Chimica dell'amore ed emozioni

La notizia che sembra sia possibile fare innamorare una persona semplicemente somministrandogli ossitocina o altre varie componenti chimiche e che tutta la fase dell'innamoramento dipenda da stimoli neurochimici in particolari aree del cervello conferma la teoria di alcune grandi personalità dell'umanità che non esitavano a definire l'amore a livello di attrazione fisica come una specie di droga che annebbia il discernimento o una malattia da debellare e curare in ogni modo (un sentimento vile e morboso, davvero lontano dall'essere buono, poetico, elevato.. tanto da accorgersi che la vita "vera" incomincia quando ci si è liberati da questa droga). In passato era stato evidenziato come le stesse emozioni dipendessero da specifiche zone del cervello, e che i soggetti in cui queste risultavano dagli esami danneggiate sembravano essere anche deprivati in qualche modo dai sentimenti emotivi (ma non bisogna comunque equiparare l'anima.. alla mente).

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