Zona di evacuazione mirata in Giappone

A causa delle condizioni atmosferiche e del vento che trasporta le particelle radioattive ad una certa distanza in una particolare direzione dalla centrale atomica danneggiata le autorità giapponesi sembra stiano studiando un piano di evacuazione di tipo mirato e quindi indipendentemente dal raggio di venti chilometri che nel frattempo è diventata zona di interdizione a causa dell'accumulo di materiale che emette radiazioni. La popolazione delle case spesso in zone rurali invitata a lasciare le proprie abitazioni a volte rifiuta di raggiungere i centri di evacuazione ed assistenza, ma i provvedimenti presi per tutelare la salute dei cittadini lascerebbero agli individui il tempo necessario per organizzarsi. Le operazioni per mettere in sicurezza l'impianto proseguono con il travaso dell'acqua radioattiva dai seminterrati a vasche di stoccaggio e decontaminazione in modo da poterla riutilizzare per il raffreddamento dei reattori.

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