorato vaste aree di vegetazione quantificabili in oltre quattro milioni di ettari e completamente distrutto la foresta primaria della riserva di Tucavaca di cento ettari.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/09/2019                         n:   4198      


Accordi climatici fra dubbi e polemiche

I nuovi accordi climatici che molti paesi hanno sottoscritto con proposte di voler azzerare le emissioni anche se positivi lasciano dubbi sulla loro effettiva efficacia; infatti, alcuni ad esempio citano l'esempio della Germania che chiude impianti a carbone per importare l'energia dalla Polonia sempre ottenuta da carbone oppure della Francia che sostiene economicamente i produttori di carne ed importa la soia per i mangimi dal Brasile. Altro caso che ha destato delle polemiche è quello della Russia che ha finalmente aderito al protocollo di Parigi del 2015 sulla riduzione delle emissioni, ma che ormai tutti giudicano insufficiente per evitare che il surriscaldamento globale si mantenga al di sotto dei due gradi Celsius. Negli ultimi anni nonostante le dichiarazioni delle varie amministrazioni le emissioni in atmosfera invece di diminuire sono aumentate fino a raggiungere la percentuale massima mai rilevata nella storia ed il clima del pianeta è già instabile.

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Tel:   338 1809310          Data:    24/09/2019                         n:   4196      


Provvedimenti ambientali della California ostacolati

Braccio di ferro fra le amministrazioni nazionali e statali della California, con una mossa in pratica di revoca dei poteri, riguardo i provvedimenti ambientali adottati che prevedono per questo stato uno standard ad un livello superiore come tutela della salute pubblica nei parametri sulla riduzione delle emissioni inquinanti e della purezza dell'acqua. Alcuni dicono che sarebbe a rischio la salute pubblica soprattutto dei bambini perché per ragioni geografiche la California ed una combinazione altri fattori, come ad esempio una forte urbanizzazione, il territorio risulta più aggredibile dagli inquinanti con casi di chi spesso soffre di nausea, bruciore agli occhi, alle vie respiratorie ed altre patologie tanto da dover indossare una mascherina sulla bocca. Precedentemente era anche capitato che provvedimenti per limitare le emissioni inquinanti delle auto presi con un accordo fra le case costruttrici (ma già adottati in California) fossero ostacolati dall'amministrazione.

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Piogge torrenziali ed inondazioni in Thailandia

Un'ondata di maltempo caratterizzata da forti precipitazioni piovose e nubifragi ha colpito l'est della Thailandia con inondazioni nell'isola turistica di Coh Chang, obbligando gli abitanti ed i turisti all'evacuazione verso zone più elevate non raggiunte dall'acqua; si parla di strade e ponti seriamente danneggiati o parzialmente distrutti, collegamenti dei traghetti interrotti a causa di alte onde nel Golfo di Thailandia. Secondo le previsioni meteo altre trentotto province in tutte le regioni del paese e Bangkok potrebbero essere interessate da nubifragi con conseguenti inondazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che le devastazioni alle Bahamas secondo organizzazioni internazionali, dopo aver visto con orrore le condizioni della popolazione e constatato la situazione disastrosa, richiamano all'urgenza di agire contro i cambiamenti climatici (cinquanta le vittime comunicate ma con oltre milletrecento dispersi).

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Emissioni incontrollate per incendi in Indonesia

Gli incendi nella foresta pluviale nel sud-est dell'Asia stanno divorando la vegetazione ad un ritmo crescente aumentando in questo modo le emissioni incontrollate ad effetto serra, in particolare preoccupa la pratica di deforestazione tramite il fuoco per fare spazio a nuove piantagioni praticale nelle isole di Sumatra e Kalimantan in Indonesia, mentre si cerca di spegnere le fiamme con aerei antincendio. Alcuni vedono delle analogie fra i metodi utilizzati in Amazzonia (e in Africa ed Australia) dove in pratica procedono aprendo prima delle grandi strade tagliando gli alberi che vengono venduti, poi bruciano rami e legname residuo delle lavorazioni, altri hanno notato scarse precipitazioni da un paio di settimane e quindi conseguente facilità dei roghi ad aggredire la vegetazione. Si parla di oltre milleseicento focolai monitorati da satellite e il fumo che si sprigiona dagli incendi raggiunge grandi distanze causando anche tensioni diplomatiche fra paesi.

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Terremoto nel Sichuan in Cina

Un sisma quantificabile di magnitudo 5.4 con epicentro a circa dieci chilometri di profondità ha scosso il sud-ovest del Sichuan ed in particolare la città di Neijiang nella contea di Weiyuan causando una vittima e sessantatre feriti; poi si parla di centotrentadue abitazioni crollate, oltre centosessanta danneggiate seriamente e quattromilaottocento con lievi danni, diecimilaottocento persone sono state interessate dal terremoto con duemilaquattrocento che hanno dovuto trovare una diversa collocazione. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che un forte tifone passando su Tokyo ha causato una vittima e decine di feriti, danni e paralizzato i trasporti; poi in Etiopia una frana favorita dalle piogge stagionali ha travolto delle abitazioni provocando sette vittime e in Canada l'uragano "Dorian" (declassato come forza a tempesta tropicale) ha causato danni, disagi e interruzioni della fornitura di energia elettrica in vaste zone.

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Tel:   338 1809310          Data:    09/09/2019                         n:   4183      


Un accordo per tutelare l'Amazzonia

Nella città di Leticia in Colombia i paesi che condividono le foreste dell'Amazzonia sono intenzionate a stipulare un accordo per la conservazione della vegetazione con concrete azioni vista l'importanza della regione per l'intero pianeta e quindi chiedendo il contributo per queste operazioni di tutela del territorio ad altri paesi anche lontani. Da tenere presente poi che ultimamente il fuoco sta divorando anche la foresta tropicale africana (con immagini impressionanti, almeno viste da satellite) anche se in questo caso si tratta di un diverso scenario che gli esperti valutano nel complesso meno grave rispetto all'Amazzonia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumentato a trenta il bilancio dell'uragano "Dorian" alle Bahamas con cinquemilacinquecento dispersi, poi il vortice declassato a categoria uno ora sta sferzando la Carolina causando disagi ed interruzioni della fornitura elettrica in vaste zone.

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Tel:   338 1809310          Data:    06/09/2019                         n:   4181      


Tempesta tropicale con inondazioni in Laos

Le inondazioni causate dalla tempesta tropicale "Podul" hanno interessato vaste zone del Laos e si parla di una vittima oltre a danni alle coltivazioni di riso, poi per quindici province rimane l'allerta nei prossimi giorni per forti precipitazioni piovose, vento e frane. Particolarmente colpita dall'ondata di maltempo la provincia di Savannaketh che si trova a circa quattrocento chilometri ad est della capitale Vientiane, dove quasi duecentocinquanta villaggi e dieci distretti sono stati inondati oltre a strade, ponti e canali di irrigazione. I soccorritori sono riusciti a salvare alcune persone in difficoltà nei campi di riso inondati e costretti ad esempio ad arrampicarsi sugli alberi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il collasso della popolazione di uccelli monitorato nel sud della Germania; inoltre, i ricercatori temono che altre regioni del paese potrebbero ritrovarsi nella stessa situazione.

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Un uragano fa sentire i suoi effetti sulla Florida

Dopo aver devastato le Bahamas causando cinque vittime, danneggiando seriamente ed anche distruggendo tredicimila abitazioni, l'uragano "Dorian" che ha fatto registrare folate di vento ad oltre trecentocinquanta chilometri orari ed ora declassato a categoria due, sta facendo i sentire i suoi effetti sulle coste della Florida con un forte vento prima ancora di arrivare dal momento che in pratica insiste ancora sulle Bahamas muovendosi molto lentamente. Una piccola variazione delle condizioni meteo può influire sul percorso del vortice quindi pare sia difficile prevedere la sua direzione ed ora contrariamente ai tracciati precedenti si monitorano piccoli spostamenti verso sinistra. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che analizzando vecchi filmati girati in Antartide i ricercatori avrebbero scoperto la situazione riguardo lo scioglimento delle masse di ghiaccio è peggiore del previsto.

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Un forte uragano sferza le Bahamas

L'uragano "Dorian" come previsto ha preso progressivamente forza ed è ora classificato di categoria quattro con folate di vento superiori a duecentodieci chilometri orari e pare che faccia già sentire i suoi effetti sulle Bahamas dove le autorità hanno predisposto da tempo evacuazioni di massa, poi ci si aspetta che si diriga più o meno verso la Florida (sempre che non cambi direzione), ma il dato monitorato che preoccupa è la lentezza del vortice che si traduce con un maggior tempo di permanenza sul territorio e quindi fenomeni estremi più intensi e prolungati. Nel frattempo in Florida, mentre i media mostrano file di automobili ai distributori che spesso hanno già esaurito le riserve di carburante e gli scaffali vuoti dei supermercati, le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza e chiuso molte scuole. La popolazione si prepara mettendo sacchi di sabbia alla base di porte e finestre, inchiodando pannelli di legno o lamiera agli infissi con l'aiuto di personale addestrato.

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Incendi in Bolivia e in Indonesia

La pratica di tagliare gli alberi ed incendiare rami e resti del taglio del legname per lasciare spazio a coltivazioni ed allevamenti è usuale non solo in Brasile ma anche in Bolivia, dove pare che un milione e duecentomila ettari di foresta siano già andati in fumo con incendi devastanti che preoccupano le autorità (accusate di aver fatto poca prevenzione, con interventi in ritardo o anche di essere favorevoli allo sfruttamento del territorio). In Indonesia nel Sud Sumatra invece si parla di una prolungata preoccupante siccità che favorisce numerosi focolai, poi si è tentato anche di spegnere gli incendi favorendo nelle nubi artificialmente la pioggia senza ottenere risultati perché la tempesta tropicale "Bailu" nel sud del mare della Cina avrebbe ridotto il vapore acqueo nell'aria. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che la tempesta tropicale "Dorian" che sta per sferzare Porto Rico è ora classificata come uragano.

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Una nuova capitale per l'Indonesia

Jakarta sta affondando ed è sovrapopolata e le autorità hanno annunciato un piano per una nuova capitale che dovrebbe essere collocata nel Borneo nella provincia Kalimantan fra la città di Samarinda e quella portuale di Balikpapan, sostenendo che si tratta di una posizione strategica (non proprio specificata precisamente) e più centrale in Indonesia vicina ad una zona fortemente urbanizzata. Si parla di un inizio lavori nel 2024 con una grossa somma stanziata con contributi pubblici e privati anche se questa operazione è criticata dagli ambientalisti che temono il taglio di vaste zone di foresta ed il danno per biodiversità e fauna selvatica. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che cresce il dibattito sulle iniziative da prendere per salvare la foresta dell'Amazzonia dagli incendi, che hanno raggiunto anche la Bolivia, con alcuni che dicono che è inutile imporre sanzioni al Brasile.

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Incendi in Amazzonia favoriti da scarti di legname

L'aumento devastante degli incendi che stanno divorando la foresta in Amazzonia sarebbero alimentati da scarti di legname ed altri sottoprodotti di lavorazione derivanti dalla deforestazione; infatti, secondo i ricercatori la foresta pluviale è molto umida ed il fuoco difficilmente può aggredirla, specialmente quella cosiddetta primaria dove le fiamme rimangono a livello del terreno, a differenza ad esempio di quanto accade in Europa ed altre aree del pianeta dove anche a causa della siccità favorita dai cambiamenti climatici la vegetazione secca diventa una specie di carburante altamente infiammabile. Di solito gli agricoltori ed allevatori in Amazzonia tagliano gli alberi e rimuovono i tronchi per venderli lasciando rami ed altri resti derivanti dall'uso delle motoseghe sul terreno aspettando il momento opportuno nella stagione secca per bruciarli; quindi si tratta in gran parte di un effetto visivo dato dal fuoco per un danno da deforestazione già presente.

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Incendio incontrollabile a Gran Canaria

Circa seimila ettari di vegetazione sarebbero già andanti in fumo sull'isola Gran Canaria in Spagna (nell'Oceano Atlantico al largo delle coste dell'Africa) mentre alte fiamme stanno ancora danneggiando un ambiente unico per caratteristiche di biodiversità presso la regione montagnosa di Cruz de Tejeda. Le autorità delle Canarie hanno dichiarato che non riescono a tenere sotto controllo gli incendi favoriti dalle alte temperature e da folate di vento nonostante l'impiego di molte squadre di pompieri supportate da aerei antincendio, poi anche a causa delle colonne di fumo che si sprigionano dalle fiamme si parla di novemila persone evacuate, oltre a disagi per i turisti e fiamme che lambiscono alcune abitazioni. Nei giorni scorsi altri incendi minori avevano interessato le Canarie con evacuazioni e disagi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che recentemente campioni prelevati con carotaggi dei ghiacci artici avrebbero abbondanza di microplastica con contaminazione anche visibile.

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La Norvegia non stanzia più fondi per l'Amazzonia

Con la motivazione che il Brasile consente la deforestazione dell'Amazzonia contravvenendo agli accordi presi in passato le autorità delle Norvegia hanno deciso di non finanziare più le iniziative per la tutela forestale cominciate undici anni fa stanziando una notevole somma (anche la Germania non verserà più le somme promesse). La foresta Amazzonica è considerata vitale per assorbire le emissioni inquinanti di CO2 del pianeta e la Norvegia calcolava con una commisione tecnica i risultati ottenuti con i fondi stanziati contro la deforestazione, mentre le autorità del Brasile sostengono che si tratterebbe di una sospensione dei sussidi e che le regole sono sotto discussione. Le foreste in genere contribuiscono ad equilibrare le temperature, ma il crescente numero di incendi ai danni della vegetazione significa oltre a perdere questa funzione salutare anche immettere nell'atmosfera una gran quantità di gas ad effetto serra considerando che a causa del surriscaldamento climatico quest'anno si è raggiunto il record di scioglimento di ghiacci dell'Artico.

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Italia divisa fra nubifragi e canicola

Mentre in vaste zone a nord dei nubifragi spesso accompagnati da grandine e raffiche di vento hanno fatto calare le temperature oltre a causare molti danni soprattutto in Lombardia (tetti scoperchiati, alberi sradicati, coltivazioni danneggiate e disagi per la circolazione) al sud le temperature hanno superato anche i quaranta gradi Celsius, ma con sensazione percepita di cinquanta a causa delle percentuale di umidità nell'aria abbastanza elevata. Notevole il disagio a Roma dove l'asfalto bollente forma isole di calore persistente che non si abbassa di molto nemmeno di notte anche se le previsioni annunciano un po' di sollievo per l'arrivo dell'anticiclone delle Azzorre che prenderà il posto di quello di matrice africana. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Giappone è in arrivo un forte tifone sulle regioni Shikoku e Kyushu, mentre in India si parla di oltre centottanta vittime a causa delle piogge monsoniche con un milione di persone evacuate; poi vittime e disagi anche in Pakistan.

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Inondazioni monsoniche in India

Sarebbero almeno trentasette le vittime nel sud dell'India a causa di inondazioni alimentate da piogge monsoniche di inusuale intensità che hanno devastato gli stati del Kerala e del Karnataka, poi si parla di evacuazione di circa ventiduemila persone e di numerose frane per cui si teme che molte persone siano rimaste intrappolate sotto il fango. La deforestazione e la crescente urbanizzazione tende ad aggravare la situazione, ma in molti casi ci sarebbe poca prevenzione e preparazione a fronteggiare questi eventi estremi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che dopo due esplosioni verificatesi in un deposito di armi in Siberia (cinque vittime e tre feriti) presso la città di Achinsk le organizzazioni ambientaliste chiedono che siano monitorati i livelli di radiazioni; infatti, sono migliaia le persone evacuate nella zona interessata dall'incidente che le autorità, con poca trasparenza, dicono sia stato causato da un errore umano.

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Alte temperature ed incendi nel globo

Ondate di calore a volte intermittenti stanno investendo alcune zone del globo, come accade ad esempio in Giappone dove si parla di cinquantasette vittime ed oltre diciottomilatrecento ricoveri per cause correlate al caldo eccessivo di cui settecentoventinove con sintomi gravi che richiederanno almeno tre settimane di ricovero per ristabilirsi, questo a breve distanza di tempo dalla precedente canicola insopportabile. Per quanto riguarda gli incendi sarebbe dichiarato uno stato di emergenza in Indonesia dalle autorità del West Aceh, decisione presa anche a fini preventivi per anticipare gli effetti dei roghi. Poca prevenzione ed interventi secondo l'opinione degli ambientalisti invece in Siberia dove gli incendi si stanno spegnendo dopo aver divorato trentamila chilometri quadrati di vegetazione (in modo figurato le dimensioni del Belgio) con emissione record di biossido di carbonio nell'atmosfera e fuliggine che spinta dal vento ha raggiunto il Nord America.

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Ondata di calore e incendi in Grecia

Gran disagio per la popolazione greca a causa dell'odata di calore di matrice africana con temperature che hanno raggiunto i quarantadue gradi Celsius (in Tessaglia e poco meno nel resto del paese); infatti, secondo gli esperti le condizioni atmosferiche favoriscono l'ingresso di masse di aria calda dalle regioni africane. Ad Atene la percentuale di umidità umidità abbastanza elevata combinata con le alte temperature fa aumentare il disagio percepito e le autorità avvertono di cautelarsi oltre a consigliare alle persone più vulnerabili di recarsi nelle apposite sale predisposte con aria condizionata. Ci sono anche degli incendi da fronteggiare favoriti dalle condizioni estreme come ad esempio presso Louvros nella municipalità dell'antica Olimpia ai danni di una foresta. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che nelle Filippine tre traghetti si sono rovesciati a causa del forte vento alimentato dai monsoni, si parla di venticinque vittime nelle province di Iloilo e Guimaras.

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Caldo da record per il mese di luglio

I dati monitorati relativi alle temperature del mese di luglio sarebbero più o meno equivalenti a quelli del luglio 2016, che aveva fatto registrare il record di caldo forse anche per l'influenza della corrente globale El Nigno, circostanza che non si verifica quest'anno nel mese di luglio che quindi può essere classifficato come il più caldo di sempre e questo dopo un mese di giugno sempre da caldo record. Autorità internazionali avvertono dell'urgenza di contrastare il surriscaldamento globale dal momento che i fenomeni estremi a cui stiamo assistendo globalmente sono solo alla punta dell'iceberg di quello che potrebbe accadere. Da tenere presente che le emissioni inquinanti stanno aumentando con prospettive poco favorevoli per il futuro anche se non mancano iniziative positive come ad esempio accaduto in Etiopia dove sono stati piantati duecentoventiquattro milioni di alberi nelle regioni meridionali in un solo giorno per contrastare deforestazione e cambiamenti climatici.

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Attivisti ambientali ostacolati nelle Filippine

Un'indagine internazionale rivela che il paese dove gli attivisti ambientali incontrano più ostacoli nella loro azione di tutela del territorio sono le Filippine; infatti, in questo paese si conta il maggior numero di vittime (trenta nel 2018) fra la comunità di ambientalisti, poi Colombia ed India seguono in questa luttuosa classifica a breve distanza e un po' più distaccato risulta il Guatemala. La maggior parte di queste persone, spesso di origine indigena sono considerate nei rispettivi paesi come terroristi e criminali, come accaduto nel Tamil Nadu in India l'anno scorso dove tredici persone sono state uccise durante una manifestazione di protesta contro l'impatto ambientale rappresentato da una miniera di rame. Spesso dietro allo sfruttamento ambientale vi sono gli interessi degli investitori economici e di multinazionali, considerando che anche le normative in molti paesi tendono a tutelare i loro interessi invece di quelli dell'ambiente. In totale globalmente si parla di centosessantaquattro vittime fra gli attivisti ambientali, ma molti casi di violenza non sono denunciati.

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Maltempo, danni e disagi in Italia

Sarebbero tre le vittime in Italia a causa dell'ondata di maltempo che sta attraversando il paese caratterizzata da gran numero di fulmini (uno ha colpito un'atleta in Trentino), grandinate, nubifragi e trombe d'aria (si parla di una donna travolta in auto dal vortice presso Fiumicino-Roma che ha anche provocato diversi danni). A Verona è crollato un muro del Duomo e ad Arezzo tutti i sottopasso sono stati allagati, oltre a cantine, garage e piani bassi delle abitazioni, da un violento nubifragio che ha anche causato una vittima e disagi per la popolazione; danni per grandinate e raffiche di vento anche a Torino e in alcune zone del Piemonte. Le autorità che avevano annunciato un'allerta meteo sostengono che l'ondata di calore che aveva fatto aumentare le temperature fino a quaranta gradi ha causato una forte evaporazione di vapore caldo che poi si è scontrato con il fronte di masse d'aria più fredda di origine atlantica causando fenomeni meteorologici estremi.

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Effetti dei cicli climatici regionali e non globali

I dati ottenuti dall'analisi di oltre settecento campioni ottenuti da alberi, ghiaccio, coralli, sedimenti ed altro materiali dimostrerebbero che i cicli climatici e variabilità naturali accadute nella piccola era di glaciazione e nel periodo medievale erano fenomeni regionali, che interessavano specifiche aree, e non globali; quindi il surriscaldamento climatico degli ultimi cento anni che si estende sul novantotto percento del pianeta non può essere imputato a cicli naturali (almeno negli ultimi duemila anni). Le eruzioni vulcaniche sarebbero state il fattore principale dei cicli climatici, mentre le variazioni dell'attività solare pare non abbiano avuto molto effetto a differenza di quanto sostengono gli scettici al surriscaldamento globale dovuto ad attività umane e soprattutto all'uso di combustibili fossili. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che le temperature medie monitorate nel mese di giugno sarebbero state globalmente le più calde mai registrate.

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Inondazioni e disagi in Assam in India

Sarebbero almeno trentasette le vittime in Assam a causa delle precipitazioni piovose monsoniche di insolita intensità che hanno interessato oltre quattromilacento villaggi; inoltre, le autorità hanno esteso l'assistenza medica al distretto Morigaon particolarmente colpito dalle inondazioni. Si parla di disagi per oltre cinque milioni di persone che in vaste aree dell'India sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni e campi coltivati inondati con pochi viveri a disposizione e bevendo acqua sporca, con forti disagi anche in Nepal, Bangladesh e parte del Pakistan (oltre centocinquanta le vittime a causa delle forti piogge anche se la situazione in genere pare stia tornando alla normalità con la popolazione in cammino verso le proprie case). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore prevista per l'Italia con alte temperature già registrate in alcuni paesi europei.

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Piogge incessanti in Nepal e in India

Continuano le precipitazioni piovose torrenziali in Nepal che provocano inondazioni e frane, si parla di quarantatre vittime, ventiquattro i dispersi, venti i feriti e disagi per la popolazione. Oltre duecento aree in tutto il paese sono state identificate come a potenziale rischio disastro a causa delle piogge monsoniche; inoltre, la capitale Kathmandu è stata in parte sommersa dalle inondazioni. Non molto migliore la situazione in alcune zone dell'India dove piove intensamente da giorni come ad esempio nel distretto Himachal Pradesh Solan dove un edificio a Kumarhatti sarebbe crollato causando due vittime e ventidue feriti, mentre sono ancora in corso le operazioni di soccorso (ostacolate dalle cattive condizioni atmosferiche) per cercare di estrarre altre persone dalle macerie. Recentemente le forti piogge nel nord-est dell'Assam avevano causato tre vittime per inondazioni e frane e interessato oltre quattrocentomila persone.

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Tornado e grandinate in Grecia

Sarebbero sette le vittime e decine i feriti nel nord della Grecia a causa di tornado e violente grandinate che hanno sferzato il paese dopo un periodo di gran caldo con temperature di trentasette gradi Celsius. Pare che il vortice, valutato come fenomeno senza precedenti, sia durato solo una ventina minuti ma i turisti vittime della tempesta sono stati investiti da detriti, vento fortissimo che ha rovesciato caravan e fatto cadere molti alberi, si parla anche di un pescatore disperso; inoltre, le autorità avrebbero dichiarato lo stato di emergenza e mobilitato dei soccorritori per fronteggiare la situazione. Da segnalare altri fenomeni estremi come ad esempio in Italia a Taranto dove a causa di una tromba d'aria ancora non si riesce a trovare un disperso e spostando l'attenzione all'America una tempesta tropicale che si sta avvicinando alla Louisiana e le alte temperature fatte registrare in Texas ed Arizona che stanno mettendo a dura prova la popolazione.

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Siccità e maltempo in zone della Francia

Per nove dipartimenti del sud-ovest della Francia sarebbe scattato un allarme siccità, con livello di vigilanza arancione, dopo un periodo di scarse precipitazioni piovose e gran caldo (diverse le vittime nel paese per la canicola), la vegetazione soffre per la scarsità d'acqua ed anche i raccolti di queste zone sono a rischio. Alcune aree dei Pirenei e del sud del paese invece sono state sferzate da nubifragi a volte accompagnati da grandinate con chicchi di grandi dimensioni e raffiche violente di vento che hanno abbattuto alberi e provocato disagi oltre a interruzioni della fornitura elettrica. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che si parla di difficoltà a riprendersi dopo le recenti inondazioni per la regione dell'Irkutsk in Siberia che avevano interessato trentatremila persone, causato venti vittime e gravi danni, poi nonostante molti chiamino in causa i cambiamenti climatici per questi fenomeni estremi la popolazione a quanto pare rimane piuttosto scettica riguardo queste argomentazioni.

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Terremoto in California

Un sisma di magnitudo 6.4 ha scosso la città di Ridgecrest in California con epicentro nel deserto di Mojave a circa duecentocinquanta chilometri a nord-est da Los Angeles, si parla di diversi feriti e due case incendiate, poi focolai nella vegetazione, fughe di gas, fessurazioni sulle strade e danni a varie strutture come accaduto ad un ospedale dove il personale sanitario è stato costretto a spostare i pazienti. Panico fra la popolazione per le scosse di cui una abbastanza forte ha preceduto quella principale, poi vi è stato un prolungato sciame sismico ed alcuni hanno affermato che si sarebbe trattato della peggiore scossa da un paio di decenni anche se pare che la situazione non presenti particolari problemi a parte qualche richiesta di intervento per emergenze. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la situazione di degrado delle discariche a Roma non in grado di smaltire i rifiuti che si starebbero accumulando vicino ai cassonetti della città e per le strade.

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Precipitazioni piovose torrenziali in India

Sarebbero almeno quindici le vittime a Bombay, capitale finanziaria dell'India, a causa di forti piogge monsoniche che hanno fatto crollare un muro, poi si parla di sessantanove feriti per il successivo cedimento della struttura, mentre le autorità hanno avvisato i cittadini di rimanere in casa oltre a chiudere uffici, scuole sospendere voli e ridurre i collegamenti ferroviari che in questa metropoli costiera da venti milioni di abitanti sono sempre affollatissimi. Nell'ovest del paese un altro muro crollato dopo due giorni di intense precipitazioni piovose nella città di Pune nello stato Maharashtra avrebbero causato recentemente quindici vittime. Qualche giorno fa il crollo di una struttura religiosa provvisoria (una tenda presso il tempio Rani Bhatiyani) a causa di raffiche di vento, seguite da forti piogge, avevano causato quattordici vittime ed oltre cinquanta feriti fra i fedeli riuniti nell'ovest dello stato del Rajasthan.

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Balene in estinzione arpionate dal Giappone

La decisione presa dal Giappone di consentire di arpionare duecentoventisette balene fra cui una specie minacciata di estinzione e riprendere la caccia a fini commerciali di questi grandi mammiferi ha causato le proteste degli ambientalisti che segnalano come organizzazioni internazionali abbiano posto questa specie di cetacei di ben venti metri di lunghezza nella lista rossa come livello di pericolo. In generale la popolazione di tutte le specie di balene è in forte declino, poi pare che siano cambiate le loro abitudini alimentari forse per il surriscaldamento dei mari che causa variazioni nella biodiversità marina e di conseguenza nella catena alimentare, equilibrio sconvolto anche dalla presenza di grandi quantità di microplastica. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che recentemente una tempesta a Murray Doel in Canada ha causato un disperso, tre feriti, abbattuto alberi e fatto danni.

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Cambiamento climatico peggiore del previsto

Le previsioni fatte in passato riguardo i cambiamenti climatici sono poco attendibili e la questione ambientale globale appare peggiore del previsto, almeno da quanto risulta dalle dichiarazioni di organizzazioni internazionali che sostengono come i disastri naturali siano diventati più frequenti, più intense e drammatiche le conseguenze sulle popolazioni in tutto il mondo. I paesi devono fare maggiori sforzi per uno sviluppo sostenibile perché il cambiamento climatico corre veloce e bisogna fare anche molto per alzare la consapevolezza su queste argomentazioni ed anche sulle opportunità esistenti per ridurre i rischi. Da segnalare che con l'ondata di calore sull' Europa (con numerose vittime, disagi, interruzioni della fornitura elettrica a causa dell'alta richiesta di energia per alimentare i climatizzatori) ed in molte altre zone nel mondo come ad esempio lo Sri Lanka alcuni si sono chiesti quale possa essere il limite di sopportazione per l'organismo.

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Ondata di calore sull'Europa

Delle correnti calde provenienti dal deserto del Sahara stanno facendo alzare le temperature e in Francia dove dopo l'estate rovente del 2003 (che causò circa quindicimila vittime per cause correlate al caldo) è stato predisposto un sistema di allerta le autorità sanitarie avvertono i cittadini di cautelarsi ed usufruire degli appositi servizi attivati. Previsto gran caldo anche in Belgio, Svizzera e Germania, in particolare in quest'ultimo paese si potrebbero sfiorare i quaranta gradi Celsius e quindi superando il record per il mese di giugno registrato a Francoforte nel 1947, poi si teme per eventuali incendi. In Italia preoccupa in alcune metropoli la gestione dei rifiuti, spesso disorganizzata e che può causare con il caldo emergenze sanitarie. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che organizzazioni ambientaliste avvertono di non rilasciare nell'aria i palloncini per bambini dal momento che rappresentano una minaccia per gli uccelli acquatici.

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Ondata di maltempo al Nord in Italia

Una perturbazione caratterizzata da forti precipitazioni piovose, grandinate e forte vento ha colpito il nord-ovest dell'Italia con danni e disagi soprattutto in Piemonte; inoltre, si parla di una vittima oltre a strade e sottopassi allagati, voragini, evacuazioni. Qualche giorno fa in provincia di Lecco in Lombardia frane e torrenti di fango dalle alture hanno causato molti danni con centinaia di persone evacuate (quasi tutti già rientrati nelle proprie abitazioni) e sarebbero stati stanziati dei fondi anche per fronteggiare il dissesto idrogeologico. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che organizzazioni internazionali invitano le autorità dell'Indonesia a fra passi significativi per contrastare i cambiamenti climatici promuovendo uno sviluppo sostenibile, tutelando le foreste ed il territorio; dal momento che il paese a quanto pare è stato classificato in quinta posizione come fonte di gas inquinanti ad effetto serra nel globo.

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Terremoto nel Sichuan in Cina

Sarebbero almeno tredici le vittime e duecento i feriti a causa di un sisma di magnitudo sei che ha colpito la provincia del Sichuan in Cina presso la città di Yibin, quattromila le persone evacuate dalle abitazioni e strutture danneggiate dalla scossa che secondo le autorità è stata segnalata un minuto prima da un sistema di allarme contro i terremoti nella capitale provinciale Chengdu e dieci secondi prima a Yibin. Varie fessurazioni sulle autostrade hanno costretto ad esempio alla chiusura della principale strada di collegamento fra Yibin e la contea di Xuyong, poi nella contea di Changning il tetto di un'abitazione è crollato addosso ad una struttura per la fornitura di energia elettrica danneggiandola. Molte squadre di soccorso sono all'opera scavando fra le macerie cercando i dispersi ed avrebbero già portato decine di feriti in due ospedali. In febbraio un sisma forse causato dal fracking aveva causato due vittime nella contea di Rongxian.

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Una miniera di carbone vicino alla barriera corallina

Nonostante le miniere di carbone ormai siano considerate investimenti poco convenienti rispetto ad impianti che sfruttano le energie rinnovabili e con pesante impatto ambientale le autorità australiane del Queensland avrebbero approvato la costruzione di una grande miniera vicino alla grande barriera corallina, quindi con la possibilità di poter aumentare le già consistenti esportazioni di carbone del paese di un venti percento, producendo oltre sessanta milioni di tonnellate dell'inquinante combustibile fossile ogni anno trasportate tramite un collegamento ferroviario ed esportate in India e Cina da un porto posto nei pressi della barriera corallina minacciandone anche la fragile biodiversità. Si calcola che se tutto il carbone estratto annualmente fosse bruciato produrrebbe una quantità di CO2 superiore in paragone a quello che si sprigiona da tutte le fonti inquinanti australiane. Sulla vicenda si è aperto un acceso dibattito fra ambientalisti e politici che sostengono che realizzando questa miniera si potranno impiegare molti lavoratori.

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Maltempo in Cina e vento in Trentino in Italia

Un'ondata di maltempo caratterizzata da forti precipitazioni piovose con successive inondazioni e frane ha colpito vaste aree della Cina; si parla di centomila persone interessate dagli eventi estremi e di una vittima nel Fujian, un uomo che stava pulendo un fossato presso un'azienda travolto da una frana. Le autorità che hanno diramato un'allerta meteo viste le previsioni avvertono di eventuali nubifragi ad esempio nel Guizhou, Chongqing, Guanxi, Guangdong, Hunan, Fujian, Taiwan e Gansu. Per quanto riguarda l'Italia delle forti raffiche di vento hanno fatto cadere rami e causato disagi in Trentino ed in particolare a Merano un albero secolare a causa di una raffica si è spezzato mentre una turista tedesca stava percorrendo la famosa e caratteristica passeggiata in centro con il figlioletto nella carrozzina ferendoli gravemente (mentre in Lombardia ci sono state grandinate e inondazioni con decine di evacuazioni).

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Fusione dei ghiacci dell'Everest ed altre vette

Scalare l'Everest e le vette di altre montagne vicine secondo l'opinione dei ricercatori è più pericoloso a causa della tendenza alla fusione dei ghiacci che anche a causa dell'inquinamento sta crescendo ad un livello allarmante; inoltre, sotto la neve dai campioni prelevati e filtrati ci sarebbe uno strato molto sporco e reso davvero scuro dall'inquinamento, quindi sembrerebbe che i fiocchi di neve intrappolano le particelle di inquinanti e le spingono in profondità. Capita anche che per le mutata stabilità di manto nevoso e ghiacci per il surriscaldamento climatico tutto tende a sciogliersi in poche ore in caso di una tempesta. La vetta dell'Everest è sempre più affollata di scalatori tanto che due settimane fa si era formata la coda per raggiungere la vetta, poi i vari campi base e le salite attrezzate sono piene di rifiuti di ogni tipo, tanto che le autorità locali hanno promosso una campagna di pulizia (si parla di undici tonnellate metriche di materiale oltre a quattro cadaveri).

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Effetto subsidenza dei terremoti alle Samoa

Nel calcolo di quanto sale il livello del mare a causa del surriscaldamento climatico alle isole Samoa non si tiene conto dell'effetto subsidenza e di deformazione della crosta terrestre causato dai terremoti, almeno secondo l'opinione dei ricercatori che usando immagini ed altri dati ottenuti dallo spazio avrebbero verificato come ad esempio a distanza di otto anni da un terremoto vi sarebbe stata una subsidenza di sedici millimetri per anno alle Samoa Americane comparati con gli otto-dieci delle Samoa. I movimenti tettonici possono influenzare notevolmente il ritmo di innalzamento dei mari e destare maggiore preoccupazione in alcune zone causa della subsidenza rispetto alla variazione data dai cambiamenti climatici anche se nel caso di Giappone e Nuova Zelanda i terremoti a quanto pare causano il fenomeno inverso. Studi in passato avevano evidenziato che un insieme di fattori come fusione dei ghiacciai, innalzamento ed acidificazione dei mari ed erosione delle coste potessero favorire i terremoti.

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Più tornado del solito sugli Stati Uniti

Una serie di tornado stanno devastando alcune regioni del Midwest degli Stati Uniti lasciando una scia di distruzione al loro passaggio e si parla anche di una vittima e centotrenta feriti. Danni ad esempio a Kansas City con alberi sradicati, caduta di strutture e linee elettriche, abitazioni danneggiate mentre i ricercatori avrebbero contato una maggiore formazione di vortici in questa stagione dei tornado che interessano non solo il Midwest ma anche zone in genere meno colpite. Nel paese vi sarebbe anche un acceso dibattito riguardo i sussidi alle fonti fossili che finiscono per alimentare i cambiamenti climatici (in Ohio le rinnovabili da solare ed eolico contano solo un tre percento energetico). Da segnalare cambiando argomento che in Italia molti campi sono stati allagati a causa delle intense precipitazioni piovose in Emilia Romagna con conseguente perdita del raccolto.

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Maltempo con pioggia e tornado in Oklahoma

Un'ondata di maltempo da giorni sta interessando l'Oklahoma negli Stati Uniti con forti precipitazioni piovose e violente raffiche di vento, poi ultimamente anche dei tornado stanno causando danni ed in particolare si parla di due vittime e diversi feriti a causa del crollo di un hotel ubicato nella località El Reno nella periferia della città di Oklahoma mentre ancora si cerca fra le macerie dell'edificio; inoltre, un campo allestito con case mobili è stato praticamente distrutto dalla forza del vortice che ha trascinato via ogni cosa. E' la stagione dei tornado negli Stati Uniti (specialmente per il Sud ed il Midwest) e le autorità avevano già diramato un'allerta alla popolazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i danni alle coltivazioni in Italia a causa delle inusuali basse temperature e maltempo che ostacolano notevolmente il lavoro degli agricoltori e degli apicoltori.

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Trasporti meno inquinanti in Costa Rica

Nonostante in Costa Rica l'energia rinnovabile e quindi idroelettrica, o ricavata da biomasse, impianti geotermali, eolici e solari copra il novantotto percento del fabbisogno del paese ha ancora un'impronta ambientale fra le più alte dell'America centrale a causa dei trasporti inquinanti e soprattutto per la presenza di molte auto, oltre duecentotrenta ogni mille abitanti che comparate con quelle di altri paesi vicini sono troppe, eccetto Messico ed Argentina (e poche rispetto a quelle degli Stati Uniti, con oltre settecentocinquanta). Le autorità del Costa Rica come soluzione, vista anche l'alta incidenza di malattie respiratorie ed altre patologie da inquinamento, pianificano di promuovere l'uso della bicicletta e apposite piste ciclabili. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la recente ondata di maltempo in Germania soprattutto ai confini con l'Austria che avrebbe causato una vittima oltre a danni, zone allagate e disagi.

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Inondazioni per piogge torrenziali in Mali

Sarebbero almeno quindici le vittime e due i feriti in Mali a causa di precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti inondazioni che hanno interessato una vasta area e soprattutto la capitale Bamako nel sud-ovest del paese, poi si parla di abitazioni danneggiate, danni e molte persone evacuate. In genere le inondazioni sono abbastanza frequenti in questo paese africano che si trova in gran parte in una zona semidesertica del Sahel. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'emergenza ambientale costituita dai rifiuti di plastica in Giappone dove le autorità hanno chiesto alle municipalità di eliminare le innumerevoli pile accatastate di plastica come rifiuti industriali (poi da selezionare ed inviare agli inceneritori) dal momento che in seguito alla decisione della Cina di non accettare più di riciclare la plastica la situazione è sfuggita dal controllo considerando che il paese esportava un milione e mezzo di tonnellate di rifiuti di plastica nel 2016 e poco meno nel 2017.

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Cure poco efficaci per la Xylella

La prevenzione sembrerebbe l'unico modo per evitare che le piante di ulivo siano aggredite dalla Xylella fastidiosa, almeno da quanto risulta dai test effettuati dalle autorità europee che hanno verificato come le cure ed i trattamenti vari applicati alle piante per debellare un aggressivo patogeno veicolato da una cicala dei prati siano poco efficaci nell'eradicarlo definitivamente ed in grado solo di ritardarne la diffusione; quindi sarà comunque necessario procedere al taglio delle piante malate in Puglia e di quelle a rischio (magari sostituendole con varietà di piante di ulivo resistenti alla Xylella). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i danni causati dalla recente ondata di maltempo in Emilia Romagna soprattutto nel forlivese con campi allagati e fiumi in piena che hanno trasportato una gran quantità di legname ed anche tronchi d'albero che si sono depositati sulle spiagge riminesi.

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Necessari ulteriori tagli alle emissioni

Le riduzioni riguardo le emissioni di gas ad effetto serra stabilite nel protocollo climatico di Parigi (mezzo grado Celsius di contenimento del rialzo delle temperature che si aggiunge al grado già raggiunto) non sono sufficienti ad evitare un surriscaldamento climatico con effetti incontrollabili sul pianeta ed è urgente secondo l'opinione di alcuni ricercatori una rapida transizione ad un'economia sostenibile. Autorità di organizzazioni internazionali hanno illustrato questa posizione sottolineando come i cambiamenti climatici stiano già devastando vaste aree e si porta ad esempio isole del Pacifico come Fiji, Tuvalu e Vanuatu alle prese anche con il rialzo del mare. E' necessario smettere di sovvenzionare le aziende che estraggono ed utilizzano combustibili fossili se si vuole evitare un disastro drammatico, ma da queste considerazioni emerge allo stesso tempo il paradosso degli Stati Uniti che guidano queste organizzazioni internazionali senza fare praticamente nulla per ridurre le emissioni.

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Nuove regole sullo smaltimento della plastica

In una riunione tenuta a Ginevra centottanta paesi avrebbero raggiunto un accordo per stabilire nuove regole riguardo lo smaltimento dei rifiuti plastici, visto anche il livello allarmante di inquinamento raggiunto negli oceani che si stima sia quantificabile in circa cento milioni di tonnellate. Fra i fattori che hanno reso possibile questo accordo pare che abbiano contribuito (sull'opinione pubblica) le immagini di stomaci aperti di animali pieni di plastica e la notizia che le microplastiche possono entrare nell'organismo umano ed arrivare anche al cervello, ma a quanto pare bisognerà aspettare un anno prima che la nuova normativa entri in vigore. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un nuovo studio consiglia di passare ogni giorno del tempo nella natura per abbassare i livelli di stress, quasi come antidoto a problematiche mentali e fisiche facendo notare come per ragioni evoluzionistiche l'uomo la percepisce come luogo confortevole.

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Tel:   338 1809310          Data:    11/05/2019                         n:   4079      


Obiettivo emissioni zero in Nuova Zelanda

Le autorità della Nuova Zelanda hanno approvato una normativa per rendere il paese neutrale riguardo le emissioni di biossido di carbonio entro il 2050 e contenere il rialzo delle temperature medie entro un grado e mezzo, un obiettivo importante ed una sfida anche per la comunità internazionali; ma la mancanza di provvedimenti per il settore relativo all'allevamento, di grande rilevanza economica per questo paese, ha provocato le lamentele degli ambientalisti dal momento che sarebbe responsabile di un terzo delle emissioni. Si parla in questo caso di sfruttare un metano biogenico utilizzando nuove tecnologie anche se l'unica soluzione secondo alcuni sarebbe di diminuire la produzione (ed il consumo di carne). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i danni all'agricoltura causati in Bangladesh dal ciclone "Fani" che ha colpito oltre sessantatremila ettari di coltivazioni, oltre a provocare diverse vittime ad altri danni.

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Danni in India a causa di un ciclone

Sarebbero almeno otto le vittime e centinaia i feriti oltre a tetti di case scoperchiati, alberi sradicati e linee elettriche interrotte a causa del passaggio del forte ciclone "Fani" (paragonabile ad un uragano di categoria quattro) che con forte vento e folate a duecentoquaranta chilometri orari ha sferzato in particolare l'Odisha, poi ha perso potenza ma è ancora in grado di arrecare danni nel suo percorso dalla costa orientale probabilmente verso l'ovest del Bengala e poi il Bangladesh [segnalate in seguito nove vittime]. Le autorità con squadre di pronto intervento e procedendo all'evacuazione di un milione e duecentomila persone sono riuscite a limitare il numero delle vittime ed anche in mare sono state approntate delle imbarcazioni per soccorrere quelle in balia di alte onde nel Golfo del Bengala; difficoltà poi per tutti i trasporti e le comunicazioni con molte cancellazioni. Si ricorda che nel 1999 un super ciclone aveva causato quasi diecimila vittime.

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Influenza delle correnti a getto sul clima

Un nuovo studio avrebbe evidenziato quanto le correnti a getto con potenti flussi d'aria che circondano il pianeta siano state responsabili di eventi collegabili ad ondate di calore e siccità nel 2018 (ed anche durante l'estate del 2015, 2006, 2003), almeno secondo ricercatori tedeschi che hanno individuato un modello climatico che tende a ripetersi ad un'altezza di circa dieci chilometri con correnti d'aria stazionarie che provocano condizioni climatiche estreme e persistenti in particolari regioni del globo. In pratica durante le giornate assolate sono favorite ondate di calore e siccità mentre nelle giornate piovose le forti precipitazioni provocano inondazioni, in un cosiddetto fenomeno "wave-7". Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è salito a trentotto il bilancio delle vittime del ciclone in Mozambico, poi a Parigi in una conferenza sul clima è emerso il grave danno fatto dall'umanità all'ambiente.

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Manifestazioni in Brasile contro la deforestazione

La popolazione nativa del Brasile sostiene che con la nuova amministrazione del paese si sarebbero persi trent'anni di progressi sul piano ambientale; infatti, sfilando con abiti tradizionali in una colorata manifestazione avrebbe denunciato come la deforestazione dell'Amazzonia stia sfigurando l'aspetto della loro terra (i polmoni verdi del pianeta sono un patrimonio da salvaguardare per tutte le popolazioni). Si stima che l'umanità abbia distrutto circa trenta milioni di ettari di foresta tropicale nel 2018 confrontando dati ottenuti da fotografie satellitari, quasi un terzo dei quali foresta pluviale primaria e quindi si tratta di un grave danno che rischia di rendere meno efficace il progetto ambientale globale per contenere il surriscaldamento climatico, tanto che i ricercatori parlano di situazione di emergenza per le foreste considerando che assorbono il trenta percento delle emissioni ad effetto serra.

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Surriscaldamento climatico e squilibri economici

La condizione economica della maggior parte dei paesi poveri è molto peggiore di quella stimata senza gli effetti negativi su questo piano del surriscaldamento climatico, almeno secondo i risultati di uno studio effettuato misurando le temperature annuali di centosessantacinque paesi in cinquant'anni valutando le variazioni riguardo la crescita economica in base agli effetti delle fluttuazioni di temperatura. Dal 1962 al 2010 il surriscaldamento climatico avrebbe diminuito il benessere economico dei paesi più poveri del pianeta dal diciassette al trenta percento, poi si fanno più sensibili le differenze con i paesi ricchi con un gap per persona quantificabile in un venticinque percento riguardo le entrate economiche minime e massime. Se i raccolti sono più produttivi i lavoratori stanno meglio ed in genere con una temperatura non troppo calda o fredda si produce di più, quindi si teme che in futuro ci si allontanerà da una temperatura ottimale anche nelle economie prospere.

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Pioggia torrenziale e frane in Colombia

Sarebbero diciassette le vittime, diversi feriti e sedici i dispersi in un'area rurale della municipalità di Rosas a causa di precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti frane che da alcuni giorni stanno interessando il sud-ovest della provincia di Cauca in Colombia ostacolando anche la circolazione in importanti arterie stradali del paese; i soccorritori stanno cercando i dispersi fra le case travolte e danneggiate dal fango, quindi il bilancio delle vittime potrebbe aumentare. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in una giornata dedicata alla salvaguardia del pianeta organizzazioni internazionali avvertono del preoccupante calo di biodiversità e della necessità di intervenire urgentemente, poi alcune ricerche recentemente focalizzano l'attenzione su come le microplastiche stiano diventando parte dell'inquinamento atmosferico depositandosi anche sulle montagne e nei luoghi più incontaminati del globo.

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Sfruttamento sistemico dell'Artico in Russia

I cambiamenti climatici ed il surriscaldamento dell'Artico con lo scioglimento dei ghiacci stanno rendendo possibile accedere agevolmente alle risorse di idrocarburi in vaste aree e dalle dichiarazioni delle autorità russe sembrerebbe chiaro che si punta al loro sfruttamento sistemico (e quindi con conseguente aumento delle emissioni inquinanti), ma ad esempio in Canada dove sono notevoli i danni nelle zone artiche che si stanno surriscaldando ad un ritmo triplo rispetto alla media globale si pensa di agire tutti insieme su diversi livelli a questa sfida e piani ambiziosi per fronteggiare i cambiamenti climatici ad esempio con una carbon tax federale, poi anche promuovendo incentivi sulle auto ad emissioni zero. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un terremoto di magnitudo 6.1 ha colpito l'est di Taiwan causando alcuni feriti e lievi danni.

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Tempesta di vento in Pakistan

Sarebbero cinque le vittime e decine i feriti a causa di una tempesta di vento e polvere che ha sferzato Karachi con forti raffiche, danneggiando case, sradicando alberi e facendo crollare muri e segnalazioni stradali della grande città portuale nel sud del paese. Un muro di una scuola è crollato ferendo degli studenti, poi dieci pescatori sono dispersi dopo che la loro barca è stata spinta al largo del Mare Arabico dal forte vento. Da segnalare cambiando argomento che un incendio probabilmente partito da un'impalcatura per togliere lo smog della cattedrale di Notre Dame a Parigi ha fatto crollare il tetto costruito con circa milletrecento alberi di quercia e quindi la simbolica alta guglia gotica, mentre si indaga sul grave incidente che ha anche in parte rivelato le carenze riguardo la qualità della manutenzione (e dell'impianto antincendio) per un monumento che è patrimonio dell'umanità.

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Record storico di caldo per l'Artico canadese

Analizzando campioni di permafrost dello Yukon nell'Artico canadese i ricercatori avrebbero riscontrato dai dati monitorati come le temperature siano le più alte mai registrate da diecimila anni e stanno ancora aumentando. Le temperature ora battono ogni record e sono maggiori di quelle di periodi storici molto caldi in cui l'asse del pianeta era maggiormente orientato in direzione del sole e quindi con maggiore irraggiamento. Le conseguenze di questo anomalo surriscaldamento sul territorio e sulla comunità hanno portato le autorità a dichiarare lo stato di emergenza per lo Yukon anche se il permafrost subisce gli effetti dell'aumento di temperatura meno del ghiaccio grazie all'isolamento consentito dalla vegetazione, ma soprattutto nelle zone ad ovest gli effetti ambientali sono più evidenti. Per contrastare i cambiamenti climatici la popolazione del Canada dovrebbe diminuire molto le emissioni inquinanti e cambiare le abitudini di vita.

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Fusione dei ghiacciai prima dei tempi previsti

A livello globale i ghiacciai si starebbero sciogliendo con una percentuale superiore del diciotto percento rispetto a quanto calcolato nel 2013, a causa del surriscaldamento climatico, cinque volte più velocemente del 1960 e quindi con un ritmo più rapido rispetto ai tempi previsti con conseguente rialzo del livello del mare. Si stima che la perdita sia di trecentotrentacinque miliardi di tonnellate di neve e ghiaccio ogni anno, di cui oltre la metà in Nord America; poi i ghiacciai che si fondono più velocemente sarebbero in Europa centrale, Caucaso, ovest del Canada, Stati Uniti, Nuova Zelanda e vicino ai tropici, perdendo circa un percento della loro massa ogni anno. La maggior causa del rialzo del livello dei mari è dovuta al fatto che gli oceani stanno diventando sempre più caldi e l'acqua si espande (?), ma i nuovi dati dimostrerebbero che la fusione dei ghiacciai è responsabile del rialzo di un venticinque, trenta percento e quindi molto più del previsto.

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Dopo la siccità tanta pioggia e neve in Italia

Una perturbazione caratterizzata da forti precipitazioni piovose ha interrotto il lunghissimo periodo di siccità in Italia che per alcune regioni del Nord durava da dicembre, ma si sono verificati anche disagi ad esempio per le forti nevicate in montagna con conseguente alto rischio di valanghe, caduta di alberi ed acqua alta a Venezia con un record di centotrentaquattro centimetri; poi ci sono preoccupazioni per le coltivazioni visto lo sbalzo di temperature con valori praticamente invernali che colpisce una vegetazione che ha subito gli effetti di una primavera anticipata. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che uno studio internazionale avrebbe evidenziato come l'inquinamento stia riducendo l'aspettativa di vita dei neonati di circa venti mesi con un impatto più consistente nel sud dell'Asia (e quindi in questo caso trenta mesi) a causa dell'inquinamento presente all'interno delle abitazioni.

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Nubifragi su campi di tende di sfollati in Siria

Dei forti nubifragi che da tre giorni stanno interessando il nord-ovest della Siria nella provincia di Idlib avrebbero inondato circa quattordici campi allestiti con tende che accolgono quarantamila rifugiati della guerra civile che dura dal 2011. Squadre di soccorso cercano di fronteggiare la difficile situazione muovendosi fra le tende nel fango e torrenti d'acqua, poi si parla di danni alle coltivazioni e gli allevamenti e vi sarebbero state inondazioni anche nella provincia di Aleppo con molte tende distrutte ed un ospedale da campo inagibile. Le persone che vivono nelle tende dipendono dagli aiuti internazionali per ogni necessità e quindi cibo, coperte, carburante per il riscaldamento nei mesi invernali. Da segnalare cambiando argomento e spostando l'attenzione al Venezuela che la popolazione di Caracas in molti casi è senza acqua potabile a causa della mancanza o interruzioni di energia elettrica che non permette il funzionamento delle pompe idriche.

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Tempesta con forti piogge nel sud del Nepal

Sarebbero almeno ventotto le vittime e centinaia i feriti a causa di una tempesta caratterizzata da precipitazioni piovose torrenziali che ha colpito in particolare il distretto di Bara distruggendo molte case e sradicando gli alberi, mentre le squadre di soccorso anche con l'ausilio di elicotteri perlustrano la zona e stanno trasportando i feriti in un ospedale presso Birgunj a centotrentasei chilometri dalla capitale del paese Kathmandu. Ci si aspetta che il bilancio delle vittime possa aumentare dal momento che le cattive condizioni meteorologiche rendono difficili le ricerche, poi molti villaggi risultano anche isolati. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la preoccupante notizia riguardo la salute del mare a causa del ritrovamento di un capodoglio spiaggiato in Sardegna presso Porto Cervo con oltre venti chili di plastica nello stomaco.

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Emergenze nel sud-est dell'Africa dopo il ciclone

Le autorità di Mozambico, Zimbabwe e Malawi hanno molte difficoltà a gestire le varie emergenze anche sanitarie, con rischio di epidemie di colera nei campi allestiti a tende, in questi paesi duramente colpiti dal ciclone "Idai" dieci giorni fa; nel frattempo è salito a oltre settecentocinquanta persone il bilancio delle vittime, poi un milione ed ottocentomila persone avrebbero bisogno di assistenza immediata e si parla anche di un milione di bambini rimasti privi di abitazione e di ogni servizio. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la siccità che compromette la qualità delle coltivazioni nel nord d'Italia e temperature insolitamente alte per il periodo, con le previsioni meteo che annunciano l'arrivo di una perturbazione fredda su tutta la penisola con forti venti che potrebbero danneggiare i germogli.

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Inondazioni in Nebraska e Iowa in America

Sarebbero due le vittime, due i dispersi e centinaia le case inondate in aree rurali del Nebraska e Iowa dall'acqua esondata dai fiumi Mississippi e Missouri che hanno raggiunto livelli anomali a causa di forti precipitazioni piovose e dello scioglimento del manto nevoso sulle alture, ma le autorità che hanno definito il fenomeno come senza precedenti affermano che probabilmente si sono formate delle correnti che hanno fatto alzare improvvisamente il livello dei fiumi provocando delle falle negli argini. E' stato necessario utilizzare gli elicotteri per salvare diverse persone, poi alcune zone appaiono come isole circondate d'acqua e la situazione è difficile anche perché le inondazioni sono accadute prima della stagione delle piogge. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Mozambico le autorità del paese temono che potrebbero esserci oltre mille vittime a causa delle inondazioni.

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Inondazioni a Papua e siccità nelle Filippine

Sarebbero almeno cinquantotto le vittime ed oltre cinquanta i feriti a causa di precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti improvvise inondazioni che hanno colpito zone ad est della provincia di Papua in Indonesia. Sentani risulta fra le aree più colpite vicino alla capitale provinciale Jayapura, poi si parla di decine di abitazioni danneggiate dalle inondazioni mentre le squadre di soccorso devono ancora raggiungere alcune zone colpite. Per quanto riguarda le Filippine la prolungata siccità starebbe causando notevoli disagi nella capitale Manila con le famiglie costrette a fare file di ore per poter riempire dei recipienti da autocisterne. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che il ciclone "Idai" già precedentemente annunciato ha sferzato con venti violenti Mozambico, Malawi e Zimbabwe; si parla di oltre centocinquanta vittime.

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Piogge torrenziali in Mozambico e Malawi

Sarebbero almeno sessantasei le vittime e centoundici i feriti a causa delle precipitazioni piovose torrenziali che hanno colpito inondando ampie zone del centro e del nord Mozambico, centoquarantunomila le persone interessate dall'ondata di maltempo e le autorità avrebbero anche dichiarato un'allerta rossa se dovesse continuare a piovere con tale intensità in attesa dell'arrivo del ciclone tropicale denominato "Idai". Nel frattempo si organizzano le evacuazioni e si fa la conta dei danni per questo paese dell'Africa fra i più poveri (e poco responsabile dei cambiamenti climatici) con cinquemilasettecento abitazioni distrutte oltre a diciotto ospedali, novecentotrentotto aule scolastiche e centosessantottomila ettari di coltivazioni. Trenta le vittime in Malawi che confina con il Mozambico e duencentotrentamila persone evacuate. Da segnalare recentemente inondazioni anche in Brasile con undici vittime a San Paolo.

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Bufere di vento con forti raffiche in Italia

Le forti raffiche di vento che hanno sferzato da nord a sud tutta l'Italia hanno fatto cadere molti alberi con vari disagi in Lombardia ed anche un tetto di una palestra scoperchiato, diverse macchine schiacciate in provincia di Venezia, un muro di una scuola crollato a Napoli sotto il peso di un albero sradicato. Da notare che in questi giorni sono stati segnalati molti danni provocati dal vento in tutta Europa con problemi alla circolazione stradale, ritardi e cancellazioni di collegamenti ferroviari ed aerei, poi si parla di una vittima in Germania (dove la tempesta di vento è stata chiamata "Eberhard") sempre per la caduta di un albero su una macchina, raffiche in montagna a centocinquanta chilometri orari e paesini isolati mentre si lavora a ripristinare i servizi interrotti. Le raffiche di vento avrebbero raggiunto picchi superiori a centoventi chilometri orari anche in Belgio.

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Tel:   338 1809310          Data:    12/03/2019                         n:   4028      


Raccolta problematica della plastica in Indonesia

La gestione dei rifiuti plastici è difficile in tutto il globo e particolarmente in Indonesia dove alcune discariche sono piene, ma non mancano le iniziative di tutela ambientale come accaduto nel Parco nazionale di Komodo dove sono stati raccolti, da gruppi coordinati di persone incluso insegnanti e studenti, novecentottanta chilogrammi di residui vari in gran parte costituiti da plastica. Le isole di Komodo sono una riserva naturalistica di importanza mondiale (veramente pregevoli la flora e la fauna presenti) ed anche popolare meta turistica con vedute diventate famose come quella con tre caratteristici crateri vicini di Kelimutu, sede di un parco nazionale che si è proceduto a ripulire. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i numerosi incendi che in questo periodo hanno devastato ettari di vegetazione in Spagna, Italia e soprattutto in un parco nazionale del Kenya.

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Incendi in Australia dopo il caldo

Decine di incendi fuori controllo starebbero interessando vaste aree nel sud dell'Australia con circa mille pompieri impegnati a cercare di spegnere le fiamme altissime che stanno bruciando la vegetazione, imponenti alberi e vigneti pregiati; si parla anche di nove strutture distrutte fra cui alcune case. Particolarmente colpito dagli incendi nei giorni scorsi con seimila ettari bruciati il parco Bunyip nel sud-est dello stato Victoria, ma la situazione in generale è leggermente migliorata anche se l'emergenza non è ancora finita. Notevoli i disagi per la popolazione per le ondate di calore a circa quaranta gradi Celsius che stanno investendo il paese; infatti, l'Australia ha fatto registrare temperature da record tanto che i climatologi hanno affermato di non aver mai monitorato prima un'estate così calda in attesa comunque di aver dati di media definitivi.

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Estate da record di caldo in Australia

Le temperature medie monitorate durante l'estate in Australia sarebbero state più alte di oltre due gradi Celsius anche se non sono ancora disponibili i dati definitivi; inoltre, i mesi da dicembre a febbraio sono stati caratterizzati da scarse precipitazioni piovose probabilmente a causa del tipo di quadro meteorologico presente sopra l'Oceano Indiano e Pacifico. Le previsioni meteo per il momento non annunciano cambiamenti significativi per l'autunno, quindi la situazione per le attività agricole rimane difficile considerando che in media nel paese sono state monitorate in gennaio temperature superiori ai trenta gradi Celsius (il mese più caldo mai registrato in Australia). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un nuovo studio propone di trasformare il biossido di carbonio in acido ossalico utile per molti sistemi produttivi invece di stoccarlo sotto terra.

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Raffiche di vento in Canada e in Italia

Una perturbazione caratterizzata da raffiche di vento gelido ed alte mareggiate sulle coste sta sferzando il Canada, si parla di molti alberi caduti, forti nevicate, scarsa visibilità, interruzioni nella fornitura di energia elettrica e disagi nei trasporti; particolarmente colpite le regioni Hamilton e Niagara dove è capitato che il vento forte abbia anche fatto crollare una sezione di un edificio, mentre le previsioni avvertono che l'area di Toronto potrebbe essere interessata dal maltempo con picchi di vento a circa cento chilometri orari. Per quanto riguarda l'Italia si contano i danni provocati dalle raffiche di vento al centro-sud (sette le vittime, un disperso e decine i feriti) con serre distrutte, alberi secolari sradicati, frane, a volte sezioni di passeggiate sul lungomare danneggiate dalle mareggiate; ma la situazione riguardo il meteo sta migliorando.

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Rischio di conflitti per i cambiamenti climatici

Ormai non si parla più di rischio di conflitti per ipotetici scenari futuri ma di una minaccia concreta ed imminente riguardo la sicurezza di intere popolazioni, ad esempio a causa della scarsità di acqua in ampie zone di Iraq, Pakistan ed India poi per le dure condizioni di vita nei Caraibi causate dal passaggio degli uragani e dal rialzo del mare che erode le coste; inoltre, il calo vistoso del livello del lago Chad in Africa sta causando crescenti tensioni fra persone in pratica private dei mezzi per sopravvivere. Le emissioni continuano ad aumentare e quindi la situazione non potrà che peggiorare ulteriormente nelle aree a rischio e bisogna prepararsi al peggiore degli scenari per l'ambiente con più caldo e minori precipitazioni piovose e quindi scarsa disponibilità di acqua. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'insolita nevicata nel deserto del Nevada fino a Los Angeles.

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Salvaguardia degli insetti in Germania

E' necessaria una nuova normativa che possa salvaguardare gli insetti ed evitarne l'estinzione, almeno secondo l'opinione delle autorità ambientali della Germania che hanno focalizzato l'attenzione riguardo l'uso eccessivo di pesticidi anche per proteggere in futuro la stessa umanità e di come sia necessario stanziare fondi adeguati, considerando anche le forti somme destinate a sostenere l'agricoltura nel paese, per fronteggiare la situazione ed agendo su più fronti: dalla tutela della natura e delle risorse d'acqua, alla protezione della vegetazione con un ulteriore restrizione dell'uso di fertilizzanti ed attenta gestione dell'urbanistica e dell'illuminazione che disorienta gli insetti, poi bisognerà finanziare la ricerca su questo campo in genere. Ci sono diversi fattori che entrano in gioco nel declino degli insetti come uso di pesticidi, inquinamento, cambiamenti climatici, modificazioni significative dell'habitat per questo bisognerebbe favorire l'agricoltura organica.

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Parchi memoriali a Palu in Indonesia

Nelle zone di Palu colpite dal fenomeno della liquefazione del terreno, che accade quando in seguito ad un terremoto gli strati di roccia superficiali più duri e pesanti perdendo stabilità affondano sostituiti da terreno leggero e sabbia fangosi, le autorità di Sulawesi sarebbero intenzionate a pianificare dei parchi memoriali anche per evitare che la popolazione possa costruire ancora in queste aree a rischio; infatti, circa quarantamila persone sopravvissute a Palu al terremoto e tsunami nel settembre del 2018 vivono ancora nei rifugi. Nel frattempo in Indonesia non cessa l'attività vulcanica di almeno venti vulcani con diversi tipi di livelli di allerta e relative evacuazioni (ad esempio a causa della lava che fuoriesce dal monte Karangetang), poi non mancano anche le ondate di maltempo come accaduto recentemente presso Bandung, ad ovest di Java, dove delle inondazioni avrebbero causato tre vittime.

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Laghi del mondo sempre meno ghiacciati

Se il surriscaldamento climatico del pianeta non sarà limitato trentacinquemila laghi in tre continenti e cinquanta paesi potrebbero perdere in futuro quel caratteristico lucente strato ghiacciato dei mesi invernali, almeno da quanto risulta da uno studio effettuato dai ricercatori confrontando dati storici relativi allo spessore del ghiaccio nei laghi dell'emisfero nord in un arco di tempo fra quaranta e seicento anni; poi anche un piccolo aumento delle temperature pare significhi cambiamenti drammatici nell'utilizzo di questi laghi. Alcune comunità rurali sfruttano le strade ghiacciate per facilitare i trasporti e poter aver un agevole accesso a zone interne dei laghi; inoltre, l'ecosistema acquatico potrebbe risultare alterato da queste variazioni e considerando anche l'aspetto ludico non si potranno più praticare alcuni sport sul ghiaccio. Questo fenomeno si è aggravato soprattutto l'anno scorso a causa sia delle aumentate temperature dell'aria che di quelle monitorate nelle profondità dei laghi.

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Incendio disastroso in Cile

Sarebbero due le vittime a causa di un vasto incendio in Cile che ha raso al suolo circa novemila cinquecento ettari di territorio coperto da foreste e vegetazione; le autorità parlano di situazione disastrosa in zone di Biobio, La Auracaria e Los Rios anche per le condizioni climatiche caratterizzate da alte temperature, bassa umidità e forte vento che favoriscono il veloce avanzare delle fiamme. Trentotto le persone evacuate dopo che le loro abitazioni sono state distrutte dal fuoco e le previsioni annunciano temperature con record di caldo nei prossimi giorni mentre nel paese vi sono decine di altri incendi ancora attivi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che a causa dei cambiamenti climatici in futuro il mare potrebbe diventare più scuro (fenomeno non percepibile ad occhio nudo) per la minore presenza di fitoplancton o cambiamenti dell'ecosistema marino.

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Alluvioni nel Queensland in Australia

Forti precipitazioni piovose nelle regioni a nord-est dell'Australia ed in particolare nel Queensland hanno causato alluvioni, con migliaia di case allagate ed interruzioni della fornitura di energia elettrica; inoltre, la forza dei fiumi d'acqua e fango che hanno invaso i centri abitati avrebbero persino trascinato serpenti e coccodrilli sulle strade. Le autorità nei giorni scorsi per far abbassare la pressione dell'acqua sulla diga sul fiume Ross ne hanno scaricato circa millenovecento metri cubi al secondo con conseguenti alluvioni. Da segnalare spostando l'attenzione alla Bolivia che un grossa massa di terreno appesantita dalla pioggia sarebbe caduta su un'autostrada nel nord-ovest della capitale La Paz causandone il crollo; si parla di almeno undici vittime e venti feriti, ma si tratta di un bilancio provvisorio dal momento che le squadre di soccorso stanno ancora cercando sotto le macerie.

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Disagi per maltempo in Italia

Le forti precipitazioni piovose che hanno caratterizzato l'ondata di maltempo che ha investito l'Italia hanno causato l'esondazione di fiumi e torrenti come accaduto presso Casalmaggiore in Emilia Romagna dove oltre quattrocento famiglie sono state evacuate per la rottura dell'argine del fiume Reno anche se la situazione sta tornando alla normalità, ma sono gravi i danni alle coltivazioni e i disagi per la popolazione per le case allagate. Sulle Alpi dove le precipitazioni sono state nevose ci sono state alcune vittime a causa di valanghe favorite anche dagli sbalzi di temperatura, poi sull'autostrada del Brennero una decina di centimetri di neve sono bastati a causarne il blocco con polemiche e accuse di inefficienza dei servizi di pulizia tramite mezzi spazzaneve. In Sardegna si parla di forti folate di vento ed allagamenti mentre sulla costiera amalfitana delle frane hanno ostacolato in alcune zone la circolazione stradale.

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Tel:   338 1809310          Data:    04/02/2019                         n:   3996      


Emissioni di metano da miniere di carbone in Cina

Quando si estrae il carbone dalle miniere si libera nell'atmosfera del metano intrappolato nella roccia, ma questo gas provoca un effetto serra ventotto volte superiore rispetto a quello del CO2, intrappolando il calore solare e per questo le autorità cinesi avevano deciso di recuperarlo per essere utilizzato a quanto pare senza riuscire nell'iniziativa; infatti, le emissioni sarebbero aumentate (cinquanta percento in più nel 2015 rispetto al 2000) almeno da quanto risulta dai dati raccolti da un satellite giapponese. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che continua l'ondata di gelo polare nel Midwest degli U.S.A. con temperature che sfiorano i meno quaranta gradi Celsius e si parla di alcune vittime per assideramento, poi la perturbazione gelida si sta spostando verso est investendo anche New York e Washington.

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Crolla un albergo in Perù per le forti piogge

Sarebbero quindici le vittime e trenta i feriti a causa del crollo di un muro e del tetto di un albergo nel dipartimento dell'Apurimac nel sud del Perù durante una celebrazione; le autorità hanno affermato che forti precipitazioni piovose nel distretto Tamburco della provincia di Abancay hanno causato una frana di fango che si è abbattuta sull'albergo mentre gli invitati stavano festeggiando. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che i ghiacci della Groenlandia si stanno sciogliendo velocemente anche in zone che prima non destavano preoccupazione (con rischio di ulteriore rialzo del livello dei mari) come monitorato recentemente nel sud-est da satellite confrontando i dati dal 2003 al 2013 a causa di una combinazioni di fattori sia collegabili al surriscaldamento climatico che alla fluttuazione delle temperature.

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Piogge torrenziali in Indonesia

Un'ondata di maltempo caratterizzata da precipitazioni torrenziali avrebbe colpito alcune aree nel sud delle Sulawesi in Indonesia causando inondazioni e frane, poi si parla di decine di vittime, feriti e dispersi, oltre duemila persone evacuate. Nella città di Gowa oltre cinquecento case sono state inondate dall'acqua e due ponti risultano danneggiati e nella città di Makassar molte case e ponti sono stati distrutti, ma anche altre città sono state interessate da inondazioni. Le autorità affermano che a differenza dello scorso anno il livello dell'acqua si è alzato improvvisamente non lasciando il tempo di mettere in sicurezza il territorio. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una perturbazione gelida con neve e forti raffiche di vento in alcune zone del Sud Italia e della Sardegna che hanno causato disagi negli spostamenti.

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Nuovo sfruttamento aggressivo dell'Amazzonia

Per poter sviluppare nuove attività agricole in territori appartenenti a comunità indigene in Amazzonia la nuova amministrazione Brasiliana è pronta a cambiare le normative che le tutelano definendo come isterico l'atteggiamento di voler proteggere la foresta, polmone verde del pianeta, dallo sfruttamento e sostenendo che bisogna invece puntare sullo sviluppo economico (anche se pare che molte aree di foresta non siano proprio adatte per l'allevamento e per le coltivazioni). Sarebbe già cominciata la confisca illegale di alcuni territori tribali mentre dall'inizio dell'anno la responsabilità per demarcazione delle terre indigene pare sia stata affidata al ministero dell'agricoltura. Da segnalare spostando l'attenzione al Messico almeno ventisei vittime e settantasei feriti a causa di un incendio provocato dal furto di benzina da un oleodotto nello stato di Hidalgo.

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Molto più veloce la fusione dell'Antartide

La percentuale riguardo la fusione dei ghiacci dell'Antartide sarebbe molto aumentata rispetto al secolo scorso passando da una media annua di quarantotto gigatonnelate per decade dal 1979 al 2001 a centotrentaquattro gigatonnelate fra il 2001 ed il 2007 e quindi quantificabile del duecentottanta percento, almeno da quanto risulta da uno studio frutto di una collaborazione di ricercatori americani ed olandesi che avrebbero comparato l'accumulazione di precipitazioni nevose nei bacini interni con lo scioglimento dai ghiacciai alla loro base calcolando che con questi ritmi di fusione dei ghiacci ci si aspetta in futuro un rialzo dei mari di diversi metri. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche degli incendi alcuni fuori controllo in Italia in zone montagnose del nord-ovest ed in particolare del Piemonte a causa della prolungata siccità.

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La fuliggine accelera la fusione dei ghiacci

Con il passare delle stagioni degli incendi maggiori quantità di fuliggine si posano sui ghiacciai rendendoli scuri ed attraendo i raggi luminosi solari accelerando in questo modo la fusione, almeno secondo una ricerca effettuata da ricercatori canadesi in British Columbia. I campioni d'acqua presi dai ghiacciai piuttosto che un sapore puro hanno quello di fuliggine, ma quello che preoccupa è il colore sempre più scuro della superficie tanto che si calcola che si è passati da un sessanta percento di assorbimento di raggi solari con ghiaccio pulito ad un settanta percento e poi anche ottanta. Sono stati trovati depositi di cenere provenienti dagli incendi boschivi fra i ghiacci che tendono a ritirarsi a velocità sempre maggiore, poi dopo una stagione caratterizzata dagli incendi la vegetazione si presenta più secca peggiorando in genere la situazione.

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Tel:   338 1809310          Data:    10/01/2019                         n:   3975      


Pericolo valanghe in alcune zone d'Europa

Dopo le forti precipitazioni nevose in Austria, sud della Germania, Norvegia e Svezia si presenta il problema delle valanghe e già ci sarebbero state alcune vittime, poi nonostante un breve periodo di pausa con un moderato miglioramento delle condizioni meteo le previsioni annunciano un'altra ondata di freddo e neve con probabile manto nevoso instabile a causa delle rapide variazioni di temperatura. Si sono anche verificati disagi negli spostamenti stradali sia a causa della neve che di valanghe a volte con turisti rimasti bloccati nelle località turistiche delle Alpi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che la Germania dichiara di aver ricavato nel 2018 da energie rinnovabili il quaranta percento di energia rispetto al trentotto ricavato dal carbone, ma gli ulteriori traguardi previsti per il 2030 difficilmente saranno rispettati.

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Recupero detriti di container in Olanda

Si teme un disastro ecologico sulle coste dell'Olanda in seguito alla perdita nel Mare del Nord nei giorni scorsi, presso l'isola tedesca di Borkum, di duecentosettanta container da un'enorme nave cargo a causa del cattivo tempo; infatti, nonostante sia stato raccolto manualmente parte del carico disseminato sulle spiagge (lampadine, televisori, mobili, giocattoli..) è difficile raccogliere molte sostanze tossiche finite in mare fra cui alcune altamente infiammabili. Da notare poi che queste grandi navi cargo dove quasi sempre sventolano bandiere di Panama oltre ad essere un pericolo in caso di perdita del carico utilizzano per la navigazione combustibili fossili pesanti altamente inquinanti e per equilibrare il carico pompano come zavorra molta acqua di mare che poi scaricano in punti diversi molto lontani nel globo minando la biodiversità.

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Taglio drastico delle emissioni ad Oslo

Con l'obiettivo di tagliare le emissioni inquinanti del novantacinque percento entro il 2030 la capitale della Norvegia spera di essere imitata da altri agglomerati urbani pur essendo una città in crescita ; infatti, i cittadini fanno attenzione alle emissioni ambientali allo stesso modo dell'uso del danaro e sono già riusciti ad ottenere notevoli risultati (Oslo è capitale verde 2019). Gli edifici sono a risparmio energetico e le auto in gran parte elettriche ed ibride, poi per decongestionare il traffico sono stati scavati dei tunnel sottomarini ed anche una grande libreria in centro è stata costruita con criteri di efficienza energetica. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali l'ondata di maltempo nel Nord Europa, ad esempio a causa del forte vento in Danimarca si è verificato un incidente ferroviario con sei vittime e sedici feriti.

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Inondazioni e frane nelle Filippine

Sarebbero ventidue le vittime nelle Filippine centrali a causa di inondazioni e frane provocate da precipitazioni piovose torrenziali in particolare nella regione Bicol e nell'est Visayas; inoltre, le autorità hanno avvisato che le forti piogge potrebbero continuare nel nuovo anno. In alcune aree l'acqua avrebbe raggiunto i tetti delle case e si parla di decine di dispersi o intrappolati sotto le frane (il numero delle vittime salirebbe in questo caso a sessanta) ed oltre ventimila sfollati, poi un ufficio regionale dell'agenzia sui disastri sta lavorando per la conferma di altre ventotto vittime nella regione Bicol nel sud dell'isola principale di Luzon. Migliaia di persone sono rimaste bloccate nei porti, aeroporti e terminal dei bus i seguito alla cancellazione di decine di collegamenti fra le isole mentre ci si aspetta brutto tempo anche nella capitale Manila ed in altre aree del paese.

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Sciame sismico a Catania in Sicilia

Continua a tremare la terra presso Catania a causa del flusso di lava che dal sottosuolo cerca di fuoriuscire dall'Etna e dei movimenti della faglia in profondità spinti dalla placca africana; si parla di danni al patrimonio architettonico, ventotto feriti lievi ed oltre trecento sfollati che spesso si sono lamentati di non essere stati avvertiti del pericolo dal momento che la terra tremava da giorni (e solo per caso non ci sono state vittime), poi pare che spesso le case non siano costruite con criteri antisismici e manchi in pratica anche un piano efficace e rapido di evacuazione in caso di eruzioni disastrose. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le polemiche provocate dalla decisione del Giappone di voler riprendere dal prossimo anno la caccia alle balene per fini commerciali considerando che questi grandi cetacei sono in via di estinzione.

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Inquinamento eccessivo a New Delhi

La qualità dell'aria secondo gli indici delle postazioni di monitoraggio di New Delhi in India si è notevolmente deteriorata con alti livelli di polveri sottili di diametro microscopico anche se non è ancora raggiunto il record fatto segnare a Novembre; l'aria è irrespirabile con nebbia da smog in molte zone, poi un'insolita ondata di freddo aumenta il disagio percepito. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali che si è aggravato il bilancio delle vittime dello tsunami in Indonesia (oltre trecentosettanta, millequattrocento i feriti e centoventi dispersi) mentre le squadre di soccorso non sono ancora riuscite a raggiungere molte aree coperte dai detriti delle centinaia di edifici distrutti e quindi si tratta di un bilancio provvisorio. Vi sono state anche polemiche e proteste per la mancanza di avvisi alla popolazione del disastro.

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Chiude una grande miniera di carbone in Germania

L'ultimo pezzo di carbone estratto dalla miniera presso Bottrop, una città situata nel bacino carbonifero della vallata della Ruhr, sarebbe stato consegnato nelle mani delle autorità in Germania alla presenza dei minatori che sono già in parte sono stati chiamati a svolgere altre attività avviate nella zona (fra cui un parco che attrae circa due milioni di visitatori ogni anno ed iniziative orientate alle nuove tecnologie per la protezione ambientale) oltre che allo smantellamento della struttura. Questo secondo alcuni è un passo importante per un paese molto legato dal punto di vista energetico al carbone ed un esempio da imitare per altre comunità anche se la strada è ancora lunga; infatti, recentemente la Germania ha vinto un premio negativo ambientale e molte miniere di lignite, le più inquinanti, sono ancora attive senza che vi siano iniziative per il passaggio alle rinnovabili.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/12/2018                         n:   3960      


Le dighe danneggiano l'ecosistema in Pakistan

La costruzione di grandi dighe e sbarramenti in Pakistan avrebbe modificato la portata del flusso d'acqua, modificandolo e riducendolo moltissimo, nel delta del fiume Indo considerando che l'apporto di acqua fresca nel mare è indispensabile per la crescita delle mangrovie che formano un ecosistema che ospita una gran quantità di creature viventi, ma la loro estensione si sarebbe ridotta da circa seimila chilometri quadrati di settanta anni fa a solo ottocentosessanta, poi bisogna anche considerare la gran quantità di inquinanti industriali ed umani che finiscono in mare che danneggiano queste foreste. Le comunità di agricoltori (soprattutto in zone costiere) e di pescatori già soffrono per i mancati raccolti ed il calo della pesca; inoltre, secondo alcuni se saranno costruite altre dighe città come Karachi diventeranno vulnerabili ad eventi naturali estremi.

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Conferma accordo climatico senza migliorie

La conferenza COP24 si è conclusa in ritardo a Katowice in Polonia con un accordo che nel complesso conferma gli impegni presi a Parigi nel 2015 di riduzione delle emissioni inquinanti, ma molti lamentano che non sono state approvate le migliorie agli accordi che miravano ad un contenimento ulteriore delle emissioni per salvare il pianeta visto che si prevede un aumento delle temperature di oltre tre gradi Celsius se non saranno fatti tagli drastici ed i danni di un clima instabile sono ormai ben visibili in tutto il globo. Nella prossima conferenza COP25 che si terrà in Cile il prossimo anno si cercherà di ottenere un accordo migliore, ma ad esempio Stati Uniti, Emirati Arabi ed altri paesi hanno già manifestato opposizioni, considerando che in pratica non sono previste penalità per i paesi che non rispettano gli accordi presi.

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Sud Africa verso economia sostenibile

L'amministrazione del Sud Africa con un piano a lungo termine presentato in una conferenza tenutasi a Cape Town che prevede basse emissioni di biossido di carbonio sembrerebbe orientata verso un'economia più sostenibile prevista non solo per questo paese pesantemente colpito dai cambiamenti climatici ma per tutto il continente africano. In pratica l'agenda prevede delle collaborazioni per iniziative che promuovano una crescita economica basata sulla sostenibilità ambientale seguendo le direttive già tracciate nelle conferenze tenute a Dubai nel 2014 e a Berlino nel 2017 con un supporto inclusivo sotto ogni esigenza per un'economia verde che eviti le duplicazioni improduttive. Già si stanno avviando nel paese programmi per promuovere l'efficienza energetica oltre ad edilizia, trasporti, agricoltura più sostenibili.

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Groenlandia scioglie lo scetticismo climatico

Le variazioni riscontrate in Groenlandia negli ultimi due decenni riguardo il ritmo di scioglimento dei ghiacci che la ricoprono secondo i ricercatori sono molto preoccupanti e dovrebbero convincere anche gli scettici ai cambiamenti climatici di tipo antropico; infatti, ora è più veloce del cinquanta percento rispetto all'era preindustriale, quindi con un'allarmante accelerazione senza precedenti e conseguente rialzo del livello dei mari. Un grado Celsius di aumento in passato aveva poco impatto in percentuale nella misura del carotaggio dei ghiacci, ma ora quello stesso grado provoca il doppio ed anche oltre di fusione, poi l'acqua disciolta può influenzare le correnti oceaniche e si calcola almeno mezzo metro di rialzo del mare entro la fine del secolo considerando che le coste di molti paesi sono già minacciate dall'erosione.

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Tel:   338 1809310          Data:    10/12/2018                         n:   3948      


Protesta climatica dei paesi poveri

Cresce la protesta di molti paesi con scarse risorse finanziarie danneggiati dai cambiamenti climatici nonostante abbiano basse emissioni di gas ad effetto serra che stanno partecipando alla conferenza COP24 che si sta svolgendo a Katowice in Polonia non lontano dalle miniere di carbone e relative centrali molto inquinanti che forniscono l'ottanta percento dell'energia del paese, ma sono poco convenienti sul piano economico rispetto a quelle alimentate con energie rinnovabili. Fra gli altri argomenti trattati si parla di una finestra di intervento per un dimezzamento delle emissioni di dodici anni per salvare il pianeta ed un collasso delle nostre civiltà e l'estinzione di gran parte del mondo naturale, considerando anche dati allarmanti come i livelli di biossido di carbonio che sono i più alti da tre milioni di anni e gli ultimi quattro anni sono stati i più caldi da quando si misurano le temperature.

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Terremoti in Alaska e in British Columbia

Due forti scosse di magnitudo 7.0 e 5.7 hanno scosso con forza gli edifici di Anchorage e dell'area circostante in Alaska provocando il panico nella popolazione che si è riversata nelle strade anche se non sono state segnalate vittime o feriti gravi, ma vi sarebbero danni alle infrastrutture e disagi. Per quanto riguarda il terremoto di magnitudo 4.5 nel nord-est della British Columbia con epicentro presso Fort St. John le autorità ipotizzano che potrebbe essere stato provocato dal fracking per ricavare idrocarburi iniettando acqua, sabbia ed agenti chimici ad altissima pressione nel sottosuolo. Da segnalare cambiando argomento che in California si sono verificate delle inondazioni in molte zone già interessate recentemente da devastanti incendi, alcune persone sono state salvate con delle barche, poi i soccorritori hanno prestato aiuto agli automobilisti rimasti intrappolati nelle auto.

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Tel:   338 1809310          Data:    01/12/2018                         n:   3942      


Indagine sul declino delle balene

I ricercatori visto che è diminuito il numero delle balene (Balaena mysticetus) del Nord del Pacifico avvistate nella loro migrazione stagionale verso le Hawaii di una percentuale quantificabile fra il cinquanta e l'ottanta percento, negli ultimi quattro anni, stanno cercando di dare una spiegazione al fenomeno ipotizzando che la causa potrebbe essere la maggiore temperatura del mare in Alaska che influisce sulla catena alimentare dei cetacei. Ci sono molte variabili da valutare, poi andrebbe migliorato il sistema di monitoraggio che si avvale di avvistamenti visivi e di sensori montati sulle navi e forse le balene hanno cambiato abitudini. Da notare anche che ultimamente centoquarantacinque balene pilota si sono spiaggiate in una piccola spiaggia remota della Nuova Zelanda ed anche le ragioni di questo comportamento che ogni tanto capita non è molto chiaro.

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Danni ad economia americana dal clima

Un rapporto dell'amministrazione americana riferisce che i cambiamenti climatici starebbero penalizzando le infrastrutture, l'ecosistema, la salute e la sicurezza umana oltre all'economia del paese con danni rilevanti; ma allo stesso tempo in evidente contraddizione con queste dichiarazioni rimane la decisione di non volere più aderire agli accordi di Parigi riguardo la riduzione delle emissioni inquinanti. L'uomo sta causando il surriscaldamento del pianeta con conseguente degrado della qualità della vita e per fare un esempio si riporta il bilancio delle vittime degli incendi in California salito ad ottantasette con oltre cinquecento dispersi, seicentoventi chilometri quadrati di vegetazione bruciata e diciottomila strutture distrutte; poi ora le forti precipitazioni piovose che hanno contribuito a spegnere i numerosi focolai potrebbero causare inondazioni e frane.

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Nuova eruzione di un vulcano in Guatemala

Quasi quattromila persone hanno dovuto raggiungere i rifugi a causa di una nuova eruzione del "Vulcano del fuoco" in Guatemala (che si trova a circa trenta chilometri a sud dalla capitale); le case hanno subito scosse accompagnate da un forte suono simile a quello emesso da una locomotiva di treno ed il materiale vulcanico incandescente avrebbe raggiunto i mille metri di altezza. In giugno le autorità hanno registrato oltre centonovanta vittime a causa di esplosioni vulcaniche mentre migliaia di persone risultano ancora come disperse. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la difficile situazione a Delhi in India a causa dell'inquinamento da polveri sottili tanto che si pensa di provocare la pioggia di tipo artificiale con agenti chimici se le condizioni meteo dovessero consentirlo; inoltre, sono preoccupanti i dati riguardo i decessi a causa dell'inquinamento nel paese, che in pratica risulta essere il più inquinato del mondo.

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America fra vento, neve, ghiaccio ed incendi

Vento fortissimo e mareggiate stanno causando delle specie di onde sismiche sulle coste di Newfounland e Labrador in Canada, poi spostandosi verso il sud una tempesta di neve ha investito New York e dintorni causando disagi e paralisi dei mezzi di trasporto anche per le numerose lastre di ghiaccio che si sono formate sulle strade (si parla di almeno sette vittime) mentre la California interessata da anni di siccità continua ad essere devastata da incendi con alte colonne di fumo che rendono l'aria irrespirabile (oltre settanta le vittime e mille i dispersi). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che Arabia Saudita, Turchia e Russia sarebbero state giudicate le peggiori riguardo la trasparenza in iniziative per limitare le emissioni inquinanti e fa discutere la decisione del Pakistan di puntare sullo sfruttamento di giacimenti di lignite per dare energia al paese, invece che sulle più economiche fonti rinnovabili.

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Indagine su circuiti elettrici in California

Fra le cause di uno dei più imponenti fronti di fuoco che stanno devastando la California ci sarebbe nel sud del paese forse il surriscaldamento di circuiti elettrici come innesco, poi il vento caldo e secco Santa Ana ha contribuito alla veloce avanzata del fuoco nella vegetazione piuttosto secca. Nel frattempo è salito ad almeno quarantadue il bilancio delle vittime, con racconti da incubo dei sopravvissuti che hanno detto di aver guidato fra le fiamme con il calore che si avvertiva dentro i veicoli e infrastrutture stradali che non riuscivano a sostenere i piani di evacuazione di intere città. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il significativo declino delle balene (boreali) del Nord Atlantico con un andamento che se dovesse proseguire agli stessi ritmi significherebbe una rapida estinzione e l'appello a non ucciderne altre; questo accade in genere ogni volta che la popolazione di animali scende sotto i cinquecento esemplari.

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Fuga da aree di Los Angeles in fiamme

Gli incendi devastanti che stanno devastando la California sarebbero arrivati anche in alcuni sobborghi di Los Angeles e molti abitanti stanno fuggendo via dalla grande città anche a causa del fumo; nel frattempo è salito a venticinque il bilancio delle vittime dei diversi fronti di fuoco che avanzano a gran velocità nel paese, oltre cento i dispersi e centinaia di migliaia le persone evacuate, come ad esempio accaduto ai ventisettemila abitanti della cittadina di Paradise quasi completamente rasa al suolo, poi è anche accaduto che alcuni siano rimasti intrappolati nelle loro auto circondati dal fuoco mentre cercavano di fuggire. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche inondazioni in Giordania presso il sito archeologico di Petra che è stato chiuso alle visite ed in particolare nelle zone circostanti (si parla di dodici vittime); alcuni denunciano la mancanza di manutenzione effettuata sugli antichi canali di scolo.

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Inondazioni e frane in Indonesia

Intense precipitazioni piovose avrebbero causato inondazioni e frane nel nord di Sumatra, Riau ed ovest di Java causando diverse vittime, poi si parla di migliaia di sfollati nell'area di Mandailing Natal nel nord di Sumatra per inondazioni causate dall'esondazione del fiume Batang Gatis. Molte case sono state travolte dall'acqua che ha inondato almeno nove distretti ed alcune scuole sono state chiuse (nella stessa zona un mese fa pare che vi siano state diciassette vittime, dodici delle quali erano studenti di una scuola elementare sorpresi delle inondazioni mentre erano in classe) e le previsioni meteo annunciano altre precipitazioni nelle prossime due settimane. La deforestazione è fra le cause del dissesto idrogeologico, almeno secondo un gruppo ambientalista che fa notare come la pioggia no sia più assorbita dal terreno; inoltre, le attività illegali collegate allo sfruttamento di miniere d'oro peggiorano la situazione.

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Nuova ondata di maltempo sull'Italia

Dopo un giorno di tregua dall'uragano di categoria due con bufere di vento che hanno abbattuto interi boschi spesso deturpando il profilo delle montagne una nuova ondata di maltempo proveniente dall'Africa caratterizzata da forti precipitazioni piovose ha interessato la Sicilia facendo esondare dei fiumi, si parla di almeno dodici vittime ed un disperso. La perturbazione si sta spostando lungo la penisola verso nord dove nel frattempo le temperature sono risalite e la neve che si è accumulata in montagna potrebbe sciogliersi velocemente ingrossando i fiumi che già hanno raggiunto livelli abbastanza preoccupanti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che la Polonia che ricava dal carbone quasi tutta l'energia consumata dal paese pare voglia aumentare la quota ricavata dal vento per presentarsi meglio in vista della riunione COP24 sui cambiamenti climatici a dicembre nella città di Katowice.

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Nubifragi e bufere di vento in Italia

Continua l'ondata di maltempo che da qualche giorno sta interessando l'Italia caratterizzata da nubifragi, bufere di vento ed una tromba d'aria (a Terracina nel Lazio), almeno quattro le vittime a causa di frane e caduta di alberi; poi in molte zone interessate dai fenomeni estremi manca la fornitura di acqua, energia e gas, altri sono isolati in uno scenario di devastazione con migliaia di alberi caduti ed anche interi boschi, danni rilevanti con stato di emergenza in alcune regioni fra cui la Liguria che risulta particolarmente colpita, mentre le previsioni annunciano l'arrivo di un'altra perturbazione. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche le anomale temperature monitorate nei mari surriscaldati a causa dell'effetto serra; per fare un esempio figurato è capitato che una nave non riuscisse a raffreddare i motori perché l'acqua del mare non era sufficientemente fresca.

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Notevole declino dei vertebrati

I dati monitorati riguardo la salute del pianeta evidenziano un notevole declino dei vertebrati (mammiferi, uccelli, pesci, anfibi e rettili) quantificabile del sessanta percento dal 1970, almeno secondo il rapporto di un'organizzazione ambientalista che avverte come raggiunga l'ottantatre percento il declino della popolazione dei vertebrati che vivono in acqua fresca. Le aree del pianeta più soggette a questo declino preoccupante sono quelle dei tropici ed in particolare nel Centro e Sud America dove si toccano percentuali anche più alte a causa dello sfruttamento umano molto al di sopra delle risorse che l'ecosistema può fornire, poi l'agricoltura intensiva, l'inquinamento, specie invasive e l'aumento di malattie favorite dai cambiamenti climatici. La cosiddetta impronta ecologica del pianeta sarebbe cresciuta di quasi il centonovanta percento negli ultimi cinquanta anni in base ai parametri che monitorano il consumo delle risorse naturali e risulta evidente come sia precario l'equilibrio dell'uomo con l'ambiente.

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Inondazioni in Giordania presso il Mar Morto

Sarebbero almeno diciotto le vittime e decine i dispersi a causa di improvvise inondazioni causate da precipitazioni piovose torrenziali che hanno colpito un'area localizzata presso il Mar Morto in Giordania ed in particolare un campo scuola di Zara Maeen frequentato da studenti provenienti da una scuola privata d Amman fra cui si contano la maggior parte delle vittime. Gli studenti dovevano recarsi in gita ad Azraq ma poi la scuola ha negato il permetto e così la meta è stata spostata verso un'area del Mar Morto interessata poi dal nubifragio; i soccorsi sono riusciti a salvare trentaquattro persone mentre ancora si cercano i dispersi con elicotteri, barche sommozzatori ed altro personale. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un terremoto di magnitudo 6.8 è stato registrato in Grecia con epicentro a trentacinque chilometri da Lithakia con allarme tsunami (poi revocato) per le coste italiane.

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Proteggere le coste dall'erosione

Con l'innalzamento dei livelli dei mari sta diventando sempre più importante cercare di proteggere le coste dall'erosione delle coste provocate dal moto ondoso e ad esempio recentemente sarebbero state stanziati da organizzazioni internazionali dei fondi per aiutare le comunità che vivono in zone costiere dell'India particolarmente vulnerabili agli eventi estremi (in alcune aree la copertura di mangrovie è diminuita del cinquanta percento), poi fra gli altri obiettivi approvati si parla di un progetto per ottenere energia geotermale in Indonesia, rendere le città più ecosostenibili in Europa e Medio Oriente oltre ad altre iniziative per diminuire a lungo termine le emissioni inquinanti ed infrastrutture per informare ed educare la popolazione riguardo i cambiamenti climatici. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un forte nubifragio con grandine ha colpito Roma causando allagamenti e disagi, poi un'ondata di maltempo ha interessato varie zone dell'Italia a macchia di leopardo causando un brusco calo delle temperature che erano molto al di sopra dei valori medi del periodo.

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Riciclare la plastica in Libano e Giappone

Quando le discariche sono piene le amministrazioni non sanno come smaltire le spazzatura, ma non può essere una soluzione quella presa dal Libano di gettarla in mare, compresa la plastica i cui residui finiscono sulle spiagge oltre che nella catena alimentare; poi in Giappone si stanno accumulando montagne di rifiuti plastici in seguito alla decisione presa dalla Cina lo scorso anno di non voler più riciclare questo tipo di rifiuti e la situazione sta diventando preoccupante anche se fino ad ora non sarebbero stati rilevati casi di smaltimento illegale. Bruciare la plastica negli inceneritori è molto inquinante e produce diossina mentre riciclarla potrebbe essere una risorsa (ormai esistono impianti progettati proprio per questo scopo). Da segnalare cambiando argomento che a Palu in Indonesia degli elicotteri stanno disinfettando il terreno dove si pensa siano sepolti i corpi di oltre cinquemila dispersi, duemilacento le vittime del terremoto e successivo tsunami.

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Violento nubifragio nel sud-ovest della Francia

L'equivalente di tre mesi di precipitazioni piovose sarebbero cadute in poche ore nel sud-ovest della Francia ed in particolare nella regione Aude facendo esondare fiumi e quindi inondare campi e città; si parla di almeno dodici vittime con danni e disagi per la popolazione costretta a muoversi fra fango, detriti, macchine rovesciate specialmente nella zona di Carcassonne dove anche i ponti sono stati chiusi a causa della piena del fiume Aude. Da segnalare cambiando completamente argomento il vistoso calo di insetti monitorato a Porto Rico che dimostrano l'impatto dei cambiamenti climatici con impatto a cascata sulla biodiversità in generale; inoltre, le temperature massime in una stazione meteorologica nella foresta sarebbero aumentate di due gradi Celsius fra il 1978 ed il 2015, quindi i ricercatori affermano che se il danno alla foresta tropicale dovesse continuare si ripercuoterebbe sull'intero sistema terrestre.

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Test di acidità del mare ai Caraibi

Il sempre maggiore assorbimento di biossido di carbonio negli oceani sta causando problemi molto seri ed i paesi dipendenti da turismo e pesca nei Caraibi sono intenzionate a testare l'acidità del mare per monitorare la situazione riguardo gli effetti dei gas ad effetto serra sull'ambiente marino ed i suoi organismi; infatti, già è ben noto il fenomeno dello sbiancamento dei coralli e la minore tenuta dei carbonati che costituiscono le conchiglie dei molluschi. Molti paesi di fatto vivono sia per attività turistiche che per quelle relative alla pesca sulla salute delle barriere coralline e secondo organizzazioni internazionali bisogna evitare il caos globale collegabile al surriscaldamento climatico e le speranze di diventare neutri con l'ambiente riguardo le emissioni inquinanti si stanno riducendo. Per mantenere le temperature medie entro un aumento di un grado e mezzo è necessario adottare uno stile di vita molto sobrio ad esempio evitando di mangiare carne, i voli aerei e gli sprechi.

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Inondazioni a Majorca e terremoto a Bali e Java

Sarebbero dieci le vittime a causa delle inondazioni che hanno colpito dopo precipitazioni piovose torrenziali l'isola di Majorca nella Baleari, mentre i soccorritori stanno cercando alcuni dispersi anche nel fango trasportato da torrenti d'acqua; la zona più colpita è a circa sessanta chilometri ad est della capitale Palma de Majorca, poi le previsioni meteo annunciano allerta elevata anche per le vicine isole di Ibiza e Formentera a causa dell'ondata di maltempo. Per quanto riguarda le isole di Bali e Java in Indonesia si parla di tre vittime e cinque feriti a causa di un terremoto quantificabile di magnitudo sei con epicentro al largo di Bali. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche altre emergenze come una vittima per le inondazioni in provincia di Cagliari ed due vittime in Florida per il passaggio dell'uragano Michael passato a categoria quattro e poi declassato che preoccupa le autorità per la sua potenza distruttiva.

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Previsioni climatiche surriscaldamento anticipate

La situazione climatica abbastanza disastrosa che era stata prevista per il futuro sta già accadendo ora e con un forte impatto sul pianeta quindi secondo gli esperti riuniti in un congresso tenutosi in Corea del Sud l'obiettivo di mantenere il surriscaldamento sotto i due gradi Celsius non è sufficiente e bisognerà necessariamente limitarsi ad un grado e mezzo. Con l'attuale andamento senza riduzione delle emissioni inquinanti si rischia di raggiungere i tre o quattro gradi di surriscaldamento, un livello insostenibile per gli ecosistemi del pianeta e quindi bisogna intervenire con urgenza con tagli drastici sul territorio, energia, industria, costruzioni, trasporti e città. Da segnalare rimanendo sull'argomento del surriscaldamento climatico che in Italia si parla di un rialzo medio delle temperature di un grado e mezzo monitorato per quasi tutti i mesi dell'anno e quindi il 2018 è destinato a diventare il più caldo in assoluto da quando si registrano le temperature.

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Terremoto ad Haiti e maltempo in Italia

Sarebbero almeno quattordici le vittime e cento i feriti a causa di un terremoto quantificabile di magnitudo 5.9 che ha colpito la costa a nord di Haiti con epicentro localizzato al largo in mare a circa diciannove chilometri ad ovest-nordovest di Port-de-Paix, poi si parla di edifici crollati e danneggiati. Per quanto riguarda l'Italia risultano consistenti i danni della recente ondata di maltempo che ha investito, un po' a macchie di leopardo, alcune regioni del sud d'Italia ed in particolar modo la Calabria dove sono stati inondati i campi coltivati da forti nubifragi che hanno fatto anche crollare un ponte ed ancora si sta cercando il corpo di un bimbo travolto da un torrente d'acqua causato dalle precipitazioni piovose torrenziali che ha ucciso la madre ed i fratellino. Come spesso accade in caso di fenomeni atmosferici estremi il dissesto idrogeologico della regione è risultato evidente per l'abusivismo edilizio con molti sfollati e la pianificazione stradale spesso irrazionale.

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Maltempo in Giappone e terremoti anche falsi

L'ennesimo forte tifone chiamato questa volta "Kong-rey" caratterizzato da raffiche di vento a quasi duecento chilometri orari al centro del vortice si sta avvicinando al Giappone e circa quattrocento voli locali verso la prefettura di Okinawa probabilmente interessata secondo i meteorologi dall'ondata di maltempo sono stati cancellati; questo accade a meno di una settimana di distanza dal ventiquattresimo tifone della stagione Trami che ha causato quattro vittime, poi ora si parla anche di un terremoto di magnitudo 5.3 presso l'isola di Hokkaido che non ha causato danni e soprattutto di un finto terremoto che ha causato il panico a Tokyo e prefetture vicine a causa di un avviso di pericolo apparso sugli smartphone e su pannelli luminosi. La vicenda basata su un'erronea valutazione di un sistema avanzato di previsione secondo alcuni potrebbe essere valutata positivamente, nel senso che bisogna tenersi sempre pronti ad ogni evenienza avversa.

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Un tifone sferza il Giappone

Sarebbero due le vittime e almeno cento i feriti a causa del passaggio sul Giappone del tifone "Trami" caratterizzato da raffiche di vento ad oltre duecentodieci chilometri orari e precipitazioni piovose torrenziali che hanno causato danni, forti disagi a trasporti con oltre un migliaio di voli cancellati, moltissimi treni per Tokyo soppressi, poi si parla di settecentocinquantamila utenze prevalentemente nell'ovest del paese prive di fornitura di energia elettrica ed in molte zone notevoli disservizi alle comunicazioni ed ai servizi di telefonia mobile. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumentato ad oltre ottocentotrenta il bilancio delle vittime del terremoto e successiva onda di tsunami che ha colpito l'isola di Sulawesi in Indonesia ed in particolare la città di Palu; ma molte aree non sono state ancora raggiunte dai soccorsi, poi la situazione per la popolazione praticamente priva di tutto è davvero difficile.

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Nubifragio in Messico ed inquinamento in Cile

Sarebbero cinque le vittime e nove i dispersi a causa di un nubifragio che ha colpito la città di Periban nello stato Michoacan del Messico a circa centottanta chilometri dalla capitale dello stato Morelia facendo esondare il fiume Cutio ed inondando case, strade e trascinando lontano i veicoli; mentre i soccorsi cercano i dispersi fra i detriti spinti dal flusso impetuoso delle acque che in alcune aree hanno raggiunto un metro e mezzo di altezza. Per quanto riguarda il Cile si parla di allarme inquinamento per le città costiere di Quintero e Puchuncav nella regione centrale di Valparaiso con centinaia di casi di intossicazione riscontrati nella popolazione a causa della presenza di alte concentrazione di inquinanti nell'aria, poi anche numerosi studenti si sono sentiti male e le autorità hanno preso delle iniziative per cercare di ridurre episodi del genere avvertendo, però, che non sarà possibile eliminare oltre cinquanta anni di inquinamento in un mese.

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Pioggia torrenziale in Tunisia e siccità in Europa

Sarebbero cinque le vittime nel nord-est della Tunisia nella provincia di Nabeul a causa di intense precipitazioni piovose che hanno raggiunto un massimo di quasi duecento millimetri di pioggia che hanno provocato dei crolli di edifici e l'ondata di maltempo ha interessato anche altre province del paese; i soccorsi organizzati hanno portato aiuto ad ottantasei veicoli rimasti in panne sulla strade e a venticinque turisti giapponesi che erano rimasti bloccati presso una spiaggia. Per quanto riguarda l'Europa molte zone sono alle prese con prolungata siccità e temperature anomale con record di caldo raggiunti per lunghi periodi di tempo nei mesi di agosto e settembre, particolarmente colpita dalla siccità sarebbe la Cecoslovacchia dove le autorità hanno predisposto un piano di risarcimenti per i danni subiti dagli agricoltori, poi hanno avvertito che ovviamente i prezzi degli alimenti subiranno degli aumenti a causa delle avverse condizioni climatiche.

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Ancora maltempo nelle Filippine

Sarebbero almeno tre le vittime a causa di una frana che si è staccata da una montagna nelle Filippine centrali presso la città di Naga in una comunità rurale per le intense piogge monsoniche e ha travolto una decina di case e si parla anche di diversi dispersi; ma l'attenzione è focalizzata principalmente sui danni provocati dal tifone Mangkhut a tutte le coltivazioni, ora ancora inondate, mentre è aumentato ad ottantuno il bilancio delle vittime nel nord dell'isola di Luzon, molti dei quali a causa di una frana che ha fatto crollare i fragili tunnel in una piccola miniera presso Itogon scavata con scarsi requisiti di sicurezza. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche delle polemiche riguardo la gestione dell'emergenza in Florida a a causa del passaggio dell'uragano Florence (come già accaduto per Porto Rico), con la popolazione bloccata nelle case sommerse dall'acqua e alto rischio di cedimento di una diga.

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Wilmington in Carolina del nord isolata da alluvioni

A causa del passaggio dell'uragano Florence, degradato a tempesta tropicale ma caratterizzato da precipitazioni piovose torrenziali, la città di Wilmington che conta circa centoventimila abitanti risulterebbe isolata dal resto della Carolina del nord e gli abitanti in gran parte non possono disporre di energia elettrica, poi bisogna utilizzare delle barche per spostarsi sulle strade inondate e molti abitanti bloccati ai piani alti delle loro case aspettano l'intervento di soccorso tramite elicotteri. Nel frattempo è aumentato a diciotto il bilancio delle vittime in Florida e continuano gli ordini di evacuazione perché il vortice rimane piuttosto pericoloso mentre continua la sua lenta corsa causando danni rilevanti. Da segnalare cambiando argomento che nelle Filippine si scava ancora a mani nude per cercare persone travolte dalle frane causate dal tifone Mangkhut in particolare presso Itogon; ultimamente si parla di un bilancio provvisorio di settantaquattro vittime.

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Filippine sferzate da un forte tifone

Si calcola che oltre cinque milioni di persone potrebbero essere interessate dal forte tifone "Mangkhut", ora classificato come equivalente ad un uragano atlantico forza quattro dopo aver perso potenza, che sta sferzando con raffiche di vento a duecento chilometri orari e precipitazioni piovose torrenziali le Filippine nella zona costiera verso il nord dell'isola di Luzon presso la città di Baggao nella provincia di Cagayan inondando le coltivazioni di riso, le autorità hanno provveduto ad attuare un'evacuazione di massa della popolazione, bloccando i trasporti e le barche in porto ma si parla di alcune vittime (in agosto il tifone Hato aveva causato dieci vittime a Macau presso Hong Kong provocando accuse di impreparazione). Da segnalare cambiando argomento che l'uragano Florence ora degradato a tempesta tropicale avrebbe causato cinque vittime in Carolina del nord, vaste inondazioni ed interruzioni della fornitura di energia elettrica.

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Uragano produce danni prima di arrivare in U.S.A.

Ancora prima di essere arrivato sulle coste della Florida l'uragano "Florence", dal vortice ultimamente ingrandito anche se declassato a categoria due ma ancora potenzialmente molto pericoloso, sta causando danni e disagi per l'imponente piano di evacuazione di un milione e settecentomila persone in Virginia, Carolina del Nord e del Sud con lunghissime file di auto in strade ed autostrade, automobilisti che fanno il pieno ai serbatoi e alle prese con taniche di carburante, traffico caotico ed obbligato in una sola direzione e migliaia di voli aerei cancellati. Per quelli che rimangono, in genere persone che dispongono di scarse risorse (come spesso capita in questi stati dalle forti contraddizioni sociali) non resta che barricarsi in casa inchiodando tavole di legno alle finestre, ponendo sacchi di sabbia alla base degli ingressi, mantenendo al massimo il frigorifero per far fronte ai probabili blackout considerando che anche delle centrali nucleari potrebbero essere colpite dalla tempesta.

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Emissioni pulite in California e quelle incontrollate

Mentre un'autorità della California avrebbe già deciso di fornire allo stato (valutato come la quinta più grande economia del mondo) energia completamente pulita al cento percento entro il 2045, tagliando anche le emissioni di gas ad effetto serra del quaranta percento entro il 2030 rispetto al 1990, altre autorità della confederazione di stati sarebbero intenzionate a rivedere rendendo meno incisiva la legislazione che riguarda le restrizioni sulle emissioni di metano delle aziende monitorando le fughe del gas ad elevato effetto serra in atmosfera. Nel frattempo a Bangkok in Thailandia si sta tenendo fra strade allagate da un nubifragio una conferenza sui cambiamenti climatici che gli ambientalisti definiscono come l'ultima possibilità, vista la lentezza burocratica delle precedenti riunioni, per cercare di fare dei progressi nel raggiungere un accordo fra centonovantasette paesi prima che inizi in dicembre in Polonia la conferenza principale COP24.

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Un giorno in più per discutere sui cambi climatici

Per consentire che le discussioni sui cambiamenti climatici globali nella conferenza COP24 fissata a dicembre nel sud della Polonia a Katowice possano svolgersi regolarmente le autorità hanno deciso di anticipare di un giorno l'incontro dei rappresentanti di centonovantasette paesi, ma alcuni hanno già accusato le nazioni più ricche di aver limitato gli sforzi per ridurre l'inquinamento e le somme stanziate rispetto ai piani concordati in precedenza tanto da mettere a rischio la credibilità delle varie conferenze che si sono svolte a partire da quella di Parigi nel 2015. Tutto il processo che si deve occupare di contrastare il surriscaldamento climatico del pianeta e quindi di mantenere le temperature globali al di sotto di due gradi Celsius procede molto lentamente e si calcola con la tendenza attuale che il rialzo potrebbe essere di oltre tre gradi, poi è già stato detto in un incontro preliminare già svolto in Thailandia che i governi non sono prepararti ad affrontare la conferenza in Polonia.

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Terremoto sull'isola di Okkaido in Giappone

Sarebbero almeno otto le vittime e quaranta i dispersi a causa del terremoto quantificabile di magnitudo 6.7 con epicentro a circa sessantotto chilometri a sud-est di Sapporo in Giappone con una profondità di quaranta chilometri seguito da sciame sismico, si parla anche di oltre cento feriti a causa di frane che hanno travolto le case ed interrotto le linee che forniscono energia elettrica con un vasto blackout che ha interessato l'intera prefettura e quindi milioni di persone, poi ci sono notevoli disagi nei trasporti. Una centrale nucleare sull'isola di Okkaido è entrata in stato di emergenza facendo ricordare il disastro di Fukushima di sette anni fa, ma non ci sono fughe di radiazioni dall'impianto e le pompe di raffreddamento dei tre reattori atomici ubicati presso Tomari sono alimentati da generatori diesel. Nel frattempo è aumentato ad undici il bilancio delle vittime del tifone che ha investito il paese causando anche oltre duecento feriti e danni rilevanti.

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Ennesimo tifone arriva sul Giappone

Un tifone classificato come molto potente chiamato "Jebi" con pressione atmosferica di novecentoquarantacinque ettopascal e raffiche di vento a quasi duecentoventi chilometri orari al centro del vortice, il più potente dal 1993, sarebbe arrivato sulle coste ovest del Giappone nella prefettura di Tukushima [sei le vittime e decine i feriti]; moltissimi gli ordini di evacuazione ad esempio in zone di Osaka, Kyoto, Nara e Wakayama. Le autorità avvertono la popolazione di non rimanere intrappolati in casa perché le inondazioni potrebbero rapidamente rendere impossibile ogni spostamento o causare delle frane mentre centinaia di voli aerei sono già stati cancellati ed anche molti collegamenti ferroviari subiscono dei disservizi mentre il maltempo potrebbe interessare l'attività in alcune grandi fabbriche. L'agenzia meteorologica del Giappone ha anche comunicato che l'estate nell'est del paese è stata la più calda dal 1946 e sono stati molti i tifoni formatisi nel periodo da Giugno ad Agosto.

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Ondata di maltempo in Giappone

Sarebbero oltre ventimila le persone evacuate in aree centrali e a nord-est del Giappone a causa di un'ondata di maltempo caratterizzata da intense precipitazioni piovose; particolarmente colpita la città di Hodatsushimizu (con oltre tredicimilatrecento ordini di evacuazione) nella prefettura di Ishikawa, dove è anche esondato il fiume Kumaki, poi si è verificata una frana nella prefettura di Yamagata. Difficili glii spostamenti nelle zone interessate, poi le previsioni meteo avvertono che altre forti piogge potrebbero interessare il paese. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che il rialzo delle temperature globali secondo i ricercatori sembrerebbe stimolare l'appetito degli insetti, per un disequilibrio del metabolismo, aumentando anche i ritmi di riproduzione con conseguente danno alle colture come ad esempio quelle di grano, mais e riso da cui dipende l'alimentazione di milioni di persone.

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Villaggi inondati dal crollo di una diga in Birmania

Oltre sessantatremila persone sarebbero state costrette a lasciare le proprie abitazioni in Myanmar (Birmania) a causa del cedimento di parte della diga Swar Chaung nella regione Bago con conseguente inondazione di almeno ottantacinque villaggi, strade, campi agricoli e che ha anche paralizzato tutti gli spostamenti compresi quelli sulle principali autostrade del paese dello Yangon e Mandalay verso la capitale. La diga era troppo piena per le forti piogge monsoniche, poi a causa di una perdita si sarebbe verificato il cedimento; ma le autorità sostengono che la struttura rimane in buone condizioni nonostante molti siano sconcertati dal livello di sicurezza delle dighe (il mese scorso nel vicino Laos è crollata una diga idroelettrica). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che ad un anno di distanza è aumentato a quasi tremila il bilancio delle vittime a Porto Rico a causa di un uragano.

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Ancora incendi in Canada

La stagione degli incendi in Canada riguardo al livello di gravità nella storia è ora al secondo posto in British Columbia con novecentoquarantacinquemila ettari interessati dal fuoco a cominciare dall'inizio di aprile avvicinando si al record dello scorso anno di un milione e duecentomila ettari di vegetazione bruciata. Oltre cinquecentocinquanta incendi sono attivi e quasi cinquemila persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni ed altri ventiduemila rimangono in attesa con allerta per un'eventuale evacuazione. Ad esempio il cielo sopra l'area di Prince George appare ancora di un arancione scuro e l'aria è irrespirabile in vaste zone di Island Lake e Shovel Lake a causa del particolato e la fuliggine, mentre si parla anche di diversi edifici distrutti dal fuoco (tre presso Takysie Lake). Da segnalare sempre in Canada un'indagine sulle infrastrutture ed in particolare i ponti che si sono rivelati vulnerabili ai cambiamenti climatici.

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Uragano declassato investe le Hawaii

Nonostante l'uragano denominato "Lane" abbia perso considerevolmente potenza e sia stato declassato da categoria cinque a tempesta tropicale sarebbe ancora in grado di causare danni sulle isole Hawaii per le raffiche di vento che possono raggiungere i centosettanta chilometri orari accompagnate da precipitazioni piovose torrenziali con conseguenti potenziali inondazioni. Si parla già di circa millecinquecento evacuati e di interruzioni della fornitura di energia elettrica in alcune zone, mentre la popolazione ha preparato le case all'impatto delle forti piogge con sacchi di sabbia e sigillanti vari. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il gran numero di fulmini segnalato ultimamente in Italia che in genere precedono violenti nubifragi; si parla di quattro feriti in Puglia, in una spiaggia del Salento, di cui uno in gravi condizioni e di disagi nei trasporti a causa dell'interruzione temporanea di un'importante direttrice ferroviaria colpita da un fulmine nel nord della penisola.

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Tanto carbone nel futuro dell'America

Con un piano che consente libere decisioni su come regolare le emissioni inquinanti degli impianti energetici alimentati a carbone l'amministrazione degli Stati Uniti si propone di evitarne lo smantellamento nei prossimi anni (di quelli più inquinanti), tanto che gli ambientalisti avrebbero affermato che non vi sono altri paesi al mondo che puntano sul carbone per il futuro e tutti stanno correndo verso energie pulite per salvare vite umane, risparmiare denaro, creare posti di lavoro; poi recentemente erano state anche riviste le norme riguardo al limite di inquinamento stabilito per i veicoli con regolamenti più permissivi. Da segnalare cambiando argomento altre emergenze riguardo l'ambiente come un forte uragano che si avvicina alle Hawaii ed il distacco dall'Artico dell'ennesimo enorme blocco di ghiaccio da una zona piuttosto interna e quindi preoccupante perché si tratta, in termini figurati, di ghiaccio storico consolidato.

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Escursionisti in Calabria travolti da un torrente

A causa di un nubifragio verificatosi sui monti del parco del Pollino in Calabria un gruppo di escursionisti con la loro guida che si avventuravano nelle gole del torrente Raganello sono stati travolti a valle in seguito ad una piena imprevista presso Civita in provincia di Cosenza. Si parla di dieci vittime, undici feriti, anche se per il momento [..nessun disperso] non si sa con precisione quante persone siano state sorprese dall'evento meteorologico avverso (forse era presente un altro gruppo di escursionisti ed alcuni bambini); infatti, molti turisti si recano in questa zona a volte per prendere il sole e rinfrescarsi nel torrente ed era difficile rendersi conto del pericolo provocato dalle piogge intense a molta distanza sui monti. I soccorritori sono riusciti a mettere in salvo una ventina di persone e continuano le ricerche dei dispersi mentre le previsioni meteo avvertono che potrebbero verificarsi altri temporali nella stessa zona.

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Ondate di calore negli oceani raddoppiate

Fra il 1982 ed il 2016 il numero di ondate di calore negli oceani di tipo distruttivo, in quanto alterano l'ecosistema impoverendo la biodiversità, sarebbero quasi raddoppiate ed anche se l'umanità riuscirà a mantenere le temperature globali ben al di sotto dei due gradi Celsius di surriscaldamento rispettando l'accordo climatico di Parigi le ondate di calore negli oceani potrebbero comunque diventare sempre più frequenti considerando anche che gli oceani assorbono e rilasciano il calore più lentamente dell'aria con la conseguenza che queste ondate di calore durano sempre di più. Potrebbe ridursi la capacità di assorbire il CO2 e verificarsi un cambiamento completo dell'ecosistema; ad esempio i coralli che popolano le barriere coralline consentendo la vita ad un quarto delle specie marine sbiancano dopo un'ondata di calore e riescono a riprendersi solo se non ne arriva un'altra in breve tempo.

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Numerosi incendi in Canada

Vaste aree del Canada ed in particolare della British Columbia sono interessate da incendi che hanno raso al suolo la vegetazione rendendo l'aria irrespirabile tanto che nella regione Okanagan e West Kootenay la qualità dell'aria è davvero pessima al massimo grado nella scala di valutazione; inoltre, il particolato sottile potrebbe persistere nei prossimi giorni fino a quando non vi sarà un miglioramento riguardo i roghi o le condizioni meteo. Si parla anche di ordini di evacuazione che nel caso della città di Quesnel riguarda migliaia di abitanti che risiedono nella zona ad ovest mentre in altre aree si è già provveduto ad evacuare la popolazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumentato a quattrocentotrenta il bilancio delle vittime nell'isola di Lombok in Indonesia ed è notevole la devastazione provocata dai terremoti con le autorità preoccupate per la ripresa del settore turistico.

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Inondazioni nel sud della Francia

Delle forti precipitazioni piovose caratterizzate da prolungati nubifragi hanno colpito il sud della Francia costringendo all'evacuazione tramite degli elicotteri di circa milleseicento persone; molte di queste sostavano in campeggi che in poche ore sono stati sommersi da torrenti d'acqua. Particolarmente colpita la regione Gard dove ad esempio era stato allestito un camping che ospitava molti bambini, poi si parla anche di un disperso e le squadre di soccorso fra cui dei sommozzatori lo stanno cercando, di alcuni feriti non gravi e le autorità avvertono i turisti di fare attenzione mentre molte strade sono state chiuse. Da segnalare cambiando argomento altre emergenze climatiche come l'ondata di mal tempo in Niger con inondazioni e frane e al contrario la grave siccità che sta colpendo il sud-est dell'Australia tanto che gli allevatori sono stati autorizzati a sopprimere i canguri che competono con il bestiame per nutrirsi.

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Giappone nella morsa di caldo e maltempo

Varie ondate roventi di calore stanno da tempo interessando il Giappone con temperature che ora sono salite fino a quarantuno gradi Celsius ad esempio a Minu nella prefettura di Gifu e poco meno nella prefettura di Gero; inoltre, un tifone (denominato Shanshan) caratterizzato da precipitazioni piovose di tipo torrenziale e forti folate di vento si sta avvicinando alla costa ad est del paese e le autorità hanno già cancellato alcuni voli aerei oltre ad allertare la popolazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumentato a centosessantaquattro il bilancio delle vittime del secondo terremoto nell'isola di Lombok in Indonesia mentre la terra continua a tremare, poi si parla di millequattrocento feriti e centocinquantaseimila evacuati molti dei quali costretti a dormire in ricoveri allestiti sul momento senza poter disporre di acqua potabile, cibo, medicinali con una condizione caotica anche per molti i turisti.

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Incendi e caldo in Canada

Numerosi incendi favoriti dal vento e dal terreno particolarmente secco stanno minacciando abitazioni e comunità in Canada, venticinque i roghi nell'area di Cassiar ed il distretto regionale di Kitimat-Stikine ha ordinato l'evacuazione della città di Telegraph Creek e dell'area circostante, poi alcune case ubicate presso il lago di Elbow sono state evacuate a causa di un incendio che interessa un'area di quattrocentocinquanta ettari. In Canada da tempo un'ondata di caldo anomalo sta causando disagi alla popolazione e problemi anche per la stagione di riproduzione dei salmoni nel fiume Fraser (la prolungata temperatura dell'acqua a venti gradi Celsius causano un forte stress ai pesci che rischiano anche di morire), poi due giorni fa presso Alonsa un tornado classificato EF-3 con picchi di vento ad oltre duecentotrenta chilometri orari ha causato una vittima, la cui casa è stata distrutta, e danneggiato vari veicoli.

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Precipitazioni piovose torrenziali in Cina

Sarebbero venti le vittime nello Xinjiang Uygur, regione autonoma nel nord-ovest della Cina, a causa di precipitazioni piovose torrenziali che hanno costretto ad evacuare cinquemilacinquecento persone. Centodieci millimetri di pioggia in un'ora quando il precedente record monitorato nell'area era meno della metà (poi si parla anche di altri otto dispersi per nubifragi presso Qincheng qualche giorno fa); ottomilasettecento case sono state danneggiate dalle inondazioni oltre a danni a fattorie, strade, linee ferroviarie e linee elettriche e telefoniche. Spostandosi nello Yunnan nel sud-ovest del paese i nubifragi avrebbero causato sei vittime; inoltre, l'ondata di maltempo ha interessato duecentoventiseimila persone, dodicimila ettari di coltivazioni danneggiate ed oltre milleseicento abitazioni mentre le previsioni meteo annunciano probabili precipitazioni piovose nei prossimi giorni, con forte vento e grandinate.

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Incendi improvvisi in California

Nuovi incendi che si propagano improvvisamente e molto velocemente nella vegetazione del nord della California anche a causa di vortici d'aria rovente avrebbero bruciato oltre mille abitazioni nella città dei Redding e nei suoi dintorni, ma tante case sono minacciate da fuoco; inoltre, a Lake County e Lakeport dove solo circa il dodici percento dei roghi è sotto controllo rimane l'ordine di evacuazione e appaiono come località deserte per degli incendi che sono stati classificati al settimo posto nella storia del paese (sei le vittime, quattro le persone disperse e trentottomila le persone sfollate). Chiuso il grande parco naturalistico Yosemite per quello che risulta come il più lungo periodo di chiusura dal 1997 a causa di inondazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di caldo che sta investendo l'Europa, superati i quaranta gradi Celsius ad esempio in Germania con danni all'agricoltura e disagi.

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Piogge torrenziali e frane in Myanmar

Sarebbero cinque le vittime in Myanmar (Birmania) a causa delle precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti inondazioni e frane che si sono verificate presso Kawthong nello stato Kayin, poi diverse case di un villaggio ai piedi di una montagna vicina al villaggio di Pu Lone Tone sono state sepolte dalle frane. La settimana scorsa sempre per le medesime condizioni climatiche sfavorevoli delle frane avevano colpito Kachin nello stato Hpakant dove si trovano molte miniere causando ventisette i dispersi, di questi ventitre corpi sono stati ritrovati dopo giorni di ricerche. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore di matrice africana che sta per colpire l'Italia, previste alte temperature che si avvicineranno ai quaranta gradi Celsius; allerta in molte città dove anche le minime di notte rimarranno piuttosto alte e quindi con di condizione disagio in alcune aree fortemente urbanizzate per l'elevata percentuale di umidità.

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Terremoto sull'isola di Lombok in Indonesia

Sarebbero almeno quattordici le vittime del terremoto di magnitudo 6.4 che ha colpito la rinomata isola turistica di Lombok nell'est dell'Indonesia, il sisma con epicentro a circa sette chilometri di profondità che ha anche provocato danni e feriti si è verificato nel cosiddetto "Anello di Fuoco", un'area dell'Oceano Pacifico dove sono molto frequenti terremoti ed eruzioni vulcaniche. Da segnalare cambiando argomento altre emergenze naturalistiche nel mondo come ad esempio in India dove incessanti piogge monsoniche hanno causato ventisette vittime nell'Uthar Pradesh e nella capitale New Delhi le precipitazioni piovose di tipo torrenziale stanno paralizzando tutte le attività mentre il livello del fiume Yamuna continua a crescere oltre i livelli di guardia costringendo all'evacuazione di centinaia di persone; poi spostandosi in Giappone il tifone Jongdari (si parla di disagi e sedici feriti) è stato degradato a tempesta tropicale.

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Pochi minuti per scappare da case incendiate

A causa dei cambiamenti climatici e quindi temperature più alte i ricercatori avvertono che dopo che abbia suonato l'allarme antincendio di una casa restano circa tre minuti e mezzo per scappare in confronto ai diciassette calcolati nel passato anche perché spesso le abitazioni con le nuove tendenze costruttive sono circondate da alberi e vegetazione che se prendono fuoco tendono a riempire velocemente di fumo le abitazioni rendendo l'aria irrespirabile, poi a volte capita che vi sia molto materiale infiammabile nelle case che a causa dell'elevato calore alimenta il rogo che divora in pochi minuti il mobilio e tutti gli oggetti della casa che possano essere aggrediti dal fuoco. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che si è aggravato il bilancio delle vittime degli incendi, forse dolosi, presso Atene (ottantacinque) con milleduecento case danneggiate e polemiche sui soccorsi lenti o inesistenti.

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Caldo record in Giappone

Sarebbero settantasette le vittime del caldo in Giappone che ha raggiunto temperature record con oltre quarantuno gradi a Kumagaya nella prefettura di Saitama e poco meno anche nella capitale Tokyo, poi si parla di oltre trentamila persone che si sono recate all'ospedale a causa del caldo asfissiante per l'alta percentuale di umidità nell'aria per un tipo di clima che sembrerebbe la nuova normalità anche per il futuro. Alcuni avanzano dubbi sul regolare svolgimento delle Olimpiadi nel 2020 previste in questo periodo per due settimane fra luglio e agosto; infatti, con queste temperature difficilmente gli atleti potrebbero ottenere buone prestazioni e per gli spettatori sarà difficile assistere regolarmente alle varie manifestazioni di tipo sport spettacolo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è crollata una diga in Laos a causa delle forti precipitazioni piovose causando diciannove vittime e sommergendo diversi villaggi.

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Un tifone sferza il Vietnam

Sarebbero diciannove le vittime, diciassette i feriti e tredici i dispersi a causa del tifone denominato Son Tinh che ha sferzato con nubifragi, forti precipitazioni piovose e frane il centro ed il nord del Vietnam, poi si parla di duecentodiciassette case distrutte e circa novemilaseicento inondate oltre a causare danni rilevanti ai raccolti, all'allevamento e all'acquacultura. Le previsioni meteo annunciano ancora pioggia nei prossimi giorni ed è probabile colpiscano le province di Thanh Hoa e Nghe An. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la siccità in molti paesi del nord dell’Europa, considerata la più grave da oltre un secolo che ha sfigurato il paesaggio con i caratteristici prati verdi a queste latitudini che ora risultano secchi ed ingialliti anche nei parchi pubblici ed in dimore nobiliari.

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Caldo in Iraq e senza poter usare ventilatori

Sarebbero otto le vittime in Iraq per scontri verificatisi a causa della prolungata mancanza di fornitura di energia elettrica che rende la vita difficile soprattutto per il gran caldo esasperando la popolazione per l'impossibilità di poter utilizzare ventilatori e condizionatori, poi i media mostrano immagini di abitati con cavi elettrici posizionanti in modo provvisorio, volanti, che passano un po' dappertutto intrecciandosi sulle strade in una situazione davvero caotica che non può che causare falsi contatti e cortocircuiti; quindi evidentemente la responsabilità dei frequenti blackout difficilmente potrebbe essere attribuita solo all'amministrazione pubblica. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche diversi importanti incendi nel mondo, ad esempio in California ai danni del grande parco nazionale Yosemite, in Canada presso il monte Eneas che ha costretto all'evacuazione della zona e in Francia al sito della Soprema presso il porto di Rhin.

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Grande parco del Canada molto degradato

Da tempo è noto che molti grandi parchi nel mondo soffrano per perdita in biodiversità e degrado ed un nuovo studio canadese evidenzia come quasi ogni aspetto ambientale del Wood Buffalo National Park, patrimonio naturalistico mondiale tutelato, sia deteriorato e come attività umane, dighe, cambiamenti climatici stiano prosciugando l'acqua vitale del vasto delta dei fiumi a nord-est Alberta Peace e Athabasca che dipendono dall'afflusso idrico dei laghi e bacini che li alimentano e che determinano in conseguenza lo status di patrimonio mondiale. Su diciassette fattori di salute ambientale presi in considerazione dallo studio, quindici sarebbero degradati, l'habitat dei bisonti sta diminuendo, specie invasive stanno sostituendo la vegetazione nativa e milioni di uccelli migratori hanno cominciato ad evitare queste aree in cui un tempo sostavano ed anche i pesci non riescono a sopravvivere in acque stagnanti poco ossigenate. In pratica questo parco non è più il luogo incontaminato che era una generazione fa anche se forse i cicli naturali potrebbero giocare un ruolo, ma di sicuro secondo alcuni c'è qualcosa che proprio non funziona.

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Difficoltà in Giappone per le inondazioni

Continuano le ricerche di decine di persone disperse in Giappone in seguito alle inondazioni ed è anche aumento il bilancio provvisorio delle vittime, centotrentaquattro persone, tanto che le autorità hanno detto che la ferocia della tempesta e delle precipitazioni piovose torrenziali sarebbe valutata come una delle peggiori degli ultimi decenni. Numerose le difficoltà nel paese che deve fronteggiare danni strutturali con centinaia di migliaia di utenze prive di fornitura di energia elettrica, grandi famose industrie chiuse per motivi di sicurezza, trasporti sospesi in molte linee ferroviarie e viabilità stradale problematica a causa delle centinaia di frane, ventitremila persone nei rifugiate con ordini o avvisi di evacuazione per sei milioni di persone di diciannove prefetture; poi le temperature in una città della prefettura di Oita avrebbe raggiunto circa i cinquantasei gradi Celsius. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore in Quebec con settanta vittime per cause correlate; inoltre, vaste zone del Canada continuano da giorni a rimanere nella morsa asfissiante di alte temperature ed elevato tasso di umidità.

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Inondazioni e frane in Giappone

Sarebbero almeno ottanta le vittime e decine i dispersi a causa di precipitazioni piovose torrenziali che hanno causato inondazioni e frane in aree dell'ovest e centrali del Giappone; inoltre, rimangono ordini o avvisi di evacuazione per quattro milioni e trecentomila persone in ventitre prefetture dal Giappone centrale al sud-ovest del paese. Nella prefettura di Osaka le operazioni di soccorso hanno consentito a centinaia di persone intrappolate sotto i tetti delle loro abitazioni di salvarsi mentre altre squadre anche con l'aiuto di elicotteri stanno cercando i dispersi nelle aree colpite. Notevoli i disagi per i trasporti, poi in un'area residenziale della prefettura di Okayama ubicata sull'isola principale di Honshu si è formato una specie di grande lago di acqua marrone, interessata da frane anche Hiroshima. Le previsioni meteo avvertono che potrebbero esserci forti piogge nella prefettura di Ehime e Kochi, con allerta anche per la prefettura di Gifu.

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Caldo asfissiante in Canada

Sarebbero quindici le vittime tutte nella città di Montreal in Canada a causa di complicazioni imputabili al caldo asfissiante con temperature di quaranta gradi centigradi ed alto tasso di umidità, le autorità consigliano di tutelarsi ed hanno predisposto un piano di aiuti affidato a squadre di pompieri che forniscono acqua casa per casa e soccorrono le persone in difficoltà portandole in luoghi freschi in centri di accoglienza appositamente predisposti; poi si parla di caldo anomalo anche nel sud dell'Ontario e di quarantasette gradi Celsius a Ottawa, un valore record per la capitale mai registrato prima. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che uno studio rivela come l'inquinamento dell'aria da particolato anche a livelli considerati sicuri potrebbe fare aumentare il rischio di diabete.

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La Cina delocalizza le emissioni

La notizia che la Cina sarebbe riuscita a ridurre un poco le emissioni di CO2 anche se senza dubbio positiva per un paese di gran lunga in testa nella classifica dei paesi più inquinanti è stata in pratica ridimensionata dai ricercatori che sostengono come semplicemente la produzione di merci molto inquinanti, come ad esempio calzature sportive e smartphone, sia stata in parte delocalizzata; inoltre, dodici impianti nucleari sono in costruzione dal momento che la popolazione non percepisce i reattori e i rifiuti radioattivi come un potenziale pericolo e poi l'energia prodotta è più stabile di quella fornita dalle energie rinnovabili ed il carbone è troppo sporco. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche degli incendi in Italia sia di vegetazione in varie zone che di rifiuti al Sud nella cosiddetta "terra dei fuochi" definizione probabilmente adatta anche per un'ampia area industriale del Nord.

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Aumentano i campi coltivati a droghe

A causa delle mancanza di controlli, delle scarse opportunità economiche offerte alla popolazione dalle instabili amministrazioni di paesi come Colombia ed Afghanistan la produzione di droghe è notevolmente aumentata facendo registrare dei record inusuali e di conseguenza la quantità di terreno destinata a queste poco salutari coltivazioni; infatti, si stima ad esempio che la produzione di oppio sia aumentata del sessantacinque percento fra il 2016 ed il 2017. In Afghanistan ci sarebbe stato un aumento dell'ottantasette percento durante il 2016 e se nel mondo quattrocentoventimila ettari sono coltivati a papavero da oppio secondo organizzazioni internazionali tre-quarti di queste coltivazioni sarebbero in questo paese. La questione ha anche implicazioni in generale sulla salute pubblica a causa di disordini causati dall'assunzione di droghe (fra gli stati più colpiti gli U.S.A.), senza considerare le vittime da overdose.

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Diminuzione degli insetti in Germania

In una riserva naturalistica in Germania i ricercatori avrebbero riscontrato una riduzione di insetti di oltre il settantacinque percento e questo dato è davvero preoccupante considerando l'importanza degli insetti nell'impollinazione, nel riciclare molti nutrienti rendendoli nuovamente disponibili, poi contribuiscono nel processo di decomposizione animale e vegetale. Con il divieto all'uso di pesticidi neonicotinoidi è stato fatto un piccolo passo per evitare la moria di insetti, ma si rischia che gli agricoltori cerchino sul mercato in sostituzione altri pesticidi; quindi l'unico rimedio probabilmente è vietare tutti i pesticidi e trovare soluzioni alternative. Forse gli insetti ad alcuni potrebbero sembrare fastidiosi, ma ormai si rischia l'estinzione a causa di una serie di fattori come i cambiamenti climatici, i pesticidi, l'agricoltura di tipo intensivo e le monoculture; poi pensare che possano essere un'alternativa per l'alimentazione umana è davvero discutibile.

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Eruzione vulcanica in Giappone

Una colonna altissima di fumo e ceneri sta uscendo dal monte Shinmoe che si trova nel Kyushu, un'area rurale a circa mille chilometri da Tokyo, pochi giorni dopo il terremoto che ha scosso la prefettura di Osaka del Giappone causando cinque vittime e centinaia di feriti; poi si parla di una roccia scagliata ad oltre millecento metri dal vulcano per un'eruzione di tipo esplosivo. Sempre in Giappone è crollata recentemente una torre ed alcune strutture del caratteristico castello Kunamoto nel sud del paese, una fra le maggiori attrazioni turistiche essendo ubicato in una vasta area naturalistica con centinaia di alberi di ciliegio. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che molti baobab in Africa stanno morendo a causa dei cambiamenti climatici, considerando l'importanza di questo albero per l'intero ecosistema ed anche per la longevità di questo grande organismo vivente capace di sfidare i millenni.

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Classifica europea della riduzione delle emissioni

Molti paesi europei fanno poco per ridurre le emissioni inquinanti almeno da quanto risulta da una classifica pubblicata a due anni e mezzo di distanza dalla firma dell'accordo di Parigi per mantenere il rialzo delle temperature globali ben al di sotto di due gradi Celsius per evitare effetti catastrofici sul clima; infatti, ad esempio la Polonia che ospiterà il summit COP24 risulta in fondo alla classifica avendo anche abolito alcune norme di tutela ambientale e consentito la deforestazione nella riserva di biodiversità di Bielowieza, poi l'Irlanda in penultima posizione non raggiungerà la quota di energia rinnovabile fissata per il 2020. La Germania si trova in una cattiva posizione e sta perdendo il suo ruolo di guida nel settore ambientalista. Inutile dire che la Svezia risulta essere la più virtuosa in prima posizione con iniziative che vanno oltre gli obiettivi prefissati e si pervede già dal 2045 libera da emissioni da combustibili fossili.

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Forte terremoto in Giappone

Sarebbero tre le vittime ed oltre trecento i feriti per un sisma quantificabile fra una magnitudo 6.1 - 6 (in una scala giapponese di sette) con epicentro individuato ad una profondità di circa tredici chilometri nella zona nord della prefettura di Osaka nella regione di Kansai. A causa del terremoto che ha rotto alcune condutture di gas si sono verificati degli incendi, vi sono state cancellazioni di treni ed interruzioni della fornitura di gas ed energia elettrica rispettivamente a centosettantamila abitazioni nel primo caso e centottomila nel secondo oltre a problemi con le comunicazioni telefoniche; poi le autorità hanno avvertito la popolazione che potrebbero verificarsi forti scosse di assestamento nei prossimi giorni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che continua a tremare la terra in Guatemala dove mancano all'appello circa duecento persone dopo l'eruzione vulcanica di due settimane fa (centodieci le vittime).

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Nubifragi e grandinate in aree di Francia ed Italia

Un'ondata di maltempo caratterizzata da intense precipitazioni piovose con nubifragi, grandinate e forti folate di vento ha interessato vaste aree della Francia e dell'Italia con inondazioni, frane e danni (alcune zone erano già state sferzate pochi giorni fa da piogge alluvionali di tipo torrenziale e forte vento); ad esempio in Italia si parla di una vittima per cause correlate, disagi per la popolazione e difficoltà nei trasporti. In provincia di Brescia è caduta in poche ore la pioggia di un mese, particolarmente colpite la Val Sabbia con smottamenti di fango che hanno invaso strade ed abitazioni e la provincia di Arezzo soprattutto Cortona, poi a Monza è crollato il controsoffitto della stazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'iniziativa delle autorità di Milano di tracciare una zona a bassa emissione di inquinanti e nuove regole per la mobilità con parziale bando dei motori diesel dal 2019, canali navigabili e ritmi più sostenibili.

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Altre ceneri vulcaniche cadono sul Guatemala

Sarebbe aumentato a settantacinque il bilancio delle vittime a causa dell'eruzione del vulcano Fuego a San Juan Alotenango tre giorni fa mentre continua a cadere in una vasta area il materiale piroclastico a causa dell'attività vulcanica caratterizzata da otto - dieci piccole eruzioni per ora (si parla anche di decine di feriti); poi si teme che vi possano essere ancora molte persone sepolte sotto le macerie di case crollate e lo strato di ceneri vulcaniche che copre ogni cosa. Manca anche l'elettricità nelle aree più colpite di Los Lotes ed El Rodeo e gran parte dei soccorritori devono fermare le operazione di scavo e ricerca, effettuata spesso con attrezzatura di fortuna, degli oltre duecento dispersi durante le ore notturne ed è anche difficile il riconoscimento delle vittime perché sono state sfigurate dal calore del materiale piroclastico rovente ed alcune sono diventate come delle statue per gli strati di ceneri vulcaniche che si sono incollate ai corpi.

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Eruzione vulcanica in Guatemala

Sarebbero almeno venticinque le vittime e quasi trecento i feriti a causa di una violenta eruzione vulcanica che ha scagliato a grande distanza del materiale piroclastico incandescente mentre dal vulcano Fuego (alto oltre tremilasettecento metri, distante quaranta chilometri dalla capitale) un flusso di lava come un fiume lungo otto chilometri scendeva dalle pendici della montagna, poi l'eruzione è stata caratterizzata dall'emissione di un'alta densa nube di fumo nero e ceneri vulcaniche che hanno raggiunto la capitale ed altre regioni, obbligando all'evacuazione di circa tremilacento persone. I ricercatori avvertono che le temperature del flusso piroclastico possono superare i settecento gradi e le ceneri vulcaniche cadere in un raggio di quindici chilometri, almeno secondo le previsioni di eventuale altra attività vulcanica mentre le autorità stanno valutando se dichiarare lo stato di emergenza per i dipartimenti di Chimaltenango, Escuintla e Sacatepequez.

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Inondazioni nel Maryland con danni e disagi

Nonostante non vi siano state vittime, come accaduto due anni fa, a causa delle recenti inondazioni nell'area ovest di Baltimora nel Maryland in America per il cedimento degli argini del fiume Patapsco la popolazione si sarebbe lamentata per una situazione peggiore rispetto al luglio del 2016 con danni rilevanti e disagi per l'acqua che ha invaso scantinati, piani terra e strade; inoltre, la furia della piena ha trascinato le auto a volte rovesciandole una sull'altra come accaduto nella zona più bassa della città di Ellicott. L'inondazione è stata favorita da precipitazioni piovose di tipo torrenziale con circa venti centimetri di pioggia caduti per la maggior parte nella fase più intensa del nubifragio in tre ore. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i timori di autorità internazionali a causa dell'arrivo della stagione dei monsoni per la condizione della popolazione dei Rohingya rifugiatasi ai confini del Bangladesh.

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Un ciclone sferza Socotra e sud dell'Oman

Sarebbero undici le vittime del ciclone denominato "Mekunu" di cui sette nell'isola dello Yemen Socotra e quattro nel sud dell'Oman, poi si parla di diversi feriti, dispersi ed inondazioni di ampie aree soprattutto nelle province di Dhofar e al-Wusta che ha costretto ad evacuazioni per sicurezza, comunque ora il vortice caratterizzato da forti picchi di vento è stato declassato a tempesta tropicale anche se rimane l'avvertimento per la popolazione di non attraversare le vallate. Sull'isola di Socotra è stata dichiarata dalle autorità un'area come disastrata mentre nel sud dell'Oman sono cominciati gli interventi di emergenza e di pulizia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la difficile situazione riguardo le riserve idriche in alcuni paesi (fra cui in parte anche nel sud dell'Italia) ed in particolare in Pakistan per il dissesto idrogeologico causato da un progetto per un impianto idroelettrico in India.

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Emissioni di CO2 da foglie cadute nei fiumi in secca

L'impatto riguardo le emissioni di biossido di carbonio da foglie e residui di vegetazione che cadono accumulandosi nel letto dei fiumi in secca e poi si decompongono quando l'acqua torna a fluire è spesso sottovalutato, almeno secondo l'opinione di ricercatori della Nuova Zelanda che con l'apporto di una equipe internazionale sostengono l'importanza di questo fenomeno sul ciclo globale del carbonio; infatti, il flusso di fiume e torrenti tende ad essere sempre più intermittente (circa il cinquanta percento dei fiumi nel mondo anche a causa dei cambiamenti climatici) e questo inquinamento segnalato spinge ad un ulteriore aggravamento del surriscaldamento globale. Lo studio effettuato monitorando il letto di duecentododici fiumi in secca avrebbe rilevato come la decomposizione del fogliame sia realmente molto rapida in associazione ad intensa attività biologica che rilascia per questo meccanismo una quantità di CO2 davvero sorprendente.

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Nuova eruzione del vulcano Kilauea

L'intensa attività vulcanica nel sottosuolo che da due settimane provocano la fuoriuscita di lava dalle pendici del Kilauea, uno dei vulcani più attivi al mondo, ha causato una nuova consistente eruzione che avrebbe distrutto almeno ventisei case ed altre dieci strutture oltre a scagliare massi con esplosioni come proiettili e far tremare la terra. Si sono aperte altre fessure di fuoriuscita magmatica poi molte ceneri vulcaniche sono cadute in aree residenziali dopo che una densa e scura colonna di fumo ha raggiunto quasi i novemila metri spinta da esplosioni provocate dall'interazione fra acqua e rocce incandescenti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che le autorità del Canada hanno inviato molte squadre per aiutare la popolazione in difficoltà a causa delle inondazioni dei giorni scorsi mentre migliaia di persone stanno ancora aspettando per un eventuale ordine di evacuazione.

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Vento forte con polvere e pioggia sferzano l'India

Continua l'ondata di maltempo in India caratterizzata da violente folate di vento con picchi superiori a settanta chilometri all'ora accompagnate da nuvole di polvere e da forti precipitazioni piovose; si parla di almeno ventinove vittime principalmente nell'Andhra ed Uttar Pradesh a causa di fulmini e la caduta di alberi, poi disagi nei trasporti con ad esempio voli e treni cancellati (compresi quelli di una linea della Metro della capitale Delhi), ritardi o cambio destinazione, difficoltà nelle comunicazioni per la caduta di alberi sui cavi delle linee oltre a danni agli equipaggiamenti elettrici. Le previsioni meteo avvertono che vi potrebbero essere altre tempeste di vento nei prossimi due-tre giorni anche in altre aree del paese mentre le autorità comunicano che sarebbero oltre centoventi le vittime, principalmente nell'Uttar Pradesh e Rajasthan, nella prima settimana di maggio sempre a causa di questa ondata di maltempo con fulmini, polvere e forte vento.

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Cede una diga in Kenya per le piogge torrenziali

Le precipitazioni piovose di tipo torrenziale che da qualche tempo stanno sferzando il Kenya hanno causato il cedimento di una diga e conseguente inondazione; si parla ora di almeno quarantasette vittime e centinaia di migliaia di evacuazioni per una situazione che già si presentava molto difficile per la popolazione prima provata da una prolungata siccità che aveva danneggiato i raccolti e decimato i capi di bestiame e poi da un periodo di intense piogge che hanno inondato le coltivazioni; inoltre, organizzazioni internazionali avevano sollecitato per aiuti alimentari e generi di prima necessità oltre ad avvertire che si potevano presentare problematiche sanitarie. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche altre ondate di maltempo caratterizzate da forte vento, pioggia torrenziale, fulmini che in questo ultimo periodo hanno colpito Canada ed India con vittime (principalmente per la caduta di alberi), danni e disagi.

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La lava distrugge decine di case alle Hawaii

Continua l'attività vulcanica alle Hawaii anche con emissione di gas tossici ed esplosioni con lancio di massi incandescenti mentre si avvertono tremori e si sente un forte rombo continuo definito come quello di un reattore a reazione di aereo. La lava che scende dalle pendici del vulcano Kilauea e da fenditure che si sono aperte sui fianchi della montagna avrebbero distrutto trentuno abitazioni e numerose coltivazioni, poi millesettecento persone evacuate recentemente probabilmente non potranno più tornare alle proprie case per qualche tempo. L'area raggiunta dalla lava è di circa trentaseimila metri quadrati; inoltre, le autorità avvertono che non vi sono indicazioni utili a capire se il cammino della lava si fermerà e molto dipende dalla quantità di magma presente nel vulcano per una situazione che sta ancora evolvendo. In precedenti eruzioni è accaduto che si è formato una specie di flusso canalizzato principale mentre gli altri si sono fermati.

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Tempesta di vento e pioggia in India

Sarebbero ottanta le vittime e centoquarantatre i feriti in India colpiti da una tempesta di vento con picchi a centoquarantacinque chilometri per ora e precipitazioni piovose torrenziali negli stati del Rajasthan ed Utthar Pradesh, almeno secondo i dati indicativi forniti dalle autorità che hanno precisato che la località più colpita con il più alto numero di vittime è stata la città di Agra nell'Utthar Pradesh; poi sono stati stanziati dei fondi per famiglie e feriti (che sono stati ricoverati in strutture sanitarie) oltre a prestare aiuto e mezzi per fronteggiare la situazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che le Hawaii hanno approvato un provvedimento con cui si proibisce dal 2021 la vendita di filtri solari contenenti oxybenzone ed octinoxate che danneggiano la barriera corallina, ma i ricercatori temono che anche intervenendo sul surriscaldamento climatico entro il 2050 rischiamo di perdere il novanta percento dei coralli.

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Piogge torrenziali in Israele e Kenya

Sarebbero dieci le vittime in Israele a causa di un nubifragio nell'Arava che ha sorpreso una comitiva di venticinque giovani studenti, comunque le ricerche effettuate con varie squadre di soccorso ed elicotteri hanno consentito di localizzare e salvare quindici ragazzi di cui solo due hanno riportato lievi feriti e sulla vicenda si indaga sull'operato di due membri dello staff (in stato di arresto) di un istituto di Tel Aviv che ha organizzato la gita nonostante vi fosse un'allerta meteo. Per quanto riguarda il Kenya si parla di piogge torrenziali ed inondazioni che hanno costretto oltre duecentodiecimila persone in varie zone del paese a lasciare le proprie abitazioni, poi vi sarebbero anche dei raccolti distrutti, disagi nei trasporti ed i soccorritori monitorano la difficile situazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Europa sarebbe stato stabilita una regolamentazione per i pesticidi che danneggiano le api.

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Disagi per un vasto blackout a Porto Rico

A causa dell'instabilità della rete elettrica colpita sette mesi fa da un uragano si sarebbe verificato un vasto blackout ai danni di oltre un milione e quattrocentomila di utenti compresa la zona turistica famosa per la caratteristica fortezza nella parte storica della capitale, ma pare che anche prima di questo episodio a quarantamila persone non era proprio stata ripristinata l'energia elettrica da quella data. Le autorità temono che con l'avvicinarsi della stagione degli uragani a giugno si possano verificare altri problemi alle linee elettriche tanto che basterebbe anche una leggera tempesta per causare danni peggiori di quelli che hanno provocato recentemente dei blackout (come accaduto per la caduta di un albero su una linea principale). Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari ma rimanendo su tematiche naturalistiche la cattiva situazione riguardo la plastica monitorata nel mare in Italia che finisce nelle reti dei pescatori.

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Timori per terremoto nelle Marche

Nella stessa area delle Marche colpita nell'agosto 2016 da un forte terremoto ora è stato registrato un sisma di magnitudo 4.6 con epicentro presso Muccia in provincia di Macerata e seguente sciame sismico che ha causato dei danni anche ai moduli abitativi provvisori dei terremotati oltre che ad edifici già precedentemente lesionati. Vi sono timori fra gli abitanti che hanno trascorso la notte all'aperto o in auto e le scosse sono state chiaramente avvertite anche in Umbria, poi pare che le nuove scosse facciano parte della stessa sequenza iniziata due anni fa quindi l'intera area non si è ancora stabilizzata. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Svezia le autorità avrebbero deciso che entro il 2030 gli imballaggi di plastica dovranno essere prodotti con materiale riciclabile o riciclato senza che l'operazione faccia aumentare i prezzi dei prodotti e gravi sui consumatori.

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Antartide sempre meno stabile

L'Antartide ormai si sta sciogliendo quasi agli stessi ritmi della Groenlandia e presto potrebbe superarla come maggiore causa del rialzo dei mari con effetti devastanti perché i ghiacciai si stanno ritirando a gran velocità, poi bisogna tenere presente che secondo le previsioni entro il 2040 l'Artico potrebbe essere libero dai ghiacci a causa dei cambiamenti climatici e sommando le varie emergenze la situazione è sempre più preoccupante specialmente per le popolazioni che vivono in aree poco sopra il livello del mare e per tutti gli ecosistemi situati sulle barriere coralline. Secondo i ricercatori non sarà più possibile ridare stabilità ai ghiacciai dell'Antartide anche fermando il surriscaldamento degli oceani ed il fenomeno della fusione dei ghiacci è irreversibile (solo quello situato sotto il livello del mare ne provoca il rialzo); questo significa che alcune isole non esisteranno più in un vicino futuro, ma rimarrà del tempo per prepararsi all'evacuazione.

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Film ultrasottile per proteggere la barriera corallina

Una specie di filtro solare costituito da un film sottilissimo, cinquantamila volte più sottile di un capello umano, e biodegradabile potrebbe essere utile a proteggere la barriera corale evitando lo sbiancamento; almeno secondo le dichiarazioni di ricercatori australiani che definiscono molto interessanti le possibilità di questa soluzione sperimentale costituita da un film di carbonato di calcio da posizionare sopra la superficie dell'acqua che fluttua sopra i coralli e quindi non direttamente a contatto di essi. L'Australia oltre ad aver attirato l'attenzione per il problema della perdita della barriera corallina, patrimonio globale di biodiversità, è considerato uno dei peggiori paesi inquinatori al mondo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche, questa volta relative allo spazio (nel senso di "spazzatura" spaziale) la probabile caduta in questi giorni di piccoli detriti di una stazione spaziale cinese priva di controllo.

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Aumentano le emissioni di biossido di carbonio

A causa dell'aumentata richiesta di energia nel 2017 per sostenere la crescita economica globale le emissioni di carbonio nell'atmosfera sono aumentate dimostrando che gli sforzi fatti per contrastare i cambiamenti climatici sono insufficienti; infatti, circa il settanta percento dell'apporto aggiuntivo è stato ricavato da combustibili fossili, gas e carbone. E' la prima volta da tre anni che le missioni aumentano e quindi sarebbero necessari maggiori controlli sull'utilizzo e sostenibilità riguardo le energie disponibili, comunque analizzando i dati relativi alle emissioni in alcuni paesi considerati molto inquinanti si può in certi casi notare anche un miglioramento. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la morte in questi giorni in Sudan dell'ultimo rinoceronte bianco maschio, rimangono solo due femmine su cui si tenterà di effettuare la fecondazione in vitro con il materiale genetico raccolto.

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Valanghe in montagna più frequenti e pericolose

I cambiamenti climatici contribuiscono ad aumentare il rischio valanghe in montagna tanto da avere serie conseguenze sullo sviluppo socio-economico di vaste aree montuose, almeno da quanto risulta da uno studio svizzero effettuato dal 2013 al 2015 nello stato indiano dell'Himachal Pradesh; infatti, secondo i ricercatori dai dati relativi alle trentotto valanghe esaminate queste sarebbero diventate più frequenti e intense, più grandi e pericolose dal momento che coprono maggiori distanze ad esempio danneggiando le infrastrutture stradali a causa in questo caso senza dubbio soprattutto del sensibile rialzo delle temperature sull'Himalaya. Utilizzando la tecnica della dendrocronologia che misura gli anelli degli alberi ricavandone l'età è stato possibile individuare l'estensione delle valanghe nella regione esaminata sin dal 1855 notando fra l'altro che con il passare del tempo tendono a staccarsi sempre prima dai fianchi delle montagne.

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La Cina riduce l'inquinamento e rivede il cielo

Le metropoli cinesi erano diventate quasi sinonimo di inquinamento con una cappa permanente di smog irrespirabile che non consentiva di vedere mai il colore del cielo ma le autorità anche in seguito alle ripetute lamentele della popolazione hanno adottato una serie di provvedimenti per migliorare la qualità dell'aria che avrebbero dato buoni risultati quantificabili secondo alcuni in un trentadue percento di riduzione di particolato sottile (PM2.5) con conseguente aumento dell'aspettativa di vita dei residenti nelle aree più inquinate. Sono necessari ancora ulteriori sforzi secondo i ricercatori ed il problema non può essere ignorato ma non mancano i risultati giudicati straordinari con immagini scattate di un cielo di azzurro intenso al posto dell'insalubre nebbia da smog; inoltre, la Cina dispone anche di satelliti e di altri sistemi di misurazione dell'inquinamento con dati monitorati che ha messo a disposizione dei paesi emergenti.

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Tel:   338 1809310          Data:    16/03/2018                         n:   3717      


Maltempo e freddo nel nord-est degli Stati Uniti

Una tempesta invernale caratterizzata da freddo ed intense precipitazioni nevose sta investendo il nord-est degli Stati Uniti soprattutto nell'area compresa fra Philadelphia e New York costringendo le autorità a chiusura di scuole ed uffici della pubblica amministrazione, poi molti alberi sono caduti, manca la fornitura di energia elettrica in molte zone (decine di migliaia le persone interessate), i trasporti sono difficoltosi con voli cancellati e ritardi. Si tratta della seconda tempesta invernale in meno di una settimana senza considerare le precedenti ondate di maltempo che hanno messo a dura prova la resistenza della popolazione per gli inevitabili disagi collegabili a freddo e neve. Per quanto riguarda le cause di queste tempeste gelide alcuni ipotizzano che essendoci meno ghiaccio nell'Artico si è ridotta la differenza di pressione atmosferica con le medie latitudini con l'effetto che si è indebolita la corrente a getto che tende a portare il freddo verso l'Artico.

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Tel:   338 1809310          Data:    09/03/2018                         n:   3711      


Tempesta sulla costa est degli Stati Uniti

Sarebbero cinque le vittime di una tempesta caratterizzata da precipitazioni piovose torrenziali, neve, forti folate di vento ed onde altissime che ha investito la costa est degli Stati Uniti causando anche la cancellazione di tremila voli aerei e ritardi su oltre duemilaquattrocento, poi i treni nazionali lungo il corridoio nord-est sono stati temporaneamente sospesi per sicurezza. La tempesta invernale ha ricoperto con oltre trenta centimetri di neve alcune zone dello stato di New York e si teme per la caduta di alberi anche per il forte vento mentre nello capitale federale Washington le scuole sono chiuse; inoltre, nel Massachusetts oltre centomila linee sono rimaste senza fornitura di energia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche decine di vittime in Europa per l'ondata di gelo di matrice siberiana soprattutto in Polonia (persone senza fissa dimora) oltre a notevoli disagi nei trasporti per le strade gelate.

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Vortice polare indebolito e freddo sull'Europa

La massa di aria fredda che staziona stabilmente sull'artico mantenendo bassissime temperature è come confinata da un vortice polare sostenuto anche da correnti a getto che probabilmente si stanno indebolendo; infatti, secondo i ricercatori le sempre più frequenti discese di queste masse di aria fredda su Europa e Nord America sarebbe un evidente segnale di questo fenomeno collegabile ai cambiamenti climatici. In pratica le temperature sull'Artico sono sempre più alte facendo sciogliere i ghiacci e con la tendenza a formare tempeste più calde che indeboliscono il vortice polare e quindi provocando drammatici cambiamenti definiti come realmente molto rari. L'Artico si sta surriscaldando ad una temperatura doppia rispetto ad altre zone del pianeta facendo sciogliere il permafrost con un ciclo che alimenta se stesso con conseguente rilascio di gas ad effetto serra, perdita di biodiversità e vulnerabilità legate allo sfruttamento umano.

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Ondata di maltempo in Italia con neve e freddo

Ci si aspetta un brusco abbassamento delle temperature in Italia a causa di una perturbazione di matrice siberiana in arrivo nei prossimi giorni ma che in alcune zone del paese già fa sentire i sui effetti con freddo e neve anche a bassa quota e conseguenti disagi per la popolazione con chiusura di scuole e difficoltà negli spostamenti. In questa prima fase che precede l'arrivo del vortice polare caratterizzato dal Burian (vento gelido delle steppe) particolarmente interessate Emilia Romagna, Marche e Sardegna. Cambiando completamento argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che in Giappone non lontano dalle coste sono stati prelevati nel mare dei campioni di liquido oleoso che si pensa provengano della petroliera iraniana affondata il quattordici gennaio nel Mare della Cina e che trasportava centotrentaseimila tonnellate di idrocarburi, un condensato altamente infiammabile e velenoso.

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Precipita elicottero per cause correlate a terremoto

Sarebbero quattordici le vittime e quindici i feriti nel sud del Messico travolte da un elicottero precipitato a terra in fase di atterraggio dopo avere sorvolato le zone colpite da un terremoto di magnitudine 7.2 seguito da una forte scossa di assestamento che ha scosso nei giorni scorsi il paese senza causare danni rilevanti o vittime. Le autorità illese che erano a bordo dell'elicottero che ha perso il controllo a quanto pare a causa di una nube di polvere si sono dichiarate pienamente responsabili dell'accaduto; infatti, in modo quasi paradossale le persone che per sicurezza avevano passato la notte in un campo di tende per paura delle scosse sono state travolte dal velivolo che è atterrato schiantandosi al suolo. Spostando l'attenzione ad altri scenari da segnalare anche un altro incidente aereo questa volta in Iran ai danni di un vecchio aereo sorpreso da avverse condizioni atmosferiche sulle montagne Zagros e probabilmente precipitato.

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Isole Tonga sferzate da un forte ciclone

Le fragili caratteristiche abitazioni costruite sulle isole Tonga non hanno resistito alle sferzate del vento a quasi duecento chilometri orari che con precipitazioni piovose di tipo torrenziale caratterizzano il ciclone "Gita" di categoria quattro ed anche la sede del parlamento è stata distrutta, ma non vi sarebbero vittime anche se sono molti i feriti alcuni dei quali in gravi condizioni; poi circa cinquemilasettecento persone hanno già raggiunto i centri di evacuazione non senza difficoltà fra strade inondate o detriti di case e si tratta di un numero che dovrebbe decisamente aumentare. Manca in molti casi energia elettrica, acqua potabile ed anche le comunicazioni sia radio che network sono interrotte; inoltre, Nuova Zelanda ed Australia hanno offerto aiuti, mezzi e personale per fronteggiare l'emergenza mentre le previsioni meteo avvertono che la forza del ciclone che si dirige verso le Fiji potrebbe aumentare e raggiungere la categoria cinque.

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Gestione più attenta della salute del terreno

E' possibile secondo alcuni gestire il terreno in modo che possa assorbire fra il nove ed il diciotto percento delle emissioni di biossido di carbonio migliorando la salute del terreno con semplici pratiche agricole (in realtà conosciute da millenni) come convertire i concimi utilizzati in fertilizzanti organici e poi interrare i residui della potatura delle piante in modo da aumentare il contenuto in carbonio del terreno. Quando i terreni sono sfruttati per le coltivazioni se vengono utilizzati metodi di tipo industriale possono diventare fonte di emissioni di inquinanti nell'atmosfera invece di potenziali zone di stoccaggio di grandi quantità di biossido di carbonio utili in una seconda fase per ottenere floride coltivazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la prolungata siccità in vaste zone della Sicilia con fiumi ed invasi in secca e conseguente danno per le pratiche agricole e la pastorizia.

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Terremoto nell'est di Taiwan

Sarebbero sette le vittime, oltre duecentocinquanta i feriti e sessanta i dispersi per un sisma quantificabile di magnitudo 6.4 nell'est di Taiwan sulla costa preceduto da sciame sismico nello Hualien che ha causato il crollo di diversi edifici fra cui un albergo inclinatosi vistosamente sulla strada principale (schiacciando alcune macchine) in cui i soccorritori stanno ancora cercando numerose persone intrappolate; inoltre, la fornitura di energia ed acqua potabile in diverse zone è stata sospesa ed anche le autostrade sono chiuse mentre la terra continua a tremare, di magnitudo 5.7 una scossa. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo in vaste aree del nord della Francia caratterizzata da intense nevicate che hanno causato disagi alla circolazione e lunghe code ad esempio nella zona di Parigi dove tra l'altro il livello della Senna rimane molto alto rendendo difficile o impossibile la navigazione.

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Danni e disagi a Parigi e dintorni per inondazioni

La Senna è esondata in diversi punti nei giorni scorsi a causa di precipitazioni piovose giudicate come le peggiori da cinquanta anni e l'acqua che ha inondato molti locali avrebbe provocato danni e disagi per la popolazione oltre ad aver causato la chiusura del piano terra del Louvre ed altre chiusure fra cui una stazione dei treni sulla linea per Versailles, poi le caratteristiche imbarcazioni da crociera non hanno potuto navigare sul fiume in piena togliendo un po' del romanticismo tipico di Parigi. Ci si aspetta che il livello dell'acqua rimanga piuttosto alto anche nei prossimi giorni perché tende a scendere molto lentamente e quindi i turisti continueranno a non poter godere della vista della città dai "bateaux muoches" sulla Senna. Da segnalare cambiando argomento che secondo la Commissione Europea molti grandi paesi europei fra cui l'Italia non rispettano i limiti sulle emissioni inquinanti e fanno poco per fronteggiare la situazione.

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Eruzione di vulcani in Giappone e nelle Filippine

Un breve tremore sul monte ha preceduto l'eruzione del vulcano Kusatsu-Shirane nella città di Kusatsu nella prefettura di Gunma provocando una valanga che avrebbe causato una vittima e sedici feriti, poi a causa dell'attività vulcanica si è visto uscire del fumo nero e le autorità hanno avvertito che potrebbero cadere delle rocce nel raggio di due chilometri ed è anche stata stabilita un'area di evacuazione prevalentemente per gli sciatori che utilizzavano le cabine dell'impianto di risalita sulla montagna mentre il tetto di un rifugio è stato danneggiato dall'eruzione. Per quanto riguarda le Filippine si parla di decine di migliaia di persone in fuga dopo che abbondante lava è uscita dal vulcano Mayon che da giorni preoccupa la popolazione a causa del pericolo di un'eruzione di tipo esplosivo; infatti, gli alti pennacchi di fumo hanno fatto elevare l'allerta anche se era già stato dichiarato lo stato di calamità per poter stanziare i fondi necessari all'evacuazione.

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Una forte tempesta sferza l'Europa

Sarebbero cinque le vittime in Germania a causa del passaggio della tempesta denominata "Friederike" caratterizzata da forti folate di vento che hanno scoperchiato tetti di edifici, fatto cadere strutture e linee elettriche, sradicato alberi e rovesciato camion oltre in molti casi a paralizzare i trasporti; poi si parla di altre cinque vittime in Europa nei paesi limitrofi quando sono stati investiti dal turbini di venti in grado di trascinare per decine di metri le persone, mentre le previsioni meteo avvertono che potrebbero verificarsi disagi per la popolazione perché il forte vento non si è ancora attenuato. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la forte attività vulcanica registrata nel globo; infatti, dopo il vulcano Mayon nelle Filippine preoccupa anche il Kadovar in Papua Nuova Guinea e in Russia lo Sheveluch mostra segni di attività, considerando che le ceneri vulcaniche potrebbero raggiungere lunghe distanze.

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Forte terremoto in Perù

Sarebbero due le vittime e sessantacinque i feriti a causa di un forte terremoto di magnitudo 7.1 che ha colpito la costa a sud del Perù con epicentro ad una profondità di circa trentadue chilometri nell'Oceano Pacifico ad una distanza di quaranta chilometri dalla città di Acari, poi si parla di diciassette dispersi per il crollo di una miniera per il sisma e visto che molte case risultano danneggiate non si esclude che il bilancio delle vittime possa aumentare; inoltre, le autorità comunicano disagi per la popolazione con diverse municipalità rimaste senza energia elettrica, strade inagibili ed evacuazioni presso la città di Lomas sulla costa. Da segnalare cambiando argomento altre emergenze naturalistiche come l'allerta per la possibile eruzione del vulcano Mayon nelle Filippine ed il timore per un disastro ecologico in seguito allo sversamento di oltre centotrentamila tonnellate di idrocarburi per l'affondamento di una petroliera iraniana al largo della costa cinese.

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California ancora in difficoltà per le frane di fango

Le frane di fango causate da precipitazioni piovose di tipo torrenziale che hanno travolto e distrutto un centinaio di abitazioni e danneggiato moltissime strutture soprattutto nella contea di Santa Barbara hanno costretto circa ventimila persone all'evacuazione mentre i soccorsi con difficoltà cercano di fronteggiare la situazione; poi si sarebbe anche aggravato il bilancio delle vittime (almeno diciassette) mentre ancora si stanno cercando alcuni dispersi. Si parla di muri di fango compattati dalla forza dell'evento estremo vicino ad una zona recentemente devastata dagli incendi; inoltre, la principale autostrada della costa è chiusa in entrambe le direzioni e non potrà riaprire fino alla prossima settimana. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'annuncio che l'amministrazione americana starebbe valutando se rientrare nell'accordo climatico di Parigi sulla riduzione delle emissioni inquinanti.

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Gelo record nel nord-est degli Stati Uniti

Toccati record negativi per le temperature in Canada e soprattutto in molte città del nord-est degli Stati Uniti dove anche a causa di una tempesta caratterizzata da basse temperature e vento gelido si raggiungono anche i meno cinquanta gradi Celsius; poi una località sul monte Washington nel New Hampshire con quasi meno settanta si sarebbe classificata come uno dei posti più freddi del globo. Si parla di almeno venti vittime con impatto sulla salute della popolazione alle prese anche con difficoltà negli spostamenti fra cumuli di neve e lastroni di ghiaccio, a volte mancanza di energia elettrica, trasporti paralizzati con caos agli aeroporti dove è anche capitato che i passeggeri siano rimasti bloccati sui velivoli e poi dopo lungo tempo trasportati in località lontane rispetto alla destinazione prevista. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari la severa ondata di calore che sta attraversando l'Australia con forti disagi per la popolazione.

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Crolla un ponte in Perù per le forti piogge

Sarebbero sedici i dispersi a causa del crollo di un ponte su una vallata presso Kimbiri a circa centocinquanta chilometri a nord-est dalle rovine sulle montagne di Machu Picchu in seguito alle forti precipitazioni piovose che hanno interessato la zona, secondo le autorità che stanno organizzando i soccorsi con personale e mezzi quindici persone del gruppo che stava attraversando il ponte sono state tratte in salvo anche se ferite e quindi portate all'ospedale ma le altre sono state trascinate via dalle acque in piena per le piogge del fiume che scorre sotto il ponte, costruito nel 2015 e chiuso per manutenzione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la tempesta "Eleanor" caratterizzata da forti raffiche di vento che sta attraversando l'Europa avrebbe causato una vittima nelle Alpi francesi, poi si parla di quindici feriti nel paese oltre a duecentoventimila persone rimaste senza energia elettrica.

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Siccità prolungata e maltempo in Sri Lanka

La raccolta di riso che è la principale coltivazione e risorsa alimentare in Sri Lanka che dipende dalle piogge monsoniche è ostacolata dalla prolungata siccità con conseguente perdita del raccolto lo scorso anno per tre stagioni consecutive e secondo le autorità sarebbero state colpite da questa condizione climatica sfavorevole quasi trecentomila persone in cinque distretti del nord (Puttalam, Kurunegala, Vavuniya, Anuradhapura e Mannar); poi da considerare che sono state oltre duecento le vittime l'anno scorso a causa del maltempo caratterizzato da inondazioni, frane e forte vento. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che uno studio effettuato da ricercatori americani avrebbe rilevato il notevole impatto negativo sulla popolazione specialmente di età avanzata dell'esposizione per brevi periodi di tempo ad inquinanti atmosferici come particolato sottile ed ozono specialmente da Aprile a Settembre.

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Centinaia di pescatori indiani ancora dispersi

Dopo tre settimane dal passaggio del ciclone "Ockhi" nel sud dell'India risultano ancora dispersi seicentosessantuno pescatori la maggior parte dei quali provenienti dal Tamil Nadu e dal Kerala che con le loro fragili imbarcazioni (spesso rudimentali) si erano spinti in mare aperto e sono stati sorpresi da venti con picchi ad oltre centotrenta chilometri orari che hanno trascinato via lontanissimo le barche, per una vicenda che ha fatto anche discutere per le scarse informazioni riguardo all'allerta meteo fornite ai naviganti, poi ci sono state delle polemiche sulla tempestività dei soccorsi considerando che le ricerche stanno ancora continuando. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che le ultime linee guida dell'Unione Europea sembrerebbero continuare ad autorizzare la produzione di energia da impianti alimentati a carbone non rispettando gli accordi sulla riduzione delle emissioni di Parigi e nemmeno quelli precedenti.

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Difficoltà nelle Filippine per la tempesta tropicale

La popolazione di Mindanao che è l'isola principale, più grande e popolata (venti milioni di persone) delle Filippine si trova in difficoltà dopo il passaggio della tempesta tropicale "Tembin" perché secondo le autorità meno preparata di altre zone del paese a fronteggiare i forti vortici che di solito colpiscono con forti precipitazioni piovose e vento altre zone del paese. Difficoltà anche a portare i soccorsi in strade immerse nel fango, poi si parla di oltre duecentoquaranta vittime, centoquarantaquattro dispersi e quarantamila persone accolte nei campi di evacuazione dei circa settantamila che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni inondate dall'acqua; particolarmente colpito il villaggio di Dalama nelle montagne quasi interamente distrutto da frane ed inondazioni che hanno abbattuto centotre case. La tempesta tropicale con picchi di vento di oltre centoventi chilometri orari si starebbe spostando verso il Vietnam prendendo forza.

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Ancora maltempo sulle Filippine

Dopo la tempesta tropicale che qualche giorno fa ha causato almeno cinquanta vittime e trentuno dispersi danneggiando oltre diecimila abitazioni nelle Filippine centrali il maltempo caratterizzato da forte vento ed alte onde avrebbe fatto affondare un traghetto causando quattro vittime ed alcuni feriti. Dalla testimonianza di un passeggero è emerso che il traghetto con oltre duecentocinquanta persone a bordo è salpato per un leggero miglioramento delle condizioni meteo dal porto della città di Infanta nella provincia di Quezon per raggiungere l'isola di Polillo dopo che la partenza era stata rinviata, poi il forte vento a le alte onde hanno fatto oscillare l'imbarcazione che ha cominciato ad imbarcare acqua inclinandosi ed i passeggeri si sono spostati su un lato facendola affondare. Spesso nelle Filippine le imbarcazioni sono in cattive condizioni e le regole di sicurezza trascurate e si ricorda anche trenta anni fa la strage del traghetto Dona Paz.

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Terremoto sull'Isola di Giava in Indonesia

Sarebbero due le vittime a Giacarta a causa di un terremoto quantificabile di magnitudo 6.5 sull'Isola di Giava in Indonesia, si parla anche di decine di feriti per un bilancio provvisorio in attesa che le squadre di soccorso possano raggiungere gli edifici danneggiati in tutta l'isola; poi i media hanno mostrato scene di edifici ondeggianti con la gente che si riversava in strada. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che uno studio effettuato in Arkansas utilizzando un sistema tecnologico di controllo (basato su un avanzato algoritmo riguardo dati sismici) sulle piccole scosse causate dal fracking avrebbe evidenziato come le fratture sotto elevato stress diventino instabili e quindi possano scivolare generando un terremoto; infatti, le fratture idrauliche che si verificano nel sottosuolo iniettando liquidi ad alta pressione per far risalire in superficie petrolio e gas tendono a destabilizzare la faglia.

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Alcune foreste non ricrescono dopo gli incendi

In alcune zone dell'America a causa delle mutate condizioni del clima più caldo e del terreno più secco le foreste distrutte e rase al suolo dagli incendi tendono a non ricrescere non essendoci più le condizioni ambientali adatte per quel tipo di alberi che ricoprivano un terreno che ormai risulta degradato specialmente in aree di altitudine meno elevata e questo fenomeno è stato rilevato in parte anche in Canada. Gli incendi possono propagarsi più velocemente dove vi sono alberi morti abbattuti al suolo perché costituiscono una specie di carburante per il fuoco che aggredisce senza ostacoli il territorio in campo aperto, poi la perdita permanente delle foreste costituisce un danno all'intero ecosistema. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumentata la quota di ghiaccio che si sta sciogliendo nell'Artico mettendo anche a rischio le strutture che hanno fondamenta nel permafrost.

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Sono passati venti anni dall'accordo di Kyoto

Difficile fare un bilancio dei risultati ottenuti riguardo la riduzione delle emissioni inquinanti esattamente venti anni dopo la firma del protocollo di Kyoto in Giappone da parte di centocinquanta nazioni; infatti, sono stati fatti dei progressi soprattutto informando l'opinione pubblica della grave minaccia per l'umanità e della necessità dell'utilizzo di energie rinnovabili per evitare disastrosi cambiamenti climatici, ma l'obbiettivo principale dell'accordo che era la riduzione delle emissioni di biossido di carbonio nell'atmosfera non è stato raggiunto. Le emissioni di CO2 senza complessi e costosi sistemi di cattura rimarranno nell'atmosfera condizionando negativamente a lungo il clima del pianeta. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo di matrice Artica sta investendo l'Europa con bufere di neve in Scozia, freddo accompagnato da vento in molti paesi e a volte forti precipitazioni piovose.

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Ennesimo devastante incendio in California

Un vasto incendio sta interessando la famosa area di Bel-Air di Los Angeles ed altri focolai sono attivi nel sud della California, poi lo stesso forte vento che alimenta fiamme altissime sta rendendo pericolosa l'azione di aerei ed elicotteri antincendio costringendoli ad attendere al suolo che la situazione migliori considerando che sono essenziali insieme alle squadre di pompieri per spegnere gli incendi. Si parla di una vittima, centocinquantamila persone evacuate e di circa ventimila ettari di vegetazione già andati in fumo mentre sono chiuse le attività produttive e commerciali oltre alle scuole della zona. Come ormai accade sempre più frequentemente in California la combinazione di forte vento e sei mesi di mancanza di precipitazioni piovose che hanno reso la vegetazione piuttosto secca hanno favorito l'avanzare delle fiamme che hanno distrutto oltre centocinquanta strutture e minacciano centinaia di abitazioni.

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Timore per eruzione del vulcano Agung a Bali

L'intera isola di Bali sarebbe a rischio se il vulcano Gunung Agung dovesse accumulare grandi quantità di gas e poi eruttare, almeno secondo l'opinione di vulcanologi che avvertono che quattro milioni di persone potrebbero essere interessate dall'evento (con un minor pericolo per quelle più lontane dal monte a causa della caduta delle ceneri vulcaniche); poi per fare un esempio figurato dicono che è un po' come accade quando si scuote con forza una bottiglia di bevanda gassata e si decida di togliere improvvisamente il tappo con il risultato che quasi tutto il liquido contenuto esce rapidamente. I vulcani eruttano per un cambio di pressione del magma e anche se si è liberata recentemente una parte della camera magmatica in circa cinquanta anni di quiescenza molto gas potrebbe essersi accumulato, considerando anche che il cosiddetto "anello di fuoco" è una zona notoriamente molto attiva della crosta terrestre.

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La plastica alimenta la domanda di petrolio

La produzione di materie plastiche dovrebbe far aumentare un poco il prossimo anno la richiesta di petrolio di Cina ed America, almeno secondo l'opinione di esperti del settore petrolchimico riuniti a Dubai che sostengono che questo aumento deriva dalla produzione di etano e propano che sono alla base delle materie plastiche. L'economia cinese nonostante un lieve rallentamento mantiene sempre alta la domanda di prodotti petroliferi e vari derivati con impatto devastante sull'ambiente anche se alcuni dicono che l'opinione pubblica provata da inquinamento di aria, acqua ed alimenti a livelli insopportabili richiede un cambio di rotta ed il passaggio ad un'economia più sostenibile. Per quanto riguarda invece l'America la tendenza sembrerebbe quasi opposta con aumento dello sfruttamento di vecchi giacimenti con la tecnica del fracking e la ricerca di nuovi in aree inesplorate considerate come ecosistemi molto fragili.

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Eruzione del vulcano Gunung Agung a Bali

Dopo due mesi di allerta l'eruzione del vulcano Gunung Agung a Bali in Indonesia ha costretto all'evacuazione di oltre quarantamila abitanti, ma si parla di circa centomila persone interessate dall'evento, le autorità avevano già predisposto i centri di rifugio mentre i vi sono difficoltà per i turisti rimasti bloccati sull'isola a causa della cancellazione dei voli dal momento che le ceneri vulcaniche sono arrivate a quattromila metri di altezza oscurando completamente il cielo con densi nuvoloni ed i media trasmettono immagini spettacolari dell'eruzione con esplosioni, lancio di lapilli e colate laviche come roventi torrenti dalle pendici della montagna; poi le previsioni annunciano precipitazioni piovose che potrebbero peggiorare la situazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che a New Delhi in India l'aria continua ad essere irrespirabile per lo smog anche a causa dell'assenza di vento e per la forte umidità.

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L'Irlanda non riduce le emissioni inquinanti

In quello che viene definito come indice delle prestazioni annuali riguardo la riduzione delle emissioni inquinanti l'Irlanda è scesa di ventotto posti rispetto allo scorso anno ed ora si ritrova molto in basso in questa classifica; inoltre, questo significa che sarà uno dei pochi paesi europei a non raggiungere gli obiettivi di riduzione fissati per il 2020 dal momento che l'attenzione prestata riguardo ai gas ad effetto serra è molto bassa ed anche altri parametri monitorati. La chiusura della conferenza sul clima "COP23" a Bonn poi ha evidenziato un quadro piuttosto pessimista della situazione con tante proposte per la cattura del biossido di carbonio dall'atmosfera (decine di miliardi di tonnellate immesse ogni anno) che o sono troppo costose o difficilmente realizzabili e l'unica soluzione che rimane in pratica si riduce alla riforestazione e cercare di piantare più piante possibile in ogni luogo disponibile che possano riassorbire il CO2.

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Tel:   338 1809310          Data:    17/11/2017                         n:   3617      


Procreazione responsabile per un clima sostenibile

Ormai risulta chiaro che se la popolazione mondiale continuerà a crescere ai ritmi attuali il pianeta non potrà soddisfare le richieste di nuove risorse e le emissioni non sostenibili continueranno ad alimentare i cambiamenti climatici in un pericoloso ciclo vizioso; quindi alcuni avvisano che bisognerebbe mirare ad una procreazione responsabile anche se non mancano le polemiche ed evidentemente questa proposta non è indirizzata ai paesi che in controtendenza si stanno spopolando. Avere un figlio in meno secondo i ricercatori è quantificabile come potenziale di riduzione delle emissioni inquinanti migliore di oltre venti volte rispetto ad altre "scelte ecologiche", poi un bambino che nasce in una società caratterizzata da consumi sproporzionati non in equilibrio con l'ambiente avrà probabilmente abitudini sregolate ed una pesante impronta ecologica anche se questa può essere una provocazione ad adottare stili di vita più ecologici.

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Tel:   338 1809310          Data:    15/11/2017                         n:   3615      


Uccelli indeboliti e disorientati da pesticidi

Dei comuni pesticidi che si utilizzano sui semi in microgranuli di organofosfati prima che vengano piantati nel terreno ed i neonicotinoidi causerebbero la perdita di peso in piccoli uccelli migratori che non sarebbero nemmeno più capaci di trovare l'orientamento verso il nord, almeno secondo una ricerca canadese che avrebbe provato a somministrare agli uccellini divisi in tre gruppi rispettivamente una dose veramente piccola (incidentale), una in quantità maggiore ma sempre molto piccola e nessuna dose. I risultati sono stati definiti drammatici verificando dopo tre giorni con la dose piccola i passeri con livrea coronata di bianco sul capo avevano perso il diciassette percento di peso e con quella più grande il venticinque oltre alla perdita della capacità di individuare il nord. I dati monitorati precedentemente nel 2016 confermerebbero che la popolazione degli uccellini migratori sarebbe calata di un miliardo e mezzo dal 1970.

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Alberi a Positano e basta grandi navi a Venezia

Dopo le piogge torrenziali che hanno causato danni e disagi sulla costiera amalfitana e all'incantevole Positano in Campania è emersa l'esigenza di piantare alberi sulle colline circostanti; infatti, gli incendi estivi distruggendo la vegetazione hanno aumentato il dissesto idrogeologico di questa fragile zona. Spostandosi a Venezia pare che entro tre o quattro anni non sarà più possibile alle navi di oltre cinquantacinquemila tonnellate di entrare nel bacino di San Marco deturpando in questo modo la vista da cartolina offerta dalla famosa piazza e con notevoli problemi ambientali anche se alcuni sostengono che fare entrare le grandi navi da crociera nella laguna verso Porto Marghera non migliorerà molto la situazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che la Siria sarebbe intenzionata ad aderire agli accordi climatici di Parigi lasciando gli U.S.A. come unico paese non firmatario.

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Un tifone colpisce il Vietnam

Sarebbero almeno ventisette le vittime e ventidue i dispersi in Vietnam a causa del tifone "Damrey", poi oltre trentamila persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni con circa quarantamila case danneggiate, oltre seicentoventi in alcune località completamente distrutte soprattutto sulle coste dove sono affondate centinaia di barche, interruzioni dell'energia elettrica in vaste zone, alberi sradicati e inondazioni. Le previsioni meteo avvertono che forte vento e piogge torrenziali potrebbero continuare a sferzare il paese con inondazioni forse anche peggiori. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che migliaia di persone hanno protestato a Bonn in Germania in occasione dell'inizio della conferenza sul clima COP23 chiedendo un'immediata fase di uscita dall'era del carbone facendo notare come il summit si svolga a cinquanta chilometri dalla maggiore fonte di emissione di CO2 in Europa.

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Piogge torrenziali in India nel Tamil Nadu

Una vasta area ciclonica che insiste sull'India da alcuni giorni e in particolare sul Tamil Nadu sta causando precipitazioni piovose torrenziali facendo registrare nella capitale Chennai (o Madras) quasi cinquanta centimetri di pioggia causando disagi con chiusura di scuole ed attività, strade inondate e diventate come torrenti, mentre le autorità hanno provveduto a fornire delle elettropompe supplementari per drenare l'acqua nelle aree inondate; poi si parla in altri distretti del paese di due ragazze fulminate dalla corrente elettrica a causa di cavi scoperti che sommersi dall'acqua piovana hanno favorito le scosse risultate fatali. Le previsioni meteo annunciano ancora brutto tempo con molte famiglie invitate a raggiungere i locali di evacuazione predisposti. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari (con situazione meteo opposta) la siccità in Italia specialmente per alcune regioni nel nord con grave danno all'agricoltura.

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Polemiche per gli incendi e siccità in Italia

Mentre continuano gli incendi in Piemonte con nuovi fronti di fuoco che si sono estesi alla Lombardia dove già sono andati in fumo cinquecento ettari di bosco sono scoppiate anche delle polemiche su come sono state gestite le operazioni si spegnimento a causa del depotenziamento del settore adibito alla pulizia dei territorio e dei boschi con conseguente abbondante presenza di vegetazione secca che ha favorito gli incendi; poi dopo la stagione estiva alcuni aerei antincendio sono in manutenzione e si è dovuto ricorrere a velivoli prestati da altri paesi. Non migliore la situazione dal punto di vista della siccità con zone completamente a secco e rifornite con autobotti come in provincia di Parma con grave danno alla produzione agricola e casearia spesso a causa della mancata realizzazione di opere di accumulo idrico. Spostando l'attenzione ad altri scenari da segnalare l'ondata di mal tempo che ha attraversato l'Europa con vittime e danni.

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Due settimane di incendi in Piemonte

Numerosi fronti di fuoco di origine dolosa stanno interessando da oltre due settimane boschi e vegetazione in vaste aree montuose del Piemonte e soprattutto la Valle di Susa, il particolato sottile che si sprigiona dagli incendi con lunghissime colonne di fumo ben visibili da satellite preoccupa per l'aumento di inquinamento nella pianura padana (chiusa fra le montagne senza "finestre di ventilazione") anche a causa dell'alta pressione che favorisce l'accumulo degli inquinanti. Si parla della peggiore siccità degli ultimi cento anni con fiumi ridotti a rivoli con poca acqua, vegetazione e suolo piuttosto secchi che favoriscono gli incendi che i pompieri non riescono a fronteggiare. Cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che i ricercatori avrebbero messo a punto in via sperimentale un algoritmo per prevedere i terremoti che analizza segnali acustici, interazioni di scosse e minimi movimenti precursori del sisma.

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Un tifone sferza il Giappone

Sarebbero almeno due le vittime del tifone denominato "Lan" che ha toccato inizialmente le coste centrali del Giappone nel Pacifico spostandosi accompagnato da forti precipitazioni piovose e violenti picchi di vento che hanno causato diversi danni nella prefettura di Ibaraki e poi in quella di Shizuoka. La città di di Shingu nella Wakamaya ha fatto registrare ottocento millimetri di pioggia e il fiume Uda nella prefettura di Mie è esondato, poi una strada nella prefettura di Shiga è franata di oltre dieci metri. Si parla anche di un disperso e di disagi per la popolazione ed i trasporti comunque le previsioni meteo annunciano che il tifone dovrebbe essere degradato a ciclone extratropicale. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che pioggia e vento hanno spazzato via in gran parte l'insalubre cappa di smog che persisteva da lungo tempo sulla pianura padana, ma rimangono tutti i problemi strutturali che hanno causato l'inquinamento.

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Ventesimo tifone sferza la Cina

L'ennesimo tifone denominato "Khanun" ha colpito varie province della Cina (Guangdong, Hainan, Zhejiang, Fujian e Guangxi) con oltre novecentosettantamila abitanti interessati dall'evento estremo che ha costretto all'evacuazione di oltre quattrocentomila persone ed oltre novecento hanno richiesto interventi di emergenza; poi quasi cento case sarebbero crollate ed oltre cinquantaquattromila ettari di coltivazioni danneggiati di cui cinquecento distrutti. Particolarmente colpita la provincia Zhejiang nell'est del paese dal punto di vista economico, il Guangdong da quello dei disagi per il maggior numero di evacuazioni. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che dense nubi di cenere vulcanica stanno uscendo dal monte Sinabung nel nord di Sumatra e che in Portogallo la pioggia ha spento gli incendi ma non le polemiche per come sono stati organizzati i soccorsi alle famiglie che si sono ritrovate circondate dal fuoco.

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Un uragano si avvicina all'Irlanda

Le autorità irlandesi hanno avvertito la popolazione di evitare i viaggi non essenziali, prudenza ed adottare misure di prevenzione anche utilizzando sacchi di sabbia per l'arrivo dell'uragano "Ophelia" che ha perso parzialmente forza ma costituisce ancora un pericolo tanto che è stata dichiarata un'allerta rossa e sono state chiuse le scuole. Ci si aspetta inondazioni sulle coste a causa dei venti con picchi che raggiungono i centotrenta chilometri orari e interruzioni delle linee elettriche che forniscono energia oltre ad altri disservizi per questo evento estremo che potrebbe essere comparabile all'uragano "Debbie" (che causò dodici vittime nel 1961); poi ci si aspetta che il vortice depotenziato raggiunga Scozia ed Inghilterra. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che degli incendi in Galizia nel nord-ovest della Spagna e in Portogallo con numerosi fronti di fuoco avrebbero causato decine di vittime.

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Depressione tropicale in Vietnam con forti piogge

Una depressione tropicale caratterizzata da precipitazioni piovose di tipo torrenziale sta attraversando il Vietnam, si parla di oltre cinquanta vittime e decine di dispersi per inondazioni e frane nel nord e centro del paese, poi oltre mille abitazioni sarebbero state distrutte, sedicimila sommerse, danni alle infrastrutture e ai raccolti agricoli, difficoltà a muoversi per le strade inondate; in particolare colpita duramente dall'ondata di mal tempo la provincia di Hoa Binh nel nord. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che l'uragano "Ophelia" classificato di categoria uno si sta avvicinando lentamente alle isole Azzorre in controtendenza rispetto ad altre formazioni cicloniche che hanno preso forza e sono diventati uragani che si sono diretti verso i Caraibi e l'America; infatti, secondo le previsioni meteo la traiettoria prevista più o meno verso l'Inghilterra anche se per il momento è difficile dire se cambierà percorso o se perderà potenza.

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Continuano gli incendi disastrosi in California

La situazione riguardo gli incendi che stanno devastando alcune contee della California rimane invariata ed il bilancio provvisorio delle vittime è salito a quindici, decine i dispersi ed un centinaio i feriti; poi a Santa Rosa (novanta chilometri a nord di San Francisco) i pompieri cercano di fronteggiare un nuovo fronte di fuoco presso l'area di Oakmont gettando con velivoli dal cielo del liquido ritardante. Le testimonianze parlano di scene di devastazione mai viste prima con fiamme che avanzavano in modo rapidissimo e un calore fortissimo tanto che i vetri delle auto si sono sciolti e l'alluminio è diventato liquido, duemila fra case ed attività commerciali distrutte e spesso rase al suolo, poi continuano le evacuazioni di migliaia di persone. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che a Porto Rico ancora in gran parte mancano energia e comunicazioni telefoniche a causa dal recente uragano (quarantatre le vittime).

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New Orleans si prepara all'arrivo di un uragano

Sono già stati approntati molti centri di evacuazione a New Orleans dove la popolazione potrà trovare rifugio al passaggio dell'uragano "Nate" ora classificato di categoria uno e che sembra prendere sempre più forza tanto che secondo le previsioni meteo la combinazione fra alte onde sulla costa, precipitazioni piovose torrenziali e forti sferzate di vento di un uragano di categoria due potrebbero causare gravi danni alla città e in aree costiere della Louisiana; poi a seconda del percorso che seguirà il vortice anche Alabama e Texas dovranno prepararsi opportunamente. Si tratta di una stagione definita come eccezionale per gli uragani con danni enormi, vaste aree devastate e alcune zone ad esempio dei Caraibi che ancora fanno fatica a riprendersi e tornare alla normalità. Quest'ultimo uragano ha già causato oltre trenta vittime nell'America centrale mentre ancora si stanno cercando diversi dispersi fra le molte case e strutture danneggiate.

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Milioni di persone affamate in Kenya per la siccità

La siccità che da tempo sta colpendo il Kenya aggravata da scarse precipitazioni piovose alla fine del 2016 nella stagione delle piogge ha costretto quasi tre milioni e mezzo di persone alla richiesta di assistenza, soprattutto di cibo; infatti, la popolazione spesso nomade vive principalmente di pastorizia ed i capi di bestiame sono stati decimati a causa della siccità (particolarmente colpita la comunità nomade dei Samburu); poi manca anche il latte per i bambini che soffrono per malnutrizione. Gli sforzi degli agricoltori sono resi inutili dall'aridità del terreno ed organizzazioni internazionali hanno distribuito aiuti per fronteggiare la situazione e con un progetto di sviluppo per l'economia regionale. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che sulle isole Salomone nel Pacifico del Sud il rialzo del livello del mare sta mettendo a dura prova la sopravvivenza degli abitanti e molti villaggi sono stati devastati.

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Evacuazione di massa su un'isola delle Vanuatu

In seguito ad un'eruzione vulcanica sull'isola Ambae delle Vanuatu che ha reso inservibili le risorse di acqua potabile le autorità hanno attuato delle iniziative di evacuazione su larga scala con undicimila residenti imbarcati su ogni tipo di imbarcazione (comprese canoe) per poter raggiungere i centri di accoglienza nelle isole limitrofe di Maewo, Pentecost e Santo; invece per malati, anziani e disabili sono stati organizzati dei voli su aerei charter. Notevoli i disagi per la popolazione perché i centri di evacuazione sono sovraffollati e le autorità che hanno chiesto aiuti internazionali stanno cercando di ricollocare molte persone non riuscendo a fronteggiare l'emergenza. Le Vanuatu che si trovano nel Mar dei Coralli nel cosiddetto anello di fuoco del Pacifico del Sud sono molto soggette ad attività tellurica per la frizione delle placche tettoniche e da qualche settimana il vulcano Manara Voui sta eruttando rocce e polveri.

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Frane per piogge torrenziali in Uganda

Sarebbero dodici le vittime, dieci i dispersi e diversi i feriti nel villaggio di Nfasha nel distretto Rubanda per una frana causata da precipitazioni piovose torrenziali che stanno interessando l'Uganda circa ad un mese di distanza da un altro evento franoso accaduto nel distretto di Sironko; le autorità hanno affermato che la seconda stagione delle piogge non è nella normalità climatica del periodo con effetti di tipo disastroso e frane in varie zone del paese. Cambiando argomento da segnalare altre emergenze naturalistiche dal momento che a Bali in Indonesia il vulcano Gunung Agung potrebbe eruttare da un momento all'altro con massima allerta e ampliamento dell'area di evacuazione mentre spostando l'attenzione alle isole Vanuatu ottomila persone sarebbero state evacuate in seguito all'eruzione nei giorni scorsi del vulcano sull'isola Lombenben ed ora si ritrovano con scarse riserve di cibo, acqua ed altre risorse basilari.

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Situazione di emergenza a Porto Rico

Le autorità che non riescono a comunicare con gran parte della popolazione colpita recentemente da un uragano definiscono la situazione estremamente pericolosa a causa del cedimento strutturale della diga Guajataca con il conseguente rischio di inondazione di vaste aree dell'isola (territorio U.S.A.); con circa settantamila persone interessate dall'ordine di evacuazione, poi chi cerca di raggiungere i già sovraffolati rifugi fa fatica a muoversi su strade ingombre di detriti. Ci sarebbero anche delle vittime mentre è salito ad oltre venti quello relativo alle altre isole caraibiche anche se si tratta di un bilancio provvisorio con danni ancora da quantificare per l'impossibilità di raggiungere alcune delle zone più colpite. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un "misterioso" terremoto in Corea del Nord, forse per un normale movimento tellurico oppure un tunnel collassato o un ordigno atomico.

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Ricerche fra le macerie dopo terremoto in Messico

Proseguono le ricerche delle squadre di soccorso sotto le macerie di numerosi edifici crollati a Città del Messico per il forte terremoto di tre giorni fa che avrebbe causato oltre duecentosettanta vittime, ma non vi sono più speranze per i bambini sepolti dal crollo di una scuola che avevano mobilitato l'attenzione dei media, poi si intrecciano le storie dei salvataggi con quelle di disinformazione (qualcuno aveva sentito sotto la scuola voci che richiedevano aiuto, poi si parlava di una inesistente bambina salvata). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che anche nelle isole caraibiche recentemente colpite dall'ennesimo uragano si stanno cercando dei dispersi (una decina le vittime) e si teme per eventuali epidemie considerando che la situazione sul piano sanitario era già difficile a causa del precedente vortice per la mancanza di acqua potabile, energia e condizioni di vita davvero precarie.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/09/2017                         n:   3570      


Terremoto in Messico ed uragano nei Caraibi

Sarebbero almeno duecentoventi le vittime in Messico a causa di un terremoto di magnitudo 7.1 che con due forti scosse hanno colpito lo stato centrale di Puebla dove si trova la metropoli di Città del Messico proprio mentre si stava tenendo un'esercitazione in memoria del sisma devastante del 1985 che causò circa diecimila vittime; poi bisogna tenere presente che solo due settimane fa si contavano almeno novanta vittime per un terremoto localizzato nel sud del paese. Le immagini dei media locali ora mostrano palazzine che crollano, incendi, danni alle sovrastrutture e panico nella popolazione mentre si scava fra le macerie dei molti edifici collassati (fra cui una scuola) e quindi ci si aspetta che il bilancio delle vittime possa molto aumentare. Spostando l'attenzione ai Caraibi un uragano classificato di categoria cinque sta sferzando con violenza molte isole e si sta avvicinando pericolosamente a Porto Rico e le isole Vergini.

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Maltempo in Romania e questione climatica

Sarebbero cinque le vittime dell'ondata di mal tempo che ha colpito l'ovest della Romania causando anche decine di feriti e danni a causa di una perturbazione caratterizzata da forte vento e precipitazioni piovose di tipo torrenziale mentre vi sarebbe ancora un'allerta meteo perché secondo le previsioni questa tempesta che ha attraversato anche altri paesi limitrofi è ancora potenzialmente pericolosa; inoltre, le autorità si sono mobilitate per gestire la situazione di crisi con efficienza. Da segnalare per quanto riguarda la questione climatica il recente parziale ripensamento dell'amministrazione americana a voler trattare su alcuni punti dell'accordo climatico di Parigi mantenendo in pratica le posizioni di scetticismo riguardo i cambiamenti climatici, ma ad esempio la Florida recentemente colpita da un uragano di inusuali dimensioni è ancora alle prese con inondazioni, evacuazioni e mancanza di energia elettrica in vaste zone.

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Tempesta tropicale sulle Filippine

Sarebbero cinque le vittime e sei i dispersi della tempesta tropicale che ha colpito le Filippine ed oltre settemilacinquecento persone sono state interessate da alluvioni e frane in Metro Manila e province limitrofe a nord e sud della capitale del paese dove due giorni di forte vento e piogge torrenziali provocate dal vortice hanno sferzato vaste aree nell'isola principale Luzon; ma gli ultimi bollettini meteo segnalano come la situazione sia ormai migliorata. Da segnalare cambiando argomento spostando l'attenzione ad altri scenari da segnalare che in Florida milioni di persone sono ancora senza energia elettrica a causa dell'uragano "Irma" (ventitre le vittime ?) mentre le riparazioni delle linee elettriche procedono lentamente e sulla costa ovest gli utenti dovranno aspettare ancora una decina di giorni; inoltre, il novanta percento delle abitazioni delle Florida Keys ha subito danni ed un quarto quelle distrutte.

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Maltempo in Italia con precipitazioni torrenziali

Sarebbero sette le vittime a Livorno a causa delle precipitazioni piovose torrenziali che hanno colpito varie zone in Italia con nubifragi che hanno in pratica scaricato in poche ore la pioggia che non era caduta nei mesi estivi ed aveva provocato seri problemi alle coltivazioni. Polemiche per la mancata pulizia di canali e tombini che non hanno consentito il deflusso dell'acqua, poi nel caso della Toscana non era stata diramata l'allerta rossa come per la Liguria e quindi la situazione di pericolo forse è stata in parte sottovalutata anche se pare che le varie criticità siano da imputare al dissesto idrogeologico (in questo caso ad esempio intombare un fiume per costruirci sopra un caseggiato sotto il piano stradale). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che l'uragano "Irma" avrebbe causato una trentina di vittime nei Caraibi, tre in Florida con blackout, evacuazioni di massa e danni considerevoli.

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Oceani più caldi ed uragani più forti

L'analisi dell'uragano dei dati relativi ad "Irma" grande come la Francia con un occhio del ciclone enorme e definito come di dimensioni inusuali lasciano poco dubbi sul fatto che ad oceani più caldi corrispondono maggiori formazioni cicloniche che poi tendono più facilmente a prendere forza diventando uragani e tornado; infatti, altri due vortici si sono formati quasi contemporaneamente ad Irma. Nel frattempo continua la devastante azione dell'uragano sulle isole caraibiche (paradisi trasformati in cumuli di macerie dove è anche difficile muoversi ed individuare i numerosi dispersi) e la popolazione in molte zone si sta preparando all'arrivo dell'uragano e ad esempio a Cuba si parla di trentamila turisti evacuati dalle rinomate località sulle spiagge, a Miami centocinquantamila, in Florida evacuazione di massa abbastanza caotica con file lunghissime sulle strade congestionate e assalto a supermercati ed alle pompe di carburante.

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Un uragano prende forza nei Caraibi

L'uragano che era stato denominato "Irma" quantificabile di categoria tre nell'est dell'Atlantico ha preso forza nei Caraibi passando a categoria quattro e quindi potenzialmente molto pericoloso quando raggiungerà le coste. Le autorità di Porto Rico hanno dichiarato lo stato di emergenza stanziando una grossa somma nonostante le difficoltà economiche dell'amministrazione oltre a stabilire un blocco contro l'aumento di beni di prima necessità che include non solo cibo, acqua e farmaci, ma anche generatori energetici e batterie. Stato di emergenza anche per la Florida ancora alle prese con i danni del precedente uragano, considerando che ci sono state anche delle polemiche su come gestire la situazione dal momento che per salvare vite umane evacuare zone densamente popolate è sempre problematico, poi sul fatto che sarebbe necessario avere assicurazioni per questi tipi di eventi e preventivare altri tipi di iniziative in questo senso.

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Una tempesta tropicale sferza il Messico

Sarebbero almeno sette le vittime a causa della tempesta tropicale denominata "Lidia" che ha anche sferzato con forte vento e precipitazioni piovose torrenziali molte località turistiche del Messico inondando le strade con circa millequattrocento persone costrette a raggiungere i rifugi e ventimila turisti in difficoltà anche perché i voli aerei sono sospesi. Il vortice è stato localizzato inizialmente a circa centoquindici chilometri a sud di Santa Rosalia in Messico e secondo le previsioni potrebbe spostarsi e raggiungere il sud delle California, del Nevada e dell'Arizona; poi pare che sia in arrivo anche il forte tifone "Irma". Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che si è aggravata la situazione nella zona di Houston interessata recentemente da inondazioni (otre quaranta vittime ?) a causa dell'acqua contaminata dai prodotti chimici riversati dalle numerose aziende della zona industriale.

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Ancora piogge torrenziali in Texas

Le previsioni meteo avvertono la popolazione già provata dalle recenti inondazioni che hanno interessato tredici milioni di persone e causato una decina le vittime ulteriori precipitazioni piovose di eccezionali intensità in Texas per la tempesta tropicale "Harvey" poi il vortice potrebbe raggiungere la Louisiana spostandosi verso il Golfo del Messico. La situazione di emergenza appare difficile da gestire con trentamila persone che sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni e disagi in genere per la difficoltà negli spostamenti ed anche per accedere ai servizi sanitari; in particolare si teme per i livelli raggiunti dal fiume Brazos mentre già si è proceduto ad evacuare le zone che potrebbero essere inondate. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Italia dopo il notevole aumento degli incendi dolosi alcuni propongono ricompense per chi fornisce informazioni utili ad individuare i responsabili.

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Un uragano raggiunge il Texas

Timore sulle coste del Texas dopo l'arrivo di una tempesta tropicale che ha preso forza fino ad essere classificata come uragano di categoria tre e denominato "Harvey"; il vortice avrebbe già toccato la costa presso Corpus Christi e Galveston con folate di vento che sfiorano i duecento chilometri orari e forti precipitazioni piovose, poi le immagini fornite dai media mostrano lunghe file di auto sulle strade di persone che cercano di raggiungere nel traffico congestionato i centri di evacuazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Italia gli incendi non hanno risparmiato una foresta dichiarata monumento naturale sul monte Giano presso Rieti (ventimila pini piantati nel 1939 che continuavano a formare le discutibili lettere Dux nonostante le successive vicende storiche); inoltre, vi sono delle polemiche riguardo la qualità costruttiva delle abitazioni spesso abusive colpite dal terremoto ad Ischia.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/08/2017                         n:   3546      


Forte tifone investe la Cina

Sarebbero sedici le vittime del tifone denominato "Hato" il tredicesimo della stagione che ha investito la Cina a partire dalla città Zhuhai nella provincia del Guangdong e muovendosi molto velocemente rispetto ad altri vortici con gran quantità di precipitazioni piovose e folate di vento a centosessanta chilometri orari. Le autorità che hanno lanciato un'allerta per possibili frane, inondazioni ed altri disastri geologici hanno provveduto ad evacuare circa ventisettemila persone in rifugi temporanei con oltre seicento ettari di coltivazioni danneggiate mentre si cercano dei dispersi e si contano i danni con oltre duemila alberi sradicati, segnali divelti, recinzioni abbattute ed interruzioni della fornitura elettrica; poi la flotta di di circa dodicimila barche da pesca è stata costretta a rientrare nei porti. Danni anche ad Hong Kong con cancellazioni di voli e difficoltà nei trasporti, si parla di diversi feriti e danni ancora da quantificare.

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Inondazioni in India con difficoltà nei trasporti

Le piogge monsoniche che stanno interessando vaste aree dell'asia hanno causato inondazioni in India con strade e ferrovie sommerse dall'acqua ad esempio nel Bengala e le autorità hanno chiesto di incrementare il numero dei voli aerei per consentire un qualche collegamento in zone che risultano isolate del paese; nel frattempo sta continuamente aumentando il numero delle vittime per le intense precipitazioni piovose con una situazione particolarmente difficile in Bihar dove bisogna fronteggiare diverse problematiche sanitarie anche con l'utilizzo di imbarcazioni allestite come ambulanze (un centinaio le vittime). In Bangladesh ci sarebbero cinquantasei vittime, milioni di persone interessate dalle piogge incessanti, con duecentomila case distrutte e quasi cinquecentottantamila ettari di coltivazioni sommerse dall'acqua; poi due ragazzini hanno perso la vita mentre si scattavano un "selfi" sulle strade inondate.

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Inondazioni a Freetown in Sierra Leone

Sarebbero almeno trecentododici le vittime e decine i feriti delle inondazioni che hanno colpito la Sierra leone ed in particolare la capitale Freetown investita da un torrente di fango e detriti che ha distrutto o danneggiato molte fragili abitazioni spesso abusive nei quartieri poveri; circa duemila i senzatetto, considerando che le forti precipitazioni piovose sono diventate frequenti nel paese ma questa volta le piogge sono state davvero torrenziali provocando frane e smottamenti ed anche la situazione sanitaria è abbastanza difficile. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari ma rimanendo su tematiche naturalistiche il gran numero di incendi che nel globo stanno divorando decine di migliaia di ettari di vegetazione resa secca dalla siccità (si tratta quasi sempre di roghi dolosi); poi si sarebbe aggravato il bilancio delle vittime in Nepal, India e Bangladesh a causa delle intense piogge monsoniche che stanno interessando vaste aree.

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Crescente inquinamento globale di CO2

La concentrazione media globale di biossido di carbonio monitorata nel 2016 sfiora le quattrocentotre parti per milione, quindi con un incremento di tre punti e mezzo rispetto al 2015 e facendo registrare il maggior incremento annuale osservato da cinquantotto anni, poi anche le concentrazioni di metano e di ossido di azoto avrebbero toccato nuovi record nel 2016, che si conferma l'anno più caldo. Nel 1993 i satelliti hanno cominciato a monitorare il livello del mare che si è alzato di oltre ottantadue millimetri nel 2016 ed in genere tutti gli indicatori segnalano un preoccupante crescente inquinamento con alte temperature superficiali. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare l'ondata di maltempo che ha colpito l'Italia causando tre vittime (per cause correlate) e decine di feriti, con danni e notevoli disagi ad esempio per i turisti in Veneto e stato di emergenza nel Friuli.

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Serie di scosse telluriche in Cina

Sarebbero diciannove le vittime, duecentoquaranta i feriti e centinaia di migliaia le case danneggiate per un sisma di magnitudo 6.5 che ha colpito il Sichuan nel sud-ovest della Cina, ma si tratta di un bilancio provvisorio dal momento che un gruppo di un centinaio di turisti stava visitando la zona protetta del parco nazionale di Jiuzhai che è stata interessata dal terremoto rimanendo intrappolati; poi vi è stato un altro sisma questa volta nello Xinjiang di magnitudo 6.6 con seguente sciame sismico ed almeno una forte scossa di assestamento a quanto pare senza vittime. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il notevole impatto climatico sul pianeta degli animali domestici; infatti, dare da mangiare a cani e gatti (abbondanti porzioni di carne in bocconcini per animali spesso anche obesi o sovrappeso) mette in moto tutta una serie di meccanismi molto inquinanti che contribuiscono ad aumentare il surriscaldamento del pianeta.

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Tel:   338 1809310          Data:    09/08/2017                         n:   3530      


Maltempo in Italia, caldo in Spagna e nei Balcani

Sarebbero quattro le vittime in Italia per l'ondata di maltempo con nubifragi che ha investito le regioni settentrionali mentre in quelle centro-meridionali persiste il gran caldo che favorisce gli incendi ed anche in Spagna e nei Balcani si parla di temperature anomale con temperature ben al di sopra dei quaranta gradi Celsius. In Slovenia a millecinquecento metri di altitudine sono stati registrati di notte oltre venti gradi Celsius e quindi si tratterebbe della prima notte tropicale per questa zona delle Alpi e a Belgrado, capitale della Serbia, quasi si fa fatica a respirare per il clima afoso (poi anche in Romania si parla di due vittime per il caldo). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare la richiesta dell'amministrazione americana di uscita dagli accordi climatici di Parigi formalizzata alle Nazioni Unite, ma la legislazione già approvata in teoria non lo consentirebbe fino al novembre 2019.

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Tel:   338 1809310          Data:    07/08/2017                         n:   3528      


Ondate di calore con alte temperature ed umidità

Ci si aspetta che le ondate di calore estive aumenteranno di anno in anno con combinazioni fra alte temperature ed alta percentuale di umidità che a lungo termine potrebbero anche essere fatali (per la fine del secolo in zone dell'India e del Bangladesh supereranno i limiti di sopportazione umana se non saranno ridotte le emissioni inquinanti), ma il pericolo maggiore secondo alcuni sarà per le isole di calore a causa di territori a forte urbanizzazione che tendono a concentrare caldo ed umidità senza che vi sia un salutare ricambio d'aria. Già ora ad esempio in Italia l'anticiclone di origine africana causa nelle zone interne picchi di temperatura che si avvicinano ai quaranta gradi Celsius e spesso capita che vi sia molta umidità causando una sensazione di forte disagio, poi l'aria calda ed umida tende a concentrarsi fino alle ore serali e a volte anche di notte non consentendo all'organismo un salutare recupero.

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Tel:   338 1809310          Data:    04/08/2017                         n:   3526      


Polemiche riguardo incendi in Francia

In seguito agli incendi che in varie zone della Francia hanno bruciato circa cinquemila ettari di vegetazione oltre ad obbligare ad esempio nel Var ad evacuare oltre dodicimila persone sono sorte delle polemiche riguardo la mancanza di interventi tempestivi nel sud-est che hanno consentito al fuoco di avanzare rapidamente, poi i problemi di manutenzione emersi in alcuni aerei antincendio che non hanno permesso il loro utilizzo e in parte le scarse misure di prevenzione adottate su un territorio fortemente urbanizzato mentre si cerca di individuare i responsabili dell'accaduto. Come già accaduto in Portogallo, Italia e Croazia i cambiamenti climatici favoriscono sempre più gli incendi in estate dal momento che le temperature sono più alte e di conseguenza la vegetazione più secca anche per la diminuzione delle precipitazioni piovose, poi spesso è aumentata l'intensità del vento che rende le piante facilmente aggredibili dal fuoco.

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Incendi in Francia con danni ai boschi e disagi

Numerosi incendi si sono verificati in Francia spesso alimentati da forte vento come ad esempio nel Luberon in Provenza dove quasi ottocento ettari di bosco sono andati distrutti ed il caratteristico paesaggio da cartolina risulta ora desolato ed il fuoco minacciava delle abitazioni costringendo all'evacuazione di un centinaio di persone, poi presso Nizza e Mirabeau con molte squadre di pompieri impegnate a spegnere le fiamme oltre a causare difficoltà alla circolazione stradale, ed anche in Corsica nel parco di Olmeta di Tuda sono stati persi millecinquecento ettari di vegetazione con disagi per la popolazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in India a causa delle incessanti precipitazioni piovose nei distretti del Keonjhar, Bhadrak e Jajpur le autorità hanno deciso di evacuare le zone a rischio di inondazione mentre in Cina ci sarebbe un'allerta per il tifone "Sonca", in particolare per la provincia dell'Hainan.

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Torrenziali piogge monsoniche e frane in India

Non cessano le intense precipitazioni piovose in India e sarebbero decine le vittime soprattutto a causa di frane nell'Assam nel distretto del Salmara del Sud e nel Gujarat nella regione Kandla mentre le previsioni meteo avvertono che in questa zona rimarrà vigorosa l'azione monsonica. Come spesso accade in questi casi si sono verificati disagi per la popolazione con difficoltà nei trasporti, acqua entrata nelle abitazioni ed in certi casi seriamente danneggiate, livello dei fiumi preoccupante con intere regioni già inondate con elicotteri che hanno fornito cibo alle persone rimaste isolate e personale impegnato per cercare di portare soccorso a chi è in difficoltà. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Camerun oltre ventimila ettari di foresta vergine scompaiono ogni anno per ricavare legname costringendo i pigmei ad abbandonare le loro terre e a vivere in condizioni disagiate ed insalubri.

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Indagini confuse per gli incendi dolosi in Italia

Mentre i piromani continuano ad innescare incendi che divorano migliaia ettari di vegetazione in Italia alcuni indicano per la zona del parco del Vesuvio come probabile motivazione degli incendiari gli interessi legati alle discariche abusive; inoltre, denunciano che in tutta la grande area non ci sarebbe personale di sorveglianza e che le tre procure che si occupano della vicenda fanno indagini separate, considerando che pare siano stati trovati nove inneschi che non lasciano dubbi sull'origine dolosa degli incendi. La Sicilia è ancora in situazione di emergenza e ci sarebbe anche una vittima, poi fuoco anche in Sardegna (sempre per dolo con inneschi) con evacuazione di turisti in rinomate località di Gallura ed Ogliastra, alcune strade chiuse per il fumo presso Cagliari; incendi anche in Basilicata con evacuazioni e disagi. Spesso la propagazione del fuoco è stata favorita da sterpaglie secche, dal vento e per la mancanza di strade tagliafuoco.

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Vasto incendio in Columbia Britannica nel Canada

Le alte temperature con zone dove sono stati registrati oltre trentanove gradi Celsius avrebbero creato le condizioni perché un incendio causato da un fulmine si propagasse velocemente in British Columbia nell'ovest del Canada, poi il forte vento sul combustibile costituito da sterpaglie e vegetazione secca come spesso accade in questi casi ha aggravato la situazione tanto che diverse province hanno dichiarato lo stato di emergenza; inoltre, si stima che circa diecimila persone siano state evacuate. Si cerca di proteggere dal fuoco le infrastrutture più importanti e di tenere aperte le autostrade, che sono soggette a chiusure temporanee, mentre alcune abitazioni sono già state distrutte dagli incendi. Le previsioni meteo sono poco positive con andamento caldo e secco e non ci si aspetta sollievo nei prossimi giorni dal momento che si lamenta una ridotta visibilità e scarsa qualità dell'aria a causa del fumo.

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Inondazioni e nubifragi in Giappone

Sarebbero almeno due le vittime e venti i dispersi in Giappone, ma si tratta di un bilancio ancora provvisorio, per le inondazioni che hanno interessato il sud del Giappone con squadre di soccorso impegnate ad evacuare centinaia di migliaia di persone e cercare di gestire l'emergenza (pare che vi siano anche danni alle linee ferroviarie). Alcuni hanno affermato di non aver mai visto prima piogge di tale intensità, particolarmente colpite alcune zone di Kyushu dove dei nubifragi hanno fatto registrare oltre cinquanta centimetri di pioggia in dodici ore; inoltre, si prevedono ulteriori precipitazioni piovose, eventuali frane ed esondazioni di fiumi dagli argini per quella che in pratica è la coda del tifone che ha colpito la Cina causando cinquantasei vittime. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che recentemente un sisma di magnitudo 6.5 ha colpito la provincia di Leyte nelle Filippine centrali causando almeno una vittima.

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Ancora piogge torrenziali in Cina

Sarebbero almeno cinquantasei le vittime e ventidue i dispersi per le precipitazioni piovose di tipo torrenziale che ancora stanno interessando undici province del sud della Cina con undici milioni di persone colpite da inondazioni, frane e turbini di vento (incluso lo scenografico resort di Guilin nella regione dello Guangxi), poi nel sud dello Hunan il livello raggiunto dall'acqua di fiumi e laghi ha fatto scattare un piano di evacuazione su larga scala; inoltre alcuni spostamenti risultano difficoltosi con inevitabili disagi per i viaggiatori. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le ondate di calore che stanno interessando o sono previste nei prossimi giorni per varie zone del globo pericolose soprattutto per gli individui vulnerabili e bambini che non devono rimanere esposti alle alte temperature che si formano nelle isole di calore e spesso rimangono elevate anche nelle ore notturne non consentendo un salutare recupero.

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Voli più costosi a causa dei cambiamenti climatici

Le rotte aree abituali sempre più spesso per non mettere a rischio la sicurezza dei voli devono essere modificate nel corso dell'anno a causa della frequenza di forti tempeste, ondate di calore e vento forte oppure all'opposto bufere di neve e pioggia gelata tanto che le compagnie aeree avvertono che ci potrebbero essere delle ricadute sui prezzi dei biglietti sia per i mancati ricavi per le varie cancellazioni e ritardi che per il maggior costo delle rotte, della manutenzione degli aerei e relativi materiali (ad esempio per il costo del carburante per rotte più lunghe o per la quantità di apposito liquido che si deve spruzzare sulle ali per evitare che si ghiaccino). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una vittima ieri in Italia per un platano secolare sradicato dal vento, poi la perdita di oltre cento milioni di alberi in California a causa della prolungata siccità, incendi ed altre cause correlate.

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Frana in Cina causata da piogge torrenziali

Sarebbero oltre centoquaranta le persone rimaste sepolte in Cina nel sud-ovest della provincia del Sichuan da una frana che ha travolto quarantasei abitazioni di un villaggio del Tibet (oltre a bloccare una sezione di circa due chilometri di fiume e coprendo di detriti un chilometro e mezzo di strada) causata dalle piogge torrenziali che stanno interessando la zona e le autorità hanno inviato squadre di soccorritori per fronteggiare il disastro valutato di alto livello; poi nello Hunan due giorni di intense precipitazioni piovose hanno causato due vittime oltre ad inondare case e campi coltivati con inevitabili notevoli danni e disagi per la popolazione e la situazione è difficile anche nello Jiangxi con allerta rossa e quattordicimila persone evacuate. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il gran caldo in alcune zone dell'Italia con temperature che sfiorano i quaranta gradi Celsius e la preoccupante prolungata siccità.

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Incendio propagato rapidamente in Portogallo

Dalle testimonianze raccolte sul vasto incendio in Portogallo presso Pedrogao Grande che avrebbe provocato almeno sessantatre vittime e sessanta feriti si parla con linguaggio figurato di fiamme altissime che volano e di velocità di propagazione incomprensibile tale è stata la rapidità con cui il fuoco in circa dieci minuti ha divorato l'area boschiva, e gli automobilisti che percorrevano le strade della zona interessata dall'incendio si sono ritrovati presto circondati dal fuoco con fiamme da ogni parte senza la possibilità di potersi mettere in salvo. Le alte temperature di questi ultimi giorni hanno determinato le condizioni favorevoli perché la vegetazione fosse facilmente aggredibile dal fuoco che forse è stato causato da un fulmine che ha colpito un albero, poi un forte vento ha spinto le fiamme in ogni direzione. Alcuni che hanno perso le loro abitazioni si sono lamentati che non vi fosse nessun pompiere a fronteggiare l'incendio.

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Un tifone sferza la Cina con piogge torrenziali

L'azione distruttiva del tifone "Merbok" non si è ancora esaurita ma già le autorità hanno comunicato che nello Guizhou una persona risulterebbe dispersa e centoventimila persone avrebbero subito danni alle loro abitazioni e le strade sono state inondate d'acqua sommergendo le auto mentre i trasporti risultano in genere difficili, con voli e treni cancellati o ritardati (ad esempio nel sud del Guangdong). Le piogge torrenziali hanno interessato sedici contee e città dove sono stati anche allestiti dei centri di ricovero per gli sfollati e distribuiti generi di conforto; inoltre, le previsioni meteo hanno annunciato ulteriori precipitazioni piovose per due giorni con allerta per le province di Guangdong, Guizhou, Hebei, Jiangxy e Zhejiang. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un un sisma di magnitudo 6.1 con epicentro localizzato nel mare Egeo ha colpito la Grecia causando una vittima e dieci feriti.

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Oslo città verde a bassa impronta ambientale

La capitale della Norvegia da una serie di indicatori che comprendono i trasporti locali, la biodiversità, la qualità dell'aria, lo smaltimento dei rifiuti ed il rumore è ancora premiata come capitale verde europea; inoltre, Oslo può vantare una fra le impronte ambientali più basse a livello globale ed oltre ad avere una buona rete per consentire la mobilità in elettrico ha un piano ambizioso che prevede di avere la città libera dalle auto per il 2050 restituendo gli spazi occupati dalle auto ai cittadini, considerando che la Norvegia è già un paese molto rispettoso della qualità della vita e amico delle macchine elettriche con oltre centomila veicoli circolanti ed in genere tutti i paesi nordici sono molto avanzati sotto questo punto di vista. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la situazione di difficoltà sul piano idrico della Sardegna con gli invasi semivuoti ed una siccità che sta danneggiando irrimediabilmente i raccolti.

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Tel:   338 1809310          Data:    06/06/2017                         n:   3475      


Più impegno per la tutela dell'ambiente e non meno

In seguito alle dichiarazioni di scetticismo dell'amministrazione americana riguardo le responsabilità delle emissioni delle attività umane nel surriscaldamento del pianeta organizzazioni internazionali per la tutela dell'ambiente hanno risposto che a questo proposito la scienza che studia i cambiamenti climatici non ha dubbi e che sarebbe necessario un maggiore impegno per cercare di tenere sotto controllo le temperature e non meno (come rischia di accadere dopo l'uscita degli U.S.A. dagli accordi climatici di Parigi). Nel frattempo si è formato fra i vari governatori americani un gruppo di "disobbedienti" che vogliono rispettare i patti sul clima, ma la faccenda presenta varie difficoltà a livello legislativo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Messico preoccupano gli effetti della tempesta tropicale "Beatrice" e ci sarebbe anche un'allerta nel caso di eventuali disastri naturali.

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Impatto dei cambiamenti climatici sul turismo

Da tempo si parla delle perdite finanziarie alle strutture turistiche a causa delle modifiche ambientali, l'erosione degli arenili e i danni prodotti dai cambiamenti climatici ed ora un esempio di questa realtà arriva dall'Australia dove per lo sbiancamento della grande barriera corallina gli operatori prevedono un milione di turisti in meno nel Queensland. Lo sbiancamento dei coralli procede ad un ritmo crescente peggiore del previsto con una perdita del cinquanta percento della barriera in solo due anni con alcune zone più colpite con una perdita del settanta percento dove a causa del mare particolarmente caldo i coralli espellono le piccole alghe fotosintetiche. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Sri Lanka alcuni sostengono che i danni delle recenti inondazioni (almeno duecento le vittime), con frane che hanno distrutto migliaia di abitazioni sono stati favoriti dalla deforestazione.

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Accordi sul clima di Parigi dopo uscita degli U.S.A.

La decisione presa dall'attuale amministrazione americana di uscire dal gruppo di paesi che hanno aderito agli accordi climatici di Parigi sulla riduzione delle emissioni inquinanti fa discutere sulle conseguenze a livello globale perché si tratta proprio del paese che ha immesso nell'atmosfera la maggior quantità di gas ad effetto serra e la situazione per quanto riguarda la tutela ambientale ultimamente è molto peggiorata. Nel frattempo da segnalare che si è aggravato in Sri Lanka il bilancio delle vittime (ora sarebbero centoquarantasei) causato dalle inondazioni e le autorità cercano con difficoltà a gestire l'emergenza con continue evacuazioni di migliaia di persone nei trecentoquattro appositi centri allestiti considerando che quattrocentoquarantaduemila persone sono state interessate da fenomeni meteorologi estremi con inusuali piogge torrenziali e forte vento che hanno favorito inondazioni e smottamenti.

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Piccoli progressi nella tutela ambientale

Durante i lavori che si stanno svolgendo a Bonn riguardo la preparazione della prossima conferenza sul clima "COP23" che si terrà a novembre nelle Fiji i delegati confidano di riuscire a portare avanti gli accordi climatici di Parigi anche senza l'apporto dell'America dal momento che centoquarantasei paesi possono costituire un buon apporto alla tutela ambientale, ma naturalmente si spera ancora che l'amministrazione americana ci ripensi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali che la Svizzera ha deciso di passare dai reattori nucleari alle fonti rinnovabili in campo energetico in un piano a tappe, i cui tempi non sono ancora stati comunicati, con obiettivi ambiziosi come quello di affiancare la riduzione dei consumi energetici e migliorare l'efficienza energetica. Non sono mancate le proteste dopo il referendum per la preoccupazione dell'impatto sul caratteristico paesaggio montano di pannelli solari e pale eoliche.

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Terremoto in Cina e nubifragio in India

Sarebbero otto le vittime e ventitre feriti del terremoto di magnitudo 5.5 che ha colpito la regione autonoma dell'Uygur nello Xinjiang ed in particolare il villaggio di Kuzigun nella contea Taxkorgan nel nord-ovest della Cina, oltre millecinquecento abitazioni sono crollate o risultano seriamente danneggiate con novemiladuecento persone evacuate mentre le autorità hanno attivato un piano di emergenza per il soccorso della popolazione oltre a vigilare nel caso di eventuali scosse di assestamento. Da segnalare poi un nubifragio in India che ha fatto crollare un lungo muro in una sala per festeggiamenti mentre si celebravano i preparativi per un matrimonio nell'ovest dello stato del Rajasthan nel distretto del Bharatpur con un bilancio di ventisei vittime ed altrettanti feriti; le forze dell'ordine indagano sull'accaduto ed il proprietario della sala ricevimenti è indagato per negligenza e potrebbe essere presto arrestato per aver eretto questo muro.

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Inondazioni in Canada e difficoltà a Montreal

Precipitazioni piovose di tipo torrenziale hanno interessato il Canada ed in particolare il Quebec, tanto che è stato dichiarato lo stato di emergenza per la città di Montreal e la vicina Laval in modo da poter gestire con maggiore efficienza la situazione che presenta diverse difficoltà anche perché la previsioni annunciano altra pioggia poi le temperature sono davvero molto basse rispetto alla media del periodo e le autorità hanno già fatto evacuare migliaia di residenti. Nel Quebec centoventisei municipalità sono state inondate con migliaia di abitazioni interessate, mentre lo stato di emergenza è stato dichiarato anche nel Rigaud, con serie difficoltà segnalate anche Gatineau, Hudson e altre località. Le immagini mostrano la tipica situazione con macchine sommerse, abitanti che si spostano in canoa, sacchi di sabbia posizionati per cercare di evitare che l'acqua entri nelle case, forze dell'ordine e volontari impegnati nei soccorsi.

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Tel:   338 1809310          Data:    08/05/2017                         n:   3450      


Tornado ed inondazioni in Texas

Sarebbero tredici le vittime con almeno due persone disperse a causa di tornado ed inondazioni accompagnate da forti raffiche di vento che hanno colpito aree del sud ed il centro-ovest del Texas e l'Arkansas, poi nell'ovest del Kansas un'anomala ondata di freddo gelido (blizzard) ha fatto ritornare la zona a temperature invernali. Le inondazioni hanno anche interessato un'autostrada presso Hazelgreen che è stata chiusa e bisognerà attendere almeno un giorno per la riapertura, mentre anche nel Kansas precipitazioni nevose al ritmo di quasi una decina di centimetri all'ora hanno causato la chiusura nell'ovest di un'autostrada. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che migliaia di persone in U.S.A. hanno manifestato, utilizzando varie iniziative per attirare l'attenzione, contro la decisione della nuova amministrazione di voler rinegoziare gli accordi climatici di Parigi e rivedere le normative ambientaliste.

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Nubi artificiali per salvare la barriera corallina

Spruzzando sale nell'atmosfera sopra la barriera corallina in Australia si potrebbe favorire secondo i ricercatori la formazione di goccioline di vapore acqueo di maggiore dimensione ottenendo in questo modo delle nubi più grandi e dense in grado, riflettendo i raggi solari, di raffreddare un poco il mare che a causa del surriscaldamento globale sta provocando lo sbiancamento dei coralli che tendono a calcificarsi espellendo le alghe con cui convivono con una perdita gravissima e senza precedenti di vaste porzioni di barriera corallina. Si tratta più che altro di un espediente a breve termine perché se non si diminuiscono le emissioni di gas ad effetto serra nell'atmosfera le temperature del mare sono destinate ad aumentare, poi anche se alcuni sostengono che sia una procedura a basso impatto ambientale con questi interventi su larga scala ci potrebbe essere il rischio di avere conseguenze sull'equilibrio del naturale sistema atmosferico climatico.

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Freddo anomalo in Austria con ghiaccio sulle strade

Le lastre di ghiaccio che si sono formate sulle strade in Austria a causa di un'ondata di freddo anomalo di tipo siberiano hanno fatto sbandare molte auto che spesso non essendo dotate di pneumatici invernali sono andate in testa coda, due autostrade sono state chiuse a causa di lunghe code che si sono formate sempre per slittamenti ed incidenti di veicoli sul manto stradale ghiacciato ed il ministro dei trasporti ha esteso di un mese l'obbligo di pneumatici invernali per i veicoli pesanti. Gli agricoltori sono impegnati a cercare di minimizzare i danni alle coltivazioni, ma anche gli impianti tecnologicamente più avanzati in alcuni casi non sono potuti entrare in funzione a causa di interruzioni di fornitura di energia che hanno interessato anche venticinquemila abitazioni. Disagi alla circolazione per i rami di albero sono caduti per il peso del ghiaccio che poi in molte zone ha coperto i fiori sbocciati con un anticipo di due settimane.

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Meglio non pompare acqua fuori dal sottosuolo

Utilizzando i dati rilevati da satellite con una tecnologia che consente di ottenere un'elevata precisione i ricercatori avrebbero constatato come pompare fuori grandi quantità di acqua per decenni dal sottosuolo della Central Valley in California avrebbe irreversibilmente alterato gli strati di argilla facendo affondare la superficie di ottantacinque centimetri e diminuire la capacità di riserva d'acqua fra i quattrocentoquindici e settecentoquarantotto miliardi di litri (quando si estrae l'acqua cala la pressione nei pori dei sedimenti facendoli compattare) rendendo difficile fronteggiare i lunghi periodi di siccità causati dai cambiamenti climatici. Da segnalare cambiando completamente scenario ma rimanendo su argomentazioni naturalistiche che è salito a quarantadue il bilancio delle vittime delle recenti inondazioni nel nord-ovest dell'Iran provocate dall'esondazione del fiume Azar-Shahr con danni a città e villaggi.

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Gran numero di icebergs nel Nord Atlantico

Un numero insolitamente alto di icebergs quantificabile in oltre quattrocento grandi blocchi di ghiaccio galleggianti che si sono staccati dalla Groenlandia rende pericolosa la navigazione nel Nord Atlantico e le navi sono costrette a tracciare altre rotte alternative allungando il percorso di circa seicentoquaranta chilometri con un aumento del consumo di carburante e dei costi in generale, dei tempi di percorrenza che si allungano di un giorno e mezzo e conseguente stress per l'equipaggio. La situazione insolita con ad esempio circa quattrocentocinquanta icebergs avvistati recentemente vicino le Grand Banks di Newfoundland secondo gli esperti potrebbe essere stata favorita da forti venti contrari che li spingono verso sud e a causa dei cambiamenti climatici che accelerano il processo di fusione e distacco delle masse di ghiaccio. Una nave è stata messa fuori servizio e condotta in riparazione dopo avere urtato un iceberg.

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El Salvador primo paese senza miniere di metalli

Per proteggere l'ambiente il parlamento salvadoregno ha approvato con larga maggioranza una legge che proibisce tutti i progetti di miniere di metallo, diventando così il primo paese dove non sarà più possibile estrarre metalli dal suolo anche se si adottano metodi di tipo artigianale sostenendo che queste miniere non sono la soluzione per ridurre la povertà del paese ed aumentano solo i conflitti sociali ed il livello di contaminazione dell'acqua che già costituisce un problema; infatti, la proibizione include l'uso di cianuro e mercurio per le lavorazioni di estrazione, comunque sarà possibile continuare a sfruttare le miniere di sale, pietre o sabbia. El Salvador è un piccolo paese ma ricco di oro tanto che le compagnie minerarie stimano che vi possano essere ben oltre quattrocento tonnellate del prezioso metallo, ma in genere tutte le operazioni di estrazione in miniera richiedono grandi quantità di acqua che scarseggia specialmente in alcune stagioni.

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Pesce leone invasivo nel Mediterraneo

Un pesce appariscente caratterizzato da diciotto lunghe spine velenose conosciuto per la sua forma come pesce leone o anche come pesce zebra a causa della livrea con striature bianche e nere pare sia stato avvistato vicino alle coste italiane, nel sud-est della Sicilia nella riserva marina di Vendicari, dopo essere stato ben documentato il suo arrivo nel Mediterraneo a causa del surriscaldamento del mare dall'Oceano Indiano attraverso il Canale di Suez. Questo pesce che può crescere fino a quaranta centimetri è considerato piuttosto invasivo e problematico per l'ecosistema tanto che nei Caraibi e nell'Atlantico presso la Florida costituisce un serio problema per le sopravvivenza delle specie native, poi se inavvertitamente ci si avvicina ad una delle sue lunghe e sottili spine velenose che lo circondano si rischia di ricevere una puntura molto dolorosa. Uno dei problemi principali è l'assenza di predatori naturali che favorisce la sua invasività.

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Valutazioni sui cambiamenti climatici in Perù

Le recenti inondazioni inusuali in Perù che hanno causato almeno settantacinque vittime, devastazioni e costretto molte famiglie ad abbandonare le proprie abitazioni muovendosi a fatica fra fiumi d'acqua fangosa hanno fatto parlare di eventi estremi causati dal cosiddetto "El Nigno", ma i ricercatori sostengono che gli effetti di questa forte corrente globale si sono concentrati nelle annate 2015-2016; quindi ora si dovrebbe parlare più di una forte corrente regionale che ha impatto sulle coste dovuta al surriscaldamento del mare, considerando che è anomalo anche il periodo dell'anno in cui questa corrente tende a prendere forza (marzo invece di dicembre). La temperatura del mare è troppo calda rispetto al periodo ed ormai il surriscaldamento degli oceani anche nelle profondità marine causato dalle emissioni umane costituisce una situazione allarmante dal momento che la vita di milioni di persone è legata a quella degli oceani.

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Biodiversità minacciata da pesticidi e siccità

I pesticidi formulati per contrastare la crescita di tutta la vegetazione a parte quella geneticamente modificata rischiano secondo alcuni di avere un impatto pesante sulla biodiversità; infatti, si avranno di conseguenza meno insetti e quindi meno uccelli, quindi poi a catena meno mammiferi che si nutrono di insetti e uccelli fino, in lungo periodo di tempo, quando l'ambiente non sarà più in grado di degradare queste molecole persistenti ad arrivare alla distruzione dell'intero ecosistema. La siccità costituisce un'altra minaccia alla biodiversità per un meccanismo vizioso che si verifica a partire dalla minore crescita di foreste a causa delle scarse precipitazioni piovose e le piante producono meno umidità, vitale per l'ambiente anche a in aree circostanti, perché le radici non sono bene irrorate e si rischia di avere conseguenze a cascata su tutta la vegetazione e poi in un ciclo (un po' come descritto sopra) insetti, uccelli, mammiferi.

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Frana disastrosa in una discarica di Addis Abeba

Sarebbero quarantasei le vittime e molti i feriti per una frana di larghe proporzioni accaduta nella periferia della capitale dell'Etiopia Addis Abeba ed il bilancio è ancora provvisorio perché non è ben chiaro quante persone siano state travolte dalla montagna di detriti che è franata travolgendo baracche ed abitazioni. Si stima che circa centocinquanta persone abitassero nella zona colpita dalla frana, ma è ignoto il numero dei dipersi mentre le autorità hanno lo stato di emergenza. Addis Ababa che significa nella lingua locale "nuovo fiore" è stata fondata nel 1889 dal negus Menelik in una zona ricca di acque e di boschi di eucalipti a 2420 metri di altitudine dal clima favorevole ma l'agglomerato non è ben organizzato e questa enorme discarica da anni ha provocato le proteste degli ambientalisti tanto che sin dal 2013 è in cotruzione una centrale per il trattamento dei rifiuti che dovrebbe una volta completata cinquanta megawatts di energia.

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Effetti di una primavera anticipata

Un rialzo delle temperature di qualche grado in molte zone per i cambiamenti climatici significa avere anche una primavera anticipata e quindi una maggiore richiesta di acqua per sostenere la vegetazione ed i terreni con le richieste idriche sfruttate prima del previsto saranno più esposti nei mesi estivi alla siccità con rischio di incendi, attacco di insetti nocivi, rischio di malattie fungine ed altri tipi di patologie delle piante; poi anche la neve accumulata nelle alture si scioglierà in anticipo rendendo il terreno facilmente aggredibile. Potrebbero esserci in futuro incendi disastrosi sulle Alpi dal momento che è stato monitorato un rialzo delle temperature maggiore delle media e quelle che prima erano considerate condizioni anomale ormai sono diventate la normalità. Da segnalare cambiando completamente scenario ma rimanendo su questo argomento che a Sydney in Australia recentemente è stato registrato un record di quarantasette gradi Celsius.

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Surriscaldamento nei bassi fondali degli oceani

Le temperature nelle profondità degli oceani tendono a salire più velocemente rispetto ad altre zone del pianeta e secondo i ricercatori questo può significare un pericolo per la biodiversità e per la stessa vita negli abissi marini e poi di conseguenza in tutta la catena della vita; infatti, si stima (in futuro entro il 2100) ipotizzando quasi un grado centigrado in più significherebbe come avere una specie di estate per la prima volta da milioni di anni, poi l'acidificazione dei mari e quindi la minore disponibilità di ossigeno comporta un cambiamento radicale nel metabolismo degli organismi in questo vasto ambiente di vita. Altri studi focalizzano il problema sul fitoplancton marino (ecosistema che si stima gravemente danneggiato entro il 2050 fino alla completa estinzione) considerando la sua fondamentale importanza per la trasformazione dei composti inorganici, che non possono essere direttamente utilizzati dagli animali, in organici.

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Forte tempesta sferza la California

Sarebbero almeno due le vittime nel sud della California a causa di una forte tempesta caratterizzata da precipitazioni piovose di tipo torrenziale e raffiche di vento a circa centoventi chilometri orari, poi ci sono stati diversi incidenti stradali a causa di strade inondate di pioggia o del manto stradale viscido e ci sono state anche delle vittime, ma è difficile dire se siano direttamente conseguenza della tempesta. Secondo il servizio meteorologico si tratta della più violenta tempesta che ha colpito il sud della California dal gennaio del 1995, poi le intense precipitazioni piovose si sono spinte più a nord interessando la vallata di San Joaquin, però; non si prevedono ulteriori danni alla grande diga recentemente danneggiata sul lago Oroville. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il lungo periodo di siccità nell'est dell'Africa soprattutto in Somalia dove ha seriamente danneggiato l'economia agricola.

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Tel:   338 1809310          Data:    20/02/2017                         n:   3386      


Preoccupazioni per la tenuta di una diga in California

Le autorità californiane hanno ordinato l'evacuazione di quasi duecentomila persone che abitano nei pressi della grande diga di Oroville che presenta dei problemi di tenuta dopo le piogge torrenziali degli ultimi giorni in una zona che da cinque anni lamentava scarse precipitazioni e danni alla vegetazione a causa della siccità. Questa grande diga alta duecentotrenta metri con una capacità di contenere un lago di oltre quattro miliardi di metri cubi d'acqua inaugurata nel 1967 presenterebbe una falla lunga circa settantasei metri e profonda quattordici, quindi si sta provvedendo a rafforzarla anche per le previsioni che annunciano la possibilità di altre intense precipitazioni piovose. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Canada raffiche di vento gelido (blizzard) stanno sferzando le coste dell'Atlantico ed in particolare la Nuova Scozia dove scuole, uffici, negozi ed altri esercizi sono stati chiusi.

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Scimmie del Brasile in pericolo per la febbre gialla

Nella foresta dello stato Espirito Santo nel sud-est del Brasile oltre seicento scimmie sono decedute a causa della febbre gialla e molti di questi rari esemplari di primati sono caduti al suolo dai rami degli alberi; poi i ricercatori avvertono che i casi di decesso aumentano ogni giorno dal momento che da quando si sono accorti che l'urlo delle scimmie risuonava molto attenuato stanno monitorando la situazione (nel paese l'epidemia di febbre gialla veicolata dalle zanzare come dengue e Zika è considerata la peggiore da decenni ed ha causato almeno sessantanove vittime nello stato centrale del Minas Gerais costringendo le autorità sanitarie ad una campagna di vaccinazioni di massa, ma per le scimmie non sono disponibili protezioni). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Madagascar è stato identificato un geco che perde le squame e parte della pelle appena toccato per sfuggire ai predatori.

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Ondata di freddo gelido e neve in Afghanistan

Sarebbero almeno quarantadue le vittime in Afghanistan di un'ondata di freddo gelido che da tre giorni ha investito il paese con intense precipitazioni nevose che hanno causato anche difficoltà nei trasporti con strade bloccate dallo spesso manto nevoso come accaduto al Passo di Salang che collega la capitale Kabul con otto province del nord rimasto chiuso per neve e valanghe, mentre nella stessa città le strade appaiono deserte con molti esercizi commerciali chiusi ed aumento dei prezzi di beni essenziali, soprattutto per i più poveri, compresa la legna per il riscaldamento. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che in Cina ogni anno oltre cinquecentonovantamila persone perdono la vita per tumori ai polmoni (probabilmente in parte collegabili all'inquinamento), poi sarebbero settecentotrentatremila i nuovi casi di tumore al polmone ogni anno nel paese e la maggioranza sono maschi.

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Freddo e neve in Afghanistan ed incendi in Cile

Sarebbero ventisette i bimbi (tutti di età inferiore ai cinque anni) vittime di bufere di neve e temperature gelide in Afghanistan in un remoto distretto presso Darzaab nel nord del paese nella provincia di Jawzjan per un bilancio provvisorio dal momento che i soccorsi faticano a raggiungere le zone colpite a causa dello spesso manto di neve che ostacola il movimento dei veicoli sulle strade; poi si tratta di zone piuttosto isolate prive di infrastrutture e con scarsi equipaggiamenti per fronteggiare la situazione, considerando che ogni anno si registrano molte vittime per le valanghe ed il freddo. Spostando l'attenzione in Cile da segnalare che incendi boschivi disastrosi avrebbero distrutto circa trecentomila ettari di foreste e quasi completamente bruciato la città di Santa Olga; si parla di dieci vittime con una situazione di emergenza aggravata dal lungo periodo di siccità che ha reso la vegetazione facilmente aggredibile dal fuoco.

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Dei tornado investono la Georgia e la Florida

Sarebbero diciotto le vittime di forti vortici che sono passati con la loro potenza distruttiva su una linea fra Georgia e Florida in America e ad esempio hanno investito un parco di case mobili presso Cook County nel sud della Georgia distruggendo una ventina fra i quaranta moduli abitativi e colpendo anche una zona presso il Mississippi, poi le previsioni meteo avvertono per il pericolo di altri tornado, oltre a folate di vento e grandinate, nel sud della Georgia, il nord della Florida ed il sud-est dell'Alabama. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo in Italia che sta investendo il centro-sud con precipitazioni piovose torrenziali, una vittima in provincia di Palermo ed allerta per alto rischio idrogeologico, mentre ancora si scava fra polemiche ed inchieste alla ricerca di sopravvissuti di una slavina che ha travolto cinque giorni fa un hotel sul Gran Sasso in provincia di Pescara.

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Neve al centro-sud in Italia e freddo in Francia

Continua l'ondata di maltempo in Italia con precipitazioni nevose in Toscana, Umbria, Marche, Campania e specialmente in Abruzzo dove oltre all'emergenza neve che ha richiesto l'invio di mezzi speciali per liberare le strade coperte da uno spesso manto nevoso si è aggiunta l'emergenza dovuta all'esondazione del fiume Pescara. Difficile la situazione nelle zone interessate dal terremoto dell'agosto scorso dove la terra continua a tremare con il pericolo di ulteriori crolli a causa del peso della neve mentre ad Amatrice una struttura sanitaria provvisoria ha ceduto per questo motivo; poi da segnalare le raffiche di vento freddo che hanno interessato il versante adriatico con Bora a Trieste che ha superato i centoquaranta chilometri orari. Spostando l'attenzione alla Francia le previsioni meteo avvertono che a Parigi, Strasburgo e in tutto il paese ci potrebbero essere temperature molto basse con sensazione di freddo aumentata dal vento gelido.

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La Corrente del Golfo potrebbe indebolirsi

L'ipotesi che il surriscaldamento climatico potesse indebolire la Corrente del Golfo era già stata formulata in passato ed ora viene riproposta come un possibile rischio da valutare con attenzione anche se i ricercatori avvertono che sono previsioni impossibili da fare e che in questi casi è più opportuno allertare sulla prevenzione che allarmare. In pratica se le emissioni di biossido di carbonio prodotte dalle attività umane continuano ad aumentare l'aria nel Nord Atlantico tenderà a diventare sempre più calda e ed il flusso d'acqua portato dalla Corrente del Golfo non si raffredderà a sufficienza per scendere nel fondale essendo più densa e mettere in moto quel meccanismo di continua circolazione che poi riporta l'acqua ai tropici consentendo di mitigare le temperature in Europa. Si stima che in certe zone dell'emisfero nord ci potrebbe essere un abbassamento delle temperature (nel peggiore degli scenari) superiore ai sette gradi Celsius.

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Ancora vittime per il freddo intenso in Europa

Continua l'ondata di freddo di tipo siberiano sull'Europa caratterizzata da vento gelido e precipitazioni nevose, si parla di ventotto vittime principalmente persone senza fissa dimora e migranti; ma vi sono anche casi di problematiche dovute al ghiaccio. Ad esempio in Polonia dove le temperature sono scese a meno quattordici gradi Celsius si contano almeno dieci vittime, in Bulgaria due, a Praga tre, in Italia nove; poi in Francia quattro vittime a causa di un autobus uscito di strada a causa del ghiaccio. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare inondazioni in Thailandia con diverse vittime e poi la frattura nei ghiacci dell'Antartide che sta rapidamente portando al distacco della punta Larsen C a nord-ovest di cinquemila chilometri quadrati, si tratta di un segnale abbastanza preoccupante riguardo il surriscaldamento climatico anche se a quanto pare il livello dei mari non dovrebbe aumentare.

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Incendio a Valparaiso in Cile

Ennesimo incendio a Valparaiso caratteristico borgo del Cile patrimonio da proteggere per la bellezza delle piccole casette molto colorate che coprono tutta la zona collinare intorno al grazioso porto, si parla di diciannove feriti ed un centinaio di case danneggiate o distrutte dalle fiamme che si sono propagate velocemente probabilmente per il forte vento. I pompieri sarebbero riusciti a circoscrivere le alte fiamme, ma le immagini fornite dai media hanno mostrato abitanti in fuga che lamentavano di aver perso ogni cosa (si tratta spesso di quartieri poveri a volte anche privi di servizi). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali la problematica dell'inquinamento da particolato sottile fatto registrare in diverse città italiane ed in particolare a Torino, ma "quasi trascurabile" in confronto ad almeno ventiquattro città nel nord della Cina con allarme rosso, visibilità ridotta, aria irrespirabile.

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Impronta ambientale dei prodotti di tipo bituminoso

Valutando il ciclo di produzione dei prodotti petroliferi di tipo bituminoso i ricercatori avrebbero riscontrato un'impronta ambientale per lo stoccaggio dei barili in zone costiere e poi il trasporto via mare maggiore come emissioni inquinanti a quella del greggio, poi vi sono pochi studi riguardo i rischi ambientali, agli effetti sulla vita marina e sulla catena alimentare collegabili ad eventuali perdite in mare di derivati di petrolio estratti dalla sabbia bituminosa resi viscosi con agenti chimici rispetto a quelli effettuati su perdite di petrolio liquido. La mancanza di studi mirati in questo settore e che tengano conto di fattori multipli potrebbe condurre ad una falsata percezione del pericolo quasi come se non ci fossero rischi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il poco salutare sbalzo di temperatura fatto registrare ultimamente in Italia a causa del vento gelido di provenienza balcanica.

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Tel:   338 1809310          Data:    30/12/2016                         n:   3342      


Inondazioni in Indonesia e valutazioni ambientali

Le autorità indonesiane avrebbero dichiarato un periodo di emergenza di quattordici giorni a causa delle inondazioni nella provincia centrale del West Nusa Tenggara che hanno costretto all'evacuazione oltre centomila persone, con danni a quasi ventimila abitazioni ad oltre sessanta strutture sanitarie, due ponti danneggiati e come spesso accade in questi casi notevoli difficoltà in spostamenti, comunicazioni e soccorsi considerando che le zone interessate dalle inondazioni potrebbero ancora aumentare. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali da segnalare come le emissioni di biossido di carbonio tendano a concentrarsi ai poli causando un anomalo rialzo delle temperature, soprattutto verso nord più vicino ai luoghi di produzione industriale; poi ultimamente alcuni fanno notare l'abnorme quantità di emissioni che si diffondono indirettamente nell'atmosfera ad esempio semplicemente scaricando un video da Internet.

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Tel:   338 1809310          Data:    24/12/2016                         n:   3337      


Terremoto in Ecuador ed inquinamento in Cina

Sarebbero due le vittime e quindici i feriti di un terremoto di magnitudo 5.7 piuttosto superficiale che ha colpito la provincia Esmeralda nel nord dell'Ecuador, sulla costa Atacames ai confini con la Colombia, dieci edifici sono crollati a causa del sisma e delle successive trentasei scosse di assestamento ed altri sessantacinque edifici hanno subito danni strutturali. Spostando l'attenzione alla Cina da segnalare il forte inquinamento che sta rendendo difficile la vita di centinaia di milioni di persone in decine di città con allarme rosso per smog nello Shandong ed anche con un altro allarme rosso per nebbia (probabilmente favorita dalle polveri sottili); nella città di Shijiazhuang capitale dello Hebei le polveri sottili hanno superato i mille microgrammi per metro cubo. Ci sono difficoltà notevoli nei trasporti a causa della visibilità ridottissima, poi chiusura di scuole in certi casi con lezioni trasmesse via Internet tramite Webchat e telefono.

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Un ciclone e piogge torrenziali investono l'India

Sarebbero quattro le vittime in India del ciclone denominato "Vardah" che ha investito con piogge torrenziali e vento con picchi fino a centodieci chilometri orari soprattutto il Chennai, il Puducherry e le aree costiere a nord del Tamil Nadu; in un secondo momento il vento ha perso intensità ma le intense precipitazioni piovose sono continuate nel distretto del Kancheepuram e del Tiruvallur. Le previsioni meteorologiche avvertono che precipitazioni piovose di insolita intensità potrebbero continuare in varie aree del paese come ad esempio nel Chennai e un'allerta meteo della durata di dieci giorni è già stata annunciata per lo stato del Tamil Nadu. Le autorità che hanno già provveduto a far evacuare sedicimila persone dalle coste del Tamil Nadu cercano di gestire l'emergenza con cancellazioni di treni e voli aerei, avvertendo i pescatori di non avventurarsi per mare ed anche alcune scuole per precauzione rimarranno chiuse.

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I ghiacci si ritirano ad entrambi i poli

In controtendenza al fenomeno di fusione di ghiacci causato dal surriscaldamento climatico negli anni scorsi alcune zone dell'Antartide si espandevano con la formazione di nuovo ghiaccio, dando in questo modo sostegno alla teoria della falsità dei danni provocati dai cambiamenti climatici, ma a quanto pare sono proprio i venti gelidi che si generano per le mutate condizioni climatiche a causare questo fenomeno e poi ormai i ghiacci si stanno ritirando anche in queste aree. Secondo i ricercatori potrebbe giocare un ruolo anche il recupero dello strato di ozono; infatti, quando è danneggiato a causa di componenti chimiche rilasciate dalle attività umane può capitare che soffino venti molto freddi (si tratta solo di ipotesi). Per quanto riguarda l'Artico la perdita rilevata in dicembre è quantificabile in oltre tre milioni ed ottocentomila chilometri quadrati rispetto alla media 1981-2010, in modo figurato le dimensioni dell'India.

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Maltempo in Vietnam e caldo in Australia

Sarebbero dieci le vittime nel Vietnam centrale a causa di un'ondata di maltempo caratterizzata da piogge torrenziali ed alluvioni; diecimila ettari di coltivazioni sono stati inondati, poi una persona risulta dispersa. Secondo le autorità del paese (alle prese anche con la problematica legata a decine di casi di Zika virus) nei primi undici mesi dell'anno a causa di disastri naturali si sono contate centottantanove vittime, quattrocentoquarantasei feriti oltre a danni consistenti. Per quanto riguarda l'Australia si teme per la salute della popolazione più fragile a causa dell'ondata di caldo con previsioni di picchi oltre i quaranta gradi Celsius, tanto che le autorità hanno attivato un piano che comprende tre classificazioni per fronteggiare la calda situazione meteo con nove gradi in più rispetto alla media del mese di dicembre. Le aree più interessate dovrebbero essere il sud-est del Queensland e le zone a nord del Nuovo Galles del Sud.

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Danni al Sud in Italia per l'ondata di maltempo

Dopo aver flagellato le regioni settentrionali, con richieste di stato di emergenza per le regioni Piemonte e Liguria mentre ancora in qualche caso si teme per la piena dei fiumi, l'ondata di maltempo si è spostata al Sud causando danni e disagi in particolare in Calabria e Sicilia; poi si parla di due dispersi, coltivazioni inondate, scuole chiuse per precauzione a Crotone e Locri, auto spazzate via dalla furia dei torrenti d'acqua alimentati da intense piogge e nubifragi. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da notare come l'allarme inquinamento da particolato sottile in Europa sia collegabile nel 2013 a circa quattrocentosessantasettimila decessi prematuri ed ormai sia considerato dalle autorità una vera e propria emergenza che non viene affrontata con adeguata determinazione; poi spostando l'attenzione ad altri scenari da segnalare che l'uragano "Otto" avrebbe causato tre vittime a Panama nei giorni scorsi.

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Chiusa la conferenza sul clima di Marrakesh

Dopo aver fatto un appello ad un maggior impegno per combattere i cambiamenti climatici sostenendo che il pianeta si sta surriscaldando ad un ritmo senza precedenti la conferenza sul clima di Marrakesh si è chiusa fissando a dicembre del 2018 un regolamento per l'attuazione degli accordi di Parigi, oltre a destinare fondi ai paesi in via di sviluppo più colpiti dai cambiamenti climatici i centonavantasei paesi partecipanti al vertice sul clima saranno chiamati a verificare gli effettivi progressi ottenuti. Ci sono state delle polemiche durante le varie discussioni della conferenza con alcuni che sostenevano che il processo di cambiamento riguardo il taglio delle emissioni inquinanti non sta procedendo abbastanza velocemente, poi preoccupano le posizioni delle nuove autorità americane con dichiarazioni che definiscono come una "bufala" i cambiamenti climatici e visto la nomina di uno scettico riguardo il surriscaldamento del pianeta a capo del settore sul clima.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/11/2016                         n:   3307      


Forte terremoto in Nuova Zelanda

Sarebbero due le vittime a causa del forte sisma di magnitudo 7.8 che ha colpito la Nuova Zelanda seguito da un'onda di tsunami alta circa due metri sulla costa e da scosse di assestamento alcune di magnitudo superiori a 6.0; l'epicentro è stato localizzato presso la città turistica di Kaikoura nell'isola sud del paese che è rimasta inizialmente isolata a causa dell'interruzione delle comunicazioni e di frane, le onde sismiche che si sono propagate a grande distanza (con danni alle sovrastrutture e panico nella popolazione) hanno provocato poche vittime probabilmente perché la zona dell'epicentro è abbastanza rurale. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che le emissioni di biossido di carbonio nel 2015 sono state contenute a poco più di trentasei miliardi di tonnellate, che significa un miglioramento anche se non sufficiente a fermare il pericoloso surriscaldamento climatico.

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Ostacoli contro l'adozione degli accordi climatici

Era già stato difficile due giorni fa l'avvio del cosiddetto vertice "COP22" a Marrakesh in Marocco a causa della minaccia costituita dalla defezione dell'America dagli accordi climatici di Parigi, entrati in vigore il quattro novembre, dopo le elezioni nel paese ed ora questa eventualità potrebbe diventare realtà dopo le ripetute dichiarazioni di scetticismo fatte riguardo il cambiamento climatico e di voler investire sulle inquinanti fonti fossili non rinnovabili (restringendo la valutazione alla sola questione ambientale). Bisogna considerare poi che ci sono ancora grandi paesi che non hanno ancora aderito agli accordi e gli ultimi avvenimenti rischiano di ritardarne l'ingresso. Le conseguenze dei cambiamenti climatici sul pianeta sono comprovate da innumerevoli studi ed anche le ultime rilevazioni segnalano un notevole aumento di eventi estremi ai danni soprattutto dei paesi più poveri che sono inevitabilmente anche i più vulnerabili.

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Trasformare gli accordi climatici in realtà

Per fare in modo che gli accordi climatici presi a Parigi un anno fa è necessario agire rapidamente con iniziative effettive ed in un convegno che sta per iniziare a Marrakesh i rappresentanti dei paesi partecipanti discuteranno di come ridurre effettivamente le emissioni inquinanti anche se è chiaro da tempo che non basteranno a limitare l'aumento delle temperature ben al di sotto dei due gradi Celsius; infatti è stato calcolato che le emissioni supereranno per il 2030 le cinquantaquattro gigatonnellate e per mantenersi nei due gradi di aumento il limite richiede un massimo di quarantadue. Per fare un esempio figurato di cosa significa una gigatonnellata si fa riferimento alle emissioni di tutti i trasporti inclusi quelli aerei in un anno in Europa; quindi è necessario adottare misure aggiuntive per evitare sconvolgimenti del clima che già ora stanno provocando eventi estremi, povertà, conflitti per le risorse, crescente numero di rifugiati climatici.

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Considerazioni sul sisma fra Marche ed Umbria

La nuova scossa quantificabile di magnitudo 6.5 - 6.6 con epicentro vicino a Norcia (o ancora presso Castelsantangelo sul Nera) sarebbe collegabile secondo i sismologi sempre allo stesso terremoto che si è attivato circa due mesi fa con epicentro presso Amatrice e che sta scaricando progressivamente la forza accumulata a segmenti vicini sempre della stessa faglia, poi questo meccanismo si ripete a catena nella dorsale man mano che si accumulano grandi energie nel sottosuolo. Si parla di diversi feriti, tanti sfollati, danni rilevanti al patrimonio architettonico ed artistico, ma nessuna vittima dal momento probabilmente che la zona era già allertata a causa dello sciame sismico che in pratica continua dall'epoca del primo sisma. Mentre è improbabile l'ipotesi dell'influenza della Luna sul sisma nessuno fa riferimento ai cambiamenti climatici ad esempio a causa del rialzo dei mari con la spinta della placca africana su quella europea.

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Ancora forti scosse fra Marche ed Umbria

L'epicentro del nuovo sisma che ha interessato una vasta area fra Marche ed Umbria sarebbe stato individuato presso il paese di Castelsantangelo sul fiume Nera in provincia di Macerata, due scosse di magnitudo 5.4 e 5.9 abbastanza superficiali hanno causato una vittima per cause correlate, qualche ferito e danni anche nelle zone già colpite da un forte terremoto due mesi fa presso Amatrice; ma non è chiaro se si tratti della stessa faglia anche se vi sarebbero delle analogie dal punto di vista sismico. Evacuate per precauzione alcune strutture e chiuse le scuole nell'area interessata mentre ancora si aspetta di verificare le reali condizioni dei vari edifici (spesso costruiti senza seguire norme antisismiche) avvolti da una nuvola di polvere. Pare che il nuovo sisma si sia verificato proprio mentre si pianificava la ricostruzione dopo il terremoto di agosto e si organizzavano manifestazioni turistiche per rilanciare l'economia.

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Danni per il passaggio di un tifone in Cina

Le piogge torrenziali ed il mal tempo che hanno caratterizzato il passaggio del tifone denominato "Haima" sulla Cina avrebbero provocato danni consistenti in particolare nel sud della provincia del Guangdong con oltre duemilasettecento case danneggiate e circa centosettantottomila ettari di coltivazioni colpite dal passaggio del forte vortice, non ci sarebbero vittime anche perché seicentosessantottomila persone erano state evacuate in aree sicure; poi oltre due milioni di case sono rimaste senza energia elettrica anche se i guasti alle linee sono già stati quasi tutti riparati. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che il mese di Settembre è stato (come capita ormai quasi sempre) in media molto caldo; ma questa volta non abbastanza per far continuare la serie di record registrata per sedici mesi consecutivi o almeno non tutte le rilevazioni delle temperature concordano.

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Riduzione progressiva degli idrofluorocarburi

Con l'obiettivo di limitare un rialzo delle temperature globali di circa mezzo grado Celsius entro il 2100 è stato stabilito con un accordo, definito come storico, a cui partecipavano i rappresentanti di centonovantasette paesi riuniti in un convegno in Africa di ridurre progressivamente l'uso di idrofluorocarburi (HFC) utilizzati in frigoriferi e condizionatori; infatti, questi gas sono diecimila volte più potenti del biossido di carbonio nel determinare i cambiamenti climatici. Molti paesi avanzati avevano già iniziato a ridurre gli HFC e ad esempio Europa ed U.S.A. partiranno con una riduzione del dieci percento dal 2019 che dovrà crescere fino all'ottantacinque percento per il 2036, ma il problema principale si concentra sui paesi in via di sviluppo che sono stati divisi in due gruppi a cui è stato concesso più tempo per mettere in atto queste riduzioni a partire dal 2024 o 2028 perché temono che queste iniziative possano frenare una rapida crescita industriale.

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Distruzione ad Haiti favorita dalla deforestazione

Uno scenario di devastazione é rimasto ad Haiti dopo il passaggio dell'uragano "Matthew" con zone come quella della città di Jeremie nel sud dove l'ottanta percento delle abitazioni è stato distrutto, le strade in molti casi impraticabili e le sovrastrutture in genere danneggiate; alcuni sostengono che l'estesa deforestazione praticata sull'isola ha lasciato il territorio vulnerabile all'azione incontrollabile dell'uragano. Quasi cinquecento? le vittime, un bilancio che potrebbe aumentare ancora quando le squadre di soccorso riusciranno a raggiungere anche le zone rimaste isolate, poi si temono casi di colera per la mancanza di acqua potabile ed il malfunzionamento delle fognature. Ci sarebbero sei vittime anche in Florida dove il vortice è arrivato indebolito e declassato a categoria tre ma in grado ancora di fare danni e causare pericolose inondazioni, mentre le autorità avvertono la popolazione di rimanere nei centri di evacuazione.

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Accordo climatico di Parigi in vigore fra un mese

Mentre anche il Canada ha ratificato l'accordo climatico di Parigi le autorità internazionali i hanno annunciato che questo patto globale sulla riduzione delle emissioni inquinanti entrerà in vigore fra un mese; ma le previsioni fatte con simulazioni dell'andamento delle temperature nei prossimi anni calcolano che non si riuscirà a contenere l'aumento delle temperature entro i due gradi considerati come limite di sicurezza per il pianeta anche se si tratta comunque di un importante passo per contrastare l'effetto serra. Cambiando argomento da segnalare che è aumentato il bilancio delle vittime dell'uragano "Matthew" e sarebbero almeno centoquaranta nei Caraibi, con tre dispersi, danni consistenti ed evacuazioni di massa; poi in America (Carolina del Sud, Georgia e Florida) dove sta per arrivare con venti fortissimi e piogge torrenziali le autorità invitano la popolazione ad evacuare le proprie abitazioni nelle zone sensibili.

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Inquinamento sopra i quattrocento ppm di C02

Non è la prima volta che viene superata la soglia di quattrocento parti per milione di biossido di carbonio considerata come di irreversibile danno per l'ambiente, ma questa volta è accaduto per tutti i mesi dell'anno ed anche se l'annata non è ancora terminata bisogna considerare che di solito in settembre le piante dell'emisfero nord diminuiscono la loro capacità di catturare il CO2 perdendo le foglie. La cosa grave è che la soglia limite è stata superata in anticipo rispetto a quanto precedentemente previsto; dal momento che nel 2014 sono stati registrati solo per un mese valori al di sopra dei quattrocento ppm di C02 e ad un paio di anni di distanza ormai questo limite è sempre superato (un quaranta percento in più determinato dalla rivoluzione industriale). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che l'uragano "Matthew" ha ripreso forza e si dirige verso Haiti, Giamaica e Cuba.

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Un forte tifone colpisce Taiwan e Cina

Sarebbero almeno quattro le vittime, seicentoventicinque i feriti, danni e quasi tre milioni di abitazioni rimaste senza energia elettrica a Taiwan a causa del tifone denominato "Megi" mentre in Cina si conta una vittima e trentadue dispersi, poi disagi per la popolazione anche per le raffiche di vento e le intense precipitazioni piovose. In Cina si tratta del diciassettesimo tifone dell'anno che ha interessato inizialmente la provincia di Fujian, poi quella di Zhejiang e questi vortici distruttivi sono frequenti a Taiwan e Cina in questo periodo dell'anno dal momento che prendono forza quando passano sull'acqua calda del Pacifico (considerando che il surriscaldamento del mare amplifica il fenomeno). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali che secondo stime su studi internazionali il surriscaldamento climatico globale sorpasserà i livelli considerati di sicurezza nonostante gli accordi presi a Parigi.

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Veloce ratifica di accordi climatici globali

Dopo l'annuncio ultimamente della Germania e precedentemente del Brasile di avere dato l'assenso alla ratifica dell'accordo climatico globale preso a Parigi nel Dicembre del 2015 sulla riduzione delle emissioni inquinanti ad effetto serra ed il contenimento dell'aumento delle temperature ben al di sotto di due gradi centigradi procede velocemente il percorso per arrivare alla soglia finale per l'entrata in vigore effettiva del provvedimento, già raggiunta per quanto riguarda la quota prevista di cinquantacinque paesi e quasi per la soglia del cinquantacinque percento delle emissioni. Alcuni fanno notare che mancano ancora all'appello grandi paesi inquinanti, poi c'è anche il dubbio se dopo le elezioni fra sette settimane l'America deciderà di non aderire più al patto di Parigi dal momento che sono state fatte varie dichiarazioni di scetticismo climatico, nonostante gli effetti devastanti dell'inquinamento sul pianeta documentati da tempo.

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Inondazioni disastrose in Corea del Nord

Sarebbero almeno centotrentatre le vittime delle inondazioni che hanno colpito la Corea del Nord in una zona a nordest ai confini con Cina e Russia, quasi quattrocento i dispersi e decine di migliaia i senzatetto con una situazione di grande disagio per la popolazione; poi presso il fiume Tumen oltre centomila persone sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni alluvionate. In tutta la zona interessata si parla di oltre trentacinquemila abitazioni inondate con il sessantanove percento completamente distrutte, ottomilasettecento edifici pubblici sono stati danneggiati e sedicimila ettari di coltivazioni sommersi dall'acqua con almeno centoquarantamila persone hanno bisogno di urgente aiuto. Le autorità hanno distribuito materiale vario per fronteggiare l'emergenza e progettano di ricostruire ventimila case prima che arrivi l'inverno, piuttosto freddo in queste zone che sono anche economicamente povere e soggette a disastri naturali.

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Considerazioni su ratificazioni climatiche

Dopo l'annuncio di America e Cina della ratifica dell'accordo preso a Parigi nel dicembre dello scorso anno si avvicina la possibilità di raggiungere l'obiettivo di un miglioramento delle condizioni climatiche globali grazie ad una riduzione delle emissioni ad effetto serra; infatti, i due paesi producono circa il quaranta percento delle emissioni complessive e quindi ad esempio basterà che anche l'Europa (compresa l'Inghilterra) ratifichi l'accordo per fare in modo che sia raggiunta la quota fissata per fare in modo che l'accordo entri in vigore a fine anno. Rimangono comunque tutte le perplessità che alcuni precedentemente avevano fatto notare come il fatto che le riduzioni delle emissioni siano su base volontaria e manchi un sistema di sanzioni nel caso gli obiettivi fissati non siano raggiunti; poi vi sono notevoli contraddizioni, come accade in Cina dove la filiera dell'energia rinnovabile è alimentata anche bruciando inquinante carbone.

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Tifone sul Giappone e problemi a Fukushima

Sarebbero almeno nove le vittime di un tifone denominato "Lionrock" proveniente dall'Oceano Pacifico che ha colpito il nord del Giappone, evento raro in quest'area del paese che per decenni non era stato interessato da vortici distruttivi. Si sono verificate inondazioni, smottamenti e gli argini dei fiumi hanno ceduto costringendo gli abitanti a lasciare le proprie abitazioni, poi si teme che vi possano essere delle vittime nelle aree alluvionate spesso rimaste senza fornitura elettrica. Si tratta del terzo tifone in due settimane caratterizzato da precipitazioni torrenziali tanto da scaricare in pochi minuti in alcune zone la pioggia che cade nell'intero mese di Agosto. Per quanto riguarda Fukushima da segnalare il solito problema delle perdite di acqua radioattiva che filtra nel terreno dalla centrale nucleare danneggiata, dal momento che si inietta ancora acqua per raffreddare i noccioli fusi ed il basamento ghiacciato a quanto pare non è stato realizzato.

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Serie di scosse sismiche fra Lazio ed Umbria

Una forte scossa sismica quantificabile di magnitudo 6 e 6.2 sarebbe stata registrata in Lazio con epicentro presso i paesi di Accumuli e Amatrice (alta valle del Tronto), poi è seguito un lungo sciame sismico con altre due scosse abbastanza forti delle quali una in Umbria; si parla di almeno centoventi vittime con segnalazione di dispersi, per un bilancio provvisorio in attesa che si cominci a scavare sotto le macerie delle numerose case crollate nei paesini in questo periodo estivo affollate di turisti. Interessate anche le Marche ed in particolare Pescara ed Arquata del Tronto con crolli in parte ancora da ispezionare, come accade in molte altre zone colpite dal terremoto a causa dei detriti che ostacolano i soccorsi, senza considerare che e a volte anche i ponti sono crollati. Si potrebbero verificare delle forti repliche secondo i sismologi che hanno paragonato il sisma a quello dell'Aquila e la situazione per la popolazione è di notevole disagio.

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Un tifone indebolito investe il Giappone

Migliaia di ordini ed avvisi di evacuazioni sono stati comunicati dalle autorità agli abitanti di alcune aree del Giappone che si pensa secondo le previsioni meteorologiche saranno investite dal tifone "Chanthu" che già ha fatto sentire i suoi effetti con sferzate di vento ad oltre centoquaranta chilometri orari sulla prefettura di Hokkaido. Circa trecento viaggi ferroviari sono stati sospesi e le scuole sono state chiuse per precauzione, poi ci sarebbe un'allerta per eventuali inondazioni con piogge torrenziali, frane ed alte mareggiate sulle coste anche se è probabile che il tifone perda forza addentrandosi verso l'interno del paese e sia degradato a ciclone extratropicale. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che il mese di Luglio è stato il più caldo mai monitorato e che in Luisiana il bilancio delle vittime per le inondazioni è salito ad undici con oltre quarantamila persone costrette ad abbandonare le proprie case.

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Inondazioni con vittime e disagi in Luisiana

Sarebbero almeno sei le vittime delle piogge torrenziali che hanno causato inondazioni definite come senza precedenti con ventimila persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni allagate muovendosi a fatica nell'acqua fra auto rovesciate o detriti vari galleggianti e a trovare un rifugio mentre le previsioni meteo annunciano la possibilità di altre precipitazioni piovose anche se sembra che la tempesta di pioggia torrenziale si stia spostando verso il Texas. La situazione in Luisiana rimane abbastanza difficile nonostante l'ondata di mal tempo si sia ultimamente attenuata con sprazzi di sole intermittenti dal momento che non tutti hanno trovato posto nei rifugi; infatti, erano stati predisposti dalle autorità circa cinquemila posti letto per la notte. Spostando l'attenzione ad altri scenari ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare un terremoto localizzato nel sud del Perù che ha provocato quattro vittime e quaranta feriti.

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Tempesta su Macedonia e uragano in Messico

Sarebbero almeno ventuno le vittime e diversi i feriti a Skopye a causa di una tempesta caratterizzata da un gran numero di fulmini che ha investo la Macedonia con piogge torrenziali e inondazioni che hanno trasformato le strade della capitale in torrenti d'acqua con disagi per la popolazione a volte costretta a districarsi nell'acqua fra auto rovesciate e detriti vari mentre le squadre di soccorso cercano eventuali dispersi. Spostando l'attenzione al Messico l'uragano "Earl" avrebbe provocato quaranta vittime a causa di frane di terreno. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che da oggi l'umanità dovrà vivere a credito riguardo le risorse del pianeta come acqua, cibo ed aria pulita dal momento che praticamente nei primi sette mesi ha già esaurito il capitale naturale disponibile, con una differenza sul debito ecologico nei confronti della natura in aumento di cinque giorni rispetto allo scorso anno.

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Parametri climatici del 2015 poco favorevoli

Esaminando cinquanta differenti aspetti relativi a parametri climatici monitorati nel 2015 i ricercatori hanno paragonato la situazione del pianeta ad un malato con molti sintomi; poi non si tratta solo di sterili numeri di secondaria importanza o valori da archiviare in statistiche come ad esempio quelli relativi alla quantità record di energia prodotta dalle attività umane assorbita dagli oceani, ma di cambiamenti che hanno un impatto sulla vita reale. L'energia accumulata dagli oceani potrebbe aver influito sull'intensità di una corrente globale come "El Nigno", quindi alimentando il rialzo delle temperature e determinando in alcune zone siccità prolungate ed in altre al contrario intense precipitazioni piovose. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche ventidue dispersi in India per il crollo di un ponte sull'autostrada Bombay-Goa a causa del maltempo e una tempesta tropicale che sta causando vittime e danni nei Caraibi.

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Forti piogge monsoniche in Nepal

Sarebbero ventotto le vittime ed una ventina i feriti a causa delle forti piogge monsoniche che hanno provocato frane e smottamenti in varie parti del paese, ma le autorità hanno avvertito che il bilancio delle vittime potrebbe aumentare mentre stanno procedendo le operazioni di soccorso e aiuto coordinate dalle forze dell'ordine. Settantacinque le abitazioni crollate in circa dieci distretti investiti dalle piogge torrenziali (fra i distretti più colpiti risulta anche quello di Kathmandu). Spostando l'attenzione ad altri scenari ma rimanendo tu tematiche ambientaliste da segnalare che il tifone "Mirinae" formatosi nel Mare cinese del Sud secondo le previsioni meteo toccherà oggi le coste ad est portando forti precipitazioni piovose e raffiche di vento nell'Hainan e sud Guangdong costringendo al blocco dei trasporti (che è già scattato), poi continuano le piogge torrenziali in altre zone del paese con danni e disagi per la popolazione.

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Giugno caldo e record di concentrazione di CO2

Continuano i record consecutivi per quanto riguarda il rialzo delle temperature globali con un mese di giugno molto caldo e visto l'andamento di costante aumento ci si aspetta che il 2016 sarà l'anno più caldo mai registrato; inoltre, le concentrazioni di biossido di carbonio hanno raggiunto quasi quattrocentosette parti per milione in giugno e quindi quattro ppm in più rispetto al 2015. La corrente globale "El Nigno" accusata di essere responsabile del surriscaldamento, in modo figurato allo stesso modo in cui si agirebbe manualmente sul termostato globale del pianeta, pare sia ormai scomparsa; ma non l'effetto serra causato dai gas rilasciati dalle attività umane nell'atmosfera e quindi ci aspetta fenomeni meteorologici estremi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali l'ondata di maltempo che ancora sta interessando la Cina con decine di vittime, dighe danneggiate e milioni di persone in difficoltà.

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Inglesi poco interessati ai cambiamenti climatici

Le prime iniziative prese dalle autorità in Inghilterra dopo la cosiddetta "Brexit" sembrerebbero puntare verso il disinteresse riguardo la questione climatica e pare che per il ministero dell'ambiente sia stato nominato un ministro scettico sui cambiamenti climatici; inoltre, sarebbe stato eliminato il dipartimento (DECC) che sin dal 2008 si era interessato per una riduzione delle emissioni di biossido di carbonio. Alcuni hanno anche ipotizzato che l'uscita della Gran Bretagna dall'Europa avrà ripercussioni anche sull'impegno preso dalle autorità europee per contrastare i cambiamenti climatici a causa dell'aumento del carico di responsabilità sui rimanenti paesi e dell'incertezza della situazione che si è venuta a creare. Con la Brexit la Gran Bretagna non fa nemmeno più parte dei paesi che hanno sottoscritto l'accordo climatico di Parigi con ripercussioni sugli obbiettivi da raggiungere sulla riduzione delle emissioni inquinanti.

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Tifone indebolito investe la Cina

Sarebbe stato degradato a tempesta tropicale il forte tifone denominato "Nepartak" inizialmente classificato di categoria cinque che ha causato almeno sei vittime, diversi dispersi e danni in Cina che ultimamente è stata colpita da un'ondata di maltempo che ha provocato oltre centosessanta vittime e ventotto dispersi in undici regioni provinciali localizzate principalmente sul fiume Yangtze ed i suoi affluenti, costringendo ad evacuare un milione ottocentoquatromila persone per alluvioni e frane, con cinquantaseimila case ed oltre cinquecentosessantamila ettari di raccolto distrutti. Cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche ambientali da segnalare i quaranta anni dal disastro di Seveso che ha provocato un inquinamento ambientale da diossina che ha richiesto bonifiche strutturali nelle aree colpite in Lombardia tanto che in seguito fu emanata la "Direttiva Seveso" per la prevenzione dei rischi legati ad attività industriali.

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Incendio fuori controllo in California

Sarebbero almeno due le vittime di un vasto incendio che ha distrutto centocinquanta case nella California centrale mentre altre duemilacinquecento rischiano di essere investite dalle alte fiamme che si propagano velocemente incontrollate sostenute dal forte vento. Circa millecento pompieri sono impegnati a spegnere l'incendio che interessa un'area di centoquarantacinque chilometri quadrati con vegetazione piuttosto secca, considerando che già la settimana scorsa degli incendi avevano interessato zone ad ovest distruggendo abitazioni e costringendo i residenti a cercare un rifugio. Cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche, per l'effetto correlato alle aumentate emissioni di CO2, da segnalare la nuova tendenza della numerosa popolazione cinese di acquistare molti cani da compagnia; quindi questa volta non per mangiarli dopo aver maltrattato gli animali per rendere le carni più tenere.

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Nubifragi, grandinate ed un tornado in Cina

Sarebbero almeno novantotto le vittime ed ottocento i feriti di cui duecento in condizioni critiche di uno dei peggiori disastri naturali che ha colpito lo Jangsu nell'est della Cina, si tratta di un bilancio provvisorio dal momento che sono le squadre di soccorso stanno ancora cercando fra case crollate, macchine rovesciate, alberi sradicati e grandi aree inondate dai torrenti d'acqua alimentati dalle intense precipitazioni piovose. Secondo le autorità che stanno organizzando l'emergenza diversi agglomerati sono stati particolarmente investiti dall'ondata di maltempo come nelle contee di Funing e Sheyang, con vento fortissimo che ha sferzato con picchi ben superiori ai cento chilometri orari, ma in anche altre zone ci sono stati nubifragi, grandinate e persino un tornado come nella città di Yancheng. Si tratta di un evento che non accadeva dal 1966 quando nel marzo un tornado si era abbattuto sulla città di Yancheng.

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Tel:   338 1809310          Data:    24/06/2016                         n:   3181      


Tempeste di sabbia e polvere in Medio Oriente

I paesi più colpiti da tempeste di sabbia e polvere che si originano in Siria ed Irak sarebbero Iran e Kuwait mentre si allarga sempre più l'area interessata da questo fenomeno fino ad arrivare a parti dell'Asia Centrale con ripercussioni sulla salute delle popolazioni che vivono in queste zone. Si prevede che in Iraq entro dieci anni si potrebbe passare da circa centoventi tempeste di sabbia all'anno a trecento; questo a causa della cattiva gestione delle risorse naturali (ad esempio in Siria anche per i conflitti che non consentono le attività agricole) e dei cambiamenti climatici, poi la costruzione di dighe ha fatto diminuire il livello dei fiumi è diminuito, laghi e paludi stanno scomparendo scoprendo i sedimenti che contribuiscono ad aumentare le quantità di polveri trasportate dal vento a lunghe distanze. In pratica una tempesta di sabbia consiste in una grande quantità di particolato e quando una persona respira raggiunge i polmoni causando varie patologie.

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Maltempo nel Nord dell'Italia e in Galles

Si contano i danni in alcune zone della Lombardia colpite da maltempo e nubifragi; inoltre, ci sarebbe preoccupazione nel caso le forti precipitazioni piovose dovessero continuare anche se la situazione meteo ultimamente pare sia migliorata. Particolarmente interessate dall'ondata di maltempo delle zone sul lago d'Iseo ed è stato chiesto lo stato di calamità naturale per il Sebino dove torrenti d'acqua e fango hanno sommerso i piani bassi di abitazioni ed attività, poi polemiche in provincia di La Spezia per la mancanza di avvisi riguardo i nubifragi che hanno inondato vaste aree causando danni e disagi. Per quanto riguarda il Galles ci sarebbe il rischio di alluvioni dopo un periodo di tempo instabile e rialzo delle temperature causato da un'area di bassa pressione che si muove lentamente sull'Inghilterra causando forti nubifragi; registrati poi un inusuale numero di fulmini e tuoni anche a nord di Londra ed in aree dell'Essex.

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Periodo insolitamente piovoso ed umido in Francia

Piogge torrenziali hanno colpito vaste aree della Francia causando diverse vittime, allagamenti in molti centri abitati costringendo le squadre di soccorso ad intervenire in aiuto della popolazione a volte costretta a rifugiarsi nei piani alti delle case o ad evacuazioni muovendosi fra fiumi d'acqua alimentati dalle intense precipitazioni piovose che stanno interessando in questo periodo anche parte del nord dell'Europa. A Parigi la Senna ha rotto gli argini considerando che sono diversi giorni che il maltempo sferza la capitale tanto che undici persone in un parco sono state colpite da un fulmine di cui cinque ancora ricoverate mentre il mese di maggio era stato classificato come il più umido da centocinquanta anni. In alcuni centri del paese le scuole per precauzione sono state chiuse e nel nord a Villeneuve-sur-Yonne si parla di una situazione mai vista prima, poi l'ondata di maltempo ha causato anche la chiusura del Louvre.

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Degradati dal clima i siti patrimonio dell'umanità

Molti dei siti del pianeta inclusi in una lista che li valorizza per essere di particolare interesse naturale e culturale tanto da meritare la classificazione come patrimonio dell'umanità sono secondo organizzazioni internazionali degradati dai cambiamenti climatici; quindi sarebbe opportuno per tutelarli adottare urgentemente i provvedimenti sottoscritti a Parigi che prevedono l'obiettivo di mantenere le temperature globali ben al di sotto dei due gradi di surriscaldamento. Bisognerebbe coinvolgere anche il settore turistico in modo che chi visita questi luoghi vulnerabili sia consapevole della loro fragilità, poi potrebbe anche accadere che non si farà in tempo ad aggiungere a questa lista nuovi siti perché nel frattempo saranno già degradati. Da segnalare cambiando argomento la tempesta tropicale e le piogge torrenziali che hanno investito Carolina e Texas in U.S.A. e la siccità prolungata (dovuta alla corrente globale "El Nigno") in America centrale.

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Aprile caldo e fusione dei ghiacci del globo

Continua la serie di record consecutivi di mesi caldi, il dodicesimo consecutivo, con un mese di aprile di oltre un grado centigrado più caldo rispetto alla media del ventesimo secolo; inoltre, non si tratta solo del mese di aprile più caldo da quando si è è iniziato nel 1880 a monitorare le temperature, ma anche del quarto più caldo in assoluto subito dopo i recenti marzo, febbraio 2016 e dicembre 2015. I picchi di temperatura più alta sarebbero stati registrati in Sud America, Africa ed Asia sulla terra mentre per quanto riguarda la temperatura superficiale del mare è stato battuto il record misurato nel 1998 nello stesso periodo. La copertura nevosa dell'emisfero Nord è la più bassa in cinquanta anni di dati monitorati, poi bisogna considerare che le alte temperature rendono meno stabili ghiacci del globo rendendoli meno compatti come ad esempio sta accadendo al gigantesco ghiacciaio Totten in Antartide che potrebbe far alzare di due metri il mare.

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Isole che scompaiono sommerse dal mare

Gli abitanti delle isole Jean Charles che si trovano in Luisiana presso la foce del Mississippi hanno cercato in ogni modo di salvarle dal mare, piantando alberi e cercando di contrastare l'erosione provocata dal continuo rialzo del livello dell'acqua salata che ha distrutto tutte le coltivazioni di cui un tempo era ricca l'isola, ma ormai non resta che andarsene dal momento che è rimasta solo una sottile striscia di terreno non ancora sommersa. Non diversa la situazione alle isole Salomone nell'Oceano Pacifico dove anzi a quanto pare il mare cresce ad un ritmo tre volte maggiore rispetto alla media globale, un fenomeno sulle cui cause bisognerebbe indagare, con una situazione ogni giorno più difficile per gli abitanti con l'acqua che minaccia terreni e abitazioni. Cambiando argomento da segnalare il periodo di piogge torrenziali dovute alla corrente globale "El Nigno" nell'est dell' Africa che sta causando vittime e danni.

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Frana per forti piogge in Cina nel Taining

A causa di intense precipitazioni piovose durate per diversi giorni circa centomila metri cubi di fango e rocce sarebbero franate nel sud-est della Cina in una zona montuosa del Taining su un capannone provvisorio dove si trovava il personale addetto alla costruzione di una centrale idroelettrica; si parla di oltre trenta persone disperse mentre una decina sono state estratte dalla frana che come fosse un torrente di detriti ha sepolto l'area. Già in dicembre un episodio simile era accaduto nella città di Shenzhen, nel sud della Cina, dove una frana di fango aveva sepolto settantasette persone. Spostando l'attenzione su un altro scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che si è aggravata la situazione in Canada riguardo l'incendio scoppiato nella città di Fort McMurray e poi in parte della provincia dell'Alberta e pare che siano oltre duecentomila gli ettari di vegetazione distrutti con un danno ambientale davvero rilevante.

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Blocchi di ghiaccio che salpano come fossero navi

Lo scioglimento dei ghiacci in zone polari può provocare un fenomeno curioso ed inquietante; infatti, se le zone più alte di questi grandi blocchi di ghiaccio sono sporche il materiale tende a cadere con la fusione del ghiaccio ricoprendo le zone bianche più in basso a valle con uno strato non uniforme più scuro che non riflettendo i raggi solari si scioglie mentre le chiazze rimaste bianche formano delle specie di vele che fanno salpare intere aree di ghiaccio come fossero navi quando diventate instabili si staccano. Perché il fenomeno inusuale si verifichi pare sia necessario che l'aria sia secca, con livelli di umidità molto bassi e quindi si tratta di particolare zone geografiche. Cambiando argomento ma rimanendo sul tema dei cambiamenti climatici da segnalare la crisi idrica che sta colpendo il Venezuela tanto da far diminuire la produzione di energia elettrica dalle centrali idroelettriche e costringere le autorità a vari provvedimenti restrittivi.

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Corsa per fermare i cambiamenti climatici

Gli accordi stabiliti nel congresso di Parigi che prevedono di ridurre le emissioni e limitare il surriscaldamento climatico a due gradi centigradi o temperature inferiori devono essere ora firmati a New York nel quartiere generale dalle Nazioni Unite da oltre centosessanta paesi, dopo che per decenni la maggior parte dei politici e degli economisti ha bloccato o persino sabotato ogni sforzo per raggiungere un accordo e ormai sono stati individuati anche i gruppi di potere che hanno influenzato ogni decisione e le responsabilità morali di almeno un grande gruppo petrolifero. Sarebbe necessaria una specie di corsa verso un cambiamento ecologico perché i dati monitorati ad esempio riguardo il rialzo delle temperature globali non sono rassicuranti con il mese di marzo che ha fatto segnare l'ennesimo record consecutivo di surriscaldamento ed è preoccupante anche la situazione riguardo lo scioglimento dei ghiacci dell'Artico.

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Terremoto in Ecuador con allerta tsunami

A causa del forte terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito l'Ecuador le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza con un bilancio provvisorio di oltre duecentotrenta vittime mentre si attende che le squadre di soccorso raggiungano le zone interessate dal sisma; inoltre, vi sarebbe anche un'allerta per una possibile onda di tsunami (poi rientrata) alta un metro sul litorale pacifico estesa a Perù e Colombia. Spostando l'attenzione ad altri scenari ma rimanendo sull'argomento da segnalare che si è aggravato il bilancio delle vittime della serie di scosse che hanno interessato il Giappone nei giorni scorsi ed ora si parla di oltre quaranta vittime e millecinquecento feriti, poi vi sarebbero danni alle sovrastrutture mentre la terra ha continuato tremare con molte scosse di assestamento, tanto che l'istituto giapponese che le monitora ne avrebbe contate duecentotrenta almeno sopra il livello uno della scala utilizzata nel paese.

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Plastica di scarto per ricavare pavimentazioni

Una soluzione per riutilizzare la plastica di scarto che smaltita senza criterio inquina fiumi e mari, ostacola il deflusso dell'acqua oltre ad essere devastante per l'ambiente, sarebbe quella di raccoglierla in grandi quantità per trasformarla in lastre utili a formare un'economica pavimentazione; infatti, un giovane imprenditore del Camerun avrebbe avviato un'attività a questo scopo mescolando sul fuoco sabbia a plastica ricavata da sacchetti e contenitori vari che in questo paese si possono trovare con facilità per strada. Prima di procedere all'operazione bisogna separare la plastica contenente cloro che può diventare tossica se viene alterata chimicamente poi una volta ottenuto il miscuglio di tipo fluido si verserà nello stampo per ricavare opportuni sottili (circa cinque centimetri) blocchi da utilizzare per le pavimentazioni, ma il giovane imprenditore africano si lamenta che chi ordina il materiale spesso paga in ritardo o proprio non paga affatto.

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Piogge torrenziali ed inondazioni in Pakistan

Sarebbero novantadue le vittime e settantasette i feriti in Pakistan dopo cinque giorni di piogge torrenziali che hanno colpito in particolare il nord-ovest del paese, quasi mille le case crollate (nel Khyber Pakhtunkhawa) oltre a frane, ponti e strade spazzati via dalle inondazioni e danni ai raccolti anche a causa in alcune zone di grandinate che hanno danneggiato diversi tipi di coltivazioni come ad esempio quella di orchidee. Le inondazioni hanno colpito distruggendoli settanta negozi nella capitale provinciale Peshawar con danni anche a molti altri esercizi commerciali; inoltre, risulta bloccata l'autostrada del Karokorum fra Chilas e Gilgit, poi per il nord di quest'ultima zona le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza. Squadre di soccorso hanno provveduto a distribuire tende, coperte e cibo, mentre secondo le previsioni meteorologiche altre piogge potrebbero interessare il nord-ovest la prossima settimana.

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Record di caldo in febbraio per le medie globali

Le temperature continentali ed oceaniche globali monitorate nel mese di febbraio avrebbero battuto tutti i record di caldo precedenti, non solo in confronto delle annate precedenti di questo mese ma superando il record mensile di tutti i tempi che era stato fissato appena due mesi fa nel Dicembre 2015, con un andamento poco rassicurante per il pianeta dal momento che sarebbe la decima volta consecutiva che un mese supera il record registrato in precedenza. Alcuni hanno notato che ci stiamo già avvicinando con largo anticipo al grado e mezzo di surriscaldamento fissato come limite di sicurezza per evitare danni consistenti ed imprevedibili causati dai cambiamenti climatici senza considerare che già in questo periodo ad esempio in metropoli come Città del Messico (oltre venti milioni di abitanti) l'intensità delle radiazioni solari stanno facendo aumentare le concentrazioni di ozono nell'aria rendendola irrespirabile.

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Coralli sbiancati e biodiversità minacciata

A causa dell'effetto surriscaldamento provocato dalle attività umane i coralli della Grande Barriera Corallina ormai da molti anni tendono a sbiancare perché viene a mancare l'equilibrio fra coralli e le alghe marine che li popolano in una stretta simbiosi; inoltre, recenti osservazioni basate anche su confronti di immagini con quelle di archivio dove risplendono le colorazioni di tutte le variegate creature presenti evidenzierebbero un decadimento permanente dovuto a quanto pare anche all'azione di una corrente globale detta "El Nigno" caratterizzata in questo periodo da parametri di insolita forza distruttiva. Essendo la Barriera Corallina in pratica un organismo vivente tutta la biodiversità è minacciata dal momento che i coralli sostengono tutta una lunga catena di organismi, poi anche le popolazioni che vivono di turismo stanno perdendo la loro principale attrazione, senza considerare che i coralli formano una barriera protettiva contro le mareggiate.

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Una forte tempesta si abbatte sulle Fiji

Sarebbero venti le vittime, per un bilancio ancora provvisorio, del ciclone denominato "Winston" classificato al massimo grado di potenza, di categoria cinque con picchi di vento superiori a trecentoventi chilometri orari, che ha sferzato le Fiji con piogge torrenziali distruggendo centinaia di case e le linee elettriche; inoltre, si parla di interi villaggi rasi al suolo. La forte tempesta caratterizzata anche da onde sulle coste alte oltre dodici metri ha colpito l'isola principale Viti Levu ubicata nel nord delle Fiji, poi per fortuna per un cambio improvviso di direzione ha risparmiato all'ultimo minuto la capitale Suva, ma i danni sono comunque gravi ed è difficile la situazione anche sotto il punto di vista umanitario dal momento che in molte zone tutto è bloccato, dalle comunicazioni alle forniture di acqua potabile e di elettricità. Le autorità hanno allestito molti centri di evacuazione e Nuova Zelanda ed Australia sono intenzionate a fornire aerei per le ricerche.

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Suolo degradato con migrazioni di massa

Lo sfruttamento eccessivo del suolo ed i cambiamenti climatici stanno degradando rapidamente il suolo in diverse zone del globo ed in particolare ne sono state individuate dodici nel mondo dove la situazione è definita drammatica come ad esempio sta accadendo in alcune aree dell'Africa (Malawi, Kenya, Tanzania, Nigeria..) in comunità povere che potrebbero migrare in massa non riuscendo a trovare le minime risorse necessarie alla sopravvivenza. Nel fenomeno delle migrazioni di massa poi bisogna tenere conto del rialzo dei mari tanto che si stima che il venti percento della popolazione mondiale in futuro perderà la propria abitazione se non saranno fatti drastici tagli alle emissioni di biossido di carbonio. Da segnalare poi che il secondo più grande lago della Bolivia si è prosciugato con conseguenze drammatiche per la vita delle creature selvatiche e per la popolazione con stato di emergenza per la vicina città di Oruro.

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Sisma localizzato nel sud di Taiwan

Sarebbero quattordici le vittime e quasi cinquecento i feriti per un sisma di magnitudo 6.4 localizzato nel sud dell'isola di Taiwan ed in particolare presso la città di Tainan dove è crollato un palazzo, ma le squadre di soccorso sono impegnate a scavare sotto le macerie anche di altre abitazioni crollate a causa del forte terremoto piuttosto superficiale e quindi gli effetti della scossa potrebbero essere stati amplificati, poi sono seguite almeno cinque scosse successive di assestamento. Secondo alcune testimonianze il sisma è stato violento ed è durato circa quaranta secondi mentre altri sostengono che ci sono state come ondate di scosse di circa venti-trenta secondi, poi dopo un momento in cui le abitazioni hanno oscillato un po' meno il terremoto ha ripreso con forza la sua azione; inoltre, ci sono state interruzioni delle forniture energetiche. Da segnalare anche, cambiando argomento, l'eruzione del vulcano Sakurajima nel sud del Giappone.

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Tanta neve in America e freddo glaciale in Cina

Sarebbero dieci le vittime in America per incidenti stradali causati da una bufera di neve denominata "Jonas" che rischia di paralizzare le attività in ventidue stati e di ottantacinque milioni di persone, dal momento che da satellite il fronte della perturbazione appare molto ampio e quindi le precipitazioni nevose potrebbero anche intensificarsi, tanto che la popolazione ha svuotato i supermercati per fare provviste e le autorità avvertono di fare attenzione negli spostamenti o meglio di rimanere a casa. Non migliore la situazione in Cina a causa di un'ondata di freddo intenso che ha colpito il paese provocando molti disagi alla popolazione costretta spesso a muoversi in equilibrio sui lastroni di ghiaccio che si sono formati. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare il rischio di acidificazione dei mari che provoca nei pesci disorientamento per intossicazione (ipercapnia) a causa delle emissioni di CO2.

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Sciame sismico e neve in Molise

L'intenso sciame sismico che sta interessando il Molise in questi ultimi giorni, particolarmente in provincia di Campobasso, ha attirato l'attenzione sulla sicurezza degli edifici scolastici che nel settanta percento dei casi non risponderebbero nelle strutture ai necessari requisiti antisismici, comunque pare che non vi siano danni ed anche la situazione meteo è migliorata dopo le copiose nevicate. La penisola è investita da un'ondata di gelo che ha provocato una vittima e disagi, con scuole chiuse in alcuni centri. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un rilevamento effettuato sugli oceani che avrebbe evidenziato come abbiano assorbito la maggior parte del calore prodotto dalle inquinanti attività umane stabilizzando le temperature, ma se questo calore in più rimane negli oceani potrebbe provocare modificazioni alla circolazione di correnti sia dei mari che atmosferiche.

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India alle prese con un terremoto ed aria inquinata

Sarebbero dieci le vittime e centoventi i feriti di un terremoto di magnitudo 6.7 localizzato in Manipur ai confini fra India e Bangladesh con epicentro ad una profondità di circa cinquantasette chilometri presso il distretto di Tamenglong dove sono crollate diverse case, ma le vittime sono state registrate nel distretto di Imphal capitale del Manipur e alcune in Bangladesh. La scossa è stata definita piuttosto forte per questa zona con la popolazione che è fuggita dalle case e comunicazioni telefoniche interrotte in regioni remote, mentre alcuni sostengono che la risposta dei soccorsi è stata lenta e con scarsi mezzi. Spostandosi nella capitale del paese Delhi le autorità hanno dovuto fronteggiare un inquinamento dieci volte superiore ai limiti con misure a volte drastiche riguardo la circolazione delle auto, che aumentano ogni giorno di millequattrocento unità, come quella ad esempio di utilizzare in sostituzione gli scuolabus dei bambini.

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Inondazioni in Inghilterra e Sud America

Le intense precipitazioni piovose provocate dalla tempesta chiamata "Eva" hanno causato severe inondazioni in Inghilterra, giudicate come le peggiori in una generazione con strade spazzate via, ponti distrutti, intere comunità evacuate ed altre rimaste isolate; le situazioni peggiori sono state segnalate in Cumbria e nella vicina Lancashire, mentre nello Yorkshire sono esondati i fiumi Ouse e Fosse che scorrono attraverso la storica e celebre città di York. Per quanto riguarda il Sud America le forti piogge alimentate da correnti globali (El Nigno) e successive inondazioni che hanno interessato Paraguay, Argentina, Brasile ed Uruguay avrebbero causato almeno dieci vittime e costretto le autorità ad evacuare decine di migliaia di persone e predisporre rifugi oltre a stanziare fondi per aiutare la popolazione molto provata. In Paraguay è anche stato dichiarato lo stato di emergenza per le zone più colpite inclusa la capitale Asuncion.

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Aria irrespirabile in tante città italiane

Complice il lungo periodo di assenza di precipitazioni piovose tanto che ad esempio il livelli del fiume Po sono molto bassi l'aria in tante città italiane è irrespirabile; quindi, le autorità di Milano per la prima volta hanno deciso che fermeranno completamente il traffico per tre giorni, ma come è noto il problema dell'inquinamento è di difficile soluzione e in passato uno studio comparava la situazione di voler ripulire solo una zona a togliere con la paletta da un punto centrale della sabbia molto sottile con l'inevitabile conseguenza che quella circostante si riversa in quel punto. Bisognerebbe in teoria cercare di ripulire dallo smog anche le zone limitrofe ai grandi centri per evitare che l'inquinamento circostante (prodotto da industrie, autostrade..) si riversi nei centri abitati. Da segnalare poi la spiacevole situazione per chi decide di utilizzare i mezzi pubblici, per ridurre l'inquinamento sulle strade, di ritrovarsi accanto alle fermate dei fumatori.

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Luci ed ombre su accordi climatici

Mentre alcuni esultano per la riuscita del vertice di Parigi COP21 che ha portato ad uno storico accordo, fra praticamente tutti i paesi responsabili delle emissioni inquinanti e dell'effetto serra, che mira a contenere il rialzo delle temperature globali sotto i due gradi con tendenza ad un grado e mezzo altri sostengono la debolezza di questo patto dal momento che le iniziative ecologiche sono solo su base volontaria, e del resto i forti interessi economici rappresentati nel congresso potrebbero aver giocato un ruolo proprio in tal senso. In compenso ogni cinque anni ci sarà un controllo sui risultati raggiunti; inoltre, sono state stanziate delle somme per risarcire i paesi poveri che sono stati colpiti dai cambiamenti climatici. Si spera che questo accordo porti i paesi al punto di svolta riguardo lo sfruttamento delle inquinanti fonti fossili con un veloce passaggio alle rinnovabili e con una distribuzione sostenibile dell'energia nel pianeta.

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Ancora inondazioni nel Tamil Nadu in India

Le piogge torrenziali che continuano a cadere nello stato del Tamil Nadu e particolarmente sulla capitale Chennai (o Madras) sono considerate le peggiori in un secolo e si parla di centinaia di vittime e feriti, poi in tutta la zona interessata dalle inondazioni sarebbero oltre tre milioni le persone rimaste senza servizi essenziali e diciottomila quelle evacuate dopo che squadre di soccorso hanno provveduto a farle scendere dai tetti delle abitazioni. Molte le criticità ancora da risolvere con difficoltà ad assicurare i servizi sanitari, la fornitura degli alimenti ed i trasporti, con le pale meccaniche impegnate a riparare le strade collassate anche se una breve tregua dell'intensità delle precipitazioni piovose ha consentito di fronteggiare qualche emergenza. Secondo le autorità sarebbero duecentosessantanove le vittime nel Tamil Nadu da quando sono iniziate le piogge il mese scorso, poi la situazione per la popolazione è di grande disagio.

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Inquinamento in Cina e corruzione climatica

La Cina è un paese dove il settanta percento di laghi e fiumi sono inquinati con una cappa di denso smog che rende irrespirabile l'aria di diverse regioni ad alto sviluppo industriale, tanto che le autorità ad esempio nella capitale Pechino sconsigliano di uscire di casa e poi nel caso della provincia di Hebei ed altre zone indagano su casi di corruzione sull'installazione di quasi duecento postazioni tecnologiche di monitoraggio dell'inquinamento, poi in campo ambientale era già stato dimostrato l'alto rischio di corruzione considerando che questo paese è al primo posto per emissioni di gas ad effetto serra dal momento che produce un quarto della somma di tutte le emissioni globali. Spostando l'attenzione su altri scenari ma rimanendo su tematiche ambientali da segnalare le tensioni e gli scontri (ingiustificabili) che si sono verificati a Parigi a causa dell'inizio della conferenza "COP21" su cui è concentrata l'attenzione mondiale.

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Maltempo al Sud e cambiamenti climatici

Dopo un periodo in Italia con temperature miti e primaverili o quasi di tipo estivo in montagna a causa del fenomeno dell'inversione termica da qualche giorno è arrivato il vero inverno con temperature anche più basse delle media usuale del periodo con sbalzi improvvisi che ormai si verificano ogni anno. Segnalati temporali e nubifragi al Sud in zone già interessate recentemente da ondate di maltempo e soggette a dissesto idrogeologico, poi raffiche di vento sulla penisola con previsione di nevicate. Per quanto riguarda i cambiamenti climatici ci sarebbe timore delle autorità di non riuscire a mantenere l'impegno di limitare il surriscaldamento globale a due gradi, dal momento che le emissioni di CO2 hanno raggiunto dei nuovi record, anche se alcuni sostengono che agendo tempestivamente l'obiettivo sia ancora possibile e volendo si potrebbe fare molto di più, considerando che i danni in caso contrario saranno incalcolabili.

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Record di emissioni inquinanti e surriscaldamento

La media delle temperature monitorate da gennaio a settembre è già superiore di un grado rispetto ad una media calcolata fra il 1850 e il 1900 a causa dell'effetto serra alimentato dalle emissioni inquinanti che nel 2014 hanno raggiunto dei nuovi record e dall'impatto sul clima di una corrente globale ciclica chiamata "El Nigno". Rimangono le polemiche su come sono state fatte le misurazioni delle temperature e se i dati siano attendibili, ma ormai è probabile che questi dati siano approssimati per difetto e non per eccesso dal momento che ogni annata è stata più calda della precedente con una progressione costante percepita anche dalla popolazione senza strumentazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'arrivo a distanza di una settimana di un secondo forte ciclone tropicale in Yemen, considerando che è raro che questi vortici colpiscano queste aree dal clima particolarmente secco.

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Maltempo in Calabria e Sicilia

Danni e una vittima in Calabria a causa dell'ennesima ondata di maltempo che ha interessato ampie zone a sud nella penisola ad alto rischio idrogeologico e previsioni di ulteriori forti precipitazioni piovose e mareggiate per la Sicilia orientale, mentre la Calabria dovrebbe essere ormai fuori pericolo. Difficoltà anche per la mobilità con strade inondate da torrenti d'acqua e la ferrovia ionica interrotta in provincia di Reggio Calabria a causa dell'esondazione del fiume Ferruzzano; poi le mareggiate hanno portato via la sabbia dalle spiagge, già erose da alte onde in precedenti annate poco favorevoli per il turismo balneare. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche lo sconcerto sull'intenzione della Cina di voler sviluppare in paesi emergenti l'industria di estrazione del carbone, considerando che si calcola che le temperature globali potrebbero aumentare di tre gradi Celsius entro il 2030.

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Terremoto in Afghanistan ai confini con il Pakistan

Sarebbero oltre trecentottanta le vittime con molti feriti del forte terremoto quantificabile fra una magnitudo di 7.7 o di 7.5 localizzato nel nord Afghanistan a circa duecentocinquanta chilometri a nord-est della capitale Kabul ai confini con il Pakistan, con danni alle abitazioni, alla rete stradale e a monumenti storici. Le zone più colpite secondo le autorità si trovano nelle regioni tribali del nord-ovest del Pakistan e nella provincia del Khyber Pakhtunkhwa dove sono crollate numerose abitazioni e ancora si scava per cercare superstiti mentre è stata allestita una unità di crisi per gestire l'emergenza. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i timori che derivano dal notevole surriscaldamento registrato del mare (e in generale nel globo) che potrebbe amplificare gli effetti di una corrente globale ciclica chiamata "El Nigno" e provocare intensi fenomeni estremi.

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Discutibile centrale atomica in oasi vicino Londra

In quello che viene descritto come un paesaggio idilliaco presso Bradwell, a novanta chilometri di distanza da Londra, potrebbe essere installata una centrale nucleare con reattori cinesi e gli ambientalisti hanno manifestato contro il progetto di questo impianto che rischia di deturpare la bellezza di tre riserve naturali poco distanti, poi c'é il rialzo del mare per i cambiamenti climatici; inoltre, le colossali richieste di acqua richieste per raffreddare le barre di combustibile radioattivo non sembra possano essere soddisfatte dal volume di acqua fornito dal fiume che sfocia nella zona. Recentemente si sono anche riaccesi i riflettori sull'incidente nucleare di Fukushima a causa di un risarcimento stanziato per un lavoratore ammalatosi di leucemia che operava alla messa in sicurezza dell'impianto. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali un fortissimo uragano di categoria cinque che sta interessando il Messico.

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Un tifone sferza le Filippine

Oltre ventimila persone sono state evacuate a causa dell'arrivo del tifone denominato "Koppu" che ha sferzato le Filippine, in particolare presso la città di Casiguran nell'isola di Luzon, con forti raffiche di vento con picchi di quasi duecento chilometri all'ora causando due vittime mentre decine di persone risultano disperse; inoltre, dal momento che il vortice si sta muovendo lentamente per l'interazione ad est con un altro tifone ("Champi") secondo le previsioni meteo forti precipitazioni piovose potrebbero interessare la stessa area colpita per diversi giorni. Come accade spesso con fenomeni meteorologici estremi ci sono stati allagamenti e frane, alberi sradicati e interruzione della fornitura di energia elettrica ed anche se la potenza del tifone è andata scemando ci potrebbero essere ulteriori inondazioni. Secondo alcuni pareri è stato migliorato il sistema di allerta e prevenzione in seguito alle devastazioni causate dal tifone Haiyan nel 2013.

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Nubifragi al centro-sud in Italia

Non ha ancora esaurito la sua forza l'ondata di maltempo caratterizzata da intensi nubifragi che ha investito il centro-sud della penisola anche se migliora un poco la situazione al centro mentre al sud è allerta soprattutto in Sicilia già colpita qualche giorno fa da forti precipitazioni piovose dove sono stati chiesti aiuti per riparare i danni, poi si parla di due vittime in provincia di Frosinone una travolta di un crollo di un muro di contenimento ed una uscita fuori strada in auto per cedimento del manto stradale. Evacuazioni in provincia dell'Aquila dove inizialmente si contava anche una vittima folgorata mentre cercava di svuotare la cantina allagata ma probabilmente deceduta per altre cause, poi allagamenti in Lazio e Campania. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la parziale proposta dell'India di tagliare di un terzo le emissioni di gas ad effetto serra nei prossimi quindici anni.

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La Cina si prepara a fronteggiare un forte tifone

Sarebbero quattro le vittime e sedici i dispersi a causa del tifone denominato "Mujigae" il ventiduesimo dell'anno che ha colpito ieri le coste della provincia a sud del Guangdong ed ora si dirige minaccioso verso nord-ovest tanto che le autorità hanno elevato ai massimi livelli di allerta le misure di emergenza per fronteggiare l'evento meteorologico estremo. Prima di toccare le coste della Cina il tifone ha sferzato le Filippine ed i soccorsi sono impegnati nella ricerca di molte barche di pescatori investite dal vortice ed alcune già segnalate come affondate, poi dirigendosi verso la Cina le forti precipitazioni piovose e folate di vento intenso hanno causato l'interruzione della fornitura elettrica a decine di migliaia di abitazioni, difficoltà con le comunicazioni e approvigionamento idrico. Evacuate per precauzione circa duecentomila persone ed anche in zone turistiche si è provveduto ad allertare ed allontanare i turisti.

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Uragano alle Bahamas e frana in Guatemala

Potrebbe essere molto pericoloso l'uragano denominato "Joaquin" che ha sferzato le Bahamas con picchi di vento superiori a duecentodieci chilometri orari, senza causare vittime, dal momento che non ha perso forza ed anzi il vortice è passato da iniziale tempesta di categoria due ad uragano di categoria quattro anche se secondo le previsioni meteo dovrebbe indebolirsi dirigendosi verso nord; ma alcuni stati americani hanno dichiarato lo stato di emergenza. Per quanto riguarda il Guatemala una frana causata da forti precipitazioni piovose, tipiche da maggio a novembre nel paese, ha danneggiato centoventicinque abitazioni nella città di Santa Caterina Pinula presso la capitale Guatemala City, ci sarebbero almeno sedici vittime e seicento dispersi, mentre i soccorsi cercano di portare aiuto alla popolazione. Lo scorso anno la stagione delle piogge ha causato ventinove vittime e danneggiato oltre novemila abitazioni.

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Discussioni su trivellazioni in Alaska e nel globo

Cresce il dibattito sulle trivellazioni soprattutto dopo l'annuncio di una grande compagnia petrolifera di avere rinunciato alle esplorazioni in Alaska dal momento che non avrebbe trovato abbastanza petrolio rispetto agli alti costi dell'impresa e per imprevedibili eventuali future leggi federali di regolamentazione sullo sfruttamento dei giacimenti; poi si parla di scarsità di greggio di qualità e del ruolo di movimenti ambientalisti che si sono impegnati con campagne contro le trivellazioni che fra l'altro minacciano le condizioni di vita di balene ed orsi polari. Si stima che nelle profondità dell'artico vi siano ancora non scoperte circa il trenta percento delle risorse di gas naturale del pianeta ed il tredici percento di quelle di petrolio, ma ad esempio al momento le quotazioni petrolifere hanno raggiunto dei minimi storici alcuni dicono a causa della concorrenza del fracking e specialmente delle energie rinnovabili i cui costi si sono notevolmente ridotti.

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Forte terremoto in Cile con allerta tsunami

Sarebbero almeno dieci le vittime del forte terremoto quantificabile di una magnitudo fra 7.9 e 8.3 che ha colpito la zona centrale del Cile, a circa duecentotrenta chilometri a nord-ovest della capitale Santiago dove i palazzi hanno oscillato come in molti altri centri gettando nel panico la popolazione, un milione i residenti sulle coste evacuati per timore di uno tsunami mentre alte onde si sono infrante lungo le coste della regione di Coquimbo. La forte scossa individuata come epicentro a circa cinquantacinque chilometri ad ovest della città di Illapel ad una decina di chilometri di profondità e seguente sciame sismico ha anche causato crolli con numerosi feriti ed un disperso ed è stata sentita nettamente anche in Argentina nella provincia di Mendoza tanto che nella capitale Buenos Aires diversi edifici sono stati evacuati, poi l'allerta tsunami è stata estesa anche ad altri paesi dal Perù fino alla Nuova Zelanda.

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Inondazione a nord di Tokyo

Sarebbero almeno centomila le persone residenti a circa cinquanta chilometri a nord-est di Tokyo costrette a lasciare le proprie abitazioni a causa dello straripamento del fiume Kinguawa, il cui livello è salito oltre gli argini per effetto delle intense precipitazioni provocate dalla tempesta tropicale denominata "Etau" e quindi conseguente inondazione delle città vicine; ma la situazione non è migliore in altre zone con altre ottocentomila evacuazioni annunciate dalle autorità per poter garantire la sicurezza della popolazione. Le attività in tre grandi stabilimenti automobilistici di una nota industria del settore sono state sospese mentre gli elicotteri sono in azione per portare in salvo le persone che si sono rifugiate sopra i tetti ed i soccorritori cercano i dispersi fra cui una donna travolta da una frana che ha colpito la sua abitazione. Consistenti i danni con previsione di altre intense precipitazioni piovose per il fine settimana.

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Una tempesta tropicale sferza l'isola Dominica

Sarebbero almeno venti le vittime sull'isola Dominica nei Caraibi della tempesta tropicale denominata "Erika" mentre gli elicotteri ed i soccorritori cercano i dispersi e di portare aiuto alle persone rimaste intrappolate nelle case. In poche ore forti precipitazioni piovose hanno sferzato l'isola montagnosa che conta settantaduemila abitanti facendo cadere rocce ed alberi; vi sono difficoltà nei trasporti ed anche l'aeroporto locale è bloccato con una situazione descritta come caotica, poi nel frattempo la tempesta si sta muovendo verso altre belle isole dei Caraibi tanto che per alcune è stato dichiarato lo stato di emergenza con molte evacuazioni. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche la prolungata siccità in California che ha costretto le autorità a tagliare le forniture idriche del trenta percento in luglio andando anche oltre i limiti previsti per quello che è definito come il peggiore periodo di siccità del secolo.

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Un tifone indebolito si abbatte sulle Filippine

Sarebbero dieci le vittime del tifone denominato "Goni" che ha sferzato aree a nord delle Filippine con tre giorni di forti precipitazioni piovose e picchi di vento a quasi duecento chilometri all'ora che hanno causato smottamenti ed allagamenti oltre a rendere impraticabili le strade, poi a quanto pare si è indebolito muovendosi verso Taiwan ma circa quattromila persone sono rimaste nei centri di evacuazione per precauzione; inoltre, alcune persone potrebbero essere rimaste intrappolate in zone sommerse dal momento che risultano disperse. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche ambientali l'aumento degli sbarchi di rifugiati sulle coste di Italia e Grecia, considerando che sicuramente una percentuale non indifferente è costituita da individui che è costretta a lasciare la propria terra a causa dei cambiamenti climatici che favoriscono anche gravi conflitti fra le popolazioni.

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Si risveglia un vulcano in Ecuador

Stato di emergenza con allarme giallo (si tratta in realtà di un livello di allerta medio) in Ecuador a causa dell'attività piroclastica e piccole eruzioni del vulcano Cotopaxi alto quasi seimila metri considerato uno dei più pericolosi della regione dal momento che oltre ad essere di notevoli dimensioni è vicino a zone molto popolate come ad esempio la capitale Quito; evacuate per misura precauzionale quattrocento persone e distribuite un milione di mascherine per prevenire l'inalazione delle ceneri vulcaniche. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore con picchi di temperatura fino a quarantasette gradi Celsius che sta investendo l'Egitto sin dalla fine di Luglio che avrebbe provocato oltre novanta vittime anche a causa della difficile gestione sanitaria dell'emergenza con ospedali sovraffollati che non riescono a prestare cure alle centinaia di persone spesso anziane che soffrono per colpi di calore.

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Un forte tifone si dirige verso Taiwan e Cina

Sarebbero almeno sei le vittime e decine i feriti del tifone denominato "Soudelor" già raggiunto Taiwan sferzando le coste ad est con venti fortissimi con picchi che raggiungono i trecento chilometri orari e con onde altissime, previste anche intense precipitazione piovose mentre le autorità hanno predisposto un piano per fronteggiare gli effetti dell'evento estremo ed anche in Cina quasi cinquemila persone sono state evacuate dalle zone costiere nel sud-est della provincia Fujian e nel vicino Guangdong è stata bloccata l'attività delle barche da pesca e dei pescatori che lavorano nel settore dell'acquacultura. Questo forte tifone, il tredicesimo dell'anno, è probabile che causerà forti disagi alla circolazione stradale e ferroviaria (centoventi treni da Shanghai alle maggiori città di Fujian e Guangdong sono stati soppressi per il fine settimana) e ha già causato l'interruzione della fornitura di energia elettrica in vaste zone.

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Inondazioni in Pakistan e provvedimenti climatici

Sarebbero oltre centoquaranta le vittime delle recenti inondazioni che ha hanno colpito il Pakistan (in due settimane), particolarmente colpite le province di Khyber Pakthunwa e di Baluchistan a causa di forti precipitazioni piovose nella notte; inoltre, sarebbero ottocentomila le persone nel paese interessate da questi violenti fenomeni atmosferici definiti da alcuni come imprevedibili. Si tratta di un periodo contraddistinto da maltempo e stagionali piogge monsoniche in tutta l'area dell'India ed è salito a quarantasette il bilancio delle vittime in Birmania (o Myanmar) con settecento case distrutte da frane nella città di Hakha capitale del Chin, poi danni alle sovrastrutture in tutto il paese. Per quanto riguarda i provvedimenti climatici da segnalare l'intenzione delle autorità Americane di tagliare le emissioni inquinanti ad effetto serra del trentadue percento entro il 2030, previste regole federali come ad esempio limitazioni all'uso del carbone.

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Nubifragio a Firenze, inondazioni in Birmania

Un violento nubifragio si è abbattuto sulla città di Firenze causando tre feriti, sradicando alberi che hanno ostacolato il traffico stradale, interruzione delle linee ferroviarie nelle direttrici principali (che poi sono state in parte ripristinate), infiltrazioni d'acqua nell'acquedotto che hanno costretto a sospendere temporaneamente l'erogazione di acqua potabile, poi si parla di parziali allagamenti senza danni nella Galleria degli Uffizi. Cambiando scenario da segnalare le inondazioni causate dai monsoni che hanno sferzato con piogge torrenziali la Birmania causando ventisette vittime e costringendo migliaia di persone a lasciare le proprie abitazioni, ci sarebbero quaranta vittime anche nel nord-est dell' India per le piogge monsoniche. Rimanendo su tematiche naturalistiche alcuni sostengono come correnti globali come El Nigno possano essere responsabili di eventi estremi in zone del globo come l'Indonesia, sud-est dell'Asia ed Australia.

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Non si riducono le emissioni con il fracking

Mentre la Norvegia ha stabilito di abolire il fracking fino al 2020 ed altri paesi europei sembrerebbero orientati sulla stessa linea di azione, nuovi studi definiscono come un mito quella che era definita come la possibilità di ridurre le emissioni di biossido di carbonio con il fracking; infatti, la riduzione è risultata derivare da un minor consumo energetico dovuto alla crisi economica. Da notare che alcuni sostengono che non è solo la miscela di liquidi chimici iniettati nel sottosuolo ad alta pressione a costituire un problema, ma anche gli stessi gas naturali sono inquinanti e possono facilmente propagarsi lungo le fenditure favorite da questa pratica controversa. Inizialmente il fracking era stato definito addirittura come una tecnologia ecologica anche se i produttori miravano soprattutto a ridurre i costi di estrazione rispetto alle tecniche definite tradizionali.

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Vortici in Giappone e Messico, caldo in Europa

Mentre in Giappone il tifone "Nangka" ha perso potenza ed è stato declassato a tempesta tropicale, dopo aver causato danni e a quanto pare due vittime, in Messico l'uragano "Dolores" sta prendendo forza ed è stato classificato di categoria quattro (considerando che il massimo è cinque) con venti ad oltre duecento chilometri orari con picchi anche più forti e secondo le previsioni meteo potrebbe interessare anche la baia della California. Cambiando argomento e spostando l'attenzione ad un altro scenario da segnalare come prosegua l'ondata di caldo che sta colpendo l'Europa con temperature elevate ad esempio a Parigi ed in molte città in Italia, dove ci si aspetta un ulteriore rialzo e temperature percepite superiori ai quaranta gradi Celsius a causa dell'alto tasso di umidità, disagi anche per gli allevatori e tutto il comparto agricolo; inoltre, si segnalano incendi in Campania dove le riserve idriche si sarebbero notevolmente ridotte.

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Discussioni infinite sui cambiamenti climatici

Proposte e discussioni su come fronteggiare i cambiamenti climatici continuano ad arrivare senza interruzione in prospettiva della riuscita di un nuovo accordo globale da ratificare a Parigi alla fine dell'anno e sembra che a differenza del protocollo di Kyoto si cercherà di trovare il contributo non solo dei paesi più industrializzati, dal momento che tutti devono partecipare alla salvaguardia del pianeta; ma nel frattempo la situazione ambientale peggiora velocemente con ondate di caldo sempre più intense, aumento del livello dei mari con rilevanti danni sulle coste ed incendi nelle foreste che danneggiano i cosiddetti polmoni della Terra. Limitare il surriscaldamento globale a due gradi Celsius è ormai considerato un obiettivo insufficiente e bisognerebbe mantenersi su temperature inferiori anche se i dati monitorati sull'Artico ed alcune zone del pianeta fanno prevedere per il futuro scenari molto caldi con conseguenze disastrose.

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Portogallo e Spagna nella morsa del caldo

Continua l'ondata di caldo di matrice subtropicale e africana in Europa per effetto di un anticiclone originatosi nel deserto del Sahara, particolarmente colpite Portogallo e Spagna come ad esempio a Siviglia che già nei giorni scorsi aveva fatto registrare temperature davvero elevate; si sono verificati nel paese anche degli incendi favoriti dalle alte temperature che minacciano le abitazioni, difficile la situazione in genere in Europa per il caldo e l'afa, con molti individui ricoverati per malori e colpi di calore. Da segnalare cambiando scenario che in Ghana il maltempo e le forti precipitazioni piovose hanno provocato due vittime nella seconda città del paese Kumasi, capitale della regione di Ashanti, a causa del crollo del muro di una casa fabbricato con il fango che gli abitanti cercavano di riparare, mentre pochi giorni prima una persona era deceduta durante un altro violento acquazzone.

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Ondate di gran caldo in Pakistan

Sarebbero millecento le vittime in Pakistan per le ondate di gran caldo mitigate da brevi periodi in cui la colonnina di mercurio scende a valori più accettabili per l'organismo rispetto ad esempio ai quarantacinque gradi Celsius registrati nella grande città portuale di Karachi dove ci sono stati disagi anche a causa di interruzioni nella fornitura di energia elettrica e per la mancanza di organizzazione nella gestione dell'emergenza sanitaria causata dal caldo insopportabile aggravata in parte anche dall'inizio del periodo di digiuno religioso. Le autorità sanitarie consigliano di idratarsi, somministrare elettroliti ematici ed evitare di privarsi dell'acqua dal momento che non si sono mai visti periodi in cui così tante persone che si sentivano male per il caldo; inoltre, a la settimana scorsa a Karachi era stato di dichiarato il non obbligo di recarsi al lavoro a causa delle condizioni umanamente impossibili per i lavoratori.

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Alluvione a Tbilisi in Georgia

Sarebbero almeno dodici le vittime di un'alluvione che ha colpito Tbilisi la Georgia con i soccorritori impegnati a cercare individui rimasti intrappolati dall'acqua nelle case dal momento che vi sono diversi dispersi; inoltre, la situazione è piuttosto difficile con danni al cimitero, migliaia di persone senza elettricità e preoccupazione per la fuga degli animali, fra cui leoni, tigri, giaguari, orsi, ippopotami, lupi e sciacalli dallo zoo locale tanto che le autorità hanno avvisato i cittadini di prestare attenzione e rimanere chiusi in casa. Apposite squadre stanno cercando di catturare gli animali dai posti più impensabili come un orso che si è arrampicato sull'unità esterna di un condizionatore o nel caso di un uomo che ha trovato una iena sul balcone, mentre degli elicotteri cercano di individuare dall'alto qualche esemplare non segnalato. Nel 2012 cinque persone erano decedute a causa dell'alluvione provocata dallo straripamento di un fiume.

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Maltempo e nubifragi in alcuni stati dell'Africa

Fra i segnali più evidenti dei cambiamenti climatici che stanno colpendo con maltempo e nubifragi alcuni stati dell'Africa bisogna segnalare le inondazioni improvvise che sommergono vaste aree in breve tempo, come ad esempio è accaduto in una zona presso Nairobi la capitale del Kenya inondata ad aprile e maggio con decine di vittime, oltre duemila persone evacuate, raccolti sommersi. Secondo le autorità la popolazione in genere (sessantaquattro percento) taglia troppi alberi per ottenere legna da ardere per cucinare e questa deforestazione contribuisce ad alimentare il cambiamento climatico e periodi di forte siccità; inoltre, le industrie consumano troppi combustibili fossili. Da segnalare poi che in Ghana nella capitale Accra si è verificato un grave incidente a causa di due giorni di piogge torrenziali che hanno fatto uscire del carburante da una stazione di rifornimento che ha preso fuoco causando almeno duecento vittime.

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Gran caldo in India e alluvioni in America

Si è aggravato il bilancio delle vittime (almeno millecentodiciotto) in India per l'ondata di calore che ha investito il paese con temperature che hanno raggiunto quasi i cinquanta gradi centigradi in alcune zone, particolarmente colpiti gli stati Andhra Pradesh e Telaganga nel sud, e ventiquattro di vittime anche in Ovest Bengala e Orissa, mentre le autorità hanno avvertito gli individui più fragili di stare a casa ed i media mostrano foto con l'asfalto delle strade sciolto e video di persone sofferenti per il gran caldo o fortemente disidratate. Per quanto riguarda l'alluvione che ha colpito alcune aree a sud degli Stati Uniti si parla di una ventina di vittime e decine di dispersi (in Texas, Oklahoma e Houston) a causa di forti nubifragi, tipo tornado, che hanno inondato larghe zone trasformandole in laghi in cui galleggiano le macchine costringendo le autorità ad avvisare la popolazione di mettersi in salvo invece di stare a guardare l'alluvione.

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Maltempo in Italia, Austria e in Cina

Dopo l'ondata di caldo anomalo con temperature nettamente al di sopra della media da qualche giorno una perturbazione le ha fatte crollare rapidamente a valori tipicamente invernali anche con pericolo di valanghe a causa delle neve caduta sulle Alpi e rischio in alcune zone di allagamenti per forti precipitazioni piovose e nubifragi. Situazione simile in Austria con freddo e maltempo in particolare nel Tirolo e nella Carinzia dove è stata monitorato che la pioggia che cade in media nel mese di maggio è caduta in uno, due giorni. Per quanto riguarda la Cina circa un milione di persone sono state interessate da una forte perturbazione che ha attraversato il paese con un bilancio di quindici vittime e sette dispersi; particolarmente colpito lo Jiangxi a causa dello straripamento del fiume Meichuan con conseguente alluvione definita come la peggiore mai avuta; notevoli i disagi per la popolazione per le evacuazioni ed i blackouts.

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Frane in Colombia e situazione difficile in Nepal

Sarebbero oltre sessanta le vittime di una frana a causa delle intense precipitazioni presso la municipalità di Salgar appartenente al dipartimento di Antioquia nel nord-ovest della Colombia; inoltre, le autorità locali avvertono che si tratta di un bilancio provvisorio dal momento decine di persone sono ancora disperse e molte famiglie sono state evacuate dalle loro abitazioni. Per quanto riguarda il Nepal, cambiando scenario, da segnalare che è salito a quasi novemila il numero delle vittime dopo le forti scosse di magnitudo 7.9 (il 25 aprile), di 7.5 (il 12 maggio) e le varie di assestamento che hanno devastato il paese tanto che la situazione per la popolazione è ancora precaria con richiesta di aiuti come ad esempio coperte, tende, impermeabili e teli protettivi anche in previsione dell'arrivo della stagione dei monsoni; poi le fragili strutture delle abitazioni con le continue scosse e lo scarso numero di elicotteri disponibili avrebbero ritardato i soccorsi.

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Quarto tifone dell'anno sulle Filippine

Ogni anno circa venti tifoni investono le Filippine e questa volta le autorità hanno proceduto a far evacuare oltre duemila persone anche in previsione di inondazioni improvvise tipo tsunami, tempeste con forte piogge e frane per il forte tifone denominato "Noul" con picchi di vento fino a duecentoventi chilometri orari che si avvicina alla provincia di Cagayan, quattrocento chilometri a nord rispetto alla capitale Manila. L'appello alla popolazione interessata dal fenomeno estremo è di mettersi in salvo finché si è in tempo e di rifugiarsi su luoghi più alti ma lasciando i propri villaggi; inoltre, sono stati cancellati diversi voli interni e sospeso il servizio di trasporto su traghetto (ci sarebbero anche due vittime). Cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che in Nepal salgono ad oltre ottomila le vittime accertate del devastante terremoto con quasi diciottomila i feriti.

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Tel:   338 1809310          Data:    11/05/2015                         n:   2833      


Ricostruire le tubature idriche in Nepal

Ripristinare la fornitura di acqua in Nepal dopo il terremoto è secondo organizzazioni internazionali indispensabile per evitare la diffusione di epidemie ed altre vittime per malattie correlate alla scarsa igiene, ma le tubature idriche sono molto danneggiate e ad esempio a Katmandu che non è molto lontana dall'epicentro del sisma (circa diciassette chilometri) il suolo si è deformato, alzato ed ora risulta sconnesso quindi bisognerà adattare gli impianti alla nuova configurazione post terremoto. Nel frattempo sono stati distribuiti dei pacchetti di disinfettanti in mancanza di acqua corrente pulita, sapone e strumenti vari per l'igiene anche per assicurare una migliore pulizia nei luoghi di ricovero degli sfollati. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche ambientali da segnalare la tempesta che ha investito il Queensland in Australia causando sei vittime e danneggiato seriamente oltre cento abitazioni.

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Tel:   338 1809310          Data:    07/05/2015                         n:   2830      


Eventi estremi molto influenzati da inquinamento

Le emissioni inquinanti dovute ad attività umane che alimentano il surriscaldamento climatico sono responsabili di circa il settantacinque percento dei picchi di alte temperature in tutto il mondo e del diciotto percento di forti precipitazioni piovose, ma queste percentuali sono destinate a salire nei prossimi decenni secondo i modelli climatici previsti per effetto dell'effetto serra e per esempio se le temperature globali cresceranno di oltre due gradi centigradi rispetto all'era preindustriale circa il quaranta percento delle piogge intense saranno dovute all'inquinamento prodotto da attività umane. Spostando l'attenzione ad un altro argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che per il disastroso terremoto in Nepal si parla di oltre cinquemila vittime accertate e diecimila feriti (in costante aumento) con una situazione molto difficile per la popolazione spesso privata di un'abitazione e senza le risorse per poter ricostruire.

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Tel:   338 1809310          Data:    29/04/2015                         n:   2822      


Doppia eruzione per il vulcano Calbuco in Cile

Ha sorpreso un po' tutti l'eruzione del vulcano Calbuco uno dei più attivi dei circa cinquecento potenzialmente attivi in Cile, ma che è stato silente per decenni e le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza ed evacuato quattromila persone in un raggio di venti chilometri, poi le scuole sono state chiuse, alcuni voli aerei cancellati e la vicina città di Puerto Montt (molto conosciuta da chi si vuole recare nella famosa regione della Patagonia) è stata ricoperta dalle ceneri vulcaniche. Non era stato previsto alcun monitoraggio per il vulcano che con le sue due eruzioni spettacolari in poche ore [e l'allerta per una terza più forte] preoccupa anche l'Argentina ed in particolare la città di Bariloche a circa cento chilometri di distanza che potrebbe essere raggiunta dalle ceneri vulcaniche. I residenti dell'area interessata dichiarano preoccupazione per cosa possa accadere e di non aver mai visto una cosa simile e non mancano gli invitati a rimanere in casa.

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Tornado in Illinois e provvedimenti climatici

Un tornado ha investito una casa presso la città di Fairdale in Illinois facendola crollare, poi nella sua corsa ha scoperchiato i tetti e provocato crolli anche di altre abitazioni in vari stati fra cui particolarmente colpito lo Iowa, ancora non è ben chiaro quante persone siano rimaste coinvolte nei crolli con un bilancio provvisorio di due vittime, cinquanta feriti e gravi danni; nel frattempo le autorità in America avrebbero deciso di adottare una serie di provvedimenti per ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute dal momento che il surriscaldamento del pianeta per l'emissione di gas serra dovute ad attività umane fa aumentare lo smog e quindi le allergie (i pollini si legano alle molecole inquinanti) oltre ad infortuni per incidenza di eventi estremi. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche ambientali i cambiamenti climatici che stanno sconvolgendo gli equilibri della zona desertica di Atacama in Cile.

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Rialzo del mare minaccia per il Bangladesh

Le foreste del Sundarbans fra India e Bangladesh coprono circa centoquarantamila ettari con mangrovie che consentono a caratterizzare questa zona del pianeta come una delle più ricche per biodiversità grazie alle presenza di tigri, delfini, coccodrilli e pitoni tanto da essere patrimonio dell'umanità, ma il costante rialzo del mare e la continua erosione delle coste a causa dei cambiamenti climatici oltre ad essere una minaccia per il territorio costringe la popolazione che vive nei villaggi ad emigrare nella città di Kolkata privandoli dei mezzi di sussistenza, poi lo scorso dicembre c'é anche stata una perdita di petrolio con impatti ecologici a lungo termine. Quello del rialzo dei mari per la fusione dei ghiacci dell'Artico e dell'Antartide (con grandi aree scomparse monitorate da satellite in costante aumento) non è una minaccia solo per il Bangladesh e i cosiddetti rifugiati climatici sono ormai un fenomeno globale della realtà quotidiana.

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Sale il bilancio delle vittime nelle isole Vanuatu

Sarebbero ventiquattro le vittime e tremilatrecento gli sfollati a causa del forte ciclone "Pam" di categoria cinque che ha investito cinque giorni fa le isole Vanuatu nel Sud Pacifico spazzando via interi villaggi, rendendo difficile ogni comunicazione e distruggendo molte delle sovrastrutture che erano state costruite anche recentemente in queste belle isole interessate da tempo dai cambiamenti climatici con livello del mare più alto e maggiori precipitazioni piovose. Trentasette centri di evacuazione sono stati allestiti dalle autorità che chiedono aiuti internazionali e cibo per la popolazione che ha già cominciato a ricostruire le abitazioni raccogliendo e bruciando i detriti tanto da rendere l'aria pesante da respirare per il fumo, mentre le immagini dall'alto mostrano uno scenario di grave devastazione. Dichiarato lo stato di emergenza anche nelle isole Tuvalu; infatti, il ciclone ha interessato una vasta area fra cui le isole Salomone e Kiribati.

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Di nuovo un incendio a Valparaiso in Cile

A quasi un anno di stanza dall'incendio che causò sedici vittime e cinquecento feriti a Valparaiso in Cile un nuovo grande incendio si sta propagando velocemente e sarebbero duecentosettanta gli ettari interessati con alte fiamme che stanno divorando la vegetazione con circa diciottomila sfollati, si conta anche una vittima per cause correlate. Si tratta di luoghi piuttosto caratteristici di incantevole bellezza, dal 2003 patrimonio da proteggere, molto colorato ma con forti contraddizioni per la povertà di alcuni sobborghi privi di ogni elementare comfort e l'incendio forse ha avuto origine da una discarica abusiva. Da segnalare cambiando completamente scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche un forte ciclone tropicale, denominato "Pam" che sta interessando le regioni del Sud Pacifico con interi villaggi spazzati via e in particolare le isole Vanuatu con ingenti danni nella capitale dell'arcipelago Port Vila.

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Raffiche di vento forte e nubifragi in Italia

Sarebbero tre le vittime e cinque i feriti dell'ondata di maltempo che sta attraversando l'Italia ed ora interessa ancora il Sud con raffiche di vento a centoventi chilometri orari e forti precipitazioni, particolarmente colpita ieri la Toscana dove una specie di uragano con picchi anche a centottanta chilometri orari ha sradicato alberi e provocato danni a famosi luoghi per le vacanze al mare ed in qualche caso al patrimonio architettonico. L'effetto serra con surriscaldamento di masse d'aria negli strati bassi dell'atmosfera potrebbe essere una delle cause delle anomale raffiche di vento, che da qualche hanno stanno diventando sempre più frequenti. Cambiando completamente argomento ma rimanendo su argomentazioni naturalistiche da segnalare l'infestazione dovuta a patogeni e alla Xylella fastidiosa che sta decimando gli alberi di ulivo soprattutto in Puglia con grave danno per la futura produzione olearia di qualità di tutto il settore.

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Nuova ferrovia in Etiopia per diminuire le emissioni

Secondo le autorità il nuovo tratto di ferrovia che fa parte di un progetto di ampliamento della rete elettrica ferroviaria di millecinquecento chilometri in Etiopia consentirà di ridurre le emissioni inquinanti e la dipendenza da combustibili fossili oltre a favorire, insieme al altre opere ed infrastrutture in cantiere, lo sviluppo del paese che ha dimostrato di essere una delle economie a più rapida crescita in Africa. Qualche dubbio sorge sull'effettiva futura riduzione di emissioni dal momento che se le ferrovie sono un fattore molto importante per la trasformazione economica di un paese, favorendo ad esempio importazioni ed esportazioni, questo significa anche passare da economie rurali in genere rispettose e in equilibrio con l'ambiente ad energivori tessuti industriali basati sul massimo sfruttamento di tutte le risorse connettendo i centri di produzione con quelli di consumo a ciclo continuo in un pianeta già inquinato e sotto pressione.

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Terremoti senza vittime in Cina e Giappone

Sarebbero oltre diecimila i feriti di un terremoto di magnitudo cinque sulla scala Richter che ha colpito in particolare la contea di Shawan nella prefettura di Tacheng in Cina con epicentro a quattro chilometri di profondità, crollate circa duecentottanta abitazioni nella provincia dello Yunnan, ma non sono state riportate vittime. In Cina le autorità hanno anche comunicato un'allerta meteo con invito alla popolazione di rimanere in casa e tenersi pronti per tempeste di neve, vento gelido a causa di folate di Blizzard nelle regioni a nord-est, con pericolo per gli spostamenti a causa delle strade ghiacciate. Un altro sisma è stato registrato nel sud-est del Giappone di magnitudo 5.9 con epicentro nell'Oceano Pacifico e localizzabile a circa dieci chilometri di profondità nella prefettura di Iwate; nessun danno, ma una settimana fa altre forti scosse telluriche sono state monitorate nella stessa zona che hanno causato basse onde di tsunami.

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Tel:   338 1809310          Data:    23/02/2015                         n:   2766      


Piogge torrenziali a Giacarta in Indonesia

Le piogge torrenziali che hanno interessato la capitale dell'Indonesia Giacarta nell'isola di Java per due giorni hanno paralizzato tutte le attività della grande città sommerse da una specie di lago d'acqua, di altezza quantificabile da uno a due metri, con oltre quattordicimila persone costrette a raggiungere i rifugi allestiti in città, ma non sono state riportate vittime anche se il pericolo non è ancora passato dal momento che secondo le previsioni altre piogge potrebbero interessare la città aggravate dall'intrusione di acqua del mare specialmente nei quartieri a nord. Gravi i danni finanziari tanto che le autorità hanno deciso di intensificare gli sforzi e lavorare assieme per fronteggiare il fenomeno che tende ad aggravarsi ogni anno; infatti, anche se non è possibile fermare le alluvioni almeno si può cercare di ridurre il più possibile il loro impatto e già sono stati costruiti con fondi esteri dei canali per evitare queste inondazioni disastrose.

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Acqua potabile a rischio inquinamento in California

Iniziative contro il fracking sono state promosse dalle autorità di controllo sulla biodiversità in California che chiedono di fermare immediatamente l'iniezione di liquidi ad alta pressione (mescolati ad idrocarburi e tracce chimiche) in centinaia di perforazioni eseguite in depositi di acqua nel sottosuolo che la popolazione utilizza sia come acqua potabile che per irrigare i terreni, considerando anche che si tratta di periodi di persistente siccità e in gennaio nei dintorni di San Francisco per la prima volta in oltre centosessanta anni non sono state registrate precipitazioni piovose. Cambiando completamento argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare l'ondata di maltempo che sta interessando l'Italia con gravi danni alla produzione agricola soprattutto al Sud ad esempio per l'esondazione del fiume Sele in Campania e poi le possibili nevicate anche a bassa quota che rischiano di ostacolare i lavori agricoli.

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Un milione di uccelli migratori catturati in Iran

Sta diventando sempre peggiore la sorte degli uccelli migratori in Iran da quando i cacciatori hanno trovato un nuovo facile metodo per uccidere gli uccelli utilizzando delle reti di plastica trasparente molto sottili per catturarli dopo aver posto sull'acqua di zone umide predilette dai volatili delle esche (tipo anitre da richiamo) per far credere che si tratti di luoghi sicuri, poi allestiscono dei bazar per la vendita al pubblico ad uso alimentare ed anche ad impagliatori professionisti interessati agli esemplari più belli e rari. A quanto pare le reti sono completamente invisibili per gli uccelli che finiscono per impigliarsi in massa in queste specie di grovigli di fili di plastica tanto che si parla ogni anno di massacri, eseguiti senza che nessuno sia arrestato dal momento che la pratica è vietata, e le rare multe non costituisco un deterrente; poi in ogni caso la gente si limita a spostare un poco le reti tale è l'abitudine alla cattura illegale.

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Nuove perforazioni di petrolio e sovraproduzione

Mentre dei nuovi studi avvertono che per raggiungere l'obiettivo di contenere sotto i due gradi Celsius le temperature globali diminuendo le emissioni globali di biossido di carbonio non bisognerà bruciare una significativa percentuale delle vecchie riserve di idrocarburi e molte di quelle nuove scoperte (come quelle dell'Artico) continuano le perforazioni di nuovi pozzi come ad esempio nel Mar Nero utilizzando metodi non convenzionali e sulle alture del Golan in territori contesi la cui proprietà non è stata riconosciuta a livello internazionale, considerando poi la presenza sul mercato di una sovraproduzione di greggio tanto che i prezzi hanno raggiunto dei minimi storici. Da segnalare che recentemente una compagnia petrolifera ha dovuto pagare una ingente somma per risarcire le comunità di pescatori della Nigeria danneggiate da due perdite di petrolio nel 2008 che avevano distrutto migliaia di ettari di mangrovie e tutte le attività legate alle pesca.

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Ultime decadi sono le più calde e umide in Tibet

Una delle più grandi masse di ghiaccio del pianeta come quelle dell'altopiano del Tibet a quattromila metri di media di altezza (tanto da essere chiamate da alcuni una specie di terzo polo) si stanno ritirando velocemente e in trenta anni sono stati persi ottomila metri quadrati di ghiacci dal momento che le temperature negli ultimi cinquanta anni sono cresciute a ritmo doppio rispetto al resto del pianeta e secondo le previsioni la situazione peggiorerà con un ulteriore arretramento fino al trenta percento entro il 2050. E' necessario secondo gli esperti ridurre l'impronta umana su una delle aree più pulite del globo; infatti, le ultime decadi sono risultate le più calde ed umide mai registrate in Tibet considerando anche che i ghiacci alimentano fiumi vitali per le popolazioni come Brahmaputra, Indo, Yangtze e Fiume Giallo. Spostando l'attenzione ad altri scenari da segnalare gli sbalzi climatici in America con picchi di freddo intenso e le ondate di freddo polare ad intermittenza in Italia che nel Sud hanno provocato ad esempio molte rotture di tubature e contatori, spesso montati esposti all'esterno delle abitazioni senza nessuna protezione.

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Emergenze ambientali irrisolte

Nonostante alle conferenze sulle riduzioni delle emissioni inquinanti si raggiungano degli accordi che sembrerebbero positivi nella realtà la qualità dell'ambiente continua a peggiorare e ad esempio le emissioni di biossido di carbonio, considerate fra le maggiori responsabili dell'effetto, serra non si sono stabilizzate e tendono costantemente ad aumentare con paesi come la Cina che se nel passato non hanno responsabilità ora inquinano a ritmi insostenibili per l'ambiente. Secondo alcuni manca una prospettiva a lungo termine e tutta l'economia industriale è basata sul massimo guadagno concentrato in un breve periodo che non consente di adottare misure ecologiche che possono solo con tempi lunghi ridurre i costi. Da segnalare cambiando scenario ma sempre riguardo ad emergenze naturalistiche il grave danno ecologico alle foreste di mangrovie causato da una perdita di petrolio da una nave nel delta del Sundarbans in Bangladesh.

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Protesta a Lima contro i cambiamenti climatici

Una sfilata colorata di protesta contro i cambiamenti climatici di migliaia di persone si è svolta a Lima in occasione di un ciclo di conferenze sull'ambiente che si sta tenendo in città che ormai volge al termine; i manifestanti hanno chiesto acqua e non oro, energia pulita e stop all'inquinamento, dal momento che la vita è più importante dell'oro e ad esempio la popolazione rurale sta perdendo i mezzi sostentamento a causa dei cambiamenti climatici che stanno colpendo un paese che si è dimostrato fra i più fragili come il Perù. Da segnalare, spostando l'attenzione anche altre emergenze ambientali, una perdita di petrolio in Israele da una conduttura nel deserto Arava che si sarebbe dimostrata almeno tre volte più ampia di quello denunciato inizialmente, e poi la contaminazione delle riserve idriche alle Maldive a causa del rialzo del livello del mare che costringe la popolazione a rifornirsi con costose bottiglie importate.

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Un forte tifone si avvicina alle Filippine

Starebbe già interessando le coste delle Filippine il forte tifone "Hagupit" (pronuncia Hà-goo-pit o con nome locale denominato Ruby) con venti ad oltre duecentodieci chilometri orari che si stanno intensificando con picchi a duecentocinquanta chilometri orari ad un anno di distanza dal disastroso tifone Haiyan che causò oltre settemilatrecento vittime e gravi danni demolendo circa un milione di case, tanto che molti vivono ancora in tenda. Le autorità temono che il nuovo tifone potrebbe seguire sempre lo stesso percorso distruttivo o anche colpire la capitale Manila e migliaia di persone nelle regioni centrali sono state evacuate in aree più sicure, inclusa la città di Tacloban dove già si sono abbattute le raffiche di vento del nuovo tifone ed i cittadini hanno fatto scorta di viveri e coperte. Per evitare di essere colti di nuovo di sorpresa pare che sia stato approntato un piano per fronteggiare la crisi sfruttando l'esperienza acquisita con il tifone Haiyan.

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Alluvione in Marocco a causa di intense piogge

Ci sarebbero trentadue vittime e sei dispersi in Marocco a causa delle intense precipitazioni che hanno fatto crollare in modo parziale e anche completamente un centinaio di case fatte di mattoni e fango, poi a causa dell'alluvione molte strade e sei autostrade sono state interrotte ed anche la famosa città turistica di Marrakesh è stata interessata dal maltempo. La maggior parte delle vittime sono state causate nella città del sud di Guelmine per un'alluvione improvvisa che ha interessato un fiume il cui letto era in secca e ha investito intrappolando gli occupanti delle automobili in transito. Cambiando completamente scenario da segnalare il pericolo di alluvione nel nord-est degli Stati Uniti; infatti, le recenti precipitazioni nevose che hanno formato uno spesso manto che nella città di Buffalo ha superato i tre metri si stanno sciogliendo velocemente alimentando dei veri e propri fiumi d'acqua in grado di causare crolli e danneggiare le abitazioni.

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Gelo e neve in America dalla zona dei Grandi Laghi

Sarebbero sette le vittime dell'ondata di freddo con una bufera di neve proveniente dall'area dei Grandi Laghi che ha colpito il nord-est degli Stati Uniti e in particolare l'area di Buffalo coperta da un metro e mezzo di neve, freddo in diversi stati con record di basse temperature per il mese di novembre che non si misuravano da decenni ad esempio in Florida e gran freddo insolitamente anche alle Hawaii. Difficile la mobilità sia per i cittadini che per gli automobilisti che a volte sono rimasti intrappolati nelle loro case e auto a causa della neve e del ghiaccio che si è formato; molti gli incidenti sulle strade coperte da lastre ghiacciate che si sono formate con le raffiche di vento. Cambiando scenario ma rimanendo su tematiche ambientali da segnalare i gravi danni in Liguria per il maltempo dove è stata compromessa la raccolta del famoso basilico utilizzato a scopi alimentari senza contare le attività che non potranno riaprire le saracinesche.

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Poche risorse destinate ad energie rinnovabili

Mentre si parla di nuove iniziative per ridurre le emissioni inquinanti e di accordi storici in questo senso fra grandi paesi le risorse destinate alle energie rinnovabili sono davvero scarse se confrontate con quelle stanziate per cercare nuove fonti di energia ricavabili da combustibili fossili; quindi è prevedibile che le emissioni continueranno ad aumentare nei prossimi anni ed anche i danni dovuti ai cambiamenti climatici penalizzanti anche sul piano economico. Cambiando argomento ma rimanendo sul tema di cambiamenti climatici da segnalare l'ennesima ondata di maltempo, con qualche ora di tregua, che sta per raggiungere l'Italia dopo quella che ha causato cinque vittime e danni ingenti considerando che il terreno è ancora intriso d'acqua ed il Po ha raggiunto livelli di guardia con allarme piena in diversi comuni. In molti casi il dissesto idrogeologico è causato dall'abusivismo edilizio e da opere costruite male o senza criterio.

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Nuova ondata di maltempo in Italia

Una nuova ondata di maltempo questa volta proveniente dall'Africa sta investendo l'Italia, ancora interessate in particolare la Toscana e soprattutto la Liguria colpita da nubifragi e trombe d'aria con Chiavari allagata a causa dell'esondazione del fiume Entella e del torrente Rupinaro che hanno anche causato due vittime, l'interruzione della fornitura idrica di acqua potabile di tutta la zona e del complesso ospedaliero oltre a disagi per i trasporti ferroviari considerando che sono previste altre forti precipitazioni piovose almeno fino a giovedì. A Marina Carrara ancora interessata dal maltempo proseguono le polemiche sull'argine che ha ceduto causando la recente alluvione (c'è stata anche una vittima per cause correlate) dopo che i rilievi hanno scoperto che un muro di contenimento costruito in modo sommario non era ancorato e presentava evidenti segni di cedimento; inutile dire che le proteste dei cittadini sono cadute come al solito nel vuoto.

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Ridurre a zero le emissioni inquinanti per il 2100

Dopo l'ennesimo allarme per i record raggiunti di biossido di carbonio nell'atmosfera e dei danni dovuti ai cambiamenti climatici, come ad esempio in questo periodo la siccità che sta colpendo il sud del Brasile, gli esperti riuniti a Copenhagen hanno proposto per evitare ulteriori sconvolgimenti di ridurre progressivamente le emissioni inquinanti fino ad azzerarle entro il 2100 dal momento che il novantacinque percento è dovuto ad attività umane (le precedenti stime effettuate nel 2007 lo valutavano in un novanta percento). Con interventi veloci ed incisivi sarà possibile mantenere i costi dovuti al surriscaldamento climatico a livelli gestibili mentre l'inazione significherebbe cambiamenti probabilmente irreversibili. Da segnalare cambiando argomento l'ondata di maltempo prevista che sta per interessare la Liguria, considerando la recente alluvione di Genova e l'alto rischio idrogeologico della regione che non è stata messa in sicurezza.

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Raggiunto un accordo sul clima a Bruxelles

Per fronteggiare i cambiamenti climatici in atto sul pianeta le autorità europee avrebbero raggiunto a Bruxelles un accordo per una riduzione del quaranta percento entro il 2030 delle emissioni inquinanti da case, impianti produttivi, automobili, aerei, fattorie ed altre fonti inquinanti anche se alcuni hanno manifestato la preoccupazione che questo possa significare un calo della produzione industriale e costi aggiuntivi per i consumatori; ma già da tempo è stato dimostrato che le spese per riparare ai danni del surriscaldamento climatico stanno diventando insostenibili per le economie avanzate. L'Europa dovrà dare l'esempio su provvedimenti climatici e miglioramenti nell'efficienza produttiva riguardo ad altri paesi nel mondo (molto più inquinanti a livello globale), mentre risultano evidenti sempre nuove emergenze come nel caso del vulnerabile Perù dove si trovano il settanta percento dei ghiacciai tropicali che si stanno velocemente sciogliendo.

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Una tempesta tropicale ha raggiunto il Messico

La tempesta tropicale denominata "Trudy" che si è formata venerdì a circa centocinquanta chilometri a sud-ovest del Messico e distante circa centoquaranta chilometri da Acapulco ha raggiunto la costa causando almeno sei vittime nello stato di Guerrero nonostante sabato si fosse indebolita e declassata a depressione tropicale, dichiarato lo stato di emergenza per le intense precipitazioni che potrebbero causare allagamenti e smottamenti, le autorità hanno anche evacuato alcune zone. Da segnalare poi un uragano di categoria due chiamato "Gonzalo" che ha interessato le Bermuda nei giorni scorsi con forti venti e piogge, trentamila abitazioni sarebbero rimaste senza elettricità, danni all'aeroporto internazionale e ad abitazioni. Cambiando completamente scenario e spostando l'attenzione all'Italia pare secondo le previsioni meteorologiche che ci sarà da mercoledì un forte sbalzo di temperatura passando da anomali valori estivi ad autunnali.

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Maltempo a Genova esondano dei torrenti

A causa di intense precipitazioni piovose sono esondati i torrenti Scrivia, Sturla, Rio Fereggiano e Bisagno che ha causato una vittima a quanto pare travolta improvvisamente dall'acqua mentre aspettava l'autobus nella zona Brignole a Genova. Le autorità hanno deciso la chiusura delle scuole oltre a invitare la popolazione di rifugiarsi ai piani alti delle abitazioni nelle aree a rischio fra le polemiche sulla mancanza di avvisi alla popolazione, un po' come accaduto nel novembre del 2011 dove l'alluvione causò sei vittime. La città è a rischio idrogeologico e precedentemente era stato denunciato come l'alveo dei fiumi fosse ingombro di residui di vegetazione. Da segnalare cambiando completamente scenario ma rimanendo sull'argomento l'iniziativa della Thailandia di fronteggiare le inondazioni con delle dighe fatte di bambù e sabbia e piantando nuovi alberi per stabilizzare il terreno e favorire anche l'attività degli agricoltori durante il periodo delle piogge monsoniche.

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Un tifone di forte intensità attraversa il Giappone

Nonostante sia stato degradato come intensità il tifone denominato "Phanfone" in grado comunque di raggiungere picchi di vento superiori a duecento chilometri orari avrebbe causato quattro vittime e costretto cinquemila persone a lasciare le proprie abitazioni oltre ad aver obbligato le autorità a sospendere le ricerche di un gruppo di circa dodici dispersi sul vulcano Ontake di cui si sono perse le tracce, anche se probabilmente sono rimasti sepolti da rocce e ceneri vulcaniche quindi non potendo più dare informazioni utili ai soccorritori. Per quanto riguarda il tifone che si muove ad una velocità di circa venti chilometri all'ora si sta dirigendo verso il centro del Giappone, verso Tokyo e ha costretto le autorità a cancellare molti voli; inoltre, migliaia di abitazioni sono rimaste senza energia elettrica molte scuole sono chiuse e due fabbriche di automobili sono state costrette a sospendere la produzione.

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Eruzione di un vulcano in Giappone

Ci sarebbero quattro vittime e decine di feriti a causa dell'eruzione del vulcano Ontake al centro del Giappone che improvvisamente ha avvolto in una densa nube di ceneri vulcaniche rendendo l'aria irrespirabile un gruppo di circa duecentocinquanta escursionisti che in questa stagione in gran numero si recano sul monte. Molti escursionisti rimasti bloccati sul vulcano che continua ad eruttare lava, emettere colonne di vapore e proiettare rocce a grande altezza aspettano l'arrivo dei soccorritori dopo aver passato la notte nei rifugi mentre un gruppo è riuscito a raggiungere il fondo valle. L'ultima eruzione significativa del vulcano Ontake risaliva al 1979 con l'espulsione di oltre duecentomila tonnellate di ceneri. Spostando l'attenzione ad altri scenari da segnalare l'esplosione di pozze argillose a causa dell'attività vulcanica del sottosuolo nella riserva di Macalube presso Agrigento che ha investito di fango in modo fatale due bambini in gita.

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Filippine ancora interessate dal maltempo

Ci sarebbero cinque vittime nelle Filippine a causa della tempesta tropicale denominata a livello internazionale "Fung-Wong" (per i filippini "Mario") che con intense precipitazioni piovose e forte vento con picchi di oltre cento chilometri orari ha interessato zone molto popolate costringendo le autorità ad evacuare la popolazione dalle zone inondate come ad esempio è accaduto a ventisettemila persone nella città di Marikina ed anche nella capitale Manila diverse comunità sono state evacuate. I trasporti sono stati bloccati da fiumi d'acqua alimentati dalla pioggia che in poche ore ha inondato le varie infrastrutture e le case tanto che in alcuni casi è stato necessario utilizzare dei mezzi anfibi per raggiungere le persone rimaste bloccate e sono stati cancellati anche molti voli. Cambiando completamente scenario da segnalare i nubifragi che hanno interessato città d'arte in Italia come Firenze e Venezia causando danni e chiusure temporanee di musei.

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Ancora alluvioni in India e Pakistan

La frequenza delle inondazioni alimentate da forti precipitazioni principalmente nelle regioni Himalayane che stanno ancora colpendo India e Pakistan anche se stanno accadendo durante la stagione dei monsoni secondo alcuni non possono essere considerate come dei disastri naturali e la popolazione non è preparata a fronteggiare una situazione disastrosa, dal momento che migliaia di case sono state distrutte, danneggiate le strade, perduti i raccolti nei campi sommersi dall'acqua e ci sarebbero oltre duecento vittime in India e circa ducentottottanta in Pakistan. Si tratta di in un bilancio ancora provvisorio in attesa che i soccorritori possano raggiungere molte località sommerse considerando che circa due milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni, mentre molti si sono rifugiati sui tetti per timore di saccheggi. Le autorità avvertono che sono necessarie opere preventive evitando di costruire vicino all'alveo dei fiumi.

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Inondazioni in India e Pakistan a causa dei Monsoni

Da giugno a settembre durante la stagione dei monsoni è frequente che vi siano frane ed inondazioni, ma per alcune zone questa è la peggiore inondazione causata dai monsoni da oltre due decadi e si contano almeno quaranta vittime in Pakistan dove diversi villaggi sono stati improvvisamente colpiti da forti precipitazioni piovose con crollo di tetti ad esempio nella città di Lahore che si trova ai confini con l'India e frane nel Kashmir nella zona sotto l'amministrazione del Pakistan, mentre nella zona che ricade sotto l'India ci sarebbero almeno ventotto vittime. Come accade spesso in queste circostanze ambientali sfavorevoli le linee telefoniche sono rimaste interrotte e manca l'acqua potabile, mentre l'esercito ha utilizzato delle imbarcazioni per trasportare migliaia di persone al sicuro su posizioni ad altitudine più elevata, e secondo le previsioni meteorologiche ci si aspetta nei prossimi giorni altre inondazioni di portata eccezionale.

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Contaminazione delle riserve idriche nel globo

Sono molte le denunce nel globo per la contaminazione delle riserve idriche legate a pratiche industriali ed estrattive ad esempio in Messico a causa di una perdita di acido da un'industria estrattiva di rame nei fiumi Sonora e Bacanuchi avvenuta tre settimane fa alcuni parlano del peggiore disastro ambientale mai accaduto nel paese, tanto che i fiumi apparivano di colore arancione brillante. Circa ventimila persone sono rimaste senza acqua potabile e ottanta scuole sono state chiuse, poi le autorità hanno vietato di recarsi presso i corsi d'acqua per evitare il contatto con l'acido solforico che è corrosivo e l'arsenico che può causare tumori, poi gli animali degli allevamenti a volte hanno bevuto l'acqua contaminata e si stanno ammalando con il pericolo anche per la catena alimentare. Altri casi di contaminazione si sono verificati in Pensilvania, West Virginia e New Mexico a causa della pratica estrattiva di petrolio e gas con il fracking.

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Groenlandia ed Antartide sghiacciate a ritmi record

La perdita annuale di ghiacci in Groenlandia per fusione a causa del surriscaldamento climatico del pianeta sarebbe raddoppiata rispetto ai dati altimetrici dei ghiacci rilevati da satellite nel 2009, e triplicata nell'ovest dell'Antartide anche se in questo caso le zone ad est aumentano un poco di volume che comunque non bastano a compensare la perdita di ghiaccio sul continente gelato. Le nuove mappe altimetriche sono più accurate di quelle ottenute da modelli precedenti e consentono di monitorare gli strati di spessore di ghiaccio di cinquecentomila chilometri quadrati in più e sommando i dati relativi a Groenlandia ed ovest Antartide si raggiunge una perdita di cinquecento chilometri cubi di ghiacci per anno che sarebbe il più alto livello di arretramento da quando sono iniziate le osservazioni altimetriche circa venti anni fa, senza considerare che questo comporta un rialzo sempre maggiore del livello globale degli oceani.

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Precauzioni prese per un tifone in Giappone

Le autorità giapponesi hanno deciso l'evacuazione, inizialmente nel sud del paese, di oltre cinquecentomila persone ad esempio nelle prefetture di Tokushima, Kochi, Hiroshima ed Osaka poi Shikoku e Kinki (dove è stato proclamato uno speciale avviso di pericolo per i previsti sei-settecento millimetri di pioggia) e di cancellare gran parte dei voli aerei a causa del passaggio del tifone chiamato "Halong" che potrebbe provocare frane e smottamenti dal momento che si muove a bassa velocità accompagnato da forti precipitazioni piovose, picchi di vento fino a duecento chilometri orari ed alte onde sulla costa. Si teme che vi possano essere vittime [11/08 - dieci] per il passaggio del tifone nonostante le misure precauzionali adottate e già ventisei persone hanno avuto conseguenze, considerando che nel mese di luglio il forte tifone Neoguri ha causato tre vittime e ferito sessantatre persone.

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Nubifragio su una festa di paese nel trevigiano

Un forte nubifragio ha provocato una frana che ha travolto un tendone mentre si stava svolgendo una festa di paese a Refrontolo in provincia di Treviso; si parla di quattro vittime e decine di feriti, di cui alcuni in gravi condizioni, per un bilancio provvisorio dal momento che si parla anche di dispersi che i soccorritori stanno cercando nella zona colpita dall'esondazione del torrente Lierza probabilmente favorita dalle precedenti precipitazioni che hanno formato una specie di diga di fango che ha ceduto sotto la forza del nubifragio inaspettato. Le autorità locali si sarebbero lamentate della mancanza di informazioni su un'eventuale allerta meteo e che sono state colte di sorpresa dal nubifragio che ha inondato uomini e macchine in pochi istanti. Una perturbazione di origine atlantica sta portando maltempo sulla penisola già interessata da tempo da fenomeni meteorologici anche estremi con ripercussioni sul turismo e sui raccolti agricoli.

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Precipita un aereo a Taiwan a causa di un tifone

Le autorità hanno comunicato che ci sarebbero quarantasette le vittime ed undici feriti dopo che un aereo passeggeri locale è precipitato a Taiwan durante un tentativo di atterraggio di emergenza su una pista dell'aeroporto di Magong sull'isola di Penghu che non è riuscito a causa del tifone chiamato "Matmo" ed in seguito i resti dell'aereo distrutto sono stati trovati in fiamme presso l'abitato di Xixi dove i pompieri e circa duecento militari hanno cercato di portare soccorso ai feriti ed aiutare i sopravissuti ad abbandonare la zona dove c'era anche un caseggiato vuoto colpito da un incendio. La scena si è presentata caotica ed in un primo tempo si parlava di un numero superiore di vittime (cinquantuno) ed anche la compagnia aerea si è scusata dichiarando che non saranno risparmiate energie per le operazioni di soccorso e per trasportare i parenti nel luogo del disastro mentre alcuni discutono delle condizioni meteo al momento dell'incidente.

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Un forte tifone ha raggiunto le Filippine

Un tifone chiamato "Rammasun" o con nome locale "Glenda" ha raggiunto le Filippine investendo le isole con forti raffiche di vento con picchi che superano i duecentocinquanta chilometri orari si parla di diverse vittime e centinaia di migliaia di persone costrette a raggiungere i centri di evacuazione per proteggersi dai detriti scagliati dal vento, che ha anche sradicato alberi, rovesciato auto, danneggiato abitazioni; mentre l'occhio del ciclone ha solo sfiorato la capitale Manila che conta oltre dodici milioni di abitanti, ma è riuscito lo stesso a causare il caos nella grande città. Molte zone sono rimaste senza elettricità spesso a causa di rami caduti sulle linee elettriche, poi scuole ed uffici governativi sono momentaneamente chiusi e le autorità avvertono la popolazione di stare a casa. Alcune aree delle Filippine stanno ancora cercando di riparare i danni provocati nel 2013 dal disastroso tifone "Haiyan" che causò oltre seimiladuecento vittime.

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Un forte tifone si avvicina al Giappone

Le autorità giapponesi dopo aver visionato dei bollettini meteorologici e valutato il tipo di allerta da comunicare (che dovrebbe essere il massimo della scala) hanno deciso di avvertire la popolazione per il pericolo derivante dal violento tifone "Neoguri" che si sta avvicinando a sud all'isola di Okinawa con forti raffiche di vento con punte che possono raggiungere oltre duecentocinquanta chilometri orari. Cambiando scenario da segnalare la recente ondata di maltempo che ha colpito il Brasile ed Argentina ed in particolare una zona ai confini fra i due paesi e ad esempio nella città di Ithaca novemila persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni. Le forti piogge che stanno alimentando inondazioni oltre a provocare disagi hanno causato ingenti danni e si contano anche due vittime, mentre le previsioni meteo avvertono che la situazione potrebbe peggiorare con ulteriori precipitazioni e calo drastico delle temperature.

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Migliorare globalmente la qualità dell'aria

Si stima che sette milioni di persone nel globo perdano la vita ogni anno a causa della scarsa qualità dell'aria nelle città per questo organizzazioni internazionali sono intenzionati a programmare delle attività per migliorare globalmente la qualità dell'aria con iniziative per eradicare oltre centomila sostanze chimiche che hanno un impatto negativo per la salute senza trascurare anche l'ambiente marino minacciato dall'inquinamento e dalle grandi quantità di plastica che finiscono in mare, dal momento che non si può pensare uno sviluppo sostenibile senza un ecosistema che funziona bene. Cambiando completamente argomento, ma rimanendo su tematiche ambientali, da segnalare la recente alluvione che ha interessato circa duecentocinquantamila persone in Paraguay e Brasile, tanto che molte famiglie hanno dovuto abbandonare le proprie case, e il maltempo ha interessato in parte anche l'Argentina.

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Foreste fondamentali per la vita ed il benessere

Le foreste sono habitat di circa un ottanta percento della biodiversità globale e forniscono fonte diretta di cibo, energia e reddito e quindi sono fondamentali per la sopravvivenza ed il benessere, almeno secondo organizzazioni internazionali che sottolineano quanto siano rilevanti per uno sviluppo sostenibile e per un tipo di economia più verde oltre a dare un contributo alla sicurezza alimentare, considerando anche la cottura dei cibi dal momento che un terzo della popolazione mondiale dipende dal legname per la cottura e far bollire l'acqua da bere. Le foreste giocano anche un ruolo importante per il benessere delle popolazioni consentendo di fornire acqua pulita proteggendo i corsi d'acqua ed evitando le perdite; inoltre, sono la casa di molte specie impollinatici e gli allevatori in aree piuttosto aride dipendono dagli alberi per la maggior parte dell'anno per poter assicurare al bestiame le fonti di sostentamento.

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Rischio sopravvivenza per isole Kiribati e Marshall

Le autorità delle isole Kiribati e Marshall nell'Oceano Pacifico localizzate all'incirca sull'equatore e in Micronesia hanno criticato le decisioni prese dall'Australia di privilegiare l'economia e i posti di lavori rispetto alla salvaguardia dell'ambiente ed alla riduzione delle emissioni inquinanti sostenendo che per loro si tratta di una questione di sopravvivenza con il rischio di finire sommerse dal mare se le cause che alimentano l'effetto serra non saranno ridotte in modo significativo; inoltre, fanno notare come stanno già subendo pesantemente gli effetti dei cambiamenti climatici a cui non si può ribattere con argomentazioni che riguardano i profitti e le perdite di grandi compagnie. Da segnalare invece, spostando l'attenzione ad altre zone del globo, come le autorità del Ruanda abbiano deciso di approntare un sistema per monitorare la deforestazione e le emissioni ad effetto serra anche se si tratta di un paese che dispone di poche risorse economiche.

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Maltempo in Germania e caldo in Italia

Sarebbero almeno sei le vittime dell'ondata di maltempo che ha investito la Germania (nelle città di Dusseldorf, Essen, Colonia, Krefeld) sferzata da venti con picchi che hanno raggiunti i centocinquanta chilometri orari che ha sradicato molti alberi facendoli a volte cadere sugli sfortunati che passavano sotto di essi, senza contare i danni ingenti a case e macchine; inoltre, le autorità hanno comunicato di essere state tempestate di chiamate di aiuto di cittadini in difficoltà e le previsioni meteorologiche annunciano altri forti temporali nei prossimi giorni ad esempio nel sud-est e poi nel sud. Per quanto riguarda l'Italia temperature decisamente al di sopra delle medie stagionali hanno fatto scattare l'allarme sanitario in alcune grandi città. Cambiando completamente argomento da segnalare che dei ricercatori in Finlandia stiano sperimentando un metodo per sfruttare industrialmente il biossido di carbonio "filtrando" questo gas serra con l'acqua.

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Ambiente globale collegabile a benessere umano

E' possibile dare un valore al sistema ecologico globale in rapporto al benessere umano, alla salute ed ai mezzi di sostentamento, almeno secondo uno studio australiano che sottolinea quanto sia rilevante il danno finanziario calcolato in un periodo tra il 1997 ed il 2011 a causa della perdita di paludi, barriera corallina e foresta tropicale, ai cambiamenti climatici in atto sul pianeta, tanto da poter essere messo al primo posto riguardo allo sviluppo economico; inoltre, i ricercatori fanno notare come la natura non sia solo un bel posto per vivere, ma anche un'importante parte dell'economia reale collegabile in modo figurato al benessere dell'individuo. Questo rapporto sottolinea come oltre seicentoquaranta milioni di ettari di foresta tropicale siano andati perduti fra il 1997 e il 2011 mentre i deserti sono aumentati di oltre duecentotrenta milioni di ettari e la barriera corallina è arretrata di trentaquattro milioni di ettari.

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Inondazioni in Serbia e Bosnia Erzegovina

Dopo tre giorni di precipitazioni piovose che hanno interessato la Serbia e la Bosnia Erzegovina facendo cadere la quantità di pioggia che si registra in tre mesi molti fiumi sono straripati trasformando gran parte dei paesi in zone allagate come da grandi laghi fangosi e si è anche aggravato il bilancio di quella che è stata considerata la peggiore inondazione da oltre un secolo con almeno quaranta vittime, ventimila sfollati e decine di migliaia di case rimaste senza elettricità ed acqua potabile. Un altro rischio per la popolazione deriva dalle mine seppellite durante il conflitto del 1992-95 dal momento che i segni di pericolo che delimitano i campi minati potrebbero essere state spostati dalle inondazioni, senza considerare che molte case e le infrastrutture ricostruite dopo la guerra sono molto danneggiate. Sono stati chiesti aiuti internazionali per una situazione che appare piuttosto difficile da gestire.

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Iniziative contro la deforestazione in Indonesia

L'Indonesia è uno dei paesi dove continua la deforestazione a ritmi sostenuti della foresta pluviale tanto da essere il terzo emettitore di gas ad effetto serra, dopo Cina e Stati Uniti, e per sensibilizzare la popolazione sull'importanza di preservare le foreste gli ambientalisti hanno lanciato iniziative per cercare di trovare un equilibrio fra crescita economica e deforestazione anche informando sui costi a lungo termine di queste pratiche dissennate attuate spesso con violenze e minacce contro le popolazioni rurali locali. La deforestazione effettuata principalmente per coltivazione ad uso industriale della palma da olio fino ad ora non ha badato ai divieti, ma ora le autorità sembrerebbero intenzionate a punire le compagnie che illegalmente bruciano le foreste cacciando le popolazioni indigene. La palma da olio è molto sfruttata oltre che per usi alimentari anche per la fabbricazione di un gran numero di prodotti, come ad esempio saponi e rossetti.

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Frana disastrosa su villaggio in Afghanistan

A causa delle forti piogge degli ultimi giorni si è staccata parte di una collina sovrastante un remoto villaggio del Badakhshan nel nord-est dell'Afghanistan travolgendo l'abitato e causando almeno trecentocinquanta vittime per un primo bilancio provvisorio anche se si stima che possano essere circa duemilacinquecento considerando l'alto numero dei dispersi e la vasta area rimasta interessata dalla frana con circa trecento case rimaste sepolte. I soccorritori non hanno pale e l'equipaggiamento necessario secondo le autorità che devono gestire l'emergenza in una zona poco accessibile, poi delle frane hanno anche travolto i primi soccorritori mentre cercavano di scavare a mani nude nel fango che ha sepolto le abitazioni. Già una settimana fa delle inondazioni in Afghanistan avevano causato circa centottanta vittime e provocato danni alle coltivazioni, considerando che il paese è soggetto ai disastri naturali.

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Inondazioni in Afghanistan e siccità in California

Sarebbero oltre cento le vittime di inondazioni che hanno colpito tre province nel nord dell'Afghanistan con abitazioni travolte da torrenti impetuosi alimentati dalle intense piogge che hanno anche causato gravi danni alle coltivazioni e l'ondata di maltempo non sembra aver diminuito la sua forza devastante con le autorità che gestiscono l'emergenza anche per cercare i numerosi dispersi che devono operare con una difficile situazione a livello meteorologico. Da segnalare anche cambiando completamente scenario, ma rimanendo su tematiche ambientali, la grave siccità che sta colpendo la California (a causa del perdurare dell'alta pressione atmosferica favorita da correnti a getto ad alta quota) che in alcune zone è stata classificata di intensità eccezionale, la peggiore da ottanta anni con scarsità di acqua potabile e di risorse idriche per agricoltura e allevamento, considerando che le riserve sono ridotte al minimo.

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Incendio a Valparaiso patrimonio da proteggere

Valparaiso si trova sulla costa a circa centoventi chilometri a nord-ovest di Santiago, la capitale del Cile, ed è considerata dal 2003 patrimonio da proteggere da organizzazioni internazionali per i caratteristici sobborghi collinari, il bel porto e le abitazioni molto colorate, ma sabato un incendio che si è propagato velocemente favorito dal vento ha distrutto oltre cinquecento case causando almeno sedici vittime e cinquecento feriti per un bilancio provvisorio dal momento che i soccorsi non possono raggiungere molte zone soprattutto nelle periferie più povere che in pratica sono prive di strade e di accessi all'acqua. Si parla di una tragedia tremenda ed i roghi che hanno illuminato il cielo la notte di fiamme color arancione hanno anche danneggiato la rete elettrica, considerando che oltre diecimila persone sono state evacuate i centri di ricovero sono stracolmi di gente e vi sono anche dei problemi per mantenere l'ordine pubblico.

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Proteste a Safi in Marocco per centrale elettrica

A causa dell'aumentata richiesta di energia elettrica in Marocco è stata decisa dalle autorità la costruzione di una centrale elettrica di tipo termico definita di "nuova tecnologia a carbone pulito" a Safi sulla costa atlantica dopo il rifiuto di località come Agadir per non penalizzare il turismo e l'opposizione posta a Tiznit da organizzazioni sociali, ma i cittadini di Safi che già hanno dovuto subire nel 2011 una fuga tossica di gas fosforico da un impianto chimico hanno protestato sostenendo che il tasso di inquinamento è già elevato e la qualità dell'aria con ulteriori emissioni potrebbe raggiungere livelli intollerabili. Gli ambientalisti lamentano l'aumento di malattie respiratorie ed allergie oltre a smog, piogge acide e possibili effetti negativi sulla flora marina e fauna. Da segnalare che recentemente anche a Londra i cittadini si sono lamentati di come l'aria sia diventata irrespirabile e c'è stata anche un'allerta per i livelli di biossido di azoto.

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Taglio emissioni ad effetto serra come assicurazione

I cambiamenti climatici pongono un serio rischio per la civilizzazione e quindi il taglio delle emissioni inquinanti ad effetto serra è come fosse una polizza assicurativa sullo stato di salute del pianeta, almeno secondo le dichiarazioni di autorità internazionali che hanno compilato un nuovo rapporto sui cambiamenti climatici che evidenzia ad esempio quanto possano provocare conflitti ed attriti fra popolazioni a causa della povertà (scarsità di acqua e cibo) e delle peggiorate condizioni economiche. E' stato calcolato che fra il novanta ed il novantacinque percento delle emissioni ad effetto serra nel 2007 sono state dovute alle attività umane e gli effetti sono visibili in tutto il globo, per questo bisognerebbe agire in fretta anche per evitare siccità prolungate, stagioni fredde e rialzo del livello dei mari con conseguenti mareggiate costiere; quindi è stato proposto l'ennesimo accordo per diminuire l'impatto climatico per il 2015.

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Nuovi record di biossido di carbonio nell'atmosfera

Con due mesi di anticipo rispetto allo scorso anno è stato raggiunto, ed anche superato nell'emisfero nord, un picco di quattrocento parti per milione di biossido di carbonio nell'atmosfera considerando che la stagione di crescita delle piante ne risente dal momento che il picco di concentrazione di CO2 di solito si raggiunge in maggio. Questa concentrazione è destinata ovviamente ad aumentare ulteriormente se non si riducono le emissioni inquinanti con il rischio di alimentare ulteriormente l'effetto serra con conseguenze sensibili sull'ambiente ed in una certa misura anche poco prevedibili che potrebbero essere irreversibili. La consapevolezza della popolazione mondiale della questione climatica è aumentata nonostante le campagne di disinformazione o di totale silenzio effettuate in passato da gente che ora denuncia apertamente la situazione di degrado che comincia ad avere anche notevoli risvolti negativi dal punto di vita economico.

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Grandi città a rischio per lo scioglimento dei ghiacci

A causa del surriscaldamento climatico molte località considerate come patrimonio dell'umanità in futuro potrebbero essere a rischio di essere sommerse ed anche zone artisticamente importanti di grandi città come S. Pietroburgo, Venezia, Napoli, Istanbul potrebbero essere interessate dal fenomeno dello scioglimento dei ghiacci; poi si stima che alcuni paesi perderanno parte delle loro terre ad esempio Maldive, Bahamas, Cayman; ma saranno interessate anche le popolazioni di grandi stati. Le alte temperature registrate ultimamente in Groenlandia implicano un ulteriore scioglimento dei ghiacci e successivo rialzo dei mari e le osservazioni da satellite dell'Artico documentano che la situazione è peggiore di quella prevista dai modelli climatici (che precedentemente erano stati considerati esagerati) e quindi con diminuita albedo che consente la riflessione dei raggi solari e conseguente maggiore evaporazione e quindi nuvolosità.

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Vapore profumato dei pini contro l'effetto serra

I composti organici volatili dal caratteristico piacevole odore molto profumato potrebbero essere utili a contrastare l'effetto serra; infatti, queste particelle formano una specie di aereosol che riflette i raggi solari nello spazio e contribuisce alla formazione di nubi, almeno da quanto risulta da uno studio internazionale che ha eseguito delle ricerche sul meccanismo chimico per cui queste componenti organiche reagiscano con l'ossigeno e sprigionino un aereosol profumato individuando del piccolissimo vapore organico che si condensa sulla superficie di ogni particella che incontrano. In pratica è come se questo vapore si incollasse sulle particelle presenti nell'ambiente aumentandone le dimensioni e la struttura di questo aereosol formato di piccole goccioline è abbastanza bizzarra e consente alle foreste di pini di avere un effetto positivo contro l'effetto serra anche se non può essere una soluzione al problema, ma dare solo un contributo.

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Tel:   338 1809310          Data:    27/02/2014                         n:   2456      


Intensa attività vulcanica in Indonesia

A distanza di due settimane dall'eruzione del vulcano Sinabung nell'isola di Sumatra una nuova eruzione questa volta del monte Kelud nella zona est di Java ha costretto decine di migliaia di abitanti a scappare mentre la terra tremava nei rifugi; due sarebbero le vittime a causa del crollo delle loro abitazioni per il peso delle ceneri e il materiale vulcanico è stato proiettato fino a duecento chilometri di distanza, ma gli esperti sostengono che dopo aver eruttato molta lava il vulcano ora tenderebbe ad una fase di quiete e sono improbabili altre grosse eruzioni. Una serie di linee di faglia geologiche attraversano l'Indonesia rendendo frequenti eruzioni e terremoti e ad esempio nel 1919 si sono contate nella stessa zona cinquemila vittime. Da segnalare cambiando scenario le condizioni di maltempo che hanno interessato 'Inghilterra investita da intense precipitazioni piovose e da vento forte con conseguenti rilevanti danni e disagi per la popolazione.

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Maltempo in alcune zone dell'Africa e dell'Europa

Sarebbero oltre cinquanta le vittime e cento i feriti in Burundi delle piogge torrenziali che hanno colpito la città di Bujumbura, capitale del paese africano sul lago Tanganica, facendo crollare centinaia di abitazioni oltre a provocare smottamenti, blackout ed altri danni dovuti al maltempo che recentemente sta provocando parecchie difficoltà anche in Europa dove le incessanti precipitazioni piovose hanno causato, allagamenti, alluvioni e frane come accaduto ad esempio in Italia dove agricoltori ed allevatori lamentano danni ingenti alle loro attività e in montagna i metri di neve caduta preoccupano gli operatori sia per eventuali slavine che per il peso sui tetti delle case, poi anche in Inghilterra è molto alto il livello del Tamigi. Cambiando scenario nel globo da segnalare che in Giappone una tempesta di neve nei giorni scorsi ha causato cinque vittime e seicento feriti, mentre a Tokyo la più intensa nevicata da decenni ha ricoperto la città con uno spesso manto.

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Nuova eruzione vulcanica in Indonesia

In una zona nota per essere ad intensa attività vulcanica con i suoi centoventinove vulcani attivi (Anello di fuoco del Pacifico) il Monte Sinabung è eruttato proiettando rocce incandescenti e ceneri vulcaniche ad oltre duemila metri di altezza causando quindici vittime e tre feriti in un bilancio ancora provvisorio almeno secondo le dichiarazione del centro di evacuazione. L'eruzione sarebbe avvenuta dopo il rientro nelle proprie abitazioni di quasi quattordicimila individui degli oltre trentamila evacuati che sono stati sorpresi dal violento fenomeno di emissione di lava e lapilli; infatti, il vulcano di 2475 metri di altezza si era risvegliato a settembre dopo quattrocento anni di quiete e non dava visibilmente altri cenni di attività. Da segnalare spostando l'attenzione ad altre zone del globo, rimanendo su tematiche di tipo naturalistico, l'ondata di maltempo che sta colpendo l'Europa con ad esempio forte vento, alte onde in Irlanda e nubifragi in Italia.

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Forte terremoto in Grecia senza danni

Una forte scossa di terremoto di quasi sei gradi sulla scala Richter ha colpito l'isola di Cefalonia situata nella zona ad ovest della Grecia, ma non si registrano vittime o danni rilevanti a parte in qualche vecchio edificio; secondo le autorità bisognerà fare attenzione nei prossimi giorni dal momento che si tratta di aree soggette ad intensa attività sismica e ad esempio nel 1953 un sisma di magnitudo 7.2 con decine di repliche sempre nell'isola di Cefalonia causò oltre quattrocentocinquanta vittime lasciando senza casa centoquarantamila persone. La popolazione greca impaurita dalla nuova forte scossa che ha avuto tre repliche più lievi si è riversata nelle strade e anche in Italia ad esempio in Puglia i centralini telefonici sarebbero stati tempestati di telefonate. Da segnalare anche se probabilmente non vi è rapporto l'intensa attività di tipo stromboliano in questi giorni dell'Etna con emissione di lava, materiale vulcanico e ceneri.

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Emergenze ambientali ed industriali in America

Dopo il periodo di freddo polare che ha colpito gran parte del Nord dell'America ora si contano i danni ambientali con alberi, vegetazione e coltivazioni colpite in modo irrimediabile dal gelo; inoltre, si è verificato qualche giorno fa un incidente industriale in una zona nota per le bellezze naturalistiche come il West Virginia a causa dello sversamento di ventottomila litri di 4-metilcicloesano metanolo nel fiume Elk, tanto che circa trecentomila persone sarebbero ancora senza acqua potabile e nonostante le autorità abbiano proceduto a a far fronte all'emergenza con autobotti non è ben chiaro quando sarà possibile tornare alla normalità. La componente chimica in questione sversata nell'acqua odora di liquirizia e provoca irritazioni alla pelle o se bevuta nausea, capogiri e diarrea, ma solo una decina di persone sarebbero state ricoverate ed è stato approntato un sito web per informare la popolazione sulle zone bonificate.

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Sfere luminose globulari per prevedere i terremoti

Accade alcune volte che prima o durante un terremoto la popolazione assista ad un fenomeno particolare e veda sfere o lampi luminosi che potrebbero far pensare ad UFO, ma che in realtà sono dovute al rilascio di energia elettrica da rocce magmatiche la cui struttura cristallina è sottoposta a forti pressioni in corrispondenza di spaccature verticali e i ricercatori pensano che queste particolari manifestazioni luminose potrebbero essere utili per prevedere in futuro eventuali terremoti combinando altri parametri che variano in corrispondenza dell'attività sismica. Uno dei casi di strane luci avvistate poco prima di un terremoto sarebbe stato segnalato all'Aquila nel 2009 in Viale Francesco Crispi nel centro storico, poi anche in Canada nel 1988 presso la città di Quebec undici giorni prima di un forte sisma sono state viste sfere luminose globulari che probabilmente sono dovute a cariche elettriche provenienti dalla faglia che ionizzano le molecole d'aria in superficie.

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Un pianeta sensibile alle emissioni ad effetto serra

Le temperature globali aumenteranno da tre a cinque gradi con il raddoppio nei prossimi cinquanta anni delle quantità di biossido di carbonio nell'atmosfera e quindi secondo previsioni su nuovi dati sul clima che tengono conto dell'azione del vapor acqueo nella formazione delle nubi di almeno quattro gradi entro il 2100, dal momento che precedenti modelli climatici valutavano non correttamente l'azione delle nubi nel riflettere la luce solare contribuendo a mitigare le temperature, e le rilevazioni dirette mostrano in genere un cielo più sgombro da nubi dovuto all'azione delle correnti ascendenti. Si formano meno nubi del previsto con il surriscaldamento climatico e quindi il pianeta sarebbe più sensibile alle emissioni ad effetto serra procedendo alla correzione dei modelli climatici con le osservazioni reali, poi anche per quanto riguarda le temperature medie attuali il 2013 è stato fra gli anni più caldi da quando si è iniziato nel 1850 a misurare le temperature.

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Maltempo in Canada e in Inghilterra

Nonostante in Canada la popolazione sia abituata alle basse temperature e ad una mobilità senza problemi anche con molta neve questa volta una specie di tempesta ghiacciata ha messo in crisi il paese e si contano almeno undici vittime di cui cinque per incidenti stradali sulle strade ghiacciate, poi centinaia di migliaia di abitazioni sono rimaste senza energia elettrica e la stessa situazione di disagio interessa anche le zone più a nord degli Stati Uniti. A Toronto si parla della peggiore tempesta di ghiaccio mai avuta e tutto appare come ricoperto da uno strato di ghiaccio spesso fino a tre centimetri che ha fatto cadere tanti rami di alberi su linee elettriche e strade causando blackout e disagi negli spostamenti. Da segnalare maltempo e due vittime anche in Inghilterra interessata da folate di vento forte che hanno fatto cadere alberi e ingrossato le onde del mare, mentre rimane un'allerta per eventuali inondazioni.. danni e vittime anche in Francia.

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Neve e gelo sui rifugiati siriani

A causa di un fronte freddo che ha investito diversi paesi in medio oriente la situazione di oltre ottocentomila rifugiati siriani in Libano è piuttosto precaria dal momento che una tempesta di neve nelle zone più alte unita a vento forte e precipitazioni torrenziali chiamata "Alexa" ha reso difficile la sopravvivenza nelle tende e le fragili abitazioni a volte costruite con materiali di fortuna, mentre anche in chi dispone di moduli abitativi di emergenza spesso la neve ed il fango che si è formato nei campi rendono difficili gli spostamenti. Per milioni di rifugiati in Siria si presenta un inverno glaciale dalle condizioni proibitive considerando che le disponibilità alimentari sono ridotte a causa della guerra civile, poi mancano coperte, vestiti, indumenti vari, scarpe adatte ed attrezzi per fronteggiare la situazione. Da segnalare fiocchi di neve anche al Cairo e in zone desertiche In Egitto dove è davvero raro vedere la neve.

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Migliora il tempo al centro-sud dopo l'alluvione

Secondo le previsioni meteorologiche dovrebbero migliorare il tempo nelle zone del centro-sud interessate dal maltempo, a parte ulteriori precipitazioni in Puglia e Calabria, si contano due vittime e numerosi danni, ad esempio nelle Marche sono stati registrati fino a centosettanta millimetri di pioggia in un giorno che sommata con l'acqua proveniente dallo scioglimento della neve caduta recentemente ha causato esondazioni di fiumi, sfollati, ponti crollati, interruzioni di servizi e di linee ferroviarie oltre a disagi per la popolazione. Salvo il cento storico di Pescara dopo che l'alluvione che ha interessato alcuni campi, un centro commerciale, allagato le strade fra cui un sottopassaggio in cui è rimasta intrappolata una donna aveva fatto temere per la sicurezza della città, ma rimangono chiuse le scuole e sono state evacuate delle case presso la foce del fiume Pescara, esondato anche il fiume Tronto.

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Contraddittorio sui cambiamenti climatici

In seguito alla decisione presa a Varsavia in un accordo dell'ultimo momento, che in pratica prevede di spostare a Parigi nel 2015 ogni provvedimento effettivo al contenimento delle emissioni inquinanti nell'ambiente, alcuni si sono lamentati che dopo due settimane di contraddittorio animato da proteste e abbandoni si sia riusciti ad aggiungere solo delle nuove regole generiche in protezione delle foreste tropicali, poi per il resto rimane la solita contrapposizione fra paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo fra cui la Cina che è il paese che produce la quota maggiore di CO2 e si presenta ormai all'avanguardia in tutti i settori. Da notare che organizzazioni ambientaliste hanno lasciato il vertice in Polonia prima che finisse dal momento che sembrava una "discussione virtuale per non raggiungere un obiettivo" ed anche per quanto riguarda gli aiuti ai paesi colpiti dai cambiamenti climatici la situazione non è stata chiarita.

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Precipitazioni intense ed alluvioni in Sardegna

Una perturbazione a carattere temporalesco davvero intensa ha interessato la Sardegna e in poche ore ad esempio nella provincia di Nuoro sono stati registrati cinquecento millimetri di precipitazioni piovose tanto che fiumi d'acqua hanno rapidamente invaso le abitazioni costringendo la popolazione a rifugiarsi ai piani alti e in qualche caso anche sui tetti; si contano diciotto vittime per un bilancio provvisorio mentre l'ondata di maltempo secondo le previsioni non è ancora finita. Per quanto riguarda invece il costo attuale dei danni globali dovuti ad eventi meteorologici di carattere estremo è stato conteggiato che è circa quattro volte più alto rispetto a trenta anni fa e la somma dei vari disastri si avvicina ai tre trilioni di euro senza considerare il numero elevatissimo di vittime, ma a Varsavia dove è in corso un vertice sui provvedimenti da adottare contro i cambiamenti climatici a quanto pare le autorità non sono ancora riuscite a raggiungere un accordo.

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Vietnam interessato da tifone di forza attenuata

Dopo aver causato devastazione nelle Filippine oltre ad una stima di almeno diecimila vittime, nella sola città di Tacloban, ed un milione di evacuati il tifone "Haiyan" è passato sulla Cina meridionale (dove si contano sei vittime) ed è arrivato in Vietnam, ma la forza dell'uragano è stata declassata da categoria cinque ad uno e quindi con picchi di vento intorno ai centoventi chilometri orari sempre in grado di causare danni e sarebbero seicentomila le persone evacuate nelle regioni considerate a rischio, localizzate principalmente presso le coste a nord del paese. Dal momento che nelle Filippine i soccorritori non sono ancora riusciti a raggiungere molte delle aree interessate da uno dei fenomeni meteorologici più intensi e violenti mai registrati il numero di vittime potrebbe essere superiore a quello stimato, poi bisogna considerare che linee di comunicazione, sovrastrutture ed abitazioni sono quasi state spazzate via dalla forza del tifone.

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Cambogia danneggiata dai cambiamenti climatici

Le inondazioni del fiume Mekong hanno causato da agosto centosessantotto vittime, distrutto raccolti ed infrastrutture ed interessato oltre un milione ed ottocentomila individui portando le autorità del paese ad affermare che è necessario adottare dei provvedimenti per fronteggiare i cambiamenti climatici dal momento che l'Asia sembrerebbe più vulnerabile alle inondazioni prevedendo che per il 2025 oltre quattrocentodieci milioni di persone, che contribuiscono per un ottantacinque percento all'economia globale, saranno colpite da cicloni e tifoni specialmente nelle zone costiere. Da considerare anche l'inquinamento domestico e quindi poi atmosferico prodotto dall'uso di biomasse per sistemi di cottura di tipo asiatico che sprigiona fumi e fuliggini che contribuiscono alla riflessione dei raggi solari, poi il particolato industriale, autotrazione e riscaldamento ostacola persino i controlli delle telecamere di sorveglianza e pregiudica la salute della popolazione.

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Danni per una tempesta che attraversa l'Europa

Forti venti con picchi ad oltre centosessanta chilometri orari stanno flagellando l'Europa spostandosi dalla Gran Bretagna alla Francia, Olanda e Scandinavia ed hanno già causato almeno tredici vittime oltre a danni e disagi a causa ad esempio di blackout per numerosi alberi caduti sulle linee elettriche, ma anche su auto e moduli abitativi (ai danni degli sfortunati colpiti dall'evento atmosferico) e in Olanda anche su case galleggianti nei canali di Amsterdam e poi in generale interrompendo trasporti, condutture del gas e comunicazioni. In Inghilterra la tempesta è stata classificata come la peggiore in un decennio e la forza del vento tipo uragano non consentiva alle persone che passeggiavano a Londra di mantenersi in equilibrio mentre in altri paesi europei le autorità sono state costrette a provvedimenti di sicurezza, come chiudere il ponte che collega la Svezia alla Danimarca oltre a sospendere moti voli aerei e collegamenti navali e ferroviari.

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I pompieri lottano in Australia contro gli incendi

Si aggravano le condizioni meteo in Australia che stanno favorendo con caldo, secco e forti venti un grosso incendio nel Nuovo Galles del Sud valutato come il peggiore da più di quaranta anni e causato forse da esercitazioni militari svoltesi la settimana scorsa (le autorità stanno indagando sulla vicenda); nel frattempo si contano duecento case distrutte, centoventi danneggiate, una vittima per infarto mentre cercava di difendere la propria casa dal fuoco e poi la vegetazione delle Blue Mountains e su altre vaste aree distrutte. I pompieri fra cui molti volontari devono lottare con un fronte del fuoco imponente che ha già aggirato le opere di contenimento mentre una cappa di fumo denso e scuro ostacola le operazioni dei velivoli antincendio costringendo i tecnici ad elaborare diversi scenari di azione a seconda del percorso previsto per gli incendi che trovano vegetazione particolarmente secca a causa del surriscaldamento globale.

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Forte sisma nelle Filippine

Le strumentazioni avrebbero individuato l'epicentro della scossa tettonica che ha interessato le Filippine centrali a Bohol, distante da due a cinque chilometri dalla città di Carmen, ed il forte terremoto di magnitudo quantificabile fra 7.1 e 7.2 sulla scala Richter è stato avvertito anche nella città di Davao nel Mindanao e le linee elettriche sono state interrotte a diverse centinaia di chilometri dall'epicentro, mentre si parla di almeno novantatre vittime per un bilancio provvisorio considerando anche i danni rilevati ad edifici ed abitazioni. Probabilmente si è trattato di una serie di scosse con diverse repliche dal momento che da testimonianze nella città di Butuan le abitazioni hanno tremato per circa un minuto e la popolazione in un vasto raggio è stata presa dal panico e si è riversata nelle strade. A causa della particolare disposizione delle placche tettoniche che spesso collidono nella zona delle Filippine è stata data la definizione di "Anello di Fuoco del Pacifico".

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Ennesimo tifone in Cina ed ecosistema marino

Per la Cina si tratta del ventitreesimo tifone dell'anno che con i suoi venti ad oltre centocinquanta chilometri l'ora è arrivato a lambire le coste ad est della regione Fujian e le autorità hanno dichiarato lo stato di allerta rosso (il massimo grado) e sono stati già presi numerosi provvedimenti con evacuazioni e fermo dei trasporti ma secondo le previsioni meteo il tifone "Fitow" dovrebbe perdere forza muovendosi verso il nord anche se le tempeste di pioggia hanno già causato due vittime, danni e blackout elettrici. Spostando l'attenzione ad altri argomenti sempre su tema naturalistico riguardo la protezione dell'ecosistema marino da segnalare l'impatto distruttivo dei fertilizzanti come fosforo (venti tonnellate all'anno) e azoto sull'oceano, poi vi è anche un problema di accumulo di mercurio nei pesci a causa della maggiore temperature dei mari ed entra nella catena alimentare sotto forma di metilmercurio in un complesso processo che è stato analizzato.

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Alluvioni in Cambogia e maltempo in Vietnam

Sarebbero almeno ventotto le vittime fra cui sedici bambini delle alluvioni che hanno colpito la Cambogia nelle ultime due settimane che hanno interessato oltre settantatremila famiglie a causa delle inondazioni del fiume Mekong e se il livello dell'acqua che già ha costretto molte persone a rifugiarsi ai piani alti delle abitazioni continuerà a salire bisognerà procedere all'evacuazione delle aree più a rischio (nel 2011 oltre duecentocinquanta persone sono morte a causa delle inondazioni), considerando che il tifone "Wutip" con venti con picchi di centosettanta chilometri orari non ha esaurito la sua azione ed ora sta interessando le coste del Vietnam dove si contano molti dispersi ed alcune imbarcazioni sono state investite dal maltempo. Non migliore la situazione in Cina per la navigazione dove si segnalano settanta dispersi nel Mar Cinese Meridionale e le autorità hanno aumentato da giallo ad arancione il livello di attenzione meteo in mare.

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Forte terremoto nel sud del Pakistan

Si contano oltre trecentoventi vittime e quattrocento feriti in un bilancio provvisorio a causa della forte scossa di terremoto che ha colpito martedì aree a sud e sud-ovest del Pakistan quantificabile in una magnitudo 7.8 sulla scala Richter che ha fatto affiorare un basso isolotto lungo un centinaio di metri nel Mare Arabico davanti al porto di Gwadar e si sono verificati danni anche nella città costiera di Pasni. Rase al suolo nel Belucistan due scuole ed un fortino antico nel distretto a sud dell'Awaran dove le fragili abitazioni di fango sono crollate e si pensa che ancora molte persone siano rimaste intrappolate sotto le macerie, mentre i soccorsi trovano difficoltà ad intervenire anche a causa dell'interruzione delle comunicazioni. Cambiando completamente scenario ma mantenendosi su tematiche naturalistiche da segnalare che in Siberia è stato posizionato un posto di monitoraggio sulla contrazione del permafrost a causa del surriscaldamento climatico.

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Un tifone causa vittime e danni nel sud della Cina

Forti venti e piogge torrenziali alimentate dal tifone denominato "Usagi" hanno colpito la costa sud della Cina causando almeno venticinque vittime e decine di dispersi nella città di Shanwei nella provincia del Guandong, si segnalano danni alle strutture ed alberi sradicati a causa delle raffiche di vento a centosettanta chilometri orari che hanno costretto le autorità a chiudere alcune scuole nella zona costiera oltre a sospendere i collegamenti ferroviari ad alta velocità fra Guangshou e la capitale e centinaia di voli aerei. Lo stesso tifone aveva già causato otto vittime, feriti e dispersi nelle Filippine e bloccato i passeggeri nell'aeroporto internazionale di Hong Kong oltre a far sentire la sua azione in diverse zone della Cina interrompendo le linee elettriche (migliaia di persone sulla costa sono state evacuate), mentre le previsioni meteo segnalano un alto livello di allerta anche la sua forza dovrebbe indebolirsi nella sua corsa verso nord.

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Colorado inondato e tifone in Giappone

Le piogge incessanti che da qualche giorno stanno inondando il Colorado avrebbero danneggiato le torri che ospitano le antenne dei cellulari rendendo difficili le comunicazioni per centinaia di persone che risultano disperse, considerando che ci sono quattro vittime accertate e forse una quinta a cui probabilmente andrà aggiunto un numero imprecisato di persone che sono rimaste intrappolate nelle loro auto mentre fiumi d'acqua le sommergevano lentamente. La città di Lyons sarebbe rimasta isolata circondata dall'acqua, inondate anche Jamestown e Longmont e si registrano danni ingenti in centri più grandi come Boulder. Cambiando scenario ma mantenendosi su tematiche ambientali da segnalare che il tifone "Man-yi" con venti a circa centosessanta chilometri orari si sta avvicinando a Fukushima dopo avere già colpito con precipitazioni piovose inusuali la prefettura di Aichi nell'isola di Onsu causando dispersi, feriti e danni.

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Un aiuto ai biocombustibili dal panda gigante

Quello dei biocombustibili è un settore controverso dal momento che se un tempo si pensava di poter sostituire la fonte non rinnovabile dei combustibili di origine fossile che sono in via di esaurimento con quelli di origine vegetale, poi si è notato che far mancare questa quota per l'alimentazione umana poteva affamare un pianeta sempre più popolato, comunque i ricercatori avrebbero individuato nell'intestino del panda gigante quaranta microbi in grado di intaccare e scomporre la legnocellulosa che è particolarmente dura e richiede normalmente trattamenti costosi che prevedono l'uso di acidi, alte pressioni e calore. Questi batteri presenti nel tratto digestivo dei panda giganti hanno enzimi molto efficienti abituati a trasformare in zuccheri semplici i bambù che fanno parte della dieta di questi simpatici animali in pericolo di estinzione, poi un successivo processo industriale consente di ricavare con la fermentazione etanolo per i biocombustibili.

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Tifoni a ripetizione in Cina con gravi danni

Dopo che il tifone "Utor" ha causato settanta vittime, diciotto dispersi e gravi danni economici nelle regioni meridionali della Cina (soprattutto nella provincia del Guangdong) ora un altro tifone chiamato "Trami" sta flagellando con precipitazioni piovose molto intense le zone costiere nelle province di Zhejiang e Fujian, costringendo le autorità ad evacuare oltre trecentocinquantamila persone e trovare opportuni rifugi visti i danni alle abitazioni senza considerare i raccolti e le strutture. Da notare che il tifone "Trami" sarebbe il dodicesimo che colpisce la Cina dall'inizio dell'anno con decine di milioni di persone che hanno dovuto fronteggiare condizioni meteorologiche proibitive, con individui che si sono dovuti mettere in salvo sugli alberi, che hanno danneggiato ad esempio tutta la filiera produttiva agricola, i trasporti stradali e ferroviari, considerando che si tratta di zone densamente popolate che spesso si spostano usando i mezzi pubblici.

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Eruzione vulcanica in Indonesia

A causa dell'eruzione vulcanica del monte Rokatenda ubicato nella zona centrale dell'Indonesia le autorità avrebbero invitato la popolazione che vive nell'isola di Palue e nelle zone interessate dal fenomeno di ricaduta di ceneri e materiale vulcanico, che hanno causato sei vittime, di mettersi in salvo al di fuori di un'area di evacuazione di tre chilometri; ed oltre cinquecento persone sono state portate al sicuro con delle barche. Sono state distribuite anche ventimila maschere e kit di emergenza per una zona nota per l'intensa attività vulcanica e tellurica tanto da essere chiamata "Anello di fuoco del Pacifico" con ben centoventinove vulcani attivi che spesso eruttano costringendo la popolazione a lasciare le proprie abitazioni. Da notare comunque che le emissioni che raggiungono l'atmosfera in seguito ad eruzioni vulcaniche nel globo hanno un impatto minimo sull'ambiente rispetto a quelle prodotte dall'uomo bruciando combustibili fossili.

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Piogge torrenziali in Afganistan e Pakistan

Sarebbero ingenti i danni delle piogge torrenziali di tipo monsonico che hanno colpito l'Afghanistan ed il Pakistan nelle zone confinanti distruggendo centinaia di ettari di raccolti, case, linee elettriche mentre i soccorritori cercano i numerosi dispersi con un bilancio provvisorio di almeno ottanta vittime di cui trentaquattro in una zona ad est di Kabul e sedici nella città di Karachi (in Pakistan) dove alcune delle strade principali risultavano impraticabili, poi le previsioni meteorologiche avvertono che potrebbero esserci altre precipitazioni intense nei prossimi giorni. Cambiando scenario ma rimanendo nel campo delle previsioni meteo, pare che in Italia bisognerà aspettare ancora un paio di giorni prima che le temperature che hanno sfiorato in alcune città i quaranta gradi reali scendano per effetto di precipitazioni ed acquazzoni estivi che possano anche mitigare l'afa che in qualche caso aumenta la sensazione di disagio.

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Tel:   338 1809310          Data:    05/08/2013                         n:   2281      


Surriscaldamento climatico e rilascio di metano

L'assottigliamento del permafrost nell'Artico sta provocando un aumento delle emissioni di metano nell'atmosfera che è un gas che alimenta l'effetto serra in modo ventitre volte maggiore rispetto al biossido di carbonio, quindi secondo i ricercatori i danni causati dal surriscaldamento climatico avranno una ricaduta record sulle economie mondiali con effetti devastanti sul sistema finanziario globale anche se precedentemente si pensava che lo sfruttamento di nuove risorse fossili reso possibile dallo scioglimento dei ghiacci ad esempio nell'Artico potesse essere un fattore di crescita per l'economia. Lo scioglimento record dei ghiacci del 2012 nel mare Artico causa anche difficoltà alle navi nella navigazione sulle rotte fra Asia ed Europa ed una quantità minore di cargo può essere consegnata; inoltre, i dati satellitari sullo scioglimento dei ghiacci attuale registrano nuovamente una accelerazione con valori che si stanno avvicinando a quelli record dello scorso anno.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/07/2013                         n:   2273      


Scosse telluriche in Cina nella provincia di Gansu

Sarebbero settantacinque le vittime in un primo bilancio provvisorio della doppia scossa tellurica di magnitudo 5.9 e 5.6 sulla scala Richter che ha fatto tremare il nordovest della Cina nella provincia di Gansu colpendo in modo severo sette centri urbani dove si contano oltre duecento feriti di cui molti in gravi condizioni mentre le squadre di soccorso scavano fra le macerie cercando di raggiungere le aree più remote. Cambiando scenario ma rimanendo su tematiche che riguardano movimenti tellurici da segnalare la scossa di magnitudo 4.9 che ha scosso le Marche sabato nella notte senza causare danni o feriti, forse perché l'epicentro del sisma era in mare a circa dieci chilometri dalla costa e questo ha consentito di attenuare parzialmente la violenza delle compressioni sul suolo terrestre, comunque pare che le abitazioni fossero state costruite secondo criteri antisismici consentendo di limitare notevolmente i danni.

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Minore aspettativa di vita in Cina per l'inquinamento

In Cina vi sarebbe una differenza significativa fra l'aspettativa di vita nella popolazione che vive nelle regioni a nord rispetto al sud quantificabile in circa cinque anni e mezzo in media a causa di provvedimenti governativi che hanno fornito gratis carbone per il riscaldamento della casa e dell'acqua per scopi igienici solo nel più freddo nord e questo ha causato un inquinamento da particolato sottile di un cinquantacinque percento più alto rispetto al sud con conseguenze dirette sull'indice di mortalità nel periodo dal 1991 al 2000. Analizzando i dati relativi alle condizioni di salute della popolazione i ricercatori avrebbero riscontrato una chiara correlazione fra inquinamento e malattie a cardiorespiratorie e calcolato che ogni cento microgrammi in più di particolato per metro cubo di aria corrisponderebbero a circa tre anni in meno di aspettativa di vita dalla nascita, poi bisognerebbe considerare gli effetti del PM2.5 che penetra profondamente nei polmoni.

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Iniziative di equilibrio sociale nelle Filippine

Le Filippine sono fra i paesi con maggiore sproporzione fra ricchi e poveri e le autorità hanno annunciato iniziative di equilibrio sociale e crescita economica, considerando che venticinque milioni di individui vivono in povertà e molti devono anche far fronte ai cambiamenti climatici e i suoi effetti disastrosi come accaduto recentemente con la tempesta tropicale Rumbia (o Gorio) che ha interessato oltre tremilaquattrocento persone e costretto molte famiglie a recarsi nei centri di evacuazione. Da notare che le Filippine crescono a livello economico con percentuali maggiori di altri paesi asiatici, ma questo cosiddetto "benessere" non sfiora la maggior parte delle famiglie spesso costrette a vivere di espedienti. Alcuni studi effettuati in passato evidenziavano come fra le conseguenze dei cambiamenti climatici in atto sul pianeta ci fossero anche disequilibri e tensioni sociali e la concentrazione del potere in poche persone.

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Monsoni anticipati in India e terremoto in Italia

In India sarebbero oltre seicento le vittime in un bilancio provvisorio dell'anticipata stagione dei monsoni rispetto al calendario usuale fatto registrare dalle inondazioni, ma questa volta specialmente per la zona dell'Himalaya si tratta per le autorità di un disastro mai visto prima con trentacinquemila persone rimaste intrappolate dalle acque impetuose nello stato dell'Uttarakhand mentre le numerose frane, le strade ed i ponti distrutti hanno reso difficile il cammino dei pellegrini in visita ai santuari, senza considerare che interi villaggi sono stati inondati. Spostando l'attenzione ad un evento decisamente meno luttuoso e con danni quasi trascurabili, da segnalare il sisma di venerdì 21/06 in Lunigiana e Garfagnana (magnitudo 5.2) che ha fatto tremare le case in gran parte delle regioni settentrionali e le aree già colpite da precedenti terremoti, ma questa volta pare che gli edifici vicini all'epicentro fossero stati costruiti nel rispetto delle norme antisismiche.

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Caldo in Italia e piena di fiumi in Germania

Dopo un periodo primaverile piuttosto freddo ed insolitamente piovoso è arrivata in Italia un'ondata di caldo favorita da un anticiclone di origine africana che ha fatto raggiungere rapidamente temperature tipicamente estive con alcune città (ad esempio Brescia) che hanno fornito i consueti avvertimenti per fronteggiare la situazione notoriamente poco favorevole soprattutto per anziani e bambini, ma pare siano in arrivo prossimamente dei temporali. Da segnalare che in Germania nonostante siano passati parecchi giorni dalla piena "storica" dei principali fiumi non è ancora cessata l'emergenza alluvioni tanto che si stanno ancora monitorando i livelli dell'acqua dopo aver provveduto ad intervenire a riparare le falle maggiori con opere gigantesche, come accaduto sull'Elba dove tre grandi chiatte sono state affondate nei giorni scorsi nei pressi di Berlino e caricate con grandi sacchi di sabbia da elicotteri per ricostruire un argine danneggiato.

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Livello record del Danubio a Budapest

Si aggrava il bilancio delle vittime della recente alluvione in Europa centrale che sarebbe salito a ventuno individui mentre a Budapest il livello del Danubio ha raggiunto un livello record di quasi nove metri sugli argini alzati e rinforzati ripetutamente anche con l'intervento dell'esercito e di migliaia di volontari (considerando che nel 2006 era stato raggiunto un livello di 8,6 metri); inoltre, non cessa l'allerta per i livelli dell'Elba e la Germania è ancora alle prese con i danni lasciati dalle inondazioni. Sarebbero decine di migliaia le persone evacuate dalle loro abitazioni in molte zone europee colpite dalle alluvioni e molte attività sono ferme o per i danni causati dall'acqua o per l'impossibilità di raggiungerle ad esempio in Germania, Austria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia con una situazione piuttosto preoccupante in Ungheria ancora per un paio di giorni costringendo le autorità a monitorare tutte le opere idrauliche sottoposte alla grande pressione dell'acqua.

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Tel:   338 1809310          Data:    10/06/2013                         n:   2232      


Moldava e Danubio straripati in alcuni punti

Le intense precipitazioni piovose degli ultimi giorni hanno fatto straripare la Moldava inondando parzialmente Praga facendo scattare i piani di emergenza per cercare di limitare i danni, mentre gli argini del Danubio hanno ceduto in Germania causando allagamenti e interrompendo arterie stradali e ferroviarie; inoltre, si contano diverse vittime e dispersi in mezza Europa con una situazione piuttosto difficile ad esempio in Austria. Registrati in Germania livelli molto alti di pioggia per metro quadrato che di solito si misurano nell'arco di un intero mese e il terreno risulta impregnato d'acqua mettendo a rischio le produzioni agricole del territorio, mentre l'esercito è stato mobilitato per evacuare zone allagate o che potrebbero essere inondate, senza considerare che questo paese praticamente non vede da tempo un raggio di sole mettendo a dura prova i nervi della popolazione dopo un inverno considerato quasi tenebroso.

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Tel:   338 1809310          Data:    03/06/2013                         n:   2226      


Enigma sulle attività vulcaniche di Etna e Vesuvio

Le recenti eruzioni dell'Etna con fontane laviche in rapida successione hanno portato i ricercatori a pensare che l'attività del vulcano abbia ora una forza inusuale di tipo esplosivo ed anche il raggio delle ceneri che ha raggiunto una cinquantina di chilometri è molto più ampio rispetto alle eruzioni avvenute in passato, ma è difficile prevedere se esploderà come accade al tappo di una bottiglia sotto pressione nonostante la gran quantità di dati rilevati dalle centraline posizionate su uno dei vulcani più studiati al mondo. L'Etna con i suoi 3329 metri è considerato una meraviglia del pianeta e si trova sul punto di frizione della placca africana con quella europea e la sua frequente attività ha causato anche gravi danni (ad esempio nel 1928 ai danni della cittadina di Mascali). Da segnalare anche l'intensa attività con vulcanesimo secondario della zona magmatica dei Campi Flegrei che si ipotizza sia collegata alla camera magmatica del Vesuvio.

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Serie di violenti tornado colpiscono Oklahoma

Sarebbero ventiquattro le vittime di un violento tornado classificato al massimo grado di intensità EF5 con venti ad oltre trecento chilometri orari che ha attraversato la città di Oklahoma distruggendo molte case, due scuole e tutto quello che incontrava nella sua corsa, e i soccorritori ancora cercano dei bambini intrappolati sotto le macerie degli edifici crollati oltre a cercare i numerosi dispersi e portare in ospedale i feriti (di cui alcuni in gravi condizioni). Si tratta di una zona particolarmente soggetta all'azione devastante dei tornado e già domenica [19/05] erano state segnalate due vittime e trentanove feriti per una serie di tornado che hanno colpito Oklahoma e la sua periferia. Impressionanti le immagini dei vortici scuri dal diametro concentrato in poche decine di metri presso il suolo che hanno devastato la città seguendo un percorso difficilmente prevedibile senza dare la possibilità agli abitanti di mettersi in salvo.

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Riduzione europea della quota di emissioni di CO2

Dopo un periodo di silenzio dovuto in parte alla crisi economica si torna a parlare da parte delle autorità europee di iniziative per ridurre le emissioni inquinanti anche per cercare di limitare i danni collegabili ai cambiamenti climatici, considerando che ormai alcune stazioni di monitoraggio nel pianeta misurano una concentrazione di biossido di carbonio nell'aria superiore alle quattrocento parti per milione ed anche il surriscaldamento climatico dovuto all'effetto serra continua con conseguente forzatura radioattiva dell'atmosfera terrestre. Si tratta di una problematica globale che interessa tutti anche perché continuare a bruciare combustibili fossili senza compensare le emissioni significa alterare in modo significativo l'equilibrio dell'ecosistema, e ad esempio bisogna considerare che il livello globale dei mari è venti centimetri più alto rispetto ai livelli misurati nel 1880 e questo comporta tempeste, uragani e maggiori inondazioni costiere.

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Paesaggio svizzero mutato da cambiamenti climatici

Uno dei paesaggi europei più caratteristici come quello delle Alpi svizzere sta lentamente mutando con la formazione di nuovi laghi alimentati dallo scioglimento dei ghiacciai a causa del surriscaldamento climatico che aumenta in modo progressivo e secondo modelli computerizzati simulati si prevede che si formeranno tre laghi ogni anno, questi mutamenti obbligheranno ad intervenire con opere imponenti per fermare il dissesto idrogeologico e quindi canali e tunnel per convogliare l'acqua che potrà anche essere sfruttata per produrre energia e per importanti bacini di riserva idrica. Già ora a quanto pare i turisti sono interessati a vedere questi nuovi scenari del paesaggio, ma le stesse strutture turistiche rischiano gravi danni da questi cambiamenti naturalistici. Da segnalare rimanendo sull'argomento dell'effetto serra che i ghiacci di una parte dell'Antartico si stanno sciogliendo ad una velocità molto superiore rispetto al passato.

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Nuove forti scosse di terremoto in Iran

Continua a tremare il suolo in Iran a distanza di una settimana da una scossa nei pressi di Bushehr un forte sisma di magnitudo quantificabile fra 7.5 e 7.8 della scala Richter ha colpito una zona rurale ai confini del Pakistan seguita oggi da una di assestamento di 5.6 e le autorità hanno dichiarato che si tratta del più forte terremoto registrato in quaranta anni, mentre si attende ancora che le squadre di soccorso comunichino il numero delle vittime sepolte sotto le macerie delle fragili abitazioni rurali che potrebbero essere centinaia anche se ufficialmente si parla di una quarantina di vittime accertate (ed undici in Pakistan). L'epicentro della forte scossa avvertita chiaramente anche in India a New Delhi e in tutta l'Asia meridionale è stato individuato ad una profondità di circa ottanta chilometri ed ottantasei di distanza dalla città di Khash che conta oltre cinquantamila abitanti situata nel sud-est del Sistan nel Belucistan, le comunicazioni risultano interrotte.

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Gli oceani potrebbero rilasciare il calore accumulato

Verificando la media delle temperature superficiali nel globo i ricercatori francesi e spagnoli hanno notato che rispetto alla quantità crescenti di gas ad effetto serra emesse nell'atmosfera il potenziale surriscaldamento sarebbe stato mitigato dagli oceani almeno considerando i dati relativi al 1998 rispetto agli anni successivi al 2000, ma gli oceani potrebbero rilasciare nel prossimo decennio questo calore accumulato. La maggior parte del calore in eccesso sarebbe assorbita nei primi settecento metri di profondità degli oceani e il sessantacinque percento circa nel Pacifico ed Atlantico tropicale favorendo una specie di pausa nel surriscaldamento, e ci potrebbe essere un andamento ciclico di questo fenomeno considerando atri cicli di correnti globali come "El Nigno" (che tende a riscaldare) e "La Nigna" (a raffreddare). Non vi è ormai dubbio che i cambiamenti climatici siano provocato dalle attività umane ed anche l'acqua sotto i settecento metri si sta surriscaldando.

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Cambiamenti climatici e scarsità d'acqua

La disponibilità di acqua potabile potrebbe risentire del surriscaldamento climatico dal momento che le precipitazioni piovose tendono in alcune zone (come il bacino del Mediterraneo ed in misura maggiore altre aree del pianeta già classificate come piuttosto aride) a diminuire e quindi le falde acquifere sotterranee che sono costituite da rocce sature di acqua impiegano molto più tempo per ricaricarsi, considerando anche che la popolazione tende ad aumentare e di conseguenza miliardi di persone dovranno affrontare problematiche collegate alla scarsità d'acqua. Secondo organizzazioni internazionali oltre alla mancanza proprio fisica di risorse idriche ci sono anche quelle cosiddette economiche, nel senso che mancano gli investimenti per rendere l'acqua accessibile e disponibile a milioni di persone come accade in Africa. Altro parametro da tenere presente è la salinità dell'acqua per irrigare con il crescere a livello globale del livello del mare.

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Maltempo in Europa e cambiamenti climatici

Tempeste di neve hanno interessato diversi paesi in Europa e in particolare la Francia con alcune zone dove il manto nevoso ha bloccato i trasporti e la Germania dove circa cento auto si sono scontrate in una autostrada nello Stato di Hesse a causa del fondo stradale reso viscido dalla neve e ci sarebbero diversi feriti gravi, poi anche in Sassonia-Anhalt un incidente fra uno scuolabus ed una macchina ha provocato due vittime (due uomini ed una trentina di bambini hanno riportato lievi ferite). L'aeroporto di Francoforte e rimasto chiuso diverse ore a causa della neve ed in Francia una linea ferroviaria ad alta velocità e risultata impraticabile, mentre il paese è alle prese con blackout a ripetizione. Nonostante le basse temperature di questi giorni secondo i dati monitorati riguardo i cambiamenti climatici la vegetazione che cresce alle alte latitudini assomiglia sempre più a quella di latitudine più bassa di qualche grado.

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Troppo lento il passaggio ad energie rinnovabili

La domanda per energie con forte impatto per l'ambiente come petrolio, carbone e gas è ancora molto alta nel pianeta rispetto a quelle ormai considerate più ecologiche e moderne come solare, eolico, biomasse ed altre fonti rinnovabili che finiscono per incidere sul totale per una percentuale davvero piccola e secondo un recente studio considerando lo sviluppo globale questo rapporto non varierà molto nel 2030; perché i paesi in via di sviluppo richiederanno sempre più energia e poi vi sono molte zone che non sono ancora fornite da nessuna fonte energetica, ma anche in questi casi vi è una crescente domanda. La transizione a fonti rinnovabili potrebbe richiedere un balzo importante proprio nel sistema di distribuzione elettrica in modo che tutti i paesi possano essere coinvolti da questo cambiamento e non solo quelli dove queste tecnologie sono ampiamente collaudate con infrastrutture che si adattano a "basse densità" di energia.

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Ruolo dei predatori nel clima di acqua dolce

Togliendo tutti i predatori in tre ambienti controllati d'acqua dolce monitorati in Canada e Costa Rica dei ricercatori canadesi avrebbero riscontrato un aumento del novantatre percento delle emissioni di biossido di carbonio nell'atmosfera, questo per la funzione regolatrice dei predatori nel regolare l'ecosistema dal momento che di solito sono grandi animali all'apice della catena alimentare ed alimentandosi di altri animali più piccoli e piante che svolgono un ruolo importante in emettere o sequestrare CO2 contribuiscono ad equilibrare tutto il sistema, ma l'uomo tende a minacciare il loro habitat con caccia e pesca indiscriminata fino a determinarne l'estinzione. Da segnalare anche spostando l'attenzione ad altre tematiche sempre di tipo naturalistico come il surriscaldamento anormale dell'acqua superficiale dell'Oceano Pacifico contribuisce ad alimentare correnti globali come il cosiddetto "El Nigno" con effetti (ad esempio in Bolivia) a volte disastrosi.

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Tempesta di neve nel Nord-Est dell'America

Una tempesta di neve con picchi di vento che potrebbero sfiorare i centoventi chilometri orari sta interessando il Nord-Est dell'America, si contano [10/02] quattordici vittime (compreso il Canada) e sarebbero già centinaia di migliaia le abitazioni rimaste senza energia elettrica ad esempio in Massachusetts, i voli aerei sono paralizzati in diversi stati e le scuole sono chiuse, ma le autorità hanno comunicato che non dovrebbero verificarsi emergenze estreme come accaduto tre mesi fa. La situazione si presenta piuttosto difficile per i trasporti anche a causa del blizzard un vento molto freddo che tende a formare patine di ghiaccio e ci si aspetta "picchi storici" di gelate oltre ad abbondante neve anche se sono stati già predisposti mezzi spargi sale per fronteggiare le emergenze. Secondo le previsioni meteorologiche anche in Italia nei prossimi giorni una perturbazione potrebbe causare basse temperature e precipitazioni nevose anche a bassa quota specialmente nelle regioni settentrionali.

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Assurda caccia ai rinoceronti

Aumenta in modo sensibile il numero dei rinoceronti abbattuti in Sud Africa per tagliare il corno da cui si ricaverebbe una specie di polvere medicinale con "inesistenti" poteri curativi richiesta in Vietnam ed in tutta l'Asia in quantità sempre maggiori, e le autorità hanno comunicato che seicentosessantotto animali sarebbero stati uccisi nel 2012 con un incremento del cinquanta percento rispetto all'anno precedente. L'escrescenza epidermica corneificata dei rinoceronti è costituita di cheratina, una scleroproteina di tipo fibroso che si forma a causa della condensazione degli amminoacidi che la compongono in seguito alla perdita d'acqua e la consistenza più o meno rigida è determinata dalla quantità di cistina (amminoacido solforato). Le unghie del nostro organismo hanno la stessa composizione, quindi è assurdo uccidere un gran numero di rinoceronti per ricavare medicinali che non hanno nessun potere curativo scientificamente validato.

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Temperature medie del 2012 piuttosto calde

Secondo le rilevazioni delle temperature medie monitorate nel globo il 2012 sarebbe fra la nona e decima posizione nella poco salutare classifica degli anni più caldi da quando nel 1880 si è cominciato a misurare e trascrivere questi tipi di dati meteorologici, considerando che in alcune zone le ondate di caldo sono state mitigate dagli effetti di una corrente globale come "La Nigna" (che in genere tende ad alimentare i venti). Con più precisione le temperature medie del 2012 sarebbero di circa 0,6 gradi centigradi sopra la media del ventesimo secolo; inoltre, tutti gli anni del nuovo secolo si classificherebbero fra i quattordici in media più caldi mai misurati e la popolazione si sarebbe accorta dei cambiamenti climatici. Secondo altri studi lo scioglimento dei ghiacci potrebbe favorire l'attività vulcanica globale dal momento che si affievolisce la pressione che grava sui suoli e contribuisce anche a mantenerli abbastanza compatti.

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Caldo in media nel globo e soprattutto in Australia

Una specie di ondata di caldo rovente sta interessando ultimamente l'Australia tanto che le mappe delle temperature per evidenziare le zone interessate dai picchi di caldo sopra ai cinquanta gradi Celsius mostrano delle inconsuete tonalità di viola, e questo non potrà fare altro che continuare ad alimentare gli incendi incontrollati delle vegetazione che da tempo stanno interessando il Sud del paese. Altre condizioni climatiche collegabili all'effetto serra provocato dalla combustione di materiale energetico (carbone, petrolio, gas naturale..) di origine fossile sono state registrate l'anno scorso in America, in media piuttosto caldo con picchi da record, tanto che la forte evaporazione del suolo in alcune zone lo ha reso così secco da impedire successive precipitazioni, probabilmente anche a causa dell'effetto combinato con "La Nigna" collegabile a siccità marcata con andamenti altalenanti che tendono in media sempre al rialzo delle temperature.

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Freddo in Ucraina e abbastanza caldo al Sud Italia

Sarebbero in maggior parte individui senza tetto le oltre centotrenta vittime del freddo in Ucraina questo mese a causa del gelo notturno con temperature che hanno superato i cinque gradi Celsius sottozero (ora l'ondata di gelo si sarebbe leggermente attenuata), le autorità avevano predisposto delle tende riscaldate per soccorrere le persone senza fissa dimora, ma molti di loro pare abbiano preferito rimanere sulla strada a volte a causa dell'abuso di alcol o per timori considerati poco comprensibili, e per questo motivo si pensa di mettere a disposizione anche delle pattuglie di controllo equipaggiate di personale sanitario e di soccorso. Da segnalare che il tempo in Europa in questi ultimi periodi è stato contraddistinto da forti sbalzi di temperature con giornate gelide alternate in alcune zone a caldo insolito, considerata la stagione, come accaduto in Germania e soprattutto al Sud dell'Italia con temperature quasi primaverili.

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Previsti forti sbalzi di temperatura in Italia

A causa di correnti umide occidentali le temperature dovrebbero risalire rapidamente in Italia soprattutto al Centro-Sud dove si passerà da temperature prossime allo zero ad un clima mite in qualche caso "primaverile", mentre al Nord la cappa fredda siberiana (che ha causato ampie nevicate a bassa quota) rimarrà ancora per qualche giorno anche se mitigata dalle nuove correnti più calde. Nel giro di una settimana secondo le previsioni meteorologiche le temperature dovrebbero rientrare quasi nella normalità rispetto ad un periodo molto freddo anche se non mancheranno forti precipitazioni piovose. Spostando l'attenzione ad altre problematiche di carattere ambientale da segnalare che a Lusaka la capitale dello Zambia i climatologi lamentano la mancanza di strumentazioni moderne per poter effettuare accurate previsioni del tempo e sostengono che le autorità non hanno voluto investire in questo tipo di tecnologie.

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Tifone sulle Filippine e cambiamenti climatici

Venti ad oltre duecento chilometri orari provocati dal tifone "Bopha" hanno colpito aree centrali ed il sud delle Filippine causando almeno mille [16/12] vittime in un bilancio provvisorio dal momento che vi sarebbero oltre ottocentoquaranta dispersi, di nuovo colpita anche l'isola di Mindanao (ad un anno circa di distanza dalla tempesta tropicale detta Washi che ha provocato oltre mille vittime). L'esercito è impegnato mettendo a rischio la vita dei soccorritori a portare aiuto alla popolazione ad esempio nel villaggio Andap, a New Bataan, nella provincia di Compostela Valley ed in diverse zone investite da inondazioni d'acqua e vento che ha fatto cadere molti alberi, a volte travolgendo i malcapitati che si trovavano sotto. Spostando l'attenzione ad altre tematiche sempre riguardanti l'ambiente da segnalare che dalle analisi satellitari dei livelli della superficie dell'acqua del nord dell'America e dell'Europa il surriscaldamento climatico potrebbe essere stato sottostimato.

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Taranto investita da forte tromba d'aria

Maltempo con forti piogge e raffiche di vento hanno investito il 28/11 la Puglia causando un incidente automobilistico in cui sono morte quattro persone, poi una tromba d'aria ha è passata attraverso il porto della città di Taranto dirigendosi verso l'acciaieria facendo crollare una gru in mare ed il manovratore risulta disperso [30/11 - la vittima è stata ritrovata], molti sono stati i danni ad abitazioni, strutture ed anche mezzi di trasporto; poi a causa del turbine dei detriti si contano una ventina di feriti non gravi. Spostando l'attenzione ad altre problematiche sempre di tipo ambientale da segnalare che un'area enorme dell'artico intorno al Polo Nord di quasi dodici milioni di chilometri quadrati si sarebbe sciolta da marzo a settembre, facendo registrare un nuovo record negativo, e questo ghiaccio che si fonde in acqua significa necessariamente un ulteriore rialzo del mare a ritmi ben superiori rispetto a quelli del passato (senza considerare il fenomeno dell'acidificazione).

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Cambiamenti climatici e gap economico in Europa

Le conseguenze dei cambiamenti climatici su regioni con scarse capacità di adattamento ai danni derivanti soprattutto da siccità e ondate di calore potrebbero far aumentare le differenze economiche fra nazioni ricche e povere in Europa, dal momento che le temperature medie monitorate nell'ultimo decennio sarebbero di 1,3 gradi centigradi più calde rispetto all'era pre-industriale, facendo raggiungere un nuovo record. Questo tipo di vulnerabilità non avrebbe solo conseguenze sul territorio ma anche sulla coesione sociale per l'effetto dei crescenti costi per fronteggiare disastri naturalistici come inondazioni, tempeste e forti ondate di calore. A livello globale si registra ancora un aumento delle emissioni di gas ad effetto serra nonostante la recessione globale che ferma solo in parte il tessuto produttivo che rimane in attesa di eventuali riprese e le iniziative cosiddette "verdi" costituiscono ancora una bassa percentuale sul totale.

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Piogge torrenziali in Maremma e maltempo

La perturbazione che sta interessando l'Italia da un paio di giorni fa ancora sentire i suo effetti con piogge intense soprattutto in Toscana ed Umbria, ed in qualche caso si parla di precipitazioni eccezionali come ad esempio in Maremma dove i pluviometri hanno registrato punte di oltre i duecentocinquanta millimetri in poche ore; poi c'è stata anche una vittima in provincia di Grosseto a causa della piena di un torrente e del suo straripamento che ha trascinato fino a Capalbio un uomo che aveva perso il controllo alla guida della propria auto a causa delle forti piogge. Numerosi gli allagamenti ad abitazioni e danni alle strutture, fra cui un ponte crollato sul fiume Albegna (con tre vittime) ed una strada sopraelevata sul Paglia, ma molti hanno fatto notare la mancanza di manutenzione a tombini ed opere idrauliche che consentono il deflusso delle precipitazioni in zone soggette a dissesto idrogeologico, con conseguenti ondate di piena di fiumi e torrenti.

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Tel:   338 1809310          Data:    13/11/2012                         n:   2054      


Terremoto piuttosto forte in Guatemala

Sarebbe di cinquanta vittime la stima provvisoria di un forte terremoto di magnitudo 7.4 che ha scosso la costa pacifica nel Guatemala con epicentro individuato a circa ventitre chilometri dalla città costiera di Champerico, e i soccorritori stanno cercando numerosi dispersi fra le macerie delle abitazioni crollate mentre il suolo continua a tremare e diverse frane hanno sepolto le strade per cui ci vorrà del tempo per ripristinare i collegamenti nelle varie regioni. La scossa è stata avvertita chiaramente in tutto il Guatemala ed anche a San Salvador e a Città del Messico provocando il panico nella popolazione che si è riversata nelle strade; inoltre, una scuola ubicata nella regione San Marcos ai confini con il Messico è crollata e si contano diverse vittime. Da segnalare anche che si sta avvicinando alla costa degli Stati Uniti e a New York una nuova tempesta che dovrebbe essere molto meno intensa dell'uragano di categoria uno della settimana scorsa.

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Ingenti danni per il passaggio della tempesta Sandy

I danni causati dall'uragano "Sandy" poi diventata tempesta post-tropicale non sarebbero facilmente riparabili e molte famiglie sono ancora senza energia elettrica in America e continua anche ad aumentare il bilancio delle vittime che sarebbero oltre cento di cui quaranta a New York; inoltre, vi sarebbero difficoltà nei trasporti, rifornimenti e danni ambientali per sversamenti di idrocarburi in mare mentre la situazione tende lentamente a normalizzarsi. Per quanto riguarda il nome di donna dato agli uragani pare che derivi da consuetudini prese durante la seconda guerra mondiale, poi è stato adottato normalmente per una più facile e veloce comunicazione alla popolazione in caso di emergenza visto che la denominazione con latitudine-longitudine poteva essere poco comprensibile e di difficile uso nelle conversazioni, ma i vari nomi scelti (secondo alcuni abbastanza discutibili) sono a rotazione ed ormai includono nomi maschili.

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Scosse telluriche fra Basilicata e Calabria

Lo sciame sismico che da mesi sta interessando la zona del Pollino fra Basilicata e Calabria ha prodotto nella notte un sisma abbastanza forte di magnitudo 5.0 seguito da alcune repliche di minore intensità, si registra una vittima per infarto (un anziano di ottantaquattro anni, il cui decesso forse non è collegabile al sisma) e diversi danni ancora da verificare, sgomberato per precauzione anche l'ospedale di Mormanno ed una casa di riposo in provincia di Cosenza. Si segnalano lesioni a case ed edifici religiosi inagibili, poi crolli di cornicioni e chiusura di scuole, con la popolazione che si è riversata nelle strade per la paura di eventuali crolli e altre forti scosse di terremoto che potrebbero interessare la zona. Spostando l'attenzione a quelle che sono le previsioni meteorologiche le temperature dovrebbero crollare nei prossimi giorni anche di dieci gradi con un passaggio improvviso da giornate miti ad un tempo tipicamente autunnale.

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Piogge torrenziali a Lourdes

Una perturbazione da giorni sta causando piogge torrenziali nella zona di Lourdes ed è straripato anche il fiume Gave de Pau che scorre accanto alla grotta di Massabielle luogo delle celebri apparizioni della Madonna raccontate da S. Bernadette Soubirous nel 1858, tanto da rendere inaccessibile ai pellegrini l'accesso per le preghiere rituali ed anche l'altare è stato sommerso dall'acqua. Molti pellegrini (circa cinquecento) che sostavano negli hotel di Lourdes sono stati evacuati senza particolari problemi e gli edifici di culto presso la grotta delle visioni sono stati temporaneamente chiusi a causa della massa d'acqua e fanghiglia "mai viste prima" dalla popolazione locale. Spostando l'attenzione ad altri scenari sempre di tipo naturalistico da segnalare che le temperature di questo periodo monitorate in Italia sarebbero di cinque gradi superiore alla media per la presenza di un anticiclone di origine nordafricana piuttosto caldo.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/10/2012                         n:   2034      


Recuperate le vittime di una frana su scuola in Cina

Uno smottamento di terreno causato da piogge intense ha travolto giovedì [04/10] una scuola e tre case agricole in un villaggio in Cina nella provincia dello Yunnan e i soccorritori avrebbero estratto i corpi di diciotto bambini sepolti nella stessa zona colpita un mese fa da due scosse di terremoto che hanno causato ottantuno vittime e centinaia di feriti. La frana ha anche ostruito un fiume formando un lago, obbligando in questo modo all'evacuazione di ottocento residenti e in un primo momento si pensava di riuscire a trovare qualche superstite fra le macerie della scuola, ma nessuno dei bambini è riuscito a salvarsi accendendo in questo modo delle polemiche sulla qualità costruttiva dell'edificio e sul motivo della loro presenza a scuola in un periodo di vacanza nel resto del paese. Le autorità hanno comunicato che i bambini dovevano recuperare il tempo perduto in seguito alla sospensione delle lezioni dovute al terremoto di settembre.

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Pakistan ancora travolto da piogge monsoniche

Violente piogge monsoniche che in alcuni casi non hanno lasciato agli abitanti nemmeno il tempo di prendere qualche genere di prima necessità dalle case avrebbero causato in Pakistan oltre trecentosettanta vittime quest'anno in tutto il paese oltre a feriti e danni ingenti a strutture, abitazioni e raccolti con la provincia meridionale del Sidh particolarmente colpita. Sarebbero quasi duecentosettantacinquemila le case distrutte, poi si contano danni ingenti a raccolti pregiati senza contare i capi di bestiame affogati a causa delle forti piogge che in un primo momento avevano fatto sperare agli agricoltori che fossero una soluzione per qualche parassita delle piante, ma che poi hanno rivelato la loro potenza distruttiva lasciando sommerse le colture. Solo drenando i campi coltivati a riso e canna da zucchero sarà possibile salvare il raccolto mentre le autorità stanno organizzando gli aiuti e soccorsi per zone già severamente colpite in passato.

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Danni a Lipari per un nubifragio e danni globali

Sarebbero rilevanti i danni a Lipari in seguito ad un violento nubifragio che ha colpito il 15/09 le isole Eolie ed ha provocato l'ingrossamento in poche decine di minuti del torrente Canneto che ha trascinato con la sua forza macchine e motorini accatastandoli ed incastrandoli, poi l'acqua limacciosa piena di detriti di una discarica si è insinuata in strutture e abitazioni arrivando a danneggiare le mura del castello. Da segnalare a livello globale oltre ottanta vittime in Niger per piogge torrenziali che avrebbero causato l'esondazione del fiume Niger con il pericolo che l'acqua (che ha raggiunto i livelli più alti dal 1920) possa compromettere i raccolti di riso e conseguente ricaduta economica su bilanci che ancora risentono della crisi di cibo dell'anno scorso. Da segnalare anche, cambiando scenario meteorologico, che le eruzioni del Vulcano del Fuoco in Guatemala hanno costretto le autorità ad evacuare oltre trentatremila persone a volte per problematiche respiratorie.

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Notevole scioglimento dei ghiacci dell'Artico

La superficie ghiacciata estiva dell'Artico si sarebbe dimezzata dal 1980 al 2007 passando da otto milioni di chilometri quadrati a quattro ed ormai si sarebbe ulteriormente ridotta ed il suo volume corrisponderebbe a circa ad un quarto di quanto era trenta anni fa dal momento che il ghiaccio è diventato molto più sottile con il rischio che dopo il 2030 si possa sciogliere completamente. Senza l'effetto albedo che consente ai ghiacci di riflettere i raggi solari si avrà un maggiore assorbimento della radiazione solare del mare che è più scuro di ghiaccio e neve, con la conseguenza di avere anche un maggior surriscaldamento globale (e variazioni climatiche imprevedibili) quantificabile in circa venti anni di emissioni di biossido di carbonio dovuto ad attività umane; poi bisogna considerare che nel permafrost dell'Artico sono "intrappolate" grandi quantità di metano che si libera nell'atmosfera con lo scioglimento dei ghiacci.

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Una tempesta tropicale minaccia la Florida

Dopo le due vittime, cinquemila sfollati ed i gravi danni causati ad Haiti a causa delle forti piogge e inondazioni la tempesta tropicale chiamata "Isaac" ha proseguito la sua azione sostenuta da venti che soffiano a quasi novantacinque chilometri orari dirigendosi prima verso Cuba e poi verso la Florida, ma il pericolo maggiore secondo le previsioni meteo nel caso il vortice prenda ulteriore forza nel Golfo del Messico potrebbe essere di nuovo per la città di New Orleans con fenomeni meteorologici di intensità stimate anche a livello dell'uragano "Katrina". Spostando l'attenzione all'Italia da segnalare il brusco e temporaneo abbassamento delle temperature provocato da una perturbazione con forti temporali che ha causato una vittima in Veneto a causa del crollo di un albero su una macchina in sosta oltre a danni e disagi in molte regioni del Nord, ma una nuova ondata di caldo starebbe per arrivare.

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Iran colpito da terremoto abbastanza forte

Si aggrava il bilancio delle vittime in Iran in seguito a due scosse di terremoto abbastanza forti quantificabili intorno ai 6.2 della scala Richter la prima e la seconda dopo undici minuti 6.0 (o anche più forti a seconda del sistema di rilevazione) che hanno colpito il giorno 11/08 la zona nord-occidentale del paese ed in particolare dei villaggi vicini alla città di Tabriz. Man mano che procedono le operazioni di ricerca fra le macerie emerge un quadro più grave del previsto e si parla ora almeno di trecento corpi privi di vita e duemilaseicento feriti nelle zone rurali e non nelle città, con villaggi vicini all'epicentro del terremoto (che è stato localizzato ad una profondità di circa dieci chilometri e a sessanta di distanza a nord-est di Tabriz) rasi al suolo come accaduto nella zona delle città di Ahar e Varzaqan. Le squadre di soccorso lavorano velocemente in un paese spesso interessato da eventi sismici con l'aiuto dei cani ed oltre duecento persone sono state ricoverate.

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Raccolti agricoli minacciati dalla siccità in America

I prezzi dei prodotti agricoli in America potrebbero aumentare a causa dell'intensificarsi della siccità che sta raggiungendo livelli considerati molto alti e che minacciano il buon esito dei raccolti agricoli ad esempio di grano e soia con due terzi di tutto il paese costretti a fronteggiare la più grave crisi idrica da quando nel 1999 si è cominciato a monitorare la siccità. Alcuni prezzi già risentono delle previsioni su uno scarso raccolto come quello del grano e restrizioni sull'uso dell'acqua sono state annunciate in zone rurali con l'aggravante che le previsioni meteorologiche mostrano una situazione ancora difficile per un paio di mesi. La siccità è comparata a quella del 1988 con un taglio della produzione quantificato in circa un venti percento e conseguenti ingenti perdite economiche ed aumento dell'inflazione sul mercato, ma il vero impatto della crisi idrica nella sua interezza e gravità si potrà sapere solo fra qualche mese.

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Siccità in Slovenia e raccolti minacciati dal caldo

I raccolti di mais e di mele sarebbero stati compromessi in Slovenia a causa di temperature fra i trenta e trentasette gradi che per un paio di settimane hanno stretto il paese in una morsa di caldo, con l'aggravante di forti grandinate che hanno danneggiato il raccolto con grossi chicchi anche delle dimensioni di noci, come ad esempio nei pressi di Ljubljana dove si è formato uno spesso strato di grandine tanto che è stato rimosso con dei macchinari. In Italia; invece, i pescatori veneti lamentano le alte temperature dell'acqua nell'Adriatico nelle zone di raccolta dei mitili che soffrirebbero per il caldo eccessivo con rischi anche per molluschi come le vongole. Da segnalare, cambiando prospettiva geografica, le piogge torrenziali (definite di portata eccezionale) che hanno interessato per vari giorni il Giappone nella regione del Kyushu e che hanno causato almeno ventiquattro vittime, duecentoquarantaseimila sfollati oltre ad alluvioni e frane.

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Russia inondata da nubifragi in alcune zone

Dei violenti nubifragi che hanno interessato alcune zone della Russia hanno riversato in poche ore una gran quantità d'acqua nel sud del Krasnodar e si contano almeno centosettantuno vittime e tredicimila sfollati, mentre ancora si scava alla ricerca di altre vittime; inoltre, molti cittadini si sono lamentati di non essere stati avvisati del pericolo di eventuali inondazioni e di essere stati sorpresi durante il sonno da torrenti di acqua che entravano nelle loro case dalle strade con una tale forza tanto da non riuscire nemmeno ad aprire la porta di casa per mettersi in salvo. Secondo il servizio meteorologico le precipitazioni di mesi si sarebbero concentrate in circa ventiquattro ore bloccando anche i trasporti ferroviari o causando forti ritardi nei trasporti e le previsioni mostrerebbero una situazione meteo ancora instabile. Da segnalare anche molte vittime in India e disagi per la popolazione a causa della cosiddetta stagione dei monsoni.

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Difendersi da un sole caldissimo

Le ondate di calore di tipo africano stanno diventando un fenomeno ricorrente in questi ultimi anni con temperature che hanno superato i 37° con alto tasso di umidità, che altera la sensazione del calore percepito e gli esperti affermano che oltre un certo limite l'aumento di ogni grado di temperatura corrisponde ad un incremento dell'indice di mortalità di circa il 3%; quindi è importante cercare di difendersi dal sole e dal vento caldissimi cominciando dall'alimentazione (angurie, pesche, meloni..) e bottiglia d'acqua al seguito, abbigliamento di cotone o lino chiaro a strati, ampio cappellino e scarpe di tela, movimenti lenti ed esercizi di rilassamento per evitare malori. Da segnalare che potrebbe essere di qualche beneficio utilizzare una buona crema-latte solare protettiva ed idratante anche alla guida, dal momento che a quanto pare la pelle nelle zone a sinistra del corpo vicine al finestrino sarebbe soggetta in misura maggiore ad essere aggredita dai tumori (l'auto poi sotto il sole diventa un forno, quindi poco adatta per anziani e cardiopatici).

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Ondata di caldo in Italia e clima globale

Aumentano le temperature in Italia a causa di un anticiclone di origine africana con città come Firenze e Brescia più soggette all'ondata di calore che ancora per un paio di giorni farà registrare una temperatura diversi gradi superiore alle medie del periodo con disagi specialmente per le persone anziane, poi si dovrebbe tornare a valori leggermente più bassi per l'effetto di qualche velatura e qualche passaggio di nubi. Per quanto riguarda il clima globale le autorità discutono in vertici internazionali organizzati in Brasile di responsabilità differenziate a seconda degli standard di sviluppo delle varie economie in modo da non rallentare le loro economie; ma quelli che una volta erano considerati paesi in via di sviluppo ormai sono comparabili a quelli ricchi come consumi di risorse naturali ed emissione di biossido di carbonio e quindi si pensa principalmente al trasferimento di tecnologie che possano favorire economie più sostenibili per l'ambiente.

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Inquinamento crescente dei fiumi in Cina

La qualità dell'acqua di fiumi, laghi e mare in Cina starebbe peggiorando al punto tale che le autorità avrebbero denunciato la condizione allarmante con livelli di inquinamento crescente sulle coste specialmente a nord nel Mare di Bohai e nel Mar Cinese Orientale ed anche in cinque delle nove baie lungo le coste del paese collegato al suo sviluppo economico ed industriale. In molti grandi fiumi del paese la qualità dell'acqua sarebbe abbastanza buona, ma in oltre il venticinque percento dei fiumi sarebbe inquinata ad un livello valutato fra il quarto e quinto grado, che in pratica indica che non è adatta al contatto con l'organismo e in quasi il quattordici percento dei fiumi l'acqua sarebbe adatta solo per l'uso in agricoltura. Le sostanze nutrienti presenti nell'acqua inquinata di fiumi e bacini di riserva favorirebbero un'accentuata eutrofizzazione che stimola la crescita eccessiva ed innaturale delle piante.

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Carte sismiche da rivedere in Emilia-Romagna

In seguito alla nuova scossa tellurica di magnitudo 5.8 sulla scala Richter registrata il 29/05 in Emilia Romagna con epicentro a Mirandola pare si dovrà procedere a rivedere il grado di pericolosità sismica di questa zona considerato medio-basso, dato il periodo di relativa stabilità che durava dal 1570; ma la placca africana che spinge verso nord starebbe provocando fratture consistenti in profondità nell'area interessata da questi recenti terremoti e non si escludono repliche dopo lo sciame sismico di assestamento. L'ultima forte scossa ha provocato diciassete vittime circa trecentocinquanta feriti e quattordicimila sfollati, senza contare i gravi danni al patrimonio architettonico ed alle strutture; poi capannoni crollati perché progettati a quanto pare per resistere solo alle sollecitazioni verticali o di minore intensità come anche dei condomini moderni in cemento armato che hanno ceduto un po' troppo facilmente.

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Sisma in Bulgaria e sciame sismico in Italia

Una scossa di magnitudo 5.6 è stata registrata in Bulgaria nei pressi della capitale Sofia anche se non sono state per il momento segnalate vittime anche se sono crollate diverse strutture e ci sarebbe qualche danno, ma le notizie peggiori per quanto riguarda le scosse sismiche riguardano l'Italia con una zona dell'Emilia-Romagna investita da uno sciame sismico che provoca disagio nella popolazione già provata dalla scossa di due giorni fa quantificabile fra i 5.9 ed i 6 sulla scala Richter con una successiva replica di 5.1 e si contano sette vittime, circa cinquanta feriti, cinquemila sfollati (di cui molti anche anziani dormono nelle proprie auto) e gravi danni al patrimonio architettonico. Dopo aver constatato i danni ad alcuni capannoni industriali di recente costruzione crollati rovinosamente nonostante vi sia una normativa antisismica ci sono state delle polemiche sul tipo di progettazione e sulla qualità costruttiva di alcune strutture.

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Risorse marine della Nuova Zelanda da tutelare

La Nuova Zelanda è un paese ricco di minerali e risorse naturalistiche da sfruttare a scopi energetici ed alimentari ma povero di informazioni su quanto sia vulnerabile l'ecosistema, dal momento che ad esempio la pesca senza adeguate regolamentazioni rischia di danneggiare la biodiversità delle risorse marine e la popolazione ittica oltre a squilibrare tutto l'ecosistema; inoltre, lo sfruttamento delle miniere, l'estrazione di petrolio e gas hanno un impatto considerevole sull'ambiente (inquinamento, sedimenti e nutrienti di tipo chimico, residui di lavorazioni industriali, acidificazione del mare..) che si sommano con gli atri fattori in maniera cumulativa. Nei prossimi decenni anche l'utilizzo di impianti per trasformare la forza del mare in energia potrebbero diventare rapidamente competitivi rispetto alle risorse energetiche tradizionali e questa considerazione dovrebbe anche far pensare a sistemi di regolamentazione per la tutela ambientale.

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Tel:   338 1809310          Data:    17/05/2012                         n:   1896      


Effetti sulla natura del surriscaldamento climatico

Le piante sembrerebbero adattarsi al surriscaldamento climatico in modo più veloce del previsto e quindi ogni grado Celsius in più di temperatura significa una crescita anticipata quantificabile in circa cinque o sei giorni e quindi prima anche dei rispettivi modelli di laboratorio considerando un'annualità, con conseguente richiesta d'acqua e di risorse nutritive; ma si tratta di osservazioni che andrebbero verificate accuratamente in modo globale su larga scala per essere attendibili. Da tempo sono stati verificati gli effetti nocivi sulla natura dell'effetto serra che ha un meccanismo che tende ad autoalimentarsi anche se i ricercatori fanno notare che è difficile riprodurre in laboratorio (o altre strutture attrezzate) tutte le variabili relative alle varie condizioni naturali per simulare lo stesso tipo di effetto e l'unica evidenza che risulta dagli studi sarebbe proprio un maggior impatto rispetto a quanto risultava da stime precedenti.

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Tel:   338 1809310          Data:    03/05/2012                         n:   1884      


Sistemi predittivi ed allerta per terremoti più precisi

Per poter dare degli allarmi urgenti ed in tempo utile ad avvisare la popolazione in caso di terremoti e tsunami secondo i ricercatori non bastano i dati dei sismografi, dal momento che per magnitudini superiori a sette la precisione di questi strumenti sarebbe meno accurata; e nel caso dello tsunami che nel marzo del 2011 ha colpito il Giappone i dati relativi alla forte scossa tellurica in mare e al conseguente alta onda di tsunami erano stati sottostimati. Dai dati rilevati dalla buona rete di sismografi giapponesi risultava una magnitudo di otto sulla scala Richter per circa due minuti che sicuramente produce uno tsunami consistente, ma non come quello disastroso che ha anche causato il grave incidente nucleare nella centrale di Fukushima in seguito a scosse valutate incrociando anche i dati GPS di magnitudo nove; quindi secondo i ricercatori sarebbero necessari sistemi più accurati di rilevazione anche in funzione preventiva.

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Ipotesi sul surriscaldamento climatico nel passato

Fra ventimila e diecimila anni fa potrebbe esserci stato un surriscaldamento climatico causato dall'aumentata concentrazione di biossido di carbonio da circa 180 a 260 parti per milione, e questo alla fine dell'ultima era glaciale in cui gran parte dell'emisfero a nord era ricoperto di giaccio, come testimoniano i carotaggi dei vari strati in profondità e le conchiglie di creature antichissime. I ricercatori fanno notare che attualmente la concentrazione di CO2 sarebbe di 392 ppm (alcuni dicono superiore) e questo può anche far pensare ad un'altra specie di passaggio di era geologica, ma i dati sono spesso contraddittori e non è detto che questo si verifichi. Sappiamo da studi effettuati in passato che la storia dell'evoluzione sembrerebbe segnata da "crisi ambientali" che determinano sconvolgimenti come ad esempio dal Paleozoico al Mesozoico, ma le cause non sono ancora state accertate con sicurezza e le ipotesi tendono a moltiplicarsi.

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Coralli incatramati nel Golfo del Messico

La falla che si era aperta in una conduttura nelle profondità marine in seguito ad una forte esplosione in una piattaforma petrolifera il 20/04/2010 causando undici vittime e rilasciando oltre cinque milioni di barili di petrolio in mare avrebbe seriamente danneggiato una colonia di coralli a circa undici chilometri a sud-ovest dall'impianto di estrazione petrolifero ricoprendola con uno spesso strato gelatinoso e quasi "incantramando" il fondale con grave danno all'ecosistema. I ricercatori analizzando lo stato di salute di diverse colonie di coralli avrebbero scoperto un diretto legame con la notevole perdita di greggio ad ottanta chilometri dalle coste della Luisiana che ha sporcato il fondale del Golfo del Messico e danneggiato il delicato equilibrio dell'habitat marino con conseguenze probabilmente per la catena alimentare che potranno essere confermate solo dopo decenni verificando la contaminazione dei microrganismi trasportati dalle correnti.

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Comportamento curioso dei moscerini della frutta

In un esperimento effettuato studiando il comportamento di due moscerini della frutta di entrambi i sessi posizionati su un supporto plastico su cui erano presenti fonti di alcoliche e non alcoliche di cibo, curiosamente è stato notato che i moscerini rifiutati nel corteggiamento si alimentavano più frequentemente del cibo alcolico forse per compensare il minore rilascio di un particolare neuropeptide collegabile ai riti di corteggiamento (con un "parallelo" già individuabile nella situazione di depressione degli umani). La drosofila è una piccola mosca di colore bruno con striature rosse ed ali trasparenti facilmente osservabile sulla frutta in fermentazione che è stata presa in considerazione dai ricercatori nel campo della genetica per i suoi grandi cromosomi che nelle ghiandole salivari raggiungono una dimensione centocinquanta volte più grande del normale e così anche le mutazioni genetiche indotte con varie strumentazioni sono facilmente osservabili.

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Rapide variazioni climatiche

Una nuova perturbazione in arrivo sull'Italia potrebbe fare calare di nuovo le temperature da valori primaverili ad invernali con forte vento, precipitazioni intense e neve in quota nelle regioni settentrionali facendo registrare delle rapide variazioni climatiche e probabile stress sull'ambiente naturalistico già pronto con nuove gemme ad una primavera anticipata. Nel globo oltre alla stagione dei tornado in America che seminano vittime e panico fra la popolazione da segnalare la situazione veramente a rischio per l'Himalaia dove il veloce scioglimento dei ghiacciai minaccia di travolgere villaggi, impianti idroelettrici e ponti con improvvise inondazioni provocate dal surriscaldamento climatico in una zona molto vasta con milioni di individui e comunità non dotate di sistemi di allarme in grado di segnalare il pericolo in tempo utile per la popolazione nel caso ad esempio il livello dei laghi cresca velocemente e fiumi di acqua finiscano per sommergere le case.

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Pioggia sulla neve e rischio valanghe

Una nuova perturbazione di passaggio sull'Italia potrebbe provocare altre precipitazioni nevose o pioggia a seconda della quota e delle temperature con il pericolo di valanghe nel caso il manto nevoso nelle zone del paese dove non si è ancora sciolto sia reso instabile e appesantito dalla nuova neve, senza considerare i forti sbalzi di temperatura che potrebbero avere causato stratificazioni con sottili lastre ghiacciate (anche sui tetti delle case ancora imbiancate) che finiscono per favorire lo scivolamento della neve superficiale che potrebbe essere di struttura diversa e di tipo "bagnato" più pesante. Spostando l'attenzione su altri paesi europei interessati ultimamente da intense precipitazioni nevose come la Svezia da segnalare il caso di un uomo che sembra sia rimasto intrappolato per due mesi in una macchina sepolta della neve e sopravvissuto al freddo intenso rannicchiandosi sul sedile posteriore in un sacco a pelo e bevendo un po' di neve sciolta.

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Maltempo e neve paralizzano un poco l'Europa

L'ondata di freddo e neve che ha investito in questi ultimi giorni l'Europa avrebbe causato oltre duecentosessanta vittime con paesi come l'Ucraina dove si contano il maggior numero di casi a causa delle temperature gelide di tipo siberiano e stati un poco paralizzati dai blocchi a singhiozzo della circolazione stradale, ferroviaria ed anche in parte energetica. Una patina di ghiaccio la cui formazione a volte è stata favorita dal vento freddo che fa abbassare ulteriormente le rigide temperature spesso ha ricoperto le strade rendendo difficili gli spostamenti, in Italia regioni come l'Emilia Romagna dichiareranno lo stato di emergenza ed in altre zone del paese vi sono diversi abitati isolati con mancanza di energia elettrica quindi anche senza riscaldamento. Le previsioni meteo per i prossimi giorni non sembrerebbero segnalare miglioramenti per quanto riguarda le temperature, con precipitazioni nevose che rischiano di causare ulteriori disagi.

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Possibili nuove scosse telluriche ad Haiti

Un nuovo ciclo di forti movimenti tellurici potrebbero verificarsi nella zona di Haiti e della Repubblica Domenicana causati da frizioni nella faglia "Enriquillo" che secondo i ricercatori possono generare terremoti piuttosto intensi del tipo di quello di magnitudo 7.0 sulla scala Richter che due anni fa ha causato trecentoquattordicimila vittime ed in seguito una grave epidemia di colera che ancora contagia molti individui costretti a vivere in tendopoli senza scarichi fognari o in baracche di fortuna. La faglia in osservazione dopo un lungo periodo di quiescenza (a parte un episodio verificatosi in mare aperto nel 1860) sarebbe diventata attiva dopo il 2010 e quindi la popolazione dovrebbe in teoria prepararsi a nuovi terremoti. Da segnalare anche lievi scosse, con qualche scossone un po' più forte, registrate la settimana scorsa nell'Italia settentrionale che secondo alcuni potrebbero anche precedere movimenti tellurici di una certa intensità.

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Neve chimica da inquinamento al Nord in Italia

A causa della cappa di inquinamento specialmente di origine industriale che staziona da molti giorni sulla pianura padana e delle temperature invernali molto basse nevica anche in assenza di precipitazioni o con il cielo sereno a causa di un particolare fenomeno che causa il condensamento della nebbia attorno alle particelle inquinanti con la formazione di fiocchi simili a quelli della neve che finiscono per formare uno strato nevoso abbastanza consistente. Molto alti anche i valori di particolato sottile con valori di Pm10 che in alcune zone hanno superato i centotrenta microgrammi per metroquadro di aria e quindi molto superiore ai cinquanta microgrammi previsti come soglia limite, considerando che dopo dodici giorni di segnalazioni fuori norma delle centraline sarebbero previsti provvedimenti per limitare il traffico automobilistico e per tutelare la salute della popolazione costretta a respirare da diverso tempo aria fredda ed inquinata.

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Un futuro elettrico per le automobili ed inquinamento

Lo sviluppo tecnologico nel settore delle automobili elettriche procede molto lentamente rispetto alle esigenze del mercato e soprattutto dell'ambiente, ma qualche modello è da tempo disponibile anche se con ridotta autonomia rispetto alla propulsione con i sempre più cari derivati del petrolio e ultimamente la Cina sembrerebbe intenzionata a puntare sulla fabbricazione di batterie e motori elettrici in collaborazione con produttori esteri penalizzando l'importazione di modelli che non abbiano parte della componentistica di produzione locale (principalmente per favorire l'industria automobilistica nazionale). Le autorità cinesi sarebbero anche intenzionate a rendere pubblici a partire dal 2016 i valori di particolato sottile PM2,5 della città di Pechino, immersa in una cappa di polveri dal diametro di circa 1/30 il diametro di un capello, che secondo alcuni causano problemi respiratori e di conseguenza numerose vittime da inquinamento.

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Parco nella Patagonia ancora in fiamme

Continua la lotta contro il fuoco di centinaia di pompieri in un parco molto visitato nella Patagonia, mentre un uomo è stato arrestato sabato [01/01] accusato di non aver spento correttamente un fuoco che sarebbe la causa del disastroso incendio che interessa una superficie di centodieci chilometri quadrati di foresta del parco nazionale di Torres del Paine in Cile. Quattrocento turisti sono stati allontanati dall'area interessata dagli incendi che si sono propagati velocemente giovedì [29/12/11] a causa del vento e della vegetazione secca sfuggendo dal controllo dei pochi (secondo gli ecologisti) pompieri chiamati a fronteggiare le fiamme, costringendo le autorità a dichiarare che potrebbero essere necessarie delle settimane per spegnere tutti i focolai e poi bisognerà aspettare decine di anni prima che la natura ripari il danno arrecatogli, considerando che sono oltre centomila i turisti che visitano la zona ogni anno attratti dal fascino della foresta incontaminata.

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Discussioni sulle riduzioni delle emissioni inquinanti

In Europa sono state adottate delle normative per contrastare i cambiamenti climatici limitando le emissioni di biossido di carbonio ad esempio per gli aerei di linea che hanno causato le proteste di altri stati meno attenti all'ecologia che annunciano azioni legali, ma i problemi non mancano nemmeno in alcuni paesi riguardo all'accettazione da parte di manager industriali di nuovi standard anti-inquinamento considerati costosi per le catene produttive adatti a proteggere la salute della popolazione (soprattutto i bambini che spesso soffrono di asma e bronchiti acute, senza considerare i veleni ed i metalli pesanti che finiscono nell'ambiente). Spostando l'attenzione ad altre tematiche sempre di carattere naturalistico, da segnale che nelle Filippine il numero di vittime è salito ad oltre milleduecento individui, mentre ancora si cercano con difficoltà fra i detriti molti dispersi sull'isola di Mindanao spazzata "inaspettatamente" o con scarsi avvertimenti dalla tempesta Washi.

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Accordo climatico difficoltoso

Riuscire a raggiungere un accordo climatico fra molti paesi per limitare le emissioni inquinanti senza il consenso delle due maggiori potenze responsabili dell'inquinamento globale sembrerebbe ormai di scarsa utilità, visto l'aggravamento della situazione monitorata riguardo la concentrazione dei gas ad effetto serra presenti nell'atmosfera, e quindi limitare a due gradi il rialzo delle temperature globali nel prossimo futuro sarà quasi impossibile ed anzi il surriscaldamento potrebbe essere doppio o triplo a questi ritmi. La proposta per le superpotenze di aderire ad un accordo dopo il 2020 è anche ostacolato da condizioni considerate poco trattabili nei negoziati con l'Europa e dal quadro di competizione economica che tende a frenare le iniziative salutari riguardo la tutela dell'ambiente, finendo per condizionare anche le scelte di altri grandi stati industrializzati; ma i cambiamenti climatici probabilmente provocheranno danni di entità incalcolabile. - Raggiunto poi un parziale accordo da pianificare per il 2015 in una piattaforma che sarà adottata nel 2020.

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Uomo responsabile per tre-quarti dell'effetto serra

Nel convegno di Durban per fronteggiare i cambiamenti i climatici in atto sul pianeta che durerà fino al 9 dicembre è stato calcolato che nonostante nel 2009 vi sia stata una minore emissione di biossido di carbonio nell'atmosfera il bilancio dell'ultimo decennio sarebbe il maggiore negli ultimi cinquanta anni, con emissioni in aumento nel 2010 e secondo uno studio svizzero l'uomo sarebbe responsabile di circa i tre-quarti del surriscaldamento climatico a partire dal 1950, considerando che per l'effetto aerosol con particelle sospese nell'aria che riflettono i raggi solari ci potrebbe essere all'opposto una quota di raffreddamento. Le nazioni più povere e non responsabili delle emissioni inquinanti propongono tagli drastici delle concentrazioni di CO2 nell'atmosfera fino a circa 350 ppm (parti per milione), obiettivo molto difficile dal momento che alcuni sostengono che si sia ormai superata la quota considerata rischiosa dei 400 ppm.

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Raggiunti nuovi record di gas ad effetto serra

Secondo organizzazioni internazionali che monitorano la salute dell'ambiente le emissioni di gas serra nell'atmosfera avrebbero raggiunto concentrazioni record nel 2010 e sarebbero aumentate più velocemente rispetto al decennio precedente e per esempio la concentrazione di metano in confronto con l'era pre-industriale sarebbe aumentata del centocinquantotto percento, considerando che si tratta di un gas che provoca un effetto serra molto marcato, in confronto al biossido di carbonio aumentato del trentanove percento e l'ossido di azoto aumentato del venti percento. Da tenere presente che dal 1958 si è cominciato a monitorare sistematicamente le concentrazioni di CO2 nel pianeta rilevando un dato di circa trecentoquindici ppm (parti per milione) che sono aumentate gradualmente, mentre quelle di metano crescevano più rapidamente principalmente a causa dell'abbattimento delle foreste e della loro sostituzione con fattorie e dello scioglimento dei ghiacci polari.

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Trema ancora la Turchia ed emergenza maltempo

Panico nella popolazione in Turchia già colpita recentemente da un forte terremoto che ha causato oltre seicento vittime sentendo oscillare gli edifici per una nuova scossa (o forse di assestamento) di magnitudo 5.7 sulla scala Richter che ha fatto crollare un albergo nel centro della città di Van che ospitava giornalisti ed operatori sanitari; si contano dodici vittime e ventisette feriti mentre ancora si scava sotto le macerie di una trentina di edifici crollati per estrarre i numerosi dispersi. Per quanto riguarda l'emergenza maltempo al Sud in Italia da segnalare nubifragi ed esondazioni in un territorio considerato piuttosto dissestato; e soprattutto, spostando l'attenzione ad altri scenari di tipo naturalistico, la sgradevole alluvione della metropoli di Bangkok in Thailandia in parte allagata da acqua stagnante in cui galleggiano rifiuti biologici, senza considerare le oltre cinquecento vittime tenendo conto tutte le zone alluvionate da mesi.

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Alluvione in Liguria e maltempo in Italia

Una pioggia insistente ha provocato l'esondazione di fiumi e frane di fango in Liguria e Toscana e si contano sei vittime, cinque dispersi ed oltre trecento sfollati mentre la perturbazione si sposta verso le regioni centrali dell'Italia e verso Roma già interessata nei giorni scorsi da allagamenti e danni provocati da un nubifragio che ha scaricato in poche ore una grande quantità d'acqua. Stato di emergenza richiesto dalla Liguria a causa dell'alluvione che avrebbe in alcune zone accumulato grandi masse di fango e detriti ed in parte modificato la conformazione dei terreni con ponti crollati e danni alle strutture. Da segnalare cambiando scenario dal punto di vista naturalistico che la Turchia continua ad essere scossa da movimenti tellurici di una certa intensità ed è ormai di oltre quattrocentosessanta individui il doloroso bilancio delle vittime del forte terremoto del 23/10, mentre ancora i soccorritori estraggono persone vive dalle macerie.

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Bangkok inondata e danni al raccolto di riso

Qualche giorno fa erano bastati pochi centimetri monitorati sui livelli delle barriere anti inondazione e le dighe provvisorie formate da sacchi di sabbia per salvare Bangkok dalle ondate di piena del fiume Menan, ma ora nonostante gli sforzi della popolazione per cercare di evitare i danni provocati dall'acqua la città sembrerebbe quasi completamente inondata. La Thailandia è un paese abituato a fronteggiare precipitazioni di tipo monsonico e le autorità avevano avvertito che la situazione stava sfuggendo dal controllo e di rinforzare le protezioni a causa delle notevoli quantità d'acqua che si stavano riversando nel fiume che attraversa la capitale (la parte vecchia è costituita da case galleggianti) dai terreni del paese inzuppati da "aggressive" piogge monsoniche a ripetizione. Danni rilevanti alla produzione agricola con la produzione delle piantagioni di riso compromessa, considerando che la Thailandia è uno dei maggiori produttori mondiali.

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Nuova Zelanda imbrattata da perdita di petrolio

Si sta allargando la zona della Nuova Zelanda interessata dalla perdita di petrolio da uno squarcio nella chiglia di una nave incagliata da una settimana sul fondale corallino di fronte ad una rinomata spiaggia, ed il comandante pare sia stato tratto in arresto per un disastro ambientale marittimo che le autorità locali considerano il peggiore mai accaduto nel paese dal punto di vista dell'inquinamento naturalistico. Oltre trecentocinquanta tonnellate di carburante pesante sarebbero fuoriuscite dai serbatoi della nave prima danneggiati dal contatto con la barriera corallina e poi le cattive condizioni meteorologiche avrebbero ulteriormente peggiorato la situazione con il rischio anche che la nave porta container si possa spezzare e quindi affondare con tutto il carico nella bella baia turistica. Poche le risorse disponibili per il personale addetto a prevenire il disastro ambientale che richiederebbe interventi con mezzi adeguati. [08/01/2012] La nave cargo si è spezzata in due perdendo dei container e parte del carburante ancora rimasto.

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Tifone nelle Filippine ed effetto serra

Le Filippine sono state attraversate da un forte tifone denominato Nesat che ha causato almeno ventuno vittime, decine di dispersi, oltre centomila evacuati e la popolazione è costretta a muoversi (a volte con gli animali) fra quartieri completamente allagati anche nella capitale Manila; nel paese vi sono stati danni alle strutture, ai raccolti e chiusura dei servizi essenziali per il loro funzionamento. Per quanto riguarda il resto del globo e le condizioni ambientali alcuni fanno notare come le emissioni di biossido di carbonio siano in costante aumento finendo per alimentare l'effetto serra e quindi consistente differenza di temperatura fra gli strati alti dell'atmosfera e quelli bassi che appunto come accadrebbe in una serra mantengono stabilmente il calore. Da segnalare che anche in Pakistan nelle settimane scorse la "stagione dei monsoni" è stata particolarmente aggressiva causando oltre trecentocinquanta vittime e due milioni di individui malati.

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Groenlandia sghiacciata e fenomeni naturalistici

Le immagini fotografate da satellite della situazione dei ghiacci che coprono la Groenlandia mostrerebbero una loro notevole regressione ma a quanto pare minore di quella denunciata recentemente dai media (con un "gioco" già sperimentato in passato esagerando certi dati per poi confutarne altri), e i ricercatori avevano già evidenziato che il problema maggiore derivava dal ghiaccio sommerso che risente maggiormente del surriscaldamento dell'acqua a differenza di quello esposto all'aria che sarebbe in grado di resistere abbastanza all'aumento delle temperature globali. Spostando l'attenzione ad altri fenomeni naturalistici questa volta non provocati dall'uomo, da segnalare che dopo il terremoto di magnitudine 6,9 che ha colpito il 18/09 lo stato indiano del Sikkim le squadre di soccorso trovano difficoltà a raggiungere le zone impervie dell'Imalaia interessate dal sisma che ha provocato oltre ottanta vittime a causa delle frane e delle intense piogge.

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Malattie causate dal surriscaldamento degli oceani

Le specie marine si spostano velocemente per il surriscaldamento degli oceani ed anche alcuni generi di vibrioni tendono a proliferare a causa della maggiore temperatura dell'acqua, ma questo finisce per favorire l'aumento di gastroenteriti ed altre malattie per la contaminazione della catena alimentare, che richiederà un costo molto alto in relative cure. L'ingestione di questi patogeni che tendono a proliferare nell'acqua surriscaldata a causa dell'effetto serra potrebbe anche provocare setticemie ed epidemie di colera; inoltre, l'acidificazione dei mari comporta una minore quota di biossido di carbonio che le alghe riescono a catturare con la conseguenza che il gas finisce nell'atmosfera contribuendo ad alimentare il meccanismo del surriscaldamento globale, senza contare l'erosione delle coste anche causata dall'innalzamento dei mari dovuto principalmente allo scioglimento dei ghiacci polari.

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Tempo instabile nel globo

Un'altra tempesta tropicale si avvicina alle coste americane questa volta nella zona del Golfo del Messico (dove le piattaforme petrolifere sarebbero già state evacuate) verso la Luisiana e i meteorologi prevedono possibili inondazioni in alcune aree di New Orleans; inoltre, anche sette contee costiere potrebbero essere investite da raffiche di vento e forti piogge. La tempesta chiamata questa volta per una specie di regola di alternanza al maschile "Lee" ha venti che soffiano fino ad un massimo di circa sessantaquattro chilometri orari e dovrebbe causare precipitazioni piovose quantificabili intorno ai trenta centimetri. Da segnalare che nel globo il tempo è stato sempre piuttosto instabile caratterizzato da manifestazioni climatiche di una certa intensità con inondazioni prima nelle Filippine, in Cina, in Giappone (cinquanta vittime 07/09 per il tifone Talas) e poi in Pakistan con un bilancio di oltre ottanta vittime e centocinquantamila sfollati.

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Uragano Irene minaccia le coste americane

Secondo le previsioni meteorologiche l'uragano Irene con venti di oltre centottanta chilometri orari che ruota e prende forza nella zona dei Caraibi potrebbe passare nei prossimi giorni sopra il Nord Carolina e poi raggiungere le coste dell'est, comprese Washington e New York, già interessate da scosse di terremoto che non hanno provocato danni rilevanti. L'uragano è classificato di categoria tre alimentato dalla condensazione del vapore acqueo sull'Atlantico è considerato piuttosto pericoloso anche se potrebbe perdere forza avvicinandosi alle coste, ma secondo i meteorologi l'ampiezza piuttosto consistente della tempesta può comunque arrecare danno con forti piogge alternate a raffiche di vento che possono trasportare rottami potenzialmente taglienti. La popolazione è comprensibilmente preoccupata visto i danni provocati dai molti "cicloni" che sembrano essere diventati quasi una caratteristica del territorio.

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Perdita di greggio nel Mare del Nord

A causa delle difficili condizioni di intervento e della scarsa visibilità del fondale marino pare sia difficile individuare con precisione il punto da cui fuoriesce il greggio da qualche giorno da una conduttura sottomarina nel Mare del Nord al largo circa centottanta chilometri dal porto scozzese di Aberdeen anche se la perdita dovrebbe essere limitata, almeno secondo i dati forniti dalla compagnia petrolifera che gestisce l'impianto di estrazione. Alcuni lamentano il ritardo e la mancanza di trasparenza nelle informazioni fornite riguardo alla perdita di petrolio quantificabile in oltre duecento tonnellate (milletrecento barili) pare da due condutture di cui una chiusa e depressurizzata ed una parzialmente nascosta dalla vegetazione marina che ostacola gli interventi di riparazione. L'inquinamento da idrocarburi e la loro chiazza oleosa in questo caso di circa centotrenta chilometri quadrati è considerata sempre piuttosto dannosa per l'ambiente - [19/08] La falla sarebbe stata chiusa.

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Delta del Niger inquinato da perdite di petrolio

La popolazione che vive in Nigeria ed ha come fonte di sostentamento principalmente la pesca sulle rive del Delta del Niger sembra debba fronteggiare la peggior perdita di petrolio della storia che è cominciata nell'ottobre del 2008 ed è durata fino al febbraio del 2009 e che sta inquinando ancora irrimediabilmente da anni l'acqua del grande fiume e senza poter ricevere nessun indennizzo da un gigante petrolifero che gestisce gli impianti di estrazione del greggio (almeno per il momento, ritardando i risarcimenti dovuti). I pescatori della comunità "Bodo" del sud della Nigeria lamentano di non riuscire più a pescare nemmeno il più piccolo dei pesci a causa delle perdite da una conduttura che passa attraverso la regione Ogoniland provocate anche dai furti di greggio e dai sabotaggi che finiscono per penalizzare gli abitanti della zona per il forte inquinamento da idrocarburi che penetra nei canali distruggendo ogni forma di vita.

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Tempo variabile in Italia caldo in America

In Italia sembrerebbe tardare quel tipo di stabilità estiva contraddistinta dallo stazionare dell'alta pressione atmosferica dovuta all'anticiclone delle Azzorre e il tempo si presenta piuttosto variabile forse a causa dei cambiamenti climatici in atto sul pianeta che invece sono quasi sicuramente responsabili di ondate di caldo in America con frequenti incendi che stanno minacciando l'ecosistema del parco di Yellowstone, una delle zone naturalistiche più note ai turisti e studiata anche dai ricercatori che avrebbero individuato un'anomala progressione del surriscaldamento che favorirà sempre più gli incendi considerando lo scioglimento anticipato delle nevi ed il modello climatico che assomiglierà a quello delle zone a sud-ovest. Lo studio fa notare che sebbene grandi incendi si siano sempre verificati ciclicamente nei parchi la loro maggiore frequenza potrebbe non consentire alle specie vegetali locali il tempo di ricrescere favorendone altre.

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Funzione ecologica dei grandi predatori

La struttura dell'ecosistema sarebbe abbastanza complessa e la diminuzione di grandi predatori a livello globale potrebbe essere anche causa di pandemie dal momento che ad esempio in Africa i leoni ed i leopardi cacciati da bracconieri fanno aumentare la popolazione di babbuini che possono trasferire dei parassiti intestinali agli uomini che vivono nelle vicinanze di queste grosse scimmie. La diminuzione di squali, lupi e leoni (una specie di parziale estinzione di massa) secondo ricercatori americani porta a disequilibri nell'ecosistema con conseguenze di tipo inusuale proprio a danno degli uomini che con le loro attività modificano profondamente il territorio. La funzione ecologica di alcuni grandi animali predatori può essere anche misurata dal consumo di vegetazione delle prede erbivore considerando che tutto l'ecosistema è regolato su complessi equilibri, che richiederebbero studi più approfonditi.

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Ghiaccio disciolto velocemente da oceani più caldi

Le temperature superficiali monitorate nei mari non sembrerebbero aumentare in modo uniforme dal momento che in Groenlandia si prevede un rialzo più sensibile che nell'Antartide e i ghiacci potrebbero sciogliersi ad un ritmo maggiore del previsto per la constatazione che la struttura del ghiaccio risente maggiormente di una temperatura più alta dell'acqua rispetto a quella dell'aria sempre a causa dell'effetto serra. I ricercatori fanno notare come immergendo un cubetto di ghiaccio nell'acqua calda si scioglierà velocemente; invece, posto in un ambiente piuttosto caldo resisterà anche ore prima di sciogliersi completamente. Le modificazioni ambientali potrebbero avere conseguenze significative sulla stessa struttura complessiva dei ghiacci polari, ma in questo caso si tratta di studi che richiedono ulteriori verifiche anche per cercare di prevedere con precisione di quanto si alzerà il livello globale dei mari.

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Plankton individuato nel Nord Atlantico

Seguendo il percorso di alcune balene i ricercatori avrebbero individuato delle nuove rotte percorse da questi cetacei che nel mare si cibano di plankton che a causa del surriscaldamento globale ormai è presente nel Nord Atlantico e questo probabilmente non accadeva da circa due milioni di anni, ma il rapido scioglimento dei ghiacci e la conseguente zona rimasta libera nel Passaggio a Nord-Ovest facilitano la migrazione di specie ad un ritmo e con velocità inaspettata con impatto notevole sulla biodiversità naturale. La salute del mare monitorata ultimamente apparirebbe peggiorata a causa principalmente dell'acidificazione dell'acqua con minore ossigenazione oltre al problema della pesca a livelli non sostenibili; inoltre, il livello del mare crescerebbe in media di circa due millimetri all'anno da quando è iniziata l'era industriale, un valore molto alto senza considerare il rilascio di grandi quantità di metano nell'atmosfera.

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Eclissi di Luna e ceneri vulcaniche

La Luna durante l'eclissi totale ben visibile, nuvole permettendo, in Italia dopo le ore 22 dovrebbe apparire di una colorazione rossa molto scura anche a causa del materiale vulcanico proiettato a grandi altezze dal vulcano Puyehue-Cordon-Caulle in Cile, dal momento che i raggi solari che sfiorano il globo terrestre saranno rifratti nell'atmosfera dalle ceneri vulcaniche mentre il satellite della Terra passerà proprio nella parte centrale del cono d'ombra. Le fasi lunari furono studiate dai Caldei e successivamente dai Greci che con l'astronomo Metone (V sec. a.C.) raggiunsero una notevole precisione di calcolo, tanto che ancora oggi si usa un particolare numero aureo d'ordine, che varia fra uno e diciannove ed era inciso a caratteri d'oro su un tempio, per ricavare le posizioni della Luna; ma rimane sempre un piccolo scarto che fu corretto parzialmente dall'astronomo Callippo variando il numero di lunazioni e relativi calcoli.

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Forti piogge e ceneri vulcaniche

Nel globo si continuano a registrare casi di precipitazioni piovose di forte intensità che ad esempio hanno causato l'affondamento di un traghetto in Indonesia provocando numerose vittime ed anche in Italia un periodo di instabilità dovuto alla bassa pressione ha causato allagamenti e disagi per la popolazione, senza contare i danni per i raccolti in qualche caso a causa della grandine. La situazione più disagevole per la popolazione, questa volta in Cile, è dovuta alla precipitazione delle ceneri vulcaniche dal vulcano Puyehue (alto circa 2240 metri) che da qualche giorno offre scenari spettacolari, ma ha anche ricoperto di uno spesso strato di cenere la città argentina di Bariloche ed altre località costringendo le autorità ad evacuare parte dei residenti e a chiudere un passaggio di frontiera fra Cile ed Argentina. Una vasta eruzione vulcanica precedente era stata nel 1960 e poi seguita da un forte terremoto di magnitudo 9.5 sulla scala Richter.

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Centrali nucleari controllate

Mentre in Europa si stanno per testare le centrali nucleari per verificare la sicurezza degli impianti in caso di incidente o altre circostanze che possano indebolire la resistenza dei reattori in condizioni critiche in Giappone i tecnici comunicano che cercheranno di rispettare il precedente programma per il cosiddetto spegnimento a freddo della centrale nucleare di Fukushima in sei-nove mesi di tempo. La situazione è sempre più complessa e le barre di combustibile nucleare nei noccioli dei vari reattori sarebbero quasi completamente fuse, ma la temperatura nei recipienti di contenimento non sarebbe critica e le barre fuse immerse nell'acqua, quindi i vari dati relativi alla pressione e temperature non dovrebbero peggiorare. Meno favorevole potrebbe essere la sicurezza dal punto di vista del rilascio di radiazioni nell'ambiente, dal momento che gli involucri dei reattori sarebbero fessurati anche se i tecnici monitorano continuamente i dati.

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Tel:   338 1809310          Data:    25/05/2011                         n:   1588      


Chiuse sul fiume Mississippi in piena aperte

La decisione di evitare che le città di New Orleans e Baton Rouge fossero sommerse dall'ondata di piena del fiume Mississippi aprendo la chiusa idraulica di Morganza ha provocato la lamentela delle comunità in Luisiana che ora si ritrovano con case, campi ed attività produttive allagate, considerando che era dal 1973 che questo tipo di inondazione controllata non veniva effettuata. Questa chiusa di grandi dimensioni se completamente aperta dovrebbe scaricare ogni giorno una quantità d'acqua sei volte maggiore a quella paragonabile del flusso delle cascate del Niagara; inoltre, anche altre chiuse sarebbero state aperte e si calcola che circa 1,2 milioni di ettari saranno inondati e venticinquemila residenti di comunità rurali dovranno fronteggiare una situazione davvero difficile. L'ingrossamento del Mississippi (che ha il quarto bacino idrico del mondo) sarebbe stato provocato dalle forti piogge e dalla neve sciolta rapidamente sulle montagne.

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Tel:   338 1809310          Data:    16/05/2011                         n:   1580      


Condizioni meteorologiche in media piuttosto calde

Sia in Inghilterra che in Francia la media delle temperature registrate sarebbero molto più alte del normale con variazioni significative anche nella quantità di precipitazioni complessive, e ad esempio il mese di aprile in Inghilterra la temperatura media di 10,7 gradi centigradi ha battuto il precedente record di 10,2 nel 2007 ed in Francia in certe regioni sembra estate più che primavera. Nel globo le condizioni meteorologiche probabilmente subiscono brusche variazioni dovute ai cambiamenti climatici come in Cina dove si cerca di far fronte alla scarsità d'acqua delle regioni a nord portando quella delle pianure alluvionate a sud, ma la situazione che impensierisce maggiormente è il livello del Mississippi in Luisiana che rischia di rompere gli argini (come accaduto con l'uragano "Katrina"). Le condizioni climatiche influenzano anche i raccolti agricoli con ricadute sul prezzo di alcuni prodotti già in media molto alto.

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Tel:   338 1809310          Data:    10/05/2011                         n:   1575      


Serie di tornado colpiscono il sud degli Stati Uniti

Dei tornado imponenti che si spostavano velocemente nel sud degli Stati Uniti hanno distrutto abitazioni e sradicato alberi secolari, causando oltre trecentocinquanta [03/05] vittime e danni rilevanti soprattutto in zone densamente abitate come nella città di Tuscaloosa che conta oltre ottantatremila abitanti in Alabama, e poi hanno proseguito la loro corsa imprevedibile costringendo la popolazione a trovare dei rifugi che potessero resistere alla furia dei venti fortissimi. Secondo i meteorologi era dal 1974 che non si verificava una tempesta con un numero così elevato di tornado che a centinaia si formavano rapidamente e con forza impressionante risucchiavano ogni cosa trovassero sul loro cammino (in alcuni casi le abitazioni senza robuste fondamenta sono letteralmente sparite) ed i tecnici sono stati costretti a fermare un impianto nucleare in Alabama a causa di danni alle linee di trasmissione e quindi all'utilizzo di generatori di emergenza.

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Piano per ridurre la radioattività in Giappone

Le autorità giapponesi hanno presentato un piano in varie fasi per ridurre la radioattività e mettere in sicurezza la centrale atomica di Fukushima che prevede in sei-nove mesi anche lo spegnimento a freddo dei reattori, la rimozione delle barre di combustibile ed il posizionamento di appositi teli sugli impianti per contenere le radiazioni e poi la costruzione di un sarcofago di cemento su ogni reattore danneggiato. Ad una parte dei cittadini evacuati dalle zone contaminate sarà consentito di rientrare nelle proprie abitazioni grazie a provvedimenti per il contenimento dalle radiazioni sul suolo e nell'aria ed anche in mare vicino alla centrale si cercherà di assorbire ad esempio il cesio radioattivo. La popolazione che ha manifestato ripetutamente contro le installazioni nucleari appare nel complesso abbastanza scettica sulle dichiarazioni delle autorità e su come è stata gestita l'emergenza (vista anche la mancanza di informazioni attendibili).

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Ridotto il rischio di fughe radioattive in Giappone

Un mese dopo il disastroso maremoto che ha sconvolto il Giappone con un bilancio di ventisettemilaseicento vittime (di cui molti anziani che non sono riusciti a mettersi in salvo), considerando l'improbabilità di trovare in vita ancora qualche disperso, le autorità hanno dichiarato che il rischio di fughe radioattive da una centrale atomica danneggiata si sarebbe considerevolmente ridotto anche se non mancano le difficoltà per evitare di riversare in mare altra acqua radioattiva utilizzata per raffreddare i reattori. I tecnici che lavorano per mettere in sicurezza l'impianto nucleare hanno utilizzato iniezioni di azoto per evitare eventuali esplosioni di idrogeno che si forma quando il livello di acqua di raffreddamento delle barre di combustibile è troppo basso. Secondo alcuni l'utilizzo prolungato di acqua di mare nei reattori potrebbe causare un indebolimento delle loro strutture e sarebbero necessarie opportune riparazioni.

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Lunghi periodi per decontaminare il Giappone

Dopo le difficoltà trovate per riparare una falla che riversa acqua radioattiva nell'Oceano Pacifico venuta a contatto con un reattore di una centrale atomica giapponese danneggiata, le autorità hanno dichiarato che sarà necessario un lungo periodo di tempo (mesi) per mettere in sicurezza l'impianto nucleare e decontaminare tutta l'area che ha assorbito radiazioni e la soluzione del problema non può essere "dietro l'angolo". Le misurazioni strumentali al di fuori dell'anello di circa trenta chilometri considerato di attenzione per la salute della popolazione sarebbero al di sopra dei limiti di sicurezza, anche se la zona di evacuazione era stata stabilita a venti chilometri, ma la preoccupazione principale rimane la contaminazione del mare e della catena alimentare dal momento che l'acqua che circola all'interno del recipiente di contenimento del nocciolo può trasmettere la radioattività ad esempio ad elementi ferrosi.

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Tel:   338 1809310          Data:    04/04/2011                         n:   1545      


Tracce radioattive che fanno discutere

Delle tracce radioattive non pericolose per la salute provenienti da una centrale atomica giapponese sarebbero state misurate su alcuni terreni anche in Italia (dosi minime), ma nel frattempo sembra che sia nata una discussione fra le regioni confinanti con la Francia riguardo la sicurezza di impianti nucleari non distanti dall'Italia nel caso di un evento sismico importante. La tragedia giapponese ha dimostrato che anche in un paese abituato a convivere con terremoti e tsunami non è facile adottare misure di sicurezza realmente efficaci; intanto, il tasso di "radioattività" (termine coniato da Marie Sklodowska Curie 1867 Varsavia - 1934 Parigi) misurato nelle zone già contaminate continua a salire e in particolar modo in mare a causa pare di un'infiltrazione d'acqua dal seminterrato di un reattore allagato con acqua fortemente radioattiva venuta a contatto con il nocciolo parzialmente danneggiato.

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Esce ancora fumo dalla centrale Fukushima Daiichi

Fumo grigiastro continuerebbe ad uscire dai reattori della centrale nucleare di Fukushima anche se i tecnici avrebbero ripristinato l'alimentazione elettrica a quasi tutti gli impianti di raffreddamento, ma pare aumenti il livello di contaminazione del mare e degli alimenti, senza considerare il foraggio per gli animali che ad esempio era stato arricchito di bentonite al tempo dell'incidente di Chernobyl grazie alla capacità di questa argilla di "diluire" il livello di cesio radioattivo. Secondo le autorità giapponesi alcuni alimenti contaminati potrebbero già essere in vendita sul mercato interno (principalmente verdure a foglia larga) previsti anche degli indennizzi per gli agricoltori che non potranno vendere il raccolto mentre continua il difficile compito di portare soccorso alle persone colpite dal violento maremoto che ha provocato oltre ottomilaottocento vittime, dodicimilaseicento dispersi oltre a danni incalcolabili.

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Pericolo nube radioattiva in Giappone

La situazione sanitaria in Giappone è piuttosto precaria per le difficoltà dei soccorritori a muoversi in un territorio devastato e sconvolto, ma cresce anche il pericolo che si sprigioni una nube radioattiva dal reattore numero due della centrale atomica di Fukushima a causa della prolungata assenza di raffreddamento alle barre di combustibile che potrebbero essersi fuse come magma incandescente con il rischio che possano danneggiare il nocciolo, considerando che ci è stata anche un'esplosione che ha costretto ad evacuare parte del personale ed ad estendere la zona di sicurezza intorno alla centrale. Le autorità giapponesi, che hanno chiesto aiuti internazionali, controllano gli individui venuti a contatto con le radiazioni (nei casi più semplici pare si utilizzino forti docce e pillole di iodio) anche se per il momento non sembra che ci sia un cosiddetto "pericolo Chernobyl", con dichiarazioni nel complesso piuttosto contraddittorie.

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Continuano le precipitazioni piovose in Australia

L'Australia sta attraversando un periodo piuttosto piovoso con una media nazionale in millimetri di pioggia misurati dagli strumenti superiore del settanta percento al normale, e i meteorologi prevedono che le precipitazioni potrebbero continuare a causa dell'effetto climatico di una corrente globale come "La Nigna" e lo stato Victoria collocato nel sud del paese fa registrare l'estate più piovosa da quando si è cominciato a monitorare i valori meteo nel 1900; senza contare che in media si tratta del secondo valore in generale considerando gli altri stati. Questo aumento delle precipitazioni secondo alcuni oltre ai cicli di riscaldamento e raffreddamento che interessano zone tropicali dell'Oceano Pacifico che possono alimentare anche forti venti può anche essere collegato al surriscaldamento globale (in particolare del mare) e ai cambiamenti climatici in atto nel pianeta che modificano l'azione delle correnti oceaniche.

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Tel:   338 1809310          Data:    10/03/2011                         n:   1521      


Brutto tempo in Italia e forte bora a Trieste

Forti precipitazioni hanno interessato Marche ed Emilia Romagna provocando tre vittime mentre ancora si cerca una ragazza dispersa [il corpo poi è stato recuperato] e le condizioni meteorologiche secondo le previsioni peggioreranno al Centro-Nord a causa delle nevicate che potrebbero ostacolare la circolazione stradale. Da segnalare che a Trieste la bora ha raggiunto record che da oltre cinquanta anni non venivano registrati dagli strumenti con forti raffiche di vento a quasi centottanta chilometri orari che hanno causato diversi feriti e danni a strade e ferrovie, con cartelloni stradali e pali divelti o piegati ed anche una piattaforma galleggiante su cui è poggiata un'alta gru ha rotto gli ormeggi finendo alla deriva. A causa dei danni alle strutture provocati dalle forti piogge (in alcune zone) potrebbe essere utile prestare attenzione mentre si cammina su terrapieni che potrebbero franare improvvisamente a causa del dissesto idrogeologico.

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Provvedimenti contro proliferazione alghe tossiche

Le previsioni sugli andamenti climatici sul pianeta ed in particolare riguardo alla salute degli oceani, in un vicino futuro, spingono i ricercatori a pianificare provvedimenti per evitare la proliferazione di alghe tossiche dalla caratteristica colorazione rossa dovute al surriscaldamento globale che producono una tossina che tenderebbe ad accumularsi soprattutto nei molluschi. Secondo i ricercatori la tossina prodotta da questo tipo di alghe se ingerita attraverso il consumo di molluschi potrebbe causare disturbi gastrointestinali o neurologici di varia intensità ed anche poco salutari paralisi muscolari e per prevenire per quanto possibile la proliferazione delle alghe nei decenni bisognerebbe monitorare i tempi di apertura e chiusura dei periodi di raccolta dei molluschi nei fondali marini di anno in anno adeguandasi alle variazioni climatiche di temperatura in modo da evitare che le alghe tossiche possano proliferare.

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Alta pressione, inversione termica e PM10

In questi ultimi giorni in Italia le condizioni meteo contraddistinte dall'alta pressione che favorisce il bel tempo con giornate soleggiate abbastanza calde e notti piuttosto fredde per il fenomeno dell'inversione termica finisce anche per alimentare l'accumulo persistente nell'aria di polveri sottili dette PM10 o particolato che sono potenzialmente dannose per l'organismo e in diverse città sono stati previsti piani di blocco (per certe categorie di autoveicoli ad esempio il 10/02 a Roma o targhe alterne fino a fine mese a Brescia). Ridurre la velocità degli autoveicoli è considerato uno dei rimedi (per tematiche di difficile soluzione) per diminuire la quota di particolato; infatti, lo smog che si forma nelle tangenziali o autostrade poste vicino alle città rischia di riversarsi fino ai centri cittadini che spesso sono anche sprovvisti di validi percorsi pedonali e piste ciclabili che possano favorire lo spostamento a piedi o l'uso delle biciclette.

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Australia investita da un grande ciclone

Un ciclone di grandi dimensioni e capacità distruttiva con le sue raffiche di vento che possono raggiungere circa i duecentonovanta chilometri all'ora sta investendo l'Australia nord-orientale e dopo aver procurato molti danni nel Queensland, quello che è definito come il centro distruttivo della tempesta Yasi, si starebbe dirigendo verso l'area di Georgetown dove la popolazione si prepara a resistere al forte vento. I meteorologi avvertono che per effetto del ciclone ci potrebbe essere anche un rialzo del livello del mare considerando che alcune zone erano già state colpite da una severa inondazione provocata da forti piogge e la popolazione sarà di nuovo costretta a lasciare le proprie abitazioni per recarsi nei centri di ricovero o raggiungere parenti e amici. Secondo alcune stime il ciclone Yasi sarebbe il peggiore nella storia australiana con la forza anche di abbattere abitazioni costruite per resistere a venti abbastanza forti.

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Danni per il maltempo in Australia e Sud Africa

Le autorità australiane hanno dichiarato che i danni provocati dalla recente inondazione del Queensland potrebbero essere dal punto di vista finanziario i più costosi mai affrontati nel paese per un disastro di tipo ambientale e mentre ancora si cercano dei dispersi (le vittime in tutta l'area sarebbero oltre trenta) l'acqua piovuta ha raggiunto lo stato di Victoria e la città di Horsham risulta divisa in due man mano che cresce il livello dell'inondazione e nella città di Shepparton è stato recuperato il corpo di un ragazzino affogato. Gravi danni economici anche in Sud Africa e quarantuno le vittime a causa delle forti piogge cadute ultimamente che hanno interessato anche altri stati africani e specialmente il Mozambico (si contano circa dieci vittime e diecimila sfollati) causate probabilmente dalle oscillazioni e dal surriscaldamento della zone tropicali provocate da un ciclo naturale di una corrente chiamata "El Nigno".

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Piogge in Australia e Brasile

L'ondata di piena che ha interessato la città di Brisbane provocata dall'omonimo fiume è passata facendo meno danni del previsto, che comunque rimangono davvero ingenti e molte case, negozi ed uffici rimangono allagati bloccando le attività della grande città e si contano i danni in tutta l'area del Queensland dove si cercano ancora i dispersi (diciannove le vittime accertate). Le immagini aeree filmate hanno dato la vera dimensione dell'evento che secondo alcuni potrebbe cambiare l'idrografia della città di Brisbane che conta due milioni di abitanti costringendo i tecnici a modifiche sostanziali delle canalizzazioni. Da segnalare che piogge di tipo torrenziale hanno interessato diverse zone del globo ed in particolare una zona montagnosa vicino a Rio de Janeiro causando oltre trecentocinquanta vittime, ma si tratta di un bilancio provvisorio dal momento che frane e smottamenti hanno interessato una vasta parte di territorio.

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Alluvione disastrosa in Australia

Le forti piogge che hanno interessato negli ultimi giorni la parte nordorientale dell'Australia stanno ancora creando problemi e disagi nonostante abbia smesso di piovere; infatti, il livello dei fiumi continua a salire e una zona molto vasta di territorio è stata inondata da una marea di acqua fangosa, e ci sono state tre vittime nello stato del Qeensland fra cui una donna travolta dall'acqua che ha trascinato la sua auto fino a farla scomparire alla vista dei soccorritori. Le autorità comunicano che circa un milione ed ottocentomila chilometri quadrati siano sommersi dall'acqua nel Queensland e si contano oltre mille evacuati nei centri predisposti e la popolazione in città sulla costa come Rockhampton cerca di prepararsi all'ondata di piena (attesa per mercoledì 05/01). Secondo alcune testimonianze l'alluvione del territorio è stata di proporzioni "mai viste prima" ed i costi per fronteggiare l'emergenza sono molto elevati, in attesa di fare il conto di tutti i danni.

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Tempo altalenante ed acqua alta a Venezia

Le temperature in Italia fanno registrare valori altalenanti a volte bizzarri come in Sicilia dove si sta passando più volte da un caldo anomalo causato dallo scirocco ad un freddo intenso amplificato da correnti siberiane e le previsioni meteorologiche annunciano appunto per i prossimi giorni un abbassamento delle temperature in generale. Si segnala poi che sono stati raggiunti nuovamente i livelli di guardia del fiume Bacchiglione in Veneto con preoccupazione per la tenuta degli argini specialmente nel caso di Vicenza, già provata recentemente dall'alluvione, ma la situazione pare sia sotto controllo anche se si aspetta l'ondata di pena dell'acqua piovuta in montagna, poi tanta acqua alta anche in laguna a Venezia; infatti, nella notte è stato registrato in centro un record di centoquarantatre centimetri. Non molto migliore la situazione in Europa, come ad esempio nel caso di Parigi dove sono stati cancellati molti voli a causa della neve.

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Pacchetto clima Cancun non vincolante

Dopo l'approvazione dell'accordo di Cancun sulle misure da adottare per contenere il surriscaldamento globale del pianeta entro i due gradi entro fine secolo si discute sul fatto di come i provvedimenti non siano vincolanti, e gli obiettivi di contenere le emissioni inquinanti di gas ad effetto serra fino al quaranta percento entro il 2020 sembrino quasi proposte e gli stessi fondi a salvaguardia dell'ambiente non siano ben specificati (a parte quello per aiutare i paesi in via di sviluppo). Durante il vertice erano state avanzate semplici proposte che potevano avere effetti pratici come in questo caso ad esempio in Messico di sostituire tutte le vecchie ed inquinanti macchine per produrre le tortilla con nuovi modelli ecologici oltre ad adottare scalda acqua di tipo solare; inoltre, la spesa globale nel 2030 per fronteggiare i cambiamenti climatici era stata quantificata in circa centocinquanta milioni di dollari all'anno (senza considerare il danno al pianeta).

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Cina ed India ostacolano piani cambiamenti climatici

Parte al ribasso il vertice di Cancun con circa venti capi di stato contro i centoventi presenti a Copenhagen e in più con accuse a Cina ed India di voler modificare piani sui cambiamenti climatici già concordati in precedenti vertici, ma un ostacolo ancora maggiore sarebbe la differenza di vedute fra paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo, senza considerare che molti paesi non responsabili dell'aumento delle emissioni inquinanti avrebbero anche scarsa voce in capitolo. Un altro problema da affrontare pare sia quello di un calo di credibilità dei valori scientifici rilevati che sono stati messi più volte in discussione, ma dati recenti confermerebbero il surriscaldamento globale (da considerare in media e sui lunghi periodi di tempo) e il 2010 nonostante i picchi di freddo raggiunti ultimamente in Europa si avvia ad essere uno degli anni più caldi, contraddistinto anche da "fenomeni estremi" e di intensità inusuale.

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Emissioni inquinanti ancora in aumento

Nonostante vi sia stato un lasso di tempo in cui le emissioni inquinati sono diminuite principalmente a causa della recessione economica anche se vi sono stati interventi positivi a livello ambientale, ora le rilevazioni mostrano un nuovo aumento di emissioni e i paesi non sembrano essere in grado di contenere le temperature entro il range che consenta di evitare uno sbalzo globale inferiore ai due gradi (entro la fine del secolo). La principale preoccupazione dei paesi sembrerebbe quella di perdere il loro grado di competitività economica in rapporto ai vari tagli per poter contenere le emissioni ad effetto serra, ma proprio dal punto di vista economico a lungo termine i costi che dovranno sostenere le nazioni per far fronte alle varie emergenze climatiche potrebbero essere sempre più elevati; senza considerare il danno all'ecosistema e a tutto l'ambiente, di sicuro più grave di qualsiasi intervento di tipo finanziario in una economia globalizzata.

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Maltempo globale e malattie infettive

Dopo l'alluvione che ha colpito il Veneto anche in Campania si è verificato lo stesso fenomeno meteorologico con una specie di intenso acquazzone prolungato che ha causato l'esondazione del fiume Sele e conseguente allagamento delle campagne coltivate, con molti animali annegati, numerose famiglie sfollate e danni anche all'acquedotto e all'approvvigionamento idrico. La causa dell'alluvione pare vada imputata oltre alle forti precipitazioni anche alla carente manutenzione degli argini e del letto dei fiumi che si somma ad un dissesto idrogeologico generalizzato da tempo denunciato. Nel resto del globo da segnalare la situazione critica nell'isola di Haiti colpita nei giorni scorsi da un urgano che ha causato oltre venti vittime e reso ancora più difficile la vita della popolazione terremotata che vive in baracche, con il pericolo che un'epidemia di colera (malattia infettiva molto contagiosa che ha provocato oltre cinquecento vittime) diventi incontrollabile.

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Migliora il tempo dopo i nubifragi in Italia

Le condizioni meteorologiche in Italia sono migliorate anche se il Sud è ancora interessato da una forte perturbazione con nubifragi che hanno scaricato in poche ore una gran quantità di pioggia che ha provocato forti disagi alla popolazione, e si contano circa duemilacinquecento sfollati ed oltre centoquaranta comuni interessati da allagamenti specialmente al Nord. La portata dell'evento ha portato alla memoria "allagamenti storici" ad esempio nel caso del centro storico di Vicenza, invaso dall'acqua che faceva fatica a defluire anche a causa del vento di scirocco che ostacolava il flusso dei fiumi ingrossati dalle ondate di piena e scioglieva la neve sui monti, generando anche preoccupazioni per la tenuta degli argini che sono risultati in alcuni casi indeboliti per mancanza di manutenzione. Previsioni fatte in passato sui cambiamenti climatici dimostrano quanto l'intensificarsi di eventi meteorologici imprevisti possano modificare il territorio.

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Piante decidue che puliscono l'atmosfera

Le piante decidue che tendono a perdere le foglie assorbono una quantità maggiore di componenti chimiche inquinanti delle altre piante ed i ricercatori avrebbero evidenziato in particolare una maggiore efficacia nel ripulire l'aria dalle componenti organiche volatili che vengono immesse nell'atmosfera dalle attività umane, dai veicoli e dai materiali da costruzione. Per riuscire a metabolizzare questo tipo di componenti chimiche le piante decidue producono un maggiore quantitivo di enzimi in grado di rendere meno tossiche queste sostanze; inoltre, le piante normalmente per proteggersi da insetti ed irritanti vari tendono a produrre una maggiore quantità di linfa per combattere le infezioni, ma questo meccanismo nel caso delle sostanze chimiche inquinanti può anche essere nocivo per le stesse piante. Da segnalare anche che i cambiamenti climatici ed i frequenti periodi di siccità modificano (in negativo) l'assorbimento di biossido di carbonio.

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Evaporazione in aumento e foreste

Analizzando i dati che riguardano l'evaporazione di acqua dagli oceani e dalla terra su scala globale i ricercatori hanno notato come il terreno in vaste aree del pianeta sia diventato più secco, con minore rilascio di vapore nell'ambiente, e sempre a causa del surriscaldamento globale un aumento in percentuale del ciclo idrologico con conseguenze sull'equilibrio naturalistico che potrebbero essere sensibili per quanto riguarda una minore crescita della vegetazione terrestre, minore assorbimento di biossido di carbonio e del meccanismo di raffreddamento causato dalla stessa evaporazione. Questo tipo di osservazioni richiedono ulteriori studi di lungo periodo per essere confermate (e i dati di altri studi sono risultati piuttosto contraddittori), ma l'impatto sul pianeta e specialmente sulle foreste potrebbe essere significativo considerando anche l'aumentata quota di deforestazione che tende ad aggravare nel complesso il fenomeno.

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Flora e fauna minacciata nel Danubio

In seguito al ritrovamento di molti pesci morti nel Danubio nella zona in cui confluiscono gli affluenti interessati dall'inquinamento per lo sversamento di fanghi di allumina da uno stabilimento di Kolontal in Ungheria si teme che il danno ecologico possa estendersi alla fauna e alla flora delle aree colpite a causa della lunga persistenza nell'ambiente dei metalli pesanti e delle tossicità delle stesse sostanze chimiche utilizzate per neutralizzare l'acidità dell'acqua. Le autorità hanno comunicato che grazie all'utilizzo di centinaia di tonnellate di gesso il pH è sceso da 13 a 9,3 (mentre 7 è il valore neutro) quindi non troppo pericoloso per i pesci, ma gli effetti dell'inquinamento nel grande fiume andrebbero valutati sul lungo periodo sia per quanto riguarda le piante che per gli animali, e quindi anche se non vi è pericolo radioattivo sarà necessario secondo alcuni controllare la sicurezza alimentare dei raccolti agricoli.

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Frane in Messico a causa di forti piogge

Una cittadina a circa duecentoventi chilometri da Città del Messico è stata particolarmente colpita dalle forti piogge che hanno interessato lo stato di Oaxaca in Messico, che hanno provocato otto vittime ed oltre cento dispersi; ma il bilancio potrebbe essere molto più grave con centinaia di individui sepolti dalle frane di fango favorite dal terreno inzuppato d'acqua. La situazione è resa più difficile dalla mancanza di comunicazioni telefoniche e di energia e dalla difficoltà per i mezzi di soccorso di raggiungere le zone più colpite su strade parzialmente franate e circa trecento case a Santa Maria Tlahuitoltepec sono franate insieme a tutto un costone di montagna indebolito da continue piogge (che i cittadini inutilmente avevano segnalato alle autorità). Gli abitanti sono stati sorpresi nel sonno dalla frana ed alcune case sono state completamente sommerse dal fango mentre in tutta l'area i fiumi ingrossati preoccupano la popolazione.

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Chiusa definitivamente la falla nel Golfo del Messico

Con una serie di test sulla pressione e sulla tenuta del tappo di cemento posizionato in mare ad oltre millecinquecento metri di profondità è stata verificata la definitiva chiusura che sigilla la falla apertasi dopo l'esplosione accaduta il 20/04 di una piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico che ha provocato undici vittime e lo sversamento di quasi ottocento milioni di litri di greggio. Le molecole di idrocarburi delle grandi chiazze di petrolio sul mare sono state anche in parte scisse in fini goccioline con disperdenti chimici che secondo gli scienziati hanno provocando il deposito di una spessa fanghiglia di residui di greggio nel fondale marino e le basse temperature delle profondità rendono difficile la loro degradazione; inoltre, si segnalano in zone della Luisiana raggiunte dalla marea di petrolio banchi di pesci morti (ma la correlazione non è provata) e la conformazione geologica rende difficile le ricerche in campo naturalistico.

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Studio comparato degli oceani

La differente velocità dei venti sopra gli oceani a svariate altezze nell'atmosfera può influenzare la formazione degli uragani e i ricercatori stanno monitorando come si stia intensificando un fenomeno climatico come "La Nigna" che contribuisce ad alimentare i venti a causa di un raffreddamento della zona tropicale dell'Oceano Pacifico e che agisce in modo opposto al "El Nigno" che sarebbe un surriscaldamento in quelle stesse zone. Questi fenomeni possono determinare precipitazioni e cambiare la direzione dei venti oltre ad avere effetti su tutto il clima del globo anche se l'andamento è piuttosto lento con periodi di stasi. Altri studi effettuati sui fossili preistorici degli oceani hanno evidenziato le variazioni di acidificazione dei mari e la concentrazione di biossido di carbonio rendendo possibile azzardare una previsione per analogia e comparazione con la situazione attuale per cercare di comprendere i cambiamenti climatici in atto sul pianeta.

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Prevenzione contro uragani e maree di petrolio

Un velivolo teleguidato dovrebbe essere pilotato all'interno dell'uragano "Earl" di categoria tre che si sposta con intensità variabile verso le coste della Carolina del Nord per studiare questo tipo fenomeni meteorologici che costringono la popolazione ad adottare protezioni aggiuntive alle abitazioni per fronteggiare le forti raffiche di vento e masse d'acqua sulle coste che possono causare gravi danni, ma la notizia che interessa in misura maggiore per quanto riguarda la prevenzione dal punto di vista ambientale è l'esplosione di un'altra piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico che, però, questa volta non ha provocato consistenti fuoriuscite di greggio in mare (a quanto pare i pozzi sono stati subito chiusi). Per quanto riguarda la chiusura definitiva con un tappo di cemento il pozzo dell'altra piattaforma esplosa in Aprile e che ha sversato nel Golfo del Messico quasi ottocento milioni di litri di petrolio, ancora si attende per condizioni atmosferiche favorevoli - [05/09] è stato messo in sicurezza.

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Alluvione senza precedenti in Pakistan

Sarebbero oltre ottocentomila le persone isolate in Pakistan a causa di una alluvione considerata senza precedenti che richiede interventi di tipo inedito mai pianificati prima per cercare di portare aiuto ad una popolazione costretta a fronteggiare continue inondazioni monsoniche di insolita violenza che hanno anche danneggiato molte strutture. La situazione sarebbe particolarmente difficile nel sud del paese e preoccupa la salute di oltre tre milioni e mezzo di bambini a causa di malattie provocate dall'ingestione di acqua poco pulita, con il rischio che sia presente anche il vibrione che provoca il colera che un sistema immunitario ancora in formazione fatica a debellare. Elevato il numero di abitazioni distrutte o danneggiate (oltre unmilioneduecentomila e cinque milioni di senza tetto) dalle piogge torrenziali che hanno trascinato con la loro corsa anche le mine sotterrate a grande distanza e scarsi sono i mezzi per portare soccorso.

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Pakistan ancora inondato

Si aggrava la situazione sanitaria in Pakistan per quella che ormai è definita la peggiore inondazione nella storia del paese con otto milioni di individui costretti a sopravvivere muovendosi su terreni sommersi dalle piogge monsoniche senza disporre di acqua potabile e cresce anche il numero di individui vittime di gastroenteriti, senza considerare il pericolo di eventuali epidemie dopo che è stato accertato un caso di colera. Le autorità temono che ulteriori inondazioni dell'Indo possano peggiorare la situazione e rallentare le operazioni di soccorso alla popolazione che procedono a rilento dal momento che molte zone sono ancora isolate e si calcola che moltissimi bambini soffrano per mancanza di cure. Un prestito è stato stanziato dalla banca mondiale per aiutare l'economia del Pakistan duramente colpita, per danni alle strutture che i tecnici hanno calcolato essere superiori a quelli causati dal terremoto che nel 2005 ha colpito il paese.

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Piogge intense in Pakistan ed India, fumo in Russia

Le intense precipitazioni stanno ancora causando gravi problemi in Pakistan e la violenza dei torrenti e fiumi d'acqua ingrossati dalle piogge monsoniche fa crollare abitazioni e strutture con oltre quattordici milioni di persone costrette ad abbandonare le proprie case e i raccolti; inoltre, a quanto pare anche il Nord dell'India è alle prese con problematiche analoghe e si contano oltre cento vittime ed i turisti delle zone himalayane colpite dalle cattive condizioni meteorologiche sono stati costretti a rifugiarsi in centri di accoglienza. All'opposto come situazione la Russia si ritrova ancora sotto una cappa di fuliggine (ad esempio Mosca è immersa in una specie di fitta nebbia di ceneri) causata dai numerosi incendi che stanno devastando il territorio e causano difficoltà di respirazione alla popolazione, senza considerare che le polveri sottili possono essere molto dannose per la salute e le alte temperature stanno provocando numerosi decessi negli anziani.

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Pakistan inondato dai monsoni e clima globale

La stagione dei monsoni sta provocando molte vittime e danni in Pakistan e si stima che oltre quattro milioni di individui siano in difficoltà [05/08] con intere aree isolate e prive di aiuto; inoltre, molte strade, strutture ed abitazioni sono state colpite dalla forza impetuosa delle acque che hanno inondato il territorio con insolita forza ed anche le comunicazioni in molti casi sono interrotte. Si contano oltre milleduecento vittime, ma bisogna considerare che molte zone sono ancora isolate e quindi il bilancia potrebbe essere più pesante considerando anche la situazione sanitaria precaria della popolazione anche a causa della mancanza di acqua pulita e di cibo. Precedentemente anche la Cina era stata colpita da piogge torrenziali la cui violenza è stata probabilmente aggravata dai cambiamenti climatici (innegabili secondo molti scienziati) in atto sul pianeta ed ora all'opposto come situazione la Russia è alle prese con ondate anomale di calore.

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Riscaldamento climatico e marea di petrolio

I dati riguardanti i cambiamenti climatici sono stati recentemente ricalcolati e mentre alcuni sembravano esagerati altri sono risultati sottostimati; ad esempio entro la fine del secolo si ipotizza che il livello del mare potrebbe salire anche più di un metro (circa il doppio di quanto si pensava precedentemente) ed anche la temperatura nell'Artico potrebbe essere più alta di quanto calcolato e con surriscaldamento più accentuato rispetto al resto del pianeta e sempre collegabile alla quantità di biossido di carbonio presente nell'atmosfera e quindi all'effetto serra. Per quanto riguarda invece la fuoriuscita di petrolio da una conduttura sottomarina nel Golfo del Messico (un danno ambientale davvero grave) pare che sarà posizionato un nuovo tappo che sarà serrato invece di essere solo appoggiato in modo da recuperare una quantità maggiore di greggio tramite una specie di cappuccio a cui è collegata una lunga conduttura.

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Aiuto di dodici paesi per la marea di petrolio

Le operazioni per arginare la marea di petrolio sono state in alcune zone sospese in attesa del passaggio di un uragano e nel frattempo l'America oltre ad offrire premi in danaro per una soluzione che fermi la perdita di greggio sottomarina ha accettato l'aiuto di dodici paesi per trovare dei rimedi al grave danno ambientale che sta sporcando con residui di idrocarburi il Golfo del Messico con possibili conseguenze anche per la salute della popolazione. La situazione si presenta abbastanza complessa con dati non ben chiari sulle quantità di barili di greggio recuperati e quelli che invece finiscono in mare, senza considerare il contenuto di petrolio presente nella piattaforma petrolifera affondata che rischia di fuoriuscire da una falla. Da segnalare che nel pianeta vi sono anche altre contaminazioni a causa di perdite di greggio incontrollate (ad esempio in Africa), considerando che gli idrocarburi hanno mediamente un forte potere inquinante.

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Precipitazioni ambientali e petrolio

Nel Sud della Francia in una zona vicina a Marsiglia forti precipitazioni hanno in poche ore inondato con fino ad oltre tre metri di acqua diversi paesini causando venticinque vittime, tredici dispersi e migliaia di sfollati, e per riscontrare nei dati un fenomeno di portata simile bisogna andare indietro di oltre un secolo e comunque rimane atipica la velocità con cui si sono formati dei veri e propri torrenti impetuosi d'acqua che hanno travolto auto, furgoni e danneggiato le principali linee elettriche con forti disagi per la popolazione che in molti casi si è dovuta rifugiare sui tetti delle abitazioni in attesa di soccorsi [19/06 anche nel Sud della Cina si è verificato un fenomeno simile]. Per quanto riguarda invece il disastro ambientale nel Golfo del Messico sembra che sia entrato in funzione un nuovo apparato per bruciare il petrolio recuperato dalla falla che in seguito al taglio della conduttura per applicare un tappo di contenimento spande una quantità maggiore di greggio in mare e le autorità propongono svolte ambientali epocali.

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Ambiente e dividendi

Nella giornata dedicata all'ambiente e alla salvaguardia del pianeta ancora si discute sulla vicenda della marea di petrolio che sta imbrattando il Golfo del Messico, ma questa volta più che il numero dei barili di greggio recuperati dalla falla (circa undicimila 07/06) con una specie di cappuccio ci si concentra sull'ammontare dei dividendi monetari da distribuire più o meno agli azionisti e su una vicenda in cui le normali misure di sicurezza o i pericoli connessi con un eventuale incidente a quanto pare sono stati sottovalutati, con gravi danni all'ecosistema e a tutto l'indotto per decenni. Per quanto riguarda invece il tappo applicato alla conduttura di petrolio nel fondale marino tagliata non senza difficoltà da sommergibili teleguidati ancora si attende di verificarne la tenuta considerando che bisogna ancora procedere a chiudere delle valvole da cui fuoriescono circa diciannovemila barili di greggio al giorno da sei settimane, senza considerare il metano.

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Fango che ferma la perdita di petrolio

Una massa di fanghi è stata iniettata nel tubo petrolifero nel fondale marino a largo del Golfo del Messico per ostruire la perdita di greggio che dal 20/04 riversava in mare una gran quantità di idrocarburi che hanno causato gravi danni all'ecosistema, ed anche se si attendono ancora delle verifiche pare che per il momento esca solo fango dalla falla nella tubazione - [30/05] L'operazione non è riuscita - . La quantità di petrolio riversata in mare non è ben chiara e potrebbe essere molto superiore ai centosettantamila barili circa dichiarati; e nel frattempo è scoppiata una polemica su come siano stati ignorati alcuni chiari segnali che qualcosa non stesse funzionando a dovere sulla piattaforma petrolifera prima dell'esplosione che ne ha causato l'affondamento e sulla correttezza del rilascio delle licenze per le trivellazioni con scenari "poco trasparenti", tanto che per una perdita in un oleodotto in Alaska è stato subito bloccato il flusso di greggio in attesa di controlli sulla conduttura.

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Marea di petrolio alle prese con le correnti

Una lunga striscia di inquinamento di idrocarburi fuoriuscito da una piattaforma petrolifera affondata un mese fa il 20/04 nel Golfo del Messico ha raggiunto una corrente marina che potrebbe trasportare residui di greggio se sospinti dal vento fino alle coste della Florida ed anche ad alcune spiagge bianche di Cuba, ma dovrebbero comunque evaporare per effetto dei fenomeni atmosferici prima di fare danni reali. Nel frattempo una quantità maggiore di petrolio (circa tremila barili al giorno) viene risucchiata da una delle falle, in percentuale un numero non molto alto considerando che la marea di greggio è molto più consistente del dichiarato. Delle irregolarità nella concessione delle licenze e la mancanza di dispositivi di sicurezza consentiti dalle "varie amministrazioni" hanno finito per favorire questo grave danno ambientale che gli esperti cercheranno presto di fermare con un tipo di operazione mai tentata prima a tali profondità.

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Nuvola di cenere e marea di petrolio preoccupanti

Continuano i disagi negli spostamenti aerei a causa della gran quantità di ceneri prodotte da un vulcano islandese, uno spettacolo naturalistico visivamente notevole e suggestivo anche a causa delle dense nubi secche ricche di particelle vetrose, ma evidentemente meno favorevole per la sicurezza dei motori degli aerei con l'ulteriore problema che non si sa per quanto tempo ancora le eruzioni continueranno a disturbare i voli (anche se oggi molti aeroporti offrono regolare servizio). Per quanto riguarda invece gli interventi pensati per arginare la marea di greggio fuoriuscita da una piattaforma petrolifero affondata nel Golfo del Messico causata pare da un'esplosione di una bolla di metano e dal malfunzionamento di alcune valvole di sicurezza i tecnici (che chiedono ormai aiuto dal Web) dovrebbero ritentare nelle prossime ore a posizionare una cupola metallica bloccata nel primo tentativo da idrati di metano ghiacciati che hanno ostruito le pompe aspiranti.

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Incendi controllati per arginare la marea di petrolio

Per cercare di evitare che la chiazza oleosa di petrolio fuoriuscita da una piattaforma petrolifera raggiunga le coste della Luisiana le autorità hanno deciso di procedere con una serie di incendi controllati che possano ridurre la massa di idrocarburi che escono al ritmo di circa cinquemila barili di petrolio al giorno dal fondale marino al largo del Golfo del Messico. E' stato necessario adottare questo tipo di intervento piuttosto inquinante per l'ambiente perché i sommergibili che dovevano bloccare le valvole dei tubi del pozzo petrolifero non sono riusciti nel loro intento e la macchia di petrolio rischia di minacciare l'ecosistema marino ed anche le attività produttive costiere della Luisiana. Si indaga sulle cause che hanno portato all'esplosione ed al successivo affondamento della piattaforma petrolifera che ha causato undici vittime, mentre i tecnici pensano di coprire le falle nei tubi con una grossa cupola che soffochi le fuoriuscite di greggio.

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Biodiversità e ambiente globale

Giornata globale per l'ambiente ed anno della biodiversità a favore della tutela di molte specie dal pericolo di estinzione in seguito alle attività umane anche se è possibile prevedere a grandi linee quale sarà l'impatto effettivo sulla natura e programmare interventi di prevenzione, tenendo conto che molte creature non sono ancora state identificate e ancora molto rimane da scoprire sul perché certe zone del pianeta sono in media molti più ricche di vita e di quale sia l'influenza delle temperature sulla varietà delle specie. Uno degli esempi di come la temperatura sia un fattore decisivo è stato evidenziato dal caso dei pesci che si sono spostati probabilmente dalle basse zone del mare mediterraneo fino all'adriatico trovando l'acqua di un paio di gradi più calda, ma un inverno particolarmente rigido ha provocato un rapido abbassamento delle temperature ed in certi casi morie di molti pesci che venivano ritrovati spiaggiati.

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Ancora scuole crollate in Cina per terremoti

Come era accaduto nel terremoto con epicentro nella provincia del Sichuan del maggio del 2008 in cui molte scuole piene di alunni intenti ad ascoltare le lezioni erano crollate, si è ripetuto il (13/04) lo stesso infausto evento nella provincia occidentale del Quinghai a causa di forti scosse di terremoto di magnitudo fra 6,9 e 7,1 sulla scala Richter che hanno raso al suolo edifici scolastici costruiti senza criteri antisismici e non dotati di rinforzi alle strutture. Si stima che le persone decedute siano oltre duemila (19/04), diecimila feriti ed un numero elevatissimo fra persone intrappolate sotto le macerie e di sfollati dal momento che in alcune zone sono crollate praticamente tutte le povere case di fango e legno tipiche di questo altopiano montagnoso della Cina (ai confini con il Tibet). Civili e soldati scavano anche a mani nude fra le macerie mentre la situazione di comprensibile panico blocca gli sforzi della popolazione.

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Dati discordanti sulle correnti oceaniche

Le correnti oceaniche sono masse d'acqua che si spostano più o meno velocemente nel mare e possono essere superficiali, intermedie, profonde e consentono un continuo rimescolamento ed ossigenazione dell'acqua oltre ad equilibrare le temperature come la corrente del Golfo, che dopo contrastanti rilevazioni ora sembrerebbe godere di "buona salute". Dati precedenti segnalavano variazioni nel flusso della corrente superficiale nordatlantica (prosecuzione di quella del Golfo) che ha la caratteristica di mitigare le temperature di Irlanda, Scozia e Norvegia e poi raffreddandosi cedendo calore alle coste si immerge mescolandosi con l'acqua più fredda, ma a quanto pare il flusso varia da stagione a stagione e la situazione ora sembrerebbe apparire migliorata. Da notare che tutto il globo è percorso da correnti come una specie di "condizionatore d'acqua sottomarino" che si autoregola con mirabile equilibrio.

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Coralli e salamandre venduti sul Web

La possibilità di poter comprare facilmente con pochi click su Internet coralli, salamandre ed altre specie rare sembra stia diventando una seria minaccia per la salvaguardia della natura o si tratta solo di un altro metodo per stimolare quella insana mania di acquistare illegalmente delle creature già in difficoltà a causa dei cambiamenti climatici o di prodotti chimici che finiscono per modificare il loro habitat. In particolare il corallo rosso e quello rosa sono strappati dai fondali marini in grandi quantità per arricchire gioielli in bella mostra su Internet; inoltre, pare si possano acquistare anche molte specie rare e protette o rimedi medicinali (senza alcuna validità scientifica) come quelli ricavati dalle ossa delle tigri oppure può capitare di essere attratti dalle varie vendite proposte sulle pagine Web senza averne una reale necessità, senza considerare l'acquisto di ingredienti per alimenti provenienti da specie in via di estinzione.

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La terra trema ancora in Turchia

Un sisma di magnitudo 6,2 sulla scala Richter originatosi da una larga faglia instabile a circa cinque chilometri di profondità ha causato oltre cinquanta vittime nell'est della Turchia, in una zona non molto popolata altamente sismica anche se la popolazione è abbastanza "abituata" a fronteggiare terremoti in tutto il paese, e nel 1999 uno davvero forte causò circa ventimila vittime. Rifiutati gli aiuti di Israele ancora a causa della tristemente nota operazione di guerra "Piombo fuso" ai danni dei palestinesi, ma la situazione degli ospedali dopo il sisma in Turchia è critica e non vi sono posti disponibili per i numerosi feriti travolti dalle macerie di abitazioni spesso costruite con mattoni di fango. Nel frattempo il Cile ancora cerca i dispersi del recente terremoto di magnitudo 8,8 che pare abbia spostato in alcuni punti il territorio cileno di decine di centimetri (alcuni parlano di metri) e leggermente anche l'asse terrestre.

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Raffiche di vento ed inondazioni in Francia

Nella zona atlantica della Francia raffiche di vento di forte intensità che hanno raggiunto i 150 km orari hanno causato inondazioni sommergendo molte case fino al tetto, la tempesta chiamata Xynthia sembra sia stata provocata dalla differenza di temperatura fra aria umida più calda che tende a salire e fronti più freddi come "innesco dei vortici" di vento che poi hanno spinto le onde del mare oltre le barriere di protezione; ma questa volta pare che i cambiamenti climatici non siano responsabili del fenomeno. Si contano oltre cinquanta vittime (a cui era stato consigliato di non lasciare le abitazioni, non immaginando la portata del fenomeno meteorologico) e difficoltà notevoli alla viabilità dal momento che molta acqua staziona sulle vie di comunicazioni e rende difficili i trasporti; inoltre, la tempesta dopo aver investito la Francia ha continuato la sua azione con minore forza ed intensità in Europa.

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Danni ingenti a Madeira e tempeste

Le forti piogge di tipo torrenziale che hanno causato quarantadue vittime, oltre centoventi feriti e gravi danni sull'isola portoghese di Madeira probabilmente rientrano in quei fenomeni atmosferici di intensità superiore al normale provocati dai cambiamenti climatici in atto sul globo (secondo alcune "previsioni" le tempeste in generale saranno meno frequenti ma più violente) ed ormai le immagini di macchine trascinate dalla violenza dei fiumi di acqua su qualche tetto sono diventate ricorrenti in questi eventi rovinosi che causano anche gravi danni alle strutture. Madeira ha circa duecentocinquantamila abitanti ed è famosa come luogo di villeggiatura e per i vini di qualità, ma ora acqua fangosa ha invaso le abitazioni ed ancora si cercano molti dispersi; inoltre, una grossa conduttura principale per l'acqua potabile è stata interamente portata via dalla violenza del fango e la popolazione è comprensibilmente spaventata.

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Profumi prodotti da variazioni climatiche

Fra gli effetti più curiosi provocati dalle variazioni climatiche potrebbero propagarsi nell'aria fragranze particolari emesse dalle piante per comunicare fra di loro e per difendersi da eventuali insetti, e questi profumi chimici chiamati composti biogenici volatili saranno con l'aumento delle temperature sempre più forti dal momento che già da anni i ricercatori hanno verificato i meccanismi di questo fenomeno, con apposite analisi delle fragranze che variano da pianta a pianta; quindi può anche accadere che se al posto delle foreste si piantano altri tipi di alberi cambiano anche le sostanze chimiche profumate. In passato era stato notato come le piante impiegassero molte "energie" per produrre queste fragranze utili sia per respingere gli insetti nocivi sia per attirare quelli utili all'impollinazione e come fossero sensibili alla variazione della quantità di CO2 nell'aria, con effetti indesiderati dal punto di vista degli allergeni ed altre sostanze irritanti.

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Freddo glaciale e variazioni climatiche

Le temperature registrate in Italia sono sotto la media del periodo e in Alto Adige a Busa di Manna si era anche raggiunto in precedenza un record di - 47° C, ed anche al sud della penisola le strumentazioni rilevano un periodo piuttosto freddo, con la conseguenza che il riscaldamento delle abitazioni rimane acceso per periodi di tempo più lunghi e sale il livello dell'inquinamento atmosferico specialmente nelle grandi città, dove spesso si susseguono molte giornate potenzialmente pericolose per la salute con relativi disagi. Questa ondata di freddo non deve fare pensare che l'effetto serra si sia attenuato (nonostante le previsioni ed alcuni dati siano stati in alcuni casi esagerati) dal momento che le temperature globali e stagionali o locali devono essere comparate nella media e nei lunghi periodi di tempo, poi bisognerebbe considerare che le correnti calde oceaniche che mitigano le temperature risultano rallentate ed ostacolate nella loro azione.

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Biodiversità da tutelare

In un incontro fra i delegati di oltre cinquanta nazioni a Londra si cercherà di promuovere iniziative a favore della tutela della biodiversità, cercando di evitare le contrapposizioni del passato per mettere a punto un piano per la salvaguardia dell'ambiente dallo sfruttamento umano che ha raggiunto livelli davvero elevati, tanto da causare una riduzione significativa della biodiversità globale. Tentare di fermare la perdita in percentuale di biodiversità naturalistica è uno dei primi obiettivi da raggiungere (togliendo gli incentivi che tendono a danneggiare l'ambiente) ed anche con provvedimenti di tutela di aree protette, evitando che le specie animali e vegetali possano trasferirsi da un luogo ad un altro. Importante poi per i delegati sarà promuovere una cultura naturalistica partendo dai bambini che spesso non conoscono la differenza fra una vespa ed un'ape e dell'importanza della tutela della biodiversità non a scopo personale, ma a favore di tutto il globo.

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Europa semiparalizzata dal freddo

Un'ondata di gelo ha investito quasi tutta l'Europa, soprattutto le regioni più a Nord causando alcune vittime e difficoltà nei trasporti, disagi notevoli anche per i normali spostamenti a piedi ad esempio in Germania dove si è preferito a volte di evitare di utilizzare il sale per sciogliere ghiaccio e neve per non danneggiare il manto stradale e l'ambiente; inoltre, si segnalano casi di persone intrappolate in auto da tempeste di neve, assideramenti e scivolate poco salutari su lastroni di ghiaccio o neve parzialmente sciolta ed indurita. La situazione attuale con inverni particolarmente freddi ed estati torride era stata ampiamente prevista dai ricercatori essendo provocata dai cambiamenti climatici in atto sul pianeta ed il surriscaldamento globale che frena l'azione delle correnti che in genere mitigano e tendono ad equilibrare le temperature, tanto che si era ipotizzato anche una "mini era glaciale" della durata di circa dieci anni.

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Sbalzi di temperatura, frane e valanghe

Dopo un periodo di tempo altalenante con temperature di tipo quasi primaverile in alcune regioni e piogge intense che hanno causato frane e danni ingenti ora si prevede una ondata di freddo e conseguenti nevicate, gli sbalzi di temperatura possono anche favorire la formazione di valanghe che sono provocate generalmente da uno slittamento della neve fresca sul manto nevoso ghiacciato sottostante. Le valanghe di solito sono a lastroni in cui si distaccano larghi lastroni in zone di forte pendio oppure ci sono le valanghe di rotolamento in cui a causa della debole coesione dei cristalli di neve si forma una massa che trascina a valle ogni cosa con pressione notevole. Gli sbalzi di temperatura e le piogge intense possono anche favorire le frane di terreno che slitta su quello indurito dal freddo come accade per le valanghe, a volte nei due casi distintamente capita di vedere sassi o frammenti di neve rotolare prima dell'evento pericoloso.

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Accordo climatico senza obiettivi ambiziosi

A Copenaghen è stato raggiunto un accordo per contenere il surriscaldamento globale entro un limite di due gradi, ma sul taglio del cinquanta percento delle emissioni inquinanti entro il 2050 non è stata raggiunta un'intesa fra Cina ed America (che sono i paesi che inquinano maggiormente anche se in proporzioni per individuo nettamente diverse), in pratica sono solo stati stanziati dei fondi a favore dei paesi poveri senza fissare riduzioni vincolanti sui gas ad effetto serra in generale. L'accordo "un po' di facciata" e senza obiettivi ambiziosi ha provocato le lamentele dei paesi che rischiano di essere danneggiati dal continuo crescere del livello dei mari e dai paesi emergenti, ma considerando la situazione conflittuale che si era verificata durante il vertice può anche essere considerato positivamente (in attesa di sviluppi migliorativi); inoltre, bisognerebbe ricordare che per decenni la questione climatica è stata nascosta.

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Emissioni di CO2 e vertice di Copenaghen

Alcune ricerche segnalano che il biossido di carbonio rilasciato nell'aria dalle attività umane provochi un surriscaldamento del pianeta maggiore di quanto si stimasse in precedenza; inoltre, bisognerebbe tenere conto di un controllo delle emissioni inquinanti a lungo termine dal momento che il CO2 in concentrazione elevata (che dovrebbe essere adesso circa 387 ppm) continuerà a stazionare nell'aria provocando un surriscaldamento che si autoalimenta a causa di un meccanismo che agisce anche sulla vegetazione e sulla capacità degli oceani di "stabilizzare le temperature". A Copenaghen 192 paesi cercheranno un accordo sulle soluzioni da adottare per la salvaguardia dell'ambiente cercando di contenere il surriscaldamento nei prossimi anni entro i due gradi centigradi, un obiettivo da raggiungere per evitare gravi danni al pianeta ed un fosco scenario di cinquanta milioni di rifugiati ambientali in cerca di una nuova patria.

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Previsioni per il 2009, uno fra gli anni più caldi

Alcuni sostengono che la tendenza al surriscaldamento globale almeno per quanto riguarda il monitoraggio delle temperature medie negli ultimi anni si sia attenuata, ma i dati rilevati fino ad ora nel 2009 fanno prevedere che sarà uno fra i cinque anni più caldi in centocinquanta anni di misurazioni (secondo le stime dei ricercatori in campo climatico); inoltre, pare che il mese di dicembre potrebbe essere anche più caldo del previsto e questo fenomeno pare sia causato dall'andamento altalenante della "Nigna", una corrente fredda del Pacifico che influenza le temperature globali. L'inquinamento nel pianeta continua a crescere nonostante la pesante crisi economica, questo è dovuto allo sviluppo continuo di grandi paesi come la Cina, che è la principale responsabile dell'aumento delle emissioni di biossido di carbonio anche se la popolazione inquina in media meno di altre zone del globo ad alto tasso di industrializzazione.

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Accordo climatico rinviato, in due fasi

Per il momento America e Cina non sembrano intenzionate ad un netto taglio delle emissioni di gas ad effetto serra e mirano ad un accordo in due fasi in modo da trovare un'intesa migliore nel vertice probabilmente alle Hawaii nel 2011 che seguirà quello di Copenaghen previsto a dicembre in cui sarà solo espressa l'intenzione di ridurre l'inquinamento, ma senza produrre nessun documento su come questi obiettivi debbano essere raggiunti. Nel frattempo Francia e Brasile si sono accordati per una "riduzione su base volontaria", quantificabile fra il 36 e il 39 percento per quanto riguarda il Brasile, che è il quarto paese nel pianeta per emissioni di biossido di carbonio a causa principalmente della deforestazione operata nella foresta amazzonica (anche se la richiesta globale di legname pregiato è calata a causa della crisi economica) per far spazio ai campi ed allevamenti per la produzione di carne e relativi raccolti agricoli.

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Energia inviata dallo spazio sulla Terra

Alle prese con problemi che derivano dallo sfruttamento di risorse non rinnovabili da importare il Giappone sembra sia realmente intenzionato a realizzare intorno al 2030 una centrale nello spazio per catturare i raggi solari e trasferirli sulla Terra grazie a microonde e raggi laser, ed un gruppo di ricercatori starebbe studiando il sistema per sfruttare l'energia inesauribile e gratuita del Sole che consente anche di contrastare gli effetti del surriscaldamento globale dovuto all'utilizzo di combustibili fossili che prima o poi finiranno per esaurirsi. Grandi antenne paraboliche realizzate in posizioni protette sul mare dovrebbero raccogliere i flussi di energia provenienti dallo spazio dove è più facile catturare l'energia del Sole dal momento che ha una intensità circa cinque volte superiore rispetto a quella che è possibile sfruttare dalla Terra; inoltre, gli scienziati che da anni lavorano a questo progetto calcolano costi molto più bassi per l'energia ottenuta.

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Asciugare i panni all'aperto per non inquinare

In alcuni paesi sembra vi sia l'abitudine di utilizzare asciugatori automatici per i panni invece di stenderli normalmente all'aperto, ma se da una parte in questo modo si risparmia tempo e si evitano fili antiestetici, mollette e stenditoi vari, dall'altra si ha lo svantaggio di consumare molta energia con conseguente produzione di dannoso inquinamento. L'impatto ambientale di nazioni come America, Australia e Canada risulterebbe abbastanza simile dal punto di vista di alcune abitudini poco ecologiche ed adottare una serie di accorgimenti per risparmiare energia come ad esempio curare la manutenzione degli impianti di riscaldamento e climatizzazione oltre all'isolamento delle abitazioni, uso oculato degli elettrodomestici e dei veicoli per viaggiare.. può aiutare a salvaguardare l'ambiente; considerando che molte abitudini ormai consolidate frutto della società del "benessere" e del consumo sono in realtà falsi progressi.

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Emissioni di CO2 sempre elevate

I paesi industrializzati nonostante le direttive sul contenimento delle emissioni inquinanti (protocollo di Kyoto) non hanno ridotto la quantità di biossido di carbonio immessa nell'atmosfera che nel 2007 sembra sia aumenta di circa l'uno percento, ma altri dati segnalano poi una riduzione legata principalmente alla difficile congiuntura economica con conseguenti minori produzioni su larga scala, e quindi non dovute nella maggior parte dei casi ad un effettivo miglioramento degli impianti o ad altre iniziative per sfruttare energie rinnovabili; inoltre, la media delle emissioni di CO2 nel periodo 2000 - 2007 sembra sia aumentata di circa il tre percento. In Canada invece è in progetto la costruzione di un secondo impianto per la cattura di grandi quantità di biossido di carbonio da conservare sotto terra in vecchi giacimenti di petrolio ed in zone stabili, operazione che alcuni segnalano come inquinante mentre altri come una soluzione per cercare di limitare le emissioni.

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Divario notevole fra nazioni ricche e povere

Analizzando i dati relativi al livello di sviluppo di vari paesi del globo alcuni scienziati hanno riscontrato che il divario fra nazioni ricche e povere sta diventando sempre più grande, praticamente incolmabile, e sarebbero necessarie iniziative a breve termine per contrastare gli effetti del surriscaldamento climatico, che ha effetti notevoli sulla vita di milioni di persone costrette ad una emigrazione forzata a causa di carestie, siccità, inondazioni che rendono difficile la sopravvivenza in mancanza di aiuti da parte delle nazioni che hanno le maggiori emissioni inquinanti, ma pianificati attentamente per riequilibrare situazioni di vera emergenza. Per quanto riguarda invece la qualità della vita in paesi europei sembra che la Francia possa assicurare nel complesso una migliore qualità di vita ai cittadini; invece, la Gran Bretagna nonostante il reddito elevato avrebbe una delle peggiori anche a causa della recessione.

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Situazione difficile ed allagamenti in India

La popolazione in alcune zone del sud dell'India è ancora in difficoltà dopo una violenta alluvione che ha recentemente (01/10) inondato i terreni nell'Andhra Pradesh ed è stato travolto e semidistrutto dall'acqua anche il villaggio Rajoli dove si producono i caratteristici sari, abbigliamento caro alla tradizione del luogo in genere filato e lavorato a mano. La situazione sembra davvero difficile e l'acqua stagnante mista a fango dall'odore penetrante copre case ed attività e sembra che gli aiuti non siano sufficienti per consentire alla popolazione di far fronte a quella che viene definita come la peggiore alluvione in oltre cento anni che ha colto di sorpresa molti abitanti del luogo abituati a piogge torrenziali, ma non di tale intensità e violenza che ha costretto alcuni sfortunati a cercare di salvarsi galleggiando su detriti trasportati dai vortici della piena ed altri a rimanere a lungo isolati senza cibo, acqua potabile ed aiuti efficaci.

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Filippine danneggiate da un uragano tropicale

La situazione umanitaria nelle Filippine sembra si sia aggravata dopo che i soccorritori hanno constatato i danni ingenti provocati dall'uragano tropicale "Ketsana" che ha sommerso la città di Manila e le aree limitrofe sotto sei metri d'acqua e fiumi di fango alimentato dalle precipitazioni davvero intense, e le autorità hanno dichiarato lo stato di calamità anche a causa del pericolo che si propaghi la febbre dengue veicolata da zanzare favorite dalla presenza di acque stagnanti. Ancora incerto il numero delle vittime (duecentoquaranta quelle comunicate ufficialmente) ed oltre mezzo milione di sfollati, ma anche le condizioni sanitarie dei luoghi adibiti ad ospitare le persone in difficoltà pare siano pessime con alto rischio di infezioni e malattie batteriche per una città come Manila con dodici milioni di abitanti costretti a lottare con il fango ed i detriti, senza disporre di elementari mezzi igienici o strumenti utili a pulire e disinfettare.

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Un bel taglio alle emissioni inquinanti

Per mantenere le temperature medie globali in un limite di sicurezza che possa evitare cambiamenti climatici significativi è stato calcolato che non bisognerebbe rilasciare nell'atmosfera più di circa 750 miliardi di tonnellate di biossido di carbonio entro il 2050, in modo anche da raggiungere l'obiettivo di cercare di contenere sotto i due gradi il surriscaldamento globale del pianeta (temperature che possono avere conseguenze sul livello dei mari, sull'economia e sulla sopravvivenza di intere popolazioni). Partendo dalla considerazione che ogni persona nel globo ha il diritto ad emettere una certa quota di emissioni inquinanti si ricava che gli individui che vivono nei paesi più industrializzati dovrebbero limitare maggiormente in media le emissioni, anche con aiuti economici ed iniziative per la realizzazione di impianti ecologici a favore di quelli poveri, che già ora sono penalizzati ad esempio per il fenomeno della desertificazione dei terreni.

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Pioggia torrenziale in Turchia

I servizi di emergenza in Turchia sono ancora impegnati per portare soccorso alla popolazione inondata da fiumi di acqua e fango provocati da tre giorni consecutivi di piogge torrenziali che hanno causato trentadue vittime (delle quali ventisei ad Istanbul) ed otto dispersi, le cui ricerche sono particolarmente difficili dal momento che i corpi sono stati trascinati a grandi distanze da fiumi di fango e detriti. Alcune autorità in visita ad Istanbul hanno dichiarato che si tratta di un vero disastro con una quantità di precipitazioni di intensità inaspettata, e le previsioni meteo annunciano altre perturbazioni in arrivo. Per quanto riguarda invece i provvedimenti adottati da grandi paesi per fronteggiare i cambiamenti climatici sembra che la Francia abbia immesso una tassa per ogni tonnellata prodotta di inquinamento da CO2, ed altri paesi stanno sperimentando nuove tecnologie a basso impatto ambientale come ad esempio delle turbine sottomarine.

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Bolle di metano liberate dal permafrost

Le temperature nel globo sembra aumentino maggiormente in alcune zone dell'Artico, del Canada e della Siberia circa 2,4 gradi rispetto ai dati rilevati nel 1970 e lo strato di permafrost ghiacciato che copre i terreni si assottiglia lasciando scoperto ed attaccabile dai microbi il materiale organico che si è accumulato nei millenni, con il conseguente rilascio nell'atmosfera di notevoli quantità di biossido di carbonio e bolle di metano che finiscono per alimentare l'effetto serra. In Alaska i laghi che si formano per lo scioglimento del permafrost pare siano raddoppiati negli ultimi trent'anni e l'aria diventa satura di metano sulla superficie dell'acqua e poi nell'aria circostante con un ciclo che tende ad autoalimentarsi. Da segnalare anche che le alte temperature estive in altre zone del pianeta rischiano di alimentare i fuochi che distruggono sistematicamente proprio quella vegetazione che consente un salutare equilibrio naturalistico.

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Atene intossicata dal fumo

Un incendio si è propagato rapidamente in Grecia a Maratona alimentato anche dalle alte temperature superiori ai quaranta gradi che hanno reso la vegetazione e le foreste aggredibili dal fuoco sostenuto dai forti venti che alimentano senza tregua le fiamme, ed il fumo ormai sembra intossichi anche Atene tanto che diecimila persone nella zona sono state evacuate, ma lo stato di emergenza era stato dichiarato già da sabato considerando l'imponente fronte del fuoco lungo decine di chilometri che ha richiesto l'intervento di moltissimi uomini e mezzi [25/08 l'incendio è ormai sotto controllo]. Nel 2007 un altro incendio devastante che aveva interessato diverse zone ed in particolare il Peloponneso e l'isola di Evia aveva provocato settantasette vittime e divorato 250.000 ettari di macchia mediterranea (senza considerare le emissioni di CO2). Da segnalare anche un incendio in Spagna in una preziosa riserva naturale e numerosi focolai in Italia soprattutto al sud.

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Danni ingenti per un tifone a Taiwan

Potrebbe essere più grave del previsto il bilancio di vittime causate dal tifone Morakot nell'isola di Taiwan, dal momento che i soccorritori non sono riusciti a raggiungere molti paesi e villaggi in montagna isolati dal fango che ha invaso le strade e le case; al momento sono centinaia i dispersi ed oltre cento persone hanno perso la vita (oltre alle ventidue nelle Filippine ed alle otto comunicate dalle autorità in Cina). Richieste di aiuti internazionali per Taiwan sono state fatte dal presidente Ma Ying Jeou, che si è dichiarato disponibile ad accettare ogni tipo di iniziativa utile a soccorrere la popolazione in difficoltà. I tifoni secondo alcune ricerche stanno diventando di intensità e frequenza sempre maggiore a causa dei cambiamenti climatici ed il surriscaldamento dei mari ed anche zone mai colpite in precedenza da questi fenomeni atmosferici potrebbero essere interessate da questi vortici in grado di "risucchiare" anche oggetti pesantissimi.

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Deforestazione ed emissioni inquinanti

I ritmi di deforestazione nel pianeta stanno aumentando senza sosta e si calcola che le emissioni inquinanti immesse nell'atmosfera a causa del taglio degli alberi che per questa ragione non possono trasformare il biossido di carbonio in ossigeno siano maggiori a quelle dovute al sistema dei trasporti nel mondo. Uno dei "polmoni verdi" del globo più minacciati dal fenomeno della deforestazione dovuto allo sfruttamento umano delle risorse naturali è la foresta amazzonica in Brasile, ma a quanto pare è anche difficile convincere le popolazioni locali a salvaguardare la natura, senza considerare che le grandi opere progettate dai governi come impianti idroelettrici e strade in certi casi peggiorano la situazione e minacciano la sopravvivenza dell'ecosistema (aggredito senza criterio). I danni in certe zone del pianeta pongono anche il problema di una prevenzione utile a salvaguardare la flora e la fauna selvatica con interventi naturalistici su larga scala.

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Biodiversità ed agricoltura intensiva

Un ampio rapporto sullo stato di salute delle specie animali presenti sul territorio europeo ed i relativi habitat avrebbe evidenziato come un'agricoltura di tipo intensivo stia danneggiando seriamente la biodiversità caratteristica sia di alcune zone ricche di praterie e di vegetazione, sia di quelle con terreni paludosi e lungo le coste; inoltre, molti campi sono stati abbandonati o soffrono per la carenza di manutenzione oppure per i danni collegabili ai cambiamenti climatici e solo una piccola parte degli habitats monitorati si sarebbe conservato incontaminato. Mentre alcune specie sembra godano di buona salute (es. lupo, castoro, lince) altre soffrono per la forte riduzione della disponibilità di cibo dovuto all'agricoltura intensiva che sottrae spazi sempre più ampi necessari alla sopravvivenza di creature che consentono una salutare naturale biodiversità come i criceti dell'Alsazia, dei roditori provvisti di ampie tasche guanciali in cui raccolgono il cibo.

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Pecore ristrette per i cambiamenti climatici

La dimensione di pecore selvagge che vivono in un'isola scozzese si è leggermente ridotta probabilmente a causa dei cambiamenti climatici, dal momento che per superare inverni rigidi la "taglia" delle pecore tende ad aumentare ed il surriscaldamento climatico del pianeta ha modificato la media delle temperature con effetti percepibili anche nelle dimensioni di mammiferi, uccelli e pesci. Per le bizzarrie climatiche che provocano anomali sbalzi di temperature è accaduto l'effetto opposto lo scorso inverno che ha visto una moria di animali che non potevano alimentarsi a causa della abbondante neve caduta, ma l'allarme maggiore arriva dal calo della biodiversità delle specie del globo, per gli anfibi, i mammiferi, e soprattutto i coralli che formano le barriere coralline con danni che rischiano di ripercuotersi a tutto l'ecosistema; quindi occorrerebbero interventi per la tutela, la conservazione di specie e la protezione ecologica dell'ambiente sfruttato a dismisura.

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Siccità marcata in Tibet e foreste

Le temperature rilevate sull'altopiano del Tibet sarebbero da 0,3 a 2,3 gradi più alte della media e le centraline di alcune stazioni meteorologiche non hanno fatto registrare precipitazioni degne di rilievo per ben 226 giorni, con la conseguenza che in molte regioni himalaiane una situazione climatica davvero problematica ha provocato il decesso di oltre tredicimila capi di bestiame a causa della marcata siccità; inoltre, il surriscaldamento globale sta causando uno scioglimento accelerato dei ghiacciai ed i laghi si stanno gonfiando a ritmi imprevisti, con il rischio di inondazioni. Spostando l'attenzione su un altro scenario naturalistico bisogna segnalare che continua la deforestazione indiscriminata dei "polmoni" del pianeta e dopo le foreste dell'Amazzonia e del Congo, anche l'Uganda sembra abbia ridotto di un milione e mezzo di ettari la copertura dei salutari alberi a causa dell'espansione delle fattorie e dell'uso del legname per accendere fuochi.

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Bambini più esposti in media alle polveri sottili

Le polveri sottili che spesso ammorbano l'aria di grandi metropoli soprattutto in mancanza di precipitazioni che la ripuliscano da queste particelle microscopiche potrebbero essere in media più pericolose per i bambini rispetto agli adulti, dal momento che queste polveri chiamate generalmente PM10 o particolato tendono a ristagnare proprio al livello delle vie aeree dei ragazzini, e da test effettuati sul respiro e sull'espettorato è stato riscontrato che le particelle avevano "contaminato" i polmoni in profondità, ed anche una ridotta capacità polmonare rispetto alla norma. Le centraline che controllano la qualità dell'aria hanno le sonde spesso posizionate piuttosto in alto ed in questo modo non riescono a catturare molte polveri che ristagnano in basso senza considerare che anche il limite di 40 microgrammi per metro cubo di aria per le PM10 difficilmente viene rispettato; quindi è ipotizzabile che la qualità reale dell'aria in grandi città sia abbastanza insalubre.

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Indigeni a rischio di estinzione

Seminascosti all'interno di grandi foreste del Brasile, del Perù e del Paraguai vivono lontani dalla civiltà sparute tribù di indigeni, che spesso non hanno mai avuto contatto con esseri umani provenienti dal mondo globalizzato e quindi sono privi delle difese immunitarie che in genere si sono sviluppate negli organismi con l'evoluzione; inoltre, tendono a nascondersi a causa di precedenti tentativi di scambi "culturali" che hanno in seguito provocato solo eventi spiacevoli, ma adesso la minaccia arriva da speculatori che intendono sfruttare economicamente i loro territori. Nonostante la presenza di queste tribù incontaminate sia documentata anche da filmati aerei, vari governanti negano la loro esistenza, favorendo in questo modo l'azione di sfruttamento delle ricchezze del terreno e del petrolio nascosto nel sottosuolo, utilizzo delle riserve di caccia e disboscamento per far posto ad allevamenti di bestiame a scopo alimentare.

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Nuovi provvedimenti per l'ambiente

Per fronteggiare i cambiamenti climatici in atto sul pianeta le autorità stanno cercando di trovare un accordo per misure a favore dell'ambiente come un taglio di circa un venti percento delle emissioni inquinanti utilizzando tecnologie esistenti, nuovi impianti per la cattura del biossido di carbonio e veicoli tecnologicamente più efficienti nell'utilizzo dei carburanti. Altre proposte per salvaguardare il cosiddetto grande Triangolo dei Coralli nell'Asia sud-orientale sono state avanzate da alcuni paesi, dal momento che diversi fattori stanno minacciando un ecosistema delicato (un tesoro di bellezza unico al mondo) che consente la riproduzione di molte specie marine e la sopravvivenza di milioni di persone; ma a causa della pesca indiscriminata, inquinamento e cambiamenti climatici ormai il deterioramento ambientale sembrerebbe molto marcato. Da segnalare anche che le temperature medie in aumento stanno diventando una minaccia alla salute globale.

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Cresce in genere il numero di api nel globo

Molti studi sono stati fatti per identificare la causa del declino delle api in Europa e in America, ma nel resto del pianeta sembra cresca il numero delle api "addomesticate" (ad esempio in Argentina); quindi considerando una media globale in genere la salute degli utili insetti è abbastanza buona, con una crescita sembra sostenuta più dalla domanda di miele per uso alimentare che per ragioni di impollinazione.. ma intanto, pare che in sud Africa una malattia contagiosa stia infettando molti alveari costringendo le autorità dei reparti agricoli a bruciarli per salvaguardare i raccolti, con misure piuttosto rapide data la velocità con cui il contagio si sta propagando. Per quanto riguarda invece altre situazioni poco salutari per gli insetti, sarebbe minacciato dalla deforestazione e dallo sfruttamento l'equilibrio ambientale che consente il caratteristico corteggiamento delle lucciole in Malaysia che attrae ogni anno migliaia di turisti per questo spettacolo naturale di luci.

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Influenza e lieve terremoto in Messico

Una lieve scossa di terremoto ha fatto oscillare le case a Città del Messico senza causare danni disorientando una popolazione già provata a causa dell'influenza suina che ha causato 152 vittime e quasi duemila casi di sospette infezioni, ma la virulenza del virus sembra si stia attenuando, sta diminuendo la frequenza dei decessi ed anche molti ricoverati per controlli sono stati dimessi [però globalmente sale il livello di allerta "moderata" da tre a quattro (il 30/04 a cinque, l'11/06 a sei) su una scala di sei, e nel pianeta sono stati riscontrati diversi isolati casi]. In realtà pare sia improprio chiamare influenza suina un tipo di virus mai isolato in animali, che ha caratteristiche particolari, con componenti virali provenienti da volatili, maiali e umane che si sono mescolate, sulla la cui origine si sta ancora indagando.. ma alcuni ricercatori in precedenti studi avevano segnalato da tempo il rischio che i cambiamenti climatici potessero favorire la ricombinazione in breve tempo dell' RNA in virus "trasformisti".

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Sicurezza degli edifici antichi

Per mettere in sicurezza edifici costruiti senza soluzioni antisismiche alcune ricerche effettuate molti anni fa con simulazioni di terremoti, su modelli di case montati sopra apposite piattaforme, avevano evidenziato come fosse possibile rinforzare le strutture adottando dei tiranti ad X sulle pareti con molle ammortizzanti per scaricare e ripartire le forze, poi per evitare che un tetto di vecchia concezione semplicemente appoggiato sulle spesse murature scivoli lateralmente si potrebbero inserire delle barre di ancoraggio e contenimento (anche per non perdere capolavori come S.Maria di Collemaggio). Per quanto riguarda l'analisi di dati che possono essere predittivi di terremoti distruttivi sembra che serie di onde "anomale" precedano i movimenti sussultori più violenti; inoltre, è possibile analizzare le spaccature, i gas che eventualmente si liberano dalle bocche ostruite del magma sotterraneo, la pressione barometrica.. osservare il comportamento degli animali.

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Composti chimici ad effetto serra da eliminare

La produzione di NF3 una molecola chimica come il trifluoruro di azoto che sembra possa essere un gas ad effetto serra 17.000 volte più potente del CO2 sta aumentando considerevolmente per usi industriali (ad esempio per gli schermi video piatti e computers) e potrebbe raggiungere entro il 2010 una quota di ottomila tonnellate per anno che corrisponderebbe a circa 130 milioni di tonnelate di CO2, una percentuale globalmente piccola ma non trascurabile per l'impatto ambientale soprattutto considerando che doveva sostituire secondo le direttive del protocollo di Kyoto del 1997 i PFC o perfluorocarburi. Anche altri composti chimici sono stati segnalati per la loro potenziale pericolosità ambientale come il metano, biossido di azoto, esafluoruro di zolfo, idrofluorocarburi.. dal momento che tendono tutti ad alimentare l'effetto serra e molte nazioni stanno discutendo su come limitare la produzione di queste poco salutari molecole chimiche.

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Copenaghen prima città pulita per emissioni

Utilizzando un piano che comprende una cinquantina di iniziative per ridurre le emissioni di biossido di carbonio la città di Copenaghen in Danimarca dovrebbe diventare la prima città "pulita" dal punto di vista dell'inquinamento o neutrale rispetto al progetto presentato dal protocollo di Kyoto in due fasi prima riducendo le emissioni di un 20% entro il 2015 e poi con una ulteriore riduzione entro il 2025 tramite ad esempio impianti che ricavano l'energia utilizzando risorse rinnovabili. Da un dibattito sui cambiamenti climatici in atto sul pianeta che si sta tenendo da qualche tempo a Copenaghen emerge che le previsioni sul livello dei mari fatte in passato risulterebbero praticamente confermare lo scenario più gravoso per le conseguenze sulle popolazioni che vivono nelle zone più interessate alle variazioni naturalistiche ed economiche dovute all'effetto serra, ed anche i danni subiti dalla foresta Amazzonica sembrerebbero confermati.

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Tibet il tetto del mondo

L'altopiano del Tibet è il più elevato per altitudine del pianeta grazie ad una media di circa 4000 metri dovuta alla sua caratteristica montagnosa con poderose catene montuose come quella dell'Himalaya dal fascino molto particolare che incanta e quella del Karakorum contraddistinto da vette altissime (tanto che la definizione di altopiano è impropria) da cui nascono grandi fiumi come l'Indo e il Brahmaputra che scorrono in gole profonde che poi si aprono in ampie valli dove si pratica l'agricoltura (frumento, orzo, ortaggi, frutta) e l'allevamento (caprini, ovini, yak). I cinque milioni circa di Tibetani sono di razza mongola e vivono anche in province vicine o in India; inoltre, possono vantare una cultura molto antica e la loro religione è il Lamaismo, la capitale è Lhasa (3600 metri) con temperature che variano fra -1° di media in Gennaio e 17,8° a Luglio.. il 10 marzo si ricordava l'anniversario della dura repressione cinese nel Marzo 1959 della fragile indipendenza tibetana.

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Pirenei sghiacciati

Nonostante un inverno abbastanza rigido che sembra abbia consentito ai ghiacciai della catena alpina una buona protezione grazie alla molta neve caduta, la Spagna avrebbe perso sulla catena dei Pirenei il 90% del suo patrimonio di ghiacciai dal momento che la loro copertura si sarebbe ridotta da 3300 a 390 ettari e quindi a questi ritmi nel giro di circa venti anni tutto il ghiaccio residuo potrebbe sciogliersi, con effetti rilevanti sulla portata d'acqua di importanti fiumi e di conseguenza sull'agricoltura. Sulle variazioni ambientali causate dai cambiamenti climatici dovute all'effetto serra e al relativo surriscaldamento che tende ad autoalimentarsi si è acceso un dibattito su quanto questo fenomeno possa essere influenzato dalle attività umane o da altri fattori, ed alcuni scienziati fanno notare che i danni e le conseguenze per una media delle temperature anche leggermente più alta sono stati in genere sottostimati.

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Permafrost dell'Artide da preservare

Secondo alcuni modelli di previsione climatica il disgelo della tundra artica provocato dal surriscaldamento globale potrebbe rilasciare nell'atmosfera una grande quantità di biossido di carbonio in percentuale superiore a quella precedentemente calcolata e sembra che il rialzo delle temperature medie (con dati un po' discordanti) sia maggiore proprio nell'Artide a causa anche di una specie di meccanismo che tende ad autoalimentarsi e per evitare che possa ulteriormente aumentare bisognerebbe cercare di diminuire le quantità di gas ad effetto serra emesse soprattutto da grandi paesi industrializzati in "via di sviluppo". Da preservare anche le foreste pluviali; infatti, larghe aree nel globo sono state disboscate per ricavare terreni sia a scopo alimentare che per ottenere biocarburanti, e generalmente questi alberi vengono bruciati rilasciando nell'atmosfera grandi quantità di CO2.. oltre ad intaccare i cosiddetti polmoni verdi del pianeta.

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Tanta pioggia e neve

Le rilevazioni sulle precipitazioni negli ultimi mesi hanno fatto registrare un incremento significativo rispetto ad una media trentennale di riferimento, ma se da una parte la tanta neve (un po' instabile) in montagna comporta una consistente riserva idrica ed anche i livelli di torrenti e fiumi in quota sono sopra la media, in pianura i terreni risultano come impregnati d'acqua e quindi poco accessibili per la manutenzione, la semina e tutte le operazioni che consentono di ottenere un buon raccolto.. e continua a piovere con conseguente preoccupazione per gli operatori del settore. Per quanto riguarda invece le altre variazioni legate al surriscaldamento globale del pianeta, sembra che se i ghiacci dell'Antartico si dovessero sciogliere anche solo parzialmente il livello dei mari potrebbe salire non proprio uniformemente, per effetto della rotazione terrestre e delle forze gravitazionali che entrano in gioco (secondo modelli climatici di previsione).

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Esperimenti per assorbire il CO2

Una spedizione tedesca pianificata per un progetto di salvaguardia climatica è salpata dal porto di Città del Capo in Sud Africa (il sette gennaio) per scaricare in una zona di circa trecento chilometri quadrati di oceano sei tonnellate di solfato di ferro, che nelle intenzioni degli scienziati dovrebbe favorire la crescita del fitoplancton, che poi grazie alla fotosintesi assorbirebbe una grande quantità di biossido di carbonio, con lo scopo finale di cercare di fermare il surriscaldamento climatico; ma secondo altre opinioni questo tipo di esperimento potrebbe provocare una proliferazione eccessiva di alghe con conseguente disequilibrio nella biodiversità, nell'ossigenazione del mare e maggiore acidificazione dell'acqua. Per quanto riguarda invece la situazione dei ghiacci dell'Antartide (che regolano anche i livelli degli oceani), sembra che la media delle temperature stia aumentando, nonostante ci sia stato un raffreddamento localizzato che ha fatto molto discutere.

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Pesci come regolatori ecologici del mare

Si ipotizzava da molti anni che ad assorbire parte del biossido di carbonio disciolto negli oceani fosse il microscopico plancton marino che lo trasforma in carbonato di calcio per formare le conchiglie di protezione, ma un nuovo studio ha evidenziato che anche il sistema digestivo dei pesci contribuisce a regolare la vitale acidità del mare, mantenendola in equilibrio producendo cristalli di carbonato di calcio nell'intestino che poi sarebbe espulso ed in questo modo verrebbe assorbita anche molto del CO2 in eccesso prodotto dall'uomo e che finisce poi per aumentare l'acidità dei mari. Un altro fenomeno che gli scienziati stanno monitorando (fondamentale per la salute degli oceani) è la cosiddetta "ventilazione verticale" che sfrutta un meccanismo di flussi d'acqua rimescolandola in profondità per assorbire il biossido di carbonio disciolto in superficie, ma a quanto pare il surriscaldamento globale potrebbe ostacolare questo ricambio naturale.

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Fredde variazioni climatiche

Si sono riaccese le polemiche sul surriscaldamento climatico dopo l'abbassamento delle temperature verificatosi che ha fatto registrare anche dei "record negativi" in zone particolarmente esposte, e si prevede anche un ulteriore fronte freddo in arrivo con i relativi disagi per la popolazione; ma gli scienziati fanno notare che non bisognerebbe confondere quelle che sono le condizioni atmosferiche di un periodo o di un paese con il clima globale e la media delle temperature viste nel loro complesso e nei lunghi periodi di tempo. Le bizzarre variazioni climatiche verificatesi potrebbero essere state provocate proprio dall'effetto serra che tende a sconvolgere gli equilibri del clima con fenomeni estremi ed imprevedibili (per la complessità delle variabili che ad esempio condizionano le temperature del pianeta), e non vi è dubbio che le esagerate emissioni inquinanti delle attività umane abbiano modificato, amplificato o squilibrato i ritmi naturali a cui eravamo abituati.

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Prevenzione dagli tsunami

Analizzando il livello della scogliera corallina e la faglia sottomarina che ha provocato lo tsunami che nel 2004 ha provocato oltre duecentomila vittime alcuni scienziati hanno ipotizzato che ci potrebbe essere in futuro una nuova forte scossa nella profondità dell'Oceano indiano dal momento che solo una parte della frattura fra le due zolle ha provocato il sisma dopo quasi due secoli di stasi tellurica e sono quindi possibili altre fratture nella lunga faglia. Poco tempo fa è stato installato in Indonesia un sistema di rilevazione degli tsunami grazie a sismografi, rilevazioni satellitari e del livello del mare anche con boe sottomarine di profondità (ma non ancora posizionate al largo dell'isola di Bali e di Sumatra), che è stato già sperimentato favorevolmente con onde di modesta dimensione che ad esempio hanno interessato le coste Javanesi e con cui dovrebbe essere possibile avvertire la popolazione con sufficiente anticipo per un eventuale pericolo tsunami.

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Questione climatica da non trascurare

Molti osservatori fanno notare che anche se ci si trova in una congiuntura economica poco favorevole non bisognerebbe trascurare la questione climatica in un'ottica di progressiva riduzione delle emissioni inquinanti, dal momento che le concentrazioni di biossido di carbonio nell'atmosfera sarebbero salite di oltre il 24% dai livelli monitorati nel 1990 con una classifica poco salubre delle emissioni di gas ad effetto serra che vede in testa America e Cina (rispettivamente a quota 5780 e 5719 milioni di tonnelate) seguite a distanza dalla Russia (1595), ed infine India e Giappone (1269 - 1235). I settori più inquinanti in generale nel pianeta sarebbero quelli legati alla produzione di energia, acciaio, cemento ed alluminio, ma adottando nuove tecnologie potrebbe essere possibile risparmiare sia sul piano energetico che su quello delle emissioni; inoltre, anche a livello locale o individuale esistono soluzioni innovative come ad esempio l'illuminazione a diodi LED che contribuiscono a salvaguardare l'ambiente.

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Paludi e foreste da preservare

Ogni tipo di coltivazione necessita di ampi spazi per poter essere attuata con tecniche moderne che a volte sono impiegate senza criterio e rispettando i delicati equilibri che consentono all'ecosistema di preservare una salutare biodiversità; infatti, i campi coltivati e relativi canali di irrigazione prendono il posto di foreste, paludi e praterie ed in questo modo anche la fauna che le popola è costretta a spostarsi e a colonizzare aree magari a grandi distanze causando disequilibri ambientali. Bonificare le paludi può sembrare positivo, senza sapere che spesso regolano il flusso idrologico, alimentano la falda acquifera, contribuiscono a regolare la velocità di flusso dei fiumi e favoriscono la biodiversità ambientale in terreni che generalmente poi risultano poco produttivi. Per quanto riguarda invece le foreste, sembra che solo per ottenere un grammo di "polvere bianca" è necessario per le relative coltivazioni distruggere quattro metri quadrati di foresta pluviale.

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Tel:   338 1809310          Data:    20/11/2008                         n:   831


Salvaguardare la biodiversità ambientale

Lo sfruttamento ambientale intensivo sia delle terre emerse che dei mari potrebbe aver causato un ritmo di estinzione di specie animali di portata senza precedenti, con una percentuale quantificabile in circa il 38% e la vita sul pianeta in tutte le sue più variate sfumature è possibile anche grazie alla biodiversità, ma i cambiamenti climatici potrebbero favorire alcune specie a scapito di altre, senza che abbiano il tempo materiale di attuare delle strategie che possano consentire la sopravvivenza. L'aumento delle emissioni inquinanti di CO2, metano, azoto reattivo fissato dalle produzioni industriali e biologicamente attivo sommato alle attività umane di deforestazione e ai fenomeni di "fertilizzazione" innaturale degli oceani sconvolge gli equilibri climatici che hanno consentito una salutare biodiversità, che può essere preservata lasciando che la natura recuperi i ritmi piuttosto lenti che contraddistinguono la storia dell'evoluzione sul pianeta.

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Tel:   338 1809310          Data:    07/11/2008                         n:   820


Salvaguardia ambientale nei paesi poveri

I cambiamenti climatici spesso sconvolgono gli equilibri ambientali e la biodiversità nei paesi più poveri del pianeta che non hanno mezzi per fronteggiare e porre rimedio ai danni causati dall'effetto serra, ad esempio sembra che in Gabon ed in altri paesi dell'Africa la scarsità di risorse idriche sia per l'agricoltura sia per l'uso domestico e soprattutto da bere per garantire la sopravvivenza stia diventando una problematica sempre più pressante e di difficile soluzione. Alcuni paesi hanno lanciato delle proposte di aiuto per le popolazioni che vedono cambiare davanti ai loro occhi l'ambiente che si presenta con nuovi inediti scenari climatici e proteggere i grandi patrimoni boschivi dell'Africa (come nel bacino del Congo) può significare salvaguardare uno dei più grandi polmoni verdi del pianeta, in periodi in cui comincia a diventare importante monitorare anche la produzione individuale di CO2 che dovrebbe essere "riciclata". - Ultimamente è scoppiato un violento conflitto in Congo anche per il controllo delle materie prime.. oro, diamanti, rame, cobalto, coltan (utilizzato nei telefonini).

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Macchine elettriche a basso impatto ambientale

Dopo decenni di sperimentazioni con progressi altalenanti e progetti quasi dimenticati si torna a discutere di auto elettriche che dovrebbero essere lanciate sul mercato prima che scattino le nuove restrittive normative sulle emissioni di CO2 a partire dal 2012; alcuni modelli sono ancora in fase sperimentale, ma per altri pare che si stiano già effettuando le prove su strada di affidabilità. Una delle innovazioni più significative sarebbe quella sulla sicurezza e durata delle nuove batterie agli ioni di litio che consentiranno di percorrere teoricamente anche 250 chilometri con una sola ricarica e le relative apposite stazioni sarebbero di facile realizzazione. Le nuove auto potrebbero anche essere dotate di pannelli fotovoltaici, cambi a sette marce, pneumatici tecnologici a basso attrito di rotolamento.. e sono allo studio anche modelli sportivi, tutto in un'ottica di risparmio di carburanti che oltre ad avere un notevole impatto ambientale hanno costi sempre più elevati.

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Biossido di carbonio difficile da assorbire

Secondo nuovi studi le piante potrebbero trovare qualche difficoltà ad assorbire il CO2 a causa del surriscaldamento globale, dal momento che per un meccanismo naturale presente nelle foglie gli stomi riducono le loro dimensioni se le temperature si alzano in modo da evitare la perdita di acqua per evaporazione, ma in questo modo alcuni scienziati avanzano l'ipotesi che potrebbe diminuire anche il processo di fotosintesi clorofilliana di tutto l'ecosistema che consente di catturare e trasformare in ossigeno grandi quantità di biossido di carbonio. Un altro tipo di indagine effettuata sullo smog richiama l'attenzione sulla riduzione dell'inquinamento soprattutto delle macchine e dei camion che con le loro emissioni di particolato e fuliggine potrebbero aumentare il surriscaldamento anche se queste stazionano nell'aria per pochi giorni a differenza di CO2 e metano (rilasciato da normali attività umane) che persistono a lungo nell'ambiente.

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Uragani e cambiamenti climatici

La situazione climatica per quanto riguarda la stagione degli uragani cambia velocemente con eventi meteorologici che tendono a scemare gradualmente e vengono declassati a tempeste tropicali relativamente poco pericolose, mentre altri sembrano prendere forza determinando una situazione di preoccupazione e di incertezza sulla reale forza distruttiva di questi vortici naturali. Alcuni scienziati hanno rilevato un collegamento fra il fenomeno dei cambiamenti climatici con il conseguente riscaldamento dei mari e quello alla base della formazione, della forza, del movimento degli uragani; ma il dibattito in questo campo è acceso anche se la situazione in generale nel globo mostra in modo inequivocabile come ad esempio lo scioglimento del permafrost della Siberia e dei ghiacci dell'artico provochi il rilascio di un gas ad effetto serra come il metano (amplificato in un ciclo che si autoalimenta) con conseguenze sull'equilibrio della fauna e di tutto l'ecosistema.

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Fertilizzanti costosi e petrolio

Fra le cause dell'aumento del prezzo degli alimenti base per l'alimentazione umana pare che vi possa anche essere il progressivo rincaro dei fertilizzanti utilizzati in agricoltura collegato alle quotazioni del petrolio (e del gas naturale), dal momento che viene utilizzato in grandi quantità per arricchire di azoto i concimi.. e pensare che con la tecnica del sovescio è possibile arricchire il terreno di azoto semplicemente interrando le piante di leguminose dopo il raccolto. Ormai si può quasi affermare che il "petrolio si mangia" dal momento che quasi tutto il ciclo produttivo degli alimenti è collegato all'utilizzo di questo combustibile fossile, a partire dai fertilizzanti, poi per far funzionare i macchinari, fino ai trasporti per la grande distribuzione; ma ad esempio il carburante alla pompa sembrerebbe ancora molto caro con percentuali che non corrispondono alle fluttuazioni quasi incomprensibili del mercato del petrolio, con ripercussioni su tutta la filiera.

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Foreste in Australia ed Amazzonia da tutelare

Continuano gli appelli per salvaguardare le foreste in tutto il mondo e recentemente alcuni scienziati australiani hanno calcolato che evitando di tagliare gli alberi di eucalipto che costituiscono una notevole riserva naturalistica nel sud-est del paese è possibile riciclare ben 640 tonnellate di biossido di carbonio per ettaro, una quantità tre volte superiore a quella media (217 tonnellate circa) calcolata e per altre foreste nel globo il rapporto a favore dell'ambiente e delle emissioni inquinanti potrebbe essere ancora più favorevole; quindi, diventerebbe quasi un obbligo quello di preservare il patrimonio boschivo del pianeta. Per quanto riguarda invece l'Amazzonia sembrerebbe che ormai oltre un quinto di foresta sarebbe stato tagliato ed il Brasile cerca donazioni in favore della protezione dell'ecosistema; intanto però, pare che il fenomeno dello sfruttamento intensivo del territorio non accenni a diminuire quasi in nessun paese del mondo (dal momento che ci sono eccezioni virtuose).

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Solidarietà globale del G8

In Giappone sull'isola di Hokkaido il vertice allargato del G8 dovrebbe discutere pare anche di solidarietà globale collegata alle problematiche sui cambiamenti climatici ed al rialzo dei prezzi dei beni alimentari, energetici, del petrolio e dei provvedimenti da prendere per diminuire le emissioni di gas serra ed individuare delle strategie per contenere il surriscaldamento globale che comincia ad avere un impatto notevole soprattutto sulle economie di paesi più poveri. Rimanendo sul tema dei cambiamenti climatici uno dei paesi più colpito sembrerebbe essere l'Australia dove una siccità senza precedenti unita al fenomeno di annate molto calde che si susseguono ad un ritmo inaspettato (1 - 2 anni, rispetto a quello abituale di circa 20 - 25 anni) stanno mettendo a dura prova l'economia di base ed i raccolti agricoli; inoltre, anche località turistiche di pregio a livello mondiale potrebbero essere minacciate dalle variazioni del clima.

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Alghe in abbondanza per il biodiesel

La coltivazione a livelli adeguati di alghe sembrerebbe poter costituire un piccolo aiuto alla crescente "fame" di combustibili per autotrazione grazie all'alta resa dei campi che può essere anche centinaia di volte superiore rispetto ai litri di carburante ricavati a quelle di una coltura tradizionale di leguminose. Le alghe assorbono molto biossido di carbonio, inoltre, la parte di scarto della lavorazione può essere utilizzata come buona fonte proteica per l'alimentazione animale.. da notare che per quanto riguarda l'impiego per la nutrizione umana si segnala la presenza della salutare componente Omega 3, ed in alcuni paesi orientali si fa normalmente largo uso di alghe nella dieta (ad esempio la specie Porphyra). Evidentemente rimane il dilemma dell'utilizzo per uso alimentare di una risorsa tanto preziosa oppure se debba essere bruciata come carburante, ma la crescita dei prezzi petroliferi e la situazione ambientale costringe a volte a scelte irrazionali.

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Artico sghiacciato a ritmi imprevisti

Le previsioni fatte in passato sulla quantità di ghiaccio dell'Artico che si sarebbe sciolto completamente per effetto del riscaldamento globale pare siano state sbagliate (es. previsioni per il 2080, poi il 2050, 2030..) e la data ormai si avvicina a ritmi imprevisti; inoltre, nonostante un inverno piuttosto freddo quest'anno il ghiaccio si sta sciogliendo più velocemente di quello scorso, trasformandosi in acqua che comporta un continuo salire del livello dei mari. La tendenza all'aumento medio delle temperature interessa tutto il globo dalla troposfera a 12 - 16 km di altezza fino alle profondità del mare e fra i principali responsabili del fenomeno oltre alla concentrazione di CO2 potrebbero essere anche quella del gas trifluorometano (HFC-23) utilizzato qualche anno fa per refrigerare e soprattutto quella di metano, che è in costante aumento principalmente a causa dell'industrializzazione forzata in Asia.. e rischia di diventare una delle principali cause di ulteriore surriscaldamento del pianeta.

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La Cina supera gli USA per emissioni di CO2

La classifica delle nazioni più inquinanti a quanto pare deve essere aggiornata con i dati relativi alle emissioni globali di biossido di carbonio nel 2007 che vede la Cina in testa con il 24%, al secondo posto gli USA il 21%, (poi gli stati europei il 12%, l'India 8% ed infine la Russia 6%); la produzione di massa di cemento in Cina dovrebbe essere una delle principali cause dell'incremento delle emissioni e con il recente terremoto si calcola un ulteriore picco di domanda dovuto all'opera di ricostruzione delle strutture per cinque milioni di persone. Per quanto riguarda invece le emissioni individuali gli USA sono ancora in testa alla classifica con 19,4 (tonnellate metriche) per persona, seguiti dalla Russia con 11,8 ..poi Europa 8,6 - Cina 5,1 - India 1,8. Alcuni scienziati hanno fatto notare come con questi ritmi gli impianti di stoccaggio del CO2 dovrebbero essere realizzati al più presto ed anche a livello individuale sarebbe necessario un decremento consistente delle emissioni.

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Cicloni reali o simulati con bolle di sapone

In Birmania le piogge violente rendono difficile la sopravvivenza delle 2,4 milioni di persone colpite oltre che da un ciclone anche dalla disorganizzazione dei soccorsi governativi; inoltre, i monaci denunciano che molti villaggi non sono ancora stati raggiunti in alcun modo, ed in alcune regioni come l' Irrawaddy e quella del Bogalay sembra che la popolazione soffra sia per la fame che per la mancanza di medicine e ripari dalle intemperie. Sul fronte della ricerca in questo campo alcuni scienziati hanno cercato in Francia di simulare con delle bolle di sapone dal diametro di dieci centimetri l'atmosfera terrestre, poi procedendo riscaldando questi modelli all'equatore e raffreddandoli ai poli è stato possibile verificare come si formino dei vortici caratterizzati da movimenti simili a quelli molto complessi che si originano in natura; in questo modo sembra sarà possibile cercare di studiare e comprendere il "meccanismo" delle tempeste.

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Biodiversità minacciata

Molte specie animali sulla terra e nel cielo sono a rischio di estinzione e la situazione nei mari non sembrerebbe essere molto migliore dal momento che ormai oltre l'80% delle zone di pesca nel pianeta soffrono a causa della pesca intensiva, ma il dato più impressionante è che in soli trent'anni sembrerebbe che il 25% di tutti gli animali sia stato perduto, con un impatto aggressivo per la biodiversità che risulta minacciata seriamente. La specie maggiormente a rischio ancor più dell'orso polare pare sia quella del narvalo, una balena con una caratteristica zanna a spirale che ha ispirato in passato la fantasia degli artisti, a causa del riscaldamento globale e delle modificazioni dell'habitat naturale che questo mammifero non riesce a fronteggiare adeguatamente, ma vi sono anche dei simpatici roditori come le marmotte uccise per la falsa credenza che il loro grasso possa avere effetti curativi contro alcune malattie oppure i semplici ricci comuni che svolgono un'importante funzione in un'ottica di equilibrio fra tutte le creature viventi, insieme con l'aquila, la lince, la volpe..

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Carburanti sempre più cari

L'energia e lo sfruttamento di tutte le risorse energetiche nelle sue più disparate forme sono gli elementi fondamentali per il funzionamento delle società industriali, e se aumenta il costo dei carburanti (collegato in parte al fisco e a relativi eventuali sconti) anche le merci e gli alimenti diventano più cari; inoltre, sembra che il petrolio nonostante il prezzo al barile sia già in pochi mesi praticamente raddoppiato ora pare che sia destinato in futuro ad aumentare ancora inesorabilmente. Inutile dire che il risparmio dovrebbe essere il primo rimedio per cercare di affrontare una situazione problematica, e ad esempio anche il mercato delle automobili potrebbe reagire sostituendo i costosi SUV con modelli decisamente meno energivori, senza considerare quelle specie di mezzi militari che hanno consumi decisamente esagerati.. (spostando l'attenzione sul poco salubre ambiente di tipo guerresco, bisogna considerare che un carro armato o corazzato consuma anche tre litri di carburante per fare un solo chilometro).

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Biossido di carbonio problematico

Quelle che inizialmente erano chiamate variazioni climatiche legate al surriscaldamento globale del pianeta ora rischiano di diventare delle crisi ambientali provocate dal massiccio utilizzo di energia proveniente da fonti fossili non rinnovabili e sono allo studio soluzioni per sottrarre biossido di carbonio dall'atmosfera, con già i primi tentativi di iniettarne grandi quantità in cavità sotterranee stabili (ma alcuni avvertono che potrebbero esserci dei rischi in caso di terremoti). Nonostante la reale situazione climatica sia stata abilmente "camuffata" per proteggere forti interessi economici, ormai alcune evidenze a carattere umanitario (malattie, epidemie, migrazioni di popolazioni..) fanno riflettere anche sugli atteggiamenti dell'opinione pubblica riguardo ai provvedimenti per limitare le emissioni inquinanti, considerando anche che per produrre nuove tecnologie per ridurre le emissioni di biossido di carbonio bisognerebbe evitare di immetterla nell'atmosfera in fase di produzione bruciando i soliti combustibili fossili.

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Icebergs giganteschi e riscaldamento

Dalla penisola antartica si è staccato un iceberg di dimensioni enormi (pare di circa 570 chilometri quadrati - 41 x 2,5) dalla scogliera di ghiaccio di Wilkins e questo fenomeno preoccupa alcuni scienziati sorpresi dalla velocità con cui il clima stia cambiando ed ormai si calcola che a questi ritmi senza prendere provvedimenti sostanziali si rischia la fusione di gran parte dei ghiacci. L'opinione pubblica pare che si sia abituata agli annunci di tipo allarmistico legati al surriscaldamento globale (non sempre forniti puntualmente) e poco propensa a cambiare il proprio stile di vita, ma in futuro potrebbero verificarsi anche dei problemi impensabili nella vita quotidiana di tutti ad esempio legati alla viabilità, con strade e vie sotterranee allagate, ferrovie deformate, ponti indeboliti nelle strutture portanti.. soprattutto nelle zone costiere, senza considerare i danni a tutto l'ecosistema; quindi un cambio di rotta potrebbe essere una scelta quasi obbligata per la salvaguardia del pianeta.

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Animali rilassanti ed intelligenti

Molti studi confermano quanto gli animali possano essere utili per migliorare il benessere sia dal punto di vista psicologico che migliorando alcuni parametri relativi alla salute (pressione, stress, difese immunitarie..), ad esempio una ricerca effettuata sui gatti dimostrerebbe una differenza con una minore frequenza degli attacchi cardiaci nelle persone che possedevano un gatto, ma questo non significa che si debba acquistare un animale domestico senza valutare attentamente quali possono essere le reali condizioni di vita di queste creature e l'impegno a volte gravoso per la loro cura (considerando anche gli eventuali danni all'arredamento). Per quanto riguarda invece l'intelligenza degli animali ed in particolare le loro capacità matematiche e di calcolo, sembrerebbe che siano abbastanza sviluppate.. ed i pesci siano in grado di contare fino a quattro, gli uccelli di posizionarsi in stormi con interazioni che prevedono il controllo dei compagni in modo da poter sfuggire agli attacchi (che potrebbe implicare studi di tipo statistico).

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Animali in gabbia o in catene

Un consumo consapevole di prodotti e derivati dagli animali potrebbe migliorare la qualità di vita negli allevamenti; infatti, scegliendo ad esempio uova biologiche "frutto" di galline allevate a terra è possibile evitare di finanziare quella specie di industria costituita da piccolissime gabbie in serie in cui diversi animali, inevitabilmente stressati, sono costretti a vivere fino alla macellazione in uno spazio ridottissimo, pregiudicando in questo modo anche la qualità degli alimenti (?); ricorda in qualche modo i "Lager" umani, anche se il tipo di situazione non è emotivamente paragonabile. Per quanto riguarda invece i bovini, bisogna considerare prima di consumare una bistecca che l'animale è costretto a vivere immobilizzato da una catena cortissima, tanto che capita che al momento della macellazione non sia in grado di spostarsi e gli vengano date delle scosse con un pungolo per provocare dei "balzi meccanici", quindi è chiaro che anche l'alimento (che per essere prodotto inquina considerevolmente l'ambiente) può risentire di questa condizione insalubre.

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Aerei divoratori di carburante

Da qualche tempo qualcuno denuncia quanto possano essere inquinanti gli aerei, che se da una parte consentono di spostarsi velocemente da una parte all'altra del globo dall'altra sono accusati di essere in parte responsabili del degrado ambientale e delle emissioni di CO2 a causa delle loro scie persistenti e dei consumi eccessivi di carburante; ad esempio circa 40 litri (kg - avio) al minuto in volo, oltre 100 litri solo per decollare, serbatoi da 20000 litri.. e con il rincaro del prezzo del petrolio si ripresenta la soluzione dei biocarburanti a base di oli ricavati da vegetali (che spesso, però, sono coltivati a scapito delle foreste). A Londra si discute anche contro il progetto di ampliamento dell'aeroporto di Heathrow e la realizzazione di una terza pista di atterraggio, senza considerare l'inquinamento acustico causato dagli aerei che provocano stress e relative patologie agli abitanti che vivono nei pressi degli aeroporti. - Ultimamente sembra che la Ue abbia intenzione di mettere in opera un piano, già allo studio da tempo (ma che scatterà nel 2012), di riduzione delle emissioni inquinanti per cui le compagnie aeree dovranno tornare ai livelli di CO2 emesse nei periodi dal 2004 al 2006.

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Animali protetti e studiati

Mentre un tempo venivano finanziati dei programmi per eliminare animali potenzialmente pericolosi per l'uomo e gli allevamenti come il lupo, da qualche tempo accade il fenomeno opposto e grazie ad investimenti per il ripopolamento di questa specie pare che non vi sia più il rischio di estinzione e aumenta anche la simpatia per queste creature spesso associate ingiustamente a favole dell'orrore, avventure rischiose o pericoli da evitare. Da segnalare anche, spostando l'attenzione sul campo della ricerca, che studiando le dita del geco dotate di sofisticati organi adesivi grazie ai quali questo piccolo rettile può avanzare in qualsiasi posizione con una presa a prova di bagnato, sarà possibile realizzare dei bendaggi chirurgici che consentono rapide guarigioni e vengono riassorbiti dall'organismo in tempi appositamente predisposti a seconda del tipo di intervento da praticare, un progresso non trascurabile direttamente dal mondo animale.. (meno fortunati; invece, sono stati alcuni cavalli costretti a viaggiare per migliaia di chilometri ammassati come sacchi per essere macellati e mangiati).

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Mascherine antismog e missili

Mentre da una parte si risentono minacce quasi dimenticate come "scudo missilistico e guerra fredda" di basi di difesa antimissilistiche e contrapposizione di forze belliche, giunge notizia che un'importante associazione Olimpica avrebbe autorizzato l'uso di mascherine protettive per difendere le vie aeree degli atleti dall'inquinamento nella metropoli dei giochi che si svolgeranno in agosto. Invece delle armi potrebbe essere opportuno produrre dei validi sistemi anti-smog e soprattutto interventi per salvaguardare la natura e l'ambiente, dal momento che la prima sicurezza dovrebbe essere quella che garantisce la salute di tutte le creature del pianeta. Praticare un'attività atletica ad esempio è sicuramente salutare a patto che sia svolta in un ambiente salubre, altrimenti si rischia di rientrare nelle statistiche del tipo rischi-benefici; quindi associare lo sport ad ambientazioni naturalistiche incontaminate è quasi la norma anche nel training..

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Esperimenti di vita "assemblata"

Continuano le sperimentazioni in laboratorio sul DNA da parte di un'equipe americana che dopo un cromosoma è riuscita ad "assemblare in provetta" tramite sequenze di materiale genetico il Mycoplasma genitalium un batterio particolarmente semplice, che in pratica è stato prima decifrato e poi riscritto a blocchi di codice. Secondo gli scienziati grazie a questi esperimenti dovrebbe essere possibile dare vita ad organismi utili a produrre carburanti puliti e a sottrarre biossido di carbonio dall'atmosfera, ma alcuni avanzano dei dubbi di carattere etico senza considerare che le piante possono già svolgere egregiamente questa funzione (ormai con difficoltà per la deforestazione ed i cambiamenti climatici che modificano gli equilibri e le temperature tipiche delle stagioni). Da notare che il campo di ricerca che si occupa della "tecnologia genomica" non essendo regolamentato in alcun modo sembra quasi uno spazio aperto in cui tutto è possibile, sperando che queste scoperte possano realmente condurre ad innovazioni positive e non vengano utilizzate per altri scopi.

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Significato del logo con il prisma

Colgo l'occasione di una giornata "tranquilla" per non tediare l'opinione pubblica sempre con gli stessi argomenti (l'ambiente, la giustizia, l'alimentazione..) per spiegare il significato del logo supercopiato e presente ormai dappertutto dell'opera multimediale Salutistico (Benessere Corpo - Mente - Anima) con il prisma - tetraedro che ruota idealmente anche a spirale per rappresentare il benessere globale, con i tre colori: rosso per il corpo, azzurro per la mente e verde per l'anima. Si tratta di un logo di fantasia anche se con significati filosofico-matematici, che dovrebbe richiamare ad un ideale (il triangolo, la rifrazione - diffrazione della luce), ma è disegnato liberamente dal momento che nella realtà è la luce bianca che verrebbe scomposta nello spettro completo dei colori (scoperta che dobbiamo probabilmente ai pitagorici, studi proseguiti da Mauròlico con "Photismi de lumine et umbra" (1611), Grimaldi con il "De Lumine" (1660), Huygens, Hooke, e poi Newton sulle "Philosophical Transactions" (1671) ed il prisma dovrebbe avere due poligoni uguali su piani paralleli.. Un'altra immagine di fantasia del logo (solido pitagorico-platonico) con libera interpretazione è visibile nella schermata iniziale verso destra.

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Consumi e rifiuti nelle civiltà moderne

Una delle caratteristiche delle economie di tipo industriale e delle società del cosiddetto "benessere" è di produrre a ciclo continuo (giorno e notte) per tutti i cittadini beni di largo consumo, che però, dopo essere stati utilizzati finiscono nei rifiuti generando silenziosamente in un anno, se non correttamente smaltiti, una piccola montagna di circa mezza tonnellata di spazzatura per ogni individuo. Sembrerebbe che il consumo individuale si possa quantificare all'incirca in un chilogrammo e mezzo di rifiuti a testa e questo dato pare che tenda ad aumentare di una piccola percentuale (1%) ogni anno anche in condizione di contrazione dei consumi in generale per ragioni economiche; quindi, risulta evidente che bisognerebbe cercare di produrre all'origine e in tutta la "filiera" meno rifiuti dal momento che in ogni caso uno smaltimento realmente ecologico è sempre problematico ed il pianeta potrebbe soffrire anche per l'inquinamento più piccolo ed apparentemente trascurabile.

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Aria da monitorare durante il blocco dei camion

La protesta dei camionisti che blocca le attività produttive del paese e che procura disagi a tutta la popolazione potrebbe essere un momento opportuno per controllare la qualità dell'aria e la percentuale di inquinamento legata al trasporto delle merci su gomma; infatti, alcuni accusano gli enormi motori dei mezzi pesanti specialmente quelli non proprio di ultima generazione di avere un impatto poco favorevole per l'ambiente (come accade anche per gli aerei, le navi, i vecchi treni o altri grandi mezzi a motore in tutto il mondo). Certo modificare i meccanismi dei sistemi produttivi e dei trasporti consolidati da decenni è sicuramente difficile, ma il pianeta ormai mostra i segni evidenti delle scelte prese in passato e cercare di invertire la rotta sta diventando sempre più una scelta quasi obbligatoria (.. magari anche garantendo ai camionisti delle condizioni di lavoro salubri e stabili).

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Scimmie antropomorfe intelligenti

Qualche tempo fa una curiosa ricerca effettuata confrontando le abilità degli scimpanzé Bonobo rispetto a quella degli umani cimentandosi con dei videogiochi, evidenziava come spesso gli animali si dimostrassero vincenti (almeno in alcuni tipi di giochi). Ora uno studio simile effettuato in Giappone addestrando delle scimmie a riconoscere l'ordine di una determinata sequenza su di un video con intervalli di tempo variabili, dimostrerebbe la loro migliore intelligenza nei confronti di studenti sottoposti al medesimo tipo di esercizi; pare che dipenda dal fatto che i ragazzi con lo sviluppo adibiscano al linguaggio una parte del cervello inizialmente dedicata al riconoscimento delle immagini. Comunque qualsiasi sia la spiegazione di questa particolare abilità di questi nostri "lontani parenti" ci si chiede se sia ancora il caso di sfruttarli come cavie per i vari test.. e poi potrebbero avere un'anima del tutto simile alla nostra.

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Turismo "agghiacciante" ai poli

Un piccolo esercito di persone ogni anno (circa un milione e mezzo di turisti) decide di fare una bella vacanza fra i ghiacci dell'Artico, una delle zone più colpite dal fenomeno collegato ai cambiamenti climatici, tanto che la superficie ghiacciata pare si sia ridotta del 23% in soli due anni (un dato impressionante rilevato anche dai satelliti ed ormai misurato al centimetro); quindi i cittadini stressati desiderosi di svago forse sarebbe il caso che prendano il largo per altri lidi in modo da non peggiorare ulteriormente la situazione. Da notare che anche le crociere nell'Antartide al Polo Sud negli ultimi anni sono cresciute a dismisura grazie ai paesaggi incontaminati e alla bellezza della natura, ma oltre alla mancanza di infrastrutture che possano accogliere l'impatto anche dal punto di vista ambientale di questa "marea" di gente, si segnala anche il rischio della scomparsa di molte specie di pinguini..

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California imbrattata

Dopo gli incendi che hanno devastato il patrimonio naturalistico della bella California causando anche sei vittime, ora un incidente nautico ha provocato un disastro ambientale nelle acque californiane; infatti, il greggio che si è riversato da una nave porta container in un'ampia zona della baia di San Francisco potrebbe, secondo gli ambientalisti, causare danni all'ecosistema marino per anni. E' stata anche denunciata una lentezza negli interventi di contenimento e bonifica della chiazza oleosa, che fra gli altri danni forma anche una pellicola collosa sugli uccelli acquatici e gli altri organismi marini che è difficile staccare senza l'intervento dell'uomo con appositi detergenti. Inutile dire che come per il caso degli incendi forse sarebbe bastato risparmiare su armamenti distruttivi per mettere in sicurezza tutto l'ambiente con opere di salvaguardia del territorio e del mare (dal momento che esistono sistemi tecnologicamente avanzati per recuperare il greggio versato). - Ultimamente è giunta purtroppo notizia del naufragio di quattro navi nel Mar Nero (precisamente nello stretto di Kerc) che hanno riversato in mare il carico di zolfo e da una petroliera sono fuoriuscite oltre duemila tonnellate di nafta a causa di una tempesta (..un danno veramente grave all'ambiente).

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Letame biologico "Doc"

Nella pratica agricola un ruolo di primaria importanza per la resa del terreno soprattutto per l'agricoltura biologica e biodinamica è rappresentato dalla concimazione tramite l'utilizzo del letame, che è una specie di miscuglio fra deiezioni solide e liquide degli animali con la lettiera formata dallo strame (fieno, paglia, foglie, torba..); composto nel caso dei bovini, equini, ovini, suini in media da circa il 70% d'acqua, più o meno un 20% di materiale organico, 2% di ceneri e tracce ( 0,..% ) di azoto, potassa e anidride fosforica. Ci sono degli intenditori che sanno valutare la qualità del letame dalla consistenza, dal colore e dall'odore, che dipende dall'azione di alcuni batteri come il Micrococcus ureae e quelli della putrefazione; infatti, quando il composto è vecchio assume un colore scuro e quindi con potere fertilizzante ridotto. La produzione di letame "Doc" in Italia sembrerebbe diventata ormai piuttosto ridotta e addirittura è necessario importare dall'Argentina il prezioso concime naturale.

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La terra può sicuramente guarire

Constatando i danni all'ambiente dovuti ai cambiamenti climatici molti cominciano a promuovere atteggiamenti salutari di tipo globale volti alla salvaguardia del pianeta e di tutte le creature che vi abitano; infatti, dalle simulazioni computerizzate ottenute aggiornando i dati relativi ai fenomeni estremi realmente accaduti risulta evidente che senza un cambio epocale delle mentalità si rischia di provocare dei veri e propri sconvolgimenti, ma senza dimenticare che il pianeta terra sicuramente riserva delle possibilità di guarigione inaspettate dalle ferite infertele. Forse basterebbe destinare le spese per armamenti bellici e dispositivi distruttivi ad interventi di bonifica e difesa del territorio, dal momento che a volte basta un bambino che gioca con i fiammiferi per causare gravi danni all'ambiente (come forse è successo in una parte della California); inoltre, le tempeste a ripetizione ormai fanno riflettere tutti sul nostro futuro e sulla nostra capacità di reazione.

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Incubo California

Una combinazione di fattori inusuali come la prolungata siccità, le raffiche di vento provenienti dal deserto, il clima caldo con temperature piuttosto alte potrebbero aver provocato un grave disastro ambientale, 6 morti, un milione di sfollati in California; ma c'è anche chi avanza l'ipotesi che vi possa essere stata la mano di incendiari ad alimentare le fiamme (ma pare sia accaduto per guasti elettrici 18/11/07). La situazione si presenta in qualche modo simile a quella che ha colpito nella scorsa estate molte zone d'Italia pregiate dal punto di vista naturalistico e forse anche nella ricca California mancavano opere preventive come spazi spartifuoco nella vegetazione insieme alla pulizia delle sterpaglie secche e del sottobosco, barriere frangivento, sistemi elettronici di controllo oltre naturalmente alla salvaguardia del territorio dal disboscamento e dalla cementificazione selvaggia (un danno anche dal punto vista globale).

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Dal Neandertal alle teorie sul comportamento

Pare che sia stato trovato il gene specifico del linguaggio nell'uomo di Neandertal aprendo in questo modo un nuovo sentiero nel cammino dell'evoluzione e sul tipo di comportamento caratteristico dell'uomo "primitivo", da altri studi risulterebbe che le femmine per assicurare la continuità della specie adottino la strategia, mutuata dal mondo animale, di unirsi con partner differenti in una sorta di promiscuità nascosta ma rilevabile dai test genetici (evidentemente trascurando norme di tipo etico). Per quanto riguarda il continuo riferimento e conferma della validità delle teorie evoluzionistiche di tipo darwiniano e della selezione naturale, in contrapposizione spesso ad altro tipo di teorie ad esempio sulla biodiversità e sull'estinzione delle specie, a balzi o di tipo religioso (senza sconfessarne nessuna), forse come al solito la verità potrebbe trovarsi in "una via di mezzo".

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Premi ambientali e gatti intossicati

Di quanto siano reali e palpabili le questioni legate ai cambiamenti climatici lo dimostra il fatto che importanti premi vengono assegnati a chi si impegna per dare informazioni sulla situazione del pianeta, ma se si parla di spirito ecologico allora anche i premiati dovrebbero dare l'esempio in prima persona, dal momento che anche i consumi individuali possono contribuire all'aumento delle emissioni inquinanti, basta sommare un piccolo spreco per tutti gli abitanti del globo. Ad esempio alcune città ormai sono talmente inquinate che persino i gatti muoiono precocemente, come è stato dimostrato da studi effettuati a Parma e Verona che hanno riscontrato varie problematiche respiratorie nei felini randagi con concentrazioni preoccupanti di metalli pesanti (piombo, cadmio presenti nell'aria, vernici, cantieri..) ed anche meravigliose montagne come le Dolomiti si sgretolano anche se questa volta forse non è colpa dei fenomeni ambientali di tipo estremo.

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Aggressivi chimici o tecnologici nell'ambiente

La notizia dei militari deceduti per tumori causati dall'utilizzo dell'uranio impoverito in armamenti bellici, pone l'interrogativo su come possa essere impiegata la tecnologia anche in caso di conflitti; anche se poi si apre un'altra guerra fatta di cifre riguardanti il numero dei malati, su chi produce le armi, se le sostanze incriminate siano realmente responsabili dei danni alla salute.. Forse aspirare alla pace è un'utopia, ma senza tutte queste armi anche l'ambiente potrebbe essere più salubre, considerando anche che molti prodotti industriali non sono mai stati testati, dal momento che le normative specifiche sui test per la sicurezza di molti prodotti chimici sono entrate in vigore solo da circa 25 anni ed alcune armi tecnologiche sfuggono ad ogni controllo (ed i danni alla natura nonostante le eventuali bonifiche rimangono per decenni).

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Animali a rischio di estinzione o avvelenati

Poco tempo fa era giunta la notizia che la tigre siberiana potrebbe essere a rischio di estinzione anche a causa del commercio di parti dell'animale che secondo alcune teorie prive di fondamento scientifico dovrebbero essere curative, ma purtroppo è lunga la lista delle specie (animali e vegetali) che rischiano l'estinzione per la scarsa sensibilità ambientale umana. Ora si è arrivati al punto di mettere una specie di taglia (diecimila euro) in cambio di informazioni per riuscire ad individuare chi possa avere avvelenato una capra causando il decesso di tre orsi e due lupi nel Parco nazionale d'Abruzzo. L'orso marsicano è un plantigrado tutelato ed agli animali uccisi era stato anche assegnato il classico nomignolo, quasi per voler creare un legame familiare con gli imponenti mammiferi onnivori dotati di unghioni che possono incutere timore, anche se si tratta di creature sostanzialmente innocue.

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Precipitazioni intense.. anche troppo

Come ampiamente previsto dai modelli simulati computerizzati le precipitazioni a causa dei mutamenti climatici stanno diventando sempre più rare, ma in quelle occasioni particolarmente intense come è accaduto in certe zone del Nord-Est del paese dove in poche ore o addirittura minuti le strumentazioni hanno registrato una quantità in millimetri di pioggia pari a circa ad un terzo della misura totale che di solito cade in un intero anno. Naturalmente le precipitazioni abbondanti hanno consentito la risalita dei livelli dei corsi d'acqua che avevano raggiunto limiti di penuria d'acqua preoccupanti, ma allo stesso tempo molti campi sono stati inondati con grave danno per le coltivazioni ed in alcune città sottopassaggi, garages e cantine sono state sommerse con notevoli disagi per le attività umane. Forse anche il surriscaldamento del mare potrebbe portare in futuro a fenomeni atmosferici estremi (almeno secondo alcune analogie e simulazioni sperimentate sugli elaboratori).

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Rincaro del pane e siccità

I raccolti di grano dei grandi paesi produttori durante l'anno sono stati piuttosto scarsi a causa della siccità provocata dai cambiamenti climatici, inoltre alcuni mercati (es. Nord Africa, Medio Oriente..) hanno aumentato la domanda e questo fenomeno ha portato ad un rincaro del pane in gran parte ingiustificato, dal momento che la materia prima sembra incida solo per una percentuale minima. Molti incolpano ingiustamente dei rincari i produttori di biocombustibili che avrebbero diversificato la produzione nei terreni destinati originariamente alle coltivazioni di grano, ma in realtà è proprio l'aumento del prezzo dei combustibili classici ad aver provocato l'aumento generalizzato dei prezzi. Da notare che per quanto riguarda il grano duro utilizzato come produzione di nicchia e di alta qualità in Italia potrebbero verificarsi delle difficoltà nell'approvvigionamento industriale della materia prima (..sperando che non vi siano ulteriori aumenti).

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Acqua e vegetali sorgenti di vita

Grazie all'acqua le piante possono assorbire le sostanze nutritive dal terreno ed in pratica con complesse trasformazioni chimico-fisiche rendono possibile la sopravvivenza dell'uomo, trasformando con la fotosintesi clorofilliana tramite l'azione della luce solare i nutrienti in carboidrati (come zuccheri, amidi, cellulosa), e poi anche grassi, amminoacidi e proteine. La clorofilla cattura la luce (fotòs) e trasforma l'acqua scindendo la sua molecola liberando ossigeno che esce dai pori delle foglie nelle ore diurne, rendendo possibile la respirazione dell'uomo e degli animali. Da notare che l'anidride carbonica liberata come prodotto di rifiuto respirando è utilizzata dai vegetali per la sintesi di carboidrati, grassi e proteine; quindi tutto deriva dal lavoro svolto dalle piante che ci forniscono ossigeno per respirare ed energia indispensabile per la nutrizione nelle sue varie forme.

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Cacciatori sul piede di guerra

La stagione della caccia è iniziata con la solita "guerra" fra cacciatori armati con circa 790 mila doppiette ed ambientalisti, alcuni dotati di pentole per mettere in guardia gli animali ed altri invece a colpi di citazioni letterarie a favore dell'ambiente hanno cercato di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle problematiche riguardanti questa pratica antica e crudele non priva di rischi; infatti, lo scorso anno pare vi siano state 15 vittime a causa di incidenti di caccia. Da segnalare anche che alcuni proprietari terrieri si lamentano per gli sconfinamenti in suoli privati dei cacciatori, autorizzati ad attraversare i fondi per motivazioni legate all'attività della caccia, definita da molti "sport", dal momento che si svolge più per svago che per reale necessità; ma l'opinione che non possono esprimere gli animali cacciati è sicuramente diversa (..una strage inutile).

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Automobilismo ecologico da Formula 1

La spy story ai danni della Ferrari pare si sia conclusa per ora con una multa salata e l'azzeramento dei punti mondiali della scuderia rivale, che è stata progettata in parte su disegni piratati.. un bolide misto con un po' di "Cavallino"; ma i piloti sono salvi e possono continuare a gareggiare per il mondiale di Formula 1, che è in pratica l'avvenimento che più conta dal punto di vista mediatico (e degli sponsor). Resta il fatto che i progetti magari messi a punto in anni di lavoro siano finiti in molte mani, ed ormai è tutto globalizzato senza una precisa identità nazionale; inoltre, ci si chiede se non sia il caso che queste automobili debbano anche gareggiare in ecologia con sistemi elettronici all'avanguardia che possano entrare nella produzione di serie come è accaduto per altri dispositivi. Alcuni ad esempio sostengono che con maggiore attenzione e investimenti nel settore automobilistico sarebbe possibile progettare nuovi motori ad idrogeno (a zero emissioni).

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Groenlandia un po' scongelata

Le autorità religiose hanno promosso un'iniziativa di preghiera e sensibilizzazione di tipo ambientalista a causa dell'arretramento di circa 26 Km dei ghiacciai in Groenlandia, terra che per il fenomeno della deriva dei continenti in tempi geologici relativamente recenti (dopo il Cretaceo) si è staccata dal Nord America. Alcuni sostengono che le variazioni climatiche si siano susseguite nel tempo e nelle ere con mutamenti per la vita tutto sommato normali, ma ora i cambiamenti sembrerebbero abbastanza repentini con effetti di tipo progressivo. Da segnalare che l'Italia in controtendenza in confronto agli altri stati ha fatto registrare un aumento della temperatura di circa un grado rispetto alla media globale di 0,7; inoltre, il livello di grandi bacini rimane piuttosto basso ed anche la portata di alcuni fiumi è un po' scarsa, considerando anche che l'acqua scendendo dai monti passando fra le rocce porta a valle preziosi elementi per la vita.

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Natura videotutelata

Mentre ancora tanti incendi devastano il paese soprattutto al Sud con ingenti perdite del patrimonio naturalistico globale, sembrerebbe che la Toscana sia toccata solo marginalmente dal fenomeno grazie ad un sistema di controllo tramite telecamere che monitorando il territorio consentono di intervenire spegnendo i focolai dei potenziali roghi prima che il fuoco cominci a divorare la natura. Da segnalare che le emissioni nell'atmosfera di CO2 sprigionata della combustione di boschi e pinete pare sia stata di tale entità da vanificare in parte i tentativi di limitare le emissioni a livello industriale; inoltre, notevole è anche il danno alla fauna con casi di animali che vagano sperduti, ma per fortuna in molte zone il fuoco è passato velocemente in superficie sul terreno (che dovrebbe aver conservato insetti e vita in profondità).

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Automobili inquinanti e clima globale

A Tokyo pare che 522 cittadini siano riusciti a vincere una causa collettiva di risarcimento per danni alla salute contro i colossi dell'industria automobilistica giapponese, accusati di aver prodotto dei veicoli troppo inquinanti per la metropoli dove la popolazione (come accade in quasi tutte le grandi città del mondo) fatica a respirare e spesso si ammala di malattie direttamente da collegare a cause ambientali. Da segnalare che la situazione peggiore da questo punto di vista è sicuramente nelle metropoli dei paesi in via di sviluppo, dove il traffico cresce a ritmi vertiginosi e le automobili spesso non sono dotate di efficaci dispositivi anti inquinamento in un pianeta dove ad esempio anche per causa delle emissioni di CO2 i ghiacci al polo Nord nelle profondità marine si stanno sciogliendo con il rischio che sia liberato nell'atmosfera il metano intrappolato nei fondali (con gravi conseguenze per il clima globale).

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Tel:   338 1809310          Data:    29/08/2007                         n:   491


Tempo tempestoso

L'uragano Dean si dirige verso il Messico e potrebbe causare altri gravi danni oltre a quelli già registrati ad esempio in Jamaica, dal momento che ormai è stato classificato nella massima categoria 5 come potenzialmente catastrofico con venti fortissimi che travolgono ogni esistenza e cosa capiti nel cammino non proprio calcolabile esattamente del ciclone. La stagione estiva anche in Italia ha subito una battuta di arresto al Nord con temperature in brusco calo e sembrerebbe che siano in arrivo altre precipitazioni, quindi almeno per i vacanzieri "il tempo si è rotto"; ma per fortuna secondo i meteorologi fra qualche giorno si dovrebbe tornare a temperature più miti ed adatte a questo periodo (..considerando anche che dal punto di vista agricolo in molti luoghi si sta effettuando la vendemmia). - Ultimamente l'uragano Dean toccando terra si è molto indebolito; per quanto riguarda l'Italia il vento di scirocco mantiene alte le temperature al Sud.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/08/2007                         n:   485


Terra un po' secca

Guardando le pendici delle montagne in Italia si nota che sono particolarmente "secche" in confronto alle altre estati e il fenomeno interessa anche i ghiacciai dove la differenza rispetto al passato pare sia visibile anche dai normali turisti (es. in Valle d'Aosta, in Valtellina ed anche la Marmolada nelle Dolomiti). Nel pianeta anche l'Himalaya che è considerato quasi un terzo polo, dal momento che con l'Artide e l'Antartide concentra i principali ghiacciai per dimensione è in pericolo; infatti, oltre allo scioglimento dei ghiacci pare che una nube di smog minacci tutta la zona del Tibet e di conseguenza le riserve di acqua dolce che alimentano grandi fiumi e consentono l'approvvigionamento idrico di oltre un miliardo di persone. Da segnalare che in certe zone oltre all'innalzamento delle temperature si assiste al fenomeno del calo delle precipitazioni con il rischio di lasciare a "secco" anche fiumi, cascate, laghi e le riserve idriche per le popolazioni.

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Clima come gioco ad incastri

Da alcuni dati risulta che il riscaldamento climatico comporti dei cambiamenti che sono stati in qualche modo previsti come è successo in Gran Bretagna con acquazzoni a ripetizione di tipo tropicale in piena estate oppure come accade nella nota zona vinicola della Franciacorta in provincia di Brescia dove è già tempo di vendemmia in una specie di gioco ad incastri che prevede un anticipo per tutte le colture agricole in generale. Il problema più grave, però, potrebbe essere quello rappresentato dalle risorse idriche di acqua dolce insufficienti a far fronte al fenomeno di desertificazione di alcune zone del pianeta e la penuria di acqua potabile determina purtroppo ogni anno anche il decesso di tre milioni di bambini; inoltre, nel Medio Oriente la situazione per la distribuzione del prezioso liquido vitale è quasi conflittuale, con popolazioni come quella palestinese praticamente a secco con il conseguente pericolo del diffondersi di "vecchie" malattie.

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L'acqua che c'é e non c'é

Dopo un periodo di tregua si torna a discutere sulle risorse idriche soprattutto al Sud con una città come Taranto al "secco" nonostante le precipitazioni durante l'inverno scorso siano state quasi regolari, ma a quanto pare ci sono anche problemi tecnici relativi alla gestione dell'acquedotto pugliese che utilizza le acque del fiume Sele ed alle modalità di distribuzione del vitale liquido (..per gli anziani approvvigionarsi con le cisterne potrebbe essere difficoltoso). Da segnalare anche il rincaro delle tariffe di alcuni gestori per un bene che dovrebbe essere garantito a tutti e per fortuna per ora la qualità dell'acqua degli acquedotti (salvo infiltrazioni nel percorso) è buona e spesso controllata con maggiore frequenza di quella minerale; inoltre, consente di risolvere il problema delle bottiglie di plastica che inquinano l'ambiente, come ci è giunta notizia anche da oltre oceano.

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Viaggio alla ricerca dei delfini

Da qualche tempo sembra che vi sia un calo nel Mediterraneo della presenza dei simpatici delfini, mammiferi noti per la loro intelligenza e per la capacità di relazionarsi con l'uomo, e pare che anche la sorte di altri cetacei come le balene ed i capodogli non sia molto migliore e persino gli squali ormai sono soggetti alla pesca intensiva (le carni a volte sono vendute "spacciate" come se fossero di altri pesci e del resto, il palombo ben conosciuto in gastronomia è pur sempre una specie di squalo). Quando si parla di certe creature marine e dei viaggi che si intraprendono alla ricerca delle loro tracce vengono in mente alcuni libri e film sulla pesca in condizioni difficili e navigazioni problematiche.. del Pequod a caccia della balena bianca "cattiva" Moby Dick ed il capitano Achab, ma sono insieme capolavori della letteratura e rappresentazioni distorte della realtà, dal momento che è la natura spesso ad essere in pericolo più che l'uomo.

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Animali supernutriti e rifugiati

Per alcuni animali domestici pare si raggiunga in un anno un tetto di spesa adatto forse a sfamare diverse persone indigenti, a causa di lussuose scatolette e preparati alimentari pregiati; ma allo stesso tempo si verifica in alcune zone del paese un certo fenomeno di randagismo, senza considerare le condizioni fatiscenti di alcuni canili e ricoveri per animali a volte in stato di abbandono. Capita ormai anche di ritrovarsi in casa animali vari rifugiati a causa dei cambiamenti climatici o per l'uso indiscriminato di prodotti chimici negli habitat naturali, con la conseguenza che alcuni simpatici rettili (e persino serpenti) potrebbero scegliere un'abitazione umana come confortevole dimora.. sempre se consentito dalle formiche che nel frattempo hanno provveduto a colonizzare gli ambienti domestici dove forse trovano condizioni di umidità e temperature favorevoli.

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Non sparate sul catastrofista

Si torna a discutere di risorse idriche e ghiacciai a causa di un rapporto sulle tematiche ambientali di carattere mondiale sebbene in Italia recentemente non siano mancate le precipitazioni anche a carattere nevoso e sembrerebbe che il livello dei fiumi sia generalmente risalito, ma i ghiacciai sulle Dolomiti pare continuino ad arretrare ed in particolare di una percentuale superiore al 20% a partire dagli anni '80 (..ed ora si procederà ad una precisa misurazione laser in profondità delle falde freatiche per studiare il fenomeno). Per quanto riguarda l'acqua e la gestione degli acquedotti in alcune zone del paese i cittadini hanno denunciato un rincaro consistente delle bollette idriche (a volte diventato davvero insostenibile), ma gli esperti che gestiscono le risorse continuano a parlare di cambio di mentalità riguardo all'uso ed al risparmio dell'acqua, una sorta di ritorno al passato anche per evitare di pagare salati conteggi.

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Fiumi salati e ghiaccio caldo

I problemi legati all'approvvigionamento idrico probabilmente non derivano solo dalla scarsità di precipitazioni, ma anche dal ridotto apporto di acqua dai serbatoi naturali posti sui tetti dei monti.. i ghiacciai ed i depositi di neve nei canaloni, e qualcuno avanza l'ipotesi che aver utilizzato in modo consistente l'innevamento artificiale per salvare la stagione turistica invernale abbia contribuito ad impoverire le riserve con il risultato che ad esempio il fiume Adige ha una portata piuttosto ridotta con la conseguente risalita del cuneo salino del mare ed anche il livello del lago di Garda è basso rispetto alla norma. Da segnalare che i satelliti hanno rilevato che strati profondi dei ghiacci cosiddetti eterni si sarebbero sciolti per poi righiacciarsi in parte, fenomeno nuovo e preoccupante (per le relative ipotesi sui possibili cambiamenti climatici).

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Orsi polari ed oceani sofferenti

Al giardino zoologico di Berlino circa trentamila persone hanno fatto la fila per ammirare un simpatico cucciolo di orso polare rifiutato dalla madre evidentemente perché considerato poco adatto alla sopravvivenza e salvato dalle cure degli uomini, ma allo stesso tempo l'intero habitat degli orsi polari è messo in pericolo dal progressivo scioglimento dei ghiacci provocato dall'effetto serra. La salute degli oceani in generale secondo alcuni scienziati è piuttosto precaria (sebbene pare siano ancora notevoli i margini di recupero se si interviene in tempo con opere di risanamento), ad esempio i predatori marini e le barriere coralline potrebbero sparire in pochi anni ed aumenta anche l'inquinamento batterico con la proliferazione sulle coste delle alghe alimentate spesso dal trattamento inadeguato dei materiali organici e dei rifiuti umani riversati in mare.

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Super premio ambientale

Un noto magnate inglese ora proprietario di una compagnia aerea ha promesso un consistente premio economico allo scienziato che riuscirà ad ideare un sistema per risolvere i problemi legati il pericoli ambientali che derivano anche dall'aumento delle emissioni di biossido di carbonio; peccato che proprio l'ormai congestionato traffico aereo è considerato uno fra i maggiori responsabili dell'inquinamento atmosferico, producendo anche delle scie persistenti che causano fastidiosi fenomeni di rifrazione dei raggi solari. In compenso pare che la Cina (che nel giro di due anni potrebbe superare l'America per emissioni) sia intenzionata ad aderire ai piani internazionali sulle riforme a salvaguardia dell'ambiente.

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Piante molto intelligenti

Da qualche tempo ci si sta rendendo conto che le piante potrebbero essere molto più intelligenti di quello che normalmente si pensa; infatti, presso un laboratorio universitario fiorentino hanno scoperto che le radici delle piante hanno delle cellule capaci di individuare il percorso migliore in un labirinto per raggiungere il nutrimento, facendo meglio nel confronto dei topi (che devono trovare il formaggio in un percorso ad ostacoli). Le piante oltre a ragionare a quanto pare si muovono, dormono, combattono contro gli aggressori producendo apposite sostanze chimiche, comunicano ad altre piante della stessa specie eventuali pericoli ed addirittura si occupano della protezione e della crescita delle piantine figlie. Ascoltando queste notizie vengono in mente gli esperimenti fantascientifici di molti anni fa in cui si pensava di applicare dei sensori alle piante per captarne le emozioni ambientali (forse in un futuro..).

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Saliva terapeutica

Sembrerebbe da recenti studi che la saliva contenga delle endorfine naturali con azione antidolorifica e forse anche antidepressiva, la molecola che pare sia facilmente sintetizzabile in laboratorio ha una capacità di attenuare il dolore molto superiore a quello della morfina. Considerando che solo poco tempo fa si discuteva della cannabis terapeutica, la scoperta delle proprietà della saliva potrebbe rivoluzionare il campo delle terapie contro il dolore, ammesso che non vi siano pesanti effetti collaterali o di dipendenza come succede per la canapa indiana (che a quanto pare dalla cronaca quotidiana molti usano disinvoltamente, ma senza essere a conoscenza dei danni che procura al cervello e alla memoria).

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Balene sotto tiro

L'Islanda nonostante la moratoria internazionale pare abbia deciso di riprendere la caccia alle balene anche se per un numero limitato di esemplari, e per l'occasione ha anche riaperto un vecchio stabilimento chiuso da decenni per il trattamento delle carcasse di questi affascinanti giganti dei mari in pericolo di estinzione. Da ricordare che cacciano le balene anche la Norvegia e il Giappone, quest'ultimo sostiene per "nobili" scopi scientifici, ma la sorte naturalmente non cambia ed i poveri cetacei continuano ad essere scuoiati orribilmente come nei secoli scorsi e tutta la fauna acquatica è sofferente per la pesca intensiva. Certo interessarsi della sopravvivenza e dei diritti degli animali, quando non vengono rispettati nemmeno quelli degli uomini può sembrare superficiale; ma tutto dovrebbe essere rivisto in un'ottica di equilibrio globale.

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Opinioni contrastanti sull'ambiente

Mentre alcuni ricercatori segnalano l'allarmante aumento delle emissioni inquinanti e di biossido di carbonio ed alcuni hanno pensato di utilizzare addirittura dei colombi per monitorare con apparecchi elettronici miniaturizzati le concentrazioni di monossido di carbonio e biossido di azoto nell'aria, altri sostengono che l'inquinamento è tutto sommato quasi trascurabile testimoniato dal sempre maggior numero di centenari e persone molto anziane, senza considerare che basterebbe l‘eruzione di un solo vulcano per saturare l‘ambiente di CO2. In attesa che si riesca a comprendere con precisione scientifica l'impatto reale delle emissioni derivanti da lavorazioni umane sul pianeta, non resta che cercare di evitare di respirare troppo smog (e fare una corsa in città solo nelle domeniche ecologiche). - Ultimamente sembrerebbe peggiorata la situazione climatica sia delle emissioni inquinanti che del buco dell'ozono, con il pericolo di estinzione per molte specie animali; ma c'é anche chi sostiene che nei prossimi anni lo scudo protettivo di ozono nell'atmosfera potrebbe lentamente ripristinarsi.

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Spiagge, micosi e ricci di mare

A volte bisognerebbe prestare attenzione durante le vacanze al mare ad indossare un buon paio di zatteroni o zoccoli abbastanza alti sulla spiaggia in modo da evitare di contagiare la pelle dei piedi con fastidiosi funghi e microscopici virus (comuni anche nelle piscine e palestre cittadine), che richiedono per essere debellati terapie lunghe e fastidiose, sarebbe prudente anche mettere una spugna sui lettini, le sdraio e naturalmente sulla sabbia; da notare che spesso sono gli amati animali domestici gli incolpevoli responsabili del trasporto dei microrganismi sulle spiagge. Molto salutare e rilassante è anche camminare nell'acqua del mare grazie al massaggio naturale procurato della sabbia sottomarina, ma attenzione ai ricci ed agli scogli taglienti che potrebbero rovinare la vacanza dal momento che le ferite dei piedi faticano a rimarginarsi (utilizzare eventualmente cerotti di silicone.. anche se è meglio prevenire).

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Animali sorprendenti ed utili

Sembrerebbe che alcuni animali dimostrino di provare senzazioni di dolore e di disagio se vedono un loro simile soffrire, ma solo se precedentemente hanno condiviso la stessa gabbia (un caso forse di primitiva empatia dei topi), poi è stato scoperto che le formiche addirittura contano i passi; infatti, in un percorso predefinito allo scopo di procurarsi del cibo e poi tornare alla tana, esse sbagliano la via del ritorno se si allungando le zampette con piccoli arti artificiali dopo che hanno preso il cibo, ed in percentuale relativa all'allungamento del passo. Molto utili, infine, risulterebbero piccole dosi di veleno trattato con radiazioni degli scorpioni gialli israeliani (Leiurus quinquestriatus) per la cura del glioma, un tumore del sistema nervoso che colpisce decina di migliaia di persone.

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Poco sole come fosse una medicina

Mentre c'è chi sostiene che l'esposizione al sole può essere molto utile per favorire la cura di un gran numero di patologie (della pelle, delle ossa, dell'umore..), c'è anche chi avverte che potrebbero esserci più rischi che benefici e che bisognerebbe sottoporsi a piccole dosi di raggi solari equiparandole ad un farmaco e fra le altre raccomandazioni su come cercare di proteggersi anche per sintetizzare la vitamina D basterebbero pochi minuti di luce riflessa (mah). Per controllare il danno subito dalla pelle nel corso degli anni dalle abbronzature che portano alla distruzione di moltissime cellule con il conseguente ricambio della cute, basta confrontare la pelle del viso con un punto del corpo sempre coperto dal costume dove non batte mai il sole. Da notare che da zero a quattro anni di età dovrebbe essere addirittura sconsigliata qualsiasi esposizione ai raggi solari.

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Biocombustibili e biomattoni

Le società si orientano sempre più verso soluzioni ecologiche anche per fronteggiare i cambiamenti climatici, ma ad esempio secondo alcuni i biocarburanti oltre ad aver determinato un aumento a livello globale dei prezzi di alcuni alimenti destinati alle popolazioni in via di sviluppo potrebbero avere anche effetti negativi sulla salute, producendo nella combustione acetaldeide e formaldeide (ad esempio nel caso dell'etanolo, che però secondo altri dati migliorerebbe la salubrità dell'aria). Da notare che anche per le costruzioni si potrebbe tornare a modelli architettonici di tipo etrusco e romano con l'utilizzo di mattoni cotti con un semplice impasto di terra ed acqua, che garantiscono ecologia ed isolamento, mantenendo fresche le case anche con un caldo torrido; poi per difendersi dalle zanzare basterà introdurre nell'ambiente dei pipistrelli che divorerebbero ogni sera migliaia di insetti.

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Caldo asfissiante ed acqua razionata

In alcune città si sono raggiunte delle temperature molto elevate, inquinamento "stagnante", livelli di ozono rischiosi e molte persone anziane sono state vittime di malori; poi mentre al Nord il fiume Po è in secca, al Sud alcune città sono costrette a razionare l'acqua ed avvertire i cittadini di non sprecare il prezioso liquido. Purtroppo per i danni provocati all'ambiente dall'uomo sarà forse inutile fare processioni, anche se un po' d'acqua dal cielo sarebbe provvidenziale, ma nell'attesa bisognerebbe almeno cercare di difendere le persone più deboli dal caldo asfissiante (magari controllando la pressione, evitando per quanto possibile la dispersione di liquidi con il sudore, bevendo molta acqua anche se non si ha sete e mangiando molta frutta e verdura).

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Allergie in aumento

Sembrerebbe che oltre il 20% degli italiani ufficialmente soffra di qualche allergia anche se in pratica ormai è difficile trovare qualcuno che non sia realmente allergico a nessuna sostanza o alimento, le cause sarebbero imputabili all'aumento di inquinamento e di polvere sottili presenti nell'aria. Pare che la vitamina B12 (presente soprattutto in soia, latte, uova..) possa essere utile nella prevenzione dalle allergie e contro i noti fastidiosi sintomi, abbassando i livelli di anticorpi IgE e senza avere gli effetti collaterali dei farmaci antistaminici; ma forse sarebbe meglio cercare di abbassare i livelli di inquinamento delle città e delle abitazioni cittadine (attenzione anche a condizionatori e agli oggetti insospettabili che non si lavano di frequente).

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Alluvioni ed aiuti dominanti

Dopo le inondazioni del Danubio che hanno colpito Serbia, Romania e Bulgaria (passate quasi inosservate), ora è la volta del Congo, in ginocchio prima per un lungo periodo di siccità ed invasione di locuste poi per mancanza di acqua potabile contaminata per effetto delle inondazioni. Le popolazioni africane a quanto pare devono purtroppo anche fornire prestazioni sessuali in cambio degli aiuti umanitari di cibo, che le nazioni "dominanti" forniscono con modalità e metodi sempre molto interessati.

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Aviaria vaccinata

Sembra che il personale che opera strettamente a contatto con gli animali ed altri soggetti ad alto rischio di contagio, saranno immunizzati con un vaccino elaborato in Ungheria, ma per la popolazione in generale per ora non è ancora disponibile dal momento che la ditta produttrice non è attrezzata alla produzione di tipo industriale. Nel frattempo anche L'OMS forse avvierà una campagna di informazione tramite la televisione via satellite, visualizzando mappe geografiche con le zone dove il virus ha infettato degli animali e con delle previsioni sui contagi sul tipo di quelle meteo (sperando che siano più precise). - Ultimamente un articolo apparso su Nature avverte che bisognerebbe prestare maggiore attenzione al ruolo dei gatti e dei felini in genere nella propagazione del virus [06/04/06].

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Virus trasformisti

Un servizio giornalistico ha avanzato l'ipotesi che i cambiamenti climatici provocati dall'uomo con l'inquinamento potrebbero essere la causa dell'incremento dei virus che sono riusciti a fare il cosiddetto salto di specie da animale ad uomo; infatti, sembrerebbe che non vi siano solo quelli tristemente famosi dell'influenza e probabilmente dell'AIDS, ma molti poco noti che non sono ancora stati studiati adeguatamente e hanno provocato pochi casi di contagio. Pare che questi virus riescano in breve tempo a ricombinare l'RNA, e speriamo che diventino anche meno cattivi (come sembra stia accadendo) e si adattino a convivere con le creature che infettano senza ucciderle.

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L'influenza aviaria è arrivata in Italia

Purtroppo anche in Italia è stato trovato in alcuni cigni selvatici morti il virus dell'influenza aviaria (che dilaga rapidamente, ma sembra non da uomo a uomo e l'importante per ora sembra sia di non toccare gli animali morti); precedentemente il temuto contagio si era verificato in Turchia fra tre fratelli, esattamente come era accaduto in Cina al fratello di una ragazza morta per il virus. Il pericolo è legato soprattutto alla virulenza dei ceppi virali; ad esempio quello delle annuali epidemie AH3N2, AH1N1 e B provocano migliaia di vittime e chi non si vaccina è utile che segua le normali regole per cautelarsi: non frequentare luoghi troppo affollati, respirare sempre con il naso cercando di evitare le goccioline di saliva degli interlocutori utilizzando eventualmente una valida mascherina con micropori, lavarsi frequentemente le mani, evitare gli sbalzi di temperatura (che bloccano le ciglia vibratili dei polmoni facilitando l'ingresso dei germi etc.). La pandemia del 1918 detta impropriamente "Spagnola" (gli altri stati colpiti censuravano a causa della guerra le notizie sull'influenza), causò 50 milioni di morti colpendo soprattutto persone giovani paradossalmente in piena forma fisica, e un articolo giornalistico informava su importanti studi pubblicati da Science e Nature che rivelavano come il virus avesse avuto origine dagli uccelli ed il suo DNA fosse simile a quello attuale della H5N1.

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Drogati per vincere.. e poi "sballare"

Sembra che sia sempre più diffuso l'abuso di droghe fra tutte le classi sociali, tanto che i residui del consumo finiscono addirittura nei fiumi ed entrano nel naturale ciclo produttivo, forse dovrebbe essere istituito un serio antidoping per tutte le competizioni anche quelle non strettamente sportive, dal momento che per vincere in ogni settore e "sconfiggere l'avversario" bisogna essere sempre più pronti e veloci. Sui media ci sono molti spot sulla prevenzione, ma in un recente articolo giornalistico si fa riferimento al problema politico dei rapporti con gli stati che producono la droga (..e allora meglio la religione come oppio dei popoli, almeno non fa "sballare")!

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Anime gentili

Cerco anime gentili per visite ad ammalati gravi, persone molto sofferenti o sole e abbandonate, sono benvenute anche delle semplici preghiere di conforto e di speranza per i più deboli ed indifesi.

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Rio delle Amazzoni in secca

Gli scienziati segnalano una nuova catastrofe ambientale con un'impressionante moria di pesci nel Rio delle Amazzoni in secca, infatti il 2005 è l'anno più rovente dal 1880 (da quando si rilevano le temperature). Purtroppo l'equilibrio climatico nel pianeta è compromesso dall'effetto serra provocato in parte dalle aumentate emissioni di anidride carbonica.. e pensare che basterebbe usare per autotrazione al posto dei derivati dal petrolio, il bioetanolo (ricavato dalla fermentazione della barbabietola da zucchero) e il biodiesel (ricavato da oli vegetali).

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Amante natura

Cerco amanti della natura per gite sportivo-naturalistiche (meditazione, preghiera, escursioni, corsa, canoa, nuoto, sciate etc.)

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Tel:   338 1809310          Data:    10/09/2005                         n:   34


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