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Alto numero degli incendi in Amazzonia nel 2024 Lo scorso anno la foresta pluviale dell'Amazzonia ha fatto registrare il numero più alto di incendi in diciassette anni, poi si parla di mesi di intensa siccità che hanno alimentato i roghi, quarantadue percento in più rispetto al 2023; tuttavia se si calcola dalle osservazioni satellitari il totale dell'area andata in fumo pare sia la più bassa da anni. Le autorità brasiliane hanno dichiarato di volersi impegnare per la tutela delle foreste amazzoniche anche in prospettiva della conferenza COP30 che si terrà a novembre nella città di Belem in Amazzonia. In tutto il Sud America lo scorso mese ha sofferto per una severa siccità, almeno da quanto risulta dai dati raccolti da un servizio di monitoraggio atmosferico europeo. Le colonne di fumo che si sprigionavano dagli incendi raggiungevano grandi distanze, trasportando la fuliggine su grandi città come Brasilia, Rio de Janeiro e San Paulo. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 03/01/2025 ![]() ![]() Sistemi per una migliore prevenzione dagli tsunami I sistemi di allarme attualmente installati nel globo per avvertire la popolazione dell'arrivo di uno tsunami potenzialmente disastroso non sarebbero del tutto efficienti, almeno da quanto riguarda da un controllo effettuato sulle boe di segnalazione che hanno batterie che durano circa due anni e devono essere sostituite. Solo un cinquanta percento delle boe era operativo anche se a quanto pare sufficiente a far funzionare il sistema che è stato concepito per fornire una copertura anche in questi casi, ma alcuni sostengono che sarebbe necessaria una migliore prevenzione; poi i sistemi a volte sono superati come tecnologia, questo a venti anni dal disastro di Banda Aceh e dello tsunami causato da un terremoto di magnitudo 9.1 nell'Oceano Indiano con conseguenti onde alte oltre trenta metri che spazzò letteralmente via interi villaggi lasciando segni ancora visibili. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 27/12/2024 n°: 5834 ![]() Desertificazione in allarmante aumento Si stima dai dati di un nuovo studio che un miliardo e duecentomila persone e un'area di circa un miliardo e mezzo di ettari più grande come dimensioni dell'Antartide sia interessata da desertificazione con previsioni per il futuro poco rassicuranti. Per fronteggiare la desertificazione quasi duecento paesi hanno partecipato recentemente ad una conferenza COP16 a Riyadh in Arabia Saudita, ma con scarsi risultati riguardo le discussioni tenuti dalle nazioni unite per combattere la desertificazione (UNCCD) e questo dopo tutta una serie di conferenze ad esempio sulla biodiversità in Colombia, sulla riduzione dell'utilizzo della plastica in Corea del Sud, sul finanziamento dei paesi colpiti dai cambiamenti climatici in Azerbaijan con in pratica poche luci e molte ombre. Inutile dire che se non si interviene il terreno fertile diventerà progressivamente sempre meno produttivo e questo avrà conseguenze rilevanti su spostamento di popolazioni e costo degli alimenti. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 21/12/2024 n°: 5831 ![]() Linee di credito per Jamaica, Trinidad e Tobago Per riuscire a riprendersi da da devastanti disastri climatici con tempeste, nubifragi ed inondazioni le piccole isole di Jamaica, Trinidad e Tobago avrebbero bisogno di una linea di credito per finanziare la ricostruzione, ma le regole della finanza le pongono su una posizione sfavorevole (questa come per tutti i paesi deve essere raggiunta negli anni tenendo i conti in ordine) che le rende ancora più vulnerabili. Bisognerebbe proporre a livello globale un sistema di negoziazioni che tenga conto dell'adattamento dei cambiamenti climatici; poi solo tredici su trentanove piccole isole hanno una quotazione sul piano finanziario, la maggior parte basso, e paesi come Dominica, S. Lucia, S. Vincenzo e Grenadine non ce l'hanno proprio. Per una crescita sostenibile è necessario un bilanciamento finanziario se non si vuole penalizzare i paesi colpiti dai cambiamenti climatici, spesso senza averli causati. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 14/12/2024 n°: 5825 ![]() Trasformazione preoccupante della tundra artica Le temperature superficiali dell'aria monitorate in un anno nella tundra artica avrebbero raggiunto un record che le pone al secondo posto dal 1900 in questa poco positiva classifica di surriscaldamento tanto che si parla di una trasformazione drammatica con frequenti incendi con rilascio di grandi quantità di biossido di carbonio e metano nell'atmosfera e mentre per millenni il suolo ghiacciato ha trattenuto questi potenti gas climalteranti ora tende a rilasciarli; quindi questo potrebbe peggiorare la situazione dal punto di vista dei cambiamenti climatici. Ovviamente quello che accade nella tundra artica non rimane confinato a quello scenario, ma ha conseguenze globali anche se ci potrebbe essere anche un effetto secondario dato dall'assorbimento di carbonio collegabile alla crescita di vegetazione che poi fa surriscaldare l'aria con successivo ulteriore incremento delle temperature. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 12/12/2024 n°: 5823 ![]() Semplici dispositivi per monitorare le frane Con i cambiamenti climatici le frane stanno diventando sempre più frequenti a questo scopo dei ricercatori canadesi hanno messo a punto dei semplici dispositivi per monitorare il territorio utilizzando dei microfoni e dei recipienti che raccolgono l'acqua piovana dotati di sensori collegati ad un software di analisi che avverte in caso di rischio di frana, questo sistema (pare già sperimentato efficacemente in un caso in British Columbia) di controllo consente di mettere in sicurezza l'area eventualmente interessata e salvare vite in caso di pericolo. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche due vittime recentemente in Gran Bretagna a causa della tempesta chiamata "Darragh" caratterizzata da forti raffiche di vento e mareggiate con alte onde sulle coste, particolarmente interessate dall'ondata di mal tempo il Sud del Galles e l'ovest del paese con vaste aree rimaste senza energia. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 10/12/2024 n°: 5821 ![]() Piantare alberi con criterio in luoghi adatti Nelle regioni boreali ed artiche a Nord piantare alberi potrebbe essere una soluzione non molto efficace per mitigare i cambiamenti climatici anche se di solito è quasi sempre utile in altre regioni del pianeta oltre che ad essere una metodo ecologico utile anche per preservare la biodiversità e l'ecosistema; infatti, uno studio avrebbe evidenziato come gli alberi facendo ombra non consentono ai raggi solari di riflettersi sulla neve con un conseguente surriscaldamento, quindi il bilancio con la cattura di biossido di carbonio può essere sfavorevole. Piantare alberi vuol dire anche smuovere il terreno con il rilascio nell'atmosfera di gas climalteranti che il permafrost trattiene; invece nelle regioni boreali dove gli alberi sono stati tagliati e hanno subito danni da incendi è utile procedere a piantare alberi ristabilendo una corretta copertura arborea del terreno. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 05/12/2024 n°: 5817 ![]() Piogge torrenziali con inondazioni in Malaysia Sarebbero almeno tre le vittime e ottantamila le persone evacuate a causa di precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti inondazioni in diversi stati della Malaysia, le peggiori secondo le autorità in un decennio; particolarmente colpiti dall'onda di maltempo il nord-est lo stato del Kelantan ai confini con la Thailandia e lo stato del Terengganu. i soccorritori sono all'opera per portare aiuti alle popolazioni interessate e sono stati allestiti centinaia di centri di evacuazione provvisori in sette stati. Ci si aspetta danni forse anche peggiori del 2014 quando circa duecentocinquantamila persone furono costrette a lasciare le proprie abitazioni e la situazione è giudicata severa, poi si parla di treni sospesi sulla costa est. Le piogge monsoniche in generano interessano la penisola della Malaysia nel periodo da ottobre a marzo, ma stanno diventando sempre più intense. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 29/11/2024 n°: 5812 ![]() Piogge torrenziali nel Nord Sumatra in Indonesia Sarebbero almeno venti le vittime e cinque i dispersi nel Nord di Sumatra a causa di precipitazioni piovose torrenziali con conseguenti inondazioni e frane, particolarmente colpito il distretto di Karo con aree travolte da una specie di montagna di fango e detriti; poi si parla anche del distretto di Deli Serdang colpito da masse fangose, grosse pietre e rocce. I soccorritori sono all'opera per portare aiuto, ma spesso manca l'energia elettrica ed anche le comunicazioni sono difficili. Da segnalare cambiando scenario ma rimanendo su tematiche naturalistiche le forti piogge che hanno interessato la striscia di Gaza in Palestina con inondazioni anche perché le fognature non funzionano a causa del conflitto che interessa l'area, notevoli i disagi per le persone che vivono nei campi allestiti con tende di fortuna, poi spesso manca anche cibo, acqua e beni di prima necessità. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 26/11/2024 n°: 5809 ![]() Studi su fattori relativi al surriscaldamento climatico Secondo i ricercatori oltre all'uso senza criterio dei combustibili fossili potrebbero esserci anche altri fattori ancora non ben conosciuti che favoriscono un ulteriore surriscaldamento climatico dal momento che se lo scorso anno le temperature medie globali erano appena sotto il grado e mezzo Celsius di aumento rispetto alla media globale pre-industriale dal 1850 al 1900, ora i calcoli sono su una traiettoria di surriscaldamento ben sopra il grado e mezzo per il 2024. Si ipotizza che potrebbero giocare un ruolo ad esempio un picco nel ciclo solare di undici anni, poi la riduzione di concentrazione di biossido di solfuro che riflette le radiazioni solari, l'eruzione di un vulcano nel sud dell'Oceano Pacifico nel 2022; anche se di solito fattori di questo tipo su scala globale contribuiscono in modo davvero minimo e si raccomanda comunque di raddoppiare gli sforzi per contenere le emissioni inquinanti. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 23/11/2024 n°: 5807 ![]() Varie e naturali ![]() N.B. L'autore non si assume alcuna responsabilità per il cattivo uso dei consigli proposti (tutti i diritti sono riservati) |
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