Trenta anni dalla tragedia di Chernobyl

A causa di una serie di errori commessi dai tecnici durante un test sulla sicurezza effettuato trenta anni fa sulla centrale nucleare di Chernobyl il reattore numero quattro esplose sprigionando una nube radioattiva che si propagò nei cieli di tutta l'Europa ed i radionuclidi sospinti dal vento raggiunsero diverse zone del pianeta a grande distanza dall'impianto. Si stima che siano decedute oltre cinquecentomila persone, ma è difficile calcolare le vittime correlate al grave incidente che inizialmente non fu nemmeno denunciato dalle autorità e vi sono dubbi anche sulla "versione ufficiale" fornita riguardo l'accaduto. Davvero proibitive le condizioni di lavoro di chi fu costretto a costruire il grande sarcofago in cemento che ormai a distanza di decenni si è molto deteriorato e la nuova copertura in costruzione a fianco dell'impianto che sarà fatta scorrere sopra i reattori dovrebbe essere pronta per l'anno prossimo.

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Incidente in un impianto petrolchimico in Messico

Sarebbero tre le vittime e decine i feriti a causa di un'esplosione che ha interessato un impianto petrolchimico presso Coatzacoalcos in Messico nello stato di Veracruz, poi in seguito al grave incidente si è sprigionata una nube tossica che secondo le autorità si sta dissipando rapidamente e quindi perdendo gli effetti tossici, ma le scuole della zona rimarranno comunque chiuse. Alcuni hanno detto che l'esplosione e stata veramente forte e diverse zone vicine all'impianto sono state evacuate considerando che oltre cento persone sono state ricoverate in ospedale. Spostando l'attenzione ad un altro scenario da segnalare che in Italia si stanno svolgendo le indagini per capire le cause di uno sversamento di petrolio da un oleodotto nei pressi di Genova nel torrente Polcevera che ha causato danni all'ecosistema e disagi alla popolazione; pare che ci possa essere stato un errore durante le operazioni di pompaggio.

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Quinto anniversario del disastro di Fukushima

A cinque anni di distanza dal grave incidente nucleare di Fukushima anche se sono stati fatti notevoli progressi nella messa in sicurezza dell'impianto atomico la situazione rimane di rischio sia per l'ambiente dal momento che manca una copertura tipo sarcofago, sia per la popolazione a causa delle fughe radioattive che i tecnici non riescono a controllare; poi ad aggravare il quadro è recentemente giunta la notizia che il gestore dell'impianto ha ammesso di aver nascosto per due mesi l'iniziale fusione del nocciolo (oltre il cinquanta percento dopo tre giorni) nei reattori attivi colpiti dallo tsunami. Dai dati relativi al disastro alcuni sostengono che i danni potrebbero essere molto maggiori di quelli dichiarati soprattutto riguardo le perdite in mare di liquido di raffreddamento radioattivo, ma nonostante questo e le proteste della popolazione le autorità hanno deciso di riattivare alcuni reattori nel paese per compensare il deficit energetico.

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Brasile alle prese con problemi ecologici e sanitari

A causa di uno dei peggiori disastri ambientali che hanno colpito il Brasile il 5 novembre quando una diga di contenimento di fanghi tossici ha ceduto nello stato del Minas Gerais saranno necessari decenni secondo gli esperti prima che la regione Rio Doce possa tornare alla normalità dal momento che il corso d'acqua appare in precarie condizioni ecologiche, mentre rimane molto difficile la vita di chi abita nella vasta zona disastrata; inoltre, le misure prese dopo il grave incidente di tipo industriale sono state insufficienti e alcuni hanno denunciato anche il tentativo di minimizzare la portata della vicenda. Non migliore la situazione per quanto riguarda le problematiche sanitarie legate alla rapida diffusione del virus Zika tanto che è stato dichiarato lo stato di emergenza, ma ormai molti paesi sono in allerta e cercano di mettere a punto test e sistemi diagnostici per identificare il virus nelle donne gravide peri il rischio di microcefalia nei nascituri.

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Registrato sisma non naturale in Corea del Nord

In una zona del sottosuolo della Corea del Nord già utilizzata in precedenza per altre sperimentazioni di armi nucleari sarebbe stato registrato un sisma di magnitudo 5.1 evidentemente non di origine naturale e che quindi ha provocato le proteste di vari governi anche perché viola le normative internazionali riguardo questi test, davvero discutibili soprattutto se fatti all'inizio di un nuovo anno. Da come si propagano le onde sismiche provocate dell'esplosione secondo gli esperti è possibile comprendere il tipo sperimentazione eseguita, che forse è diversa e meno potente da quanto dichiarato dalle autorità della Repubblica Democratica di Corea, comunque pare che il sisma sia stato avvertito chiaramente anche in Cina. Da tenere presente che la Corea dopo la fine della seconda guerra mondiale è stata divisa in due stati (piuttosto bellicosi) che rappresentavano gli interessi delle due superpotenze vincitrici del conflitto.

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Più sicurezza in Cina per i detriti costruttivi

In seguito alla frana di una gran massa di detriti costruttivi accumulati in due anni da grossi camion e probabilmente diventata instabile che ha travolto un intero villaggio industriale nel distretto di Guangming nello Shenzhen causando almeno due vittime, sedici feriti, con decine di dispersi le autorità hanno deciso di controllare la sicurezza di altre sette discariche di detriti costruttivi nella città mentre pare siano state le forti piogge a causare la frana definita da un esperto come di proporzioni mai viste in trenta anni di attività e di aspetto fangoso. Le squadre di soccorso sono impegnate in una corsa contro il tempo per salvare qualche superstite sepolto fra le macerie degli edifici crollati (un sopravissuto) utilizzando un gran numero di veicoli speciali, poi i geologi hanno iniettato azoto per evitare ulteriori esplosioni nel tratto della grande conduttura di gas colpita dalla frana che ha anche interrotto il flusso verso Hong Kong.

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Frana di fango tossico da una miniera del Brasile

Un torrente composto di materiali incoerenti e di fango tossico provenienti dai detriti di una miniera di ferro presso la città di Mariana ubicata nello stato Minas Gerais del Brasile avrebbero sepolto delle abitazioni causando almeno diciassette vittime, mentre i soccorritori cercano con difficoltà sotto il materiale tossico una quarantina di dispersi considerando che vi sono scarse possibilità di sopravvivenza per chi è rimasto bloccato da questo tipo di materiale. Si calcola che potrebbero essere oltre duemila le persone investite dalla frana che continua ad avanzare verso i paesi vicini e si stima che aumenti il numero di dispersi. La causa del grave incidente sembra sia da imputare al cedimento di due dighe di contenimento del complesso di estrazione della miniera e successivo sversamento di un fango tossico color rosso misto ad acqua delle lavorazioni, evacuati anche gli abitanti della vallata con preoccupazioni sulle ricadute ambientali.

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Tanta schiuma tossica a Bangalore in India

La popolazione di Bangalore in India in venti anni è raddoppiata senza che i depuratori siano stati adeguati con la conseguenza che dei laghi artificiali presenti nella periferia di questa grande città tecnologica si sono trasformati in delle specie di discariche di liquami tossici ed in particolare il Lago Bellandur, di oltre tre chilometri e mezzo quadrati di superficie situato alla base di questa catena di laghi, sono stati misurati alti livelli di inquinanti tossici tanto che il contatto con la pelle per pochi secondi provoca irritazione. Tanta schiuma si sprigiona dai liquami tossici e a volte si gonfia e raggiunge le strade rendendo pericolosa la guida dei veicoli, poi la popolazione che vive nei pressi del lago lamenta malditesta ed altri problemi di salute oltre ad irritazioni cutanee ed è anche accaduto che a causa di alte concentrazioni sulla superficie di composti chimici infiammabili l'acqua del lago ha sprigionato fiamme bruciando per tre giorni.

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Problemi di sicurezza per pellegrinaggi alla Mecca

Con almeno settecentodiciassette vittime ed oltre ottocento feriti si ripresenta il problema della sicurezza per i pellegrinaggi alla Mecca a sole due settimane di distanza dal grave incidente in cui una grossa gru è caduta sui pellegrini causando oltre cento vittime; questa volta durante la cosiddetta festa del sacrificio a Mina (cinque chilometri dalla Mecca), a causa forse della chiusura di due passaggi o per un controllo, il flusso di migliaia di fedeli musulmani che devono lanciare simbolicamente una pietra contro un masso è stato interrotto causando una calca inspiegabile per eventi di tipo religioso che ha finito per schiacciare i pellegrini. Nel 2006 e nel 2004 erano già accaduti incidenti simili con centinaia di vittime durante lo stesso rituale, ma il più grave è accaduto nel 1990 con oltre millequattrocento pellegrini soffocati in un tunnel presso la Mecca, evidenziando in generale limiti organizzativi e di corretta gestione del flusso dei fedeli.

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Una gru travolge pellegrini in visita alla Mecca

A causa del forte vento e della pioggia una grossa gru è caduta sulla grande moschea della Mecca causando centosette vittime ed oltre duecentotrenta feriti fra i numerosi pellegrini in visita al luogo sacro per le consuete celebrazioni religiose annuali che richiamano fedeli musulmani da tutto il mondo, la settimana scorsa nella penisola arabica (ed anche in Libano) ci sono state anche forti tempeste di sabbia. Le autorità avevano progettato di espandere l'area della moschea di quattrocentomila metri quadrati in modo da permettere di accogliere oltre due milioni di persone considerando che nel 2012 oltre tre milioni di persone hanno partecipato al cosiddetto pellegrinaggio Hajj con adorazione della Kaaba girando sette volte in circolo intorno ad un cubo nero. In questo tipo di manifestazioni accadono spesso incidenti gravi e vere proprie tragedie come accaduto nel 2006, anno in cui si sono contate quasi trecentocinquanta vittime.

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Sicurezza e salute                  

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