Tempesta in aree a nord della Francia

Forti raffiche di vento e mare in burrasca con alte onde sulle coste hanno interessato aree a nord della Francia, particolarmente colpita la caratteristica cittadina turistica di Saint-Malo dove si parla di inondazioni sulla costa e disagi per la popolazione con le autorità che hanno vietato il passaggio delle auto per due giorni ed onde alte fino a sei metri che hanno lambito le abitazioni (limitati i danni anche se si teme per l'erosione costiera con previsioni poco rassicuranti per rialzo del mare e le frequenti tempeste). Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia che dopo l'ondata di maltempo con parziale crollo delle temperature si ritorna a valori anomali con ad esempio zero termico sopra i quattromila metri sulle Alpi e nei prossimi giorni clima tipicamente estivo di tipo quasi "subtropicale" favorito da un anticiclone di matrice africana.

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Inondazioni in Russia e Kazakhstan

Le peggiori inondazioni da decenni starebbero interessando aree della Russia e Kazakhstan con oltre centomila persone evacuate e notevoli disagi per la popolazione interessata dall'evento meteorologico estremo costretta a spostarsi parzialmente immersi nell'acqua. Lo scioglimento delle nevi sulle montagne degli Urali ed intense precipitazioni piovose hanno fatto esondare i fiumi Ural e Tobol (in poche ore hanno raggiunto i più alti livelli mai registrati); poi si parla anche di una diga che ha ceduto mentre gli invasi sono pieni. Ad esempio nella città di Orenburg i livelli del fiume Ural hanno superato i valori considerati critici e le autorità hanno avvisato i residenti delle aree a rischio di lasciare prontamente le proprie abitazioni. Il fiume Ural è il terzo più lungo dell'Europa ed attraversa Russia e Kazakhstan sfociando nel mar Caspio.

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Una tempesta sferza l'Irlanda

La tempesta chiamata "Kathleen" caratterizzata da forti raffiche di vento, alte onde sulle coste e precipitazioni piovose torrenziali sta interessando le coste a nord-ovest dell'Irlanda, si parla di cinque contee interessate dall'ondata di severo maltempo con migliaia di utenze rimaste senza fornitura di energia elettrica, case danneggiate; poi alcune inondazioni sulle coste. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che nel 2023 la deforestazione tropicale sarebbe diminuita (del nove percento rispetto al 2022) anche se altri indicatori evidenziano come la pressione sulle foreste rimanga molto alta e la sistematica distruzione delle foreste alimenta i cambiamenti climatici su scala globale, senza considerare la perdita di preziosa biodiversità; centoquaranta paesi nel 2021 hanno dichiarato di voler fermare la deforestazione entro la fine del decennio.

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Ricerca di persone intrappolate a Taiwan

I soccorritori sarebbero impegnati a salvare oltre centoventisette persone intrappolate in tunnel stradali ostruiti dal forte terremoto di magnitudo 7.4 che ha scosso aree ad est sulla costa dell'isola di Taiwan, nella contea di Hualien epicentro del sisma si parla anche di settanta minatori intrappolati in due miniere. Delle tendopoli sono state allestite per ospitare le persone rimaste senza abitazione, nove le vittime ed oltre mille i feriti mentre si scava ancora sotto gli edifici crollati alla ricerca di eventuali dispersi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un terremoto di magnitudo 6.0 registrato nel nord.est del Giappone nella regione di Fukushima senza danni, poi un'inondazione in Ohio negli Stati Uniti presso Pittsburg con case e campi parzialmente sommersi anche se con danni abbastanza limitati.

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Ondata di maltempo al Nord in Italia

Forti precipitazioni piovose e nevose in montagna hanno interessato le regioni del Nord in Italia, diverse le località isolate ed in particolare la località turistica di Livigno in Trentino Alto Adige dove una valanga ha travolto dei tralicci dell'alta tensione lasciandola temporaneamente al buio; poi una tromba d'aria in provincia di Varese e acqua alta a Venezia. Alto il pericolo valanghe (ad esempio si parla di tre vittime ed un ferito in Svizzera presso Zermatt al confine con l'Italia) con manto nevoso che si deve ancora stabilizzare. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche la sabbia del deserto che sta arriva fino alle Alpi con i granellini che possono essere miscelati con pollini, batteri e funghi ed alcuni sostengono che è consigliabile tutelare le persone vulnerabili proteggendo opportunamente l'apparato respiratorio.

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Metano fuoriesce da discariche degli Stati Uniti

Oltre metà delle discariche degli Stati Uniti sarebbero "super-emettitori" di metano e di queste in circa il sessanta percento dei casi le emissioni eccessive durano mesi o anche anni, a differenza dei super-emettitori del settore legato ai combustibili fossili che oltre ad essere in minima percentuale hanno fuoriuscite di breve durata; almeno da quanto risulta da osservazioni aeree e satellitari da cui risulta che le discariche sono la terza causa di emissioni nell'atmosfera di questo potente gas ad effetto serra. Si potrebbe controllare le fuoriuscite ed immagazzinare il metano per contrastare i cambiamenti climatici oltre ad essere un'opportunità di utilizzo di questo gas per scopi utili, poi bisognerebbe cercare di diminuire la quantità di metano prodotta dalle discariche con normative che ne possano regolare le attività e le relative procedure senza dimenticare di non sprecare il cibo.

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Incendi alimentati da forte vento in Messico

Una serie di incendi sta divorando la vegetazione di quasi la metà degli stati del Messico interessati da periodi di prolungata siccità, si parla di novantacinque incendi forestali attivi in diciotto stati alimentati da forti raffiche di vento che minacciano anche le riserve naturalistiche protette di Morelos e Veracruz. Come accade di frequente in questi casi gli incendi sono difficilmente controllabili e le fiamme avanzano velocemente trovando vegetazione piuttosto secca. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un tornado che con raffiche di vento fino centocinquanta chilometri orari avrebbe causato danni rilevanti all'aeroporto di Trapani in Sicilia oltre a sradicare alberi, poi il recente terremoto di magnitudo 6.9 che ha scosso recentemente la Papua Nuova Guinea causando tre vittime e distruggendo circa mille abitazioni.

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Inondazioni nel sud-est del Brasile

Sarebbero almeno ventitre le vittime a causa di precipitazioni piovose torrenziali e conseguenti inondazioni nel sud-est del Brasile, particolarmente colpite alcune aree negli stati di Rio de Janeiro ed Espirito Santo; si parla di centinaia di case distrutte dalla forza di torrenti impetuosi di acqua e fango che le hanno travolte con auto rovesciate e detriti sulle strade, squadre di soccorritori stanno cercando di portare aiuto alla popolazione mentre si cercano eventuali dispersi. Da segnalare sempre a Rio de Janeiro l'ondata di calore che recentemente a fatto registrare quarantadue gradi Celsius con una temperatura percepita di oltre sessantadue gradi, la più alta in un decennio secondo le autorità da quando nel 2014 si è cominciato a registrare questi record; pare che sia dovuto in parte alla deforestazione per l'aumento della popolazione con maggiori esigenze abitative.

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Superato ogni record climatico negativo

Ennesimo allarme rosso di organizzazioni internazionali riguardo i dati climatici rilevati durante il 2023 in particolare riguardo il surriscaldamento degli oceano e la fusione dei ghiacci delle calotte polari soprattutto quella dell'Antartide (un milione di chilometri quadrati sotto il precedente record negativo, un'area quasi equivalente alle dimensioni dell'Egitto). Le temperature medie globali ormai si avvicinano pericolosamente al grado e mezzo Celsius di aumento stabilito nell'accordo di Parigi del 2015 come limite da non superare e si tratta di record negativi da quando centosettantaquattro anni fa si monitorano le temperature, poi davvero preoccupante il rialzo del livello dei mari. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche un nubifragio con conseguenti inondazioni di acqua e fango nella città di Duhok in Iraq, si parla di due vittime oltre a danni e disagi.

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Stato di emergenza nella penisola di Reykjanes

La quarta eruzione da dicembre ha interessato la penisola di Reykjanes nel sud-est Islanda, si parla di un disperso e stato di emergenza per le località di Grindavik (cittadina evacuata da tempo) e Blue Lagoon; il magma incandescente fuoriesce da una fessura lunga circa tre chilometri e avanza superando le barriere di terra e roccia che sono state approntate per deviare e controllare lo spettacolare flusso magmatico. I ricercatori avevano già ampiamente previsto l'eruzione perché l'attività vulcanica nel sottosuolo rimaneva piuttosto alta. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche una normativa recentemente approvata in Francia per regolamentare il vestiario con costi estremamente ridotti ad alto impatto ambientale, l'intero settore tessile pare sia responsabile del dieci percento delle emissioni di gas climalteranti oltre che grande inquinatore delle acque.

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Ambiente e Natura                  

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