Si aggrava il bilancio delle vittime a Tianjin

In seguito al ritrovamento di sei corpi è salito a centoventinove il bilancio delle vittime dovute all'esplosione di un deposito di sostanze chimiche presso la zona portuale di Tianjin ed altre quarantaquattro persone risultano disperse, nel frattempo tutte le vittime sono state riconosciute (settantasei i pompieri identificati che hanno perso la vita mentre altri ventotto mancano ancora all'appello). Le autorità sostengono che non è eccessivo il livello di inquinanti nell'aria e nell'acqua nella zona di esclusione stabilita attorno al sito coinvolto nel grave incidente, ma domenica sarebbero stati trovati livelli eccessivi di cianuro nell'acqua. Per neutralizzare il cianuro di sodio del deposito esploso che sta contaminando l'ambiente si utilizza il perossido di idrogeno anche se alcuni sostengono che il percorso di decontaminazione è lungo, dal momento che i livelli di cianuro monitorati sono oltre trecentocinquanta volte i limiti di sicurezza.

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Tonnellate di sostanze tossiche a Tianjin in Cina

Le tonnellate di sostanze tossiche fra cui le settecento di cianuro di sodio (ad altissima tossicità) stoccate presso l'interporto di Tianjin in Cina che hanno causato l'esplosione fatale per centoquattordici persone sarebbero state trasportate illegalmente da una società privata che si occupa di stoccaggio di sostanze chimiche, ma il bilancio dell'incidente potrebbe essere più grave dal momento che sono circa cento i dispersi fra cui ottantacinque pompieri; inoltre, l'ambiente risulta inquinato tanto che le autorità continuano ad allargare il raggio di evacuazione e le conseguenze probabilmente si avranno nei prossimi anni. Settecento i feriti e innumerevoli i casi di persone che temono per la propria salute e lamentano la mancanza di informazioni dettagliate sull'accaduto. Il cianuro causa avvelenamento perché inibisce la respirazione cellulare a causa di un'elevata affinità per il ferro allo stato ferrico.

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Forte esplosione presso un porto della Cina

Sarebbero almeno quarantaquattro le vittime ed oltre quattrocento i feriti causati da un'esplosione di agenti chimici da un deposito situato presso un interporto della città di Tianjin, agglomerato di sette milioni e mezzo di persone che si trova a sud-est della capitale Pechino in Cina, che ha sprigionato anche una fiammata altissima seguita da una seconda forte esplosione. L'onda d'urto pare si sia sentita a diversi chilometri di distanza tanto da fare tremare tutto come fosse uno sciame sismico provocato da un terremoto che ha fatto correre tutte le persone in ogni direzione colte dal panico. Fra le vittime si contano anche alcuni pompieri delle molte squadre mobilitate sul luogo del grave incidente che ha provocato anche un blackout nei palazzi della zona. Da tempo si parla della Cina come un paese dove le regole sulla sicurezza sono spesso trascurate tutto in nome di una concorrenza spietata fra inquinamento insopportabile e guerre di prezzi.

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Riattivata una centrale nucleare in Giappone

A pochi giorni di distanza dal settantesimo anniversario dello sgancio di due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki mentre si parla ancora dell'abolizione di tutte le armi nucleari oggi sarà riattivata a Sendai in Giappone una centrale atomica (in pratica la tecnologia di base è simile a quella utilizzata per un ordigno), almeno secondo le dichiarazioni delle autorità che stanno ancora effettuando dei controlli di sicurezza sul reattore numero uno dell'impianto che dovrebbe fornire venerdì anche l'energia elettrica. La maggioranza della popolazione dai sondaggi risulta essere contraria a queste riattivazioni dopo il grave incidente accaduto a Fukushima ed alcuni attivisti anti-nucleare hanno anche protestato ieri a Kyushu. Per quanto riguarda le operazioni di messa in sicurezza dell'impianto di Fukushima si continua ad estrarre grossi rottami dalla centrale, poi vi sarebbe un'inchiesta giudiziaria per negligenza riguardo la gestione del disastro. - [2016.. il gestore dell'impianto ha ammesso di aver nascosto per due mesi l'iniziale fusione del nocciolo].

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Indagini su traghetto affondato in Corea del Sud

Ad un anno di distanza dal naufragio di un traghetto in Corea del Sud (il 16/04/2014) che ha causato duecentonovantacinque vittime e nove dispersi un comitato dei familiari delle vittime, in gran parte ragazzi dal momento che sui circa quattrocentosettantasei passeggeri trecentoventicinque erano studenti di una scuola superiore in gita, ha chiesto di fare luce sull'incidente nonostante le autorità abbiano promulgato un decreto che autorizza una commissione speciale per indagini indipendenti sull'accaduto. I familiari durante le cerimonie di commemorazione hanno anche chiesto alle autorità una risposta chiara sulla tragedia che rimane per il momento piuttosto oscura con diverse versioni; ad esempio impatto su delle rocce a causa di un cambio di rotta o forse un carico eccessivo di mezzi a bordo. Da tenere presente che il comandante mentre abbandonava la nave ordinò ai ragazzi di rimanere al loro posto e senza salvagente.

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Blocco giudiziario del riavvio di reattori in Giappone

Dopo aver esaminato la denuncia di nove cittadini le autorità giudiziarie in Giappone avrebbero disposto il blocco delle attività per far riavviare due reattori nella città di Takahama dal momento che hanno giudicato inadeguati gli standard di sicurezza ed ottimistiche le previsioni dei gestori degli impianti atomici che affermavano che nessun forte terremoto avrebbe colpito la zona nella prefettura di Fukui; inoltre, vi sarebbero azioni in corso anche contro altri due reattori per cui è già stato autorizzato il riavvio nella prefettura di Kagoshima. Nel frattempo mentre i media trasmettono un filmato di un nocciolo fuso di Fukushima effettuato da un robot circa sessanta nuovi impianti nucleari sarebbero in costruzione nel globo di cui ventisei in Cina ed anche se si tratta di tecnologie moderne (di quarta generazione) sorge il dubbio se i progettisti abbiano messo in conto eventi naturali estremi, considerando che non bastano sistemi automatici per fermare le reazioni atomiche.

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Cade inspiegabilmente un aereo in Provenza

Non avrebbero lanciato nessuna segnalazione di soccorso i piloti dell'Airbus precipitato sulle montagne della Provenza causando centocinquanta vittime fra cui sedici studenti in viaggio per uno scambio culturale e non sono chiare le cause del grave incidente accaduto alla compagnia tedesca a basso costo che ha assicurato che l'aereo era stato regolarmente revisionato anche installando nuove strumentazioni di bordo, ma alcuni sostengono che il velivolo prima di decollare avesse avuto dei problemi tecnici. L'aereo non recentissimo di ventiquattro anni di età aveva fatto il suo volo inaugurale il 29 novembre 1990 anche se gli esperti sostengono che con una regolare manutenzione gli aerei possono volare decenni in sicurezza e che le compagnie a basso costo risparmiano tagliando solo i servizi non essenziali. Pare che la rotta non fosse quella corretta probabilmente a causa di un vuoto d'aria, poi forse i piloti hanno segnalato un problema.

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Giappone intenzionato a riavviare alcuni reattori

Le autorità in Giappone sostengono che il paese ha bisogno dell'energia atomica e che ora è meglio preparato per gestire questi impianti, ma a quattro anni esatti di distanza dal grave incidente alla centrale di Fukushima Daiichi nonostante siano stati fatti dei progressi nella messa in sicurezza dell'impianto atomico rimangono degli interrogativi sulle quantità di perdite in mare di acqua radioattiva e di radionuclidi rilasciati nell'ambiente in mancanza di una copertura, poi alcuni sostengono che i costi del nucleare ormai sono elevati rispetto alle energie rinnovabili senza considerare i rischi e il problema di dover stoccare le scorie in luoghi sicuri. L'incidente alla centrale di Fukushima non è stato solo un disastro sia naturale che tecnologico, ma anche sociale e politico che ha provocato un cambio di mentalità riguardo a quanto le autorità possono richiedere ai cittadini di rischiare sulla sicurezza e sul loro futuro.

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Nube tossica su cittadina vicina a Barcellona

Un provvedimento precauzionale emanato dalle autorità della cittadina di Igualada a circa sessanta chilometri da Barcellona nel nord-est della Spagna sarebbe stato intimato alla popolazione a causa di una nube tossica di colore arancione fuoriuscita da uno stabilimento chimico dopo un'esplosione che ha anche causato tre feriti. Fra le componenti chimiche rilasciate nell'aria c'era acido nitrico che è corrosivo e tossico; quindi bambini ed anziani (inizialmente l'invito era per tutta la popolazione) di questa città di quarantamila abitanti in Catalogna dovranno rimanere in casa con le finestre chiuse, poi è stato vietato l'accesso ad alcune strade nell'area interessata dall'incidente ed anche il traffico su una linea ferroviaria è stato interrotto mentre una squadra di sessanta pompieri equipaggiati con tute protettive controllano la situazione. Da notare che l'acido nitrico è considerato un acido molto forte perché ha un'accentuata tendenza a cedere un protone.

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Indagini su forniture di armi chimiche proibite

Sin dal 1925 la convenzione di Ginevra ha proibito l'uso di armi chimiche in guerra poi nei decenni successivi sono state tenute delle conferenze per stabilire dei controlli sulle industrie che potevano essere coinvolte nello sviluppo di questi aggressivi chimici dal momento che alcuni paesi continuavano a farne uso, magari ricorrendo ad un diverso tipo di classificazione, ed in pratica non si è mai riusciti nell'obiettivo.. ed ora da un'indagine svolta in Germania sembrerebbe che questo paese potrebbe essere coinvolto nella fornitura di armi chimiche alla Siria (fra cui l'aggressivo nervino Sarin). Da ricordare il meccanismo di azione dei terribili aggressivi nervini messi a punto dai tedeschi prima della seconda guerra mondiale che bloccano l'enzima colinesterasi e quindi l'idrolisi del trasmettitore chimico degli impulsi nervosi acetilcolina con perdita di controllo della parte colpita del sistema nervoso a causa di accumulo di trasmettitore che diventa un veleno.

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