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Marea di petrolio controllata ed alimentazione La positiva notizia che la falla sottomarina nel Golfo del Messico è stata chiusa definitivamente grazie al pompaggio di cemento e fango pone, però, l'interrogativo sulla sicurezza della catena alimentare collegata soprattutto alla pesca, dal momento che per recuperare e contenere i circa cinque milioni di barili di greggio che sono stati riversati in mare sono stati utilizzati anche solventi chimici che se da un certo punto di vista hanno consentito di limitare i danni alcuni sostengono che sono anche molto inquinanti e persistenti. Le autorità hanno affermato che una buona parte del petrolio che per oltre tre mesi è fuoriuscito dalla tubatura rotta nel fondale è stata recuperata o è evaporata, ma una parte residuale quantificabile in circa il venticinque percento continuerebbe a creare problemi per almeno due anni (considerando che gli idrocarburi sono mutageni e potrebbero quindi causare tumori), con disagi anche ai bagnanti e al turismo. [10/11] Fattori non tossici sono già entrati nella catena alimentare. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 05/08/2010 ![]() |
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