Piogge intense in Argentina con inondazioni

I campi coltivati a soia in Argentina sarebbero stati interessati da intense precipitazioni piovose e si teme che il raccolto per la stagione 2023-24 possa subire serie conseguenze (mentre quello di grano per la stagione di coltivazione 2024-25 potrebbe forse andare bene); si parla di inondazioni in alcune aree della città di Buenos Aires oltre ad una specie di tempesta di fulmini con lampi ogni secondo. Bisognerà fronteggiare l'alto tasso di umidità per non compromettere la salute dei vegetali da eventuali funghi e patogeni anche se in genere è meglio che piova in abbondanza piuttosto della siccità sperimentata in precedenza. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari la copiosa nevicata che ha interessato ampie zone del Colorado negli Stati Uniti con migliaia di abitazioni rimaste senza fornitura dei energia elettrica ed inevitabili disagi per la popolazione.

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Inondazioni in Francia ed in Indonesia

Sarebbero tre le vittime e quattro i dispersi a causa di una violenta tempesta ha interessato il sud-est della Francia, colpita in particolare una zona a nord di Nimes dove un ponte sul fiume Gardon è stato inondato da un torrente di acqua e fango che ha travolto un'auto con i suoi occupanti presso il villaggio di Dions, poi altre persone travolte anche a Gagnieres nel dipartimento del Gard e le autorità avvertono che la situazione è ancora rischiosa per il maltempo e di fare attenzione a non mettere la propria vita in pericolo. Per quanto riguarda l'Indonesia si parla di inondazioni e frane con un bilancio provvisorio di ventisei vittime ed undici dispersi a causa di precipitazioni piovose torrenziali che hanno fatto esondate fiumi con conseguenti alluvioni, poi interruzioni della fornitura energetica, danni rilevanti anche nel distretto Padang Pariaman.

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Febbraio mese più caldo di sempre

Lo scorso mese sarebbe stato il nono mese di fila più caldo mai registrato in parte anche a causa di un'ondata di calore estrema che ha interessato il Sud America, poi in Europa si parla del secondo inverno più caldo di sempre. Nella prima metà del mese di febbraio le temperature giornaliere sono state particolarmente alte con picchi in quattro giorni consecutivi di due gradi Celsius di media più alti di quelli dell'era preindustriale e questo pochi mesi di distanza da quando era stato monitorato il primo singolo giorno che aveva superato questo limite. Una grave siccità ha colpito la Spagna anche se non con temperature così anomale, gli Oceani (che coprono il setta percento del pianeta e assorbono il novanta percento dell'eccesso di calore prodotto dalle attività umane) sono risultati in media davvero molto caldi con rilevanti conseguenze climatiche globali.

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Allerta valanghe e slavine sulle Alpi in Italia

L'ondata di maltempo caratterizzata da intense precipitazioni piovose che ha interessato l'Italia ha portatato molta neve sulle Alpi ma instabile con alto rischio di valanghe, un ragazzo ha perso la vita travolto da una slavina in Alto Adige mentre sciava fuoripista; poi si parla di allerta arancione in Piemonte per frane ed anche in Emilia Romagna dove il livello di fiumi rimane sotto osservazione. Disagi in qualche caso per la temporanea chiusura di strade con persone rimaste isolate come accaduto a Gressoney in Valle D'Aosta (la popolazione lamenta la mancanza di interventi di manutenzione). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche uno sversamento di circa ventunmila tonnellate metriche di fertilizzanti oltre ad idrocarburi pesanti da una nave nel Mar Rosso colpita a causa di un conflitto con conseguente alto rischio ambientale e pericolo di disastro ecologico.

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Grandi scimmie sofferenti per i cambiamenti climatici

Innumerevoli pericoli minacciano la salute le grandi scimmie che sono sul piano genetico i più vicini cugini degli esseri umani; ad esempio i cambiamenti climatici favoriscono condizioni avverse in centinaia di habitat africani, poi ci sono anche i conflitti umani ad aggiungere ulteriore stress. I ricercatori che hanno monitorato oltre trecentotrenta siti dove le scimmie vivono avrebbero riscontrato un aumento delle temperature e con impatti estremi nel caso di previsioni di un mondo da due a tre gradi Celsius surriscaldato sopra i livelli preindustriali. Alcuni parlano di un trauma generazionale ai danni della popolazione di grandi scimmie senza considerare che la causa primaria è l'assurda pratica della deforestazione e della caccia praticata dagli uomini; quindi è necessario intervenire urgentemente innanzitutto su questi ultimi due fattori.

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Forti piogge con inondazioni al Nord in Italia

Continua l'ondata di maltempo in Italia soprattutto al Nord in Italia in qualche caso con precipitazioni piovose torrenziali come accaduto ad esempio a Vicenza dove la situazione è definita critica anche se sotto controllo in parte grazie all'utilizzo di casse di espansione (bacini di laminazione di Caldogno) che intercettano le acque esondate dal fiume Bacchiglione alla confluenza con il Retrone; si parla di scuole e parchi chiusi, zone finite sott'acqua, attività allagate, ed importanti linee ferroviarie temporaneamente interrotte. In Emilia Romagna si cerca di monitorare i fiumi il cui livello è alto mentre le previsioni meteo annunciano altra pioggia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le inondazioni per le intense piogge che stanno interessando da giorni il Brasile con notevoli disagi per la popolazione nelle aree interessate.

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Balene vulnerabili all'inquinamento acustico

L'apparato vocale delle balene si è evoluto con caratteristiche speciali ed uniche che consente l'emissione di complesse melodie nell'acqua utili per la comunicazione sociale fra cetacei e riproduttiva fra questi mammiferi, ma questo le renderebbe anche particolarmente vulnerabili all'inquinamento acustico umano prodotto dalle navi. Al posto delle corde vocali secondo i ricercatori vi sarebbe nelle laringi delle balene una specie di struttura ad U che consente di generare melodie a bassa frequenza che raggiungono notevoli distanze, a quanto pare non presenti in alcun altro animale con un adattamento particolare che consente di produrre suoni in pratica prolungando l'espirazione. La frequenza dell'inquinamento acustico prodotto dalle navi interferisce con la comunicazione dei cetacei che spesso cambiano il loro comportamento rimanendo in silenzio, con un impatto negativo con l'intero ecosistema marino.

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Emissioni CO2 non in linea con obiettivi in Cina

Le emissioni di biossido di carbonio dal settore industriale in Cina sarebbero aumentate di oltre il cinque percento, almeno secondo un rapporto finlandese che sottolinea come il paese non sia in linea con gli obiettivi di limitazione delle emissioni inquinanti a causa anche dell'aumento della domanda di energia avvenuta dopo la pandemia Covid-19, poi difficili condizioni climatiche avrebbero peggiorato la situazione con la produzione di energia idroelettrica che ha raggiunto il minimo in oltre due decenni. Le installazioni di impianti di energia rinnovabili che hanno raggiunto un record lo scorso anno potrebbero in parte compensare il deficit energetico se dovessero continuare allo stesso ritmo. Da segnalare che alcuni da tempo sostengono che tutto il settore delle fonti da energie rinnovabili non sia sostenuto da quello collegabile a quello delle fonti fossili.

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Prevista siccità per poca neve sulle Alpi

Le temperature più alte rispetto alla media del periodo sulle Alpi nel mese di gennaio e le precipitazioni nevose abbastanza scarse avevano già ridotto notevolmente il manto nevoso e la situazione nel mese di febbraio è andata peggiorando con picchi di temperatura a livelli primaverili in parte causati da un anticiclone di matrice africana e dell'inversione termica, quindi ci si aspetta siccità nei prossimi mesi perché le riserve idriche stanno già diminuendo sia riguardo la portata dei fiumi che le falde acquifere e sarà necessario modernizzare gli impianti di irrigazione, costruire invasi oltre a cercare di canalizzare le acque che ruscellano. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche disagi in Cina per tempeste di sabbia (di colore arancione), poi si parla di ondate di gelo e forti nevicate con difficoltà di spostamento nelle aree interessate.

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Una infiltrazione d'acqua dal sottosuolo in Libia

Nella città di Zliten sulle coste della Libia un gruppo di case sarebbero interessate da infiltrazioni d'acqua dal sottosuolo con quasi cinquanta famiglie costrette ad abbandonare le proprie abitazioni (diventate anche maleodoranti e con presenza di molte zanzare), si tratta di un fenomeno abbastanza anomalo per una regione desertica e secca ed alcuni avanzano svariate ipotesi e ad esempio potrebbe essere causato dal rialzo del livello del mare dal momento che sulle coste l'acqua salata più densa si infiltra spingendo l'acqua dolce in superficie. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche lo zero termico ad otre tremilatrecento metri in Italia e causa in parte di un anticiclone di matrice africana e dell'inversione termica, valori praticamente estivi che stanno facendo sciogliere velocemente il già scarso manto nevoso presente sulle Alpi.

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Inondazioni e frane in Indonesia

Precipitazioni piovose torrenziali avrebbero causato vaste inondazioni in Indonesia con numerose frane, abitazioni sommerse e strade impraticabili, si parla di evacuazioni di massa nelle aree colpite con notevoli disagi per la popolazione dove sono stati approntati dei centri di evacuazione (ma a quanto pare manca cibo ed i beni di prima necessità); poi visto che nel paese si terranno le elezioni alcuni dicono che sarà difficile garantirne il regolare svolgimento. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una perdita di idrocarburi pesanti da una nave non ancora identificata rilevata in un tratto di costa di circa quindici chilometri di Trinidad e Tobago con le autorità intenzionate a dichiarare l'emergenza nazionale con la richiesta di aiuti; infatti, l'inquinamento ha danneggiato le spiagge turistiche mentre dei volontari cercano di ripulirle.

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Gennaio globalmente caldo in mondo surriscaldato

I dati monitorati confermerebbero che la soglia del grado e mezzo Celsius di aumento globale delle temperature continua ad essere superata nello scorso mese di gennaio, che è il più caldo mai registrato in una fila di otto mesi tutti in media molto caldi. Si tratta di un andamento molto preoccupante con costi altissimi da fronteggiare per gli eventi estremi che sicuramente interesseranno le aree del pianeta surriscaldate, senza considerare che anche gli Oceani sono molto caldi e questo significa più umidità nell'atmosfera e quindi con tempo instabile, forti venti e precipitazioni piovose torrenziali. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la siccità che sta colpendo ultimamente la Sardegna (come già accaduto per la Sicilia) con rischio di interruzioni della fornitura di acqua potabile nonostante la previsione di piogge nei prossimi giorni.

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Maltempo con inondazioni in California

Un'ondata di maltempo come una specie di fiume atmosferico tempestoso ha interessato vaste aree della California, si parla di tre vittime oltre a case danneggiate, strade trasformate in torrenti a volte ingombre con alberi sradicati e detriti, poi interruzioni della fornitura di energia elettrica per migliaia di utenze; particolarmente colpita a causa di un nubifragio l'altura di di Santa Monica e le colline vicine punteggiate da famose e facoltose ville, poi a Los Angeles è stato registrato il giorno più piovoso da un secolo. Da segnalare cambiando argomento un recente rapporto sull'inquinamento decisamente poco salutare rilasciato da organizzazioni internazionali con la previsione di trentacinque milioni di casi di tumori entro il 2050, con un incremento del settantasette percento se comparato al 2022, in pratica si lascia intendere che l'inquinamento ci sta lentamente uccidendo.

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Nuovi livelli di allerta per sbiancamento coralli

Le temperature degli Oceani stanno salendo drammaticamente tanto che le organizzazioni che monitorano lo stato di salute delle barriere coralline nel mondo avrebbero aggiunto tre nuovi livelli di allerta riguardo lo sbiancamento dei coralli, utili anche come indicatori di salute degli Oceani e degli ecosistemi dal momento che Lo scorso anno i livelli di stress ad esempio dei coralli nei Caraibi era stato così elevato da non poter essere ben rappresentato con la vecchia scala di allerta con soli due livelli. Quando i coralli diventano bianchi espellendo le alghe a causa di ondate di calore marine diventano più vulnerabili e se non tornano rischiano di morire con pesanti conseguenze sulla biodiversità. L'allerta massima la cinque rappresenta lo scenario e l'impatto peggiore, paragonabile n senso figurato ad un uragano di categoria cinque e quindi con un drastico sbiancamento.

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Nave da crociera più grande al mondo fa discutere

Con i suoi sei motori e ben sette piscine la nave da crociera salpata recentemente dalla Florida ha fatto discutere gli ambientalisti riguardo l'impatto climatico giudicato eccessivo ad esempio lamentando che i passeggeri a bordo della nave avrebbero un'impronta ecologica otto volto superiore rispetto a quella che avrebbero rimanendo a terra, poi sarebbero elevate le emissioni di metano dei motori che si disperdono nell'ambiente (anche se i progettisti sostengono la sua elevata efficienza energetica). La nave è lunga trecentocinquanta metri e può ospitare circa settemilaseicento passeggeri con duemilatrecentocinquanta persone per equipaggio, venti ponti, una pista per pattinaggio su ghiaccio, un teatro ed oltre quaranta fra ristoranti, bar e sale ristoro; poi non mancano innovazioni per intrattenere piacevolmente una clientela evidentemente poco ambientalista.

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Incendi senza controllo a Bogotà in Colombia

Le autorità della Colombia avrebbero richiesto aiuti internazionali per fronteggiare degli incendi che stanno divorando la vegetazione presso Bogotà che è avvolta dal fumo, si parla di temperature record favorite in parte dagli effetti della corrente globale "El Nigno" con roghi a volte incontrollabili che squadre di pompieri cercano di spegnere. Centinaia i centri minacciati da vicino dalle fiamme a causa ad esempio di un grande incendio in una foresta e numerosi anche quelli in pericolo e che presto potrebbero essere raggiunti dai roghi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che uno studio sostiene che il fenomeno ciclico di "El Nigno" riduce la capaicità delle foreste di assorbire biossido di carbonio, poi l'aumento delle emissioni previste da combustibili fossili e la deforestazione non potranno che aggravare la situazione climatica nel 2024.

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Frana nella provincia dello Yunnan in Cina

La frana che ha interessato un'area rurale nella contea dello Zhenxiong nel sud-ovest della Cina avrebbe sepolto quarantasette persone con dispersi e squadre di soccorso che stanno scavando presso circa diciotto edifici travolti dalla massa franosa con oltre duecento persone evacuate urgentemente. Non sono ben chiare al momento le cause della frana anche se in genere sono frequenti nello Yunnan, specialmente in regioni povere in zone montuose all'estremità dell'altopiano Himalayano. Da segnalare cambiando argomento i disagi per la popolazione negli Stati Uniti negli stati colpiti dal vortice polare e quindi con temperature bassissime, si parla di decine di vittime per cause correlate, difficili gli spostamenti nel caso il manto stradale sia coperto di neve e ghiaccio; poi le auto elettriche in qualche caso sono inservibili e rimangono temporaneamente ferme per il freddo.

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Allerta per la lava che ha coperto strade in Islanda

Un flusso magmatico incandescente ed ora scuro ha coperto alcune strade della cittadina di Grindavik nella penisola di Reykjanes nel sud-est dell'Islanda e le autorità sono preoccupate per una situazione poco controllabile dal momento che le barriere ed i muri di terra e roccia di contenimento non sono serviti, diverse case sono state distrutte, la fornitura energetica è interrotta (la città è stata evacuata); il flusso ha rallentato ma l'attività vulcanica nel sottosuolo è ancora alta. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le carenze energetiche della rete evidenziate in Canada in Alberta a causa delle bassissime temperature con avvisi alla popolazione di evitare gli sprechi energetici per non sovraccaricare la rete, non utilizzare elettrodomestici, stufette ad alto consumo energetico e non ricaricare dispositivi elettrici e le auto elettriche.

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La lava raggiunge un villaggio in Islanda

Un villaggio di pescatori rischia di essere inghiottito dalla lava eruttata da un vulcano nella penisola di Reykjanes nel sud-est dell'Islanda e già alcune case sono bruciate nonostante le autorità avessero costruito delle barriere di contenimento fatte di terra e roccia; si parla di stato di emergenza, situazione di pericolo ed evacuazione delle persone che erano rientrate nella cittadina di Grindavik dopo la prima fase eruttiva due mesi fa. L'Islanda ha oltre trenta vulcani attivi ed è meta di molti turisti attratti da questa attività tellurica spesso spettacolare, ma nel 2010 un vulcano aveva proiettato ceneri vulcaniche nell'atmosfera ostacolando circa centomila voli aerei anche se pare che nel caso dell'attuale sistema vulcanico Reykjanes non essendo intrappolato sotto i ghiacci non dovrebbe causare nuvole di ceneri vulcaniche nei cieli.

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Una tempesta sferza il Sud degli Stati Uniti

Sarebbero tre le vittime nel sud degli Stati Uniti a causa di una tempesta di blizzard che ha scoperchiato tetti e sradicato alberi, poi si parla di un'ondata di maltempo in genere nel paese caratterizzata forti precipitazioni piovose, nevicate, raffiche di vento con quasi novecentomila utenze rimaste senza fornitura di energia elettrica oltre a cancellazioni di voli aerei e disagi per la polazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'allarme dei ricercatori relativo al surriscaldamento del pianeta con ogni giorno del 2023 con temperature più alte di un grado Celsius rispetto al periodo pre-industriale, le più alte da centomila anni, quasi metà dei giorni dell'anno avrebbero superato il grado e mezzo di limite fissato dagli accordi di Parigi del 2015 con un impatto devastante sul pianeta ed effetti che tendono ad autoalimentarsi.

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Inondazioni in Francia, Germania e siccità in Sicilia

Le forti precipitazioni piovose che da due settimane interessano Francia, Germania, Olanda e Gran Bretagna hanno causato inondazioni in vaste aree, in particolare in Francia si parla di una vittima e disagi per chi abita in alcune città nel nord del paese; poi non sono mancati casi di strade trasformate in fiumi d'acqua costringendo ad utilizzare dei natanti per spostarsi e soccorrere le persone in difficoltà. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia, al contrario in senso meteorologico, la marcata siccità che sta colpendo la Sicilia con mancanza prolungata di pioggia e riserve idriche ridotte al limite dell'allerta rossa; si parla di danni alla produzione agricola e razionamento idrico mentre le autorità stanno studiando un piano su come fronteggiare l'emergenza in mesi invernali dove è insolito rimanere con utenze senz'acqua e che somiglia alle condizioni estive.

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Temperature anomale e troppo miti in Italia

In un periodo in cui di solito sono frequenti le gelate di inizio anno si registrano temperature insolitamente miti al Nord in Italia ed anomale al centro-sud con picchi intorno ai venti gradi Celsius a Pescara, Catania e Palermo. Limitare il surriscaldamento di terra e mari è indispensabile secondo i ricercatori perché ondate di calore record su terra e mare hanno contraddistinto lo scorso anno e le temperature hanno raggiunto picchi di caldo con cinquantatre gradi Celsius nella Death Valley negli Stati Uniti, cinquantacinque in Tunisia e cinquantadue in Cina; poi da marzo ad ottobre gli Oceani hanno fatto registrare le temperature marittime più alte di sempre. Alcuni parlano di cercare di limitare i punti di non ritorno e ad esempio in Groenlandia la fusione dei ghiacci provoca un abbassamento di quota in altitudine e di conseguenza temperature più alte con un fenomeno che si alimenta da solo.

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Forte terremoto sulla costa ovest del Giappone

Sarebbero almeno cinquantacinque le vittime e cinquantamila gli sfollati a causa di un terremoto di magnitudo 7.6 che ha scosso la costa ovest del Giappone centrale con epicentro presso la penisola di Noto nella prefettura di Ishikawa; poi si parla di centoventi persone incastrate sotto gli edifici crollati mentre la terra continua a tremare per sciame sismico e una forte scossa di assestamento e squadre di soccorritori sono impegnate a portare soccorso e aiuto, quarantacinquemila famiglie rimaste senza fornitura di energia elettrica. Una bassa onda di tsunami alta circa un metro si è abbattuta sulle coste del Mare del Giappone con timori per le centrali nucleari anche se pare che non vi siano danni; recentemente il Giappone aveva tolto il fermo operativo entrato in vigore dopo l'incidente di Fukushima all'impianto Kashiwazaki-Kariwa, il più grande del mondo.

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Difficoltà per inondazioni nel sud della Thailandia

Le precipitazioni piovose torrenziali che hanno causato le peggiori inondazioni in cinquant'anni nel sud della Thailandia stanno causando notevoli disagi alla popolazione ed ostacolato o bloccato la produzione di aree colpite in alcune delle periferie industriali colpite dal maltempo; poi si parla di sei vittime e decine di migliaia di case inondate con la gente costretta a spostarsi immersa nell'acqua e con mezzi galleggianti di fortuna. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il sensibile aumento degli eventi estremi del ventidue percento rispetto all'anno scorso in Italia con poca prevenzione sul territorio e quindi costi altissimi, senza considerare le vittime; inutile dire che difficilmente in futuro la situazione potrà migliorare visto l'aumento globale delle emissioni inquinanti e lo scarso interesse a tematiche ambientali.

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Tel:   338 1809310          Data:    29/12/2023                         n:   5530      


Case allagate per inondazioni in Thailandia

Quasi diecimila case sarebbero state allagate con danni rilevanti in vaste aree del sud della Thailandia dalle inondazioni causate da due giorni di precipitazioni piovose torrenziali, particolarmente colpite le province di Yala and Narathiwat dove jn molti distretti è difficile spostarsi e le persone sono costrette a muoversi su strade trasformate in fiumi e le auto sono semi sommerse. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumentato a centoquarantanove il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 6.2 che una settimana fa ha colpito il nord-ovest della Cina; poi si parla di due dispersi, oltre duecentomila case danneggiate e quindicimila sul punto di crollare, centoquarantacinquemila persone costrette a lasciare le proprie abitazioni ed oltre settecentottanta feriti

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Inondazioni in New Jersey e sulla costa

Una tempesta avrebbe causato inondazioni sulla costa est degli Stati Uniti (si parla anche di alcune vittime), particolarmente colpito il New Jersey dove molte aree abitate sono state inondate in parte anche a causa della rottura di un argine di un fiume; vaste aree sono rimaste temporaneamente senza fornitura di energia elettrica, poi alberi sradicati ed acqua dappertutto che ostacola gli spostamenti mentre continua a piovere e si prevedono altre precipitazioni piovose anche se non intense. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia il surriscaldamento anomalo previsto durante le festività natalizie anche in parte per gli effetti di un anticiclone di matrice africana e vento di Fòhn che dovrebbero fare alzare molto le temperature fino a valori primaverili; in montagna già da giorni si assiste a volte al fenomeno dell'inversione termica ad esempio sulle Alpi con temperature più alte di quelle della pianura.

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Terremoto nel nord-ovest della Cina

Sarebbero oltre centodieci le vittime (la maggior parte nel Guansu) del terremoto di magnitudo quantificabile fra 5.9 e 6.2 che ha colpito il nord-ovest della Cina ai confini fra Guansu e Quinghai, poi oltre duecento i feriti; il sisma ha interessato la contea di Jishishan a circa cinque chilometri dal confine provinciale con il Quinghai. Si parla di danni alle linee che garantiscono la fornitura di energia elettrica ed acqua, poi anche a trasporti comunicazioni ed infrastrutture; il terremoto poi è stato sentito anche a Lanzhou capitale provinciale del Gansu a circa millequattrocentocinquanta chilometri a sud-ovest della capitale Pechino. In anni recenti la Cina è stata colpita nel 2009 da un sisma di magnitudo 7.9 che ha causato quasi novantamila vittime nello Sichuan devastando città, scuole comunità rurali nei pressi di Chengdu.

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Meglio tenere amorevoli gatti domestici in casa

I gatti domestici sono animali domestici molto apprezzati ed amorevoli, ma è meglio tenerli in casa evitando che possano cacciare liberamente perché a quanto pare sono dei formidabili spietati predatori e difficilmente perdono il loro innato istinto predatorio, tanto che alcuni dicono che se individuano una qualsiasi fonte di cibo che si muovi la cacciano e la prendono in modo indiscriminato. E' una minaccia alla biodiversità già in crisi per cause climatiche; infatti ad esempio miliardi di uccelli sono predati dai gatti, poi rettili, insetti ed anfibi, libellule imperatore e farfalle monarca (specie in pericolo di estinzione) oltre a piccoli pipistrelli marroni e tartarughe verdi marine. A quanto pare i gatti sono particolarmente letali in isole dove la vita si è sviluppata senza troppi predatori naturali fino a diventare un problema rilevante per la biodiversità.

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Serie di tornado in Tennessee e Kentucky

Sarebbero sei le vittime di diversi tornado (pare oltre una dozzina) che hanno interessato decine di migliaia di persone, si parla di una scia di distruzione al passaggio dei forti vortici con macerie sparse ad ampio raggio e centottantamila utenze rimaste senza fornitura di energia elettrica; particolarmente colpite Clarksville e Nashville. Le autorità locali che stanno organizzando i soccorsi hanno dichiarato lo stato di emergenza mentre si cerca di portare aiuti alla popolazione che deve fronteggiare notevoli disagi con chiese danneggiate, esercizi commerciali anche distrutti e tralicci energetici andati a fuoco. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che anche la prossima conferenza COP29 sui cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni inquinanti sarà tenuta in un paese forte produttore ed esportatore di combustibili fossili.

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Tel:   338 1809310          Data:    11/12/2023                         n:   5515      


Eruzione del vulcano Mearapi nell'Ovest Sumatra

Sarebbero almeno undici le vittime e dodici i dispersi in Indonesia a causa dell'eruzione del vulcano Mearapi nell'Ovest Sumatra, escursionisti vicini al cratere che ha eruttato polveri e lapilli fino a tremila metri di altezza formando una densa nube scura più alta del vulcano stesso. Centinaia di soccorritori cercano di trovare i dispersi mentre il vulcano sta ancora eruttando (e la colonna di fumo nasconde in parte l'eruzione) e le autorità hanno vietato ai residenti della zona ad avvicinarsi fino a tre chilometri dal cratere. Si parla di un vulcano fra i più attivi a Sumatra e l'ultima eruzione di rilievo si è avuta nel 1979 con sessanta vittime. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un recente terremoto di magnitudo 7.4 nel sud delle Filippine seguito da forti scosse di assestamento che ha causato tre vittime.

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Tel:   338 1809310          Data:    06/12/2023                         n:   5512      


Evacuazioni nel Corno d'Africa per inondazioni

Precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti inondazioni avrebbero costretto oltre due milioni di persone a lasciare le proprie abitazioni nel Corno d'Africa, poi si parla di almeno trecento vittime in Somala, Kenya ed Etiopia. Queste intense piogge collegabili agli effetti sul clima della corrente globale detta "El Nigno" (intensificati dai cambiamenti climatici) hanno interessato questi paesi provati da una prolungati periodi di siccità, i peggiori da quaranta anni con milioni di persone ridotte alla fame. La frequenza e l'intensità di eventi estremi nel Corno d'Africa è molto aumentata essendo una delle regioni del pianeta più vulnerabili ai cambiamenti climatici anche se ha un apporto minimo all'aumento globale delle emissioni inquinanti; poi si parla di danni a strade e ponti, scuole chiuse, coltivazioni inondate, rischi sanitari e proliferazione di malattie.

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Uragano interessa Crimea e sud della Russia

Sarebbero almeno tredici le vittime a causa di un uragano che ha sferzato con forti raffiche di vento vaste aree nel sud della Russia, Ucraina e Moldova; particolarmente colpita dal vortice la Crimea con inondazioni e notevoli disagi per la popolazione soccorsa anche con gommoni; danni sulle coste sino ad Odessa, poi danni significativi a diversi centri turistici. Si parla di quasi due milioni di persone rimaste prive di fornitura di energia elettrica, alberi sradicati, collegamenti ferroviari sospesi e si sono verificati incidenti stradali. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che continua l'onda di maltempo e freddo che interessa l'Italia con diverse allerte meteo ad esempio in Toscana a causa di raffiche di vento e mareggiate, poi intensi fenomeni temporaleschi potrebbero verificarsi nelle regioni del centro-sud.

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Nubifragi in Somalia e Repubblica Domenicana

Sarebbero cinquanta le vittime a causa di precipitazioni piovose torrenziali in Somalia e conseguenti inondazioni, poi quasi settecentomila persone hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni, con strade, ponti danneggiati e ci si aspetta ulteriori forti piogge che inevitabilmente faranno peggiorare le condizioni già misere del paese; la regione del Corno dell'Africa in genere è stata interessata dalla peggiore siccità da quattro decadi. Per quanto riguarda la Repubblica Domenicana si parla di almeno ventuno vittime per piogge di tale intensità che sono state definite come mai viste prima con danni alle infrastrutture a causa delle recenti inondazioni. Circa tredicimila le persone evacuate nelle aree interessate che a volte sono rimaste prive di fornitura elettrica e di acqua potabile; alla fine di agosto il paese era stato sferzato dalla tempesta (Franklin) con vittime ed evacuazioni.

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Caldo fuori stagione a Rio de Janeiro

Un caldo insopportabile sta interessando vaste aree alte del Brasile si parla per Rio de Janeiro di temperature percepite di circa cinquantotto gradi Celsius, poi si tratta di un caldo fuori stagione perché in Brasile è primavera e si stima che in questo periodo ci siano cinque gradi in più di media a causa dell'effetto di continue ondate di calore che stanno interessando il paese. Alcuni eventi sono stati cancellati senza contare i disagi per la popolazione e si parla anche di una vittima per il caldo con previsioni preoccupanti per i periodi estivi riguardo le temperature. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il recente terremoto di magnitudo 6.7 che ha interessato le Filippine con epicentro al largo dell'isola di Mindanao ad una profondità di circa sessanta chilometri nella provincia di Sarangani causando sei vittime e due dispersi.

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Inondazioni in Florida per piogge intense

Precipitazioni piovose da intense fino a torrenziali avrebbero interessato vaste aree in zone centrali e sud-ovest della Florida, si parla di oltre sette milioni di persone finite sott'acqua con le strade trasformate in fiumi, scuole chiuse ed interruzioni di erogazione della fornitura elettrica per oltre centomila utenze. Le autorità avvertono le persone che abitano nel corridoio I-95 altamente urbanizzato di fare attenzione vista la probabilità di essere interessati da inondazioni anche a rischio della vita a causa dell'intensa tempesta non tropicale. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il record di emissioni di gas ad effetto serra monitorati nell'atmosfera nel 2022, poi ci sono stati superati anche altri record climatici negativi in una situazione di grande pericolo per il pianeta e potenzialmente irreversibile senza provvedimenti ormai urgentissimi.

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Allerta per eruzione vulcanica in Islanda

Tremila residenti di la città di Grindavik nel sud-est dell'Islanda nella regione di Reykjanes sarebbero stati evacuati a causa del pericolo di eruzione vulcanica evidenziata dal magma che fuoriesce dal sottosuolo e di forti tremori sismici; infatti, il rischio è alto per la considerevole quantità di intrusione del magma sotterraneo in rapporto alla velocità di movimento della massa magmatica, quindi si ipotizza che presto potrebbe eruttare anche se non si tratta di un'evacuazione di emergenza. La penisola di Reykjanes a sud-ovest della capitale Reykjavik è già stata interessata da diverse eruzioni in anni recenti in aree non popolate, ad esempio nel marzo 2021 delle fontane di lava spettacolari sono eruttate da fessure del suolo nel sistema sismico vulcanico Fagradalsfjall, poi per sei mesi gli spruzzi di materiale magmatico sono continuati attraendo anche dei turisti a visitare la zona.

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Abitanti delle Tuvalu ospitati in Australia

Due delle nove isole coralline dell'arcipelago delle Tuvalu sono già in gran parte sommerse dal mare per effetto dell'azione dalle onde e gli undicimila residenti che vivono in una delle nazioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici dovuto al rialzo dell'oceano dovrebbero essere aiutati a fronteggiare la situazione ed ospitati in Australia, almeno secondo accordi presi recentemente dalle autorità anche a causa delle previsioni che l'intero arcipelago diventerà inabitabile entro i prossimi ottanta anni. A quanto pare la popolazione di Tuvalu potrà vivere studiare e lavorare in Australia potendo accedere al sistema educativo, sanitario e potendo usufruire di un'accoglienza all'arrivo. Si tratta del primo provvedimento specificamente dedicato alla mobilità collegabile ai cambiamenti climatici, ma alcuni parlano anche di tensioni geopolitiche alla base di queste decisioni.

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Caldo record in ottobre ed anche per i mari

Con un mese di ottobre globalmente così caldo e la dichiarazione dei ricercatori che quasi certamente il 2023 sarà l'anno più caldo mari registrato ci si avvicina pericolosamente alla soglia del grado e mezzo Celsius di aumento globale delle temperature e questo dovrebbe spingere ad un cambio di rotta riguardo il taglio delle emissioni inquinanti, ma la prossima conferenza sui cambiamenti climatici UNCOP28 già dal luogo dove si tiene a Dubai secondo alcuni è un'indicazione sui probabili scarsi risultati che saranno raggiunti dato il ruolo dei paesi produttori di combustibili fossili nelle decisioni finali prese. Si parla anche per il mese di Ottobre di anomalie eccezionali riguardo le temperature, poi i mari escluse le regioni polari sono risultati in media molto caldi considerando che gli oceani hanno assorbito il novanta percento delle emissioni prodotte dalle attività umane e ormai sono saturi.

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Conta dei danni in Italia per il maltempo

Le aree allagate in Toscana fra Prato, Pistoia e Firenze dove migliaia di utenze sono ancora prive di fornitura di energia elettrica erano intensamente cementificate e questo oltre a favorire le inondazioni avrebbe aumentato i danni che pare siano ingenti (l'acqua esondata dai fiumi e torrenti non ha trovato ostacoli), particolarmente colpita Campi Bisenzio con forti disagi per la popolazione. Le mareggiate causate dal vortice ciclonico hanno eroso le spiagge di Grado in Friuli danneggiando alcuni stabilimenti turistici con onde che sono arrivate fino alle strade ed in Veneto e Liguria si parla di una situazione simile per diverse note località turistiche. Da molto tempo i ricercatori suggeriscono di trasformare le zone fortemente urbanizzate in spugne ricavando in ogni spazio possibile delle aree verdi che possano assorbire l'acqua e poi convogliarla in opportuni bacini di stoccaggio.

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Un ciclone extra tropicale sferza in parte l'Italia

Dopo aver interessato diversi paesi europei con picchi di raffiche di vento a centottanta chilometri orari e precipitazioni piovose torrenziali causando alcune vittime e danni (ad esempio in Francia vaste aree sono rimaste senza fornitura di energia elettrica per la caduta dei pali che sorreggono le linee) il ciclone extra tropicale "Ciaran" sta sferzando l'Italia, si parla di sei vittime e due dispersi in Toscana e due dispersi in Veneto oltre a danni e disagi. Particolarmente colpita la Toscana dove è stato dichiarato lo stato di emergenza a causa di esondazioni di fiumi e torrenti, quindi strade trasformate in corsi d'acqua che hanno anche trascinato ed incastrato le auto una sopra l'alta, accatastato detriti, poi ci sono stati allagamenti in ospedali mentre si attende la piena del fiume Arno. In Friuli dove c'é allerta rossa preoccupa il livello dei fiumi Tagliamento e Isonzo.

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Atmosfera inquinata da lanciatori di satelliti

Dal 1957 sarebbero stati lanciati oltre quattordicimila satelliti e gli stati iniziali dei missili lanciatori inquinano molto l'atmosfera, poi negli strati alti dell'atmosfera staziona una sorta di aerosol di particelle metalliche (che possono favorire la formazione di nubi di goccioline di ghiaccio nella stratosfera) che derivano dalla disintegrazione dei satelliti giunti a fine operatività e si parla a volte anche di intere stazioni spaziali. In genere i detriti orbitando ad una velocità di circa trentamila chilometri sono inceneriti dall'attrito con l'aria, a parte quelli più grossi e robusti che si stima siano oltre trecentomila pezzi orbitanti ad alta velocità in una specie di discarica spaziale. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ennesima ondata di maltempo in Italia, si parla di un disperso, due ponti crollati, esondazioni e varie allerte.

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Ruolo delle attività umane su tempeste di polveri

Alte temperature, siccità ed alta evaporazione tendono a rendere il suolo più secco, questo combinato con poca manutenzione dei terreni porta ad avere un maggior numero di tempeste di sabbia e polveri; poi la quantità di polveri monitorata nell'aria del mondo sarebbe peggiorata nel 2022 rispetto al 2021, almeno da quanto risulta dai dati monitorati da organizzazioni internazionali dovuto ad un leggero aumento dovuto ad un incremento delle emissioni provenienti dall'Africa ovest e centrale, dalla penisola arabica, altopiano iranico e nord-ovest della Cina. I cieli più scuri per le polveri che entrano in atmosfera hanno un impatto su ecosistemi, economie e clima (e sulla salute) sono dovuti in parte ad un processo naturale ma in gran parte per una gestione poco oculata di terra e risorse idriche. in Europa il limite di qualità dell'aria di cinquanta microgrammi giornalieri è raramente rispettato.

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Deforestazione globale ancora eccessiva

Non siamo sulla giusta traccia per fermare la deforestazione globale entro il 2030, almeno secondo le dichiarazioni di un gruppo di ricercatori che sostengono che il ritmo di deforestazione sarebbe aumentato del quattro percento lo scorso anno mettendo in questo modo a rischio la vivibilità del pianeta per l'umanità. Le foreste non sono solo un fattore chiave per la vita animale e mantenere una equilibrata biodiversità ma anche un regolatore del clima globale e costituiscono una specie di spugna in grado di catturare le emissioni di biossido di carbonio prodotte dall'umanità. Non in tutti i paesi del mondo la deforestazione è aumentata ed alcuni riescono a mantenersi in linea con le direttive ecologiche anche se nel complesso il quadro rimane negativo, ad esempio in Indonesia si continua a bruciare illegalmente le foreste per far posto alle coltivazioni di palma da olio.

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Italia in parte divisa fra maltempo e caldo

Un'ondata di maltempo sta sferzando alcune regioni del centro-nord in Italia con allerta soprattutto in Liguria a causa di forti raffiche di vento ed alte mareggiate sulle coste, mentre a Venezia si parla di acqua alta con attivazione delle paratie mobili; poi recentemente la Toscana è stata interessata da nubifragi con allagamenti nella città turistica di Follonica e una tromba d'aria a Livorno con danni e detriti. Al Sud risparmiato dalla perturbazione permangono temperature estive con trentacinque gradi in Sicilia a Cefalù (chiuse le scuole per il caldo) e gran caldo anche a Palermo per il vento di scirocco, poi decine gli incendi con inevitabili disagi. Da segnalare cambiando scenario che la settimana scorsa a Parigi si è svolta un'esercitazione che simulava i preparativi per fronteggiare eventuali ondate di calore previste per il 2032 con picchi di oltre cinquanta gradi dieci giorni di fila.

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Malattie infettive su piante stressate

I cambiamenti climatici con il surriscaldamento crescente del pianeta e conseguenti lunghi periodi di siccità (spesso seguiti da eventi estremi con nubifragi e quindi umidità eccessiva, raffiche di vento, grandinate e fulmini) stressano le piante che diventano più suscettibili alle malattie infettive e ci sono anche dei nuovi patogeni che indeboliscono gli alberi come ad esempio sta accadendo alle querce in molte aree della California e dell'Oregon devastate da un fungo. In Nord America si parla di perdita di gran parte del raccolto di castagne e nuove patologie emergono continuamente, mentre i ricercatori avvertono che le patologie delle piante in genere passano inosservate fino a quando l'agente patogeno si stabilisce stabilmente su vegetazione indebolita e un po' come accade in termini figurati in uomini ed animali con sistema immunitario indebolito.

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Produzione di petrolio in aumento in Canada

Nonostante il Canada sia uno dei paesi più colpiti dai cambiamenti climatici causati dal consumo senza criterio dei combustibili fossili ad esempio con incendi devastanti incontrollabili che ultimamente hanno più che raddoppiato i precedenti record e recentemente un'ondata di calore marina estrema senza precedenti, a quanto pare punta sullo sfruttamento petrolifero da sabbie petrolifere con aumento di circa cinquecento mila di barili in più (da 4,8 milioni a 5,3) circa il dieci percento in più entro la fine del 2024. Secondo alcuni cinquecentomila barili è molto e più di quanto molti paesi producono nel mondo e quindi il Canada potrebbe diventare il paese con maggiore aumento di produzione al mondo; inutile dire che invece di investire sulle risorse rinnovabili si continua a cercare di sfruttare al massimo quelle fossili in un pianeta già surriscaldato sopra i limiti di equilibrio naturalistico.

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Un uragano pericoloso sferza il Messico

Un uragano di categoria quattro chiamato "Lidia" e quindi molto pericoloso con raffiche di vento a duecentoventi chilometri orari starebbe interessando le coste del Messico sul Pacifico presso la zona turistica balneare di Porto Vallarta minacciando di causare secondo le previsioni meteo inondazioni e frane, mentre le autorità avvisano la popolazione di rifugiarsi in luoghi sicuri mantenendosi lontani delle aree più basse che possono essere inondate, torrenti, fiumi e colline; poi si parla di alte onde, piogge torrenziali e vento che sradica le palme, scuole ed esercizi commerciali temporaneamente chiusi ed aperture di rifugi di emergenza. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una forte scossa di assestamento 6.3 in Afghanistan dopo il recente terremoto anche se per il momento mancano notizie sui danni causati da questo nuovo sisma [..forse tremila vittime].

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Forte terremoto in Afghanistan

Sarebbero oltre duemilaquattrocento le vittime e duemila i feriti a causa di un terremoto di magnitudo 6.3 con epicentro a trentacinque chilometri a nord-ovest della città di Herat dove gli abitanti presi dal panico si sono riversati per le strade, si parla di oltre milletrecento case danneggiate o distrutte e questo dato nelle prime fasi dopo il sisma aveva portato le autorità ad affermare che vi fossero oltre novemiladuecento feriti (ma questo numero è stato ridimensionato). Si cercano beni prima necessità per soccorrere i terremotati in un paese con scarse risorse e da molti anni in difficoltà con un sistema sanitario molto fragile. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che il tifone "Koinu" dopo aver interessato Taiwan con raffiche di vento o piogge torrenziali sta sferzando le coste della Cina e pare si diriga verso il Guangdong.

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Nubifragio in Himalaya e caldo in Giappone

Sarebbero almeno dieci le vittime e cento i dispersi a causa di intense precipitazioni piovose nel Sikkim in India, un zona montuosa Himalayana dove un lago glaciale è esondato causando inondazioni a valle; particolarmente colpiti gli edifici costruiti lungo il fiume Teesta dove gli argini hanno ceduto, poi si parla di militari fra le vittime e i dispersi mentre i soccorritori cercano di portare aiuto alle persone interessate. Per quanto riguarda il Giappone si parla del mese di settembre più caldo mai registrato da centoventicinque anni nel 1898, da quando si monitorano le temperature nel paese che sarebbero oltre due gradi e mezzo Celsius in media più alte della norma; poi ci si aspetta secondo le previsioni che il 2023 sarà l'anno più caldo mai registrato. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia i trentatre gradi di ieri a Firenze un dato davvero allarmante per il mese di ottobre.

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Ancora forti tremori ai Campi Flegrei a Napoli

Continuano le scosse telluriche ai Campi Flegrei a causa del bradisismo con un sisma di magnitudo 4.0 una settimana dopo quello di magnitudo 4.2 seguito da un gran numero di tremori di minori intensità; la gente si è riversata per le strade fra Pozzuoli, Bacoli, Agnano ed anche quartieri di Napoli, si parla di paura di tornare alle proprie abitazioni tante chiamate ai pompieri e qualche caduta di calcinacci senza danni di rilievo. Pronto un piano di evacuazione in caso di necessità, ma alcuni dicono che mancano le strade e le vie di fuga; quindi sarà molto difficile attuarlo con efficacia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Amazzonia nella regione del lago di Tefe sarebbero morti circa centoventi delfini probabilmente a causa delle alte temperature (trentanove gradi Celsius con grande moria di pesci) anche se si indaga su eventuali altri cause.

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Inondazioni per nubifragi a New York

Le autorità avrebbero dichiarato lo stato di emergenza a New York ed altre aree a causa di precipitazioni piovose torrenziali con conseguenti inondazioni che hanno paralizzato la metropolitana e l'aeroporto, poi si avverte la popolazione di rimanere a casa (se si abita ai primi piani tenendosi pronti a salire di piano) o in un luogo sicuro in modo da non esporsi a rischi avventurandosi in strade impraticabili e sottopassi inondati; disagi anche in vaste aree del nord-est degli Stati Uniti interessate dalle forti piogge. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il recente ciclone con inondazioni e disagi che ha investito la Grecia a poca distanza di tempo da un altro vortice che ha causato vittime e danni; poi l'annuncio di Austria, Francia, Germania, Polonia e Svizzera di un record di caldo per il mese di settembre.

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Grave siccità in Amazzonia

I fiumi che consentono la sopravvivenza in Amazzonia sarebbero in sofferenza e le autorità del Brasile stanno preparando dei provvedimenti per fronteggiare la grave siccità che sta uccidendo i pesci che galleggiano in superficie sui fiumi contaminando anche l'acqua rendendola non potabile, poi anche le vie di trasporto sono ostacolate dal basso livello dei fiumi ed anche molto cibo viaggia sulle vie d'acqua senza contare lo scarso raccolto ittico. Cinquecentomila persone eventualmente interessate in Amazzonia ad esempio il livello del fiume Rio Negro è calato di una media di trenta centimetri al giorno da circa metà settembre. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che per l'Antartide si parla non di annata record di scioglimento dei ghiacci ma di estremo record, si attende un rapporto più dettagliato che si annuncia molto preoccupante.

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Italia alle prese con maltempo ed incendi

Un'ondata di maltempo caratterizzata da forti precipitazioni piovose, a volte grandine e raffiche di vento ha attraversato la penisola causando danni e disagi dopo un periodo con caldo e temperature molto sopra la media del periodo; due trombe d'aria hanno interessato la Lombardia ed il Veneto poi in Campania le forti piogge hanno parzialmente inondato alcuni centri abitati. Danni ingenti alle coltivazioni già provate da siccità e caldo anche con perdita del raccolto a causa delle forti grandinate ad esempio in aree della Puglia e della Sicilia. Per quanto riguarda gli incendi si parla di due vittime presso Cefalù e Trappeto, poi ettari di vegetazione andati in fumo in provincia di Pisa. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una misteriosa malattia nel Mar Rosso in Israele che starebbe uccidendo i ricci di mare con rischi per l'intero ecosistema.

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California avverte sui rischi dei combustibili fossili

Le autorità della California avrebbero emanato delle leggi che avvertono sui rischi dei combustibili fossili e compensazioni per danni futuri collegabili a disastri ed eventi estremi anche tenendo presente il comportamento di grandi compagnie petrolifere che non hanno informato della crisi che sarebbe stata causata dai combustibili fossili. La California è valutata come la quinta più grande economia del mondo ed un grande produttore di petrolio e gas, un paese pesantemente colpito dai cambiamenti climatici con una stagione degli incendi disastrosa e si parla di crisi climatica in pratica come una specie di crisi causata dall'uso senza criterio dei combustibili fossili attraverso campagne di disinformazione mirate. Queste tesi sono illustrate in un documento di oltre centotrenta pagine e le leggi sono modellate ad esempio su quelle contro l'industria del tabacco.

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Ondata di calore nel sud-est dell'Australia

Temperature anomale per il mese di settembre di circa sedici gradi Celsius sopra la media del periodo sono state monitorate nel sud-est dell'Australia, inclusa Sydney (durante una maratona si parla di ventisei persone ricoverate e quaranta che hanno richiesto l'intervento di servizi di emergenza per colpi di calore), si parla di picchi di trentasei gradi e interessati gli stati Del Sud Australia, Victoria e Nuovo Galles del Sud, poi secondo le previsioni un fronte freddo farà calare le temperature. Rischi di incendi in varie regioni mentre le autorità avvertono i residenti di tenersi pronti per eventuali incendi boschivi, poi pare che Sydney sia stata immersa in una nebbia da fuliggine per diversi giorni. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia le temperature molto più alte della media monitorate recentemente sulle Alpi ed un mese di settembre che risente del surriscaldamento climatico.

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Canada alle prese con una tempesta ed incendi

Una tempesta post tropicale chiamata "Lee" caratterizzata da raffiche di vento ad oltre centodieci chilometri orari avrebbe interessato in particolare la Nuova Scozia, si parla di oltre venticinquemila utenze rimaste senza erogazione di fornitura elettrica e molti alberi sradicati; poi ancora ci sono raffiche di vento e disagio per la popolazione a volte a causa di alberi caduti sulle sedi stradali (una persona è stata ferita). Per quanto riguarda gli incendi le autorità hanno ordinato evacuazioni per alcune regioni della British Columbia, porzioni della Sunshine Coast e Okanagan che erano già state devastate da incendi quest'anno. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che a Derna il Libia il bilancio delle vittime potrebbe raggiungere le ventimila persone, poi si rischia che l'intera città possa essere evacuata per rischi sanitari.

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Un quarto di Derna scomparsa per inondazioni

Le inondazioni che hanno interessato il nord-est della Libia ed in particolare la Cirenaica a causa della tempesta chiamata "Daniel" avrebbero causato secondo le autorità cinquemilacinquecento vittime, settemila feriti, oltre diecimila dispersi, trentamila sfollati; ma alcuni osservatori sostengono che un quarto della città costiera di Derna che conta circa centoventicinquemila abitanti è scomparsa e molti edifici sono crollati, quindi le vittime potrebbero molte di più, poi la situazione è davvero difficile con corpi da recuperare dappertutto nel mare, nelle valli, sotto gli edifici con richiesta di aiuti internazionali. Polemiche sulla manutenzione in pratica assente da decenni delle due dighe (di circa quaranta metri di altezza, tipo grandi argini una ad undici chilometri a nord) che hanno ceduto inondando la città anche per la piena di un fiume stagionale che scorre dalle alture al sud che divide la città.

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Tel:   338 1809310          Data:    14/09/2023                         n:   5442      


Inondazioni devastanti in Libia

La tempesta chiamata "Daniel" avrebbe causato oltre tremila vittime nella città costiera di Derna nel nord-est della Libia con circa seimila dispersi, almeno secondo le autorità del paese che dicono come interi quartieri siano stati spazzati via con molti edifici residenziali distrutti e le persone trascinate con forza dall'acqua che ha trasformato le strade in fiumi impetuosi e si tratta solo di un bilancio provvisorio, poi anche gli ospedali e molte strutture pubbliche sono state evacuate aggravando la situazione (alcuni dicono che il livello dell'acqua in alcune zone ha raggiunto i tre metri). Si parla di inondazioni anche a Benghazi la seconda più grande città del paese, mentre si richiedono aiuti da organizzazioni internazionali dal momento che molte persone non sanno dove rifugiarsi, danni anche al pregevole patrimonio archeologico come ad esempio accaduto a Cyrene.

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Tel:   338 1809310          Data:    12/09/2023                         n:   5440      


Marocco in difficoltà dopo il forte sisma

I soccorritori non riescono a raggiungere alcuni paesi rimasti isolati sulle alture del Marocco si parla di molti villaggi praticamente rasi al suolo, poi il bilancio delle vittime sarebbe aumentato ad oltre duemila persone con oltre duemila feriti molti di quali in gravi condizioni e notevoli difficoltà del paese a fronteggiare una situazione che di ora in ora appare sempre più grave. Per quanto riguarda il forte terremoto alcuni dicono sia quantificabile di magnitudo 7.2 ed altri 6.8, poi a seconda dalle rilevazioni dei centri ricerca l'epicentro sarebbe nell'area Ighil dell'Alto Atlante oppure forse presso Marrakesh ad una profondità abbastanza superficiale di circa diciotto chilometri e causato dallo scontro della placca africana verso quella europea. Le mura storiche di Marrakesh città patrimonio dell'umanità sono crollate in molti punti e i danni in genere sono davvero rilevanti.

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Nubifragi ad Hong Kong e sud della Cina

Un nubifragio ha inondato Hong Kong con fiumi d'acqua (..due vittime e un centinaio di feriti) sommergendo le auto in alcune strade quasi completamente a pochi giorni di distanza da un'altra ondata di maltempo, si parla di oltre centocinquantotto millimetri di acqua in un'ora che sarebbe il record dal 1884 da quando si registrano i livelli delle precipitazioni piovose, chiusa la metropolitana, scuole, diversi servizi pubblici e privati; nubifragi hanno interessato anche ampie zone nel sud della Cina causando danni e disagi per la popolazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche come i cambiamenti climatici stiano facendo aumentare malattie veicolate dalle zanzare, ad esempio chikungunya, febbre gialla e Zika, mentre in Bangladesh la Dengue sta mettendo sotto pressione il sistema sanitario con oltre centotrentacinquemila casi monitorati da Aprile e seicentocinquanta vittime.

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Inondazioni in Grecia, Turchia, Bulgaria e Brasile

Sarebbero almeno sette le vittime a causa di inondazioni in Grecia, Turchia, Bulgaria in seguito a precipitazioni piovose torrenziali, poi si parla anche di dispersi come ad esempio in Bulgaria oltre a danni a strade, ponti e interruzioni della fornitura di energia elettrica. In Grecia le autorità hanno avvertito a popolazione e turisti nelle aree più interessate dall'ondata di maltempo di rimanere e non si escludono altre piogge. Per quanto riguarda il Brasile un ciclone extratropicale caratterizzato da forti raffiche di vento e piogge torrenziali avrebbe causato almeno ventuno vittime e diversi dispersi nel sud del paese, particolarmente colpito lo stato del Rio Grande do Sul, poi tremilasettecento persone costrette a lasciare le proprie abitazioni e nella piccola città di Mucum quasi completamente inondata molte persone si sono rifugiate sui tetti in attesa dei soccorsi.

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Studio genomico climatico su antiche popolazioni

Un declino causato da un evento climatico estremo sarebbe stato rilevato da uno studio genomico su antiche popolazioni, almeno secondo le dichiarazioni di ricercatori che in termini figurati parlano di una specie di rilevante collo di bottiglia riguardo la popolazione; lo studio è stato effettuato analizzando le sequenze genetiche di oltre tremilacentocinquanta individui (fossili africani ed euroasiatici) da novecentotrentamila ed ottocentotredicimila anni fa e trovando corrispondenze con un forte cambiamento climatico in quel periodo. Difficile fare un raffronto diretto con la situazione attuale con oltre otto miliardi di individui che popolano il pianeta e le cui attività potrebbero portare molti individui e specie all'estinzione, ma si cerca di trovare ad esempio un rapporto in generale con la popolazione durante il Pleistocene.

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La Grecia non riesce a fronteggiare un incendio

Gli incendi che dal 19 agosto stanno divorando le foreste nelle regioni di Alexandroupolis ed Evros nel nord-est della Grecia vicino al confine con la Turchia preoccupano le autorità del paese che avrebbero rinforzato le squadre di pompieri che cercano con difficoltà di fronteggiare i roghi supportati da dieci aerei antincendio e sette elicotteri, anche forniti da altri paesi europei. Si parla complessivamente (considerando altri incendi) del più grande incendio nell'Unione Europea dal 2000 e vi sono degli ordini di evacuazione senza contare i danni con abitazioni e proprietà devastate, poi si indaga sull'origine dei focolai a quanto pare quasi sicuramente dolosi. I cambiamenti climatici con una prolungata ondata di calore seguita da forti venti avrebbero aggravato la situazione, ma non mancano da alcuni le critiche riguardo una preparazione poco adeguata in vista della stagione degli incendi.

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Un forte uragano si avvicina alla Florida

Le autorità della Florida avvertono la popolazione soprattutto quella che abita sulle coste a cui già sono giunti degli ordini di evacuazione per le zone più a rischio a tenersi pronti all'arrivo dell'uragano chiamato "Idalia" valutato di categoria tre-due e potenzialmente molto pericoloso. Dichiarato lo stato di massima allerta e si consiglia alle persone che saranno interessate dagli effetti estremi del forte vortice (formatosi nel Golfo del Messico come tempesta e che poi ha preso forza) di rifugiarsi da parenti; infatti, sarà difficile fronteggiare le raffiche di vento e le alte onde sulle coste. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia ancora allerte meteo in diverse regioni dopo l'ondata di forte maltempo che ha attraversato la penisola causando danni e disagi, ad esempio segnalate forti grandinate in Salento con chicchi di grandine grandi come arance.

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Proteggere le praterie di posidonia

Si stima che le praterie di posidonia abbiano perso il quattordici percento della loro estensione nel Mediterraneo, una perdita considerevole vista la grande capacità di questa pianta marina (spesso confusa con un'alga) nel catturare il biossido di carbonio e nel ruolo di rallentare l'erosione delle coste formando una specie di barriera naturale. Un turismo poco ambientalista, le ancore delle barche e l'inquinamento minacciano i prati di posidonia in senso figurato polmoni del Mediterraneo ed in questo modo tutto l'ecosistema. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo che ha interessato Lombardia e Liguria con danni e disagi, poi una tempesta chiamata "Idalia" nel Golfo del Messico che potrebbe interessare la Florida con forti raffiche di vento ed alte onde sulle coste.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/08/2023                         n:   5426      


Foreste tropicali ai limiti della soglia di calore

Le foglie delle foreste tropicali non riescono ad attuare la fotosintesi se le temperature sono eccessive e a quanto pare una piccola percentuale di foglie di canopie si sarebbero seccate avendo raggiunto il limite di quarantasette gradi Celsius dal momento che la parte superiore delle foglie si scalda più velocemente dell'aria e se le temperature nelle foreste tropicali dovessero surriscaldarsi di quattro gradi oltre i valori attuali è possibile lo scenario che tutte le foglie si secchino. Da segnalare altre emergenze naturalistiche come le inondazioni nel Punjab in Pakistan con circa centomila persone evacuate dai villaggi per le forti piogge monsoniche che interessano anche le coltivazioni , poi l'ondata di calore in molti paesi europei, ad esempio in Francia si parla di allerta rossa per temperature che raggiungono i quaranta gradi con grande stress per la vegetazione.

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Ondata di calore sull'Italia

Per gli effetti di un anticiclone di matrice africana che insiste da giorni sulla penisola italiana si stanno registrando temperature elevate soprattutto al Nord con record riguardo lo zero termico ad oltre cinquemilatrecento metri ed i ghiacciai in grande sofferenza con ritiro delle nevi perenni e ripercussioni su tutto l'ecosistema fino a valle. In Marmolada punte di caldo fino a diciotto gradi e sotto sorveglianza la zona dove nel luglio del 2022 si è staccato un seracco travolgendo degli escursionisti. Diciotto le città nel paese con bollino rosso a causa dell'ondata di calore (si parla di trentotto gradi Celsius per diverse grandi città) che secondo le previsioni meteo durerà fino a fine settimana quando dall'Inghilterra arriverà una perturbazione che probabilmente farà scendere molto le temperature; nel frattempo bisognerà cercare di tutelare le persone più fragili.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/08/2023                         n:   5421      


Un uragano si avvicina a Messico e California

Si teme che l'uragano "Hilary" di categoria quattro caratterizzato da picchi di vento a quasi duecentoquindici chilometri orari e forti precipitazioni piovose possa causare inondazioni sulle coste del Messico nella Baja California e Sud California; poi anche sulle coste ovest degli Stati Uniti, Nevada ed Arizona che recentemente sono state interessate da forti ondate di calore (mentre alcuni dicono che nell'estate 2023 è cambiato qualcosa a causa dei cambiamenti climatici). Le autorità del Messico ad esempio avvertono per la città di Tijuana nelle zone a rischio di raggiungere rifugi temporanei e alle attività di tenersi pronti all'arrivo del forte vortice. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche gli incendi che stanno bruciando velocemente la vegetazione presso Kelowna in British Columbia in Canada, si parla di stato di emergenza ed ordini di evacuazioni.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/08/2023                         n:   5419      


Evacuazioni per incendi nel nord-ovest del Canada

Per il Canada il problema degli incendi fuori controllo continua a preoccupare le autorità che hanno dichiarato lo stato di emergenza per i Territori a Nord-Ovest e cominciano le evacuazioni dalla loro capitale regionale Yellowknife dal momento che le fiamme stanno avanzando velocemente e si parla di una minaccia reale per la città (non proprio immediato essendo il fronte degli incendi a diciassette chilometri, ma senza piogge nei prossimi giorni potrebbe raggiungere la città). Forti venti alimentano le fiamme in ampie aree vicine all'Artico ed anche comunità di indigeni hanno ricevuto l'ordine di evacuazione e per alcune popolazioni è la seconda volta in mesi recenti che devono abbandonare le loro abitazioni. In tutto il Canada si parla di quasi millecento incendi inclusi gli oltre duecentotrenta nei Territori a Nord-Ovest, quattro le vittime quest'anno e tredici milioni e mezzo gli ettari di vegetazione bruciati.

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Forti piogge monsoniche nell'Himalaya in India

Precipitazioni piovose torrenziali avrebbero interessato l'Himalaya in India ed in particolare l'Himachal Pradesh, si parla di oltre cinquanta vittime, dispersi, abitazioni e strade distrutte; poi i soccorritori scavano in una zona coperta di detriti e fango dove si teme che possano essere rimaste intrappolate delle persone. I ricercatori dicono che anche se forti piogge monsoniche sono tipiche in questo periodo in India i cambiamenti climatici le rendono più frequenti e violenti. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che in Italia un nubifragio ha fatto esondare il torrente Frejus a Bardonecchia in Piemonte causando danni rilevanti, poi in Giappone un forte vortice (un tifone degradato) ha interessato in parte Osaka e Kobe con forti raffiche di vento, piogge torrenziali ed alte onde sulle coste con conseguenti disagi, interruzioni di forniture elettriche e cancellazioni di voli aerei.

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Un tifone interessa la Corea del Sud

Dopo aver interessato il Giappone con forti precipitazioni piovose il tifone "Khanun" ha raggiunto le coste a sud-est della Corea del Sud e interessato in particolare la provincia Gyeongsang e l'isola Jeju, si parla di diecimila persone evacuate per precauzione ed oltre trecentocinquanta voli aerei cancellati, diversi eventi ed attività sospesi; poi il forte vortice potrebbe interessare anche la Corea del Nord e la sua capitale Pyongyang (dove sono stati preparati sacchi di sabbia). Da segnalare spostando l'attenzione alle Hawaii, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza, che è aumentato ad oltre cinquanta il bilancio delle vittime degli incendi devastanti alimentati dai cambiamenti climatici che hanno reso la vegetazione piuttosto secca e da folate di vento dovute all'uragano "Dora"; la città di Lahaina ad esempio dovrà essere quasi tutta ricostruita e gli abitanti sono stati in gran parte evacuati.

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Incendi in Portogallo favoriti da ondata di calore

Squadre di pompieri sono impegnate a fronteggiare tre fronti di fuoco in Portogallo di cui il più grave nel sud-ovest del paese presso la città di Odemira dove circa millequattrocento persone erano state evacuate e per precauzione anche un campeggio, si parla di incendi favoriti dalle alte temperature che superano i quaranta gradi Celsius ed anche nella vicina Spagna si susseguono giornate davvero molte calde (e non mancano gli incendi). La città di Santarem che si trova a circa ottanta chilometri dalla capitale del Portogallo Lisbona ha fatto registrare una temperatura di quasi quarantasei gradi e mezzo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che si è salito a sei il bilancio delle vittime delle alluvioni che recentemente hanno interessato la Slovenia, rilevanti anche i danni con masse di detriti accumulatisi ancora da togliere.

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Inondazioni nel nord della Cina

Sarebbero almeno dieci le vittime e diciotto i dispersi nel nord della Cina ai confini di Russia e Corea del Nord a causa pi precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti inondazioni, poi si parla di seicentomila residenti nell'area di Baoding (che conta una popolazione di undici milioni e mezzo di individui e si trova a circa centocinquanta chilometri da Pechino) evacuati in zone a rischio; quindi il bilancio delle vittime di recenti inondazioni nel paese è salito ad oltre trenta persone. Allerta rossa anche a Pechino per eventuali rischi geologici come ad esempio frane causate dall'ondata di maltempo. Nel frattempo continuano le operazioni di pulizia dalle masse di fango e detriti che si erano accumulate nelle strade del paese trasformate in fiumi nelle zone colpite ultimamente da inondazioni e disastri geologici considerando anche che in precedenza molte delle stesse aree erano state interessate da ripetute ondate di calore.

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Tel:   338 1809310          Data:    07/08/2023                         n:   5408      


Un tifone interessa il Giappone

Sarebbero almeno due le vittime in Giappone per il passaggio del tifone chiamato "Khanun", si parla anche di diversi feriti e centinaia di migliaia di utenze rimaste senza fornitura di energia elettrica oltre ad evacuazioni e disagi per la popolazione, particolarmente colpita da violente raffiche di vento la famosa città turistica di Okinawa molto frequentata in piena estate. Secondo le previsioni meteo il vortice si dirige verso la Cina (recentemente interessata dal forte tifone "Doksuri" che ha causato notevoli danni e che precedentemente aveva danneggiato le coltivazioni di riso nelle Filippine), ma potrebbe cambiare direzione interessando ancora il Giappone. Da segnalare spostando l'attenzione alla Corea del Sud le alte temperature che stanno causando disagi nel paese e avrebbero causato almeno sedici vittime mentre le autorità avvisano la popolazione di cautelarsi.

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Stagione degli incendi senza fine in Canada

In Canada sono stati superati ripetutamente record di aree interessate da incendi in British Columbia (dove le autorità ultimamente hanno ordinato con urgenza nuove evacuazioni) e in Alberta con centinaia di focolai ancora attivi e siamo solo a metà estate tanto che i ricercatori dicono che ci sono ancora mesi per quella che viene chiamata stagione degli incendi che potrebbe anche non avere più una fine; poi ad esempio in California si parla di "anno del fuoco" a causa della prolungata devastazione causata da incendi incontrollabili. Gli effetti della corrente globale "El Nigno" con temperature in genere in media più alte e tendenza alla siccità con vegetazione più secca potrebbero aggravare la situazione. E' necessaria una migliore organizzazione dei pompieri anche per evitare gravi infortuni con attrezzature adeguate alle mutate condizioni climatiche ed aerei antincendio più grandi.

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Difficoltà a contenere le emissioni globali

Le dichiarazioni riguardo le emissioni globali ultimamente sono contrastanti dopo che non è stato raggiunto un accordo su diversi punti per la riduzione dell'utilizzo dei combustibili fossili previsti in preparazione della prossima conferenza sui cambiamenti climatici COP28, specialmente riguardo al carbone, favorendo il passaggio alle energie rinnovabili; infatti, pur ammettendo a livello globale la gravità senza precedenti della situazione con temperature record, catastrofi, incendi devastanti non si riesce a superare l'ostacolo ad esempio rappresentato da grandi produttori petroliferi. Bisogna prima risolvere a quanto pare interessi di singoli paesi prima di poter agire a livello globale, ma il tempo per intervenire si sta esaurendo rapidamente ed i fenomeni estremi stanno diventando sempre più frequenti ed imprevedibili con conseguenze disastrose su tutto l'ecosistema.

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Da surriscaldamento globale a bollitura globale

Le temperature medie globali stanno talmente aumentando a causa dell'utilizzo incontrollato dei combustibili fossili che si parla del passaggio dall'era del surriscaldamento globale a quella di bollitura globale; infatti, dopo che il mese di giugno è stato il più caldo mai registrato ora quello di luglio pare sia destinato a batterlo, poi le temperature dei mari stanno raggiungendo picchi decisamente poco salutari per l'ecosistema come ad esempio sta accadendo in Florida negli Stati Uniti dove recentemente sono stati monitorati trentotto gradi Celsius. Le vitali correnti marine globali potrebbero collassare entro la metà del secolo a causa degli squilibri delle temperature con conseguenze pesanti riguardo il rialzo dei mari e l'intensificarsi dei fenomeni estremi anche se si tratta solo di modelli climatici simulati con tempi ed effetti reali difficilmente prevedibili, in ogni caso molto preoccupanti.

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Incendi e gran caldo al Sud in Italia

Degli incendi nel palermitano avrebbero causato tre vittime, millecinquecento le persone evacuate e disagi per la popolazione alle prese con aria irrespirabile per il fumo e il gran caldo, poi si parla di alcuni voli aerei cancellati all'aeroporto di Palermo. Una vittima anche in Calabria a causa degli incendi mentre in Puglia circa duemila persone sono state evacuate. Polemiche sulla carenza di aerei antincendio per fronteggiare i roghi poi vi sono altre emergenze in Sicilia come ad esempio zone prive della fornitura di acqua potabile presso Palermo che richiederebbero interventi risolutivi. Da segnalare spostando l'attenzione alla Grecia tre vittime a causa degli incendi che stanno da giorni bruciando la vegetazione di alcune isole mentre i ricercatori fanno notare come il Mediterraneo stia diventando in termini figurati una specie di epicentro di effetti estremi collegabili ai cambiamenti climatici.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/07/2023                         n:   5398      


Incendi fuori controllo a Rodi in Grecia

Un fronte di fuoco lungo quasi dieci chilometri avanza bruciando la vegetazione della famosa isola turistica di Rodi in Grecia, si parla di venti-trentamila persone evacuate mentre la cenere degli incendi piove sui turisti spaventati a volte salvati su barche dalle spiagge; poi ci sarebbero alberghi ed abitazioni bruciate mentre gli operatori turistici avvertono di cambiare meta non recandosi sull'isola. I pompieri in difficoltà per fronteggiare incendi che durano da giorni favoriti dal vento e dalla vegetazione piuttosto secca dicono che molti focolai sono incontrollabili (..incendi con evacuazioni anche a Corfù). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i rilevanti danni in Italia dell'ondata di maltempo al Nord caratterizzata da grandinate record, forti folate di vento che hanno sradicato alberi secolari ed il caldo opprimente a Sud tanto che a volte vi sono stati anche problemi causati dall'asfalto rovente.

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Tel:   338 1809310          Data:    24/07/2023                         n:   5396      


Piogge persistenti nel Maharashtra in India

Sarebbero almeno quattro le vittime per una frana causata da precipitazioni piovose persistenti nello stato Maharashtra ad ovest India, poi ci sono forse un centinaio di persone rimaste sepolte in questa zona montuosa dell'Irshalwadi a circa sessanta chilometri da Mumbai interessata dalla frana. I soccorritori scavano fra i detriti (a volte a mani nude in profondità) in condizioni difficili mentre continua a piovere per cercare i dispersi a valle rispetto alla montagna; si parla anche di scuole chiuse nel Maharashtra, strade inondate e corse ferroviarie cancellate. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'allarmante aumento delle temperature del mar Mediterraneo oltre al crescente rialzo dei suoi livelli con effetti negativi per tutto l'ecosistema e ad esempio calo del pescato e rischi di salinizzazione dei terreni.

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Record di temperatura nello Xinjiang in Cina

I dati monitorati da una stazione meteorologica nel villaggio di Sanbao presso la città di Turpan nella regione dello Xinjiang nel nord-ovest della Cina avrebbero evidenziato un record di temperatura di oltre cinquantadue gradi Celsius, si tratta di quasi due gradi in più del precedente record del luglio 2017 e quindi un caldo davvero poco salutare che focalizzano l'attenzione sui cambiamenti climatici e su conseguenti eventi estremi correlati oltre al pesante danno alla biodiversità. Le autorità invitano lavoratori e studenti di stare a casa e poi dei mezzi spruzzano acqua in modo da contenere le temperature nelle zone colpite da picchi di temperatura che rendono roventi anche le caratteristiche rocce rossastre che circondano la zona luoghi e che attirano turisti; poi il paese è anche interessato da un forte vortice ciclonico che si sta dirigendo verso il Vietnam.

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Ondate di calore in Europa, Stati Uniti e Cina

Registrate alte temperature in diversi paesi europei come Grecia, Italia, Francia, Germania, Spagna e Polonia e secondo le previsioni meteo ci si aspetta record di caldo con picchi anche di quarantotto gradi in zone interne di isole come la Sicilia e Sardegna, forse fra le più alte mai registrate in Europa. In Marocco nel nord Africa si parla di allerta rossa, poi negli Stati Uniti alcuni stati come Texas, California, Nevada e soprattutto Arizona la popolazione è messa a dura prova da temperature che possono causare rischi seri salute agli anziani (molto alte le temperature del mare monitorate nelle coste sud della Florida con conseguenze in generale sul clima e di tutto l'ecosistema). In Cina una grande azienda di produzione energetica segnala un record di consumi in un giorno a causa dell'uso di dispositivi di refrigerazione, poi gran caldo anche a Pechino.

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Caldo in Italia, inondazioni negli Stati Uniti

Un'ondata di calore di matrice africana sta colpendo l'Italia con picchi di temperatura anche superiori ai quaranta gradi Celsius in zone interne della Sardegna, si parla di una vittima a Lodi in Lombardia (poi bambini che cercavano refrigerio in una vasca per l'irrigazione a Manfredonia in Puglia) molte chiamate per malori da caldo e disagi per la popolazione. Nell'estate del 2022 si stima che oltre sessantunmila persone abbiano perso la vita a causa di ondate di caldo rovente e quindi bisognerebbe pianificare iniziative per mitigare gli effetti sul territorio della canicola. Per quanto riguarda gli Stati Uniti delle inondazioni stanno interessando il Vermont e le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza, mentre sono ai limiti i livelli di una diga presso Montpelier; diversi gli stati nel nord-est alle prese recentemente con nubifragi con una vittima nello stato di New York.

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Frane in Brasile, Indonesia e Cina

Sarebbero quattordici le vittime presso Recife nel nord-est del Brasile nello stato di Pernambuco per il crollo di un edificio a causa di forti precipitazioni piovose, Recife è una grande città costiera che conta un milione e mezzo di abitanti che è ultimamente e stata interessata da forti piogge per giorni. In Indonesia si parla di tre vittime nella reggenza di Lumajang in East Java per una frana costituita da detriti fangosi e materiale vulcanico provenienti dal Monte Semeru, diversi ponti sono stati seriamente danneggiati, seicento le persone costrette a lasciare le proprie abitazioni. Per quanto riguarda la Cina una frana avrebbe fatto crollare un tratto di autostrada in costruzione nella provincia di Hubei causando una vittima e sette dispersi, il paese è stato interessato per settimane da ondate di maltempo caratterizzate da forti precipitazioni piovose con nubifragi intervallate da ondate di calore.

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Maltempo in Cina, Vietnam e Olanda

Un'ondata di maltempo caratterizzata da nubifragi, grandinate, prolungate forti precipitazioni piovose con conseguenti inondazioni sta interessando da giorni la Cina, ci sarebbe una vittima nel nord del paese oltre a danni alle infrastrutture, ai raccolti, agli allevamenti; poi si parla di una vittima e due dispersi in Mongolia e alcune vittime anche nel Sichuan. Nello Yunnan strade trasformate in torrenti hanno trascinato auto e causato notevoli disagi alla popolazione, danni nello Xiangxi a migliaia di ettari di coltivazioni. In Vietnam una fra causata da forti piogge avrebbe causato due vittime oltre a vari danni nella provincia Ha Giang nel nord del paese, mentre per quanto riguarda l'Olanda la tempesta "Poly" ha sradicato alberi ed Amsterdam ostacolato partenze ed atterraggi di aerei nell'aeroporto di Schiphol, poi pare si diriga verso Danimarca e Germania.

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Danni crescenti per incendi alle foreste del Canada

Si stima che solo l'incendio chiamato "Donnie Creek" in Canada abbia bruciato oltre cinquemilasettecento chilometri quadrati di vegetazione della British Columbia, poi secondo alcuni dopo la fine dell'incendio ci potrebbe essere una corsa commerciale al legname bruciato (utile ad esempio per fabbricare pellets e polpa di cellulosa) peggiorando ulteriormente il paesaggio e quindi con ulteriori danni all'ecosistema. Ci sono molti più fulmini che innescano gli incendi per i cambiamenti climatici causati dall'uomo oltre ad un anomalo surriscaldamento che li favorisce e non si esclude che potrebbero continuare per settimane o forse fino alla fine della stagione degli incendi. La foresta boreale è difficile che possa ricrescere come prima nelle aree bruciate perché sono cambiate le condizioni climatiche e sarà sostituita da altro tipo di vegetazione con un danno al meccanismo di cattura e immagazzinamento del carbonio.

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Caldo a sud e fumo a nord-ovest degli U.S.A.

Sarebbero almeno tredici le vittime nel sud degli Stati Uniti a causa dell'ondata di calore che in particolare sta interessando ad esempio da due settimane delle contee in Texas vicino ai confini con il Messico; poi si parla di picchi di temperatura a quarantotto gradi Celsius e problemi ad Houston, città di due milioni e trecentomila abitanti che deve fronteggiare il caldo con centri climatizzati, per le alte temperature anche con danni ai marciapiedi. Per quanto riguarda il nord-ovest il fumo che proviene dagli incendi incontrollabili delle vegetazione in Canada (che raggiunge anche Portogallo e Spagna attraversando l'oceano tale è l'intensità del fenomeno) sta rendendo scarsa la qualità dell'aria con New York e Philadelphia immerse nella fuliggine ed aria insalubre. Alcuni dicono che gli incendi potrebbero durare ancora mesi alimentati in parte dai cambiamenti climatici.

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Emissioni record in Canada a causa degli incendi

Quasi seicento milioni di tonnellate di biossido di carbonio sono state emesse nell'atmosfera a causa delle centinaia di incendi che hanno divorato la vegetazione del Canada da maggio, almeno secondo le rilevazioni atmosferiche che evidenziano come siano equivalenti all'ottantotto percento di tutte le fonti di gas ad effetto serra calcolate insieme nel 2021 del paese; il precedente record era stato monitorato nel 2014 con oltre cinquecento milioni di tonnellate di CO2. I pompieri attualmente devono fronteggiare quasi cinquecento focolai oltre la metà dei quali classificati come fuori controllo a causa di una serie di fattori dovuti ai cambiamenti climatici come alte temperature e secchezza della vegetazione e la qualità dell'aria a Montreal sarebbe risultata recentemente la peggiore al mondo, poi settantacinque milioni di persone in ampie aree anche fuori dai confini Canada devono respirare aria di scarsa qualità.

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Proposte su una tassa sulle emissioni marittime

La proposta avanzata dalle autorità francesi riguardo una tassa globale sulle emissioni marittime in modo da fronteggiare i cambiamenti climatici e la povertà è in discussione anche se per il momento non è stato raggiunto un accordo, ma si parla di una riforma della finanza internazionale nei prossimi due anni con la dichiarazione che essendo un settore dell'economia non ancora tassato non vi sono giustificazioni perché non lo sia. Si stima che il tre percento delle emissioni di gas serra siano dovute al settore marittimo e si teme che per il 2050 questa quota possa crescere significativamente. Alcuni ambientalisti dicono che non vi può essere giustizia climatica senza che gli inquinatori paghino una tassa, poi in passato si parlava di poca chiarezza sul tipo di combustibili utilizzati per il trasporto marittimo, spesso di qualità molto bassa con alte emissioni di inquinanti nell'ambiente.

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Rapida fusione dei ghiacciai himalayani

I picchi di temperatura sempre più elevati a causa del surriscaldamento globale stanno causando la rapida fusione dei ghiacciai della catena dell'Hindu Kush ad un ritmo inaspettato, si stima dal 2011 al 2020 del sessantacinque percento più veloce rispetto alle decadi precedenti con pesanti conseguenze sull'approvvigionamento idrico di duecentoquaranta milioni di persone nelle regioni montuose e altri un miliardo e seicentocinquanta milioni nelle vallate dei fiumi a valle. Questi ghiacciai alimentano dieci dei maggiori sistemi fluviali al mondo come Ganges, Indus, Fiume Giallo, Mekong ed Irrawaddy e quindi miliardi di persone dipendono da essi. Perdere questa criosfera a bassa temperature a causa delle emissioni umane incontrollate di gas ad effetto climalteranti significa un grave danno a tutto l'ecosistema globale e bisogna attivarsi velocemente per prepararsi a cambiamenti climatici rilevanti.

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Un ciclone sferza il sud del Brasile

Un ciclone sferza il sud del Brasile Sarebbero almeno undici le vittime e venti i dispersi a causa di un ciclone extra-tropicale che ha colpito lo stato a sud del paese del Rio Grande do Sul con precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti allagamenti, particolarmente colpita dal forte vortice la città di Caraa che conta una popolazione di ottomila persone e le autorità dicono che bisogna individuare le persone in difficoltà ed organizzare i soccorsi; poi si parla di allerte per eventuali frane in diverse aree interessate dal ciclone. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche diverse vittime in India a causa di un'ondata di calore e l'iniziativa presa in Svizzera per soddisfare le richieste della popolazione di favorire l'utilizzo delle fonti di energia rinnovabile abbandonando le fonti fossili con l'obiettivo di emissioni zero entro il 2050.

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Risanare le coste degli Emirati Arabi con mangrovie

Le foreste tropicali di mangrovie possono crescere in ambienti inospitali e consentono di limitare l'erosione costiera proteggendo il territorio da inondazioni e tempeste, si tratta di un complesso ecosistema ancorato alla fanghiglia salata sott'acqua che consente la sopravvivenza ad un innumerevoli forme di vita che cattura grandi quantità di biossido di carbonio. Iniziative per piantare lungo le coste degli Emirati Arabi Uniti migliaia di piante della specie Avicennia Marina considerata speciale per le sue caratteristiche di resistenza ad alte temperature e di elevata salinità sono già state avviate da tempo e si pensa di piantarne altre cento milioni entro il 2030 per arrivare a catturare quarantatremila tonnellate di CO2 all'anno; il paese ospiterà la COP28 in dicembre. Le mangrovie oltre a consentire in genere a risanare l'ambiente stabilizzano ed equilibrano l'ecosistema.

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Fronte di fuoco si avvicina a una città canadese

Un incendio incontrollabile di vaste dimensioni, circa duecentotrenta chilometri quadrati, che sta divorando la vegetazione nel nord-est della British Columbia si sta avvicinando alla città canadese di Tumbler Ridge, si parla di oltre duemila ordini di evacuazione ed operazioni in corso di protezione delle strutture con le fiamme e colonne di fumo che rendono l'aria irrespirabile a circa tre chilometri di distanza anche se molto dipende dalla direzione del vento che potrebbe far deviare l'imponente fronte di fuoco e da eventuali piogge. Nel frattempo spostando l'attenzione agli Stati Uniti prosegue l'allerta a New York e Washington a causa della bassa qualità dell'aria sempre a causa degli incendi fuori controllo in Canada ed alcuni dicono che respirare il particolato sottile per giorni può contaminare il flusso sanguigno con inquinanti quindi è opportuno tutelarsi con mascherine FFP2.

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Haiti alle prese con inondazione e terremoto

Dopo essere stata interessata da un'inondazione che avrebbe causato oltre cinquanta vittime e centoquaranta feriti, Haiti è stata scossa da un sisma quantificabile di magnitudo 4.9 con epicentro presso la città costiera di Jeremie ad una profondità di dieci chilometri nell'ovest dell'isola; si parla di almeno quattro vittime, trentasei feriti, poi panico fra la popolazione che si è riversata per le strade. Alcuni lamentano di non aver rifugi dove recarsi dovendo far fronte anche all'inondazione che ha reso oltre trentunmila case inagibili, danneggiando alcune strade e con oltre tredicimila sfollati. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che si stima che i ghiacci artici si fonderanno molto prima del previsto a causa di un effetto serra ormai irreversibile anche riuscendo a mantenere le temperature globali entro un grado e mezzo Celsius di aumento.

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Frana nel Sichuan in Cina e maltempo in Giappone

Sarebbero quattordici le vittime e cinque i dispersi a causa di una frana nel sud-ovest della provincia del Sichuan in Cina in una zona montagnosa presso la città di Leshan che è stata interessata da forti precipitazioni piovose nei giorni scorsi, squadre di soccorritori stanno ancora operando nell'area colpita. Per quanto riguarda il Giappone si parla di una vittima oltre a disagi, cancellazioni di collegamenti ferroviari ad alta velocità ed interruzioni della fornitura energetica a causa della tempesta tropicale "Mawar" un forte vortice che inizialmente era stato classificato come super tifone, poi ha perso potenza rimanendo piuttosto pericoloso e le autorità hanno diramato avvisi alla popolazione di fare molta attenzione ad eventuali frane, al livello dei fiumi ed alluvioni; precedentemente oltre un milione di persone dovevano tenersi pronte all'evacuazione.

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Attesa per analisi acqua del mare in Emilia Romagna

Mentre sul territorio dell'Emilia Romagna ancora alle prese con la devastante alluvione proseguono con idrovore le operazioni di pompaggio di enormi quantità di acqua in parte contaminata da scarichi fognari e residui chimici verso i corsi d'acqua si attende l'analisi di balneabilità dell'acqua del mare, si parla di preoccupazioni sulla stagione turistica riguardo eventuali disdette delle prenotazioni. Le autorità hanno esteso l'allerta (ora gialla) a causa di possibili frane perché il terreno è intriso d'acqua ed instabili; davvero gravi i danni ad agricoltura ed allevamento con conseguenze che si estenderanno per anni. Da segnalare spostando l'attenzione alla Lombardia una tromba d'aria sul Lago Maggiore che ha fatto affondare un natante da turismo, si parla di quattro vittime.

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Attesa per nuove regole contro plastica usa e getta

Le basi per pianificare nuove regole per mettere al bando la plastica usa e getta sono in discussione a Parigi con la partecipazione di Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Canada con l'obiettivo di raggiungere per il 2040 un inquinamento zero da produzione di plastica. Si stima che nel 2019 siano stati prodotti quattrocentosessanta milioni di tonnellate di materiale plastico e in pratica in venti anni è raddoppiata con previsioni che la produzione potrebbe triplicare entro il 2060 senza intervenire. Tue terzi della plastica finisce nell'ambiente dopo essere stata utilizzata poche volte o una sola e meno del dieci percento è riciclata, spesso viene bruciata in modo non corretto inquinando l'aria. La microplastica entra nella catena alimentare ed ormai si può rilevare ad esempio nella placenta ed anche con un normale prelievo di sangue.

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Evitare frazioni di grado di surriscaldamento globale

I modelli climatici avvertono che nei prossimi cinque anni sarà probabile superare la soglia del grado e mezzo Celsius di aumento delle temperature globale, si tratta dell'ennesimo allarme riguardo le conseguenze sul pianeta di questo surriscaldamento provocato dalle emissione incontrollate provenienti dalle attività umane, sul suo equilibrio e sulla biodiversità e di come ogni frazione di grado in più possa costituire una differenza significativa per vaste aree; quindi per evitare effetti catastrofici è necessario un rapido passaggio alle energie rinnovabili. A quanto pare oltre al Costa Rica dove il cento per cento dell'energia proviene da fonti rinnovabili anche la Danimarca nonostante sia produttore di combustibili fossili è intenzionata ad investire in pale eoliche nel Mare del Nord, di grandi dimensioni con una nuova tecnologia, per una veloce transizione alle rinnovabili.

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Ancora allerta rossa in Emilia Romagna

Non cessa l'emergenza in Emilia Romagna dopo l'alluvione che ha danneggiato circa cinquemila aziende soprattutto del settore ortofrutticolo e nella regione rimane allerta rossa dove non cessano le precipitazioni piovose mentre si cerca calcolare i danni che sono davvero rilevanti, si parla di una devastazione paragonabile in modo figurato ad una specie di tsunami che ha investito vaste aree spazzando via tratti di strade, facendo franare colline, formando cumuli di detriti. Quattordici le vittime, trentamila gli sfollati, decine di migliaia di abitazioni rimaste senza fornitura di energetica e a volte anche di acqua potabile, con difficoltà di comunicazione ed intere zone completamente isolate e forti disagi per la popolazione, poi a quanto pare in provincia di Ravenna a volte scarseggiano cibo ed acqua. Diverse anche le allerte meteo in alcune regioni per l'ondata di maltempo che interessa il paese.

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Difficoltà in Emilia Romagna per l'alluvione

Dopo che ventuno fiumi sono esondati per la rottura degli argini in Emilia Romagna a causa di precipitazioni piovose torrenziali da clima tropicalizzato con conseguente alluvione e inondazioni di vaste aree che avrebbero causato tredici vittime, alcuni dispersi ed oltre tredicimila sfollati, o forse ventimila, si parla ancora di allerta rossa; poi le previsioni meteo annunciano piogge su Marche e Abruzzo dove il livello dei fiumi è già molto alto. Le autorità avvertono di fare attenzione alle frane e non mettersi in condizioni di pericolo dal momento che improvvisamente potrebbero trovarsi travolti dall'acqua, fango o terreno franoso (alcune persone hanno raccontato come sono riuscite a salvarsi in modo fortunoso). Si stima che in Emilia Romagna in due settimane si siano concentrate le precipitazioni di sette mesi per effetto di cambiamenti climatici sempre più evidenti anche se non mancano le polemiche in qualche caso per la mancata messa in sicurezza di zone più volte segnalate per alto rischio di dissesto idrogeologico.

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Forte ciclone sferza il Myanmar

Sarebbero almeno tre le vittime e migliaia gli sfollati in Myanmar a causa di un forte ciclone chiamato "Mocha" che prima di sferzare il paese aveva causato danni e feriti sull'isola di S. Martin in Bangladesh. Si parla di interruzioni di fornitura elettrica in zone del Myanmar e trasformatori elettrici danneggiati, torri per la trasmissione del segnale telefonico cadute oltre a barche affondate; particolarmente colpita la città costiera di Sittwe. Le autorità hanno inviato aiuti, cibo e medicine per fronteggiare l'emergenza, poi i ricercatori avverto che mare più caldo a causa del surriscaldamento del pianeta e vento che tende ad amplificare il fenomeno se spira in una determinata direzione potrebbe intensificare questi vortici e farli durare per periodi maggiori con conseguenze devastanti soprattutto in zone costiere molto popolate.

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Acqua sprecata per frutti tropicali in Spagna

Per sostenere le coltivazioni di avocado e mango in Spagna che richiedono grandi quantità di acqua gli agricoltori sono costretti ad utilizzare le ultime riserve d'acqua del paese alle prese con una grave siccità ed alte temperature che tendono a far seccare il terreno, si parla di ventisei arresti per allacciamenti illegali alla rete idrica e poi in quattro anni di investigazioni duecentocinquanta fra pozzi e varie perforazioni per captare il prezioso liquido dalla falda. Andalusia (nota per le coltivazioni di fragole) e Donana sarebbero fra le aree più colpite in Spagna dalla siccità ed usi idrici illegali con conseguenze sulla biodiversità. Alcuni lamentano come ad esempio in Catalogna la mancanza di interventi pubblici per aiutare il settore agricolo duramente colpito dalla siccità a fronteggiare l'emergenza e molti bacini hanno raggiunto il minor livello di riempimento dal 1990.

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Inondazioni per intense piogge in Congo

Sarebbero almeno centosettantasei le vittime di inondazioni che recentemente hanno interessato vaste aree ad est della Repubblica Democratica del Congo a causa di intense precipitazioni piovose e nubifragi con conseguenti torrenti impetuosi di fango e detriti che hanno distrutto edifici, particolarmente colpiti i villaggi di Bushushu e Nyamukubi nel territorio di Kalehe nel sud della provincia de Kiwu. Si parla di persone costrette a dormire all'aperto mentre scuole ed ospedali risultano inagibili mentre i soccorritori devono fronteggiare situazioni penose. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore che ha colpito il Vietnam facendo registrare un record di oltre quarantaquattro gradi Celsius nella provincia nel nord-centro del paese di Thanh Hoa a causa della combinazione di due fattori, calda bassa pressione proveniente da ovest e forte vento di Foehn.

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Inondazioni in Ruanda per piogge torrenziali

Sarebbero almeno centoventinove le vittime in aree a ovest e a nord del Ruanda a causa di precipitazioni piovose torrenziali iniziate la settimana scorsa e conseguenti inondazioni, per un bilancio ancora provvisorio perché le vittime continuano ad aumentare e secondo le autorità potrebbe essere il peggiore disastro registrato in anni recenti tenendo conto di un periodo di tempo così breve. Le previsioni annunciano altre piogge con allerta per la popolazione, poi già in passato erano state avvisate le persone che vivevano in aree ad alto rischio idrogeologico di trasferirsi in zone più sicure dal momento che da gennaio ad aprile per fenomeni climatici estremi erano state contate sessanta vittime, distrutte oltre milleduecento abitazioni e danneggiati duemila ettari di coltivazioni; poi si parla di forti precipitazioni piovose anche in Uganda con tre vittime la settimana scorsa.

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Caldo anomalo in Spagna quasi estivo

Le autorità spagnole avrebbero pianificato degli interventi per fronteggiare l'ondata di caldo anomalo con previsioni che avvertono che le temperature potrebbero superare i trentotto gradi Celsius con valori tipici della stagione estiva a causa di masse di aria calda e secca provenienti dal Nord Africa. L'anno scorso per la Spagna è stato l'anno più caldo da quando nel 1961 i picchi di calore sono monitorati ed il sesto più secco nonostante la presenza della corrente globale chiamata "La Nigna" che tende ad abbassare le temperature globali. Si parla poi di problemi per sostenere l'agricoltura ad esempio riguarda il raccolto delle olive che potrebbe essere molto penalizzato dalla siccità; infatti,sono disponibili solo la metà delle riserve idriche di solito disponibili (ventisette percento del territorio è in emergenza) e sono stati chiesti dei fondi all'Unione Europea per sostenere il settore.

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Ondata di calore in India

Sarebbero decine le vittime per un'ondata di calore che sta interessando ampie zone dell'India, le previsioni meteo avvertono che il paese potrebbe continuare ad essere investito da ondate di calore con temperature insopportabili per la popolazione e le autrorità anche se hanno pianificato un piano per fronteggiare l'emergenza in realtà difficilmente potranno superare le difficoltà che derivano da un territorio in cui la pressione di una crescente popolazione umana è quasi insostenibile. Su queste argomentazioni sono variegate le opinioni ed in passato alcuni dicevano che il pianeta può ospitare almeno sedici miliardi di persone, mentre altri parlano di sesta estinzione di massa a causa anche dell'aumento incontrollato della popolazione umana e stiamo perdendo biodiversità ad un ritmo mai visto nella storia; poi con la cementificazione del territorio viene a mancare un salutare equilibrio dell'ecosistema.

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Scoperta una barriera corallina alle Galapagos

Una barriera corallina lunga circa due chilometri sarebbe stata scoperta alle isole Galapagos a quattrocento metri di profondità al largo dell'Ecuador, si tratta del prima volta che i ricercatori possono osservare un'incontaminata barriera corallina con caratteristiche dei primordi della vita sul pianeta con cinquanta percento di coralli in buona salute, tanto da far affermare che le Galapagos si rivelano ancora sorprendenti anche se già si conosceva una barriera (chiamata Wellington) al largo dell'isola di Darwin che aveva ben resistito agli effetti distruttivi sui coralli della corrente globale "El Nigno" del 1982 e 1983. Questa scoperta è importante a livello globale perché molti sistemi marini nelle profondità sono degradati e questi coralli esaminati sono antichi di diverse migliaia di anni anche se non mancano altri problemi sotto l'aspetto naturalistico alle Galapagos.

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Castori visti come costruttori di ecosistemi

Vecchie dighe artificiali potrebbero essere sostituite o riparate da quelle naturali costruite da castori, almeno secondo ricercatori canadesi che li considerano ingegneri dell'ecosistema facendo aumentare la biodiversità ed un salutare ambiente umido con effetti naturalistici positivi a largo raggio oltre a costituire utili riserve d'acqua vitali. Si tratta di progetti ancora nella fase di pianificazione usando modelli di dati monitorati per individuare le aree dove concentrare gli sforzi ad esempio dove dighe vecchie di decenni mostrano segni di cedimento facendo riprodurre opportunamente i castori e controllando il livelli d'acqua delle dighe. Sempre in Canada cambiando argomento alcuni dicono di imitare gli svedesi che hanno ridotto le emissioni inquinanti sostituendo le caldaie per riscaldare le case alimentate con combustibili fossili con pompe di calore (alimentate da energia ricavata da fonti sostenibili).

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Canada indaga su linee elettriche e influenza aviaria

Difficoltà in Canada a ripristinare le linee elettriche danneggiate durante la recente ondata di maltempo caratterizzata da una tempesta di pioggia gelida, si parla di un'altra vittima (armeggiava con un generatore nel garage) ed undici persone intossicate da monossido di carbonio sprigionato da barbecue alimentati a carbone per riscaldarsi. Le autorità avvertono di fare attenzione all'uso dei barbecue per scaldarsi e per cucinare in assenza di energia elettrica anche perché è difficile accorgersi del pericolo, mentre alcuni dicono che bisognerebbe mettere in sicurezza le linee elettriche per evitare che si verifichino di nuovo disservizi. Per quanto riguarda l'influenza aviaria si indaga su un'epidemia ad alto tasso di patogenicità che non da segni di attenuarsi con una stima di sette milioni di uccelli infettati, poi il virus ha colpito ed ucciso anche altre specie di animali.

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Valutazioni riguardo le regole sulla deforestazione

Nonostante siano state salutate positivamente le nuove regolamentazioni europee per frenare una deforestazione incontrollata con controlli sulla filiera produttiva a partire dalle sue fasi iniziali che spingono al taglio degli alberi per alimentarla, alcuni ambientalisti hanno fatto notare che si tratta di iniziative unilaterali e non abbastanza efficaci per prevenire e ridurre realmente la deforestazione; poi a quanto pare fanno solo riferimento alla conversione della foresta naturale in terra per lo sfruttamento agricolo e non a quella per per piantare alberi da legname e per la costruzione di infrastrutture. Molti paesi europei non producono caffè, cacao, gomma, soia, olio di palma e questo potrebbe causare un problema di competizione sui mercati globali per la produzione di questi beni; senza considerare ad esempio tutta quella tematica dovuta alla cementificazione con conseguente consumo di suolo.

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Scia di distruzione dopo i tornado nel Midwest U.S.A.

Sarebbe aumentato ad almeno trentadue il bilancio delle vittime causate dai tornado che hanno sferzato diversi stati nel sud degli Stati Uniti: Arkansas, Illinois, Indiana, Delaware, Mississippi ed Alabama. Si parla di una scia di distruzione lasciata dai forti vortici con case distrutte, tetti scoperchiati, mezzi di trasporto vari ed aerei ribaltati o danneggiati, grossi alberi sradicati e scaraventati da raffiche di vento contro case; poi molte persone sono rimaste ferite dai detriti staccatisi dalle abitazioni mentre i soccorritori cercano di portare aiuto alle popolazioni colpite. Le autorità hanno dichiarato lo stato di "grande disastro" per l'Arkansas stanziando dei fondi per la ricostruzione. Le previsioni meteo annunciano che l'ondata di maltempo anche con forti vortici potrebbe continuare e interessare altri stati.

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Normative per contrastare i cambiamenti climatici

Una risoluzione che stabilisce iniziative che promuovano normative più efficaci per contrastare il cambiamenti climatici in un gruppo di paesi che aderiscono a proposte per tutelare questa e le future generazioni sarebbe stata adottata da organizzazioni internazionali. Un passo legale ispirato da studenti delle isole del Pacifico e basato su una campagna di sensibilizzazione basata su tematiche ambientali promosse dalla Repubblica di Vanuatu (tutte isole sferzate da forti cicloni, di cui due questo mese con circa il dieci percento della popolazione ancora costretta a trovare un rifugio nei centri di evacuazione). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una frana nell'Ecuador centrale causata da piogge torrenziali; si parla di sedici vittime, sedici feriti e decine di dispersi in una piccola città delle Ande con molte abitazioni travolte dal fango.

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Raffiche di vento e grandinate in Italia

Un'ondata di maltempo caratterizzata da forti raffiche di vento soprattutto nelle regioni al nord e grandinate in quelle a sud ha causato danni e disagi, si parla ad esempio di coltivazioni colpite dalla grandine in provincia di brindisi in Puglia; poi un incendio sta bruciando la vegetazione in un'ampia zona difficilmente accessibile per pompieri e mezzi antincendio fra Piemonte e Val D'Aosta in parte favorito dal vento e dalla vegetazione piuttosto secca a causa della prolungata siccità. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una perdita di idrocarburi da una conduttura nel mare (duecento barili ottantacinque percento di acqua e quindici di olio pesante) nel porto Poole harbour nella Owers Bay del Dorset in Gran Bretagna, un grande punto di lavorazione per gli idrocarburi nel paese; alcuni dicono che è importante contenere la perdita nelle prime fasi di intervento per evitare danni ecologici.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/03/2023                         n:   5297      


Campi erbosi utili ad assorbire CO2

A differenza delle foreste che assorbono il biossido di carbonio dalle foglie e la immagazzinano nei tronchi nei campi erbosi lo stesso meccanismo di cattura avviene dall'erba al suolo, almeno secondo uno studio di ricercatori canadesi che lamentano come ogni anno si perdano oltre un milione di ettari di prati nativi sostituiti da coltivazioni ed insediamenti umani urbanizzati (con una perdita negli anni di oltre il settanta percento in tutto il Canada); poi questo processo distruttivo molto dannoso per l'ecosistema avviene anche nel resto del mondo. Bisognerebbe tutelare i prati considerando che le coltivazioni di vegetali assicurano guadagni ma non consentono di stoccare il biossido di carbonio nel terreno e ne rilasciano molto nell'atmosfera. Rimane l'interrogativo se con i cambiamenti climatici sarà possibile continuare ad assicurare pioggia e fonti d'acqua ai prati.

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Terremoto in Pakistan e Afghanistan

Sarebbero almeno dieci le vittime in Pakistan a causa di un terremoto di magnitudo 6.5 con epicentro individuato a circa quaranta chilometri a sud-sudest di Jurm in Afghanistan in una zona montuosa dell'Hindukush ai confini con il Tajikistan dove il sisma è stato avvertito nettamente e si parla di feriti e in genere di panico nella popolazione. Vi sono state delle aree che sono state particolarmente colpite dalle scosse telluriche e le case hanno oscillato paurosamente tanto da provocare degli shock in chi le abitava costringendole a recarsi in ospedale per le cure, poi molti sono rimasti per paura in luoghi aperti lontano da edifici. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la giornata mondiale dell'acqua, piuttosto malinconica visto le carenze idriche sempre più gravi, gli sprechi (fino a causare guerre), intere popolazioni costrette ad emigrare.

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Difficoltà in Malawi a causa di un forte ciclone

Le autorità del Malawi avrebbero chiesto aiuti internazionali per fronteggiare l'emergenza causata dagli effetti sul paese dal forte ciclone "Freddy" che ha sferzato ampie aree a sud dell'Africa con precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti frane ed inondazioni nei giorni scorsi; si parla di oltre trecentoventi vittime in Malawi (molte delle quali a Blantyre la seconda città più popolata del paese) dove è stato dichiarato lo stato di emergenza con oltre centottantatremila persone evacuate. Almeno settantatre le vittime in Mozambico e diciassette in Madagascar causate da questo ciclone di lunghissima durata per effetto del surriscaldamento degli Oceani che stanno intensificando potenza e durata di questi vortici. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le polemiche riguardo il piano U.S.A. per trivellazioni in Alaska ad ampio raggio.

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Livelli senza precedenti di plastica negli oceani

Si stima che centosettanta trilioni di pezzettini di plastica di cui la maggior parte microscopici galleggino sulla superficie degli oceani e rilasciati in gran parte dal 2005, tanto che i ricercatori affermano che si tratta di livelli di inquinamento da senza precedenti da circa quindici anni con quantità sottostimate in precedenti rilevazioni. Si teme che la plastica che finisce in mare possa continuare ad aumentare nei prossimi anni e di come sia necessario promuovere delle misure per limitare l'inquinamento da microplastica che finisce nella catena alimentare con conseguenze evidentemente non molto positive sulla salute su cui si indaga da tempo. Pare che anche nel caso si proceda a raccogliere la plastica per riciclarla, poi in realtà una bassa percentuale sia realmente riciclata e l'unica soluzione sia passare velocemente all'utilizzo di plastica biodegradabie ricavata da vegetali.

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Impatto degli incendi in Australia sul buco dell'ozono

Uno studio avrebbe rilevato un aumento del buco dell'ozono sull'Antartide di un dieci percento per una reazione chimica causata dagli incendi disastrosi che hanno distrutto intere foreste di eucalipto in Australia dalla fine del 2019 al 2020 immergendo Sydney ed altre città in una densa cappa di fumo e particolato; poi i ricercatori temono che tonnellate di fumi rilasciate dagli incendi durante prolungati incendi possano minare gli sforzi di far chiudere il buco dell'ozono proteggendo in questo modo dai dannosi raggi UV. In passato era stato notato che l'aumento di viaggi spaziali possa avere un impatto sugli strati di ozono a causa di emissioni rilasciate durante il lancio dei razzi. Da segnalare cambiando completamente argomento che la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata scollegata dalla rete elettrica ed è alimentata da generatori con dieci giorni di autonomia a causa del conflitto in Ucraina.

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Piogge torrenziali sull'isola Searasan in Indonesia

Sarebbero almeno quindici le vittime e quarantadue i dispersi a causa di una frana lunga da cento a duecento metri causata da giorni di precipitazioni piovose torrenziali nella regione Natuna sull'isola Searasan (circa ottanta chilometri da Kalimantan) nell'arcipelago indonesiano ai bordi del Mar Cinese del Sud; si parla di case e strade travolte da fango e detriti, poi di difficoltà nei soccorsi nell'attesa di equipaggiamenti e personale per effettuare le ricerche dei dispersi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le recenti piogge monsoniche in Malesia, definite come imprevedibili e con una situazione climatica caotica, che hanno causato inondazioni e costretto almeno quarantamila persone ad abbandonare le proprie abitazioni nello stato di Johor nel sud del paese ai confini con Singapore, almeno quattro le vittime.

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Serie di tornado su Texas Louisiana ed Alabama

Almeno sei tornado avrebbero causato danni ad edifici ed attività commerciali in Texas Louisiana ed Alabama, poi si parla di trecentomila utenze rimaste senza fornitura di energia elettrica oltre a cancellazioni di voli aerei e difficoltà negli spostamenti. Nel frattempo l'ondata di maltempo caratterizzata da temperature gelide ed intense precipitazioni nevose che aveva interessato la California con conseguenti disagi in uno stato non abituato ad essere ricoperto da uno spesso manto nevoso si starebbe spostando verso est. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le fioriture anomale di fitoplancton (alghe microscopiche) negli Oceani monitorate da satellite in un periodo dal 2003 al 2020 a causa del surriscaldamento dell'acqua dei mari specialmente superficiale con conseguenti modificazioni delle correnti marine e indice di minore stato di salute degli Oceani.

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Siccità ed ondate di caldo in vaste zone d'Europa

Dopo la torrida estate dello scorso anno molti fiumi e laghi sono in sofferenza in vaste zone d'Europa per il perdurare della siccità e a causa di ondate di calore invernali (con temperature molto superiori alle medie del periodo), particolarmente colpite ad esempio l'Italia, la Francia e la Spagna. Le autorità francesi avrebbero già vietato in alcuni dipartimenti di utilizzare l'acqua per innaffiare i giardini, lavare le automobili e riempire le piscine; poi per la Spagna sono stati adottati provvedimenti simili. Oltre al settore agricolo che sarà duramente colpito se non si utilizzeranno per stoccaggio dell'acqua e l'irrigazione tecniche innovative bisognerà tenere conto del calo della produzione di energia idroelettrica. In quest'ultimo caso in teoria si potrebbe incanalare l'acqua di caduta di notte in invasi e ripomparla in alto con energia fotovoltaica di giorno.

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Troppe reti da pesca non riciclabili perse in mare

Ogni anno capita a qualche pescatore di perdere le reti in mare a causa di un evento climatico avverso o perché le reti si impigliano con altre aggrovigliandosi, tanto da raggiungere un totale di ottantamila chilometri quadrati di reti perse costituendo circa il dieci percento di tutta la plastica che inquina i mari. Essendo una lunga rete molto costosa si tratta di anche di un'importante perdita economica per il pescatore, poi continua a catturare pesci che rimangono asfissiati e costituisce una minaccia per l'intero ecosistema. Se recuperata è difficilmente riciclabile a causa dei detriti che si accumulano nelle maglie, quindi bisognerebbe fabbricare reti biodegradabili. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che l'ondata gelida di maltempo negli Stati Uniti ha raggiunto la California causando dei disagi oltre a scenari inusuali per questo stato.

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Siccità allarmante in molte regioni italiane

Si stima che anche se dovesse piovere difficilmente sarà possibile fronteggiare una crisi idrica senza precedenti soprattutto nelle regioni del Nord dove a febbraio il livello di fiumi e laghi è in molti casi come ad agosto; infatti, i ghiacciai sono in sofferenza e lo sono anche molti grandi laghi come ad esempio il Lago di Garda che da solo rappresenta circa il quaranta percento delle riserve di acqua potabile del paese e fra poco inizierà la stagione irrigua. Le Alpi hanno accumulato meno della metà delle normali precipitazioni nevose ed il fiume Po ha una portata d'acqua di oltre il sessanta percento inferiore della norma. A Venezia recentemente i canali erano in secca e non navigabili, in uno scenario inusuale per la stagione, probabilmente per una serie di fattori come mancanza di pioggia, alta pressione, Luna piena e l'azione di correnti marine.

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La terra trema ancora nel sud-est della Turchia

Sarebbero almeno sei le vittime ed oltre duecento i feriti a causa di due scosse telluriche di magnitudo 6.4 e 5.8 e sciame sismico con epicentro all'incirca nella stessa zona (Antakya nella provincia di Hatay) nel sud-est della Turchia ai confini della Siria colpita dal disastroso sisma di magnitudo 7.8 due settimane fa, poi si parla di alcune vittime in Siria dovute alla calca per il panico nella popolazione per i forti tremori nel suolo e fragili edifici già danneggiati crollati con conseguenti feriti (che dovranno essere curati in condizioni sanitarie davvero precarie). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il rialzo dei prezzi di molti vegetali a causa della siccità che sta interessando molte regioni in Italia, in Piemonte le autobotti devono portare l'acqua ad una decina di paesi rimasti senza risorse idriche e la portata dei fiumi è molto ridotta.

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Urgenza di aiuti ai terremotati in Turchia

Le condizioni di vita delle persone rimaste senza casa in Turchia diventano ogni giorno più difficili ed organizzazioni internazionali dicono che è urgente far arrivare aiuti per evitare una crisi umanitaria; infatti, per molti manca tutto (tende, coperte, cibo, medicine ed una minima igiene). Nel frattempo si parla di oltre quarantaseimila vittime, compresa la Siria, con i soccorritori che ancora estraggono vive delle persone ad undici giorni di distanza dal devastante sisma, ma alcuni rischiano di perdere la vita per infezioni per la mancanza di disinfettanti e di personale sanitario per cure basilari. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la richiesta degli abitanti di molti abitanti della città di East Palestine in Ohio negli Stati Uniti di verificare l'effettiva potabilità dell'acqua e qualità dell'aria dopo uno sversamento di sostanze tossiche a causa di un deragliamento ferroviario.

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Danni in Nuova Zelanda a causa di un ciclone

Sarebbero almeno tre le vittime in Nuova Zelanda a causa del passaggio del ciclone "Gabrielle" che ha lasciato una scia di devastazione nelle zone interessate dal forte vortice tanto che le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza, la terza volta nella storia del paese. Si parla di inondazioni con molti in difficoltà arrampicatisi sui tetti per salvarsi e forti raffiche di vento che hanno costretto migliaia di persone a lasciare le proprie abitazioni oltre a fattorie spazzate vie, mancanza di fornitura energetica, ponti e strade inondati anche se la situazione meteo è in miglioramento; ma non ancora del tutto fuori pericolo ad esempio per l'alto livello di alcuni fiumi. Gli elicotteri portano aiuti e soccorrono le persone rifugiatesi sopra i tetti alcuni nella North Island sono stati interessati per la seconda volta da inondazioni in poco più di due settimane.

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Maltempo in alcune regioni d'Italia

Un'ondata di maltempo caratterizzata da temperature rigide sta interessando alcune regioni d'Italia, particolarmente colpita l'Emilia Romagna sulle zone costiere per precipitazioni nevose a volte anche sulle spiagge e soprattutto la Sicilia dove oltre a nevicate si parla di forti raffiche di vento e mareggiate sulle coste con danni e disagi (è capitato in qualche caso che le onde abbiano raggiunto strade e case superando i muraglioni); poi isolate le isole Eolie dove si sono verificati anche allagamenti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumentato ad oltre ventitremila il bilancio delle vittime del devastante sisma che ha colpito Turchia e Siria, alcuni propongono di mettere in sicurezza gli edifici di Istanbul; infatti, in caso di terremoto questa metropoli di quindici milioni di persone potrebbe subire gravi perdite.

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Corsa contro il tempo in Turchia e Siria

I soccorritori sono impegnati in una specie di corsa contro il tempo per riuscire a portare in salvo le persone rimaste intrappolate sotto le macerie dei molti edifici crollati in Turchia e Siria dopo il devastante terremoto che avrebbe provocato oltre undicimila vittime. Si parla di un freddo intenso che potrebbe compromettere le funzioni vitali di chi non può muoversi, poi si presenta il problema di eventuali malattie trasmesse dai deceduti e per le scarse condizioni igieniche. Polemiche sulla qualità costruttiva di edifici che si sono sgretolati e dalla mancanza di aiuti in Siria (in parte a causa di conflitti che da tanti anni interessano il paese). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche quindici vittime nel sud del Perù a causa di precipitazioni piovose torrenziali con conseguenti frane nella provincia di Camana, ottocentoquaranta chilometri a sud di Lima.

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Forte terremoto fra Turchia e Siria

Un sisma quantificabile di magnitudo fra 7.4 e 7.9 ai confini fra Turchia e Siria con epicentro presso Gaziantep e Malatya (sud-est dell'Anatolia) seguito da repliche di cui una particolarmente forte e sciame sismico avrebbe causato oltre tremila vittime, oltre settemila feriti e panico fra la popolazione che si è riversata per le strade al gelo; si parla di edifici crollati con i soccorritori impegnati a scavare fra le macerie, poi pare che la cattedrale di Iskendurn sia stata molto danneggiata. Rientrata l'allerta tsunami in Italia che in una prima fase aveva per precauzione causato la sospensione di alcuni collegamenti ferroviari. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le raffiche di vento in Puglia e Calabria con alberi sradicati e disagi ed in genere nella penisola un significativo abbassamento delle temperature.

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Movimenti dei cinghiali da limitare in Italia

A causa di casi di peste suina in alcuni cinghiali prima verificatisi in Lazio, poi in altre regioni ed ultimamente soprattutto in Liguria vi sarebbe un rischio di aumento di contagi in tutto il paese se non si procede a limitare il movimento degli animali ad esempio con reti ed altri dissuasori, mentre rimangono discutibili le misure di abbattimento che gli stessi cacciatori giudicano poco gestibili. E' anche necessario non lasciare i rifiuti incustoditi e non dare da mangiare ai cinghiali oltre ad evitare di frequentare le zone dove gli animali cercano di alimentarsi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la ricaduta su flora e fauna del conflitto in Ucraina; infatti, ad esempio animali esotici tenuti come domestici sono sfuggiti dal controllo poi se cade un ordigno ferisce e stordisce animali spesso condannati ad una lenta e dolorosa agonia.

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Uso di combustibili di bassa qualità in Iran

L'aria sarebbe irrespirabile in Iran presso le centrali energetiche che stanno bruciando al posto del gas che scarseggia un combustibile di bassa qualità a base di idrocarburi pesanti chiamato "mazut" a causa del particolato PM2.5 PM10 che si sprigiona dalle ciminiere per la difficile combustione di questo olio fossile. Un'ondata di freddo sta investendo il paese paralizzando la popolazione con temperature sotto zero costringendo secondo alcuni all'uso di mazut nonostante le autorità neghino il suo utilizzo, ma il denso fumo bianco con effetti decisamente poco salutari che esce dalle ciminiere degli impianti pare sia ben visibile dai satelliti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche altre emergenze come delle inondazioni ad Auckland in Nuova Zelanda con tre vittime e un vortice polare gelido che sta investendo diversi paesi asiatici con picchi record di freddo in Cina.

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Neve pesante ostacola collegamenti in Giappone

Un fronte inusuale di tempo gelido e di estrema bassa pressione caratterizzato da intense precipitazioni nevose avrebbero ostacolato i collegamenti in Giappone con ad esempio centinaia di cancellazioni di treni e disagi per le persone a volte rimaste a dormire nelle stazioni, poi si parla di una vittima più altre due su cui si sta indagando se non siano dovute all'ondata di maltempo. La neve è definita particolarmente pesante soprattutto nelle zone del paese che si affacciano sul Mar del Giappone con la città di Maniwa nell'ovest con un record di novantatre centimetri di manto nevoso in un giorno. Una nave cargo che navigava fra Giappone e Corea del Sud è affondata a quanto pare per il forte vento dovuto alla tempesta e tredici dei ventidue membri dell'equipaggio sono stati tratti in salvo, mentre si continuano a cercare i rimanenti dispersi.

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Piantare una piccola foresta vicino a Parigi

Utilizzando un metodo giapponese definito come pionieristico dei volontari cercano di fare attecchire le piantine per far crescere una piccola foresta in un sobborgo di Parigi in modo da mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sulla metropoli che sia anche una riserva di biodiversità in grado di fronteggiare ad esempio le sempre più frequenti ondate di calore. Alcuni dicono che non vi sono sufficienti ricerche su questo metodo che oltre ad essere costoso ha una percentuale di sopravvivenza per gli alberi piuttosto bassa. Da notare che ultimamente si cerca di mettere a punto nuovi metodi di attecchimento per gli alberi dal momento che si ritrovano a crescere in condizioni abbastanza diverse da quelle di appena un decennio fa, poi rispetto alle esigenze del pianeta per far fronte alla deforestazione sarebbe necessario piantare un numero di alberi enorme, ma senza che ve ne sia la reale disponibilità nei vivai.

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Richiesta fondi ed aiuti ambientali in Malesia

Le autorità della Malesia alle prese con una crisi ambientale sempre più pressante a causa di frequenti inondazioni ed incendi a danno della foresta con nubi di fumo che si sprigionano dalla vegetazione che brucia e rendono l'aria irrespirabile vorrebbero chiedere fondi ed aiuti globali stanziati per fronteggiare gli effetti dei cambiamenti climatici, almeno secondo le dichiarazioni di ambientalisti. Intervenire in opere utili alla conservazione e ripristino di foresta, zone umide, equilibrio naturalistico e la biodversità potrebbe essere più utile di costruire opere in cemento come ad esempio tunnel di drenaggio nel caso si vogliano evitare le inondazioni ed anche per mitigare l'aumento delle temperature e gli eventi estremi. L'obiettivo del paese sarebbe di raggiungere le zero emissioni entro il 2050 e già sono stati stanziati dei fondi in precedenza per la protezione di foreste ed aree marine.

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Maltempo e vento in alcune regioni d'Italia

Un'ondata di maltempo caratterizzata da abbassamento delle temperature, pioggia e forte vento sta interessando alcune regioni d'Italia, ad esempio in Campania a Napoli è crollata un'impalcatura da un palazzo (senza causare vittime, ma poco prima passavano delle auto), poi alberi sradicati anche a Benevento con danni e disagi per la circolazione stradale, difficoltà per la navigazione per forte moto ondoso e mareggiate, evacuazioni a Ischia; danni in Lazio e due senzatetto hanno perso la vita per il freddo, si parla anche di allerta meteo in Molise, Basilicata e Calabria. In regioni a nord del paese le temperature sono molto calate e potrebbe nevicare a bassa quota, mentre per la montagna si tratta di una "boccata di ossigeno" per gli operatori turistici degli sport invernali alle prese con una stagione in media molto calda rispetto alla norma con poca neve che ha costretto ad adottare in alcuni casi di costose tecniche di innevamento.

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Tornado in Alabama negli Stati Uniti

Sarebbero almeno sei le vittime in Alabama a causa di un tornado che ha anche causato seri danni con muri di case crollati, tetti scoperchiati, auto rovesciate ed alberi sradicati; particolarmente colpita la località di Selma (città nota storicamente per aver promosso il movimento sui diritti civili) con circa diciottomila residenti ad ottanta chilometri ad ovest dalla capitale dello stato Montgomery. Si parla di emergenza anche in Georgia per forti vortici e in Kentucky un tornado EF-1 ha causato danni nella contea di Mercer. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la scoperta in Svezia di un grande giacimento di terre rare utili per la transizione ecologica nel nord del paese presso Karuna, ma alcuni dicono che probabilmente serviranno anni prima che siano effettivamente disponibili sul mercato perché in passato si è preferito investire sui combustibili fossili.

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Terremoto a Timor East in Indonesia

Un sisma quantificabile di magnitudo 7.6 con epicentro nelle profondità dell'Oceano al largo di Timor East in Indonesia avrebbe causato almeno un ferito, danneggiato abitazioni oltre a far fuggire la popolazione nel panico sia nell'est dell'isola di Timor che nell'arcipelago di Maluku e Papua. Si parla di almeno quindici abitazioni e due scuole danneggiate nell'isola di Tanimbar, poi la scossa più forte è stata sentita presso la città di ottomila abitanti di Saumlaki (la più popolosa dell'arcipelago). Un iniziale allarme tsunami è rientrato, poi è giunta notizia che il terremoto è stato avvertito a Darwin capitale dei territori a nord dell'Australia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche disagi e difficoltà respiratorie a New Delhi ed altre vaste zone dell'India a causa di una densa nebbia in parte favorita da un'ondata di freddo ed inquinamento.

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Forte ciclone interessa la California

Un vortice temporalesco caratterizzato da forte vento e precipitazioni piovose torrenziali avrebbe interessato la California, dove per supportare e fronteggiare i danni del fenomeno estremo è stato dichiarato lo stato di emergenza, con il pericolo che si verifichino inondazioni e frane in aree già sature d'acqua dovuta a precedenti recenti tempeste (con una vittima). Ad esempio si parla di avvisi per la popolazione diramati dalle autorità a San Francisco, con programmazione tramite un centro operativo di emergenza, e Sacramento; poi distribuiti migliaia di sacchetti di sabbia [.. due vittime e interruzioni di fornitura elettrica per molte utenze]. Possibile secondo le previsioni meteo che questa condizione di instabilità climatica anomala con rapidi cali di pressione atmosferica continui, quindi sommando gli effetti sul territorio di tempeste con molta pioggia e vento mentre in altre aree degli Stati Uniti il problema è costituito dalla siccità.

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Italia sfigurata dai cambiamenti climatici

Un'annata disastrosa riguardo i cambiamenti climatici per l'Italia con ondate di caldo e una siccità estiva che ha lasciato un segno profondo sul territorio tanto che ad esempio il livello di molti laghi lombardi è ancora molto basso ed in particolare la situazione è preoccupante per il Lago di Garda; poi si si parla di diminuzione delle riserve idriche nelle falde, record di caldo in media nel 2022 da quando si registrano questo tipo di dati ed oltre trecento eventi estremi, in netto aumento con ventinove vittime. Ormai bisogna abituarsi a fronteggiare nubifragi con conseguenti allagamenti, grandinate con danni alle coltivazioni e coperture di lamiera o plastica, raffiche di vento che sradicano alberi e strutture più fragili, coste erose e ondate di calore marine, rapida fusione dei ghiacciai, trombe d'aria e a volte anche tempeste tropicali con tornado che difficilmente in passato interessavano la penisola.

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Precipitazioni nevose abbondanti in Giappone

Sarebbero diciassette le vittime ed oltre novanta i feriti in Giappone a causa di inusuali precipitazioni nevose e tre volte sopra la media per la stagione nel nord-est del paese, centinaia di veicoli sono rimasti bloccati dallo spesso manto nevoso che si è accumulato sulle autostrade; poi si parla di ritardi a causa di difficili spostamenti e di ventimila abitazioni rimaste senza fornitura di energia elettrica. Molte delle vittime sono cadute mentre cercavano di spalare la neve dai tetti e sono state in seguito sepolte dalla grande massa nevosa che è continuata a scivolare dai tetti. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari il caldo anomalo in ampie aree a Sud in Italia e con record (per fine dicembre) in Sardegna di venticinque gradi Celsius a causa di un anticiclone di matrice africana, pare che a Bari alcuni abbiano fatto il bagno in mare.

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Tel:   338 1809310          Data:    27/12/2022                         n:   5219      


Difficoltà negli Stati Uniti per ciclone gelido

La pressione atmosferica scesa molto rapidamente a causa di una tempesta gelida soprattutto nell'area dei Grandi Laghi negli Stati Uniti con freddo intenso, raffiche di vento e neve è un fenomeno estremo che sta mettendo in difficoltà la popolazione. Si parla di emergenza per lo stato di New York e in genere temperature bassissime nel paese con oltre duecento milioni di persone che hanno ricevuto qualche tipo di avviso di allerta per le condizioni meteo avverse, poi oltre unmilionequattrocentomila fra abitazioni ed attività sarebbero rimaste senza fornitura di energia elettrica. Caos nei trasporti e spostamenti in qualche caso impossibili a causa di aeroporti chiusi e cancellazioni di migliaia di voli, molti camion ed auto sono usciti fuori strada a causa del manto stradale innevato e ghiacciato (oltre dieci vittime ed alcuni feriti); poi il freddo glaciale è pericoloso se si rimane bloccati.

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Tel:   338 1809310          Data:    24/12/2022                         n:   5217      


Terremoto sulla costa nord della California

Sarebbero due le vittime ed una decina i feriti a causa di un sisma di magnitudo 6.4 sulla costa più a nord della California che ha danneggiato case, strade, linee elettriche e tubature dell'acqua lasciando migliaia di residenti privi della fornitura di elettricità ed acqua. Circa ottanta le scosse di assestamento dopo il terremoto con epicentro a trecentocinquanta chilometri a nord di San Francisco presso la città di Ferndale dove per precauzione è anche stato chiuso un ponte, poi si parla di un'area con relativamente alta attività sismica. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche gli incendi favoriti da un'ondata di caldo e prolungata siccità che hanno recentemente divorato oltre settemila ettari di vegetazione presso Santiago in Cile con conseguente allerta pubblica per il fumo, poi decine di persone dono state costrette a lasciare le loro abitazioni.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/12/2022                         n:   5214      


Più fondi per tutelare la biodiversità

In una conferenza che si tiene a Montreal in Canada per tutelare la biodiversità i paesi meno sviluppati avrebbero chiesto lo stanziamento di maggiori risorse finanziarie a quelli molto industrializzati (e più responsabili di una perdità di biodiversità considerata disastrosa) per conseguire questo obiettivo, con lamentele varie da paesi come il Brasile che ha trascinato decine di altri paesi ad abbandonare il dibattito in atteggiamento forse provocatorio per evidenziare quanto fosse esigua la somma fino ad ora stanziata. Per esempio il Costa Rica che che ha già investito nell'ecositema molte risorse interne con tassazione dei combustibili fossili e reinvestendo i fondi ottenuti dalla tutela ambientale, raddoppiando al cinquantatre percento dal 1986 al 2013 la copertura di foreste e all'avanguardia nel mondo per lo sfruttamento delle energie rinnovabili, potrebbe tutelare anche l'Oceano con maggiori risorse.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/12/2022                         n:   5212      


Frana nella Repubblica Democratica del Congo

Sarebbero almeno centoventi le vittime a Kinshasa per frane causate da forti precipitazioni piovose che hanno travolto diverse abitazioni, poi interi isolati sono stati inondati da torrenti di fango con problemi di viabilità anche per l'autostrada N1 che connette la capitale con il porto principale del paese a Matadi. Si parla di un bilancio delle vittime provvisorio (alcune fonti dicono di averne contate centoquarantuno) mentre si aspetta che i controlli raggiungano altri dipartimenti interessati dall'ondata di maltempo nella grande metropoli che conta quindici milioni di persone, un tempo villaggio di pescatori sul fiume Congo e poi cresciuto a dismisura senza un piano regolatore rendendo la grande città vulnerabile ai nubifragi che sono diventati più frequenti a causa dei cambiamenti climatici con conseguenti rilevanti danni economici.

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Tel:   338 1809310          Data:    15/12/2022                         n:   5209      


Riadattare ad ambiente naturale la vita urbana

Per fronteggiare una grave crisi di biodiversità che cammina di pari passo al cambiamento climatico bisognerebbe cercare di riadattare ad ambienti naturalistici la vita urbana riducendo l'impatto umano dovuto all'urbanizzazione. E' possibile ad esempio scavare dei tunnel sotto le strade che consentano agli animali selvatici di attraversarle senza rischi e ripristinando in questo modo le rotte migratorie, poi rimuovendo e riprogettando le dighe, reintroducendo animali predatori come i lupi che possano mantenere in equilibrio l'ecosistema. Alcuni di questi tentativi sono già stati fatti in alcuni paesi dove gli argini cementificati di fiumi sono stati rimossi ripristinando un percorso più naturale che consenta con massi, aree golenali ricche di vegetazione con zone di espansione ed altre opere adeguate anche per assorbire le inondazioni causate dai nubifragi sempre più frequenti.

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Tel:   338 1809310          Data:    09/12/2022                         n:   5204      


Eruzione vulcanica in Indonesia

Le autorità indonesiane avrebbero vietato l'accesso ad una zona di otto chilometri sul monte Semeru ed evacuato interi villaggi (circa duemilacinquecento persone) in seguito ad una violenta eruzione vulcanica, ma non si parla di feriti e vittime anche se rimane l'alta allerta nell'est di Java e delle squadre di soccorritori stanno verificando i danni nelle aree più interessate dal sisma. Lo scorso anno il monte Semeru aveva eruttato causando oltre cinquanta vittime e costringendo all'evacuazione di migliaia di persone. Da notare che nell'ovest di Java un sisma di magnitudo 6.1 con epicentro a circa duecento chilometri dalla capitale Jakarta ha fatto tremare gli edifici causando un ferito e qualche danno; il mese scorso un sisma di magnitudo 5.6 nella reggenza di Cainjur sempre nell'ovest di Java aveva causato oltre trecento vittime, molti feriti e danni rilevanti.

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Tel:   338 1809310          Data:    05/12/2022                         n:   5201      


Frana su autostrada nello stato Parana in Brasile

Sarebbero due le vittime e decine i dispersi di una frana di fango che ha travolto circa venti auto e dei camion che percorrevano l'autostrada BR 367 nello stato Parana nel sud del Brasile a causa di giorni caratterizzati da forti precipitazioni, la strada è stata chiusa anche se si spera di poterla riaprire parzialmente. Almeno trenta persone sono tratte in salvo dai soccorritori che devono operare con difficoltà a causa delle cattive condizioni meteo, poi si cerca di utilizzare dei droni equipaggiati con telecamere che rilevano il calore per individuare i dispersi. Ci potrebbero essere dei ritardi nella consegna delle merci che viaggiano su camion se questa autostrada in direzione verso il porto Paranagua, il secondo più grande del paese per quanto riguarda l'esportazione di grano e zucchero, dovesse rimanere chiusa al passaggio dei mezzi pesanti.

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Tel:   338 1809310          Data:    01/12/2022                         n:   5198      


Ancora sbiancamento della Barriera Corallina

In maggio oltre il novanta percento dei coralli sono risultati danneggiati e sbiancati a causa di una prolungata ondata di calore estiva, almeno secondo il monitoraggio effettuato dalle autorità australiane che sostengono come sia la prima volta che questo avviene durante il ciclo della corrente globale "La Nigna" che di solito per la sua azione tende a far rilevare temperature più basse dell'oceano; quindi bisognerebbe aggiungere la Grande Barriera Corallina nella lista dei patrimoni a rischio dell'umanità (per valutazione di organizzazioni internazionali) dal momento che la sua resilienza è sostanzialmente compromessa. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumentato ad trecentoventuno il bilancio delle vittime del terremoto nella reggenza di Cianjur in West Java, poi si parla di oltre sessantaduemila case danneggiate e settantatremila evacuati.

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Frana a Ischia a causa di un nubifragio

Forti precipitazioni piovose avrebbero causato il distacco di una massa franosa dal monte Epomeo che ha colpito in parte l'abitato di Casamicciola e di Lacco Ameno a Ischia; si parla di sette vittime, cinque dispersi, quattro feriti e quindici abitazioni danneggiate, poi auto rovesciate o trasportate fino al mare. I soccorritori scavano nel fango alla ricerca di persone che potrebbero essere state travolte dalla frana mentre non mancano le polemiche riguardo la mancata messa in sicurezza della zona da dove si è staccata con grandi massi rotolati fino ai centri abitati; infatti, pare che già in passato si erano verificati distacchi di materiale franoso che caratterizza l'isola vulcanica. Fino a poco tempo fa pare che ci fossero molti turisti anche grazie alle insolite miti temperature per il periodo, ma che allo stesso tempo significa energia accumulata da un mare sempre più caldo con conseguente rischio di fenomeni estremi.

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Erosione di coste italiane molto vulnerabili

Le alte mareggiate che hanno caratterizzato l'ondata di maltempo che ha attraversato l'Italia hanno eroso le coste, distrutto stabilimenti balneari e causato danni ingenti in particolare della regione Veneto, Lazio e Campania; due le vittime in quest'ultimo caso. Ad esempio il Veneto ha richiesto lo stato di emergenza e se le paratie mobili hanno salvato Venezia dall'acqua alta, a Bibione ci sono state lamentele perché a quanto pare il livello dell'acqua del mare è cresciuto proprio per effetto di quella specie di costosa diga (già obsoleta e in parte corrosa) costruita sulla laguna di Venezia. Da tempo alcuni denunciavano come le dune di sabbia che in alcuni punti del litorale proteggono le coste dall'erosione stiano scomparendo anche a causa di un turismo poco rispettoso della vegetazione e biodiversità che le caratterizza ed alcune amministrazioni hanno messo un divieto di camminare fra le dune.

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Terremoto nell'ovest di Java in Indonesia

Sarebbero centotre le vittime, venticinque i dispersi ed oltre trecentosettanta i feriti nell'ovest di Java nella reggenza di Cianjur a causa di un terremoto di magnitudo 5.6 seguito da sciame sismico con conseguenti crolli di edifici e frane, poi si parla di oltre settemila persone costrette a raggiungere i centri di evacuazione per danni alle abitazioni. Le squadre di soccorso sono all'opera per ripristinare collegamenti stradali e la fornitura di energia elettrica soprattutto in zone rurali e montagnose. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un ciclone caratterizzato da forti precipitazioni piovose e raffiche di vento che sta interessando molte regioni in Italia, segnalati disagi ad esempio in Sardegna; poi a Viterbo è crollata un'impalcatura e danni in Cilento per allagamenti e smottamenti.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/11/2022                         n:   5189      


Australia spera di ospitare la COP 2026

Le autorità australiane si sarebbero mostrate disponibili ad ospitare un'assemblea sui cambiamenti climatici COP 2026 in modo da far cambiare opinione riguardo l'atteggiamento del paese riguardo le posizioni prese in passato per fronteggiare il surriscaldamento climatico. Attualmente raggiungere la neutralità climatica per il 2050 per l'Australia è considerata una scelta poco ambiziosa dagli standard globali, ma quasi una rivoluzione viste le scelte prese in precedenza anche se bisogna far notare come un ruolo potrebbero averlo giocato la lunga serie di eventi climatici estremi che hanno colpito alcune aree del paese con vaste inondazioni seguite da periodi di grave siccità ed incendi disastrosi. L'impronta climatica degli australiani è fra le più alte al mondo, quindi evidentemente è necessario anche un passaggio a stili di vita più ecologici.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/11/2022                         n:   5187      


Inondazioni nel Nuovo Galles del Sud in Australia

A circa tre settimane di distanza dalle ennesime inondazioni che avevano interessato il nuovo Galles del Sud si parla di gran parte delle stesse aree di nuovo sommerse d'acqua ed in alcuni punti si sono formati quasi dei grandi laghi, con cinquecento richieste di aiuto in un giorno di cui cento effettuate dai tetti dove molte persone sono stati costrette ad arrampicarsi attendendo l'arrivo di elicotteri per essere portati in salvo. Tantissimi i fulmini monitorati durante l'ondata di maltempo che da qualche giorno sta interessando l'Australia, che è fra i paesi più colpiti dai cambiamenti climatici anche aggravati dalla corrente globale chiamata "la Nigna" che tende in genere a far aumentare le precipitazioni piovose; oltre centosessantamila le abitazioni rimaste prive di fornitura di energia elettrica, poi raccolti agricoli inondati e notevoli i disagi per la popolazione.

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Tel:   338 1809310          Data:    17/11/2022                         n:   5185      


Un uragano si avvicina alla Florida

L'uragano chiamato "Nicole" di categoria uno formatosi al largo delle Bahamas, che sono già state interessate da forti folate di vento e precipitazioni piovose, si sta avvicinando alla costa est della Florida; si parla di un raro uragano per il mese di novembre negli Stati Uniti, almeno dai tempi dell'uragano "Kate" del 1985. Le previsioni meteo avvertono che il vortice che attualmente è a circa cinquecento chilometri da Palm Beach potrebbe rafforzarsi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che sarà difficile raggiungere gli obiettivi fissati per ridurre le emissioni inquinanti a causa delle cattive condizioni dell'economia globale con inflazione al rialzo e contrazione della crescita in molti paesi, ma senza considerare che questo cattivo stato di salute economico è in gran parte provocato proprio dai cambiamenti climatici in atto sul pianeta con costi sempre crescenti da fronteggiare.

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Tel:   338 1809310          Data:    10/11/2022                         n:   5179      


Tensioni globali da surriscaldamento climatico

Spesso si tende a sottovalutare quali siano le conseguenze del surriscaldamento climatico del pianeta come ad esempio tensioni globali, implicazioni geopolitiche, spostamento difficilmente controllabile di grandi masse di popolazioni, poi anche conflitti per il controllo delle fonti energetiche (fino ad arrivare in Ucraina al rischio dell'uso di armi tattiche nucleari) oltre ai crescenti costi economici per fronteggiare le emergenze climatiche che anno dopo anno diventano sempre più gravose. Molti lamentano che gli obiettivi che erano stati fissati in passato per la riduzione delle emissioni inquinanti non siano stati rispettati e nel 2021 ha raggiunto un nuovo record il picco delle emissioni di gas ad effetto serra e climalteranti rendendo quasi impossibile evitare che le temperature globali aumentino in media di oltre un grado e mezzo Celsius.

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Tel:   338 1809310          Data:    08/11/2022                         n:   5177      


Inondazioni nel nord di Sumatra in Indonesia

Forti precipitazioni piovose nelle aree di Labuhan Batu Utara e Langkat avrebbero causato inondazioni con conseguenti evacuazioni di migliaia di residenti, ma non si parla di vittime anche se le autorità hanno attivato iniziative per la mitigazione dei disastri; infatti, si parla delle peggiori inondazioni dell'anno che hanno interessato molti edifici e alcune scuole, luoghi di culto, campi coltivati, travolto auto e causato disagi negli spostamenti, poi le previsioni meteo annunciano altre piogge quindi la situazione potrebbe peggiorare. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari l'ondata di maltempo che sta attraversando l'Italia dopo un lungo periodo di assenza di precipitazioni piovose e caldo anomalo quasi di tipo estivo, oltre ad esempio al netto balzo di temperature in alcune zone un nubifragio ha ostacolato la circolazione su un'autostrada del Sud e inondato un paese.

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Tel:   338 1809310          Data:    05/11/2022                         n:   5175      


Emissioni di CO2 aumentate in Brasile

Rispetto al 2020 nel 2021 le emissioni di biossido di carbonio equivalenti sarebbero aumentate del dodici percento in Brasile prevalentemente a causa di deforestazione, allevamento, agricoltura ed altri usi del terreno; poi si stima che lo scorso anno il paese abbia emesso nell'atmosfera la maggior quantità di gas ad effetto serra dal 2005. La rete elettrica è considerata relativamente sostenibile essendo abbastanza sostenuta da energia idroelettrica e rinnovabile, ma nonostante questo il Brasile appare al quinto posto fra i maggiori inquinatori globali. Da segnalare cambiando scenario altre emergenze naturalistiche come le temperature monitorate in Europa che a quanto pare crescono in misura superiore (anche doppia) ad altre parti del mondo a causa dei cambiamenti climatici e la quasi completa scomparsa in Bolivia del lago Poopo, il secondo del paese e fonte di vita per la popolazione del lago.

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Tel:   338 1809310          Data:    03/11/2022                         n:   5173      


Tempesta tropicale sulle Filippine

Sarebbero almeno settantadue le vittime, trentatre i feriti e quattordici i dispersi nelle Filippine a causa della tempesta tropicale chiamata "Nalgae" che ha particolarmente colpito soprattutto la provincia Maguindanao del paese dove si sono verificate inondazioni e frane; si parla di folate di vento a circa cento chilometri orari e previsioni di precipitazioni piovose torrenziali sull'isola principale di Louzon, poi molte persone sono state evacuate dalle zone interessate dal forte vortice anche su gommoni mentre le autorità organizzano i soccorsi. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che nell'est di Java in Indonesia centinaia di case sono state danneggiate da un'ondata di maltempo caratterizzata da forti piogge e violente raffiche di vento presso Sidoarjo e Jember; poi si sono verificate anche interruzioni della fornitura di energia, frane e disagi.

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Tel:   338 1809310          Data:    29/10/2022                         n:   5170      


Temperature da caldo anomalo in Italia

Dopo un'estate rovente in Italia l'autunno presenta temperature anomale con caldo e siccità tanto che in molte zone le falde sono al minimo con inevitabili danni ai raccolti agricoli già in sofferenza per i precedenti lunghi periodi di assenza di precipitazioni, poi è in arrivo un anticiclone di matrice africana che non potrà che far mantenere alte le temperature o peggiorare la situazione. Preoccupazione ad esempio al centro maree sull'Adriatico, in montagna sulle Alpi per la stagione sciistica e in genere tutti i parametri monitorati mostrano che fenomeni che si verificavano nelle regioni più calde al Sud in Italia ora accadano anche al Nord. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un ciclone formatosi nella Baia del Bengala sta per colpire lo stato di Odisha in India.

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Tel:   338 1809310          Data:    27/10/2022                         n:   5168      


Ciclone in Bangladesh, uragano in Messico

Sarebbero almeno nove le vittime in Bangladesh del ciclone chiamato "Sitrang" che ha anche costretto all'evacuazione di un milione di persone dalle aree più a rischio di essere interessate dal forte vortice (equivalente nell'Atlantico ad un uragano e ad un tifone nel Pacifico); molti alberi e rami sono caduti, poi ci sono state anche forti precipitazioni piovose nel paese con inondazioni in città come Dhaka, Khulna e Barisal e sempre più spesso si fa notare quanto questi fenomeni estremi stiano diventando intensi e frequenti. Per quanto riguarda il Messico sferzato da un uragano sulla costa poi degradato a tempesta tropicale chiamata "Roslyn" quando il vortice si è diretto verso l'interno del paese si parla di due vittime, le previsioni meteo annunciano che dovrebbe diventare depressione tropicale fino a dissiparsi nei prossimi giorni

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Tel:   338 1809310          Data:    25/10/2022                         n:   5166      


Inondazioni per forti piogge in Ciad

Oltre un milione di persone in Ciad sarebbero colpite da inondazioni causate da precipitazioni piovose di insolita intensità che interessano seicentotrentasei località in diciotto delle ventitre province del paese dell'Africa centrale. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza per cercare di gestire il disastro naturale, poi anche nella capitale N'Djamena centinaia di persone hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni per le inondazioni valutate come le peggiori da decenni anche se in genere nel periodo delle piogge da maggio ad ottobre si verificano soprattutto nelle regioni a sud. Si ipotizza che questo fenomeno estremo possa continuare fino alla fine dell'anno, mentre sono inondate anche le zone intorno al lago Ciad alimentato dal Chari e Logone i due principali fiumi del paese il cui livello è molto alto.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/10/2022                         n:   5164      


Deforestazione sostenuta da istituzioni finanziare

Grandi istituzioni finanziare mondiali che investono senza scrupoli nei settori agricoli, forestali e dello sfruttamento del terreno sarebbero le principali responsabili della deforestazione nel 2021, almeno secondo uno studio che evidenzia quanto sia necessario adottare regolamentazioni più trasparenti cruciali per la per la tutela della biodiversità e per evitare una crisi climatica ormai molto grave. Fra i settori citati nello studio che continuano a godere di somme sempre superiori per sostenere la deforestazione si citano l'industria della carta e della fibra di cellulosa in Indonesia e quella della carne in Brasile; in quest'ultimo caso per ottenere terreno al posto degli alberi per gli allevamenti, ma evidentemente conseguenza della sempre maggiore richiesta di carne (alimento insalubre poco salutista ed insostenibile per il pianeta) dei mercati.

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Danni in Australia e Vietnam per inondazioni

Nonostante le autorità australiane abbiano avvertito la popolazione interessata dalle inondazioni che rimane l'allerta evacuazione migliaia di persone sono rientrate per constatare i danni a case e attività considerando che le previsioni meteo annunciano altre precipitazioni piovose. Particolarmente colpito dall'ennesima ondata di maltempo caratterizzata da nubifragi lo stato di Vittoria, il Nuovo Galles del Sud e le regioni a nord delle isole della Tasmania, poi ad esempio nell'ovest di Melbourne intere aree sono sommerse dall'acqua. Per quanto riguarda il Vietnam si parla di inondazioni per nubifragi nella città di Da Nang che hanno lasciato in miseria gli abitanti delle zone travolte da fiumi d'acqua così improvvise che non hanno nemmeno lasciato il tempo di reagire, poi sono notevoli difficoltà di spostamento e spesso manca la fornitura di energia elettrica.

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Tel:   338 1809310          Data:    17/10/2022                         n:   5159      


Difficoltà in Venezuela dopo le forti piogge

Le autorità venezuelane avrebbero comunicato che è aumentato ad almeno quarantatre il bilancio delle vittime per la frana nell'area centrale di Las Tejerias causata da giorni di intense precipitazioni piovose con conseguente esondazione di cinque corsi d'acqua, mentre oltre cinquanta persone sono ancore disperse e i soccorritori proseguono le ricerche con difficoltà anche perché molte persone sono state trascinate a distanza dal luogo della frana dalla massa di fango, detriti e grossi tronchi di alberi (sradicati dalla montagna sovrastante) che li ha travolti; poi non mancano anche le dichiarazioni che parlano di almeno cento vittime. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che recentemente alcune delle famose statue "moai" dell'Isola di Pasqua del Cile sono state gravemente danneggiate presso Rano Raraku da un incendio che ha interessato un'area di circa sessanta chilometri quadrati; molti turisti ogni anno visitano il parco nazionale di Rapa Nui.

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Frana in Venezuela per intense piogge

Sarebbero almeno ventidue le vittime e cinquantadue i dispersi a causa di frana nello stato di Aragua in Venezuela (ottantasette chilometri a sud-ovest dalla capitale Caracas) causata da giorni di precipitazioni piovose particolarmente intense. La larga frana ha colpito l'area centrale di Las Tejerias per l'esondazione di cinque corsi d'acqua e decine di persone sono ancora intrappolate mentre i soccorritori cercano di salvarli con l'ausilio di droni e di cani addestrati per trovare i dispersi, poi si parla di un ponte danneggiato dall'inondazione di fango e detriti che ha raggiunto vaste aree dove si sono anche verificate interruzioni della fornitura di energia elettrica e di acqua potabile. Nelle settimane scorse piogge torrenziali hanno provocato inondazioni in undici dei ventitre stati venezuelani. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari danni per l'uragano "Julia" in Nicaragua.

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Periodo molto piovoso per Sydney

Le precipitazioni piovose torrenziali monitorate a Sydney stanno per superare il record stabilito nel 1950 con i nubifragi previsti nei prossimi giorni dalle previsioni meteo, considerando che molte dighe e fiumi sono già ai limiti delle loro capacità di tenuta ed alcune zone rurali sarebbero già state inondate; poi tutta la costa est dell'Australia è soggetta a periodi molto piovosi che durano anni a causa della corrente globale chiamata "la Nigna" che ha causato inondazioni nei sobborghi di Sydney tre volte negli ultimi due anni costringendo decine di migliaia di persone a lasciare le loro abitazioni. Le autorità hanno avvertito i residenti di Sydney di stare attenti per eventuali improvvise inondazioni tenendosi a distanza dalle strade inondate d'acqua e nel Nuovo Galles del Sud si sta alzando il muraglione della diga Warragamba che fornisce l'ottanta percento di acqua alla città di Sydney.

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Ancora perdite da gasdotto Nord Stream 2

In Svezia le perdite di metano dal gasdotto Nord Stream 2 sarebbero aumentate, almeno secondo dichiarazioni della Guardia Costiera che riferiscono di una falla di circa trenta metri nel tubo posato nel fondale del mar Baltico che porta il gas dalla Russia all'Europa. Precedentemente sembrava che la perdita si fosse fermata e che il danno ecologico fosse tutto sommato contenuto (riguardo un eventuale ulteriore surriscaldamento del pianeta) anche se era difficilmente quantificabile l'entità effettiva della perdita del gas clima alterante. Ultimamente la crisi energetica in Europa sta minacciando la transizione ecologica e gli sforzi per mantenere il surriscaldamento globale sotto il gradi e mezzo Celsius; infatti, sarà necessario utilizzare maggiori quantità di carbone anche se si spera che la crisi possa spingere ad un più attento utilizzo delle fonti energetiche puntando sulle rinnovabili.

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Un uragano si avvicina al Messico

L'uragano chiamato "Orlene" sta per colpire le coste del Messico e potrebbe essere abbastanza pericoloso anche se è stato declassato da categoria quattro a tre e secondo le previsioni meteo dovrebbe perdere ulteriore forza quando toccherà terra nel sud-ovest del paese dirigendosi verso l'interno. Le autorità valutano se evacuare i turisti dagli alberghi sulle spiagge e allestire dei rifugi temporanei (considerando che nell'ottobre del 1997 l'uragano "Paulina" di categoria quattro causò oltre duecento vittime). Da segnalare rimanendo sul tema uragani che in Florida è aumentato a cinquantotto il bilancio delle vittime dell'uragano "Ian", poi quattro vittime in Carolina del nord e tre precedentemente a Cuba; pesanti i danni lasciati dal forte vortice con abitazioni distrutte, linee elettriche e ponti danneggiati, notevoli disagi per la popolazione.

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Tel:   338 1809310          Data:    03/10/2022                         n:   5147      


Danni per uragani in Florida e Porto Rico

L'uragano chiamato "Ian" secondo le autorità della Florida sarebbe il peggiore da secoli per il paese, si parla di oltre dieci vittime e danni rilevanti nel paese mentre i soccorritori cercano di raggiungere con delle barche migliaia di persone rimaste intrappolate nelle loro abitazioni; infatti, nonostante il vortice declassato come potenza sia passato l'acqua continua a salire di livello. Per quanto riguarda Porto Rico circa la metà della rete distributiva di energia ed acqua sono state danneggiate dall'uragano "Fiona" con centinaia di migliaia di persone rimaste senza fornitura di energia elettrica di acqua potabile anche se le autorità dicono che presto saranno garantiti alcuni servizi essenziali. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la grande quantità di gas fuoriuscita dal gasdotto Nord Stream nel mar Baltico probabilmente per un sabotaggio.

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Tel:   338 1809310          Data:    30/09/2022                         n:   5145      


Caldo record in estate per il Mediterraneo

Le temperature monitorate nel mare Mediterraneo durante l'estate sono state molto alte con ondate di calore come sulla terra, si parla anche di cinque grad Celsius sopra la norma con conseguenze devastanti sulla biodiversità tanto che foreste di corallo e di gorgonie rosso-violetto ora appaiono prive della loro colorazione come scheletri come se fossero degli alberi senza foglie. Particolarmente colpite le coste del sud della Francia, di Spagna ed Italia con temperature che avrebbero raggiunto i trenta gradi Celsius e si teme che i coralli non riescano a rigenerarsi (a seconda della profondità) come accade dopo un incendio di una foresta sulla terra, ma con condizioni climatiche cambiate. Sotto accusa anche le attività umane legate alle pesca con reti ed ancore che danneggiano i fondali, poi sommozzatori poco attenti a rispettare le delicate strutture delle foreste di coralli.

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Danni in Canada a causa di un uragano declassato

Nonostante l'uragano chiamato "Fiona" fosse stato declassato a tempesta tropicale (spintosi dai Caraibi dove ha causato almeno cinque vittime davvero molto a nord) ha causato danni notevoli oltre ad una vittima presso Port aux Basques, poi evacuazioni e disagi con casi di forte stress e confusione mentale per un evento abbastanza inaspettato. Si parla di persone che cercano di utilizzare ogni oggetto utile a scavare per cercare di recuperare qualcosa dalla massa di detriti e fango che si è accumulata dopo che il forte vortice ha distrutto centinaia di abitazioni e migliaia di utenze sono ancora prive della fornitura elettrica a causa della caduta dei pali che forniscono l'energia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche altri forti vortici recentemente in Giappone (con vittime) e nelle Filippine.

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L'uragano Fiona si avvicina al Canada

Dopo aver sferzato Porto Rico e la Repubblica Dominicana lasciando su molte isole caraibiche una scia di devastazione l'uragano chiamato "Fiona" si avvicina al Canada e le autorità avvertono la popolazione a prepararsi a fronteggiare gli effetti del forte vortice, ad esempio non aspettare l'ultimo per andare prendere cose essenziali dal momento che sarà opportuno rimanere in casa in allerta ben preparati per evitare sulle strade inondazioni, detriti e caduta di alberi. L'uragano di categoria quattro dovrebbe perdere forza avvicinandosi alle coste del Canada (almeno secondo le previsioni meteo), ma rimanendo sempre pericoloso con interruzioni della fornitura elettrica su vaste zone, inondazioni e danni rilevanti. Centinaia di migliaia di persone a Porto Rico sono ancora senza energia elettrica dopo due giorni dal passaggio dell'uragano valutato in quel momento di categoria tre.

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Sisma in Messico, danni per tifone in Giappone

Un terremoto quantificabile di magnitudo fra 7.4 e 7.6, con epicentro a trentasette chilometri a sud-est della località di Aquila ad una profondità di quindici chilometri, ha scosso l'ovest del Messico causando il panico a centinaia di chilometri di distanza da Città del Messico, si parla di una vittima travolta da detriti caduti da un edificio di Manzanillo nello stato di Colima. Per quanto riguarda il Giappone il tifone "Nanmadol" avrebbe causato quattro vittime, un disperso e almeno centoquattordici feriti (quattordici in serie condizioni); poi costretto all'evacuazione migliaia di persone con danni e disagi per la popolazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche lo scarso raccolto di cotone in Texas a causa di una lunga siccità aggravata dai cambiamenti climatici con conseguenze a cascata sul tutto il settore tessile a livello globale.

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Una tempesta si avvicina all'Alaska

Un vortice costituito dalla coda del tifone chiamato "Merbok" starebbe per colpire l'Alaska almeno secondo le previsioni meteo che avvertono come potrebbe essere una delle peggiori della storia recente con effetti avvertibili anche a grande distanza; in pratica le masse di aria calda dell'ex tifone influenzano le correnti a getto, poi anche le temperature del mare sono insolitamente calde alimentando la tempesta. Si teme per eventuali inondazioni e interruzioni nelle forniture energetiche (per le poco popolate regioni dell'Alaska) e le autorità avvertono di mettersi in posizione di sicurezza. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le polemiche in Italia dopo le inondazioni nelle Marche (si parla di undici vittime) per il mancato utilizzo dei fondi stanziati per il dissesto idrogeologico e la mancanza in alcuni casi di avvisi allerta meteo per la popolazione.

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Incendi in British Columbia in Canada

Un vasto incendio provocato da un fulmine ha bruciato vaste aree di vegetazione in British Columbia costringendo oltre mille persone a lasciare le loro abitazioni nella comunità di Hudson's Hope, poi particolarmente colpita la zona di Battleship Mountain nel nord-est della provincia dove circa duecentottanta chilometri quadrati di vegetazione sono andati in fumo; inoltre, si parla di altri focolai incontrollati con le fiamme che lambiscono delle importanti infrastrutture energetiche e qualità dell'aria piuttosto bassa a causa delle nubi di fumo che si sprigionano dagli incendi. Le condizioni climatiche con caldo e vegetazione piuttosto secca hanno favorito la propagazione delle fiamme (dai centosessantadue focolai attivi registrati) e vi sono state chiusure in alcuni punti di strade e difficoltà per la mobilità anche per una grande autostrada, poi riaperta parzialmente; le autorità monitorano la qualità dell'aria nelle aree interessate.

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Maltempo con tempeste in alcune aree d'Italia

Un'ondata di maltempo caratterizzata da forti precipitazioni piovose, raffiche di vento, grandinate e a volte anche tempeste con tornado ha interessato alcune aree in Italia, particolarmente colpita la città di Livorno dove si parla di alberi sradicati e molti grossi rami a rischio caduta, poi Civitavecchia interessata da una tromba d'aria (e sempre per un forte vortice ma con meno danni Peschiera sul lago di Garda). In Trentino inondazioni e frane in zone già colpite da smottamenti di masse di detriti e fango, poi danni in provincia di Como e di Biella ad esempio le coperture di alcune serre sono state scoperchiate e pannelli fotovoltaici sono stati danneggiati. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche i nubifragi con rischio di inondazioni in aree montagnose nel sud-ovest della Cina dove i soccorritori cercavano dei dispersi per un recente terremoto, il bilancio delle vittime sarebbe salito ad ottantadue.

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Ondate di calore in Cina, inondazioni in India

Le temperature monitorate in Cina in agosto sarebbero state le più alte da quando questo tipo di dati sono registrate; inoltre, il sud del paese è stato investito da un'ondata di calore definita come una delle peggiori della storia globale con zone della provincia del Sichuan e della metropoli di Chongqing nella morsa per giorni di temperature ad oltre quaranta gradi Celsius. Per quanto riguarda l'India si parla di inondazioni nell'area di Bangalore causate da piogge monsoniche di inusuale intensità che hanno sommerso attività tecnologiche (le cosiddette startups), strade ed abitazioni; poi vi sono state interruzioni dell'erogazione della fornitura di energia elettrica e di acqua potabile. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche alcune vittime per il passaggio del tifone Hinnamnor in Corea del Sud.

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Vasti incendi in California

Le autorità della California avrebbero dichiarato lo stato di emergenza a causa di incendi propagatisi da zone rurali in vaste aree favoriti in parte dalle alte temperature per un'ondata di calore che sta investendo il paese, si parla anche di evacuazioni, della chiusura di strade e di richieste alla popolazione di ridurre l'uso dei condizionatori per non sovraccaricare la rete elettrica. Squadre di pompieri cercano di contenere le fiamme ed alcuni di essi sono stati ricoverati poi a volte le case sono circondate dal fuoco rendendo più difficile la situazione; particolarmente colpita dagli incendi la contea di Los Angeles. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri paesi degli Stati Uniti l'emergenza idrica per mancanza di acqua potabile per circa centottantamila persone nei dintorni della città di Jackson in Mississippi a causa di guasti nel funzionamento degli impianti di trattamento delle acque reflue.

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Rialzo dei mari superiore al previsto

Si stima che la rapida fusione dei ghiacci della Groenlandia potrebbe far alzare i mari di almeno ventisette centimetri più del doppio delle previsioni fatte precedentemente, in pratica a causa di una frammentazione di grossi blocchi di ghiaccio non raffreddati adeguatamente dalla massa ghiacciata da cui tendono a distaccarsi. Questo fenomeno potrebbe far rialzare i mari entro la fine del secolo anche di settantotto centimetri anche indipendentemente dallo scenario rattuale elativo alle emissioni di gas ad effetto serra nell'atmosfera. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il record di incendi monitorati recentemente in Amazzonia, quasi il triplo di quelli del cosiddetto giorno del fuoco nell'agosto del 2019 in cui agricoltori ed allevatori bruciarono gli alberi con un'azione coordinata per fare spazio alle loro attività.

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Pakistan in difficoltà per le piogge monsoniche

Le autorità del Pakistan incontrano difficoltà a fronteggiare l'emergenza costituita dalle inondazioni provocate dalle piogge monsoniche di insolita intensità. Si parla di decine di vittime ultimamente dopo che il bilancio dall'inizio della stagione dei monsoni avrebbe superato le mille vittime e interessato trentratre milioni di persone; poi continuano le ricerche nelle zone montagnose del paese che sono difficilmente raggiungibili. Polemiche su come sia stato possibile costruire delle abitazioni in zone ad alto rischio di inondazione che inevitabilmente sono state distrutte o seriamente danneggiate e sulla scarsa pianificazione degli interventi utili alla tutela ambientale. I cambiamenti climatici in atto sul pianeta stanno facendo diventare le piogge monsoniche, che consentono di solito ai terreni di rimanere fertili e ai laghi di salire di livello, sempre più distruttive inondando i raccolti e uccidendo il bestiame.

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Tel:   338 1809310          Data:    29/08/2022                         n:   5117      


Impatto climatico del conflitto in Ucraina

La contaminazione del suolo e dell'acqua è una delle conseguenze dei sei mesi di conflitto in Ucraina con grave minaccia per la biodiversità, almeno secondo le dichiarazioni di ecologisti che evidenziano come un carro armato russo possa portare da cinquecento a milleseicento litri di idrocarburi e a volte capita che vi siano delle perdite di liquido nei serbatoi oltre a quelle di lubrificanti (che contengono piombo, altri metalli pesanti, sostanze organiche volatili..) che finisce per inquinare il terreno, l'aria e l'acqua; poi il paese è molto industrializzato con stoccaggi di residui delle lavorazioni in serbatoi che possono finire nel mirino degli attaccanti come obiettivi sensibili. In Ucraina ci sono molte piante rare che rischiano ad esempio di essere bruciate dagli incendi, poi gli uccelli migratori sostano nel paese soprattutto nelle zone naturalistiche costiere che potrebbero risultare meno ospitali.

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Forti piogge in Afghanistan e Pakistan

Precipitazioni piovose monsoniche di forte intensità avrebbero interessato aree dell'est dell'Afghanistan oltre a zone del vicino Pakistan, si parla di diverse vittime e feriti mentre i soccorritori stanno ancora cercando eventuali dispersi (persone sorprese nelle loro abitazioni dalle inondazione). Particolarmente colpito il distretto Khushi nella provincia Logar a sud della capitale dell'Afghanistan Kabul dove alcuni parlano di inondazioni senza precedenti che hanno distrutto case, raccolti, i ricoveri degli animali tanto che gli agricoltori sono stati costretti a rifugiarsi sulle montagne. In Pakistan migliaia di persone sono state portate in salvo dai soccorritori e le previsioni meteo annunciano altra pioggia. La settimana scorsa dei nubifragi avevano colpito zone a nord dell'Afghanistan causando oltre trenta vittime e decine di dispersi.

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Maltempo in Italia e Corsica

Sarebbero due le vittime e diciotto i feriti in Italia a causa di un'ondata di maltempo caratterizzata da forti precipitazioni piovose, raffiche di vento, grandinate ed anche trombe d'aria. Due persone sono state travolte da alberi caduti in Toscana, poi si parla di trombe d'aria fra cui una a Venezia che ha fatto staccare dei frammenti di mattone dal famoso campanile di San Marco ed una in provincia di Ferrara. In Liguria un tempo di tipo tropicale ha fatto volare via lettini, ombrelloni e cabine (finite anche sui binari ostacolando la circolazione dei treni), scoperchiato tetti, danneggiato strutture balneari. In Corsica (in Francia) si parla di sei vittime ed alcuni feriti, prevalentemente turisti in vacanza colpiti da forti vortici di vento con raffiche violente e pioggia intensa; poi le previsioni meteo annunciano altro maltempo.

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Aiuti alla Francia per spegnere gli incendi

Dopo la richiesta di aiuto ai paesi europei delle autorità francesi per fronteggiare gli incendi che in diversi focolai stanno divorando la vegetazione del paese sarebbero stati inviati degli aerei antincendio e pompieri per affiancare le squadre francesi esauste a causa della lotta con fiamme altissime che a volte producono un proprio vento che si sprigiona dal fuoco per il calore. Si parla di progressi nel circoscrivere l'incendio nella Gironda nel sud-est sull'atlantico e non sono state ordinate altre evacuazioni di persone anche se la situazione è ancora complicata. L'incendio iniziato ancora a luglio presso Bordeaux ha distrutto circa quattordicimila ettari di foresta di alberi di pino piuttosto rinsecchiti a causa di siccità ed ondate di calore che da tempo interessano il paese, poi si parla ultimamente di altri settemilaquattrocento ettari andati in fumo in roghi forse dolosi.

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Tel:   338 1809310          Data:    13/08/2022                         n:   5105      


Incendi in Francia, Spagna e Portogallo

La Francia non riesce a tenere sotto controllo un incendio che già aveva bruciato nella Gironda oltre diecimila ettari di vegetazione; si parla ora di circa diecimila persone evacuate mentre fiamme altissime, probabilmente di origine dolosa su cui le autorità stanno indagando, che producono un proprio vento in un cielo nero-arancione hanno divorato quasi seimiladuecento ettari di foresta prevalentemente di alberi di pino in una caratteristica zona turistica di grande pregio naturalistico (temporaneamente chiusa la strada per Bordeaux), poi nel paese vi sono anche altri focolai. Per quanto riguarda la Spagna squadre di pompieri sono impegnate a circoscrivere le fiamme in Estremadura regione anche in questo caso già colpita duramente da vasti incendi favoriti in parte dalla siccità con vegetazione piuttosto secca, dal vento e dalle alte temperature; difficoltà simili anche in Portogallo presso Covilha.

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Difficoltoso carotaggio dei ghiacciai

I ghiacciai alpini stanno fondendo così rapidamente che i ricercatori non riescono ad effettuare correttamente i carotaggi che consentono di raccogliere dati storici relativi ad epoche precedenti; infatti, studiando la composizione del ghiaccio è possibile ricostruire in un modello elaborato da calcolatori il clima di un distante passato oltre ad avere preziose informazioni su organismi rimasti intrappolati e fare una specie di viaggio virtuale all'indietro nel tempo. Inutile dire che anche i ghiacci dell'Artico si stanno ritirando velocemente a causa di forti ondate di calore e ultimamente anche quelli dell'Antartide (pare di un sette percento dopo un periodo di andamento un poco altalenante riguardo la fusione del ghiaccio). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un incendio forse doloso presso Albenga in Italia che ha divorato quattrocento ettari di vegetazione.

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Piogge torrenziali nel nord del Giappone

Intense precipitazioni piovose hanno interessato un'ampia area del nord del Giappone e in particolare le prefetture Niigata (dove oltre cinquecento millimetri di pioggia sono caduti in ventiquattro ore), Ishikawa e Jamagata e le autorità avrebbero dichiarato massima allerta per alcune zone; si parla di tre dispersi e circa cinquecentomila persone evacuate, poi ponti danneggiati, strade inondate ed una porzione della linea ad alta velocità Shinkansen sospesa. Un'area residenziale è stata sommersa dall'esondazione del fiume Mogami; inoltre, un'industria di chip Yamagata ha dovuto sospendere la produzione e vi sono state altre difficoltà dovute alla mancata fornitura di energia elettrica e ad allagamenti. Si prevedono altre precipitazioni piovose anche se si dovrebbe riuscire a tornare alla normalità con l'intervento di apposite squadre di soccorso.

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Previsti milioni di migranti climatici

Le stime di organizzazioni internazionali ipotizzano nei prossimi decenni anche oltre centoquaranta milioni di migranti a causa dei cambiamenti climatici mentre già ora milioni di persone nel mondo sono pronte a partire visto il peggioramento delle condizioni di vita dovuto a siccità, aumento del costo alimentare ed energetico; poi bisogna tenere conto degli effetti di conflitti con conseguente aumento di prezzi di fertilizzanti, combustibili, attrezzi agricoli utili alla sopravvivenza di intere popolazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'iniziativa suggerita da autorità spagnole per risparmiare sul consumo energetico dei climatizzatori di rinunciare alla cravatta, gesto che consentirebbe di tenere la temperatura degli ambienti tre gradi Celsius sopra al livello di solito impostato.

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Maltempo con grandinate in ampie aree in Italia

Un'ondata di maltempo caratterizzata da forti raffiche di vento e precipitazioni piovose a volte accompagnate da grandinate con chicchi anche di grandi dimensione hanno interessato diverse regioni in Italia, particolarmente colpita la Lombardia dove ad esempio si parla di due piccoli paesi parzialmente evacuati in provincia di Brescia, raccolti spesso già danneggiati dalla siccità ora colpiti dalla grandine; poi le scarse piogge non risolvono la grave crisi idrica che sta mettendo a dura prova tutto il settore agricolo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che le autorità delle Filippine avrebbero dichiarato quattro vittime ed oltre centotrenta feriti a causa del terremoto di magnitudo 7.1 che ha colpito il nord dell'isola di Luzon, poi un gran numero di scosse di assestamento che hanno costretto la popolazione della provincia di Abra a dormire all'aperto.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/07/2022                         n:   5091      


Terremoto nelle Filippine, incendi in Grecia

Un sisma di magnitudo 7.1 ha scosso l'isola di Luzon nelle Filippine, si parla di danni ad un ospedale e ad edifici nella provincia di Abra e di forti tremori sentiti nella capitale Manila. Non sono state segnalate vittime anche se degli edifici pare siano parzialmente crollati e continuano le scosse di assestamento che potrebbero essere secondo le previsioni degli esperti di forte intensità, poi in certi casi manca la fornitura di energia elettrica. Per quanto riguarda gli incendi in Grecia tre fronti di fuoco hanno distrutto circa duemiladuecento ettari di vegetazione nel parco naturalistico Dadia presso il villaggio turistico di Vrisa nel sud dell'isola di Lesbo; molte squadre di pompieri supportate da aerei antincendio cercano di fronteggiare le alte fiamme nell'importante habitat protetto (si tratta anche di un grave danno ecologico), poi si parla di evacuazioni e disagi per i turisti.

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Incendio fuori controllo a Yosemite in California

Le squadre di pompieri supportate da aerei antincendio e ruspe non riescono a fronteggiare le fiamme che si stanno propagando velocemente nella vegetazione davvero secca della contea di Mariposa presso il parco nazionale di Yosemite in California famoso per le sequoie giganti, si parla di seimila persone evacuate e almeno dieci fra strutture residenziali e commerciali distrutte; poi altre cinque danneggiate, molte strade chiuse compresa quella turistica che conduce al parco Yosemite. Le temperature sono molto alte in California (dove è stato dichiarato lo stato di emergenza) ed anche in altre vaste aree degli Stati Uniti fa molto caldo. Da segnalare altre emergenze naturalistiche come delle tempeste in Ontario in Canada, un'eruzione vulcanica in Giappone nel sud dell'isola di Kyushu, le violente piogge monsoniche in Pakistan e i numerosi preoccupanti incendi in Europa.

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Italia nella morsa di incendi, caldo e siccità

Alcuni grandi incendi in parte favoriti dal caldo stanno divorando la vegetazione in Italia e mettendo in difficoltà le squadre dei pompieri come ad esempio sta accadendo in Toscana con oltre ottocento ettari di bosco andati in fumo in Versilia, case danneggiate (a volte con contenitori di gas che hanno preso fuoco), mille persone evacuate; poi le fiamme sul Carso nella regione Friuli [..una vittima] con nuvole di fumo che sono arrivate in Slovenia. La città di Trieste rischia di rimanere senza energia elettrica ed acqua, si parla anche di livelli molto elevati di particolato sottile. Per quanto riguarda la siccità, in Lombardia gli agricoltori sono spesso costretti ad anticipare i raccolti con inevitabile perdita di quantità e qualità e lamentele dal momento che in molti casi bastavano ancora pochi cicli di irrigazione per portare a termine la maturazione dei frutti delle piante.

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Severa ondata di calore in Europa con incendi

Le temperature roventi dovuta all'ondata di calore di matrice africana che stanno interessando molti paesi europei preoccupano le autorità sanitarie che avvertono come vi sia rischio di decesso per le persone fragili, poi ad esempio in Francia è scattata un'allerta severa per la canicola mentre il paese è ancora alle prese con gli incendi che nella Gironda hanno bruciato oltre diecimila ettari di vegetazione. Situazione difficile per caldo ed incendi anche in Portogallo (dove un aereo antincendio è precipitato, poi si parla di due vittime e circa sessanta feriti); mentre in Spagna ci cerca di fronteggiare diversi vasti incendi in Estremadura e presso Malaga sarebbero state evacuate oltre tremila persone. Alte temperature rispetto alle media del periodo anche in Gran Bretagna ed Olanda, poi in Grecia i pompieri cercano di tenere sotto controllo alcuni incendi.

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Inondazioni nel sud-ovest della Virginia

Delle contee del sud-ovest della Virginia negli U.S.A. ai confini con West Virginia e Kentucky sarebbero state inondate danneggiando oltre cento abitazioni, poi si parla di una quarantina di dispersi anche se si ipotizza che questo numero possa diminuire quando l'acqua comincerà a defluire e le squadre di soccorso potranno avere accesso alle zone inondate (non sono state confermate vittime o feriti). Un rifugio è stato attrezzato presso una scuola locale nel caso qualche persona ne abbia la necessità. Lo scorso anno la contea di Buchanan, ora interessata dalle inondazioni, era stata colpita in modo serio dagli effetti estremi della coda di un Uragano con una vittima e questa volta i danni sono in genere meno gravi ma più diffusi. Recentemente anche nell'est del Tennessee era stato diramato un ordine di evacuazione per oltre quattrocento persone sempre per allerta inondazioni.

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Ondata di calore in Portogallo, Spagna e Francia

Con oltre quarantadue gradi Celsius le temperature monitorate in alcune aree del Portogallo (dove era anche stato dichiarato lo stato di emergenza per gli incendi e nuvole di fumo che hanno raggiunto la capitale Lisbona) e della Spagna la popolazione è alle prese con la seconda forte ondata di calore dopo quella di giugno; nella città spagnola di Candeleda ora si parla di un picco di oltre quarantatre gradi e non molto migliore la situazione a Siviglia. Ci si aspettano temperature roventi anche in Francia che si avvicineranno ai quaranta gradi; poi precedentemente si parlava di una specie di asse di alta pressione fra Marocco, Francia ed Isole Britanniche con aria molto calda proveniente dal sud del Mediterraneo. Le previsioni meteo annunciano picchi di quarantasei gradi nei prossimi giorni a Badajoz in Spagna e quarantacinque a Siviglia.

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Gas ed energia nucleare definite sostenibili in EU

Non cessano le polemiche dopo l'approvazione di una proposta dell'Unione Europea che include come attività sostenibili il gas naturale e l'energia nucleare (in teoria ottenuta da impianti di nuova generazione più sicuri), ma alcuni dicono che se l'Europa vuole fissare i migliori standard globali per contrastare i cambiamenti climatici e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 questa non può essere la strada giusta avanzando forti critiche; poi le tensioni sui mercati energetici causate dal conflitto in Ucraina costringeranno per un periodo di transizione ad un parziale ritorno al carbone, obbligati dal ritardo accumulato nel passaggio alle energie rinnovabili. Da notare che mettere su gas e nucleare l'etichetta sostenibili vorrebbe dire trascurare tutta una serie di problemi e rischi ben noti collegabili all'uso di queste energie.

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I ghiacciai sulle Alpi stanno diventando instabili

Man mano che le temperature aumentano a causa del surriscaldamento climatico causato dall'uso eccessivo dei combustibili fossili i ghiacciai sulle Alpi europee stanno diventando instabili e pericolosi, almeno secondo l'opinione di ricercatori che sostengono come non siano dormienti quasi si trattasse gi ghiaccio fossilizzato. Quello che è accaduto sulla Marmolada con il distacco di una grande massa di materiale ghiacciato ad alta quota potrebbe accadere in altri ghiacciai alpini; infatti, è caduta poca neve durante l'inverno non permettendo la formazione di uno spesso manto nevoso protettivo riguardo la fusione del ghiaccio, poi molti dicono che in genere la situazione a giugno era peggiore di quella che di solito si vede a luglio con ampie zone grigie rimaste scoperte dalla copertura nevosa e in qualche caso si presenta anche il problema di alghe che diventano rosse scurendo ulteriormente il ghiaccio accelerando in questo modo la fusione.

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Frana per forti piogge nel Manipur in India

Sarebbero almeno quattordici le vittime per una frana causata da forti precipitazioni piovose in un'area remota del Manipur in India, poi si teme che decine di persone siano state travolte dal materiale franoso mentre i soccorritori sono riusciti a trarre in salvo diciannove persone estraendoli dalle macerie. Si parla recentemente di oltre centocinquanta vittime fra India e Bangladesh a causa di piogge di inusuale intensità con milioni di persone evacuate considerando che in zone poco elevate le case sono state anche sommerse. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che l'India avrebbe vietato l'uso di plastica usa e getta per fronteggiare il problema sempre più grave della massa dei rifiuti plastici di vario tipo che si accumulano per le strade in parte favorito dalla rapida crescita economica del paese e dalle scarse pratiche di riciclo adottate dalla popolazione.

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Salvaguardare la salute degli oceani

Gli oceani generano il cinquanta percento dell'ossigeno che respiriamo, poi sono fonte di proteine e micronutrienti per miliardi di persone nel mondo; quindi la salvaguardia dei mari è doveroso per non dover rinunciare a queste risorse indispensabili per il pianeta. Una conferenza a Lisbona a lungo rinviata avrebbe evidenziato molte criticità note da molti anni e rimaste irrisolte cercando di trovare delle soluzioni per ripristinare la salute degli oceani, dal momento che le ondate di calore marine stanno diventando sempre più frequenti a causa dell'effetto serra provocato dai gas clima alteranti sprigionati dall'uso sregolato dei combustibili fossili. A peggiorare la situazione degli oceani è la presenza eccessiva di microplastica che finisce nella catena alimentare, poi bisognerebbe vietare la pesca a strascico e quella tipo "estrazione industriale" che si avvale di strumenti tecnologici per individuare i banchi di pesci.

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Italia nella morsa di siccità e caldo

Le precipitazioni piovose che si aspettavano da lungo tempo al Nord in Italia hanno portato poco sollievo alle coltivazioni ed anzi sono stati segnalati danni per trombe d'aria che hanno interessato alcune serre e sradicato alberi oltre a grandinate sui raccolti; si teme sulla tenuta di tutto il comparto agricolo (colpiti anche prodotti di eccellenza) nel caso di siccità prolungata. Nel frattempo è stato dichiarato lo stato di emergenza in Lombardia con appelli a non sprecare acqua, ma la situazione non è molto migliore ad esempio nel Lazio dove le riserve idriche si stanno riducendo velocemente. Non aiuta l'ondata di calore di matrice africana prevista nei prossimi giorni con picchi di temperatura che potrebbero raggiungere i quaranta gradi Celsius, mentre già ora sono state registrate temperature anche di trentasei gradi soprattutto in aree a sud del paese con inevitabili disagi per la popolazione.

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Terremoto in Afghanistan e inondazioni in Cina

Sarebbero almeno mille le vittime e millecinquecento i feriti, molti in gravi condizioni, a causa di un sisma di magnitudo 5.9 che ha scosso una zona montuosa dell'Afghanistan, particolarmente colpita la regione Paktika (in precedenza interessata da precipitazioni piovose torrenziali con conseguenti inondazioni). Si scava fra le macerie degli edifici crollati per estrarre le persone che sono rimaste intrappolate, mentre si parla di una crisi umanitaria aggravata dai conflitti durati fino allo scorso agosto che hanno lasciato il paese in una situazione piuttosto precaria. Per quanto riguarda la Cina le autorità avrebbero fatto evacuare centinaia di migliaia di persone nel sud del paese per il timore di esondazioni; infatti, i livelli di acqua nel delta del fiume Pearl sono molto alti. Fra le regioni a rischio anche la provincia del Guangdong e quindi la capitale tecnologica Shenzhen.

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Effetti di ondate di calore e siccità

Le conseguenze sui raccolti agricoli dell'effetto combinato delle ondate di calore sempre più frequenti e della siccità potrebbero essere davvero gravi, senza contare quelli sulla biodiversità; infatti, ad esempio in Italia è già stato deciso da molti agricoltori di rinunciare ad irrigare molti campi per risparmiare la poca acqua rimasta per le culture più redditizie, ma questa strategia potrebbe impoverire l'humus dei terreni, già in sofferenza per l'alta evaporazione, se si preleva acqua anche dalla falda (considerando che sono necessari decine di anni per recuperare terreni desertificati). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematica naturalistiche la decisione poco ecologica di aumentare la produzione di energia elettrica ottenuta da centrali a carbone presa da Germania ed Italia per far fronte al taglio delle forniture di gas a causa del conflitto in Ucraina.

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Stato emergenza per siccità in Piemonte

La portata del fiume Po è così bassa da aver costretto le autorità della regione Piemonte a dichiarare lo stato di emergenza idrica oltre a razionare la distribuzione di acqua potabile in vari comuni, mentre gli agricoltori già lamentano pesanti perdite dai raccolti in sofferenza; poi bisogna considerare che non sono previste precipitazioni piovose nei prossimi giorni ma alte temperature con picchi di trentasette gradi Celsius proprio nella pianura Padana (quindi con alta evaporazione su terreni già aridi). Non molto migliore la situazione in Lombardia e Veneto con polemiche riguardo la mancanza di pianificazioni idriche utili ad accumulare riserve ad esempio in apposite aree golenali, grandi invasi e laghi artificiali, cave, cisterne oltre ad interventi utili ad evitare una specie di desertificazione che per alcune zone è praticamente quasi già data per scontata.

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Inondazione senza precedenti a Yellowstone

Nell'anno in cui il famoso parco nazionale di Yellowstone negli Stati Uniti celebra i centocinquanta anni dalla sua apertura un'inondazione definita come senza precedenti avrebbe costretto oltre diecimila visitatori all'evacuazione muovendosi fra strade e ponti coperti di fango mentre il fiume Yellowstone diventato marrone scorre impetuoso nella vallata (alimentato dallo scioglimento delle nevi oltre a forti precipitazioni piovose nel sud del Montana e nel nord Wyoming). Non ci sarebbero vittime o feriti, ma solo danni alle strutture del parco che ospita milioni di turisti nelle stagioni estive; poi si parla di frane e dichiarazione dello stato di disastro. Da segnalare spostando l'attenzione al Canada la recente ondata di maltempo caratterizzata da forti piogge e raffiche di vento con conseguenti interruzioni della fornitura di energia elettrica, alberi sradicati, con livello dei fiumi sotto osservazione ad esempio a Calgary.

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Riciclare il polistirene con enzimi digestivi di vermi

Le larve di un verme (Zophobas morio) di grandi dimensioni, circa cinque centimetri, sarebbero in grado di digerire grazie a particolari enzimi digestivi un tipo di plastica molto comune come il polistirene piuttosto difficile da riciclare e che finisce spesso in discariche e successivamente in mare minacciando la vita marina e in teoria tutta la catena alimentare; almeno secondo uno studio di ricercatori australiani che sostengono che queste larve riescono ad ottenere sostentamento e quindi energia dal polistirene fino a completare il loro ciclo di vita diventando pupe ed insetti adulti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo caratterizzata da nubifragi in vaste aree della Cina, particolarmente colpita la provincia dell'Henan con vittime e la previsione di picchi record di caldo in California per i prossimi giorni.

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Uragano declassato sferza il sud del Messico

Dopo il passaggio dell'uragano "Agatha" nel sud del Messico (anche se poi declassato a tempesta tropicale) caratterizzato da forti raffiche di vento, precipitazioni piovose torrenziali e successive inondazioni si parla di almeno dieci vittime, circa venti dispersi oltre a danni e disagi. Quando il forte vortice valutato come uno dei più potenti della stagione sulla costa messicana del Pacifico era arrivato nel paese inizialmente non erano state registrate vittime, poi si è indebolito ma le intense piogge sono continuate facendo straripare i fiumi, rompendo gli argini con conseguenti inondazioni e frane. Nello stato di Oaxaca molti hanno dovuto recarsi nei rifugi e vi sono state difficoltà negli spostamenti; infatti, ad esempio una frana di fango ha bloccato un'autostrada e non sono mancati i disagi per popolazione e turisti con palme ed alberi sradicati.

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Piogge torrenziali nel nord-est del Brasile

Sarebbero almeno settantanove le vittime e cinquantasei i dispersi nello stato Pernambuco nel nord-est del Brasile a causa di precipitazioni piovose torrenziali con conseguenti frane ed inondazioni, le ultime dopo una recente serie di eventi estremi di questo tipo favoriti dai cambiamenti climatici nel paese. Si parla di circa quattromila persone che hanno perso la propria abitazione mentre si cercano i dispersi fra cumuli di fango e detriti con previsioni meteo poco favorevoli riguardo eventuali altre piogge, poi pare che in alcune zone di Recife il volume delle precipitazioni piovose abbia raggiunto il settanta percento di tutte quelle previste per il mese di maggio. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia il brusco calo delle temperature monitorate dopo un'ondata di caldo abbastanza anomala che potrebbero danneggiare qualche raccolto e non sono mancate alcune grandinate.

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Previsioni su ondate di calore in India

A causa dei cambiamenti climatici la frequenza delle ondate di calore in India potrebbe essere trenta volte maggiore, ma alcuni dicono probabilmente anche cento volte e se le temperature medie del pianeta dovessero aumentare di due gradi Celsius oltre i livelli preindustriali ci si aspettano ondate di calore circa ogni cinque anni. Gli effetti del caldo anomalo in India e Pakistan hanno avuto effetti a cascata e di larga portata con almeno novanta vittime e si cercano soluzioni per tutelare la salute della popolazione ad esempio adottando per i tetti economici materiali riflettenti oltre a differenziare le strutture degli edifici in modo che non trasmettano il calore negli ambienti. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari le alte temperature monitorate ultimamente in vaste zone di Stati Uniti ed Europa molto al di sopra delle medie del periodo.

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Tornado in Germania e Stati Uniti

Un forte vortice che i meteorologi sospettano essere un tornado ha interessato nella sua corsa diverse città causando una vittima e circa quaranta feriti (dieci in gravi condizioni) nell'ovest della Germania; particolarmente colpita la città di Paderborn a metà strada fra Francoforte ed Amburgo. Si parla di tetti scoperchiati, camion ed altri mezzi di trasporto rovesciati oltre ad alberi sradicati mentre le autorità avvertono la popolazione di fare attenzione ad eventuali altri vortici. Per quanto riguarda gli Stati Uniti un tornado nel nord del Michigan avrebbe causato almeno una vittima, oltre quaranta feriti e vari danni ad abitazioni, auto ed anche ad una chiesa. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'allarme di organizzazioni internazionali riguardo l'acidificazione dei mari, il livello più alto registrato da ventiseimila anni con conseguenze sulle future generazioni.

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Tempeste di sabbia a ripetizione in Iraq

L'ottava tempesta di sabbia da metà aprile ha interessato vaste zone dell'Iraq costringendo almeno quattromila persone a recarsi in ospedale per difficoltà respiratorie considerando che la precedente tempesta aveva anche causato una vittima (cinquemila le persone ospedalizzate con problematiche respiratorie). Le autorità hanno chiuso gli uffici governativi in diciotto province compresa quella di Baghdad, ma i presidi sanitari sono rimasti aperti per aiutare le persone in difficoltà e soprattutto gli anziani sofferenti per malattie croniche respiratorie e cardiache, poi si parla di scuole chiuse e visibilità drasticamente ridotta con ad esempio cancellazioni di voli aerei. Le tempeste di sabbia a causa dei cambiamenti climatici sono diventate sempre più frequenti ed intense nel paese, uno dei più vulnerabili al mondo per la desertificazione, con previsioni poco favorevoli per il futuro.

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Uso ristretto dell'acqua per i campi in Francia

Ancora prima delle stagioni estive la Francia già si vede costretta in quindici dipartimenti a restrizioni per l'uso dell'acqua per irrigare i campi agricoli a causa della siccità che sta colpendo il paese con effetti a catena sull'industria alimentare. Problemi anche alle centrali nucleari perché richiedono molta acqua per il raffreddamento dei reattori, poi in certi casi si verificano dei dissesti idrogeologici da siccità fino al rischio di crollo degli edifici e considerando altri fattori in pratica l'intero sistema starebbe entrando in una spirale fuori controllo a causa dei cambiamenti climatici. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che le temperature medie potrebbero raggiungere il grado e mezzo Celsius di aumento prima del previsto, quindi per evitare l'eccessivo surriscaldamento si potrebbe ad esempio adottare un regime alimentare vegetariano.

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Forti piogge con inondazioni in Afghanistan

Sarebbero ventidue le vittime e quaranta i feriti in Afghanistan a causa di intense precipitazioni piovose con conseguenti inondazioni che hanno interessato dodici (oltre un terzo) delle province del paese distruggendo anche centinaia di case e danneggiando i raccolti. Particolarmente colpite le province di Badghis e Faryab nell'ovest e Baghlan nel nord di un paese già alle prese da tempo con una crisi umanitaria causata da conflitti e cambiamenti climatici con siccità prolungate che hanno impoverito i raccolti facendo crescere i timori nella popolazione di ritrovarsi senza cibo. Autorità internazionali cercano di trovare una soluzione di come portare aiuti a quaranta milioni di persone senza avvantaggiare le autorità locali che governano il paese con metodi che alcuni giudicano abbastanza discutibili.

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Inondazioni nel Canada in Manitoba

Precipitazioni piovose torrenziali hanno causato vaste inondazioni in Manitoba e diciotto municipalità avrebbero dichiarato lo stato di emergenza anche per far fronte alle difficoltà di spostamento a causa di molte strade inagibili ed infrastrutture in parte danneggiate. Fra le più colpite dall'ondata di maltempo l'autostrada sei nella municipalità rurale degli Interlaghi di San Lorenzo con preoccupazione per famiglie, fattorie ed attività commerciali che si trovano sui lati della strada e le autorità cercano di minimizzare i disagi; poi per altre zone si parla eventualmente di evacuazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche sempre in Canada il problema costituito la proliferazione nelle acque del sud dell'Ontario dei pesci rossi (spesso rilasciati da acquari domestici), una specie che compete con quelle autoctone causando disequilibri nella biodiversità.

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Rettili fra le specie più a rischio estinzione

Un declino catastrofico della biodiversità è già stato ampiamente documentato, con ad esempio il quaranta percento degli anfibi, il venticinque percento dei mammiferi, il tredici percento degli uccelli, ed ora i ricercatori avrebbero riscontrato come una su cinque specie di rettili sarebbero a rischio estinzione. In particolare i coccodrilli sono minacciati a causa della caccia e per eliminarli dagli insediamenti umani, le tartarughe per il commercio come animali domestici e nell'uso insensato per preparare farmaci (che non hanno nessuna reale efficacia); poi per quanto riguarda altre specie bisogna considerare che i rettili sono importanti per tenere in equilibrio la popolazione di insetti e i cambiamenti climatici mettono a dura prova la loro capacità di sopravvivenza. I cobra sono classificati come specie davvero vulnerabile e molto vicina all'estinzione, nonostante la loro importanza naturalistica; infatti, si tratta del più grande serpente velenoso, capace di crescere fino a cinque metri e di nutrirsi di altri serpenti in vaste aree dall'India al sud-est Asia.

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Sisma in Bosnia ed Erzegovina

Un terremoto di magnitudo 5.7 che ha colpito la Bosnia ed Erzegovina avrebbe causato almeno una vittima e diversi feriti, poi si parla anche di danni agli edifici meno resistenti con conseguenti crolli di calcinacci e materiali edilizi. L'epicentro è stato individuato a centottantadue chilometri a sud-est dalla capitale Sarajevo (e a circa quaranta da Mostar) a due chilometri di profondità. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'allerta data dai ricercatori nel caso di tsunami per un'eruzione del vulcano Barcena, che mostra segnali di attività, nell'arcipelago delle isole Revillagigedo al largo delle coste del Messico ed è valutata potenzialmente devastante come quella accaduta a Tonga provocata del vulcano Hunga Ha'apai; in pratica si usano dei modelli predittivi per le simulazioni considerando i movimenti delle placche tettoniche.

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Vasto incendio in una contea dell'Arizona

Forti raffiche di vento avrebbero favorito la propagazione di un incendio in una zona rurale del nord dell'Arizona negli Stati Uniti tanto da raggiungere i venticinque chilometri quadrati distruggendo oltre una ventina di strutture. La contea di Coconino ha dichiarato lo stato di emergenza, poi una grande autostrada è stata chiusa e si è proceduto all'evacuazione (compresi gli animali) delle aree interessate dalle nubi di fumo che si sono sprigionate dal fuoco. Squadre di pompieri cercano di fronteggiare gli incendi con l'aiuto di aerei antincendio, ma la forza del vento che alimenta le fiamme cambiando anche direzione pone dei problemi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Italia sul letto del fiume Po in secca a causa della prolungata siccità sarebbe stato trovato il cranio di un cervo gigante risalente a centomila anni fa.

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Difficoltà nelle Filippine a causa di un ciclone

Si è aggravato ad almeno centoventitre il bilancio delle vittime nelle Filippine a causa della tempesta tropicale chiamata "Megi" che ha sferzato recentemente ampie aree centrali del paese, il primo ciclone che ha investito l'arcipelago formato da oltre settemilaseicento isole con una media di circa venti forti vortici ogni anno. Oltre centosessantaduemila le persone evacuate, poi si parla di difficoltà nella città di Baybay a causa di frane dalle alture favorite dalle precipitazioni piovose torrenziali con decine di vittime e centinaia di feriti, mentre i soccorritori ancora scavano anche in altre zone alla ricerca di eventuali dispersi. Il distretto di Kantagnos appare devastato con abitazioni, alloggi danneggiati e interruzioni nei collegamenti, poi in genere da viste aree si vedono campi coltivati coperti da materiale franoso o zone allagate.

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Inondazioni in Sud Africa e Filippine

Sarebbero trecentosei le vittime nella città portuale di Durban ed aree limitrofe in Sud Africa per inondazioni devastanti e frane causate da intense precipitazioni piovose, le più severe da sessant'anni e che hanno fatto segnare un record come numero di vittime in questo paese. Sono crollati dei ponti, strade ed abitazioni spazzate via dalla furia dei torrenti d'acqua impetuosa che le hanno investite; poi quasi duecentocinquanta scuole ed oltre seimila case danneggiate. Per quanto riguarda le Filippine si parla di cinquantotto vittime, decine di dispersi e feriti per frane ed inondazioni sempre favorite da forti piogge; particolarmente colpita la città di Baybay, mentre le autorità hanno inviato squadre di soccorritori per aiutare la popolazione nelle zone colpite dall'ondata di maltempo (tempesta tropicale "Megi") e per la ricerca delle persone disperse.

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Piogge intense in Ecuador ed Australia

La stagione delle piogge in Ecuador dura da sette mesi e ci si aspetta che possa intensificarsi; le autorità hanno comunicato che in sei mesi sarebbero cinquantasette le vittime, centodieci i feriti e quasi trentunomila le persone interessate da precipitazioni piovose intense a volte eccezionali e prolungate con conseguenti inondazioni, frane oltre a danni a migliaia di abitazioni ed ettari di coltivazioni, scuole e cliniche. Particolarmente colpita la provincia Andean di Pichincha, poi tutte le ventiquattro province del paese sono state colpite ad eccezione dell'arcipelago delle Galapagos (a circa mille chilometri al largo delle coste). Per quanto riguarda l'Australia si parla ancora di recenti nubifragi sulla costa est con inondazioni e disagi, come capitato a Sydney dove alcuni quartieri si sono ritrovati allagati e si è dovuto procedere ad evacuazioni o relativi avvisi.

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Italia alle prese con siccità ed inquinamento

A breve distanza di tempo dalle ultime precipitazioni piovose che avevano dato un po' di sollievo alle coltivazioni sofferenti, soprattutto al centro-nord, gli agricoltori lamentano difficoltà legate alla siccità e sono costretti ad utilizzare le scarse risorse idriche accumulate che dovranno servire anche a superare il periodo estivo, quindi con forte evaporazione di vapore acqueo. Non mancano problemi legati all'inquinamento ad esempio per le polveri sottili che si accumulano nella pianura padana, in parte per le scarse piogge che ripuliscono l'aria, che negli ultimi mesi hanno fatto registrare dei record di inquinamento (da notare che alcuni studi internazionali collegano l'inquinamento ad alterazioni del comportamento). Ridotta anche la produzione di energia idroelettrica da cui a quanto pare si ricava gran parte dell'undici percento di energia rinnovabile prodotta in Italia.

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Riduzione rapida delle emissioni inquinanti

Non si può ritardare ancora per una rapida riduzione delle emissioni inquinanti, almeno secondo un rapporto di organizzazioni internazionali che avvertono che il picco dovrebbe essere prima del 2025 per poi procedere ad un netto taglio delle fonti fossili se si vuole mantenere le temperature globali entro un grado e mezzo Celsius di aumento (a più realisticamente entro due o forse anche due e mezzo). Superare queste temperature significherebbe un pianeta invivibile per la specie umana e quasi tutte le altre che in pratica difficilmente si adattano a condizioni estreme. E' possibile utilizzare le energie rinnovabili al posto di quelle fossili; infatti, ad esempio il Costa Rica il cento per cento dell'energia proviene da fonti rinnovabili, poi in teoria è anche possibile catturare il biossido di carbonio dell'atmosfera e utilizzarlo per produrre biocarburanti.

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Ancora maltempo in Australia

Dopo le inondazioni che hanno interessato tre - quattro settimane fa ampie aree sulla costa est dell'Australia una nuova ondata di maltempo caratterizzata da forti folate di vento ed alte onde, con erosione delle coste, ha anche causato intense precipitazioni piovose con conseguenti inondazioni ad esempio vicino alle spiagge (particolarmente colpito il Nuovo Galles del Sud). Un sistema di bassa pressione influenzato in parte da una corrente globale ciclica chiamata "La Nigna" avrebbe amplificato gli effetti dell'ondata di maltempo, si parla di due vittime e un disperso presso Lismore, una località turistica a settecentocinquanta chilometri a nord di Sydney. Da segnalare cambiando argomento il sollievo in Italia per le piogge che hanno interrotto il lungo periodo di siccità, ma non sono mancati in qualche caso problemi e disagi come accaduto all'aeroporto di Palermo.

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Eruzioni iniziali di un vulcano nelle Filippine

Dopo un'eruzione freatomagmatica che deriva dal contatto dell'acqua con il magma incandescente che sprigiona nuvole di vapore aqueo e conseguente sciame sismico causati dal piccolo vulcano Taal nelle Filippine, che si trova in un caratteristico lago nella provincia di Batangas a sud di Manila, continuano i segnali di attività magmatica che hanno spinto le autorità a diramare un'allerta tre su una scala di cinque. Si teme che il fluido magmatico caldissimo nel lago possa causare una specie di tsunami vulcanico e tremila persone sono state evacuate in rifugi temporanei. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il rischio di mancata germinazione di mais e riso per la siccità al centro-nord in Italia (tutte le coltivazioni sono in sofferenza), poi incendi in Umbria favoriti dalla vegetazione piuttosto secca e temperature quasi estive.

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Incendi in Veneto e Lombardia in Italia

Degli incendi in Veneto valutati come dolosi e che avrebbero causato anche una vittima hanno interessato dei boschi nel bellunese, poi particolarmente colpita dai roghi una vasta area presso Longarone. Le autorità che hanno dichiarato lo stato di crisi parlano di fronti di fuoco larghi cinque chilometri favoriti dalla siccità prolungata e conseguente vegetazione piuttosto secca. Si sono sprigionate nubi di fumo che hanno raggiunto località a grandi distanze rendendo la qualità dell'aria molto bassa e in qualche caso quasi irrespirabile costringendo a fissare altre date per manifestazioni ed eventi in calendario. Per quanto riguarda la Lombardia si parla di incendi in Valcamonica con decine di ettari di vegetazione andati in fumo, squadre di pompieri cercano di fronteggiare le fiamme supportati da aerei antincendio, mentre le previsioni meteo da lungo tempo non annunciano precipitazioni piovose in arrivo.

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Due fattori per il rialzo del livello dei mari

L'espansione termica degli Oceani combinata alla fusione dei ghiacci polari (che in pratica si sciolgono come grandi ghiaccioli in acqua calda) determinano un rialzo del livello dei mari che ultimamente preoccupa i ricercatori che sostengono come il novanta percento dell'incremento nelle temperature medie globali causato dall'uso incontrollato dei combustibili fossili sia stato assorbito dagli Oceani e questa capacità collegabile in gran parte alla cattura del biossido di carbonio atmosferico tende sempre più a diminuire. Fra le città considerate a rischio di essere presto sommerse vi sono Bangkok in Thailandia e Jakarta sull'isola di Giava in Indonesia, poi ad esempio le coste della Gran Bretagna sono molto vulnerabili all'erosione marina. Si stima che un grado di aumento delle temperature globali possa causare nel tempo un rialzo del mare di oltre due metri.

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Grande Barriera Corallina valutata in pericolo

Lo sbiancamento ad ampio raggio e severo della Grande Barriera Corallina monitorato dopo due anni di aumento delle temperature del mare a causa delle emissioni incontrollate provenienti da combustibili fossili rischia di classificare il più grande ecosistema corallino del mondo come in pericolo (bisognerà aspettare giugno per la valutazione ufficiale); poi in teoria la corrente globale periodica "La Nigna" avrebbe dovuto abbassare un poco le temperature dell'Oceano Pacifico, quindi questo secondo alcuni mostra che le autorità australiane non sono riusciti a proteggere i coralli dall'impatto dei cambiamenti climatici. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la recente tempesta di sabbia del deserto che ha coperto di polveri del Sahara molti paesi europei, particolarmente colpita la Spagna dove in alcune zone l'aria risultava quasi irrespirabile.

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Parte di collina frana su decine di case in Perù

Fra sessanta ed ottanta case sarebbero state parzialmente sepolte da una frana in Perù nella regione La Libertad a causa di un movimento franoso di parte di una collina sopra alle case. Per il momento non si parla di vittime, ma squadre di soccorritori stanno scavando nella frana per cercare persone rimaste intrappolate anche perforando le mura delle abitazioni. Pare che l'area interessata dalla frana non fosse sicura per le costruzione di case e in genere in Perù è alta la percentuale di abitazioni costruite vicino a fiumi e su pendii di colline che potrebbero franare. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una recente iniziativa internazionale in quattordici punti a salvaguardia dell'ambiente per responsabilizzare le cosiddette lobby che cercano di contrastare le normative stabilite per limitare l'inquinamento e i cambiamenti climatici.

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Lento ritorno verso case inabitabili in Australia

Nonostante sia tornato un po' di sereno in Australia dopo le precipitazioni piovose torrenziali che hanno interessato vaste aree della costa est l'acqua continua a defluire in quartieri ad ovest di Sydney da dighe piene e dall'esondazione da argini di fiumi, poi migliaia di persone tornano alle loro abitazioni che sono diventate inabitabili senza contare le fattorie sommerse oltre a ponti, strade, infrastrutture inondate ed intere città irraggiungibili. Nel frattempo è salito a ventuno il bilancio delle vittime con danni rilevanti e squadre di soccorso cercano di rimuovere i detriti che si sono accumulati e portare alle persone in difficoltà beni di prima necessità fra polemiche per il ritardo degli interventi effettuati dalle autorità. Un rapporto descrive l'evento estremo come uno dei più severi nella storia australiana a causa delle devastazioni causate dalle inondazioni.

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Diminuire la plastica non compostabile

Spesso la plastica non compostabile finisce fra i rifiuti umidi che poi sono avviati ad apposite discariche per ricavare compost fertilizzante, ad esempio alcuni ricercatori cercano di trovare un materiale biologico per sostituire le bustine del tè che possono rilasciare nell'ambiente milioni di microparticelle plastiche. Vi sono notevoli differenze anche fra i materiali biologici in come si degradano nel tempo e non mancano i casi di quelli che rimangono piuttosto inquinanti per l'ambiente; quindi bisogna fare in modo che siano tutti riciclabili al cento percento e in tempi ragionevoli. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la siccità che sta colpendo diverse regioni italiane con fiumi in secca ai livelli di solito monitorati in agosto e di conseguenza schiuma e residui inquinanti che tendono ad accumularsi; poche le previsioni di prossime precipitazioni piovose.

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Lontani dal fronteggiare i cambiamenti climatici

Quasi la metà della popolazione mondiale è vulnerabile ai cambiamenti climatici quindi l'umanità non è pronta a fronteggiarli, almeno secondo un rapporto di organizzazioni internazionali che evidenzia come sia necessaria una drastica azione ad ampio raggio anche per poter assicurare cibo e ad acqua potabile oltre a progetti per la protezione di città costiere con la necessità di prepararsi a tempeste e rialzo dei mari. Con il peggiorare delle condizioni collegabili cambiamenti climatici bisognerà aumentare gli investimenti senza ritardi e questo è essenziale per la sopravvivenza. Azioni di mitigazione climatica e di adattamento è essenziale per pagare costi sostenibili, poi è necessario effettuare un controllo sulle emissioni inquinanti incontrollate. Ad esempio si potrebbero adottare interventi di riforestazione e protezione ambientale per mitigare l'impatto dei cambiamenti climatici.

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Crediti cedibili riguardo la plastica in Indonesia

Le autorità indonesiane per ridurre l'inquinamento da materie plastiche nel paese sarebbero intenzionate ad adottare uno schema simile a quello previsto dal protocollo di Kyoto del 1997 per la possibilità di cessione dei crediti di carbonio, ma in questo caso adattato alla plastica. Alcuni dicono che qualche produttore potrebbe approfittare di questo schema, con una certa quantità di plastica raccolta e riciclata poi convertita in quella che è definita una "unità di credito", per scaricare le proprie responsabilità ad altri (limitando l'impronta ecologica solo sulla carta vendendo le unità di credito ai creditori di plastica). Comunque i fondi accumulati dalle transazioni di questi crediti potrebbero essere utilizzati in iniziative per raccogliere e riciclare la plastica ed anche per controllare le quantità di materiale plastico raccolto ed appositamente trattato da terze parti.

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Inondazioni sulla costa est dell'Australia

Precipitazioni piovose torrenziali con anche quattrocento millimetri di pioggia monitorati in un giorno hanno interessato la costa est dell'Australia con conseguenti inondazioni e disagi per la popolazione, si parla di una vittima nel Queensland (una donna rimasta intrappolata nella sua auto sommersa dall'acqua). Le previsioni annunciano altre intense precipitazioni eventualmente con inondazioni ed alte onde sulle coste. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumentato ad oltre duecento il bilancio delle vittime per frane ed inondazioni nella città collinare turistica di Petropolis in Brasile a nord di Rio de Janeiro, oltre cinquanta i dispersi ed ottocento le persone evacuate in centri di emergenza; poi sono ingenti i danni per la caratteristica città di trecentomila abitanti un tempo capitale estiva dell'impero brasiliano.

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Coda di una tempesta sferza in parte l'Italia

Gli effetti finali della tempesta "Eunice", che in Europa ha causato sedici vittime, sono stati sentiti chiaramente in alcune regioni italiane causando danni e disagi; soprattutto in Piemonte sono stati sradicati alberi, che a volte a volte hanno interrotto delle linee elettriche, poi un grosso cancello caduto ha causato un ferito grave. In altre regioni del Nord (con raffiche della tempesta attenuate dalla protezione costituita dalla catena alpina) sono crollati ponteggi ed impalcature con feriti anche gravi, mentre in Sardegna le forti raffiche di vento e le alte onde hanno costretto a cambiare alcune rotte di navigazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la crisi idrica favorita dalla siccità in molte regioni italiane, in particolare ad esempio a Chieti in Abruzzo aggravata da perdite negli impianti e sprechi inutili di acqua.

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Rischio sversamento idrocarburi da nave a Corfù

In seguito all'osservazione di macchie oleose in mare si teme lo sversamento di circa ottocento metri cubi di carburante, oltre ad altri liquidi e sostanze inquinanti, da un traghetto che ha preso fuoco al largo di Corfù a causa probabilmente di un incendio di un camion. Si parla di (una vittima) dieci dispersi, diversi feriti e mancanza di sicurezza a bordo della nave che stava navigando dalla Grecia in direzione dell'Italia; almeno dalle testimonianze di camionisti che hanno parlato di spazi ristretti per caricare più mezzi possibile nel garage stiva del traghetto fino quasi ad ostacolare il passaggio delle persone. Navi di soccorso stanno aspirando il carburante rimasto a bordo spegnendo gli ultimi focolai, mentre si attende di cercare a bordo i dispersi; inutile dire che in caso di sversamento di liquidi inquinanti potrebbe essere penalizzata l'attività turistica a Corfù.

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Difficoltà per le frane presso Rio de Janeiro

Le forti precipitazioni piovose caratterizzate da nubifragi che hanno colpito soprattutto la zona collinare turistica di Petropolis presso Rio de Janeiro hanno messo in difficoltà la popolazione che non può spostarsi agevolmente visto che le strade sono ostruite da uno spesso strato di fango, detriti, auto ed ad atri mezzi di trasporto anche rovesciati ed accartocciati; poi manca un po' di tutto. Nel frattempo sarebbe salito a centoquattro il bilancio delle vittime con decine di dispersi, mentre le pale meccaniche scavano fra le macerie delle abitazioni distrutte e si cerca di spalare il fango. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le lamentele di agricoltori e allevatori in Italia alle prese con siccità, rialzo del prezzo energetico, dei combustibili e di tutti i prodotti necessari alle loro attività che devono affrontare senza adeguati aiuti.

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Accelerazione dei cambiamenti climatici

Di fronte a quella che viene definita un'evidente accelerazione dell'impatto dei cambiamenti climatici quasi duecento nazioni in una conferenza avrebbero sottolineato l'urgenza di tagliare le emissioni, derivanti principalmente dal consumo eccessivo di combustibili fossili, subito e prepararsi ad affrontare una sfida di adattamento ormai presente e non legata ad un ipotetico scenario futuro. Riuscire ad adattarsi a periodi con caldo insopportabile, inondazioni e tempeste potrebbe fare la differenza riguardo la sopravvivenza di intere popolazioni, tenendo presente che anche con il taglio delle emissioni si assisterà comunque al collasso degli ecosistemi, all'estinzione di specie. Da segnalare che alcuni lamentano di eventuali pericoli collegabili alle nuove tecnologie come ad esempio della necessità di interrare i cavi elettrici delle centrali fotovoltaiche ed eoliche.

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Progetti per la nuova capitale dell'Indonesia

Per costruire quella che dovrebbe chiamarsi "Nusantara", nuova capitale dell'Indonesia nell'isola del Borneo a circa milletrecento chilometri da Jakarta, le autorità affermano che è necessario non commettere gli errori effettuati in passato nella pianificazione di grandi agglomerati umani; in pratica progettati su disegni monumentali costosi, non in equilibrio con la natura, metropoli che diventano presto invivibili e finiscono per alimentare conflitti etnici o religiosi con qualità della vita davvero bassa. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Madagascar è aumentato a centoventi il numero delle vittime causate dal ciclone "Batsirai" e si parla di centoventicinquemila persone evacuate oltre a difficoltà a gestire la situazione, con raccolti distrutti, problematiche sanitarie e scarsità di cibo.

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Raffiche di vento in regioni del nord in Italia

Dei flussi d'aria provenienti dall'Europa e il successivo contatto, superando le Alpi, con masse d'aria in regioni del nord in Italia tendenzialmente a temperatura più calda hanno favorito la formazione di vortici di vento con raffiche che hanno toccato anche i centodieci chilometri orari, si parla di quattro feriti (due in gravi condizioni) oltre a danni e disagi per la popolazione. Ad esempio a Milano è volata via parte della copertura del tetto della stazione ferroviaria e nel castello Sforzesco sono cadute alcune tegole, molti gli alberi e rami caduti in città che hanno ostacolato la circolazione, a Segrate i pompieri hanno tolto le lamiere contorte dal vento dal tetto di un asilo evacuando i bambini. Da segnalare cambiando argomento le proposte di realizzare invasi ed aree golenali per accumulare sufficienti quantità d'acqua per fronteggiare una preoccupante siccità al Nord in Italia.

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Un forte ciclone si avvicina al Madagascar

Un ciclone chiamato "Batsirai" caratterizzato da raffiche di vento ad oltre duecento chilometri orari ed onde sulle coste alte fino a quindici metri si avvicina al Madagascar, almeno secondo le previsioni dei meteorologi che avvertono del pericolo per la popolazione considerando anche che il mese scorso il ciclone "Ana" ha causato cinquantotto vittime ed interessato centotrentunomila persone. Il forte vortice ha già colpito Mauritius e la Reunion con precipitazioni piovose torrenziali e si stima che centocinquantamila persone in Madagascar potrebbero essere a rischio di essere evacuate per frane ed inondazioni e squadre di soccorritori sono già state allertate mentre molti cercano di rinforzare le fragili abitazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un'inchiesta in Francia per chiarire la causa per le decine di migliaia di pesci morti monitorati nel golfo di Guascogna (Biscaglia).

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Frana una collina a Quito capitale dell'Ecuador

Sarebbero almeno ventiquattro le vittime e quarantotto i feriti nella capitale dell'Ecuador Quito causate dal movimento franoso di una collina indebolita da prolungate forti precipitazioni piovose che hanno in pratica saturato il suolo. Alcune abitazioni sono state distrutte dallo smottamento come se fossero state scosse da un terremoto mentre i soccorritori scavano fra le macerie per cercare eventuali dispersi (chiedendo silenzio per sentire chiamate di aiuto) e le pale meccaniche rimuovono i detriti delle case, il fango accumulatosi oltre a rami e tronchi di alberi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche gli incendi dolosi in Italia in Liguria presso Genova e le Cinque Terre, si parla di molti ettari di vegetazione divorati dalle fiamme che in alcuni casi si sono avvicinate alle abitazioni.

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Bufera di neve su molti stati ad est degli U.S.A.

Un'ondata di maltempo caratterizzata da forti precipitazioni nevose e raffiche di vento ad oltre centoventi chilometri orari hanno interessato molti stati nell'est degli Stati Uniti, le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza per gli stati di New York, New Jersey e Massachusetts; poi si parla anche di una vittima e forti disagi per la popolazione con circolazione stradale ostacolata dallo spesso manto di neve che si è accumulato sulle strade oltre a migliaia di voli aerei cancellati ed interruzioni della fornitura di energia elettrica in ampie zone. Molto basse le temperature con il rischio che si formino lastre di ghiaccio che potrebbero rendere in parte impraticabili le strade. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la siccità registrata in alcune regioni italiane dove non piove da settimane ed è basso il livello dell'acqua nei bacini idrici.

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Ripulire una spiaggia dal petrolio in Perù

Continuano le difficoltà in Perù per cercare di ripulire una spiaggia ed un vasta area marina dai residui oleosi di petrolio sversato da una nave la settimana scorsa e molte donne peruviane hanno offerto i loro capelli per favorire le operazioni di recupero degli idrocarburi pesanti nel mare imbrattato da scure chiazze oleose, le autorità valutano per eventuali sanzioni ad una raffineria considerata responsabile del disastro ecologico. Alcuni avanzano dubbi sul fatto che l'incidente sia stato causato dallo tsunami originatosi da un vulcano a Tonga sostenendo che il mare era calmo. Da segnalare recentemente un terremoto in Afghanistan di magnitudo 5.3 nel distretto di Qadis nell'ovest della provincia di Badghis, si parla di ventisei vittime e quattro feriti principalmente a causa del crollo del tetto di abitazioni per le scosse telluriche.

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Abitanti di Tonga pronti alla ricostruzione

La popolazione di Tonga è duramente provata dai danni causati dall'eruzione del vulcano "Hunga Ha'apai" che ha coperto tutto con un'enorme quantità di materiale vulcanico e poi l' onda di tsunami; rimasti privi di acqua potabile, con i raccolti e due villaggi distrutti, problemi di comunicazione a causa della rottura di un cavo internet che richiederà qualche settimana per la riparazione. Circa l'ottanta percento degli abitanti sono stati interessati, ma si dichiarano pronti alla ricostruzione anche per preservare la propria identità e stanno procedendo a pulire tutto dalla cenere considerando che il vulcano è ancora attivo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Siria una tempesta di neve ha colpito un campo di rifugiati facendo crollare delle tende per il peso del manto nevoso accumulatosi e causando almeno una vittima.

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Isole Tonga ancora isolate senza acqua e cibo

Non giungono notizie sicure dalle isole Tonga da due giorni a causa dell'interruzione del collegamento internet fornito da un cavo sottomarino danneggiato dall'eruzione del vulcano Hunga e successiva onda di tsunami, ma alcuni dicono che la popolazione è rimasta senza acqua e cibo anche a causa della cenere vulcanica che ha coperto tutto con uno spesso strato e quindi è difficile avere accesso ad acqua pulita e quindi potabile; poi si parla di tre vittime. La preoccupazione è maggiore per due piccole isole in cui vivono poco più di cento persone e che potrebbero essere state particolarmente colpite (tra l'altro l'aria potrebbe essere irrespirabile). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che anche il Canada come l'est degli Stati Uniti è ora parzialmente interessato da una tempesta di neve, ghiaccio e raffiche di vento.

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Eruzione sottomarina alle isole Tonga

Una forte boato avrebbe accompagnato l'eruzione di un vulcano sottomarino al largo delle isole Tonga che ha provocato uno tsunami alto oltre un metro che ha causato danni definiti come significativi alla capitale Nuku'alofa che è rimasta coperta da polveri vulcaniche anche se non vi sono state vittime o feriti e tutto ora è calmo. Centinaia gli sfollati e molte le abitazioni inondate, poi essendo le linee di comunicazione parzialmente interrotte potrebbero esserci stati feriti e danni non comunicati in zone colpite (la Nuova Zelanda ha inviato degli aerei per una ricognizione). L'onda di tsunami ha raggiunto il Giappone, California, il Cile a diecimila chilometri di distanza e molti paesi senza causare danni. L'eruzione è durata almeno otto minuti lanciando nubi di gas e polveri vulcaniche a grandi altezze e non si escludono eventuali altre eruzioni.

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Inondazioni in Indonesia, caldo in Argentina

Sarebbero otto le vittime a Papua in Indonesia a causa di precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti inondazioni, particolarmente colpita la città di Jayapura per una frana in un distretto a nord; poi in parte anche presso un complesso abitativo in Organda. Si parla di esondazioni del fiume Menanti e Makanway per le intense piogge e quindi inondaziononi in Jayapura (Nord e Sud), Abepura, Heram, Nimbokrang e Maura Tami. Per quanto riguarda l'ondata di calore che sta interessando l'Argentina, la popolazione lamenta temperature insopportabili con picchi a quarantacinque gradi Celsius ed abitazioni spesso diventate come forni anche a causa di interruzioni della fornitura di energia elettrica e quindi con l'impossibilità di utilizzare ventilatori e climatizzatori, poi i meteorologi dicono che potrebbero essere raggiunti record storici nel paese perché l'ondata di calore presenta caratteristiche straordinarie.

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Tempesta di neve a Murree in Pakistan

Sarebbero almeno ventidue le vittime prevalentemente per ipotermia (fra cui dieci bambini) a causa di una tempesta di neve presso una località turistica invernale montuosa del Pakistan molto frequentata e quindi con traffico stradale sostenuto su una strada che è diventata impraticabile anche a causa di un veloce abbassamento delle temperature, a meno otto gradi Celsius, che ha favorito la formazione di lastre di ghiaccio sul manto stradale e in pratica intrappolato centinaia di veicoli. Le basse temperature hanno messo fuori uso gli equipaggiamenti pesanti acquistati per liberare le strade e sono intervenuti in soccorso degli automobilisti assiderati degli abitanti del luogo spingendo a mano le auto e con piccole ruspe per spostare i cumuli di neve. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche collegabili al turismo in montagna che a causa del surriscaldamento globale spesso sarà necessario sostituire gli impianti di innevamento "artificiale" con quelli adatti a temperature più miti.

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Meno carbone sul mercato globale dall'Indonesia

L'aumentata richiesta energetica interna in Indonesia ha spinto ultimamente le autorità a vietare l'esportazione di carbone sul mercato globale, considerando che il paese è il maggior esportatore del combustibile fossile per la produzione di elettricità. Le direttive per il taglio delle emissioni inquinanti prevedono di non costruire più impianti alimentati a carbone dal 2023 tuttavia si procede comunque allo sviluppo dell'enorme impianto Suralaya a Java, il più grande del sudest Asia, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di quattordici milioni di abitazioni ogni anno; quindi per il momento non sarà possibile mirare ad alternative meno inquinanti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il fenomeno dell'inversione termica sulle Alpi in Italia con temperature anomale in montagna e caldo definito come primaverile, piuttosto preoccupante per le riserve idriche dei ghiacciai.

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Costi crescenti dei danni da cambiamenti climatici

Sommando i costi enormi dei danni causati dagli eventi estremi che hanno interessato il globo quest'anno (superiori a quelli del 2020) alcuni dicono che non siamo sulla strada giusta per un futuro sicuro e prosperoso. Fra gli eventi più costosi riguardo i danni si fa riferimento all'uragano "Ida" negli Stati Uniti, alle inondazioni in Germania e Olanda, le ondate di gelo in Texas, poi le inondazioni nell'Henan in Cina e in British Columbia in Canada. In genere i paesi più ricchi lamentano maggiori danni economici, ma questo non vuol dire che i disastri dei cambiamenti climatici causati principalmente dell'effetto serra alimentati dalle emissioni umane siano minori nei paesi poveri ed anzi spesso ad esempio un forte vortice di maltempo che li colpisce significa perdere abitazioni, attività produttive, infrastrutture e raccolti. Da segnalare cambiando argomento che è aumentato ad oltre sessantamila il numero di persone evacuate nello stato di Bahia in Brasile per le inondazioni anche a causa del cedimento di dighe, poi si parla di venti vittime.

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Inondazioni in Bolivia e Brasile

Sarebbero almeno dodici le vittime delle inondazioni che hanno colpito la Bolivia a causa di precipitazioni piovose torrenziali con conseguenti danni ai raccolti e strade impraticabili; poi sette province su nove hanno dichiarato un'allerta meteo con previsioni poco rassucuranti, considerando che la stagione delle piogge in questo paese di solito durano fino a marzo. Per quanto riguarda il Brasile si parla di undicimila evacuazioni in ampie aree interessate dalle inondazioni nello stato di Bahia dove recentemente ci sarebbero state anche delle vittime per ripetute ondate di maltempo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che i ricercatori hanno dichiarato finita l'eruzione vulcano Cumbre Vieja nell'isola spagnola La Palma delle Canarie anche se questo non significa che si possano ancora verificarsi fenomeni legati all'attività vulcanica.

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Inondazioni in Malaysia

Sarebbero quattordici le vittime ed oltre settantamila le persone evacuate a causa delle inondazioni favorite da precipitazioni piovose torrenziali che hanno interessato in particolare una vasta area nel Selangor presso la capitale Kuala Lumpur. Capita spesso che in questo periodo dell'anno cadano forti piogge in Malaysia, ma è inusuale di così forte intensità e si parla di come il surriscaldamento globale abbia intensificato il fenomeno; poi per la città di Shah Alam si parla di interi quartieri ancora allagati dove i soccorritori con delle barche cercano di portare aiuto alle persone in difficoltà (fra polemiche sulla scarsa tempestività degli interventi in genere nel paese). Da segnalare cambiando argomento che nelle Filippine e aumentato ad oltre duecento (o forse anche oltre trecentosettenta) il bilancio delle vittime a causa del super tifone "Rai"; inoltre sono decine i dispersi mentre i soccorsi sono ostacolati dalla mancanza di comunicazioni ed energia.

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Forte tifone sferza le Filippine

Le autorità delle Filippine hanno avvertito che il tifone chiamato "Rai o Odette" che già starebbe sferzando ampie aree al centro e sud del paese con forte vento e precipitazioni piovose potrebbe essere il più forte quest'anno e potenzialmente distruttivo, con picchi di vento a quasi duecento chilometri orari, considerando anche che il vortice probabilmente si dirige verso la popolare isola turistica Siargao. Oltre quarantacinquemila persone fra cui molti turisti locali (vi sono misure di contenimento della pandemia Covid-19 nei confronti dei turisti che provengono dall'estero) hanno raggiunto i centri di evacuazione, poi si parla di voli aerei cancellati e porti temporaneamente chiusi. E' il secondo tifone che colpisce l'arcipelago da settembre quando Chanthu ha colpito l'isola principale di Luzon mentre i ricercatori come ben noto sostengono che questi fenomeni diventeranno sempre più violenti a causa del surriscaldamento globale.

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Forte terremoto senza danni in Indonesia

A dieci giorni di distanza dall'eruzione del vulcano Semeru nell'isola di Giava in Indonesia che ha causato quarantotto vittime e centinaia di feriti un forte terremoto di magnitudo 7.4 con una replica di 5.6 ha colpito l'est del paese in una vasta area presso la città di Larantuka, questa volta senza causare vittime e danni anche se la popolazione si è riversata nelle strade. Era stato diramato un allarme tsunami ed eventuali frane, poi in parte rientrato. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che fra le ipotesi alle origini di una recente fuga di gas e conseguente esplosione a Ravanusa in provincia di Agrigento (nove vittime) si parla anche di dissesto idrogeologico amplificato dalle intense precipitazioni piovose che hanno interessato la Sicilia e tutto il sud d'Italia negli ultimi mesi.

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Adattare le metropoli ai nubifragi

I cambiamenti climatici a causa del surriscaldamento del pianeta provocato dalle attività umane costringe ad escogitare nuove soluzioni oltre a normali opere di adattamento per evitare gravi danni nelle metropoli inondate da nubifragi sempre più frequenti. In Europa la quantità massima di precipitazioni giornaliere sarebbe cresciuta dal tre percento al diciannove percento; infatti, con il rialzo delle temperature una quantità maggiore di acqua evapora nell'atmosfera con successive piogge torrenziali, veri e propri diluvi come ad esempio accaduto un anno fa a in un paese del sud della Francia dove seicento millimetri di pioggia sono caduti in dodici ore (equivalenti a seicento litri di acqua per metro quadrato). A Parigi sono stati costruiti dei sistemi capaci di assorbire ottocento milioni di litri d'acqua per poi farli defluire nella Senna, poi si pensa di fare diventare le strade come delle specie di spugne.

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Eruzione vulcano Semeru in Indonesia

Sarebbero almeno tredici le vittime e cento i feriti sull'isola di Giava a causa dell'eruzione del vulcano Semeru, il più alto e uno dei più attivi in Indonesia; le ceneri hanno raggiunto i quattordici chilometri di altezza formando una spessa coltre che vela i raggi solari. Molte persone hanno riportato bruciature e scottature causate dall'abbondante materiale lavico incandescente che ha anche sepolto delle abitazioni ed i soccorritori scavano alla ricerca di eventuali dispersi. Da tempo il vulcano dava segni di aumentata attività con emissione di ceneri e lapilli ma senza causare particolari problemi, poi due giorni fa sono iniziate manifestazioni molto più intense con emissione di lava. Da segnalare spostando l'attenzione alle Canarie nell'isola La Palma una vittima recentemente per il crollo di un tetto carico di materiale vulcanico proveniente dal vulcano Cumbre Vieja.

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U.S.A. maggiori inquinatori per plastica al mondo

Gli Stati Uniti sarebbero responsabili dell'inquinamento da rifiuti plastici in misura doppia rispetto alla Cina e più dei paesi dell'Unione Europea messi insieme (da dati rilevati nel 2016). In questa poco salutare classifica svetta il cittadino statunitense con centotrenta chili di rifiuti plastici all'anno, seguiti dai britannici con quasi cento e sudcoreani con ottantotto; poi inutile dire che tutta questa plastica diventa microplastica che già da tempo è stato accertato entri nella catena alimentare e i frammenti possono raggiungere trasportati dal vento anche l'atmosfera e quindi respirati. E' enorme la quantità di plastica che raggiunge i mari ogni anno e si stima che per il 2030 raggiungerà quasi la metà del totale del peso pesce pescato annualmente, quindi bisognerebbe invertire presto questa tendenza sostituendo i prodotti plastici con quelli biodegradabili e sostenibili.

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Ancora maltempo in Canada

Mentre parte della British Columbia è ancora inondata dall'acqua (si parla di quattro vittime ed alcuni dispersi) con danni ingenti definiti come i più costosi nella storia del Canada un'altra ondata di maltempo, che per le previsioni potrebbe essere senza precedenti, caratterizzata da intense precipitazioni piovose e nubifragi si dirige verso il sud-ovest del Newfoundland anche se se si spera dai modelli climatici che il suo impatto sul territorio sia meno devastante. Nel frattempo le comunità chiedono che le infrastrutture, case, edifici, strade, linee ferroviarie che siano più resilienti ai cambiamenti climatici; poi bisognerebbe avvertire chi acquista una casa a rischio. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche lo strano fenomeno rilevato sul lago Manitoba dove si sono formate come tante strane pietre sferiche di ghiaccio.

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Maltempo con danni al centro-sud in Italia

Dopo l'ondata di maltempo che ha colpito soprattutto il centro-sud in Italia si contano i danni causati dai nubifragi, poi si parla anche di vittima e due feriti a Modica in Sicilia a causa di una tromba d'aria. In Sardegna le autorità hanno chiesto lo stato di calamità naturale per le vaste zone dove le coltivazioni sono state sommerse, sono crollati dei ponticelli e vi sono strade inagibili. Danni anche nelle Marche dove alcune famiglie sono state evacuate per esondazioni; inoltre, delle scuole sono state chiuse per infiltrazioni d'acqua dai tetti. Numerose le chiamate ai soccorsi per i disagi causati dalle strade che si sono trasformate quasi in fiumi mentre permane l'allerta meteo per diverse regioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la richiesta dello stato di emergenza in Canada per le inondazioni in British Columbia per la difficile gestione della situazione.

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Questione climatica rimane irrisolta

Gli accordi presi alla chiusura della conferenza COP26 a Glasgow in Scozia anche se mostrano qualche progresso nel risolvere la questione climatica non sono sufficienti a contenere l'aumento delle temperature globali con conseguenti effetti disastrosi sul pianeta ed alcuni dicono che poca attenzione è stata riservata alla tutela degli Oceani che hanno assorbito fino ad ora le emissioni incontrollate, ma sono ormai al limite di questa capacità; poi è mancata la passione per finanziare i danni da cambiamenti climatici per i paesi più colpiti, spesso non responsabili dell'inquinamento, oltre al supporto tecnologico per il passaggio ad energie rinnovabili. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo in Italia caratterizzata da forti precipitazioni piovose e nubifragi, si parla di una vittima in Sardegna oltre a danni e disagi in diverse regioni.

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Tentativi di accordo fra U.S.A. e Cina sul clima

Le traiettorie calcolate sul surriscaldamento climatico del pianeta con le proposte fino ad ora presentate a Glasgow in Scozia per la COP26 ipotizzano un aumento superiore a due gradi e mezzo Celsius per fine secolo ed anche un accordo migliorativo probabilmente manterrebbe la traiettoria ancora sopra i due gradi di aumento; quindi U.S.A. e Cina, che sono i paesi che inquinano di più al mondo e le maggiori economie mondiali, hanno annunciato un piano di ulteriori riduzioni per rientrare sotto i due gradi di aumento delle temperature globali. Alcuni dicono che senza sanzioni e imposizioni realmente vincolanti sarà molto difficile che i vari attori del surriscaldamento del pianeta riducano le emissioni, poi entrano in gioco fattori congiunturali ad aggravare una situazione climatica già disastrosa e sarà sempre più importante l'azione individuale per contenere i danni.

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Intense precipitazioni piovose in Indonesia

Sarebbero almeno sette le vittime nell'est di Java e due in nell'ovest Kalimantan a causa di intense precipitazioni piovose alimentate dagli effetti meteorologici sul clima di una corrente globale chiamata "La Nigna", ad esempio nella città di Batu vicino a Malang si sono verificate improvvise inondazioni in sei villaggi che hanno danneggiato e sommerso decine di case costringendo ad evacuare gli abitanti; poi gli argini di sei fiumi hanno perso parte della densa vegetazione che protegge il suolo dall'erosione quando si verificano nubifragi. Da segnalare sempre in Indonesia l'annuncio da parte di grandi aziende che sfruttano i combustibili fossili di voler costruire degli impianti di cattura del biossido di carbonio, ma alcuni dicono che si tratta di tecnologie poco convenienti rispetto alla riduzione delle emissioni di metano dall'estrazione e trasporto di petrolio e gas.

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Qualche timida proposta contro l'effetto serra

La proposta di oltre venti paesi di non volere più investire entro il prossimo anno sullo sfruttamento delle fonti fossili che alimentano l'effetto serra e di conseguenza i cambiamenti climatici anche se positiva non prevede sanzioni nel caso questi provvedimenti non siano effettivamente adottati e in un recente passato è già capitato che siano stati ampiamente disattesi. Molte società energetiche hanno pianificato da anni lo sviluppo delle varie componenti di energia da utilizzare e sarà molto difficile cambiarle per non mettere a rischio la tenuta delle reti distributive, poi ultimamente si potrebbe avere l'aggravante dovuta la volatilità dei mercati e la turbolenza della domanda in questo campo. Alcuni hanno anche fatto notare che gli obiettivi riguardo la deforestazione dovevano essere già stati raggiunti e sono stati in pratica rinviati di un decennio.

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Sostenibilità ambientale e accesso ad acqua

Per favorire una maggiore sostenibilità ambientale agenzie internazionali avvertono che bisognerà garantire la disponibilità di acqua potabile ed acqua per le coltivazioni alle popolazioni che devono fronteggiare l'impatto dei cambiamenti climatici sul pianeta, argomentazioni che spesso sono trascurate o non ben evidenziate; questo alla vigilia del summit COP26 sulla riduzione delle emissioni ad effetto serra a Glasgow in Scozia (dove a quanto pare si parla ora di maltempo e di allerta meteo gialla). Alcuni dicono che anche in caso di un accordo rispettato fra tutti i vari paesi forse saranno necessari venti anni prima di vedere gli effetti reali sul clima, poi bisognerebbe fare in modo che le tecnologie sostenibili e riciclabili non dipendano nella domanda da quelle inquinanti e non riciclabili altrimenti non si farà altro che aumentare le problematiche ambientali.

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Insufficienti proposte per accordi clima COP26

A pochi giorni dall'inizio della conferenza COP26 a Glasgow sulla riduzione delle emissioni inquinanti le proposte che sembra verranno presentate al tavolo delle trattative, in pratica con una neutralità climatica troppo lontana nel tempo, probabilmente saranno insufficienti ad evitare che il surriscaldamento climatico superi il grado e mezzo Celsius per evitare effetti disastrosi sul clima; infatti, attualmente con poco più di un grado di aumento già si assiste a fenomeni estremi che non potranno che intensificarsi ulteriormente. Polemiche sull'alto costo degli alberghi che ospitano i rappresentanti delle varie nazioni a Glasgow, poi bisognerebbe anche tenere conto dell'impatto climatico di queste conferenze e di tutta la filiera che è davvero poco ecologico e quindi nel complesso poco in linea con lo spirito dell'iniziativa.

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Sbalzi di temperatura in Cina ed altri paesi

A causa degli effetti sul clima di una corrente globale chiamata "La Nigna" caratterizzata di solito da venti freddi equatoriali potenziati in parte dal rimescolamento delle acque nelle profondità del Pacifico ci si aspetta sbalzi di temperatura ed un inverno rigido soprattutto in paesi asiatici come Cina, Corea del Sud e Giappone. Per quanto riguarda la Cina che è il maggior consumatore energetico al mondo bisognerà far fronte al rialzo dei prezzi dei combustibili fossili con valori che sul mercato sono già alti per la turbolenza a livello globale e la forte richiesta alimentata dalla ripartenza a pieno regime di alcune attività che erano state penalizzate dalla pandemia Covid-19. Le temperature in alcune province della Cina come lo Heilongjiang e lo Shaanxi si sarebbero già abbassate notevolmente rispetto ai valori usuali con conseguente aumento della domanda energetica.

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Maltempo e tempeste in vaste aree dell'Europa

Un'ondata di maltempo caratterizzata da tempeste di vento ed anche tornado oltre a precipitazioni piovose torrenziali chiamata "Aurore" ha sferzato vaste aree dell'Europa; particolarmente colpite il sud dell'Inghilterra dove si sono verificate inondazioni con danni ai raccolti ed alberi sradicati, la Francia dove duecentocinquantamila abitazioni sarebbero rimaste senza fornitura di energia elettrica, alcuni edifici sono stati danneggiati e in Normandia sono state registrate forti raffiche di vento con disservizi per alcune linee ferroviarie, poi nella città tedesca Schwentinental (vicina a Kiel sul Baltico) un tornado ha causato parecchi danni. Si parla di feriti nella città olandese di Barendrecht e non sono mancati i ritardi ferroviari in Olanda, poi in Belgio dove sono state molte le chiamate ai servizi di emergenza e disagi anche in Lussemburgo.

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Cipro colpita dai cambiamenti climatici

Le autorità di Cipro lamentano di essere duramente colpiti dai cambiamenti climatici con clima sempre più secco, desertificazione e frequenti incendi; quindi chiamano ad un maggiore impegno in favore dell'ambiente paesi vicini e del Medio oriente che non hanno ancora firmato l'accordo di Parigi sulla riduzione delle emissioni inquinanti come Iran, Iraq, Libia e Yemen (tenendo presente che sta per iniziare la conferenza globale sul clima a Glasgow in Scozia COP26 considerata determinante per le sorti del pianeta e forse ultima occasione disponibile). L'economia basata sugli idrocarburi proveniente in gran quantità da questi paesi e che alimentano quella mondiale è vista come anacronistica e insostenibile, poi la maggiore irradiazione solare proprio dovuta ai cambiamenti climatici potrebbe essere sfruttata con le nuove tecnologie rinnovabili ad impatto zero.

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Terremoto di moderata intensità a Bali

Sarebbero tre le vittime e sette i feriti a Bali in Indonesia a causa di un sisma di magnitudo 4.8 con epicentro a sessantadue chilometri a nordest di Singaraja seguito da una scossa di assestamento di intensità poco inferiore che ha anche provocato il panico nella popolazione che si è riversata nelle strade. Questo terremoto ha colpito l'isola proprio quando stava riaprendo al turismo dopo le misure di contenimento stabilite per fronteggiare la pandemia di SARS-CoV-2, poi si parla di danni nei villaggi di Trunyan e Kintamani mete turistiche anche per la presenza di un caratteristico lago. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è molto aumentato il flusso di lava che scende dal vulcano Cumbre Vieja nell'isola spagnola La Palma delle Canarie (registrata anche una scossa tellurica) costringendo all'evacuazione di altre trecento persone.

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Surriscaldamento climatico globale eccessivo

La traiettoria stimata di surriscaldamento del pianeta a causa delle emissioni inquinanti sarebbe ben oltre due gradi Celsius per la fine del secolo e quindi secondo gli esperti terrificante considerando i cambiamenti climatici già sperimentati con un rialzo di circa solo un grado (visto che interi raccolti e filiere agricole produttive sono stati danneggiati e a volte anche distrutti). I piani di taglio delle emissioni di molti paesi non sono riusciti a frenare l'accelerazione del surriscaldamento globale quindi occorre un maggiore impegno subito in previsione di nuovi piani di tagli previsti per la conferenza sul clima COP26 a Glasgow in Scozia dal 31 ottobre al 12 novembre che potrebbe essere l'ultima opportunità per riuscire ad intervenire sul clima anche se non si potrà evitare ad esempio il rialzo del livello dei mari a causa della gran quantità di biossido di carbonio emesso da decenni in atmosfera.

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Indagine su fuoriuscita di greggio in California

Una quantità di greggio molto maggiore del previsto potrebbe essere fuoriuscita da un oleodotto al largo delle coste della California; infatti, un'indagine effettuata sulla tubatura avrebbe constatato come forse la perdita era iniziata da circa un anno (in una data difficilmente precisabile) con una fessurazione probabilmente causata da un'ancora di una nave e poi le ancore di molte altre navi avessero contribuito ad allargarla (spostando anche una parte di milleduecento metri dell'oleodotto, evento definito come insolito; poi nel punto spostato a maggiore distanza dal tracciato originario la fessura si allarga considerevolmente). La perdita di idrocarburi pesanti in un largo tratto di costa a sud della California è una grave minaccia a balene, delfini e tutto l'ecosistema senza considerare i disagi per la popolazione costretta ad inalare odori poco salutari che si sprigionano dagli idrocarburi.

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Terremoto nel sud del Pakistan

Sarebbero almeno venti le vittime ed oltre duecento i feriti a causa di un terremoto di magnitudo 6.0 nel sud del Pakistan, particolarmente colpita l'area montuosa e remota presso la città di Harnai in Balochistan dove sono crollate delle abitazioni, poi la scossa è stata avvertita anche a Quetta capitale provinciale del Balochistan. L'opera dei soccorritori è ostacolata per la difficile percorribilità delle strade, la mancanza di energia elettrica e copertura della telefonia mobile; quindi si teme che il bilancio delle vittime possa aumentare. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che a causa delle forti precipitazioni piovose in alcune aree dell'India una casa è crollata nel villaggio di Badal-Ankalgi nel distretto Balagavi del Kanataka, si parla di almeno sette vittime.

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Oleodotto spande idrocarburi in California

Una perdita di idrocarburi pesanti (circa tremila barili di petrolio) da un oleodotto nel sud della California avrebbe formato una grande chiazza oleosa con grave danno all'ecosistema; si parla di tanti pesci ed uccelli morti che galleggiano al largo della contea di Orange mentre si indaga sulle cause dell'incidente forse provocato da un'ancora di una nave che ha agganciato la conduttura petrolifera di un produttore con base ad Houston. Decine di navi da trasporto sono bloccate al largo della costa in attesa di entrare nel porto e personale su imbarcazioni cerca di arginare e contenere la perdita, poi le spiagge sono chiuse, si sente un forte odore di idrocarburi e molti si lamentano che le macchie di petrolio sono difficili da pulire. Con gli anni le condutture di greggio si corrodono e sono più soggette ad eventuali danneggiamenti mostrando quanto sia pericoloso lo sfruttamento petrolifero.

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Lava fino al mare da un vulcano alle Canarie

La lava che scende dal vulcano Cumbre Vieja nell'isola La Palma delle Canarie avrebbe raggiunto il mare presso la "Playa Nueva" mentre le autorità avevano già dichiarato una zona di esclusione di due miglia nautiche ed avvisato i residenti di Tazacorte, un villaggio vicino alla costa, a restare a casa per il pericolo costituito dai gas che si sprigionano per una reazione chimica quando il magma incandescente tocca l'acqua, poi potrebbero verificarsi anche dei piccoli tremori di tipo tellurico a causa di questo contatto con esplosioni di frammenti di roccia fusa. Si parla di seicento abitazioni e le coltivazioni di banane distrutte dal flusso di lava che ha ricoperto quasi duecentosessanta ettari di terra con dichiarazione dello stato di disastro naturale, ma senza vittime e feriti. Respirare i gas tossici potrebbe causare difficoltà respiratorie ed il contatto con i vapori irritare la pelle.

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Australia poco favorevole al taglio delle emissioni

L'Australia risulta essere il maggior esportatore di carbone al mondo oltre a dipendere pesantemente dai combustibili fossili per soddisfare i consumi energetici del paese, ma le autorità sembrerebbero poco favorevoli al netto taglio delle emissioni inquinanti previste a novembre per la prossima conferenza sul clima COP26 in Scozia a Glasgow in modo da azzerarle entro il 2050. Si parla comunque di un piano australiano di riduzione delle emissioni già pronto anche se non sono ben chiari i tempi per attuarlo e metterlo in pratica. Gli ambientalisti sostengono che l'inazione in campo climatico dell'Australia potrebbe portare a gravi danni economici dovuti ad incendi, tempeste ed inondazioni; poi i ricercatori avvertono che i fenomeni estremi con il surriscaldamento climatico diventeranno sempre più frequenti (e in molti casi sono già la normalità con conseguenze disastrose).

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Danni alle Canarie per eruzione vulcanica

A causa del flusso di lava che continua ad uscire dal vulcano Cumbre Vieja nell'isola La Palma le autorità avrebbero evacuato oltre seimila abitanti mentre lentamente una dopo l'altra il magma distrugge case, strutture turistiche, strade ed infrastrutture varie con conseguenti danni rilevanti; poi si teme che raggiungendo il mare la lava possa favorire la formazione di nubi tossiche di vapore acqueo che con il vento potrebbero anche raggiungere altre isole delle Canarie (danneggiando tutto il settore turistico). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare un terremoto di magnitudo 5.8 con epicentro a sud del monte Bouller che recentemente ha scosso lo stato di Victoria in Australia causando danni significativi che in un primo momento erano stati definiti lievi, si parla di danni anche nella città di Melbourne.

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Eruzione alle Canarie e incendi in California

L'eruzione del vulcano Cumbre Vieja nell'isola spagnola La Palma delle Canarie (che conta ottantatremila abitanti) ha costretto all'evacuazione di circa cinquemila persone oltre a mettere in allerta le autorità dal momento che l'attività eruttiva, con proiezione di ceneri vulcaniche e lapilli, potrebbe durare per giorni; inoltre, la lava avrebbe raggiunto dei villaggi presso il parco nazionale di El Paso. Le Canarie sono caratterizzate da attività vulcanica e nel 1971 questo vulcano era già eruttato, poi anche l'isola di Tenerife è vulcanica. Per quanto riguarda gli incendi in California preoccupa la situazione in un'ampia zona dove sono presenti delle sequoie giganti millenarie fra cui una enorme e patrimonio universale chiamata "Generale Sherman" tanto che squadre di pompieri hanno provveduto ad avvolgere la base del tronco con grandi fogli di alluminio per proteggerla dal fuoco.

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Aumento dimensioni buco ozono su Antartide

Nelle ultime settimane il buco dell'ozono nell'atmosfera sopra l'emisfero sud sarebbe aumentato notevolmente e secondo i dati monitorati dai ricercatori le dimensioni superano quelle dell'Antartide; quindi è più grande del solito e potenzialmente anche più profondo. L'ozono atmosferico è di grande importanza assorbendo i raggi ultravioletti che arrivano dal Sole e la sua assenza comporta un rischio per gli organismi viventi a causa della quantità maggiore di forti radiazioni che raggiunge la Terra. La fase per eliminare tutti i gas che aumentano il buco dell'ozono potrebbe durare, secondo alcune stime, fino al 2060. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo si tematiche naturalistiche un forte nubifragio a Malpensa presso Milano con disagi per alcuni automobilisti bloccati nelle automobili sommerse che sono stati portati in salvo con dei gommoni.

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Tempesta tropicale nel sud degli Stati Uniti

La tempesta tropicale chiamata "Nicholas" caratterizzata da forti folate di vento ed intense precipitazioni piovose si starebbe dirigendo verso Texas e Louisiana, poi secondo le previsioni meteorologiche sta prendendo forza fino a diventare uragano di categoria uno anche se rimane una certa variabilità delle condizioni meteo. Sulle coste del Texas alcune strade sono già state chiuse per inondazioni poi si parla di un'allerta delle autorità per Houston. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una ricerca che sottolinea l'importanza delle foreste dell'America Latina e dei Caraibi per la sostenibilità ambientale e la sicurezza nutrizionale; infatti, sono forniscono un equilibrio dell'ecosistema cruciale per l'agricoltura regolando il flusso dei fiumi, proteggendo il suolo e le falde acquifere.

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Tromba d'aria a Pantelleria in Sicilia

Sarebbero due le vittime e nove i feriti (quattro in gravi condizioni) sull'isola di Pantelleria a causa di una tromba d'aria che ha travolto diverse auto, fatto cadere pali di linee elettriche e causato danni ad abitazioni, si parla anche di ulteriori ricerche per eventuali dispersi ostacolati parzialmente dall'interruzione della fornitura di energia elettrica e delle comunicazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che uno studio ha calcolato che per evitare un surriscaldamento eccessivo del pianeta, non oltrepassando un grado e mezzo Celsius di aumento delle temperature indispensabile per l'equilibrio climatico dell'ecosistema, quasi il sessanta percento delle riserve di olio e di gas dovrebbero rimanere ne sottosuolo oltre al novanta percento di quelle di carbone.

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Terremoto in Messico

Un sisma quantificabile di magnitudo 7.1 avrebbe interessato una vasta area presso la costa del Pacifico ed Acapulco, con epicentro ad undici chilometri a sud-est della città; si parla di una vittima nella vicina città di Coyuca de Benitez a causa della caduta di un palo della luce, poi altri pali caduti su auto e conseguente interruzione della fornitura elettrica ed il crollo della facciata di una chiesa, ma senza che le autorità abbiano comunicato altri danni rilevanti. La popolazione teme per le scosse di assestamento e molte fughe di gas sarebbero state rilevate in aree residenziali, poi a Città del Messico molti residenti e turisti si sono riversati nelle strade. Fra i maggiori terremoti che hanno colpito il Messico, che è posizionato su cinque placche tettoniche, si ricorda uno nel settembre del 1985 di magnitudo 8.1 che causò oltre diecimila vittime e distrusse centinaia di edifici.

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Azioni urgenti a tutela della biodiversità

In una conferenza a Marsiglia sarebbe emerso quanto il cambiamento climatico sia già una terrificante realtà esaminando ad esempio i dati relativi ai danni alla vegetazione e alla biodiversità causati da incendi devastanti accaduti nel mondo questa estate oltre agli eventi estremi, degradazione di mari ed oceani. I provvedimenti discussi a tutela della natura non avranno reale effetto legale e si spera solo che possano influenzare le prossime decisioni su queste argomentazioni nella COP15 in Cina ad ottobre e COP26 in Gran Bretagna a novembre dal momento che la scomparsa di intere specie ed ecosistemi sono una diretta conseguenza delle attività umane ed un danno notevole al benessere dell'umanità. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le recenti inondazioni in Sud Sudan che hanno interessato circa trecentottamila persone e previsioni meteo poco positive riguardo le precipitazioni piovose.

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Molte specie di alberi a rischio estinzione

Si stima che diciasettemilacinquecento specie di alberi siano a rischio di estinzione e quindi circa il trenta percento del totale, poi di altre quattrocentoquaranta sarebbero rimasti meno di cinquanta esemplari nel mondo e tutti dovrebbero essere consapevoli di quanto gli alberi abbiano bisogno di aiuto; almeno secondo l'opinione dei ricercatori che affermano come il numero di specie di alberi a rischio di estinzione è doppio rispetto a quello di mammiferi, uccelli, anfibi e rettili messi insieme. L'estinzione di una singola pianta potrebbe significare quella di molte altre perché in genere gli alberi contribuiscono a mantenere in equilibrio l'ecosistema naturale oltre ad assorbire grandi quantità di biossido di carbonio limitando in questo modo l'effetto serra. Fra le specie più a rischio sono segnalate le magnolie dei Caraibi a causa del rialzo del livello dei mari e di severe condizioni climatiche.

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Tel:   338 1809310          Data:    01/09/2021                         n:   4806      


Uragani declassati sferzano l'America

Mentre l'uragano "Nora" ora declassato a tempesta tropicale ha interessato vaste aree del Messico causando una vittima e sette dispersi in Louisiana si attende ancora l'impatto dell'uragano "Ida" passato da categoria quattro ad uno, ma ancora potenzialmente pericoloso ed in grado di causare gravi danni (.. una vittima). Le folate di vento iniziali del forte vortice ad oltre duecento chilometri orari hanno già fatto cadere molte linee elettriche a New Orleans con interruzioni della fornitura dell'energia elettrica in gran parte della città oltre a disagi per la popolazione che è stata in parte evacuata nelle zone più a rischio. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza e nei rifugi affollati potrebbe facilmente diffondersi il virus SARS-CoV-2 considerando che non era stato possibile evacuare gli ospedali già pieni di pazienti Covid dal momento che vi sono pochi posti disponibili anche in Texas e Florida.

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Tel:   338 1809310          Data:    30/08/2021                         n:   4804      


Piogge intense in Venezuela e siccità in Bolivia

Sarebbero almeno venti le vittime in Venezuela a causa di intense precipitazioni piovose e nubifragi che hanno interessato anche con inondazioni ampie zone del paese distruggendo migliaia di abitazioni e costretto le autorità ad evacuare la popolazione, particolarmente colpito lo stato di Merida con notevoli difficoltà per organizzare i soccorsi. Per quanto riguarda la Bolivia si parla di una siccità prolungata con scontri fra agricoltori ed autorità riguardo la ripartizione delle scarse risorse idriche rimaste nei bacini (il paese ultimamente deve fronteggiare anche numerosi incendi disastrosi). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le proteste in Brasile dei nativi con manifestazioni contro l'attuale amministrazione con richiesta di azioni legali, poi anche in questo caso si parla di siccità in alcune zone e danni ai raccolti.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/08/2021                         n:   4801      


Difficoltà in Tennessee per le inondazioni

Strade interrotte, torri per le comunicazioni telefoniche e quelle per i cellulari danneggiate rendono difficili i soccorsi in Tennessee negli Stati Uniti (specialmente nelle zone rurali) e cercare le decine di dispersi dopo le inondazioni che hanno sommerso molte aree, nel frattempo il bilancio delle vittime sarebbe aumentato ad almeno ventidue. Molte case sono state parzialmente o anche completamente distrutte e fiumi di detriti navigano su laghi d'acqua formatisi a causa di precipitazioni piovose e nubifragi di inusuale intensità, poi i ricercatori avvertono che si tratta di uno scenario tipico dei fenomeni estremi collegabili ai cambiamenti climatici. Da segnalare alcune inondazioni di minore portata in altri stati del paese dovute agli effetti della tempesta tropicale "Henri" che ha anche causato interruzioni della fornitura di energia elettrica ad esempio sulle coste di Rhode Island.

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Tel:   338 1809310          Data:    23/08/2021                         n:   4798      


Incendi nel Var in Francia e in Costa Azzurra

Sarebbero due le vittime e decine i feriti a causa degli incendi che stanno interessando varie aree del Var in Francia anche presso la zona interna della Costa Azzurra dove arriva in particolare il fumo dei roghi (ad esempio verso la nota località turistica di Saint-Tropez), poi si parla di migliaia di evacuazioni e disagi per i turisti che sono stati ospitati in appositi centri allestiti dalle autorità. Circa seimila gli ettari di vegetazione bruciati mentre i pompieri supportati da aerei antincendio faticano a tenere sotto controllo le fiamme anche a causa della siccità e delle alte temperature registrate recentemente che favoriscono nuovi focolai che avanzano rapidamente. Da segnalare cambiando argomento che è aumentato a quasi duemiladuecento il bilancio delle vittime a causa del forte terremoto che ha colpito il sud-ovest ad Haiti, ma la maggior parte delle fatalità si è verificata nel sud.

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Incendio presso Gerusalemme ed altri incendi

Squadre di pompieri supportati da numerosi velivoli antincendio non riescono a spegnere un incendio sulle colline ad ovest di Gerusalemme e le autorità sono state costrette ad evacuare centinaia di persone. La progressione del fuoco che da due giorni divora la vegetazione presso la famosa città religiosa sarebbe molto rapida, poi si parla anche di forti folate di vento che alimentano le fiamme ed un odore acre che si diffonde a distanza, mentre si indaga sulle cause dell'incendio (in alcune aree è stato contenuto ma non spento) che per il momento sono ignote. Per quanto riguarda altri incendi si parla di nuovi focolai in Grecia, poi allerta per alcune criticità in Spagna [.. in Francia nel Var]; inoltre, in Portogallo a causa di alte temperature e siccità tipiche delle condizioni collegabili ai cambiamenti climatici si teme per eventuali incendi incontrollabili. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo in vaste aree a nord in Italia con una vittima, inondazioni e danni.

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Luglio scorso mese più caldo mai registrato

La progressione verso il rialzo delle temperature globali medie viene confermata dal mese di luglio scorso che è stato secondo alcune postazioni di monitoraggio il più caldo mai registrato con quasi un grado Celsius sopra la media; poi inutile dire delle conseguenze sugli ecosistemi di questo surriscaldamento climatico provocato dalle attività umane e dell'effetto serra che si autoalimenta. Attualmente la situazione non è molto migliore e ad esempio si parla di ondate di calore in Italia con allerta per molte città ed anche in Francia diversi distretti sono alle prese con una canicola poco salutare. Da segnalare cambiando argomento le inondazioni che hanno colpito in particolare zone a nord della Turchia (paese recentemente interessato anche da devastanti incendi) e che avrebbero causato almeno trentotto vittime, diversi dispersi oltre a danni e disagi [.. poi un terremoto di magnitudo 7.2 ad Haiti con crolli e vittime].

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Monitorate temperature record in Sicilia

Con oltre quarantotto gradi Celsius sarebbe stato raggiunto un record in Sicilia riguardo le temperature europee, monitorato in una postazione meteo presso Siracusa dovuto ad un flusso d'aria calda collegabile ad un anticiclone di matrice africana. In Sicilia ci sono ancora diversi incendi attivi favoriti in parte dalle alte temperature e in Calabria si parla di due vittime (agricoltori che cercavano di spegnere le fiamme) e focolai che stanno interessando vaste aree. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche delle inondazioni in Cina nel Sichuan dovute ad intense precipitazioni piovose che hanno costretto le autorità ad evacuare oltre ottantamila persone e quattrocentoquarantamila sono interessate dall'ondata di maltempo, poi a causa del rialzo delle temperature sono poco positive le previsioni in futuro per questi fenomeni estremi nell'area colpita.

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Mediterraneo più colpito dall'effetto serra

In seguito all'allarme rosso lanciato da organizzazioni internazionali riguardo il rialzo delle temperature globali, peggiore del previsto e con conseguenze irreversibili, dovuto all'effetto serra collegabile al consumo eccessivo dei combustibili fossili alcuni ricercatori avvertono che l'area del mediterraneo nei prossimi decenni potrà essere colpita in misura maggiore di altre (forse un venti percento in più) da ondate di calore, siccità e incendi. Preoccupano anche i rischi relativi al rialzo dei mari, al calo di biodiversità oltre a scarsità di acqua per circa dieci milioni di persone con inondazioni costiere ed ondate di calore con effetti davvero poco salutari; poi ci sarà un calo produttivo per il settore agricolo, la pesca e delle attività del settore turistico. Bisogna conseguire gli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti per evitare fenomeni estremi fino ad arrivare prima possibile ad emissioni zero.

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Incendi in Calabria e Sicilia

Una vasta area di vegetazione starebbe bruciando nel parco del Pollino in Calabria e vi sono anche altri importanti focolai nella regione, poi si parla di due vittime sull'Aspromonte in provincia di Reggio Calabria. Per quanto riguarda la Sicilia le autorità hanno chiesto lo stato di crisi ed emergenza per sei mesi a causa delle avverse condizioni climatiche che favoriscono gli incendi ed anche a per i danni causati dai roghi nel mese di luglio con conseguenze economiche e produttive (ad esempio aziende agricole e campi coltivati interessati dagli incendi). Da segnalare spostando l'attenzione alla Grecia i vari devastanti roghi nel paese con a volte fiamme altissime difficilmente controllabili, particolarmente colpita un'ampia zona presso Afidnes dove i media informano di grandi difficoltà dei pompieri a fronteggiare il fronte di fuoco e persone che cercano di spegnere le fiamme con estintori per difendere le proprie abitazioni.

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Tel:   338 1809310          Data:    07/08/2021                         n:   4784      


Incendi in Turchia e Grecia

La vegetazione continua a bruciare velocemente in Turchia a causa di diversi incendi con focolai fuori controllo nel paese e polemiche sulla gestione dell'emergenza, sull'uso (se esistenti) degli aerei antincendio e sul pericolo costituito da una centrale termica lambita dalle fiamme ed evacuata. Particolarmente interessata la provincia di Mugla dove il fuoco ha in qualche caso anche raggiunto le abitazioni costringendo a nuove evacuazioni, poi a Milas il forte vento avrebbe distrutto in circa quindici minuti un abitato con trenta abitazioni. Per quanto riguarda la Grecia si parla di ondata di calore e alte temperature anche oltre i quaranta gradi Celsius che favoriscono l'avanzare degli incendi fra cui uno nelle vicinanze di Atene ed uno nell'isola di Eubea che ha costretto a numerose evacuazioni; inoltre, i roghi interessano alcune aree della vicina Albania.

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Tornado negli Stati Uniti e fumo in Canada

Diversi tornado di cui uno valutato probabilmente EF1 come forza avrebbero causato danni in Wisconsin e Pennsylvania con tempeste di detriti e disagi per la popolazione, poi si parla di una vittima e cinque feriti. Le autorità avvertono di fare attenzione nelle aree colpite e raggiungere i rifugi oltre ad avvisi per ondate di maltempo con forte vento lungo la costa est ed in particolare in New Jersey. Per quanto riguarda il Canada molti si lamentano della bassa qualità dell'aria a causa degli incendi dei giorni scorsi, con focolai ancora attivi, soprattutto in British Columbia e conseguenti problematiche respiratorie anche rilevanti per il fumo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le precipitazioni piovose torrenziali che hanno interessato i campi di rifugiati dei Rohingya nel sud del Bangladesh provocando vittime e molte difficoltà.

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Tel:   338 1809310          Data:    31/07/2021                         n:   4778      


Scarse risorse per un pianeta affollato

Nel giorno in cui si stima che siano già esaurite, partendo dall'inizio dell'anno, le risorse naturali del pianeta per sostenere l'umanità e in pratica si prosegue in debito, molti sostengono come sia indispensabile cambiare stile di vita per raggiungere un minimo equilibrio globale e poter garantire una nutrizione equilibrata alle popolazioni del globo. Ad esempio continuare a mangiare carne non può che portare alla distruzione di molti ecosistemi come sta accadendo alle foreste dell'Amazzonia, bruciate e tagliate per far posto ad allevamenti intensivi prevalentemente pensati per la macellazione degli animali, producendo una quantità enorme di CO2 probabilmente superiore a quella assorbita dalla vegetazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche precipitazioni piovose torrenziali di tipo monsonico in India e Pakistan con vittime e disagi.

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Tel:   338 1809310          Data:    29/07/2021                         n:   4776      


Incendi e maltempo in Italia

Dei roghi probabilmente di origine dolosa avrebbero formato favoriti in parte dal forte vento e dalle alte temperature un imponente fronte di fuoco in provincia di Oristano in Sardegna con oltre ventimila ettari di vegetazione bruciati (fra cui alberi secolari, estese coltivazioni ed intere aziende agricole) oltre a danni rilevanti al territorio con i pompieri ancora impegnati nel tentativo di fronteggiare le fiamme che in alcuni casi lambiscono degli abitati. Per quanto riguarda l'ondata di maltempo si parla di nubifragi nella penisola un po' a chiazze di leopardo, particolarmente colpita la provincia di Como dove si sono verificate esondazioni e frane. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le preoccupazioni per il passaggio in Cina del tifone "In-fa" e già sono stati cancellati per precauzione molti voli aerei e varie corse per collegamenti stradali.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/07/2021                         n:   4773      


Peggiore qualità dell'aria per incendi in U.S.A.

Nuvole di fumo che si sprigionano dai numerosi incendi che stanno divorano la vegetazione in vaste aree degli Stati Uniti, ad esempio in California, Oregon, Montana, spinte a lunga distanza dal forte vento starebbero facendo peggiorare la qualità dell'aria nel paese (ultimamente sono stati monitorati anche numerosi focolai da variante Delta nCoV). Con oltre milleseicento chilometri quadrati il più vasto è l'incendio in Oregon, ma sono molti i focolai nella costa est che fanno sentite i loro effetti ad oltre quattromila chilometri di distanza alcuni difficilmente controllabili; poi all'ovest non mancano i problemi con tanto di avvertimenti delle autorità sanitarie a rimanere in casa in New Jersey e Pennsylvania per le persone fragili. Alcuni dicono che gli incendi a causa del particolato che ostacola i raggi solari favoriscono in pratica un diverso clima, poco salutare aggravato dai cambiamenti climatici.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/07/2021                         n:   4770      


Piogge monsoniche a Mumbai e New Delhi in India

Le autorità avrebbero dichiarato un'allerta rossa a Mumbai a causa di intense precipitazioni monsoniche che stanno interessando la città e la sua regione metropolitana; si parla di trentatre vittime per cause correlate ai nubifragi, poi molte attività sono state allagate e ci sono state frane oltre ad alberi sradicati, danni e disagi. Situazione simile caratterizzata da piogge torrenziali e temporali a New Delhi e le città satelliti Gurugram e Noida, ma in compenso la qualità dell'aria è molto migliorata fino a categoria valutata come soddisfacente. Da segnalare cambiando argomento che è salito ad oltre centottanta il bilancio delle vittime in Europa per le inondazioni (interessate dall'ondata di maltempo Germania, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Austria e Svizzera), particolarmente colpite Germania e Belgio dove ancora in molte zone si cerca di portare aiuto alla popolazione rimasta senza casa e viveri.

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Nubifragi in Belgio, Lussemburgo e Olanda

Sarebbero almeno venti le vittime in Belgio, diversi i dispersi con ordini di evacuazione per migliaia di abitanti a causa di nubifragi in una zona vicina alla Germania (dove si contano oltre cento vittime, centinaia i dispersi oltre a gravi danni) già pesantemente colpita dall'ondata di maltempo che sta interessando anche Lussemburgo e Olanda (migliaia le evacuazioni per la fessurazione di una diga). Nel frattempo si parla di polemiche riguardo il dissesto idrogeologico e la cementificazione di intere aree che si trasformano in fiumi e laghi per le intense precipitazioni favorite dai cambiamenti climatici; infatti, l'atmosfera trattiene più vapore acqueo e la frequenza dei nubifragi è aumentata. In pratica anche se molte persone hanno cercato rifugio sopra i tetti la forza dell'acqua li ha raggiunti e trascinati via come accaduto ad esempio in Renania-Palatinato e molti dicono che bisognava intervenire prima per limitare le emissioni inquinanti e tutelare l'ambiente.

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Tel:   338 1809310          Data:    16/07/2021                         n:   4765      


Ondata di calore e previsioni di maltempo in Cina

Le condizioni meteo sfavorevoli favoriscono inusuali eventi estremi in Cina con un'ondata di calore che sta investendo molte aree del paese e previsione di un'estate caratterizzata da forti precipitazioni piovose, nubifragi e conseguenti inondazioni; ad esempio per esondazione dei fiumi come il grande Fiume Giallo che scorre attraverso nove province. In genere nella popolazione vi è scarsa attenzione per i cambiamenti climatici e delle conseguenze che potrebbero portare fino a rendere inabitabili le zone più colpite, poi pare che le metropoli cinesi (fra cui Shanghai, Pechino e Handan) siano responsabili di una quantità enorme di emissioni di gas ad effetto serra che finiscono per alimentare ondate di calore che danneggiano terreni agricoli molto produttivi nel paese. Da segnalare cambiando argomento ondate di calore monitorate globalmente anche nei mari, in particolare nel nord-ovest del Pacifico, che minacciano le specie marine.

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Tel:   338 1809310          Data:    13/07/2021                         n:   4762      


Ridurre il consumo d'acqua in California

Le autorità californiane estendendo l'emergenza siccità alle nuove aree colpite invitano quasi la metà della popolazione dello stato a ridurre il consumo d'acqua del quindici percento impiegata ad esempio nell'irrigazione di giardini e per fare la doccia; poi anche le attività industriali, commerciali ed agricole dovranno fare attenzione nell'utilizzo dell'acqua. Dopo due anni di siccità le riserve si sono ridotte a due-terzi rispetto ai livelli normali a causa della scarsità di precipitazioni piovose soprattutto in ampie zone al nord ed al centro dello stato, mentre quelle al sud a quanto pare sono meno interessate. Si temono incendi favoriti dalla secchezza della vegetazione a danni di foreste già devastata da roghi in passato. Da segnalare che alcuni dicono che la recente ondata di calore senza precedenti in Canada e Stati Uniti non si può spiegare senza tenere conto dell'eccessivo consumo di combustibili fossili.

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Tel:   338 1809310          Data:    09/07/2021                         n:   4759      


Nubifragi e frane in Giappone

Sarebbero due le vittime e venti dispersi a causa di violenti nubifragi e conseguenti frane come accaduto ad Atami nella prefettura di Shizuoka a sud-ovest di Tokyo dove dieci abitazioni sono state distrutte e circa settanta danneggiate dalla massa di fango, sedimenti e detriti che è stata trascinata a valle da un'altura; si parla poi di trecentonovanta ordini di evacuazione e massima allerta per migliaia di residenti a causa del pericolo di altre frane mentre squadre di soccorritori cercano i dispersi ed anche la guardia costiera è impegnata in ricerche nella zona portuale. In genere nel paese (interessato anche da preoccupanti focolai di variante Delta del virus SARS-CoV-2) nelle aree colpite da nubifragi il livello dei fiumi è molto alto e potrebbero verificarsi esondazioni dal momento che sta piovendo e le previsioni annunciano altre precipitazioni piovose.

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California nella morsa di incendi, caldo e nCoV

L'ondata di caldo che sta interessando la costa ovest degli Stati Uniti favorisce gli incendi in California anche a causa di forti folate di vento che alimentano le fiamme con roghi in quasi ottanta chilometri quadrati di vegetazione nella contea di Siskiyou e migliaia di evacuazioni nei pressi della piccola città di Weed (si parla di una vittima durante l'esecuzione degli ordini di evacuazione); poi un altro fronte di fuoco più piccolo si estende a nord-est del precedente. Per quanto riguarda l'epidemia di virus SARS-CoV-2 le autorità sanitarie stanno monitorando un preoccupante aumento del numero di casi di contagio a causa della variante Delta soprattutto in persone non vaccinate. Da segnalare cambiando completamente argomento che un'intensa ondata di calore sta colpendo l'Iraq con temperature di cinquanta gradi Celsius nella capitale Baghdad e cinquantuno nelle province a sud del paese di Basra, Qadisiyah e Muthanna.

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Ondate di calore in Stati Uniti ed Italia

Quella che viene chiamata una storica cupola di calore che ha portato a temperature record in Canada starebbe facendo sentire i suoi effetti anche in vaste aree nel nord degli Stati Uniti con marcato disagio per la popolazione, in pratica si tratta della combinazione di diversi fattori che portano ad una specie di cappa di surriscaldamento favoriti dai cambiamenti climatici e dalla pressione atmosferica. Come spesso accade in questi casi molti cercano luoghi dove trovare un po' di refrigerio in una situazione di calore ed alta percentuale di umidità poco salutare per l'organismo. Per quanto riguarda l'Italia si parla di temperature che potrebbero superare i quaranta gradi Celsius al sud a causa del permanere di un anticiclone di matrice africana sulla penisola con allerta per centri densamente popolati per la formazione di isole di calore.

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Un tornado sferza il sud della Repubblica Ceca

Sarebbero tre le vittime e centocinquanta i feriti a causa di un raro tornado che ha sferzato il sud della Moravia in Repubblica Ceca con picchi di vento anche superiori a trecentoventi chilometri orari, livello F3-F4 il più forte nella storia dell'Europa centrale. Le foto dei media mostrano abitazioni e alcune chiese con i tetti distrutti, poi finestre rotte, alberi sradicati ed automobili danneggiate nelle strade dopo il passaggio del vortice; particolarmente danneggiato il villaggio di Hrusky in parte raso al suolo, ma si parla di danni rilevanti anche in altre sette piccole città mentre le autorità hanno inviato squadre di soccorso ed unità di emergenza. Da segnalare cambiando argomento ondate di calore con temperature anomale in Canada e Siberia, poi in Italia alcune vaste zone al Sud da giorni sono alle prese con una poco salutare canicola e in qualche caso anche incendi.

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Allagamenti per effetto del Monsone in Nepal

Sarebbero almeno sedici le vittime e ventidue i dispersi a causa di allagamenti e frane nei distretti Manang e Sindhupalchok del Nepal a causa di intense precipitazioni piovose favorite dall'arrivo del Monsone carico di pioggia al massimo della sua forza, mentre le autorità che hanno attivato i soccorsi cercano di avere notizie sui danni ad abitazioni e strutture. In precedenza le previsioni meteo annunciavano per il 2021 l'arrivo anticipato della stagione dei monsoni che ogni anno causa vittime e danni nel paese. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia che prosegue l'ondata di caldo di matrice africana ultimamente soprattutto nella regione Puglia dove le temperature monitorate ad esempio in provincia di Foggia superano i quaranta gradi Celsius con elevata percentuale di umidità nell'aria e sensazione di disagio per la popolazione che si è riversata nelle affollate spiagge della costa.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/06/2021                         n:   4743      


Popolazione di roditori in aumento in Australia

I cambiamenti climatici in Australia con anni di siccità seguiti da devastanti incendi, poi precipitazioni piovose torrenziali e sbalzi significativi di temperatura, stanno creando le condizioni favorevoli all'aumento incontrollato della popolazione di roditori tanto che alcuni agricoltori per salvare i raccolti sono costretti ad utilizzare ogni tipo di trappola per riuscire a catturare i topi che li stanno divorando; si parla anche di una piaga realmente difficile da debellare perché i magazzini rimangano sempre sotto costante attacco. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che la deforestazione monitorata nei primi cinque mesi nella foresta amazzonica in Brasile sarebbe aumentata del venticinque percento rispetto all'anno precedente e nel mese di maggio del sessantasette percento, prevalentemente per far posto ad allevamenti intensivi.

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Rilevato nuovo record emissioni CO2

In maggio sarebbero stati rilevati quattrocentodiciannove parti per milione di concentrazione di biossido di carbonio nell'atmosfera, un nuovo record raggiunto nonostante la pandemia, tanto che si stima che ogni anno le attività umane aggiungano circa quaranta miliardi di tonnellate metriche di CO2 e inutile dire che dovremmo azzerare le emissioni il prima possibile perché i gas ad effetto serra persistono nell'atmosfera e negli oceani per migliaia di anni tendendo ad aumentare le temperature medie. I dati monitorati provengono dall'osservatorio ubicato a Mauna Loa nelle Hawaii e considerato un buon punto di rilevazione, lontano da luoghi che possano inquinare ed isolato essendo posizionato alla sommità di un vulcano non attivo. Da quattro a quattro e mezzo milioni di anni fa nel Pliocene pare che i livelli di CO2 fossero simili con i mari più altri di oltre ventitre metri e quella che è ora la tundra artica coperta di foreste.

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Siccità e scarsità di cibo in Somalia

Le precipitazioni piovose all'inizio della primavera chiamate in Somalia Gu sarebbero arrivate tardi ed in media sotto la norma con il risultato che circa due milioni ottocentomila persone devono fronteggiare una situazione di grave insicurezza alimentare. La siccità da moderata a severa interessa oltre l'ottanta percento del paese, poi è capitato che anche dove è piovuto in pratica si è trattato di nubifragi che hanno interessato quattrocentomila persone, di cui oltre centomila costrette all'evacuazione; mentre organizzazioni umanitarie distribuiscono beni di prima necessità (il paese è alle prese da decenni anche con conflitti che non fanno che peggiorare le condizioni della popolazione). Da segnalare cambiando argomento che le autorità venezuelane fanno un appello alla "famiglia umana" ad un dibattito globale che miri alla collaborazione per la transizione ecologica.

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Nave brucia in Sry Lanka riversando plastica in mare

I residui di diverse tonnellate di pellets di plastica utilizzati per fare sacchetti sarebbero finiti in mare (e nell'aria), oltre a grandi quantità di acido nitrico ed altri composti chimici, dopo che una nave è andata a fuoco al largo del porto di Colombo nello Sri Lanka causando un grave inquinamento; si indaga sull'accaduto con eventuali azioni legali contro i proprietari del cargo, battente bandiera di Singapore, partito dal porto indiano di Hazira due settimane fa mentre l'equipaggio di diverse nazionalità è stato messo in salvo. Le autorità hanno proibito la pesca per circa ottanta chilometri di costa e approntato squadre di persone che cercano di fronteggiare il disastro ambientale; infatti, i composti chimici si sono mescolati all'acqua e minacciano la vita marina, la barriera corallina; poi residui di plastica ed altri detriti hanno raggiunto le spiagge.

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Allerta a Goma in Congo per paura eruzione

Quasi quattrocentomila abitanti avrebbero lasciato la città di Goma nella Repubblica Democratica del Congo per timore di un'altra eruzione del vulcano Nyiragongo (alto tremilacinquecento metri) anche in seguito ad un'allerta diffusa dalle autorità di evecuazione per precauzione, poi si parla del crisi umanitaria e di eventuale pericolo che l'aria presso il vulcano diventi irrespirabile per esalazioni di biossido di carbonio, pare che la nube tossica potrebbe essere invisibile, ed una colonna di denso fumo nero è già uscita dal cono vulcanico. Scosse di assestamento, tremori e deformazioni del terreno con estensioni che raggiungono il lago Kivu hanno spinto alcuni a dormire in scuole e chiese mentre le strade sono intasate dal traffico di mezzi stracarichi, moto e persone a piedi.

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Tel:   338 1809310          Data:    29/05/2021                         n:   4723      


India nella morsa fra cicloni e pandemia

Le previsioni meteo avvertono che il ciclone "Yaas", che già sta facendo sentire i suoi effetti su ampie zone del paese con forti precipitazioni piovose e raffiche di vento, sta prendendo forza nella Baia del Bengala e potrebbe diventare una forte tempesta ciclonica; le autorità hanno cancellato decine di treni in Bengala e Odhisa, sospese anche alcune attività relative a contenere la diffusione del virus SARS-CoV-2. Nel frattempo sarebbero oltre trecentomila le vittime ufficiali Covid-19 nel paese con oltre tremilacinquecento in un solo giorno anche se i dati monitorati a quanto pare migliorano e i contagi ultimamente sono un poco calati sotto i duecentomila casi per la prima volta da quaranta giorni, ma la situazione sanitaria e la sua gestione in generale rimane difficile considerando che il totale dei contagi è vicino ai ventisette milioni di casi.

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Tel:   338 1809310          Data:    25/05/2021                         n:   4719      


Estrazione eccessiva di sabbia nel mondo

Si stima che ogni anno siano estratte oltre cinquanta miliardi di tonnellate fra sabbia, ghiaia e sassi frantumati utilizzati principalmente per fare il cemento delle abitazioni e le strade (dalla sabbia si ricava anche il silicio utile per schermi multimediali e pannelli solari), una quantità eccessiva tanto che nel 2020 è stato superato un altro traguardo allarmante; infatti, a quanto pare la terra è coperta in misura maggiore da massa di fabbricazione umana che da quella naturale di biomassa. Le previsioni indicano un continuo aumento della richiesta fino ad un raddoppio per il 2060, con grave danno all'ambiente e rischio di conflitti; poi alcuni parlano di continui furti incontrollati di sabbia dalle spiagge e dai fondali marini in molte zone del mondo che minacciano anche la biodiversità quindi è opportuno puntare su materiali riciclati. Da notare che la sabbia che abbonda nei deserti non è adatta per l'uso nei fabbricati perché i granelli sono troppo rotondeggianti e levigati per aggregarsi fra loro e dare robustezza al cemento.

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Tornado presso Wuhan e Suzhou in Cina

Sarebbero sette le vittime ed oltre duecentotrenta le vittime a causa di due tornado che hanno colpito recentemente il distretto Caidian presso Wuhan e la città di Shengze presso Suzhou nella provincia di Jiangsu, si parla di decine di abitazioni crollate oltre a danni, inconvenienti riguardo la fornitura di energia elettrica ed un gran numero di alberi sradicati. Gli abitanti sono stati sorpresi dai forti vortici dal momento che i tornado sono piuttosto rari in queste regioni. Da segnalare spostando l'attenzione all'India che dopo il ciclone "Tauktae", che ha lasciato una scia di distruzione sulla costa ovest del paese (almeno venti le vittime ed oltre centoventi dispersi) le previsioni meteo annunciano la probabile formazione nella Baia del Bengala di un altro forte ciclone anche se per il momento non sono stati diramati avvisi di allerta e ci si limita a monitorare la situazione.

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Un forte ciclone sferza l'India

Intense precipitazioni piovose e raffiche di vento che hanno già causato sei vittime presso Goa, Karnakata, Kerala, Gujarat e danni accompagnano l'arrivo sull'India del ciclone chiamato "Tauktae" che secondo le previsioni meteo potrebbe dirigersi verso nord nord-ovest sulle coste del Gujarat prendendo forza e diventare molto forte. Non si potrà procedere con le vaccinazioni Covid-19 a Mumbai a causa dell'arrivo del ciclone con allerta arancione (in un paese severamente colpito dalla pandemia dove la gente è costretta a lunghe file e contendersi le poche dosi disponibili) forse vicino alle coste verso il Gujarat. Si parla poi di alte onde sulle coste di Kerala, Karnakata e Goa con alto livello di allerta per le imbarcazioni in mare su tutte le coste interessate dagli effetti del ciclone dove si raccomanda di prendere ogni eventuale iniziativa preventiva.

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Stati Uniti stabilmente più caldi

Si stima che le temperature negli Stati Uniti in due decenni siano aumentate di mezzo grado e questa è la nuova normalità, poi sempre come effetto del surriscaldamento climatico le aree ad est e centrali sono diventate più umide mentre quelle ad ovest notevolmente più secche (rispetto ad un decennio fa). Per quanto riguarda le emissioni di gas serra favorite dal consumo di combustibili fossili gli Stati Uniti a livello globale con l'undici percento sarebbero al secondo posto contro ben il ventisette percento della Cina, seguono a distanza al terzo posto l'India e al quarto gli stati dell'Europa Unita. Bisogna considerare, sempre negli Stati Uniti, che le temperature non aumentano in modo uniforme e vi sono città come Chicago e Ashville più colpite dal surriscaldamento e vi sono rari casi in cui sono rimaste praticamente invariate, a macchia di leopardo anche le variazioni di precipitazioni piovose.

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Tel:   338 1809310          Data:    08/05/2021                         n:   4705      


Transizione economica da quella ecologica

I danni provocati dai cambiamenti climatici sono fra le prime voci di spesa per le amministrazioni in molti paesi del mondo e solo una piccola minoranza sono relativamente poco colpiti direttamente, ma in un mercato globalizzato è comunque difficile non subirne pesanti conseguenze; quindi agire rapidamente riguardo la transizione ecologica può avere importanti risvolti economici; poi le tecnologie sostenibili sono più economiche di quelle basate su fonti fossili. La Cina nonostante questo sembra puntare ancora sul carbone anche perché il paese dispone di grandi risorse di questo combustibile molto inquinante e ha già costruito moltissimi impianti mentre gli Stati Uniti, dove investire su risorse rinnovabili è ora più conveniente, ora sembrano rilanciare sulla transizione cosiddetta verde e sul taglio delle emissioni del cinquanta percento prima possibile.

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Respirare microplastica e fibre di plastica

Le particelle di microplastica che raggiungono l'atmosfera trasportate dal vento sarebbero prodotte dalle strade, oceani, campi coltivati, discariche di plastica ed in grande quantità da fibre tessili; almeno secondo uno studio in cui i ricercatori sottolineano come essendo la plastica un po' dappertutto ad esempio può accadere che un veicolo che percorra strade o autostrade ricoperte da frammenti di plastica generi l'energia sufficiente a diffondere le particelle nell'atmosfera trasportate anche dal vento. I movimenti delle onde oceaniche può essere un'altra fonte che raggiunge l'atmosfera dal momento che la microplatica è meno densa dell'acqua galleggiando sulla superficie, poi si parla dell'agricoltura dove si utilizzano fertilizzanti che derivano da impianti che lavorano acque di scarico contenenti quantità significative di plastica.

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Terremoto a Java e ciclone tropicale in Australia

Sarebbero almeno sette le vittime ed una decina i feriti nella provincia di Est Java a causa di un terremoto di magnitudo sei, poi si parla di oltre trecento edifici danneggiati anche se si deve ancora verificare l'entità effettiva dei danni; particolarmente colpita Lumajang Recency. Per quanto riguarda l'Australia le autorità avrebbero avvertito gli abitanti della città di Denham (nella Shark Bay a cinquecento chilometri a nord di Perth nell'ovest del paese) di tenersi pronti all'evacuazione e di aprire rifugi per l'arrivo di un ciclone tropicale; perché si teme che passi da categoria due a tre con folate di vento ad oltre duecentoventi chilometri l'ora. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che pare che il governo giapponese abbia di nuovo cambiato idea e deciso di rilasciare acqua radioattiva dell'impianto atomico danneggiato di Fukushima in mare.

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Inondazioni in Indonesia e Timor Est

Sarebbero almeno centoventi le vittime per le inondazioni e frane causate da forti precipitazioni piovose in Indonesia che hanno interessato ampie aree da Flores fino a zone vicine di Timor Est (isola che si trova fra Indonesia ed Australia con capitale Dili particolarmente colpita dall'ondata di maltempo), vi sarebbero anche diversi dispersi; poi migliaia di case sono state sommerse costringendo gli abitanti a raggiungere i rifugi. Le autorità avvertono che il bilancio delle vittime è provvisorio mentre i soccorritori faticano a raggiungere i dispersi a causa delle frane ed il fango che ostacolano le operazioni. Da notare che le frane sono frequenti in Indonesia e si stima che oltre centoventi milioni di persone vivano in aree a rischio, ma gli ambientalisti da tempo sostengono che questi disastri sono favoriti dalla deforestazione.

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Deforestazione accelerata delle foreste pluviali

Le restrizioni imposte dalla pandemia di virus SARS-CoV-2 a causa dei minori controlli del personale addetto alla protezione del territorio ed il ritorno di grandi masse di gente in zone rurali potrebbero avere avuto un ruolo nell'accelerazione della deforestazione delle foreste pluviali nel mondo, ma la parte maggiore è probabilmente dovuta al tentativo di alcuni paesi di alimentare la propria economia a spese della vegetazione ed alcuni avvertono che in questa specie di traiettoria distruttiva il peggio deve ancora venire. Un'area di foresta pluviale equivalente all'Olanda sarebbe stata bruciata o tagliata lo scorso anno con il Brasile in testa alla classifica (la distruzione è tre volte maggiore della Repubblica Democratica del Congo, il paese in seconda posizione); in totale ai tropici la perdita di vegetazione è superiore ai dodici milioni di ettari soprattutto a causa di pratiche agricole.

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Ondate di calore più frequenti nel Sud dell'Asia

Le simulazioni riguardo il surriscaldamento climatico prevedono ondate di calore più frequenti nel Sud dell'Asia (che conta un quarto della popolazione mondiale) e in molte regioni si stima che potrebbero arrivare fino a triplicare con esiti anche letali sulla popolazione, ad esempio lavorare a trentadue gradi Celsius non è salutare e a trentacinque gradi l'organismo non riesce più a regolare la temperatura corporea; poi ad aggravare questi fattori molto dipende dall'umidità dell'aria. Fra i paesi più colpiti da future ondate di calore ci sarebbero Pakistan, India (che nel 2015 ne ha già fatto registrare una che ha causato tremilacinquecento vittime) e l'Indonesia. Inutile dire che diminuendo le emissioni inquinanti si limiterebbe il surriscaldamento del pianeta e quindi con minore frequenza di eventuali ondate di calore.

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Maltempo in Australia e freddo in Italia

Inondazioni definite come le peggiori da mezzo secolo hanno interessato ampie zone del Nuovo Galles del Sud in Australia (dichiarato disastro naturale), particolarmente colpite alcune aree di Sydney dove migliaia di persone sono state evacuate, molte case danneggiate e notevoli i disagi con previsioni di ulteriori ondate di maltempo sempre caratterizzate da intense precipitazioni piovose ed anche forte vento. Le autorità hanno avvertito la popolazione di evitare di recarsi nelle zone basse che potrebbero essere interessate dalle inondazioni. Per quanto riguarda l'Italia dopo un periodo di temperature miti si è verificato un brusco abbassamento delle temperature con gelate su albicocchi, peschi, mandorli in fiore un po' a macchia di leopardo sulla penisola; si parla in alcuni casi di perdita del raccolto e danni a tutta la vegetazione in generale a causa delle gelate fuori stagione.

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Tempesta di sabbia su Mongolia e Pechino

A causa di una tempesta di sabbia proveniente dal nord della Mongolia valutata come la peggiore da decenni la metropoli di Pechino anche per effetto del forte inquinamento da particolato sottile è rimasta come immersa in una nebbia giallastra con illuminazione e visibilità ridotta oltre a notevoli disagi per la popolazione alle prese fra visiere di fortuna o altri dispositivi simili e qualità dell'aria davvero bassa; alcuni hanno affermato di sentire disturbi ai polmoni ad ogni respiro, poi le autorità hanno comunicato che vi sarebbero state diverse vittime nelle aree colpite. Si parla di riforestare le zone soggette a disboscamento per formare una specie di grande muro verde per arginare il fenomeno e già molti alberi erano stati piantati anche per evitare che continui la desertificazione che finisce per alimentare forti tempeste di sabbia.

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Coste del Libano sporcate da idrocarburi

Le autorità del Libano sarebbero intenzionate a far valere i loro diritti riguardo eventuali risarcimenti per danni ambientali in seguito alla recente perdita di idrocarburi oleosi (da una nave non ben identificata) che ha sporcato le coste del paese, dopo aver proceduto a quantificare l'entità notevole del danno con osservazioni aree lamentando anche le conseguenze che ancora si ripercuotono su vaste zone per perdite di petrolio causate da un bombardamento di Israele nel luglio del 2006; l'impianto colpito nel sud del Libano presso Jiyeh aveva imbrattato centosettanta chilometri di costa. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che sta crescendo l'interesse internazionale per raggiungere la neutralità climatica per il 2050 o prima, ma nella realtà la dipendenza dalle fonti fossili e gli investimenti per la loro ricerca rimangono rilevanti.

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Terremoto con scosse di assestamento in Grecia

Un sisma di magnitudo quantificabile fra 6.0 e 6.3 (a seconda degli istituti sismologici che hanno effettuato le rilevazioni) con epicentro a ventidue chilometri ad ovest - nord-ovest dalla città di Larissa ha colpito la Grecia centrale seguito da sciame sismico di assestamento anche con una scossa secondaria piuttosto forte, si parla di una decina di feriti di cui uno in gravi condizioni oltre a danni ad edifici in genere strutturali solo per quelli più vecchi e disagi per la popolazione che si è riversata nelle strade per il panico ad esempio a Larissa e Tyrnavos; poi la scossa è stata avvertita nettamente anche in Albania, Nord Macedonia, Kosovo e Montenegro. Le autorità che in un primo momento avevano minimizzato i danni ora parlano di danni anche a scuole e chiese in particolare in Tessaglia.

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Inchiesta su gelata rete energetica in Texas

Le autorità del Texas avrebbero verificato come la rete energetica del Texas sia stata sottoposta ad uno stress maggiore di quanto si pensava a causa della recente ondata di maltempo caratterizzata da temperature gelide che ha colpito il paese (decine le vittime nel sud degli Stati Uniti per cause correlate); infatti, molti circuiti sono scattati in automatico anche per l'abnorme richiesta di riscaldamento per le abitazioni lasciando gran parte della popolazione senza fornitura di energia elettrica, poi milioni di utenze sono rimaste per un periodo prolungato al buio fino al ripristino degli impianti ed anche la fornitura di gas era rimasta fuori uso. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la fuoriuscita di greggio da una petroliera non ben identificata al largo delle coste di Israele con conseguente rilascio di idrocarburi oleosi e catrame che hanno sporcato animali, fondali e spiagge.

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Tempesta gelida in Texas e freddo in Italia

Sarebbero almeno sei le vittime in Texas a causa di incidenti stradali a catena su un'autostrada con fondo stradale ghiacciato determinato da una tempesta caratterizzata da precipitazioni gelide di neve e pioggia sul paese; si parla anche di feriti sempre a causa di questo incidente che ha coinvolto un gran numero fra veicoli e camion, poi quasi tre milioni di utenze rimaste prive di fornitura di energia elettrica spesso per alberi carichi di neve ghiacciata che sono caduti sulle linee (anche in in Kentucky e West Virginia). Per quanto riguarda l'Italia molte strade sono ghiacciate, un po' a macchia di leopardo lungo la penisola, a causa dell'ondata di gelo di matrice siberiana che ha fatto sentire la sua azione in particolare in zone del sud del paese anche con forti sbalzi termici, come accaduto ad esempio in Sicilia ed Eolie.

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Influenza delle correnti a getto sulle temperature

Un calo repentino delle temperature che si verifica sempre più frequentemente può essere dovuto ad esempio all'indebolimento delle correnti a getto che insistono sul Polo Nord a circa dieci chilometri di altezza rispetto al suolo mantenendo il vortice polare come confinato in un'area circolare, ma lo stesso surriscaldamento climatico causa delle variazioni sull'intensità delle correnti globali del pianeta fra cui quelle a getto (fino a farle collassare) modificando anche il clima invernale. Per meccanismi climatici simili in estate può verificarsi il fenomeno opposto con lunghi periodi caratterizzati da temperature torride. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la parziale chiusura del cosiddetto buco dell'ozono grazie alla diminuzione delle emissioni illegali di CFC-11 in Cina considerate come clima alteranti.

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Frana porzione di un ghiacciaio in India

Sarebbero almeno ventisei le vittime e centosettanta i dispersi a causa di inondazioni del fiume Dhauli Ganga provocate dal distacco di una porzione del ghiacciaio Nandadevi, nell'Uttarkhand nella regione Chamoli, già notevolmente intaccata dal surriscaldamento climatico. Pare che le vittime fossero addetti di una diga travolti da un'ondata di acqua e detriti, poi alcuni dei dispersi erano operai al lavoro anche in un'altra diga e si attende che il fiume scenda di livello per cominciare le ricerche in un tunnel sommerso dall'acqua. Le autorità hanno stanziato una somma far fronte all'emergenza e provveduto ad evacuare alcuni villaggi interessati dall'inondazione che ha anche danneggiato ponti e strade. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un terremoto nelle Filippine di magnitudo 6.3 che avrebbe provocato danni nella provincia del Davao del Sur.

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Indicatori climatici da valutare in Indonesia

Le capacità di fronteggiare le nuove crisi climatiche in Indonesia sono molto ridotte, almeno secondo le autorità del paese che analizzando i dati relativi ai disastri climatici verificatesi in gennaio hanno verificato un aumentato rischio idrometeorologico; poi in annate dal 2015 al 2020 che risultano le più calde mai registrate i singoli eventi disastrosi si sono moltiplicati, in pratica raddoppiando dal 2015 al 2020. Sono necessari interventi di mitigazione contro le crisi climatiche dal momento che sono oltre cento le vittime in gennaio, poi bisogna tenere conto anche della pandemia 19-nCoV che ostacola ogni intervento; ad esempio nella capitale Jakarta la situazione relativa ai contagi ultimamente è molto peggiorata con difficoltà ricettive per gli ospedali, esasperazione per la popolazione con conseguente violazione delle regole di contenimento del virus.

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Bufera di neve nell'area urbana di New York

Le autorità hanno imposto restrizioni per gli spostamenti non essenziali a causa di una bufera di neve che ha interessato l'area urbana di New York paralizzando il traffico nella metropoli, poi si parla di disagi per la popolazione oltre a scuole chiuse e rinvio delle vaccinazioni previste contro l'epidemia di virus SARS-CoV-2. Le previsioni annunciano altre precipitazioni nevose che potrebbero formare un manto di oltre sessanta centimetri nelle maggiori aree metropolitane e se la bufera raggiungerà il suo maggiore potenziale potrebbe causare condizioni estreme da fronteggiare peggiori di quelle sperimentate nel 2016 (il manto raggiunse i settanata centimetri). Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia che lo zero termico in questi giorni si sta spostando velocemente a quote sempre più alte con conseguente rischio valanghe ed incidenti per chi si avventura in montagna.

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Un ciclone tropicale sferza il Mozambico

Sarebbero almeno sei le vittime e dodici i feriti a causa di un ciclone tropicale chiamato "Eloise" caratterizzato da forti precipitazioni piovose ed inondazioni soprattutto nell'area della città di Beira, la stessa sferzato dalla tempesta tropicale Chalane tre settimane fa e devastata dal ciclone Idai due anni fa. Si parla di di oltre centosettantaseimila persone nel Mozambico centrale interessate dal vortice ed ottomilaottocento abitazioni distrutte, danneggiate o inondate in particolare nelle città di Buzi, Dondo, Nhamatanda e Beira; poi oltre ottomilatrecento persone sono state evacuate, danneggiate ventisei strutture sanitarie, inondati centoquarantaduemila ettari di raccolti oltre ad interruzioni nella fornitura di energia elettrica. Si cerca di portare aiuto e fare fronte alle richieste più immediate della popolazione allestendo i campi di evacuazione, ma le risorse disponibili sono scarse.

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Sulawesi in difficoltà dopo il terremoto

Le autorità indonesiane non riescono a gestire adeguatamente l'emergenza nella capitale provinciale Mamuju (di quasi trecentomila abitanti) dopo che un forte sisma tre giorni fa ha colpito l'isola di Sulawesi, si parla di almeno ottantuno vittime poi non è ben chiaro quante persone siano rimaste sepolte da montagne di detriti e molti feriti si rifiutano di andare all'ospedale per il timore di altre scosse. I medici nella confusione e stanchezza generale devono anche stare attenti ai contagi da virus SARS-CoV-2 e si stanno montando delle tende per ricoverare i pazienti. Alcuni sopravvissuti si lamentano che mancano cibo, coperte ed altri beni di prima necessità; mentre si scava fra le macerie e molte persone sono state estratte vive dai soccorritori. In Indonesia i terremoti sono frequenti per la frizione delle placche tettoniche del cosiddetto anello di fuoco del Pacifico.

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Tel:   338 1809310          Data:    18/01/2021                         n:   4611      


Troppe coperte avvolgono il pianeta

Rilasciare per decenni grandi quantità di biossido di carbonio nell'atmosfera significa in termini figurati secondo alcuni ricercatori coprire il pianeta con spesse coperte che mantengono a lungo il calore; un po' come accade in un letto e si aggiungono delle coperte per stare più caldi, ma in pratica troppe fino al punto in cui si comincia a sudare con una sensazione spiacevole di disagio. Questo non vuol dire necessariamente che bisogna togliere queste coperte, ma almeno non aggiungerne altre anche perché l'andamento climatico mostra un deciso surriscaldamento anno dopo anno (una linea crescente con normali variazioni dei picchi monitorate per quarantaquattro anni). Nonostante la riduzione delle emissioni dovuta alla pandemia 19-nCoV il surriscaldamento del pianeta continua a mostrare i suoi effetti negativi a lunga durata a causa del calore accumulato anche nei mari durante decenni di emissioni incontrollate.

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Frana per piogge intense in Indonesia

Sarebbero tredici le vittime, diciotto feriti e ventisette le persone disperse a causa di una frana che ha colpito il villaggio di Cihanjuang nel distretto di Sumedang nella provincia ovest di Java favorita da precipitazioni piovose particolarmente intense e dalle condizioni del suolo piuttosto instabile. Si scava per cercare i dispersi fra le diciotto abitazioni crollate anche con mezzi pesanti e le autorità hanno fatto evacuare altre zone nel timore che si possano verificare altre frane. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le anomale basse temperature registrate in Spagna ed in molti paesi europei mentre in Grecia con ventotto gradi Celsius la gente si è riversata sulle spiagge spesso violando le norme di contenimento contro la diffusione del virus 19-nCoV.

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Tel:   338 1809310          Data:    11/01/2021                         n:   4605      


Migrazione climatica in Pakistan

Si stima che diciotto milioni di persone nel Sud dell'Asia siano state costrette a migrare a causa dei cambiamenti climatici e fra queste molte a quanto pare provengono dal Pakistan, paese particolarmente interessato da variazioni climatiche ad esempio per quanto riguarda le precipitazioni piovose con lunghi periodi di siccità seguiti da nubifragi e conseguenti inondazioni (segnalate a livello di criticità climatica le aree a nord del Gilgit-Baltistan e poi la cintura costiera a sud del Sindh anche per il rialzo del mare). Nonostante i ghiacciai si stiano fondendo a causa del surriscaldamento globale favorendo gli allagamenti, in molte zone manca l'usuale flusso idrico e i terreni si impoveriscono. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Italia le variazioni climatiche viste l'anno scorso siano ormai in pratica considerate la nuova normalità.

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Grande frana su un paese in Norvegia

Un paese in Norvegia a venticinque chilometri a nord-est della capitale Oslo è stato travolto da una frana di grandi dimensioni che ha distrutto diverse abitazioni ed altre sono state trascinate fino all'orlo di un precipizio; si parla di almeno dodici dispersi e dieci feriti, poi settecento persone sono state evacuate ed altre millecinquecento potrebbero essere costrette a lasciare la zona interessata diventata instabile e coperta di fango. Le autorità avrebbero dichiarato di non sapere con precisione quante persone del paese di Ask nella municipalità di Gjerdrum manchino all'appello, definendo come un disastro l'accaduto e grave la situazione anche per la difficoltà di effettuare soccorsi che in pratica sono possibili solo tramite elicottero. La frana è la più grande verificatasi recentemente in Norvegia e la possibilità di altri eventi franosi è considerata per il momento bassa.

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Una tempesta sferza Francia e Galles

Precipitazioni piovose torrenziali e forti folate di vento causate dalla tempesta chiamata "Bella" hanno sferzato molte regioni francesi ed in particolare Bretagna e Normandia nel nord e nell'ovest del paese con decine di migliaia di utenze rimaste senza fornitura di energia elettrica, poi vi sono stati disagi nei trasporti anche se le autorità hanno dichiarato di aver risolto le criticità più rilevanti. Simile la situazione in Galles e nel sud dell'Inghilterra con alberi e rami caduti su linee energetiche, collegamenti stradali e ferroviari con conseguenti disagi per la popolazione. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia l'ondata di maltempo (.. si parla di due vittime e due feriti) sempre collegabile agli effetti della stessa tempesta con bruschi cali delle temperature che sono passate da valori miti ad invernali, quindi abbastanza normali; ma con neve anche a bassa quota.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/12/2020                         n:   4594      


Fondi biodiversità erosi da stanziamenti nCoV

Le risorse finanziarie destinate a fronteggiare la pandemia di virus SARS-CoV-2 stanno riducendo i fondi stanziati per la tutela ambientale, ma i ricercatori avvertono quanto sia necessario investire sulla biodiversità anche per prevenire future pandemie. E' essenziale ricostruire una relazione salutare con la natura con un punto di svolta riguardo le abitudini non sostenibili e quindi cambiando stile di vita, poi bisognerebbe valutare le relazioni fra tutti i settori economici in modo da attenuare la pressione sulla natura migliorando l'impronta ecologica. Da segnalare cambiando argomento il rilevante impatto economico lamentato dalle autorità in Honduras a causa degli uragani che il mese scorso hanno colpito l'America centrale e l'emergenza climatica collegabile al rialzo delle temperature medie nel mondo come ad esempio accade ora in Australia alle prese con l'ennesima ondata di calore.

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Tel:   338 1809310          Data:    16/12/2020                         n:   4585      


Alcuni coralli resistono alle ondate di calore

I coralli monitorati nell'atollo Kiritimati nell'Oceano Pacifico sembra siano riusciti a resistere senza sbiancarsi all'ondata di calore verificatasi nel 2015-18 per effetto della corrente globale chiamata "El Nigno" e in alcune zone appaiono anche in buono stato di salute, ma solo dove vivono in condizioni non stressanti collegabili ad attività umane come ad esempio l'inquinamento dell'acqua. Questa scoperta mostra come sia possibile tutelare l'ecosistema sottomarino con strategie di protezione locale considerando che i coralli coprendo meno dell'uno percento del fondale marino consentono la sopravvivenza di un quarto delle specie marine. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che i ricercatori sottolineano come sia necessario limitare le emissioni di metano oltre a quelle di biossido di carbonio per mantenere in equilibrio le temperature globali.

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Tel:   338 1809310          Data:    10/12/2020                         n:   4580      


Maltempo e danni in Italia

Sarebbero due le vittime in Italia a causa dell'ondata di maltempo caratterizzata da intense precipitazioni piovose e conseguenti inondazioni (ed evacuazioni ad esempio presso Mantova per l'esondazione del fiume Panaro) spesso causate dal dissesto idrogeologico, poi tanta neve in quota sulle Alpi soprattutto in Trentino, Veneto e Friuli dove le valanghe ostacolano i collegamenti. Si parla di diverse località isolate comprese rinomate località turistiche in provincia di Belluno, poi interruzioni della fornitura di energia per decine di migliaia di utenze in genere a causa di alberi e rami caduti sulle linee elettriche oltre a danni; è anche crollato un ponte con sopra un mezzo di soccorso, per fortuna in quel momento senza personale a bordo.

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Tel:   338 1809310          Data:    07/12/2020                         n:   4578      


Nubifragi con danni in Sardegna

Sarebbero tre le vittime in Sardegna nel paese di Bitti in provincia di Nuoro a causa di un prolungato nubifragio che ha causato smottamenti oltre ad inondazioni di fango e detriti, interrotte le comunicazioni sostituite dalle radio trasmittenti che i soccorritori utilizzano per organizzarsi; poi si parla di evacuazioni anche in paesi vicini. Colpite anche altre aree della Sardegna in particolare presso Oristano, Olbia e Sassari con danni e disagi, poi è stata spazzata via la spiaggia di Cala Luna in Ogliastra. Da segnalare cambiando argomento una tromba d'aria a Catania che non ha causato feriti e l'iniziativa presa recentemente a Milano (chiamata ForestaMi) di riforestare la città metropolitana con migliaia di alberi in modo da migliorare la qualità dell'aria ed aumentare gli spazi verdi del cinquanta percento.

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Maltempo e danni in Calabria in Italia

Un'ondata di maltempo caratterizzata da precipitazioni piovose torrenziali ha colpito la Calabria, si parla di quattrocento millimetri di pioggia in poche ore che hanno trasformato le strade in torrenti, particolarmente colpita la città di Crotone dove non si riesce a vedere bene il confine fra mare ed una specie di lago che si è formato su strade e piazze vicine al mare; isolato il paese di Melissa dove è anche crollato un ponte, poi segnalati danni ai raccolti e disagi con abitazioni ed attività allagate con richiesta dello stato di emergenza. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari ma rimanendo su tematiche naturalistiche che recentemente una frana in Indonesia causata da forti precipitazioni piovose ha causato una vittima e due feriti nel villaggio di Cianjur nell'ovest di Giava e una vasta area è stata interessata dal maltempo.

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Tel:   338 1809310          Data:    23/11/2020                         n:   4565      


Un uragano sferza il Nicaragua

Lo stesso tratto di costa caraibica sferzata due settimane fa da un forte vortice è stato sferzato da un altro uragano di categoria quattro con folate di vento a duecentocinquanta chilometri orari chiamato "Iota" interessando poi degradato a tempesta tropicale anche il Nicaragua e dirigendosi verso l'interno del paese causando panico e danni. Si parla di nove vittime e diversi dispersi; ma linee elettriche, collegamento telefonici ed internet sono danneggiati rendendo difficile comprendere quale sia la situazione reale. Circa quarantamila persone si sono rifugiate in aree di evacuazione mentre molti non sono riusciti a raggiungerle e vi sono lamentele di mancanza di cibo ed acqua, poi alcuni dicono che questo uragano è peggiore del precedente (Eta) descrivendo gli effetti visibili con tetti scoperchiati ed alberi sradicati.

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Tel:   338 1809310          Data:    18/11/2020                         n:   4561      


Un tifone sferza le Filippine

Sarebbero almeno quarantadue le vittime del tifone chiamato "Vamco" che ha colpito le Filippine caratterizzato da forte vento superiore a centocinquanta chilometri orari e folate di che hanno superato i duecentocinquanta, causando anche vaste inondazioni tanto che in molti villaggi nei pressi di Manila la popolazione è stata costretta a rifugiarsi sopra i tetti e molte persone risultano disperse. le autorità avevano fatto evacuare quattrocentomila persone prima dell'arriva del forte vortice, poi sono state inviate squadre di soccorso che hanno dovuto utilizzare in supporto delle ricerche anche dei mezzi anfibi (progettati per le insurrezioni) muovendosi in un terreno fangoso e fra detriti vari. Come spesso capita in questi casi manca la fornitura di energia elettrica e la copertura internet facendo crescere il panico nella popolazione già provata.

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Una tempesta sferza Guatemala e Centro America

La tempesta "Eta" ha interessato il Guatemala causando precipitazioni torrenziali, inondazioni e frane che hanno sepolto circa centocinquanta abitazioni del remoto villaggio di Queja nel nord del paese; si parla di cento vittime e molti dispersi anche in altre zone investiste dalla forza del vortice considerando che è disponibile un solo elicottero per le operazioni di soccorso in un paese di diciassette milioni di persone, poi ci sarebbero vittime in Honduras, Nicaragua, Costa Rica e Panama. Dopo le inondazioni in Honduras molte persone sono state costrette ad arrampicarsi sui tetti delle case nella città di San Pedro Sula e le strade si sono trasformate in torrenti d'acqua. L'uragano declassato ormai a depressione tropicale non ha ancora perso del tutto potenza e si dirige a quanto pare verso Cuba e Florida.

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Tel:   338 1809310          Data:    07/11/2020                         n:   4552      


Un tifone sferza le Filippine

Sarebbero almeno dieci le vittime e decine i dispersi nel sud delle Filippine a causa del passaggio del tifone chiamato "Goni" caratterizzato da forti folate di vento e precipitazioni piovose torrenziali, particolarmente colpita l'isola principale di Luzon dove si parla di oltre trecento case sommerse sotto una massa formata di fango, detriti, rocce e materiale vulcanico (provenienti dalle pendici del vulcano Mayol) soprattutto nella provincia di Albay nella regione di Bicol. Le coste sono state interessate da mareggiate, poi molti fiumi sono esondati ed alcune dighe sono state distrutte travolgendo dei villaggi nella regione di Bicol. Centianaia di migliaia le persone evacuate in centri di accoglienza ponendo il problema di dover rispettare i protocolli per evitare una facile trasmissione del virus 19-nCoV, mentre i soccoritori cercano i dispersi.

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Tel:   338 1809310          Data:    02/11/2020                         n:   4547      


Un tifone sferza il Vietnam

Sarebbero almeno diciannove le vittime e decine i dispersi in Vietnam a causa di un tifone definito come il peggiore in venti anni, particolarmente colpite con precipitazioni piovose di tipo torrenziale le province centrali di di Quam Nam e Quang Ngai; poi si parla di frane e folate di vento con picchi ad oltre centotrenta chilometri orari con conseguente caduta di alberi, tetti scoperchiati e danni. Alcuni villaggi già interessati alcuni giorni fa dall'ondata di maltempo (che ha colpito soprattutto le Filippine) sono stati nuovamente inondati a causa del forte vortice. Quarantamila le persone evacuate ed i soccorritori scavano anche con mezzi pesanti alla ricerca dei dispersi, poi mancano all'appello anche i membri dell'equipaggio di due barche da pesca. Le previsioni annunciano altre piogge nei prossimi giorni.

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Tel:   338 1809310          Data:    30/10/2020                         n:   4545      


Un tifone sferza le Filippine

Almeno venticinquemila persone sarebbero state evacuate nelle Filippine verso le province a sud della capitale Manila a causa del tifone chiamato "Molave" caratterizzato forti folate di vento e precipitazioni piovose di tipo torrenziale, particolarmente colpita la città di Pola sull'isola di Mindoro nelle Filippine centrali; poi si parla di tredici dispersi, danni con tetti scoperchiati e inondazioni anche in zone che erano già state interessate pochi giorni fa da una tempesta tropicale. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Kenya recentemente delle inondazioni nella Rift Valley e rialzo continuo dei laghi (definito come senza precedenti e con conseguenze sulla biodiversità dell'intera zona) hanno costretto decine di migliaia di persone a spostarsi su posizioni più elevate con notevoli disagi ed abbandonando le proprie attività.

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Tel:   338 1809310          Data:    27/10/2020                         n:   4542      


Coralli di specie più grandi in sofferenza

Aumenta rapidamente il danno ai coralli a causa del surriscaldamento climatico e le specie di dimensioni più grandi sarebbero quelle che mostrano maggiori segni di sofferenza ben visibili per lo sbiancamento dovuto all'espulsione di alghe che vivono in simbiosi nei loro tessuti (da ottanta a novanta percento di perdita se comparati a quelli presenti negli ultimi venticinque anni), poi i pesci ed altre creature non possono più trovare rifugio fra le loro estroflessioni dalle caratteristiche variegate colorazioni. Si tratta di un declino continuo che sta distruggendo l'ecosistema sottomarino ed il suo delicato equilibrio fra specie tanto da interessare in circa venticinque anni la metà della grande barriera corallina, che è lunga duemilatrecento chilometri, con conseguenze anche sul turismo australiano.

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Tel:   338 1809310          Data:    14/10/2020                         n:   4531      


Questione climatica ostacolata da pandemia

Gli interventi previsti per contrastare i cambiamenti climatici sono ostacolati dagli effetti sul pianeta della pandemia di coronavirus Covid-19 che ha rilevanti ricadute economiche, ma molti paesi alle prese con mutate condizioni climatiche e rialzo del mare chiedono urgenti azioni sostenendo che da esse dipende la loro sopravvivenza. Ritardare la risposta ai cambiamenti climatici significa renderli irreversibili ed anche se sono già state prese iniziative come quella di piantare cinque milioni di alberi in Etiopia o sviluppare raccolti resistenti all'azione di sale, ridurre inondazioni e siccità in Bangladesh e produrre il cento per cento di energia rinnovabile in Costa Rica è sempre necessario un supporto internazionale. I dati monitorati sul surriscaldamento globale con continui record di temperature registrate non lasciano spazi per ulteriori ritardi di intervento.

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Tel:   338 1809310          Data:    09/10/2020                         n:   4527      


Record di incendi in California

Oltre ottomiladuecento focolai in California hanno divorato un milione seicentomila ettari di vegetazione, nuovo record per una stagione degli incendi davvero disastrosa ed oltre il doppio dello scorso anno; poi si parla di trentuno vittime ed ottomilaquattrocento edifici distrutti dalle fiamme ed aria irrespirabile in vaste zone, mentre l'emergenza è ancora alta a causa dei cambiamenti climatici che hanno reso il terreno più secco e quindi di conseguenza la vegetazione facilmente infiammabile. Colpiti i vigneti ad esempio in parte presso la città di Santa Rosa e presso Calistoga nella contea di Napa dove l'intera popolazione di cinquemila abitanti è stata evacuata. Gli incendi più distruttivi si sono verificati in aree a nord della California dove monti e colline punteggiati di alberi secchi hanno alimentato le fiamme.

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Maltempo in Liguria e zone a sud della Francia

Forti precipitazioni piovose accompagnate da raffiche si vento hanno interessato la Liguria ed in particolare la costa con danni per le forti mareggiate, frane ed allagamenti ad esempio a Chiavari, Sestri Levante (l'arenile della famosa Baia del Silenzio e di altre caratteristiche spiagge è stato vistosamente eroso), Casarza Ligure e in genere nel Golfo del Tigullio. Parte dei danni potrebbero essere stati favoriti dal dissesto idrogeologico, poi le immagini fornite dai media mostrano persone che scavano con difficoltà fra colate di fango e detriti [..due vittime, sedici dispersi, un ponte crollato in Piemonte]. Non molto migliore la situazione nel sud della Francia in zone costiere; infatti, si parla ad esempio di dodici dispersi presso Nizza, case danneggiate, parti di tratti di costa franati e smottamenti.

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Tel:   338 1809310          Data:    03/10/2020                         n:   4522      


Oceani più stabili assorbono meno CO2

Ennesimo allarme dei ricercatori per la cosiddetta stratificazione degli Oceani, in pratica più stabili con meno circolazione e miscelazione fra le acque superficiali e quelle più in profondità; infatti, a differenza di quanto accade nell'atmosfera il rialzo delle temperature globali negli oceani riduce quel flusso d'acqua salutare più fresco ricco di ossigeno e nutrienti proveniente dai fondali con quello presente in superficie che tende anche ad assorbire minori quantità di biossido di carbonio. La fusione del ghiaccio con acqua che si accumula sulla superficie degli Oceani peggiora la situazione, riguardo stratificazione e stabilizzazione, dal momento che si tratta di acqua più leggera di quella salata. Fra le conseguenze di questo fenomeno, uragani più intensi e distruttivi, riduzione della biodiversità per la minore ossigenazione ed ondate di calore marine.

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Incendi in Argentina nella provincia di Cordoba

Le alte temperature, il difficile accesso alle zone interessate dai roghi e le folate di forte vento ostacolano le operazioni per cercare di tenere sotto controllo quattro grandi incendi che stanno divorando la foresta presso la città di Villa Carlos Paz nella provincia di Cordoba in una zona centrale dell'Argentina; si parla di evacuazioni, strade chiuse e quattrocento pompieri al lavoro con il supporto di aerei antincendio ed elicotteri che scaricano acqua presa dal lago San Roque in attesa delle piogge previste per la fine della settimana. Le autorità affermano che questi incendi, insieme ad altri attivi nel paese, sono dolosi nel novantacinque percento dei casi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche inondazioni in Texas per una tempesta tropicale e in Indonesia (in regioni che devono anche fare fronte all'epidemia di Covid-19) per la stagione delle piogge.

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Tel:   338 1809310          Data:    23/09/2020                         n:   4513      


Fumo degli incendi su Stati Uniti ad alta quota

E' tale la quantità di inquinanti emessi dagli incendi in molti focolai sulla West Coast degli Stati Uniti da salire fino agli ottomila metri e poi raggiungere grandi distanze, almeno secondo le dichiarazioni dei ricercatori che tramite osservazioni satellitari avrebbero individuato tracce di fumo fino sopra l'Europa. Nel frattempo i numerosi roghi simultanei stanno esaurendo le risorse degli stati colpiti per fronteggiare l'emergenza soprattutto in Oregon dove si parla di dodici vittime e decine di dispersi, venticinque in California ed ottomila fra abitazioni e strutture sarebbero state distrutte in tre stati. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un ciclone caratterizzato da folate di vento fino a centocinquanta chilometri orari sta per raggiungere la Grecia e la sua azione è già avvertibile in parte anche in zone a sud dell'Italia.

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Tel:   338 1809310          Data:    18/09/2020                         n:   4509      


Incendi in California e nubifragi in Indonesia

I ventinove grandi incendi che stanno divorando la vegetazione della California impegnano sedicimilasettecento pompieri e si parla di ventidue vittime, quattromilacento strutture distrutte e molte persone costrette a lasciare le proprie abitazioni per raggiungere i centri di evacuazione viaggiando su strade immerse in una specie di densa cappa di nebbia irrespirabile di fumo; poi vi sarebbero polemiche fra autorità locali e nazionali sulla questione climatica (da una parte si denuncia il rialzo delle temperature e dall'altra si "prevedono periodi più freschi") e sull'efficienza della gestione forestale. Per quanto riguarda l'Indonesia dei nubifragi hanno interessato alcune zone del paese come ad esempio accaduto in un villaggio del Sud Sulawesi che era rimasto per lungo tempo inondato a luglio ed ora è di nuovo alle prese con inondazioni.

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Cambiamenti climatici causa di incendi in Oregon

Le autorità statunitensi dell'Oregon dopo che degli incendi hanno distrutto intere comunità oltre a causare diverse vittime e divorato la vegetazione delle aree interessate avrebbero dichiarato che stanno sentendo l'acuto impatto dei cambiamenti climatici; infatti, i pompieri lamentano il difficile compito di intervenire in aree dove la vegetazione prende velocemente fuoco propagandosi a gran velocità comunità dopo comunità a causa della siccità ed un inusuale vento caldo e secco (in California pare che gli stessi incendi siano a volte causa del vento che porta il fumo a grandi distanze formando una specie di nebbia color arancione). Da segnalare spostando l'attenzione al Sud America che ripetuti vasti incendi nella foresta pluviale del Pantanal in Amazzonia starebbero distruggendo la caratteristica vegetazione tropicale molto ricca dal punto di vista della biodiversità causando un danno gravissimo ed irrimediabile.

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Un tifone sferza Giappone e Corea del Sud

Gli avvisi di evacuazione in Giappone hanno interessato milioni di persone per il passaggio del forte tifone "Haishen", ma i danni sono stati minori del previsto (tetti scoperchiati, alberi sradicati, auto rovesciate e vaste aree rimaste prive di fornitura di energia elettrica) anche se non sono mancati i disagi per la popolazione soprattutto a causa delle norme di contenimento previste per il coronavirus Covid-19; infatti, alcuni centri di evacuazione hanno dovuto rifiutare l'accesso alle persone che arrivavano per poter mantenere il distanziamento e gli alberghi erano pieni, poi in Corea del Sud ancora si sentono gli effetti del vortice con forti folate di vento. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in California l'ennesimo incendio sta divorando la vegetazione della foresta nazionale Sierra, si parla di numerose evacuazioni ed alcune persone rimaste intossicate dal fumo.

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Terremoto in Cile con scosse di assestamento

Un sisma quantificabile di magnitudo sette ha scosso il Cile con epicentro a cinquantacinque chilometri a nord della città di Huasco nel nord della regione Atacama (settecento chilometri a nord della capitale Santiago); si parla di danni ad edifici e strade, ma senza vittime e feriti anche se causando un po' nel panico la popolazione interessata da questo forte terremoto seguito da un gran numero di scosse secondarie di assestamento di cui una superiore a magnitudo sei. La autorità hanno consigliato di mantenere la calma dal momento che le scosse di assestamento potrebbero continuare. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la prossima fine annunciata per il famoso ghiacciaio della Marmolada, si calcola circa quindici anni, con una situazione definita come drammatica; infatti, si è già fuso oltre l'ottanta percento del volume del ghiaccio in settanta anni.

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Un uragano declassato sferza gli Stati Uniti

Sarebbero almeno sei le vittime in Louisiana dell'Uragano "Laura" con migliaia di casa danneggiate, tetti scoperchiati, inondazioni, vaste aree prive di fornitura di energia elettrica; ma secondo le testimonianze prevale il sollievo per lo scampato pericolo (nessuna vittima in Texas) visto che la forza del vortice è stata meno violenta del previsto come effetti distruttivi passando da categoria quattro a due e poi ulteriormente declassato anche se l'emergenza non è del tutto passata per gli eventuali effetti sul territorio verso l'inteno del paese di quella che è ora una tempesta tropicale. Prima di arrivare negli Stati Uniti dove le autorità avevano fatto evacuare decine di migliaia di persone, cercando di evitare i contagi dovuti all'epidemia 19-nCoV, l'uragano aveva causato decine di vittime e danni nei Caraibi, particolarmente colpite l'isola di Hispaniola ed Haiti.

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Emissioni senza controlli negli Stati Uniti

Con la giustificazione dell'emergenza 19-nCoV le autorità degli Stati Uniti avrebbero consentito di fare minori controlli sulle emissioni inquinanti a migliaia di operatori nel settore petrolifero e dell'estrazione del gas oltre che ad allevatori ed agricoltori; questo in parte perché le regole Covid di contenimento e distanziamento ostacolano l'esecuzione dei controlli ambientali. Difficile determinare l'impatto di questi provvedimenti anche se anche prima che fossero emanati già alcuni protestavano ad esempio sulle perdite non monitorate di metano (un gas con alto effetto serra) dagli impianti di estrazione mediante fracking, procedura ad alto impatto ambientale sempre più utilizzata nel paese. Da segnalare cambiando argomento l'arrivo di una tempesta tropicale che già ha causato vittime e danni nei Caraibi in Louisiana, con la possibilità che il vortice prenda forza fino alla classificazione di uragano.

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Tel:   338 1809310          Data:    25/08/2020                         n:   4488      


Incendi in California ed Amazzonia

Gli incendi che stanno divorando la vegetazione, oltre centoquarantuemila ettari, in vaste aree del centro e nord California favoriti da siccità e vento sarebbero secondo le opinioni degli esperti difficilmente controllabili e cinque persone hanno perso la vita mentre alte colonne di fumo si alzano rendendo l'aria irrespirabile. Si parla di circa sessantamila persone evacuate ed oltre centomila con avviso di evacuazione, poi oltre cento strutture sono già state incendiate, particolarmente colpita la città di Vacaville che si trova fra Sacramento e San Francisco. Per quanto riguarda l'Amazzonia le osservazioni satellitari mostrano ad esempio un incremento del ventotto percento degli incendi rispetto al luglio dell'anno scorso (le autorità del Brasile negano questi dati); inoltre, è stato notato che nelle zone interessate dagli incendi anche gli alberi sopravvissuti tendono col tempo a seccarsi.

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Terremoto in un'isola delle Filippine

Una scossa tellurica quantificabile di magnitudo 6.6 ha colpito la zona a sud-est dell'isola di Masbate nella regione Bicol delle Filippine, ci sarebbe almeno una vittima e quarantatre feriti mentre i soccorritori cercano altre persone fra le macerie di case crollate. La popolazione si è riversata nelle strade presa dal panico perché il terremoto è stato, secondo alcune testimonianze, di forte intensità e a quanto pare ha provocato in qualche caso danni alle strade, poi si parla di difficoltà anche per le norme di restrizione imposte per il contenimento dell'epidemia di coronavirus Covid-19. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Groenlandia per quanto riguarda la fusione dei ghiacci a quanto pare è stato superato il punto di non ritorno dal momento che le precipitazioni nevose non bastano più a compensare la perdita di massa ghiacciata.

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Discussioni riguardo nave naufragata a Mauritius

Dopo che la nave cargo giapponese naufragata vicino alle coste dell'isola Mauritius si è spezzata in due riversando in mare ulteriori grandi quantità di idrocarburi che erano rimaste nello scafo, nonostante le operazioni di pompaggio dai serbatoi eseguite per cercare di evitare un disastro naturalistico, si parla di discussioni "roventi" (il Giappone è alle prese anche con un'ondata di calore con temperature superioiri a quarantuno gradi Celsius nella città di Hamamatsu nella prefettura di Shizuoka) sul motivo per cui questa nave abbastanza moderna e dotata di sistemi di navigazione avanzati si sia avvicinata alla costa ad una distanza molto minore dei sedici chilometri previsti. A Mauritius è stata dichiarata l'emergenza ambientale e si cerca in ogni modo di fermare la marea nera, in un paese che vive di turismo già danneggiato dalle restrizioni rese necessarie dalla pandemia 19-nCoV.

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Inondazioni in Bangladesh e caldo in Francia

Sarebbero centottantotto le vittime in trentatre distretti del Bangladesh per le inondazioni causate da forti precipitazioni piovose stagionali da giugno a settembre dovute ai monsoni, ma alcune di queste persone hanno perso la vita perché morse da serpenti e colpite da fulmini. Quasi cinque milioni e mezzo di persone sono state interessate dalle inondazioni e si parla di danni ad abitazioni, raccolti, strade ed autostrade anche se le autorità dicono che la situazione sta migliorando con il livello dei fiumi che tende a diminuire. Per quanto riguarda la Francia si parla di allerta caldo in diversi distretti, poi un fulmine ha colpito i binari della funicolare che porta sulle alture di Lourdes causando alcuni feriti in un vagone bloccatosi improvvisamente. Da segnalare cambiando argomento un tifone in arrivo sulla Cina con allerta gialla (il sistema prevede allerta rossa, arancione, gialla e blu).

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Studio su aumento siccità in Europa

I dati relativi all'eccezionale siccità registrata nel periodo 2018-2019 soprattutto nei mesi estivi non troverebbero precedenti negli ultimi duecentocinquanta anni con conseguenze a lungo termine sulla vegetazione dell'Europa centrale. Le previsioni effettuate usando modelli climatici computerizzati suggeriscono che siccità prolungate saranno più frequenti in futuro se le emissioni inquinanti continueranno ad aumentare e quindi potrebbero quasi raddoppiare le zone coltivate destinate ad essere colpite dai cambiamenti climatici (si calcola circa quaranta milioni di ettari, equivalenti al sessanta percento dei raccolti delle aree interessate). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il pericolo per l'abitato di Courmayeur , dove sono stati evacuati alcuni residenti, a causa del distacco di una grande massa dal ghiacciaio Planpincieux in Val d'Aosta provocato da un innalzamento delle temperature.

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Tel:   338 1809310          Data:    07/08/2020                         n:   4474      


Incendio in California ed uragano in Carolina

Un vasto incendio chiamato "Apple Fire" starebbe divorando velocemente la vegetazione presso Los Angeles (Cherry Valley a circa centodieci chilometri ad est della grande città) costringendo ottomila abitanti a lasciare le proprie abitazioni; solo un fronte di fuoco è sotto controllo grazie all'intervento di oltre duemila pompieri con il supporto di aerei antincendio ed elicotteri, ma alte fiamme alimentate dalla vegetazione piuttosto secca continuano ad avanzare senza tregua. Per quanto riguarda l'uragano "Isaias", degradato a tempesta tropicale, pare si avvicini alla Carolina del nord dopo aver causato nei giorni scorsi qualche danno in Florida dove migliaia di abitazioni sono ancora senza fornitura di energia elettrica, poi le previsioni meteo avvertono che il forte vortice potrebbe dirigersi verso lo stato di New York prendendo forza e quindi di nuovo classificato come uragano.

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Tel:   338 1809310          Data:    04/08/2020                         n:   4471      


Un uragano minaccia il Texas

L'uragano atlantico chiamato "Hanna", il primo della stagione 2020, sarebbe già arrivato in Texas e si temono rischi per la popolazione per eventuali inondazioni e frane causate dalle precipitazioni piovose torrenziali accompagnate da forti raffiche di vento in uno stato già colpito dall'epidemia di coronavirus Covid-19 con un aumento considerevole dei contagi monitorato negli ultimi giorni. Le autorità dicono di essere preparate all'arrivo del vortice, ma spesso la popolazione spesso già provata dal virus sente aumentare lo stato d'ansia, poi ci potrebbero essere dei tornado oltre all'uragano che secondo le previsioni interesserà anche alcune aree del Messico. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che uno studio ipotizza che nonostante un comportamento virtuoso nello smaltimento della plastica oltre settecentosessanta milioni di tonnellate potrebbero finire in mare entro il 2040.

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Effetti globali dell'ondata di calore in Siberia

Le temperature medie superiori di dieci gradi Celsius nell'Artico in alcune vaste zone della Siberia hanno spinto i ricercatori a dichiarazioni allarmanti sugli effetti globali a cascata del surriscaldamento climatico anomalo di queste regioni ad esempio alimentando incendi, fusione del permafrost e favorendo specie invasive capaci di produrre colonie in grado di divorare velocemente la vegetazione costituita da pini con larve che attaccano le conifere rendendole anche più vulnerabili agli incendi. Queste preoccupanti variazioni ambientali sono giudicate virtualmente impossibili senza i cambiamenti climatici causati dell'uomo anche se non si conosce ancora se si tratti di un fenomeno sporadico e se sia destinato a diventare la nuova normalità, poi bisogna tenere conto di altri fattori come un inusuale forte vortice polare sul Polo Nord che avrebbe favorito un clima meno freddo oltre all'alta pressione atmosferica nel mese di giugno con conseguente aumento delle temperature.

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Esondazioni del fiume Yangtze in Cina

Sarebbero almeno centoquaranta le vittime e ventottomila case danneggiate in Cina delle esondazioni del fiume Yangtze con conseguenti inondazioni in particolare nella provincia dell'Hubei, area poi già colpita severamente dall'epidemia di coronavirus Covid-19. Si parla di giorni di precipitazioni piovose torrenziali (con oltre quattrocentotrenta fiumi sotto osservazione nel paese) facendo anche registrare il secondo record in oltre mezzo secolo con le autorità che avevano già alzato il livello del sistema di allerta inviando personale e soccorsi alle popolazioni colpite che spesso a causa del virus si ritrovano con un'economia azzerata e ora devono anche fronteggiare i danni dovuti alle inondazioni di case, raccolti ed attività. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'aumento monitorato delle emissioni di metano, potente gas ad effetto serra, legato all'estrazione di idrocarburi dal sottosuolo.

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Tel:   338 1809310          Data:    15/07/2020                         n:   4454      


Continuano le inondazioni in Giappone

Le precipitazioni piovose torrenziali con conseguenti inondazioni e frane che da giorni stanno interessando il Giappone hanno costretto tre milioni e seicentomila persone a lasciare le proprie abitazioni (molti hanno preferito dormire in macchina per paura di essere contagiati dal coronavirus Covid-19 nei rifugi allestiti); si parla di quasi sessanta vittime, diversi dispersi e molti problemi organizzativi a causa del virus. La zona centrale del paese è stata ultimamente interessata dalle forti piogge che in genere sono state definite nel sud e nel nord-est di livello senza precedenti, poi ci sarebbe un'allerta meteo per le prefetture di Gifu e Nagano, mentre le autorità organizzano ricerche e i soccorsi con preoccupazione sui centri di evacuazione per la vicinanza delle persone in ambienti chiusi. Da segnalare cambiando argomento i gravosi costi calcolati a causa delle grandinate in Canada nel mese di giugno.

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Inondazioni per nubifragi in Giappone

Sarebbero trentasei le vittime in Giappone per inondazioni e frane causate da forti precipitazioni piovose con nubifragi, particolarmente colpita la prefettura di Kumamoto. Molte persone sono state tratte in salvo dai soccorsi che hanno fatto molta fatica a raggiungere delle zone invase da detriti lungo il fiume Kuma che ha rotto gli argini in diversi punti, poi si teme che vi siano dei dispersi nelle aree centrali e a sud della regione incluse le città di Yatsushiro e Hitoyoshi. Le autorità hanno emanato un ordine di evacuazione per oltre duecentomila residenti nelle prefettura di Kumamoto e quella vicina di Kagoshima allestendo dei ricoveri. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche altre emergenze come la fusione del cinquantuno percento dei ghiacciai monitorata in Perù e l'aumento della deforestazione tramite incendi in Amazzonia nel mese di giugno rispetto a quella già devastante dello scorso anno nello stesso mese.

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Inondazioni nello Yunnan in Cina

Sarebbero tre le vittime nel sud-ovest della provincia dello Yunnan in Cina per inondazioni causate da precipitazioni piovose torrenziali, poi si parla di oltre ventottomila persone interessate dai fenomeni estremi. Le autorità hanno dichiarato che le infrastrutture (elettricità e trsporti) sono state danneggiate a vari livelli oltre a tremilacinquecento ettari di coltivazioni a cereali, patate, tabacco e sessantuno ettari di grano distrutti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore in diverse zone d'Europa e particolarmente nel nord della Macedonia con temperature che hanno raggiunto i trentotto gradi Celsius con difficoltà per irrigare i raccolti, mentre alcuni invitano a trovare soluzioni per fronteggiare i cambiamenti climatici sul territorio con soluzioni ad esempio del tipo di quelle sfruttate su ghiacciai coperti da teli bianchi riflettenti.

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Forti piogge in Turchia e Costa d'Avorio

Un nubifragio avrebbe causato allegamenti ad Istanbul con traffico paralizzato, case ed attività allagate ed auto intrappolate in strade diventate come torrenti; poi un fulmine ha colpito un edificio storico nel distretto asiatico Sancaktepe della città con conseguente incendio e panico fra i residenti. Precipitazioni piovose di forte intensità e grandinate con conseguente danno alle coltivazioni hanno anche interessato la provincia a nord-ovest di Bursa; inoltre, le previsioni meteo annunciano altre piogge. Cambiando scenario spostando l'attenzione alla Costa d'Avorio si parla di tredici vittime, tre feriti e diversi dispersi per una frana verificatasi presso la città di Anyama, vicina ad Abidjan, favorita da una stagione delle piogge particolarmente piovosa che sta ostacolando le operazioni di soccorso e ha anche causato inondazioni in diversi comuni.

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Inondazioni nello Guangxi Zhuang in Cina

Sarebbero sei le vittime e tre i dispersi in Cina a causa di inondazioni verificatesi nella regione autonoma dello Guangxi Zhuang dopo giorni di intense precipitazioni piovose, poi quasi un milione e mezzo di persone sono state interessate dall'inizio di giugno. Le autorità hanno allestito campi di tende oltre a beni di prima necessità a supporto dei soccorsi organizzati a livello locale; particolarmente colpita la contea Yangshuo sul fiume Yulong nel sud dello Guangxi. La Cina ha anche annunciato un piano dal 2021 al 2035 per potenziare la sicurezza ecologica e proteggere la biodiversità nel paese e ripristinare l'ecosistema; inoltre, si pensa di riforestare ampie aree, favorire la crescita di vegetazione e sviluppare le riserve naturalistiche. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i danni causati alle coltivazioni in Italia dalla recente ondata di maltempo dopo un lungo periodo di assenza di precipitazioni.

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Tempesta tropicale in Louisiana, maltempo in Italia

Una tempesta declassata a depressione tropicale chiamata "Cristobal" starebbe sferzando la Louisiana presso New Orleans con vento sostenuto ed intense precipitazioni piovose (si valuta se dichiarare lo stato di emergenza), poi il vortice dovrebbe dirigersi verso Arkansas e Missouri. La stagione degli uragani sull'Atlantico, dall'inizio di giugno fino alla fine di Novembre, secondo le previsioni dei meteorologi sarà più intensa del solito. Per quanto riguarda l'Italia un'ondata di maltempo caratterizzata da forti piogge e calo delle temperature medie sta interessando soprattutto le regioni del nord, segnalati danni alle coltivazioni in provincia di Verona (in città si sono verificati allagamenti di strade, attività ed abitazioni) ed in Piemonte si è formata una tromba d'aria. Lamentele il giorno precedente per il dissesto idrogeologico presso Milano a causa dell'ennesima esondazione del fiume Seveso con disagi per la popolazione che ogni volta deve attrezzarsi con sacchi di sabbia e paratie varie.

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Tempesta tropicale in America centrale

Sarebbero ventisei le vittime della tempesta tropicale chiamata "Amanda" formatasi nel Golfo del Messico e che ha poi sferzato El Salvador, Guatemala e Honduras con forti folate di vento e precipitazioni piovose torrenziali. Si parla di oltre duemila abitazioni distrutte in San Salvador dove si contano anche alcuni dispersi, poi quasi ottomila persone sono state evacuate dai luoghi più a rischio e trasferite in rifugi. Le previsioni meteo annunciano l'arrivo di un'altra tempesta con conseguente alta probabilità di frane e caduta di massi, senza contare eventuali danni alle piattaforme petrolifere nel Golfo del Messico. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la fuoriuscita di una notevole quantità di carburante diesel da un grande serbatoio nel fiume Ambarnaya in Siberia presso Norilsk; grave il danno ambientale e le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza.

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Tel:   338 1809310          Data:    04/06/2020                         n:   4419      


Foreste alterate dal taglio illegale di alberi

La quantità di biossido di carbonio assorbito dalle foreste si sta riducendo in modo significativo a causa del taglio illegale degli alberi e dei cambiamenti climatici con piante che compongono la vegetazione meno forti, più giovani e strutturalmente meno resistenti con conseguenze sugli obiettivi di riduzione delle emissioni per evitare che le temperature globali continuino a salire. Oltre alla deforestazione illegale entrano in gioco anche altri fattori a peggiorare la situazione riguardo i danni agli alberi come incendi, siccità, forte vento e patologie causate da insetti rendendo sempre più gravosi gli sforzi fatti per proteggere la stabilità climatica; tenendo presente che la recente riduzione delle emissioni a causa della pandemia 19-nCoV secondo alcuni ha avuto poca incidenza sul clima globale, poi bisogna considerare che alcuni consumi molto inquinanti come ad esempio quelli energetici per le abitazioni non sono diminuiti.

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Forte ciclone nel Golfo del Bengala in India

Sarebbero almeno dodici le vittime e migliaia le case danneggiate nell'ovest del Bengala a causa del ciclone chiamato "Amphan" che con venti superiori a centottanta chilometri orari ha anche sradicato alberi, provocato allagamenti ed interrotto la fornitura di energia elettrica in vaste zone, particolarmente colpiti gli stati di Ohisha e Bihar; poi si parla di oltre tre milioni di persone evacuate per precauzione in India e Bangladesh sulle coste e nelle aree a rischio, ma le persone spesso hanno timore di recarsi nei rifugi a causa dell'epidemia di coronavirus Covid-19. Ci si aspetta secondo le previsioni meteo che il vortice, classificato come super ciclone, si muovi in direzione nord o nord-ovest perdendo potenza. Da notare cambiando argomento che in India un'ondata di calore sta causando disagi nella popolazione con temperature che nella capitale New Delhi superano i quaranta gradi Celsius.

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Ondata di maltempo in Italia

Una forte perturbazione caratterizzata da nubifragi e folate di vento ha interessato la penisola italiana, si parla di una vittima a Bari a causa di un detrito scagliato dal vento e disagi a Milano a causa delle esondazioni dei fiumi Seveso e Lambro con strade diventati torrenti, alberi caduti ed interruzioni della fornitura di energia elettrica; infatti, spesso l'acqua ha raggiunto i contatori in scantinati e piani bassi facendo scattare le protezioni. Da segnalare cambiando argomento altre emergenze nel mondo come nelle Filippine a causa dell'avvicinarsi di un tifone (con il rischio di essere contagiati dal coronavirus Covid-19 nei rifugi) e in Kenya per l'arrivo di un secondo grande sciame di locuste del deserto che secondo gli esperti se lasciato incontrollato potrebbe essere venti volte peggiore per effetti sui raccolti di quelli accaduti appena due mesi fa.

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Mascherine trovate anche su isole disabitate

In poche settimane le mascherine usate utilizzate per contenere la pandemia da coronavirus Covid-19 e non smaltite correttamente stanno raggiungendo tutte le aree del globo, insieme a guanti e flaconi di disinfettanti; pare che siano state trovate anche sulle disabitate isole Soko a poche miglia nautiche da Hong Kong e questi rifiuti non risparmiano nemmeno il caratteristico paesaggio di piccole città greche deturpandolo. In metropoli come New York e Londra ci sono problemi ecologici (e forse sanitari nel caso di mascherine e guanti indossati da persone contagiate dal virus) nello smaltimento di tutto questo materiale che aggrava la situazione riguardo quello della plastica già da tempo difficilmente gestibile. Bisognerebbe preparare una bacinella con acqua e detersivo, poi immergervi la mascherina usata per un tempo opportuno e farla asciugare al sole.

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Alta pressione atmosferica e fusione dei ghiacci

Periodi di alta pressione atmosferica di inusuale durata causati dai cambiamenti climatici in atto sul pianeta a causa ad esempio di correnti a getto che non favoriscono i passaggi nuvolosi tendendo a mantenere cieli tersi in molte zone del globo coperte di ghiacci favoriscono la loro fusione; particolarmente colpita la Groenlandia lo scorso anno dove questi fenomeni si sommano al surriscaldamento provocato dall'effetto serra ed i ricercatori avrebbero monitorato una perdita di circa seicento miliardi di tonnellate di ghiaccio, una quantità sufficiente a causare un rialzo globale dei mari di un millimetro e mezzo. Poche nubi significa oltre a non filtrare i raggi solari anche avere meno precipitazioni nevose che con i loro strati di manto bianco contribuiscono a proteggere il ghiaccio, senza considerare il ruolo dell'inquinamento che con la fuliggine sporca il ghiacci accelerando la fusione.

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Serie di tornado sulla costa est degli U.S.A.

Sarebbero almeno ventisei le vittime a causa di circa sessanta tornado resi più pericolosi a causa della potenza dei venti nell'alta atmosfera combinati con un forte fronte freddo che hanno sferzato la costa est degli Stati Uniti, particolarmente colpiti Mississippi e Carolina del Sud; poi centinaia di migliaia di persone sono rimaste senza fornitura di energia elettrica in vaste zone. Come spesso accade per l'effetto distruttivo di questi vortici i media mostrano immagini di case e campi attrezzati con case mobili quasi rasi al suolo, automobili rovesciate e pali con linee elettriche caduti. Da segnalare cambiando completamento argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un incendio che da una settimana starebbe divorando la foresta presso l'impianto nucleare danneggiato di Chernobyl in Ucraina preoccupa gli ambientalisti (un fronte di fuoco interessa l'area di esclusione a causa delle radiazioni) anche se le autorità dicono che le fiamme sono sotto controllo.

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Industria tessile ecologica e mascherine 19-nCoV

L'impatto sull'ambiente dell'industria tessile è molto alto e si calcola che l'alta moda con oltre il dieci percento delle emissioni globali sia al secondo posto dopo quelle collegabili all'aviazione e nonostante gli annunci di una svolta ecologica nella realtà continua a crescere con produzioni che hanno scarsa durata ed una richiesta enorme di acqua per le varie lavorazioni dei tessuti. Prima di acquistare un nuovo capo di abbigliamento attratti dallo stile e colorazione innovativi bisognerebbe riflettere se davvero sia utile e non sia meglio continuare ad usare i vecchi abiti o recuperare da qualche armadio un capo magari da riadattare (ad esempio le toppe cucite sui gomiti delle giacche per coprire il tessuto sfibrato erano persino diventate di moda). Per quanto riguarda le mascherine protettive da Covid-19 se utilizzate in luoghi a basso rischio sarebbe meglio se possibile (maneggiandole dalla parte interna) lavarle.

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Tigre dello zoo di New York positiva 19-nCoV

Una tigre malese di quattro anni dello zoo situato nel Bronx di New York (città epicentro dell'epidemia negli Stati Uniti) sarebbe risultata positiva al coronavirus Covid-19 e si ipotizza che la causa del contagio sia riconducibile ad una persona che la accudiva, che in quel periodo di tempo era asintomatico, poi in genere è stato notato un calo di appetito oltre a tosse secca in alcuni felini dello dello zoo anche se ci si attende che le condizioni di salute degli animali possa migliorare rapidamente. L'argomento riguardo il possibile contagio da animali è controverso, ma nel mercato di Wuhan in Cina sono stati trovati diversi animali positivi al virus che potrebbero aver diffuso il contagio agli uomini anche se questo non deve portare ad abbandonare gli animali domestici; infatti, non vi sono evidenze di contagi avvenuti e bisogna solo adottare qualche precauzione.

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Riduzione emissioni per 19-nCoV non risolutiva

Gli ambientalisti sostengono che la riduzione delle emissioni inquinanti avuta a causa della pandemia da coronavirus COVID-19 anche se positiva non può essere una soluzione per la questione ambientale; infatti, ad esempio pare che sette province cinesi costrette a fermare la produzione industriale (ed anche i satelliti avrebbero monitorato un netto miglioramento della qualità dell'aria) abbiano già in progetto massicci investimenti per il rilancio del settore seguendo un pacchetto già sperimentato con misure mirate adottate in crisi produttive precedenti. Bisognerebbe ridurre le emissioni globali come mentalità e modus vivendi a cominciare da quelle individuali per poi passare a quelle industriali, all'allevamento e quelle agricole preservando una salutare biodiversità, salvaguardando foreste, laghi e mari. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che il cancello di ingresso del santuario di Lourdes celebre per le guarigioni e la bellezza naturalistica del luogo è stato chiuso con catena e lucchetto.

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Infrastrutture costiere da rinforzare in Australia

Zone costiere molto popolate in Australia sono vulnerabili dal rialzo del livello del mare, tanto che le autorità avrebbero posto le problematiche ambientali, compresi i periodi di intensa siccità che caratterizzano sempre più spesso alcune zone del paese, al primo posto riguardo eventuali danni alle infrastrutture come impianti per le telecomunicazioni, ferrovie, strade ed edifici per attività sociali. Un piano per rinforzare e proteggere le infrastrutture sarebbe allo studio con ad esempio muri sottomarini ed azioni per ridurre le emissioni di gas serra (in quest'ultimo caso utili anche per evitare ulteriori danni alla barriera corallina interessata in questo periodo da un'ennesima ondata di calore). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un incendio boschivo in Cile nella regione Maule avrebbe distrutto oltre ottomilatrecento ettari di vegetazione; squadre di pompieri cercano di spegnere le fiamme, ma con difficoltà a causa della siccità.

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Secondo sciame di locuste nell'est dell'Africa

I cambiamenti climatici sono quasi sicuramente la causa delle ondate di sciami di locuste che hanno divorato i raccolti in vari paesi dell'est dell'Africa ed anche in Yemen, fino a Pakistan ed India mentre una seconda generazione di insetti sta già minacciando nuovamente la vegetazione del Kenya. L'instabilità causata in mesi precedenti da inusuali intense precipitazioni piovose, seguite da periodi di siccità e forti vortici meteorologici avrebbero favorito una veloce riproduzione delle locuste che sono capaci di spostarsi in un giorno anche di duecento chilometri, poi pare che uno sciame di insetti di circa un chilometro quadrato sia capace di mangiare in un solo giorno la quantità di cibo sufficiente a sfamare trentacinquemila persone. Si sta cercando di fermarne l'avanzata usando dei pesticidi, ma alcuni dicono che il rimedio è peggiore del male; infatti, si rischia di contaminare la catena alimentare sul lungo periodo oltre ad uccidere altri insetti.

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Valanghe in Afghanistan, caldo in Antartide

Sarebbero almeno ventuno le vittime nella provincia di Daykundi in Afghanistan a causa delle valanghe, poi si parla di sei dispersi e dieci feriti; mentre le autorità hanno deciso di chiudere alcune autostrade e strade per precauzione. Da due mesi il paese è interessato da intense nevicate e precipitazioni piovose torrenziali e la popolazione fatica a fronteggiare i cambiamenti climatici; inoltre, si calcola che in futuro le temperature medie sono destinate ad aumentare in modo significativo a causa delle emissioni di gas serra, considerando anche fra le conseguenze che nel 2018 una grave siccità ha interessato due milioni e duecentomila persone. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che continua in Antartide l'ondata di calore con temperature che hanno superato i venti gradi Celsius che per queste zone del pianeta sono relativamente davvero elevate, inutile dire che i ghiacci si stanno velocemente frantumando e fondendo.

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Una tempesta sferza l'Europa

Sarebbero almeno sei le vittime a causa di una tempesta chiamata "Ciara" caratterizzata da forti folate di vento con picchi che hanno raggiunto i duecento chilometri orari e quindi ad esempio conseguenti alte mareggiate sulle coste come accaduto in Inghilterra, poi alberi sradicati e tetti scoperchiati (in Polonia una copertura di un tetto è caduta colpendo alcune persone). Nel nord della Francia si sono verificate interruzioni della fornitura di energia elettrica in vaste aree e in Germania molti voli e collegamenti ferroviari sono stati cancellati, mentre in genere i colleggamenti stradali sono stati spesso difficili a causa di alberi e rami caduti sul percorso e del forte vento che in qualche caso ha anche rovesciato dei camion. Le previsioni meteo annunciano che il vortice ciclonico tende a spostarsi verso sud e starebbe per interessare in particolare la Corsica e regioni sull'adriatico del sud Italia, ma raffiche a circa cento chilometri orari sono già state segnalate in Piemonte [.. una vittima a Sondrio in Lombardia].

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Deforestazione raddoppiata in Amazzonia

Rispetto al gennaio dello scorso anno la deforestazione monitorata da satellite in Amazzonia il mese scorso sarebbe raddoppiata, quindi oltre duecentottanta chilometri quadrati che significano un incremento del centootto percento; si tratta dell'area più grande mai danneggiata dalla deforestazione (almeno da quando nel 2015 si è iniziato a rilevare e comparare questo tipo di dati, con una tendenza ad aumentare costantemente di anno in anno). Le autorità brasiliane che si dichiarano scettiche ai cambiamenti climatici hanno tentato prima di minimizzare la devastazione causata dagli incendi in agosto, dicendo poi che il ritmo di deforestazione segnalato dai media è esagerato; ma a quanto pare è stato anche presentato un piano, che deve ancora essere approvato, per lo sfruttamento minerario, idroelettrico e per l'allevamento delle terre appartenenti alle popolazioni native.

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Record di caldo per il gennaio 2020

A livello globale in media il mese di gennaio sarebbe stato il più caldo mai registrato con tre gradi Cesius di surriscaldamento in Europa rispetto alle annate dal 1981 al 2010 e ben sei gradi in più in paesi in una fascia particolarmente sensibile ai cambiamenti climatici che si allarga dalla Norvegia alla Russia. Secondo i ricercatori la ragione principale dell'effetto serra è dovuto all'uso dei combustibili fossili nelle attività umane ed i dati monitorati tendono ad evidenziarlo con gli ultimi cinque anni tutti da caldo record ed anche considerando gli ultimi dieci nel periodo 2010 - 2019. Bisogna precisare che livelli di surriscaldamento che influenzano le medie possono interessare singole zone o località come ad esempio è accaduto nel villaggio di Sunndalsora nell'ovest della Norvegia che il due gennaio ha fatto registrare diciannove gradi (venticinque più della media) e nella città svedese di Orebro il record di caldo è stato il nove gennaio.

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Tel:   338 1809310          Data:    05/02/2020                         n:   4310      


Ondata di calore in Australia

L'estate australiana 2019-2020 con i nuovi record di caldo raggiunti sembrerebbe essere la più calda mai monitorata con temperature ad esempio superiori ai quarantadue gradi Celsius nella capitale Canberra e quasi di quarantasette gradi nella città di Richmond nel Nuovo Galles del Sud. Inutile dire che il gran caldo e il vento secco potrebbero aggravare la situazione riguardo gli incendi che stanno devastando da mesi la vegetazione del paese, ma in genere secondo le previsioni meteo dopo un'ondata di calore seguono dei nubifragi che potrebbero aiutare i pompieri a spegnere le fiamme (oltre a provocare inondazioni e danni in altre zone). Si parla di trentatre vittime da settembre a causa degli incendi che sono stati favoriti dai cambiamenti climatici, quindi molti chiedono interventi urgenti alle autorità. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia che le temperature invernali sono insolitamente miti ed in Piemonte la mattina si registrano ben dieci gradi in più.

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Tel:   338 1809310          Data:    03/02/2020                         n:   4308      


Pesticidi, monoculture e incendi nemici degli insetti

Senza azioni immediate per la conservazione degli insetti si rischia la loro estinzione, almeno secondo l'opinione di ricercatori che continuano a denunciare un vistoso declino a causa soprattutto di pesticidi, monocolture ed incendi; in quest'ultimo caso ad esempio i vasti roghi devastanti che hanno divorato la vegetazione in Australia minacciano alle basi la biodiversità. Questo declino non risparmia le riserve naturalistiche monitorate che sono spesso circondate da campi coltivati con monocolture e l'uso di pesticidi, considerando che senza insetti poi spesso non si ha nemmeno l'impollinazione delle piante. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Cile la produzione di litio per la produzione di batterie è destinata ad aumentare notevolmente nei prossimi anni e la popolazione indigena lamenta lo sfruttamento del territorio con impoverimento dell'ecosistema.

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Tel:   338 1809310          Data:    30/01/2020                         n:   4305      


Nubifragi nel Minas Gerais in Brasile

Inondazioni e conseguenti frane causate da precipitazioni piovose torrenziali, le più intense da centodieci anni da quando si è cominciato a monitorare gli eventi meteorologici, avrebbero causato oltre quaranta vittime nel Minas Gerais nel sud-est del Brasile e danneggiato o distrutto migliaia di case spesso abbastanza fragili; poi si parla di almeno dodici feriti, venticinque dispersi e diciassettemila persone costrette a lasciare le proprie abitazioni. Le immagini aeree mostrano la vastità della devastazione in molte città compresa l'area di Belo Horizonte senza considerare che vi è ancora il rischio di altre inondazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in vaste zone nell'est dell'Africa miliardi di locuste stanno divorando la vegetazione per effetto delle continue variazioni climatiche; inoltre, recentemente in Zambia dei nubifragi hanno causato notevoli disagi.

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Tel:   338 1809310          Data:    27/01/2020                         n:   4302      


Indonesia alla prese con frequenti nubifragi

Mentre ci sono ancora difficoltà in Indonesia per la popolazione colpita da nubifragi e conseguenti inondazioni ad inizio anno soprattutto nelle zone di Banten, Jakarta ed Est Nusa Tenggara, forti precipitazioni pivose potrebbero aver favorito il cedimento di un ponte sospeso nel villaggio di Bungin Tambun (che forse era anche sovraccarico di persone). Nove le vittime per il crollo provenienti dalla zona di Kaur; poi si stanno ancora cercando dei dispersi nel fiume in piena per effetto delle piogge, diciassette le persone tratte in salvo, mentre le autorità stanno valutando i danni per l'ondata di maltempo. L'Indonesia è un paese che emette grandi quantità di gas ad effetto serra responsabili dei cambiamenti climatici con forte dipendenza dai combustibili fossili che alimentano questo fenomeno, ma la nuova tendenza dopo gli ultimi disastri sembrerebbe quella di puntare su fonti rinnovabili con un piano ambizioso.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/01/2020                         n:   4297      


Serie di valanghe in Kashmir

Sarebbero settantasei le vittime e cinquantatre i feriti a causa delle valanghe che hanno travolto nella parte controllata dal Pakistan del Kashmir ottantaquattro case distruggendole completamente, dannegiandone parzialmente novantaquattro, mentre ancora si sta cercando di portare soccorsi nella zona colpita dal disastro naturale. Dopo le valanghe sono seguite precipitazioni piovose torrenziali con conseguenti frane, particolarmente colpito un caratteristico resort nella Neelum Valley; poi si parla di altre vittime e feriti in altre zone per incidenti collegabili alla pioggia intensa e alla neve. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è un po' migliorata la situazione riguardo gli incendi in Australia grazie ad un fronte di aria più fresca accompagnato da pioggia anche se rimane la devastazione del territorio con circa dieci milioni di ettari di vegetazione andati in fumo ed oltre duemila case distrutte.

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Difficoltà nelle Filippine per le ceneri vulcaniche

Case e strade nei pressi del vulcano Taal nelle Filippine sono ricoperte da uno spesso strato di ceneri vulcaniche che si stanno accumulando a causa della recente eruzione rendendo difficile le condizioni di vita della popolazione priva anche di acqua potabile e di generi di prima necessità; si parla di oltre ventimila evacuazioni decise dalle autorità e tante persone che cercano di fuggire muovendosi in strade fangose e scivolose, mentre a Manila l'aria è irrespirabile e non sono disponibili mascherine, poi quasi tutti i voli aerei sono stati cancellati. La terra continua a tremare e le previsioni geologiche ipotizzano che l'attività vulcanica potrebbe durare per lunghi periodi di tempo (duecentomila le persone a rischio di evacuazioni). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Australia a causa degli incendi boschivi la qualità dell'aria è pessima, ad esempio a Melbourne, le attività all'aperto sono sconsigliate e probabilmente non sarà possibile autorizzare molto eventi sportivi.

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Tel:   338 1809310          Data:    14/01/2020                         n:   4291      


Proteste climatiche di australiani per gli incendi

Migliaia di persone sono scese per le strade di alcune città australiane per protestare contro la mancanza di attenzione delle autorità per la questione climatica e anche a causa degli incendi che stanno divorando da mesi la vegetazione del paese con una situazione fuori controllo, ventisette le vittime e grave danno alla biodiversità; ma si tratta di un paese storicamente poco attento all'ambiente con un'impronta climatica individuale fra le più alte al mondo (poca attenzione e proteste della popolazione anche riguardo al ruolo svolto dell'Australia, insieme ad altri paesi, per affossare gli accordi climatici di Madrid). Delle squadre di pompieri provenienti da Stati Uniti e Canada sono giunte in aiuto per cercare di fronteggiare le fiamme che avanzano nella vegetazione secca favorite da sterpaglie pronte a far da veloce combustibile ai roghi, enormi poi la quantità di biossido di carbonio e particolato rilasciate nell'atmosfera.

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Tel:   338 1809310          Data:    11/01/2020                         n:   4289      


Siccità e vento ragione degli incendi in Australia

In Australia i dati monitorati avrebbero evidenziato come lo scorso anno sia stata la primavera più secca da quando centoventi anni fa sono iniziate questo tipo di misurazioni; inoltre ci sono stati giorni con temperature davvero elevate e forte vento, quindi condizioni adatte a far propagare gli incendi che si sommano con la scarsa o nulla prevenzione effettuata dalle autorità australiane (alcuni dicono che gli aerei antincendio sono interveniti in ritardo, in pratica quando la situazione era già fuori controllo). Polemiche anche sulla decisione di incolpare dei ragazzini che avrebbero dato origine ai primi focolai e di sopprimere migliaia fra dromedari e cammelli responsabili di bere troppa acqua. Nel frattempo si fanno i conti dei danni con centinaia di aziende produttive distrutte con inevitabili contraccolpi economici, mentre gli incendi continuano ad avanzare con vegetazione secca pronta a fare da carburante ai roghi.

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Biodiversità minacciata da incendi in Australia

Continuano ad avanzare nella vegetazione gli incendi in Australia con quasi cinque milioni di ettari andati in fumo da quando è iniziato il primo rogo, ventiquattro vittime, oltre duemila case distrutte; poi si parla di turisti in fuga terrorizzati e traumatizzati dopo essersi rifugiati sulle spiagge circondate dal fuoco in attesa dei soccorsi. Alcuni ad esempio paragonano in maniera figurata la perdita di biodiversità causata dagli incendi in alcune zone del paese e soprattutto nell'Isola dei Canguri come ad un danno alle Galapagos, per la caratteristiche naturalistiche uniche sia di flora che di fauna (con interrogativi sulla sorte di una piccola specie di marsupiali), senza considerare che con i cambiamenti climatici in atto sul pianeta difficilmente questa riserva ambientale potrà essere salvaguardata. L'estate è lunga in Australia e le previsioni già annunciano altre ondate di calore in arrivo mentre le autorità cercano in ogni modo personale per fronteggiare gli incendi.

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Tel:   338 1809310          Data:    06/01/2020                         n:   4284      


Evacuazioni per incendi in Australia da costa sud-est

In seguito alla decisione delle autorità australiane di evacuare i turisti dalle aree nella costa sud-est, soprattutto dai parchi del Nuovo Galles del Sud e nello stato Victoria, a causa degli incendi che stanno devastando da mesi il paese si sono formate lunghe code stradali, con traffico bloccato e disagi; mentre la situazione riguardo i roghi continua a peggiorare anche a causa delle alte temperature estive superiori ai quaranta gradi Celsius probabilmente destinate a perdurare, con il fuoco che avanza velocemente nella vegetazione (distrutti oltre quattro milioni di ettari). Otto le vittime confermate questa settimana e decine i dispersi, senza considerare il danno incalcolabile alla biodiversità; poi nelle zone colpite il fumo rende difficoltosa la respirazione e tutto è immerso in una specie di cappa arancione, con l'appello di organizzazioni internazionali a prendere iniziative per contrastare il surriscaldamento climatico.

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Tel:   338 1809310          Data:    03/01/2020                         n:   4282      


Fuochi d'artificio inquinanti e pericolosi

Si moltiplicano le petizioni in vari paesi del globo per vietare l'uso dei fuochi d'artificio per festeggiare il nuovo anno; infatti, sono molto inquinanti (alcuni dicono in maniera figurata cinque tonnellate di particolato sottile equivalenti a circa il sedici percento delle emissioni che derivano dal traffico automobilistico di un anno), poi sono molti gli incidenti a volta anche con seri danni per la salute senza considerare i rischi per i ragazzini che a volte raccolgono i fuochi inesplosi, il mercato di quelli illegali con petardi paragonabili a veri e propri ordigni esplosivi, il disturbo per gli animali domestici ed il pericolo di incendi che deriva da un uso improprio. Per quanto riguarda gli spettacoli pirotecnici organizzati dalle amministrazioni pubbliche è possibile sostituirli con giochi di luci led, droni luminosi ed altre attrazioni luminose di nuova tecnologia non inquinanti ed innocue. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo si tematiche naturalistiche nuovi fronti di fuoco in Australia ad esempio presso Melbourne.

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Tel:   338 1809310          Data:    31/12/2019                         n:   4280      


Terremoto in Iran vicino ad impianto nucleare

Un sisma di magnitudo 5.1 con epicentro presso la città di Borazjan e a meno di cinquanta chilometri da un impianto nucleare di mille megawatts avrebbe colpito l'Iran anche se per il momento non sono stati segnalati danni all'unica centrale atomica del paese, comunque le autorità avvertono che potrebbero esserci strade bloccate in alcune zone montuose a causa dell'intensità del terremoto. La repubblica Islamica pare sia intenzionata a costruire venti centrali nucleari nonostante il paese sia situato su una grande placca tettonica con frequente attività sismica per diminuire la dipendenza energetica da petrolio e gas provocando in questo modo la reazione degli Stati Uniti che accusano il paese di voler approntare degli ordigni atomici, ma le autorità smentiscono ogni intenzione belligerante. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che nelle Filippine è aumentato a ventotto il bilancio delle vittime del tifone con dodici dispersi.

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Tel:   338 1809310          Data:    27/12/2019                         n:   4277      


Maltempo in Europa e tempesta sulle Filippine

Un'ondata di maltempo caratterizzata da bufere di vento, precipitazioni piovose torrenziali e mareggiate sulle coste ha attraversato in questi giorni l'Europa, particolarmente colpita con sette vittime la Spagna, poi ci sono state due vittime in Portogallo e danni in Francia. Le tempeste chiamate Elsa e Fabien hanno fatto esondare fiumi, causato l'interruzione della fornitura di energia elettrica, sradicato alberi oltre a rendere difficili collegamenti e trasporti. Nel frattempo in Italia molti lamentano la perdita dei raccolti agricoli, ad esempio in Campania ed anche la Sicilia è stata sferzata dal maltempo. Per quanto riguarda le Filippine migliaia di persone sono state evacuate a causa dell'arrivo di un forte tempesta tropicale proprio mentre si stavano organizzando per i festeggiamenti natalizi, alcune che si opponevano sono state forzate per sicurezza a lasciare le proprie abitazioni soprattutto in zone costiere.

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Tel:   338 1809310          Data:    24/12/2019                         n:   4275      


Poca prevenzione in Australia contro gli incendi

A causa degli incendi nel Nuovo Galles del Sud ormai senza controllo alcuni hanno affermato che le autorità hanno fatto poca prevenzione e la situazione è grave con una devastazione della vegetazione che non potrà che peggiorare viste le alte temperature monitorate con picchi di quarantasette gradi Celsius e la siccità prolungata, particolarmente colpita la città di Bargo; poi il fumo carico di particolato sottile continua ad arrivare nella metropoli di Sydney rendendo davvero difficili le condizioni di vita. Nel frattempo il bilancio delle vittime sarebbe salito a dieci, tre milioni gli ettari di vegetazione andati in fumo, ottocento le case distrutte con i volontari duramente provati nella lotta contro le fiamme (due hanno perso la vita) non solo per cercare di salvare le proprie proprietà ma anche quelle altrui. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari l'ondata di maltempo in Italia con una vittima in Friuli, una in Toscana e danni ad esempio in Liguria.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/12/2019                         n:   4273      


Aria pericolosa per la salute a Sydney

Essendo undici volte sopra il limite di sicurezza l'aria della popolosa metropoli australiana Sydney a causa del particolato che si sprigiona dagli incendi boschivi nel Nuovo Galles del Sud è stata considerata da un gruppo di ricercatori pericolosa per la salute, visto anche il gran numero di persone si sono recate in ospedale; quindi emergenza pubblica con la richiesta agli amministratori di promuovere misure per fronteggiare le problematiche salutari e la crisi climatica. I cambiamenti climatici tendono ad amplificare gli effetti degli eventi estremi incluso ondate di calore e siccità che favoriscono incendi devastanti che hanno divorato almeno due milioni e settecentomila ettari di vegetazione, poi le temperature monitorate hanno superato i quaranta gradi Celsius nella città di Perth e continuano a rimanere molto alte. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che la recente ondata di maltempo nel sud-ovest della Francia ha causato tre vittime ed una in Italia.

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Tel:   338 1809310          Data:    17/12/2019                         n:   4269      


Rapido cambiamento climatico nell'Artico

Le regioni artiche si surriscaldano ad un ritmo doppio rispetto ad altre zone del pianeta con trasformazioni del clima e della biodiversità sempre più evidenti, tanto che le popolazioni devono affrontare una specie di trasformazione culturale abbastanza radicale e cambiare tipo di vita, ad esempio per quanto riguarda una principale fonte di sostentamento come la pesca; infatti, le specie ittiche presenti in mare sono cambiate e la produttività del pescato è molto diminuita colpendo una filiera che si è sviluppata con la prospettiva che nulla sarebbe sostanzialmente mutato. Le previsioni sul surriscaldamento sono probabilmente peggiori dello scenario tracciato dagli esperti con traiettorie più negative, con il record della Groenlandia che si scioglie ad un ritmo sette volte superiore rispetto a trenta anni fa. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo in Italia con trombe d'aria, feriti e danni.

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Propositi di riduzione dellle emissioni in Europa

Le autorità europee sarebbero intenzionate di porsi all'avanguardia nel mondo riducendo le emissioni entro il 2030 e raggiungendo la neutralità nel 2050 per quanto riguarda il bilancio con l'ambiente delle emissioni prodotte; ma alcuni sostengono che dichiarazioni simili sono state fatte in passato ad esempio anche dalle autorità dalla Germania senza che siano stati raggiunti nella realtà gli obiettivi prefissati, anzi le emissioni sono aumentate perché è ancora eccessiva la dipendenza energetica dal carbone nonostante siano state costruite molte centrali ad energia rinnovabile, poi sono aumentate le automobili in circolazione anche se inquinano un poco meno. Da segnalare cambiando argomento che sarebbe aumentato ad otto il bilancio delle vittime in Nuova Zelanda a causa dell'eruzione del vulcano White Island ed alcuni feriti sono in gravi condizioni, mentre dei tremori tellurici hanno ostacolato la ricerca dei dispersi.

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Riserve naturali deteriorate in Yemen

Gli effetti negativi sulla natura dei conflitti militari che da anni interessano lo Yemen (con la popolazione che spesso fatica a sfamarsi) sono sempre più evidenti ed in particolare per la riserva naturalistica di Huswah, presso la città portuale di Aden nel sud del paese, che un tempo era luogo di sosta di circa centocinquanta specie di uccelli migratori il numero di specie monitorato sarebbe sceso a cinquanta; poi le famiglie che cercavano di rilassarsi un poco nel parco fra le piante e gli animali tutelati non possono neanche accedervi agevolmente. La riserva naturalistica è deteriorata e a rischio di abbandono con calo vistoso dei visitatori anche a causa di negligenze nella manutenzione della riserva negli ultimi mesi che la rendono meno attrattiva per i turisti, quindi con perdita di entrate economiche. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è stata aperta un'inchiesta su chi avesse autorizzato la visita al vulcano White Island in Nuova Zelanda di due gruppi di turisti investiti dalla recente eruzione.

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Sei mesi di fila da caldo medio globale record

Probabilmente è soprattutto a causa dell'Europa che con un oltre un grado Celsius in più in media a novembre ha fatto raggiungere il picco di caldo record a questo mese (eguagliando i valori del 2015 e del 2016); infatti, nell'est degli Stati Uniti, nel Canada e parti dell'Asia centrale le temperature sarebbero state in media più fredde. In pratica sono sei mesi di fila in cui le temperature medie globali monitorate hanno raggiunto i valori massimi di sempre, quindi il 2019 si avvia ad essere l'anno più caldo in media mai registrato, poi ha anche il record di essere il più caldo senza che ci sia stato l'influsso della corrente globale cosiddetta "El Nigno" che in genere tende a far rialzare un poco le temperature medie di alcune zone del globo. Fra le conseguenze di un clima più caldo i ricercatori ad esempio avrebbero individuato anche un maggior numero di nascite premature, una condizione di fragilità dei bimbi che può aver ripercussioni nella vita da adulti forse collegabile all'azione dell'ormone ossitocina nel grembo della madre.

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Analisi riguardo gli eventi climatici estremi

I fenomeni estremi colpiscono allo stesso modo paesi ricchi e poveri e da un'analisi (presentata alla COP25 di Madrid) sui dati relativi al 2018 che tiene conto anche dei danni risulterebbe al primo posto della classifica di chi è stato maggiormente colpito il Giappone, a causa di una tripla ondata di caldo torrido oltre a piogge torrenziali ed uno dei più potenti tifoni in venticinque anni; poi al secondo posto le Filippine alle prese con tifoni e danni ai raccolti per le variabilità climatiche, al terzo la Germania a causa di un periodo molto caldo fra aprile e luglio che avrebbe causato oltre milleduecento vittime ed una marcata siccità in vaste zone, ma i paesi ricchi in genere riescono abbastanza a resistere economicamente ai danni da cambiamenti climatici mentre quelli poveri devono ulteriormente indebitarsi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che nelle Filippine il bilancio delle vittime del tifone Kammuri sarebbe salito a diciassette, poi molte le evacuazioni.

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Conferenza COP25 sul clima in Spagna

La conferenza dedicata a discutere sui cambiamenti climatici COP25 che si doveva tenere in Cile a causa di violente dimostrazioni è stata spostata in Spagna e dalle prime affermazioni dei delegati sembra chiaro che non è possibile continuare ad inquinare il pianeta con uno sviluppo economico insostenibile e come sia necessario un punto di svolta per evitare effetti catastrofici che sono già visibili, ma alcuni visti anche gli scarsi risultati delle precedenti conferenze fanno notare quale sia l'impatto complessivo sull'ambiente delle emissioni dei voli aerei presi da questi delegati e dei loro collaboratori provenienti da tutti i paesi del globo. Adattarsi a cambiamenti climatici ormai irreversibili probabilmente è l'unica soluzione prevedendo soluzioni estreme e con alti costi economici. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che nelle Filippine in forte tifone sta causando disagi alla popolazione, con danni ed evacuazioni.

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Tel:   338 1809310          Data:    03/12/2019                         n:   4257      


Tassa sulle emissioni da quadriplicare in Canada

Per raggiungere entro il 2030 gli obiettivi di riduzione delle emissioni, del trenta percento rispetto i livelli del 2005, il Canada sembrerebbe intenzionato a quadruplicare in dieci anni la cosiddetta carbon tax che è stata introdotta quest'anno in quattro delle dieci province del paese. Questa tassa è un raro esempio di iniziative di questo genere nel mondo (in pratica si tratta di un tipo di tassa incrementale per ogni tonnellata di CO2 emessa), poi si cercherà di raggiungere l'obiettivo anche con una combinazione fra regolamentazioni e finanziamenti mirati a questo scopo; ma alcuni sostengono che queste misure non saranno comunque sufficienti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che precipitazioni piovose torrenziali e successive frane hanno recentemente interessato la capitale Kinshasa della Repubblica Democratica del Congo causando oltre quaranta vittime, poi si parla di oltre trecento case inondate ed alcune di queste distrutte.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/11/2019                         n:   4253      


Forte terremoto in Albania

Sarebbero almeno ventuno le vittime e seicento i feriti a causa di un sisma di magnitudo 6.5 con epicentro presso Durazzo a circa dieci chilometri di profondità e successivo prolungato sciame sismico anche con forti repliche (il terremoto è stato avvertito anche in Puglia e Basilicata in Italia). Alcuni palazzi sono crollati ed altri sono stati seriamente lesionati ad esempio a Durazzo e Thumane e la popolazione si è riversata per le strade presa dal panico, mentre ora si scava fra le macerie, a quanto pare a mani nude ed anche con mezzi pesanti, per cercare i dispersi fra edifici che non sembrano essere stati costruiti seguendo criteri antisismici e si teme che il bilancio delle vittime possa aumentare. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumentato a quarantatre il bilancio delle vittime per le recenti frane causate da precipitazioni piovose torrenziali nel nord-ovest del Kenya presso la contea di West Pokot.

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Inondazioni in Costa Azzurra e Liguria

In seguito a precipitazioni piovose torrenziali torrenti d'acqua si sono riversati in ampie zone della Costa Azzurra in Francia con allagamenti e conseguenti difficoltà nei trasporti e collegamenti, particolarmente colpito il centro abitato di Biot mentre in altri suonavano le sirene per avvertire la popolazione dell'allerta rossa o le strade erano del tutto impraticabili; poi si parla di due dispersi ed almeno due feriti con molte squadre di pompieri che cercano di fronteggiare la situazione. Per quanta riguarda la Liguria pare che anche a causa del dissesto idrogeologico siano esondati alcuni fiumi (ad esempio nella Valpolcevera) inondando d'acqua e fango case ed attività, con successive lamentele degli abitanti costretti all'evacuazione; inoltre, l'ondata di maltempo si estende a molte regioni italiane. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che il Kenya continua ad essere interessato le intense piogge con frane di terreno che hanno travolto decine di persone.

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Tel:   338 1809310          Data:    24/11/2019                         n:   4249      


Specie tropicali di piante dell'Africa a rischio

Nelle liste compilate per tutelare la natura quelle relative a mammiferi e uccelli sono abbastanza complete mentre a quanto pare quelle delle specie tropicali sono piene di lacune, ma un'indagine avrebbe comunque monitorato che un terzo delle specie di piante presenti nell'Africa tropicale sono potenzialmente a rischio di estinzione (trentadue percento o quasi settemila); almeno da quanto risulta da un'analisi computerizzata di oltre ventiduemila specie di piante svolta da ricercatori francesi, che richiederebbe ulteriori sforzi per una valutazione più precisa delle specie. Le regioni considerate più a rischio sono l'Etiopia, la Tanzania centrale, il sud della Repubblica Democratica del Congo e le foreste dell'ovest dell'Africa. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il gran numero di alberi sradicati in Italia dalle varie ondate di maltempo o che sono stati tagliati per questione di stabilità.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/11/2019                         n:   4246      


Aumento della deforestazione in Amazzonia

Le viste aeree avrebbero constatato come il ritmo di deforestazione in Amazzonia stia molto aumentando, quantificabile con quasi il trenta percento in più rispetto all'anno scorso ed il più alto dal 2008. Fra le cause principali del taglio di alberi per far posto ad allevamenti di bestiame a quanto pare è l'alto prezzo in Brasile della carne che spinge gli allevatori ad aumentare la produzione, poi l'attuale amministrazione del paese non contrasta le attività illegali di commercio del legname. Alcuni dicono che tutte le foreste del Brasile sono minacciate dalla pratica della deforestazione e non solo quella Amazzonica, che però è considerata più importante per il ruolo svolto di polmone del pianeta assorbendo grandi quantità di CO2 e trasformandolo in ossigeno. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Italia una nuova ondata di maltempo caratterizzata da nubifragi, trombe d'aria e mareggiate ha causato ulteriori danni e rimane l'allerta per numerose regioni.

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Forti nevicate in alcune zone di Francia e Italia

La caduta di rami di alberi a causa delle forti nevicate è la principale responsabile dei disagi per la popolazione di quattro distretti delle alpi francesi con trecentomila persone rimaste senza fornitura di energia elettrica, poi si parla anche di una vittima ed un ferito. Le autorità consigliano di non mettersi in viaggio e non sono mancate interruzioni di comunicazioni ferroviarie e stradali. Per quanto riguarda l'Italia quattro vallate dell'Alto Adige risulterebbero isolate, la ferrovia del Brennero è interrotta e Brunico è senza energia; ma l'attenzione più che sulle nevicate è ancora focalizzata sulla recente ondata di maltempo ad esempio per i danni in Liguria a causa di frane ed allagamenti e soprattutto per l'acqua alta a Venezia con record storico di numero di picchi di livello raggiunti in una settimana. In pratica molti luoghi del centro storico sono rimasti bagnati per lungo tempo nella corrosiva acqua salata del mare che si è insinuata fra fessure di marmi pregiati e decorazioni.

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Acqua alta eccezionale a Venezia

Ha quasi raggiunto il record storico del 1966 il livello della cosiddetta "acqua grande" a Venezia ed ampiamente superato le previsioni anche a causa del forte vento con raffiche a cento chilometri orari che spingeva le onde verso il centro storico. Si parla di due vittime (a Pellestrina), poi le gondole sono state trascinate fuori dai canali, danni alla Basilica di S.Marco allagata, turisti in difficoltà che cercavano un rifugio mentre le autorità hanno fatto la richiesta per lo stato di calamità naturale. Le paratie mobili per prevenire le ondate di marea a Venezia non funzionano ancora a causa di errori di progettazione e di posa in opera nonostante gli altissimi costi dell'opera. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su argomentazioni naturalistiche che in Australia è peggiorata la situazione riguardo gli incendi boschivi nel Nuovo Galles del Sud con centinaia di nuovi focolai e le fiamme si dirigono pericolosamente anche verso la periferia di Sydney.

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Tel:   338 1809310          Data:    13/11/2019                         n:   4239      


Una tempesta sferza il Bengala

Sarebbero almeno dieci le vittime a causa della tempesta chiamata "Bulbul", poi si parla di oltre duemilaquattrocento abitazioni distrutte e ventiseimila parzialmente danneggiate nella zona costiera nella Baia del Bengala dalla forza del vortice ciclonico che ha anche sradicato centinaia di alberi ed interrotto molte linee elettriche; particolarmente colpite le città di Bakkhali e Namkhana e quindi di conseguenza le attività di pesca. Le autorità hanno predisposto campi di accoglienza per le numerose persone evacuate, mentre le previsioni annunciano che la tempesta indebolita a forte depressione ma sempre accompagnata da forti folate di vento si sta muovendo forse verso il Bangladesh. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Italia una nuova ondate di maltempo, questa volta di matrice africana sta per colpire la penisola, già segnalati a sud casi di grandinate con danni ai raccolti oltre a disagi per la popolazione.

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Tel:   338 1809310          Data:    11/11/2019                         n:   4237      


Terremoto abbastanza forte in Iran

Sarebbero almeno sei le vittime ed oltre trecento i feriti del terremoto quantificabile di magnitudo 5.9 seguito da quattro scosse di assestamento con epicentro ad otto chilometri di profondità che ha colpito una zona ad ottanta chilometri a sud-ovest di Ardabil, si parla di panico fra la popolazione che si è riversata per le strade e poi di numerosi crolli di abitazioni e frane in un paese in cui sono frequenti i terremoti essendo situato fra due placche tettoniche (nel 2003 si contarono trentunomila vittime presso l'antica città di Bam). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che sta crescendo il dibattito su quanto siano insufficienti le riduzioni delle emissioni stabilite con l'accordo di Parigi del 2015 per evitare il surriscaldamento globale e di quanto si stia avvicinando il punto di non ritorno; infatti, l'obiettivo di mantenersi entro un grado e mezzo Celsius di aumento delle temperature è già stato superato e quello dei due è ormai difficilmente raggiungibile.

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India alle prese con allarmi meteo ed inquinamento

Un ciclone chiamato "Maha" sta per sferzare le coste del Gujarat in India poi secondo le previsioni meteo si spingerà all'interno del paese accompagnato da forte vento e piogge; quindi le autorità hanno avvertito la popolazione delle aree interessate. Preoccupa anche la situazione sanitaria nella capitale Delhi a causa dell'aria irrespirabile per l'inquinamento con i cittadini che lamentano anche bruciore agli occhi, probabilmente dovuto ad ossido nitrico, biossido di zolfomed azoto provenienti da lavori per costruzioni edilizia ed emissioni inquinanti (definita come bizzarra la notizia di gas tossici rilasciati da Pakistan e Cina). Da segnalare cambiando argomento che mentre gli Stati Uniti, come già annunciato e ampiamente già dimostrato con decisioni discutibili sul piano ambientale, fra un anno usciranno dall'accordo di Parigi del 2015 sulla riduzione delle emissioni inquinanti Francia e Cina hanno deciso di firmare un patto di irreversibilità.

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Ondata di maltempo in Italia e in Francia

Una perturbazione caratterizzata da forte vento e precipitazioni piovose torrenziali ha interessato la penisola italiana causando allagamenti, frane, caduta di alberi, danni e disagi per la popolazione; particolarmente colpita la Liguria dove sono anche esondati alcuni fiumi, poi in provincia di Salerno si parla di alcune famiglie evacuate da condomini invasi da acqua e fango. Per quanto riguarda la Francia la tempesta chiamata "Amelie" ha sferzato le coste al ovest del paese con forte vento e mareggiate, si parla di migliaia di abitazioni rimaste senza fornitura di energia elettrica, alcune evacuazioni oltre a disagi (soprattutto per la minoranza etnica dei Baschi). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in India la capitale New Delhi è immersa in una fitta nebbia da inquinamento in parte dovuta alle polveri sottili che provengono da incendi della vegetazione nelle aree vicine alla metropoli con qualità dell'aria veramente bassa.

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Inondazioni e frane in Camerun e paesi vicini

Sarebbero almeno quarantadue le vittime nella città di Bafoussam in Camerun a causa di una frana favorita da precipitazioni piovose torrenziali e si teme che altre persone siano sepolte fra fango e macerie delle abitazioni travolte della frana costruite a quanto pare in una zona a rischio sul fianco di una collina. Ancora si scava alla ricerca dei dispersi nella zona colpita della città di Bafoussam che si trova a circa trecento chilometri dalla capitale del paese Yaounde. Forti piogge hanno interessato anche la vicina Nigeria e soprattutto la Repubblica Centrale Africana dove i media mostrano immagini di migliaia di persone sommerse dall'acqua che cercano di mettersi in salvo; infatti, il fiume che scorre presso la capitale Bangui ha rotto gli argini inondando le zone circostanti. Da segnalare cambiando argomento che la situazione in California riguardo gli incendi è peggiorata a causa delle folate di vento che continuano ad aumentare.

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Ancora inondazioni in Giappone

Sarebbero dieci le vittime e tre i dispersi in Giappone a causa della nuova tempesta con inondazioni e frane che ha colpito l'area di Chiba a sud-est di Tokyo ad appena due settimane di distanza dal tifone che ha causato ottanta vittime. La sospensione dei trasporti ferroviari ha costretto migliaia di persone a passare la notte nell'aeroporto di Narita, poi si parla di evacuazioni in alcune zone mentre molte persone sono ancora nei rifugi. Da segnalare anche altre emergenze climatiche come l'ondata di maltempo in Europa che ha colpito ad esempio Sicilia (una vittima), Baleari, sud della Spagna e della Francia (in quest'ultimo caso pare che vi siano anche vittime e feriti); poi recentemente a Kinshasa capitale della Repubblica Democratica del Congo precipitazioni piovose torrenziali hanno inondato la città che conta dodici milioni di abitanti anche a causa della plastica che ostruisce i tombini e del sistema di drenaggio delle acque inadeguato.

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Piogge torrenziali presso un tempio in India

Precipitazioni piovose torrenziali hanno interessato vari distretti dell'India ed in particolare il tempio Karnataka che si trova su una collina presso Saundatto nel Belagavi è stato inondato intrappolando i visitatori (un video registrato da un visitatore mostra la furia di accque fangose impetuose che travolgono tutto) ed è la seconda volta che capita. Si parla dodici vittime nella zona interessata dall'evento estremo e le autorità hanno organizzato i soccorsi e aiuti alla popolazione. Oltre cinquemilaquattrocento abitazioni hanno subito danni e si parla anche perdita di capi di bestiame, considerando che ad esempio il Belagavi era già stato colpito due mesi fa da piogge torrenziali. Campi di evacuazione sono stati predisposti in diversi distretti mentre le previsioni meteo ipotizzano pioggia moderata nei prossimi giorni e un'allerta arancione nelle regioni costiere e nel Malnad.

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Tel:   338 1809310          Data:    23/10/2019                         n:   4222      


Allo studio fenomeni estremi come uragano-moti

Lo scuotimento del fondale marino a causa di uragani può causare dei terremoti di bassa intensità che le strumentazioni registrano come rumore, ma possono anche raggiungere anche una magnitudo di 3.5 e durare per giorni, quindi i ricercatori per descrivere questo tipo di combinazione di fenomeni estremi (che possono dare qualche preoccupazione) parlano di uragano-terremoti o urago-moti. In pratica le tempeste favoriscono la formazione di alte onde che possono causare onde secondarie che interagiscono con il fondale marino, ma solo nel caso di larghi e piatti spazi di placca continentale. Oltre quattordicimila ei questi fenomeni sarebbero stati monitorati fra settembre 2006 e febbraio 2015 nel Golfo del Messico e al largo delle coste della Florida, New England, Nova Scotia, Newfoundland, Labrador e British Columbia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo in Liguria con nubifragi e fulmini.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/10/2019                         n:   4220      


Terremoto nelle Filippine

Sarebbero almeno tre le vittime e decine i feriti nelle Filippine a causa di un terremoto di magnitudo 6.4 che ha colpito il sud del paese ed in particolare una zona ad una settantina di chilometri a nord dalla città di General Santos; si parla di frane, edifici danneggiati fra cui scuole e negozi, interruzione della fornitura di energia elettrica ad esempio nel Mindanao centrale, poi anche nella popolosa città di Davao non molto lontana dall'epicentro del sisma si sono sentite forti scosse. Una comunità situata presso la città di Kidapawan (dove il terremoto ha gettato nel panico la popolazione) ai piedi di una montagna è stata costretta all'evacuazione a causa di oltre duecento scosse di assestamento. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è salito a settantaquattro il bilancio delle vittime a causa di un tifone che ha sferzato recentemente il Giappone con ancora decine di dispersi e notevoli difficoltà a fronteggiare la situazione.

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Sconcerto in Giappone dopo il passaggio del tifone

Si contano i danni in Giappone dopo il passaggio del tifone "Hagibis" che ha causato trentacinque vittime, oltre centosessanta feriti e diciassette dispersi; mentre le autorità avvertono che la situazione riguardo le inondazioni in alcune zone potrebbe peggiorare nei prossimi giorni a causa dell'ulteriore afflusso di acqua proveniente dagli argini dei fiumi danneggiati. Si parla di una buona organizzazione per fronteggiare l'evento climatico estremo, ma non sono mancate le polemiche come ad esempio a causa della mancanza di informazioni in più lingue per i turisti che spesso non sapevano dove andare in caso di evacuazione. La tempesta ha fatto affondare un cargo nella baia di Tokyo tale è stata la violenza del vortice, poi alcuni gestori di dighe sono state autorizzati a rilasciare acqua per evitare che si danneggiassero con inevitabili ulteriori inondazioni. Preoccupazioni a Fukushima per l'impianto nucleare danneggiato per la difficile gestione della gran quantità di pioggia caduta.

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Tel:   338 1809310          Data:    14/10/2019                         n:   4214      


Incendi in California e tempeste di neve in Canada

Delle raffiche di vento hanno alimentato piccoli incendi nella San Fernando Valley in California facendoli diventare imponenti fronti di fuoco presso l'area metropolitana ai confini a nord di Los Angeles; si parla di due vittime per cause correlate, centomila sfollati e decine di abitazioni distrutte. Molte squadre di pompieri stanno cercando di fronteggiare le fiamme ma la situazione non è ancora sotto controllo anche a causa della vegetazione piuttosto secca e del tasso di umidità che è crollato sotto il tre percento anche per effetto del forte vento e degli incendi. Per quanto riguarda il Canada una tempesta di neve ha coperto il Manitoba con uno spesso manto facendo cadere molti rami ed alberi sulle linee elettriche; infatti, il peso della neve era maggiore dal momento che le piante non avevano ancora perso le foglie. Decine di migliaia di abitazioni sono senza energia ed alcune strade ed autostrade sono inagibili.

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Fusione dei ghiacciai nell'ovest degli Stati Uniti

Tutti i circa cinquemila ghiacciai presenti nell'ovest degli Stati Uniti si fonderanno completamente fino a sparire in un tempo calcolato di cinquanta o sessanta anni; inoltre, secondo gli esperti le foto da satellite e quelle aeree mostrano come i ghiacciai presenti nell'Olympic National Park nello stato di Washington si stanno tutti riducendo ed in particolare il ghiacciaio Lillian da una foto del 2010 risulta quasi competamente disciolto, considerando che nel 1905 era in fase espansiva. L'acqua dei ghiacciai probabilmente farà alzare il livello del mare favorendo le inondazioni nelle comunità costiere e questo è considerato il maggiore impatto del cambiamento ambientale. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che ultimamente il livello dei mari sta aumentando ad un ritmo sempre superiore, poi ci sarebbero problemi anche con il rialzo le temperature come ad esempio accade per le coltivazioni di molluschi in Francia.

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Un dispositivo per rimuovere la plastica dal mare

Dopo i primi tentativi effettuati nel settembre dello scorso anno che avevano evidenziato dei difetti tecnici che non consentivano una rimozione efficace della plastica dal mare ora per la prima volta il sistema costituito da una specie di barriera galleggiante lunga seicento metri che raccoglie la plastica, un po' come una rete da pesca ma consentendo ai pesci di non rimanere intrappolati, sembrerebbe funzionare mentre è trascinata attraverso alle isole costituite da residui di plastica che si sono formate nell'Oceano Pacifico; almeno da quanto dichiarato dall'inventore olandese del dispositivo che ha anche fondato una società senza scopo di lucro. Questo gigantesco ammasso di plastica galleggiante pare sia di dimensioni doppie a quelle del Texas e si trovi a metà strada fra la California e le Hawaii. Da tenere presente che precedenti studi hanno specificato che è possibile raccogliere solo i residui plastici più grandi, quindi la microplastica finisce nella catena alimentare.

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Siccità in Somalia e Namibia

Da anni la Somalia soffre per la siccità e il 2016 è ricordato come l'anno peggiore sotto questo punto di vista tanto che le coltivazioni ancora stentano a riprendersi, poi gli allevatori lamentano che non cresce abbastanza vegetazione e gli animali soffrono per denutrizione e si ammalano. Le comunità pastorali dicono che sono preoccupati per il futuro de loro bestiame e gli esperti puntano il dito sui cambiamenti climatici dal momento che l'attesa stagione delle piogge ha portato poche precipitazioni piovose (e nella vicina Etiopia la situazione non è molto migliore). Fra le altre difficoltà per la popolazione si sostiene che le risorse idriche derivanti da acqua di falda sono ridotte e la qualità dell'acqua è scarsa a volte con conseguenti dolori di stomaco per chi la beve. Per quanto riguarda la Namibia il paese è stato colpito allo stesso tempo da inondazioni e siccità rendendo difficile la gestione del territorio e quindi difficoltà alimentari a causa del quadro meteorologico imprevedibile per i cambiamenti climatici.

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Indagini su impianto chimico a Rouen in Francia

In seguito ad un vasto incendio sviluppatosi recentemente in un grande impianto chimico presso Rouen nel nord della Francia le autorità come misura precauzionale avrebbero deciso di vietare i raccolti di grano e la vendita di prodotti di origine animale provenienti dalla regione; infatti, la fuliggine che si è sprigionata dalle cisterne in fiamme ha raggiunto i terreni agricoli in circa cento distretti. Non chiara la causa dell'incendio su cui si sta indagando mentre pare che un video mostri che il fuoco sia giunto da un punto esterno all'impianto che produce lubrificanti industriali ed additivi per carburanti (pare di proprietà americana), poi ci sarebbe anche il timore che l'inquinamento possa aver in parte interessato il maggior fiume del paese, la Senna, che scorre anche attraverso Parigi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che la parte bassa del ghiacciaio Planpincieaux sul Monte Bianco mostra fratture e sta scivolando a valle.

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Molti alberi europei a rischio estinzione

Un rapporto avverte che il cinquantotto percento delle duecentosessantacinque specie native europee sarebbero da alto ad estremo rischio di estinzione, fra cui ad esempio ippocastano e frassino, con percentuali di probabilità di estinzione sempre alte per le specie che crescono anche nelle altre zone del globo. Le foglie degli alberi sono spesso attaccate da insetti definiti come invasivi e problematici che le divorano mettendo le piante sotto pressione, poi le tarme scavano il legname ed indeboliscono i tronchi considerando che gli alberi sono essenziali per la vita sulla terra, fonte di cibo e rifugio per uccelli e scoiattoli oltre a svolgere un importante ruolo economico. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Olanda le caratteristiche dune costiere tipiche del paesaggio di questo paese e indici salutari di biodiversità si stanno riducendo o anche scomparendo; infatti, i cicli dinamici che le formano e il delicato ecosistema che le caratterizza sono sconvolti.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/09/2019                         n:   4200      


Forte terremoto in Pakistan

Sarebbero almeno ventidue le vittime ed oltre settecento i feriti a causa di un forte terremoto di magnitudo 5.8 con epicentro a circa dieci chilometri di profondità (quindi con scosse più forti rispetto ad un sisma superficiale) che ha colpito il nord-est del Pakistan, poi si parla di case, attività, strade molto danneggiate in particolare presso la città di Mirpur che si trova nella parte amministrata dal Pakistan del Kashmir dove è stata dichiarato lo stato di emergenza. Le autorità hanno predisposto campi di tende per ospitare gli sfollati oltre a fornire beni di prima necessità e cure per i feriti che in un primo tempo ad esempio sono stati ricoverati in case non crollate di Mirpur. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che le compagnie internazionali di volo stanno discutendo su un piano di riduzione delle emissioni considerando che un solo viaggio andata e ritorno Londra - New York può inquinare come scaldare un'abitazione per un anno.

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Tel:   338 1809310          Data:    25/09/2019                         n:   4197      


Moltiplicare gli sforzi per ridurre le emissioni

Raggiungendo gli attuali obiettivi di riduzione delle emissioni che i vari stati hanno fissato per contrastare il surriscaldamento climatico del pianeta si avrà comunque un rialzo delle temperature globali di circa tre gradi Celsius, almeno secondo organizzazioni internazionali che dicono di triplicare o quintuplicare gli sforzi per un problema che sarà comunque difficilmente risolvibile dal momento che le previsioni sul futuro sono peggiori del previsto. Sono necessarie misure concrete con la necessità ad agire subito per evitare un drammatico peggioramento delle condizioni ambientali dato che il periodo dal 2015 al 2018 è stato il più caldo mai registrato da quando si effettuano queste misurazioni ed il 2019 si presenta sulla stessa linea ascendente in un grafico che mostra picchi record di temperatura. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Albania una scossa di terremoto abbastanza forte seguita da una replica presso Durres avrebbe causato decine di feriti.

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Tel:   338 1809310          Data:    23/09/2019                         n:   4195      


Inquinamento crescente ed incontrollato in Turchia

Si moltiplicano gli studi che dimostrano l'impatto negativo sulla salute della popolazione causato dal rapido processo di urbanizzazione e scarsi controlli sugli inquinanti, con lamentele riguardo i tentativi delle autorità di ostacolare il lavoro dei ricercatori e di pubblicare i vari dati ambientali che evidenzierebbero quanto sia peggiorata la qualità e l'aspettativa di vite soprattutto in alcune zone a causa dell'industrializzazione. Ad esempio nella città di Dilosavy nel nord-ovest del paese si parla di un territorio una volta ricco di campi con vigneti, frutteti, coltivazioni ed alveari ora sostituiti con impianti chimici, di lavorazione di prodotti metalliferi e petroliferi, con grandi serbatoi e cisterne al posto degli alberi; poi sulla costa sono stati costruiti tanti porti industriali. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali che le previsioni sul surriscaldamento climatico globale ipotizzano in futuro un possibile aumento anche di sette gradi Celsius.

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Nubifragi ed allagamenti nel sud-est della Spagna

Sarebbero cinque le vittime nel sud-est della Spagna a causa di nubifragi e conseguenti inondazioni che hanno anche costretto a tremilacinquecento evacuazioni, poi si parla di persone rimaste bloccate in auto in parte sommerse salvate dai soccorritori, caos nei trasporti e disagi per la popolazione. Ad esempio nella città di Redovan nella regione di Valencia l'acqua arrivava alle ginocchia costringendo gli abitanti ad usare i secchi nelle case inondate, gli aeroporti di Almeria e Murcia sono rimasti parzialmente inagibili o chiusi; inoltre, la situazione rimane seria con appelli delle autorità a non mettersi in viaggio nelle aree colpite e rimanere a casa, poi molte scuole sono temporaneamente chiuse. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che una tempesta tropicale sta per raggiungere le Bahamas già devastate da un potente uragano e dove molte persone ancora faticano a trovare un rifugio.

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Ricerca dei dispersi alle Bahamas

Le autorità delle Bahamas sostengono che duemilacinquecento persone risultano ancora disperse dopo che l'uragano "Dorian" ha devastato e sommerso queste isole, mentre si cerca fra le macerie delle case distrutte; poi non mancano le polemiche su come è stata gestita l'emergenza con lavoratori provenienti dalle Haiti che si sono lamentati che sono stati favoriti gli abitanti delle Bahamas nel piano di evacuazione successivo alle devastazioni, predisposto con la riapertura dei porti diventati inagibili. Nel frattempo la situazione è molto difficile con rischi di epidemie e un cattivo odore che proviene dalle macerie, poi molti faticano a trovare rifugi dove recarsi e mancano molti beni di prima necessità. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali che nel sud-ovest dell'Armenia presso Jermuk i manifestanti sarebbero riusciti a fermare le operazioni di sfruttamento di sfruttamento del bucolico territorio montuoso causate da una miniera d'oro.

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Tel:   338 1809310          Data:    12/09/2019                         n:   4186      


Bilancio inimmaginabile alle Bahamas

Le autorità delle Bahamas dopo aver aggiornato il bilancio delle vittime a quarantatre avrebbero dichiarato che questo numero potrebbe crescere fino a cifre inimmaginabili; infatti sono migliaia i dispersi e difficilmente qualcuno può essersi salvato perché le isole sono sopra il livello del mare di pochi metri e in pratica durante il passaggio dell'uragano "Dorian" sono state completamente sommerse fino ai piani alti delle abitazioni, poi la forza del vento era tale che non si poteva resistere alla sua azione distruttiva su tutto quello che trovava nella sua traiettoria. Nel frattempo nella costa est degli Stati Uniti la situazione è migliorata con il vortice declassato a tempesta tropicale anche se potenzialmente ancora pericoloso, poi non mancano disagi e danni ad esempio nella città storica di Charleston nel sud della Carolina. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che per la prima volta il patogeno della Xylella fastidiosa sarebbe stato identificato in alcuni alberi di olivo in Francia.

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Ore e giorni di paura alle Bahamas

I racconti della popolazione delle Bahamas descrivono sensazioni di orrore e paura per ore e giorni durante il lento passaggio (descritto come interminabile) dell'uragano "Dorian" in particolare nell'isola Abaco dove il vortice avrebbe lasciato una scia di distruzione e devastazione con abitazioni che dovranno essere completamente ricostruite. Venti le vittime per un bilancio ancora provvisorio mentre l'uragano che si è molto indebolito ma ancora pericoloso forse si dirigerà verso Sud e Nord Carolina; in diverse zone della costa est degli Stati Uniti pare sia stato dichiarato lo stato di emergenza. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che l'inquinamento potrebbe provocare varie malattie mentali come depressione e disturbo bipolare, almeno da quanto risulterebbe dai dati di milioni di pazienti di U.S.A e Danimarca anche se sono necessari ulteriori studi per verificare che vi sia effettivamente un collegamento.

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Coste est degli Stati Uniti minacciate da uragano

L'uragano "Dorian" di categoria cinque con folate di vento superiori a trecento chilometri orari si muove molto lentamente e pare che ancora stia sferzando pesantemente le Bahamas dove ha già provocato molti danni e una vittima, poi secondo i modelli meteorologici dovrebbe dirigersi verso la Florida (centocinquantamila le evacuazioni obbligatorie) e soprattutto il Sud Carolina (un milione di evacuazioni oltre a chiusura di scuole ed alcune attività), poi Nord Carolina perdendo progressivamente forza; ma rimane la possibilità anche se con minore probabilità che l'azione del vortice si concentri su Florida e Georgia. La popolazione si sta preparando all'evento estremo di inusuale intensità non senza difficoltà ad esempio a causa della scarsità di carburante ancora disponibile, indispensabile per le lente evacuazioni e relative lunghe code. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche inondazioni in Kenya con vittime e dispersi.

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Tel:   338 1809310          Data:    02/09/2019                         n:   4177      


Grande barriera corallina ulteriormente degradata

Le autorità australiane in un rapporto sullo stato della grande barriera avrebbero ulteriormente degradato le stime sul futuro riguardo la conservazione di questo gigantesco organismo, dopo aver monitorato un ulteriore rialzo delle temperature del mare, sostenendo che è ora il momento di agire per ridurre le emissioni e l'impatto degli inquinanti che derivano dagli usi agricoli. L'amministrazione australiana è accusata dagli ambientalisti di aver aumentato le emissioni, andamento che continua in pratica da anni fino alla metà del 2019, oltre di favorire l'industria mineraria estrattiva e quella di esportazione. Da segnalare che cambiando argomento che l'uragano "Dorian" si dirige verso la Florida (limitati i danni del vortice nei Caraibi), le previsioni meteo annunciano un eventuale ulteriore rafforzamento da categoria uno a quattro e quindi con impatto distruttivo sul territorio.

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Molte evacuazioni in Giappone per inondazioni

In seguito al decesso di un uomo a causa delle forti precipitazioni piovose che stanno interessando il sud-ovest del Giappone le autorità avrebbero deciso di evacuare duecentoquarantamila persone in diverse zone del nord della regione di Kyushu per il pericolo di inondazioni e frane, poi quasi un milione di persone hanno ricevuto un avviso di tenersi pronti per un'eventuale evacuazione. Vi sono difficoltà negli spostamenti, strade chiuse, macchine parcheggiate circondate da fango, altre quasi completamente sommerse dall'acqua e si parla anche di una frana favorita dall'ondata di maltempo che sta investendo il paese. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che una tempesta tropicale si sta avvicinando a Porto Rico facendo già sentire i suoi effetti su un territorio molto provato da precedenti fenomeni estremi che hanno lasciato una scia di distruzione ancora visibile.

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Grave siccità in Cile

Le autorità del Cile avrebbero dichiarato lo stato di emergenza agricolo per alcune zone del paese, soprattutto quelle centrali del paese, colpite da prolungata siccità che si estende senza interruzioni dal 2010 e previsto un piano di aiuti per gli agricoltori in difficoltà. Gli esperti affermano che i cambiamenti climatici ed il sovrasfruttamento agricolo sono i fattori principali di questa siccità senza precedenti che ha costretto molti agricoltori a lasciare le proprie terre ed abbondonare le proprie attività; poi anche nella capitale Santiago e la vicina regione di Valparaiso si sentono gli effetti della siccità, la peggiore da sessant'anni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Alaska si assiste ad un declino sensibile della popolazione di salmoni a causa delle ondate di calore con una nel mese di luglio che ha causato una moria di pesci senza precedenti tanto da disorientare e spaventare gli abitanti della zona.

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Agricoltura da modernizzare in Amazzonia

Fra le cause dei numerosi roghi che stanno bruciando vaste zone della foresta amazzonica alcuni indicano l'abitudine degli agricoltori di tagliare gli alberi e poi dopo due o tre mesi dare fuoco a tutta l'area interessata per lasciare spazio alle coltivazioni, poi pare che il nuovo governo federale incoraggi questa pratica assurda sempre più utilizzata (quasi settantatremila gli incendi monitorati da gennaio ad agosto comparati con i quasi quarantamila dello scorso anno). Da tenere presente che nell'agricoltura moderna in genere non si utilizza più il fuoco per preparare il terreno; infatti, gli incendi lo impoveriscono distruggendo i microrganismi che rendono l'humus vitale a lungo termine. Senza seguire dei piani regolatori attentamente programmati non vi può nemmeno vantaggio economico perché l'agricoltura è una pratica che richiede continui controlli in modo che il terreno possa dare reddito per lunghi periodi di tempo, senza contare che la foresta ben gestita è una notevole risorsa economica.

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Ancora inondazioni monsoniche in India

Sarebbero almeno ventotto le vittime (due di origine nepalese) e ventidue i dispersi a causa delle inondazioni alimentate da precipitazioni monsoniche di inusuale intensità in Himachal Pradesh, Punjab e Uttarkhand; poi vi sarebbe allarme anche nella capitale Delhi con le autorità che avvertono la popolazione a tenersi pronti a raggiungere posti più elevati per non essere travolti da eventuali inondazioni. In particolare preoccupa il livello del fiume Yamuna già molto alto e con previsione di ulteriore rialzo anche per il rilascio di grandi quantità d'acqua da una diga presso Harayana. Da segnalare cambiando argomento che in Islanda quattrocento ghiacciai rischiano di scomparire mentre per il ghiacciaio Okjiokull è già stata già posta una placca di bronzo con una cerimonia di tipo luttuoso che ne certifica la scomparsa in modo che possa essere da monito riguardo gli effetti del surriscaldamento climatico, riportando anche il livello record di concentrazione di CO2 raggiunto.

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Incendi in Grecia ed in Francia

Un vasto incendio favorito da raffiche di vento e temperature che hanno toccato i quaranta gradi Celsius avrebbero distrutto la foresta nell'isola di Evia in Grecia obbligando all'evacuazione di quattro villaggi e causando anche un notevole danno a cinquecentocinquanta ettari alla caratteristica macchia mediterranea di Agrilitsa. Circa quattrocento pompieri stanno cercando di fronteggiare le fiamme anche con l'aiuto di aerei antiincendio provenienti da Italia e Spagna, poi si parla di altri focolai nel paese alcuni già sotto controllo. Per quanto riguarda la Francia circa novecento ettari di foresta di pini sono andati in fumo nell'Aude, nel sud-est del paese mentre sono all'opera oltre cinquecento pompieri. Da segnalare altre emergenze naturalistiche come ad esempio in Giappone dove la tempesta tropicale "Krosa" sta causando cancellazioni dei trasporti oltre ad evacuazioni e disagi, poi in Myanmar dove le piogge monsoniche stanno causando frane e vittime.

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Forte tifone sferza la Cina

Sarebbero almeno trenta le vittime, diciotto i dispersi ed oltre un milione le persone costrette a lasciare le proprie abitazioni a causa del tifone chiamato "Lekima" che ha sferzato con forte vento ad oltre centottanta chilometri orari e precipitazioni piovose torrenziali ampie zone nell'est della Cina. Migliaia gli alberi sradicati, poi vi sono state frane, alte onde sulle coste e disagi per la popolazione costretta a muoversi fra strade inondate e detriti di ogni tipo (anche tralicci e mezzi di trasporto rovesciati). Difficili gli spostamenti con centinaia di voli aerei, treni e traghetti cancellati mentre le previsioni annunciano che il vortice si sta muovendo verso Shangai dove un grande parco divertimenti è stato chiuso per la prima volta dalla sua inaugurazione nel 2016. Prima di fare danni in Cina il tifone aveva colpito Taiwan causando nove feriti ed interruzioni temporanea della fornitura di energia elettrica in migliaia di case.

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Tagliare le emissioni e fermare la deforestazione

In una conferenza sul clima tenutasi a Ginevra dopo le varie discussioni è emersa l'urgenza di tagliare rapidamente le emissioni inquinanti, fermare le coltivazioni non sostenibili e la deforestazione; infatti, per poter sostenere dal punto di vista alimentare una popolazione mondiale sempre più numerosa è necessario cambiare il modo con cui si sfrutta la terra ed il modo di vivere (anche per evitare migrazioni di massa e conflitti per spartirsi le residue scarse risorse). Si parla anche di un insieme di fattori negativi che sommati peggiorano notevolmente un quadro già critico, poi più si alzeranno le temperature più alto sarà il rischio dal momento che già con un surriscaldamento attuale minore di un grado e mezzo il pianeta risulta instabile. Da segnalare altre emergenze naturalistiche come il tifone "Lekima" che sta per sferzare le coste ad est della Cina, poi dei forti terremoti verificatesi nelle Filippine e in Turchia.

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Spiagge di Messico e Florida deturpate da alghe

La proliferazione di alghe dovuta all'eccesivo uso di fertilizzanti nelle coltivazioni che poi raggiungendo il mare formano una specie di brodo di nutrienti, visto anche il surriscaldamento delle acque, sta modificando l'aspetto di famose spiagge come ad esempio quella di Miami Beach che risultano coperte di residui di alghe (sargassum) che oltre ad ostacolare i bagnanti ed essere antiestetiche rilasciano nell'aria un cattivo odore di uova marce; difficile e sgradevole anche fare un bagno in mare che appare marrone. Notevole il danno ecologico e all'economia turistica considerando che ormai non si tratta più di qualche evento eccezionale, ma secondo alcuni potrebbe essere la nuova normalità che costringe gli operatori balneari a lunghi lavori di ripulitura delle spiagge. Le tartarughe non riescono a trovare luoghi adatti nelle spiagge dove deporre le uova, le alghe morte affondano sulla barriera corallina soffocandola, poi anche i motori delle barche si avviano con difficoltà.

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Azione immediata contro i cambiamenti climatici

In una riunione che si sta tenendo a Ginevra sui cambiamenti climatici visto il rapido peggioramento di tutti i principali dati che monitorano il surriscaldamento globale e lo scioglimento di ghiacciai e permafrost è emerso dalle prime dichiarazioni fatte durante la conferenza che è necessario agire subito, questo prima ancora che siano state prese le decisioni finali previste per l'otto di agosto. La situazione sembra realmente disastrosa, con un ciclo di emissioni che si autoalimenta, ed ormai è poco lo spazio per lo scetticismo climatico. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche dei fenomeni estremi accaduti al nord in Italia [si parla di due vittime] con nubifragi e frane soprattutto in Lombardia, poi forti raffiche di vento e trombe d'aria che hanno scoperchiato tetti, coperture di grandi strutture e sradicato alberi invece al sud si parla alte temperature e di incendi in Sicilia (recentemente anche la Sardegna era stata interessata da incendi dolosi).

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Vasti incendi in Siberia e focolai in Indonesia

La vegetazione starebbe bruciando su circa tre milioni di ettari di territorio nel centro ed est della Russia ed il fumo che si sprigiona dagli incendi interessa vaste aree e raggiunge non solo piccoli insediamenti umani, ma anche le maggiori città dell'ovest della Siberia e della regione degli Altai, oltre a grandi città degli Urali come Chelyabinsk e Yekaterinburg; poi si parla di cancellazioni di voli aerei a causa del fumo. Per quanto riguarda l'Indonesia le immagini da satellite rivelano decine di focolai che rappresentano un potenziale pericolo per le foreste nella stagione secca (che raggiunge un picco in questo paese fra Agosto e Settembre); inoltre, le autorità dopo i devastanti incendi accaduti nel 2015 e 2016 con conseguente declino dell'estensione delle foreste avevano già promosso un progetto di prevenzione per intervenire il più presto possibile in questi casi. Spesso capita che gli incendi si verifichino nelle zone in cui si vuole coltivare la palma da olio su scala industriale.

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Scontro in Brasile fra nativi e sfruttatori ambientali

Nel giorno in cui secondo i calcoli di organizzazioni internazionali le risorse rinnovabili del pianeta sono state esaurite per sovrasfruttamento o Overshoot, tre giorni prima in calendario rispetto all'anno scorso, alcuni segnalano che si sono verificati degli scontri in Brasile fra popolazione nativa e gruppi di sfruttatori ambientali che le normative della nuova amministrazione del paese tendono a favorire (si parla di una vittima fra i rappresentanti dei nativi). Recentemente nell'area metropolitana del Recife nel nord-est dello stato di Pernambuco abitata da circa quattro milioni di persone si sono verificate inondazioni e frane che hanno causato tredici vittime, oltre che danni, alberi sradicati e disagi nella popolazione, poi si sono verificate frane anche nel Jaboatao. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che nelle coste meridionali del Cile si sarebbe verificato uno sversamento di quarantamila litri di olio diesel.

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Terremoto nel nord delle Filippine

Sarebbero otto le vittime, sessanta i feriti e decine i dispersi nel nord delle Filippine a causa di due scosse di terremoto a distanza di quattro ore una dall'altra quantificabili di magnitudo inferiori a sei senza allerta tsunami, la prima delle quali ha sorpreso gran parte degli abitanti della provincia di Batanes mentre ancora stavano dormendo; poi si parla di case crollate, danni alle strade e popolazione spaventata dal sisma. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali da segnalare altre emergenze come ad esempio le inondazioni a causa delle piogge monsoniche in Bangladesh (oltre cento vittime), la siccità in Indonesia nell'ovest del Nusa Tenggara, le grandinate e bufere in ampie zone dell'Europa dopo l'ondata di calore di matrice africana che ancora in parte sta facendo sentire i suoi effetti oppure capita di monitorare sbalzi di temperatura di oltre venti gradi Celsius in meno, in pratica da oltre quaranta a meno di venti.

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Incendi in Portogallo e Messico

Le alte temperature dovute all'anticiclone di matrice africana che staziona sull'Europa non agevolano l'opera dei quasi milletrecento pompieri che nel Portogallo centrale stanno cercando di fronteggiare l'incendio di Castelo Branco, venti i feriti fra cui otto pompieri; inoltre, le autorità di una commissione di controllo avvertono che gli incendi nel primo quarto del 2019 avrebbero interessato più territorio in Europa che nell'intero 2018. Per quanto riguarda il Messico oltre duemilacinquecento ettari di vegetazione sarebbero stati bruciati da un incendio, scoperto ancora due settimane fa, favorito dalla siccità e dall'intenso calore nella riserva della biosfera Sian Ka'an nella penisola dello Yucatan che è anche patrimonio tutelato; circa mille persone sono impegnate a cercare di spegnere e controllare le fiamme che hanno rallentato ma continuano nel loro cammino distruttivo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Perù si parla di emergenza nell'area del paese interessata dall'eruzione del vulcano Ubinas.

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Terremoti in Indonesia e alluvioni in Bangladesh

Alcune scosse di terremoto e successivo sciame sismico sono state registrate in Indonesia fra cui una a Bali che ha provocato qualche danno ad abitazioni, edifici pubblici fra cui delle scuole, l'ingresso di un hotel (Nusa Dua) e spinto la popolazione presa dal panico a fuggire per le strade; poi recentemente si parla di un forte sisma presso Sumbawa nell'ovest del Nusa Tenggara che ha distrutto delle case, un tempio e causato altri danni. Per quanto riguarda il Bangladesh si parla di alluvioni causate da forti precipitazioni piovose monsoniche che da giorni stanno interessando anche vaste zone di Nepal ed India. Un campo di tende e baracche sovraffollato di Rohingya collocato nel sud-est del Bangladesh sarebbe stato inondato con conseguenti frane, almeno dieci le vittime e molte persone costrette ad allontanarsi dall'area colpita dal maltempo. Nel frattempo in India è peggiorata la situazione a causa delle piogge incessanti specialmente in Assam e Bihar con milioni di evacuazioni.

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Frane in Nepal e Uragano in Louisiana

Sarebbero otto le vittime in Nepal a causa di forti precipitazioni piovose e conseguenti frane in varie zone del paese, poi si parla di almeno cinquecento abitazioni danneggiate dalle frane e le principali autostrade sono rimaste bloccate per incidenti stradali causati dalle inondazioni. I dipartimenti di idrologia e meteorologia parlano di aumento dell'attività monsonica e quindi forti piogge monitorate sulla capitale Kathmandu ed altre aree; inoltre, le previsioni annunciano altra pioggia nei prossimi giorni. Per quanto riguarda la Louisiana la tempesta tropicale chiamata "Barry" è classificata ora uragano giudicato pericoloso soprattutto per le zone costiere dove sono già state evacuate migliaia di persone e la popolazione di New-Orleans (già pesantemente colpita in passato da fenomeni estremi) si sta preparando all'arrivo del forte vortice mettendo sacchi di sabbia alla base di porte e finestre e togliendo ogni cosa possa essere trascinata via dal vento.

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Fenomeni estremi in diversi paesi europei

In Spagna precipitazioni piovose torrenziali in Navarra avrebbero causato inondazioni per esondazioni di fiumi con strade invase da torrenti d'acqua che hanno trascinato le auto, a volte rovesciandole altre incastrandole una sopra l'altra, si parla anche di una vittima. In Francia la siccità ora interessa quarantasette dipartimenti con venti in stato di crisi con preoccupazione su come trovare risorse idriche, poi un incendio sta impegnando molte squadre di pompieri in Provenza. In Italia ci sono stati nubifragi sulla costiera adriatica e una grandinata record a Pescara con chicchi delle dimensioni di arance avrebbe causato diversi feriti, a Catania e Trapani sembra che vari incendi abbiano messo in fuga, anche in mare, i turisti da centri vacanze. Spostando l'attenzione ad altri scenari da segnalare le piogge torrenziali che da giorni stanno interessando il Darjeeling in India con conseguenti frane e due vittime (le previsioni annunciano altre precipitazioni nei prossimi giorni); pioggia incessante anche nell'ovest del Bengala con disagi.

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Forti piogge ed inondazioni in Cina

La provincia dello Jiangxi in Cina è stata interessata da precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti inondazioni, si parla di duecentoventottomila persone interessate dall'ondata di maltempo e seimilatrecentocinquanta residenti evacuati. Cinque le città inondate e quattordicimila ettari di raccolto colpito dalle inondazioni con novecento ettari distrutti, trentaquattro le abitazioni distrutte, considerevoli perdite economiche senza contare che le previsioni annunciano altra pioggia in arrivo. Le autorità del paese suggeriscono a quelle locali di prepararsi alle inondazioni come ad esempio accaduto a Liuzhou dove fiumi d'acqua hanno interessato l'area urbana con problemi di traffico per i veicoli. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che in America un altro forte terremoto di magnitudo 7.1 ha scosso il sud della California con epicentro sempre presso Ridgecrest causando incendi, crolli di edifici, interruzioni della fornitura di energia.

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Molte evacuazioni in Giappone per piogge torrenziali

Le critiche avanzate contro le autorità per aver fatto poco nei mesi precedenti per avvisare la popolazione di eventuali frane che poi hanno causato oltre duecento vittime hanno spinto ora ad un provvedimento obbligatorio di evacuazione di oltre un milione di persone (e novecentotrentamila avvisi di lasciare le proprie abitazioni) dal sud del Giappone a causa di precipitazioni piovose torrenziali nell'isola principale di Kyushu. Si parla di una vittima, abitanti nelle prefetture di Kagoshima e Miyazaki portate in centri di accoglienza, poi le previsioni annunciano forti piogge in tutto il paese compresa Tokyo. Da segnalare spostando l'attenzione ad altre tematiche naturalistiche che in America un incendio in Kentucky avrebbe distrutto quarantacinquemila barili di bourbon, poi una gran quantità di liquido alcolico di lavorazione si è sversata fino a raggiungere il fiume Kentucky che scorre vicino alla fabbrica causando un'emergenza ambientale.

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Variazioni impeviste dei ghiacci dell'Antartide

I blocchi di ghiaccio galleggianti che circondano l'Antartide sarebbero aumentati nel periodo fra il 1979 ed il 2014 facendo toccare un record di quasi tredici milioni di chilometri quadrati, ma appena tre anni dopo si è passati al record opposto, meno di undici, facendo registrare la minima estensione; almeno da quanto risulta da osservazioni satellitari che hanno sorpreso i ricercatori che avrebbero affermato che il pianeta ha le potenzialità di fare questi cambiamenti imprevisti le cui motivazioni non sono ben chiare. Forse il surriscaldamento climatico che sembrava interessare soprattutto l'Artico ha raggiunto anche l'Antartide oppure sono dei cicli climatici (ormai pare poco probabile che siano imputabili a fattori come vento, pressione e correnti globali), tenendo presente che d'inverno la massa ghiacciata cresce e d'estate tende a ritirarsi e mentre l'Artico è una specie di isola formata tutta da ghiaccio galleggiante l'Antartide è terra coperta di ghiacci con differenze riguardo la loro espansione stagionale sul territorio.

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Piogge torrenziali ed inondazioni in Siberia

Sarebbero cinque le vittime nella regione di Irkutsk a causa di precipitazioni piovose di tipo torrenziale che hanno fatto rompere gli argini del lago Baikal e del fiume Angara, poi si parla di trecentocinquanta feriti di cui un centinaio portati in ospedale e diecimila persone interessate dalle inondazioni. Almeno cinquanta villaggi nei pressi del lago Baikal sono inaccessibili ed anche la grande città di Bratsk è stata colpita dai fenomeni estremi, si stima che quattromila edifici siano stati distrutti oltre a molti ponti e strade. Nei mesi precedenti una serie di disastri naturali ha colpito la regione come ad esempio una lunga siccità che ha favorito degli incendi che hanno distrutto raccolti ed edifici. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che continuano gli incendi in Catalogna in Spagna anche se i pompieri sarebbero riusciti a spegnere un fronte di fuoco, ma rimangono attivi altri focolai anche in altre regioni.

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Incendio senza controllo in Catalogna in Spagna

Un incendio presso Torre dello spagnolo nel nord-est della Catalogna avrebbe bruciato oltre cinquemilacinquecento ettari di vegetazione, le molte squadre di pompieri intervenute anche con il supporto di aerei antincendio non sono ancora riuscite a tenere sotto controllo le fiamme con alto rischio che ventimila ettari di vegetazione siano eventualmente divorate dal fuoco. Per quanto riguarda la causa dell'incendio si parla di un accumulo di concime in una fattoria che ha generato abbastanza calore da fare da focolaio, poi il forte vento e le alte temperature vicino ai quaranta gradi Celsius a causa dell'ondata di matrice africana che sta interessando tutta l'Europa hanno contribuito a fra propagare le fiamme. Cinquanta persone sono state evacuate, alcune strade sono state chiuse, poi duecentocinquanta residenti nel villaggio di Bovera sono stati obbligati a rimanere in casa dal servizio di emergenza; timori poi per una centrale nucleare, ma il vento spinge le fiamme in un'altra direzione.

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Sisma in Cina ed inondazioni in Indonesia

Una scossa di terremoto di magnitudo 5.4 avrebbe interessato la contea di Gongxian nel Sichuan causando oltre trenta feriti di cui nessuno in gravi condizioni, questo a pochi giorni di distanza dal sisma verificatosi presso Yibin (con tredici vittime, duecentoventi feriti ed ottantamila persone evacuate) dove è stato registrato sciame sismico e scosse di assestamento. Per quanto riguarda l'Indonesia si parla di inondazioni e frane nel sud-est della provincia di Sulawesi costringendo molti residenti ad abbandonare le proprie abitazioni, poi si calcola che quasi diecimila persone sono state evacuate dall'inizio di giugno sempre a causa di inondazioni verificatesi soprattutto nel distretto di Konawe Utara. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari altre emergenze come in Uruguay dove recentemente precipitazioni piovose torrenziali hanno causato migliaia di evacuazioni in particolare dalla città di Durazno e qualche giorno fa in Brasile diverse vittime per frane nella città di Recife.

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Sisma in Giappone con qualche disagio

E' stato valutato di magnitudo 6.7 (dopo una dichiarazione iniziale di 6.8) il terremoto che ieri ha scosso la prefettura di Yamagata in Giappone causando una ventina di feriti e diversi disagi, come ad esempio cancellazioni di collegamenti di treni ad alta velocità e quasi diecimila utenze che sono state interessate da interruzione della fornitura elettrica nelle prefetture di Yamagata e Niigata, poi era stato diramato anche un allarme tsunami che si è risolto con un'onda non alta sulla costa da cui per precauzione erano state evacuate molte persone. Sono in corso le operazioni di soccorso mentre rimane un avviso di allerta per la popolazione nelle aree interessate dal sisma. Da segnalare cambiando completamente argomento che in Rwanda le autorità del paese africano hanno annunciato un'iniziativa per promuovere sistemi di raffreddamento più ecologici, efficienti e puliti anche per rispettare il protocollo di Montreal riguardo i gas che provocano il buco dell'ozono nell'atmosfera.

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Caldo, siccità e polemiche in India

Da molti giorni un'ondata di calore sta interessando vaste aree dell'India con temperature che raggiungono anche i cinquanta gradi Celsius, si parla di decine di vittime e disagi poi ad aggravare la situazione si parla di una prolungata siccità, ad esempio nel Tamil Nadu dove da mesi la popolazione deve far fronte alla scarsità d'acqua il livello del lago Chennai Porur avrebbe raggiunto il livello più basso, considerando che è la principale risorsa idrica. Molti cercano di pompare acqua dalla falda, ma la sua purezza è compromessa dagli inquinanti e l'unica soluzione per dissetarsi a quanto pare rimane quella di comprare delle bottiglie nei punti vendita. Molte attività nella città di Chennai (Madras) hanno risentito della scarsità idrica costrette a ridurre drasticamente gli orari di apertura, con accuse varie e polemiche contro l'amministrazione incapace secondo alcuni di fronteggiare la situazione. Da segnalare spostando l'attenzione al Canada le anomale alte temperature registrate nel mese di giugno con una ventina di nuovi record.

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Forte ciclone diretto verso l'India cambia direzione

Le autorità per precauzione avevano già provveduto a fare evacuare oltre cinquecento villaggi sulle coste del Gujarat a causa dell'avvicinarsi del forte ciclone chiamato "Vaju", con picchi di vento anche a centosettanta chilometri orari, i cui effetti già si avvertivano sul territorio; poi pare abbia cambiato direzione verso il mare aperto (dopo una serie di variazioni di percorso segnalate dai bollettini meteo). Comunque potrebbero essere sempre utili in generale i consigli forniti alla popolazione per prepararsi all'impatto del vortice come ad esempio: stare calmi ignorando i rumori, ricaricare le batterie dei cellulari ed usare gli SMS per poter comunicare per più tempo, tenersi informati con i media di informazione riguardo la situazione meteo, conservare i documenti in modo che possano resistere all'azione dell'acqua, preparare un kit di emergenza oltre ad un luogo adatto dove rifugiarsi e non lasciare in giro per casa oggetti affilati ed appuntiti.

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Alte temperature e siccità in India

Ondate di calore che fanno evaporare rapidamente le riserve d'acqua stanno interessando vaste aree dell'India causando diverse vittime, in particolare per quanto riguarda i picchi di temperatura segnalati recentemente gli oltre cinquanta gradi Celsius nella città di Churu nel Rajasthan, poi ad esempio nello stato del Jharkhand si è verificato un litigio cruento fra persone in fila per riempire delle taniche d'acqua da un serbatoio pubblico ed anche nel Tamil Nadu sarebbe accaduto un fatto simile (capitano, inoltre, conflitti fra animali per potersi dissetare come accaduto ad un gruppo di scimmie i cui corpi privi di vita sono stati ritrovati nella foresta di Joshi Baba nel Madhya Pradesh). Nell'Uttar Pradesh qualche giorno fa una tempesta di sabbia, con pioggia e fulmini aveva causato ventisei vittime nelle pianure a nord. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia i duemila ettari di vegetazione devastati da cavallette in Sardegna in provincia di Nuoro.

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Alberi tagliati senza controlli in Amazzonia

I satelliti avrebbero monitorato come in maggio il ritmo di deforestazione sia il maggiore in un decennio e gli alberi della foresta pluviale che costituiscono i polmoni verdi del pianeta sono tagliati senza nessun controllo; infatti, la nuova amministrazione brasiliana non crede ai cambiamenti climatici e si è dimostrata poco amica dell'ambiente smantellando le agenzie che avevano il compito di effettuare i controlli riguardo la tutela delle foreste ed anzi ora chi cerca di opporsi a questo sistema di sfruttamento assurdo senza piani regolatori (in pratica senza nemmeno vantaggi economici) si sente minacciato. L'allarme ambientalista sarebbe scattato perché settecentotrentanove ettari sono stati deforestati in maggio, contro i cinquecentocinquanta del maggio 2018 che sono oltre il doppio degli ettari deforestati due anni prima. Da notare che piantare alberi e ridurre il consumo dei combustibili fossili oltre il passaggio alle energie rinnovabili è probabilmente l'unico modo per fronteggiare i cambiamenti climatici dal momento che catturare il CO2 presenterebbe più rischi che benefici.

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Ancora incendi in Canada

La direzione del vento e le condizioni meteo preoccupano la comunità di Pikangikum in Canada da quando un vasto incendio sta divorando una foresta nel nord-ovest dell'Ontario; infatti, le evacuazioni che già sono in atto dovranno continuare se il fumo spinto dal vento raggiungerà l'area causando tosse, irritazione alla gola ed anche rischi per la salute. Nella cosiddetta stagione degli incendi cominciata in Canada il primo aprile si parla di duecentotrentacinque focolai e dei quarantadue incendi ancora attivi quasi il sessantacinque percento sono stati causati dall'uomo, mentre molte squadre di pompieri cercano di fronteggiare una difficile situazione dal momento che basta un cambio di direzione e della forza di come soffia il vento per vanificare in breve tempo gli sforzi fatti per spegnere le fiamme. Nel sud dell'Alberta negli ultimi giorni la popolazione ha ricevuto degli avvisi di rimanere in casa con le finestre chiuse a causa della cappa di fumo persistente.

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Tel:   338 1809310          Data:    03/06/2019                         n:   4099      


Incendi fuori controllo nell'Alberta in Canada

Diversi incendi starebbero divorando la vegetazione di vaste zone piuttosto secche dell'Alberta in Canada ed in particolare il fronte di fuoco "Chuckegg Creek" è considerato il più pericoloso avendo bruciato oltre centosettemila ettari anche a causa del vento che alimenta le fiamme. Molte le persone evacuate e quelle che hanno ricevuto l'avviso di tenersi pronte per una rapida evacuazione, poi le colonne di fumo che si sprigionano dalle fiamme spinte a distanza dal vento rendono difficile la respirazione. Le autorità che stanno fronteggiando gli incendi con molte squadre di pompieri parlano di una serie di misure di prevenzione da adottare in questo paese ad alto rischio di focolai usando ad esempio animali erbivori che tengano pulito il territorio mangiando la vegetazione che può far propagare gli incendi. Da segnalare cambiando argomento che recentemente un forte terremoto in Perù di magnitudo otto che ha colpito un'area remota della giungla avrebbe causato una vittima e sei feriti presso Yurimaguas.

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Ipotesi di un metro o due di rialzo del livello dei mari

Le previsioni che sono state fatte nel 2013 riguardo il livello dei mari sarebbero sottostimate, non tenendo conto dei rischi reali, e dalle nuove rilevazioni si ricava che entro la fine del secolo il rialzo sarà di circa un metro e nel peggiore scenario calcolabile si potrebbe raggiungere un rialzo anche di due metri (ipotesi intorno al cinque percento con un surriscaldamento di cinque gradi Celsius) costringendo all'evacuazione di oltre centottanta milioni di persone; almeno secondo l'opinione di ricercatori che avvertono delle profonde conseguenze sull'umanità. La traiettoria dei valori di rialzo dei mari e di surriscaldamento da effetto serra è difficilmente tracciabile, ma i nuovi dati sullo spessore dei ghiacci di Antartide e Groenlandia presi da satellite mostrano un'accelerazione dello scioglimento e quindi con un drastico futuro scenario riguardo le previsioni. Da segnalare cambiando argomento che pare che la Cina continui a utilizzare illegalmente il CFC-11 che causa il buco nell'ozono dell'atmosfera.

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Subsidenza allarmante nelle Filippine

La terra sta sprofondando lentamente ed inesorabilmente a livelli allarmanti in vaste zone delle Filippine a causa soprattutto di procedure di pompaggio senza regole pianificate, effettuate da abitazioni, industrie e fattorie che risucchiamo grandi quantità di acqua dalle falde sotterranee in modo da sostenere l'economia in grande crescita di un paese sempre più popoloso. Le provincie di Pampanga e Bulacan sarebbero sprofondate fra i quattro ed i sei centimetri all'anno dal 2003 e ad esempio la situazione nella città costiera di Pariahan nel nord del paese è davvero preoccupante anche per il rialzo del livello del mare a causa dei cambiamenti climatici, poi fra gli altri rischi bisognerà tenere conto delle frequenti tempeste che sferzano le Filippine. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche uno studio canadese sull'impatto finanziario dei cambiamenti climatici in grado di affossare l'economia del paese.

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Tel:   338 1809310          Data:    20/05/2019                         n:   4087      


Molti negano il surriscaldamento climatico antropico

Nonostante i cambiamenti climatici ormai siano sotto gli occhi di tutti e le ricerche indichino chiaramente come l'uomo sia il principale responsabile ci sono molte persone nel mondo che si ostinano a non credere che siano le attività umane collegate allo sfruttamento dei combustibili fossili ad aumentare in modo incontrollabile il surriscaldamento globale. Al primo posto fra i cosiddetti negazionisti riguardo il ruolo delle attività umane ci sarebbero gli indonesiani con il diciotto percento (più un sei percento che non vede proprio nessun cambiamento), poi i sauditi con il sedici, gli statunitensi con il tredici, sudafricani undici, messicani ed egiziani dieci; almeno da quanto risulta da uno studio effettuato sulle opinioni pubbliche di ventitre paesi. La consapevolezza è il primo passo per poter produrre un cambiamento e se vi sono ancora tante presone scettiche non ci si stupisce più di tanto che le emissioni stiano ancora aumentando.

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Nuovo record di concentrazione di CO2

La soglia delle quattrocentoquindici parti per milione di concentrazione di biossido di carbonio nell'atmosfera sarebbe stata superata, da quanto risulta dai dati raccolti dall'osservatorio di Mauna Loa nelle Hawaii, un valore molto preoccupante che dimostra che nonostante gli accordi climatici di Parigi del 2015 le emissioni non siano diminuite ed anzi pare stiano aumentando passando da un due e mezzo ppm all'anno a tre ppm con effetti disastrosi sul pianeta. Prima della rivoluzione industriale il valore di biossido di carbonio era intorno ai trecento ppm e per trovare valori superiori a quelli odierni bisogna andare a tre milioni di anni fa, quando le temperature erano tre o quattro gradi Celsius più alte con l'Antartide coperta di foreste ed anche il livello degli oceani era diversi metri più alto. Le prime conseguenze saranno sulla grande barriera corallina che già è severamente danneggiata tanto che vi è un turismo anomalo ed inquinante con gente che vuole vedere questa meraviglia prima che sia troppo tardi.

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Incendi in Messico e maltempo in Italia

Alcuni incendi favoriti dalle alte temperature e dalla vegetazione piuttosto secca avrebbero divorato vaste zone di foresta in Messico, tanto che le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza in undici municipalità. Circa trecento pompieri sono impegnati a spegnere il fuoco presso la grande città di Guadalajara, ma anche nella capitale Città del Messico i cittadini hanno dovuto tenere le finestre chiuse a causa del fumo degli incendi. Per quanto riguarda l'Italia un'ondata di maltempo caratterizzata da forte vento, intense precipitazioni piovose e grandinate ha colpito soprattutto la Lombardia causando due vittime, due pescatori che cercavano rifugio sotto un albero che si è spezzato a causa del forte vento; poi vi sono stati danni e disagi con strutture scoperchiate, strade impraticabili per i torrenti d'acqua che si sono formati e zone coperte di grandine quasi fosse manto nevoso con coltivazioni danneggiate.

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Tel:   338 1809310          Data:    12/05/2019                         n:   4080      


Rifiuti di plastica inceneriti a Filadelfia

I cittadini di Philadelphia si sono ritrovati con montagne di plastica, carta e vetro da smaltire, deficit finanziario e fumi piuttosto tossici provenienti dall'inceneritore, con aria irrespirabile (presso Chester), in seguito alla decisione della Cina di non accettare più i rifiuti sporchi di residui alimentari da riciclare e quelli di questa ed altre città degli Stati Uniti sono risultati con residui di contaminazione da un quindici ad un venti percento. La Cina è stata per venticinque anni il maggior paese riciclatore di materiale plastico e carta, ma dalla primavera del 2018 le autorità hanno deciso che questa attività sia consentita solo per rifiuti praticamente ben puliti e questa decisione ha avuto anche conseguenze ecologiche e finanziarie dal momento che le navi viaggiavano all'andata cariche di prodotti cinesi ed al ritorno cariche di rifiuti, che venivano valutati economicamente secondo il tonnellaggio. Polemiche dei cittadini americani anche riguardo le normative che non prevedono limiti nella produzione di rifiuti.

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Maltempo in Italia con vento e freddo

A causa dell'ondata di maltempo che ha interessato tutta la penisola da nord a sud ci sarebbero due vittime ed un disperso, poi si parla di danni rilevanti ai raccolti agricoli soprattutto per i frutti più giovani anche a causa dello sbalzo rilevante delle temperature. In molte regioni del Nord lo scenario più che al mese di maggio rimanda i ricordi ai mesi invernali con abbondante copertura nevosa sui monti e neve anche a circa seicento metri. Molti gli alberi sradicati ad esempio nei pressi del Lago di Garda a causa di forti raffiche di vento, poi casi di strutture scoperchiate e tegole cadute in altre zone. A sud in Sicilia è capitato che un turista tedesco che non indossava il casco obbligatorio ed attrezzatura idonea è deceduto dopo essere stato scaraventato su una macchina parcheggiata mentre si accingeva a praticare kitesurf a causa di una folata di vento che lo ha trascinato verso terra invece che in direzione del mare.

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Un forte ciclone si avvicina all'India

Quasi un milione di persone sarebbero state evacuate nel nord-est dell'India a causa dell'avvicinarsi [in seguito si parla di otto vittime] del forte ciclone "Fani"; infatti, si prevede che il vortice caratterizzato da forte vento con picchi superiori a duecento chilometri orari e forti precipitazioni piovose si dirigerà dal Golfo del Bengala nell'interno del paese probabilmente in direzione della città sacra di Puri in Odhisa, poi si parla anche di alte onde sulle coste. Le autorità hanno predisposto squadre di soccorso pronte ad intervenire nelle aree a rischio avvertendo i pescatori a non prendere il mare, poi con provvedimenti di limitazione dei trasporti navali dal momento che il ciclone potrebbe essere il più distruttivo da decenni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le difficoltà riscontrate dagli agricoltori in Germania che si ritrovano con un terreno piuttosto secco a causa della siccità dell'anno scorso e costretti ad irrigare copiosamente i campi.

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Inondazioni in Mozambico e in Canada

A causa del passaggio del ciclone "Kenneth" vaste aree del Mozambico sono state inondate da fiumi d'acqua che hanno danneggiato o distrutto quasi tremilacinquecento abitazioni, si parla anche di alcune vittime mentre le autorità temendo per eventuali frane avvertono la popolazione di cercare di spostarsi in zone sicure nei distretti a rischio. Notevoli le difficoltà negli spostamenti; infatti, molte strade sono sommerse e le previsioni annunciano pioggia anche per i prossimi giorni, poi vi sono danni a ponti, scuole, strutture per la fornitura di energia elettrica e molte persone sono rimaste prive di beni basilari per la sopravvivenza. Per quanto riguarda il Canada una diga presso Montreal ha ceduto con conseguenti inondazioni di oltre settecento case costringendo all'evacuazione di migliaia di abitanti, ma non vi sarebbero feriti anche grazie all'intervento di molte squadre di soccorso, poi si teme per il livello raggiunto da diversi fiumi nel paese.

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Tel:   338 1809310          Data:    29/04/2019                         n:   4069      


Inondazioni in Sud Africa e ciclone in Mozambico

Sarebbero settanta le vittime e circa mille le persone che in Sud Africa (nel KwaZulu-Natal ed altre zone) hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni a causa di precipitazioni piovose torrenziali e successive inondazioni che hanno fatto anche crollare case e fatto cadere pali elettrici oltre ad ostacolare la circolazione stradale e reso inservibili le fognature. Particolarmente colpita la città portuale di Durban e quella costiera di Amanzimtoti, in quest'ultimo caso si parla di case scomparse sotto gli occhi dei proprietari. Per quanto riguarda il Mozambico il ciclone denominato "Kenneth" sarebbe in arrivo con allerta rossa con effetti già tangibili sulle coste ed alte onde ad appena sei settimane di distanza dal ciclone "Idai" che ha lasciato una scia di distruzione con la popolazione che ancora cerca fra difficoltà, malattie ed abusi di tornare a condizioni di normalità.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/04/2019                         n:   4067      


Forte terremoto nelle Filippine

Sarebbero sedici le vittime e decine i feriti a causa di un terremoto quantificabile di una magnitudo 6.3 che ha scosso la capitale Manila nelle Filippine con epicentro localizzato presso la città di Bodega nell'isola principale di Luzon. I media mostrano immagini di acqua che cade dalla piscina collocata all'ultimo piano di un grattacielo di Manila per effetto delle forti oscillazioni causate dal sisma e quindi del panico che ha fatto fuggire la popolazione per le strade (migliaia gli evacuati), poi si parla di vari danni e di persone intrappolate in edifici crollati mentre le squadre di soccorso stanno cercando i dispersi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo che ha colpito alcune regioni del meridione in Italia con raffiche di vento ed alte onde sulle coste causando almeno una vittima, un turista francese la cui barca a vela si è rovesciata nel mare della Sardegna.

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Eccessiva sedimentazione nei laghi in Indonesia

La deforestazione incontrollata sta favorendo l'eccessiva sedimentazione in tre grandi laghi in Indonesia nell'est Kalimantan tanto che nella stagione secca le auto e le moto possono attraversare sui fondali prosciugati. Questo fenomeno oltre che essere causato dalla deforestazione nella sezione superiore del fiume Mahakam sarebbe favorita dalla coltivazione di grandi piantagioni di palma da olio praticata in ventisei ampie aree intorno ai laghi e quando arriva la stagione delle piogge all'opposto possono verificarsi esondazioni per il grande flusso d'acqua. Si cerca poi di prevenire il deteriorarsi delle condizioni di vita di rare specie acquatiche con programmi educativi orientati alla popolazione anche evitando che i pescatori usino cianuro di potassio nella pesca; inoltre, vi sarebbero iniziative di rivitalizzazione ecologica anche per altri laghi di Sumatra, Bali e Gorontalo.

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Inondazioni nel nord-ovest del Pakistan

Sarebbero sei le vittime e ventitre i feriti a causa di precipitazioni piovose torrenziali durate per due giorni con conseguenti inondazioni nel nord-ovest del Pakistan, poi si parla di vari danni come ad esempio undici tetti di case crollati nel Khyber Pakhtunkhwa e molta pioggia anche a Peshawar. Dal quattro aprile sale a quattordici il bilancio delle vittime nel nord-ovest del paese oltre a trentatre feriti con diciotto abitazioni danneggiate (senza considerare la recente tempesta di sabbia). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che sta crescendo la preoccupazione in Italia riguardo eventuali pericoli per la salute derivanti da contaminazioni nei fiumi da Pfas, sostanze chimiche largamente utilizzate come impermeabilizzanti in processi industriali, dopo i dati rilevati nel Po e in diversi affluenti.

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Grande barriera corallina sbiancata

La condizione di salute della grande barriera corallina in Australia, per quanto riguarda la biodiversità, sta peggiorando visibilmente a causa del surriscaldamento del mare e secondo i ricercatori si è raggiunto il peggiore livello di sbiancamento dei coralli dal 2016; poi bisogna tenere presente che progressivamente viene sempre più degradato il carbonato che costituisce l'impalcatura con cui i polipi per secrezione costruiscono le conchiglie. Si stanno studiando delle soluzioni per contrastare lo sbiancamento ad esempio selezionando specie di molluschi meno sensibili all'aumento delle temperature e con pellicole protettive fluttuanti sopra i coralli anche per salvaguardare le attività di turismo e pesca che costituiscono un'importante risorsa. Da segnalare recentemente un'ondata di maltempo in Texas negli Stati Uniti con un tornado classificato EF-3 presso Franklin a Dallas con picchi di vento superiori a duecentoventi chilometri orari che ha causato decine di feriti e danni.

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Inondazioni a Rio de Janeiro in Brasile

Sarebbero tre le vittime nella città di Rio de Janeiro a causa di precipitazioni piovose torrenziali che hanno trasformato alcune strade in fiumi impetuosi tanto da sradicare degli alberi, mentre i soccorritori sono riusciti a salvare molte persone intrappolate in bus ed auto; poi si parla di un disperso e di danni alle infrastrutture oltre a interruzioni nell'erogazione dell'energia elettrica. Spesso le favelas in questa metropoli sono costruite in zone soggette ad essere inondate ed in febbraio già c'erano state sei vittime sempre per forti piogge. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che uno studio avrebbe evidenziato come la plastica che rimane visibile sulla superficie dei mari sia solo una piccola parte di un'enorme quantità che finisce degradata sui fondali e quindi dell'importanza di cercare di rimuovere tutti i residui di plastica dalle coste.

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Anfibi minacciati da una pandemia globale

Gli anfibi utilizzano la pelle per respirare e regolare l'umidità corporea ma rischiano di ammalarsi gravemente a causa di una pandemia globale causata da un fungo che attacca la pelle di rane ed altri anfibi che sarebbe diventato più pericoloso a causa di una mutazione genetica. Questa micosi ha effetti devastanti essendo molto contagiosa e si parla di sparizione di novanta specie nel globo in solo cinque anni e con impatto significativo su oltre cinquecento, considerando il ruolo degli anfibi nel mantenere in equilibrio l'ecosistema mangiando ad esempio anche molte zanzare (responsabili di varie malattie nell'uomo), ed alcuni denunciano la mancanza di sorveglianza negli aeroporti dal momento che si consente il trasporto aereo in tutto il globo di molte specie animali selvatiche ed ora il fungo è molto diffuso in Sud America ed Australia nonostante la micosi sia iniziata in Asia.

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Unità a biogas in Kenya contro la deforestazione

In Kenya il problema legato alla deforestazione dovuto alla richiesta di legname per cucinare starebbe causando notevoli danni naturalistici e si cerca di cambiare le abitudini della popolazione, specialmente degli allevatori, promuovendo nel paese un progetto per la costruzione di piccole e semplici unità a biogas che bruciano scarto e letame di mucca consentendo una cottura più veloce con meno fumo, quindi anche più facile e con meno rischi per la salute di chi cucina, poi i fanghi che risultano come scarto della combustione possono essere utilizzati come concime. Ottocento unità a biogas sono state costruite sin dal 2001 nella contea di Kiambu e si spera di raggiungere il numero di duemila unità per la fine del 2022. Quello della deforestazione per ottenere legname da ardere è una problematica globale e ad esempio in Indonesia molti accusano fra le cause dell'aggravamento dei danni da recenti inondazioni proprio la deforestazione, anche dovuta alla coltivazione della palma da olio.

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Inondazioni per piogge torrenziali in Iran

Sarebbero almeno cinque le vittime nell'ovest della provincia del Lorestan in Iran per improvvise inondazioni causate da precipitazioni piovose torrenziali con danni anche alle infrastrutture oltre a edifici residenziali, ponti e strade; si parla poi di molte evacuazioni nelle aree colpite dalle inondazioni. Le autorità avevano provveduto a diramare lo stato di emergenza sempre a causa delle forti piogge ad esempio per il nord del Khuzestan considerando che nelle settimane precedenti si contavano quarantaquattro vittime e duecentocinquantasei feriti per inondazioni e frane nel paese. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i numerosi incendi in provincia di Biella che stanno divorando la vegetazione in Piemonte a causa della siccità prolungata che ha reso molto secco il sottobosco, ma le previsioni annunciano finalmente l'arrivo di precipitazioni piovose.

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Siccità in Germania e nel nord dell'Italia

Le autorità tedesche hanno dichiarato un problema di dimensioni nazionali la siccità del 2018 con conseguenze che si estendono alla nuova stagione agricola, quindi è stato approntato una specie di allarme siccità in aiuto agli agricoltori. L'umidità del terreno dipende anche dalle precipitazioni invernali che a causa dei cambiamenti climatici sono sempre più scarse costringendo a dotarsi di sistemi idrici di stoccaggio e canalizzazione dell'acqua, che hanno un alto costo, mentre i prodotti agricoli in un mercato globalizzato hanno sempre minore valore. Per quanto riguarda il nord dell'Italia ci si aspetta una stagione molto difficile dal momento che i canali sono in secca ed il livello di fiumi e laghi è molto basso, poi forse anche a causa della siccità del sottobosco degli incendi hanno divorato molti ettari di vegetazione in Piemonte e nel ponente ligure presso Cogoleto.

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Fumo a Houston per incendio in petrolchimico

L'aria ha un cattivo odore a Houston in Texas a causa di un incendio che sta interessando da tre giorni alcune grandi cisterne di un impianto petrolchimico, situato a circa trentadue chilometri ad est della città, da cui fuoriesce denso fumo nero ed alte fiammate. Tutto ha un sapore sgradevole e si parla anche di difficoltà di respirazione, di minaccia ambientale considerando anche che l'attuale amministrazione americana ha reso meno efficace la normativa che regola gli interventi da attuare in caso di disastro ambientale. Pare poi che i pompieri che stavano spegnendo gli incendi non siano riusciti a pompare abbastanza acqua per cali di pressione nelle manichette. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che nel sud-est dell'Africa oltre due milioni e mezzo di persone siano state interessate recentemente da un forte ciclone e quindi in seria difficoltà.

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Difficoltà nel sud-est dell'Africa per inondazioni

Una scia di devastazione è rimasta dopo il passaggio del ciclone tropicale "Idai" che ha colpito Mozambico, Malawi e Zimbabwe e si parla di crisi umanitaria; inoltre, si sarebbe aggravato il bilancio delle vittime (centosettantaquattro e centinaia di dispersi) a causa delle precipitazioni piovose torrenziali e successive inondazioni che hanno fatto crollare case e ponti, interrotto comunicazioni e forniture energetiche. Fra le situazioni più difficili si segnala ad esempio oltre mezzo milione di persone rimaste isolate nella città portuale di Beira in Mozambico, poi duramente colpita dalla tempesta la regione montagnosa di Chimanimani in Zimbabwe a trecentocinquanta chilometri a sud-est della capitale Harare. Le squadre di soccorso cercano di portare aiuti a circa un milione e mezzo di persone interessate dal ciclone, paragonabile come forza distruttiva ad un uragano di categoria quattro.

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Chiazza di idrocarburi minaccia le coste francesi

Quattro navi francesi cercano di arginare le due grandi chiazze di idrocarburi che sono fuoriuscite da una nave cargo-traghetto italiana a circa trecento chilometri ad ovest della città La Rochelle e destinate a raggiungere le coste della Nuova Aquitania. Si parla di un incendio a bordo durante la rotta fra Amburgo in Germania e Casablanca in Marocco che ha anche danneggiato molti container di cui circa quaranta sono finiti in mare con il loro carico di sostanze spesso inquinanti, poi sono caduti dalla nave circa duemila veicoli e le autorità dicono che è come se si fosse verificato un grande incidente automobilistico, ma in modo figurato nel fondale marino e quindi con potenziale minaccia ambientale per pesci e plankton in un'area molto ricca di biodiversità a causa delle centinaia di tonnellate di sostanze chimiche e tossiche presenti sommando tutti i veicoli.

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Aria irrespirabile ed inquinata in Corea del Sud

Una cappa persistente ad alta concentrazione di inquinanti persiste da giorni in vaste aree della Corea del Sud tanto che le autorità parlano di una specie di disastro sociale ed hanno stanziato dei fondi per fronteggiare il problema che spesso costringe la popolazione ad andare in giro con mascherine dal momento che l'aria è quasi irrespirabile. Fra le cause principali responsabili delle elevate emissioni sono state individuate le centrali alimentate a carbone ed i veicoli; infatti, in questo ultimo caso si cerca di promuovere l'alimentazione a gas, poi le aule scolastiche dovranno dotarsi di un purificatore d'aria. Recentemente è stato anche chiesto aiuto alla Cina per fornire la (discutibile) tecnologia che consente di facilitare la pioggia in caso di copertura nebulosa. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il crescente inquinamento globale delle riserve idriche e di quelle di falda.

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Tel:   338 1809310          Data:    14/03/2019                         n:   4030      


Indagine in Canada su chiazza idrocarburi in mare

Dopo aver constatato le reali dimensioni della chiazza di idrocarburi che si estende per chilometri al largo delle coste di Labrador e Terranova dovuta ad una perdita stimata in duecentocinquantamila litri (fra petrolio, acqua e gas) da un impianto di estrazione petrolifero ancora in novembre le autorità canadesi si sarebbero dichiarate stupite dai dati relativi all'incidente dichiarati sulla pagina web online della compagnia petrolifera che tendono a minimizzare quello che in realtà è un disastro ambientale fra i più gravi mai accaduti. La chiazza di idrocarburi si estende per circa ventuno chilometri per otto in mare a trecentocinquanta chilometri in una vasta area ad est della città di S. John, ma la mappa del luogo dove si è verificato il grave incidente probabilmente causato dal giunto difettoso di una conduttura a quanto pare non è stata proprio fornita.

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Effetti negativi delle ondate di calore marine

Come le ondate di calore sulla terra distruggono raccolti, danneggiano le foreste e la popolazione animale allo stesso modo le ondate di calore marine possono devastare l'ecosistema degli oceani con un effetto a largo raggio sugli organismi marini. Gli oceani per effetto delle emissioni umane derivanti dall'uso dei combustibili fossili stanno diventando sempre più caldi con una maggiore frequenza di ondate di calore marine che alterano la struttura ed il funzionamento dell'ecosistema con conseguenze e ramificazioni anche sulle società. Ad esempio foche e balene stanno cambiando le loro abitudini alimentari a causa dei cambiamenti climatici che sconvolgono il loro habitat ed alcuni affermano che l'Artico è la sirena di allarme riguardo la devastazione dell'ecosistema con molte specie che non riescono ad adattarsi a variazioni troppo rapide.

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Tornado in Alabama negli Stati Uniti

Sarebbero almeno ventitre le vittime nel sud-est dell'Alabama a causa di un tornado che nel suo percorso ha sradicato alberi, travolto moduli abitativi, danneggiato edifici, fatto cadere tralicci e strutture di metallo sulle strade ostacolando con detriti il traffico stradale; si parla di due bambini fra le vittime mentre i soccorritori sono ancora all'opera e le previsioni annunciano allarme meteo anche per Georgia, Carolina del Sud e Florida. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la scarsità di acqua potabile in Venezuela anche per la cattiva gestione della rete idrica ed i danni a tutto il settore agricolo in Italia causati dalla primavera anticipata cominciata in febbraio a causa di anomale temperature molto superiori alle medie con sconvolgimento dei ritmi naturali.

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Meno stratocumuli se aumenta il CO2

Le nubi di stratocumuli coprono circa il venti percento degli oceani subtropicali riflettendo i raggi solari ed evitando in questo modo l'eccessivo surriscaldamento climatico ed anomale ondate di calore; ma secondo l'opinione di ricercatori americani potrebbero dissolversi se la concentrazione di biossido di carbonio dovesse continuare ad aumentare fino a triplicare, rispetto ai valori attuali mantenendo inalterato il ritmo di crescita delle emissioni. Si ipotizza che in futuro la temperatura del pianeta potrebbe aumentare anche di otto gradi Celsius che si andrebbero a sommare al surriscaldamento provocato dalle attività umane e conseguente rapida fusione delle calotte polari con rialzo dei mari di molti metri. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo in vaste aree del nord-est degli Stati Uniti con gelide raffiche di vento con picchi tipo uragano.

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Ondata di maltempo al centro-sud Italia

Sarebbero cinque le vittime e decine i feriti a causa dell'ondata di maltempo caratterizzata da raffiche di vento e brusco calo delle temperature (particolarmente colpito il Lazio), centinaia gli alberi caduti; poi si parla di cartelloni pubblicitari crollati, una nave cargo arenata presso il porto di Bari e una collisione fra due traghetti nel porto di Ischia. Diversi i disagi per la popolazione a causa del vento forte che ha costretto ad esempio alla chiusura dei parchi a Roma; inoltre, non sono mancate le precipitazioni nevose anche a bassa quota e in zone inusuali come quella di Alberobello in Puglia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la tendenza promossa da organizzazioni internazionali alimentari a promuovere un'agricoltura di tipo urbano ed orti di condivisione che potrebbe anche essere utile a contrastare i cambiamenti climatici ed evitare lunghi viaggi per i vegetali raccolti.

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Fiumi in secca nel sud dell'Australia

La prolungata siccità e le ondate di calore che stanno caratterizzando la stagione estiva nel sud dell'Australia hanno fatto abbassare moltissimo il livello dei fiumi e in particolare preoccupa la portata del vasto sistema idrico costituito dai fiumi Murray e Darling che consentono la sopravvivenza di molte comunità. Una moria di milioni di pesci nel fiume Darling dimostra la scarsa ossigenazione dell'acqua e la possibilità della presenza di alghe tossiche; inoltre, le autorità sostengono che le regioni del Queensland e Nuovo Galles del sud stanno sfruttando troppo il fiume a scopi agricoli e la situazione continua a peggiorare, poi anche se si tentasse di rilasciare acqua nel sistema idrico aprendo le dighe non si otterrebbero molti risultati dal momento che servono significative precipitazioni piovose. Alcuni attivisti ambientali denunciano anche allacci idrici abusivi per l'agricoltura intensiva e grandi cotonifici.

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Ghiacci che si ritirano scoprono nuovi vulcani

La rapida fusione dei ghiacci ha portato alla scoperta di formazioni rocciose mai viste prima e fra queste nuovi vulcani di cui nemmeno si sospettava l'esistenza, almeno secondo le dichiarazioni di ricercatori canadesi riguardo i cambiamenti climatici in British Columbia, poi man mano che i ghiacci si ritirano potrebbe aumentare fino ad otto volte l'attività vulcanica e diminuendo il peso della massa ghiacciata sulla crosta terrestre varia di conseguenza il tipo di movimento del magma attraverso di essa. Bisognerebbe anche comprendere come il fenomeno che porta alla crescita e successivo ritirarsi della massa ghiacciata può causare delle eruzioni vulcaniche e in Canada sarebbe più evidente che in altre parti del globo, tanto che in British Columbia si possono vedere fumarole attive come accade ad esempio sul monte Meager, ma in genere non vi sarebbe un pericolo immediato.

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Maltempo e neve alle Hawaii

Una perturbazione caratterizzata da bufere di neve avrebbe colpito le isole Hawaii causando la caduta di alberi, interruzioni nella fornitura di energia elettrica e danni ai tetti a causa del peso della neve, poi pare che la tempesta abbia rotto delle gabbie di uccelli nello zoo di Honolulu facendoli scappare, mentre appare insolito il panorama delle isole con le famose scure formazioni vulcaniche di aspetto cilindrico e geometrico coperte di neve come accade presso Polipoli. I meteorologi sostengono che variazioni nelle correnti fredde a getto polari stanno facendo alzare le temperature in Alaska causando insolito maltempo alle Hawaii. Freddo anche sulla costa ad est di Canada e Stati Uniti; inoltre, si parla di diverse persone ricoverate a causa di un video, diventato virale, che mostra pericolosi gesti con il contenuto di pentole di acqua bollente gettate in aria che diventa istantaneamente neve.

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Ondata di freddo intenso in Giappone

Una perturbazione caratterizzata da temperature molto basse sta attraversando il Giappone, facendo toccare anche oltre meno ventiquattro gradi Celsius in alcune regioni, che sarebbe il record più basso da quando si è cominciato a registrare questi dati meteorologici nel 1957, mentre nella città di Oketo la colonnina di mercurio è scesa sotto meno ventidue e ci sono stati problemi con la circolazione stradale ad Hokkaido ed in genere nel paese (alle prese tra l'altro anche con un'insidiosa epidemia di febbre suina). Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un piccolo pesce tropicale avrebbe superato il test di riconoscimento allo specchio in un test effettuato nell'acquario di Osaka aggiungendo una striscia colorata che l'animale ha cercato di togliere dopo averla individuata allo specchio, comportamento che pone degli interrogativi riguardo lo sviluppo delle abilità cognitive e di consapevolezza.

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Comunità costiere preparate a spostare i servizi

Con il rialzo dei livelli dei mari a ritmi sempre più veloci è opportuno che le comunità costiere si preparino a mettere in sicurezza i servizi considerati critici e quindi spostare più in alto le infrastrutture che assicurano acqua, energia e gestione dei rifiuti; almeno secondo l'opinione di alcuni analisti canadesi che portano l'esempio della città di Saint John (Terranova - Newfoundland) dove le autorità hanno fatto una richiesta di finanziamenti, che fanno parte degli stanziamenti per contrastare i cambiamenti climatici globali, per poter procedere a questi spostamenti strutturali dal momento che nella primavera del 2018 si sono verificate inondazioni dal mare che hanno raggiunto livelli da record storico con alte onde che hanno danneggiato gli impianti energetici e di trattamento dei rifiuti oltre ai muri di protezione e contenimento dalle mareggiate dell'Oceano Atlantico.

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Gelo artico in ampie aree degli Stati Uniti

Sarebbero almeno ventuno le vittime nel Midwest degli Stati Uniti a causa dell'ondata di freddo polare con temperature proibitive da record negativi e venti gelidi che hanno costretto le autorità a sconsigliare di uscire di casa mentre tutto è bloccato dal ghiaccio come ad esempio accade a Chicago (dove ci si aspetta un rimbalzo delle temperature nei prossimi giorni anche di cinquanta gradi); migliore la situazione nello stato di New York ma sempre con temperature che toccano i meno venti gradi Celsius e quindi forti disagi per la popolazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che a Bruxelles in Belgio decine di migliaia di bambini [sotto l'influenza e la regia dei social network] non sono andati a scuola ed hanno protestato contro i cambiamenti climatici, poi ci sono state manifestazioni di giovani anche in Germania e Svizzera.

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Ondata di gelo e neve nel Nord America

Un vortice polare caratterizzato da vento gelido starebbe facendo abbassare moltissimo le temperature nel Midwest dell'America dal Dakota al Maine ed altre vaste aree tanto da far registrare ad esempio meno ventinove gradi Celsius a Minneapolis; poi dei rifugi sono stati allestiti pe la popolazione, centinaia di scuole sono state chiuse e migliaia di voli cancellati. Spostando l'attenzione al Canada si parla di intense precipitazioni nevose con la capitale Ottawa coperta da uno spesso manto di oltre novanta centimetri che sta mettendo in difficoltà i cittadini. Sempre in Canada i ricercatori avrebbero calcolato che le emissioni di biossido di carbonio causate da incendi boschivi sia nel 2017 che nel 2018 sono state tre volte maggiori di tutte le altre emissioni di CO2 sommate nel 2016 e quindi è necessario intervenire per evitare che si ripetano questi incendi devastanti.

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Tornado sferza l'Avana a Cuba

Sarebbero tre le vittime e centosettantadue i feriti a causa di un tornado che ha colpito l'ovest di Cuba con venti ad oltre cento chilometri orari ed in particolare la capitale l'Avana dove si sono verificati dei crolli, con vari danni, macerie sparse sulle strade, macchine danneggiate ed anche rovesciate; inoltre, vaste aree della città sono senza elettricità e gli ospedali non riescono a soddisfare tutte le richieste mentre squadre di soccorso cercano di portare aiuti e ripristinare la fornitura di energia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che il 2018 è stato classificato al quarto posto fra le annate più calde in assoluto, ma al primo posto riguardo il surriscaldamento dell'acqua e l'acidificazione degli oceani con conseguenze sia sulla temperatura dell'aria che sull'umidità e quindi tempeste più forti e precipitazioni piovose più intense.

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Collassa una diga presso una miniera in Brasile

Parte della città di Brumadinho in Brasile è stata evacuata in seguito al crollo di una grande diga situata presso una miniera di ferro nello stato del Minas Gerais, si parla di almeno trentaquattro vittime e circa trecento dispersi mentre i soccorritori cercano di portare aiuto muovendosi su strade coperte da uno spesso strato di fango che spesso impedisce il passaggio dei mezzi costringendo all'utilizzo di elicotteri. Le case sono state inondate da un fiume di acqua e fango portando alla memoria il crollo di un'altra diga nel 2015 presso Mariana sempre nel Minas Gerais considerato il peggior disastro ecologico del paese. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore che sta interessando ampie zone dell'Australia con oltre quarantasei gradi Celsius ad Adelaide e nel nord-ovest del Queensland il caldo torrido persiste da decine di giorni.

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Ondata di gelo su Canada e nordest U.S.A.

Una tempesta caratterizzata da forti precipitazioni nevose e vento gelido sta sferzando il Canada facendo crollare le temperature in molte zone soprattutto ad est del paese al di sotto dei meno venti gradi Celsius e a volte per effetto del vento anche meno trenta come ad esempio a Toronto, si parla di strade ghiacciate con veicoli che slittano, volo aerei cancellati, interruzioni nella fornitura di energia elettrica. Bisogna risalire al 1920 per trovare una tempesta con caratteristiche simili secondo i meteorologi che avvertono la popolazione di evitare gli spostamenti; inoltre, Ottawa risulterebbe la più fredda capitale al mondo. Per quanto riguarda gli Stati Uniti la situazione è simile nelle aree ai confini con il Canada, poi a Boston circa cinquemila voli aerei sono stati cancellati e ci sono avvisi per bufere di neve in quindici stati ed in particolare nel Maine e nel Missouri.

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Jakarta in Indonesia affonda

La metropoli di Jakarta che conta circa trentadue milioni di abitanti starebbe affondando ad un ritmo di oltre venticinque centimetri l'anno sia a causa del rialzo del mare a causa dei cambiamenti climatici che per l'azione nel sottosuolo di pompe illegali di utenti che non dispongono di acqua potabile e le autorità cercano di trovare una soluzione per questo serio problema. Nel frattempo in Indonesia gli operatori turistici si lamentano per il calo degli arrivi; infatti, i disastri naturali che si sono susseguiti dal 2010 al 2018 oltre alla perdita in vite umane hanno danneggiato l'economia turistica e quindi bisognerebbe agire per tutelarla. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il timore manifestato da alcuni riguardo la biodiversità del muro sul Messico fortemente voluto con un prolungato "shutdown" dall'amministrazione americana.

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Variazioni del nord magnetico

Le fluttuazioni del campo magnetico che determinano anche l'orientamento di strumenti di puntamento come ad esempio le bussole analogiche ed elettroniche subirebbero delle variazioni superiori alle previsioni fatte in precedenza, almeno secondo ricercatori americani che sostengono che l'errore degli strumenti potrebbe andare oltre i limiti accettabili (a causa della prolungata chiusura amministrativa o "shutdown" lo studio non è ancora disponibile). Si ipotizza che dipenda da cambiamenti nelle correnti che fanno scorrere nel nucleo della Terra il ferro liquido forse anche con relazioni con il surriscaldamento climatico del pianeta, ma rimane comunque abbastanza un mistero. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il caos causato da intense precipitazioni nevose su alcune strade in Germania ed in Austria con forti disagi.

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Tempesta su campo di siriani in Libano

Migliaia di rifugiati siriani che vivono in condizioni precarie in campi allestiti con strutture provvisorie in Libano sarebbero stati investiti da una tempesta caratterizza da forti precipitazioni piovose e neve lasciandoli spesso senza cibo o anche privi di tutto, come accaduto nella regione montagnosa dell'Arsal dove le fragili coperture utilizzate come tetti sono crollate sotto il peso della neve. In Libano è frequente che si verifichino tempeste di neve, ma questa chiamata "Norma" è particolarmente severa con strade bloccate e difficoltà negli spostamenti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali che a livello globale le temperature medie pongono il 2018 al quarto posto fra i più caldi di sempre, ma ad esempio in Europa alcuni paesi hanno monitorato un surriscaldamento anomalo oltre un grado e mezzo Celsius di media.

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Gran freddo in Grecia e molta neve in Austria

Sarebbero tre le vittime in Grecia a causa di una tempesta che ha investito le loro auto, poi si parla anche di forti nevicate sempre dovute all'ondata di freddo gelido di provenienza artica che sta investendo un po' a macchia di leopardo l'Europa che ha fatto toccare una temperatura di meno diciannove gradi Celsius nella città di Florina nel nord del paese. Per quanto riguarda l'Austria forti nevicate hanno bloccato molte strade, fatto cadere linee elettriche lasciando migliaia di utenze senza fornitura di energia, causato incidenti automobilistici con feriti oltre a code sulle autostrade e difficoltà nella circolazione mentre le previsioni meteo annunciano altre intense precipitazioni. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari una forte nevicata a Hokkaido nel nord del Giappone con circa duemila passeggeri bloccati all'aeroporto.

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Gelo al Sud Italia e tempesta in Thailandia

Prosegue l'ondata di gelo sull'Italia soprattutto al Sud con correnti fredde e forte vento che fanno percepire una temperatura più bassa di quella reale che in molte zone è abbondantemente sotto zero (considerando che la popolazione nel meridione in genere non è abituata ed attrezzata ad affrontare condizioni di tempo molto rigido) e in altre continua a nevicare con disagi per la circolazione come ad esempio accaduto in Abruzzo dove le lastre di ghiaccio hanno bloccato gli automezzi pesanti; inoltre, ci sarebbe allerta meteo per alcune regioni. Per quanto riguarda la Thailandia la forte tempesta tropicale "Pabuk" caratterizzata da forti precipitazioni piovose si sta avvicinando al paese e si prevede che colpirà note mete turistiche e migliaia di persone sono già fuggite da molte località, poi si parla di evacuazioni da sedici province e quindi forse ottantamila persone.

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Ondata di freddo sull'Italia

A causa di un fronte di aria fredda proveniente dall'artico le temperature in Italia stanno scendendo sotto i valori del periodo e ci si aspetta un ulteriore calo con venti gelidi che faranno percepire un disagio maggiore e neve a bassa quota anche al Sud. Preoccupazione in Abruzzo regione ora interessata da scosse telluriche con epicentro a Collelungo presso l'Aquila a causa di eventuali precipitazioni nevose che potrebbero ostacolare la circolazione anche se quasi tutti i turisti in lunghe colonne di auto hanno già lasciato i luoghi di villeggiatura. Di solito in questo periodo queste ondate di gelo artico (probabilmente provocate dallo scioglimento dei ghiacci che influenzano le correnti a getto che confinano il freddo in zone polari) interessano l'America che questa volta in controtendenza gode di un clima mite mentre in Europa le temperature sono abbastanza rigide.

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Rischio di un nuovo tsunami in Indonesia

Le autorità avrebbero avvertito che un cratere prodotto dal vulcano Krakatoa (Anak) potrebbe collassare generando alte onde di tsunami e quindi la popolazione deve rimanere lontana dalle coste ed è stato alzato il livello di rischio mentre in altre zone dell'Indonesia la terra trema. Ventiduemila le persone evacuate dalle coste dello stretto della Sonda che vivono in condizioni molto difficili, poi alcuni lamentano che hanno avuto poco aiuto ed informazioni utili per fronteggiare il disastro (circa quattrocentotrenta le vittime, millecinquecento i feriti e centosessanta i dispersi). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in India i soccorritori a causa di forti precipitazioni piovose, dopo vari tentativi, non sono riusciti a salvare dei ragazzini intrappolati in una miniera illegale allagata.

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Difficoltà in Indonesia dopo lo tsunami

La situazione sulle coste nello stretto della Sonda colpite nei giorni scorsi da uno tsunami è difficile anche sotto il punto di vista sanitario per circa undicimila persone sfollate mentre è aumentato ad oltre quattrocentoventi il bilancio delle vittime, poi continuano le polemiche riguardo la mancata manutenzione dei sistemi di allarme collegati a boe che non funzionano da anni considerando che potrebbero arrivare altre alte onde di tsunami a causa dell'intensa attività del vulcano Krakatoa. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo si tematiche naturalistiche che un terremoto di magnitudo 4.8 ha lesionato alcune abitazioni presso Catania causando quattro feriti, danni e disagi, mentre continuano a scorrere le colate laviche dalle pendici dell'Etna vicino alla città ed anche lo Stromboli nelle isole Eolie mostra evidenti segni di attività.

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Tsunami nello stretto fra Java e Sumatra

Sarebbero almeno duecentoventi le vittime, venti i dispersi ed ottocento i feriti a causa di uno tsunami che ha colpito con alte onde le coste nello stretto di Sonda fra Java e Sumatra danneggiando in modo serio centinaia di abitazioni, bloccando le strade con detriti vari, rovesciato le auto e sradicato alberi; inoltre, le autorità hanno avvisato per cautela di stare lontano dalle spiagge fino al 25 dicembre per il rischio eventuale di essere travolti dalle onde. Si ipotizza che una recente eruzione del vulcano Krakatoa (con colonna di fumo alta circa cinquecento metri, senza terremoto) abbia provocato una frana sotterranea con conseguenti alte onde che hanno anche subito l'attrazione della luna piena peggiorando gli effetti distruttivi sulle coste, ma la scossa tellurica non è stata significativa e quindi non ci si aspettava che potesse provocare uno tsunami.

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Inazione climatica europea

Sono molte le lamentele di inazione riguardo le misure da adottare per diminuire le emissioni inquinanti avanzate nei confronti dei paesi europei, ultimamente nei confronti della Francia lontana dai propositi annunciati mentre in precedenza erano state analizzate le proposte di tagli fatte dalla Germania entro il 2020 che sono evidentemente ormai irrealizzabili, tanto che anche il progetto europeo di raggiungere le emissioni zero entro il 2050 rischia di rimanere sulla carta. Solo se la comunità internazionale unirà gli sforzi sarà possibile applicare effettivamente le regole di protezione ambientale ratificate nella conferenza COP24 in Polonia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la nuova ondata di freddo e neve, anche a bassa quota, prevista per l'Italia soprattutto nelle regioni settentrionali.

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Polemiche dopo gli accordi climatici

L'accordo climatico poco ambizioso raggiunto faticosamente in Polonia continua a far discutere gli ambientalisti soprattutto riguardo le posizioni manifestamente sfavorevoli al taglio delle emissioni di grandi inquinatori come Stati Uniti, Russia, Kuwait ed Emirati Arabi, poi la Cina che sembrerebbe in linea con gli accordi ha un'economia troppo dipendente dal carbone ed esporta in modo aggressivo le sue tecnologie sostenibili nel mondo mentre ad esempio in Vietnam installa grandi impianti alimentati a lignite, in pratica con un atteggiamento solo opportunistico. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo si tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo, neve e freddo che sta attraversando l'Italia con temperature quasi sotto i dieci gradi Celsius in Umbria in zone dove i terremotati vivono ancora in moduli abitativi provvisori.

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Proteste climatiche da un miliardo di persone

Un gruppo di quarantotto paesi che rappresentano oltre un miliardo di individui nel globo che rischiano l'estinzione hanno avanzato critiche contro chi è responsabile delle emissioni inquinanti alla conferenza COP24 che si sta tenendo a Katowice in Polonia denunciando anche l'ambiguità delle proposte presentate con ad esempio la Polonia che vuole aumentare la quota di energia ricavata da fonti rinnovabili senza diminuire quella ricavata dalla lignite, considerata strategica, e del resto la stessa conferenza sul clima è in gran parte sostenuta dai proprietari delle miniere di carbone del paese; poi paesi come Stati Uniti, Australia, Brasile, Indonesia, Russia ed Emirati Arabi hanno fatto pochi progressi nel limitare le emissioni inquinanti ed in certi caso facendo passi indietro. Da segnalare cambiando argomento che in Giappone i pescatori per colpa dei cambiamenti climatici stanno pescando un gran numero di specie ibride.

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Termine permafrost non più adatto

Come suggerisce il nome permafrost indica il terreno che rimane sempre ghiacciato in regioni del pianeta dove le temperature sono molto basse tutto l'anno, ma a causa del surriscaldamento climatico si sta sciogliendo a velocità definite sorprendenti mettendo a rischio la stabilità delle fondamenta di tutti gli edifici comprese le strutture petrolifere e quelle di gas. In Russia circa il sessantacinque percento del territorio è coperto dal permafrost e solo tagliando drasticamente le emissioni di gas ad effetto serra sarà possibile cercare di limitarne la fusione che già ora minaccia città come Yakustk in Siberia dove molti edifici rischiano di crollare o diventare inagibili ed è stato approvato un provvedimento che auspica alla protezione del permafrost in modo da poter intervenire sul piano nazionale monitorando la situazione.

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Scoraggiamento climatico globale

In sette anni le emissioni ad effetto serra sono aumentate in modo significativo; inoltre, si calcola che nel 2018 si passerà ad oltre trentasette tonnellate di biossido di carbonio immesse nell'atmosfera rispetto alle oltre trentasei del 2017. Questi dati scoraggianti per i ricercatori mettono a rischio il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal protocollo climatico di Parigi riguardo il taglio delle emissioni inquinanti, poi ogni anno di ritardo nell'azione significa rendere molto più difficile ogni sforzo per salvare il pianeta. In pratica ogni anno che passa le emissioni continuano ad aumentare e quelle di biossido di carbonio sarebbero aumentate del cinquantacinque percento negli ultimi venti anni, considerando che l'uso di carbone (il più inquinante in assoluto), automobili ed aerei nel mondo è aumentato.

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Cambiamento climatico minaccia per l'umanità

La conferenza sul clima COP24 è iniziata a Katowice in Polonia con dichiarazioni allarmanti; infatti, ormai è chiaro come i cambiamenti climatici siano una minaccia per il genere umano e sia indispensabile agire urgentemente triplicando gli sforzi per fare applicare le misure opportune per tagliare le emissioni inquinanti ai centonovantacinque paesi che hanno aderito agli accordi di Parigi sul clima, che prevedono anche aiuti alle nazioni più povere colpite da eventi climatici estremi. Lo sforzo dovrebbe essere globale dal momento che con un solo grado Celsius di aumento delle temperature medie il clima del pianeta è diventato instabile, ma gli Stati Uniti nonostante siano storicamente i più responsabili riguardo le emissioni non vogliono fare nulla per ridurle e il Brasile sembrerebbe orientato sulla stessa strada ostile all'ambiente presa dall'amministrazione americana.

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Danni da mareggiate alle coste italiane

Alte onde si sono abbattute sulle coste specialmente al Sud causando seri danni, particolarmente colpite le rinomate spiagge di Metaponto che già da anni sono state erose dalle mareggiate ed ora si sono ulteriormente ridotte o quasi scomparse nonostante le strutture di protezione, mareggiate anche presso il porto di Maratea; poi ci sono state delle inondazioni in Puglia e in Calabria con campi coltivati allagati, strade inagibili e disagi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il caso della piccola isola di Tangier ubicata nella baia di Chesapeake a circa centoquaranta chilometri da Washington D.C. in America i cui abitanti non credono ai cambiamenti climatici nonostante il mare minaccia di sommergerli e la sua vulnerabilità sia giudicata evidente tanto che molti chiedono che sia costruito un alto muro di protezione.

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Terremoto in Iran in zona già colpita

Sarebbero oltre cinquecento i feriti a causa di un terremoto di magnitudo 6.3 localizzato a circa dieci chilometri di profondità che ha colpito l'Iran in un'area presso Sarpol-e Zahab nella provincia di Kermanshah ai confini con l'Iraq già colpita da un forte sisma l'anno scorso (oltre seicento le vittime) dove alcuni abitanti sono ancora senza casa o è rimasta inagibile. La scossa ha danneggiato alcune strade e ha fatto cadere molti pali per la fornitura di energia elettrica considerando che la notte le temperature scendono a circa otto gradi Celsius. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di mal tempo che ha investito alcune regioni nel centro-sud dell'Italia con trombe d'aria e precipitazioni piovose torrenziali, si parla di un disperso, alcuni feriti; poi anche danni ad edifici e attività commerciali soprattutto a Crotone in Calabria.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/11/2018                         n:   3937      


Difficile riduzione delle emissioni inquinanti

Dopo il comunicato fatto da agenzie internazionali della necessità di diminuire le emissioni inquinanti per evitare effetti catastrofici sul pianeta, vista anche la tendenza ad un continuo peggioramento della situazione, risulta evidente che questo obiettivo sia molto difficile da raggiungere se ad esempio funzionari che dovrebbero tutelare l'ambiente sono stati accusati di fare troppi viaggi aerei invece di scegliere il treno per i propri spostamenti; infatti, gli aerei oltre ad avere alte emissioni di biossido di carbonio (circa quattrocentoquarantotto chilogrammi contro i quattordici del treno per percorrere mille chilometri) favoriscono la formazione nel cielo di nuvole aggregate di inquinanti a potenziale effetto serra. Alcuni dicono che bisognerebbe informare la popolazione di come i comportamenti individuali possano avere effetto sui cambiamenti climatici; quindi privilegiare i mezzi di trasporto meno inquinanti, poi sarebbe necessario trovare soluzioni per cercare di migliorare l'efficienza dei trasporti anche con una pianificazione più oculata.

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Un tifone sferza il Vietnam

Sarebbero quattordici le vittime travolte da frane e inondazioni a causa del tifone chiamato "Toraji" che ha sferzato il Vietnam centrale ed in particolare la città di Nha Trang; poi si parla di due dispersi, diversi feriti, dodici case distrutte e danni ad infrastrutture, mentre molte aree rimangono ancora inondate comprese le strade dell'aeroporto locale. Nel 2017 i tifoni hanno causato oltre trecentottanta vittime in Vietnam, danneggiato oltre seicentomila case e causato pesanti perdite economiche. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che uno studio effettuato nelle in Germania ancora nelle sue fasi iniziali avrebbe riscontrato come le piante, ad esempio gli alberi di tasso, riducano la forza e la pressione delle onde d'aria causate da esplosioni indebolendola del quarantacinque percento mentre quelli di tuia di circa il sessanta oltre a dare un contributo significativo all'ecologia urbana.

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Ciclone nel Tamil Nadu in India

Sarebbero due le vittime a causa del ciclone chiamato "Gaja" classificato come severo che ha colpito il distretto Cuddalore nel Tamil Nadu ed ha costretto all'evacuazione di oltre settantaseimila persone che sono state ospitate in sei distretti. Come capita di frequente in caso di tempeste con forti folate di vento e precipitazioni piovose torrenziali sono caduti molti alberi, manca la fornitura di energia elettrica in ampie aree e le scuole sono state chiuse; poi le previsioni meteo avvertono per avverse condizioni meteorologiche anche nei prossimi giorni. Da segnalare alte emergenze ambientali ad esempio in Italia con alto livello di polveri sottili in undici città e sversamento di idrocarburi ed altri inquinanti in Liguria (zona di mare fra Portofino, Rapallo, S. Margherita) a causa di barche affondate due settimane fa da un uragano e spostando l'attenzione alla California si parla di sessantatre vittime e seicento dispersi per gli incendi.

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Frana in Brasile a Rio de Janeiro

Sarebbero quattordici le vittime nella grande città di Rio de Janeiro presso la municipalità di Niteroi a causa delle intense precipitazioni piovose che hanno reso instabile un grande masso che poi è precipitato su almeno nove abitazioni insieme ad una frana che si è verificata mentre le persone dormivano, poi si parla di undici superstiti che i soccorritori sono riusciti ad estrarre dal fango. Venticinque case sono state evacuate nell'eventualità di una seconda frana; perché l'area è definita come vulnerabile a questo tipo di dissesto idrogeologico attribuito dalle autorità anche alla vicina zona di Morro da Boa Esperanca. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è salito ad oltre trenta il bilancio delle vittime degli incendi in California, oltre duecentoventi i dispersi, trecentomila gli sfollati mentre la situazione continua a peggiorare a causa delle forti folate di vento che alimentano i numerosi focolai.

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Tre fronti di fuoco devastano la California

Da nord a sud della California incendi che avanzano a gran velocità sospinti dal vento stanno devastando il paese (come accaduto negli anni scorsi), pare che un principio di incendio sia stato individuato due giorni fa nel sud della città di Simi Valley. Si parla di nove vittime per un bilancio provvisorio, quasi settemila abitazioni distrutte, decine di migliaia di evacuazioni mentre ha fatto discutere il caso di una tranquilla cittadina nella contea di Ventura ora completamente avvolta dal fuoco e che era stata recentemente teatro di un massacro di dodici persone in una festa causato da un ex soldato Marine. Le molte squadre di pompieri faticano a fronteggiare le fiamme che sfuggono al controllo umano anche se non mancano i casi di persone che sono riusciti a salvare le loro case; evacuata poi la famosa località di Malibu dove stanno bruciando fastose ville.

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Cambiamenti climatici in British Columbia

In Canada i cambiamenti climatici mettono a dura prova il territorio ed in particolare si fanno sentire in British Columbia come ad esempio nell'Ahousaht dove è stato dichiarato lo stato di emergenza idrica dopo che le riserve di acqua sono calate sotto il trentaquattro percento delle capacità nonostante le intense precipitazioni piovose degli ultimi giorni e in un punto è stata riscontrata una contaminazione; poi la fusione dei ghiacciai sulle montagne rischia di risvegliare l'attività vulcanica come sta accadendo sul monte Meager man mano che quella specie di tappo costituito dal ghiaccio si sarà sciolto (la prova è anche l'odore di uova marce che si diffonde nell'aria sprigionato dai gas che fuoriescono dalla camera magmatica) oltre al pericolo di eventuali frane. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Italia è stata stanziata una somma rilevante in aiuto alle undici regioni colpite la settimana scorsa da un uragano di categoria due che hanno chiesto lo stato di emergenza.

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Tel:   338 1809310          Data:    08/11/2018                         n:   3921      


Surriscaldamento più alto sulle montagne

Le temperature medie monitorate sulle Alpi mostrerebbero che il surriscaldamento è più sensibile in montagna che in pianura anche il doppio, fino a circa tre gradi Celsius in confronto ad un grado e mezzo, quindi secondo alcuni ad esempio gli abeti faticano ad adattarsi alla nuova condizione climatica e le piante risultano indebolite e le forti folate di vento le abbattono (come accaduto recentemente in ampie zone d'Europa a causa di un vortice ciclonico). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che è aumentato a diciannove il bilancio delle vittime delle ondate di maltempo che hanno sferzato l'Italia in questi ultimi giorni; gravi i danni soprattutto in alcune regioni come Veneto e Liguria, mentre ancora si cerca di ripristinare i vari servizi fra strade lesionate, ponti crollati, fiumi in piena che trascinano a valle grandi quantità di fango, alberi e detriti.

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Danni sulle coste in Italia, Corsica e Croazia

Le mareggiate con onde altissime provocate da bufere di vento hanno sferzato in questi giorni le coste di rinomate località turistiche in Italia, Corsica e Croazia causando danni e disagi; in particolare a Portofino e Rapallo in parte isolate, senza elettricità e con i caratteristici porticcioli deturpati dai detriti di lussuose imbarcazioni andate alla deriva e a volte in pezzi a causa del cedimento delle massicciate portuali. I media hanno mostrato immagini dei livelli insoliti di acqua alta a Venezia con la basilica di S. Marco trasformata in una specie di piscina, ma piena di acqua di mare che rischia di deteriorare i preziosi mosaici ed i basamenti della delicata struttura. Da segnalare poi cambiando argomento un'intensa nevicata in ampie zone del sud e centro Francia di oltre quaranta centimetri che ha provocato il caos nei trasporti e l'interruzione della fornitura di energia a quasi duecentomila case oltre a varie polemiche per la mancata prevenzione.

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Maltempo in Italia con danni e disagi

Un'ondata di maltempo caratterizzata da intense precipitazioni piovose e forti folate di vento sta interessando l'Italia, molti gli alberi caduti oltre a tegole, cartelloni e segnalazioni stradali, numerose le frane e gli smottamenti, alto il rischio di esondazioni; poi si parla di nove vittime per cause correlate e di alcuni incidenti stradali di cui uno grave provocato probabilmente dall'asfalto reso viscido dalla pioggia battente. Le mareggiate con alte onde hanno eroso molti tratti di costa a volta con danni agli stabilimenti balneari, mentre le previsioni meteo annunciano altra pioggia e le autorità hanno dichiarato l'allerta rossa in molte regioni con alcune scuole e strade chiuse. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le cattive condizioni riguardo la salute delle foreste nel nord del Canada; infatti, gli alberi soffrono per i cambiamenti climatici, declino della biodiversità e a causa di specie invasive.

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Un forte uragano si avvicina al Messico

Timori in Messico per il passaggio del forte uragano chiamato "Willa" classificato per un breve periodo di tempo di categoria cinque e che poi ha perso un po' di potenza ed ora con picchi di vento sempre sopra i duecento chilometri orari rientra nella categoria quattro. Secondo le previsioni meteo ci si aspetta che passerà vicino alle isole Maria e poi dirigersi verso le città costiere di Mazatlan (nota meta turistica) e San Blas ed anche se dovesse indebolirsi ulteriormente toccando la costa rimane molto pericoloso; poi le autorità hanno già proceduto ad evacuare la popolazione di alcuni centri nella traiettoria del vortice come ad esempio accaduto alla città di Escuinapa di sessantamila abitanti anche se molti non vogliono lasciare le proprie abitazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che allarmano i progetti di deforestazione presentati per l'Amazzonia in Brasile, considerata polmone verde del pianeta.

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Germania alle prese con i cambiamenti climatici

Dopo un'estate caratterizzata da incendi e siccità continuano in Germania un clima caratterizzato da scarse e precipitazioni piovose, alte temperature, livello di fiumi e laghi molto basso; quindi i meteorologi in Germania avvertono che il paese per il settanta percento colpito da siccità sta attraversando uno dei periodi più secchi della storia recente e praticamente con nuovi record come ad esempio sta accadendo allo storico fiume Reno. Le autorità parlano di una fase di uscita dalla dipendenza da carbone e combustibili fossili, ma sono forti le opposizioni perché nella Germania est molti lavorano nelle miniere di lignite (le più inquinanti). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un forte nubifragio ha colpito alcune aree in Sicilia in provincia di Catania con campi allagati e danni alle attività, la regione avrebbe dichiarato lo stato di emergenza.

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Emissioni di CO2 in aumento

Dopo tre anni di emissioni globali di biossido di carbonio sostanzialmente stabili nel 2017 sono aumentate toccando un nuovo livello massimo e si prevede che ci sarà un aumento anche nel 2018. Inutile dire che si tratta di una pessima notizia perché rende più difficile l'obiettivo di mantenere le temperature globali entro un grado e mezzo Celsius di aumento considerando che con circa un grado di aumento il pianeta ha visto un continuo crescendo di eventi estremi. E' necessario un drastico taglio delle emissioni nei prossimi due anni perché le conseguenze sono già tangibili e non destinate ad un ipotetico scenario futuro. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che ci sarebbero oltre mille dispersi a causa dell'uragano Michael in Florida quindi il bilancio delle vittime è destinato ad aumentare notevolmente, poi le immagini fornite dai media mostrano vaste aree interamente coperte di detriti.

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Inondazioni in Indonesia ed in Galles

Sarebbero almeno ventisette le vittime per le inondazioni e frane che hanno colpito l'isola di Sumatra in Indonesia ed in particolare una scuola nel nord della provincia nel distretto di Mandailing Natal e centinaia di case sono state inondate da un'ondata alta due metri d'acqua e si sono verificate frane in altre otto regioni; poi ci sono state vittime anche nel distretto Tanah Datar, Padang Pariaman e Ovest Pasaman con cinquecento case inondate, un ponte crollato e si parla di diversi feriti. Le autorità hanno dichiarato una settimana di emergenza per il pericolo di frane dalle montagne a causa delle continue precipitazioni piovose mentre i soccorsi stanno cercando dei dispersi. Spostando l'attenzione al Galles da segnalare una vittima nel sud del paese a causa del tifone chiamato "Callum" con inondazioni considerate le peggiori da venti - trenta anni con un'ondata di maltempo che ha investito vaste zone della Gran Bretagna causando anche un'altra vittima.

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Un forte ciclone sferza l'India

Sarebbero nove le vittime a causa del passaggio a cominciare dell'Odhissa in India del ciclone "Titli" caratterizzato da forti raffiche di vento mentre i soccorritori stanno cercando i membri di sei famiglie disperse, in Andhra Pradesh oltre tremila persone sono state evacuate, poi vaste zone sono prive di fornitura di energia elettrica con perdita dei raccolti e di capi di bestiame soprattutto nel distretto di Srikakulam; inoltre, vi sono disagi notevoli nei trasporti anche se il vortice sta gradualmente perdendo potenza. Da segnalare altre emergenze come una tempesta in Africa con conseguente inondazioni in Uganda a causa dell'esondazione di un fiume e si parla di decine di vittime, poi spostando l'attenzione all'America è aumentato a undici il bilancio delle vittime in Florida a causa dell'uragano Micheal che ha lasciato una scia di distruzione con vaste aree rase al suolo, oltre un milione di utenze senza energia e disagi per la popolazione.

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Evacuazioni in Florida per l'arrivo di un uragano

Le autorità della Florida hanno avvertito la popolazione di evacuare le zone (circa centoventimila persone sulla costa) che saranno presto investite dall'uragano "Michael" di categoria tre con venti a quasi duecento chilometri orari che ha continuamente preso forza nel suo percorso di avvicinamento alla costa e si prevede che presto passerà a categoria quattro quando sferzerà la zona presso Panhandle o Bing Bend. La gente potrebbe essere stanca a poca distanza di tempo dall'evacuazione dovuta all'uragano Florence, ma rimanere potrebbe mettere a rischio la propria vita; inoltre, anche Alabama e Georgia hanno dichiarato lo stato di emergenza per vaste aree. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Europa sarebbe stato raggiunto un parziale accordo sull'azzeramento delle emissioni inquinanti entro il 2040; ma vi sono molte contestazioni, ad esempio avanzate dall'industria automobilistica tedesca.

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Un forte vortice si avvicina alla Florida

A tre settimane di distanza dall'uragano Florence un altro forte vortice chiamato "Michael" starebbe per sferzare la Florida nella zona di Panhandle anche se per il momento è classificato come tempesta tropicale ma sta prendendo forza mentre si avvicina alla costa e potrebbe diventare uragano, quindi le autorità valutando le previsioni meteorologiche hanno dichiarato lo stato di emergenza. Da segnalare altre emergenze naturalistiche come quella accaduta al largo del nord della Corsica per la collisione di due navi e successivo sversamento in mare di una gran quantità di combustibile che ha causato una chiazza inquinante di circa dieci chilometri quadrati; poi spostando l'attenzione in Indonesia è aumentato a cinquemila il numero dei dispersi nella zona più colpita di Palu, ottomila persone evacuate, duemilacinquecento scuole danneggiate e si parla di un totale di oltre sessantaduemilatrecento dispersi in centoquarantasette località della provincia.

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Difficoltà, caos e problemi sanitari a Sulawesi

Oltre mille persone sull'isola di Sulawesi in Indonesia risultano ancora disperse soprattutto fra Petobo e Balaroa dopo il terremoto e successivo tsunami verificatosi una settimana fa e la situazione si presenta molto difficile per le squadre di soccorso che stanno estraendo dal fango molti in corpi non in buono stato di conservazione ed il rischio sanitario è elevato anche perché tutto potrebbe essere contaminato anche con l'utilizzo di fosse comuni; inoltre, le autorità dicono che la situazione è caotica, fra furti nei supermercati per la mancanza di ogni bene di prima necessità con la popolazione duramente provata priva di acqua potabile, energia elettrica e comunicazioni (oltre millecinquecentocinquanta il bilancio ufficiale delle vittime). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo in Calabria caratterizzata da violenti nubifragi che ha causato due vittime, un disperso ed un ferito.

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Tel:   338 1809310          Data:    06/10/2018                         n:   3892      


Rialzo dei mari intensifica gli tsunami

Molte aree costiere del pianeta che ora non sono classificate come a rischio tsunami in futuro a causa del rialzo del livello dei mari potrebbero diventare vulnerabili ed essere inondate; inoltre, secondo i ricercatori anche un modesto rialzo amplifica la potenza delle onde dopo il loro impatto sulle coste poi bisogna tenere anche conto degli effetti distruttivi e di erosione delle onde di marea. Ad esempio in modo figurato riguardo le proporzioni la città di Macau in Cina ora considerata abbastanza sicura dal momento che occorre uno tsunami con onde alte da due a tre metri per essere inondata passerà ad onde da un metro a mezzo due con il rialzo dei mari, poi alte onde di marea potrebbero investire le coste della Francia in futuro quindi bisognerebbe costruire opportune opere di difesa lungo le zone costiere. La prima causa del rialzo di mari è la continua produzione di biossido di carbonio bruciando combustibili fossili.

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Tsunami revocato colpisce l'Indonesia

Le autorità meteorologiche hanno sostenuto di non aver rilevato significanti variazioni nel livello del mare tramite un sistema di monitoraggio (per trenta minuti utilizzando delle boe) e quindi di aver revocato l'allarme tsunami causato da un forte terremoto di magnitudo 7.4 al largo dell'isola di Sulawesi in Indonesia ad una ventina di chilometri da Donggala, ma alte onde hanno poi travolto la popolazione impreparata causando almeno trecentottanta vittime per un bilancio ancora provvisorio oltre a feriti e danni, poi si parla anche di difficoltà per mancanza di energia, acqua e beni di prima necessità. In pratica si è passati da un rilevamento di pochi centimetri ad una testimonianza diretta di rialzo del livello del mare di un metro e mezzo presso Palu e successiva alta onda di tsunami. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un forte tifone si sta avvicinando al Giappone ed un forte vortice tipo uragano alla Grecia.

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Proteste per estrazione di gas in Olanda

Dopo una serie di scosse telluriche culminate con una scossa di terremoto quantificabile di magnitudo 3.4 in gennaio presso una zona di estrazione di gas dal sottosuolo nella provincia di Groningen in Olanda gli abitanti hanno protestato per i danni verificatisi a case, scuole ed edifici storici ottenendo lo stop dell'attività estrattiva dal 2030, ma alcuni lamentano che la data è troppo lontana per le esigenze della popolazione che non si sente sicura in case che sono diventate quasi inabitabili, poi venti miliardi di metri cubi di gas sarebbero stati estratti quest'anno anche se le autorità hanno stabilito un piano di risarcimenti per i danni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un vasto incendio probabilmente doloso ha bruciato mille ettari di foresta sul monte Serra in provincia di Pisa in Italia; si parla di settecento sfollati, dichiarazione dello stato di emergenza e difficoltà a fronteggiare le fiamme.

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Un ciclone sull'India e disagi in Florida

Un vortice ciclonico chiamato "Daye" caratterizzato da precipitazioni piovose di tipo torrenziale e forte raffiche di vento starebbe interessando la zona costiera presso Gopalpur in Odisha e secondo le previsioni meteo la tempesta dovrebbe muoversi dal Golfo del Bengala verso nord, nord-ovest all'interno dell'India perdendo forza gradualmente forse diventando una profonda depressione e le autorità hanno provveduto ad adottare misure precauzionali per fronteggiare l'evento meteorologico. Per quanto riguarda la Florida si parla di disagi per la popolazione duramente provata da una settimana di raffiche di vento, pioggia intensa, inondazioni, mancanza di fornitura elettrica con un bilancio delle vittime aumentato a trentasette, poi le inondazioni hanno ucciso gli animali negli allevamenti e sommerso i raccolti causando gravi danni. Si parla anche di aumentato rischio ambientale per una perdita di oltre diciotto milioni di litri di scarichi di uomini e animali parzialmente trattati nel fiume Cape Fear per mancanza di alimentazione all'impianto di trattamento con il successivo accumulo di materiale di scarico che ha causato la rottura di una diga di contenimento.

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Inondazioni in Niger e Florida

Le intense e prolungate precipitazioni piovose tipiche per questo periodo nel paese avrebbero causato oltre cento vittime a causa di inondazioni e frane, poi le autorità hanno detto che il caratteristico centro storico del quindicesimo secolo della città di Agadez è minacciato dai crolli dopo settimane di pioggia torrenziale; inoltre, la popolazione è in difficoltà alle prese con campi coltivati allagati, difficoltà negli spostamenti e mancanza di beni necessari alla sopravvivenza. Per quanto riguarda la Florida sarebbe aumentato a trentacinque il bilancio delle vittime delle inondazioni in Carolina del nord e del sud oltre a lasciare al buio oltre cinquecentomila persone sulla costa est degli U.S.A. a causa del passaggio della tempesta tropicale Florence che ha lasciato una scia di distruzione al suo passaggio abbattendo centinaia di alberi, danneggiando case, facendo esondare fiumi e conseguenti alluvioni con danni ingenti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche danni rilevanti all'agricoltura anche in Cina dopo il passaggio del tifone Mangkhut soprattutto nella regione autonoma dello Guangxi Zhuang.

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Dopo le Filippine un tifone sferza la Cina

Sarebbero quattro le vittime in Cina nel Guangdong a causa del super tifone degradato "Mangkhut" che con venti superiori a centosessanta chilometri orari ha costretto all'evacuazione di oltre due milioni e quattrocentocinquantamila persone, riportato nei porti quarantottomila imbarcazioni da pesca e dopo aver provocato almeno sessanta vittime nelle Filippine e circa duecento feriti ad Hong Kong. Altre regioni del sud della Cina oltre al Guangdong sono state sferzate da forti raffiche di vento e precipitazioni piovose torrenziali come l'Hainan e lo Guangxi Zhuang mentre l'enorme formazione ciclonica continua la sua lenta corsa verso l'interno del paese. Da segnalare cambiando argomento che sarebbe aumentato a quattordici il bilancio delle vittime dell'uragano Florence in America mentre le inondazioni continuano ad interessare la Carolina del nord e del sud mentre le autorità avvertono che il vortice rimane piuttosto pericoloso.

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Super tifone si avvicina alle Filippine

Un vortice che monitorato da satellite appare davvero enorme e chiamato "Mangkhut", classificato come tifone alla massima potenza di categoria cinque con picchi di vento che possono raggiungere i duecentosettanta chilometri orari sta per raggiungere le Filippine, si ipotizza che possa dirigersi verso le isole a nord e quindi anche verso la capitale Manila, le autorità hanno fatto evacuare migliaia persone dalle coste avvertendo la popolazione di mettersi al sicuro, poi potrebbe proseguire la sua corsa e colpire anche la Cina. Nel frattempo l'uragano Florence in America ha perso potenza ed è stato ulteriormente declassato a categoria uno, ma il vortice pare che abbia aumentato ulteriormente le sue dimensioni (ma senza raggiungere le dimensioni di Mangkhut) muovendosi molto lentamente e questo può essere pericoloso per gli effetti sul territorio per eventuali alluvioni, si parla di vaste zone già prive di fornitura elettrica e notevoli disagi.

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Canada interessato da vistosi cambi climatici

Le temperature medie in Canada si stanno alzando a livelli molto superiori ad altre zone del globo provocando vistosi effetti sul territorio come ad esempio è accaduto al ghiacciaio Lowell nel parco nazionale di Kluane nello Yukon che in soli quattro giorni di luglio a causa di un'ondata di calore in immagini monitorate da satellite risulta in gran parte disciolto, tanto che i ricercatori si sono spinti a dire di non aver mai visto prima nulla di simile e questo evento avrà ripercussioni a lungo termine sulla biodiversità; infatti, quando neve e ghiaccio si sciolgono non si può ritornare alle condizioni primitive dell'ecosistema. Altre ondate di calore hanno interessato ampie zone dei Grandi Laghi che si stanno surriscaldando in modo anomalo fino ad una media di tre gradi Cesius in più, che è uno sbalzo significativo e davvero preoccupante dal momento che le temperature sono uno dei fattori più importanti per la vita terrestre ed acquatica.

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Una tempesta tropicale minaccia la Florida

Sta prendendo forza la tempesta tropicale chiamata "Florence" che sta per colpire la Florida ed in particolare la Carolina del Sud ed ora è ai limiti per essere classificata come uragano mentre è già stato dichiarato per precauzione lo stato di emergenza in tre stati americani con avviso di prepararsi all'arrivo del forte vortice anche se non si conosce la sua direzione ma si ipotizza che potrebbe prendere ulteriore forza. Nei giorni scorsi quando il vortice interessava zone a sud-est delle Bermuda vi è stato un andamento altalenante con classificazioni che hanno anche raggiunto quelle di un uragano di forza quattro con picchi di vento superiori a duecentodieci chilometri orari, poi vi sono altre due tempeste che stanno prendendo forza sull'Atlantico. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un terremoto di magnitudo 5.9 ha colpito lo Yunnan in Cina causando ventotto feriti, danni e costretto ad evacuare cinquemila persone.

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Piogge torrenziali nell'Uttar Pradesh in India

Sarebbero almeno diciotto le vittime a causa di precipitazioni torrenziali che hanno interessato l'Uttar Pradesh in India, poi si parla di un ferito, centocinquantotto case danneggiate per un nubifragio ed anche alcuni animali feriti per le forti piogge che hanno sferzato lo stato facendo alzare il livello dei fiumi Ganga, Ramganga, Sharda e Ghagra ed in diversi distretti facendo raggiungere la soglia di pericolo mentre undici squadre di soccorso cercano di portare aiuto alla popolazione colpita. E' stato calcolato che in questa stagione dei monsoni in dieci stati dell'India oltre millequattrocento persone hanno perso la vita, particolarmente colpito il sud dello stato del Keraka con circa cinquecento vittime, cinque milioni e mezzo di persone interessate delle ondate di maltempo con inondazioni di vaste aree e quasi un milione e mezzo di persone che ha dovuto abbandonare la propria la casa, cinquantasettemila ettari di coltivazioni danneggiate.

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Tel:   338 1809310          Data:    07/09/2018                         n:   3867      


Una tempesta tropicale sferza la Florida

Si sposta rapidamente la tempesta tropicale chiamata "Gordon" nel Golfo del Messico e ha già toccato le coste dell'Alabama e si teme che il vortice caratterizzato da forti folate di vento e precipitazioni piovose torrenziali possa prendere forza nel territorio della Florida diventando uragano; si parla di una vittima e danni, mentre le autorità della Louisiana avrebbero già dichiarato lo stato di emergenza. Alcune delle aree probabilmente interessate stanno ancora cercando di riprendersi dai danni provocati dal passaggio di un uragano un anno fa ed i residenti nelle zone già allertate del Mississippi si sono preparate per un'eventuale evacuazione, poi anche a New Orleans è stato dichiarato lo stato di emergenza per la città. Da segnalare cambiando completamente argomento che a Calcutta in India è crollato un ponte causando una vittima e diciannove feriti mentre le squadre di soccorso cercano ancora se siano rimaste delle persone sepolte sotto le macerie della struttura.

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Tel:   338 1809310          Data:    05/09/2018                         n:   3865      


Inondazioni nello Yunnan in Cina

Sarebbero almeno cinque le vittime e sedici i dispersi per le inondazioni causate da intense precipitazioni piovose che hanno colpito la provincia dello Yunnan in Cina nell'area presso Mengdong nella contea di Malipo; si parla anche di cinque feriti, case danneggiate e disagi oltre ad interruzioni della fornitura di energia elettrica mentre è stata attivata la risposta di emergenza. Pochi giorni fa le autorità del paese avevano stanziato una grossa somma in aiuto della popolazione che vive nella provincia dello Shandong colpita dal tifone "Rumbia" caratterizzato da piogge torrenziali in ampie zone della costa (tre milioni ed ottocentomila persone interessate con sei vittime e quindici dispersi). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la preoccupazione dei ricercatori nel caso dovesse risalire una specie di bolla di calore che si estende in profondità sotto i ghiacci nel nord dell'Alaska con effetti tipo rapida fusione del ghiaccio.

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Patrimonio storico minacciato da cambi climatici

Dopo il crollo del tetto di una chiesa nel Foro romano costruita sopra al Carcere Mamertino, che non avrebbe subito danni, si sono accese delle polemiche riguardo la salvaguardia del patrimonio storico del paese per la mancanza di controlli e la pertinenza di questa vigilanza; infatti, ad esempio sono molti i monumenti di pregio (e importanti sovrastrutture) che devono fronteggiare le nuove condizioni climatiche, con ondate di calore seguite da nubifragi, sbalzi di temperatura e folate fortissime di vento che mettono a dura prova strutture e materiali. In questo specifico caso erano stati effettuati degli interventi contro le infiltrazioni d'acqua nel 2014 e si indaga sulle cause del cedimento del tetto con pregevole finitura a cassettoni, forse per la rottura di un tirante o di una trave di una capriata. Sfiorata anche la strage dal momento che per fortuna la chiesa era chiusa al momento del crollo per mancanza di personale.

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Voragine anomala in un paesino dell'Iran

La gigantesca voragine apertasi in Iran presso il villaggio di Kerdabab, di duemila abitanti, nella contea di Kabudrahang ad ovest della provincia di Hamadan avrebbe terrorizzato la popolazione locale e gli esperti che spiegano come questo fenomeno dimostri come la falda sotterranea sia stata seriamente danneggiata. Questa voragine che ha una dimensione di circa un chilometro quadrato e profonda sessanta metri si trova ad un chilometro dal villaggio e poco più lontano come distanze da un impianto energetico solare, uno termale ed un'autostrada; quindi anche se non è proprio la prima volta che si verifica questo fenomeno nei casi precedenti si trattava di luoghi remoti, poi i ricercatori spiegano che strati sedimentari possono collassare ad esempio a causa del grande consumo di acqua (anche per usi agricoli) che modifica il PH dei sedimenti composti prevalentemente di calcio e limo che tendono a dissolversi facilmente.

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Terremoto in Iran in zona già colpita

Sarebbero due le vittime ed oltre duecento i feriti per un sisma quantificabile di magnitudo 6.0 verificatosi in Iran con epicentro localizzato a circa ottantotto chilometri ad ovest-nordovest della città di Kermanshah, il terremoto è stato avvertito chiaramente fino a Baghdad ma senza causare feriti e danni nell'area interessata; in novembre un sisma di magnitudo 7.3 che aveva colpito città e villaggi sempre nella provincia di Kermanshah aveva causato almeno cinquecentotrenta vittime e ferito migliaia di persone. Da segnalare cambiando argomento altre emergenze naturalistiche come ad esempio i due tifoni che hanno sferzato il Giappone causando frane, disagi con interruzioni della fornitura elettrica (presso Mie, Shiga, Kyoto, Nara e Wakayama) ed almeno un ferito; poi spostando l'attenzione all'Italia una fredda perturbazione (con neve sulle Dolomiti e in Valtellina ) caratterizzata anche da forti folate di vento.

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Danni agricoli per maltempo in Germania e Italia

Un periodo di prolungata siccità starebbe interessando la Germania colpita anche da diversi incendi che ultimamente hanno costretto ad evacuare tre paesini ad una cinquantina di chilometri a sud di Berlino; inoltre, le autorità hanno stanziato dei fondi per aiutare le aziende agricole più colpite dalle ondate di maltempo, costrette a volte a macellare il bestiame che non può pascolare. In Italia specialmente al Sud si sono verificati periodi alternati caratterizzati da ondate di calore e nubifragi che hanno danneggiato le coltivazioni e in Sardegna è stato anche richiesto lo stato di emergenza, poi le previsioni annunciano sulla penisola altre perturbazioni con bruschi sbalzi di temperatura. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che la Cina avrebbe inviato aiuti alla popolazione principalmente della provincia di Anhui colpita da inondazioni (dodici le vittime ed un disperso) causate da un tifone.

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Polemiche dopo le inondazioni in Kerala

Mentre continua ad aumentare il bilancio delle vittime (oltre quattrocento) in India a causa delle inondazioni provocate dalle precipitazioni piovose di insolita intensità in Kerala alcuni sostengono che le autorità avrebbero aperto le dighe peggiorando la situazione riguardo le alluvioni con almeno un milione di evacuazioni, considerando che non è la prima volta che il paese è investito da forti piogge monsoniche e l'emergenza non sarebbe stata gestita adeguatamente anche se ultimamente sono stati stanziati consistenti fondi oltre a medicine e generi di prima necessità. Circa ventimila case e diecimila chilometri di strade sono state danneggiate in due settimane, gravi i danni all'agricoltura con forti disagi per la popolazione per l'impossibilita a muoversi e comunicare, spesso per la mancanza di fornitura elettrica e quindi di poter ricaricare i telefonini; infatti, alcune compagnie telefoniche hanno reso gratuite le telefonate.

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Continuano le inondazioni in Kerala

Sarebbe aumentato ad almeno quattrocento il bilancio delle vittime (molte delle quali per cause correlate e partendo dal mese di Maggio) delle inondazioni in Kerala in India, oltre settecentoventimila le persone evacuate e sono notevoli le difficoltà per portare cibo ed acqua potabile a chi è rimasto sul tetto della propria casa. Cinquemila le persone rimaste isolate, alcuni in luoghi difficilmente raggiungibili ed in ansia per l'impossibilità di poter comunicare o controllando con preoccupazione la riserva di carica che rimane sul cellulare, poi sono stati sommersi dalle piogge monsoniche di inusuale intensità anche rinomati luoghi turistici. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che continuano le forti scosse telluriche sull'isola di Lombok in Indonesia, si parla di dieci vittime e di panico per la popolazione che in molti casi vive in alloggi precari in assenza di campi di evacuazione appositamente allestiti.

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Kerala in India inondato dalla pioggia

Continuano le precipitazioni piovose a carattere torrenziale nel Kerala per quelle che sono state definite le peggiori inondazioni da un secolo (con più precisione dal 1924) e sarebbe aumentato a sessantasette il bilancio delle vittime oltre a causare gravi danni tanto che le autorità hanno dichiarato l'allerta rossa per il Kerala con il livello di alcune dighe che preoccupano e tengono in continua stato di ansia gli abitanti che vivono nelle vicinanze di queste strutture; inoltre, le previsioni annunciano pioggia anche nei prossimi giorni e quindi peggiorando la situazione. Come spesso capita in caso di inondazioni i trasporti e le comunicazioni sono difficili con mancanza di fornitura di energia elettrica ed acqua potabile in vaste zone; cinquantamila le persone accolte nei campi di evacuazione, poi a causa dell'ondata di maltempo si parla di danni ai raccolti, inondazioni e frane anche per altre aree dell'India.

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Effetto domino per i cambiamenti climatici

Le continue variazioni causate da cambiamenti climatici con forte evaporazione dell'umidità dal terreno e successivi nubifragi rischiano di scatenare un effetto tipo caduta una dopo l'altra delle tessere del domino messe in fila vanificando gli sforzi per mantenere le temperature globali entro due gradi di surriscaldamento; ad esempio per far fronte ai danni all'agricoltura bisognerà ricorrere ad impianti che richiedono ulteriori risorse energetiche e per rendere vivibili ambienti colpiti dalle ondate di calore bisognerà dotarli di condizionatori che assorbono grandi quantità di energia finendo per alimentare ulteriormente l'effetto serra in una catena ininterrotta. Per cercare di spezzare questo meccanismo insalubre per l'ambiente bisognerebbe adottare soluzioni sostenibili per l'ambiente e stratagemmi a basso impatto energetico oltre ad informare la popolazione ad un uso più consapevole delle risorse del pianeta.

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Forti piogge monsoniche in India

Sarebbero ventidue le vittime in Kerala per quelle che sono state definite le più intense precipitazioni piovose da cinquanta anni; inoltre, la situazione continua a peggiorare e le autorità hanno offerto ogni possibile assistenza per la popolazione colpita da questa calamità. A causa delle forti piogge incessanti per due settimane molte dighe hanno raggiunto il limite di capacità e vi è allerta per il livello di alcuni fiumi, poi si sono verificate numerose frane nel paese (si parla di altre diciotto vittime) e sono state chiuse le scuole nelle zone interessate dall'ondata di maltempo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumentato a dieci il bilancio delle vittime degli incendi che stanno devastando la California mentre risulta molto difficile riuscire a tenere sotto controllo le fiamme anche se a quanto pare i pompieri sono riusciti almeno a deviare il percorso di alcuni grossi roghi.

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Tel:   338 1809310          Data:    10/08/2018                         n:   3843      


Stagioni sempre più infuocate in California

Quello che è stato definito il più grande incendio nella storia della California, chiamato "Mendocino Complex", è destinato a causa dei cambiamenti climatici a diventare la nuova normalità per il paese con la stagione adatta alla propagazione degli incendi sempre più prolungata per l'effetto negativo sulla vegetazione ogni anno di ondate di calore, siccità, forti folate di vento che tendono a formare il carburante per devastanti incendi con vortici di fuoco. Un esercito di quattordicimila pompieri (l'anno scorso erano dodicimila) sta cercando a fatica di fronteggiare su una superficie enorme i roghi che per il momento si estendono in aree isolate a nord di San Francisco, ma presto potrebbero interessare le abitazioni costruite in zone che una volta non erano urbanizzate e già si parla di ordini di evacuazione per la popolazione; inoltre, le autorità hanno anche avvisato di non svolgere attività all'aperto nella Central Valley a causa del fumo.

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Forte terremoto sull'isola di Lombok

Ancora scosse telluriche sull'isola di Lombok in Indonesia ad una settimana di distanza dal terremoto di magnitudo 6.4 (diciassette vittime) una scossa di magnitudo 7.0 seguita da sciame sismico avrebbe causato novantotto vittime e centinaia di feriti, ma si tratta di un bilancio provvisorio; infatti, i soccorsi stanno cercando molte persone fra le fragili case crollate, che per una normativa non possono essere alte più di un albero di cocco proprio a causa dei frequenti terremoti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le previsioni pessimistiche riguardo le ondate di calore nei prossimi anni a causa dell'effetto serra amplificato dalla presenza di biossido di carbonio, una media nel 2017 di quattrocentocinque parti per milione un valore più alto anche di campioni databili a circa ottocentomila anni fa presi in profondità tramite il carotaggio di cilindri di ghiaccio.

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Ghiacciaio più alto della Svezia disciolto

La Svezia è da tempo interessata da un'intensa ondata di calore che precedentemente aveva causato incendi anche nei pressi del Circolo Artico ai danni di ampie zone di vegetazione con disagi per la popolazione ed ora i climatologi avvertono che la più alta vetta del paese, la montagna Kebnekaise popolare meta di turismo e che rappresenta un simbolo di tutti i ghiacciai del mondo, non sarebbe più la più alta a causa dello scioglimento del ghiacciaio per i cambiamenti climatici e questa è anche una chiara prova dei danni a tutto l'ecosistema. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche numerose vittime per il caldo soprattutto in Corea del Sud ed anche in Giappone con pessimistiche previsioni per il futuro riguardo le temperature, poi in Spagna e Portogallo alcune zone sono caldissime ed in Francia si parla di decine di allarmi per la canicola.

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Esaurite in anticipo le risorse del pianeta

Le risorse naturalistiche che assicurano al pianeta un normale sostentamento preservando la biodiversità si sarebbero già esaurite in anticipo rispetto ad anni precedenti, almeno secondo il calcolo di organizzazioni internazionali che forniscono un dato medio di consumo globale ai danni della natura per la popolazione mondiale (da cui si ricava la data odierna) ed uno più localizzato; ad esempio un cittadino italiano consumerebbe in un anno le risorse di circa quattro pianeti ed ormai questa tendenza al sovraconsumo con esigenze insostenibili per la Terra si stanno diffondendo anche a popolazioni che un tempo riuscivano a vivere in equilibrio con il pianeta. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che probabilmente a causa di una forte grandinata è precipitato in Messico un aereo in fase di decollo all'aeroporto Victoria de Durango, si parla di quattordici feriti alcuni dei quali in gravi condizioni.

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Incendi nel nord della California

Sarebbero sei le vittime, circa venti i dispersi ed oltre quarantamila le persone evacuate a causa degli incendi che da una settimana stanno interessando il nord della California in particolare nei dintorni di Redding una città di novantamila abitanti a trecentosessanta chilometri da S.Francisco dove è stato dichiarato lo stato di emergenza; si parla di seicentocinquanta abitazioni distrutte ed altre cinquemila minacciate dai numerosi incendi mentre tremilaquattrocento pompieri e diciassette elicotteri cercano di fronteggiare le fiamme. Ottantanove i grandi incendi monitorati che stanno interessando un milione e settecentomila ettari in quattordici stati degli U.S.A. una superficie maggiore calcolata nella media dell'ultimo decennio, di un milione e mezzo di ettari. Da segnalare cambiando argomento che in Grecia ormai vi sono pochi dubbi sull'origine dolosa dei disastrosi incendi che hanno causato oltre novanta vittime.

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Tel:   338 1809310          Data:    30/07/2018                         n:   3833      


Un forte tifone si avvicina al Giappone

Aree del Giappone già colpite recentemente da nubifragi ed inondazioni con molte persone che ancora vivono in rifugi e case danneggiate starebbero per essere colpite da un forte tifone denominato "Jongdari" con picchi di vento ad oltre centottanta chilometri orari; inoltre, le autorità stanno avvertendo la popolazione in generale e specialmente chi vive nell'ovest della regione di Chugoku (circa duecentoventi erano state le vittime in questa zona due settimane fa) di tenersi pronti all'evacuazione mentre si cerca di rinforzare gli argini dei fiumi e di adottare altri provvedimenti preventivi come la cancellazione di centocinquanta voli. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore che sta investendo l'Europa, in particolare la Germania, e gli incendi nel nord della California che continuano da giorni a bruciare case e migliaia di ettari di vegetazione; poi si parla anche di due vittime e trentasettemila sfollati.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/07/2018                         n:   3831      


Interrogativi riguardo cedimento di una diga in Laos

In seguito al cedimento di una diga in costruzione in Laos presso Attapeu a causa di forti precipitazioni piovose alcuni hanno avanzato degli interrogativi riguardo gli standard costruttivi delle dighe del paese; inoltre, le comunità travolte dall'enorme flusso d'acqua che avrebbe inondato otto villaggi lamentano che non sono stati forniti sufficienti avvisi di pericolo alla popolazione per consentire di potersi mettere in salvo. Nel frattempo è aumentato a ventisei il numero delle vittime e sono centotrentuno i dispersi con tremila persone rimaste senza casa, poi è impossibile accedere a molte aree considerando che alcune di queste erano già state danneggiate dalla costruzione delle diga che aveva limitato notevolmente la portata di acqua per gli allevamenti e la possibilità di pescare. Da segnalare cambiando completamente argomento che si sono estesi gli incendi in California ed anche molte case sono state bruciate dal fuoco.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/07/2018                         n:   3829      


Incendi disastrosi in Grecia

Sarebbero almeno settanta le vittime, centoquattro i feriti di cui undici in serie condizioni a causa di incendi che sostenuti dal forte vento con picchi a circa ottanta chilometri all'ora hanno bruciato la vegetazione ed alcune case di un centro turistico presso Atene e poi velocemente hanno raggiunto una foresta, comunque l'intervento di aerei ed elicotteri antincendio hanno dato a molti turisti il tempo di mettersi in salvo rifugiandosi sulle spiagge e poi con l'aiuto di imbarcazioni che li hanno portati al sicuro. Si parla di uno dei peggiori incendi che ha colpito il paese da un decennio anche se non vi sarebbero rischi per i monumenti storici della capitale, ma il vento cambia direzione continuamente e la situazione è difficile. Pochi giorni fa numerosi incendi si sono propagati in ampie aree del Baltico bruciando con ferocia le foreste, tanto che i pompieri non riuscivano a domare il fuoco con focolai che continuavano ad alimentare gli incendi.

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Danni all'agricoltura per i cambiamenti climatici

Le variazioni continue di temperatura e umidità stanno danneggiando i raccolti agricoli in molte aree dell'Europa; infatti, si passa frequentemente da periodi caratterizzati dal caldo intenso che tendono a rendere molto secco il terreno a periodi con forti precipitazioni piovose o nubifragi che peggiorano la situazione dato che il terreno inaridito non recupera agevolmente l'umidità ottimale per le coltivazioni. Da tempo si stanno studiando dei sistemi per riequilibrare la situazione e cercare di mitigare le continue variazioni climatiche con barriere naturali di vegetazione ed altri stratagemmi con canalizzazioni di drenaggio e pozzi di recupero. Da segnalare che è peggiorata la situazione nel grande parco naturalistico Yosemite in California con oltre diecimila ettari di vegetazione interessati dal fuoco, poi si parla di una vittima e due feriti fra le file delle numerose squadre di pompieri che cercano di fronteggiate l'avanzare veloce del fronte delle fiamme.

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Materiale vulcanico espulso alle Hawaii

Un'imbarcazione turistica che navigava vicino alle coste dell'isola Grande delle Hawaii è stata colpita da materiale vulcanico espulso dal vulcano Kilauea causando quasi una ventina di feriti, in uno dei peggiori incidenti occorsi dalla prima eruzione avvenuta in maggio, poi si parla anche di una decina di feriti lievi; infatti, i blocchi di lava lanciati con gran forza dal vulcano hanno danneggiato la copertura della barca lasciando detriti e frammenti (in genere non si può navigare vicini alla costa, ma alcuni operatori turistici hanno un permesso speciale per fare sentire e provare il calore della lava quando si immerge nell'oceano). In maggio un uomo era stato ferito colpito dalla lava fuoriuscita da una fenditura; in seguito anche centinaia di abitazioni sono state distrutte. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche dei nubifragi in zone della Francia che hanno causato danni, disagi ed allagamenti.

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Tornado in North Dakota

Un parco allestito con camper e strutture abitative presso la città di Watford in North Dakota è stato sferzato da un tornado classificato EF2 con picchi di vento fra circa centodieci e centotrenta chilometri orari, si parla di una vittima (un neonato) e ventotto feriti di cui tre in condizioni critiche; una squadra di soccorritori sta valutando i danni nel parco che è stato chiuso anche per consentire le operazioni di ripristino dei vari servizi, mentre le autorità riferiscono che quasi centoventidue strutture sarebbero state completamente distrutte. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un nuovo studio rivela che l'eccessiva concentrazione di biossido di carbonio nell'atmosfera fa diminuire la concentrazione di una componente con caratteristiche medicinali delle piante appartenenti alla famiglia delle asclepiadacee che alcuni insetti come i bruchi delle farfalle monarca utilizzano per difendersi dai parassiti.

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Deraglia un treno in Turchia per una frana

Sarebbero ventiquattro le vittime e settantatre i feriti in Turchia per il deragliamento di un treno che viaggiava dalla provincia di Edirne in direzione di Instanbul a causa delle forti precipitazioni piovose che hanno provocato una frana di fango che ha invaso la sede dei binari presso il villaggio di Sarilar vicino ai confini della Grecia. Sei carrozze del treno della linea Uzunkopru - Instanbul con a bordo in totale trecentosessantadue passeggeri e sei addetti allo staff sono deragliate; per soccorrere i passeggeri oltre cento ambulanze ed alcuni elicotteri sono stati inviati nel luogo del deragliamento ferroviario. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che la contea di Santa Barbara in California avrebbe dichiarato uno stato di emergenza locale a causa degli incendi che si stanno propagando a gran velocità sul territorio alimentati dal forte vento, poi le alte temperature e la vegetazione piuttosto secca favoriscono l'avanzare delle fiamme, si parla di quasi venti case ed alti edifici distrutti e molti residenti nella zona costretti a lasciare le proprie abitazioni con una situazione che tende a peggiorare; inoltre, ci sarebbe anche una vittima.

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Rapporti petroliferi di Messico e Congo

Mentre la nuova amministrazione del Messico pensa di rivedere il rapporto fra industria petrolifera ed economia precedentemente considerato come parte integrante del paese con riforme che possano rilanciare lo sviluppo la Repubblica Democratica del Congo pare che abbia consentito lo sfruttamento petrolifero in aree dei famosi parchi nazionali Virunga e Salonga che sono anche patrimoni protetti che ospitano ad esempio oranghi, ippopotami ed altre specie a rischio di estinzione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una vittima (un soccorritore) in Thailandia in una grotta in cui sono rimasti intrappolati qualche giorno fa dodici ragazzini, non capaci di nuotare e di immergersi in apnea, di una squadra di calcio amatoriale ed il loro allenatore a causa delle forti piogge che hanno sommerso l'ingresso e rendono difficili le operazioni di recupero.

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Giappone orientato verso le rinnovabili

Le energie rinnovabili stanno diventando sempre più convenienti e le autorità giapponesi pensano di dismettere molti reattori dal momento che le attuali analisi indicano come il paese non riuscirà con ampio margine a raggiungere l'obiettivo dei trenta gigawatts di produzione energetica previsto dal programma ripartenza delle centrali nucleari entro il 2030 anche perché alcuni reattori forse non potranno utilizzare il combustibile atomico riprocessato di uranio e plutonio (detto MOX o mixed osside). Ci sarebbe anche un piano di riduzione delle emissioni in modo da raggiungere per il 2050 un taglio dell'ottanta percento rispetto ai livelli del 2013 per fronteggiare il surriscaldamento globale del pianeta. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche sempre in Giappone che un'esplosione in un impianto chimico nella prefettura di Fukui avrebbe causato una vittima, dodici feriti e la fuoriuscita di una nube gialla.

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Piogge incessanti in India

Sarebbero tre le vittime in Kashmir a causa di incidenti correlabili a precipitazioni piovose incessanti che stanno interessando l'India con inondazioni e disagi per trasporti e comunicazioni, con avvisi per la popolazione di fare attenzione alle condizioni meteo e prepararsi per un'eventuale evacuazione in alcune aree del Jammu e soprattutto del Kashmir dove si parla anche di scuole chiuse e di allestimenti di campi dove fornire aiuto e rifugio agli sfollati. Oltre seimilaottocento pellegrini riuniti in campi nella città di Jammu sono stati trasportati al sicuro con convogli formati da quasi duecentotrenta veicoli, poi centri di controllo delle inondazioni sono stati allestiti per fronteggiare la situazione. Da segnalare cambiando completamente argomento sempre in India l'installazione di dispositivi per schiacciare e tritare le bottiglie di plastica presso alcune stazioni per proteggere l'ambiente dal crescente inquinamento da plastiche varie.

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Incendi nella California del nord

Diversi focolai hanno divorato la vegetazione di vaste aree della California del nord oltre a bruciare dodici case e dieci abitazioni, mentre il fuoco lambisce altre seicento costringendo all'evacuazione di oltre tremila persone. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza per alcune contee interessate dagli incendi che sono stati anche favoriti dal vento, alte temperature e dalla vegetazione secca (in pratica le stesse condizioni che hanno caratterizzato gran parte del 2017) e migliaia di persone attendono un eventuale ordine di evacuazione. Particolarmente colpita la contea Lake a nord di San Francisco, già interessata da incendi negli anni scorsi, dove sono andati in fumo quasi quarantasei chilometri quadrati di vegetazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Canada ha nevicato in aree del Newfoundland e Labrador evento meteorologico abbastanza inusuale per il mese di giugno.

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Tel:   338 1809310          Data:    27/06/2018                         n:   3803      


Inondazioni e frane in Vietnam

Sarebbero tre le vittime, tre i dispersi e cinque i feriti nella provincia Lai Chau nel nord del Vietnam per inondazioni e frane causate da forti precipitazioni piovose che hanno colpito il paese, poi si parla di un ponte crollato nel distretto Than Uyen e danni alle coltivazioni. Nei primi cinque mesi dell'anno si contano tredici vittime per disastri naturali, ventuno feriti e undicimila case distrutte o danneggiate oltre a danni rilevanti alle coltivazioni e all'allevamento. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le perdite di gas metano nell'ambiente provocate dall'industria americana del settore stimate essere di un sessanta percento superiore a quanto dichiarato (tredici milioni di tonnellate metriche sufficienti al fabbisogno di dieci milioni di case), considerando che il metano è un potente gas ad effetto serra con impatto ottanta volte superiore a quello del biossido di carbonio.

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Tel:   338 1809310          Data:    25/06/2018                         n:   3801      


Aumentano le montagne di plastica da riciclare

La decisione presa dalla Cina all'inizio dell'anno di vietare l'ingresso nel paese della maggior parte della plastica da riciclare ha indotto altri paesi, meno dotati di impianti di riciclaggio, come Malesia e Vietnam ad adottare provvedimenti similari e quindi forse sarebbe il caso che navi cariche di montagne di plastica non salpino più dai porti verso paesi sempre meno disponibili ad accettarle e riciclare tutto dove avviene il consumo anche per evitare che poi la plastica finisca in mare e continui ad entrare nella catena alimentare. Si stima che per il 2030 centoundici milioni di plastica non troveranno un paese che le possa riciclare, considerando che già ora ci si ritrova in una situazione disastrosa con vaste isole di plastica che galleggiano sui mari e rifiuti plastici sparsi un po' dappertutto e quindi è necessario cambiare le modalità di consumo delle società evitando di utilizzare la plastica preferendo materiali ecologici facili da riciclare.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/06/2018                         n:   3798      


Danni nel sud della Thailandia per una tempesta

Phuket la popolare località turistica della Thailandia nota per le bellezze naturalistiche sarebbe stata colpita da una tempesta che ha interessato il sud del paese con intense precipitazioni piovose e forti folate di vento; si parla di circa novanta case, ventuno villaggi e otto centri di attrazione turistica danneggiati (in particolare danni ai tetti delle strutture ed anche alle automobili). Le autorità locali avvertono che il maltempo potrebbe continuare nei prossimi giorni con improvvise inondazioni favorite dalle perturbazioni monsoniche, poi le barche dovrebbero rimanere a riva. Da segnalare cambiando completamente scenario e spostandosi nello spazio, fa discutere la dichiarazione dell'amministrazione americana che gli astronauti sono dei militari che devono dominare "l'ambiente spaziale", nonostante le convenzioni internazionali abbiano stabilito che lo spazio sia luogo di pace e di collaborazione per le ricerche e la conoscenza comune.

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Inondazioni e smottamenti in India

A causa di intense precipitazioni piovose si sono verificate inondazioni che hanno interessato oltre trecentottantaseimila persone nell'Assam costringendo all'evacuazione degli abitanti di centinaia di villaggi, poi le inondazioni hanno seriamente danneggiato trecentoventicinque case ed oltre alle forti piogge si sono verificati smottamenti in varie zone. Come capita spesso in questi casi le inondazioni di acqua straripata dagli argini di diversi fiumi hanno sommerso i raccolti, reso difficili gli spostamenti causando cancellazioni di treni a volte anche a causa di smottamenti che hanno invaso la sede dei binari; inoltre, le autorità hanno attivato i soccorsi che hanno portato aiuti nelle zone colpite e salvato centinaia di persone. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la situazione disastrosa riguardo ai ghiacci dell'Antartide che si stanno sciogliendo con ritmi molto superiori a quelli previsti in precedenza.

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Ondata di maltempo in zone di Francia ed Italia

Si sono verificate delle frane e allagamenti in alcune zone della Francia e dell'Italia a causa del passaggio di un'ondata di maltempo caratterizzata da precipitazioni piovose di tipo torrenziale, particolarmente colpito ultimamente il Piemonte dove le forti piogge cadute in Val di Susa, in una vasta area già interessata da incendi che hanno bruciato la vegetazione aggravando il dissesto idrogeologico, hanno favorito la formazione di torrenti di fango che hanno investito le abitazioni a Bussoleno obbligando all'evacuazione di diverse famiglie (nella stessa zona si erano già verificate altre frane). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumentato a centonove il bilancio delle vittime dell'eruzione del vulcano Fuego in Guatemala con dodicimila persone evacuate; inoltre, si teme in caso di pioggia che le ceneri vulcaniche che si sono accumulate sulle pendici della montagna possano essere trascinate a valle.

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Tel:   338 1809310          Data:    08/06/2018                         n:   3787      


Combustibili fossili ancora molto sovvenzionati

I governi degli stati più industrializzati del cosiddetto G-7 che comprendono Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Stati Uniti spesso affermano di non avere risorse per favorire il passaggio alle energie rinnovabili come stabilito da trattati internazionali nel 2016, ma uno studio avrebbe rivelato l'inefficienza nello stanziamento delle risorse oltre all'enorme somma ancora destinata a sovvenzionare i combustibili fossili, schermando in modo poco trasparente le varie operazioni economiche, nonostante secondo gli accordi presi bisognerebbe entro il 2025 gradualmente uscire da questo sistema di sovvenzioni. In pratica in termini di risorse pubbliche il passaggio da fonti fossili ad energie rinnovabili o è troppo lento o non sta proprio avvenendo (gli U.S.A. hanno abbandonato il tavolo delle trattative). La peggiore come trasparenza delle sovvenzioni sarebbe risultata la Gran Bretagna che impone anche tasse per le esplorazioni nel Mare del Nord.

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Siccità in Cina e piogge monsoniche in Sri Lanka

Dalle statistiche diffuse dalle autorità relative ad alcune zone della regione autonoma del Guangxi Zhuang risulterebbe che oltre sessantatremila persone sono state colpite dalla siccità dovuta ad una condizione sfavorevole caratterizzata da alte temperature e mancanza di precipitazioni piovose, poi circa millequattrocento persone hanno perso i loro raccolti (con conseguenti perdite economiche) ed oltre cinquecento sono alle prese con carenza nella fornitura di acqua potabile. Per quanto riguarda lo Sri Lanka la stagione dei monsoni come ogni anno sta inondando il paese anche se ora si parla recentemente di piogge davvero intense e forti folate di vento che hanno sferzato circa venti distretti specialmente in zone del centro-sud del paese con decine di vittime, dispersi, evacuazioni di decine di migliaia di persone mentre molte squadre di soccorso sono impegnate a portare aiuto alla popolazione ed altre rimangono in attesa di chiamata.

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Maltempo in Etiopia e Somalia

Sarebbero ventitre le vittime e sei i feriti nell'Etiopia centrale nella regione Oromia per una frana causata da un nubifragio durato diverse ore; un'ondata di maltempo caratterizzata da intense precipitazioni piovose tipica della stagione delle piogge che sta per interessare il paese ed anche in passato si sono verificate frane e smottamenti per le forti piogge. Per quanto riguarda la Somalia ci sarebbero da parte di organizzazioni internazionali delle richieste di aiuti alimentari, acqua potabile e beni di prima necessità dal momento che si stima che un milione e duecentomila persone siano state colpite recentemente dal ciclone denominato "Sagar" in particolare nella regione costiera Somaliland del nord-ovest del paese che ha lasciato durante il suo passaggio (giudicato come uno dei peggiori eventi atmosferici registrati nella zona) una scia di distruzione, danni e vittime, costringendo all'evacuazione di migliaia di persone.

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Una diga in Tanzania minaccia una riserva protetta

Per far fronte alle necessità energetiche del paese le autorità della Tanzania progettano di costruire presso la riserva protetta di Selous una grande diga alta centotrenta metri e larga settecento in modo da formare un lago di millecinquecento chilometri quadrati che alimenterà un impianto idroelettrico, ma gli ambientalisti denunciano che questo progetto rischia di distruggere un'area naturalistica ricca di alberi e biodiversità oltre che di elefanti, leoni, giraffe, ghepardi, rinoceronti e cani selvatici. Questa riserva patrimonio protetto e fonte di reddito per il notevole afflusso turistico avrebbe già perso in meno di quaranta anni il novanta percento degli elefanti (nota ad esempio la vorace richiesta del mercato cinese per assurdi scopi pseudofarmaceutici e monili di dubbio gusto) e questa diga potrebbe avere un impatto devastante anche perché gli animali vi si rifugiano specialmente nella stagione secca, poi vi sono anche molti terreni agricoli.

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Indagine sui clorofluorocarburi

Nonostante la produzione di clorofluorocarburi da quanto dichiarato dalle industrie chimiche sia ridotta a zero le rilevazioni effettuate ora avrebbero evidenziato che le emissioni sono quasi le stesse di venti anni fa, almeno per una componente chiamata CFC11 dannosa per lo strato di ozono dell'atmosfera che protegge dai raggi ultravioletti utilizzata per produrre ad esempio schiume, agenti ad azione smacchiante e gas per la refrigerazione. Si sospetta analizzando i dati provenienti da diverse centraline di rilevamento che l'origine delle emissioni, aumentata progressivamente dal 2013, sia probabilmente da identificare in zone di Cina, Mongolia e Corea forse come derivato della produzione di altre componenti chimiche (ma alcuni dicono che non si rispettano i divieti). La natura rimuove ogni anno il due percento dei CFC11 e le concentrazioni tenderebbero a diminuire se non vi fossero continue emissioni con conseguenti vari effetti negativi.

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Tel:   338 1809310          Data:    21/05/2018                         n:   3770      


Inondazioni e danni idrogeologici in Colombia

A causa del malfunzionamento per una frana di un tunnel di evacuazione delle acque, presso un impianto idroelettrico in costruzione, le acque del fiume Cauca in Colombia sono esondate distruggendo diciannove abitazioni, una clinica, una scuola, un ponte ed inondando un'autostrada; poi circa seicento persone sarebbero state costrette a lasciare le proprie abitazioni nella città di Valdivia nel nord del dipartimento di Antioquia. Le autorità hanno provveduto ad in inviare aiuti umanitari nelle zone colpite dall'inondazione oltre ad organizzare dei rifugi temporanei nelle città di Taraza, Briceno, Caceres, Nechi e Caucasia. Da segnalare cambiando completamente scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Italia un brusco sbalzo di temperatura con medie invernali ha causato danni ai raccolti soprattutto in Sardegna (recentemente colpita anche da piogge torrenziali) dove oltre all'ondata di freddo si sono verificati smottamenti.

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Tel:   338 1809310          Data:    16/05/2018                         n:   3766      


Disagi per inondazioni in Canada

A causa di intense precipitazioni piovose oltre duemilasettecento persone principalmente del distretto regionale del Kootenay Boundary della British Columbia ed altre zone sarebbero stati costrette a lasciare le proprie abitazioni; le autorità che hanno definito le inondazioni fra le peggiori in duecento anni precisano che è verificata la convergenza di diversi fattori come lo scioglimento di molta neve che si era accumulata in quota, poi le temperature superiori alla norma oltre alle piogge di tipo torrenziale. Gli ordini di evacuazione potrebbero interessare molti altri abitanti mentre le immagini aree mostrano strade allagate, fiumi in piena e le squadre di soccorso in azione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che il vulcano Merapi in Indonesia ha eruttato con ordine di evacuazione nel raggio di cinque chilometri; inoltre, si teme che il vulcano Kilauea alle Hawaii possa esplodere per il contatto fra magma ed acqua.

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Ruolo dei laghi nelle emissioni ad effetto serra

Nonostante i laghi costituiscano una frazione minima dell'acqua presente sul pianeta possono essere una fonte non trascurabile di emissioni di metano, un gas che provoca un effetto serra venticinque volte superiore al biossido di carbonio, questo a causa del surriscaldamento climatico che tende ad autoalimentarsi anche per la grande quantità di piante ed animali che li popolano. Ad esempio si calcola che oltre il settantasette percento di queste emissioni potrebbe derivare dalla decomposizione della materia organica delle piante acquatiche effettuata dai microbi nei fondali che poi rilasciano bolle di metano che risalgono in superficie. Le temperature più alte tendono a promuovere la crescita delle piante acquatiche e questo significa che nei laghi vi sarà sempre più materiale organico da decomporre formando in questo modo un ciclo vizioso che si autoalimenta da aggiungere agli altri relativi alle emissioni di gas ad effetto serra.

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Inondazioni in Kenya e terremoto alle Hawaii

Sarebbero almeno sei le vittime a causa delle inondazioni in Kenya con migliaia di persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni ed organizzazioni internazionali che descrivono le difficoltà della popolazione anche a causa di diverse ondate di maltempo caratterizzate da precipitazioni piovose torrenziali che hanno causato vittime, distrutto i raccolti e fatto perdere molti capi di bestiame oltre a danneggiare strade, sovrastrutture e rendere difficile l'utilizzo delle risorse di acqua potabile (con conseguenti emergenze sanitarie per eventuali casi di colera). Per quanto riguarda le Hawaii l'eruzione del vulcano Kilauea ha causato un terremoto quantificabile di magnitudo 6.9, il più forte dal 1975, con intenso sciame sismico senza che vi stato un allarme tsunami o causare danni e vittime ma facendo scattare un piano di evacuazione sull'isola principale dove degli incendi causati dalla lava stanno bruciando le foreste.

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Brusco cambio di tempo in Italia

Dopo un periodo caratterizzato da anomalo caldo estivo e giornate assolate quasi improvvisamente un'ondata di maltempo ha causato un brusco calo delle temperature quantificabile in oltre dieci gradi, quindici le vittime in montagna sulle Alpi alcuni sorprese in alta quota da bufere di vento e neve gelida per una vicenda di dura sopravvivenza che ha fatto discutere a causa dell'imprudenza corsa nel volersi avventurare in una gita impegnativa (verso le Alpi svizzere) nonostante il bollettino meteo non fosse favorevole, probabilmente fidandosi dell'esperienza e dei ritrovati tecnologici che non hanno aiutato gli sfortunati escursionisti a raggiungere un rifugio sulla vetta della montagna quando mancava solo un breve tratto di salita. Per quanto riguarda le condizioni meteo sulla penisola le previsioni avvertono che potrebbero esserci intense precipitazioni piovose, forte vento e mareggiate sulle coste oltre ad un notevole calo delle temperature.

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Asini del Kenya forse a rischio estinzione

Con la domanda in crescita del mercato cinese di pelli di asino provenienti dal Kenya per ricavare l'elisir "Ejiao" utilizzato come ingrediente per la preparazione di farmaci ed altri preparati favolosi di alto costo (la cui efficacia non è stata verificata come accade per la maggior parte dei prodotti ricavati da animali della medicina cinese) si rischia l'estinzione degli asini nel paese africano; infatti, oltre dieci milioni sono macellati ogni anno anche in altri paesi ed in tutto il pianeta sono solo quarantaquattro milioni. Un tempo la domanda di asini era soddisfatta dallo stesso mercato interno cinese ma l'aumento continuo della richiesta ha causato questa ricerca assurda di pelli di animali soprattutto in Africa da inviare in Cina con delle navi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di calore anomala su vaste aree d'Europa con temperature di dieci gradi sopra le medie del periodo.

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Tempesta ghiacciata sul Canada

A causa di un'ondata di gelido maltempo e folate di vento che sta investendo il Canada le autorità ambientali hanno avvertito del potenziale pericolo riguardo la percorribilità delle strade e per problemi alla fornitura di energia elettrica anche a largo raggio, poi le previsioni riguardo a questa tempesta definita ad alto impatto annunciano precipitazioni nevose e annunciano che la pioggia ghiacciata potrebbe continuare nei prossimi giorni; inoltre, è probabile che si verifichino disagi in alcune regioni (fra cui è compresa tutta l'area della capitale Ottawa) per il sommarsi di fattori meteorologici sfavorevoli. Questa ennesima ondata di gelo sull'America settentrionale visto il periodo primaverile non può che attirare l'attenzione sul rallentamento annunciato delle correnti a getto che tendono di solito a confinare l'aria gelida in zona polare considerando che potrebbe giocare forse un ulteriore ruolo il rallentamento della Corrente del Golfo.

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Corrente del Golfo ulteriormente indebolita

Da tempo è noto che il flusso della Corrente del Golfo si sia indebolito ed utilizzando una nuova tecnica che analizza anche i sedimenti marini i ricercatori avrebbero verificato come il cosiddetto flusso della circolazione meridionale atlantica (AMOC) si sia ulteriormente indebolito; ma avendo poche osservazioni dirette precedenti è difficile fare previsioni a lungo termine, poi non vi sarebbe almeno per il momento da preoccuparsi per una eventuale nuova era gelida. Fra i possibili cambiamenti meteorologici si ipotizza uno spostamento della cintura di precipitazioni tropicali, peggioramento delle tempeste invernali dall'Atlantico all'Europa e forse un aumento più rapido del livello del mare lungo la costa est degli Stati Uniti a causa dei cambiamenti di densità dell'oceano. Inutile ricordare quanto la Corrente del Golfo con il suo flusso caldo sia importante per mitigare il clima di oltre quattro-sei gradi Celsius nel nord-ovest dell'Europa.

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Isola turistica delle Filippine chiusa per sei mesi

A causa dei pesanti danni ambientali causati dal turismo all'isola di Boracay, popolare luogo turistico per le incantevoli spiagge bianche ed acque cristalline, le autorità delle Filippine hanno deciso che per sei mesi a partire dal ventisei aprile non sarà possibile visitare l'isola anche perché non diventi un tipico simbolo di destinazione poco amica della natura in seguito alle devastazioni dovute alle speculazioni collegabili allo sviluppo incontrollato. L'isola che da circa quaranta anni attrae numerosi visitatori deve fronteggiare anche problemi organizzativi di sovraffollamento come quello relativo alla gestione delle fognature e per sostenere la popolazione locale dell'isola di circa diciassettemila abitanti che vivono di principalmente di turismo durante il periodo di chiusura per preservare l'ambiente sono stati stanziati appositi fondi, poi si fa notare come l'impatto del turismo nonostante i benefici economici dovrebbe essere valutato in modo responsabile.

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Polemiche per frana fra Italia e Svizzera

Nonostante fossero stati già stanziati i fondi per la messa in sicurezza di un tratto di strada nella val Vigezzo fra il confine di Italia e Svizzera i lavori non sono mai cominciati, a quanto pare la situazione di emergenza era stata ripetutamente denunciata a causa di cedimenti sulla strada senza che le autorità prendessero provvedimenti, ne hanno fatto le spese due coniugi italiani di nazionalità svizzera che si recavano in auto ad un santuario travolti da una frana provocata probabilmente dalle forti precipitazioni piovose degli ultimi giorni; poi i grossi massi sono caduti a valle sulla ferrovia vigezzina sottostante bloccando le comunicazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ennesima ondata di freddo e neve sulla costa est degli Stati Uniti con tempesta di neve nel nord del Minnesota, Nebraska ed Ohio; imbiancata dalla neve anche New York come non accadeva in aprile da un secolo.

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Calo di biodiversità ed acqua potabile

Un pianeta molto affollato di uomini con conseguente maggiore richiesta di cibo, acqua, energia e terre da sfruttare comporta un vistoso calo della biodiversità e di acqua potabile disponibile, almeno da quanto risulta da uno studio effettuato per tre anni da ricercatori riuniti ora in Colombia per discutere di queste argomentazioni che hanno definito come drammatico il ritmo di calo della biodiversità (piante, animali ed acqua potabile) a causa dell'azione dell'uomo e quindi del surriscaldamento climatico unito ad altre problematiche combinate. Tutti i maggiori ecosistemi sono minacciati e le previsioni sono piuttosto pessimiste anche se molto potrebbe essere fatto cambiando mentalità ed adottando ad esempio un regime alimentare bilanciato. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che centocinquanta balene si sono spiaggiate in Australia nella Hamelin Bay, fatto definito da un turista come incredibile.

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Influenza di un social network sul clima globale

Dopo l'ammissione di colpevolezza del responsabile di un noto social network di aver violato i dati personali (comprese tendenze ed abitudini ricavabili da applicazioni immesse spesso senza consenso esplicito nei profili informatici) di cinquanta milioni di utilizzatori rimangono pochi dubbi riguardo il ruolo avuto nel favorire l'ascesa dell'attuale amministrazione americana con conseguenze tangibili dal punto di vista del clima globale come l'uscita degli Stati Uniti dall'accordo di Parigi sulla riduzione delle emissioni inquinanti ed anzi con iniziative successive tutte praticamente indirizzate in senso opposto, come ad esempio una nuova era del carbone e dei combustibili fossili, edilizia pubblica e privata senza regole ecologiche.. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ennesima ondata di maltempo con freddo e neve nella costa est degli U.S.A. con disagi per la popolazione e difficoltà nei trasporti.

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Maltempo in Italia e primavera ritardata

Frane e smottamenti provocati da precipitazioni piovose torrenziali hanno causato disagi soprattutto in Liguria (con parziali evacuazioni di caseggiati, caduta di massi su strade e dissesto idrogeologico in una regione molto fragile); inoltre, una perturbazione in arrivo sta facendo abbassare le temperature al nord con conseguenti nevicate anche a bassa quota per una primavera che tarda ad arrivare, considerando che molte piante sono già fiorite e l'aria gelida accompagnata da forte vento potrebbe danneggiare i germogli. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare molti casi di crisi idrica nel mondo che dovrebbero far riflettere su eventuali emergenze nelle nostre città se non si procederà a progettare enormi invasi per intercettare le acque piovane perché le falde nelle profondità del terreno sotto i fiumi in un vicino futuro non saranno più alimentate a sufficienza dalle fonti naturali nonostante le forti piogge.

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Incendio in una foresta in India

Un gruppo di trentasei studenti impegnati in una spedizione di trekking sono stati circondati dal fuoco che si è propagato velocemente in una foresta del Tamil Nadu in India nel distretto di Theni alimentato dal vento e si teme che vi siano almeno nove vittime mentre ventisette ragazzi sono stati portati all'ospedale di Bodinaickanur. La spedizione è stata organizzata da un club di trekking con base a Chennai senza il permesso al dipartimento forestale per questo tipo di escursione e quindi è stata avviata un'indagine delle autorità sull'accaduto. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche nauturalistiche che i ricercatori avrebbero constato per la prima volta come il krill (composto da piccoli crostacei che somigliano a dei gamberetti trasparenti) riesca a digerire la plastica trasformando la microplastica in nanoplastica che finisce nella catena alimentare e può finire persino nell'aria che respiriamo.

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Forti scosse di terremoto in Papua Nuova Guinea

Le squadre di soccorso hanno impiegato alcuni giorni per raggiungere i remoti villaggi colpiti da varie scosse di terremoto di cui una quantificabile di magnitudo 7.5 una settimana fa ed il bilancio di vittime (probabilmente oltre cento) e feriti è rapidamente aumentato; inoltre, la popolazione della Papua Nuova Guinea già impoverita per le cattive condizioni economiche è duramente provata dalle basse temperature molto sotto la media e dalla mancanza di generi di prima necessità, poi molte persone potrebbero essere ancora sepolte dalle frane provocate dai movimenti tellurici che hanno travolto le abitazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che a causa dei cambiamenti nella corrente del nord atlantico e di altri fattori collegabili al surriscaldamento climatico globale le temperature dell'Artico sono aumentate di oltre undici gradi in febbraio dal 1998 anche se ultimamente non è stato registrato un record.

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Disagi e danni a coltivazioni in Italia per maltempo

Continua l'ondata di maltempo in Italia con freddo e neve anche a bassa quota con disagi in molti casi per chi deve viaggiare a causa della difficoltà a muoversi sullo spesso manto nevoso e per la soppressione di corse ferroviarie mentre non mancano le polemiche per la gestione della rete nei giorni scorsi a causa di scambi bloccati, ritardi di ore anche per i treni ad alta velocità; poi in alcune zone soprattutto al sud le coltivazioni sono state danneggiate con la neve che ha fatto crollare le serre e il terreno ghiacciato ha complicato la situazione (ma non mancano i casi in cui con provvedimenti preventivi i disagi sono stati minimizzati). I cambiamenti climatici con eventi estremi e sbalzi di temperatura potrebbero costringere a cambiare l'organizzazione di molti tipi di servizi; infatti, mentre l'Artico si scalda in tutta Europa le incursioni di aria gelida provenienti da nord provocano bruschi abbassamenti delle temperature.

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Ondata di gelo siberiano sull'Europa

Sarebbero almeno dieci le vittime in Europa per l'ondata di gelo di matrice siberiana che sta investendo con intensità abbastanza variabile tutti i paesi a parte la Spagna e il Portogallo, particolarmente colpita l'Italia con temperature record (anche meno ventidue gradi nelle località turistiche sulle alture di Trentino e Veneto, meno quaranta a Dolina Campoluzzo a circa millesettecento metri di altitudine) ed abbondante neve che in alcune zone ha provocato disagi con mobilità a volte paralizzata; molte le cancellazioni e i ritardi di aerei, treni, trasporti in genere. L'aria fredda ed umida proveniente dal nord-est accompagnata dal vento gelido Burian passando sull'adriatico tende a riscaldarsi e si trasforma in precipitazioni nevose. Polemiche a Roma per il caos dei trasporti dovuti al maltempo; infatti, pare che nonostante le previsioni meteo avessero annunciato con largo anticipo gelo e neve sia stato fatto poco per fronteggiare la situazione.

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Tel:   338 1809310          Data:    27/02/2018                         n:   3702      


Preservare la foresta Bielowieza in Polonia

La foresta Bielowieza con sessantamila etteri di foreste popolate da linci, orsi, volpi e bisonti è una delle ultime riserve di biodiversità in Europa ed anche classificata come sito patrimonio mondiale, ma è minacciata dalla deforestazione giustificata dall'attuale amministrazione della Polonia con la scusa di dover procedere a disinfestazioni di insetti e diciannove chilometri quadrati coperti da alberi centenari sarebbero già stati devastati; quindi un alto organismo giudiziario europeo ha riscontrato la violazione delle leggi che non consentono di tagliare alberi in questa antica foresta naturale. Gli ambientalisti sostengono come alcuni cerchino di nascondere gli interessi mirati ad ottenere profitti dal commercio del legname considerando che preservare foresta Bielowieza consente non solo di mantenere in vita l'ultima vasta popolazione di bisonti presente in Europa ma anche di poter svolgere la sua funzione di polmone verde naturalistico.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/02/2018                         n:   3698      


Danni alle Fiji per ciclone tropicale

Dopo aver causato danni alle Samoa e Tonga il ciclone tropicale "Gita" sta sferzando le isole più a sud delle Figi con forte vento con folate superiori a duecentosettanta chilometri orari e precipitazioni piovose torrenziali distruggendo molte abitazioni, devastando i raccolti e interrompendo le comunicazioni; ma non ci sono state vittime anche se oltre duecentottanta persone sono state costrette a raggiungere i centri di evacuazione e le autorità stanno organizzando i soccorsi e cercano di rimuovere i detriti mentre le previsioni avvertono che l'azione del vortice a forte impatto sul territorio potrebbe continuare per poi muoversi verso ovest. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo di matrice siberiana che passando dallo Jugoslavia facendo registrare temperature molto basse ha investito vaste zone dell'Italia con freddo e neve a bassa quota con inevitabili disagi per la popolazione.

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Costruire le infrastrutture rispettando l'ambiente

I cambiamenti climatici in atto sul pianeta costringono spesso a nuove soluzioni costruttive che rispettino l'ambiente e possano resistere a fenomeni estremi che stanno diventando sempre più frequenti e fa discutere la nuova proposta dell'amministrazione americana che per evitare ostacoli burocratici vorrebbe fra le altre varie regole eliminare anche le norme di sicurezza ambientale e relative autorizzazioni (lo stanziamento degli ingenti fondi pubblici necessari per le costruzioni sarà fatta a debito); inoltre, a quanto pare vi sarebbe lo stesso tipo di scelta per l'edilizia privata. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che fra le cause prese in considerazione che hanno causato due giorni fa lo schianto di un aereo a terra vicino a Mosca che ha causato settantuno vittime ci potrebbero essere le avverse condizioni atmosferiche e quindi forse la bufera di neve nella fase di decollo o la formazione di ghiaccio sulle ali.

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Inondazioni e frane in Bolivia

Frane causate da precipitazioni piovose torrenziali hanno causato notevoli danni nella città di Tiquipaya nel dipartimento di Cochabamba nel zona centrale della Bolivia ed i soccorritori cercano i dispersi fra le rovine delle case, poi anche in altre regioni la situazione è difficile con danni ad infrastrutture, case, strade, raccolti e perdita di bestiame e le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza. A Tupiza il fiume omonimo è esondato obbligando decine di famiglie ad abbandonare le proprie abitazioni inondate dall'acqua ed in genere il livello di tutti i fiumi del paese è molto alto a causa delle forti piogge. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che la commissione europea dopo i ripetuti avvertimenti starebbe per infliggere delle multe ad otto paesi fra cui l'Italia per non aver provveduto ad adottare provvedimenti e direttive concordate da anni per migliorare con efficacia la qualità dell'aria.

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Disagi a Mosca per nevicata record e freddo

Lo spesso manto nevoso caduto su vaste aree della Russia accompagnato da una fredda ondata di maltempo sta ostacolando i trasporti e causando disagi alla popolazione in particolare nella capitale Mosca dove a causa di bufere di neve molti voli sono in ritardo o sono stati cancellati, poi alcune linee tranviarie risultano bloccate anche per il ghiaccio mentre la circolazione stradale è difficoltosa. Si parla anche di una vittima e feriti a causa dei numerosi alberi caduti danneggiando anche alcune auto ma non sono mancate le persone che intervistate dopo aver affondato le gambe nel soffice manto hanno detto di essere contente di vedere tanta neve e della caratteristica atmosfera da cartolina come non accadeva da sessanta anni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche due vittime ed un ferito grave in Italia per slavine; inoltre, rimane alto il pericolo valanghe in montagna per sbalzi di temperatura e vento.

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Africa poco stabile a causa del degrado ambientale

In molte zone dell'Africa i cambiamenti climatici con conseguente degrado ambientale, raccolti compromessi e difficoltà nella sostenibilità degli allevamenti stanno facendo crescere le percentuali di povertà e denutrizione; inoltre, dall'analisi di organizzazioni internazionali ci sarebbe anche uno stretto legame fra queste condizioni di disagio ed i conflitti rendendo poco stabile tutto il continente africano. Promuovere l'adattabilità delle popolazioni ai cambiamenti climatici dovrebbe essere parte integrante delle campagne per la prevenzione da stati di povertà e fame che peggiorano la qualità della vita (spesso spingendo ad emigrazioni di massa difficilmente gestibili dai paesi accoglienti). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le nuove dichiarazioni piuttosto provocatorie ed altalenanti dell'amministrazione americana di voler rientrare a diverse condizioni negli accordi di Parigi sul clima.

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Alto pericolo valanghe sulle Alpi

Sta crescendo l'attenzione agli sbalzi di temperatura dopo che numerose valanghe hanno causato disagi ed in qualche caso messo in pericolo la vita di numerosi turisti come accaduto ad esempio nella nota località di Zermatt in Svizzera che si trova nei pressi della vetta del Matterhorn dove circa novemila turisti si sono trovati in difficoltà con linee ferroviarie e strade bloccate; poi anche in Italia si sono verificate numerose situazioni di pericolo come accaduto a Cervinia ed Alto Adige con turisti evacuati e strade bloccate (per un breve periodo di tempo). In genere capita che dopo forti nevicate il manto nevoso non si compatti a sufficienza su strati precedenti e si formi un lastrone che tende a scivolare a valle a causa di sbalzi di temperatura e vento che destabilizzano la neve vista la debole coesione dei cristalli. In questi casi uno sciatore che taglia il manto nevoso su forti pendii sulla neve fresca può facilmente causare una valanga di rotolamento.

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Crisi idrica a Città del Capo in Sud Africa

Dopo tre anni di siccità le riserve di acqua potabile di Città del Capo in Sud Africa si sono ridotte a meno del trenta percento e le autorità hanno comunicato alla popolazione la gravità della situazione vicina ad una punto di non ritorno riguardo la possibilità di poter ancor usufruire dell'acquedotto; infatti, inizialmente era stato diramato un appello a non sprecare l'acqua, ma ora sarà razionata con il divieto assoluto di innaffiare prati, giardini, lavare auto e riempire piscine. Se le riserve caleranno sotto circa un tredici percento non sarà più erogata acqua dai rubinetti e la popolazione di una delle duecento aree municipali non potrà attingere una razione maggiore a venticinque litri. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la procedura di infrazione avviata dalla commissione europea per Polonia ed Ungheria per non aver rispettato i limiti sulle emissioni inquinanti mentre anche gli altri paesi sono sotto indagine.

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Rischio di eruzione vulcanica nelle Filippine

Le autorità delle Filippine hanno dichiarato lo stato di calamità sia per l'aumento del rischio di eruzione del vulcano Mayon sia per poter organizzare il sostentamento delle circa venticinquemila persone evacuate, in modo da poter stanziare i fondi necessari a gestire l'emergenza; infatti, la lava sta già fuoriuscendo dal cono vulcanico celebre per la sua perfetta struttura ed anche per la lunga storia di violente eruzioni (cinquantuno volte in quattrocento anni e con molte vittime). La zona interessata nella regione Bicol della provincia Albay sulla principale isola di Luzon a circa trecento chilometri a sud-est di Manila è anche una popolare meta turistica, quindi l'istituto di vulcanologia avverte di non entrare nel raggio di pericolo di sei chilometri e sette sul fianco sud del vulcano perché improvvisamente potrebbe verificarsi un'esplosione con caduta di rocce oppure potrebbero verificarsi delle frane con fuoriuscita del flusso di magma.

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Piantare foreste per limitare il surriscaldamento

Visto l'alto rischio che il surriscaldamento globale superi il grado e mezzo di aumento delle temperature medie sarebbe necessario cominciare a catturare il biossido di carbonio dall'atmosfera piantando vaste foreste (cercando di trovare un equilibrio con il terreno destinato ai raccolti), considerando che anche limitando il surriscaldamento difficilmente si riuscirà a proteggere la barriera corallina che già soffre per le alte temperature dell'oceano e a evitare la fusione dei ghiacci della Groenlandia e dell'ovest dell'Antartide, ma sarebbe utile ad evitare siccità ed inondazioni, migrazioni di popoli e conflitti per la contesa delle scarse risorse disponibili a causa dei cambiamenti climatici. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo che sta attraversando il Giappone con abbondante neve che ha reso molto difficili ed in qualche caso paralizzato i trasporti con disagi per la popolazione.

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Inondazioni in California dopo gli incendi

Sarebbero almeno tredici le vittime, venti i feriti e diversi dispersi a causa di inondazioni e frane che hanno colpito soprattutto la contea di Santa Barbara in California proprio nell'area devastata dai recenti incendi con il fumo che ancora esce dalle case distrutte; infatti, secondo le autorità che stanno organizzando i soccorsi il territorio è più vulnerabile essendo privo della vegetazione bruciata sulle colline boscose ed in questo modo tonnellate di detriti si sono accumulati spinti dalle precipitazioni piovose torrenziali e conseguente esondazione di torrenti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la difficile situazione sanitaria per tanti casi di colera a Kinshasa capitale della Repubblica Democratica del Congo (caotica metropoli di dieci milioni di persone che spesso vivono in alloggi precari) colpita da inondazioni qualche giorno fa che oltre a causare decine di vittime ha reso inservibili le fognature.

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Leggermente meno caldo il 2017 rispetto al 2016

Le temperature medie globali monitorate nel 2017 sono state leggermente inferiori al 2016, quindi si tratta del secondo anno più caldo di sempre con 14,7 gradi Celsius in media e più caldo di 1,2 gradi Celsius rispetto all'era pre-industriale, ma bisogna tenere presente per quanto riguarda la progressione annuale delle medie statistiche che le temperature del 2016 sono state anche innalzate dalla corrente globale El Nigno che rilascia calore dall'Oceano Pacifico ad intervalli ciclici e senza questo apporto supplementare di calore si può valutare il 2017 come annata più calda. In questo periodo in controtendenza rispetto al surriscaldamento globale un ciclone di matrice artica sta causando vittime e disagi in America del nord e secondo i ricercatori questo fenomeno estremo sempre influenzato dai cambiamenti climatici potrebbe essere causato dal rallentamento dei vortici di correnti che tendono a trattenere il freddo artico sulla calotta polare.

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Gelo artico in America del nord

Sarebbero undici le vittime in America del nord a causa dell'ondata di gelo di matrice artica che continua a mettere a dura prova le attività quotidiane della popolazione alle prese con ghiaccio, neve e relativi disagi correlati; poi sono stati battuti dei record storici di freddo come a Omaha in Nebraska con meno ventinove gradi Celsius e ad Aberdeen in Sud Dakota con meno trentasei gradi Celsius. Le previsioni meteo annunciano temperature un po' più miti nei prossimi giorni solo sulla costa ovest mentre l'area a nord-est del paese rimmarrà nella morsa del freddo con alcune zone sferzate anche da vento gelido. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche alcune polemiche riguardo la conferenza sul clima COP24 che si terrà nella città di Katowice in Polonia; infatti, si tratta di un vasto centro nel sud-est del paese destinato allo sfruttamento poco ecologico di miniere di carbone ed acciaio.

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America del nord nella morsa del freddo

Continua l'ondata di gelo di matrice artica che sta interessando da giorni l'America del nord con picchi record di freddo in alcune zone del Canada, poi sull'onda delle polemiche sulle solite affermazioni di scetticismo riguardo i cambiamenti climatici dell'amministrazione americana è arrivato il conto miliardario dei costi degli eventi estremi che hanno colpito gli Stati Uniti quest'anno che non comprendono quelli altissimi dei danni provocati dal fronte di fuoco "Thomas" in California (circoscritto ma ancora attivo); poi tutti gli indicatori mostrano come siano le attività umane ad alimentare il surriscaldamento climatico, quindi la situazione non potrà che continuare a peggiorare senza interventi immediati. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che la Cina, il peggiore inquinatore mondiale, avrebbe deciso di stabilire nel paese un piano sullo scambio di crediti riguardo le emissioni inquinanti.

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Incendi e ondata di freddo gelido in America

La stagione degli incendi che ha devastato la California avrebbe costretto oltre millecinquecento pompieri a rimanere durante le festività religiose a fronteggiare i rimanenti focolai anche se il fronte di fuoco "Thomas" è stato in gran parte circoscritto con squadre di pompieri e velivoli antincendio rimasti disponibili ad intervenire nel caso di necessità; notevoli i danni con oltre millesessanta edifici distrutti dagli incendi, duecentottanta danneggiati, quasi millecentoquaranta chilometri quadrati di vegetazione bruciati e spostandosi più a nord ci si ritrova fra neve e ghiaccio con un'ondata di freddo gelido che secondo le previsioni meteo potrebbe continuare nei prossimi giorni. Da segnalare cambiando scenario in America del Sud che una frana causata da piogge torrenziali una decina di giorni fa in Cile presso Villa Santa Lucia nel distretto dei Laghi avrebbe causato (le ricerche nel fango sono durate una settimana) quindici vittime.

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Inondazioni e frane nelle Filippine

Mentre ancora si cercano nelle Filippine alcuni passeggeri dispersi del traghetto affondato nello stretto di Polillo dopo che le ricerche erano state sospese a causa del maltempo, un forte vortice caratterizzato da precipitazioni torrenziali e venti fortissimi ha sferzato Mindanao la principale isola del paese; si parla di oltre centottanta vittime a causa soprattutto di frane che hanno danneggiato o distrutto molte abitazioni con migliaia di persone evacuate; inoltre, le immagini trasmesse dai media con riprese dall'alto mostrano la vastità delle inondazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il crollo in due giorni del quaranta percento del valore di una moneta elettronica criptata considerata come una nuova grave minaccia ambientale non essendo sostenibile a causa dell'enorme quantità di energia assorbita per assicurare le transazioni che pesano su tutto il pianeta pur essendo pochi gli utilizzatori.

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Fiumi dell'India in un vicino futuro solo stagionali

Secondo molti studi se le condizioni che hanno ridotto la maggior parte dei fiumi dell'India a rigagnoli dovessero continuare nei prossimi quindici anni quasi il sessanta percento dei fiumi potrebbero diventare solo stagionali e quindi l'acqua scorrerà normalmente nel letto dei fiumi solo parte dell'anno causando grossi problemi di approvvigionamento idrico; inoltre, dal venticinque al trenta percento del territorio del paese in un decennio potrebbe diventare un deserto (senza adeguati interventi preventivi). La popolazione dovrà per adattarsi dovrà cambiare tipo di coltivazioni e frequenza dei raccolti considerando che anche le acque del Gange stanno ormai diventando una scarsa risorsa idrica. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'eccessivo ricorso alla deforestazione per ricavare il pellets combustibile per riscaldamento la cui domanda sta sempre più aumentando.

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Frane nelle Filippine e incendi in California

Sarebbero almeno ventisei le vittime a causa di frane causate da una tempesta tropicale caratterizzata da precipitazioni piovose di tipo torrenziale in ampie aree del paese ed in particolare nella provincia di Biliran; fra le zone più colpite dalle frane si parla di una zona a circa cinquanta chilometri dalla capitale Manila. Per quanto riguarda la California due settimane di incendi avrebbero mandato in fumo oltre mille chilometri quadrati di vegetazione fra le contee di Ventura e Santa Barbara nel sud della California e solo il quaranta percento dell'enorme devastante incendio denominato "Thomas" è stato circoscritto, quindi l'emergenza è ancora ad alti livelli con le fiamme che stanno per bruciare molte abitazioni nonostante un esercito di oltre ottomila pompieri sia impegnato sul campo. Le autorità hanno affermato che la scienza ci sta indicando che gli incendi ormai sono molto frequenti in California e questo è un reale segnale di allarme.

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Un nuovo clima per multipli eventi estremi

E' noto che le attività umane influenzano l'ambiente con la possibilità che si verifichino eventi estremi ed ormai i ricercatori avrebbero verificato che ci si ritrova con un nuovo clima che risulta dalla somma di eventi estremi e che le cause non sono in parte anche naturali ma tutte collegabili al consumo di combustibili fossili. Questa considerazione è stata ricavata analizzando i dati relativi al 2016 soprattutto riguardo ondate anomale di calore in Asia e temperature molto al di sopra della norma sulle coste dell'Alaska ed in genere analisi sul surriscaldamento climatico in cinque continenti e due oceani. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una seconda vittima (un pompiere) per gli incendi che stanno devastando la California; inoltre, i roghi incontrollabili ad esempio hanno superato per dimensioni di una delle aree più interessate quello della contea di Santa Barbara di dieci anni fa.

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Maltempo e disagi in Europa per freddo e neve

Continua l'ondata di maltempo di matrice artica sull'Europa con trasporti aerei e navali spesso bloccati in Gran Bretagna, allerta in certe aree per le basse temperature, scuole chiuse e mancanza prolungata di energia elettrica in centoquarantamila abitazioni. In Belgio uno spesso manto di neve rende difficoltosi i collegamenti stradali e non è molto migliore la situazione in alcune zone della Francia interessate da bufere di neve con vento freddo che hanno anche causato numerosi blackout, mentre in Italia oltre a strade e linee ferroviarie impraticabili per il ghiaccio si è aggiunto il problema di intense precipitazioni piovose con rischio esondazioni ad esempio in Liguria. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in California l'area interessata dai roghi incontrollabili è aumentata e l'annata del 2017 è già stata valutata in anticipo come una delle peggiori dal punto di vista degli incendi.

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Ancora imponenti fronti di fuoco in California

A causa di forti folate di vento ad oltre ottanta chilometri orari che riattizzano gli incendi le fiamme hanno aggredito velocemente la secca vegetazione della California formando sei imponenti fronti di fuoco oltre ad altri più piccoli che hanno distrutto circa cinquecento strutture dall'area di San Diego sulla costa del Pacifico alla contea di Santa Barbara e in altre aree interessate costringendo all'evacuazione di oltre centonovantamila persone, mentre le previsioni meteo annunciano ancora vento considerando che molte abitazioni (e fastose ville) sono minacciate dal fuoco. Un esercito di cinquemilasettecento pompieri cercano di fronteggiare le fiamme altissime ed è stato dichiarato lo stato di emergenza con supporto per la coordinazione dell'agenzia federale; inoltre, gli elicotteri gettano liquido ritardante anche su autostrade e linee ferroviarie. Particolarmente colpite dagli incendi vaste aree nella contea di San Diego, Ventura e Los Angeles.

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Ciclone disperde molte barche da pesca in India

Con un'operazione congiunta fra varie organizzazioni di soccorso sarebbero stati salvati trecentocinquantasette fra pescatori e personale mercantile dispersi con le loro barche da pesca e navi a causa del passaggio del ciclone "Ockhi" che ha colpito gli stati del sud del paese nei giorni scorsi (si parla anche di vittime e danni soprattutto in Kerala e nel Tamil Nadu), poi si sta aspettando che le condizioni meteo migliorino per cercare di salvare tanti altri pescatori che risultano dispersi in un ampio raggio ed anche fino a lontane isole. Cambiando argomento sempre in India un'indagine avrebbe rilevato che una delle cause dell'inquinamento a livelli insopportabili di New Delhi sia l'utilizzo un combustibile sporco, una specie di prodotto di scarto dell'industria petrolifera americana e canadese, molto economico e più efficiente dal punto di vista energetico del carbone, ma con pesante impatto ambientale e ad alto contenuto di zolfo.

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Grandi fiumi che scaricano la plastica nel mare

La quantità di plastica che finisce ogni anno nei mari costituisce un pericolo per l'ecosistema ed i ricercatori stanno studiando dei sistemi con varie tecnologie per raccoglierla anche se sarebbe più semplice agire alla fonte dell'inquinamento e quindi usando meno plastica ed evitando che venga scaricata nei fiumi o intercettandola prima che raggiunga i mari; poi lo studio avrebbe evidenziato che il novanta percento della plastica inquinante proviene da appena dieci grandi fiumi (con in testa a questa poco salutare classifica Yangtze, Indo e fiume Giallo). In pratica si tratta di vaste zone in cui si concentrano a volte centinaia di milioni di persone che spesso non sono fornite di depuratori efficienti in grado di filtrare e riciclare la plastica che finisce negli scarichi e quindi raggiunge torrenti, fiumi e mari. Riuscire ad agire con efficacia su queste aree di notevole criticità potrebbe far migliorare una situazione sempre più degradata.

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Cambiamenti climatici, migrazioni e mutazioni

Che i cambiamenti climatici favoriscano le migrazioni delle specie selvatiche è già stato evidenziato da molti studi ed ora ricercatori canadesi, confrontando i dati monitorati cinquanta anni fa, avrebbero riscontrato che gli inverni più miti stanno provocando delle mutazioni fisiche a due specie di topi nel sud del Quebec oltre ad averle spinte più a nord di circa undici chilometri ogni anno. La dimensione del cranio è cambiata nel tempo ed i denti molari hanno cambiato posizione per adattarsi al diverso tipo di dieta dettata dai cambiamenti climatici e dagli spostamenti anche se rimane da confermare se sono cambiamenti genetici che passeranno alle future generazioni (teoria dell'evoluzione con cambiamenti morfologici) o si tratta di rapidi adattamenti di tipo temporaneo; senza considerare che quando le varie specie migrano hanno anche un impatto sul territorio con maggiore competizione per le risorse che tendono a diventare più scarse.

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Danni ad infrastrutture per sisma in Corea del Sud

Le autorità della Corea del Sud hanno dichiarato che anche se non vi sono state vittime due giorni fa per il terremoto di magnitudo 5.4 che ha colpito il paese ed in particolare la costa a sud-est sono numerosi i feriti ed i senzatetto; inoltre, vi sarebbero danni rilevanti alle infrastrutture ed i media trasmettono immagini di palazzi crollati o danneggiati ed auto schiacciate. Questo paese ha un'attività sismica piuttosto limitata ed il recente sisma con ipocentro presso la città di Pohang è stato classificato come il secondo più forte (dopo quello 5.8 del settembre 2016 con epicentro nella stessa zona presso la città antica di Gyeongju) da quando si è iniziato a monitorare questo tipo di dati nel 1978. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche lo stanziamento di fondi destinati ai paesi in via di sviluppo per fronteggiare i cambiamenti climatici deciso alla chiusura della conferenza "COP23" sul clima.

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Inondazioni in Grecia per piogge torrenziali

Sarebbero quindici le vittime e diciassette i feriti a causa di intense precipitazioni piovose che hanno trasformato le strade in torrenti d'acqua e fango rossiccio trascinando automobili e rovesciandole in particolare presso le città di Nea Peramos e Mandra a circa ventisette chilometri da Atene dove molti cittadini sono dovuti salire sui tetti delle case per mettersi in salvo. E' da giorni che piove sul paese con dichiarazione dello stato di emergenza in alcune regioni (comprendendo l'est dell'isola di Symi) e per l'ovest della regione Attica che include appunto le città maggiormente colpite di Nea Peramos e Mandra che hanno in totale una popolazione di ventimila persone che vivono in abitazioni spesso costruite senza tenere conto del piano regolatore. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo con forte vento, neve e mareggiate che sta attraversando l'Italia con danni e disagi.

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Terremoto in zona montagnosa fra Iran e Iraq

Sarebbero almeno quattrocento le vittime e migliaia i feriti per un forte terremoto di magnitudo 7.3 che ha colpito una zona montagnosa ai confini fra Iran e Iraq con epicentro individuato nel Kurdistan (trenta chilometri a sud-est di Halabja); inoltre, le frane causate dal sisma stanno rallentando le operazioni di soccorso con difficoltà dei mezzi a passare su strade inagibili ed il bilancio di vittime e feriti è provvisorio. Le città più colpite in Iran sarebbero Qasr-e Shirin nel Kermanshah e Azgaleh a circa quaranta chilometri a nord-ovest, invece in Iraq secondo le autorità ci sarebbero otto vittime nel Sulaimaniyah. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari ma rimanendo su tematiche naturalistiche un altro terremoto di magnitudo 6.5 seguito da sciame sismico di assestamento in Costa Rica questa volta senza vittime con epicentro localizzato vicino alla popolare spiaggia con città turistica di Jaco ad una profondità di venti chilometri.

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Inverno più corto di un mese in Nuova Zelanda

L'inverno convenzionale nell'emisfero sud si calcola dal primo giugno al trentuno agosto e quindi si estende per un periodo di novantadue giorni, ma se si dovesse tener conto delle temperature la durata dell'inverno varierebbe di anno in anno e dal momento che nel 2017 il mese di Agosto è stato mite (in modo definito inusuale) in pratica a differenza di ottanta anni fa la stagione fredda si è estesa per solo due mesi influenzando in questo modo i cicli vitali di piante ed animali; poi ad alta quota le giornate veramente fredde sarebbero sempre meno. Questa tendenza ad avere inverni più corti è stata monitorata anche in altri paesi e le statistiche mostrano come ad esempio in America la stagione fredda arrivi oltre un mese più tardi rispetto a cento anni fa ed i dati monitorati fino ad ora confermano che il 2017 sarà una delle tre annate più calde di sempre o potrebbe anche battere ogni record precedente.

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Emergenze alimentari e climatiche stringenti

La crisi alimentare che sta colpendo il Sud Sudan potrebbe essere fatale per quasi trecentomila bambini nel 2018 almeno secondo un rapporto di organizzazioni internazionali che avverte come la popolazione soffra di malnutrizione con prezzi di alimenti base per la sopravvivenza saliti di oltre il duecentottanta percento rispetto allo stesso periodo dell'annata precedente (anche a causa di conflitti nel paese); poi altri studi avvertono che milioni di persone potrebbero migrare nei prossimi anni dall'Africa a causa dei cambiamenti climatici che rendono vaste aree di terreno improduttive con tendenza alla desertificazione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali che a New Delhi in India l'aria è irrespirabile con le PM2.5 sopra i settecento e una specie di cappa di nebbia si stende sulla metropoli che nel 2014 è stata classificata come la più inquinata del mondo e quindi peggio di Pechino che spesso fa registrare valori peggiori.

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Rinnovabili in moderata crescita in America

Nonostante la decisione dell'attuale amministrazione americana di smantellare completamente il progetto per favorire energie pulite sostituito da uno che punta su combustibili fossili e carbone senza regole di contenimento delle emissioni dall'analisi dei dati relativi ad investimenti ed occupazione le energie rinnovabili continuano ad aumentare anche se per il momento è quantificabile in solo un dieci percento il totale dell'elettricità ricavata da sole e vento; ma molti stati sarebbero intenzionati a proseguire nelle iniziative di contrasto al cambiamento climatico. Nel frattempo un rapporto di agenzie federali sostiene che non vi è dubbio come sia l'uomo il responsabile del surriscaldamento climatico del pianeta, poi altri rapporti segnalano come le iniziative di proibire l'uso di componenti chimiche in apparati refrigeranti che danneggiano lo strato di ozono protettivo dell'atmosfera stanno funzionando ed il cosiddetto buco sull'Antartide sta diminuendo.

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Riorganizzare l'assistenza civile in Europa

In seguito alla richiesta di maggiore assistenza formulata del Portogallo alla commissione europea a causa degli incendi che hanno colpito il paese ci sarebbe l'intenzione di riorganizzare la protezione civile in modo da poter fornire squadre di personale specializzato per coordinare quello locale e fronteggiare in modo migliore le varie emergenze. Nel frattempo continuano gli incendi in Piemonte con centinaia di persone evacuate e poi in Lombardia (con richiesta dello stato di emergenza) anche se la situazione è un po' migliorata per l'assenza di vento che rende più facili gli interventi di velivoli antincendio e pompieri; inoltre, pare che siano stati trovati alcuni inneschi degli incendi dolosi e si indaga sui responsabili. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che la concentrazione globale di CO2 nell'atmosfera con oltre quattrocentotre parti per milione ha raggiunto nel 2016 un nuovo preoccupante record.

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Polveri sottili soffocanti in Piemonte per incendi

A causa degli incendi di origine dolosa che da sedici giorni stanno interessando le belle vallate del Piemonte le polveri sottili hanno superato in alcuni punti di rilevazione nove volte i limiti e l'aria è diventata irrespirabile; la regione ha dichiarato lo stato di calamità mentre la situazione peggiora a causa del forte vento che alimenta il fuoco con colonne di fumo che rendono difficile l'intervento dei velivoli antincendio, poi è capitato anche che gli stessi pompieri si sono ritrovati accerchiati dal fuoco richiedendo interventi speciali di soccorso. L'imponente fronte di fuoco che ha già bruciato oltre duemila ettari di vegetazione minaccia molte abitazioni che in alcuni casi sono già state evacuate e si sta avvicinando velocemente alla Valle d'Aosta mentre a Torino per l'emergenza idrica si consiglia di risparmiare l'acqua e a lasciare la città per poter respirare aria buona, quindi si è cercato di evitare di bloccare le auto per consentire gli spostamenti.

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Record di perdita di foreste nel 2016

E' stato calcolato recentemente che quasi trenta milioni di ettari di foreste sono andati distrutti lo scorso anno soprattutto a causa di incendi e questo significa un doppio danno ambientale per l'enorme rilascio di biossido di carbonio nell'atmosfera e allo stesso tempo l'impossibilità delle piante di assorbire il CO2 rendendo in questo modo più difficile raggiungere gli obiettivi prefissati nell'accordo di Parigi di contenimento del rialzo delle temperature globali. Solo in Brasile gli incendi hanno bruciato tre milioni e settecentomila ettari di foreste e quindi tre volte più che nel 2015 e in Indonesia sono andati in fumo circa un milione di ettari con andamento da questo punto di vista piuttosto negativo tanto da far diventare questa zona del pianeta la quarta in classifica per emissioni (prima della Russia). Sarebbero necessari urgenti investimenti per il reintegro e la protezione delle foreste per una naturale rigenerazione dell'ecosistema.

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Impronta ecologica influenzata dai molti incendi

Con gli oltre trecentocinquantamila ettari di vegetazione andati in fumo per incendi in Portogallo si aggrava il bilancio riguardo l'impronta ecologica di questo paese; poi in seguito alle polemiche su come è stata gestita l'emergenza incendi si è dimessa l'autorità responsabile della sicurezza della popolazione, dal momento che in molti casi si poteva evitare che le fiamme prendessero in trappola gli abitanti e le automobili delle zone interessate (oltre cento le vittime della stagione). Si tratta di un'annata caratterizzata da incendi devastanti ad esempio in Canada, sud dell'Europa, California.. che pongono l'interrogativo su quali iniziative adottare per la prevenzione tenendo presente che con il surriscaldamento climatico la situazione non potrà che peggiorare. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la cappa di persistente smog nel nord dell'Italia con bollino rosso di secondo livello in varie città.

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Incendi in Portogallo e ai confini con la Spagna

Sarebbero ventisette le vittime in Portogallo a causa di circa venti vasti incendi che hanno costretto le autorità a dichiarare lo stato di emergenza, organizzare evacuazioni e ad inviare oltre quattromila pompieri a cercare di spegnere i numerosi focolai alimentati dalla vegetazione molto secca per la siccità che ha caratterizzato varie stagioni successive, poi ad aggravare la situazione ci sarebbero le alte temperature medie ed il vento che risente degli effetti dell'uragano "Ophelia". Tre vittime anche in Spagna in Galizia per incendi dolosi ai confini con il Portogallo (con simile situazione climatica), che secondo le indagini effettuate sono stati appiccati da persone che sapevano bene quale danno avrebbero causato. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che in Irlanda si contano alcune vittime per alberi fatti cadere dalle folate di vento dell'uragano ancora violente nonostante ormai il vortice sia stato classificato come tempesta.

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I pompieri faticano a domare il fuoco in California

Gli sforzi degli oltre ottomila pompieri che cercano di fronteggiare gli incendi principalmente nell'area Bay dell'ovest della California rischiano di essere vanificati dalle folate di vento che riattizzano i focolai appena spenti e nuovi fronti di fuoco rapidamente divorano ampie zone di vegetazione piuttosto secca in una situazione definita come davvero difficile se non pessima, poi la qualità dell'aria è molto peggiorata ed il denso fumo e le polveri costituiscono un rischio per la salute della popolazione locale oltre ad ostacolare ogni attività sia lavorativa che scolastica. Il bilancio delle vittime sarebbe salito a trentacinque vittime con decine di migliaia di evacuazioni mentre per il nord del paese interessato in questi giorni da ventidue fronti di foco si parla dei peggiori incendi della storia del paese con migliaia di case distrutte e campi agricoli devastati dal fuoco. Disagi anche per San Francisco con chiusura di scuole e cancellazioni di eventi programmati.

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Salute dei mari sotto osservazione

Si moltiplicano gli studi sulla salute precaria dei mari sempre più caldi con un allarme riguardo all'acidificazione a causa del biossido di carbonio che deriva dalle attività umane che si dissolve nell'acqua; infatti, il pH medio nel 1870 era di 8.2 ed ora 8.1 che anche se può sembrare una piccola differenza numerica corrisponde ad un centocinquanta percento di acidità in più mettendo a dura prova la sopravvivenza delle specie marine che non riescono ad adattarsi a questo cambiamento considerando che si prevede un valore di pH di 7.7 per il 2100. E' necessario ridurre le emissioni il più presto possibile ed anche il sovra sfruttamento delle risorse ittiche che ha raggiunto il trenta percento se proprio non sono già collassate del tutto, mentre cinquantotto percento sono al limite. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche inondazioni e frane in varie zone dell'Asia ed in particolare in Vietnam con vittime e dispersi.

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Vigneti devastati da incendi in California

La contea di Sonoma in California la maggiore produttrice di vino in California che include quelle di Napa, Mendocino e Lake, con rinomate produzioni di qualità sarebbe interessata da numerosi incendi che oltre a devastare i vigneti stanno bruciando le abitazioni, attività commerciali, auto, frutteti, campi coltivati ed ogni cosa le fiamme trovano sul loro cammino incontrollabile avanzando fra colline e vallate favorito dalla vegetazione piuttosto secca per la prolungata siccità costringendo decine di migliaia di persone a fuggire. Si parla anche di vittime e feriti mentre il fumo e le ceneri che rendono impraticabili le strade e l'accesso ai luoghi di cura raggiungono San Francisco; inoltre, le autorità che hanno dichiarato lo stato di emergenza cercano di fronteggiare la difficile situazione con molte squadre di pompieri e di capire la causa degli incendi partiti qualche giorno fa dalla città di Calistoga nella contea Napa.

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Tempesta tropicale su Nicaragua e Costa Rica

Sarebbero ventidue le vittime e numerosi i dispersi a causa di una tempesta tropicale che ha investito l'America Centrale con precipitazioni piovose torrenziali che hanno costretto oltre cinquemila persone ad abbandonare le proprie abitazioni, trasformato le strade in torrenti in piena e reso i ponti inagibili. Dichiarato lo stato di emergenza nazionale in Costa Rica che fatica a fronteggiare frane ed inondazioni (con avvertimenti a stare attenti ad eventuali coccodrilli che ora potrebbero ritrovarsi sul territorio), poi in Nicaragua quattordici comunità risultano isolate; interessato dal vortice anche l'Honduras. Secondo le previsioni meteo la tempesta tropicale potrebbe prendere forza fino a diventare uragano dirigendosi verso Messico e Stati Uniti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo che ha colpito la Germania (con vittime e danni) ed in parte l'Italia settentrionale con raffiche di forte vento.

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Canada poco preparato ai cambiamenti climatici

Da un rapporto fatto dalle autorità del Canada riguardo il livello di preparazione per fronteggiare i cambiamenti climatici che già hanno interessato pesantemente questo paese è risultato che solo cinque dei diciannove distretti hanno adottato qualche iniziativa in questo senso, mentre gli altri hanno fatto poco o nulla; quindi se si vogliono evitare gli effetti devastanti di incendi incontrollabili, permafrost che tende a sciogliersi, inondazioni ed altri eventi estremi sarebbe importante agire subito e ridurre le emissioni inquinanti secondo il piano previsto entro il 2020 e non cercare di spostare l'obiettivo al 2030 come si sta cercando di fare. Individuare per tempo le vulnerabilità potrebbe evitare gravose perdite economiche ad esempio per danni alle linee ferroviarie, porti, aeroporti, infrastrutture in genere e questa considerazione è valida per tutti paesi e non solo per il Canada dal momento che i cambiamenti climatici agiscono a livello globale.

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Porto Rico ancora senza acqua e comunicazioni

I due uragani che hanno recentemente colpito Porto Rico oltre a causare sedici vittime hanno danneggiato le infrastrutture lasciando gran parte dell'isola senza acqua potabile, beni essenziali e corrente elettrica; poi gli abitanti per poter comunicare sono costretti a raggiungere i pochi punti dove ancora si capta il segnale per il telefono perché le torri ripetitive dei cellulari sono state abbattute (oltre l'ottanta percento delle antenne) e spesso cercano di ottenere informazioni per interposta persona mentre la situazione anche dal punto di vista sanitario rimane piuttosto difficile vista l'impossibilità di poter accedere alle strutture di cura. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che nonostante l'Europa sia considerata leader nelle iniziative di contrasto ai cambiamenti climatici continua ad investire miliardi di euro nelle fonti fossili, quindi le emissioni non potranno che aumentare nei prossimi anni.

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Nicaragua aderisce agli accordi climatici di Parigi

Con la decisione del Nicaragua di voler rientrare nel gruppo di paesi che vogliono contrastare i cambiamenti climatici rimangono fuori dall'accordo di Parigi solo gli Stati Uniti e la Siria, giustificando la prima mancata sottoscrizione come una protesta contro i grandi paesi inquinatori e l'ultimo passo fatto in solidarietà dei paesi poveri prime vittime dei danni derivanti dal surriscaldamento climatico. Ultimamente poi è stata smentita dall'amministrazione americana ogni intenzione di voler rinegoziare alcuni punti degli accordi climatici visti come penalizzanti per l'economia del paese e quindi non vi era mai stata la possibilità o trattativa che alcuni avevano annunciato per voler rientrare nel gruppo sottoscrittore con diverse condizioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è salito a trecentodiciannove il bilancio delle vittime del sisma in Messico mentre la popolazione teme ancora per altre scosse.

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Inondazioni a Porto Rico e danni in isole caraibiche

Due uragani in due settimane hanno sferzato Porto Rico con folate di vento fortissimo, precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti inondazioni lasciando l'isola di tre milioni e quattrocentomila abitanti che vivono spesso in condizione di povertà in gran parte distrutta e sommersa, con cedimento di dighe e grandi disagi per la popolazione priva di acqua potabile, energia, impossibilità a comunicare a muoversi; poi anche se ultimamente non sono state comunicate vittime e feriti gravi la situazione è difficile a causa dei danni consistenti in su territorio che soffre da tempo per una pesante crisi finanziaria. Spostando l'attenzione sulle isole caraibiche sarebbero una decina le vittime per il violento vortice con venti a duecentosessanta chilometri orari che ha colpito particolarmente l'isola di Dominica tanto da far volar via il tetto della casa del primo ministro e poi distruggendo tutto quello che trovava sulla sua traiettoria.

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Uragano indebolito danneggia isole caraibiche

Da categoria cinque l'uragano che stava sferzando le isole caraibiche distruggendo molte abitazioni a Dominica e Guadalupa e causando una vittima ed un disperso, poi è stato declassato a quattro lasciando l'isola di Porto Rico al buio (tre milioni e mezzo di abitanti) e causando due vittime, ma la popolazione si era preparata all'arrivo del forte vortice rinforzando le abitazioni e spostandosi nei rifugi. Ora l'uragano ha perso potenza e passato a categoria due anche se ancora potenzialmente molto pericoloso a seconda della traiettoria, considerando che potrebbe in teoria prendere forza in mare e raggiungere più alte latitudini. Da segnalare la pressione internazionale che si sta cercando di fare sull'attuale amministrazione americana dopo il silenzio che è seguito alla decisione di apertura su alcuni punti degli accordi climatici di Parigi, una specie di complicata trattativa su varie tematiche a spese dell'ambiente.

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Maggiore attenzione all'ecologia microscopica

Mantenere un corretto equilibrio ecologico a livello microscopico è essenziale per la sopravvivenza del pianeta, almeno secondo ricercatori australiani che sostengono quanto i microrganismi siano importanti per tutti i cicli biologici dell'ecosistema; ma spesso questo poco conosciuto mondo invisibile è sottovalutato, minacciato dalle attività umane che interferiscono su un ambiente molto fragile. Per fare un esempio su una pratica che può avere un impatto sull'ecosistema dei microrganismi si cita quella di prelevare grandi quantità di acqua come zavorra per le navi e poi scaricarla nei vari grandi porti del globo con conseguenze anche sulla salute umana (come epidemie di colera). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che l'ennesimo uragano si sta avvicinando alle isole caraibiche già recentemente devastate e si tratta di un vortice che rapidamente prende forza ed ora valutato di categoria cinque.

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Difficoltà in Niger dopo mesi di mal tempo

Le inondazioni dovute a precipitazioni piovose torrenziali che da tre mesi stanno interessando il Niger causando cinquantaquattro vittime e costretto all'evacuazione di duecentomila persone avrebbero anche danneggiato i raccolti e ucciso migliaia di capi di bestiame con conseguenti difficoltà alimentari per la popolazione già provata per eventi estremi accaduti in precedenti stagioni; particolarmente colpite ultimamente la capitale Niamey (dove oltre undicimila abitazioni sarebbero state distrutte) e Dosso nel sud. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è stato dichiarato lo stato di emergenza per Livorno colpita recentemente da un'alluvione ed ora ancora alle prese con forti piogge in un territorio vulnerabile e facilmente aggredibile da eventi estremi per il dissesto idrogeologico generalizzato e danni ambientali locali ad esempio per sversamenti di idrocarburi e globali per la rottura di un gasdotto.

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Difficoltà in America per uragano declassato

Nonostante l'uragano "Irma" sia stato declassato a tempesta tropicale ci sono ancora difficoltà per la popolazione a causa della mancanza di energia elettrica in vaste aree dove è passato il vortice, ma grazie all'evacuazione di oltre sei milioni di persone il bilancio delle vittime non è salito. Disagi a Cuba per i turisti dopo le evacuazioni di massa con blackout generalizzati, difficoltà di spostamento e notevoli danni (si parla anche di dieci le vittime); poi l'uragano ha sferzato con forte vento accompagnato da precipitazioni piovose torrenziali molte isole dei Caraibi ed avvicinandosi alla costa ha devastato le isole Keys della Florida. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le polemiche in Italia riguardo il mancato utilizzo dei fondi stanziati contro il dissesto idrogeologico che hanno lasciato alcune zone del paese vulnerabili nei confronti degli eventi estremi causati dalla recente ondata di maltempo.

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Terremoto al largo delle coste de Messico

Sarebbero almeno sessanta le vittime in Messico causate dal terremoto di magnitudo 8.2 con epicentro localizzato a circa ottanta chilometri di profondità al largo del Chiapas nelle coste meridionali sull'Oceano Pacifico; ma nonostante la potenza del sisma seguito da una serie di forti scosse di assestamento i danni sono abbastanza limitati se confrontati con quelli del 1985 di magnitudo 8.1 che causò quindicimila vittime perché ora l'area colpita è una zona piuttosto rurale, l'epicentro è più profondo e le costruzioni dopo quell'evento disastroso sono più solide e spesso rispettano criteri antisismici. Panico e disagi per la popolazione poi si teme per una forte replica soprattutto per le zone già colpite come quella di Oaxaca dove i danni sono stati più consistenti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che due forti uragani stanno seguendo lo stesso percorso nei Caraibi verso la Florida.

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Evacuazioni di massa per un uragano nei Caraibi

Secondo le autorità è consigliabile evacuare tutte le aree dei Caraibi che si trovano sul percorso dell'uragano "Irma" e non conviene intestardirsi a voler restare nelle proprie abitazioni perché il vortice è considerato come di potenza mai vista prima, gigantesco, grande come la Francia e del resto già classificato al massimo grado di categoria cinque con venti che sfiorano i trecento chilometri orari. Si parla di una decina di vittime nei Caraibi francesi fra Barbuda e Saint Martin con distruzioni e danneggiamento di abitazioni che arrivano ad essere quasi totali sul territorio, gravi danni alle infrastrutture e mancanza di energia elettrica, mentre il vortice si sta spostando su Porto Rico, Cuba, Bahamas e poi potrebbe raggiungere la Florida con effetti devastanti peggiori di quelli causati dall'uragano Andrew del 1992. Oltre alle folate di vento fortissime l'uragano porta anche piogge torrenziali che potrebbero favorire frane smottamenti e inondazioni.

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Ennesimo tifone su Hong Kong e Cina

Pochi giorni dopo il forte tifone "Hato" che dal Mar Cinese Meridionale si è spostato su Hong Kong e poi su Macao proseguendo all'interno della Cina causando almeno dieci vittime, distruzioni, danni e disagi un altro vortice analogo questa volta denominato "Mawar" sta per sferzare le stesse zone (che tra l'altro nel frattempo erano state interessate anche da una meno intensa tempesta tropicale), e per il momento le autorità hanno deciso di cancellare una ventina di voli su Hong Kong mentre si cerca di monitorare la situazione ed organizzarsi in modo opportuno. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che alcuni hanno fatto notare che in America mentre l'attenzione era focalizzata quasi esclusivamente sulle inondazioni su Houston e sull'enorme cifra dei danni calcolati altre città come Rockport, Beaumont e Port Arthur sono state duramente colpite e l'acqua defluisce con molta lentezza.

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Stagione dei monsoni disastrosa in India

Milioni di persone negli stati di Assam, Bihar, Uttar Pradesh, Manipur e Gujarat sono interessate da una stagione dei monsoni di inusuale intensità con effetti devastanti sul territorio, si parla di oltre mille vittime (particolarmente colpito il Bihar), poi ingenti perdite economiche, miseria e fame con pochi aiuti delle autorità che non riescono a fronteggiare le emergenze anche perché non hanno sistemi efficienti di previsioni meteo per avvertire la popolazione prima di fenomeni meteorologici estremi e per organizzare la distribuzione delle scorte alimentari. La popolazione spesso è costretta a spostarsi senza alcuna pianificazione e qualcosa da mangiare camminando su terreni allagati in cerca di aiuti che non riescono a trovare. La stagione dei monsoni si estende normalmente da giugno a settembre, ma questa volta le inondazioni sono state di eccezionale intensità in vaste zone dell'Asia come ad esempio in Nepal e Bangladesh.

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Inondazioni in Texas per piogge torrenziali

Sarebbero almeno due le vittime in Texas e quattordici i feriti a causa delle precipitazioni piovose torrenziali che insieme a forti folate di vento caratterizzano la tempesta tropicale "Harvey", nella regione fra Corpus Christi e Houston dove in molte aree ci si può muovere solo con mezzi in grado di galleggiare ci si aspettano altre piogge dal momento che si prevede l'arrivo di un altro vortice. Chiusi ospedali, aeroporti, attività commerciali ed industriali ad Houston, poi particolarmente colpita Rockport una città costiera che è stata investita inizialmente dall'uragano prima che fosse declassato con danni a case, scuole e varie strutture. Da segnalare spostando l'attenzione sull'Italia rimanendo su tematiche naturalistiche l'incendio doloso che sta divorando i boschi sulla Maiella dove si ritirava in meditazione S. Pietro del Morrone (Celestino V) che nonostante l'impiego di aerei ed elicotteri antincendio oltre a squadre di pompieri non si riesce a circoscrivere.

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Impronta ambientale degli incendi in Canada

Si calcola che a causa degli incendi boschivi centonovantamilioni di tonnellate di gas ad effetto serra siano state immesse nell'atmosfera facendo triplicare l'impronta ambientale complessiva del paese; quindi le varie province dovrebbero monitorare questi dati nel rapporto annuale che viene fatto sulle emissioni, considerando che non è ancora finita la stagione degli incendi in cui sono andati in fumo circa un milione di ettari di foreste minacciando anche la sopravvivenza della fauna selvatica. Oltre ai cambiamenti climatici che tendono a favorire una specie di ciclo continuo che alimenta gli incendi spesso l'incuria e la disattenzione dell'uomo giocano un ruolo decisivo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che la disastrosa piogge monsoniche avrebbero causato oltre novecentocinquanta vittime ed interessato circa quaranta milioni dii persone in aree del nel nord dell'India, sud del Nepal e nord del Bangladesh.

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Terremoto di breve durata ad Ischia

Sarebbero due le vittime e quarantadue i feriti del sisma quantificabile di una magnitudo di circa 4.0 e di breve durata che nonostante la bassa intensità ha provocato diversi danni anche a causa del tipo di edilizia che spesso non rispetta criteri antisismici; l'epicentro è stato localizzato in mare al largo di Casamicciola a cinque chilometri di profondità. Disagi e panico per i turisti che affollano in gran numero le rinomate località turistiche dell'isola che in alcuni casi hanno dovuto trascorrere la nottata all'aperto per il pericolo di una replica di forte intensità mentre ancora si sta scavando fra le macerie per salvare due bambini [..ora in salvo] e si controlla la stabilità degli edifici. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che recentemente in Congo una frana favorita da forti precipitazioni piovose ha travolto un villaggio di fragili case abusive nella provincia di Ituri provocando almeno duecento vittime.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/08/2017                         n:   3542      


Troppi inceneritori in Gran Bretagna

La Gran Bretagna avrebbe consentito tramite un sistema di incentivi di costruire troppi inceneritori anche per produrre energia e secondo alcuni sono destinati a non essere competitivi rispetto alle rinnovabili oltre ad essere molto inquinanti. In passato ad un primo esame delle caratteristiche di un impianto per incenerire i rifiuti poteva sembrare funzionale dal momento che oltre ad eliminarli consentiva allo stesso tempo di produrre calore ed elettricità rilasciando nell'ambiente una minore quantità di gas ad effetto serra rispetto all'utilizzo dei combustibili fossili, ma se si confronta con un moderno impianto di smaltimento per rifiuti differenziati si nota che rilasciano pochi inquinanti e possono anche produrre energia pulita. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che una quercia secolare considerata instabile è caduta durante una rappresentazione religiosa nell'isola di Madeira in Portogallo causando dodici vittime.

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Tel:   338 1809310          Data:    16/08/2017                         n:   3537      


Precipitazioni piovose torrenziali in Nepal

Sarebbero almeno quarantanove le vittime, decine i dispersi e migliaia le persone evacuate in Nepal a causa di forti e incessanti piogge che stanno interessando il paese facendo anche alzare i livello dei fiumi che rischiano di esondare in diverse zone e ad esempio preoccupa il flusso impetuoso dell'acqua del fiume Kosi; poi l'aeroporto di Biratnagar è stato inondato dall'acqua in alcuni punti e la linea ferroviaria da Jogbani in Bihar è interrotta dal momento che le rotaie sono state sommerse (insieme alle strade che si trovano nell'area interessata dalle inondazioni). Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche che anche in India quattro giorni di forti precipitazioni piovose hanno provocato improvvise inondazioni in Assam, Tripura, Meghalaya e Arunachal Pradesh con cinque vittime, evacuazioni e danni; poi vi sarebbe anche un'allerta rossa dichiarata dal dipartimento che si occupa di meteorologia.

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Pochi dubbi sui cambiamenti climatici in U.S.A.

Basandosi su un insieme di evidenze e non di opinioni riguardo i cambiamenti climatici alcune agenzie federali americane hanno direttamente contraddetto le posizioni di scetticismo dell'attuale amministrazione del paese sostenendo quanto sia stato negativo durante gli ultimi quattro decenni l'impatto sul territorio di ondate di calore, piogge torrenziali ed altri eventi estremi; poi non vi sono ambiguità sul fatto che l'effetto serra è provocato dall'uomo e non vi sono spiegazioni alternative che fanno riferimento a cicli naturali dal momento che abbondano i dati che invece mostrano quanto il consumo di combustibili fossili sia il principale fattore del surriscaldamento climatico. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche i danni causati in Italia dalla recente ondata di calore con perdita di raccolti, minore produzione di latte e miele, vendita record di condizionatori, mare caldo, incendi ed innumerevoli disagi.

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Tifone sul Giappone e previsioni climatiche EU

Sarebbero due le vittime e trentasei i feriti nel sud-ovest den Giappone a causa del tifone "Noru" che con forte vento e precipitazioni piovose ha sferzato il paese a partire dal nord della prefettura di Wakayama. Si tratta del quinto tifone della stagione e le autorità hanno ordinato o avvisato oltre centoventimila persone di evacuare delle zone in nove prefetture dell'ovest per precauzione; inoltre, si teme per eventuali esondazioni di fiumi, frane, forti folate di vento ed alte onde sulle coste durante il passaggio del vortice, poi già si sono verificati disagi nei trasporti con cancellazioni di voli aerei e treni. Per quanto riguarda le previsioni climatiche in Europa uno studio avverte che in futuro potrebbero essere circa centocinquantaduemila le vittime ogni anno per i cambiamenti climatici, prevalentemente a causa di ondate di calore, se non saranno adottati provvedimenti significativi per ridurre l'inquinamento responsabile dell'effetto serra.

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Disagi e problemi correlati al caldo

Le temperature eccessive hanno già causato danni economici rilevanti a tutto il comparto agricolo in Italia con minore produzione anche per la siccità e squilibri ai cicli naturali tanto che è già iniziata la vendemmia dell'uva nelle Langhe e in Franciacorta, ma ci sono anche tutta una serie di disagi come la presenza in gran numero di zanzare favorite dal caldo, la formazione di ozono nelle città, i blackout in alcune zone a causa dell'eccessivo uso dei condizionatori; poi alcuni avvertono che potrebbero verificarsi anche problemi elettrici e rischi di incendi a centraline surriscaldate (si fa riferimento; però, ad per questo ultimo caso ad altri scenari del globo). E' evidente che tutti gli apparati progettati in passato per funzionare con temperature più miti sono soggetti a pesante stress termico e bisognerebbe adottare dei sistemi di protezione per adeguarli alle mutate condizioni climatiche anche per evitare incendi potenzialmente devastanti.

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Ondate di calore e cattura del CO2

La nuova ondata di calore di origine africana in arrivo sull'Italia collegabile ai cambiamenti climatici sul pianeta e che ad esempio in Bosnia ha già fatto registrare temperature di quarantuno gradi Celsius (con allarme arancione diramato dall'istituto meteo federale del paese) colpisce la penisola in un periodo non facile a causa dei molti problemi relativi alla siccità con un reparto agricolo spesso sofferente e anche per il rischio di nuovi roghi, visto che la vegetazione è secca, come sta accadendo in Sardegna. Per far tornare le temperature nella normalità si sostiene da tempo senza aver ottenuto molti risultati che bisognerebbe ridurre le emissioni ad effetto serra oppure sviluppare impianti per la cattura del CO2, ma anche in questo caso l'operazione non è facile ed alcuni fanno notare come abbia un costo utilizzare il CO2 semplicemente per rendere frizzanti acqua e bibite; poi utilizzare altri vari stratagemmi potrebbe modificare il clima.

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Crisi idrica a Roma e siccità in Italia

Senza il prelievo dell'acqua dal lago di Bracciano, che dopo i ripetuti cali di livello è stato vietato dalle autorità per non mettere in pericolo la vita acquatica e a causa delle lamentele di chi gestisce delle attività turistiche, la città di Roma si ritrova in una grave crisi idrica che alcuni definiscono come la peggiore da decenni o forse da un paio di secoli visto il calo dell'ottanta percento di precipitazioni piovose con conseguenti razionamenti e fontane storiche chiuse (pare sia a rischio anche una nota attrazione scenografica mondiale come la fontana di Trevi). Sotto accusa gli sprechi e la rete idrica vecchia e con troppe perdite, problemi comuni ad altre zone in Italia colpite da siccità e inefficienze come ad esempio la Puglia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Francia la situazione riguardo gli incendi si è aggravata e che nel 2017 il pianeta ha già in modo figurato consumato le sue risorse naturali.

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Terremoto fra isola greca di Kos e costa turca

Sarebbero almeno due le vittime ed oltre cento i feriti del terremoto di magnitudo 6.7 con epicentro a circa dieci chilometri di profondità localizzato fra l'isola di Kos nel Dodecanneso e la città di Bodrum sulla costa turca provocando il panico fra i turisti che in massa popolano queste zone turistiche anche a causa di una bassa onda di tsunami che ha parzialmente inondato la costa; i soccorsi e i servizi di emergenza stanno intervenendo in diverse zone e dalle prime dichiarazioni pare che il tetto di un bar nel centro di Kos sia crollato causando due vittime (su cui non sono state ancora fornite informazioni). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un rapporto avverte che sulle oltre sei miliardi di tonnellate di plastica ad esempio prodotte due anni fa solo il nove percento è stata riciclata ed il dodici percento incenerita mentre il settantanove percento è finita in discariche o nell'ambiente.

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Incendi in Italia e patrimonio naturale minacciato

Sono molti gli incendi che in Italia fra polemiche, indagini confuse e disagi stanno minacciando il patrimonio naturalistico del paese e ci sarebbe anche una vittima in Campania dove un commerciante nel tentativo di difendere dal fuoco il proprio capannone è caduto dal tetto, poi sempre in questa regione i media mostrano immagini di roghi nel parco degli Astroni e sull'incantevole collina di Posillipo; inoltre si parla di disagi nulla circolazione ferroviaria nella costiera amalfitana a causa delle fiamme che hanno interrotto i cavi elettrici. Polemiche per i ritardi nelle operazioni di spegnimento riguardo un incendio divampato nel parco di Castel Fusano a Roma dove è stato arrestato un piromane mentre si indaga anche sugli interessi degli sfasciacarrozze e su quelli legati alle discariche abusive. Nei giorni scorsi ha fatto discutere l'origine delle fiamme che hanno interessato una nota zona turistica e protetta presso Capalbio in Toscana.

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Vita sempre più difficile per gli ambientalisti

Centinaia di ambientalisti sarebbero stati assassinati l'anno scorso senza contare quelli che hanno subito violenze e sono stati ostacolati nella loro azione, almeno secondo un rapporto internazionale che avverte come fra il 2015 ed il 2016 il numero degli attivisti climatici uccisi sia aumentato da contottantacinque a duecento; inoltre, la ricerca indica come l'America latina sia lo scenario del sessanta percento di questi crimini (in particolare Brasile e poi Nicaragua). Spesso accade che il maggior numero di casi di violenze si verifica quando ci si oppone a progetti sostenuti da investitori internazionali come quando ad esempio le banche che agiscono a livello globale investono in miniere di carbone ed impianti energetici sopprimendo le opposizioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che si teme che i cambiamenti climatici destabilizzino i ghiacci dell'Antartico, visto anche il recente distacco di un enorme iceberg.

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Forti piogge in India ed incendi in California

Sarebbero cinque le vittime e due i feriti a causa delle forti precipitazioni piovose nello Uttar Pradesh in India che probabilmente hanno fatto precipitare un masso su una macchina nel distretto dello Uttarkhand, almeno secondo le autorità che hanno affermato che la pioggia è stata incessante tanto che e i fiumi Ganga e Yumana sono in piena e sono esondati in diversi punti; poi le previsioni annunciano ulteriori piogge e si temono inondazioni, mentre si sono già verificate delle frane. Per quanto riguarda la California colpita dall'ennesimo incendio, si parla di un vero e proprio disastro naturalistico con decine di migliaia di ettari di vegetazione velocemente bruciati anche per il forte vento in una morsa che da diversi punti sta aggredendo un territorio reso secco dalle alte temperature (che hanno fatto registrare picchi da record); inoltre, gli stessi pompieri ammettono di aver perso il controllo della situazione ed il fuoco minaccia molte abitazioni.

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Proteste riguardo decisioni su accordi climatici

La decisione presa dall'attuale amministrazione americana di non aderire agli accordi climatici di Parigi è vista da alcuni come un modo per rendere meno efficaci i progetti già concordati di salvaguardia ambientale e frenare un maggiore impegno per cercare di ridurre le emissioni inquinanti; inoltre, recentemente ci sono state anche delle proteste in oltre settemilaquattrocento città nel mondo riguardo queste argomentazioni e non sono mancate nemmeno in U.S.A. in dodici stati oltre che in genere nello stesso paese. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la difficile situazione sul piano idrico in Italia per la marcata siccità che in alcune zone fa temere per gli effetti tipo desertificazione, poi si discute su provvedimenti più che altro "mediatici" come quello di chiudere le fontanelle di Roma quando ad esempio basterebbero dei riduttori di flusso che dividano il getto a spruzzo e riparare le numerose perdite dell'acquedotto.

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Piogge torrenziali in Cina e siccità in Italia

Sarebbero otto le vittime, trentaquattro i feriti e nove i dispersi a causa delle precipitazioni piovose torrenziali che hanno favorito inondazioni che hanno colpito la contea di Quanzhou nello Guangxi, seicento case sono state distrutte, danneggiato il raccolto di diciassettemila ettari di coltivazioni, oltre duecentocinquantamila persone che hanno subito ingenti perdite per i danni e trentottomila persone evacuate e ricollocate in ricoveri temporanei; nel frattempo le autorità che cercano di gestire l'emergenza avvertono che oltre sessanta fiumi nel sud della Cina sono oltre i livelli di guardia. Spostandosi in Italia da segnalare che permane la siccità e la carenza d'acqua (nonostante le ultime piogge) che hanno favorito l'avanzata di fiamme e roghi in alcune zone. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche alcuni avvertono del pericolo di perdita di biodiversità in Antartide a causa dello scioglimento dei ghiacci e dell'intervento umano.

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Tel:   338 1809310          Data:    03/07/2017                         n:   3498      


Maggiore protezione di parchi e riserve

Fra le aree di biodiversità più minacciate dallo sfruttamento delle attività umane che richiederebbero maggiore protezione alcuni recentemente segnalano il parco Plitvice in Croazia dove i progetti di costruzioni per sostenere il turismo di massa minacciano l'esistenza della delicata zona naturalistica già interessata dai cambiamenti climatici tanto che la portata d'acqua in una delle principali attrattive come le Grandi Cascate si sarebbe molto ridotta con un sessanta percento di acqua in meno. Centinaia di ambientalisti hanno protestato recentemente a Varsavia anche per la tutela della foresta Bialowieza in Polonia contro il notevole aumento un anno fa delle aeree di sfruttamento con conseguente taglio di alberi secolari; poi nel parco Pirin in Bulgaria si mira a costruire in misura dieci volte superiore che nel passato. In genere gli esperti concordano che siano necessari migliori piani di gestione e fondi per proteggere le aree naturalistiche.

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Lunga assenza di precipitazioni in Italia

Le coltivazioni stanno già soffrendo in Italia per la scarsità di riserve idriche negli invasi con regioni come la Sardegna dove la situazione si presenta più grave e i raccolti in molti casi si sono già seccati e le previsioni meteo presentano un classico quadro estivo caratterizzato da assenza di precipitazioni piovose e gran caldo anche se con pochi gradi sopra la norma, ma con possibili picchi combinati di alte temperature ed umidità a causa della formazione di isole di calore, poi anche smog ed ozono per l'irraggiamento solare possono interagire e raggiungere livelli poco salutari. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Groenlandia sarebbe stato identificato come causato da una frana sottomarina favorita da un sisma di magnitudo 4.1 l'onda tipo tsunami che ha costretto all'evacuazione circa quaranta persone presso Nuugaatsiaq; inoltre, ci sarebbero quattro dispersi.

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Tel:   338 1809310          Data:    20/06/2017                         n:   3487      


Matempo in Cina e tutela ambientale

Le precipitazioni torrenziali che hanno favorito frane e smottamenti avrebbero causato due vittime nella città di Meizhou in Cina, poi dopo il passaggio del tifone "Merbok" forti piogge hanno interessato vaste aree nel Guangdong causando disagi negli collegamenti aerei con centinaia di cancellazioni e ritardi nei voli oltre a far crollare sessantasei abitazioni e inondando quindicimila ettari di coltivazioni con conseguenti ingenti perdite economiche, poi al contrario gli agricoltori si lamentano per la siccità presso Dalin nel Tongliao in Mongolia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche uno studio internazionale che focalizzava l'attenzione sulle riserve marine da proteggere per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici; infatti, proteggono le coste, contrastano l'acidificazione degli oceani e costituiscono come una specie di barriera ambientale contro le minacce alla biodiversità e all'ecosistema.

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Tel:   338 1809310          Data:    17/06/2017                         n:   3485      


Fiamme distruttive spinte dal vento in Sud Africa

Sarebbero nove le vittime del vasto incendio che ha colpito una zona turistica costiera nella Provincia del Capo ed in particolare la città di Knysna a cinquecento chilometri da Città del Capo che è stata distrutta da molti focolai alimentati da una tempesta durata tre giorni con forte vento. I pompieri devono fronteggiare con difficoltà i numerosi incendi che alcuni hanno definito come i peggiori da trenta anni ed hanno costretto oltre diecimila persone a lasciare le proprie abitazioni. Le autorità hanno impiegato degli elicotteri per cercare di tenere sotto controllo la situazione ma i piloti non riescono a tenere la rotta nel volo per il forte vento ed il fumo denso e scuro che ostacola le operazioni. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di caldo anomalo che interessa l'india con temperature di quarantotto gradi Celsius in zone dell'Uttar Pradesh e Rajasthan con vittime e gravi stati di malessere.

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Migliaia di bolle di metano nei fondali dell'Artico

Uno strato di ghiaccio spesso oltre due chilometri si sarebbe formato durante l'ultima era glaciale sui fondali del Mare di Barents al largo delle coste della Norvegia coprendo grandi bolle di metano in forma di idrato formando una specie di miscela fra gas ed acqua, poi circa dodicimila anni fa con temperature più calde il metano si è concentrato ed accumulato in zone dove è stato rilasciato improvvisamente causando dei crateri; ma ora ci potrebbero essere settemila di queste bolle di metano siberiane pronte ad esplodere nelle profondità marine a causa del surriscaldamento climatico. Questo fenomeno ha serie implicazioni ambientali e sull'ecosistema anche se i ricercatori norvegesi sostengono che sono necessari ulteriori studi per capire se il gas può raggiungere l'atmosfera oppure se è più probabile che si dissolva nell'oceano durante la risalita in superficie, soprattutto nel caso le profondità siano maggiori.

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Polemiche su come rinegoziare i patti sul clima

La richiesta dell'attuale amministrazione americana di voler rinegoziare gli accordi di Parigi presi nel dicembre 2015 sulla riduzione delle emissioni ha provocato aspre polemiche tanto che alcuni stati U.S.A. potendo godere delle autonomie consentite dai regolamenti della federazione di stati pare che continueranno a sostenere comunque i programmi di tutela ambientale. In realtà molti investimenti nelle energie da fonte fossile sono stati effettuati in passato e già ci si interrogava da tempo se gli accordi di Parigi sarebbero stati rispettati dal momento che non sono state previste sanzioni in tal senso e cercare di mantenere le temperature globali ben al di sotto di due gradi centigradi di aumento sembra ormai davvero difficile (senza interventi drastici). Da tenere presente che è proprio sul suolo americano una città come Miami considerata fra quelle più a rischio a causa del rialzo del livello dei mari, inondazioni e forti tempeste sulle coste.

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Tempesta di vento su Mosca e sobborghi

Sarebbero undici le vittime e settanta i feriti a causa della tempesta che ha sferzato Mosca ed i sobborghi con forti raffiche di vento che hanno abbattuto tremilacinquecento alberi (o grandi rami) con conseguenti danni a persone e cose; inoltre, recinzioni metalliche ed una gru sono cadute senza contare i danni alle auto, i disservizi alla rete ferroviaria, ritardi nei voli aerei, poi in alcune aree è stato interrotta la fornitura di energia elettrica. Secondo le autorità che stanno gestendo l'emergenza sessantamila persone sono state evacuate nella regione Stavropol a causa della minaccia di inondazioni. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che in Sri Lanka è salito a centottanta il bilancio delle vittime delle inondazioni, alimentate dalle piogge monsoniche valutate come le peggiori da cinquanta anni, che hanno scavato solchi profondi nel paese e distrutto gran parte della produzione agricola.

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Inondazioni in Sri Lanka e rialzo livello dei mari

Sarebbero oltre novanta le vittime e centodieci i dispersi a causa di inondazioni e smottamenti provocati delle piogge monsoniche che hanno colpito lo Sri Lanka, le autorità che stanno cercando di gestire l'emergenza dalla capitale Colombo riferiscono di un record di precipitazioni piovose che alimentano torrenti di fango ed hanno anche chiesto aiuti internazionali. Per quanto riguarda il rialzo del livello dei mari un nuovo studio avverte che il pericolo collegato a questo fenomeno causato dal surriscaldamento climatico sarebbe stato drasticamente sottostimato; infatti, mentre prima del 1990 si registrava un rialzo di circa un millimetro l'anno fra il 1993 ed 2012 si è passati ad oltre tre millimetri ed ultimamente si registra un'ulteriore accelerazione. I ricercatori sostengono per giustificare questi dati che la fusione delle larghe coperture di ghiaccio potrebbero essere responsabili di un rialzo dei mari cento volte superiore rispetto allo scioglimento ai ghiacciai.

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Antartide sempre più verde

I ghiacci dell'Antartide si stanno sciogliendo velocemente man mano che le temperature tendono a crescere con il surriscaldamento climatico tanto da far toccare record di diciassette gradi e mezzo Celsius ed il muschio comincia trovando un ambiente sempre più adatto alla sua proliferazione si sta espandendo velocemente su vaste aree del Polo Sud. La copertura di ghiaccio ha battuto i record precedenti in misura negativa e la comune percezione che l'Antartide debba essere un luogo associabile con il bianco non è più vera, poi il livello dei mari potrebbe alzarsi ulteriormente. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che le proposte presentate da alcuni tipo quella di destinare vaste aree di terreno a culture di alberi e piante a rapida crescita per poi bruciarle in modo da ricavare energia elettrica catturando il biossido di carbonio rilasciato non sono considerate come effettivamente realizzabili o utili.

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Piogge torrenziali e frane in Kenya

Sarebbero nove le vittime a causa di piogge torrenziali che hanno interessato la grande città costiera di Mombasa in Kenya provocando frane, smottamenti e crollo di muri oltre a creare difficoltà negli spostamenti con molte strade che non sono accessibili, con le immancabili proteste dei cittadini che denunciano l'inefficienza dell'amministrazione locale dal momento che il sistema di drenaggio delle acque piovane non funziona; poi un servizio nazionale di traghetti (Kenya Ferry Service) ha sospeso le attività per la forte pioggia e le alte onde con migliaia di pendolari ed automobilisti rimasti a terra. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche la difficile situazione a Roma nella gestione dei rifiuti emersa dopo un rogo in una discarica che ha sprigionato una grande nube tossica contenente forse fibre di amianto che si sono sparse in un'ampia zona poi si teme anche per un eventuale inquinamento delle falde acquifere.

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La deforestazione porta all'estinzione globale

I dati raccolti riguardo la quantità di specie animali che rischiano la completa estinzione è alto, almeno secondo uno studio effettuato da ricercatori Australiani che evidenzia come la deforestazione sia da individuare come la principale causa di questo preoccupante fenomeno; infatti, bisogna considerare che oltre la metà delle specie si trovano nelle foreste tropicali anche se esse si estendono su circa solo il dieci percento della superficie terrestre e bisognerebbe destinare più aree come protette dalla deforestazione per preservare questo patrimonio di biodiversità non arrecando disturbo a questo delicato ecosistema. Conosciamo così poco di molte specie rare particolarmente vulnerabili che i ricercatori avvertono che un'estinzione di massa potrebbe già essersi verificata sotto il nostro naso ed il tempo di agire nei tropici sia proprio adesso; poi anche specie più comuni come farfalle, rane e lucertole sono a rischio di estinzione.

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Trivellazioni nell'Artico di nuovo consentite

Erano già chiare le intenzioni della nuova amministrazione americana che oltre a dichiararsi scettica riguardo la tutela dell'ambiente si è pronunciata favorevolmente per una nuova era del carbone, sostenendo che questa industria era in declino a causa dell'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (investimenti fatti per aderire ad accordi climatici internazionali che si vorrebbe rinegoziare), ed ora arriva anche l'ordine ad espandere le trivellazioni nell'Artico già proibite e tra l'altro considerate poco convenienti con alti costi per lo sfruttamento dei giacimenti, greggio di scarsa qualità e ovviamente forte impatto ambientale. Da segnalare cambiando completamente scenario ma rimanendo su argomentazioni naturalistiche che sono aumentate le richieste di risarcimento per l'anomala ondata di gelo che recentemente ha investito alcune zone dell'Europa con danni rilevanti alle coltivazioni soprattutto in Francia, Austria, Italia settentrionale.

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Tel:   338 1809310          Data:    29/04/2017                         n:   3444      


Confutare gli scettici ai cambiamenti climatici

Nonostante le variazioni ambientali siano ormai ben percepibili da tutti esistono ancora persone scettiche ai cambiamenti climatici che sostengono che ad esempio come prova il fatto che si registrino ancora temperature molto basse in inverno con annate particolarmente fredde e che i ghiacci dell'Antartide siano aumentati; ma la realtà è che correnti globali cicliche del pianeta influenzano questi fattori e comunque le temperature medie del pianeta sono più alte e poi ormai i ghiacci dell'Antartide si stanno ritirando. Altro argomento sostenuto riguarda le variazioni naturali che sono accadute nella storia durante milioni di anni senza analizzare il veloce surriscaldamento globale provocato da due secoli di industrializzazione (che il pianeta non può sopportare), poi non credono alle previsioni meteo puntando sulla loro imprecisione senza considerare che i modelli sui cambiamenti climatici sono tutta altra categoria di eventi.

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Fiume cambia direzione per cambiamento climatico

I cambiamenti climatici in atto sul pianeta stanno provocando degli eventi che a volte nemmeno potevamo immaginare come l'improvviso cambio di direzione del flusso della corrente di un fiume; in questo caso si tratta delle acque di fusione che scorrono a valle dal lago Kluane alimentato dal ghiacciaio Kaskawulsh nel Parco Nazionale dello Yukon che si è talmente ritirato a causa del surriscaldamento climatico che invece di confluire nel fiume Slim e poi nel nord nel mare di Bering ora scorrono verso sud e confluiscono nel fiume Kaskawulsh e poi nel Golfo di Alaska e nell'Oceano Pacifico. La scoperta è stata fatta per caso dai ricercatori l'estate scorsa rimanendo sorpresi di vedere rispetto alle precedenti osservazioni l'erosione causata dal vento e questo cambio di direzione del fiume; inoltre, si può anticipare che quando il ghiacciaio si sarà sciolto completamente non vi sarà più evidentemente nessun flusso d'acqua.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/04/2017                         n:   3436      


Turbolenze nei voli per i cambiamenti climatici

La maggiore concentrazione di biossido di carbonio nell'atmosfera potrebbe causare cambiamenti nella corrente a getto sopra al corridoio del Nord Atlantico con conseguenti improvvise turbolenze ed instabilità nei voli causate da variazioni nella velocità del vento e direzione del flusso d'aria soprattutto ad altitudini comprese fra novemila e dodicimila metri; infatti, a questa altezza l'aria sopra i tropici si scalda con maggiore velocità rispetto a quella sopra l'Artico e questo sbalzo di temperatura incrementa il flusso d'aria. Si tratta comunque di rari casi che non necessariamente implicano eventuali incidenti nei voli o diminuzione del livello di confort dei passeggeri, ma non vanno sottovalutati e bisognerebbe progettare gli aerei in futuro per fronteggiare queste turbolenze anche se già alcuni modelli sono equipaggiati di tecnologie per gestirle in automatico; da notare poi che le correnti a getto sono spesso sfruttate per diminuire i tempi di volo.

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Difficoltà per la popolazione di Mocoa in Colombia

Si aggrava il bilancio delle vittime, che sarebbero trecentouno di cui novantadue bambini, per le piogge torrenziali causate dai cambiamenti climatici che hanno fatto esondare una settimana fa tre fiumi travolgendo con fango e frane la città di Mocoa in Colombia; inoltre, le autorità hanno comunicato che circa quarantacinquemila persone delle settantamila che abitano nell'area della capitale del dipartimento Putumayo Mocoa sono in difficoltà per il disastro e i quartieri più colpiti dalla tragedia sono quelli impoveriti dalla guerra civile che è durata mezzo secolo in Colombia. Oltre tremiladuecento persone sono rimaste senza casa e necessitano di aiuti umanitari; alcuni poi denunciano che non sono stati avvertiti del pericolo che i fiumi potessero esondare. Da segnalare cambiando scenario che in Puglia fa discutere anche a livello legale il percorso di un gasdotto considerato strategico ma che danneggia una zona naturalisticamente pregevole.

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Piogge torrenziali e frane in Colombia

Sarebbero oltre duecentocinquanta le vittime di una frana di fango e detriti che ha colpito la Colombia travolgendo le abitazioni in una zona localizzata nella provincia di Putumayo vicino al confine a sud-ovest del paese; le piogge torrenziali hanno fatto esondare diversi fiumi che hanno spinto sedimenti e rocce fra edifici e strade della capitale provinciale Mocoa (che conta una popolazione di trentacinquemila persone) immobilizzando le automobili in uno spesso strato di fango. Squadre di pronto intervento dotate di mezzi efficaci per cercare di portare aiuto e soccorso a centinaia di feriti sono state immediatamente inviate dalle autorità, mentre si deve ancora calcolare il numero dei dispersi con notevoli difficoltà a causa della mancanza di energia elettrica che ostacola tutte le operazioni. Si parla di un disastro di notevoli proporzioni che ha colpito una vasta area con molte case distrutte, due ponti crollati, fango e detriti dappertutto.

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Forte tempesta sferza l'Australia

Visto da satellite sembrava mostruoso il vortice che si era formato sopra l'Australia principalmente sul Queensland, ma nonostante i picchi di vento ad oltre duecentosettanta chilometri orari tutto sommato i danni sono stati minori del previsto con alberi sradicati, interruzioni della fornitura di energia elettrica oltre a forti precipitazioni piovose e alte onde sulle coste; infatti, la forza della tempesta è diminuita quando ha raggiunto la costa fra le città di Bowen e Airlie Beach. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che, come ampiamente annunciato in precedenza, l'amministrazione americana che non crede ai cambiamenti climatici ha dato l'avvio ad una nuova era del carbone, puntando allo sfruttamento delle miniere (con la motivazione di voler dare lavoro agli operai di questa industria) ed in pratica uscendo in questo modo dalla rosa dei paesi che avevano aderito agli accordi climatici di Parigi.

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Inusuali piogge torrenziali in Perù

Le intense precipitazioni piovose che da alcuni giorni stanno colpendo il Perù avrebbero causato almeno dodici vittime nella maggior parte dei casi per smottamenti e frane, sorpresi anche gli abitanti di Lima alle prese con le strade inondate d'acqua considerando che è piuttosto inusuale nella capitale delle Ande vedere tanta pioggia (non piove quasi mai), le autorità hanno predisposto dei ricoveri per ospitare i senzatetto e le scuole sono state temporaneamente chiuse. Da segnalare cambiando completamente argomento e scenario la grave situazione monitorata nei duemilatrecento chilometri della Grande Barriera Corallina; infatti, oltre il novanta percento della barriera avrebbe subito uno sbiancamento nei tre principali eventi di questo tipo verificatisi ed i coralli non riescono ad adattarsi al surriscaldamento del mare nemmeno nelle zone dove sono riusciti molto lentamente a recuperare la caratteristica colorazione dopo lo sbiancamento muoiono.

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Bufera di neve in New Jersey e nel nord-est U.S.A.

Pochi si aspettavano una bufera di neve dopo settimane di tempo mite ed improvvisamente si sono ritrovati con oltre trenta centimetri di neve che hanno causato sulle strade molti incidenti specialmente in New Jersey dove è stata interrotta la fornitura di energia elettrica a circa centomila utenti ed è stato dichiarato lo stato di emergenza, poi in ampie zone del nord-est dell'America ci sono state folate di vento gelido (Blizzard) con precipitazioni nevose che hanno causato disagi con cancellazioni di voli, chiusura di scuole, traffico paralizzato ed avvisi agli automobilisti di non mettersi in viaggio. La bufera è considerata potenzialmente rischiosa, poi ci sarebbe anche un avviso per eventuali inondazioni sulla costa dal Massachusetts al Delaware. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è stato sgomberato rudemente con i bulldozers un campo di rifugiati allestito dopo il terremoto in Nepal di due anni fa.

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Migrazioni influenzate dai cambiamenti climatici

Ci si aspettava di avere ancora venti - trenta anni di tempo prima che i cambiamenti climatici avessero effetto sulle rotte migratorie di animali, uccelli ed ogni sorta di specie; ma ormai recenti osservazioni confermano che queste modifiche nelle abitudini migratorie si stanno già verificando e quindi bisognerebbe intervenire per limitare l'impatto di questi stravolgimenti naturalistici che rischiano di avere conseguenze anche sul nostro benessere, dal momento che tutto in natura ha un collegamento, predisponendo aree protette ed habitat adatti a svolgere questa funzione oltre a diminuire l'inquinamento in queste zone. La pesca tipo "estrazione industriale" ed il rialzo della temperatura del mare influenzano la migrazione dei pesci, poi ad esempio le balene non trovano più plancton in abbondanza che è alla base della catena alimentare e in genere molte specie non riescono ad adattarsi a cambiamenti così rapidi.

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Antartide con dieci percento di ghiacci in meno

Passando da oltre due milioni e trecentomila chilometri quadrati del precedente record negativo fatto registrare nel Febbraio del 2011 a circa due milioni e centomila i ricercatori hanno rilevato una perdita del dieci percento dei ghiacci, considerando che nel 2014 in controtendenza era stato raggiunto un record di estensione; ma come spiegato da altri studi erano stati dei venti gelidi proprio causati dai cambiamenti climatici a favorire questo fenomeno. Si tratta secondo i ricercatori di uno dei più grandi cicli del pianeta con circa il novanta percento dei ghiacci di più recente formazione rispetto ad una anno fa e la differenza in negativo per quanto riguarda la fusione dei ghiacci sarebbe dovuto all'innalzamento delle temperature minime. Nell'emisfero sud in corrispondenza con l'estate alla fine del mese di febbraio di solito si raggiunge l'estensione minima dei ghiacci, ma le condizioni nell'Antartide in genere sono molto variabili.

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Stroncata la protesta per l'oleodotto in Dakota

Gli attivisti ambientali che dimostravano contro la posa di un oleodotto fra Nord Dakota e Sud Illinois in un campo presso il sito di accesso alla grande conduttura sono stati in gran parte arrestati (oltre settecento che si sono arresi pacificamente mentre altri hanno lasciato il campo) tramite un'operazione piuttosto rude con una manovra di accerchiamento condotta da polizia e militari. La vicenda aveva fatto discutere per per il pericolo di inquinamento delle falde acquifere ed i danni che la posa dell'oleodotto poteva arrecare al territorio che i Sioux considerano sacro ed in una prima fase dopo le ripetute proteste i dimostranti erano riusciti a fermare il progetto. Da segnalare cambiando argomento e scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche che una banca di semi localizzata nel sottosuolo ghiacciato presso le Svalbard è stata rifornita con circa cinquantamila nuovi campioni di semi utili in caso di guerre e disastri naturali.

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Incendio presso Christchurch in Nuova Zelanda

A causa di tre anni di scarse precipitazioni piovose nell'area che circonda Christchurch, la seconda città più grande della Nuova Zelanda, è scoppiato un vasto incendio che interessa circa duemila ettari nel sud della città e ha distrutto undici case; inoltre, un elicottero è caduto durante le operazioni di spegnimento delle fiamme organizzate dai pompieri uccidendo il pilota. La popolazione è stata costretta ad abbandonare almeno quattrocento abitazioni minacciate dal fuoco e le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza in due distretti e predisposto centri di evacuazione mentre si indaga sull'origine (a quanto pare sospetta) del grande incendio che si è propagato e poi unito da due diversi punti considerando che di solito in Nuova Zelanda precipitazioni piovose regolari rendono più difficile che il fuoco si propaghi nella vegetazione a notevole velocità come accade sempre più frequentemente nella vicina Australia.

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Disagi in America per tempeste di neve

Dopo le nevicate che hanno interessato il nord-est degli Stati Uniti causando disagi ed una vittima a New York per cause correlate le previsioni meteo avvertono che potrebbero verificarsi altre intense precipitazioni nevose anche con tempeste di neve e ci si aspetta nell'area di Boston e nell'est del Maine lo spessore del manto nevoso raggiunga i venti - trenta centimetri; poi ci sarebbe un avviso per raffiche di vento gelido (blizzard) per Long Island. A New York si sconsiglia ai residenti di mettersi in viaggio dal momento che altra neve potrebbe accumularsi oltre a quella abbondante già caduta che aveva portato alla cancellazione di circa metà dei voli nei tre aeroporti della grande metropoli. Da segnalare cambiando argomento che qualche giorno fa dei tornado hanno colpito la zona est di New Orleans ed il sud della Lousiana causando decine di feriti, scoperchiando tetti, rovesciando macchine e con interruzioni della fornitura di elettricità.

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Inquinamento da lavorazione della pietra in Pakistan

Gli ambientalisti lamentano che in Pakistan l'industria della lavorazione della pietra causa inquinamento da polveri sottili ed i residenti di cittadine e villaggi nel nord del paese subiscono gli effetti di queste lavorazioni che continuano incessantemente da quaranta anni che provocano asma, irritazioni cutanee, silicosi ed altri disturbi. Nel 2010 le autorità hanno vietato queste attività nell'area delle Margalla Hills dichiarata come parco nazionale, ma le attività di estrazione delle grosse pietre che poi con grandi macchinari vengono spaccate producendo una gran quantità di polveri, spesso classificate come particolato molto sottile PM2.5, sono continuate indisturbate. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche nove vittime nei giorni scorsi nel distretto di Chitral in Pakistan ai bordi con l'Afghanistan a causa di un'ondata di freddo gelido e neve con valanghe che hanno travolto diverse abitazioni.

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Perdita di greggio in mare in India per una collisione

A causa di un incidente navale fra due navi cargo che si sono scontrate qualche giorno fa fuori dal porto di Ennore nel Golfo del Bengala presso Madras in India circa ottanta tonnellate di greggio sono finite in mare, di cui secondo le autorità del Tamil Nadu sessanta sono state recuperate mentre si spera di recuperare presto le altre venti tonnellate che ancora rimangono ancora nell'area del disastro; ma alcuni ora affermano che anche se la perdita è stata in gran parte recuperata l'impatto sulla biodiversità, la vita umana, piante, animali, aria rimarrà per anni dal momento che subito dopo l'incidente nessuno ha valutato correttamente la portata ambientale dell'evento. Si tratta di greggio e quindi mentre una parte evapora velocemente in pochi giorni la parte più densa, nera ed appiccicosa, rimane a lungo nell'ambiente minacciando ogni forma vivente con effetti a lungo termine come tumori negli animali oltre ad avvelenamento ed ipotermia.

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Ornamenti di alcuni uccelli influenzati dal clima

Un piccolo uccello che trova nutrimento fra l'Europa e zone sub-sahariane dell'Africa chiamato Ficedula Albicollis, dal collare bianco e caratterizzato nei maschi da ornamenti costituiti da macchie bianche sulla testa, studiato in Svezia fin dal 1980 monitorando vari dati e conservando campioni del piumaggio starebbe subendo secondo i ricercatori gli effetti dei cambiamenti climatici dal momento che man mano che passano gli anni queste macchie bianche stanno diventando sempre più piccole. La causa non è sicura, ma ci sarebbe una correlazione con le temperature dei siti dove questi uccelli di piccola dimensione con piumaggio nero-grigiastro sul dorso e bianco ventralmente trovano nutrimento; poi lo studio avrebbe evidenziato come i maschi con macchie più grandi sono favoriti dalle femmine in stagioni più fredde rispetto a quelle calde. Questa tendenza riguardo gli ornamenti è stata riscontrata anche in altri uccelli.

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Ulan-Bator in Mongolia più inquinata di Pechino

La qualità dell'aria della capitale della Mongolia Ulan-Bator è considerata peggiore di quella di metropoli note per i record di inquinamento come Pechino e Bombay a causa dei cambiamenti climatici e la desertificazione che hanno costretto tanti nomadi che hanno perduto i loro allevamenti a stabilirsi presso la città portando con se la caratteristica yurta (tenda circolare in feltro chiamata anche ger) riscaldata con una vecchia stufa alimentata a carbone molto inquinante, comunque le autorità stanno cercando di fronteggiare la situazione convincendo i nomadi a stabilirsi in appartamenti. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in Italia sono terminate fra polemiche, inchieste e proteste le operazioni di recupero delle persone sepolte da una valanga, con un bilancio di ventinove vittime ed undici sopravvissuti, che ha travolto una settimana fa un albergo sul Gran Sasso in provincia di Pescara.

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Annata 2016 con record climatici negativi

Fra gli eventi estremi che hanno caratterizzato in modo negativo il 2016 riguardo i cambiamenti climatici sarebbero da individuare le ondate di caldo che hanno colpito l'India, la fusione dei ghiacci dell'Artico e dell'Antartico, la perdita senza precedenti di barriera corallina in Australia per il rialzo delle temperature del mare; mentre le temperature globali medie hanno raggiunto un record di caldo per il terzo anno consecutivo. Si tratta di una situazione allarmante con i ricercatori che sottolineano quanto sia importante attivarsi per contrastare i cambiamenti climatici; infatti, gli indicatori a lungo termine mostrerebbero come nel 2016 si siano raggiunti nuovi picchi a danno dell'ambiente causati dalle attività umane. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le intense precipitazioni nevose nel centro-sud Italia con sei vittime (decine di dispersi), slavine, interruzioni della fornitura di energia e difficoltà nei trasporti.

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Neve in Giappone e in Italia

Sarebbero tre le vittime in Giappone con trecento feriti a causa di incidenti sempre causati dalla neve a causa di una fredda pertubazione invernale con intense precipitazioni nevose e folate di vento gelido che ad esempio hanno fatto accumulare un manto di centosettanta centimetri nella città di Tsunan nella prefettura centrale di Niigata, centoquarantadue nella prefettura ad est di Gunma e ottantasei in quella centrale di Nagano; inoltre, le previsioni avvertono che questa situazione meteorologica potrebbe continuare oggi. Spostando l'attenzione all'Italia da segnalare una vittima per il freddo e danni alle coltivazioni, poi neve in Campania, Abruzzo e specialmente in Sardegna dove il manto nevoso è arrivato a coprire le caratteristiche rinomate spiagge mentre allo stesso tempo pare perduri una grave crisi idrica, la peggiore da decenni, con i bacini della Gallura quasi in secca e quindi preoccupazione per la prossima stagione turistica.

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Tel:   338 1809310          Data:    16/01/2017                         n:   3356      


Tempeste di neve ed inondazioni in America

Sarebbero due le vittime in California per la tempesta invernale che sta colpendo gli Stati Uniti anche con inondazioni nel nord del Nevada con conseguente evacuazione di oltre mille residenti, poi ci sono state tempeste di neve in molte zone ed anche New York è stata investita da una bufera di neve. Piogge torrenziali e forte vento hanno investito una famosa sequoia di mille anni di età alta sessanta metri presso il parco statale di Calaveras in California molto conosciuta per essere diventata un'attrazione turistica; infatti, gli automobilisti passano attraverso un tunnel che si è formato in modo naturale all'interno dell'enorme tronco che alla base ha un diametro di dieci metri. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche la nuova ondata di freddo e neve che sta investendo l'Italia con notevoli disagi soprattutto al sud, dove in alcuni allevamenti gli animali rimangono all'aperto per il timore di crolli a causa della neve.

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Ondata di gelo di tipo siberiano sull'Italia

Sarebbero otto le vittime dell'ondata di gelo con temperature sotto zero che sta investendo l'Italia con venti gelidi di tramontana provenienti dalla Siberia che hanno fatto precipitare le temperature anche in zone del sud poco abituate ed attrezzate per queste circostanze climatiche sfavorevoli; notevoli poi i disagi nelle zone terremotate presso Amatrice e Norcia dove in rari casi qualche abitante vive ancora in tenda, ma in camper e roulotte la situazione non è molto migliore a causa della neve e delle bassissime temperature. La perturbazione che ha interessato l'Italia ha causato disagi anche in Europa con alcune vittime per ipotermia, poi in alcuni paesi come in Romania i trasporti sono stati resi difficili dalle precipitazioni nevose rese turbinose dal vento, con strade impraticabili, scambi ferroviari gelati, interruzione della fornitura di energia. Segnalati infine casi di cosiddetta "neve chimica", in pratica provocata da inquinamento e particolato.

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Inquinamento anche alle Mauritius

Nonostante l'isola Mauritius sia rinomata per le belle spiagge e la natura rigogliosa che richiamano turisti da mezzo mondo non mancano anche qui tutta quella serie di problematiche collegate all'inquinamento e relativi danni per la salute tipiche di zone industrializzate; infatti, le autorità avrebbero deciso di espandere l'utilizzo di una centrale alimentata ad olio pesante anche al di fuori della capitale Port Louis, considerando che l'impianto in questione è già stato accusato di essere piuttosto rumoroso mentre gli abitanti della zona sono preoccupati delle loro condizioni di salute dal momento che il combustibile utilizzato contiene zolfo oltre a molti altri inquinanti. Questa centrale elettrica diesel entrata in funzione nel 1955 è stata alimentata con olio pesante dal 1978 e come tutti i prodotti petroliferi emette nella combustione biossido di zolfo e vapori tossici anche se mancano per il momento per questo specifico caso studi epidemiologici.

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Un tifone minaccia le Filippine

Evacuazioni di massa con oltre duecentodiciottomila persone costrette a lasciare le loro abitazioni sono state decise dalle autorità filippine per precauzione dopo che il forte tifone "Nock-Ten" ha toccato le coste dell'isola più ad est nella provincia di Catanduanes facendo registrare nella suo cammino a circa venti chilometri all'ora verso il nord-ovest del paese e la capitale Manila (che conta tredici milioni di individui) picchi vento a duecentotrenta chilometri orari. Si parla di quattro vittime, poi a causa della potenza del vortice, delle intense precipitazioni piovose e della difficoltà dei trasporti è stata diramata un'allerta rossa predisponendo luoghi di rifugio con apposito equipaggiamento per fronteggiare l'emergenza. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il Cile con epicentro presso Puerto Quellon nel sud del paese senza causare vittime ma con qualche danno alle strade.

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Parigi alle prese con smog ed infestazione di ratti

Dopo la vicenda dello smog con ripetuti provvedimenti di targhe alterne, riduzione di alcune fonti di inquinamento e decisione in futuro di proibire la circolazione dei veicoli diesel la città diventata simbolo per gli accordi climatici globali è alle prese ancora con problematiche ambientali; infatti, pare che parchi e giardini siano infestati dai ratti tanto che almeno nove sono stati temporaneamente chiusi in attesa dell'intervento di squadre appositamente equipaggiate per ridimensionare la popolazione di quattro milioni di roditori (ma molti cittadini sostengono che al contrario dell'inquinamento i ratti non uccidono nessuno). Cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche ambientali da segnalare la decisione dell'amministrazione uscente americana di stabilire una zona protetta nell'Artico, delle dimensioni in modo figurato della Spagna, classificata come un ecosistema in cui non si potrà procedere alla ricerca di idrocarburi.

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Conseguenze a distanza dei cambiamenti climatici

Difficilmente si pensa che quello che accade ad esempio nell'Artico possa influenzare il clima a differenti latitudini, ma i ricercatori avrebbero constatato che quello che accade nell'Artico non rimane necessariamente in questa zona del globo; infatti, l'anomalo surriscaldamento impedisce la formazione di nuovo ghiaccio e questo potrebbe indebolire le correnti a getto che influiscono sul clima globale a causa dell'aria fredda che viene rilasciata con la fusione dei ghiacci. Altre conseguenze a lunga distanza rilevate sarebbero dovute al fenomeno di desertificazione che rendendo progressivamente i terreni meno umidi impedisce quel tipico rinfrescamento dovuto all'evaporazione (un po' come accade con il sudore negli esseri umani) e tende far alzare le temperature in un ciclo che si autoalimenta, poi la terra superficiale una volta secca si stacca come pulviscolo trasportata dal vento rendendo la vita difficile nelle aree interessate.

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Estinzione di massa forse prima del previsto

Quasi metà delle specie esaminate nell'ennesimo studio sulla biodiversità segnala che non sono più presenti nel loro habitat nativo (quattrocentocinquanta delle novecentosettantasei incluse nella ricerca dei biologi evoluzionisti) ed in alcuni casi delle specie sono completamente scomparse, questo potrebbe significare che anche un piccolo rialzo delle temperature porta ad un'estinzione di massa e visto l'andamento attuale del rialzo delle temperature favorito dall'effetto serra alimentato dalle emissioni umane la situazione è davvero seria. Bisogna poi tenere presente di tutta una serie di meccanismi che si autoalimentano, ad esempio man mano che il pianeta diventa più caldo i microbi presenti nel suolo tendono a rilasciare una maggiore quantità di biossido di carbonio nell'atmosfera in un ciclo che si ripete portando sempre maggiore surriscaldamento e quindi sopra il limite dei due gradi Celsius considerato come limite massimo.

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Terremoto nell'isola di Sumatra in Indonesia

Sarebbero oltre cento le vittime e centinaia i feriti per un sisma superficiale quantificabile di magnitudo fra 6.4 e 6.5 localizzato nella provincia Aceh sull'isola di Sumatra in Indonesia, mentre le operazioni di soccorso sono in corso con mezzi pesanti per cercare le persone rimaste intrappolate sotto le macerie degli edifici crollati. Nella piccola città di Meureudu si parla di moschee rase al suolo, negozi crollati ed automobili sepolte dal macerie; comunque non vi sarebbe allarme tsunami (considerando che si tratta della stessa zona devastata nel 2004). Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali da segnalare che dopo le prolungate proteste delle popolazioni native dei Sioux sul pericolo di inquinamento delle falde acquifere e distruzione di territorio "sacro" le autorità americane hanno deciso per il momento di non procedere con il progetto di posa di un oleodotto fra Nord Dakota ed il Sud Illinois.

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Perdita senza precedenti di barriera corallina

In un'area che si allunga per settecento chilometri nella parte a nord del sistema corallino più esteso del mondo sarebbe stata monitorata una perdita di circa due terzi di coralli in otto - nove mesi, almeno secondo i dati rilevati da ricercatori australiani che fanno notare come la regione interessata era riuscita a recuperare da danni minori accaduti precedentemente, ma questa volta si teme che difficilmente i coralli riusciranno a riprendersi. Con il surriscaldamento del mare i coralli espellono le alghe con cui convivono e si calcificano diventando bianchi poi nel giro di dieci - quindici anni se le temperature tornano favorevoli con un lento recupero riacquistano il colore. Spostando l'attenzione ad altri scenari da segnalare che le temperature anomale registrate nell'artico, anche fino a venti gradi Celsius in più rispetto a valori precedenti, non consentono al ghiaccio di consolidarsi e di resistere alle correnti del mare surriscaldate.

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Ondata di mal tempo in Italia e caldo anomalo

Piogge torrenziali e qualche nubifragio caratterizzano l'ondata di maltempo che sta investendo l'Italia in particolare Piemonte e Liguria dove si parla di una vittma, due dispersi e danni, ma ci sono stati disagi anche in Sardegna mentre ancora si teme per eventuali esondazioni che già si sono verificate come ad esempio è accaduto a Torino dove il fiume Po è sopra i livelli di guardia e preoccupa l'ondata di piena del Tanaro che minaccia Alba e Cuneo. Le temperature insolitamente alte per il periodo non hanno consentito che le precipitazioni piovose si trasformassero in nevose sui monti ed il successivo ruscellamento ha contribuito ad alimentare corsi d'acqua già in piena. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'incendio che sta interessando una vasta zona ad Haifa in Israele, definito come fuori controllo e che avanza rapidamente nonostante l'intervento dei pompieri con decine di intossicati ed ordini di evacuazione.

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Record di caldo per il 2016 da surriscaldamento

Come già verificato per i mesi precedenti le temperature medie monitorate ad ottobre nel pianeta continuano ad essere in media ben più alte della media (1,2 gradi Celsius) anche se l'ondata di caldo alimentata dalla corrente globale "El Nigno" è finita; quindi si tratta di caldo da surriscaldamento climatico, tanto che già si prevede con largo anticipo che il 2016 potrebbe essere il più caldo del secolo, con ad esempio zone Artiche della Russia che hanno fatto registrare da sei a sette gradi Celsius in più rispetto la media sul lungo periodo. Fra gli eventi climatici più dannosi dell'anno si ricorda l'uragano "Matthew" ad Haiti con cinquecento vittime, poi le inondazioni del fiume Yangtze in Cina con trecentodieci vittime ed in genere l'aumento di eventi estremi. Si stima che oltre diciannove milioni di persone siano dovute fuggire a causa di eventi climatici estremi, il doppio di quelle collegabili in un rapporto di tipo figurato a guerre a violenze.

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L'Australia ratifica gli accordi climatici di Parigi

Sono centoquaranta con l'Australia i paesi che hanno ratificato gli accordi climatici presi da centonovantasei paesi a New York in aprile e che fanno seguito all'importante progetto globale per ridurre le emissioni ad effetto serra deciso l'anno scorso a Parigi, questa notizia giunge positiva dopo le elezioni in America con dichiarazioni nel programma elettorale di scetticismo riguardo le tematiche sui cambiamenti climatici con il timore che potesse influenzare la ratifica di altri grandi paesi, poi bisogna tenere presente che gli australiani hanno un'alta impronta ambientale con emissioni pro capite fra le più alte al mondo e poca propensione ad una visione ecologista nonostante i pesanti effetti dei cambiamenti climatici sul paese. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che a New Delhi in India dopo i ripetuti record di inquinamento da particolato sottile sono stati preparati dei piani di azione per ridurlo.

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Maltempo in Italia in fase di miglioramento

L'ondata di maltempo che ha investito la penisola ha causato due vittime nel Lazio, in particolare presso Ladispoli dove ci sono stati dei crolli e danni per una tromba d'aria ed il fortissimo vento. Secondo le previsioni meteorologiche la perturbazione si sta spostando verso sud con conseguente allerta meteo; invece, pare che sia migliorata la situazione a Firenze dove si è temuto per la piena dell'Arno che ha ricordato quella del 1966 (tre giorni fa si faceva memoria di una storica esondazione) dal momento che il livello del fiume è sceso nella notte, il tempo è buono e con minori precipitazioni piovose dovrebbe defluire meno acqua dalle alture. Difficile la situazione a causa del maltempo ed il freddo per i terremotati in una vasta area fra Marche ed Umbria interessata anche da continuo sciame sismico e scosse di assestamento mentre continuano le denunce di poca attenzione e vandalismo ai danni delle opere d'arte e patrimonio artistico.

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Poca prevenzione in Italia contro i terremoti

Mentre la terra in Italia continua a tremare facendo registrare l'ennesima forte scossa in provincia di Macerata di magnitudo 4.8 alcuni segnalano come in Italia si siano adottate poche iniziative riguardo la prevenzione contro i terremoti anche per cercare di preservare il rilevante patrimonio architettonico ed artistico, che in diversi casi risulta irrecuperabile tali sono i danni riportati. Lo sciame sismico continua senza interruzioni ed i satelliti monitorano il movimento di un'ampia zona mettendo a dura prova la popolazione che probabilmente per un lungo periodo di tempo non potrà rientrare nelle proprie abitazioni e riprendere le normali attività spesso a causa di lesioni strutturali prevenibili con sistemi antisismici. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che i cambiamenti climatici minacciano la sopravvivenza delle farfalle in Inghilterra a causa degli sbalzi di temperatura che uccidono le larve.

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Impatto della biodiversità sulle nostre vite

La perdita di biodiversità e la distruzione dell'ecosistema non hanno solo conseguenze sulle piante e sugli animali selvatici ma anche direttamente sulle nostre vite e la pressione dell'espansione umana sul pianeta non è più sostenibile, almeno da quanto risulta da un rapporto di organizzazioni internazionali che avverte ad esempio che dal 1970 al 2012 la popolazione complessiva di vertebrati sarebbe diminuita del cinquantotto percento a causa delle attività umane e della degradazione dell'habitat; quindi bisognerebbe agire subito per evitare conseguenze devastanti. Un piccolo passo per iniziare potrebbe essere semplicemente quello di ridurre il consumo di carne (ed evidentemente anche di pesce visto lo spopolamento dei mari con la pesca tipo estrazione industriale), poi bisognerebbe essere consapevoli dell'impatto delle nostre azioni quotidiane, abitudini, dei comportamenti sociali in generale e di quello che provocano sull'ambiente.

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Una nuova era climatica stabilmente inquinata

L'annuncio di organizzazioni internazionali che avere superato stabilmente la soglia delle quattrocento parti per milione di biossido di carbonio nell'atmosfera significa l'ingresso in una nuova era climatica arriva dopo tutta una serie di parametri ambientali poco favorevoli, a partire dai record consecutivi riguardo l'aumento delle temperature medie globali (a parte forse il mese di settembre), il rialzo del livello dei mari che minaccia la sopravvivenza di intere popolazioni, poi la perdita di biodiversità e di porzioni sempre più vaste di barriera corallina. Si tratta di danni irreversibili e quindi di un reale sconvolgimento climatico attuale e uno scenario piuttosto fosco se non si riuscirà a ridurre significativamente le emissioni. Cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che è stato riscontrato che le batterie agli ioni di litio in fase di ricarica emettono oltre cento gas tossici alcuni dannosi per l'ambiente.

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Ennesimo forte tifone si abbatte sulle Filippine

Pochi giorni dopo il tifone "Sarika" che avrebbe causato tre vittime, costretto all'evacuazione di oltre quindicimila persone e interrotto la fornitura elettrica in vaste zone le Filippine sono ancora sferzate da un forte tifone chiamato "Haima" (o Lawin con nome locale) classificabile di categoria fra la quattro e la cinque con picchi di vento superiori a duecentoventi chilometri orari tanto da riportare alla memoria della popolazione le distruzioni provocate dal devastante tifone Haiyan di tre anni fa. Si parla di quattro vittime, piogge torrenziali con rischio di esondazioni di fiumi e laghi, danni alle abitazioni, alle linee elettriche e di comunicazione mentre le autorità hanno avvertito i naviganti del pericolo, poi hanno provveduto ad allestire dei centri di ricovero per accogliere le numerose persone evacuate. L'isola principale di Luzon è quella maggiormente interessata dal vortice che secondo le previsioni meteo dovrebbe dirigersi verso la Cina.

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Sabotaggio di un oleodotto fra Canada ed America

La protesta adottata da alcuni attivisti climatici per attirare l'attenzione sul surriscaldamento climatico con il sabotaggio di un oleodotto fra Canada ed America mediante la chiusura di grandi valvole sulla conduttura è stata definita di portata senza precedenti, ma anche molto pericolosa dal momento che secondo i critici l'alta pressione che si determina con l'interruzione del flusso che alimenta il quindici percento del consumo U.S.A. potrebbe causare la rottura dell'oleodotto con conseguente grave rischio per le persone e l'ambiente. Modesto l'impatto di questo sabotaggio sul mercato del petrolio, poi si procederà presto a ripristinare questo oleodotto (che ha causato anche le proteste dei Sioux del Nord Dakota). Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientaliste che l'uragano chiamato "Nicole" classificato di categoria quattro e valutato come potenzialmente disastroso sta raggiungendo velocemente le Bermuda.

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Difficoltà ad Haiti dopo il passaggio dell'uragano

L'isola caraibica di Haiti con le sue fragili abitazioni e sovrastrutture appare in difficoltà in seguito al passaggio dell'uragano "Matthew" di categoria quattro, poi si parla di quasi cinquecento? vittime e la popolazione è alle prese anche con problematiche sanitarie un po' come accaduto dopo il devastante terremoto di sei anni fa che ancora fa sentire i suoi effetti su un territorio caratterizzato da povertà e disorganizzazione. Nel frattempo un altro uragano si sta formando nella zona delle Bermuda, ma la preoccupazione maggiore è per l'arrivo del forte vortice sulle coste americane con picchi di vento ad oltre duecentotrenta chilometri orari e piogge torrenziali; infatti, le autorità di Carolina del Sud, Georgia e Florida hanno dato l'ordine di evacuazione per tre milioni di persone e si sono già formate enormi code sulle autostrade, mentre la popolazione ha fatto scorta di viveri e beni di prima necessità per cercare di fronteggiare la situazione di emergenza.

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Un uragano sferza Haiti e Repubblica Domenicana

Sarebbero almeno undici le vittime a causa dell'uragano denominato "Matthew" che ha colpito Haiti e Repubblica Domenicana con piogge torrenziali e raffiche di vento a duecentotrenta chilometri orari; si parla anche di numerosi dispersi e di danni consistenti (come spesso capita in questi casi). Questo grande vortice inizialmente era stato valutato della massima categoria cinque poi declassato a quattro ma a quanto pare sta riprendendo forza e si sta spostando velocemente su Cuba ed oltre; infatti, ci sarebbe preoccupazione anche in America dove già sono scattati gli ordini di evacuazione dalle coste ed è stato dichiarato lo stato di emergenza in South Carolina, Florida e Georgia. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali che la Commissione Europea ha ratificato l'accordo climatico di Parigi sulla riduzione delle emissioni inquinanti per evitare il surriscaldamento climatico.

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Ratifica dell'India dell'accordo di Parigi

La ratifica ufficiale dell'India, dopo l'annuncio fatto qualche giorno fa, degli accordi climatici presi a Parigi nel Dicembre del 2015 da quasi duecento paesi è un passo importante per la riuscita di questo patto globale considerando che si tratta del terzo paese emettitore di gas ad effetto serra del mondo (raggiungendo in questo modo la quota fissata del cinquantacinque percento di emissioni globali), ma alcuni sostengono che sarebbe necessario anche approvare delle linee guida perché le popolazioni dei paesi in via di sviluppo hanno uno stile di vita un po' stravagante con alta impronta ecologica. Queste tematiche definite come cruciali dal punto di vista delle emissioni inquinanti individuali saranno definite in un congresso in Marocco a novembre. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una vittima per l'uragano abbastanza indebolito e quindi declassato "Matthew" che ha colpito i Caraibi.

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Inondazioni in Indonesia e ratifica dell'India

Sarebbero trentasei le vittime e ventidue i dispersi a causa di inondazioni e frane che hanno colpito la provincia nell'ovest di Java in Indonesia, particolarmente interessato il distretto do Garut con trentatre vittime mentre i soccorritori ancora stanno cercando i dispersi. Oltre seimilatrecento persone sono state evacuate ed ospitate in centri di ricovero governativi, poi novecentocinquanta case sono state danneggiate dalla corrente dei fiumi esondati che le hanno inondate. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'annuncio a sorpresa dell'India dell'accettazione della ratifica dell'accordo climatico di Parigi (precedentemente aveva rifiutato ogni possibilità di accordo), dal due ottobre anniversario della nascita del Mahatma Gandhi considerato come esempio di persona dalla minima impronta climatica. In questo modo sarà raggiunta la quota fissata del cinquanta-cinque percento delle emissioni globali.

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Onde altissime per un tifone in arrivo in Cina

Preoccupazione in Cina per l'arrivo del tifone denominato "Meranti" con onde alte diciassette metri, le più alte registrate nella storia della sorveglianza delle onde marine e conseguente allarme rosso che sarebbe il più alto in una scala di allerta che si avvale di quattro colori. Già si fanno sentire gli effetti del vortice nello Xiamen con l'interruzione della fornitura di acqua ed energia elettrica in una vasta area, con la popolazione che cerca di fronteggiare le raffiche di vento e le forti precipitazioni piovose rinforzando le porte anche con elementi metallici e box di bottiglie di acqua minerale per consolidare il pavimento, poi nel paese molti viaggi ferroviari sono stati cancellati. Da segnalare cambiando argomento e spostando l'attenzione ad altri scenari l'allerta meteo su Piemonte e Liguria, mentre nelle regioni del Sud colpite da una recente ondata di maltempo si contano i danni economici per le coltivazioni distrutte e tutto il raccolto compromesso.

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Evitare il surriscaldamento degli oceani

La perdita della barriera corallina può avere un impatto devastante su alcune specie di pesci nel globo e l'acqua più calda degli oceani aumenta la potenzialità di diffusione delle malattie attraverso patogeni e batteri, almeno secondo organizzazioni ambientaliste che avvertono come sia necessario intervenire rapidamente per ridurre le emissioni inquinanti in modo sostanziale anche per preservare l'ecosistema marino e quindi la diversità della vita in un mare sempre più minacciato. Gli oceani più caldi influenzano il tempo ed il numero di forti uragani è aumentato dal venticinque al trenta percento per grado di surriscaldamento, poi ci sarebbe un incremento di tempo umido nelle regioni a media latitudine ed aree soggette a monsoni, ma meno pioggia in alcune regioni subtropicali. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali una vittima in provincia di Lecce per l'ondata di maltempo che sta interessando il Sud.

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Florida inondata da un uragano

Ci sarebbe una vittima e forti disagi per la popolazione, con inondazioni di numerose zone, fulmini ed interruzione della fornitura di energia elettrica a decine di migliaia di abitazioni, a causa dell'uragano denominato "Hermine" classificato come di categoria uno con picchi di vento a centotrenta chilometri orari oltre a precipitazioni piovose torrenziali e le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza in cinquantuno delle sessantasette contee della Florida, con le scuole chiuse in almeno venti contee. Evacuazioni sono state ordinate in cinque contee nel nord-ovest della Florida ed altre evacuazioni volontarie in almeno tre contee, mentre sono stati preparati dei rifugi per gli abitanti ed animali, organizzandosi opportunamente per fronteggiare l'uragano anche con trentamila sacchi di sabbia. Un primo bollettino meteo segnalava come l'uragano stesse prendendo forza poi sembra sia stato declassato a tempesta tropicale.

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Sciame sismico in Italia e terremoto in Myanmar

Continua a tremare la terra nella zona ai confini fra Lazio, Umbria e Marche colpita ieri nella notte da un forte sisma che avrebbe provocato oltre duecentoquaranta vittime, duecentosessanta feriti e duemilacinquecento sfollati mentre ancora si scava per estrarre i corpi nelle zone difficilmente raggiungibili e ci sono delle polemiche su come sono stati eseguiti i lavori di ristrutturazione di alcuni edifici pubblici che si sono praticamente sgretolati a causa del terremoto; poi le vecchie case con mura costruite con pietre messe una sopra l'altra sono diventate una trappola mortale non lasciando crollando alcuno spazio di sopravvivenza alle persone rimaste sepolte dalle macerie delle abitazioni. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari che un sisma di magnitudo 6.8 ha colpito il Myanmar (Birmania) causando alcune vittime, un ferito e danneggiando le belle pagode di Bagan, nota meta turistica e sito di interesse culturale.

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Un tifone e piogge torrenziali investono il Giappone

Sei prefetture del Giappone sono state investite da un tifone denominato "Mindulle" caratterizzato da forte vento con picchi a centottanta chilometri orari e piogge torrenziali che avrebbero provocato una vittima e cinquantatre feriti oltre a disagi per la cancellazione di voli (oltre cinquecento con settantatremila passeggeri interessati), trasporti ferroviari e interruzioni della fornitura elettrica ed anche la capitale Tokyo è stata interessata da quello che è stato classificato come nono tifone della stagione. Le previsioni meteo avvertono che potrebbero verificarsi altre forti precipitazioni piovose fino a raggiungere i quattrocento millimetri nell'area centrale del paese di Tokai, trecento millimetri nelle aree di Kanto e Koshin e duecento in quelle di Tohoku e Hokkaido. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che il mese di Luglio è stato il quindicesimo di una serie ininterrotta di mesi con caldo record.

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Cambiamenti climatici, incendi e biodiversità

I cambiamenti climatici con temperature in media più alte tendono a far aumentare l'evaporazione con l'atmosfera che diventa più umida e il terreno più secco dove facilmente può propagarsi un incendio incontrollabile, poi anche la neve nelle alture si scioglie rapidamente lasciando la vegetazione scoperta e quindi aggredibile dal fuoco. Fra le zone maggiormente colpite nella mappa globale da questo fenomeno ci sarebbe anche l'ovest degli Stati Uniti, dove ad esempio ora in California è scattato lo stato di emergenza con ottantaduemila persone evacuate per l'ennesimo incendio incontrollabile scoppiato, ed in genere le aree coperte da foreste sono le più minacciate dall'evaporazione. Altri studi puntano l'attenzione più che sui cambiamenti climatici sulla minaccia che l'uomo rappresenta per la biodiversità, un pericolo spesso sottovalutato, con eccessivo sfruttamento delle risorse naturali, agricoltura e urbanizzazione con livelli insostenibili per l'ambiente.

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Incendi incontrollati a Madeira e Marsiglia

Sarebbero quattro le vittime ed ottanta le persone ricoverate per problematiche respiratorie dovute al fumo a causa di un vasto incendio che si è propagato velocemente anche a causa delle alte temperature estive sull'isola di Madeira, che è come amministrazione regione autonoma del Portogallo, fino a raggiungere la capitale Funchal; il forte vento alimenta le fiamme rendendole incontrollabili tanto che le autorità hanno chiesto aiuti all'Europa. Per quanto riguarda Marsiglia si parla di tremila ettari di vegetazione distrutti mentre la causa pare possa essere dolosa, due i feriti di cui uno in gravi condizioni ed anche fra i pompieri che cercano di fronteggiare fiamme impressionanti ci sarebbero quattro feriti fra cui uno in modo serio. Spostando l'attenzione ad altri scenari ma rimanendo su tematiche ambientali da segnalare che è passato un anno dal grave incidente industriale di Tianjin in Cina e l'area interessata appare ancora deserta.

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Un tifone e piogge torrenziali colpiscono la Cina

Oltre settemila persone sarebbero state costrette a lasciare le proprie abitazioni della provincia di Guizhou nel sul sud-ovest della Cina a causa del tifone denominato "Nida" che complessivamente ha interessato oltre ventiseimila individui in dodici contee danneggiando quasi milleduecento ettari di raccolti e trecentonovanta case, poi piogge torrenziali sono state registrate a Nanning capitale della regione autonoma dello Guangxy-Zhuang e un picco di precipitazioni piovose sono state monitorate nella contea di Sandu. Le autorità stanno organizzando l'emergenza nelle zone colpite provando a ricollocare trentasettemila persone delle province colpite del Guangdond, Guangxi, Guizhou, Hunan e Yunnan mentre sarebbero duemilacento le persone in stato di emergenza che richiedono immediato aiuto. Spostando l'attenzione ad altri scenari da segnalare che un tornado ha investito New Orleans provocando danni e disagi.

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Inondazioni stagionali in Bangladesh

Sarebbero quattordici le vittime e centinaia di migliaia le persone che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni in Bangladesh a causa delle inondazioni alimentate dalle intense precipitazioni piovose stagionali che hanno allagato interi villaggi tipiche del periodo compreso fra giugno e settembre anche se gli esperti sostengono che il paese è diventato più vulnerabile ai cambiamenti climatici. Le autorità riferiscono anche di danni ai raccolti, abitazioni, strade ed autostrade in vaste aree nei distretti colpiti che si trovano nel nord lungo i confini con l'India (dove le piogge monsoniche hanno causato oltre duecento vittime). Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche ambientaliste che i ricercatori sarebbero riusciti a simulare la fotosintesi clorofilliana che avviene nelle foglie e quindi a convertire con l'energia solare il biossido di carbonio in idrogeno e monossido di carbonio da utilizzare direttamente come carburanti.

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Maltempo in Cina e temperature globali

Sarebbero almeno centocinquanta le vittime dell'ondata di maltempo con piogge torrenziali che ancora sta interessando la Cina, particolarmente colpita questa volta la provincia di Hebei dove cinquantaduemila case sono crollate costringendo trecentodiecimila persone a lasciare tutto e come in accaduto in altre zone severamente allagate molti individui hanno perso qualsiasi mezzo di sostentamento. Le autorità hanno dovuto ammettere che le inondazioni sono state sottostimate non essendo stati forniti avvisi alla popolazione sul pericolo collegato alle precipitazioni piovose di insolita intensità, promettendo indagini per individuare i responsabili e le negligenze. Per quanto riguarda le temperature globali è stato calcolato che i primi sei mesi del 2016 sono circa un grado e mezzo Celsius più caldi rispetto ai livelli preindustriali (questo in riferimento agli accordi climatici), poi i ghiacci dell'Artico si sono sciolti notevolmente.

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Livelli biodiversità scesi sotto i limiti di sostenibilità

Già precedenti studi segnalavano un calo preoccupante dei livelli di biodiversità nel globo, ma questa volta da un gran numero di campioni raccolti risulterebbe che è stato superato il limite di sostenibilità ambientale che consente alla natura un salutare sviluppo e ricambio di tutte le forme di vita che popolano il pianeta; infatti, nelle terre dove l'uomo ha stabilito le sue società sono così consistenti i cambiamenti di destinazione d'uso del terreno che l'ecosistema non è più in grado di sostenere i vari organismi e cicli nutritivi vitali. Cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare il crollo di una diga in Cina nella provincia centrale di Hubei a causa dell'ondata di maltempo che ha investito il paese costringendo seimila residenti a lasciare le proprie abitazioni; con danni ai raccolti sommersi dall'inondazione mentre ventunomila persone sono impegnate ad assicurare la sicurezza di autostrade e linee ferroviarie.

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Continuano le inondazioni in Cina

La stagione delle piogge in Cina continua con inondazioni di vaste aree in ventotto province soprattutto nelle zone centrali e a sud-est del paese; ci sarebbero duecentotrentasette vittime, novantatre dispersi, oltre centoquarantasettemila case distrutte e quasi cinque milioni e mezzo di aziende agricole inondate, quindi con danni notevoli e previsioni di ulteriori precipitazioni piovose di forte intensità. Sul fiume Yangtze nonostante in alcuni tratti i livelli dell'acqua siano leggermente scesi rimane in molti punti la situazione di emergenza con preoccupazioni riguardo la tenuta delle dighe soprattutto quelle più vecchie e non ben mantenute, tanto che oltre ottocentomila persone le stanno monitorando. Notevoli anche i danni causati dal tifone "Nepartak" (che prima della Cina aveva investito Taiwan) con sessantanove vittime, sei dispersi, poi sei città inondate ed oltre cinquecentomila persone evacuate.

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Piogge torrenziali di insolita intensità in Cina

Sarebbero novantatre le vittime e diciannove i dispersi a causa di piogge torrenziali di insolita intensità (le peggiori da un secolo) che da quattro giorni stanno interessando undici regioni provinciali cinesi distruggendo ventiduemila abitazioni e costringendo ad evacuare settecentoventimila persone, poi le inondazioni hanno danneggiato raccolti, strade, le telecomunicazioni e le forniture elettriche oltre a causare l'interruzione o ostacolare la circolazione stradale e ferroviaria. Notevoli i danni nel paese con la provincia di Hubei particolarmente colpita dall'ondata di maltempo e dove migliaia di persone necessitano di interventi di emergenza, aiuti ed assistenza. Monitorati i livelli del fiume Yangtze ed anche di quarantatre fiumi che hanno superato i limiti di sicurezza, quindi le autorità hanno inviato del personale a controllare gli argini mentre altre precipitazioni piovose sono previste tanto che è stato dichiarato l'allarme arancione.

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Violenti nubifragi in West Virginia

Precipitazioni piovose di insolita intensità caratterizzate da violenti nubifragi hanno colpito il West Virginia causando almeno diciotto vittime e distruggendo o danneggiando seriamente oltre cento case, poi centinaia di migliaia sono rimaste prive di forniture elettriche mentre circa cinquecento persone sono state costrette a rifugiarsi per la notte in un centro commerciale dopo che un ponte è stato spazzato via dal maltempo. Si parla di danni alle infrastrutture con strade distrutte dove pare l'asfalto si sia sollevato un po' come come accade sbucciando in parte una banana tanto era la violenza della pioggia che si è insinuata sotto il manto stradale, poi nelle case la gente spesso è stata costretta a rifugiarsi sui piani alti ed anche sui tetti quando l'acqua ha invaso le abitazioni. Le autorità parlano della peggiore inondazione da cento anni con intere aree sommerse e persone che si spostano a fatica nell'acqua fra auto e detriti vari.

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Alluvioni e frane in Indonesia

Sarebbero trentacinque le vittime, venticinque i dispersi e quattordici i feriti nell'ovest dell'Indonesia per le intense precipitazioni piovose che hanno causato frane, fatto straripare fiumi che hanno sommerso intere zone; particolarmente colpita la provincia centrale di Java nei distretti di Purworejo, Banjarnegara e Kebumen che hanno fatto registrare il maggior numero di vittime, mentre le operazioni di soccorso sono ostacolate dalle frane che hanno reso inagibili molte strade. Da segnalare spostando l'attenzione su altri scenari ma rimanendo su argomentazioni di tipo naturalistico l'affondamento di un battello che trasportava un gruppo di quarantasette ragazzini in gita per una tempesta sul lago Syamozero nel nord-ovest della Russia nella repubblica di Karelia. Si parla di dodici vittime, un adulto ed undici ragazzini con dei dispersi; inoltre, pare ci sia un'inchiesta in corso per negligenze del personale che ha organizzato la gita.

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Tel:   338 1809310          Data:    20/06/2016                         n:   3177      


Inondazioni e frane in Cina, incendi in Sicilia

Sarebbero quattordici le vittime dell'ondata di maltempo che ha colpito in particolare le provincie a sud-ovest di Guizhou, quella centrale dello Hunan ed in parte quella a nord dello Shanxi; poi il periodo di forti precipitazioni piovose ha anche costretto all'evacuazione di oltre duecentoventimila persone nelle zone interessate da frane ed inondazioni. Squadre di soccorso sono state inviate dalle autorità in aiuto alla popolazione mentre c'è preoccupazione per i livelli del fiume Liuijiang nello Liuzhou che è già esondato sommergendo una strada vicina al fiume. Per quanto riguarda gli incendi in Sicilia pare che siano di origine dolosa in parte favoriti dal forte vento di scirocco e dalle temperature insolitamente elevate a quasi quaranta gradi Celsius, si parla di una ventina di feriti fra cui un ustionato grave; nel frattempo il maltempo in Lombardia che alcuni definiscono di "tipo monsonico" ha causato una vittima e disagi.

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Tempeste e mareggiate in Australia

Sarebbero quattro le vittime e tre i dispersi in Australia delle tempeste che si sono abbattute sul paese mentre delle mareggiate alte anche tredici metri hanno eroso la bella spiaggia Collaroy presso Sydney danneggiando o in qualche caso facendo sprofondare le case esclusive costruite di fronte al mare mentre alcune aree con cortili erbosi sono state spazzate via dato che la spiaggia è arretrata di circa cinquanta metri e tutto il suo livello è sprofondato da due a cinque metri. L'isola di Tasmania è stata colpita da forti inondazioni obbligando ad interventi di salvataggio per la popolazione e ad evacuazioni con allerta per la piena dei fiumi anche se la situazione pare sia migliorata e la condizione di marcato maltempo sia passata. Spostando l'attenzione ad altri scenari ma rimanendo su argomenti naturalistici da segnalare le piogge torrenziali che hanno inondato il Texas qualche giorno fa causando almeno dodici vittime.

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Maltempo nel sud della Germania

Sarebbero quattro le vittime dell'ondata di maltempo che ha investito nel sud della Germania lo stato del Baden-Württemberg e in particolare sono stati documentati fiumi di fango e detriti nella città di Schwäbisch Gmünd localizzata nell'Est Württemberg, poi anche nel distretto di Ostalb ai confini con la Baviera alcune immagini mostravano auto ed ogni sorta di oggetto trascinato da torrenti impetuosi alimentati dalle piogge torrenziali di insolita intensità che hanno bloccato in casa la popolazione e per le strade la situazione si presentava caotica. Le previsioni meteo hanno annunciato altre precipitazioni piovose in Germania mentre alcuni sostengono che sarebbe necessario effettuare la manutenzione dei corsi d'acqua ed opere di prevenzione per cercare di evitare questo tipo di inondazioni. Spostandosi in Italia da segnalare nubifragi a Milano e a Torino, con danni e disagi soprattutto nella prima città.

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Un ciclone sferza il Bangladesh

Sarebbero ventitre le vittime in Bangladesh a causa del ciclone denominato "Roanu" che ha sferzato il paese con forti raffiche di vento e precipitazioni piovose torrenziali; cinquecentomila gli sfollati che spesso hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni camminando con difficoltà fra i fiumi d'acqua che si sono riversati nelle strade rifugiandosi in aree non sommerse dalle inondazioni che hanno anche causato danni ed ampie devastazioni. Oltre alla forte pioggia un vento impetuoso ad oltre ottantotto chilometri all'ora ha distrutto le fragili abitazioni del paese spesso costruite con fango e sottili strutture di sostegno mentre le autorità hanno deciso per precauzione la chiusura dei porti fluviali e marini. Questo ciclone è arrivato dopo una settimana di esteso maltempo in tutto il Sud dell'Asia con lo Sri Lanka colpito dalle più forti piogge registrate da decenni ed anche in India si parla di oltre cento vittime conteggiando le ultime settimane.

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Piogge torrenziali ed enormi frane in Sri Lanka

Sarebbero almeno trentasette le vittime in Sri Lanka causate da giorni di piogge torrenziali e conseguenti enormi frane che si sono staccate dalle alture, mentre i soccorritori sono impegnati a cercare centotrentaquattro dispersi nel distretto di Kegalle considerando che oltre sessanta abitazioni sono state seppellite dal fango. Quasi trecentocinquantamila persone sono state evacuate e le autorità hanno raggiunto le aree colpite, ma non è ben chiaro ad organizzazioni internazionali che cercano di fornire aiuti alla popolazione quale sia il numero reale delle famiglie di cui si sono perse le tracce dal momento che giungono notizie che molti potrebbero aver raggiunto i campi di evacuazione. Le piogge torrenziali di intensità eccezionale che hanno interessato anche il sud dell'India sono secondo alcuni dovute ai cambiamenti climatici, ma c'è anche chi sostiene che non sono state realizzate adeguate opere di prevenzione per fronteggiare il maltempo.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/05/2016                         n:   3150      


Terremoto superficiale in Tibet

A causa di un terremoto superficiale di magnitudo 5.5 nella regione montagnosa del Tibet ai confini a nord con il Qinghai con epicentro individuato presso la città di Kata sono crollate diverse abitazioni, con strade e ponti danneggiati; ci sarebbero sessanta feriti di cui sei in gravi condizioni. Le autorità non hanno ancora fornito una stima dei danni anche in attesa che le squadre di soccorso raggiungano tutti i centri interessati dal sisma, spesso con difficoltà a causa delle frane che ostacolano i collegamenti. Si tratta di una zona sismicamente attiva poi anche lo scioglimento dei ghiacci nelle montagne del Tibet fa in modo che venga a mancare quella specie di struttura di consolidamento quasi fosse un collante. Cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che non è stato ancora domato l'incendio disastroso in Canada presso Fort McMurray che si sta spostando verso sud.

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Tel:   338 1809310          Data:    12/05/2016                         n:   3144      


Crollo di un edificio a Nairobi per le forti piogge

Sarebbero dodici le vittime e centotrentaquattro i feriti a causa del crollo di un palazzo a Nairobi per le forti precipitazioni piovose e le autorità del Kenya hanno comunicato che sono state interessate altre centocinquanta abitazioni e costruzioni adiacenti. In realtà, più che collegare il fatto a fenomeni meteorologici estremi secondo una testimonianza fornita da un superstite, la vera causa sia da identificare nella speculazione edilizia; infatti, l'edificio è stato costruito in meno di cinque mesi e le unità abitative date subito in affitto ad un basso prezzo, poi sarebbe il secondo edificio crollato in un anno. L'elevata domanda di alloggi a Nairobi spinge i costruttori a non rispettare le normative edilizie e tagliare i costi utilizzando materiali e tecniche costruttive scadenti in modo da massimizzare i profitti. Cambiando completamente scenario ma rimanendo su argomenti naturalistici da segnalare diverse vittime ad Haiti per una tempesta.

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Tel:   338 1809310          Data:    03/05/2016                         n:   3136      


Ecuador impoverito dal recente terremoto

Le squadre di soccorso continuano ad estrarre corpi dalle macerie degli edifici crollati in seguito al forte sisma di magnitudo 7.8 che sabato ha colpito il paese; si parla ora di quattrocentotredici vittime ed oltre duemila feriti, ma si stima che un gran numero di persone siano ancora sepolte sotto i detriti, mentre la situazione si presenta più grave del previsto con danni alle infrastrutture con conseguenze anche sull'economia e le autorità fanno riferimento come paragone al terremoto del 1949 localizzato presso la città di Ambato che ha causato circa cinquemila vittime e distruzione generalizzata. Da segnalare che vi sono state circa duecentotrenta piccole scosse di assestamento e che i maggiori danni sono stati monitorati presso la città di Portoviejo, devastata anche la città costiera di Pedernales, poi vi sono strade distrutte, ponti crollati, interruzioni della fornitura di energia elettrica, con la popolazione che in certi casi manca di tutto.

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Tel:   338 1809310          Data:    19/04/2016                         n:   3125      


Serie di forti scosse telluriche in Giappone

Due forti scosse telluriche rispettivamente di magnitudo 6.4 e 7.1 hanno interessato il sud-ovest del Giappone a distanza di un giorno una dall'altra e ci sono state anche numerose scosse minori di assestamento (di cui una di magnitudo 5.8). Questi terremoti hanno interessato l'isola di Kyushu, una delle principali del paese, con epicentro a circa dieci chilometri di profondità e si stima un bilancio provvisorio considerando le due scosse di ventinove vittime e mille feriti mentre i soccorritori cercano ancora dei dispersi sotto le macerie delle abitazioni crollate. Per il terremoto più forte era stata anche data un'allerta tsunami calcolando un'onda alta circa un metro avvertendo gli abitanti delle zone costiere marine di Ariake e Yatsushiro, poi l'allerta è rientrata. Fra i vari disagi per la popolazione sono stati segnalati varie interruzioni nei trasporti e un blackout in un ospedale vicino all'epicentro che ha dovuto utilizzare i generatori di emergenza.

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Nuovi impianti alimentati a carbone non utilizzabili

Cina ed India stanno progettando molti nuovi impianti per la produzione di energia elettrica alimentati a carbone, ma gli analisti sostengono che gli impianti completati dopo il 2016 non saranno utilizzabili dal momento che non daranno utili sufficienti; quindi ci si domanda a che scopo costruirli e perché si continua a progettarli a ritmi quasi frenetici, tanto che ad esempio in Cina nel 2015 le autorità in Cina hanno approvato la costruzione di impianti a carbone in numero triplo rispetto al 2014, poi bisognerebbe anche rispettare le misure di riduzione delle emissioni inquinanti stabilite nel congresso di Parigi. Gli impianti a carbone hanno un impatto non trascurabile sull'ambiente ed in Cina si stima che il numero di persone coinvolte pesantemente in disastri naturali sia aumentato del novantatre percento nel periodo dal 2006 al 2010, con dati che continuano più recentemente a peggiorare, senza considerare le rilevanti perdite economiche.

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Livelli di biossido di carbonio sempre più alti

La più vecchia stazione di rilevamento atmosferico del mondo situata a Manua Loa nelle Hawaii avrebbe misurato livelli record di biossido di carbonio nell'atmosfera ed in particolare lo scorso anno le concentrazioni di CO2 sarebbero cresciute in modo maggiore rispetto ad ogni altro periodo di tempo monitorato sin dal 1950; infatti, in pratica si è passati da un aumento in media di due parti per milione nel decennio scorso a tre ppm nel 2015 e con tendenza ad aumentare nelle rilevazioni effettuate fino a febbraio 2016. Secondo i ricercatori questi dati allarmanti e le variazioni potrebbero derivare da una combinazione fra le emissioni prodotte dalle attività umane e gli effetti di una corrente globale chiamata "El Nigno" dal momento che anche nel 1998 si era verificato con particolare intensità questo fenomeno. Le concentrazioni di CO2 sarebbero passate da duecentottanta ppm prima del 1800 agli attuali quattrocento ppm.

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Tanti alberi caduti per il maltempo in Italia

Sarebbero sei le viittime del maltempo in Italia principalmente a causa di alberi caduti sradicati dal vento, l'ondata di maltempo sta ancora interessando tutto il paese da nord a sud, ad esempio si segnalano valanghe ad Aosta per le forti nevicate, intense precipitazioni piovose in Veneto, Emilia, Toscana; poi raffiche di vento e pioggia in Lazio e soprattutto in Campania con danni a Quarto ed Ercolano con avvisi di cautela per la popolazione. In Puglia il vento ha fatto cadere molti cartelloni pubblicitari e in Calabria un bambino è stato ferito in modo serio da un grosso ramo caduto da un albero, chiuse per precauzione le scuole in alcuni centri. Da un certo punto di vista si potrebbe dire che tutta questa pioggia e neve è tutto sommato positiva per le riserve idriche del paese giunte al lumicino per il lungo periodo di assenza quasi totale di precipitazioni, tanto che i coltivatori non prevedono una buona annata.

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Risorse idriche del Tibet minacciate

La mappa delle risorse idriche del Tibet ha subito drastici cambiamenti dopo l'annessione della Cina con conseguenze sensibili di tutto l'ecosistema già provato dai cambiamenti climatici, dal momento che sull'altopiano le temperature medie sono cresciute a ritmo doppio rispetto a quelle monitorate nel resto del pianeta; poi alcuni denunciano il notevole potenziamento di quella specie di industria che convoglia l'acqua pura dei ghiacciai dell'Himalaya per imbottigliarla e trasportarla a grandi distanze per un mercato diventato piuttosto scettico riguardo alla potabilità dell'acqua fornita dagli acquedotti locali. Oltre allo sfruttamento eccessivo delle risorse idriche che in pratica diventa uno dei tasselli che alimenta tutta la catena industriale si presenta anche il problema delle emissioni inquinanti che questo processo produttivo implica. Da notare che in altri paesi del globo interi corsi d'acqua sono stati convogliati all'interno di industrie di imbottigliamento.

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Tel:   338 1809310          Data:    18/02/2016                         n:   3073      


Accordi climatici poco efficaci nella realtà

Quello che a dicembre era stato salutato con entusiasmo come un grande passo in avanti per stabilire un accordo globale per ridurre le emissioni inquinanti si sta già mostrando poco efficace nella realtà, dal momento che il paese storicamente responsabile di avere immesso nell'atmosfera grandissime quantità di biossido di carbonio ed altri inquinanti ora si mostra poco propenso ad adottare il piano annunciato precedentemente con uno schema di tagli delle emissioni fino a raggiungere il trentadue percento entro il 2030. A seconda di come sono stati pianificati gli investimenti sulle risorse energetiche di tipo fossile è possibile ad esempio fare una previsione approssimativa sull'impatto di maggiori emissioni nell'ambiente; quindi indipendentemente dagli accordi raggiunti su eventuali riduzioni delle emissioni sono le scelte effettivamente adottate singolarmente sul territorio ad influenzare l'effetto serra ed il surriscaldamento climatico globale.

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Zika virus collegabile ai cambiamenti climatici

Rimangono pochi dubbi sul fatto che quella che alcuni definiscono una vera e propria invasione della zanzara Aedes che veicola il virus Zika sia dovuta ai cambiamenti climatici ed il surriscaldamento del pianeta dovuto alle inquinanti attività umane consentirà a questo ed altri insetti responsabili di gravi malattie di trovare ambienti favorevoli per riprodursi. La zanzara Aedes (aegypti ed albopictus) probabile responsabile della microcefalia nei bimbi nati da donne infettate dal virus è attiva soprattutto di giorno, un po' come la nostra zanzara tigre a cui somiglia anche per la livrea con puntini bianchi, quindi utilizzare le zanzariere di notte sopra i letti non sembra essere una soluzione efficace nei paesi colpiti dall'emergenza sanitaria. Nel frattempo si segnala un caso in Spagna di una donna gravida rientrata dalla Colombia anche se per il momento non sembra essere un pericolo per l'Europa, ma la situazione climatica in un vicino futuro potrebbe modificarsi.

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Temperature da caldo record nel 2015

Come ampiamente anticipato dalle misurazioni effettuate l'anno scorso in particolare nel mese di settembre il 2015 è stata un'annata molto calda con vari record da quando si registrano le temperature e siccità prolungate in parte di Africa, India e Pakistan, oppure al contrario precipitazioni piovose molto intense con inondazioni in molte aree dell'Europa e dell'America, poi caldo anomalo in Russia e relativamente per il tipo di zona anche in Siberia. Non vi sarebbe stata proprio nessuna pausa nel surriscaldamento climatico globale negli ultimi decenni, come alcuni sostenevano riportando evidentemente dati falsi, ed in pratica ogni anno è stato più caldo del precedente (con variazioni in positivo e negativo che nel lungo periodo possono essere considerate quasi trascurabili) compreso il 2015 che non solo è stato più caldo del 2014 ma per la prima volta ha superato la barriera del grado centigrado in media; inoltre, i danni sono stati consistenti.

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Fuga di gas naturale a Los Angeles che inquina

Oltre ottantamila metri cubi di metano sarebbero finiti nell'atmosfera (?) da quando è iniziata una fuga di gas naturale da una tubatura sotterranea il 23 ottobre nei pressi di Los Angeles che significa come impatto inquinante nell'aria a bruciare tremilaseicento milioni di litri di carburante, poi anche se inalare il metano non è considerato generalmente pericoloso per salute potrebbero esserci nel gas naturale tracce di benzene, toluene, xilene che non sono molto salutari e del resto molti cittadini hanno accusato disturbi e nausea mentre le autorità della California hanno fatto evacuare migliaia di persone nell'area di Porter Ranch. Per quanto riguarda nausea e malditesta alcuni sostengono che sono causate da una componente odorosa immessa nel gas. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che i cambiamenti climatici ormai costituiscono un rischio maggiore delle armi di distruzione di massa.

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Discussioni su inizio di una nuova era geologica

L'umanità ha lasciato una traccia persistente sul pianeta con le sue attività tanto che da tempo si parla di una nuova era geologica identificata come Antropocene, ma rimane da identificare il periodo in cui sarebbe iniziata anche se i ricercatori di un gruppo internazionale generalmente tendono ad identificare la metà del secolo scorso come il reale punto di svolta ad esempio a causa dell'enorme produzione di cemento, plastica, alluminio, gas ad effetto serra e della ricaduta radioattiva di particelle da ordigni nucleari. In pratica l'Antropocene (Anthropos in greco significa uomo) può essere identificato come il periodo in cui le attività umane hanno prodotto delle modificazioni sostanziali al pianeta un po' come il periodo Giurassico è conosciuto per il dominio dei dinosauri sulla terra. Da notare che alcuni sostengono che l'uomo stia cambiando, le caratteristiche chimico-fisiche che consentono la vita sul pianeta.

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Anomalie climatiche o surriscaldamento globale

Ultimamente vi sono state delle anomalie climatiche con ad esempio ondate di aria calda al Polo Nord che hanno favorito precipitazioni piovose e quindi temperature superiori allo zero in zone generalmente freddissime ed è anche accaduto che durante il giorno si registravano fino a quaranta gradi Celsius in più rispetto alla norma tanto che alcuni hanno potuto confrontarle con quelle di paesi noti per le temperature miti, ma queste variazioni definite come bizzarrie è probabile che siano imputabili al surriscaldamento globale che provoca sbalzi climatici come è stato provato in molti casi. Le temperature poi sono di nuovo scese, comunque pare che l'Artico sia più sensibile al fenomeno dell'effetto serra rispetto ad altre zone del globo e dove il ghiaccio si ritira nel mare vicino alle coste fiorisce il plancton ed i piccoli pesci sono predati da specie subartiche che tendono a spingersi più a nord, in pratica è una minaccia al sistema ecologico.

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Caldo record in America rispetto al periodo

Le temperature insolitamente alte rispetto al periodo in America potrebbero secondo i meteorologi aver intensificato l'intensità di alcune tempeste tanto che una ventina di tornado si sono abbattuti su diversi stati, in particolare Mississippi e Tennessee, provocando quattordici vittime e danni (alberi sradicati, tetti scoperchiati, interruzioni della fornitura elettrica..) come ad esempio in Mississippi dove le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza, mentre in Georgia ci sono state anche inondazioni e smottamenti. Secondo le previsioni la situazione meteo rimarrà instabile nei prossimi giorni e del resto è da diversi anni che in questo periodo si verificano fenomeni estremi in queste zone. Da segnalare poi il caldo record a New York, da quando si registrano le temperature, con quasi ventidue gradi poco adatti al periodo natalizio per le abitudini dei cittadini di questa metropoli; ma il problema dell'effetto serra è globale.

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Precauzioni per un tifone che minaccia le Filippine

Per evitare che si ripetano scenari tipo quelli accaduti con il devastante tifone Haiyan di due anni fa le autorità delle Filippine hanno provveduto ad evacuare oltre settecentomila persone predisponendo centri accoglienza e di soccorso a causa dell'arrivo di un forte tifone denominato "Melor" che dalle immagini satellitari preoccupa i meteorologi per le dimensioni del vortice che ha già toccato le coste causando alte mareggiate. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche le discussioni sui risultati della conferenza COP21 che sottolineano come lo stop all'aumento delle emissioni debba avvenire prima possibile dal momento che le temperature globali sono già aumentate di circa un grado e molti paesi non hanno fatto abbastanza per raggiungere quegli obiettivi iniziali che consentano nel lungo termine di raggiungere nel 2050 un equilibrio fra emissioni e quantità assorbite da foreste ed oceani.

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Temperature globali sotto controllo

Indipendentemente dalle decisioni finali che saranno presto prese dalle autorità di centonovantacinque paesi a Parigi alla conclusione dell'importante conferenza COP21 la proposta di mantenere temperature globali sotto controllo e l'accordo che questo limite debba essere ben al di sotto di due gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali sembrerebbero tutto sommato iniziative positive, ma la mancanza di vincoli o sistemi di multe dissuasive in caso di mancato rispetto dei limiti di emissioni fanno sorgere qualche dubbio sulla riuscita dell'intera operazione a salvaguardia dell'ambiente. La situazione è davvero complessa dal momento che grandi paesi come Cina ed India non sembrerebbero essere molto disponibili a drastici tagli delle emissioni con il rischio che continuino a produrre sfruttando centrali a carbone molte delle merci vendute in mezzo mondo comprese quelle considerate ecologiche o la relativa componentistica.

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Tel:   338 1809310          Data:    12/12/2015                         n:   3018      


Piogge torrenziali sulla città di Madras in India

Due giorni di piogge torrenziali hanno causato inondazioni nella città di Madras (o Chennai) ubicata nel sud-est dell'India paralizzando quasi tutte le attività, con interruzioni della fornitura elettrica e ostacolando i trasporti, mentre le squadre di soccorso cercano di portare aiuto alle molte persone rimaste intrappolate dall'acqua specialmente nei quartieri più a sud, ma non ci sono barche. In un mese sarebbero almeno centottantotto le vittime di inondazioni nello stato del Tamil Nadu anche a causa di una depressione nel Golfo del Bengala che ha intensificato le precipitazioni piovose nelle zone costiere. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali la constatazione nel vertice sul clima di Parigi che i piani presentati da Cina ed India riguardo la costruzione di nuove centrali a carbone non consentiranno di raggiungere l'obiettivo di contenere sotto i due gradi Celsius il surriscaldamento globale.

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Speranze su importante conferenza sul clima

La conferenza per fronteggiare i cambiamenti climatici denominata "COP21" che sta per iniziare a Parigi, metropoli ancora sconvolta a causa dei recenti attacchi terroristici e presidiata da un gran numero di forze dell'ordine, è considerata molto importante sul futuro del pianeta dal momento che la cosiddetta finestra di intervento per cercare di diminuire l'effetto serra ormai si è quasi chiusa, ma questa volta è già stato chiesto ai paesi partecipanti di preparare un piano di interventi che quindi già è conosciuto nelle linee generali. Ad esempio il Messico vuole ridurre le emissioni di gas del ventidue percento e azzerare la deforestazione, mentre per l'India è già stato calcolato che le riduzioni pianificate non sono sufficienti, poi rimane il problema che gli investimenti per il settore energetico di grandi paesi industrializzati sono già stati stanziati con la tendenza a privilegiare i combustibili fossili; per questo la situazione si presenta complessa.

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Frana in miniera di giada poco sicura in Myanmar

Sarebbero almeno centoquattro le vittime e decine i dispersi a causa di una frana nel nord del Myanmar che nei giorni scorsi ha travolto i minatori intenti a cercare in scarse condizioni di sicurezza pietre preziose di giada molto richieste sul mercato cinese. I soccorritori faticano a farsi strada per estrarre i corpi; inoltre, la vicenda ha provocato le proteste di ambientalisti che accusano l'industria mineraria della Birmania di trasformare vaste zone in discariche senza regole, una specie di disastro ecologico, con abusi e togliendo con espropri la terra ai proprietari. Non è ancora stato spiegato il motivo per cui una specie di montagna di detriti accumulati da pale meccaniche sia crollato, ma queste frane sono frequenti e nove persone erano state uccise da una frana più piccola accaduta in marzo. Un gran numero di minatori itineranti arrivano da ogni parte del paese anche per trovare a basso prezzo droghe varie e nella speranza di ricchezza.

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Segnalati danni per un forte ciclone in Yemen

Sarebbero cinque le vittime (fra cui due bambini) e trentadue i feriti del raro ciclone tropicale chiamato "Chapala" che lunedì ha sferzato lo Yemen con venti ad oltre centosessanta chilometri orari ed inondato strade ed abitazioni con precipitazioni piovose di eccezionale intensità; cinquanta centimetri in due giorni e quindi dieci volte la media annuale, considerando che si tratta di zone geografiche in cui piove pochissimo. Inizialmente non erano state segnalate vittime, poi le autorità hanno comunicato anche i danni con quarantatre abitazioni completamente distrutte e dodicimila persone evacuate tanto che si teme una crisi umanitaria; inoltre, sulle coste della provincia di Hadharamout il livello del mare si sarebbe alzato da quattro ad otto metri per effetto del vortice causando serie inondazioni anche nella città portuale di Mukalla. Questo ciclone un po' anomalo è l'ennesimo esempio di cambiamenti e variazioni climatiche.

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Tel:   338 1809310          Data:    06/11/2015                         n:   2988      


Rapporti esarcerbati dai cambiamenti climatici

Le variazioni delle condizioni di vita sul territorio causate dai cambiamenti climatici potrebbero costituire una minaccia alla stabilità geopolitica e di conseguenza alla sicurezza nel globo dal momento che i rapporti fra le comunità risultano esacerbati dalle varie crisi in campo energetico, dell'approvvigionamento idrico, dell'alimentazione, della salute e con migrazioni di massa poco controllabili. Il rialzo dei livelli dei mari sta aprendo nuovi scenari di riguardo lo sfruttamento esclusivo di alcune zone come ad esempio nell'Artico dove la competizione per accaparrarsi risorse economicamente rilevanti sono potenziali cause di conflitti, poi le popolazioni sono spesso costrette a spostarsi per l'erosione delle coste. Fra le nuove crisi umanitarie che richiederanno aiuti e sostegno si segnala la situazione precaria in Papua Nuova Guinea dove una siccità devastante ha causato scarsità d'acqua e danni ai raccolti.

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Tel:   338 1809310          Data:    31/10/2015                         n:   2983      


Declassato uragano che sta sferzando il Messico

Sarebbe stato declassato di una categoria dalla massima cinque alla quattro l'uragano chiamato "Patricia" non appena ha toccato le coste del Messico che comunque con picchi di vento ad oltre duecento chilometri orari rimane abbastanza pericoloso anche se secondo le previsioni meteo la potenza del vortice potrebbe ulteriormente indebolirsi spostandosi all'interno del paese fino a diventare tempesta tropicale. Nel frattempo per precauzione sono state chiuse scuole, le attività commerciali più esposte alle intemperie e programmato delle interruzioni di forniture energetiche negli stati di Colima, Jalisco e Nayarit mentre le autorità hanno provveduto ad evacuare alcune zone turistiche. Inizialmente dalla vista da satellite si era temuto un effetto distruttivo sul paese tipo quello provocato dal tifone "Haiyan" tale era la dimensione del vortice ed anche manifestazioni sportive internazionali in altri paesi del continente erano a rischio.

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Danni e disagi per ondate di maltempo al Sud

In seguito alla recente ondata di maltempo che ha colpito il Sud ed in particolare Campania, Puglia e Molise sono stati chiesti aiuti per riparare i danni causati dai fiumi di acqua e fango che hanno allagato attività, abitazioni, campi coltivati interrotto collegamenti stradali tanto che sono ancora isolati diversi paesi; le situazioni più critiche sono state segnalate in località Pantano in provincia di Benevento dove un'alluvione così grave non si registrava dal 1949 e in zone interessate dall'esondazione del fiume Calore. Le previsioni meteorologiche annunciano un lieve miglioramento riguardo l'intensità delle precipitazioni piovose in Campania; invece, è ancora allerta in Sicilia, Calabria e Puglia. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'intenzione di organizzazioni internazionali di promuovere iniziative per tassare le emissioni di CO2 riscontrando una diretta correlazione con i danni sul territorio.

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Dissesto idrogeologico e danni al Sud

Danni e disagi nelle regioni meridionali della penisola a causa del dissesto idrogeologico evidenziato dall'ultima ondata di maltempo che ha fatto esondare Sannio, Sarno e Volturno in Campania con conseguenti allagamenti di attività ed abitazioni, fango nei depositi, campi ed attività agricole infangate, difficoltà nella circolazione stradale e ferroviaria che lasciano i cittadini ancora una volta perplessi senza contare le due vittime in pratica travolte da torrenti d'acqua. Si ripresenta il problema anche riguardo alla salvaguardia del patrimonio culturale nella zona degli scavi di Pompei; infatti, pare che infiltrazioni d'acqua abbiano danneggiato un mosaico nella domus di Giulio Polibio ubicata in via dell'Abbondanza considerando che chi ha visitato questi splendidi resti archeologici è consapevole che sono esposti alle intemperie ed ai cambiamenti climatici che rischiano di privare il godimento di questi beni alle prossime generazioni.

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Inondazioni in Carolina del Sud

Precipitazioni piovose torrenziali stanno interessando da qualche giorno la Carolina del Sud così forti che le autorità dello stato americano hanno detto che non si è mai visto un fenomeno del genere e che si tratta di piogge storiche che accadono ogni mille anni; si parla di diciassette vittime poi circa ventiseimila persone prive di forniture elettriche, quarantamila senza quelle idriche, molte strade sono allagate tanto da costringere i cittadini a muoversi in barca e le quattro principali autostrade sono chiuse. Questi fenomeni meteorologi estremi sono provocati dall'uragano Joaquin che la settimana scorsa ha danneggiato case e sradicato alberi alle Bahamas. Cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che è salito ad oltre centoventi il bilancio delle vittime in Guatemala della frana causata da piogge torrenziali che ha travolto un villaggio e in Cina sarebbero diciannove le vittime del tifone Mujigae.

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Tempesta ed inondazione in Costa Azzurra

Sarebbero almeno diciasette le vittime in Costa Azzurra per una violenta tempesta ed inondazione che ha colpito la rinomata riviera francese per un bilancio provvisorio dal momento che alcune zone nono sono ancora raggiungibili a causa dei detriti che ostacolano le operazioni di soccorso in corso ed in particolare si teme per la vita di persone rimaste intrappolate nelle macchine parcheggiate e poi sommerse dall'acqua, mentre altri automobilisti sono stati sorpresi dall'inondazione in un tunnel. Vicino ad Antibes il fiume Brague è esondato, a Cannes e Nizza delle specie di torrenti d'acqua e detriti scorrono per le strade trasportando alcune macchine in mare, i campeggi sono inondati con due elicotteri che volano in circolo per garantire la sicurezza. Cambiando scenario da segnalare che si è aggravato il bilancio delle vittime della frana in Guatemala ed ora si parla di quarantotto vittime ed è sempre alto il numero dei dispersi.

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Maltempo in Sardegna e dissesto idrogeologico

A causa dell'esondazione del canale Siligheddu si sono verificati degli allagamenti nella città di Olbia in Sardegna dove si sono ripresentati dei problemi legati al dissesto idrogeologico già emersi tempo fa, in particolare per un ponte già danneggiato nell'alluvione del 2013 e ricostruito senza tenere conto delle cambiate esigenze a livello idraulico e che ora ostruisce il deflusso dell'acqua. Chiuse per precauzione scuole, uffici, qualche evacuazione; ma a parte i disagi per la popolazione la situazione sembrerebbe sotto controllo anche se rimane l'allerta meteo per la depressione che insiste ancora sulla zona e potrebbe interessare indebolita altre regioni. Da segnalare cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'iniziativa presa a Parigi di ricompensare, con una specie di tariffa a chilometro pagata dai datori di lavoro, i cittadini che utilizzano la bicicletta per recarsi al luogo di lavoro.

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Tel:   338 1809310          Data:    02/10/2015                         n:   2957      


Un pericoloso tifone si avvicina a Taiwan

E' stato classificato al più alto grado di categoria il tifone denominato "Dujuan" che si sta avvicinando a Taiwan e quindi piuttosto pericoloso con picchi di vento che possono raggiungere i duecentoventi chilometri orari, onde alte fino a tredici metri e violente precipitazioni piovose. Sono state evacuate migliaia di persone, predisposti centri di ricovero e mobilitato l'esercito per fronteggiare eventuali fenomeni estremi della massima potenza oltre ad aver sospeso voli, trasporti veloci e marittimi, chiuse le scuole e annullate le manifestazioni turistiche, poi secondo le previsioni meteorologiche il tifone probabilmente indebolito dovrebbe dirigersi verso la Cina. Già in agosto un forte vortice (Soudelor) aveva colpito l'isola causando otto vittime ed ulteriori ventuno in Cina; inoltre, era stato notato per il record di blackout con oltre quattro milioni e trecento mila abitazioni rimaste senza energia elettrica.

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Si contano i danni del maltempo in Italia

L'ennesima ondata di maltempo che ha colpito il Nord soprattutto l'Emilia Romagna e la Liguria con intense precipitazioni piovose (tipo prolungato nubifragio accompagnato da gran numero di fulmini) ha causato consistenti danni con ponti crollati, interi tratti di strada franati, case invase da fango ed acqua con conseguenti evacuazioni; inoltre, ci sarebbero due vittime nel Piacentino ed un disperso. Come al solito si è ripresentata la questione riguardante il dissesto idrogeologico e a Genova si è temuto per eventuali esondazioni che per fortuna poi non si sono verificate, c'è stata anche qualche difficoltà a raggiungere alcuni centri che erano rimasti isolati. Da segnalare cambiando completamente scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche la combinazione di prolungata siccità ed ondate di caldo intenso che sta interessando la California con interi centri evacuati a causa di incendi devastanti e situazione di emergenza poco controllabile.

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Record di deforestazione in Cambogia

La Cambogia starebbe superando il Brasile in termini negativi riguardo il taglio delle foreste e la conseguente perdita di biodiversità, almeno secondo un osservatorio internazionale che avverte come questo accada a causa della conversione delle foreste naturali in piantagioni di piante per ricavare la gomma tanto che nel 2014 avrebbe perso quattro volte l'area di copertura rispetto al 2001. I ricercatori avrebbero individuato una forte correlazione fra prezzo della gomma e ritmi di deforestazione nel Mekong considerando che questa regione ha uno straordinario patrimonio di biodiversità e ad esempio nel santuario naturalistico di Snoul il settanta percento dei settantacinquemila ettari sono andati perduti e sostituiti con piantagioni intensive per ricavare gomma. Altro danno ambientale denunciato è l'approvazione di un piano per la costruzione in Laos di una controversa diga chiamata "Don Sahong" con gravi ricadute ecologiche.

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Tel:   338 1809310          Data:    05/09/2015                         n:   2934      


Livello dei mari davvero sempre più alto

Città come Tokyo e Singapore in futuro potrebbero scomparire a causa del continuo rialzo del livello dei mari, almeno secondo le affermazioni di ricercatori americani che hanno calcolato il rialzo di un metro in uno - due secoli, mentre già ora a partire dal 1992 sono stati rilevati mediamente nel globo otto centimetri in più a causa per circa un terzo del surriscaldamento degli oceani, per un terzo per la fusione delle calotte polari e per il rimanente terzo per la fusione dei ghiacciai delle catene montuose. In passato c'era stata una polemica su alcuni dati esagerati riguardo le previsioni sul rialzo dei mari ed altre variazioni ambientali significative, ma le ultime rilevazioni da satellite sembrerebbero confermare i dati esagerati ed anche riguardo le temperature globali l'andamento non è molto positivo e quindi (se non si interviene prontamente e con determinazione) si potrebbe presentare lo scenario climatico peggiore per il pianeta.

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Inquinamento in Cina che nessuno denuncia

Mentre ancora si parla del bilancio delle vittime e del grave danno ambientale causato dall'incidente accaduto presso il porto di Tianjin in Cina e della violazione delle norme sullo stoccaggio di sostanze pericolose alcuni fanno notare che in questa grande città l'inquinamento ogni giorno uccide silenziosamente molte persone (calcolando circa quattromila vittime in tutto il paese ogni giorno, soprattutto a causa di particolato sottile); infatti, questa città si trova vicino al cosiddetto corridoio industriale da Shanghai a Pechino dove l'inquinamento è così elevato da ridurre sensibilmente l'aspettativa di vita di chi respira l'aria con alti livelli di PM 2,5 e biossido di azoto. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche ambientali la nuova perturbazione in arrivo in Italia con drastico calo delle temperature, subito dopo una che ha causato vittime e danni a causa di nubifragi che in alcune regioni come la Calabria hanno sommerso intere zone.

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Maltempo in Italia, sversamento inquinante in USA

La recente ondata di maltempo in diverse regioni d'Italia avrebbe causato due vittime e danni a causa di nubifragi che hanno anche ostacolato le operazioni di soccorso di migranti con previsioni di altri eventi estremi. Davvero sfortunato un ragazzo colpito mortalmente alla testa da massi nella zona all'aperto di un locale serale di una bella località turistica in provincia di Salerno (nonostante fossero presenti delle reti di protezione) che da indagini sul territorio e sull'accaduto potrebbero essersi staccati a causa del processo di tropicalizzazione alimentato dai cambiamenti climatici che favoriscono il dissesto idrogeologico. Cambiando scenario ed argomento, ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare uno sversamento inquinante di undicimila litri contenenti arsenico, piombo ed altri metalli inquinanti da una miniera d'oro abbandonata nel fiume Animas che scorre in Colorado e New Mexico a causa di un errore.

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Inondazioni in Macedonia, caldo in Medio Oriente

Sarebbero quattro le vittime (tre sono bambini) nella città di Tetovo in Macedonia a causa di intense precipitazioni piovose e smottamenti fangosi dalla vicina montagna che hanno anche danneggiato circa duecentocinquanta case mentre si scava ancora fra le macerie per cercare due persone disperse e si cerca di soccorrere i numerosi feriti dagli alberi caduti e detriti scaraventati dal forte vento. Per quanto riguarda l'ondata di caldo in Medio Oriente si segnalano cinquantadue gradi Celsius in Iraq e poco meno in zone limitrofe, ma la situazione non è molto migliore in altre aree geografiche (ad esempio Siria ed anche Italia a causa dell'umidità). Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare almeno ventiquattro vittime per deragliamenti ferroviari in India a causa delle recenti forti piogge monsoniche che stanno interessando anche Pakistan, Nepal, Birmania e Vietnam, con previsioni meteo poco positive.

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America ecologica con California in fiamme

Mentre la California è devastata da numerosi focolai favoriti da un lunghissimo periodo di siccità che hanno costretto migliaia di persone a lasciare le proprie abitazioni le autorità annunciano in America una specie di svolta ecologica che prevede un taglio immediato delle emissioni inquinanti, ma è già previsto un ritardo di due anni per gli stati meno favorevoli ad adottare queste nuove leggi. Ultimamente pare che i cambiamenti climatici in questo paese costituiscano un problema anche per la sicurezza nazionale e come il rialzo del livello del mare e fenomeni estremi siano parametri da tenere sempre in considerazione. Da segnalare cambiando argomento e scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche come potrebbe essere più pesante il bilancio delle vittime in Birmania (Myanmar) per le recenti inondazioni; infatti, molte aree non sono state raggiunte e poi la popolazione non si aspettava piogge monsoniche così intense.

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Alluvione in Pakistan per piogge torrenziali

Sarebbero trenta le vittime dell'alluvione che nei giorni scorsi ha interessato il Pakistan costringendo migliaia di persone a lasciare le proprie abitazioni con previsioni di ulteriori precipitazioni piovose; particolarmente colpita la vallata Chitral, localizzata ai confini con l'Afghanistan, che è stata inondata da piogge torrenziali tanto che gli elicotteri sono intervenuti per salvare circa duecento individui, prevalentemente donne e bambini, rimasti bloccati a causa degli eventi atmosferici. I fulmini hanno ferito tre persone uccidendone una; molti i danni alle sovrastrutture e disagi per la popolazione in molti casi rimasta senza energia elettrica mentre le autorità temono per le alluvioni del fiume Indo. Cambiando scenario da segnalare che il tifone "Nangka" oltre ad aver causato due vittime in Giappone (dieci giorni fa) avrebbe anche danneggiato alcune zone destinate all'acquacultura sulle coste del Pacifico, danni anche all'agricoltura e poi disagi per i trasporti.

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Evacuazioni in Grecia per due incendi

In una Grecia ancora alle prese con problemi finanziari che hanno messo in crisi il turismo, una delle principali fonti economiche, sono scoppiati due grossi incendi vicino alla capitale Atene e verso il sud del Peloponneso tanto che le autorità hanno chiesto aiuto ed aerei antincendio per fronteggiare le fiamme ed i vari focolai che si sono propagati velocemente per il forte vento; inoltre, sono stati evacuati alcuni villaggi. Un turista è deceduto per problematiche respiratorie e molti sono in difficoltà a causa dell'interruzione dell'energia elettrica. Da notare che la Grecia potrebbe essere fra i paesi più penalizzati dai cambiamenti climatici a causa della devastazione delle coste per il rialzo del livello del mare che costringono a continui e costosi interventi sulle molte belle spiagge delle isole spesso scelte dal turismo internazionale per ritrovare ambienti incontaminati dove si vive ancora a contatto con la natura.

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Tel:   338 1809310          Data:    18/07/2015                         n:   2892      


Evacuazioni in Cina per l'arrivo di un tifone

Sarebbero quasi un milione le persone evacuate nella provincia dello Zhejiang dalle zone costiere per l'arrivo del tifone denominato "Chan-hom" con venti superiori a centosettanta chilometri orari e dopo aver interessato Filippine, Taiwan e Giappone sradicando alberi e causando molti feriti ma non si registrano vittime. Le attività di pesca sono interrotte con tutta la flotta di pescherecci rimasti in porto, poi ci sono difficoltà nei trasporti e cancellazione di voli aerei mentre le autorità avvertono la popolazione di rimanere a casa anche per il pericolo di inondazioni a causa di precipitazioni piovose torrenziali che hanno già allagato i campi in alcune zone e sulle coste per le alte mareggiate. Da segnalare cambiando scenari ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'eruzione del vulcano Monte Raung a Java (anello di fuoco del Pacifico in Indonesia con centotrenta vulcani attivi) e Colima in Messico.

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Caldo e maltempo in Italia

Periodo con temperature minime insolitamente alte in Italia fanno temere per la salute degli anziani anche se il tasso di umidità è un poco diminuito e quindi anche la temperatura percepita dall'organismo, ma con valori altalenanti a seconda della giornata, poi rimane alto il consumo energetico per alimentare ventilatori e soprattutto condizionatori. Per quanto riguarda il maltempo ci sarebbero due vittime, una a causa di una tromba d'aria in Veneto per una frana e la caduta di un albero (numerosi anche i feriti). Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche che un tifone chiamato "Chan-hom" o con nome locale "Falcon" ha colpito zone a nord delle Filippine con venti a centotrenta chilometri orari e picchi di centosessanta, chiusi temporaneamente uffici e scuole, cancellazione di viaggi sia aerei che per mare e strade inondate a causa di forti precipitazioni piovose, ad esempio nella città di Malabon.

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Caldo di origine africana in Europa

Un'ondata di caldo di provenienza africana sta investendo l'Europa ed in particolare la Spagna dove ad esempio a Siviglia le temperature hanno raggiunto i quarantacinque gradi percepiti, ma non molto migliore è la situazione in Francia per il caldo percepito dall'organismo a causa del maggiore tasso di umidità dell'aria con la colonnina di mercurio che sfiora i quaranta gradi a Parigi, tanto che le autorità sanitarie temono che si possa ripetere la situazione con migliaia di vittime già verificatasi nel 2003. Caldo anche in Inghilterra e Belgio con temperature inusuali che potrebbero causare problemi alle infrastrutture, per quanto riguarda l'Italia la situazione più calda in controtendenza è al Centro-Nord. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali che la Cina ha annunciato il suo contributo per contrastare i cambiamenti climatici in un nuovo patto di tipo globale che sarà stipulato in Dicembre a Parigi.

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Biodiversità insostenibile con gli attuali ritmi

Rispetto a precedenti studi effettuati riguardo ad una salutare biodiversità sul pianeta la situazione sembrerebbe essere molto peggiorata ed i ritmi di espansione dell'uomo su nuovi territori per sfruttare coltivazioni intensive e di conseguenza costituire reti industriali di sostegno ad attività energivore stanno causando un'estinzione di massa di specie animali mai vista prima, fino dal tempo di quella dei dinosauri, poi bisogna considerare che la stessa specie umana con questi ritmi potrebbe trovarsi presto nella lista degli animali a rischio di estinzione. La perdita di biodiversità è anche un danno al benessere dal momento che la vita umana è strettamente collegata a quella degli altri esseri viventi; inoltre significa privarsi delle bellezza che ci circonda. Da notare che la biodiversità spesso non è facilmente visibile e basta esaminare un piccolo campione di terra superficiale per rendersi conto di quanto sia variegata la natura.

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Terremoto in Malaysia e provvedimenti climatici

Sarebbero sedici le vittime di un terremoto di magnitudo sei durata circa trenta secondi che ha colpito nei giorni scorsi una zona in montagna nello stato di Sabah rinomata a livello turistico, mentre continuano le ricerche di sei dispersi del gruppo composto prevalentemente da scalatori di diversa nazionalità caduti per le scosse durante l'arrampicata; inoltre, un centinaio di persone erano rimaste intrappolate sui monti a causa di frane. Le rocce del monte Kinabalu mostrano profonde fenditure causate dal sisma con danni a picchi famosi ed a caratteristiche formazioni rocciose. Cambiando completamente scenario, ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare un recente interesse delle autorità a cercare fondi per contrastare i cambiamenti climatici (anche con un accordo per contenere il surriscaldamento a due gradi) dal momento che ritardare ulteriormente l'azione significa rendere tutto più difficile ed estremamente costoso.

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Un ciclone fa affondare un traghetto in Cina

Un traghetto che navigava sul fiume Yangtze con quattrocentocinquantotto passeggeri è affondato a causa di un ciclone che ha investito la nave facendola rovesciare, almeno secondo le testimonianze del capitano e del capo macchinista del traghetto Dongfangzhixing, o Eastern Star, che sono fra i diciotto naufraghi tratti in salvo mentre continuano le operazioni di salvataggio ostacolate dal vento forte e da intense precipitazioni piovose. Questo traghetto partito da Nanchino, capitale dello Jiangsu, durante la navigazione sullo Yangtze verso la città di Chongqing è affondato rapidamente in uno o due minuti presso la sezione dello Jianli nella provincia di Hubei dopo essere stato colpito da un ciclone. Le autorità hanno dichiarato che sono necessarie previsioni meteorologiche più accurate per garantire la sicurezza della navigazioni e lezioni da adottare in caso di naufragio oltre ad accrescere le varie misure di emergenza.

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Forte tornado in Messico e molto caldo in India

Sarebbero almeno tredici le vittime di un forte tornado che ha investito una zona del Messico ai confini con il Texas, stato in cui dodici persone risulterebbero disperse anche a causa di un'ondata di maltempo con nubifragi che hanno costretto oltre duemila persone a lasciare le loro abitazioni. Le autorità del Messico hanno inviato i soccorsi a scavare sotto le macerie di duecento case distrutte nella città di Ciudad Acuna per cercare i dispersi (fra cui un bambino) e circa trecento persone sono state portate all'ospedale locale dal momento che il tornado ha fatto volare detriti, rovesciato macchine, lasciando scene di devastazione. Per quanto riguarda l'India le temperature hanno raggiunto quasi i quarantotto gradi centigradi nella città di Allahabad situata a nord nello stato dello Uttar Pradesh, molto caldo anche nella capitale New Delhi; si parla di cinquecento vittime e una situazione di grande disagio per la popolazione.

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Perdita di greggio sulle spiagge della California

Una conduttura di greggio posta a ridosso delle belle spiagge della California si è rotta riversando in mare circa ottantamila litri di greggio (alcuni dicono molto maggiore) anche se secondo le autorità la perdita sarebbe stata contenuta, ma rimane la preoccupazione per quanto riguarda le conseguenze sull'ecosistema marino. Imbrattate le spiagge vicine alla città di Santa Barbara; infatti, la perdita è stata individuata a trentadue chilometri di distanza a nord-ovest dalla città per cause sconosciute, presso la località di Refugio State Beach dove si fermano i camper per le vacanze, e già nel 1969 si era verificata una grossa perdita nella stessa zona. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che in marzo la media mensile a livello globale della concentrazione di biossido di carbonio nell'atmosfera ha superato le quattrocento parti per milione, davvero un preoccupante record negativo.

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Trema ancora la terra nel Nepal devastato

La nuova forte scossa di magnitudo 7.3 che ha fatto tremare il Nepal gettando nel panico la popolazione ancora in grande difficoltà dopo il terremoto disastroso del 25 aprile (oltre ottomila vittime) ha avuto come epicentro una zona ai confini con il Tibet vicina al monte Everest, e ad esempio questa montagna svetta altissima grazie alle spinte verticali dovute allo scontro della placca euro-asiatica con quella indiana; si parla di una cinquantina di vittime di cui diciassette in India dove il sisma è stato avvertito nettamente tanto che a New Delhi molti hanno abbandonato i palazzi riversandosi nelle strade. Le successive scosse di assestamento di cui una di magnitudo 6.3 hanno fatto oscillare a lungo le abitazioni già molto danneggiate a Kathmandu la cui stabilità è ormai compromessa e in tutto il Nepal con crolli e facendo cadere calcinacci causando oltre mille feriti, ma molti villaggi sono ancora isolati e non si conosce la situazione.

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Scossa di assestamento in Nepal

Una scossa di assestamento di magnitudo 4.9 sarebbe stata registrata in Nepal, senza causare ulteriori danni al paese devastato, ma nel frattempo è di oltre settemilaseicento il bilancio delle vittime accertate (alcuni sostengono ottomilaquattrocento) e oltre sedicimila i feriti, e organizzazioni internazionali avvertono che quasi un milione di bambini non potranno tornare a scuola dal momento che quasi ventiquattromila classi sono danneggiate anche se prima dell'istruzione, utile innanzitutto per dare una sensazione di normalità e di distrazione dalle problematiche legate al terremoto, bisognerà assicurare acqua, cibo, cure e rifugi ai giovani studenti. Cambiando scenario ma rimanendo su tematiche ambientali da segnalare una serie di tornado in Oklahoma con diversi feriti e inondazioni nel Ladakh una regione del Kashmir controllata dall'India.

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Soccorsi ostacolati dal maltempo in Nepal

Gli elicotteri non possono alzarsi in volo per soccorrere i villaggi ancora isolati in Nepal a causa del maltempo che ostacola anche le operazioni di scavo per cercare persone rimaste intrappolate sotto le macerie dei molti edifici crollati (una donna ed un ragazzo sono stati estratti vivi a cinque giorni dal sisma), nel frattempo sono oltre seimiladuecento le vittime accertate e quasi quattordicimila i feriti, e ormai si parla del Nepal come di un paese impoverito anche per la perdita di monumenti storici sia a Kathmandu che ad esempio a Bhaktapur dal momento che costituivano la ricchezza culturale del paese. Scarse le ricorse per la ricostruzione mentre si osserva che alcuni templi sono rimasti in piedi nonostante fossero stati costruiti con materiali poveri. Da segnalare cambiando scenario ed argomento, ma rimanendo su tematiche naturalistiche, piogge torrenziali in Kenya e il nuovo picco negativo di deforestazione in Australia in parte a causa di incendi.

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Tel:   338 1809310          Data:    01/05/2015                         n:   2824      


Forte terremoto distruttivo in Nepal

Un forte terremoto abbastanza superficiale di magnitudo 7.9 ha colpito il Nepal e gli stati confinanti tanto che a New Delhi in India gli edifici hanno tremato per circa un minuto, si parla di oltre duemilacinquecento vittime per un bilancio provvisorio e con grande difficoltà delle autorità nelle gestione dell'emergenza (con appelli all'ordine per la popolazione) anche per trasportare i feriti negli ospedali che sono al collasso e privi ormai di medicinali. Sconcerto per il crollo della caratteristica torre di Dharahara a Kathmandu mentre i visitatori in fila salivano le scale per ammirare il panorama e quindi causando oltre duecentocinquanta vittime, danneggiati altri monumenti celebri. Si tratta del più forte terremoto che ha colpito il Nepal da otto decadi dopo quello di magnitudo 8.3 del 1934 che causò oltre ottomilacinquecento vittime; inoltre, a causa del sisma delle valanghe hanno travolto dei gruppi di escursionisti sul monte Everest causando diverse vittime.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/04/2015                         n:   2819      


Intense precipitazioni e vortici in Australia

Sarebbero tre le vittime presso Dungong a nord di Sydney dell'ondata di maltempo che ha colpito vaste aree ad est in Australia come ad esempio il Nuovo Galles del Sud con intense precipitazioni e vento forte con picchi a centotrentacinque chilometri per ora che hanno provocato molti danni sradicando alberi, facendo crollare muri, inondato le strade e le macchine, poi dozzine di persone sono rimaste bloccate nelle abitazioni, sui tetti, nelle macchine attendendo i soccorsi mentre migliaia di persone sono rimaste senza energia elettrica; inoltre, le coste di Sydney sono state sferzate da forti mareggiate. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che i primi mesi del 2015 sono i più caldi mai registrati (da quando sono iniziate queste misurazioni nel 1880) e particolarmente caldo il mese di marzo con conseguente arretramento dei ghiacci nel mare artico.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/04/2015                         n:   2816      


Forti piogge e inondazioni a Veracruz in Messico

Sarebbero almeno sette le vittime e due dispersi a causa di inondazioni che hanno colpito lo stato di Veracruz sulla costa atlantica del Messico favorite da piogge torrenziali che da qualche giorno flagellano la zona anche con grandine di grandi dimensioni, poi le autorità di protezione civile hanno comunicato l'interruzione di numerose linee elettriche a causa della caduta di alberi e che tre rifugi temporanei sono stati allestiti per alloggiare gli abitanti delle case inondate o danneggiate dalla grandine devastante. Cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturali da segnalare che il periodo invernale da dicembre a febbraio è stato nella media il più caldo da quando si è cominciato a monitorare le temperature nel 1880, ma si tratta di dati poco omogenei e alcune aree sono risultate in controtendenza più fredde o con vento gelido ed eventi estremi che potrebbero far percepire non correttamente la situazione globale.

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Artico sghiacciato e costi dei cambiamenti climatici

I ghiacci dell'Artico si sarebbero sciolti del sessantacinque percento dal 1975 al 2012, poi ora a causa di un mese di febbraio insolitamente caldo in aree dell'Alaska e della Russia le strumentazioni hanno fatto registrare un nuovo record negativo rispetto a quello misurato nel 2011 con centotrentamila metri quadrati di ghiaccio in meno. L'Artico è una delle regioni del pianeta più soggette al surriscaldamento climatico con conseguenze oltre che sul rialzo del livello dei mari secondo alcuni anche sulle correnti a getto che contribuiscono a regolare il clima nel globo senza considerare che può essere preso ad esempio come indicatore dei cambiamenti climatici. Nel frattempo c'é chi calcola i costi enormi dei disastri naturali che sempre più di frequente colpiscono duramente molti abitanti del globo osservando che investendo in prevenzione si potrebbero risparmiare grosse cifre oltre ad assicurare un futuro migliore alle prossime generazioni.

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Devastazione alle isole Vanuatu con richiesta aiuti

E' stato classificato di categoria cinque e quindi della massima intensità il ciclone denominato "Pam" che ha investito le isole Vanuatu (e in parte le isole Salomone, Tuvalu e Kiribati) nel Sud Pacifico con venti fortissimi a duecentosettanta chilometri orari e picchi a trecentoventi causando otto vittime in un bilancio provvisorio dal momento che è difficile raggiungere molte zone a causa delle strade invase di detriti con problemi anche per assicurare cibo ed acqua potabile alla popolazione tanto che è stato dichiarato lo stato di emergenza con richiesta di aiuti internazionali. Si tratta di un problema umanitario per i duecentosessantasettemila abitanti di queste belle isole che spesso vivono in caratteristiche ma fragili casette con il tetto di paglia e nella capitale dell'arcipelago Port Vila il novanta percento delle abitazioni risulterebbero danneggiate dal ciclone che non ha esaurito la sua forza e si sta dirigendo verso la Nuova Zelanda.

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Studio sulle colorazioni dei camaleonti

L'interessante capacità di alcune specie di camaleonti di poter adattare la propria colorazione a quella dell'ambiente è stata oggetto di diversi studi ed ora dei ricercatori in Svizzera sostengono che i vividi cambi di colori sarebbero realizzati dai rettili variando l'orientamento di cristalli di pigmenti cromatofori in cellule specializzate in modo da formare delle specie di specchi selettivi formati da cristalli, poi esisterebbe un secondo strato di cellule che riflette la luce infrarossa che può anche contribuire alla regolazione della temperatura corporea. I camaleonti possono in pochi minuti cambiare colorazione passando da una livrea per non farsi identificare confondendosi con i colori dell'ambiente ad una stridente con scopi comunicativi grazie a cellule ricche di pigmenti per i colori scuri, ma quelli più luminosi o quelli chiari sarebbero realizzati con cellule che simulano specchi di cristalli, poi possono anche miscelare i due tipi di effetti.

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Valanghe a ripetizione nel Panjshir in Afghanistan

Situazione difficile nella vallata del Panjshir, una provincia dell'Afghanistan ubicata a circa cento chilometri a nordest della capitale Kabul, a causa di valanghe a ripetizione che hanno travolto a partire da una settimana fa alcune comunità fra cui in particolare una nel distretto del Paryan e si contano in tutto almeno duecentottantasei vittime, ma molte zone rimangono irraggiungibili ed isolate quindi il bilancio complessivo potrebbe essere più grave. La causa di queste valanghe e slavine sarebbe dovuta alle forti nevicate che hanno provocato il distacco di ampi fronti del manto nevoso seppellendo con uno strato spesso anche quaranta metri alcune comunità; una vera tragedia per l'Afghanistan con i soccorritori che scavano ancora nella neve a mani nude per cercare i dispersi tanto che la popolazione ha decido di dedicare alle vittime tre giorni di lutto. Le valanghe disastrose con molte vittime sono frequenti in questo paese.

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Inquinamento e brutto tempo in molte zone

La qualità della vita si abbassa notevolmente a causa dell'inquinamento non solo dal punto di vista della salute ma anche da quello del rendimento sul lavoro e secondo un nuovo studio di organizzazioni internazionali tredici delle venti città più inquinate del mondo sono in India, con Delhi in cima a questa poco salutare classifica. Altri indicano che a Seul in Sud Korea il particolato sottile ha superato i mille microgrammi per metro cubo costringendo la popolazione a rimanere in casa o a utilizzare mascherine protettive (valori di polveri con cui molti cittadini in Cina hanno imparato forzatamente a convivere). Per quanto riguarda il brutto tempo sono diversi i paesi colpiti in questo periodo come ad esempio l'Australia stretta nella morsa di due forti cicloni, l'America ancora alle prese con ondate di freddo polare, l'Italia alle prese con perturbazioni a ripetizione con gravi danni specialmente in Sicilia per le piogge intense e nelle Marche per le mareggiate.

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Freddo in America est e nubifragi in Argentina

Livelli record di freddo sarebbero stati registrati in Kentucky con meno ventidue gradi Celsius e gran freddo in genere nell'est dell'America a causa di correnti di aria fredda provenienti dalla Siberia. Allerta freddo anche in Canada per le province di Ontario e Manitoba e temperature ampiamente sotto zero anche spostandosi a sud ad Atlanta in Georgia (con due vittime forse per il freddo). Le cascate Niagara in Ontario sono parzialmente congelate, chiuse le scuole a Chicago in Illinois e interruzioni della fornitura di energia elettrica in Tennessee; inoltre, le temperature nella capitale Washington sono le più basse monitorate da venti anni e tempeste di neve specialmente in Massachusetts. Da segnalare poi i nubifragi che hanno colpito nei giorni scorsi l'Argentina che hanno causato sette vittime e un disperso, distrutto due ponti, danneggiato millecinquecento case nella provincia di Cordoba con molti cittadini costretti a lasciare le proprie abitazioni.

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Gelo e neve in Italia specialmente al Sud

Le folate di Burian, il vento gelido delle steppe proveniente dai Balcani, hanno fatto scendere bruscamente le temperature in Italia a valori molto bassi specialmente per il Sud non attrezzato a fronteggiare neve e strade gelate a causa delle temperature ampiamente sotto lo zero ad esempio in Abruzzo, Molise e Basilicata, dove per motivi di sicurezza in molti centri sono state chiuse le scuole, mentre continua a nevicare e secondo le previsioni meteo le precipitazioni nevose potrebbero interessare anche la Calabria e la Sicilia. Notevoli i danni dovuti ultimamente al maltempo con mareggiate che hanno portato via la sabbia dalle spiagge in località rinomate di Veneto ed Emilia Romagna, particolarmente colpite poi le coste delle Marche dove in città come Pesaro la popolazione deve anche far fronte ad allagamenti degli scantinati. Alto il rischio valanghe e slavine sulle montagne al Nord questa volta a causa del vento caldo Fòhn.

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Scarso interesse in Australia per la natura

Nonostante l'Australia sia uno dei peggiori paesi per emissioni di gas ad effetto serra pro capite nell'ambiente e gli effetti dei cambiamenti climatici siano ben percepibili le autorità ignorano il pericolo ed in questo modo secondo alcuni ritardano anche gli interventi di altri grandi paesi industriali responsabili dell'inquinamento crescente. Città come ad esempio Alice Springs con questo andamento del surriscaldamento climatico sono destinate a registrare oltre il doppio di giornate molto calde e in tutto il paese ci saranno più incendi, inondazioni, cicloni di violenta intensità (ma in questo caso meno frequenti), rialzo del livello dei mari con una maggiore temperatura dell'acqua e una diversa composizione dei minerali disciolti che minaccia l'habitat acquatico e la barriera corallina. Nell'interno dell'Australia secondo le previsioni le temperature potrebbero crescere di cinque gradi nei prossimi decenni con gravi conseguenze per il territorio.

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Ricalcolati i livelli globali degli oceani

Misurare i livelli dei mari su un lungo periodo di tempo a livello globale è un'operazione complessa perché bisogna tener conto di circostanze che possono alterare i dati esagerandoli, facendo il confronto con la terraferma, come ad esempio i movimenti tettonici nel sottosuolo che possono provocare innalzamenti in zone localizzate oppure al contrario si può verificare il fenomeno opposto con l'estrazione di acqua in profondità che le fa sprofondare; e dai nuovi calcoli la situazione nelle ultime due decadi sembrerebbe peggiore del previsto. Si stima che vi sia stata un'accelerazione nel rialzo dei mari di circa un venticinque percento rispetto ai calcoli precedenti anche se bisogna tener conto delle oscillazioni naturali (ma ormai non servono più dati da esaminare e basta guardare la devastazione in tutte le coste). Da segnalare che il 2014 è stato l'anno più caldo con 0,68 gradi Celsius in più rispetto alle temperature medie globali.

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Australia interessata da caldo e incendi

Sarebbero oltre dodicimila gli ettari distrutti, ventisei le case bruciate, ventinove le persone ferite e centinaia le famiglie evacuate a causa di incendi boschivi nella zona a sud della città di Adelaide definiti come i peggiori da trenta anni in Australia e favoriti da ondate di vento caldo e dalle alte temperature registrate in questo paese con il 2014 al terzo posto fra le annate più calde (a livello globale pare sia al primo posto); inoltre, secondo gli esperti la situazione in futuro non potrà che peggiorare se non ci sarà una riduzione rapida e sostanziale delle emissioni inquinanti sia in Australia che a livello globale. Spostando l'attenzione ad altri scenari, ma rimanendo su tematiche naturalistiche, da segnalare le proteste in Marocco della popolazione Berbera che da anni proseguono senza sosta su una collina nell'Alto Atlante contro una società mineraria che sta inquinando le riserve idriche con mercurio e cianuro a causa dell'estrazione dell'argento.

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Proteste ambientali in Nicaragua e Laos

In seguito alle operazioni di avvio dei lavori di scavo per un grande canale in Nicaragua che collegherà il Mar dei Caraibi all'Oceano Pacifico in concorrenza al canale di Panama gli ambientalisti si sono riuniti presso El Tule, a quattrocento chilometri a sud-est della capitale Managua, ed hanno protestato a causa di un progetto (che comprende un oleodotto petrolifero, una ferrovia e dei porti, ma in parte segreto nei suoi obiettivi) che oltre ad essere aggressivo per la natura forzerà all'esproprio dei terreni di oltre trentamila famiglie. Spostando l'attenzione ad altri scenari da segnalare le proteste in Laos in particolare per i danni ittici a causa di due grandi dighe sul Mekong (Xayaburi e Don Sahong), una già giunta a metà dei lavori ed una appena iniziata, che danneggiano l'ambiente e costituiscono una minaccia anche per il grande delta del Mekong già eroso dal mare.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/12/2014                         n:   2717      


Frana su un villaggio in Indonesia

Sarebbero almeno dodici le vittime ed oltre cento i dispersi per una frana in Indonesia che ha travolto un villaggio presso Jemblung nel Banjarnegara nell'area centrale di Giava a circa quattrocentocinquanta chilometri dalla capitale Giacarta, i soccorritori scavano a mani nude nel fango per cercare i sopravissuti e le autorità hanno fatto evacuare centinaia di persone in rifugi temporanei spostandosi su un sentiero che è stato danneggiato dalla frana; inoltre, mancano mezzi pesanti per spostare la massa di fango che ha seppellito le case, sradicato alberi oltre ad interrompere le linee elettriche. Cambiando argomento, ma rimanendo su tematiche ambientali, da segnalare la fine con un accordo temporaneo [14/12 - facendo preseguire le discussioni due giorni in più del previsto] di un congresso che si è tenuto a Lima in Perù per decidere le linee guida da tenere nel 2015 ed i provvedimenti da adottare per fronteggiare gli effetti dell'effetto serra.

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Indebolita l'intensità del tifone Hagupit

Sarebbero ventisette le vittime del tifone Hagupit (Ruby) la cui azione si è indebolita progressivamente con venti a circa centoquaranta chilometri orari e raffiche a centosettanta e quindi è stata meno distruttiva del previsto, ma questo non vuol dire che non abbia causato danni; infatti, spesso sono volati via i tetti delle fragili baracche e bidonville in cui vive la popolazione nelle Filippine centrali, linee elettriche e comunicazioni sono state interrotte, un milione di persone sono state evacuate anche a causa di inondazioni che potrebbero causare frane e smottamenti. La gente ancora traumatizzata dal tifone Haiyan che giusto un anno fa causò migliaia di morti, distruzione e devastazione a largo raggio ha cercato rifugio nei locali che le autorità avevano predisposto anche se questa volta non si vedono cumuli di detriti e molti stanno tornando a casa a parte una comunità di dodicimila persone in Albay che risiede vicino ad un vulcano per ora in quiete.

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Tel:   338 1809310          Data:    08/12/2014                         n:   2702      


Delta dei fiumi da tutelare

Molte delle aree abitate nei delta dei fiumi dovrebbero essere tutelate dal momento che oltre ad essere sedi di attività umane sono zone ricche dal punto di vista della biodiversità soggette ad erosione a causa del rialzo del livello dei mari; infatti, in pratica i fiumi non riescono a portare una quantità di sedimenti sufficiente a compensare quella che il mare erode dai delta a volte anche a causa di dighe ed altre opere che ostacolano il flusso dei sedimenti ed il loro deposito, considerando che mezzo miliardo di individui vivono in queste aree instabili che si sono consolidate nel tempo. I delta del Mekong e del Mississippi sono considerati fra i più vulnerabili caratterizzati da terreno fertile, utilità ecologica e ricchezza di biodiversità; per questo bisognerebbe ad esempio apportare modifiche alle opere costruite lungo i fiumi per fare in modo che i sedimenti non siano ostacolati e costruire barriere che evitino che il sale del mare possa danneggiare i terreni.

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Terremoto nella prefettura di Nagano in Giappone

Non ci sarebbero stati danni alla centrale nucleare presente nella vicina prefettura di Niigata dopo la scossa di magnitudo 6.7 sulla scala Richter che ha colpito la prefettura di Nagano causando trentanove feriti ed è stato anche rivista l'intensità del sisma dopo aver parlato inizialmente di una magnitudine leggermente superiore e cinquantasette feriti nella città di Nagano e nel villaggio di Hakuba, dove dieci case sono crollate e molte persone hanno dovuto passare la notte nei rifugi. Un altro sisma di magnitudo 6.3 ha colpito il sud-ovest del Sichuan in Cina e in particolare la Garze autonoma prefettura tibetana ci sarebbero due vittime, cinquantaquattro feriti e cinquantacinquemila persone sono state interessate da terremoto; le autorità hanno provveduto a rafforzare le misure per evitare vittime e danni nel caso di scosse secondarie oltre a soccorrere i terremotati della zona montagnosa con generatori di energia, tende e coperte.

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Vittime e danni per il maltempo in Italia

Ci sarebbero due vittime per la nuova ondata di maltempo che ha investito l'Italia a causa del crollo di un'abitazione in provincia di Varese poi un disperso presso Mignanego in provincia di Genova, città ancora interessata da intense precipitazioni (ed anche una tromba d'aria) tanto che i duecento-trecento millimetri di pioggia hanno fatto esondare i torrenti Cerusa e Polcevera, ma la situazione pare che si stia lentamente stabilizzando mentre in Lombardia e Piemonte si teme ancora per le varie ondate di piena per fiumi, colpita dal maltempo anche Alessandria. In Maremma i cittadini esasperati cercano di ottenere risarcimenti dalle autorità che non hanno messo in sicurezza il territorio nonostante le denunce di dissesto idrogeologico; notevoli anche i danni a campi e coltivazioni inondati da ondate di maltempo a ripetizione che spesso hanno danneggiato o reso inservibili i macchinari utilizzati dagli agricoltori in campagna.

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Accordo Cina ed U.S.A. su emissioni inquinanti

Un accordo preliminare sarebbe stato raggiunto fra America e Cina per limitare le emissioni inquinanti ad effetto serra nel primo caso e arrestarne la crescita nel secondo entro il 2030, si tratta secondo alcuni di un passo importante per i due grandi paesi che avevano rifiutato il dialogo su temi ambientali con accuse reciproche pur essendo in testa nella poco positiva classifica dei maggiori responsabili dei cambiamenti climatici in atto sul pianeta. Un altro grande paese inquinante a livello globale come l'Australia che sembrava intenzionato ad impegnarsi per ridurre le emissioni avrebbe perso il settanta percento delle risorse stanziate per le energie rinnovabili, tenendo presente che i livelli di biossido di carbonio continuano ad aumentare con effetti disastrosi e costi elevatissimi. Se l'Europa ha fissato un target del quaranta percento del taglio di emissioni entro il 2030 gli altri paesi mirano ad un ventisette percento.

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Maltempo in Italia e polemiche su esondazioni

Continua l'ondata di maltempo di origine atlantica che sta attraversando l'Italia fra le località più colpite da segnalare l'alluvione accaduta a Marina di Massa Carrara dove ha ceduto un muro di contenimento di recente costruzione che faceva da argine al torrente Carrione con conseguenti polemiche anche perché alcuni sostengono che l'alveo del fiume fosse ostruito dai resti delle lavorazioni del marmo, poi anche in provincia di Varese sono state evacuate centocinquanta persone per precauzione ed anche in Liguria e Piemonte si sono verificate delle criticità. A Roma le autorità sconsigliano ai cittadini di usare le auto (chiuse le scuole) e preoccupano i livelli del Tevere mentre in diverse regioni si prevedono intense precipitazioni piovose e vento forte. La perturbazione si sta spostando verso le regioni del Sud e si temono ulteriori esondazioni e tracimazioni in un territorio a rischio idrogeologico che richiederebbe interventi costosi.

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Frana in Sri Lanka per intense piogge monsoniche

Sarebbero un centinaio le persone vittime di una frana dovuta ad intense piogge monsoniche che ha travolto circa centoquaranta case nel distretto di Badulla nello Sri Lanka centrale seppellendone alcune sotto nove metri di fango, i soccorritori che hanno recuperato dal fango dieci vittime si sono dovuti fermare a causa del buio notturno, poi anche le difficili condizioni meteorologiche hanno ostacolato le operazioni e si teme che ci possano essere altre frane in diverse aree dal momento che nelle settimane scorse ha piovuto molto. Un'area di circa due chilometri è stata interessata dalla frana di fango che ha fatto scomparire dalla vista case, templi, negozi ed anche delle sezioni di autostrada sono state danneggiate. Cambiando scenario da segnalare l'accordo raggiunto in Australia per limitare l'inquinamento promuovendo l'uso di energie più pulite dal momento che nel globo è fra i paesi con maggiori emissioni inquinanti pro capite.

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Ennesimo record di caldo per mese di settembre

Dopo che i mesi di maggio, giugno ed agosto hanno fatto registrare tutti in media dei record sulle temperature globali anche il mese di settembre sarebbe risultato il più caldo in media da quando nel 1880 si è cominciato ad effettuare questo tipo di misurazioni, ma ad eccezione di febbraio tutti i mesi dell'anno sono risultati davvero caldi rispetto alle medie e quindi potrebbe essere l'ennesima annata da record con oltre quattordici gradi Celsius in media combinati considerando anche la superficie degli oceani, sempre se durante gli ultimi tre mesi dell'anno continuerà questa tendenza [31/12 - evento poi accaduto]. Le zone più calde sono risultate nel nord-ovest dell'Africa, nelle regioni costiere a sud-est del Sud America, il sud-ovest dell'Australia, parte del Medio Oriente e regioni del sud-est dell'Asia. Recentemente le autorità europee hanno dichiarato che il piano per tagliare le emissioni inquinanti di un quaranta percento per il 2030 è insufficiente.

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Maltempo in Italia, forti vortici in India e Giappone

Continua a far danni l'ondata di maltempo che sta da qualche giorno investendo l'Italia e ad esempio a Parma il torrente Baganza è esondato costringendo i cittadini ad armarsi di pale e secchi per spalare fango ed acqua da attività e case come accaduto a Genova dove la situazione sta tornando lentamente alla normalità, ma intanto sono risultate evidenti le gravi responsabilità degli amministratori che hanno reso il territorio vulnerabile ai fenomeni atmosferici senza effettuare l'indispensabile manutenzione dei corsi d'acqua e si indaga per disastro colposo. Spostando l'attenzione ad altri scenari da segnalare un forte ciclone (Hudhud) nell'est dell'India che ha causato almeno ventiquattro vittime principalmente a causa delle caduta di alberi e quattrocentomila sfollati, poi un tifone (Vongfong) in Giappone che ha interessato le isole di Okinawa e Kyushu causando almeno trentasette feriti e centocinquantamila sfollati.

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Trema ancora la terra nello Yunnan in Cina

A distanza di tre mesi dal terremoto che aveva causato seicento vittime e duemilaquattrocento feriti in Cina nello Yunnan ieri un'altra scossa di magnitudo 6.6 sulla scala Richter con epicentro presso Jinggu a circa cinque chilometri di profondità ha scosso il sud-ovest di questa provincia considerata soggetta a fenomeni di tipo tellurico; questa volta è stata segnalata una vittima e trecentoventiquattro feriti, poi le autorità hanno mandato squadre di soccorso e provveduto a trovare un alloggio ad oltre cinquantaseimila sfollati. Cambiando scenario ma rimanendo su tematiche di tipo naturalistico da segnalare l'ennesimo tifone che sta per interessare il Giappone denominato "Vongfong" e considerato molto pericoloso (oltre novecento millibars di pressione al centro) di massima categoria anche se secondo le previsioni dovrebbe perdere potenza toccando terra sabato e quindi passare gradualmente da categoria cinque a tre, poi a due.

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Aumenta il bilancio delle vittime del vulcano Ontake

L'eruzione in Giappone del vulcano Mount Ontake avvenuta sabato mentre un gruppo di escursionisti era in gita in quella che è una popolare meta turistica avrebbe causato quarantotto vittime secondo le autorità che hanno dichiarato che si tratta del peggiore disastro dovuto ad attività vulcanica in quasi novanta anni, poi ci sarebbe ancora un numero imprecisato di dispersi di cui non si hanno più notizie che i soccorritori non hanno potuto raggiungere a causa delle cattive condizioni meteorologiche. Un rapporto indica la presenza sul monte di trecentoventisette escursionisti molti dei quali sono riusciti a scendere durante l'eruzione di cui forse alcuni non hanno avvertito le autorità di essere riusciti a mettersi in salvo, ma rimane la possibilità che siano rimasti sepolti da rocce e ceneri e vulcaniche. L'attività vulcanica non è ancora cessata e continuano ad essere registrati tremori e scosse da sabato.

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La Cina supera l'Europa per emissioni pro capite

Le emissioni globali di gas ad effetto serra continuano a crescere a ritmi davvero sostenuti e in particolare pare secondo uno studio norvegese che la Cina abbia superato l'Europa per emissioni pro capite (considerando che il grande paese orientale è molto popolato e con ampie zone ancora non industrializzate), poi secondo le previsioni dei ricercatori anche l'India nel 2019 supererà l'Europa per emissioni di biossido di carbonio. Nel 2013 una quantità record di trentasei miliardi di tonnellate di CO2 sono state immesse nell'atmosfera e quindi sembra lontano l'obiettivo di mantenere le temperature globali sotto controllo. In generale sul totale di emissioni la Cina è al primo posto con un ventinove percento, al secondo gli USA con il quindici, ma conservando di gran lunga il record delle emissioni pro capite che sono oltre il triplo di quelle medie globali. Alcuni pensano per il futuro di puntare su città tecnologiche a basso impatto ambientale.

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Un tifone di media intensità si avvicina alla Cina

Dopo aver causato almeno sei vittime nelle Filippine a causa del naufragio di un traghetto sabato e ferito almeno ventinove persone ad Hong Kong il tifone denominato "Kalmaegi" si sta avvicinando alla Cina e starebbe già interessando le zone a sud della provincia Hainan; decine di migliaia di abitanti sono stati evacuati, le scuole chiuse nella città di Haikou (capitale provinciale dello Hainan) e molti voli cancellati, ma l'intensità del tifone era già stata declassata da un livello otto a tre quando ha raggiunto la Cina [..ci sarebbero almeno sette vittime]. Da segnalare, cambiando argomento ma rimanendo su tematiche ambientali, l'eruzione parziale senza esplosioni del vulcano Mount Mayon nelle Filippine a nord nell'isola di Louzon che ha costretto le autorità ad evacuare la popolazione che vive ad una distanza di sei chilometri dal cratere; infatti, nelle prossime settimane ci potrebbe essere un'eruzione completa dal momento che è stato raggiunto un livello critico.

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Alluvione in Pakistan e concentrazione di CO2

Peggiora la situazione in Pakistan dopo la recente alluvione che ha colpito diverse zone del paese ed in particolare Kashmir e Punjab tanto che le autorità hanno comunicato che la popolazione che ha dovuto abbandonare i propri villaggi è costretta a bere acqua piovana e mangiare il cibo poco igienico che riescono a trovare con il rischio di malattie ed epidemie mentre si parla di duecentotrentatre vittime, centinaia di feriti, sempre col timore di altre alluvioni almeno secondo le sfavorevoli previsioni meteorologiche. Cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare l'allarme per le concentrazioni record di biossido di carbonio nell'atmosfera che nel periodo dal 2012 al 2013 sarebbero molto aumentate considerando i dati relativi alle annate a partire dal 1984, poi preoccupano anche le concentrazioni di metano con 1824 parti per miliardo (ppb) e di ossido di azoto con quasi 326 ppb.

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Maltempo in alcune zone della Puglia

Non è ancora cessata l'allerta a causa dell'ondata di maltempo che ha colpito alcune zone nel foggiano interessate da forti precipitazioni piovose e in particolare San Marco in Lamis dove un nubifragio che ha scaricato in poche ore una gran quantità di pioggia provocando frane, smottamenti, diversi danni e costringendo molte famiglie ad abbandonare le proprie case (che secondo alcuni sono ad alto rischio idrogeologico) e ci sarebbe nella zona anche un disperso, un giovane di Vico del Gargano di cui si sono perse le tracce che si è recato in macchina a controllare i danni alla propria masseria. San Marco in Lamis è noto a molti, cambiando completamente argomento, per le vicende legate alla vita di S. Pio da Pietrelcina; infatti, si trova a circa dieci chilometri da San Giovanni Rotondo dove c'era un convento di cappuccini ed i frati vi si recavano normalmente a piedi per le esigenze legate alla vita religiosa.

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Allerta per attività vulcano Bardarbunga in Islanda

Ci potrebbero essere significative emissioni di cenere nell'atmosfera con problemi su alcune rotte aeree a causa di eruzioni del vulcano Bardarbunga in Islanda, paese che già era stato interessato dell'intensa attività di un altro vulcano che aveva paralizzato i voli in un ampio raggio dalla bocca eruttiva. Ora si attende che il magma sciolga completamente il ghiaccio sulla cima del grande vulcano, considerato uno dei più pericolosi in Islanda, mentre delle scosse di magnitudo 5 - 5.3 sulla scala Richter a cinque chilometri di profondità dalla caldera sono state registrate probabilmente dovuta ad assestamenti causati da variazioni della pressione per la fuoriuscita di magma. Da segnalare cambiando scenario il sisma di magnitudo 6.0 verificatosi in California non lontano da San Francisco fra i dieci e i venti chilometri di profondità che ha causato decine di feriti, danni alle abitazioni ed interruzioni delle linee elettriche.

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Frana disastrosa ad Hiroshima e maltempo in Liguria

Sarebbero almeno ventisette le vittime di una frana disastrosa che si è staccata da una collina a cause di forti piogge torrenziali ad Hiroshima nell'ovest del Giappone, mentre i soccorritori cercano ancora dieci persone disperse fra case crollate in un terreno insidioso di un tipo che assorbe molta acqua che ha anche travolto con una frana secondaria un uomo che portava soccorso e che aveva portato cinque persone in zone sicure. A peggiorare la situazione oltre ai circa duecentoquaranta millimetri di pioggia caduti in poche ore (che di solito si verificano in un mese) c'erano state precedenti precipitazioni, poi ci sarebbe anche la tendenza in Giappone a costruire in zone più elevate rendendole più vulnerabili alle frane. Da segnalare cambiando completamente scenario l'ondata di maltempo, a fasi un po' alterne, che sta colpendo da alcuni giorni la Liguria con tornado e nubifragi tanto che è stato chiesto lo stato di emergenza.

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Terremoto in Cina nella provincia Yunnan

L'epicentro del terremoto di magnitudo 6.1 sulla scala Richter è stato localizzato presso la città di Longtoushan nella provincia Yunnan, ma è stato percepito nettamente anche nelle province vicine Guizhou e Sichuan; si contano trecentocinquantasette vittime e millequattrocento feriti mentre centinaia di persone sono disperse considerando che migliaia di fragili case sono crollate, dodicimila nella sola Ludian a nord-est della capitale della provincia Yunnan Kunming. Le autorità hanno provveduto a fornire tende ed equipaggiamento di soccorso per i terremotati in molte zone gravemente danneggiate tanto da sembrare quasi bombardate e dove ancora si cerca di calcolare il numero delle vittime ostacolati dalle intemperie. Questo terremoto segue a breve distanza di ore il grave incidente di tipo industriale con un'esplosione che ha causato sessantacinque vittime ed oltre cento feriti in una fabbrica di componenti per automobili considerata da alcuni poco sicura.

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Turismo ostacolato in Italia dal maltempo

La bella stagiona estiva in Italia caratterizzata da ottimo soleggiamento favorito dall'anticiclone delle Azzorre in questa annata insolitamente piovosa sembra essere diventata solo un ricordo, mentre una nuova perturbazione sta già interessando il Nord del paese e le conseguenze si fanno sentire non solo sul settore turistico strategico per l'economia del paese ma anche su quello agricolo già penalizzato da precedenti ondate di maltempo e conseguente calo dei prezzi dovuto prevalentemente a raccolti di qualità inferiore. Cambiando completamente scenario ed argomento ma mantenendosi su argomentazioni naturalistiche da segnalare che anche l'areo algerino precipitato Giovedì in Mali ai confini con il Burkina Faso potrebbe essere stato colpito da un fulmine dal momento che il pilota chiedeva a una torre di controllo del Niger di cambiare rotta a causa di una forte pioggia e sarà difficile recuperare i corpi delle centosedici vittime.

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Vecchi modelli meteorologici non più affidabili

I cambiamenti climatici in atto sul pianeta a causa dell'effetto serra rendono le previsioni fatte in base a modelli climatici e meteorologici poco affidabili considerando che il surriscaldamento globale sta accelerando facendo registrare temperature record nell'emisfero Sud con alcuni paesi che hanno avuto il record di annata più calda lo scorso anno ed altri fenomeni atmosferici estremi come accaduto ad esempio in Australia con ondate di calore nel 2013 durate diversi giorni con temperature di dieci gradi sopra la media. I sensibili cambiamenti del clima che stanno anche danneggiando i raccolti agricoli con temperature sempre più alte potrebbero portare in futuro a considerare freschi quelli che ora chiamiamo periodi in media caldi. Da segnalare per quanto riguarda i danni al settore dei prodotti agricoli che ultimamente in Italia i coltivatori si lamentano per un periodo di instabilità climatica che ostacola una raccolta di qualità.

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Disagi per un forte tifone in Giappone

Sarebbero due le vittime del passaggio del tifone "Neoguri" nel sud del Giappone con mezzo milione di persone costrette a lasciare le proprie abitazioni e raggiungere i rifugi e numerosi feriti anche se la violenza dell'evento atmosferico si è attenuata ed è stato degradato il livello di pericolosità, ma le autorità avvertono la popolazione di prestare comunque attenzione e di non sottostimare la forza del vento con raffiche ad oltre duecentodieci chilometri orari. Numerosi i disagi per la popolazione nell'arcipelago di Okinawa sia per gli spostamenti sia spesso per la mancanza di elettricità ed acqua, con scuole chiuse, danni alla segnaletica stradale a volte volata contro le vetrine di esercizi commerciali ed alberi sradicati. Spostando l'attenzione ad altri scenari da segnalare la recente ondata di maltempo che ha investito Lombardia e Veneto in Italia con allagamenti e due vittime per un incidente stradale.

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Iniezioni di acqua nel sottosuolo e terremoti

La pratica del fracking che utilizza grandi quantità d'acqua per estrarre gas e petrolio dal sottosuolo è da tempo sotto accusa per gli effetti negativi sull'ambiente ed ormai ci sarebbe l'evidenza che provoca terremoti come ad esempio accaduto in Arkansas, Ohio, Texas ed in particolare in Oklahoma dove nella piccola città di Jones sono stati registrate oltre duemilacinquecento scosse di magnitudine superiore a tre sulla scala Richter dal 2008 e quindi ci sarebbe un netto aumento di tremori. L'iniezione di acqua ad alta pressione non solo provoca delle fratture idrauliche ma in pratica spreme dal terreno molto più petrolio rispetto ai sistemi convenzionali; inoltre, è anche necessario con tecniche particolari separare dal carburante l'acqua che poi risulterà salata e alcuni propongono normative per proteggere l'acqua potabile da questi grandi volumi di flussi salini, senza considerare le possibili infiltrazioni di metano nell'acqua.

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Investimenti in tecnologie verdi per paesi del Sud

Cresce rapidamente la richiesta di tecnologie rinnovabili nei paesi del "Sud del mondo in via di sviluppo" a cui sono collegate tutta una serie attività e di servizi e ad esempio oltre settecento milioni di persone possono usufruire di equipaggiamenti che assicurano acqua pulita acquistabili sul mercato relativo ad energie rinnovabili per il trattamento dell'acqua, poi oltre ai pannelli solari ed in particolare fotovoltaici anche gli apparati con pale eoliche si stanno diffondendo. Queste tecnologie rinnovabili sono importanti per ridurre l'emissione di gas ad effetto serra e l'utilizzo di materiali con impatto poco favorevole sull'ambiente; inoltre, esiste nei paesi in via di sviluppo un ampio mercato per cibo e bevande organiche ricavate da efficienti economie verdi. Da segnalare cambiando completamente argomento, ma rimanendo nel campo delle iniziative ambientali, gli investimenti stanziati in America a favore della protezione degli insetti impollinatori.

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Gravi danni per alluvione di un mese fa in Bosnia

A poco più di un mese dall'alluvione che ha inondato i Balcani le autorità di Bosnia ed Erzegovina hanno comunicato che la stima per i danni raggiunge i budget complessivi di quattro anni di questi paesi a causa degli alti costi per gli stanziamenti che dovranno essere pianificati per le riparazioni alle sovrastrutture ad esempio letti ed argini dei fiumi, strade e linee ferroviarie, tanto da influenzare gli indici macroeconomici, considerando che un trenta percento dei territori sono stati inondati. L'alluvione ha avuto anche risvolti un po' macabri dal momento che la forza dell'acqua ha fatto scoprire gli scheletri di persone giustiziate durante il conflitto del 1992-95 presso Doboj e tramite l'esame del DNA si procederà a cercare di identificare le vittime di guerra. Spostando l'attenzione ad altri scenari da segnalare che il parziale scioglimento del terreno ghiacciato nell'altopiano del Tibet sta danneggiando le linee ferroviarie che praticamente poggiano sul ghiaccio.

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Risarcimenti per i danni dei cambiamenti climatici

Le emissioni inquinanti industriali hanno causato gravi danni in tutto il pianeta ed in particolar modo ai paesi più poveri e vulnerabili, quindi alcuni hanno avanzato la proposta di stabilire dei risarcimenti a carico delle grandi compagnie petrolifere che sono responsabili di una gran parte delle emissioni calcolando che un sessantatre percento provengano da circa novanta soggetti a livello industriale, considerando ad esempio che il tifone Haiyan nelle Filippine oltre ad aver causato oltre seimila vittime ha lasciato senza casa quattro milioni di persone ed una scia di distruzione con ingenti danni economici. Se qualcuno provoca danni a causa dell'inquinamento che produce ricavando somme ingenti dovrebbe anche pagare adeguati risarcimenti considerando che oltre metà delle emissioni di anidride carbonica proviene da meno di una centinaia di aziende, ma in tutti questi casi occorrerebbe una legislazione specifica.

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Qualche iniziativa per ridurre l'inquinamento

Mentre stanno arrivando i rapporti sempre più allarmanti riguardo allo scioglimento dei ghiacci globali ed i rilevanti danni economici collegabili ai cambiamenti climatici in atto sul pianeta ci sono anche proposte per ridurre un poco l'inquinamento come ad esempio in America con un piano di un taglio di un trenta percento delle emissioni di biossido di carbonio degli impianti energetici entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005, considerando che si tratta di un'industria (spesso basata sullo sfruttamento del carbone) che produce circa il quaranta percento delle emissioni di CO2 nel paese. Secondo le autorità regolatrici ambientali questi tagli dovrebbero prevenire oltre seimilaseicento decessi prematuri e centocinquantamila attacchi di asma nei bambini. In Russia, invece, si punta in parte sull'energia solare con un impianto da costruire in Altai una regione a sud ai confini con il Kazakhstan molto soleggiata.

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Rapida fusione dei ghiacciai in Canada

Le osservazioni riguardo la rapida fusione dei ghiacciai in British Columbia ed Alaska sarebbero davvero rilevanti con una quota di circa quaranta - settanta gigatonnellate annue paragonabili ad un dieci percento dell'acqua riversata ogni anno in mare dal fiume Mississippi e quindi con conseguente inevitabile rialzo del livello globale dei mari considerando poi che anche quelli dell'Antartide ormai si stanno sciogliendo ad un ritmo doppio di quello monitorato dal 2005 al 2010 e quantificabile in quasi centosessanta miliardi di tonnellate l'anno. Queste variazioni sono misurate con maggiore precisione rispetto al passato con la possibilità di evidenziare i dettagli mostrando un quadro con rapidi cambiamenti. Cambiando argomento ma mantenendosi su tematiche ambientaliste da segnalare come l'inquinamento dell'aria sia accusato di essere una delle principali cause di decesso soprattutto in paesi in via di sviluppo come l'India.

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Ghiacci sciolti a ritmi davvero sostenuti in Antartide

Quel processo che porta allo scioglimento a ritmi sostenuti dei ghiacci della parte ovest dell'Antartide dovuto al surriscaldamento climatico provocato dalle attività umane secondo le ultime osservazioni avrebbe superato la linea di non ritorno e quindi scatenando come una specie di reazione a catena che non si può fermare, ma diminuendo le emissioni inquinanti almeno si potrà rallentare questo scioglimento preoccupante oltre a minimizzare gli effetti dei cambiamenti climatici che causano danni rilevanti in tutto il globo. La situazione è peggiore di quella prevista precedentemente e quindi anche il rialzo del livello dei mari dovuto alla fusione dei ghiacci è maggiore di quella che era stata fatta senza tenere conto della zona ovest dell'Antartide; inoltre, le simulazioni al computer mostrano il processo del collasso dei ghiacci comparabile in modo figurato a tessere di domino che cadono una dopo l'altra in un modello che si autoalimenta.

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Migliora la situazione meteo nelle Marche

Dopo l'ondata di maltempo che ha interessato le Marche ed il nubifragio che ha investito in particolare la città di Senigallia rovesciando in poche ore una gran quantità di precipitazioni piovose che hanno fatto esondare il fiume Misa il tempo è migliorato e secondo le previsioni meteorologiche dovrebbe rimanere il sereno per qualche giorno consentendo alla popolazione che già è rientrata, a parte qualche caso, nelle proprie abitazioni di procedere a ripristinare la funzionalità dei locali allagati. Due le vittime segnalate, di cui una per cause correlate all'alluvione, poi danni vari e interruzione di servizi ad esempio alle linee telefoniche e rimane anche una situazione di criticità per dissesto idrogeologico. Molto più grave la situazione (cambiando completamente scenario) in Afghanistan per fenomeni meteorologici estremi con duemilacento vittime confermate a causa della frana disastrosa che in pochi secondi ha ricoperto un intero villaggio.

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Nuovo tornado in Mississippi e maltempo in Italia

Dopo la serie di tornado che hanno colpito diverse aree in Mississippi, Tennessee, Louisiana.. causando almeno ventuno vittime un altro violento tornado ha praticamente raso al suolo la cittadina di Tupelo in Mississippi abitata da trentacinquemila persone e ci potrebbero essere molte vittime; intanto, squadre di soccorso cercano ancora fra i detriti dei precedenti tornado classificati di livello EF3 con picchi di vento superiori a duecento chilometri orari in grado di rovesciare grossi camion ed oltre diecimila persone sono senza energia elettrica in Arkansas, mentre si teme per nuove formazioni di tornado in Alabama e Georgia. Spostando l'attenzione ad altri scenari, ma sempre facendo riferimento a fenomeni meteorologici estremi, da segnalare i danni per un'ondata di maltempo che sta attraversando l'Italia con ad esempio nubifragi in provincia di Padova ed altre zone del Nord con disagi per gli spostamenti e la mobilità in generale.

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Giornata della terra con molte contraddizioni

Mentre le autorità promuovono iniziative naturalistiche per ridurre le emissioni inquinanti questa volta ad esempio con interventi dedicati a rendere le città, dove si concentra circa la metà della popolazione mondiale, più simili alle campagne come impatto sull'ambiente adottando soluzioni per il risparmio energetico ed usufruendo delle zone verdi, alcuni fanno notare che la realtà a livello energetico di paesi come la Germania impegnati allo sfruttamento di energie rinnovabili è basata in gran misura sull'inquinante lignite detta anche carbone marrone e considerata una delle fonti energetiche più sporche in assoluto. Diciassette milioni di anni fa lungo le rive del Mare del Nord intere foreste che hanno sottratto nel tempo molto biossido di carbonio dall'atmosfera si sono degradate in un lento processo naturale diventando lignite che ora viene bruciata a ritmi serrati rilasciando CO2 in quantità di tempo che se confrontate risultano davvero brevi.

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Preoccupazione per un ciclone in Australia

Un ciclone inizialmente classificato di categoria cinque e poi degradato a tre ha colpito l'Australia prima sferzando con venti a centosettanta chilometri orari aree ubicate a nord nel Queensland e poi verso il sud sulla costa dove ci potrebbero essere alte onde ed inondazioni, questo ciclone denominato "Ita" che la settimana scorsa avrebbe causato almeno ventuno vittime nelle isole Salomone è il più forte dopo il ciclone Yasi del 2011 e la popolazione è stata avvertita dalle autorità a proteggere le proprietà e prepararsi per raggiungere le aree di evacuazione considerando anche che potrebbe mancare a lungo l'energia elettrica. Cambiando scenario ma mantenendosi su tematiche naturalistiche da segnalare la nuova forte scossa di terremoto 6.6 sulla scala Richter in Nicaragua localizzato sulla costa dopo quella 6.1 di ieri e si conta una vittima per cause correlate al sisma, numerosi feriti, danni alle abitazioni e alle sovrastrutture.

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Terremoto di forte intensità in Cile

Una serie di scosse di cui una molto forte quantificabile di magnitudo 8.2 sulla scala Richter sono state registrate nel nord-ovest del Cile, ci sarebbero sei vittime e rimane poi un'allerta tsunami [poi revocato] per un terremoto localizzato in una zona abbastanza superficiale a circa dieci chilometri di profondità e quasi cento dalla zona costiera di Iquique che è stato percepito nettamente in Bolivia dove è stato registrato come un sisma di intensità 4.5 ed ha fatto anche tremare le abitazioni nel vicino Perù. Gli abitanti delle coste del Cile si sono allontanati per evitare onde di tsunami alte circa due metri, alcuni utilizzando le automobili hanno trovato le strade bloccate da frane mentre sono ingenti i danni a molte abitazioni e alle sovrastrutture tanto che è stato dichiarato lo stato di calamità naturale. Da notare che in Cile si è verificato nel 1960 il più forte sisma mai registrato di magnitudo 9.5 che ha causato oltre cinquemila vittime.

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Frana su paesino nello stato di Washington

Continua a piovere su un piccolo paese presso la città di Oso nello stato di Washington travolto da una frana qualche giorno fa staccatasi da un'altura a causa delle intense precipitazioni piovose che hanno reso instabile il terreno e si contano sedici vittime, otto feriti ed oltre centosessanta dispersi per un bilancio provvisorio e difficile per la situazione di devastazione della zona con il rischio che nel conteggio qualche disperso sia stato conteggiato due volte. Le operazioni di salvataggio procedono lentamente a causa dei detriti causati dalla frana ed hanno costretto le autorità a cambiare le procedure di ricerca non avendo nemmeno la possibilità di utilizzare mezzi pesanti a causa della scarsa consistenza del terreno e del rischio che altre frane possano staccarsi improvvisamente travolgendo i volontari impegnati nelle ricerche fra i quali forse collaborando indipendentemente a quanto pare anche alcuni familiari dei dispersi.

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Ricerche sui gas responsabili del buco dell'ozono

I raggi ultravioletti considerati fra i responsabili di tumori negli uomini e di infertilità negli animali sono filtrati nella stratosfera fra i quindici e trenta chilometri di altezza da uno strato di gas ozono che si è assottigliato probabilmente per l'immissione nell'atmosfera di CFC o clorofluorocarburi che agiscono chimicamente sulla molecola dell'ozono che diventa ossigeno molecolare e i ricercatori avrebbero individuato quattro nuovi gas di tipo simile prodotti dall'uomo forse responsabili del buco dell'ozono. Non si conosce con precisione la fonte di questi nuovi gas molto dannosi per l'ambiente dal momento che rimangono per molti anni nell'atmosfera, ma si pensa che possano servire per la produzione di insetticidi e per la pulizia di componenti elettronici. Nel 1987 con il protocollo di Montreal furono messi al bando i CFC utilizzati principalmente per uso refrigerante che vennero sostituiti da idrofluorocarburi (HCFC), poi considerati a marcato effetto serra.

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Australia interessata dai cambiamenti climatici

La frequenza di mesi molto caldi in Australia sarebbe aumentata e allo stesso tempo diminuita quella di mesi particolarmente freddi, almeno da quanto risulta da un rapporto annuale sul clima che ha rilevato come le temperature medie siano salite di quasi un grado Celsius a partire dal 1910; inoltre, la concentrazione di biossido di carbonio e degli altri gas ad effetto serra avrebbero raggiunto i massimi livelli da almeno ottocentomila anni. Le conseguenze dei cambiamenti climatici con periodi di marcata siccità specialmente nelle regioni più a sud sono destinate ad interessare gli agricoltori che dovranno far fronte anche a perturbazioni più rare ma di maggiore intensità, per questo è necessario agire a livello globale per diminuire le emissioni inquinanti. Cambiando scenario ma mantenendosi su argomentazioni naturalistiche da segnalare i danni in Italia al patrimonio archeologico e storico che richiederebbero per la tutela di opere mirate.

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Freddo in Giappone e America alluvioni in Inghilterra

Una nevicata storica che gli abitanti di Tokyo definiscono rara per questa metropoli ha ricoperto di nuovo la città con uno spesso manto di circa ventisette centimetri e molte località in Giappone fra cui Nara, Nagoya ed Osaka sono alle prese con i disagi in trasporti e spostamenti con conseguenti incidenti e si contano diciannove vittime ed oltre mille feriti; le scuole sono chiuse come molte autostrade, i voli aerei e i viaggi su treni ad alta velocità in gran parte cancellati. Nella città di Kofu nella prefettura di Yamanashi era da centoventi anni che non si raggiungevano i quarantanove centimetri di precipitazioni nevose. Basse temperature anche in America con diverse vittime soprattutto a causa del ghiaccio sulle strade gelate, mentre in Inghilterra secondo le previsioni meteo ci si aspetta una nuova piena del fiume Tamigi e molte case sono ancora alle prese con alluvioni, blackout e notevoli disagi senza parlare delle vittime.

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Freddo in America ed allagamenti in Inghilterra

Di nuovo nella morsa del freddo gli Stati Uniti alle prese con blackout e strade ghiacciate anche gli stati del Sud, dove per gli abitanti sono poco abituati alle basse temperature sono stati allestiti centri di ricovero; si contano almeno tredici vittime mentre le previsioni meteo annunciano ancora ondate di freddo con neve e pioggia gelata. Sembra che il freddo intenso ultimamente abbia fatto aumentare i casi di ictus nella popolazione (favoriti da pressione alta ed altri fattori di rischio) a causa della restrizione dei vasi sanguigni con le basse temperature e successivi sbalzi durante la giornata, poi possono influire anche il tasso di umidità e gli stress cardiovascolari nella formazione di coaguli e lesioni nel cervello. Da segnalare cambiando scenario i numerosi allagamenti in Inghilterra, dal momento che il Tamigi è esondato in diversi punti, ma la città di Londra è difesa da grandi barriere di protezione che, però, hanno anche provocato varie discussioni.

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Tel:   338 1809310          Data:    13/02/2014                         n:   2444      


Ancora situazioni di disagio per maltempo in Italia

Dopo l'ondata di maltempo che ha investito l'Europa ad esempio con allagamenti in Inghilterra, vento forte in Irlanda e nubifragi in Italia una nuova perturbazione intervallata, secondo le previsioni meteo, da schiarite interesserà di nuovo molte regioni italiane già alle prese con disagi, dissesto idrogeologico e rischio inondazioni come nel caso del fiume Bacchiglione in Veneto che a quanto pare minaccia gli abitati, mentre a Montegrotto Terme le case sono circondate d'acqua e si conta anche una vittima (per cause correlate). In montagna le intense precipitazioni hanno fatto aumentare considerevolmente il manto nevoso, un paese in Alto Adige è isolato ed è elevato il rischio di valanghe e di blackout provocati da alberi che cadono sulle linee elettriche, dal momento che il terreno non è abbastanza solido e ghiacciato. Da segnalare poi i danni del maltempo al patrimonio artistico spesso carente di manutenzione.

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Una mappa su esposizione ambientale individuale

Valutare gli effetti sulla salute di diversi fattori ambientali e sociali può essere utile per identificare le relazioni con la qualità della vita e quali fattori siano modificabili per migliorarla, almeno secondo un progetto europeo che interessa quindici paesi e si propone di disegnare una mappa che mostri l'influenza di svariati parametri come ad esempio riguardo variazioni genetiche, allergie ed asma, obesità e diabete, disagio neurologico e patologie neurodegenerative, specialmente nella popolazione più vulnerabile ed utilizzando analisi dei contaminanti per scoprire i vari marcatori associabili alla singola esposizione ambientale individuale. Cambiando completamente argomento ma mantenendosi su tematiche ambientali da segnalare la recenti ondate di maltempo in Italia che hanno colpito alcune regioni con episodi localizzati di alluvioni e conseguenti danni al tessuto produttivo senza considerare i disagi per gli spostamenti.

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Dati climatici del 2013 analizzati e comparati

Le temperature medie globali sono un parametro importante per analizzare l'andamento del surriscaldamento globale del pianeta e il 2013 sarebbe stato classificato al settimo posto degli anni più caldi da quando questi dati climatici sono registrati con una temperatura media di oltre quattordici gradi e mezzo Celsius ed il mese di novembre sarebbe stato il più caldo mai registrato; inoltre, la concentrazione di biossido di carbonio nell'atmosfera avrebbe superato in alcune centraline di rilevamento le quattrocento parti per milione. Bisogna considerare comparando i dati delle varie annate che ci possono essere sempre delle fluttuazioni rilevanti e quindi è improbabile che a causa dell'effetto serra ogni anno risulti più caldo del precedente, ma nel complesso è indubbia l'influenza delle attività umane sul clima globale, tanto che ultimamente le autorità europee hanno invitato i governi ad un maggior impegno sulla riduzione delle emissioni inquinanti.

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Poca attenzione sulla questione climatica

Fino a poco tempo fa le autorità in Europa sembravano intenzionate a prendere decisioni favorevoli al passaggio ad energie rinnovabili e raggiungere obiettivi ambiziosi, ma a quanto pare dimostrano poca attenzione per quello che era stato chiamato nel senso di piano per fronteggiare l'inquinamento globale "pacchetto 20-20-20 da raggiungere per il 2020" riguardo alle varie percentuali fra riduzioni di inquinamento, aumento della quota di energie rinnovabili ed efficienza energetica (rispetto ai livelli del 1990). Pratiche contestate per l'impatto ambientale come il fracking per l'estrazione del gas non sono ancora regolamentate come gran parte di quelle accusate di essere globalmente inquinanti. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su temi naturalistici l'ondata di mal tempo che ha colpito la Francia meridionale e varie regioni in Italia e in particolare la Liguria con vittime, dispersi, danni alle infrastrutture e piccoli centri evacuati.

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Molta energia è ancora ricavata dal carbone

Nonostante gli sforzi di molti paesi di aumentare la quota di energia ricavata da energie rinnovabili rimane alto l'utilizzo di carbone nelle centrali elettriche e ad esempio in Germania nel 2013 avrebbe raggiunto il picco massimo in venti anni e questo sembra sia dovuto al basso costo dei certificati che regolano i permessi per le quantità delle emissioni di CO2, poi nel bilancio complessivo considerando l'energia ottenuta dai numerosi impianti che sfruttano il sole e il vento rientra anche un grande impianto alimentato a carbone che ha sostituito uno di potenza minore ed infine sono aumentati gli impianti alimentati ad antracite. Questi dati risultano in contraddizione rispetto alle intenzioni dichiarate dalla Germania di liberarsi dal consumo di combustibili fossili per il 2050. Le emissioni inquinanti di CO2 che amplificano l'effetto serra sono probabilmente fra le cause dei recenti squilibri climatici che si stanno verificando in America.

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Tel:   338 1809310          Data:    10/01/2014                         n:   2414      


Freddo in America e maltempo in Francia

Temperature insolitamente basse sono state registrate in America e molti stati della costa ad est sono anche ricoperti da uno spesso manto di neve che ha causato disagi e incidenti stradali con diverse vittime, mentre le previsioni meteorologiche avvertono che si potrebbero toccare temperature reali quasi di meno trenta gradi in alcune zone che già sono strette nella morsa di ghiaccio e neve, particolarmente colpita Boston con circa quarantacinque centimetri di neve ed anche a sud nella città di New Orleans la temperatura di appena due gradi ha messo in difficoltà i senza tetto. Spostando l'attenzione all'Europa da segnalare una perturbazione piuttosto intensa che sta interessando l'Inghilterra e soprattutto la Francia con inondazioni e allagamenti tanto che le autorità hanno dichiarato per alcune aree lo stato di calamità naturale; inoltre, l'ondata di maltempo si sta spostando verso l'Italia e potrebbe interessare in particolare la Liguria.

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Tel:   338 1809310          Data:    04/01/2014                         n:   2409      


Tempo abbastanza bizzarro in Europa

Mentre a Baden-Baden e Friburgo il bel tempo soleggiato fa registrare una temperatura record di diciassette gradi, almeno per la Germania abituata in questo periodo a neve e ghiaccio, in Italia una nevicata abbondante nelle Alpi verificatasi dopo intense precipitazioni piovose ha causato disagi negli spostamenti e blackout prolungati per la caduta di alberi in diversi punti delle linee elettriche con il pericolo nelle prossime ore di slavine e frane dal momento che la terra bagnata e non ghiacciata con il peso della neve potrebbe cedere, poi è previsto l'arrivo di un'altra perturbazione anche se meno intensa della precedente. Fra i danni segnalati per quella che è stata definita come una specie di "tempesta" natalizia da segnalare l'incendio causato da un fulmine al santuario della Vergine de la Barca patrona di Spagna presso Muxia sul cammino per Santiago di Compostela che ha costretto le autorità culturali a pianificare una ricostruzione meticolosa.

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Trasfusioni di acqua dal Mar Rosso al Mar Morto

Lo sfruttamento intensivo delle risorse idriche che alimentano il Mar Morto ne stanno facendo decrescere il livello di un metro ogni anno, quindi per evitare la scomparsa di questo lago con elevato grado di salinità tanto da non consentire alcuna forma di vita (da cui il nome) si è pensato di canalizzare l'acqua del Mar Rosso dopo averla desalinizzata in un impianto presso Aqaba per salvarlo, ma alcuni sostengono che questa operazione non risolverà la situazione ed anzi potrebbe avere pesanti conseguenze sul piano ecologico. Mescolare acqua di mare con quella di lago può causare proliferazione di alghe e di batteri, responsabili della colorazione del Mar Rosso, poi la quantità di acqua aggiunta non sarà sufficiente per evitare che il livello del Mar Morto continui a scendere. Da ricordare che presso le rive del Mar Morto sono stati ritrovati importanti manoscritti mistici di una comunità religiosa considerata molto vicina agli Esseni.

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Nuove ipotesi sulla formazione del buco dell'ozono

Potrebbero essere le condizioni meteorologiche che variano di anno in anno ad influenzare la formazione del buco dell'ozono negli strati alti dell'atmosfera nella zona dell'Antartide oltre alle sostanze chimiche; infatti, nonostante il bando ormai in vigore da due decenni delle sostanze (come i CFC) accusate di distruggere il gas ozono in una reazione chimica alimentata dal sole il buco nell'involucro di gas ozono non si sarebbe ridotto oppure a seconda dell'anno varia e ad esempio nel 2006-11 appare molto grande e ridotto nel 2012. La nuova ipotesi sarebbe che il tempo atmosferico come la temperatura e soprattutto il vento modificano negli strati bassi della stratosfera lo strato di ozono e quindi di conseguenza varia anche negli strati più alti facendo apparire il buco di dimensioni diverse a seconda dell'annata. Fino al 2030 le condizioni meteorologiche continueranno ad essere dominanti, poi il buco potrebbe cominciare a diminuire.

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Maltempo e vento forte nel nord dell'Europa

Raffiche di vento con picchi superiori a centocinquanta chilometri orari sono state registrate in Germania a causa di un sistema di bassa pressione denominato "Xaver" che ancora staziona sul nord dell'Europa e si contano dieci vittime nei paesi dove il maltempo ha fatto pesare maggiormente la sua azione come Inghilterra, Svezia, Danimarca, Polonia, oltre a danni ad esempio per i tetti, le interruzioni delle linee elettriche e del traffico stradale per alberi caduti, i disagi per la navigazione fino al completo fermo delle attività nel porto di Amburgo inondato da un'alta marea di sei metri sopra il livello del mare. Alcuni hanno paragonato gli effetti del vento forte a una specie di uragano ed in Inghilterra si è parlato di una delle peggiori inondazioni delle aree costiere da sessanta anni, mentre l'azione della perturbazione ora sul Baltico non si è ancora esaurita e potrebbe anche arrivare aria fredda dall'artico secondo le previsioni meteorologiche.

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Erosione delle spiagge a Cuba e nel globo

Fra i danni dovuti ai cambiamenti climatici e relativo rialzo delle temperature medie un istituto per la meteorologia di Cuba ha previsto che oltre ad un lento processo di degradazione del terreno e delle risorse idriche si presenta il rischio che le città costiere possano sparire e di conseguenza minacciando il turismo in queste zone; inoltre, già ora spiagge rinomate come Varadero e presso Jardines del Rey fanno registrare una netta erosione dovuta all'aumentato livello dei mari che con l'andare del tempo provocherà infiltrazioni di acqua salata nel territorio coltivato (situazione comune ad altre aree del globo). Dal 1951 al 2010 le temperature medie a Cuba sono salite di quasi un grado e sono più frequenti i periodi di siccità con alto tasso di evaporazione del suolo che ostacola le attività agricole e quindi sono previsti dei piani di prevenzione e per minimizzare i danni che non trascurano un recupero salutare della biodiversità e la protezione delle coste.

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Stagione delle farfalle ostacolata dall'effetto serra

Le farfalle sarebbero molto sensibili alle temperature e la loro stagione di volo risulta anticipata di oltre due giorni in media ogni grado Celsius di incremento della temperatura, almeno da quanto risulta da uno studio effettuato in Canada esaminando in un museo di farfalle il comportamento di molte specie anche nel passato osservando che se questi lepidotteri emergono troppo presto possono incontrare un ambiente poco favorevole, ancora ghiacciato oppure privo delle piante che possono fornire il nutrimento e questo secondo i ricercatori è un segnale valido in genere per valutare la risposta di altre creature all'effetto serra. Nel frattempo per quanto riguarda le argomentazioni che denunciano i cambiamenti climatici ormai risulta chiaro che lo scetticismo è stato pilotato da poche grandi compagnie del settore energetico dei combustibili fossili, responsabili del sessantatre percento delle emissioni globali di biossido di carbonio nell'atmosfera.

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Serie di tornado su Illinois, Indiana e Kentucky

Oltre settanta tornado sono stati segnalati (anche se potrebbero esserci dei casi duplicati) e spesso filmati mentre con il loro passaggio provocavano almeno otto vittime e danni soprattutto in Illinois, Indiana e Kentucky; ma la corsa dei vortici continua nel Midwest dell'America e rimane l'allarme per molti stati in una direzione prevista dal Michigan all'Arkansas. Ci sarebbero anche molti feriti a causa soprattutto dei detriti trasportati con forza dalle raffiche di vento e centinaia di migliaia di persone rimaste senza energia elettrica. Spostando l'attenzione ad un'altra zona del globo sempre interessata dal fenomeni meteorologici di tipo estremo da segnalare che in Vietnam non si è ancora esaurita l'ondata di maltempo seguita alla devastante azione del tifone "Haiyan" e si contano vittime e dispersi, in stime sempre provvisorie che per quanto invece riguarda le Filippine ormai avrebbero superato le quattromila vittime accertate.

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Un tifone fortissimo si abbatte sulle Filippine

Non ha ancora esaurito la sua forza distruttiva il tifone "Haiyan" che si sta dirigendo verso Cina meridionale e Vietnam classificato al massimo grado di categoria cinque e definito come uno dei più violenti di sempre con picchi di vento fortissimi ad oltre trecentodieci chilometri orari in grado di scoperchiare i tetti delle abitazioni ed abbatterne i muri, e sarebbero settemila [26/11] le vittime stimate in un bilancio provvisorio dal momento che molte linee di comunicazione sono interrotte e non si possono avere notizie su alcune zone considerando che oltre venti province sono state interessate dall'intenso fenomeno meteorologico. Particolarmente colpita la popolosa città di Cebu nelle Filippine centrali, la seconda più grande del paese e popolare meta turistica ed anche le isole di Leyte e Samar dove si è proceduto anche a causa delle piogge torrenziali ad evacuazioni e chiusure di scuole e uffici, sospese anche le attività di pesca ed i voli.

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Sfruttamento della selva amazzonica e globale

Immagini satellitari avrebbero evidenziato che l'area interessata da deforestazione nella selva amazzonica è triplicata a causa principalmente dello sfruttamento delle miniere aurifere con aree di estrazione del minerale prezioso che sono passate da diecimila ettari del 1999 ad oltre cinquantamila del settembre 2012, e questo è accaduto anche a causa dell'aumento delle quotazioni dell'oro e della crisi economica che ha interessato nel 2008 il Perú, considerando che il danno non è solo ai polmoni verdi del pianeta ma anche per la biodiversità straordinaria di queste zone. Quello dello sfruttamento del pianeta per attività di estrazione di minerali, di allevamento e per nuove coltivazioni sta raggiungendo livelli allarmanti e ad esempio l'abitudine alimentare poco salutista a consumare grandi quantità di carne costringe ogni anno gli allevatori a destinare zone sempre più ampie per queste attività intensive che inquinano pesantemente il terreno.

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Tel:   338 1809310          Data:    30/10/2013                         n:   2355      


Inquinamento delle città nocivo per la salute

Sono molti gli studi che indicano come il livello di inquinamento raggiunto nelle grandi città sia ormai un pericolo per la popolazione e come le polveri che ristagnano soprattutto con l'alta pressione e formano come una cappa persistente siano un ostacolo per una corretta respirazione tanto ad arrivare nei giorni scorsi a provvedimenti di stop praticamente totale e prolungato per la città di Harbin nel nord-est della Cina a causa di una specie di fitta nebbia costituita da particolato sottile PM2,5 con punte arrivate a sfiorare i mille microgrammi per metro cubo. Queste polveri oltre ad ostacolare la visibilità sono pericolose per la salute (il limite raccomandato sarebbe venticinque ppm) dal momento che sono facilmente veicolate nell'albero respiratorio e da qualche tempo la ricerca ha individuato ad esempio nei motori diesel una delle fonti di particolato sottile e non mancano le proposte, come accaduto in Italia, per la riduzione del parco auto diesel.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/10/2013                         n:   2352      


Un nuovo tifone causa danni in Giappone

Violenti picchi di vento, alte onde e piogge torrenziali stanno interessando le coste ad est del Giappone a causa del tifone chiamato "Wipha" e classificato come il più violento in circa dieci anni e si contano diciassette vittime, molti dispersi e case crollate oltre a trasporti ferroviari ed aerei paralizzati, mentre le secondo le previsioni meteorologiche la forza del ventiseiesimo tifone dell'anno dovrebbe attenuarsi ed essere degradato a ciclone extratropicale durante la sua corsa nell'isola di Honshu verso nord-est a sessantacinque chilometri all'ora verso la prefettura di Chiba. Interessata dalla perturbazione anche un'area vicino a Tokyo e nella stessa capitale sono stati presi dei provvedimenti pubblici a causa del tifone che con forti piogge e vento ha causato disagi considerando che oltre centoventidue millimetri all'ora di precipitazioni piovose sono state registrate nell'isola di Izu Oshima (..problemi anche alla centrale di Fukushima).

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India e Filippine colpite dal maltempo

Un potente ciclone con raffiche di vento che raggiungono i duecentoquaranta chilometri orari proveniente dalla Baia del Bengala sta interessando le coste ad est dell'India e si contano almeno quattordici vittime nell'Orissa e le autorità sono impegnate in un'imponente opera di prevenzione anche per evitare che si possano ripetere le condizioni poco favorevoli per la popolazione che nel 1999 portarono ad un bilancio di ottomila morti; e quindi oltre un milione di persone hanno lasciato le loro abitazioni ed è stato annunciata l'allerta rossa anche per le caratteristiche imponenti come forza del ciclone. Non migliore la situazione nelle Filippine dove un tifone con venti a centoventi chilometri orari (con picchi a centocinquanta) sta attraversando il paese dirigendosi verso la Mar Cinese Meridionale causando danni alle strutture, alle linee elettriche, e poi caduta di alberi e smottamenti che hanno provocato almeno dodici vittime e tre dispersi.

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Un pianeta molto popolato ed inquinato

Una proiezione eseguita da un istituto francese sull'incremento statistico della popolazione mondiale ipotizza che nel 2050 ci saranno oltre due miliardi e mezzo di individui in più rispetto agli attuali sette miliardi circa; inoltre, l'India supererà la Cina come paese più popoloso ed in Africa sarà concentrato un quarto della popolazione mondiale a causa dell'alto tasso di natalità almeno rispetto alla media globale, e la popolosa Nigeria potrebbe superare gli Stati Uniti come numero di abitanti. Questa popolazione crescente alla continua ricerca di combustibili fossili per poter sostenere la crescita ha un impatto notevole in negativo sul pianeta costringendolo gli organismi ad una pressione sul piano evolutivo intollerabile con un livello di acidificazione dei mari che non ha paralleli negli ultimi trecento milioni di anni considerando che gli oceani forniscono circa la metà dell'ossigeno che respiriamo oltre a sfamare miliardi di individui ogni anno.

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Previsioni su aumento del livello dei mari

Dopo aver ribadito che i cambiamenti climatici nel pianeta derivanti dalle attività umane sono inequivocabili, gli esperti internazionali hanno rivisto i dati relativi al rialzo del livello dei mari entro il 2100 che passa da 18 - 59 centimetri previsti nel 2007 ad un aumento quantificabile fra i 26 - 82 centimetri dal momento che i ritmi di disgelo nell'artico sarebbero raddoppiati, poi per quanto riguarda le temperature medie globali difficilmente si riuscirà ad evitare un aumento di due gradi entro fine secolo anche se in questo caso vi sono diversi scenari di previsione. Dal 2007 sarebbero notevolmente aumentate le capacità di calcolo dei modelli climatici ed i dati sono liberamente disponibili, quindi non esiste nessun complotto (considerando che ultimamente sono state avanzate critiche su questi modelli) e comunque come progrediscono le conoscenze sul clima così si procede ad aggiornare i calcoli che rimangono sempre delle previsioni migliorabili.

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Agire rapidamente contro i cambiamenti climatici

Nonostante ultimamente si sia rilevato un rallentamento dei cambiamenti climatici rispetto ai dati previsti e all'andamento di tipo progressivo degli anni precedenti i ricercatori segnalano che bisognerà comunque agire rapidamente con misure per limitare le emissioni inquinanti considerando che il consumo di combustibili fossili probabilmente incide su queste per il novantacinque percento e fenomeni estremi come quelli verificatisi in Russia nel 2010 possono determinare un rialzo globale dei prezzi dei cereali con ripercussioni significative sull'alimentazione nel globo. Secondo studi precedenti la natura ha impiegato circa un milione di anni per formare i combustibili fossili che l'uomo brucia in un solo anno e questa quota continua ad aumentare per la continua richiesta dei paesi emergenti che emettono nell'atmosfera grandi quantità di biossido di carbonio pari a quelle emesse da paesi in cui il processo di industrializzazione è iniziato molto prima.

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Peggiora la situazione in Messico per il maltempo

Sarebbero novantasette le vittime e decine di dispersi in un bilancio provvisorio a causa di due uragani ("Ingrid" e "Manuel") in parte degradati a tempeste tropicali che hanno attraversato il paese ma provenienti dalle coste opposte e quindi dal Golfo del Messico e dall'Oceano Pacifico in uno scenario a cui non si assisteva dal 1958, danneggiando ponti, facendo straripare fiumi e causando smottamenti di terreno specialmente nella zona montagnosa dello stato di Guerrero dove ci sarebbero molte persone intrappolate nel fango che aspettano i soccorsi. Le testimonianze parlano di un rumore cupo e pauroso quando l'uragano "Manuel" con venti a centoventi chilometri orari ha distrutto degli edifici ad Acapulco e causato danni ingenti alle strutture, tanto che la grande città è rimasta isolata e nella situazione di difficoltà hanno approfittato i ladri per saccheggiare indisturbati i negozi, mentre i turisti esausti non sapevano dove rifugiarsi.

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Due tempeste in Messico e rotazione nave Concordia

Non si è ancora del tutto attenuata la forza distruttiva di due tempeste tropicali che si sono abbattute sul Messico una nella costa ad est e l'altra quasi nello stesso momento in quella ovest causando quarantaquattro vittime, l'evacuazione di centinaia di persone oltre ad interruzione di strade, comunicazioni e forniture elettriche mentre piogge torrenziali hanno ostacolato i soccorsi considerando anche i danni rilevanti alle strutture nella città di Acapulco. Cambiando argomento ma mantenendosi su tematiche ambientali dal momento che c'era il pericolo di sversamento di sostanze inquinanti in mare di fronte al porticciolo della bella isola del Giglio in seguito all'operazione di rotazione della nave da crociera "Concordia" per riportarla in assetto, da segnalare che non sono stati comunicati particolari problemi ed anche se la nave appare semiaffondata si procederà a spostarla e demolirla in un cantiere ancora non identificato (forse Piombino).

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Popolazione di elefanti in crescita in Botswana

Le autorità del Botswana hanno adottato delle misure di restrizione per la caccia commerciale nel 2012 che entreranno in vigore dal Gennaio 2014 e la popolazione degli elefanti da osservazioni aree sarebbe cresciuta in modo significativo fra il 1992 ed il 2012, al contrario di quello che accade per altre specie selvagge che o sono in declino o il cui numero di esemplari si mantiene più o meno sugli stessi livelli. La gestione di questa grande popolazione di elefanti pone qualche problema di impatto sull'ambiente e si pensa eventualmente ad un piano di migrazione dei pachidermi in altri paesi vicini. Per quanto riguarda la caccia a specie selvagge come i grandi predatori spesso organizzata a scopo turistico (o motivazioni simili) precedenti osservazioni avevano constatato come avvenisse ai danni degli esemplari più belli ed in migliori condizioni di salute, al contrario di quello accade di solito in natura nella caccia fra gli animali selvaggi.

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Grande incendio nel parco Yosemite in California

Continua la lotta con il fuoco dei pompieri impegnati a circoscrivere con getti ritardanti le fiamme che stanno divorando la vegetazione nel parco nazionale di Yosemite in California tanto che sono minacciate anche le sequoie secolari dai tronchi giganteschi, mentre è stato dichiarato lo stato di emergenza per la città di San Francisco anche se si trova a duecentoquaranta chilometri di distanza dal momento che è fornita dall'acqua che alimenta centrali idroelettriche e rete di acquedotto ubicate nel grande parco (che rimane comunque aperto al pubblico). Un fronte di fiamme che cresce quasi incontrollato interessa oltre cinquecento chilometri quadrati minaccia migliaia di case ed alcune sono già bruciate, poi il denso fumo che ha avvolto tutto in una specie di nebbia che ostacola visibilità e respirazione ha raggiunto il vicino stato del Nevada costringendo ad evacuare alcune zone o sospendere temporaneamente le attività scolastiche.

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Inondazioni in Russia, Cina e risorse globali

A causa di inondazioni in zone della Russia ubicate presso il fiume Amur che scorre al confine con la Cina e che hanno raggiunto livelli record considerati storici le autorità avrebbero provveduto ad evacuare oltre diciannovemila abitanti delle aree interessate da allagamenti, mentre si cerca di costruire barriere di contenimento dai fiumi di acqua che hanno bagnato le riserve di carbone indispensabili per il riscaldamento in inverno oltre a danneggiare abitazioni e strade; considerando che anche la Cina è stata colpita da intense precipitazioni piovose con numerose vittime. Spostando l'attenzione su altre tematiche sempre riguardanti l'ambiente da segnalare lo sfruttamento eccessivo delle risorse globali soprattutto dei paesi industrializzati che avrebbero in alcuni casi già esaurito, facendo partire il conteggio dall'inizio dell'anno, la loro quota di risorse disponibili e quindi quelle restanti (indispensabili in mancanza di riciclo) saranno sottratte ai paesi poveri e al futuro.

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Piogge torrenziali nel globo ed effetto serra

Numerosi paesi sono stati interessati ultimamente da piogge torrenziali che hanno scaricato in poche ore una gran quantità d'acqua come accaduto nel nord del Giappone dove i pluviometri hanno fatto registrare oltre cento millimetri di precipitazioni piovose in un'ora nella prefettura di Akita, poi alcune zone nell'est della Russia inondate da fiumi d'acqua alimentati dalle forti piogge, come accaduto anche in Africa nel Sudan dove si contano trentasei vittime; invece, nelle Filippine ci sarebbero oltre venti dispersi a causa di un tifone (..piogge violente anche in Cambogia). Per quanto riguarda l'effetto serra con la previsione di un rialzo delle temperature medie globali da due a quattro gradi Celsius entro il 2050 uno studio che raccoglie i risultati di diverse ricerche in campo climatico valuta in un aumento in alcune regioni di oltre il cinquanta percento dei conflitti armati collegabili alla lotta per le risorse basilari che cominceranno a scarseggiare.

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Caldo record in Cina e tempeste tropicali

Periodo non facile in Cina per le condizioni atmosferiche con alte temperature che stanno facendo registrare dei record storici che sommate all'elevato tasso di umidità aumentano il disagio provocando malori e decessi come accaduto nella metropoli di Shanghai dove i termometri segnalano da diversi giorni quaranta gradi, poi il paese deve anche fronteggiare i danni di una tempesta tropicale sempre alimentata dalle particolari condizioni meteo. Notevoli i danni in alcune zone alle coltivazioni anche per la siccità e la situazione non tende a migliorare, ma le autorità dopo la comparsa di bollettini meteo non "ufficiali" hanno deciso di punire chi comunica dati scorretti. Spostando l'attenzione ad altri scenari sempre di tipo meteorologico da segnalare una nuova ondata di caldo in Italia a causa di un anticiclone di matrice africana con allarme per le persone anziane o deboli in molte città soprattutto a causa dell'afa.

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Aumento graduale delle temperature in Italia

A causa di un anticiclone di origine africana con venti caldi ed umidi le temperature in Italia potrebbero raggiungere nei prossimi giorni i quaranta gradi soprattutto nelle regioni meridionali, almeno secondo le previsioni meteo che avvertono della situazione di disagio per le temperature percepite dall'organismo ben superiori ai quaranta gradi per effetto dell'umidità, ma in realtà si tratterebbe tutto sommato di un andamento tipicamente estivo ed abbastanza graduale legato al pieno soleggiamento. In genere si parla di caldo afoso con scarso comfort climatico quando l'umidità relativa fa percepire un valore più alto (calcolato con apposite tabelle) delle temperature reali con una sensazione di disagio che può anche essere dannosa per la salute, e come sempre per gli anziani è consigliabile bere frequentemente acqua a temperatura ambiente a piccoli sorsi anche se non si sente lo stimolo della sete, che con l'avanzare dell'età tende ad attenuarsi.

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Livelli dei mari sempre più alti per surriscaldamento

Le temperature medie globali continuano ad aumentare a causa delle emissioni inquinanti da combustibili fossili, che sono persistenti, e si stima che i livelli di mari cresceranno di oltre due metri ogni grado Celsius in più di surriscaldamento climatico nei prossimi duemila anni, e si calcola che se le temperature aumenteranno di circa quattro gradi rispetto all'era pre-industriale i ghiacci dell'Antartico potrebbero contribuire per un cinquanta percento al rialzo dei mari mentre quelli della Groenlandia per un venticinque percento addizionali, mentre l'espansione termale degli oceani dell'acqua degli oceani (che attualmente sarebbe la componente più rilevante) per un venti percento. Da notare che la quota prevista dallo scioglimento dei ghiacciai sulle montagne potrebbe contribuire solo per un cinque percento al rialzo dei mari dal momento che molti di essi (a parte qualche eccezione momentanea) a questi ritmi si saranno ritirati quasi del tutto.

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Severa siccità in Nuova Zelanda e biodiversità

Un periodo di siccità di particolare intensità ha colpito la Nuova Zelanda che ha un grande patrimonio naturalistico di biodiversità e gli agricoltori hanno dovuto far fronte ai danni dovuti alla scarsità di risorse idriche che nel mese di Marzo hanno fatto registrare un record storico, ma il danno maggiore sarebbe per la fauna acquatica che vive nella fanghiglia e che di solito è molto tenace e riesce a resistere a lungo senza acqua; però, questa volta è stato troppo lungo il periodo di siccità e troppo basso il livello raggiunto dall'acqua che è monitorato in molte aree. Da notare che queste variazioni nei livelli e nelle sostanze disciolte nell'acqua sta creando problemi in tutto il globo con specie ittiche che migrano in zone che diventano più favorevoli e meduse che ostacolano la pesca che stanno colonizzando zone pregiate dal punto di vista naturalistico senza che i pesci riescano a fronteggiare i mutamenti dovuti al surriscaldamento climatico.

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Ancora devastazioni a causa dei monsoni in India

Nonostante le autorità dell'India abbiano dichiarato che il numero delle vittime delle recenti inondazioni monsoniche non raggiungano il migliaio di individui, alcuni denunciano un numero molto più elevato di cinquemila o forse diecimila persone, mentre le inondazioni hanno sommerso i parchi (habitat protetto per la popolazione di rinoceronti), zone naturalistiche oltre alle abitazioni ed alle fattorie di quasi sessantottomila persone nell'Assam. Per quanto riguarda la distruzione di strade e ponti nello stato dell'Uttarakhand a ridosso dell'Himalaya oltre a mettere in difficoltà i circa centomila pellegrini in visita ai santuari a quanto pare si è verificato anche un problema di sicurezza del paese in una zona in cui sono forti gli interessi di altri stati. Gravi i danni ai raccolti e allo sovrastrutture per la forza inusuale dei monsoni senza considerare le zone naturalistiche alluvionate che vengono sorvegliate giorno e notte utilizzando delle barche.

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Conseguenze sulla salute dei cambiamenti climatici

Si moltiplicano gli studi che evidenziano quanto possano essere rilevanti le conseguenze sulla salute e sull'equilibrio psicofisico dei cambiamenti climatici in atto sul pianeta anche se gli individui a maggior rischio in genere sarebbero quelli più vulnerabili o che hanno avuto problematiche salutari (cardiovascolari, asma, allergie..) oltre ad anziani e molto giovani, ma questo non vuol dire che una persona in buona forma possa ritrovarsi depressa ed ansiosa dopo aver assistito ad eventi naturalistici di tipo estremo. Da considerare poi l'inquinamento nelle città che rende l'aria irrespirabile carica di particolato e metalli pesanti che alcuni ormai indicano come responsabili di malattie mentali nei bambini. Per quanto riguarda la situazione ambientale attuale da segnalare le ondate di calore in Europa e danni da alluvioni nel nord della Spagna e ad esempio a Lourdes, poi la stagione dei monsoni in India con un numero sempre più alto di vittime.

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Pamplona inondata e cambiamenti climatici

Non solo molte città in Europa centrale sono state interessate dalle alluvioni ma anche la città spagnola di Pamplona famosa per la caratteristica (e pericolosa) corsa dei tori nei vicoli cittadini; infatti, molti abitanti parlano della peggiore inondazione mai vista causata dal cedimento in diversi punti degli argini del fiume Arga dovuto al notevole volume dell'acqua che ha raggiunto i seicentotrenta metri cubi al secondo, ma senza causare vittime anche se molti cittadini sono stati costretti ad evacuare le proprie abitazioni. La testimonianza delle persone anziane sulla violenza anomala delle acque e il crescere velocemente del livello del fiume conferma versioni già ampiamente riportate riguardo ai cambiamenti climatici in atto sul pianeta, poi bisogna considerare in altre zone del globo gli sbalzi di temperatura monitorati a volte più sensibili fra il giorno e la notte, mentre autorità internazionali invitano ad un maggior impegno ambientale.

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Ingenti danni in Europa centrale per le alluvioni

Lentamente il livello dell'acqua nelle campagne alluvionate in Europa centrale sta scendendo dopo le recenti alluvioni che hanno causato dodici vittime ed alcuni dispersi, ma sono ingenti i danni a tutto il comparto agricolo con conseguenze sulle produzioni che si trascineranno per diverso tempo in un periodo in cui scarseggiano le risorse economiche a disposizione per gli aiuti, considerando anche che le migliaia di persone evacuate dovranno riparare abitazioni e attività inondate dall'acqua. I paesi che sono stati colpiti in misura maggiore dalle piogge di tipo torrenziale sarebbero Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Polonia e Svizzera con molti grandi fiumi che sono straripati e dighe che hanno ceduto, mentre ancora continua a scorrere e defluire in modo preoccupante l'acqua impetuosa. La situazione peggiore per le statistiche è ai danni della città bavarese di Passau che ha fatto registrare la peggiore alluvione in cinquecento anni.

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Un nuovo tornado si dirige su Oklahoma City

Allerta su Oklahoma City e periferia per dei nuovi tornado che avrebbero causato quattordici vittime [02/06], numerosi feriti ed alluvioni ad appena dieci giorni di distanza da quello molto forte di intensità EF5 che ha colpito soprattutto il sobborgo di Moore, e le autorità hanno avvertito la popolazione di mettersi al sicuro mentre già sono state filmate da automobilisti che viaggiavano in Arkansas ed Oklahoma le immagini del vortice che trascina con forza pezzi di lamiere e detriti, interrompendo le linee elettriche e di comunicazione di migliaia di persone. La zona interessata dal fenomeno di frequenti tornado è stata in passato monitorata per scoprire quali fossero le ragioni per cui si formano questi violenti vortici, verificando che in un fronte di aria umida e calda in basso vicino al suolo proveniente da sud si incunea a causa del vento un fronte di aria fredda più alto proveniente da nord generando vortici le cui velocità sono per il momento solo stimate al calcolatore.

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Grande Barriera Corallina in Australia a rischio

Non sono solo i cambiamenti climatici a minacciare la Grande Barriera Corallina in Australia ma anche l'attività estrattiva di minerali effettuata dall'uomo a ritmi crescenti, almeno da quanto risulta dal rapporto di organizzazioni internazionali che presto potrebbero mettere questa regione dell'oceano considerata meravigliosa nel pianeta nella lista dei patrimoni a rischio dell'umanità. La Grande Barriera Corallina è in realtà il più grande organismo vivente della terra e si calcola che negli ultimi ventisette anni metà dei coralli che la compongono sia andata perduta a causa delle maggiori temperature dell'acqua in estate che fanno scolorire i coralli e dalla maggiore acidità dell'acqua (dovuta all'alta concentrazione di CO2 nell'aria), poi bisognerebbe considerare anche tempeste, inondazioni, fertilizzanti e pesticidi utilizzati in agricoltura che finiscono nell'oceano e favoriscono la proliferazione di stelle marine che mangiano il corallo.

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Un ciclone e forti piogge sul Bangladesh

Un ciclone di categoria uno denominato "Mahasen" con venti ad oltre cento chilometri l'ora si è abbattuto sule coste a sud del Bangladesh causando trenta vittime e notevoli danni alle abitazioni prima di perdere forza, ci sono state anche forti piogge con traffico paralizzato nella capitale Dacca e specialmente a Patuakhali circa duecento chilometri più a sud dove si sono verificati allagamenti nelle zone più basse. Come spesso capita in caso di precipitazioni piovose si è parlato di scarso sistema di drenaggio a Dacca con le strade che sono diventate impraticabili, ma è a sud dove alte onde si sono abbattute sulla costa che si sono verificati i maggiori danni e allagamenti con un alto numero di persone evacuate. Da segnalare spostando l'attenzione ad altri scenari sempre di carattere naturalistico la stagione degli uragani in Texas e la perturbazione che sta attraversando le regioni a nord dell'Italia con fiumi ingrossati che rischiano di esondare.

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Riunione ambientalisti truccati per rappresentare api

Gruppi di ambientalisti hanno festeggiato, alcuni vestiti e truccati con abiti che rappresentavano la tipica "livrea delle api", l'accordo recentemente raggiunto dall'Unione Europea (da parte di quindici stati su ventisette) di mettere al bando per due anni i cosiddetti pesticidi neonicotinoidi considerati responsabili del sensibile declino della popolazione delle api; inoltre, la restrizione si estende anche altre componenti chimiche che ostacolano la salutare azione di impollinazione dei raccolti e quindi svolgono un'importante funzione per la stessa catena alimentare. I ricercatori da tempo avevano individuato una specie di disordine che porta al collasso della colonia a causa di agenti chimici che agiscono sull'apparato nervoso delle api, ma i produttori di pesticidi si opponevano ad ogni restrizione. Da segnalare rimanendo in ambiente naturalistico la dura situazione che ancora colpisce la popolazione somala a causa di anni di siccità.

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Terremoto in Cina nella regione del Sichuan

Una scossa sismica quantificabile con una magnitudo fra i 6.6 e 7.0 della scala Richter a circa dodici chilometri di profondità seguita da sciame sismico ha colpito la regione del Sichuan ed in particolare la città Ya'an in Lushan e l'area a ovest-nordovest della capitale provinciale Chengdu e secondo le dichiarazioni delle autorità, che hanno inviato l'esercito per aiutare la popolazione a fronteggiare la situazione, ci sarebbero come bilancio provvisorio oltre centocinquanta vittime e cinquemila feriti in una zona in cui cinque anni fa un forte sisma aveva ucciso e ferito migliaia di persone. I cittadini si sono messi a disposizione delle forze di soccorso scavando con le mani fra le macerie degli edifici crollati in seguito alla forte scossa tellurica che è durata una ventina di secondi e ha fatto pericolosamente oscillare soprattutto gli edifici alti, anche le strade sono ingombre di macerie e si registra qualche danno alle strutture.

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Terremoto in Iran vicino ad impianto nucleare

Una scossa tellurica di magnitudo quantificabile fra 6.1 e 6.3 della scala Richter ha colpito una zona rurale vicina alla città portuale di Bushehr in Iran dove è collocato l'unico discusso impianto nucleare del paese senza causare danni, ma si segnalano almeno quaranta vittime ed ottocento feriti nell'area interessata dal sisma considerando che si tratta di un bilancio provvisorio e molte persone potrebbero essere sepolte sotto le macerie di case di tipo rurale con circa dodicimila abitanti. L'epicentro del sisma è stato individuato a Kaki novanta chilometri a sud-est da Bushehr e la scossa che ha raso al suolo un villaggio vicino a Khormoj è stata avvertita chiaramente in Bahrain, Kuwait, Qatar ed Emirati Arabi specialmente negli uffici collocati ai piani alti degli edifici che in qualche caso sono stati evacuati. Squadre di soccorso unite a forze di sicurezza sono state inviate nell'area colpita dal sisma dove i collegamenti telefonici ed elettronici sono stati interrotti.

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Provincia di Buenos Aires inondata dalla pioggia

Intense precipitazioni piovose hanno inondato con oltre quattrocento millimetri di acqua in circa due ore la provincia di Buenos Aires ed in particolare l'area di La Plata a sessanta chilometri dalla capitale, causando almeno cinquantaquattro vittime in un bilancio considerato ancora provvisorio visto che i piani bassi di molte case rimangono ancora sommersi, manca l'energia elettrica in molte zone e la situazione è un po' caotica. Alcune delle vittime sono state sorprese nelle loro auto da torrenti di acqua che le hanno rapidamente sommerse altre sono rimaste fulminate da scosse elettriche, mentre molti hanno trovato rifugio sui tetti delle loro abitazioni o su alberi. La principale raffineria del paese inondata dall'acqua ha sospeso le lavorazioni a causa di un incendio che ha richiesto ore per essere domato, difficile anche la gestione dell'emergenza per gli oltre duemilacinquecento sfollati della zona di La Plata che spesso hanno perso tutto.

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Maltempo alle Mauritius e cambiamenti climatici

Una pioggia intensa che ha inondato sabato la capitale delle isole Mauritius PortLuis scaricando in meno di un'ora oltre centocinquanta millimetri di precipitazioni piovose ha causato almeno undici vittime, sei delle quali ritrovate in un sottopassaggio pedonale ed altre due in parcheggio sotterraneo, per cui il primo ministro ha dichiarato oggi un giorno di lutto denunciando anche come i cambiamenti climatici facciano sentire i loro effetti rovinosi sulle Mauritius. Le ondate di acqua mista a fango alimentata dalle forti piogge hanno paralizzato il traffico nel centro della città facendo cadere molti alberi, poi ci sono stati incidenti automobilistici a catena anche a causa del malfunzionamento dei tombini stradali che si sono dimostrati sottodimensionati rispetto alle "nuove esigenze climatiche". Da segnalare, cambiando scenario ma rimanendo su temi naturalistici, maltempo e freddo in alcune zone di Europa dove il sole rimane quasi sempre velato.

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Iniziative in Canada contro i cambiamenti climatici

Una simbolica passeggiata con le candele accese è stata fatta sabato [23/03] da un gruppo di cittadini di Toronto nel quartiere Villaggio di Roncisvalle per sensibilizzare la popolazione nei confronti dei cambiamenti climatici e lo spreco di energia, in un paese come il Canada che non ha aderito all'iniziativa di estendere il protocollo di Kyoto sulla riduzione delle emissioni inquinanti nell'ambiente. Oltre a cercare di risparmiare sull'energia elettrica spegnendo le luci non strettamente indispensabili bisognerebbe promuovere energie rinnovabili, realmente ecologiche e l'utilizzo dei mezzi pubblici per spostarsi o meglio ancora in bicicletta e a piedi. Cambiando scenario ma mantenendosi sempre su tematiche ambientali da segnalare le cattive condizioni meteorologiche in Italia soprattutto nelle regioni settentrionali con freddo intenso tanto che un maratoneta è probabilmente deceduto per ipotermia nella zona di Savona.

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Aria irrespirabile dall'Egitto alla Cina

La popolazione in Egitto per cercare di difendersi da sciami di locuste che stanno attraversando il paese in un tipo di migrazione da zone africane del sub-Sahara verso l'Arabia Saudita brucia i pneumatici, ammorbando l'aria, in modo che il denso fumo possa infastidire gli insetti la cui direzione è influenzata dal vento, e a quanto pare questa specie di tempesta di sabbia fatta di cavallette favorita dalla direzione del vento non risparmia nemmeno la capitale il Cairo. Altre volte sciami di locuste provenienti dalla Siria o dalla Libia hanno invaso l'Egitto e le autorità ora utilizzano degli aerei per spruzzare (poco salutari) insetticidi sulle aree agricole per fronteggiare la situazione. Un altro panorama non proprio limpido può essere definito quello di alcune città cinesi di gran lunga peggiore di quello che costringe al blocco del traffico nelle città europee tanto che la qualità dell'aria sta diventando una delle principali argomentazioni nelle discussioni.

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Nubifragio a Catania e maltempo in Italia

Un forte nubifragio ha investito la città di Catania con strade come la via Etnea e piazze come quella del duomo invase dall'acqua tanto da richiedere l'intervento dei sommozzatori, ma non ci sarebbero dispersi anche se alcune persone hanno subito fratture per cercare di mettersi in salvo o sono state costrette a salire sui tetti delle abitazioni per evitare di essere travolte dai fiumi d'acqua e molte auto sono rimaste impantanate a causa dei cento millimetri di pioggia caduti in circa un'ora (poi pare che anche i tombini fossero intasati). Nelle regioni settentrionali le basse temperature stanno favorendo diffuse precipitazioni nevose e secondo le previsioni meteo una perturbazione porterà altra neve anche a bassa a quota, mentre nelle altre regioni potrebbero esserci dei temporali. Per quanto riguarda i nubifragi senza preavviso sembra che stiano diventando una caratteristica del territorio probabilmente favoriti dai cambiamenti climatici.

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Iniziative contro il fracking nel sottosuolo

Si estendono le iniziative per denunciare la pericolosità del "fracking", una tecnica che consente di sfruttare il gas intrappolato nelle rocce del sottosuolo iniettando una miscela fra acqua, sabbia e sostanze chimiche ad altra pressione in depositi da cui non è possibile con normali perforazioni far uscire il gas, ma presenta il rischio di destabilizzare il sottosuolo e di inquinare le falde acquifere in profondità. Le opinioni riguardo a questa tecnica sono variegate ed in genere da alcuni studi è associata come favorente l'attività tellurica soprattutto in zone dove la faglia già indebolita può ulteriormente fessurarsi e spezzarsi generando terremoti di una certa intensità, considerando che anche la normale estrazione petrolifera o di acqua dal sottosuolo può modificare l'equilibrio geologico. Le componenti chimiche che si sprigionano durante l'utilizzo del fracking potrebbero infiltrarsi nel tempo fino a raggiungere l'acqua potabile e costringere ad opere di bonifica.

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Forte terremoto alle isole Salomone

Un forte terremoto di magnitudo 8.0 sulla scala Richter è stato rilevato al largo delle isole Salomone nel Sud dell'Oceano Pacifico con epicentro ad ovest dell'isola di Nendo, diversi villaggi nelle zone costiere sarebbero stati distrutti da onde di tsunami alte circa un metro, poi in seguito ad altre scosse rimaneva un'allerta tsunami che sarebbe rientrata dopo la comunicazione del Centro d'allarme del Pacifico. Ci sarebbero cinque vittime, alcuni feriti e la popolazione si sarebbe rifugiata sulle alture anche se la situazione non è ben chiara con notizie discordanti riguardo alle ondate di tsunami a sud di Lata ed al panico che ha preso la popolazione alle isole Fiji (dove le sirene hanno lungamente suonato). Spostando l'attenzione ad altri scenari sempre di tipo naturalistico da segnalare che in Pakistan il maltempo con forti piogge e neve avrebbe causato decine di vittime a causa del crollo di alcune abitazioni invase da torrenti d'acqua.

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Scossa di terremoto senza danni in Toscana

Non ci sarebbero stati danni il 25/01 a parte per qualche comignolo a causa della scossa di magnitudo 4.8 sulla scala Richter con epicentro nella zona appenninica della Garfagnana fra Toscana ed Emilia-Romagna, regioni in cui il sisma è stato avvertito nettamente, ma le case soprattutto ai piani alti hanno oscillato in diverse regioni della penisola come in Liguria, Lombardia e Veneto; poi non è escluso che vi possa essere qualche replica anche se lo sciame sismico avrebbe provveduto a disperdere parte delle energie che si sono liberate nel sottosuolo. Per quanto riguarda il tempo atmosferico sembra che correnti fredde di origine artica attraverseranno il paese facendo abbassare temporaneamente le temperature soprattutto la sera e al mattino con gelate notturne e quindi rispettando [in parte] la tradizione popolare dei cosiddetti "giorni della Merla", poi una perturbazione potrebbe portare neve anche a bassa quota nelle regioni settentrionali.

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Inquinamento in molte città cinesi

I livelli crescenti di inquinamento da record negativo raggiunti in Cina con aria irrespirabile e una specie di nebbia persistente non spetterebbero solo a Pechino con novecento microgrammi per metro cubo di polveri sottili ma anche ad oltre trenta città dove le centraline hanno monitorato livelli di PM2.5 superiori a trecento, considerando che la soglia di sicurezza è di soli venticinque microgrammi per metro cubo. Secondo le previsioni meteorologiche la situazione a Pechino potrebbe migliorare grazie a dei venti che dovrebbero un po' ripulire l'aria grigiastra che come una cappa avvolge la metropoli di circa venti milioni di abitanti ed oltre cinque milioni di veicoli (con i loro scarichi inquinanti che si sommano a quelli derivanti dall'uso di carbone), ma servirebbero misure strutturali per evitare che si ripresenti il problema che ha anche pesanti effetti sulla salute della popolazione a causa della scarsa qualità dell'aria e conseguente alto numero di ricoveri.

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Numerosi incendi in Australia sull'isola di Tasmania

Almeno ventimila ettari fra foresta e raccolti agricoli sarebbero stati distrutti da numerosi incendi sull'isola di Tasmania in Australia favoriti dalle temperature elevate e dalla vegetazione secca, si cercano anche i corpi di diverse persone disperse dal momento che un centinaio di case ed altri edifici sarebbero stati bruciati dal fuoco che da diversi giorni distrugge ogni cosa incontri sul suo percorso. Un volontario che si adoperava a spegnere le fiamme presso il villaggio Gundaroo che si trova a circa duecentoventi chilometri a sud-ovest di Sidney sembra abbia subito gravi ustioni alle mani ed al viso e diverse squadre sono impegnate a fronteggiare gli incendi incontrollati che ancora interessano aree a sud della Tasmania. A causa dei cambiamenti climatici le condizioni estreme diventeranno più frequenti ed il clima in Australia tende a diventare in determinati periodi sempre più caldo e secco favorendo in questo modo gli incendi di vegetazione.

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Tempeste in America e freddo in Russia

In America un'ondata di freddo e neve sta causando disagio alla popolazione ed ai trasporti con tempeste e forti venti sulla costa nel Golfo del Messico, almeno tre tornado in Texas, raffiche di vento nell'area di Huston che hanno causato anche la caduta di un albero su una macchina uccidendo il conducente, strade ghiacciate in Oklahoma ed in New Mexico, mentre le previsioni meteorologiche annunciano altri tornado, pioggia, forti venti, precipitazioni nevose e ad esempio in zone montagnose dell'Arkansas sarà molto pericoloso mettersi in viaggio, mentre in Luisiana e Mississippi lo scontro fra aria calda ed un fronte freddo potrebbe produrre effetti di tipo estremo (si contano già sei vittime). Da segnalare anche il gelo che sta stringendo la Russia in una morsa poco salutare con temperature polari che hanno causato oltre centoventi vittime e continui ricoveri per assideramento mentre gli impianti di riscaldamento non riescono a fronteggiare la situazione gelida.

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Prolungato fino al 2020 il protocollo di Kyoto

La notizia che nella conferenza di Doha sui cambiamenti climatici in Qatar è stato deciso di prolungare fino al 2020 (facendo in questo modo ponte fino al momento in cui non entrerà in vigore la cosiddetta piattaforma di Durban) le misure per contenere le emissioni inquinanti incluse nel protocollo di Kyoto lascia degli interrogativi sugli effettivi progressi ambientali per il pianeta dal momento che i paesi che immettono la maggior parte di biossido di carbonio nell'atmosfera non hanno mai aderito all'iniziativa ed è anche poco chiaro come verranno stanziati gli aiuti ai paesi più colpiti dalle variazioni climatiche. L'innalzamento del livello del mare costituisce una seria minaccia ad esempio per le isole Nauru in Micronesia, e per le Marshal nell'Oceano Pacifico in cui la capitale Majuro è ad appena un metro sopra il livello del mare e i ghiacci dell'Artico si stanno sciogliendo ad un ritmo superiore a quello calcolato, poi anche l'effetto serra è più marcato del previsto.

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Nuovi limiti raggiunti di emissioni inquinanti

Avendo immesso lo scorso anno nell'atmosfera oltre trentotto miliardi di tonnellate di biossido di carbonio, calcolando le emissioni ad effetto serra di tutte le nazioni, si sarebbe raggiunto un nuovo limite di circa un miliardo di tonnellate superiore all'anno precedente (un tre percento in più), ed ogni secondo sarebbe di oltre un milione di chilogrammi la quantità di CO2 rilasciata dalle attività umane con risvolti poco salutari per l'ambiente dal momento che queste emissioni tendono a permanere nell'atmosfera per circa un secolo. I paesi più inquinanti sarebbero: la Cina con dieci miliardi di tonnellate, America con quasi sei, poi l'India con due tonnellate e mezza, di conseguenza i ricercatori sostengono che stiamo perdendo la nostra capacità di controllare il surriscaldamento climatico anche perché questi paesi non hanno aderito alle iniziative per una sensibile riduzione delle emissioni e vi sarebbe anche qualche nuova defezione.

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Tel:   338 1809310          Data:    04/12/2012                         n:   2072      


Maltempo in Gran Bretagna e cambiamenti climatici

Raffiche di vento con forti precipitazioni stanno sferzando la Gran Bretagna e si contano anche due vittime, una donna ad Exeter travolta dalla caduta di un albero ed un uomo a Bath rimasto intrappolato dall'acqua nella sua auto, poi oltre ottocento case sarebbero state completamente sommerse da torrenti d'acqua e decine di migliaia di abitazioni sono a rischio di inondazione dal momento che sarebbero caduti già sessanta millimetri pioggia nel sud-ovest e dato che non cessa di piovere la situazione è considerata di emergenza in Cornovaglia. Per quanto riguarda altri fenomeni "anomali" forse legati ai cambiamenti climatici in atto sul pianeta da segnalare ad esempio che le previsioni meteorologiche in Italia annunciano per i prossimi giorni un forte abbassamento delle temperature su valori decisamente invernali e forti piogge mentre in Africa un'alternanza di eventi atmosferici sta causando una grave carestia e varie malattie.

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Tel:   338 1809310          Data:    26/11/2012                         n:   2065      


Risarcimenti per marea greggio nel Golfo del Messico

Lo sversamento di milioni di barili di greggio durante alcuni mesi nel Golfo del Messico in seguito all'incidente accaduto sulla piattaforma estrattiva Deepwater Horizon il 20 aprile 2010 (con undici vittime) è considerato il peggior disastro ambientale mai accaduto in America, e dopo l'annuncio dello stanziamento dei risarcimenti non si sono spente le polemiche su come saranno destinati i rilevanti fondi messi a disposizione dalla compagnia petrolifera, senza considerare che le conseguenze sull'ecosistema marino dei disperdenti chimici utilizzati per contenere la marea di petrolio potrebbero durare per anni. I circa cinque milioni di barili di greggio sversati in mare potrebbero essere solo una parte della perdita denunciata dalla conduttura nelle profondità sottomarine dal momento che la stessa compagnia petrolifera ha ammesso di aver sottostimato le reali cifre del disastro ed ormai si discute su quali siano le tecnologie da adottare per prevenire questi incidenti.

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Terremoti in Myanmar e Guatemala

Una scossa tellurica di magnitudo 6.8 ha colpito il Myanmar domenica [11/11] provocando almeno tredici vittime, l'epicentro del sisma piuttosto superficiale è stato individuato in una zona rurale localizzata a centosedici chilometri da Mandalay seguito da una replica di magnitudo 5.8 e si segnalano danni a strutture fra cui un monastero ed un ponte le cui funi che reggevano le strutture metalliche non hanno retto alle sollecitazioni dei movimenti tellurici e pezzi di acciaio sono crollati su barche nel fiume sottostante facendole affondare, poi ci sono stati anche crolli in miniere che hanno sepolto i minatori intenti a cercare l'oro. Da segnalare anche una scossa di magnitudo 6.2 lunedì in Guatemala localizzata in mare pochi giorni dopo il sisma che ha causato cinquantadue vittime; poi spostando l'attenzione ad altri scenari sempre di tipo naturalistico le autorità in Italia propongono dei piani di intervento speciali in caso di eventi atmosferici estremi.

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Una diga sul Mekong fa discutere gli ambientalisti

I lavori di progettazione di una costosa diga sul Mekong sono stati sospesi per diciotto mesi in seguito alle proteste degli ambientalisti di Laos, Thailandia, Cambogia e Vietnam per l'impatto sulla pesca e l'irrigazione, ma ormai si è giunti all'inaugurazione dei cantieri di costruzione dopo che le autorità hanno apportato alcune variazioni al progetto per diminuire il notevole impatto ambientale. Questa grande diga che dovrebbe essere pronta per la fine del 2019 sarà in grado di produrre una quantità di energia tale da essere considerata come una specie di batteria per tutta l'area del Mekong, ma gli ambientalisti sostengono che potrebbe essere disastrosa per sessanta milioni di individui che dipendono dal fiume sia per il cibo che per l'economia (senza considerare i trasporti). I pesci che migrano sul corso del fiume potrebbero essere ostacolati come anche i nutrienti vitali per la loro riproduzione, con modificazioni al flusso dei sedimenti.

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Uragano Sandy si avvicina a New York

Dopo aver causato sessantasei vittime ai caraibi l'uragano "Sandy" si sta avvicinando a New York e le autorità hanno già predisposto un piano di evacuazione per trecentosettantacinquemila persone che vivono sulla costa considerata più vulnerabile della città, incluse le zone più a rischio come Staten Island e Coney Island. Molti voli aerei sono stati cancellati, metropolitana e linee di autobus della città sono ferme e vi sono disagi per l'erogazione di alcuni servizi, mentre la popolazione sta predisponendo delle barriere protettive fatte con pannelli di legno e sacchi di sabbia come accaduto lo scorso anno con l'uragano Irene; inoltre, sulla costa i treni non viaggiano per precauzione, mentre forti venti potrebbero sferzare la Virginia ed il Massachusets. Secondo le previsioni meteorologiche la collisione dell'uragano con un fronte freddo proveniente da nord potrebbe causare tempeste di vento, inondazioni ed altri fenomeni estremi.

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Terremoto di Lorca favorito da estrazioni idriche

Lo scorso anno un terremoto di magnitudo superiore a cinque sulla scala Richter aveva colpito la città spagnola di Lorca ed ora gli studiosi ipotizzano che le scosse telluriche potrebbero essere state favorite da estrazioni idriche di acqua utilizzata per scopi agricoli (mentre in Italia nello stesso momento si discute sulla prevedibilità o meno dei fenomeni sismici), almeno da quanto risulta dall'esame delle mappe satellitari che hanno permesso di comprendere quali parti del sottosuolo si erano mosse. L'utilizzo per anni dell'acqua presente nel sottosuolo potrebbe avere favorito lo stress della faglia che poi ha causato la scossa tellurica, anche se essendo la zona sismica non è detto che vi sia un rapporto diretto oppure ci potrebbe essere un collegamento con l'entità del sisma, come avviene in altri casi di sfruttamento del suolo con pratiche come il "fracking" per l'estrazione del gas accusate da tempo di destabilizzare il sottosuolo.

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Tel:   338 1809310          Data:    23/10/2012                         n:   2036      


Variazioni climatiche con effetti bizzarri in Antartide

Contrariamente a quanto sta succedendo ai ghiacci dell'Artico al polo Nord che si stanno sciogliendo velocemente (facendo registrare nuovi record), nell'Antartide al polo Sud la superficie ghiacciata aumenta leggermente a causa a quanto pare del buco dell'ozono che impedisce che si formi come una specie di "coperta" che mantiene il calore e dei venti freddi che formano come un muro che conserva il freddo dell'Antartide come intrappolato. Questo aspetto bizzarro dei cambiamenti climatici non dovrebbe avere conseguenze sulla civiltà, dal momento che l'Antartide è circondato solo dai grandi spazi dell'oceano, a differenza dell'Artico che è circondato sia dall'oceano che dalle terre e quindi mentre al polo Sud solo i pinguini risentono dell'aumento dei ghiacci, al polo Nord il loro arretramento può provocare cambiamenti climatici sostanziali con variazioni sull'azione delle correnti a getto e di altri parametri con effetti di tipo globale.

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Barriera corallina dimezzata in Australia

In un periodo monitorato dal 1985 al 2012 la Grande Barriera Corallina australiana si sarebbe dimezzata passando da circa il ventotto percento a meno del quattordici percento principalmente a causa di tempeste, stelle di mare che si nutrono dei celenterati che costruiscono i coralli e poi i cambiamenti climatici con il conseguente aumento di temperatura dell'acqua che fa sbiancare le colonie di corallo morente. Secondo i ricercatori che studiano il fenomeno i cicloni che si sono abbattuti sulla barriera corallina (trentaquattro dal 1985) sarebbero i maggiori responsabili del danno; inoltre, bisognerebbe migliorare la qualità dell'acqua evitando di sversare fertilizzanti che favoriscono la crescita incontrollata di alghe di cui si nutrono le larve delle stelle marine che poi erodono i coralli. In passato era stato notato come la crescente acidificazione degli oceani oltre alle maggiori temperature dell'acqua ostacolasse la simbiosi fra coralli ed alghe.

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Tempo quasi estivo al Sud e fresco al Nord

Un anticiclone di origine africana secondo le previsioni meteorologiche farà di nuovo salire le temperature al Sud in Italia a valori quasi estivi e quindi favorevoli per eventuali gite al mare, ma la sua azione non si estenderà al Nord dove si prevede un clima abbastanza fresco, mentre in alcune regioni e città già si ripresenta la problematica salutare delle polveri sottili a quanto pare schiacciate verso il suolo da strati d'aria che premono verso il basso e tendono a stazionare per la particolare conformazione del territorio. Qualche tempo fa alcuni segnalavano come i livelli di concentrazione di particolato sottile provocasse svariate patologie nelle popolazione ed i veicoli a propulsione diesel erano entrati nel mirino degli ecologisti e accusati anche di essere cancerogeni, in un periodo in cui ormai anche grandi paesi industriali si stanno attrezzando per ridurre effettivamente le emissioni inquinanti e rendere più vivibile e respirabile l'aria delle metropoli.

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Due scosse in Cina provocano vittime e danni

Sarebbe di ottanta vittime il bilancio provvisorio delle due scosse i terremoto di magnitudo 5.6 sulla scala Richter che il 07/09 hanno colpito regioni rurali ai confini delle province Guizhou e Yunnan in Cina, caratterizzate dalla scarsa qualità costruttiva delle abitazioni che si sono sgretolate invadendo le strade di macerie che ostacolano i soccorsi agli oltre ottocento feriti e le operazioni per aiutare circa centomila sfollati che non possono nemmeno contare sulle linee telefoniche, risultando quasi tutte interrotte. Le due scosse abbastanza superficiali (circa dieci chilometri) a trenta minuti di distanza temporale una dall'altra sono state seguite da una serie di movimenti di assestamento che hanno raso al suolo molte abitazioni (oltre seimila) costruite senza criteri antisismici e si calcola che oltre settecentomila persone hanno perso praticamente tutto a causa del sisma, mentre le autorità stanno organizzando i soccorsi per la popolazione spaventata.

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Dighe reggono la forza dell'uragano a New Orleans

Si contano i danni dopo che l'uragano "Isaac" di categoria uno ha investito la città di New Orleans ed ormai sarebbe stato declassato a tempesta tropicale, anche se le autorità avvertono che l'emergenza non è ancora finita con tanto di coprifuoco per evitare vandalismi, ma le dighe di protezione della città hanno sostanzialmente tenuto (a differenza di quanto accaduto in passato). Le vittime causate dal passaggio della tempesta sopra ad Haiti e la Repubblica Domenicana sarebbero salite a ventiquattro e sembra ci sia stata poi una vittima anche a New Orleans, senza contare i gravi danni ad abitazioni e strutture. Spostando l'attenzione ad altri scenari sempre di tipo naturalistico, da segnalare che l'arretramento dei ghiacci che coprono le regioni dell'Artico potrebbe causare il rilascio di grandi quantità di gas ad effetto serra che si è accumulato a causa di microbi che si nutrono dei notevoli depositi di materia organica convertendoli in metano.

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Roghi in aumento in Italia favoriti dal caldo

Moltissimi incendi stanno interessando la penisola favoriti dalle temperature africane e soprattutto dalle mani di individui senza scrupoli e coscienza ambientale, tanto che la percentuale dei roghi segnalati sarebbe superiore del cento percento rispetto allo scorso anno e si conta anche una vittima in Campania e difficoltà degli addetti intenti a spegnere e controllare gli incendi soffocati dal fumo. Le temperature monitorate sono molto alte con picchi di quaranta gradi reali a Firenze, con umidità che tende ad aumentare, ma si aspetta l'arrivo di una perturbazione fra qualche giorno con fronti di aria fresca dal nord che dovrebbe portare anche finalmente pioggia (e violenti temporali) su terre interessate da una prolungata siccità. Spostando l'attenzione a livello globale da segnalare che i raccolti minacciati dalle cattive condizioni meteorologiche preannunciano una possibile crisi alimentare e di conseguenza prezzi in aumento.

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Ancora caldo ed incendi in Italia

Proseguono le ondate di calore in Italia con temperature oltre i quaranta gradi reali soprattutto al Centro-Sud ed ormai si aspetta anche un nuovo anticiclone di origine africana anche dopo Ferragosto; inoltre, diversi incendi favoriti dal vento caldo stanno interessando la penisola e in alcuni casi guardando all'ampio fronte di fuoco si parla di incendi di origine dolosa. Secondo le previsioni meteorologiche ci potrebbe essere oggi un picco in Sicilia di quarantaquattro gradi centigradi, regione interessata anche da incendi con ettari di riserva naturalistica devastati dal fuoco e turisti costretti a lasciare i loro villaggi vacanze per evitare eventuali pericoli. Notevole il disagio per agricoltura, animali e tutto l'indotto a causa del caldo e della siccità (anche a livello globale, dal momento che in America sembra che le mucche producano meno latte), con ricadute inevitabili sulla qualità e sui prezzi di frutta e verdura posta in commercio.

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Caldo in Italia e in alcune zone del globo

Ondate di calore favorite dallo stazionare di un anticiclone di origine africana mantengono alta la colonnina di mercurio sulla penisola con temperature che secondo le previsioni meteorologiche soprattutto al Centro-Sud raggiungeranno valori che potranno causare un moderato disagio nella popolazione nei prossimi giorni, mentre al Nord si spera in qualche precipitazione piovosa in terreni che stanno soffrendo per una prolungata crisi idrica che in altre aree del paese (come la Toscana) sta danneggiando i raccolti. La situazione in generale nel globo sembrerebbe piuttosto calda e recentemente è stato monitorato un nuovo record di scioglimento dei ghiacci in Groenlandia con il novantasette percento della superficie sciolta per l'azione di inusuali venti caldi e conseguente rialzo del livello del mare, evento che si verifica circa ogni centocinquanta anni, ma i ricercatori temono che possa ripetersi nei prossimi anni.

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Pechino investita da piogge torrenziali

Secondo le previsioni meteorologiche la città di Pechino potrebbe essere investita da altre precipitazioni di tipo torrenziale che recentemente hanno causato almeno trentasette vittime e danni ingenti oltre ad avere paralizzato l'aeroporto ed i trasporti; quindi, alcuni avanzano la proposta di prepararsi per tempo con pompe aspiranti ed altre attrezzature per fronteggiare situazioni di emergenza dal momento che i cittadini si sono trovati in poco tempo impossibilitati a muoversi a causa di torrenti impetuosi alimentati da piogge che hanno raggiunto in alcune zone (distretto di Fangshan) nelle misurazioni anche quattrocentosessanta millimetri. Spostando l'attenzione sull'Italia rimanendo sempre sul settore che riguarda le previsioni meteo, sembra che la penisola sarà interessata prima da un fronte freddo proveniente dal Nord Europa e poi da un anticiclone di origine africana con conseguente tempo piuttosto instabile.

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Picchi di caldo torrido nel sud dell'Italia

Attesi dei picchi di caldo intorno ai quaranta gradi in alcune zone del sud dell'Italia favorite dalla particolare conformazione del territorio e dall'anticiclone di tipo africano che però sarà presto sostituito dal "classico" anticiclone delle Azzorre caratterizzato da correnti d'aria più sopportabili per l'organismo sia come temperatura che umidità. L'ondata di caldo sarebbe stata al Sud anche peggiore di quella fatta registrare nel 2003 e quando si parla di quaranta gradi si tratta di temperature reali e non di quelle percepite (su cui giocano altri fattori), poi bisogna considerare che il forte irraggiamento solare favorisce la formazione del poco salutare gas ozono. Da segnalare per quanto riguarda l'effetto serra ed i cambiamenti climatici che recentemente è stato tagliato l'organico di un laboratorio di ricerca avanzata in Nuova Zelanda e pare si siano anche ridotti gli sforzi del paese per ridurre le emissioni inquinanti e salvaguardare l'ambiente.

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Livelli degli oceani in costante aumento

Le maggiori temperature dei mari si diffonderebbero anche nelle profondità marine e queste acque più calde finiscono per miscelarsi in diverse zone degli oceani causando lo scioglimento dei ghiacci delle calotte polari ed il conseguente rialzo del livello dei mari, fenomeno che secondo i ricercatori si potrà rallentare limitando le emissioni inquinanti ma non fermare nella sua progressione nei prossimi secoli. Fra il 2005 ed il 2010 il livello dei mari sarebbe cresciuto di circa 2,3 millimetri all'anno e quindi cercare di evitare un ulteriore aumento delle temperature globali significa anche rallentare questa progressione che ha effetti sensibili per le popolazioni costrette ad abbandonare le proprie terre (in alcuni casi ci potrebbe essere anche un fattore legato al movimento di placche tettoniche). Una delle zone in media più soggette al rialzo dei mari, che ha un andamento non uniforme, sembrerebbe essere quella posta circa fra Norfolk e Boston.

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Iniziative individuali per salvaguardare l'ambiente

Un minimo progresso in campo ecologico con economie più sostenibili per salvaguardare l'ambiente è destinato ad essere sostenuto solo da iniziative individuali dal momento che le autorità internazionali non sembrerebbero intenzionate a raggiungere un accordo che possa produrre qualche miglioramento rispetto a standard precedenti, almeno da quanto risulta dai risultati ottenuti da vertici in Brasile e le successive polemiche che alcuni in seguito hanno avanzato su questioni che vanno dallo sfruttamento sostenibile dell'energia, la sicurezza del cibo e degli oceani anche per quanto riguarda l'inquinamento e il surriscaldamento climatico. Le nazioni realmente povere spesso più colpite dai cambiamenti climatici, non hanno nemmeno voce in capitolo, mentre paesi cosiddetti in "via di sviluppo" sembrerebbero quelli che maggiormente potrebbero fare la differenza ad esempio nello sfruttamento dei combustibili fossili.

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Soluzioni climatiche per una popolazione crescente

Alleggerire l'impronta ecologica globale sul pianeta sembrerebbe una delle soluzioni da adottare secondo le autorità in congressi internazionali che invitano a concentrare l'attenzione per quanto riguarda l'impatto sull'ambiente dei consumi adottati da una popolazione crescente, dal momento che secondo alcune stime entro il 2050 ci potrebbero essere fra gli otto e gli undici miliardi di individui. I paesi "poveri" in via di sviluppo avranno bisogno con l'andare del tempo di un maggiore utilizzo di risorse naturali, ma lo sfruttamento del pianeta è già a livelli valutati piuttosto alti (senza considerare l'inquinamento allarmante) e quindi un ulteriore aumento dei consumi potrebbe provocare conflitti sociali ad esempio in Africa in paesi come il Ruanda dove le donne sono costrette ad avere più figli di quanti ne desiderino e la stessa competizione per cibo e risorse è stata individuata fra le cause del genocidio.

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Livelli di biossido di carbonio molto alti sull'Artico

Le stazioni meteorologiche di monitoraggio sull'Artico avrebbero misurato un livello molto alto di concentrazione di biossido di carbonio, superiore alle quattrocento parti per milione, anche se questo valore era già stato previsto dai calcoli effettuati da tempo sulle percentuali annue di aumento dei gas ad effetto serra e lo stesso livello globale di CO2 (al momento 393 ppm) raggiungerà presto in pochi anni questi livelli principalmente a causa dell'aumento progressivo del consumo di combustibili fossili ad esempio per produrre elettricità e per autotrazione. Parte del biossido di carbonio rilasciato in atmosfera è di origine naturale e deriva dalla decomposizione di piante ed animali, ma prima dell'era industriale la concentrazione di CO2 era solo di 275 ppm, poi bisognerebbe considerare che questo gas permane nell'atmosfera per circa cento anni ed in parte per migliaia, quindi bisognerebbe cercare di limitare il più possibile le emissioni inquinanti.

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Emissioni di CO2 da limitare fra paesi ricchi e poveri

Riuscire a trovare un accordo per limitare le emissioni inquinanti nel globo rimane sempre piuttosto difficoltoso dal momento che mentre i paesi in via di sviluppo sostengono che dovrebbero contribuire maggiormente ai tagli i paesi industrializzati che storicamente hanno contribuito molto di più di quelli "poveri" all'aumento dell'inquinamento, viceversa i paesi ricchi fanno notare come ormai ad esempio la Cina (nonostante un recente miglioramento nell'efficienza produttiva) sia diventato il paese che inquina di più e l'India ha superato la Russia in emissioni. Le emissioni globali tendono ad aumentare e non a diminuire con un record di oltre 31,6 gigatonnellate nel 2011 con conseguenze devastanti per alcune zone del pianeta più soggette ai cambiamenti climatici e quindi per evitare che le temperature medie ed il livello dei mari continui progressivamente ad aumentare bisognerebbe cercare di trovare un accordo.

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Italia scossa da terremoti ed attentati

Una serie di scosse telluriche, la più forte di magnitudo 5.9 o forse 6 in una zona localizzata a nord di Bologna, ha colpito in particolare l'Emilia-Romagna causando sette vittime, diversi feriti e danni ancora da quantificare (in alcuni centri storici le macerie dei crolli hanno modificato il paesaggio architettonico), ma è stata avvertita distintamente in Veneto, Lombardia ed in molte altre regioni mentre si attendono ancora altre eventuali repliche dal momento che l'energia liberata nel sottosuolo è stata rilevante. Un altro evento che ha scosso questa volta le coscienze è stato causato dall'attentato a Brindisi presso la scuola professionale "Morvillo Falcone" ai danni di alcune ragazze, di cui una di sedici anni deceduta, investite dall'esplosione di bombole di gas collocate in un cassonetto per la raccolta differenziata e fatte esplodere con un timer o un telecomando con obiettivi e scopi non ancora del tutto chiari.

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Discussioni su impianto di cattura del CO2

In seguito all'inaugurazione in Norvegia del più grande impianto di cattura e stoccaggio del biossido di carbonio al mondo non mancano le discussioni sull'utilità ed efficacia del progetto con alcuni che sottolineano la possibilità in questo modo di far scendere le concentrazioni di CO2 ad effetto serra nell'atmosfera ed altri che fanno notare che non mancano i rischi in caso di fuoriuscita del gas pompato in grandi quantità nelle caverne sotto terra. La complessa tecnologia utilizzata per questo processo ha ancora larghi margini di miglioramento in efficienza dal momento che uno dei punti deboli dell'impianto sarebbe proprio negli eccessivi consumi energetici, e quindi proprio la caratteristica che si cerca da tempo a tagliare in tutti i modi e le stesse energie rinnovabili ormai sarebbero competitive con quelle tradizionali; comunque per il momento gli impianti detti CCS (carbon capture and storage) rappresentano l'unico metodo di salvaguardia ambientale.

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Una bolla di calore in arrivo sull'Italia

A causa di un anticiclone di origine africana sono previste sull'Italia nei prossimi giorni temperature quasi estive che poi dovrebbero scendere rapidamente dopo pochi giorni a causa di una nuova perturbazione, e questi sbalzi non sono molto favorevoli per le coltivazioni già stressate da periodi a singhiozzo fra siccità e gelate seguiti da abbondanti piogge e ondate di caldo, forse a causa dei cambiamenti climatici in atto sul pianeta. A livello globale le temperature medie continuano lentamente a salire con alcune zone come quella dell'Artico che vede erodere i suoi ghiacci a ritmi che non erano stati rilevati in precedenza e la situazione in Groenlandia non è migliore, mentre in Nord America un marzo insolitamente caldo potrebbe essere stato causato dal sommarsi di vari fattori, fra cui "La Nigna" e l'aumento di concentrazione nell'atmosfera di gas provenienti principalmente dall'utilizzo di combustibili fossili.

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Sistemi di allerta per terremoti e tsunami

L'allerta per un potenziale tsunami che fortunatamente poi si è rilevato di ridotte dimensioni era stato dato prontamente in seguito ad una forte scossa nel fondale marino di magnitudo 8.7 sulla scala Richter che ha colpito ieri la costa ovest nel nord di Sumatra, permettendo alla popolazione di raggiungere posizioni di sicurezza a differenza del 2004 dove nonostante il mare sulla spiaggia si fosse ritirato molti sono stati travolti da incontenibili onde di tsunami, mancando anche un valido sistema di rilevazione e comunicazione dei dati. Un'altra zona sismicamente attiva che è soggetta a forti terremoti è quella sulla costa del Pacifico a sud del Messico e le ultime recenti scosse hanno seminato il panico fra la popolazione di Città del Messico che si è riversata in strada; inoltre, i ricercatori calcolano su modelli computerizzati che le attuali barriere anti tsunami in Giappone sono ancora troppo basse per contenere "potenziali onde anomale" in seguito a forti scosse.

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Pesticidi che indeboliscono l'attività di api e siccità

Insetticidi e pesticidi possono interferire con le normali attività di api e bombi ed era già stato provato che gli antiparassitari con formula contenente neonicotinoidi potessero indebolire il sistema nervoso degli insetti utili per l'impollinazione che non riuscivano più a trovare l'alveare; inoltre, i ricercatori hanno notato che le le api esposte ai pesticidi sarebbero più piccole e la produzione di regine indispensabili per poter mantenere stabile la popolazione di insetti diminuirebbe drasticamente, in pratica oltre a verificare che queste molecole chimiche non uccidano le api bisognerebbe controllare che non ne ostacolino la salutare attività. Cambiando scenario ma sempre rimanendo su tematiche naturalistiche da segnalare che la siccità prolungata in molte aree in Europa ed in particolare in Italia porterà ad un raccolto di minore qualità (se non piove) dal momento che molte piantine stentano a crescere ed i bacini idrici sono spesso a secco. - [19/04] La situazione è migliorata.

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Lago dell'Antartide come ambiente primitivo di vita

Uno spesso strato di ghiaccio di circa tre metri avrebbe consentito al lago Untersee nell'Est dell'Antartide di conservare strutture microbiche associabili ad un ambiente primitivo di vita e paragonando le basse temperature con quelle presenti sul pianeta Marte si potrebbe avere un'indicazione di come poteva apparire la vita sul "pianeta rosso" quando era presente l'acqua, almeno secondo un ricercatore della Nuova Zelanda paese in cui si stanno cercando anche i resti di un'antica struttura geologica scomparsa dopo un'eruzione sotto il lago Rotomahana. Nel primo caso le particolari condizioni di vita a livello microbiologico e l'ecosistema potrebbero essere state preservati dall'assenza di contaminazioni e grandi quiete favorite da strati di ghiaccio o sedimenti, come ad esempio alcune alghe che formano stromatoliti fissando il carbonato di calcio e silice presente nell'acqua e quindi considerati costruttori di rocce.

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Tel:   338 1809310          Data:    20/03/2012                         n:   1849      


Atolli delle isole Fiji stanno per essere sommersi

Un gruppo di piccole isole appartenenti alla zona denominata atolli Kiribati non lontani dalle Fiji da anni subiscono i danni collegabili all'acqua marina che ostacola l'agricoltura e contamina con il sale le riserve di acqua potabile, mentre la popolazione vede salire lentamente il livello dell'oceano che ha già sommerso alcuni atolli e quindi si prepara all'evacuazione verso le Fiji dove si pensa a piani di lenta integrazione. La situazione riguardo il surriscaldamento climatico del globo e il conseguente rialzo dei mari sempre più acidi a causa di quote crescenti di biossido di carbonio disciolte nell'acqua mostra tutti i sui effetti evidenti (nonostante le posizioni scettiche) soprattutto nelle zone delicate del pianeta; ma è anche difficile trovare accordi stabili, con paesi ad esempio come la Polonia che pare non siano disponibili alla progressiva riduzione delle emissioni inquinanti fino ad un ottanta percento entro il 2050 rispetto ai valori monitorati nel 1990.

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Carburanti meno inquinanti per l'ambiente

I ricercatori sembrerebbero puntare ad una nuova generazione dei cosiddetti biofuel o carburanti che abbiano un minore impatto sull'ambiente visto che i parametri di "salute" del pianeta sembrerebbero peggiorare velocemente sia come immissione di biossido di carbonio nell'atmosfera sia come acidificazione a ritmi crescenti degli oceani che tendono ad assorbire il CO2 dell'aria superficiale con serie conseguenze su alcune specie marine che risentono particolarmente di queste variazioni che si ripercuotono poi su tutta la filiera biologica e sulla biodiversità. Spostando l'attenzione ad un tipo di inquinamento locale e cittadino da segnalare ancora il problema delle polveri sottili in qualche città italiana in alcuni casi costrette a regolamentare il traffico (a targhe alterne) o sperare in correnti atmosferiche che possano ripulire un po' l'aria mentre in poche settimane la temperatura è passata da valori quasi siberiani e decisamente primaverili.

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Scoperto un nuovo piccolissimo camaleonte

In un'isola del Madagascar non molto grande (circa cinquanta ettari) e ricoperto di macchie di vegetazione e foresta è stato individuata una specie di camaleonte di ridotte dimensioni essendo lunga meno di tre centimetri e quindi una delle più piccole della terra per quanto riguarda i rettili; inoltre, i ricercatori avrebbero rilevato notevoli differenze genetiche rispetto agli altri camaleonti che fa supporre che il sentiero evolutivo della "nuova" minuta specie scoperta si sia allontanato da quello fino ad ora conosciuto moti milioni di anni fa. Pur non essendo l'habitat dell'isola troppo favorevole alla vita, almeno a prima vista, questo piccolo camaleonte non ha trovato predatori a minacciarne la sopravvivenza e forse per questo motivo non ha la caratteristica del cugino più grande di poter variare la colorazione della pelle e vive a terra di giorno cacciando e nascondendosi frequentemente sotto le foglie per poi arrampicarsi di notte sui rami per dormire.

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In arrivo ancora freddo e neve

Una nuova perturbazione di tipo siberiano con correnti fredde sostenute da forti venti ghiacciati (Blizzard) provenienti da est starebbe per arrivare in Europa e in particolare in Italia anche in regione non abituate a fronteggiare precipitazioni nevose, ghiaccio, nevischio e basse temperature, che ostacolano anche il lavoro di allevatori e agricoltori che non possono sfamare gli animali e raggiungere i terreni con le coltivazioni o riscaldare le serre per i costi eccessivi del carburante. I consumi di gas ed elettricità rimangono alti in tutta Europa con nuovi record di picco per l'energia elettrica ad esempio in Francia che ha superato i centomila megawatts a causa dell'uso di dispositivi elettrici di riscaldamento, mentre l'emergenza per la carenza di gas in Italia pare sia in parte rientrata anche se si attende un nuovo rialzo dei consumi. Tutta la natura soffre per una condizione "anomala" che miete molte vittime soprattutto fra i senza dimora.

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Gelo di tipo siberiano in Europa

Delle correnti fredde provenienti da nord-est di tipo siberiano stanno facendo scendere le temperature a livelli record anche oltre i trenta gradi sotto zero in diversi stati europei e si contano decine di vittime per ipotermia, congelamento ed altre cause collegabili al gran freddo (due anche in Italia) mentre la colonnina di mercurio potrebbe ancora scendere anche a causa dei venti "ghiacciati delle steppe". La condizione anomala dovrebbe rientrare in quella gamma di fenomeni estremi dovuti ai cambiamenti climatici e all'effetto serra che ha provocato delle variazioni nella circolazione delle correnti temperate che di solito consentono un clima di tipo mediterraneo ad esempio in Italia. Nonostante il freddo di questi ultimi giorni l'attività solare è quasi ai suoi massimi (il picco, però, è atteso nel 2013) per un ciclo di circa undici anni, tanto che gli intensi bagliori del sole pare rendano a volte visibili nel globo fenomeni spettacolari di luce simili ad aurore boreali.

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Carburante risucchiato da nave crociera affondata

Una società olandese specializzata in operazioni di recupero del carburante dalle navi in condizioni difficili dovrebbe cominciare fra due settimane ad immettere vapore caldo per fluidificare il denso gasolio pesante, diventato quasi solido per le basse temperature, e risucchiare lentamente in circa trenta giorni le oltre duemilatrecento tonnellate di combustibile fossile con tubi e pompe che allo stesso tempo immettono acqua per bilanciare il peso della grossa nave da crociera affondata (che rilascia nell'ambiente liquidi di bordo inquinanti, sostanze chimiche e cibi avariati). Decine le vittime recuperate con alcuni dispersi che si procederà a cercare anche con un'apposita nave dotata di sonar ed altre apparecchiature in grado di visualizzare i corpi degli sfortunati turisti che non sono riusciti a mettersi in salvo, nonostante l'impegno del personale di bordo, anche a causa dei ritardi nel far scendere le scialuppe di salvataggio e nell'attivare le procedure di evacuazione della nave.

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Saluti troppo ravvicinati su nave da crociera

Fra le cause del naufragio di una grande nave da crociera lunga quasi trecento metri pare vi sia stata l'azzardata decisione del capitano (arrestato per omicidio colposo e abbandono del posto di comando) di avvicinarsi troppo all'Isola del Giglio per salutare la popolazione locale o forse secondo altri l'urto in precedenza con gli scogli prima che la nave si inchinasse su un fianco e poi si adagiasse su un fondale di tipo scosceso da cui affiorano molti grossi scogli. Cinque le vittime per un bilancio complessivo che potrebbe essere molto più grave dal momento che mancano all'appello decine di persone e ancora i sommozzatori stanno aiutando alcuni turisti rimasti intrappolati nelle cabine, mentre sale il rischio ambientale a causa del rischio della fuoriuscita del carburante contenuto nei serbatoi della moderna nave dotata di ecoscandaglio, radar e sistemi di navigazione computerizzati e basati su segnali provenienti da satelliti quasi completamente automatizzati.

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Cede una diga nello stato di Rio de Janeiro

A causa delle piogge incessanti che stanno interessando il Brasile con forti disagi per la popolazione dovuti ad inondazioni e frane le autorità sono state costrette, per abbassare la pressione su una diga nello stato di Rio de Janeiro che dava segni di cedimento, ad aprire le chiuse e quindi riversando una grande quantità d'acqua sulla città di Campos di Goytacaces sommergendo fino al tetto alcune case e travolgendo le strade danneggiandole. La situazione è piuttosto precaria per molte famiglie anche in altre città e si contano vittime e difficoltà a portare aiuti a causa dell'interruzione delle strade e delle comunicazioni (dichiarato lo stato di emergenza nello stato di Minas Gerais). Sono frequenti le alluvioni in Brasile durante la stagione delle piogge, ma questi fenomeni stanno diventando sempre più intensi a causa dei cambiamenti climatici con "torrenti" impetuosi d'acqua che quasi improvvisamente sorprendono la popolazione.

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Tel:   338 1809310          Data:    06/01/2012                         n:   1783      


Sversamento di petrolio in mare e danni ambientali

Una larga chiazza di petrolio di oltre novecento chilometri quadrati (settanta per diciassette chilometri circa) si estenderebbe al largo delle coste della Nigeria minacciando le attività di pesca di una comunità di pescatori locali, che denunciano senza la possibilità di verifiche come la perdita possa derivare da un campo di estrazione petrolifera offshore che da una settimana perde greggio in mare, ma secondo la società che gestisce l'impianto la falla sarebbe stata chiusa e poi con navi, aerei e l'utilizzo di disperdenti chimici si sarebbe provveduto alla bonifica dell'area interessata dallo sversamento e quindi l'inquinamento potrebbe derivare da un'altra fonte. Altri danni ambientali sono segnalati a Vado Ligure in provincia di Savona dove dopo una breve pausa è ripresa la lotta contro il fuoco che sta bruciando il bosco con un notevole danno naturalistico e dalle prime indagini sarebbe stato trovato un petardo e della brace dispersi nel verde senza attenzione.

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Tempesta tropicale nelle Filippine ed effetto serra

Le Filippine si ritrovano di nuovo inondate dall'acqua riversata questa volta da una tempesta tropicale chiamata Washi che ha causato oltre seicentocinquanta vittime, di cui molte sorprese nel sonno forse per non aver ascoltato i preavvisi di allerta meteo che non sono serviti nemmeno per evitare danni ingenti alle strutture e l'evacuazione di centomila sfollati ad esempio dalla città di Cagayan de Oro situata sulla costa settentrionale dell'isola di Mindanao. Le isole delle Filippine sono considerate piuttosto soggette ai cambiamenti climatici in atto sul globo dovuti all'intensificarsi di fenomeni estremi a causa dell'effetto serra e del surriscaldamento dei mari, mentre ancora vi sono polemiche sull'esito della conferenza di Durban che fa registrare fra i pochi obiettivi raggiunti anche la rinuncia del Canada ad adottare il prolungamento nel tempo delle norme di riduzione delle emissioni inquinanti stabilite con il protocollo di Kyoto.

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Tel:   338 1809310          Data:    18/12/2011                         n:   1766      


Iniziative per limitare le emissioni inquinanti

In seguito alla constatazione, verificando i valori relativi al surriscaldamento climatico del pianeta, che le emissioni inquinanti stanno aumentando con effetti visibili a partire dal "tetto del mondo" con i ghiacci della catena dell'Himalaya che si stanno sciogliendo a velocità crescente mostrando i residui carboniosi dell'inquinamento, diverse iniziative mirano a migliorare ad esempio le catene produttive alimentari con colture idroponiche a ciclo ecologico sostenibile senza trasporti a lunga distanza o negli altri casi utilizzando filtri nei mezzi di trasporto e navi per abbattere gli inquinanti. Dall'analisi dell'aria e dei ghiacci presenti sull'Imalaia pare sia stato possibile verificare con la tecnica del carotaggio che le emissioni ad effetto serra prodotte in una parte del globo sono misurabili dagli strumenti che mostrano il progressivo aumento delle particelle di fuliggine e per quanto riguarda l'aria i gas tipici delle produzioni e lavorazioni industriali come l'ozono.

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Nuovi provvedimenti ambientali dopo Kyoto

A quindici anni di distanza dal protocollo di Kyoto che prevedeva una serie di provvedimenti per limitare le emissioni inquinanti, dei nuovi provvedimenti saranno discussi a Durban in Sud Africa per sostituire quelli che hanno prodotto qualche risultato anche se non sono stati adottati in modo globale, e nonostante i dati ormai evidenti dell'impatto dei cambiamenti climatici pare che non sarà facile convincere tutti i paesi ad adottare soluzioni utili a proteggere e tutelare l'ambiente. L'accordo di Kyoto era stato siglato nel 1997 da molti paesi industrializzati che si impegnavano a ridurre (rispetto al 1990) del 5,2 percento le emissioni di anidride carbonica ed altri provvedimenti successivi che a volte non sono stati ratificati o sono stati posti in discussione, ma gli effetti dell'effetto serra e del conseguente surriscaldamento climatico non si sono fatti attendere con eventi meteorologici estremi, rialzo dei mari.. molte specie animali minacciate e calo della biodiversità.

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Impatto dei cambiamenti climatici sulla salute

I cambiamenti climatici in atto sul pianeta con variazione dei livelli medi delle temperature e della diffusione sia vegetale che animale nel globo potrebbero favorire la trasmissione di malattie patogeniche come malaria, schistosomiasi e dengue oltre a provocare oscillazioni in quelli che sono le condizioni naturali che consentono una biodiversità salutare, ed ormai questo tipo di variazioni sono percepibili anche dall'uomo senza la necessità di dover controllare sterili dati di riferimento. A causa dell'effetto serra dovuto principalmente alle emissioni derivanti dall'utilizzo di combustibili fossili le temperature di media globali si calcola che possano aumentare oltre i due - quattro gradi circa (a seconda dello scenario previsto) entro la fine del secolo con conseguenze sulla salute delle popolazioni costrette ad adattarsi a "nuovi" ambienti naturalistici considerando anche le terre sottratte dal rialzo continuo dei livelli dei mari.

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Genova alluvionata per effetto di piogge intense

Una quantità anomala di precipitazioni piovose quantificabile in circa cinquanta centimetri in due-tre ore sarebbe responsabile dell'alluvione che ha sommerso Genova causando sei vittime e danni notevoli alle attività invase da fango e detriti trasportati dalla furia dell'acqua che trascinava le automobili come giocattoli in strade trasformate in torrenti impetuosi. Secondo i meteorologi l'aria fredda ed umida di un fronte nuvoloso di origine atlantica si è scontrata con aria calda di provenienza africana a causa del vento di scirocco e questa circostanza ha favorito fenomeni estremi quasi paragonabili ad "uragani" di pioggia che hanno provocato l'esondazione di fiumi e torrenti che scorrono in parte sotto la città di Genova. Alcuni sostengono che gli alvei dei corsi d'acqua erano ingombri di residui di vegetazione che hanno finito per facilitare l'esondazione dell'acqua dagli argini, senza considerare che l'emergenza maltempo non è ancora finita.

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Forte sisma colpisce il sud-est della Turchia

Una serie di scosse hanno interessato una zona sismica nel sud-est della Turchia che si trova vicina ad una delle principali faglie geologiche che attraversano il paese, la città di Van e la periferia sul lago Van sono state colpite il 23/10 da una forte scossa di magnitudo 7.2 sulla scala Richter localizzata ad una ventina di chilometri di profondità che ha fatto crollare molti palazzi. Si contano oltre duecentosessanta vittime e mille feriti per un bilancio provvisorio che valutando i danni subiti dalle costruzioni ed il numero di dispersi fanno immaginare cifre più dolorose, considerando anche il vicino distretto di Ercis dove una trentina di costruzioni risulterebbero molto danneggiate. Come capita spesso è stata fatta notare la scarsa efficacia delle soluzioni antisismiche adottate per le costruzioni che sono crollate come castelli di sabbia nonostante la popolazione sia consapevole di trovarsi in zone già colpite in passato (1976-99) da devastanti terremoti.

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Thailandia tempo incerto, peggiora in Centramerica

La città di Bangkok per il momento sembrerebbe essere stata risparmiata da un'alluvione alimentata da una serie fra precipitazioni di tipo monsonico e tempeste tropicali che da circa tre mesi stanno flagellando la Thailandia, con un bilancio di quasi trecento vittime, danni ai raccolti e alle attività con oltre trecentomila individui che avrebbero perso il lavoro; anche se le autorità hanno avvertito la popolazione della capitale di non togliere le barriere di contenimento contro le inondazioni in previsione di successive ondate di piena del fiume Menam. La situazione dal punto di vista meteorologico sarebbe invece peggiorata in America centrale con paesi come Guatemala, Salvador, Nicaragua ed Honduras alle prese con evacuazioni a causa delle frane facilitate dal terreno reso pesante dalle piogge incessanti, e si contano numerose vittime, feriti e danni rilevanti che le squadre di soccorso cercano di fronteggiare.

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Sud della Cina flagellata da tifone Nesat

Lo stesso tifone che ha causato trentacinque vittime e quarantacinque dispersi nelle Filippine ha attraversato prima Hong Kong (dove si contano due feriti per la caduta di detriti) e poi il sud della Cina, con venti che secondo i meteorologi avrebbero superato presso la città di Wenchang i centocinquanta chilometri orari e costringendo all'evacuazione di quasi cinquantottomila persone nel distretto di Hainan. Nelle Filippine il dipartimento dell'Agricoltura ha dichiarato che il tifone che loro chiamano Pedring avrebbe provocato danni ingenti ai raccolti, soprattutto di riso con un conseguente rialzo temporaneo dei prezzi, senza considerare i danni alle infrastrutture che sarebbero rimaste in parte allagate. Le autorità cercano di portare aiuto alla popolazione nonostante le cattive condizioni meteorologiche che ostacolano le varie operazioni e sono impegnati nella ricerca dei dispersi; inoltre, sarebbe in arrivo un altro tifone.

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Giappone attraversato da tifone Roke

Un tifone che si muove a circa cinquanta chilometri l'ora alimentato da venti vorticosi che raggiungono anche picchi di quasi duecento chilometri orari sta attraversando il Giappone e si contano almeno sei vittime oltre a danni alle strutture nell'isola di Honsu (la principale nel paese) e costringendo molte persone a recarsi nei centri di evacuazione; inoltre, forti venti e piogge hanno interessato la zona di Tokyo con alberi sradicati ed interruzioni ai vari servizi di trasporto. Da segnalare che vi è stata anche una scossa tellurica di magnitudine 5,3 sulla scala Richter che non ha causato danni o pericoli per eventuali tsunami. Per quanto riguarda invece la centrale nucleare di Fukushima Daiichi alle prese con tifoni e polemiche, le autorità hanno comunicato recentemente che intendono stabilizzare i reattori installando un nuovo dispositivo per riuscire entro circa quattro mesi ad effettuare il cosiddetto spegnimento a freddo dei reattori.

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Tel:   338 1809310          Data:    22/09/2011                         n:   1691      


Dispositivi di fuga dalle reti per tartarughe

Utilizzando dei sistemi che consentono alle tartarughe di trovare una via di fuga dalle reti utilizzate per la pesca dei gamberetti potrebbe essere una delle soluzioni per cercare di salvaguardare la popolazione di testuggini, dal momento che alcune specie sarebbero in via di estinzione, specialmente le "caretta" nel Pacifico del Nord dove si conta un calo almeno dell'ottanta percento di esemplari. L'adozione dei dispositivi di fuga nelle reti a strascico che i pescatori calano in mare ad esempio nel Golfo del Messico avrebbe consentito di salvare decine di migliaia di tartarughe anche se molte continuano a rimanere intrappolate con conseguente riduzione della quota di nidificazione nelle coste della Florida (considerato uno dei principali luoghi di riproduzione). Da notare che quando si schiudono le uova nelle buche scavate nella sabbia, le piccole tartarughe si dirigono velocemente verso il mare cercando di salvarsi dai predatori che ne fanno strage.

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Incendi in Texas alimentati da tempesta tropicale

I forti venti provocati dalla tempesta tropicale Lee che sta interessando la Luisiana con intense precipitazioni piovose con il pericolo di alluvioni finisce per alimentare anche i focolai degli incendi che da qualche giorno stanno devastando il Texas alle prese con una delle più gravi siccità registrate dal momento che il terreno e i campi sono secchi ed arsi dalle alte temperature estive con basso tasso di umidità. Si contano due vittime (madre e figlia) sorprese nella loro roulotte dagli incendi che hanno distrutto oltre trecento abitazioni e minacciano altre case tanto che le autorità hanno invitato la popolazione a prestare attenzione alle fiamme che si propagano velocemente e hanno interessato grandi aree di terreno quantificabili in circa un milione e mezzo di ettari. Per quanto riguarda il "nuovo" uragano Katia classificato di categoria quattro pare che si diriga verso il mare aperto lontano dalle coste e quindi non desta preoccupazione.

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Continua la corsa indebolita della tempesta Irene

Dopo aver investito le coste americane con forza molto indebolita rispetto alle previsioni (ma causando trentotto vittime), la tempesta tropicale Irene si dirige lentamente verso le coste atlantiche del Canada e le autorità hanno invitato la popolazione a rimanere in casa, mentre le polemiche sull'eccessivo allarmismo soprattutto a New York per scenari con inondazioni incontrollabili e chiusure storiche di metropolitane si alternano alle stime sulla conta dei danni complessivi che sarebbero intorno ai sette miliardi di dollari. La differenza fra uragano e tempesta tropicale sta nella velocità del vento che deve superare i centodiciotto chilometri orari con isobare circolari e nel caso di Irene la preoccupazione derivava principalmente dalle dimensioni imponenti delle viste da satellite e dalla difficoltà di poter prevedere se il ciclone avrebbe ripreso forza alimentato dal vapore acqueo che evapora dall'oceano Atlantico surriscaldato.

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Caldo in Italia e migrazioni di specie animali

Molte città italiane saranno ancora strette nella "morsa" di afa e caldo di matrice africana ancora per qualche giorno o secondo alcune previsioni fino a fine agosto con temperature percepite ed anche reali che si avvicinano ai quaranta gradi; inoltre, i ricercatori segnalano come nel globo le specie animali si stiano spostando verso il nord a causa del surriscaldamento climatico ad una velocità molto superiore di quella registrata dieci anni fa. I cambiamenti nella flora e nella fauna ormai sarebbero visibili semplicemente guardando nell'ambiente in cui si vive e non riguarderebbero più futuri ipotetici tale è la velocità di spostamento ad esempio di circa duemila specie animali analizzate che starebbero migrando ad un ritmo di oltre un chilometro e mezzo all'anno, tanto che basterebbe confrontare vecchie foto con immagini recenti per riuscire ad individuare subito piccoli cambiamenti che testimoniano queste variazioni naturalistiche.

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Emissioni inquinanti vicine ai limiti stabiliti

In questi ultimi tempi una crisi economica di tipo globale ha portato alla riduzione di alcune attività industriali con conseguenti minori emissioni inquinanti nell'ambiente, a parte i paesi in via di sviluppo che sembrerebbero risentire di meno delle dinamiche altalenanti dei mercati finanziari e quindi continuano ad immettere nell'atmosfera grandi quantità di CO2 ed altri inquinanti ad effetto serra. I dati comunicati relativi al 2010 delle attività umane indicano una cifra complessiva superiore a trenta miliardi di tonnellate di biossido di carbonio, considerando che il limite stabilito per evitare a lungo termine l'aumento globale delle temperature di due gradi era stato fissato in circa trentadue miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno, limite che secondo le stime potrebbe essere raggiunto già quest'anno e questa ipotesi conduce a scenari di surriscaldamento globale piuttosto "aggressivi" per l'ambiente e l'equilibrio ecologico a causa di fenomeni estremi.

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Alghe per la produzione di carburanti o alimenti

Dalle alghe è possibile con nuovi processi produttivi ricavare combustibili abbastanza sostenibili per l'ambiente rispetto a quelli fossili; infatti, la fotosintesi clorofilliana consente di assorbire dall'atmosfera una quantità di CO2 simile a quella che poi sarà emessa dopo l'utilizzo nei motori del carburante di tipo vegetale, anche se bisognerebbe considerare che le alghe secondo alcuni rappresentano il "futuro" per l'alimentazione umana e quindi si ripresenta quel tipo di scelta che già ha provocato il rialzo del prezzo di molti alimenti dopo che i campi agricoli sono stati destinati alla produzione di bioetanolo. Le alghe comunque sono molto produttive, non necessitano di terreno fertile e possono essere coltivate anche nel deserto in vasche di acqua salata con processi produttivi piuttosto complessi che con il tempo stanno diventando sempre più economici ed i ricercatori cercano di selezionare alghe efficienti con le tecniche genetiche.

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Cambiamenti climatici e stabilità sociale

Nonostante i paesi responsabili dei cambiamenti climatici in atto sul pianeta facciano fatica a trovare linee di intesa per fronteggiare una situazione ambientale sempre più degradata, ormai appare abbastanza chiaro che il rischio non è solo ai danni della natura ma anche per la stessa stabilità sociale delle nazioni che vedono minacciate le stesse strutture e istituzioni su cui si reggono; quindi, di conseguenza anche sicurezza e pace fra gli stati potrebbero risentire ad esempio dello spostamento di grandi masse di popolazioni che cercano risorse per sopravvivere. Ci sono diversi scenari poco equilibrati sul piano ambientale e quello della Somalia con oltre tre milioni di persone affamate a causa di una siccità prolungata (e da conflitti di tipo religioso) è solo uno degli aspetti più evidenti in una visione globale che dovrebbe considerare anche i cambiamenti naturalistici che prima o poi interesseranno anche paesi per il momento stabili.

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Caldo africano ed afoso sull'Italia

Le temperature monitorate in Italia sono in questi giorni molto alte e secondo le previsioni potrebbero quasi raggiungere i quaranta gradi soprattutto al Centro-Sud, almeno quelle percepite anche a causa del tasso di umidità abbastanza alto in alcune zone che tende a far aumentare la sensazione di disagio specialmente nel caso di aria stagnante senza vento e correnti che possano favorire un opportuno rimescolamento. Nelle ore pomeridiane in zone urbane con poca presenza di verde o di alberi bisogna considerare che può formarsi il gas ozono a causa di un processo endotermico favorito dall'irraggiamento solare ed idrocarburi ad esempio sull'asfalto scuro, ed in questi casi se si avverte un odore pungente alle mucose ed irritazione alle vie respiratorie è opportuno per anziani e bambini rientrare in casa. Per evitare la disidratazione può essere utile mangiare la mattina frutta molto ricca di liquidi e portare una bottiglia di acqua al seguito.

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Avvoltoio allenato per ricerche che non collabora

Sfruttando le potenzialità di una specie di avvoltoi di effettuare volando ricerche ad ampio raggio la polizia tedesca avrebbe allenato un bell'esemplare dotato di grandi ali con penne nere e bianche a trovare resti umani; però, a quanto pare il maestoso uccello rapace con il classico capo glabro non vuole collaborare al di fuori dello zoo che lo ospita e tende a nascondersi nella boscaglia nonostante l'allenamento durato anni. Rispetto ai cani che svolgono normalmente questi compiti di ricerca affidandosi specialmente sul fiuto, gli avvoltoi sarebbero in grado di individuare un'eventuale preda ad oltre mille metri di distanza sorvolando ad alta quota i territori di caccia grazie allo loro vista molto acuta e quindi anche nel caso di resti umani potrebbero agevolare le indagini più difficoltose. Fra le caratteristiche più interessanti degli avvoltoi ci sarebbe anche la capacità di neutralizzare i veleni delle carcasse secernendo abbondanti succhi gastrici.

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Ventilatori al posto dei condizionatori in Giappone

Per limitare i consumi energetici della popolazione giapponese le autorità hanno consigliato di adottare una serie di provvedimenti mirati al risparmio e pianificazioni anche orarie per distribuire l'energia elettrica a seconda delle necessità degli impianti produttivi, senza trascurare la pubblica amministrazione che dovrà rinunciare ad ascensori e ad ambienti troppo rinfrescati dai condizionatori. I cittadini oltre ad utilizzare ventilatori e ventagli dovranno rinunciare alle scale mobili ed ai sistemi di condizionamento nelle metropolitane; inoltre, bisognerà risparmiare sull'uso di tutte le apparecchiature elettriche in modo da raggiungere un taglio di circa un dieci percento del consumo energetico complessivo. Per quanto riguarda la centrale atomica fuori controllo di Fukushima ancora si lotta per evitare di riversare in mare l'acqua radioattiva all'interno dei reattori dopo la sospensione del sistema di decontaminazione del radiocesio adoperato ultimamente.

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Ceneri vulcaniche e terremoti in Nuova Zelanda

Due scosse telluriche di cui una di magnitudo 6.0 sulla scala Richter hanno colpito la città di Christchurch in nuova Zelanda che già era stata molto danneggiata da precedenti scosse anche se questa volta i danni pare siano limitati al crollo di due palazzi ed i disagi maggiori alla popolazione deriverebbero dal blocco dei collegamenti aerei a causa dell'arrivo delle ceneri del vulcano Puyehue-Cordon-Caulle in Cile che da oltre una settimana sta proiettando il materiale vulcanico a grandi altezze e distanze (in seguito a venti di alta quota); infatti, anche in Australia ci sarebbe il blocco dei voli che procedevano a singhiozzo ad esempio con l'Argentina piuttosto interessata dal fenomeno. Da segnalare cambiando scenario sempre di tipo naturalistico che in Bangladesh le piogge di tipo monsonico hanno inondato il paese con una forza inusuale e gli abitanti accusano i paesi ricchi di avere provocato questi cambiamenti climatici.

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Discussioni sull'energia atomica

Dopo la decisione della Germania di una progressiva dismissione degli impianti nucleari, alcuni in tempi brevi per non essere riusciti a superare i cosiddetti stress test, anche in altri paesi si sta avviando una discussione riguardo l'opportunità di continuare a costruire centrali atomiche e nel frattempo in Giappone continuano i problemi con l'impianto fuori controllo di Fukushima; infatti, una traccia oleosa sarebbe fuoriuscita in mare dal reattore numero cinque, in cui secondo le autorità era stata effettuata da tempo la procedura di "arresto a freddo", ma qualche giorno fa i tecnici avevano verificato che le pompe di raffreddamento si erano fermate causando un rialzo delle varie temperature. La verifica del livello di radiazioni assorbite da due tecnici impegnati nella messa in sicurezza dell'impianto atomico avevano fatto registrare valori superiori al consentito, costringendo le autorità ad alzare il limite di esposizione in questo caso da 100 a 250 milliSieverts a causa dell'emergenza.

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Aumento dell'attività geologica

Nel globo i movimenti tellurici ed attività vulcanica sembra non cessino di far registrare agli strumenti l'attività geologica della crosta terrestre considerando anche la potente eruzione del vulcano islandese Grimsvotn che ha proiettato le ceneri inizialmente fino a venticinque chilometri di altezza, ed è quindi considerata la più estesa eruzione da cento anni in questa zona, molto più intensa di quella di un altro vulcano "vicino" che l'anno scorso aveva causato il blocco prolungato dei voli, ma questa volta le ceneri dovrebbero essere di dimensione maggiore e meno abrasive per gli aerei. I meteorologi cercano di prevedere il percorso del materiale vulcanico nei cieli sospinto dai venti che a causa della bassa pressione potrebbe raggiungere nei prossimi giorni l'Europa. Da segnalare anche, spostando l'attenzione ad un altro settore di tipo climatico, che un violento tornado ha investito il Missouri causando oltre centoquaranta [29/05] vittime e danni consistenti.

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Scosse di terremoto nel sud della Spagna

La Spagna è considerata in genere una zona delle crosta terrestre piuttosto stabile dal punto vista sismico e di solito le scosse sono di lieve entità tanto da risultare solo agli strumenti, a parte l'area della regione della Murcia che è piuttosto attiva anche se erano cinquecento anni che non si registrava una scossa così forte come quella di magnitudo 5.3 sulla scala Richter che il giorno 11/05 ha colpito la città di Lorca causando nove vittime, molti feriti e trentamila sfollati. La scossa tellurica superficiale a circa un chilometro di profondità è stata preceduta da un tremore che è stato chiaramente avvertito (magnitudo 4.4), ma pare che la popolazione non si aspettasse la scossa successiva che è stata avvertita anche a Madrid, probabilmente generata da frizioni nella faglia che scorre fra il continente Europeo e quello Africano. Alcune vecchie case di Lorca sono crollate e i soccorritori ancora stanno scavando sotto le macerie per cercare persone rimaste sepolte.

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Dei tornado causano danni in Nuova Zelanda

Ad Aukland una delle più grandi città della Nuova Zelanda dei tornado di forza inusuale hanno causato due vittime, numerosi feriti e molti danni lasciando una specie di traccia distruttiva al loro passaggio di circa cinque chilometri con rottami di tetti di abitazioni scoperchiate, auto danneggiate e macerie disseminate sulle strade devastate mentre i soccorritori cercano ancora persone travolte dai detriti. In Nuova Zelanda non è inusuale che vi siano forti tornado, ma in genere sono meno distruttivi e molti affermano che fenomeni meteorologici di questo tipo si stanno intensificando e sono causati dai cambiamenti climatici in atto sul pianeta dal momento che il surriscaldamento termico terrestre modifica gli interscambi di aria con effetti sui venti e sulla circolazione generale dell'atmosfera; inoltre, le emissioni di gas ad effetto serra (che ad esempio in Cina hanno raggiunto nuovi picchi inquinanti) influenzano l'equilibrio naturale delle correnti.

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Ambiente sofferente

Sono stati stanziati dei fondi per la costruzione di un nuovo sarcofago di contenimento per le radiazioni a Chernobyl a venticinque anni dal disastro atomico del 26/04/1986 che ancora causa sulla popolazione delle conseguenze sulla salute, mentre ad un anno dall'incidente ad una piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico che ha provocato lo sversamento di quasi ottocento milioni di litri di greggio ancora si studiano le conseguenze a lungo termine sull'ecosistema. L'ambiente appare sofferente a causa di gravi incidenti (come attualmente in Giappone) e dei cambiamenti climatici che hanno conseguenze socioeconomiche rilevanti ed ostacolano un corretto sviluppo a causa delle minori entrate e mezzi di sostentamento soprattutto per zone povere ad alta densità di popolazione, mentre i paesi industrializzati non sembra abbiano diminuito significativamente le proprie emissioni inquinanti.

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Ricerca di altre centrali obsolete come Fukushima

Dopo il disastro accaduto a Fukushima alcuni si interrogano se non vi siano nel globo altre centrali atomiche altrettanto obsolete come quella giapponese, considerando anche le stesse condizioni di pericolo con la possibilità di eventuali eventi sismici, maremoti o altre condizioni sfavorevoli che possano favorire incidenti che finiscono per causare un danno prolungato all'ambiente e a tutto l'ecosistema. Gli stessi apparati di un impianto nucleare si usurano piuttosto velocemente (comprese le strutture in cemento) rispetto ad altre condizioni di utilizzo e le vecchie centrali non erano progettate per una facile sostituzione delle varie parti usurate o danneggiate; poi sembra che a Fukushima gli impianti secondari di emergenza siano entrati in avaria a causa dello tsunami, mentre le moderne progettazioni prevedono sistemi automatici con ad esempio vasche piene d'acqua posizionate direttamente sopra i reattori.

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Terremoto di assestamento in Giappone

La forte scossa di assestamento di magnitudo quantificabile fra 7.1 e 7.4 della scala Richter che ha colpito la parte nord-orientale del Giappone avrebbe causato quattro vittime, un centinaio di feriti ed una perdita di acqua dalla centrale atomica di Onagawa, ma pare senza pericolo per quanto riguarda l'aumento di radiazioni all'esterno dell'impianto nucleare. I tecnici che lavoravano a per mettere in sicurezza la centrale danneggiata di Fukushima (si valuta anche se costruire un sistema di raffreddamento esterno ai reattori) hanno sospeso temporaneamente i lavori a causa dell'allarme tsunami, poi rientrato, dal momento che il sisma era stato rilevato in mare a cinquanta chilometri di profondità al largo delle coste della prefettura di Miyagi. Geologi europei hanno comunicato che anche nel Mediterraneo sarebbe necessario installare un sistema automatico di allarme in caso di maremoto per zone considerate piuttosto sismiche.

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Ricerca delle vittime dello tsunami in Giappone

Molte delle vittime del violento terremoto e successivo tsunami che hanno sconvolto il Giappone devono ancora essere recuperate e squadre di soldati stanno procedendo alla ricerca dei dispersi, ma a quanto pare è esclusa la zona contaminata dall'incidente alla centrale atomica che ancora preoccupa per le difficoltà della sua messa in sicurezza, dal momento che le salme hanno assorbito forti dosi di radiazioni e non possono nemmeno essere cremate. I terremoti sono fenomeni naturali che causano modificazioni dello stato di equilibrio della crosta terrestre, quindi secondo i geofisici bisognerebbe monitorare l'eventuale attività dei vulcani giapponesi anche se non necessariamente può esserci un rapporto diretto. Nel frattempo sembra che il governo giapponese prenderà il controllo della situazione, mentre alcuni parlano di aumentare l'area di evacuazione dalla centrale nucleare gravemente danneggiata.

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Nube radioattiva non pericolosa passa sull'Italia

Secondo alcune rilevazioni strumentali la nube radioattiva formatasi a causa dei vapori contaminati sfuggiti dai reattori della centrale Fukushima Daiichi (entrata in funzione nel 1971) starebbe per passare anche sull'Italia, ma a quanto pare molto diluita e quindi non pericolosa per la salute ed anzi si parla di correnti d'aria con una radioattività difficilmente misurabile anche se la situazione in Giappone preoccupa ancora e gli operai (alcuni ricoverati per controlli) non sarebbero ancora riusciti a mettere in sicurezza tutte le strutture dell'impianto nucleare. Intanto per molte centrali nel globo si prevedono dei cosiddetti "stress test" per verificare le misure di sicurezza, operazioni che nel caso dell'energia atomica possono essere rischiose ed anche a Chernobyl (entrata in funzione nel 1977) l'incidente ufficialmente si verificò nel 1986 per una simulazione di black-out elettrico con conseguente aumento di pressione ed esplosione del reattore.

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Un sarcofago per la centrale di Fukushima

Per proteggere l'ambiente e la popolazione dalle radiazioni avanza l'ipotesi di seppellire l'impianto nucleare di Fukushima Daiichi sotto un sarcofago di cemento armato come a Chernobyl dal momento che gli involucri di almeno due reattori sembrerebbero danneggiati, di cui uno alimentato con speciali barre "MOX con plutonio" molto radioattive e con tempo di decadimento di migliaia di anni. Nel frattempo si continua a lottare contro la centrale atomica fuori controllo cercando di ripristinare l'energia elettrica che consente il raffreddamento dei reattori e a questo scopo è stata allestita un'apposita linea elettrica dopo che i precedenti tentativi erano stati ostacolati dalle forti radiazioni, che le stesse autorità giapponesi hanno dichiarato dannose per la salute (ed in grado di provocare tumori nei prossimi anni agli individui esposti), mentre intanto il bilancio delle vittime del maremoto è salito ufficialmente ad oltre seimilacinquecento individui.

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Giappone sconvolto

L'evento sismico che ha colpito il Giappone di intensità davvero intensa quantificabile di magnitudo fra 8.8 e 9.0 sulla scala Richter ha sconvolto un paese abituato a convivere con i movimenti tellurici (ma evidentemente non di questa intensità) e tra le altre emergenze non cessa l'allarme radioattivo alla centrale atomica di Fukushima con i tecnici impegnati a controllare pressione e temperature utilizzando acqua di mare in un altro reattore dell'impianto di non recente progettazione dopo i notevoli problemi avuti al reattore uno con esplosione dell'involucro e fuga di una nube non molto radioattiva verso l'Oceano Pacifico. Non si esclude ancora il pericolo di possibile fusione nei due reattori con impianto di raffreddamento rotto, mentre si fa il conto provvisorio delle vittime (ufficialmente milleseicento, stimati oltre diecimila) del violento terremoto o più propriamente maremoto che ha letteralmente spazzato via intere comunità di individui.

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Gli elefanti collaborano in modo intelligente

Per testare le doti di intelligenza di elefanti asiatici i ricercatori avrebbero modificato un congegno inizialmente messo a punto per le scimmie adattandolo alle dimensioni di questi grandi mammiferi sociali, e quindi modificando le dimensioni di una piattaforma con del cibo da raggiungere che poteva essere mossa solo azionando contemporaneamente due corde richiedendo necessariamente la collaborazione di due elefanti per poter raggiungere l'obiettivo; infatti, la corda con due capi assicurati alla piattaforma mobile tirata da un solo animale si sarebbe sfilata dall'aggancio mentre il lavoro all'unisono di due elefanti consentiva di avvicinare opportunamente la piattaforma. Uno studio precedente effettuato sulle pecore aveva evidenziato la loro intelligenza spaziale; inoltre, i ricercatori avevano constatato che erano in grado di riconoscere il recipiente del cibo anche se si tentava di cambiarne il colore.

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Violento sisma in Nuova Zelanda

Un violento sisma di magnitudo 6.3 ha colpito la Nuova Zelanda provocando gravi danni in particolare alla grande città di Christchurch collocata nell'Isola del Sud del paese, si contano oltre cento [23/02] vittime anche se si tratta di un bilancio provvisorio dal momento che molte persone sono ancora sepolte sotto le macerie, mentre le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza. Molti palazzi sono stati danneggiati ed anche la cattedrale della città è parzialmente crollata a causa delle forti scosse del sisma che è stato individuato a circa quattro chilometri di profondità e distante cinque chilometri dalla città, i soccorsi ai feriti procedono a rilento ostacolati dai danni alle strutture ed in parte dalla popolazione che ha abbandonato gli edifici ed invaso le strade. Molte condutture dell'acqua si sono rotte ed anche le linee elettriche sono danneggiate, mentre le comunicazioni telefoniche risultano difficoltose o intermittenti.

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Temperature in aumento nei parchi in Alaska

I parchi naturalistici in Alaska subirebbero i danni dovuti all'aumento delle temperature medie che fanno sciogliere il ghiaccio formando rivoli di fango ed acqua che scavano solchi nelle strade e nei sentieri rendendo difficile l'accesso; inoltre, anche la nuova vegetazione che spunta nella tundra finisce per ostacolare il panorama ai visitatori. Secondo alcuni dati le temperature monitorate in Alasca sarebbero aumentate dagli anni '70 in percentuale circa tre volte superiore rispetto ad altri stati collocati più a sud e questo provoca lo scioglimento di grandi masse di ghiaccio che possono anche mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori dei parchi oltre a quella dei visitatori. Gli esperti in qualche caso notano subito le differenze nel paesaggio che del resto risulterebbero evidenti a tutti confrontando vecchie e nuove foto, poi sarebbe immediatamente visibile l'erosione che minaccia le coste, i siti archeologici e le varie strutture in Alaska.

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Sri Lanka ed Australia danneggiate dal maltempo

Ingenti danni con strade e campi sommersi dall'acqua in Sri Lanka a causa delle abbondanti piogge monsoniche cadute negli scorsi giorni che hanno causato quattordici vittime ed oltre un milione di persone che si sono ritrovate con le loro case allagate, costretti a spostarsi ai piani più alti delle loro abitazioni o a raggiungere i centri di ricovero (circa duecentotrentamila individui). Molte aree colpite dalle forti piogge erano già state inondate il mese scorso da precipitazioni di tipo monsonico, che in queste zone del pianeta sono frequenti e di solito utili per rendere più fertili i terreni; ma secondo alcune stime i danni economici causati dal maltempo ormai potrebbero essere superiori ai benefici per l'agricoltura. Da segnalare che anche in Australia la popolazione è impegnata a riparare i danni del "ciclone Yasi" che pare faccia ancora sentire i suoi effetti sull'idrografia di molte aree, senza considerare i disagi per i cittadini.

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Percolato sversato nel Golfo di Napoli

Una delle zone naturalistiche più belle al mondo come il Golfo di Napoli è anche soggetta ad ogni sorta di speculazione ambientale e lo sversamento incontrollato in mare del percolato proveniente dalle discariche (dal 2006 al 2007) è solo l'ultimo sfregio di anni di abusi che hanno progressivamente impoverito la qualità dell'acqua e della flora e della fauna locali. Nelle discariche la liquefazione dei rifiuti favorita dalla fermentazioni forma oltre al gas, che può essere utilizzato a scopi energetici, dei rigagnoli che vengono canalizzati in appositi pozzetti in cui il liquido altamente tossico viene fatto decantare, poi si procede dopo l'estrazione con autocisterne alla depurazione biologica delle acque. Importante nelle discariche oltre alla preparazione del terreno con la giusta inclinazione ed impermealizzazione per convogliare il percolato è anche la copertura per il corretto ruscellamento senza impedimenti delle acque meteoriche.

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Ghiacciai in Patagonia e Groenlandia piuttosto sciolti

La misurazione dello strato ghiacciato in Groenlandia dimostrerebbe che nella scorsa stagione estiva lo scioglimento del ghiaccio è stato maggiore a causa dell'allungamento delle giornate considerate "calde" con temperature in media superiori di tre gradi; inoltre anche i ghiacciai in Patagonia si sciolgono piuttosto velocemente ed in particolare il Perito Moreno in Argentina. Oltre al surriscaldamento in generale del Pianeta, dal momento che il 2010 è stato l'anno più caldo in media mai registrato con temperature leggermente superiori al 2005 e al 1998 (considerate annate molto calde), anche la carenza di precipitazioni nevose tende a far sciogliere i ghiacciai velocemente oltre alle particelle carboniose o scure depositate sul ghiaccio, poi bisognerebbe considerare che vi sono aree più o meno interessate dai cambiamenti meteorologici collegati alle correnti globali come El Nigno e La Nigna, che secondo alcuni si stanno intensificando.

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Brasile e Sri Lanka inondati dalle piogge

Fiumi impetuosi di acqua e fango alimentati dalle forti piogge hanno travolto e distrutto molte delle fragili abitazioni di brasiliani della regione Serrana, una zona montagnosa vicina a Rio de Janeiro particolarmente colpita da una settimana di precipitazioni incessanti che hanno causato oltre cinquecentotrenta vittime e diecimila sfollati, ma si stima che molte persone siano ancora sepolte sotto il fango e anche le previsioni meteorologiche che annunciano altra pioggia in arrivo preoccupano i soccorritori. Un'altra zona del pianeta colpita da precipitazioni di tipo monsonico di inusuale intensità è lo Sri Lanka e si contano ventitré vittime, oltre un milione di sfollati e molte case già danneggiate dallo tsunami del 2004 inondate da torrenti di acqua in particolare nei distretti di Batticaloa e Ampara; inoltre, alcuni esperti fanno notare che nonostante le inondazioni di tipo monsonico siano utili per l'agricoltura in Sri Lanka, ormai i danni superano i benefici.

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Australia torrenziale e molecole carboniose

La viabilità nel Queensland in Australia è ancora resa difficile dai torrenti d'acqua alimentati dalle forti piogge che si riversano nelle strade trasformandole in "fiumi" che trascinano le auto a grande distanza in particolare nella città di Toowoomba; si contano nove vittime, numerosi feriti e dispersi nelle ampie zone colpite dall'inondazione ed anche nella grande città di Brisbane la popolazione si sta preparando all'evacuazione. Spostando l'attenzione ad un altro settore che risente dei cambiamenti climatici in atto sul pianeta, uno studio avrebbe evidenziato l'effetto di tipo inerziale dei gas ad effetto serra, dal momento che le molecole carboniose emesse dalle fonti energetiche di origine fossile e dalla deforestazione rimarrebbero per molti secoli nell'atmosfera e quindi continuerebbero ad esercitare la loro azione che agisce sul surriscaldamento globale e quindi anche i ghiacciai possono risentire di questo fenomeno che si autoalimenta.

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Gran freddo e neve in Europa

Le temperature in Europa fanno registrare picchi negativi piuttosto intensi e in special modo in Russia con difficoltà nei trasporti, infortuni e disagi, ma la situazione meno favorevole è in Polonia con un bilancio complessivo di oltre centoventi vittime, in questo mese, soprattutto di poveri senza casa e con bollettini meteo che annunciano temperature basse e ad esempio in Italia i meteorologi prevedono un abbassamento di una decina di gradi e freddo intenso collegabile all'alta pressione. I cambiamenti climatici in atto sul pianeta tendono a far diventare ancora più difficili le previsioni meteorologiche dal momento che il tempo è diventato instabile con fenomeni di tipo "estremo" caratterizzati da piogge intense che in poche ore scaricano una gran quantità di acqua (o neve a seconda delle temperature) e repentini cambiamenti di condizioni meteo che hanno anche un costo economico non indifferente per le amministrazioni pubbliche.

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In aumento gas effetto serra come l'ossido di azoto

L'uso intensivo di fertilizzanti che arricchiscono il terreno di azoto ed anche alcune coltivazioni provocano la formazione di ossido di azoto che se raggiunge l'atmosfera è un gas ad effetto serra, presente in piccole quantità ma responsabile secondo uno studio di un sei percento di surriscaldamento climatico ed anche in grado di degradare lo strato di ozono della stratosfera. La ricerca è stata effettuata sul processo di denitrificazione dell'azoto, che alla fine produce il gas che favorisce la vita sul pianeta ad opera di batteri, e in seguito a diverse reazioni chimiche produce anche ossido di azoto (che può finire in fiumi e corsi d'acqua) e sarebbe aumentato del venti percento a causa delle attività umane. Per ridurre questo gas ad effetto serra bisognerebbe diminuire l'uso di fertilizzanti o altre fonti di azoto che possano causare surriscaldamento che potenzialmente possono essere piuttosto dannose per l'ambiente.

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Ancora brutto tempo e freddo in Europa

Disagi in molti paesi europei a causa di una perturbazione caratterizzata da forti venti, pioggia e neve che ha reso impercorribili autostrade ed inutilizzabili vari aeroporti, chiuso al pubblico anche uno dei simboli turistici più importanti grazie a circa dodicimila visitatori al giorno come la torre Eiffel ed i suoi trecentoventiquattro metri di strutture di ferro su cui non può essere utilizzato il sale per evitare di danneggiarle. L'ondata di brutto tempo ha anche causato evacuazioni ad esempio in Spagna per piogge di tipo torrenziale, ma i disagi più sensibili pare siano stati segnalati in Scozia con automobilisti ostacolati sulle autostrade dalle forti nevicate, chiusura di scuole e temperature piuttosto basse. Secondo i meteorologi la perturbazione si dirige verso l'Italia e potrebbero esserci sbalzi di temperature soprattutto al Sud dove si potrebbe passare rapidamente da un clima mite quasi primaverile ad uno decisamente più freddo di tipo invernale.

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Tempo glaciale ed esondazioni

Le temperature sono calate parecchio in Europa ed in particolare in Polonia dove si contano otto decessi a causa del freddo di cittadini senza casa, poi nevicate intense hanno causato disagi alla circolazione e numerosi incidenti automobilistici; inoltre, in Italia si segnalano precipitazioni di insolita intensità che hanno causato anche l'esondazione del fiume Aterno all'Aquila, costringendo oltre duecento persone già colpite dal terremoto dell'aprile del 2009 ad abbandonare di nuovo le proprie abitazioni. In Europa il traffico aereo è rimasto in molti casi bloccato a causa della chiusura di importanti aeroporti e la situazione secondo i meteorologi rimane difficile per l'arrivo di altri fronti freddi che hanno già fatto registrare nel nordovest della Svizzera una temperatura di -31 gradi Celsius, e in generale bisognerà fare attenzione alla formazione di lastre di ghiaccio sia per quanto riguarda la circolazione stradale che per i pedoni sui marciapiedi.

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Un taglio ulteriore delle emissioni inquinanti

Per cercare di limitare il surriscaldamento globale dovuto principalmente all'effetto serra a due gradi in più si era calcolato che era necessario raggiungere quarantanove gigatonnellate circa di emissioni globali di biossido di carbonio entro il 2020, ma da nuovi studi è risultato che questa quota è ancora troppo alta di cinque gigatonnellate per riuscire a raggiungere il risultato. I paesi industrializzati e quelli in "via di sviluppo" dovrebbero raggiungere un accordo per evitare che le emissioni raggiungano una quota di circa cinquantasei gigatonnellate di emissioni di CO2, che oltre a provocare il surriscaldamento del globo con effetti climatici poco positivi, provocano l'acidificazione dei mari e modificazioni naturalistiche a danno della biodiversità; senza considerare l'impatto sulle foreste e quindi i polmoni del pianeta (da tutelare con aiuti per risarcire le nazioni più povere che non dispongono di altre risorse) minacciati anche dal disboscamento senza criterio.

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Emergenze naturalistiche o ambientali

Da recenti rilevazioni il lago Ciad tende a prosciugarsi e sta perdendo la pregevole flora e fauna che lo contraddistingue, considerando che era stimato pescosissimo e ben fornito dal punto di vista naturalistico sia per la flora ricca di canneti e vegetazione anche nel delta del fiume dell'unico immissario Chari, sia per la fauna costituita ad esempio da ippopotami, coccodrilli ed altre specie "selvagge". L'area del lago situato fra Niger, Ciad, Camerun e Nigeria è popolata da circa trenta milioni di persone che hanno sfruttato forse in modo eccessivo il territorio a causa della pesca ed allevamenti intensivi, e poi coltivazioni su larga scala favorite dal terreno molto fertile. Per quanto riguarda le emergenze ambientali, le autorità hanno dichiarato che senza una deroga alla raccolta dei rifiuti gestite in moto autonomo dalle singole province in Italia si rischia di aggravare una situazione a Napoli, al momento risolvibile, rendendola difficilmente gestibile.

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Ancora in attività il vulcano Merapi in Indonesia

Continua l'attività eruttiva del vulcano Merapi nell'isola di Java in Indonesia dopo una pausa di circa una settimana dalla prima forte eruzione che ha costretto all'evacuazione di oltre tredicimila persone in una zona con un raggio di sedici chilometri attorno al cratere e provocato tredici vittime, molti feriti ed ustionati e portando ora il bilancio complessivo ad oltre centocinquanta vittime [08/11]. La violenza delle eruzioni di lava con ceneri e lapilli che ricadono a grandi distanze ha portato le autorità alla decisione di allargare la zona di evacuazione a venti chilometri dal vulcano e molte persone ferite ed ustionate dalle nubi incandescenti sono state portate nel vicino ospedale nella città di Yogyakarta. Si stima che circa cinquemila individui vivano nelle vicinanze del vulcano, che era già entrato in attività nel 2006 uccidendo due persone e si trova in una zona altamente sismica tanto che i geologi temono per altre forti eruzioni nei prossimi giorni.

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Piante che ripuliscono i terreni da metalli pesanti

I paesi molto industrializzati producono una gran quantità di residui di lavorazioni che scaricate in terreni di solito recintati li rendono inutilizzabili per la presenza di metalli pesanti e tossine, ma i ricercatori avrebbero individuato una particolare pianta appartenente alla famiglia della canna da zucchero in grado di ripulire il terreno, e che poi può anche essere utilizzata una volta fermentata per scopi energetici grazie all'alto contenuto di zuccheri. Uno dei settori più delicati per l'ecosistema è proprio lo smaltimento industriale che in paesi dall'economia galoppante rappresenta un problema anche dal punto di vista dell'inquinamento delle falde acquifere e di tutta la catena alimentare con conseguenze sulla salute delle popolazioni (che rappresentano tematiche umanitarie ed anche socio economiche non trascurabili); inoltre, sono molto alti i costi per le varie bonifiche che possono realmente ripristinare una effettiva qualità ambientale.

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Surriscaldamento globale che danneggia l'Artico

La quantità di neve che si accumula sull'artico durante le stagioni invernali sta progressivamente diminuendo a causa delle temperature anomale causate dal surriscaldamento globale, ed una volta che lo strato superficiale si è sciolto si scopre una sezione di ghiaccio più profonda ed un poco più scura che tende ad attirare una maggiore quantità di raggi solari, che sciolgono con una specie di meccanismo di tipo termico che si autoalimenta i ghiacci (che hanno raggiunto un nuovo record negativo come estensione complessiva). Le variazioni climatiche nella temperatura dell'aria sull'artico producono fenomeni abbastanza imprevisti, per una zona in cui di solito l'aria fredda staziona quasi immobile, come forti venti ed anche tempeste di neve a causa dello stesso scioglimento dei ghiacci; inoltre, la popolazione che vive nelle aree interessate dai cambiamenti climatici è costretta a far fronte a varie situazioni di disagio.

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Modelli idraulici simulati per aiutare il Pakistan

Per cercare di aiutare la popolazione del Pakistan dopo che la recente alluvione monsonica ha modificato in sostanza la mappa idrografica del paese i ricercatori hanno messo a punto un programma computerizzato con modelli idraulici che simulando le varie situazioni prevedono quanto tempo sarà necessario aspettare prima che l'acqua defluisca dalle zone sommerse. Questo tipo di previsione si avvale di un gran numero di dati sia dal punto di vista "storico" sia con viste satellitari e mostra visivamente i possibili scenari calcolati dal software che può essere utile anche in altre situazioni di emergenza. Per quanto riguarda invece i cambiamenti climatici in atto sul globo pare che il surriscaldamento del pianeta non sia molto influenzato dai cicli di attività solare ed invece un ruolo potrebbe essere attribuito alla crescita demografica, di tipo urbanizzato e industriale, nei paesi in via di sviluppo con conseguenti maggiori emissioni inquinanti.

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Cambiamenti climatici in Australia e Pakistan

Proteggere l'ecoturismo in Australia dai danni causati dai cambiamenti climatici in particolare alla grande barriera corallina sta diventando importante secondo le autorità anche per evitare di presentare al turista paesaggi e luoghi naturalistici che non corrispondono più a quelli propagandati; inoltre, lo stesso turismo dovrebbe essere sostenibile in modo da non danneggiare ulteriormente un ambiente già degradato con un danno economico non trascurabile per il settore. Per quanto riguarda l'aspetto naturalistico dei cambiamenti climatici in Pakistan alcuni sostengono che stiano modificando la stessa struttura idrogeologica del territorio con zone stabilmente allagate sotto due metri d'acqua che non accenna a defluire e il pericolo che attacchi di malaria (veicolata dalle zanzare che trovano un ambiente favorevole per riprodursi) possano colpire molti bambini, mentre il tasso di mortalità infantile è molto aumentato.

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Piccole fattorie più adatte per sfamare il pianeta

I cambiamenti climatici globali che provocano squilibri nell'approvvigionamento idrico con ampie zone colpite da marcata siccità con mancanza per mesi di precipitazioni hanno provocato nei ricercatori un ripensamento di quello che è stato lo sviluppo agricolo mondiale con fattorie su larga scala, ed ora per sfamare il pianeta si tende a puntare su un modello di fattoria più piccola. Questa considerazione è stata ricavata studiando sia i casi di denutrizione sia quelli meno visibili di "fame silenziosa" con mancanza in vitamine e minerali che causano uno sviluppo fisico e mentale più lento ed in genere una maggiore esposizione alle malattie (condizione sempre più frequente e difficilmente monitorabile). Le modifiche al sistema agricolo dovrebbero tendere ad uno sviluppo sostenibile per un ambiente davvero sofferente come dimostrato dai casi dei campi bruciati da incendi in Russia o inondati da monsoni e piogge torrenziali in Pakistan.

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Situazione ambientale ancora difficile in Pakistan

Le inondazioni causate dai monsoni in Pakistan stanno ancora minacciando la sopravvivenza di molti individui e si contano oltre millesettecento vittime, ma si teme che dopo il ritiro delle acque il bilancio anche dei danni alle strutture potrebbe essere più pesante di quello calcolato ed ancora due milioni ed ottocentomila persone sono senza casa con diciannove distretti inondati su un totale di ventitre nel Sindh. Le autorità hanno annunciato che per aiutare la popolazione a riprendersi dalla grave situazione ambientale ed umanitaria che ha provocato il crollo di moltissime abitazioni oltre alla perdita dei raccolti agricoli sarà distribuita una somma di ventimila rupie e poi dopo un accertamento centomila rupie; ma la mancanza di acqua, cibo ed aiuti effettivi (considerando anche le condizioni di salute dei bambini) secondo alcuni stanno provocando nella popolazione un certo "risentimento" con la sensazione di essere stati abbandonati.

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Precipitazioni di insolita intensità in Guatemala

Le piogge torrenziali di insolita intensità in Guatemala hanno provocato smottamenti e frane nel paese che hanno causato cinquantaquattro vittime, di cui molte travolte da una valanga di fango che ha investito un autobus e dei veicoli che percorrevano l'autostrada trascinandoli in un burrone e successivamente investite, insieme ad un gruppo di soccorritori prontamente accorsi per portare aiuto ai viaggiatori dell'autobus, da successivi smottamenti di terreno. Le autorità devono fronteggiare i gravi danni economici causati dalle piogge e sono state costrette a chiudere il tratto di autostrada Panamericana interessato dallo smottamento in modo che "non possa ripetersi una tragedia del genere" mentre ancora si scava nel fango per cercare le vittime. Le piogge hanno interessato anche il sud-est del Messico e i cittadini in molti casi hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni mentre alcune dighe sono state aperte per evitare che la forte pioggia le danneggi.

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Aiuto di antiparassitari naturali per le piante

Nel caso una pianta di tabacco sia divorata dai bruchi al punto di minacciarne la sopravvivenza emetterebbe dei segnali chimici per richiamare insetti predatori che possano cibarsi dei parassiti, e secondo i ricercatori questo meccanismo sarebbe causato da una reazione chimica della saliva dei bruchi che modifica un tipo di profumo abbastanza comune di erba tagliata. Gli scienziati hanno anche provato ad utilizzare questi composti chimici profumati per simulare un effetto tipo antiparassitario sia contro i bruchi che sulle uova rilasciate sulle foglie verificando una notevole differenza in percentuale di risultati nel caso della miscela chimica provocata dalla saliva delle larve. Da segnalare che precedenti studi avevano evidenziato come le piante emettessero segnali chimici per proteggere le vicine "piantine figlie" della stessa specie in modo da difendersi e prepararsi all'attacco da eventuali predatori con (uno scambio di messaggi chimici).

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Piogge torrenziali in Pakistan ed in Cina

La situazione meteorologica in Pakistan sta mettendo a dura prova la popolazione e si calcola che siano venti milioni circa gli individui colpiti dalla seconda ondata monsonica che si è sommata alla prima di piogge torrenziali, con quattro milioni di senza tetto dal momento che gran parte del paese è allagato e gli aiuti di acqua potabile e cibo faticano ad arrivare anche per la scarsità di mezzi idonei (soprattutto elicotteri) e per la difficoltà a raggiungere molte zone colpite dalle piogge monsoniche e dalla piena del fiume Indo. Da segnalare che le piogge interessano anche la Repubblica Democratica di Corea e la Cina, paese alle prese con piogge di inusuale violenza che hanno causato circa duecentocinquantamila sfollati ai confini con la Corea ed in altre zone i soccorritori sono impegnati a mettere in sicurezza il territorio con interventi sugli argini dei fiumi danneggiati dalla forza delle acque o dalle ondate di fango.

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Scarsi aiuti dopo l'alluvione in Pakistan

L'alluvione causata dalle piogge monsoniche di insolita intensità che ha inondato il Pakistan provoca ancora disagi alla popolazione dopo il miglioramento delle condizioni meteorologiche e si calcola che circa quattordici milioni di individui siano costretti a vivere muovendosi con difficoltà nel fango con gli animali o rifugiandosi in palazzi sovraffollati, mentre i rifornimenti di acqua potabile arrivano con difficoltà e le autorità temono epidemie di tifo e colera. Scarsi anche gli aiuti economici dal momento che le sovrastrutture del paese sono state in gran parte danneggiate dalla forza delle acque, ma secondo i tecnici il numero di vittime quantificabile in circa millecinquecento individui non restituisce all'opinione pubblica la dimensione esatta della devastazione causata dall'alluvione rispetto ad altri episodi di notevoli danni ambientali; inoltre, sembrerebbero poche le iniziative di tipo umanitario considerando anche la povertà della popolazione.

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Alte temperature ed incendi in Russia

Le ondate di calore che hanno interessato l'Europa in luglio ed in particolare il Giappone dove hanno provocato oltre cinquanta vittime e diecimila ricoveri ora stanno causando seri problemi in Russia dove si sono registrate temperature record ed in media molto più alte del normale con quasi trentotto gradi anche a Mosca coperta da una patina di fuliggine proveniente dai numerosi incendi incontrollati che stanno danneggiando foreste e torbiere. Si contano anche cinquanta vittime e molte famiglie costrette ad abbandonare le case e i raccolti bruciati dal fuoco, dal momento che la mancanza di precipitazioni ha reso la vegetazione talmente secca tanto da contribuire ad alimentare nuovi incendi ed anche il livello del grande e profondo lago Baikal è sceso visibilmente in modo anomalo nel mese di Luglio, mentre le autorità ed i mezzi di soccorso cercano a fronteggiare con difficoltà i numerosi fronti di fuoco.

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Clima caldo in Italia freddo in Perù

Le temperature al Nord sono scese di qualche grado grazie a temporali estivi anche se rimangono in media abbastanza alte, e nel resto della penisola ancora si segnalano situazioni di disagio per la popolazione con afa ed alti livelli di ozono che rendono l'aria pesante e poco salubre, ma con uno sguardo globale in Perù, Argentina ed in altri paesi del Sudamerica sono stati toccati dei picchi di freddo ad oltre meno venti gradi sotto zero (si segnalano anche diverse vittime). Secondo alcune ipotesi il mese di luglio 2010 si avvia ad essere il più caldo in media mai registrato in Italia e l'anticiclone africano spesso staziona stabilmente sulla penisola con la conseguenza che la calura forma una specie di cappa di caldo torrido che ha provocato colpi di calore e malesseri in individui che lavoravano sotto il sole; e per le persone anziane con problemi di salute le alte temperature tendono in genere ad amplificare la sensazione di disagio.

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Riciclo dei rifiuti e respiro ambientale

Riciclare correttamente i rifiuti è importante anche per evitare che molto materiale recuperabile finisca in discariche ed inceneritori e mentre in alcune città al Sud la gestione è carente, con rifiuti indifferenziati lasciati per la strada e spazi di stoccaggio saturi, al Nord-Est le percentuali di raccolta differenziata sono abbastanza alte con esempi di notevole efficienza. Con le alte temperature estive si ripropone il problema dei rifiuti non raccolti che ammorbano l'aria e costringono i cittadini a bruciare la spazzatura per evitare la presenza dei ratti, ma con il rischio che si formi la pericolosa diossina. Per quanto riguarda la salute del pianeta, pare sia stato misurato il "respiro" della terra per verificare la quantità di biossido di carbonio rilasciata nell'atmosfera e quella assorbita dalla natura, considerando che molti dei dati ambientali sono stati ricalcolati anche se gli effetti dei cambiamenti climatici rimangono comunque evidenti.

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Collegamenti ambientali e piogge

Studiando i dati relativi alle variazioni meteorologiche cicliche nella zona a nord della superficie dell'oceano atlantico in base a modelli che monitorano temperature e pressione dell'aria, gli scienziati avrebbero riscontrato una correlazione fra siccità del Sahara (in particolare nel Sahel) e calo delle temperature nell'oceano atlantico. In realtà questi collegamenti erano già stati evidenziati in passato, ma ora sono a disposizione più dati relativi a come gli oceani possano influenzare il clima del pianeta, considerando che possono anche scoppiare dei conflitti ad esempio a causa della siccità; invece, per quanto riguarda le variazioni climatiche e le piogge che sempre più spesso tendono in poche ore a diventare torrenziali si segnalano numerose vittime in Ghana e nel nord-est del Brasile, mentre nel sud della Cina una diga è crollata mettendo a rischio l'incolumità di circa ottantamila persone, che sono state in gran parte evacuate dalla zona.

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Tecnologia per fronteggiare la marea di petrolio

La quantità di greggio che fuoriesce dalla conduttura nel fondale marino del Golfo del Messico sarebbe il doppio di quella dichiarata dal momento che sono stati calcolati circa quarantamila barili di petrolio al giorno, ed anche se una parte sono recuperati da una conduttura collegata ad una specie di tappo si cercano ancora aiuti tecnologici (dall'Europa) per cercare di ridurre la perdita ed arginare la massa di idrocarburi altamente inquinanti, in una vicenda che ha complessivamente molte "falle" anche dal punto di vista del rispetto di norme base per la sicurezza.. In compenso sempre in campo ambientale la situazione dei ghiacciai dell'Imalaia è migliore del previsto e non vi è rischio che possano scomparire entro il 2035 e solo il ghiacciaio che alimenta il Gange si assottiglierebbe di una ventina di centimetri all'anno, mentre crescerebbe la portata di altri grandi fiumi per effetto dell'aumento in media delle precipitazioni.

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Natura oppressa dal petrolio nel Golfo del Messico

Continuano i tentativi per fermare la marea di petrolio fuoriuscito da una piattaforma esplosa nel Golfo del Messico, evento tragico che ha causato undici vittime che ormai è considerato uno dei più gravi danni arrecati all'ambiente mai accaduto e nel delta del Mississippi moltissime specie animali protette soffrono per la presenza massiccia di idrocarburi nell'acqua, e si stima che in tutta l'area contaminata si riversino ogni giorno fino a tre milioni di litri di greggio. Molti denunciano come non siano state prese iniziative per evitare il disastro dal momento che il basamento in cemento del pozzo petrolifero pare non fosse sicuro ed anche il funzionamento della valvola di blocco nel fondale marino ad oltre millecinquecento metri di profondità impensieriva i tecnici, che ora vogliono tagliare la conduttura principale (operazione piuttosto delicata) ed applicare una specie di cappuccio per catturare il greggio e pomparlo in superficie.

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Ambiente a tinte contrastanti

Mentre da una parte giunge la notizia che il vulcano islandese che tanti disagi aveva procurato al traffico aereo ha smesso di eruttare dense nubi di ceneri ed esce solo innocuo vapore acqueo (anche se non si conoscono i ritmi dell'attività vulcanica), la Polonia è alle prese con "l'inondazione del secolo" che ha provocato nei giorni scorsi dodici vittime e sommerso terreni, auto e case nella parte meridionale del paese a causa delle forti precipitazioni che sono state considerate le peggiori da centosessanta anni e hanno alzato il livello dei fiumi e causato ondate di piena della Vistola. Le autorità hanno chiesto aiuti a causa della perdita del raccolto agricolo e dei danni alle strutture; inoltre, le previsioni meteo mostrano ancora perturbazioni nella zona e i cittadini si sono attrezzati con sacchi di sabbia per rinforzare gli argini dei fiumi soprattutto in città come Torun in cui si teme che l'ondata di piena possa inondare l'abitato.

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Marea di petrolio più consistente del dichiarato

I tecnici stimano che la perdita di greggio fuoriuscito dalla piattaforma affondata nel Golfo del Messico sembra sia almeno dieci volte più consistente dei cinquemila barili di petrolio al giorno e di conseguenza una quota superiore di solventi sarà spruzzata sopra la macchia per cercare di contenere il grave danno ambientale e saranno posizionate altre barriere galleggianti (prodotte anche in Italia) per circoscrivere la zona contaminata. I tentativi effettuati con cupole per intercettare il greggio che esce dalle falle nel tubo del giacimento ad oltre millecinquecento metri di profondità nel fondale marino non hanno funzionato a dovere e si tenta con altre soluzioni. La compagnia petrolifera cercava aiuto anche sul Web.. e la prima cosa che viene in mente (senza specifiche competenze) per arginare la perdita di greggio è costruire appunto un argine tutto intorno di pesanti e grossi blocchi collegati che possa coprire stabilmente tutto. - [17/05] Un lungo "siringone" sta recuperando mille barili di greggio al giorno.

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Una cupola per arginare la marea di petrolio

La grossa cupola fatta a forma di torre progettata per intercettare il petrolio che fuoriesce da una falla è stata calata lentamente fino a millecinquecento metri nei fondali del Golfo del Messico, ma sarà operativa solo fra un paio di giorni considerando anche che l'esito dell'operazione è incerto dal momento che è la prima volta che questo sistema di recupero del greggio viene sperimentato a tale profondità. Se la struttura resiste alla fortissima pressione marina sarà in grado di convogliare oltre l'ottanta percento del greggio (dalla falla più grande in uno dei due tubi spezzati nel basso fondale) su una nave petroliera in superficie, ed in questo modo evitare che il danno ambientale assuma delle dimensioni poco controllabili; infatti, anche i solventi chimici utilizzati per dissolvere la macchia di idrocarburi secondo alcuni sono molto dannosi per l'ambiente e rischiano alla lunga di contaminare tutta la catena alimentare.

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Petrolio in mare nel Golfo del Messico

Si estende la grande macchia di petrolio fuoriuscito da una piattaforma petrolifera affondata a causa di un'esplosione e molte navi cercano di arginare la grande chiazza oleosa di oltre trenta chilometri che può minacciare l'ecosistema marino visto la consistente perdita di greggio (quantificabile in circa mille barili al giorno) nel Golfo del Messico al largo delle coste della Luisiana, zona che è stata colpita sulle foci del fiume Mississippi anche da un violento tornado con venti superiori a duecentoquaranta chilometri orari che hanno causato dieci vittime e gravi danni. La situazione sfavorevole ed incontrollabile che si è venuta a creare ha riportato nella mente di alcuni la condizione meteorologica collegata all'uragano "Katrina", ed ancora si prevedono pare altre serie di tornado che si formano a causa delle relativamente alte temperature del mare nel Golfo del Messico che generano venti fortissimi che tendono ad autoalimentarsi.

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Vulcano nel sud dell'Islanda in azione

Una grande nuvola nerastra ha paralizzato i voli in Europa ed in parte anche in America con i velivoli parcheggiati a terra per il rischio che le ceneri di tipo vetroso possano formare una specie di "colla" che blocca i motori e limita la visibilità dei piloti; inoltre, le nuvole di tipo secco risultano poco visibili anche ai radar meteorologici. Le eruzioni vulcaniche sono fenomeni naturali (più frequenti dove la crosta terrestre è più sottile) che segnalano l'attività magmatica del sottosuolo, un calore che influenza in parte il gradiente geotermico che dipende dalle conducibilità termiche delle rocce che compongono il mantello ed in grado di avere effetti se il fenomeno è prolungato (per la persistenza delle ceneri) anche sulle temperature globali. Le polveri vulcaniche che vengono proiettate a grandi distanze a causa delle esplosioni che derivano dal contatto con l'acqua ghiacciata se inalate possono avere anche conseguenze sulla salute (17/04 pare nessun pericolo reale).

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Situazione stabile a Rio de Janeiro

Nonostante il terreno rimanga inzuppato d'acqua migliora leggermente la situazione a Rio de Janeiro ed alcuni servizi per i cittadini e trasporti essenziali sono ripresi anche se pare continui a piovere e questo costituisce un pericolo per chi abita in collina; infatti, in molte case masse di terreno e fango sono state veicolate dai torrenti alimentati dalle piogge che hanno causato oltre cento vittime. Molte persone sono rimaste senza casa ed i meteorologi hanno dichiarato che è un periodo caratterizzato da precipitazioni piuttosto intense (quindi in uno scenario globale non inedito) che di solito sono più frequenti all'inizio dell'anno. Spostando l'attenzione ad altri scenari di tipo ambientale bisogna segnalare i danni ecologici provocati dall'uomo con opere dissennate di irrigazione al lago asiatico d'Aral situato fra Uzbekistan e Kazachstan che un tempo era il sesto lago del mondo, ma ora si ritrova in parte prosciugato e salinizzato.

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Isoletta del golfo del Bengala sommersa

Mentre ancora si discute se il fenomeno del surriscaldamento climatico sia stato sovrastimato tanto che alcuni dati e percentuali sono stati leggermente "ritoccati", una piccola isola del golfo del Bengala contesa fra l'India ed il Bangladesh sembra sia stata sommersa dal mare ed altre isolette limitrofe rischiano di fare la stessa fine dal momento che il livello del mare cresce lentamente a ritmi che sono monitorati anche da satelliti. Secondo le previsioni riguardo al rialzo del livello del mare alcune isole abitate del Sundarbans in futuro dovranno essere evacuate ed anche nel Bangladesh molti terreni a ridosso del mare sono destinati ad essere lentamente sommersi (fenomeno che ha già causato molti danni alle coltivazioni). Discrepanze di visione anche sull'impatto degli allevamenti di bovini sulle emissioni di biossido di carbonio nell'ambiente con impatto più o meno rilevante a seconda del punto di vista.

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Gorilla empatici, uccelli e farfalle

Osservati mentre giocano i gorilla sembrerebbero in grado di comprendere se il compagno di giochi è annoiato o nel caso vi sia un certo calo di interesse, e quindi pur di continuare a giocare arrivano a simulare di perdere per ridestare l'interesse dell'avversario. Questo atteggiamento di empatia era finora stato notato solo negli uomini e non negli animali domestici che alle prese con un giocattolo desiderano sempre vincere un'eventuale partita; inoltre, in passato era stato evidenziato come i gorilla fossero particolarmente abili e pronti nei giochi. Per quanto riguarda invece la tutela ambientale di questi animali che mostrano una stretta relazione genetica con l'uomo bisogna segnalare che il loro habitat è minacciato dalla deforestazione e dai cambiamenti climatici che pare stiano causando anche modifiche negli uccelli che per adattarsi alle mutate condizioni diventano più piccoli e si contano in media anche meno farfalle per una diminuita biodiversità.

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Elevate concentrazioni di metano sull'artico

Nel permafrost dell'Artico e della Siberia sono intrappolate grandi "bolle" di metano che viene rilasciato nell'atmosfera si stima in quantità ormai pari a quelle di tutti gli oceani a causa principalmente dei cambiamenti climatici in atto sul pianeta, e si tratta di un gas che alimenta l'effetto serra in misura circa trenta volta maggiore del biossido di carbonio. Le concentrazioni di metano sono passate nei millenni da 0,3 - 0,7 ppm a circa 1,85 parti per milione sull'Artico, quindi si tratta di un valore rilevante e che richiederebbe interventi di prevenzione anche se da qualche tempo si assiste a "balletti" fra cifre e previsioni più o meno realistiche che hanno fatto molto discutere (compresa un'anomala ondata di freddo in Europa). Non c'è dubbio comunque sul ruolo delle attività umane sul surriscaldamento climatico e certe variazioni impreviste potrebbero rientrare nel quadro di varibili che prevedono inverni più freddi ed estati in media più calde.

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Ennesimo forte terremoto in Cile

Forti scosse di terremoto hanno colpito il Cile ed in parte l'Argentina, in una zona caratterizzata da elevato rischio sismico a causa di una lunghissima faglia di subduzione che aveva fatto registrare nel maggio del 1960 un sisma ancora più violento come intensità (c'è, però, una differenza in come si propagano nella crosta terrestre le onde sismiche rispetto ad altri fenomeni particolarmente intensi). Si contano oltre settecento vittime e quattrocentomila sfollati per la forte scossa di magnitudo 8,8 sulla scala Richter che ha fatto anche sollevare nel mare delle onde di Tsunami sembra non molto alte, ma rimane l'allerta sulle coste; inoltre, si teme per eventuali successive scosse di assestamento. E' un periodo "sfortunato" per quanto riguarda fenomeni naturali come i terremoti, ma bisognerebbe ricordare che ad esempio l'acidificazione e l'innalzamento del livello dei mari (con icebergs vaganti) erodono le zone di subduzione.

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Tel:   338 1809310          Data:    28/02/2010                         n:   1210


Blocco del traffico ed inquinamento

Per fronteggiare le problematiche relative all'inquinamento ed alle polveri sottili stagnanti le autorità di tutti gli ottanta comuni della pianura padana hanno deciso un blocco totale del traffico per l'ultimo giorno del mese di febbraio, anche se si tratta sempre di un giorno festivo è la prima volta che si verifica una adesione così massiccia ad una iniziativa antismog di questo tipo; ma ci sono anche proposte per nuove tasse stradali per finanziare opere utili a contrastare l'inquinamento. La qualità dell'aria in alcune grandi città della pianura padana è in pratica fuori dei limiti di sicurezza per la salute in media circa due giorni su tre, questo a causa principalmente del forte inquinamento provocato dai poli industriali, dai riscaldamenti delle abitazioni e dal traffico che formano una specie di cappa stagnante di smog quasi "avvolta" dalle catene alpine che in questo caso purtroppo ostacolano il ricambio dell'aria.

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Tel:   338 1809310          Data:    20/02/2010                         n:   1203


Natura urbanizzata

La popolazione umana cresce velocemente e si calcola che nel 2050 ci saranno altri tre miliardi circa di individui sul pianeta, con la prevalenza di larghi insediamenti urbanizzati che saranno costruiti a scapito dei terreni agricoli e luoghi naturalistici, con l'inevitabile perdita di fauna e flora che consentono un salutare equilibrio dell'ecosistema. Un altro parametro da tenere in considerazione è la cosiddetta "impronta ambientale" che nel caso di individui urbanizzati può essere in alcuni casi dieci volte superiore a quella ad esempio degli africani o di altre popolazioni che riescono a vivere in equilibrio con le risorse che la natura mette a loro disposizione (ed inquinando pochissimo). Fra le risorse più depredate dall'uomo non bisogna dimenticare quelle del mare e molte sono le iniziative anche recenti di cercare di proteggere specie marittime pescate a ritmi superiori a quelli che consentono un ricambio adeguato.

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Tel:   338 1809310          Data:    04/02/2010                         n:   1189


Sfruttamento della madre terra ed umano

Continua la deforestazione della madre terra a ritmi sostenuti nonostante siano stati forniti progetti e risorse finanziarie consistenti a favore della salvaguardia del pianeta, ma le zone dove si tende a tagliare senza criterio la vegetazione sono spesso povere da tutti i punti di vista anche culturale con poco rispetto dei diritti umani e della natura; quindi, difficilmente può accadere che le nazioni ricche possano semplicemente stanziare dei fondi per evitare la deforestazione. Del resto manca la conoscenza delle tematiche ambientali in tutto il globo e gli stessi cambiamenti climatici sono stati nascosti per decenni, continuando a sfruttare le risorse naturalistiche a ritmi superiori a quelli necessari ad una rigenerazione salutare, ma anche lo sfruttamento umano ai danni degli "ultimi" della terra (come accade per i bambini di Haiti) è indice di scarsa conoscenza dei diritti universali presenti come archetipi in ogni individuo.

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Eventi naturali a volte disastrosi

I terremoti sono fenomeni naturali ed anzi sarebbero anomale le situazioni di stasi troppo prolungata, dal momento che il fondale oceanico tende a scivolare su placche instabili e questo fenomeno causa la deriva dei continenti dalla primitiva Pangea, ed anche il sisma disastroso che ha colpito l'isola di Haiti pare fosse stato previsto da ricercatori in una conferenza nel marzo del 2008 (naturalmente non era stato possibile calcolare il giorno esatto dell'evento), senza considerare i cambiamenti climatici con variazioni del livello dei mari e conseguenti azioni erosive. L'uomo spesso costruisce veri e propri castelli di carte in zone sismiche che richiederebbero l'uso di tecniche adeguate per rendere sicure le abitazioni; inoltre, tutte le strutture dovrebbero essere progettate in funzione di eventuali eventi disastrosi anche per non dover assistere ad atti di sciacallaggio e impossibilità di poter fornire un minimo soccorso.

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Batteri che trasformano il CO2 in metano

Un processo che avviene naturalmente nel sottosuolo grazie a dei batteri che trasformano il biossido di carbonio in metano nell'arco di miliardi di anni potrebbe essere utilizzato in un progetto sperimentale messo a punto da scienziati giapponesi che prevede di catturare il CO2 con impianti appositi nel sottosuolo e trasformarlo in metano in circa cento anni accelerando l'azione dei batteri che svolgono normalmente questa azione. In passato erano già state sperimentate altre tecnologie per convertire il biossido di carbonio in calcite o gas utile per processi produttivi; inoltre, esistono già impianti per la cattura del CO2 e lo stoccaggio nel sottosuolo (secondo alcuni pericoloso in caso di terremoti per eventuali fuoriuscite non controllate), grandi vasche con alghe selezionate ed ampi terreni in cui sono state utilizzate particolari piante che trasformano molto biossido di carbonio in ossigeno come accade per le foreste.

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Viaggi difficoltosi e ghiaccio

L'ondata di freddo gelido e precipitazioni nevose che ha investito molti paesi ed in certi casi paralizzato la circolazione stradale, i trasporti ferroviari ed aerei ha provocato anche molti decessi (oltre novanta) a causa di assideramento ed un gran numero di infortuni per scivolate e incidenti; inoltre, alcuni sfortunati sono rimasti bloccati senza poter viaggiare e oltre i disagi corrono il rischio che non sia rimborsato un costoso biglietto. Linee elettriche interrotte, strade chiuse e condizioni climatiche poco favorevoli alzano notevolmente il livello dello stress facendo perdere lucidità ed equilibrio all'apparato nervoso, ma respirando profondamente e lentamente è possibile mantenere la calma. Per quanto riguarda invece il fenomeno del freddo intenso in annate in media più calde, è probabile che sia sempre da collegare al surriscaldamento globale che tende a provocare estati torride ed inverni freddissimi, frenando le correnti che mitigano le temperature.

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Tensione climatica a Copenaghen

Quello di Copenaghen è un vertice che si presenta abbastanza conflittuale con scambi di accuse fra paesi poveri e quelli ricchi e conseguenti boicottaggi ad esempio dei paesi africani che sostengono che oltre alla mancanza di aiuti stanziati si cerchi di non portare a compimento gli obiettivi fissati nel protocollo di Kyoto, poi c'è anche il problema di grandi paesi in "via di sviluppo" che inquinano molto ma non vogliono tagliare le emissioni ad effetto serra dal momento che le nazioni industrializzate inquinano in proporzione in misura molto maggiore. Non mancano anche i segni di distensione e momenti in cui i negoziati procedono senza intoppi.. (ci mancavano pure alcuni dati scientifici a quanto pare esagerati forniti da individui che evidentemente non amano l'ambiente), ma nel complesso è apparsa chiara a tutti la necessità di intervenire per evitare nei prossimi anni danni veramente gravi e reali al pianeta.

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Domanda energetica crescente

Le nazioni industrializzate consumano ogni giorno una quantità davvero elevata di risorse fossili che provocano anche le emissioni inquinanti che stanno deteriorando l'ambiente, e da previsioni effettuate ipotizzando una crescita industriale stabile si stima per il 2030 un consumo di circa centotrenta milioni di barili al giorno con conseguente rischio che le riserve petrolifere facilmente sfruttabili si esauriscano (dati che alcuni non condividono); inoltre, ci potrebbe essere una crescita significativa del prezzo al barile, ad esempio si ipotizza circa 175 dollari nel 2016 con un utilizzo sempre maggiore anche di petrolio ricavato con costose ed inquinanti procedure dal bitume. Per cercare di risparmiare sul consumo di risorse fossili potrebbe essere utile riciclare tutti i beni che alimentano in maniera significativa la filiera produttiva basata sul petrolio e ad esempio scegliere prodotti locali a bassa emissione di CO2 ed altri inquinanti.

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Autunno particolarmente mite ed acquazzoni

Questo autunno avanzato regala ancora delle giornate particolarmente miti, un fenomeno meteorologico conosciuto come estate di S.Martino che nella tradizione popolare dovrebbe durare pochi giorni (tre) ma questa volta pare si prolunghi a dismisura ed in certe zone d'Italia si stanno registrando temperature nettamente superiori alla media, con notevole risparmio in genere per il riscaldamento domestico anche se dal punto di vista naturalistico questo "caldo anomalo" potrebbe essere poco adatto a preparare le piante all'inverno e per le risorse idriche. Da segnalare anche che un violento acquazzone ha colpito la città di Cockermouth in Cumbria una regione nel nord-ovest dell'Inghilterra e circa duecento persone sono state evacuate con l'elicottero; inoltre, il centro della città è stato inondato e una donna sembra sia stata travolta dall'acqua di un fiume mentre le autorità cercano di monitorare i ponti ed il livello instabile degli altri fiumi.

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Variazioni meteorologiche e torrenti di fango

L'uragano "Ida" che ha investito con piogge prolungate e violente per tre giorni lo stato di El Salvador ha causato 144 vittime e nella città di Verapaz ancora si stanno cercando 72 dispersi fra i detriti, torrenti di fango ed anche rocce ed alberi che ostacolano il lavoro dei soccorritori, e molte persone cercano aiuto dopo aver perso le proprie case considerando che anche i raccolti sono stati in gran parte distrutti. Alcuni meteorologi sostengono che la causa delle devastazioni che ha provocato inondazioni e gravi danni a ponti e strade non sia da imputare solo all'uragano Ida, ma anche ad un sistema di bassa pressione che stazionava sul Pacifico e la conseguente umidità dovuta sempre dal passaggio della tempesta. Da segnalare anche le piogge persistenti che hanno interessato per giorni la Campania ed hanno causato (principalmente per incuria) a Casamicciola nell'isola d'Ischia una frana di fango che ha ucciso una ragazza.

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Kilimanjaro sghiacciato

Confrontando delle fotografie scattate nel 1912 e nel 1953 con immagini satellitari più recenti i ricercatori hanno calcolato che nel 2007 circa l'ottantacinque percento della copertura nevosa e dei ghiacciai che coprono la vetta del Kilimanjaro si è sciolta e con questi ritmi anche la parte residua non potrà durare molto dal momento che le temperature medie nella troposfera sono aumentate e nel solo periodo dal 2000 al 2007 la copertura ghiacciata si è ridotta di quasi due metri nelle zone a Nord e di oltre cinque a Sud, e variazioni dello stesso tipo sono state misurate nelle altre alte montagne africane (Rwenzori, Kenya) ed anche nei ghiacciai dell'Himalaya e del Sud America. Poco sembra sia stato fatto per attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici ed il surriscaldamento globale è sostenuto in gran parte dall'utilizzo di combustibili fossili, ed iniziative volte al risparmio e a tecnologie sostenibili stentano a decollare.

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Animali domestici di media-grossa taglia inquinanti

Un cane di medie dimensioni sembra consumi ogni anno circa 95 chilogrammi di cereali e ben 164 di carne, calcolando che in genere nelle confezioni di tipo industriale si tratta di alimenti disidratati; quindi, possedere un animale domestico significa inquinare molto e nel caso sia di grossa taglia potrebbe essere necessario sfruttare le risorse di oltre un ettaro di terreno per ricavare la quantità di alimento necessario a questi "graziosi compagni" dell'uomo (considerando anche l'energia, l'acqua, i fertilizzanti, antiparassitari, trasporti, commercializzazione..). Per quanto riguarda invece una risorsa indirettamente collegata a tutta la filiera produttiva come il petrolio, alcuni sostengono che con i ritmi attuali di sviluppo potrebbe essere necessario scoprire continuamente nuovi giacimenti per sostenere la domanda crescente, dal momento che non è chiaro per quanti anni le riserve facilmente sfruttabili di greggio nel sottosuolo possano durare.

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Argentina abbastanza desertificata

Le foreste in Argentina si sono ridotte dai cento milioni di ettari del 1900 ai circa 33 attuali; quindi in poco più di cento anni il 60 - 70% del patrimonio naturalistico è stato disboscato per far spazio principalmente alle coltivazioni di soia e ricavare in questo modo farina, olio, semi.. da esportare in tutto il globo a ritmi crescenti soprattutto negli ultimi dieci anni. Le autorità dopo un appello della popolazione indigena hanno intimato di fermare la devastazione che sembra abbia toccato nel solo 2007 un ritmo superiore al due percento di diminuzione delle foreste, con tutte le conseguenze legate al degrado dal punto di vista ambientale che influisce sulla vita di milioni di persone. Il fenomeno della desertificazione interessa quasi tutto il globo con aree particolarmente colpite, ed organizzazioni internazionali hanno stimato che oltre un miliardo di persone nel mondo soffrano per denutrizione, il dato peggiore rilevato in media dal 1970.

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Clima caldo instabile

L'aumento di temperatura dei mari ha probabilmente intensificato nel globo la violenza di fenomeni naturali con conseguenze a volte drammatiche per popolazioni spesso poco preparate a fronteggiare le variazioni di un clima piuttosto instabile e costrette a chiedere aiuto per sopravvivere, e si calcola in futuro nel caso non si riesca a frenare gli effetti del surriscaldamento globale che le spese in aiuti potrebbero aumentare sensibilmente senza considerare le condizioni sanitarie in certi casi precarie. Un altro pericolo che deriva dall'aumento delle temperature medie che provoca lo scioglimento dei ghiacciai, è che si liberino nell'aria sostanze chimiche pericolose utilizzate nelle produzioni industriali (ad esempio degli anni '70) imprigionate nel ghiaccio per decenni dopo essere state trasportate a grandi distanze dai venti e dalle perturbazioni con il rischio che possano minacciare la vita di organismi animali e vegetali ed i cicli biologici naturali.

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Onde alte fino ad otto metri alle isole Samoa

Uno tsunami ha travolto interi villaggi e provocato molte vittime e feriti nelle isole Samoa inondate da onde altissime causate da un forte terremoto verificatosi a circa duecento chilometri di distanza nel Sud Pacifico (a trentacinque chilometri di profondità) di magnitudine segnalata fra 7,9 ed 8,4 sulla scala Richter, ma la stima dei danni è ancora provvisoria e si teme per le condizioni di salute della popolazione nelle isole minori, dal momento che la capitale Apia delle Samoa era stata evacuata ed i cittadini si erano rifugiati su luoghi posizionati in alto rispetto alle onde evitando nella maggior parte dei casi in questo modo di essere travolti. Si segnala anche che l'uragano tropicale "Ketsana" alimentato da venti fortissimi dopo aver colpito le Filippine non ha esaurito la sua forza distruttiva e ha provocato gravi danni e vittime anche in Vietnam e Cambogia.. si attendono anche in questi casi i soccorsi e gli aiuti internazionali.

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Un pianeta sensibile ai cambiamenti climatici

La crosta terrestre in alcune zone potrebbe subire l'azione erosiva dovuta a variazioni meteorologiche e dei livelli dei mari a causa dei cambiamenti climatici con la conseguenza che potrebbero intensificarsi fenomeni come frane, eruzioni vulcaniche e terremoti dove la crosta e la placca tettonica sottostante rimane scoperta ed il magma può facilmente fluire in superficie. Sembra che anche variazioni nelle precipitazioni possano modificare la stabilità di vulcani a causa dell'azione dell'acqua che può modificare la stabilità delle rocce ed in questo modo provocare eruzioni di magma. Un altro problema segnalato sempre a causa dei cambiamenti climatici è legato alle condizioni di salute di popolazioni provate dalla scarsità dei raccolti e per un insieme di fattori che peggiorano sensibilmente il livello di benessere di miliardi di persone, che implica la necessità di cercare di contenere il più possibile le emissioni inquinanti.

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Mari e fiumi da monitorare

Si estende ad altre zone di mare la vicenda legata allo smaltimento di scorie radioattive lungo le coste della Calabria effettuata pare affondando con esplosivo navi cariche di fusti con contenuto altamente inquinante, come si sospetta sia accaduto ad un relitto monitorato nei fondali grazie ad un robot sottomarino (30/10 la nave in realtà non sembra pericolosa), ed il danno ambientale per il Mediterraneo potrebbe interessare altri paesi. Le navi contenenti i fusti ormai corrosi dall'azione del mare sembra possano essere una decina, un'operazione quindi di vasta scala e dal considerevole ritorno economico a spese dell'ambiente già denunciata in passato. Da segnalare anche che recenti ricerche effettuate sui fiumi in varie parti del globo hanno evidenziato come l'inquinamento stia minacciando la salute delle creature che li popolano e ad esempio in alcuni casi i pesci subiscano variazioni ormonali dovute ai farmaci che finiscono negli scarichi.

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Caldo torrido in Europa ed in proporzione nell'Artico

Estate in media molto calda in tutta Europa e particolarmente in Italia, specialmente al sud dove alcune zone sono state soggette ad ondate di calore che hanno messo in difficoltà anche gli animali, ma è l'estate nell'Artico in media fra le più calde mai registrate con un rialzo medio di circa 2,5 gradi ed anche le acque del mare circostanti stanno diventando maggiormente acidogene dal momento che assorbono grandi quantità di gas serra danneggiando in questo modo seriamente la vita acquatica. I ghiacci dell'Artico sembra si siano ridotti di circa il cinquantasette percento nel periodo compreso fra il 2004 ed il 2008; inoltre, monitorando i dati che si ricavano dall'analisi di vecchi sedimenti si è notato quanto l'effetto serra provocato dalle attività umane abbia modificato il clima dell'Artico che un paio di millenni fa era soggetto ad un fenomeno di raffreddamento prima di invertire drasticamente questa tendenza nell'ultimo secolo.

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Mare piuttosto caldo

La temperatura del mare sta aumentando in tutto il mondo e quella degli oceani nel mese di Luglio sembra sia stata la più calda mai registrata da quando questo tipo di dati sono monitorati (130 anni fa) ed il mese di Agosto dovrebbe superare questo record, con conseguenze tangibili sull'equilibrio globale dal momento che ad esempio è aumentata di circa quattro volte la velocità di fusione dei ghiacci artici, fenomeno collegato al livello dei mari che continua lentamente a crescere. Anche il mare Mediterraneo sembra essere piuttosto caldo ed in alcune zone si sono verificate fioriture di alghe tossiche (Ostreopsis Ovata nei pressi di Ancona in concentrazioni notevoli), ma anche i fiumi in Italia risentono del caldo prolungato caratterizzato da molte giornate con temperature sopra la media che finiscono per avere ricadute sui delicati equilibri climatici che in genere regolano i ritmi naturali.

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Ozono ed umidità in aumento

Aumenta il numero di città in cui è stato superato il limite di sicurezza di 120 microgrammi per metro cubo di ozono misurato in un arco temporale di venticinque volte in un anno, soprattutto nelle grandi città in cui l'aria è piuttosto stagnante senza venti che favoriscano un salutare rimescolamento dell'aria. L'ozono (termine che deriva dal greco ozein - mandare odore) è un gas allotropo dell'ossigeno dall'odore pungente che si forma con le alte temperature spesso in estate per un processo endotermico, ed è irritante per le mucose e le vie respiratorie, quindi è opportuno soprattutto per gli anziani evitare di uscire nelle ore più calde della giornata (in zone non alberate). Da segnalare anche che le temperature percepite in questi giorni di grande calura potrebbero essere più alte di quelle reali a causa dell'alto tasso di umidità, ed oltre ai picchi di caldo (anche 46 gradi) il disagio provocato dall'afa sarà davvero sensibile specialmente al sud.

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Suoni e versi di animali analizzati

Per difendersi dall'attacco dei predatori sembra che gli oranghi del Borneo emettano dei suoni profondi tenendo delle foglie in bocca in modo da far sembrare a tigri, leopardi, uomini.. le loro dimensioni maggiori di quanto siano nella realtà (una specie di "urlo soffocato"), e secondo i ricercatori le grandi scimmie questo comportamento collegato alle capacità di comunicazione e ai tipi di linguaggio lo apprendono per via sociale e non istintuale dimostrando in questo modo particolari abilità forse sottovalutate in passato. Un altro studio effettuato sui gatti aveva evidenziato come gli animali domestici emettessero quasi impercettibili fusa ad alta frequenza insieme ai miagolii per indurre le persone che si prendono cura di loro a fornire il cibo necessario, imitando forse come tipo di suono il pianto ed i tipici versi dei bambini piccoli.. una caratteristica a quanto pare non rilevata in gatti non addomesticati.

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Evitare fuochi e scintille nella vegetazione

Come capita ormai ogni estate molti incendi hanno devastato il patrimonio naturalistico e boschivo in alcune zone favoriti anche dalle alte temperature e dal vento caldo di scirocco, ma in molti casi si tratta di fuochi causati dall'uomo e non certo provocati da autocombustione; inoltre, si moltiplicano gli appelli ad evitare di accendere fuochi che possano propagarsi nella vegetazione, utilizzare fornelletti, apparecchi a fiamma oppure elettriche che scaldandosi possano favorire l'innesco del fuoco ad esempio nei boschi, senza considerare che basta un mozzicone di sigaretta gettato imprudentemente per provocare incendi devastanti o una semplice scintilla sulla paglia secca. Oltre al danno ambientale bisogna considerare la quantità notevole di biossido di carbonio rilasciata nell'atmosfera e la perdita proprio di quella vegetazione che svolge la funzione di riequilibrare le emissioni delle creature che vivono nei boschi e di tutti gli esseri viventi in generale.

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Accordo raggiunto sul clima

Ridurre le emissioni inquinanti dell'ottanta percento entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990 è uno degli obiettivi che i grandi paesi industrializzati cercheranno di raggiungere e a questo scopo è stato raggiunto un accordo grazie ad una dichiarazione congiunta che riguarda anche lo sviluppo di tecnologie a basso impatto ambientale, ma Cina ed India non hanno aderito a questa iniziativa per la mancanza di limiti intermedi adatti ad economie meno responsabili dei cambiamenti climatici (un tempo considerate in via di sviluppo). Gli obiettivi sembrerebbero ambiziosi considerando che grandi paesi non hanno aderito al protocollo di Kyoto ed anche nei casi in cui l'impegno è stato maggiore i risultati fino ad ora sono stati inferiori alle aspettative, con metropoli surriscaldate a causa di un meccanismo che si autoalimenta, temperature globali in aumento e cambiamenti climatici che finiscono per provocare mutazioni del DNA dei mammiferi.

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Nuovi patrimoni naturalistici dell'umanità

Si allunga la lista dei luoghi di incomparabile bellezza patrimonio dell'umanità con le Dolomiti, scelte grazie alle alte pareti e le rocce di formazione calcarea fra le più ripide ed imponenti al mondo, che emanano un fascino particolare (anche di sfumature e colori) oltre ad avere una notevole importanza geologica dal momento che in queste montagne sono imprigionati antichissimi fossili marini di oltre duecento milioni di anni fa, preziosa fonte di studio su come erano le forme di vita nei primordi. Nella lista dei luoghi da preservare è stata inserita anche una larga zona incontaminata costituita da sabbia e fango soggetta alle maree fra Germania ed Olanda (mare di Wadden) di fondamentale importanza per gli uccelli migratori che ogni anno sostano in questa zona in grandissimo numero. E' stata anche estesa l'area protetta di un altro luogo già presente nella lista dei patrimoni naturalistici ed in pericolo come il Tubbataha Reefs National Park nelle Filippine.

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Due gradi centigradi di surriscaldamento

Quasi sicuramente, secondo calcoli ipotizzati dagli scienziati sui cambiamenti climatici, saranno superati i due gradi di surriscaldamento globale del pianeta almeno rispetto alle temperature rilevate prima dell'era industriale e per evitare che questo possa accadere i paesi industrializzati dovrebbero contenere le emissioni fino ad un 80 percento entro il 2020 (rispetto ai livelli misurati nel 1990), ed i paesi in via di sviluppo fino a circa un 40 percento inferiori entro il 2050. Raggiungere questi obiettivi è importante per evitare che si aggravino fenomeni climatici estremi già in costante aumento; inoltre, limitare le emissioni inquinanti in modo che la concentrazione di biossido di carbonio nell'aria non superi le 450 ppm (parti per milione.. passata da circa 280 a 385 ppm in poco più di due secoli) significa scongiurare modifiche sostanziali al clima del pianeta compreso il rialzo eccessivo del livello dei mari e conseguenti ricadute economiche.

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Clima tutelato tramite aiuti agli agricoltori

L'agricoltura può influenzare il clima globale molto più di quanto si possa pensare, dal momento che a circa un quattordici percento di inquinamento direttamente riconducibili alla pratiche agricole bisogna aggiungere un diciassette percento dovuto alla deforestazione per far posto ai campi destinati alla coltivazione; quindi, favorendo un tipo di agricoltura più rispettosa dell'ambiente (grazie a normali pratiche di risanamento di terreni poco produttivi, rotazione delle colture..) è possibile ridurre le emissioni inquinanti e migliorare i raccolti per popolazioni sempre più affamate e costrette per sopravvivere ad abbandonare le proprie terre, spesso impoverite dai cambiamenti climatici. Si calcola; inoltre, che mentre se ne propaganda disonestamente la protezione, circa ogni diciotto secondi sarebbe tagliato un ettaro di foresta amazzonica per far posto agli allevamenti che devono sostenere la domanda globale crescente dell'industria.

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Settore sanitario molto inquinante

Utilizzando energia a basso impatto ambientale, illuminazione energeticamente efficiente, ambulanze più moderne e cibo proveniente da produzioni locali il settore sanitario potrebbe diminuire molto l'inquinamento, dal momento che le emissioni inquinanti prodotte finiscono proprio per minare le condizioni di salute della popolazione che si serve di quei presidi, considerando anche tutto quello che si muove attorno ai luoghi di cura, che attraggono una massa elevata di veicoli finiscono anche per avere un impatto negativo sulla qualità dell'aria. Il settore sanitario contribuisce al surriscaldamento globale che può provocare l'aumento di malattie infettive (ad esempio malaria e colera), oltre a siccità, inondazioni e innalzamento del livello dei mari.. che secondo alcuni studi sarà meno pronunciato ed uniforme di quanto calcolato in precedenza, ma comunque con effetti anche sulla rotazione terrestre e sul clima globale in generale.

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Temperature in aumento e livello del mare

Una delle zone del pianeta più soggette al fenomeno del surriscaldamento globale sembra sia il cosiddetto altopiano del Tibet che a causa della sua ubicazione e dell'altitudine elevata (oltre i quattromila metri in media) ha caratteristiche che potrebbero rendere più evidenti i danni causati dall'innalzamento delle temperature, quantificabile cominciando dalle prime rilevazioni del 1961 in circa 0,32 gradi ogni decade, e questo può causare con lo scioglimento dei ghiacciai inondazioni o siccità (considerando lunghi periodi di tempo) in vasti territori a valle. Da segnalare anche che è cominciata l'evacuazione della popolazione da una piccola isola del Sud Pacifico (Carteret a circa ottanta chilometri dall'isola Bougainville), uno dei primi casi in cui gli abitanti sono costretti ad abbandonare le proprie case a causa dell'erosione provocata dal mare il cui livello continua a salire inondando gli atolli corallini e rendendo difficili le attività agricole e di sussistenza.

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Livello dei mari e farfalle

Le popolazioni maggiormente colpite dall'innalzamento del livello dei mari sembra siano quelle che vivono sulle lunghe coste del sud-est dell'Asia (in Indonesia), a causa anche del tipo di economia basata sui proventi provenienti dalla silvicoltura e dall'agricoltura, sfavorita nella produzione dai cambiamenti climatici con variazioni nelle precipitazioni che provocano l'alternanza di periodi di siccità ed ondate di calore, a tifoni tropicali ed alluvioni. Una larga zona di circa 2500 chilometri quadrati coperta da foreste di mangrovie è minacciata dal fuoco favorito a volte dalle elevate temperature, che potrebbero giocare un ruolo anche nella ricombinazione della componente virale responsabile dell'aggressività dei virus e delle epidemie. In altri paesi, e particolarmente in Europa, alcuni hanno notato un calo di farfalle, lepidotteri davvero affascinanti e di rara bellezza che contribuiscono con la loro attività alla impollinazione e all'equilibrio globale.

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Foreste sane ed alghe per tutelare l'ambiente

Le piante normalmente assorbono una grande quantità del CO2 rilasciato nell'aria dalle attività umane e dal normale ciclo di vita degli esseri viventi, ma con il fenomeno del surriscaldamento globale provocato dall'uomo la concentrazione di tutti i gas ad effetto serra è aumentata notevolmente; infatti, il biossido di carbonio è passato da 284 ppm (parti per milione) prima dell'era industriale agli oltre 380 ppm attuali, ed anche le concentrazioni di metano, protossido di azoto, dei CFC.. sono molto aumentate con il risultato che le foreste rischiano di ammalarsi rilasciando in questo modo nell'atmosfera molto CO2 a causa dei processi degenerativi. Alcune ricerche hanno evidenziato come per salvaguardare le foreste tropicali sia necessario contenere l'effetto serra e le temperature, ed un aiuto in questo senso potrebbe arrivare da alghe eucariote modificate geneticamente in modo da mantenere gli oceani in equilibrio (simulando un clima primordiale).

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Fenomeni naturali e provocati dall'uomo

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6,3 sulla scala Richter ha colpito la città dell'Aquila e tutto l'Abruzzo provocando centinaia di vittime e danni ingenti (con dati ancora da verificare nella loro gravità), ma il fatto che alcuni edifici siano stati completamente rasi al suolo probabilmente significa che non è stata adottata nessuna soluzione antisismica per prevenire un fenomeno naturale caratteristico della terra ed anche la sequenza sismica precedente alla forte scossa sembra sia stata in parte sottovalutata. Per quanto riguarda invece fenomeni provocati dall'uomo come quello dell'effetto serra alcuni scienziati avvertono che fra circa 30 anni l' 80% dei ghiacci dell'Artico rischia di sciogliersi (la previsione precedente era 90 anni), ed anche durante l'inverno nell'emisfero sud con "basse" temperature (ma 2,5° in media più elevate) il ghiaccio ha continuato a sciogliersi probabilmente a causa di correnti calde sottomarine che provocano il distacco di enormi blocchi.

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Fusione fredda ed energia nucleare

Dopo molti anni si è tornati a discutere di energia gratuita e fusione fredda che utilizza in teoria ed in scala molto ridotta lo stesso principio che fa brillare le stelle, con nuovi esperimenti che hanno dimostrato come sia possibile produrre grandi quantità di energia con reazioni chimiche abbastanza semplici in un recipiente, probabilmente un nuovo tipo di reazione nucleare ancora da individuare e diverso da quello sperimentato nel 1989 al tempo dei primi esperimenti di fusione fredda che non aveva prodotto sviluppi significativi. Gli esperimenti nucleari "tradizionali" effettuati in passato ad esempio nelle incantevoli isole della Polinesia hanno provocato rilevanti danni naturalistici ed ancora oggi si riscontra nella popolazione un'incidenza molto alta di cancro alla tiroide; inoltre, organizzazioni internazionali sono intenzionate a risarcire il personale che si è occupato dei test atomici e che poi ha finito per ammalarsi di leucemie, cancro al seno ed altre gravi patologie.

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Foresta amazzonica da proteggere

Uno dei fattori più importanti per salvaguardare l'ambiente sembra sia quello di tutelare la foresta amazzonica e cercare di proteggere dal surriscaldamento climatico tutte le foreste del pianeta; infatti, alcuni scienziati segnalano che l'aumento di temperatura e della concentrazione di biossido di carbonio nell'aria mina la salute delle piante modificandone il metabolismo, con la conseguenza che si potrebbe molto ridurre la copertura dei "polmoni verdi" del globo a causa della spirale che si autoalimenta provocata dall'effetto serra se non si ricorre a provvedimenti che possano porre un freno ai cambiamenti climatici. Molti dati e rilevazioni fatte in passato riguardo al rialzo di temperature, livello dei mari, impatto sulle popolazioni.. sono state in molti casi sottostimate e le foreste del pianeta come quella amazzonica sono minacciate sia dalla deforestazione incontrollata sia dall'effetto serra con ricadute immediate sull'equilibrio ambientale globale.

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Serbatoi alla base dei ghiacciai in Cina

Partendo dalla constatazione che milioni di persone potrebbero soffrire di problematiche collegate all'approvvigionamento idrico in province come quella dello Xinjiang densamente popolate e che quindi utilizzano grandi quantità di acqua disciolta proveniente dai ghiacciai delle molte montagne presenti, gli scienziati hanno pensato di costruire 59 grandi serbatoi di raccolta per l'acqua. Come accade nel resto del pianeta anche in Cina per effetto del surriscaldamento globale le dimensioni dei ghiacciai si stanno velocemente riducendo e per il momento la popolazione generalmente non avrebbe subito disagi dovuti alla carenza idrica, dal momento che sarebbe maggiore la media del flusso d'acqua disciolta e tendono ad aumentare anche le precipitazioni atmosferiche; ma in futuro, considerando come sono "ridotti" i ghiacciai, la situazione potrebbe cambiare e bisognerà tenere conto anche della forte evaporazione dei mesi estivi utilizzando magari scorte sotterranee.

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Le foreste tropicali assorbono maggiori emissioni

Con un progetto di rilevazione delle emissioni durato diversi anni è stato riscontrato che le foreste tropicali, soprattutto nella zona africana, assorbono maggiori quantità di emissioni inquinanti che derivano dallo sfruttamento dei combustibili fossili, probabilmente a causa delle maggiori concentrazioni di biossido di carbonio nell'aria che favorisce la crescita delle piante quasi con "effetto fertilizzante", e quindi un volume maggiore della pianta corrisponde ad un maggiore assorbimento (anche del 20%). Precedentemente era stato rilevato per la foresta amazzonica una media di circa 620 kg di CO2 per ettaro, quantificabili in quasi 5 miliardi di tonnellate metriche all'anno per l'intero pianeta.. da segnalare anche accordi fra America ed Indonesia per salvaguardare le foreste, mentre la Cina sembrerebbe intenzionata a ridurre le emissioni inquinanti ed organizzazioni internazionali propongono la produzione di cibo poco inquinante e con minori sprechi.

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Australia colpita dai cambiamenti climatici

Gli incendi che si sono propagati velocemente sul territorio australiano potrebbero essere stati favoriti nella loro corsa distruttiva dalle alte temperature, alti livelli di concentrazione di biossido di carbonio, lunghi periodi di assenza di precipitazioni.. in una terra che per caratteristiche particolari della vegetazione e conformazione naturalistica sembra sia piuttosto predisposta ad essere interessata da questo tipo di fenomeni, soprattutto nel sud-est interessata adesso anche da ondate di calore difficilmente controllabili. La velocità e l'aggressività nella propagazione delle fiamme pare abbia colto di sorpresa la popolazione che è abbastanza abituata a vedere questo tipo di incendi, ma un misto di fattori predisponenti (territorio realmente secco, vento caldo con bassa umidità dell'aria, alberi della gomma e di eucalipto che contengono essenze che alimentano il fuoco) ha provocato una situazione anomala incontrollabile che ha disorientato molti sfortunati.

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Biocarburanti ricavati dal legname

Nell'intestino di un piccolo crostaceo che mangia il legname sarebbe presente un enzima adatto per ricavare un nuovo tipo di biocarburante, che in pratica deriva dalla fermentazione della cellulosa che questo gamberetto è in grado di degradare ad esempio masticando salice o paglia e poi trasformare in botanolo ed etanolo. Uno dei maggior problemi della precedente generazione di biocarburanti, che erano ricavati principalmente da amidi e zuccheri presenti nei raccolti di cereali era quello di sottrarre cibo utile per l'alimentazione umana, ma grazie al nuovo tipo di enzima sarà possibile ottenere circa 19 grammi di etanolo da 100 grammi di paglia senza dover affamare le popolazioni pur di poter ricavare un 10% in media di carburante "pulito" ed eventualmente utilizzando terre inutilizzate per nuove colture da trasformare. Altre ricerche segnalavano tempo fa la possibilità di ottenere idrogeno dall'etanolo utilizzando catalizzatori compatti e relativamente economici.

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Nuovi animali marini in profondità

Guidando a distanza un piccolo sommergibile robotizzato nelle profondità del mare australiano in una fenditura di circa 2000 metri e posta a quattromila metri di profondità a sud delle coste dell'isola di Tasmania, gli scienziati hanno scoperto dei nuovi animali marini dalle forme piuttosto inconsuete un po' come piante carnivore molto grandi oppure con lunghi tentacoli ed anche spugne di dimensioni notevoli; inoltre, il sedimento analizzato nelle profondità appare davvero caratteristico, fine e luminoso come la neve, ricco di fossili antichi (oltre diecimila anni). Meno confortanti invece le notizie sullo stato di salute della grande barriera corallina che si estende ad est dell'Australia danneggiata dall'aumentata acidità dell'acqua causata dal surriscaldamento globale provocato dall'uomo, e cambiando tipo di orizzonte naturalistico alcuni scienziati fanno notare che la caccia indiscriminata ha portato ad una riduzione di circa un 20% delle dimensioni delle specie.

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Allevamenti al posto della foresta amazzonica

In Brasile sembra stia crescendo il ritmo di deforestazione della foresta amazzonica per fare posto a nuovi allevamenti animali per soddisfare la sempre più pressante richiesta di carne per l'alimentazione umana dei mercati internazionali, e per appagare questa insalubre abitudine alimentare si perdono ogni anno circa diecimila chilometri quadrati di foresta (i cosiddetti polmoni verdi del pianeta) per fare spazio a fattorie, pascoli, vaste mandrie di bestiame; senza considerare che bruciare gli alberi o la loro decomposizione comporta un notevole rilascio di biossido di carbonio in atmosfera. Da considerare anche il disequilibrio per tutto l'ecosistema, già fortemente provato da decenni di sfruttamento incontrollato, e le conseguenze sulla natura di questi dissennati interventi umani potrebbero essere imprevedibili ed alcuni ipotizzano che le stesse variazioni climatiche in senso estremo dipendano in percentuale anche dalla deforestazione.

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Cemento che assorbe CO2 e clima naturale

La produzione di cemento nel pianeta produce molto biossido di carbonio quantificabile in circa il 5% delle emissioni globali ogni anno e si stima che in futuro la richiesta per nuove costruzioni potrebbe molto aumentare; ma in Inghilterra è stata messa a punto una nuova formula per il cemento che sfrutta le proprietà del silicato di magnesio per assorbire il CO2 e richiede anche minori quantità di calore per la produzione (da notare, però, che a quanto pare i soli edifici pubblici Inglesi sono responsabili per un inquinamento da CO2 superiore a quello di un intero paese come il Kenia). Per quanto riguarda invece il naturale equilibrio climatico che consente di salvaguardare la biodiversità, sembrerebbe che il riscaldamento globale da valutare in modo complessivo, possa avere qualche influenza sul sesso di alcuni rettili e pesci dal momento che una temperatura in media più alta determina una percentuale maggiore di maschi con conseguenti squilibri ambientali.

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Clima bizzarro e tanta neve anche troppa

Tutto l'arco alpino è coperto di neve in quantità quasi eccezionale in alcune zone in cui il manto nevoso supera i due metri o almeno bisogna tornare con la memoria indietro di decenni per poter comparare un evento di portata analoga, e abbassandosi le temperature si dovrebbe formare un buon fondo, ma visto il pericolo valanghe alcune piste pare rimarranno temporaneamente chiuse e qualche preoccupazione arriva anche dalla massa nevosa accumulata sui tetti anche a causa della pioggia che la ha appesantita. La media in percentuale delle precipitazioni del mese è molto aumentata o è concentrata in pochi giorni (con conseguenze negative sull'agricoltura, danni alle strutture..) fenomeno "bizzarro" probabilmente da collegare ai cambiamenti climatici; infatti, il 2008 è l'anno più caldo del nuovo millennio e nonostante l'approvazione del nuovo pacchetto clima qualche scienziato sostiene che ci vorrebbe un ulteriore taglio delle emissioni per ottenere un reale beneficio.

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Neve abbondante e tempo capriccioso

Una nevicata davvero abbondante ha ricoperto tutto l'arco alpino con buone speranze per l'andamento della stagione turistica in montagna, senza considerare la notevole riserva d'acqua che il manto nevoso può garantire come se fosse un grande serbatoio naturale e al tempo stesso alimentando i ghiacciai che in genere arretrano visibilmente tanto che sono già stati sperimentati dei comuni teloni per proteggere dai raggi solari le zone coperte dal ghiaccio più delicate e di conseguenza le rocce sottostanti. Per quanto riguarda invece gli effetti del tempo capriccioso da collegare spesso al fenomeno del riscaldamento globale e all'effetto serra, alcuni paesi colpiti da cicloni tropicali, periodi di siccità e inondazioni potrebbero subire danni rilevanti all'agricoltura colpita anche da erbe infestanti ed insetti "nocivi" per i raccolti tanto che la terra appare brulla e spoglia con il pericolo per le famiglie di non riuscire a ricavare abbastanza cibo per la sopravvivenza.

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Case a basso impatto ambientale

Tramite nuovi sistemi di progettazione delle case è possibile risparmiare molta dell'energia normalmente utilizzata ed adottando uno stile di vita particolarmente sobrio nei consumi con qualche piccolo sacrificio si può evitare di sprecare risorse indispensabili per l'ambiente come l'acqua, grazie ad esempio a sistemi idraulici che mentre ci si fa la doccia o ci si lava i denti.. recuperano l'acqua dagli scarichi depurandola per altri usi o rendono possibile il suo riutilizzo. Per quanto riguarda invece l'energia utilizzata per la climatizzazione oltre alla coibentazione degli edifici che consente un netto risparmio è possibile utilizzare i tetti come giardini in progettazioni con appositi impianti idrici integrati oppure sono allo studio nuovi tipi di pannelli fotovoltaici organici molto più efficienti e che non utilizzano componenti chimiche inquinanti, ma anche semplici zone bianche o riflettenti nei tetti possono contribuire a salvaguardare l'ambiente riflettendo selettivamente i raggi solari.

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Correnti oceaniche e soluzioni climatiche

I modelli climatici in alcune zone del pianeta stanno variando velocemente con conseguenze sulla circolazione delle correnti oceaniche sottomarine che condizionano il clima globale, ad esempio nel Nord Atlantico notevoli modificazioni all'ecosistema sono provocate dalle grandi quantità di acqua fresca che provengono dallo scioglimento dei ghiacciai a causa dell'effetto serra, ma in questo caso per ridurre la concentrazione di CO2 nell'aria da alcuni studi sembrerebbe efficace la capacità di catturare e convertire in calcite il gas di una roccia intrusiva eruttiva costituita da olivina (peridoto) e pirosseni presente soprattutto in Oman e abbastanza comune nel mantello della Terra. Per quanto riguarda le perturbazioni che interessano la parte alta dell'atmosfera da segnalare l'ennesimo uragano che dopo aver provocato ingenti danni alle isole Cayman (senza vittime) si dirige verso Cuba con raffiche di vento che raggiungono i 200 km orari.

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Tel:   338 1809310          Data:    10/11/2008                         n:   822


Gas serra da diminuire

Considerando la capacità di trattenere calore di alcuni gas ad effetto serra alcuni scienziati hanno calcolato che il metano ha venti volte in proporzione più impatto ambientale del biossido di carbonio anche se quest'ultimo è maggiormente monitorato a causa della sua massiccia presenza nell'atmosfera, ma bisognerebbe tenere anche conto delle "bolle di metano" intrappolate nei ghiacci artici che con lo scioglimento dei ghiacci rilasciano il gas in quantità crescenti. I piani di sviluppo industriale prevedono un drastico taglio delle emissioni inquinanti ad effetto serra per le navi, per gli aerei e tutti i commerci che nel loro insieme sono responsabili di circa un 30% dell'inquinamento globale grazie ad interventi di ottimizzazione dei consumi di combustibili fossili migliorando l'efficienza dei motori.. ad esempio negli aerei con particolari disegni che studiano i flussi dell'aria ad alta velocità è possibile risparmiare molto carburante.

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Piani climatici e malattie da effetto serra

Mentre gli obiettivi sulla riduzione delle emissioni inquinanti stanno diventando sempre più consistenti con proposte che tenderebbero ad un incremento dal 20% al 30% circa dal 2020, la congiuntura sfavorevole sul piano economico con la popolazione preoccupata per le relative problematiche correlate potrebbe vanificare gli sforzi tesi a migliorare la condizione ambientale globale con piani efficaci a lungo termine (fino ad una riduzione anche dell' 80% del CO2 dal 2050). Per quanto riguarda invece la salute del globo, pare che il surriscaldamento legato all'effetto serra potrebbe provocare l'adattamento di insetti tipici di alcune zone calde del pianeta con il conseguente pericolo della diffusione di alcune malattie caratteristiche della fauna selvatica (zoonosi diffuse ad esempio in Africa) ed anche la salute dei mari è messa a rischio dalla riduzione del meccanismo naturale di rimescolamento dell'acqua grazie all'azione del fitoplancton.

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Energia solare a tutela dell'ambiente

In certe zone dell'Africa la popolazione ricorre ancora all'energia ricavata bruciando legname con conseguente danno ambientale sia per l'immissione nell'ambiente di inquinanti, sia per il taglio di alberi che sono in grado di catturare e trasformare il CO2 in ossigeno, ma in sostituzione di questi metodi energetici decisamente aggressivi sembra che stia crescendo velocemente anche l'utilizzo di pannelli solari e fotovoltaici, scalda acqua termici, cucine solari.. in una terra in grado di fornire circa da 5 a 7 KWh per metro quadrato, che sfruttata per centrali solari a vapore potrebbe fornire energia per un'intera città. I cambiamenti climatici provocati anche dal cattivo utilizzo di risorse energetiche provocano danni ambientali che potrebbero richiedere costose opere ad esempio per proteggere le coste di alcuni paesi dall'erosione provocata dalla forza delle onde del mare, che invece sfruttate con appositi sistemi idraulici possono essere trasformate in energia.

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Ambiente da riequilibrare

Alcuni studi segnalano come i cicli naturali dell'ambiente in qualche modo sconvolti dai cambiamenti climatici in atto sul pianeta dovrebbero essere riequilibrati su ritmi più naturali, per evitare che preziosi ecosistemi siano seriamente danneggiati (ad esempio come alberi secolari di varie specie in zone del globo interessate da variazioni significative delle temperature medie); senza contare alcuni nuovi fenomeni rilevati che sembra ostacolino le reazioni chimiche che consentono l'equilibrio globale, come un virus che colpisce le alghe procariote che consentono agli oceani di assorbire grandi quantità di biossido di carbonio. Un altro ciclo da riequilibrare sarebbe quello dell'azoto (fondamentale per la vita) e in particolare dell'azoto reattivo che se da una parte può essere utile in agricoltura e per molte produzioni industriali, dall'altra danneggia tutto l'ecosistema, dagli oceani, alle coste, ai laghi e fiumi.. oltre a provocare ulteriori gas serra e smog nell'aria.

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Inondati da cicloni e monsoni

Investita da cicloni a ripetizione l'isola caraibica di Haiti nella repubblica Domenicana, che hanno provocato molte vittime e danni alle fragili strutture ed abitazioni della popolazione, rischia di essere inondata dall'ennesimo ciclone di una stagione caratterizzata dall'aumento della forza distruttiva di questi vortici tropicali che sembrerebbero alimentati dal surriscaldamento del mare di circa un grado che comporta anche una maggiore frequenza e potenza di questi eventi atmosferici. Davvero preoccupante, inoltre, la situazione in India dalla parte opposta del pianeta dove una inondazione monsonica ha provocato la rottura degli argini di un fiume in Nepal e costretto nel Nord dell'India nello stato di Bihar circa un milione di contadini ad abbondonare le proprie case, terreni, raccolti e rifugiarsi in scuole e templi a volte con gli animali; ma secondo altre stime potrebbero essere tre milioni le persone colpite da questa calamità meteorologica.

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Ghiaccio spaccato o sciolto

Si sarebbe aperta una nuova grossa frattura nel ghiaccio nel nord della Groenlandia di circa undici chilometri di lunghezza e quasi uno di larghezza in una zona che sembrava precedentemente non ancora interessata da spaccature di grandi dimensioni, che comporta di conseguenza il rialzo del livello dei mari già evidenziato da rilevazioni effettuate in passato (anche se le previsioni sull'andamento del fenomeno del riscaldamento globale spesso non corrispondono ai dati ipotizzati). Una delle zone del pianeta più colpite dal rapido scioglimento dei ghiacciai sarebbe quella Imalaiana con un ritmo quantificabile in circa settanta metri per anno di arretramento che potrebbe provocare problemi per l'approvvigionamento idrico legato alla sopravvivenza per una popolazione di 1,3 miliardi di persone, colpite anche dal mutamento delle precipitazioni collegate ai cambiamenti climatici (con conseguenze anche per le temperature medie rilevate).

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Informazione corretta sui cambiamenti climatici

Fornire dati, immagini ed informazioni corrette sulla reale situazione ambientale potrebbe non essere più superficialmente "bollato come catastrofismo", ma essere una valida strategia per preparare psicologicamente la popolazione e cercare di prevenire i danni provocati dai cambiamenti climatici, accusati da molti di essere responsabili di stravolgimenti nella biodiversità (piante ed animali) di oasi naturalistiche e del surriscaldamento globale che in futuro sembra possa essere quantificato in circa quattro gradi (in alcune zone) e quindi con un valore doppio a quello precedentemente ipotizzato se non saranno ridotte in modo significativo le emissioni di CO2. Piogge torrenziali ed acquazzoni ad esempio potrebbero essere più violenti del previsto e se è stata notata una correlazione fra aumento delle temperature ed intensità delle piogge pare che i modelli calcolati dai climatologi stimino di solito per difetto i danni che poi si riscontrano sul territorio.

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Coralli soffocati dal biossido di carbonio

L'equilibrio marino che consente la simbiosi fra alghe e coralli sembrerebbe minacciato dall'eccessiva concentrazione di biossido di carbonio nell'atmosfera, per il fenomeno dell'acidificazione degli oceani dal momento che i mari catturano in parte il CO2 dell'aria; inoltre, la temperatura più calda dell'acqua sembra costringa i celenterati che costruiscono le barriere coralline (tramite polipi) ad espellere le alghe con cui convivono a cui devono la caratteristica colorazione, poi tendono lentamente a sbiancare e morire. Alcuni scienziati segnalano che un terzo della barriera corallina del globo è in pericolo anche a causa di altri fattori come l'inquinamento, la pesca eccessiva e quella a strascico o con l'uso di dinamite, le opere di scavo dei fondali per recuperare materiali edili.. ed occorrerebbero misure di tutela ambientale e di tutti gli ecosistemi di portata consistente, ma a quanto pare i "potenti della terra" non sono ancora riusciti a raggiungere un accordo tangibile in questo settore.

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Piante ed animali attaccati da insetti e funghi

I cambiamenti climatici in atto sul pianeta stanno provocando dei disequilibri in quell'armonia fra organismi che consente la corretta sopravvivenza in rapporto con l'ambiente; infatti, alcuni alberi di specie diverse sono attaccati da insetti (spesso provenienti da altri ecosistemi) che li divorano facendoli seccare, oppure accade che molte specie di rane nel globo subiscano l'attacco di un fungo che le sta letteralmente decimando. Pare che il meccanismo con cui i simpatici anfibi riuscissero a difendersi da questo fungo "killer" fosse di alzare la temperatura della pelle per brevi periodi di tempo in modo da liberarsi dall'ospite con cui normalmente convivono ed è stato notato ad esempio che è possibile aiutare le rane utilizzando un batterio sulla loro pelle che in qualche modo le protegge. Inutile dire che in realtà sono insiemi di fattori che provocano il degrado ambientale, dall'aumento di temperatura agli inquinanti, dalle malattie virali alla caccia indiscriminata.. un equilibrio minacciato.

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Fotovoltaico solare in crescita

Alcuni sostenevano che gli impianti fotovoltaici che utilizzano la luce solare per ottenere energia elettrica fossero troppo costosi ed inquinanti in fase di produzione per poter essere realmente utili per salvaguardare l'ambiente, ma i nuovi scenari con i prezzi del petrolio e dell'energia elettrica sempre più cari potrebbero rendere queste soluzioni vantaggiose; inoltre, nei prossimi anni si ipotizza un ulteriore taglio dei costi di circa il 30% nonostante l'aumento del prezzo del silicio con cui sono prodotti i pannelli. Il progresso della tecnologia che converte l'energia solare ha consentito continui miglioramenti da quando nel lontano 1839 A. Becquerel inventò la pila fotovoltaica (a forma di cilindro di vetro) ed ora in genere si utilizzano due larghi strati di semiconduttori come elettrodi separati da un sottile film di un semiconduttore per creare una differenza di potenziale che in misura variabile dall'intensità dei raggi del sole produce una piccola quantità di energia elettrica.

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Ridurre considerevolmente il CO2

Alcuni scienziati norvegesi affermano che è possibile ridurre entro il 2050 anche dell'85% le emissioni di gas che provocano l'effetto serra grazie ad impianti a biomasse e che sfruttano la fotosintesi clorofilliana delle alghe, "iniettando nel sottosuolo" il CO2 e cambiando lo stile di vita favorendo i prodotti che contribuiscono a salvaguardare l'ambiente (tassando gli altri), tutto in un'ottica organizzata su vasta scala in modo da porre rimedio ai cambiamenti che sconvolgono l'ecosistema. Preservare le foreste è un altro passo importante per l'equilibrio globale della natura, ma in questo campo pare che in Amazzonia siano state tagliate o bruciate le piante in una zona di ben 1132 chilometri quadrati di foresta equatoriale in Brasile (misurazione effettuata da satellite ad Aprile), incrementando in questo modo la quota di deforestazione dal momento che è aumentata la richiesta di terreni agricoli e di legno del mercato; inoltre, su un altro fronte anche nel Borneo molti alberi sono stati tagliati senza criterio.

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Biomasse naturali energetiche

I primi impianti per l'utilizzo delle biomasse cominciano ad essere installati ed utilizzati con grandi vantaggi economici e naturalistici, ad esempio è possibile in piccolo ambito locale agreste utilizzare una specie di vasca in cui stoccare tutti i materiali di risulta dalla pulizia di giardini, alberi, siepi, vigne unito poi ad erba, rami secchi.. per ottenere un combustibile utile per tutti gli usi energetici senza sfruttare risorse fossili e salvaguardando al tempo stesso l'ambiente. Esistono anche grandi impianti che utilizzano questo tipo di tecnologia o altri che verranno presto realizzati come sembra stia accadendo in Inghilterra grazie ad una centrale a biomasse che utilizzerà rami secchi, materiale di risulta proveniente dalla lavorazione dei girasoli ed altri vegetali.. consentendo di ridurre le emissioni inquinanti di CO2 di svariati milioni di tonnellate ed in questo modo sarà possibile entro il 2012 ottenere una riduzione di circa un 15% sulla quantità di biossido di carbonio prodotta per scopi energetici.

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Clima caldo - freddo

Mentre alcuni scienziati sostengono che le temperature globali sono destinate a crescere, altri ipotizzano che ci potrebbe essere un periodo di moderato raffreddamento causato dal rallentamento della Corrente del Golfo che mitiga il clima in special modo nel Nord dell'Europa e dell'America grazie al flusso di acqua calda dalla zona tropicale dell'Oceano Atlantico a quella settentrionale e che poi prosegue in senso circolare restituendo acqua fredda che contribuisce a stabilizzare tutte le temperature. Il clima generalmente è mantenuto costante da un specie di termostato naturale del pianeta, ma con l'effetto serra si è determinato uno squilibrio che ha sconvolto i parametri base che hanno caratterizzato la storia dell'evoluzione per milioni di anni, tanto che ormai l'era industriale è chiamata Antropocene (o anthropogenic - nel senso che i cambiamenti sono provocati dall'uomo) in cui si è passati da una concentrazione di CO2 nell'atmosfera di 20 ppm ad una di 100 ppm (parti per milione.. ed anche molto superiore) con significative conseguenze sulle condizioni di sopravvivenza di molte specie animali e vegetali, senza dimenticare la salute degli oceani e dei mari.

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Giornata globale dedicata alla terra

In 174 paesi grazie a manifestazioni e spettacoli si cercherà di sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi che riguardano il riscaldamento globale e la salvaguardia del pianeta, fenomeni che stanno modificando velocemente gli equilibri naturali con effetti in passato imprevedibili, come ad esempio le modificazioni delle abitudini migratorie degli uccelli che tendono a non sostare più in Europa e di conseguenza si attenua il profumo con cui le piante attirano anche gli insetti; ma i danni più gravi sono avvertibili soprattutto in paesi già poveri (che non hanno i mezzi per fronteggiare la situazione sfavorevole e le malattie..). Purtroppo nonostante i ripetuti appelli nel passato non sembra che sia cambiata di molto la situazione sul piano delle emissioni inquinanti, che aumentano inesorabilmente salvo rare eccezioni e iniziative positive come quella promossa dalla Norvegia che ha stanziato cento milioni di dollari per cercare di arrestare la deforestazione in Tanzania (dal momento che l'effetto serra non ha confini).

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Natura oceanica globale

Quando si parla di salute globale bisognerebbe considerare con una panoramica naturale anche quella degli oceani; infatti, è il mare che sostiene in parte il pianeta (anche per chi vive in montagna o nel deserto) in un intreccio che vede collegata tutta la natura, quindi l'inquinamento ed il surriscaldamento dell'acqua, la pratica della pesca intensiva che non consente alle specie ittiche di riprodursi correttamente ed il degrado dei fondali finiscono prima o poi per danneggiare tutto l'ecosistema. Le creature che vivono nel mare sono minacciate dagli scarichi della civiltà industriale (metalli pesanti, diossine, pcb, ftalati) che minano il loro sistema immunitario ed endocrino esponendoli a malattie e virus (come ad esempio sta accadendo ai delfini colpiti dal morbillo nel Mediterraneo) con il rischio di danni globali che superano i confini delle nazioni, ed ormai si sta cercando di attuare anche dei programmi per la prevenzione e la salvaguardia degli oceani e dell'ambiente.. (non senza difficoltà).

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Api insetti intelligenti

Gli animali in genere hanno molteplici mezzi per comunicare ed in particolare le api sono in grado di utilizzare una complessa serie di segnali sia di tipo tattile ed acustico che chimico, grazie ai feromoni; inoltre, indicano alle compagne i parametri relativi alla direzione, distanza, tipo di fonti alimentari disponibili e relativa quantità, attraverso la danza scodinzolante (una specie di triangolazione figurata, utilizzando il sole, l'alveare ed i fiori).. un esempio davvero caratteristico di quanto possano essere intelligenti gli insetti. Fra le altre problematiche ambientali che minacciano la natura, bisogna segnalare che la raccolta di miele dai favi degli alveari comincia a diventare difficoltosa a causa della moria delle api forse a causa di antiparassitari di nuova formulazione (neonicotinoidi) che sono vietati in qualche paese, ma alcuni segnalano che potrebbe esserci anche un ruolo nell'aumento delle concentrazioni di CO2 e dei raggi ultravioletti (che stanno provocando l'aumento di cataratta negli occhi degli uomini).

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Globo al buio e diritti umani

In 371 fra città, paesi e metropoli il 29 marzo sono state spente le luci per un'ora dalle 20 alle 21 (in orario GMT locale) per sensibilizzare le popolazioni nei confronti del fenomeno dei cambiamenti climatici che ne frattempo è diventato un diritto dell'umanità (sancito dal UN Human Rights Council) dal momento che si tratta di una problematica globale e colpisce maggiormente popolazioni già povere; inoltre, alcune isole potrebbero essere particolarmente vulnerabili come ad esempio le Maldive. E' ormai inequivocabile il ruolo umano nei cambiamenti climatici e nella produzione dei gas ad effetto serra con conseguente desertificazione di ampie zone del pianeta, pericoli di inondazioni, danni economici rilevanti e all'intero ecosistema che potrebbero essere di tipo irreversibile; quindi anche se spegnere le lampadine per solo un'ora non comporta particolari benefici.. almeno dovrebbe servire a sensibilizzare l'opinione pubblica in favore di un atteggiamento più attento all'utilizzo delle risorse energetiche.

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Clima un po' freddo e primavera

Osservando la natura si può notare come la fioritura di molte piante ogni anno sia sempre più anticipata e la primavera biologica non corrisponde ai ritmi a cui molti sono abituati, compresi i tempi di eventuali disturbi allergici dovuti ai pollini che in alcune giornate "saturano" l'aria, senza considerare che dopo gli iniziali tepori capita spesso che alcune giornate un po' freddine richiamino alle mente le anomalie del surriscaldamento globale con la considerazione che anche gli animali soffrono per questa situazione e gli insetti sono ostacolati nel volo dalle condizioni meteorologiche. Alcune ricerche registrano puntualmente le piccole variazioni del clima che si sommano ogni anno ed ormai sono evidenti ad occhio nudo, ed anche se potrebbe sembrare che la situazione idrica sia apparentemente tranquillizzante, pare che i fiumi abbiano in realtà una portata piuttosto ridotta, con il rischio dell'aumento degli inquinanti meno diluiti e degli incendi estivi provocati dalla siccità e dalla fioritura anticipata (con la conseguente formazione di sterpaglie).

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Questione ambientale disciolta

Dopo molti anni le problematiche sulla questione ambientale che riguardano lo stato di salute del pianeta in generale cominciano ad essere affrontate anche da chi le ha in qualche modo sottovalutate o non prese bene in considerazione, dal momento che le notizie sui cambiamenti climatici ormai arrivano puntuali a sostenere le tesi degli ambientalisti che da decenni si occupano di argomentazioni a volte un po' scomode. Persino gli Indiani del Nord America si lamentano dell'inquinamento che soffoca la Madre Terra e richiamano l'attenzione a ristabilire l'antico patto con la natura in modo da evitare che il pianeta collassi grazie ad interventi di purificazione e riforestazione; inoltre, spostandosi in un altro scenario da salvaguardare bisogna segnalare che i ghiacciai nel mondo hanno cominciato a sciogliersi ad una velocità più che doppia rispetto al passato e sembrerebbe che si sia passati dai trenta centimetri di arretramento degli anni '80 e '90 al metro e mezzo del 2006 con conseguente variazione anche della disponibilità delle risorse idriche per le popolazioni.

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Clima incerto o instabile

I cambiamenti climatici in atto sul pianeta potrebbero aggravare la situazione dei cosiddetti "rifugiati climatici" con ondate migratorie da zone particolarmente colpite come il Darfur ed il Bangladesh provocate da una serie di fattori che vanno dalla siccità e conseguente carenza d'acqua alla diminuzione delle scorte di cibo e dei terreni arabili, tanto che le stesse autorità che monitorano gli scenari geopolitici segnalano il rischio di ulteriori conflitti provocati da queste problematiche. In Europa anche se la situazione climatica in generale è nettamente migliore si segnala comunque una certa incertezza con temperature instabili che potrebbero danneggiare l'equilibrio naturalistico in montagna (ad esempio sembra accada sul monte Bianco); inoltre provocano gravi disagi le tempeste in alcuni grandi paesi al Nord ed il vento in Belgio potrebbe raggiungere anche velocità di 140 Km orari (nulla in confronto ai disagi che alcune popolazioni nel mondo dovranno subire e pare stiano già preparando i piani per un'eventuale accoglienza).

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Petrolio carissimo e pannelli fotovoltaici

Continua la corsa al rialzo del prezzo della benzina e del gasolio, dopo che la quotazione del petrolio ha superato la soglia dei 100 dollari al barile, e a quanto pare questa risorsa potrebbe diventare sempre più cara a causa di una serie di fattori fra cui la crescente domanda di paesi come la Cina e l'India, per una materia prima che è destinata nel lungo periodo ad esaurirsi; considerando anche che i biocarburanti che in teoria potevano contribuire a riempire serbatoi sempre più grandi rischiano di prendere il posto di coltivazioni indispensabili per l'alimentazione o di foreste che costituiscono i "polmoni verdi" del pianeta. La produzione di combustibile per autotrazione e di energia non inquinante sta diventando un problema realmente pressante per la salvaguardia dell'ambiente e soluzioni che inizialmente sembravano sicure come l'energia eolica pare che finiscano sempre per inquinare ed i vecchi pannelli solari sembrava fossero inquinanti in fase di produzione, ma con le nuove tecnologie in questo settore potrebbe bastare una piccola superficie del pianeta per soddisfare gran parte del fabbisogno energetico. - Ultimamente il prezzo del petrolio è ancora aumentato e sembrerebbe che siano molto inquinanti (bruciando combustibili fossili) anche le fabbriche che producono i nuovi pannelli solari che utilizzano come componente il cadmio telluride.. non resta che il risparmio.

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Acqua "acidogena" e raggi ultravioletti

I cambiamenti climatici potrebbero essere causati oltre che dal surriscaldamento globale da un gran numero di fattori, molti dei quali ancora sconosciuti o di cui non si è ancora capito bene il meccanismo di azione, ad esempio alcuni insetti come le api e piccoli rettili ed anfibi come le rane potrebbero soffrire a causa delle radiazioni dovute ai raggi ultravioletti unite all'azione negativa legata alle maggiori concentrazioni di anidride carbonica nell'aria. L'acqua "acidogena" e particolarmente calda in particolare pare sia responsabile dello sbiancamento dei coralli (celenterato che alcuni laboratori cercano di allevare per la ricolonizzazione dei fondali) ed anche il plancton ed i microrganismi presenti nei mari che sono alla base della catena biologica della vita soffrono per i cambiamenti ambientali e alcune coste sembra possano essere erose dell'azione acida del mare; tutta una serie di fattori che finisce poi per colpire i pesci, poi gli uccelli.. (anche se non mancano in alcuni casi segnali positivi di miglioramento).

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Foreste ed emissioni di CO2

La luce del Sole e le piante grazie alla fotosintesi clorofilliana rendono possibile la vita sulla Terra e generalmente si usa definire questo rapporto come una sorta di "schiavitù vegetale", per questo motivo osservare un grande albero significa in pratica identificare l'origine di una parte dell'ossigeno che respiriamo, senza considerare quel piccolo laboratorio chimico che consente di trasformare l'anidride carbonica in carboidrati, grassi, proteine.. La deforestazione di ampie zone dei "polmoni verdi" del pianeta ad esempio in Amazzonia, in Indonesia, in Africa ed in particolare in Nigeria pone l'attenzione su quale possa essere ormai il rapporto fra le emissioni di CO2 che non cessano di aumentare e la percentuale riassorbita dalle piante anche se non mancano paesi dove si piantano alberi per compensare l'effetto di ogni nuova attività umana, ma il bilancio dovrebbe essere fatto a livello globale, in caso contrario il cosiddetto "ciclo del carbonio" difficilmente può essere chiuso in modo positivo mantenendo quegli equilibri che consentono la sopravvivenza di tutte le creature della Terra.

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Escursione termica e valanghe

In montagna il fenomeno collegato alla forte escursione termica provocato dal fòn un vento alpino caldo (da cui prende il nome anche l'asciugacapelli elettrico), potrebbe causare slavine e valanghe per lo scioglimento della neve negli strati che consentono al manto nevoso di rimanere stabile sul terreno. Generalmente il vento è causato da una differenza di pressione (detta anche "gradiente") provocata dallo sbalzo di temperatura fra strati di aria che sovrastano regioni contigue, l'aria calda tende a salire generando un movimento di masse d'aria orizzontali che prendono il posto di quelle calde; ma nel caso del Fòhn, le temperature sono anche influenzate da quelle sulle pendici delle Alpi e dalle correnti che provengono dall'esterno delle catene montuose, quindi lo sbalzo termico unito al vento caldo può portare le temperature a livelli quasi estivi, come sembra sia accaduto a Sappada (con un record di 22° mai registrato prima in questo periodo ed alcuni danni alle strutture).

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Mondo vegetale minacciato

Oltre alla deforestazione che minaccia molte zone pregiate dal punto di vista naturalistico del pianeta e contribuiscono a formare i cosiddetti "polmoni" verdi della terra, ora a quanto pare si sta aggiungendo il pericolo della perdita di centinaia di piante medicinali; infatti, una percentuale superiore al 50% delle medicine normalmente utilizzate a scopo terapeutico deriva da principi chimicamente attivi inizialmente individuati nelle piante ed anche per quanto riguarda nuove patologie si rischia l'estinzione di varietà vegetali che potrebbero essere potenzialmente utili nelle varie cure prima ancora della loro scoperta. Ad esempio sarebbero a rischio l'albero del tasso utilizzato per combattere il cancro, ed anche la magnolia che ha proprietà attive nella prevenzione di malattie cardiache (e forse potrebbe essere utile per evitare le carie), ma anche piante "normali" di cui ancora non si conoscono bene le proprietà medicinali insieme alle foreste di mangrovie etc.

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Strana questione ambientale

Mentre in Italia sulle Alpi si vede molta neve che fa ben sperare sulle risorse idriche nelle stagioni più calde, in Groenlandia sulla calotta polare a quanto pare si era formato un lago di circa 840 metri di diametro che pone degli interrogativi su come sia possibile un fenomeno del genere (un po' strano) e sullo stato di salute in generale del pianeta. Le previsioni sullo scioglimento dei ghiacciai almeno nell'Artico non corrispondono con i dati calcolati in passato dal momento che solo nel 2007 si sarebbero disciolti 1,4 milioni di chilometri quadrati di ghiacci su un totale di 3 milioni che si sono trasformati in acqua rilevati dal 1978, che finendo nel mare provocano un innalzamento progressivo del livello globale dei mari che se non verrà arrestato sarà quantificabile nel futuro in circa sei metri (alcuni già sconsigliano di costruire o fare altre opere vicino al mare prevedendo delle problematiche legate ai cambiamenti climatici).

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Profumo di neve sulle Alpi

Finalmente è arrivata la neve "vera" in montagna, ma un po' a macchia di leopardo a seconda delle temperature collegate ai flussi ed alle correnti d'aria (se la temperatura è troppo bassa non nevica) rinfrancando le speranze degli operatori turistici e degli addetti agli impianti di risalita e delle piste da sci, in una stagione particolarmente avara di precipitazioni anche in pianura con fiumi e laghi un po' in secca. L'innevamento in montagna era già stato garantito tramite le giraffe ed i cannoni per la "neve programmata", ed adesso sarà possibile consolidare il manto nevoso che dovrà resistere all'impatto degli sciatori durante la stagione invernale. La neve sulle cime e sui ghiacciai potrebbe anche significare un serbatoio naturale di acqua per l'irrigazione, le culture e l'uso domestico durante la prossima stagione estiva; quindi, si spera in altre abbondanti nevicate e temperature adeguate.

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Dal macello animale a quello globale

Premesso che il pianeta può sicuramente guarire, bisogna considerare che l'era industriale (in qualche modo iniziata con il macello dei nostri "fratelli minori" in orribili catene di montaggio), rischia di arrecare gravi danni all'ambiente.. almeno da quanto risulta dai primi studi esposti in un ciclo di conferenze che si stanno tenendo a Bali in Indonesia, da cui si evince che il riscaldamento globale sta provocando la desertificazione e la tropicalizzazione di alcuni paesi con conseguente esposizione della popolazione a tifoni, virus, batteri e malattie epidemiche. Le indicazioni a favore della tutela dell'ambiente e delle emissioni inquinanti fornite ai governanti dovranno preparare in anticipo i provvedimenti da adottare dopo la scadenza del protocollo di Kyoto nel 2012, ma intanto pare che di questo passo la Cina e poi forse anche l'India supereranno l'America per la "produzione" di CO2 con il risultato di avere un effetto serra di tipo irreversibile e città come Shanghai semisommerse dall'acqua. - Ultimamente è stato raggiunto non senza difficoltà un accordo per la riduzione delle emissioni dei gas serra che dovrebbe essere definito entro il 2009.

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Questione ambientale sempre aperta

In questo ultimo periodo ci sono state diverse grandi organizzazioni che hanno lanciato un appello ad un maggiore impegno per limitare le emissioni inquinanti e per uno sviluppo a misura di ambiente, senza considerare i dibattiti mediatici vari che mescolano indicazioni allarmistiche (addirittura peggiori di quelle dei cosiddetti "catastrofisti") a messaggi di tipo negazionista. Ritornando invece ai dati certi, sembrerebbe da misurazioni attendibili che si sia sciolta ormai circa la metà dei ghiacci che coprono nell'Africa centrale le vette della catena del Ruwenzori che alimentano anche il Nilo, tanto che il Duca degli Abruzzi che conquistò la vetta più alta nel 1906 forse farebbe fatica a riconoscere ora quelle stesse montagne. La terra comunque può sicuramente guarire dalle ferite infertele e forse bisognerebbe considerare i messaggi della natura in modo positivo per un cambiamento effettivo delle abitudini di vita in modo che l'ambiente possa essere efficacemente salvaguardato.

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Prevenzione dalle "carrette" del mare

Il naufragio delle navi nello stretto di Kerc mentre continuano le ricerche dei naufraghi, alcuni dei quali sono stati tratti in salvo nel Mare d'Azov (Russia Meridionale), pone l'interrogativo su quali siano le norme di sicurezza della navigazione, dal momento che è puerile prendersela con la sorte per un evento tutto sommato prevedibile, visti i precedenti bollettini meteo e le condizioni di manutenzione di navi (definite delle "carrette" arrugginite) che hanno provocato oltre alla perdita di numerose vite umane uno dei più gravi disastri ambientali come proporzioni mai accaduti nel Mar Nero. Le quattromila tonnellate di nafta fuoriuscite dalla petroliera che si è spezzata in due pare siano ormai difficilmente recuperabili ed imbrattano le coste del Mar Nero, la flora e la fauna acquatica; inoltre potrebbero portare ripercussioni negative anche nel Mediterraneo, quindi ci si chiede se non sia opportuno in caso di pericolo vietare la navigazione di queste "carrette".

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Siccità e pannelli fotovoltaici

Quelle che erano osservazioni empiriche, anche se abbastanza evidenti, si sono rivelate esatte anche dalle misurazioni strumentali che hanno registrato un netto calo delle precipitazioni, ma con un'attenta gestione delle risorse idriche e riducendo gli sprechi è stato possibile evitare conseguenze rilevanti sulla produzione agricola e disagi alla popolazione. Purtroppo piove sempre meno e per cercare di porre rimedio ai problemi di carattere ambientale e all'inquinamento che provoca cambiamenti climatici in un prossimo futuro dovrebbero essere disponibili dei pannelli fotovoltaici "organici" che si basano sulla sintesi clorofilliana molto più efficienti degli attuali (che alcuni accusano anche di essere inquinanti in fase di produzione) e con caratteristiche estetiche invisibili di tipo "camaleontico".. comunque anche i vecchi pannelli stanno diventando sempre più efficienti, gradevoli e convenienti (ma la burocrazia per l'installazione è a volte scoraggiante).

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Mari impoveriti e permafrost scongelato

Come è noto la percentuale di pesce pescata negli oceani si è molto ridotta in questi ultimi anni e la Fao denuncia che il 96% delle specie destinate all'alimentazione sarebbe in pericolo. Per far fronte a questa situazione con i mari impoveriti e spesso anche inquinati, molti ora praticano l'acquacoltura recintando con apposite reti alcune zone di mare; in pratica con le stesse problematiche degli allevamenti a terra in batteria (e relativo uso di farmaci vari che poi a volte finiscono per entrare nella catena alimentare o per inquinare l'ambiente). Da notare che gli oceani sempre più caldi ora sono in comunicazione attraverso il famoso Passaggio a Nord-Ovest ormai libero dai ghiacci che ne impedivano l'attraversamento ed il permafrost siberiano che si scongela liberando metano potrebbe fare alzare ulteriormente le temperature in un circolo vizioso che l'uomo dovrebbe cercare di limitare.

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Adriatico a corrente alternata

Le notizie sulla salute dell'ambiente arrivano ormai a ciclo continuo e stavolta è il mare Adriatico ad attirare l'attenzione dei ricercatori; infatti, pare che la corrente del golfo di Trieste che consente il vitale rimescolamento delle acque si sia indebolita e questo rischia di trasformare in futuro il mare in una specie di palude (allarme poi rientrato). Alcuni affermano anche che dietro le notizie riguardanti l'ambiente potrebbero esserci forti interessi economici tesi alla vendita di prodotti ecologici vari; inoltre i cambiamenti climatici sarebbero dovuti semplicemente ad una maggiore attività solare e spesso le notizie risultano di tono esagerato, ma ad esempio per alcuni fiumi è chiaramente visibile la portata piuttosto ridotta (con il rischio che gli inquinanti nell'acqua risultino meno diluiti e quindi più aggressivi per la salute umana). Per quanto riguarda invece il Tirreno si registra il ritorno delle tartarughe al Sud e le temperature più calde favoriscono il popolamento di alcune specie come i pesci pappagallo ed i barracuda.

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Boschi, mari, fiumi, laghi da tutelare

In un ecosistema già degradato per svariate motivazioni l'equilibrio globale è minacciato dall'ennesimo incendio estivo di vaste proporzioni in Sicilia, quasi una guerra alle fiamme, con perdita di preziose vite umane e pinete; ma anche in altre zone al Sud del paese divampano roghi prevalentemente dolosi a volte alimentati dal forte vento di scirocco. Oltre alle pinete che rappresentano i polmoni della terra bisognerebbe cercare di tutelare anche i fiumi che spesso ormai hanno una portata ridotta ma sono fortemente inquinati e sfociano in mare con tutto il loro carico di veleni che poi vengono trasportati dalle correnti a grandi distanze ed anche la manutenzione dei depuratori (quando presenti) è un po' carente, infine i laghi sono minacciati dalla variabilità instabile delle precipitazioni e soffrono per la proliferazione delle alghe e ai pescatori non resta che contendersi i pochi pesci rimasti.

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Mare delicato e pesca

Un ruolo importante nell'equilibrio globale del pianeta potrebbe essere rappresentato dal mare che è un ecosistema molto più delicato di quanto l'uomo potesse prevedere e le risorse ittiche sono ormai sfruttate al massimo, con alcune specie che non riescono più a riprodursi correttamente, e ad esempio secondo alcuni, i tonni degli oceani sono in pericolo mentre la domanda sul mercato delle carni continua a crescere (ed anche la mattanza è un macabro spettacolo); inoltre, pare che (per altre ragioni) il caratteristico delfino bianco sia una delle ennesime specie estinte. La flora sottomarina è a volte minacciata dall'inquinamento provocato dall'uomo e da alcune pratiche di pesca intensiva, ma gli organismi vegetali che popolano i fondali marini oltre a garantire la sopravvivenza di tutte le creature marine, regolano l'ecosistema globale, compreso quello terrestre.

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Ambiente rassicurato

Le autorità si affrettano di solito a rassicurare le popolazioni sui bassi impatti ambientali delle fughe radioattive da centrali nucleari ad esempio dopo il recente terremoto in Giappone, oppure sulla sicurezza alimentare delle patate OGM, ma rimane sempre qualche dubbio sul rapporto rischi/benefici a lungo termine dal momento che a volte devono passare decenni prima di poter verificare i parametri di sicurezza e constatare se effettivamente il bilancio sia stato realmente positivo (considerando anche che la natura di solito impiega migliaia di anni per consolidare ogni piccola variazione). A volte è capitato che anche le modifiche apportate al territorio con opere che sembravano consentire grandi benefici poi si sono rivelate con il tempo non proprio "salutari" per l'ambiente.

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Tel:   338 1809310          Data:    17/07/2007                         n:   463


Salute del mare da tutelare

Molti pescatori segnalano che il mare stia diventando sempre meno pescoso ed alcuni denunciano "l'estrazione" industriale del pesce che impoverisce tutta la fauna marina e la catena alimentare naturale, ma i nuovi pericoli derivano dal riscaldamento delle acque con la proliferazione di alghe che rendono difficoltosa la pesca ad esempio nel mediterraneo. La salute del mare è un bene da tutelare e lo si nota soprattutto nelle aree protette dove la vita marina quando è indisturbata risana velocemente le ferite inferte dall'uomo all'ambiente, e nonostante qualche famoso naturalista si era spinto a dire in passato (forse in modo provocatorio) che il mediterraneo rischiava in pochi anni di morire, per fortuna questa infausta ipotesi non si è verificata (ma bisognerebbe coltivare l'amore per il mare).

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Tel:   338 1809310          Data:    16/05/2007                         n:   413


Un pianeta da salvare

Le recenti misurazioni sullo stato dei ghiacciai e sulle emissioni di gas serra da parte delle attività umane hanno rilevato che la situazione è più grave del previsto e bisognerà ridurre drasticamente nel giro di circa un paio di decenni la quantità di CO2 immessa nell'atmosfera per salvare il pianeta, dal momento che l'innalzamento ulteriore delle temperature di pochi gradi potrebbe provocare il completo scioglimento delle calotte polari con conseguenze drammatiche. L'ipotesi avanzata da alcuni che l'esplosione del vulcano Perbuatan a Krakatoa potrebbe avere modificato l'ecosistema in passato allo stesso modo della situazione attuale è stata ridimensionata in modo figurato allo scoppio di un petardo, invece risulterebbe necessario ricorrere al più presto ad energie rinnovabili; ma ad esempio per quanto riguarda l'utilizzo dei biocombustibili di origine vegetale pare che non tutte le opinioni siano positive (.. la soluzione forse è in un altro pianeta).

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Precipitazioni in arrivo e siccità

Finalmente dopo un lungo periodo di siccità che ha portato laghi e fiumi a livelli di attenzione sembrerebbe che sia in arrivo una perturbazione che dovrebbe portare un po' di sollievo all'agricoltura sofferente grazie a precipitazioni che si spera siano abbondanti (come al solito ci si ricorda di pregare solo in queste circostanze oppure qualcuno si rivolge ancora a divinità pagane come Giove pluvio, ma il problema della scarsità delle risorse idriche sembra possa essere collegato ai cambiamenti climatici provocati dall'uomo e dallo scioglimento anticipato delle nevi in montagna per il caldo). C'è anche chi ipotizza in futuro un cambio significativo delle abitudini di vita improntato al risparmio della preziosa e costosa acqua su tutti i fronti (compreso quello relativo al lavaggio della biancheria) con il ritorno ai serbatoi sui tetti delle abitazioni, comunque per il momento pare basti un parsimonioso uso dei rubinetti ed usare la doccia al posto della vasca da bagno.

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Animali tutelati e torturati

Mentre all'orsetto polare "Knut" a Berlino è stata assegnata una super scorta per difenderlo dalle minacce di morte di ignoti, la maggior parte degli animali continua ad essere torturata dall'uomo nei laboratori di ricerca e a scopo alimentare; ad esempio alle scimmie (che condividono con l'uomo gran parte del patrimonio genetico) tramite operazioni estremamente invasive vengono provocati tumori, ictus e patologie varie, per poi effettuare la sperimentazione di farmaci, e a volte anche costantemente monitorati tramite elettrodi applicati direttamente sul cervello. Da notare infine, che molti dei farmaci sperimentati efficacemente sugli animali (generalmente topi) spesso sull'uomo sono nocivi e al contrario sperimentazioni che in vitro potrebbero essere validate vengono cestinate viste le conseguenze negative sugli animali selezionati per essere le sfortunate vittime di turno.

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Tel:   338 1809310          Data:    20/04/2007                         n:   393


Tempo invernale in primavera

Mentre in montagna una stagione turistica caratterizzata dalla scarsità di neve naturale, potrebbe essere rilanciata dalle recenti precipitazioni nevose che hanno coperto le piste con un manto compatto e consistente, in pianura le basse temperature durante la notte rischiano di danneggiare le coltivazioni e i frutteti non dotati di impianti anti brina; infatti, i germogli sbocciati con largo anticipo verrebbero "bruciati" dal freddo anche solo di qualche grado sotto lo zero (variabile a seconda del tipo di germoglio). Le temperature ultimamente sono state di tipo quasi invernale in piena primavera meteorologica per il mondo vegetale, con danni ingenti per la produzione agricola, ed un rialzo delle temperature medie potrebbe provocare in montagna un consistente pericolo di valanghe (ad esempio come è noto in questo caso bisogna evitare di tagliare trasversalmente il manto nevoso con gli sci).

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Acqua da ricanalizzare

In un vicino futuro forse bisognerà procedere a delle opere di ricanalizzazione delle risorse idriche specialmente in alcune regioni centro-meridionali per far fronte al fenomeno di desertificazione dei terreni; infatti, nonostante le ultime precipitazioni di tipo estremo (un colpo di coda di un caldo inverno anomalo che ha provocato più che altro danni) il livello di torrenti e fiumi rimane piuttosto basso e se non si interviene per tempo pare che si potrebbe verificare un impoverimento della fertilità dei terreni, e per ricostituire l'humus è necessario un tempo lunghissimo. Per fortuna almeno la qualità dell'acqua al rubinetto rimane elevata e di tutta sicurezza la potabilità di un bene prezioso da salvaguardare (basta pensare alla condizioni di certe popolazioni del "terzo mondo" costrette a bere acqua putrida per sopravvivere).

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Fonti rinnovabili e biomasse da valorizzare

Per porre freno al fenomeno del riscaldamento e del cambiamento climatico sul pianeta, l'Unione europea dovrà ridurre del 20% entro il 2020 le emissioni dei gas responsabili dell'effetto serra grazie anche ad un migliore utilizzo delle fonti rinnovabili, come il sole, il vento, le biomasse, i biocombustibili, aumentare l'efficienza energetica.. Una fonte di combustibile biocompatibile ad esempio potrebbe derivare dal materiale secco frutto della potatura delle vigne e di altre piante, inoltre anche dal trattamento su larga scala del fogliame e dell'altro materiale risultante dalla pulizia di parchi, di giardini e sottobosco potrebbe derivare un contributo non trascurabile. Via libera anche al nucleare rispettando la sicurezza anche dal punto di vista delle scorie (..ma bisogna ricordare che a Chernobyl e in alcuni paesi ancora si fanno sentire gli effetti della nube tossica del 1986).

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Clima mite con effetti di tipo estivo

Molti si saranno accorti che oltre alle temperature particolarmente miti nelle belle giornate di sole dello scorso fine settimana, anche l'effetto di irraggiamento sulla pelle sembrava di tipo quasi estivo e questo può essere piacevole, ma pare che in alcune regioni le zanzare abbiano già cominciato a svolazzare ed in alcuni paesi nel mondo oltre all'allarme per l'effetto serra si accusa per alcune epidemie il caldo anomalo. L'effetto caldo nella penisola può anche essere accentuato specialmente nelle zone costiere dal vento di scirocco che tende a girare verso l'interno e che ha portato a toccare delle temperature da record (le più alte registrate negli ultimi 200 anni) che unite alle scarse precipitazioni rende i terreni particolarmente aridi con sensibili conseguenze per i futuri raccolti.

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Conseguenze economiche imputabili al clima

L'anomalo riscaldamento climatico potrebbe aver leggermente condizionato l'andamento della stagione turistica in montagna e dell'indotto collegato che produce abbigliamento invernale, sci e accessori; inoltre, spostandosi sui campi in pianura la raccolta di alcuni ortaggi è stata ostacolata dal caldo fuori stagione e al Sud le arance rosse Moro hanno subito una maturazione un po' difficoltosa (e il prezzo alla produzione di questo concentrato di salute "salvavita" è di soli 19 centesimi al chilo..). Da segnalare anche che l'Italia pur avendo aderito al protocollo di Kyoto per la riduzione del 6% delle emissioni di gas che provocano l'effetto serra, nella realtà pare che le avrebbe aumentate del 12%, ed anche nel resto del mondo continuano ad essere scoperte nuove inaspettate fonti di biossido di carbonio.

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Alghe supernutrite nel lago di Garda

Le piante acquatiche e le alghe sono uno degli indici di riferimento della salute dei mari e dei laghi, ad esempio nel caso di inquinanti particolarmente tossici alcuni vegetali tendono a scomparire, invece come accade nel lago di Garda la presenza di fosforo negli scarichi che sfociano nel bacino più grande d'Italia provoca la proliferazione di alghe che poi in estate andando in putrefazione emettono un odore non proprio gradevole. Considerando poi le scarse precipitazioni invernali il livello del lago nella prossima estate potrebbe essere particolarmente basso (anche se la regolazione in realtà è effettuata da chiuse artificiali), accentuando il fenomeno di "supernutrizione" e poi putrefazione delle alghe che potrebbe rendere meno piacevole la balneazione nelle acque dell'incantevole lago di Garda.

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Città sommerse dallo smog

Le solite polveri sottili Pm10 molto dannose per la salute sono sotto accusa per aver reso irrespirabile l'aria delle città, e ormai dopo aver superato per molti giorni consecutivi i limiti consentiti in molti grossi centri urbani ci si avvia verso il solito blocco totale o parziale del traffico. Da notare che c'è chi sostiene che il traffico automobilistico sia responsabile solo per un 8% delle Pm10, contro il 25% di centrali termiche e fabbriche; inoltre, lo stop del traffico in città darebbe alle verifiche dei dati contraddittori, con l'unica certezza che solo il fermo totale di tutti i mezzi sicuramente fa scendere i livelli di polveri sottili presenti nell'aria. Forse si poteva parzializzare i riscaldamenti domestici per migliorare la qualità dell'aria, visto anche le temperature decisamente poco invernali; ma pare che pochi abbiano provveduto a modificare le taratura degli impianti centralizzati (o semplicemente abbassare il termostato ambientale).

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Acqua preziosa da non sprecare

Nonostante le recenti precipitazioni sembra che il livello del fiume Po sia piuttosto basso e forse per la prossima estate bisognerà utilizzare, preventivamente come bacini di stoccaggio, le casse di espansione progettate per le esondazioni; ma l'attenzione si sposta anche sull'utilizzo che viene fatto del prezioso liquido a cominciare dalla montagna con la neve artificiale che richiede grandi quantità di acqua spesso potabile, che poi torna a valle e quella canalizzata è pronta per irrorare i campi da golf (con aggiunta di abbondanti pesticidi), e finalmente giunge debolmente nei fiumi divorata dagli usi industriali e civili. Nelle abitazioni per evitare di sprecare troppa acqua esistono degli economici parzializzatori di flusso che spezzano il getto, ma forse a volte è sufficiente un po' di buon senso.. (e una bacinella).

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Teleriscaldamento e spazzatura

Una delle soluzioni per salvaguardare l'ambiente è quella di utilizzare termovalorizzatori all'avanguardia con basse emissioni inquinanti grazie al controllo dei fumi e delle temperature utilizzate per bruciare la spazzatura, anche dal momento che sembrerebbe aumentata la quantità di rifiuti raccolta in un anno (31,7 tonnellate, con un incremento che arriva fino al 10,3% al centro Italia) ed in certe zone del paese vi sono seri problemi di stoccaggio e di discariche; inoltre, spesso la criminalità organizzata controlla questo ricco mercato "dal punto di vista economico". Ad esempio a Brescia e Torino sono presenti termovalorizzatori ed impianti di teleriscaldamento che hanno attirato l'attenzione per la loro qualità anche di tecnici stranieri. - Ultimamente alcuni hanno avanzato dubbi sull'utilità e l'efficacia dei termovalorizzatori rispetto al trattamento tradizionale (in alcune zone e per modeste quantità di materiale), mentre è giunta da Strasburgo la notizia che entro il 2020 la raccolta differenziata dovrà essere effettuata sul 50% dei rifiuti urbani nei paesi membri Ue.

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Immagine naturale ecocompatibile

Le società che utilizzano biocarburanti danno un'immagine alla pubblica opinione di attenzione alla questione ambientale, ma se per le coltivazioni di piante da cui ricavare l'olio combustibile si procede alla deforestazione di vaste zone del pianeta è evidente che non si tratta di un'operazione ecocompatibile. Recentemente anche una nota multinazionale produttrice di OGM è stata richiamata a cambiare l'immagine pubblicitaria che raffigurava il classico idilliaco panorama italiano, associato giustamente a produzioni naturali che per fortuna ancora sono praticate in molte zone del nostro paese (sperando che la globalizzazione non costringa ad un cambio di rotta).

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Clima pilotato e catastrofisti

A quanto pare grandi multinazionali avrebbero pilotato falsi movimenti per screditare le dichiarazioni e gli studi "catastrofisti" sulle variazioni climatiche e le conseguenze sul pianeta e le popolazioni potenzialmente vittime degli sconvolgimenti provocati dall'effetto serra. Alcuni studiosi si sono anche spinti a sostenere che la situazione attuale con una variazione repentina delle temperature in pochi decenni potrebbe essere una novità per l'homo erectus; infatti, in milioni di anni si sono avvicendate ere glaciali ad ere calde (interglaciali) grazie ad una variazione di temperatura quantificabile in media in pochi gradi, ma adesso il circolo vizioso del surriscaldamento potrebbe portare ad eventi imprevedibili (desertificazione e fenomeni estremi o glaciazione anticipata..) che sfuggono anche al calcolo dei complessi sistemi matematici (in compenso c'é chi cerca di trarre profitto anche da questa situazione degradata). - Ultimamente gli scienziati hanno confermato con la pubblicazione dei dati su importanti testate che è proprio l'uomo senza ombra di dubbio il responsabile delle variazioni climatiche (dando ragione ai "catastrofisti" non pagati).

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Leggere i segni della natura

Forse l'uomo potrebbe cercare di migliorare e salvaguardare l'ambiente in cui vive imparando a leggere i segnali a volte impercettibili che provengono dalla natura, ad esempio dovrebbero far riflettere quei piccoli fiorellini che fanno capolino in pieno inverno o valutare gli studi che a quanto pare segnalano animali che non vanno più in letargo, uccelli stressati che cinguettano nelle zone urbane con maggiore frequenza di quelli che vivono in zone incontaminate, api notoriamente sensibili alla salubrità dell’ambiente che non gradiscono contribuire all'impollinazione dei campi coltivati con piante transgeniche.. (roba per catastrofisti). Probabilmente la soluzione potrebbe essere mediando fra rimedi naturali e tecnologici, come l'impiego di carburanti di origine vegetale e i nuovi metodi per sottrarre "sequestrare" anidride carbonica dall'atmosfera e magari cercare di ottenere minerali o addirittura dei combustibili dal biossido di carbonio (per ora purtroppo quasi fantascienza).

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Precipitazioni un po' scarse

Uno degli effetti delle emissioni inquinanti prodotte dall'uomo e disperse nell'ambiente sembrerebbe portare a precipitazioni di tipo tropicale al Sud del paese (con fenomeni estremi) e scarsità di piogge al Nord, ad esempio in questo periodo è poca la neve presente sulle montagne dell'arco Alpino anche se consente di sciare agevolmente grazie all'innevamento artificiale; ma senza significative nevicate naturali il manto nevoso sciogliendosi non consentirà nella prossima estate una portata adeguata dei torrenti e poi dei fiumi che alimentano i cicli produttivi industriali e di agricoltura intensiva. L'argomento, però, è notoriamente insidioso e fare previsioni sul futuro risulta sempre difficile, anche se la tendenza alla scarsità della portata d'acqua dei fiumi in estate con problemi di irrigazione dei campi sembra verificarsi ormai di frequente nelle ultime stagioni. - Ultimamente alcuni scienziati britannici hanno ipotizzato che il 2007 potrebbe essere molto caldo a causa della somma di alcuni fenomeni climatici, con quelli provocati dall'effetto serra legati all'inquinamento, determinando spiacevoli conseguenze (.. e ormai anche le rilevazioni strumentali segnalano che gli ultimi mesi sono stati i più caldi in media da 147 anni, in pratica da quando si è iniziato ad archiviare i dati meteorologici).

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Tel:   338 1809310          Data:    11/01/2007                         n:   317


Cotone transgenico poco conveniente

In Cina sembra che una percentuale maggiore ad un terzo delle coltivazioni di cotone avvenga con l'utilizzo di semi trattati con l'ausilio della tecnologia Ogm, ma a quanto pare dopo un iniziale entusiasmo per l'aumento dei profitti grazie al significativo risparmio di pesticidi utilizzati per combattere un bruco che si ciba delle piante, ora arriva la doccia fredda con i contadini costretti a fronteggiare con massiccio uso di antiparassitari gli altri insetti che nel frattempo hanno spodestato dai campi il bruco soccombente, con in pratica un aggravio dei costi rispetto al cotone tradizionale [Cornell University]. Ragionando per assurdo ci si chiede se lo stesso meccanismo non possa verificarsi anche nelle altre coltivazioni e negli alimenti transgenici; quindi, forse sarebbe necessario un periodo di lunga sperimentazione prima di adottare su larga scala un qualsiasi ritrovato tecnologico che modifichi quello che la natura ha modellato nei secoli.

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Neve capricciosa e presepe

Sulle Alpi non c'é neve ed anzi pare che sugli alberi spuntino foglie nuove talmente le temperature sono miti, e nemmeno la tecnologia può per il momento sostituire il manto nevoso con le solite durissime e strette strisce di neve artificiale; infatti, i cannoni per funzionare correttamente richiedono temperature di qualche grado sotto lo zero, e poi ci sarebbe anche il problema di poter sparare della neve che possa fare "fondo" e resistere alla massa degli sciatori pronti ad assaltare le montagne per l'inizio della stagione invernale sulle piste da sci. Da notare che qualcuno per salvare il ponte "dell'Immacolata" incita a pregare per abbondanti precipitazioni nevose, ma l'invito è per un popolo che ha perso anche il culto per il presepe che non si vende più in molti grandi punti vendita (facendo spegnere in questo modo una bella tradizione di francescana memoria). - Ultimamente gli esperti hanno informato che stiamo vivendo l'autunno più caldo degli ultimi 50 anni, comunque pare che in montagna abbia discretamente nevicato.

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Potrebbe tornare la malaria

Dal momento che l'Italia è ai margini delle zone di contatto con le terre africane, potrebbe arrivare nel paese la zanzara anofele portatrice di malaria a causa del surriscaldamento della terra, ben adattata al nuovo ambiente in via di desertificazione anche per la carenza di precipitazioni costanti e la mancanza di irrigazione dei terreni. Come è noto il problema del riscaldamento del pianeta è globale e dipende dalle emissioni inquinanti dell'uomo ed ormai si cercano tutti i metodi per cercare di ridurre l'utilizzo di energie fossili, come ad esempio utilizzare fusti, cartocci, tutoli di mais per il riscaldamento e per cuocere il mangime derivato dallo stesso mais per gli animali (alcuni però sostengono per quanto riguarda il riscaldamento con prodotti di derivazione vegetale o dalla legna che accendere anche solo un semplice falò produce un notevole inquinamento). Come sempre la soluzione ai problemi ambientali è difficile e la politica non sembra si muova con la dovuta velocità pari a quella dei mutamenti climatici in atto.

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Pianeta Terra un po' malato

Le previsioni più cupe sulla salute della Terra purtroppo pare si stiano avverando e lo sfruttamento umano delle risorse diventerà sempre più insostenibile per il nostro "piccolo" pianeta, e c'é chi si spinge a sostenere che anche se si riuscisse ad azzerare tutte le fonti inquinanti, il degrado ambientale potrebbe lo stesso continuare per "inerzia" a causa del danno accumulato nella breve era dell'industrializzazione (quindi è evidente che sarebbe necessario un rimedio tecnologico per invertire radicalmente la tendenza negativa). E' risaputo che le particelle inquinanti si ritrovano nei luoghi più incontaminati della terra ed il DDT uccide animali in posti impensabili e remoti; inoltre, le perturbazioni fanno cadere piogge acide piene di inquinanti a grandissime distanze ed il prezzo della globalizzazione e dell'industrializzazione forzata lo pagherà anche chi si sforza di proteggere l'ambiente (da ricordare che la Terra quasi come un organismo vivente potrebbe avere insospettate doti di recupero dai danni provocati dagli uomini). Ultimamente alcuni scienziati avrebbero rilevato un arresto per qualche giorno della Corrente del Golfo che mitiga in parte le temperature dell'Europa (fenomeno che sembra avessero previsto da tempo i climatologi), si paventa in futuro se non si corre ai ripari anche un tracollo "tipo Wall Street" della finanza internazionale a causa delle migrazioni di popolazioni in fuga dalle terre di origine, vittime delle mutazioni climatiche.

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Ecosistema da tutelare

Purtroppo si moltiplicano i segnali di allarme per la salute del pianeta; infatti, sembra che lo scioglimento dei ghiacci, che è stato anche misurato scientificamente da alcuni ricercatori, porti ad uno sconvolgimento della fauna marina con conseguenze su tutto l'ecosistema. A quanto pare poi la civiltà industriale ha già portato all'estinzione moltissime specie animali e vegetali (senza tra l'altro voler cambiare rotta) e questo fenomeno causato dall'uomo si verifica in genere solo in occasione di grandi sconvolgimenti naturali, come quello che ha portato all'estinzione dei dinosauri. - Ultimamente sembra che si stia verificando il nuovo fenomeno sociale dei profughi climatici, cioè popolazioni in fuga da zone ed isole del pianeta (ad esempio, l'Alaska e le Maldive) invase dall'acqua a causa dell'innalzamento del livello degli oceani; inoltre, le organizzazioni internazionali segnalano nei prossimi anni un aumento dei decessi provocati dal surriscaldamento del pianeta ed un numero rilevante di esiliati ambientali.

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Cina e super crescita a spese dell'ambiente

In Cina l'inquinamento ha raggiunto livelli molto elevati e ormai quasi tutti i fiumi risultano contaminati da residui delle lavorazioni industriali ed anche nelle città l'acqua è poca e di cattiva qualità. In compenso la crescita economica è galoppante e la Cina è pronta ad invadere i mercati con auto e nuovi prodotti, ma se questo avviene a spese dell'ambiente il costo lo dovranno pagare tutte le popolazioni della terra. Da notare che anche dalle fotografie scattate dai satelliti risulta che le città cinesi sono le più inquinate e purtroppo i rimedi tecnologici utilizzati dalle autorità non sembrano migliorare molto la situazione ambientale. - Ultimamente le autorità hanno deciso di intensificare gli sforzi, forse anche perché si sono verificati casi spiacevoli come quello ai danni degli abitanti di un piccolo paese finiti tutti all'ospedale per avvelenamento da piombo fuoriuscito da un'industria prima pubblica ed ora privata (alcuni hanno puntato il dito sulle responsabilità degli amministratori e burocrati più attenti all'economia che all'ambiente).

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Animali poliglotti

Dopo vari esperimenti che hanno portato alla scoperta molti anni fa della capacità di alcuni animali di imparare ed utilizzare numerose parole umane per svolgere azioni e riconoscere oggetti (es. scimmie, cani, pappagalli), ora in Inghilterra ad alcuni è sembrato che le mucche abbiano un muggito con un accento particolare a seconda della provenienza del bestiame; quasi si esprimessero con dialetti diversi. Del resto è noto da tempo che gli animali comprendono le melodie musicali, quindi probabilmente anche nell'apprendere i versi di comunicazione forse imitano differenti intonazioni (chi poi può immaginare con quale dialetto esprimono il proprio dissenso ad essere torturati ed uccisi crudelmente.. ad esempio le aragoste gettate vive nell'acqua bollente pare che emettano un fischio fortissimo).

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DDT ancora dannoso

Anche se proibito da decenni il DDT viene ancora utilizzato in alcuni paesi del mondo per fronteggiare il pericolo di perdere i raccolti per colpa degli insetti, ma a volte chi decide di utilizzare questo tipo di disinfestante non è conoscenza del fatto che il prodotto contamina tutta la catena alimentare (compresi gli animali domestici) ed alcune componenti chimiche sono rilevabili nel sangue delle popolazioni che si sono nutrite dei vegetali trattati anche a lunghissima distanza di tempo, con danni rilevanti alla salute. La tecnica delle micorizze per trattare le radici delle piante potrebbe risolvere in parte il problema dell'uso di insetticidi ed antiparassitari, dal momento che le piante crescono più robuste in grado di fronteggiare l'attacco degli insetti grazie a radici più lunghe e forti.

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Incendi e prevenzione

Come accade ormai ogni estate sono scoppiati moltissimi incendi nel paese soprattutto in Lazio e Campania ed è noto che l'autocombustione in natura non esiste ed invece spesso vi sono dei forti interessi economici dietro a queste catastrofi ambientali che deturpano per anni i terreni devastati dal fuoco. A volte capita anche che semplici disattenzioni come non spegnere bene un falò o delle sterpaglie possano provocare disastri; infatti, quando la vegetazione è molto secca basta un attimo perché le fiamme si propaghino rapidamente e letteralmente saltino anche le strade o vicino alle abitazioni con balzi provocati dallo scoppio di parti umide di vegetazione bruciata. Le sigarette, infine, oltre ad essere dannose per la salute possono essere pericolose anche per l'ambiente e gettare un mozzicone di tabacco acceso dal finestrino in zone particolarmente secche provocherà quasi sicuramente un incendio.

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Capitali europee inquinate e caotiche

Le principali capitali europee risulterebbero da uno studio quasi tutte piuttosto inquinate a parte la finlandese Helsinki, che raggiunge punti di eccellenza da molti punti di vista nei servizi rivolti ai cittadini (trasporti, ordine, zone verdi, isole pedonali..). Da notare che l'inquinamento per eccessiva concentrazione di ozono e polveri sottili potrebbe essere responsabile di numerosi decessi ed in alcune grandi città italiane oltre al problema del traffico caotico in cui si rimane imbottigliati e quindi costretti a respirare aria inquinata, c'è anche l'impossibilità di muoversi a piedi per la mancanza o "l'invasione" delle zone pedonali.

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Materiali edili per ripulire l'aria

A Bergamo è stata realizzata in centro una pavimentazione con dei mattoncini stradali in grado di ridurre l'inquinamento e di assorbire fino al 40% il monossido d'azoto, soluzione che unita ad un'oculata gestione del traffico urbano dovrebbe contribuire a migliorare la qualità dell'aria della città. In realtà, già qualche tempo fa era stata messa a punto presso l'Università La Sapienza di Roma una macchina capace di far precipitare le particelle nocive PM 10 e contribuire al lavaggio di numerose particelle inquinanti da utilizzare sulle autostrade; ma il progetto di ripulitura dell'aria poi non è stato adottato forse in vista di utilizzare l'asfalto ed i materiali per edilizia della Italcementi "fotocatalizzatrici che mangiano lo smog" grazie ad un brevetto basato sull'azione del biossido di titanio.

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L'orso bruno come il mylodon

Ma era proprio necessario nelle Alpi bavaresi in Germania uccidere l'orso bruno "fuggito dall'Italia"? Un cacciatore professionista forte del suo fucile automatico di precisione ha freddato questa stupenda e rara creatura che l'uomo a cui è stata affidata la terra ha pensato bene di scacciare dai luoghi dove la natura con l'evoluzione lo aveva posizionato. Mentre in America dopo aver sterminato e fatto estinguere nei primordi il bradipo gigante mylodon (che era simile ad un orso), ora nei parchi i turisti sfamano gli orsi e si fanno rubare il cibo dai celebri cestini, in Europa non si è trovata altra soluzione che sopprimere come accadeva per i cavernicoli la belva che per il fascino che emana vista da vicino ha portato all'ambientalismo feroci cacciatori.

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Ambiente e variazioni climatiche

In occasione della giornata mondiale sull'ambiente dedicata allo stato dei deserti, risulta che soffrono come quasi tutto l'ambiente globale e le variazioni climatiche hanno ripercussioni anche sulla stagione turistica (può capitare addirittura la situazione anomala che nevichi e faccia freddo a Giugno). Sembrerebbe inoltre che il problema dell'inquinamento nelle città sia di difficile soluzione, dal momento che anche fermando il traffico ed eliminando le fonti di inquinamento, si riversi lo smog presente nelle zone limitrofe ai centri urbani (è come togliere la sabbia con una paletta in una spiaggia, si verifica che si riversi nell'avvallamento la sabbia presente tutto intorno).

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Strade e città intasate

Sembrerebbe che in Italia circolino in media più macchine nelle città rispetto al resto d'Europa, e purtroppo oltre ad inquinare degradano in generale il livello di vivibilità. Sempre più spesso ci si ritrova intrappolati in strade completamente intasate e per superare un breve tratto di ingorgo a volte è necessario attendere tempi interminabili (a dire il vero ci sono anche i meno fortunati che le strade proprio non le hanno). In compenso sono aumentati i controlli di velocità, magari posizionati in luoghi dove i limiti sono particolarmente restrittivi (ed in caso di infrazione, attenzione a dichiarare il nome del conducente per non incorrere in una ulteriore salatissima contravvenzione).

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Venti anni da Chernobyl

La tragedia verificatasi nella centrale nucleare di Chernobyl, che è il più grave disastro della storia provocato dalla tecnologia dell'uomo, pone ancora inquietanti interrogativi su come ci si può rapportare all'ambiente senza fare "terra bruciata" in ogni luogo (per l'incidente sono state calcolate oltre 500.000 vittime, 10.000 futuri casi di tumore in Russia e 25.000 in tutto il mondo, dal momento che la nube tossica si è propagata con il vento a varie zone nel pianeta). Naturalmente c'é ancora chi sostiene il finanziamento e la costruzione delle centrali nucleari anche se si sono verificati altri incidenti, spesso non comunicati, e la tecnologia sia molto costosa con un alto impatto ambientale rispetto a fonti rinnovabili (che in Italia stentano a decollare).

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Petrolio sempre più caro

Varese Ligure una cittadina in provincia di La Spezia, potrebbe essere uno dei pochi esempi ecologici in Italia e anche in Europa che ha risolto il problema energetico grazie ad un misto fra energia solare ed eolica, rimanendo allacciata alla rete nazionale vende l'energia in eccesso e in caso di emergenza può comunque usufruire dell'energia tradizionale. Da notare che il bioetanolo ed il biodiesel in Italia stentano a decollare, nonostante si siano dimostrati convenienti sia dal punto di vista economico sia per quanto riguarda l'impatto sull'ambiente (un costo che molti tendono a dimenticare).

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Occhio ai rifiuti

Mentre province come la Lombardia sono all'avanguardia nello smaltimento dei rifiuti tecnologici, che rappresentano anche una consistente entrata economica, altre regioni non sono ancora adeguatamente attrezzate per sfruttare questo tipo di risorsa che permette anche di salvaguardare l'ambiente. Purtroppo mantenendo l'argomento sui rifiuti, hanno scoperto a Villesse (Go) chi vendeva in Italia ed in Austria compost organico fertilizzante, fatto anche con residui tossici che presentava agli esami alte cariche di streptococchi (inutile dire che lo smaltimento dei rifiuti diventa sempre più un problema per il pianeta, che però può essere affrontato e risolto con le nuove tecnologie).

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Caldo clima italiano

Uno studio condotto da vari istituti con la supervisione di un istituto di ricerca, ha rilevato confrontando i dati climatici presenti negli archivi informatici, che la temperatura negli ultimi duecento anni si sarebbe alzata di 1,7 gradi mentre le precipitazioni sarebbero diminuite del 5%. Le estati risulterebbero generalmente più calde e purtroppo l'aumento della temperatura si è avuto in gran parte negli ultimi 50 anni, ben 1,4 gradi in media. Del resto ormai quasi tutti si sono accorti anche senza rilevazioni strumentali che il clima sia cambiato e che alcune estati sono diventate così torride da spezzarti quasi il respiro.

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Il futuro è nell'agricoltura biodinamica

L'agricoltura biodinamica è risultata nettamente superiore alle altre negli studi effettuati dall'importante istituto di ricerca sul biologico FiBL; ad esempio le mele risultano non solo più buone, ma anche più ricche di flavonoidi, fosforo e fibre. I principi dell'agricoltura biodinamica sono stati rielaborati da Rudolf Steiner (iscritto sin dal 1902 alla società teosofica tedesca, divenne uno dei capi dell'antroposofia) e consentono con questo tipo di coltivazione di rispettare l'ambiente il suolo, l'acqua, favorendo tutta la natura e risparmiando energia. In teoria questo tipo di agricoltura oltre a migliorare nettamente il prodotto è anche competitiva dal punto di vista dei costi con quella intensiva.

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Inquinamento "sessuale"

Uno studio dell'Università di S.Paolo del Brasile segnala che l'inquinamento interagendo sui cromosomi X e Y, può influenzare sul tipo di sesso dei nascituri, provocando una percentuale maggiore di bambine.

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Ambienti surriscaldati

Cercare di inquinare meno cambiando l'abitudine ad ambienti troppo riscaldati è quasi un dovere nel nostro pianeta malato; infatti, come in un organismo umano quando si alza la temperatura di un solo grado si ha uno stato febbrile, allo stesso modo la terra con un modesto cambio della temperatura globale, può produrre imprevedibili sconvolgimenti climatici. Una temperatura più bassa e secca negli ambienti è anche salutistica, perché previene la proliferazione dei batteri.

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Attenzione ai batteri

L'inquinamento ed i cambiamenti climatici potrebbero provocare moltissime vittime a causa della proliferazione di colonie di batteri, favorite dall'aumento della temperatura e della siccità (ma molti contestano la portata di questi cambiamenti). In altre zone della terra si avrà un fenomeno opposto con inondazioni e conseguenti epidemie [fonte: OMS]

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Soia, mais e natura modificata

La soia e il mais geneticamente modificati secondo alcuni scienziati italiani e francesi sono potenzialmente dannosi per la salute e per la natura, ma su questo argomento vi è notoriamente un acceso dibattito..

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Pericolo effetto serra

Confermato lo scioglimento del 20% dei ghiacci della calotta polare (come era stato previsto da modelli matematici), l'effetto serra potrebbe avere purtroppo un andamento sempre più accentuato a causa del maggiore assorbimento di calore, dell'acqua rispetto al ghiaccio, che ha il potere di riflettere i raggi solari. (Tutti siamo chiamati a fare la nostra piccola parte per limitare le emissioni inquinanti)..

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