Bolle di metano liberate dal permafrost

Le temperature nel globo sembra aumentino maggiormente in alcune zone dell'Artico, del Canada e della Siberia circa 2,4 gradi rispetto ai dati rilevati nel 1970 e lo strato di permafrost ghiacciato che copre i terreni si assottiglia lasciando scoperto ed attaccabile dai microbi il materiale organico che si è accumulato nei millenni, con il conseguente rilascio nell'atmosfera di notevoli quantità di biossido di carbonio e bolle di metano che finiscono per alimentare l'effetto serra. In Alaska i laghi che si formano per lo scioglimento del permafrost pare siano raddoppiati negli ultimi trent'anni e l'aria diventa satura di metano sulla superficie dell'acqua e poi nell'aria circostante con un ciclo che tende ad autoalimentarsi. Da segnalare anche che le alte temperature estive in altre zone del pianeta rischiano di alimentare i fuochi che distruggono sistematicamente proprio quella vegetazione che consente un salutare equilibrio naturalistico.

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