Prevenzione dal caldo per gli anziani

Con l'avanzare dell'età gli anziani sarebbero meno in grado di bilanciare velocemente il calore dell'organismo rispetto ad individui giovani principalmente perché hanno una sudorazione ridotta, almeno da quanto risulta da uno studio effettuato da un ricercatore canadese monitorando centinaia di casi ad esempio confrontando i dati relativi a persone esposte ad una temperatura di quarantaquattro gradi Celsius per poche ore. La sudorazione è uno dei principali meccanismi per regolare le temperature corporee e se la percentuale di umidità nell'aria è molto alta il sudore evapora dalla pelle con maggiore difficoltà; inoltre, gli anziani sentono meno gli stimoli della sete, bevono meno acqua e questo tende ad aggravare la situazione, poi le persone che hanno anche il diabete avrebbero una peggiore circolazione sanguigna superficiale della pelle. Per gli anziani è opportuno importante mantenere una temperatura opportuna nelle case idratandosi spesso.

Posta elettronica:       info@salutistico.it
Tel:   338 1809310        Data:    12/07/2018              n°:   3817      


Previsioni poco salutari sul caldo globale

Uno studio effettuato sui dati relativi alle temperature globali monitorate nel 2017 ha rivelato che un terzo della popolazione mondiale già vive in zone dove le temperature diurne sono considerate letali oltre venti giorni l'anno ed anche con drastici tagli delle emissioni inquinanti nei prossimi settantacinque anni si prevede che il numero di giorni dal caldo letale potrebbe aumentare fino al cinquanta percento della popolazione oppure il settantacinque percento nel caso si adottassero provvedimenti per limitare le emissioni. Già precedenti studi avevano avvertito sul probabile peggioramento in futuro della qualità della vita a causa di giornate sempre più caratterizzate da caldo asfissiante in estate amplificato dall'effetto isola di calore provocato dalla spinta ad un'urbanizzazione forzata che non rispetta nemmeno le zone riservate alla tutela della biodiversità che normalmente favoriscono un equilibrio salutare delle temperature.

Posta elettronica:       info@salutistico.it
Tel:   338 1809310        Data:    07/07/2018                         n°:   3812      


Norme restrittive contro il fumo a Tokyo

Con un'ordinanza più restrittiva rispetto a quelle nazionali giapponesi sul fumo le autorità della capitale Tokyo sarebbero intenzionate in prospettiva delle Olimpiadi del 2020 a cercare di eliminare il fumo delle sigarette, compreso quello secondario, in attesa di adottare il provvedimento anche in tutto il paese. La misura estenderà i divieti all'ottantaquattro percento di ristoranti e bar della capitale rispetto al quarantacinque percento previsti nella normativa nazionale in modo da tutelare la salute ed il benessere soprattutto delle persone più vulnerabili come bambini e lavoratori, poi a carattere generale nella normativa vi sarà il divieto totale di fumo in asili, scuole e luoghi di cura; ma la normativa è strutturata in modo da slittare fino ad aprile del 2020, poco prima delle Olimpiadi. Organizzazioni salutari internazionali nel 2017 avevano classificato il Giappone in un gruppo in ultima posizione riguardo l'adozione di norme contro il fumo.

Posta elettronica:       info@salutistico.it
Tel:   338 1809310        Data:    28/06/2018                         n°:   3804      


Proliferazione incontrollabile delle meduse

Quello della proliferazione delle meduse nel Mediterraneo non è solo un fastidio per i bagnanti, ma secondo alcuni anche un chiaro indicatore dell'evidenza di quanto le attività umane abbiano destabilizzato l'ecosistema marino; infatti, fattori come i cambiamenti climatici e quindi il surriscaldamento del mare uniti allo sfruttamento eccessivo delle aree di pesca tendono ad aggravare la situazione tanto che belle località turistiche nel sud della Spagna hanno dovuto proibire la balneazione per la presenza di pericolose meduse urticanti. Fino ad un paio di decenni fa capitava questa proliferazione di meduse solo in occasioni eccezionali, ora quasi ogni anno assistiamo a questo fenomeno in zone vicino alle coste anche perché adatte alla riproduzione essendo ricche di plankton, poi fra le cause prese in considerazione ci sarebbe anche il traffico marittimo di tipo globale dal momento che alcune specie di meduse sono trasportate inavvertitamente dalle navi.

Posta elettronica:       info@salutistico.it
Tel:   338 1809310        Data:    14/06/2018                         n°:   3792      


Aree riservate alla biodiversità poco rispettate

Con un accordo stipulato nel 2010 quasi duecento nazioni si impegnavano a riservare entro il 2020 il diciassette percento dei territori del globo ad aree riservate alla tutela della biodiversità tramite parchi ed altri santuari naturalistici in modo anche da fare da scudo a piante ed animali da inquinamento, cementificazione e cambiamenti climatici; ma un terzo di queste aree sono ormai soggetto a sfruttamento umano con la costruzione di strade, città, coltivazioni intensive e ferrovie, almeno da quanto risulterebbe da una ricerca effettuata in Australia che ha calcolato in circa sei milioni di chilometri quadrati la perdita in biodiversità. Per fare un esempio figurato è come se un territorio che comprende India ed Argentina fosse sottoposto a sfruttamento umano anche (con qualche eccezione) costringendo in pratica le specie che le popolano a migrare e quindi influenzando la biodiversità di altre zone generando conflitti fra specie e poco salutari squilibri naturalistici.

Posta elettronica:       info@salutistico.it
Tel:   338 1809310        Data:    19/05/2018                         n°:   3769      


Ricostruzione sicura e verifiche dopo i terremoti

In una celebrazione effettuata dalle autorità cinesi in ricordo di un disastroso terremoto nel Sichuan che dieci anni causò settantamila vittime il dipartimento che stanzia fondi per la ricostruzione avrebbe affermato che difficilmente ora si verificherebbe una simile tragedia perché le abitazioni sono state ricostruite con criteri antisismici (anche se non mancano in alcuni casi delle polemiche) auspicando che altre nazioni asiatiche in cui il rischio in caso di sisma rimane molto alto, aggravato da una urbanizzazione di tipo selvaggio, seguano lo stesso esempio. Spostando l'attenzione all'Italia nella città di Fermo nelle Marche da segnalare un caso su cui ancora si cerca di fare chiarezza e probabilmente dovuto a mancanza di verifiche adeguate dopo il terremoto del 2016; infatti, per il cedimento di una capriata è crollato il tetto di un'aula scolastica di informatica di un edificio storico poco prima che gli studenti entrassero a scuola.

Posta elettronica:       info@salutistico.it
Tel:   338 1809310        Data:    15/05/2018                         n°:   3765      


Fluttuazioni dell'umidità del suolo monitorate

Utilizzando dei modelli climatici relativi all'umidità del terreno di trentasette simulazioni per calcolare quali saranno le regioni che sperimenteranno le maggiori fluttuazioni positive e negative fino al 2100 i ricercatori europei avrebbero individuato come i tropici siano le aree più a rischio e quindi i paesi più poveri potrebbero subire le maggiori oscillazioni a causa dei cambiamenti climatici amplificandone gli effetti; in pratica la minaccia sarà per le risorse idriche e di cibo rendendo la vita sempre più difficile. Per ogni grado di surriscaldamento climatico lo studio prevede una variabilità delle temperature superiore al quindici percento in Amazzonia e nel sud dell'Africa e del dieci percento nella regione del Sahel in Africa, in India e sud-est dell'Asia. Uno dei meccanismi più importanti nelle fluttuazioni climatiche sarebbe l'inaridimento del terreno ed anche un piccolo aumento delle temperature diminuisce l'effetto di raffreddamento di un suolo umido.

Posta elettronica:       info@salutistico.it
Tel:   338 1809310        Data:    08/05/2018                         n°:   3759      


Disagi per ondata di calore sulle Filippine

A causa delle temperature di oltre quarantuno gradi Celsius monitorate in almeno quattordici aree delle Filippine l'ufficio meteorologico di stato avrebbe consigliato alla popolazione per precauzione di rimanere in casa e mantenere una buona idratazione oltre a rimanere nei piani bassi delle abitazioni in ambienti non surriscaldati dai raggi solari evitando le attività all'aperto per il rischio di crampi e colpi di calore. Nella provincia di Cavite nella località di Sangley Point la temperatura monitorata è stata superiore ai quarantasette gradi e mezzo Celsius ed in genere come spesso accade in caso di ondate di calore le autorità consigliano vestiti molto leggeri di colori chiari (in fibre naturali) che possano riflettere i raggi solari e in caso di malesseri bere solo abbondante acqua; infatti gli alcolici tendono a disidratare l’organismo, poi potrebbe essere utile fare piccoli e frequenti pasti evitando cibi ricchi di proteine che fanno aumentare il calore metabolico.

Posta elettronica:       info@salutistico.it
Tel:   338 1809310        Data:    23/04/2018                         n°:   3748      


Smettere di fumare senza sigarette elettroniche

I fumatori che decidono di smettere di fumare è meglio che non utilizzino le sigarette elettroniche come sostituto ad accendere quelle normali con tabacco per rinunciare al poco salutare vizio, almeno secondo i risultati di uno studio in cui dei ricercatori americani hanno trattato con apposite cure sanitarie oltre milletrecentocinquanta fumatori che espressamente chiedevano di smettere, di questi il ventotto percento usava occasionalmente le sigarette elettroniche per tre mesi dopo aver smesso, e dopo sei mesi sarebbe stato verificato con prove di laboratorio che un dieci percento di questi aveva effettivamente smesso di fumare in confronto ad un ventisette percento che non aveva utilizzato le sigarette elettroniche. Cambiando completamente argomento ma rimanendo su tematiche salutari da segnalare che nelle paperelle di gomma da mettere nel bagnetto dei bambini sono stati poi ritrovati batteri potenzialmente patogeni.

Posta elettronica:       info@salutistico.it
Tel:   338 1809310        Data:    30/03/2018                         n°:   3729      


I selfi fotografano un profilo distorto del viso

Quando ci si scatta una fotografia del viso con lo smartphone utilizzando la funzione tipo autoscatto "selfi" il naso risulterà essere più largo di quanto sia nella realtà e a quanto pare è capitato che delle persone si siano recate dal chirurgo plastico con la richiesta di volersi sottoporre a procedure cosmetiche in modo che le fotografie possano essere più gradevoli, poi capita che molti desiderino proprio di cercare di migliorare la foto postata sulle piattaforme dei social media. E' stata misurata anche la distorsione provocata dal selfie che tende ad allargare le dimensioni del naso e che sarebbe di un trenta percento per i maschi e di un ventinove percento per le femmine con un autoscatto effettuato dalla distanza di trenta centimetri dal viso, ma se ci si allontana di un metro e mezzo questa distorsione si minimizza tanto che si può regolare la distanza della fotocamera per enfatizzare più meno o meno un particolare del viso.

Posta elettronica:       info@salutistico.it
Tel:   338 1809310        Data:    08/03/2018                         n°:   3710      



Salutistico e Benessere                  

  ...     1      2      3      4      5      6      7      ^      9      10


N.B. L'autore non si assume alcuna responsabilità per il cattivo uso dei consigli proposti (tutti i diritti sono riservati)