Un supermercato senza confezioni di plastica

Se esistono prodotti senza glutine o lattosio e grassi allo stesso modo il consumatore dovrebbe avere la possibilità di acquistare prodotti non confezionati nella plastica, almeno secondo le dichiarazioni di responsabili di una catena di supermercati olandesi che ne hanno aperto uno ad Amsterdam dove nelle corsie tutto quello che si può mettere nel carrello è confezionato utilizzando vetro, metallo, carta da imballo o materiali compostabili e biodegradabili. Si tratta del primo supermercato al mondo senza plastica con l'intenzione per la fine dell'anno di adeguare a questa scelta più amica dell'ambiente tutti i settantaquattro punti vendita dal momento che la plastica sta diventando una delle peggiori minacce all'umanità. Si calcola che delle oltre otto miliardi di tonnellate di plastiche varie prodotte dal 1950 oltre sei siano diventate rifiuti che rimangono per secoli in oceani e discariche e solo il nove percento sarebbero state riciclate.

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Precisazioni sulla plastica biodegradabile

I consumatori potrebbero essere tratti in inganno riguardo l'uso di alcuni prodotti che riportano la scritta "plastica biodegradabile" pensando che una volta smaltita possa lentamente scomparire degradata completamente dall'ambiente quando invece contenendo alte percentuali di plastica ricavata da combustibili fossili in pratica inizialmente ha un impatto molto inquinante per poi disintegrarsi in microplastica con l'effetto di arrecare ulteriori problemi ecologici; almeno secondo uno studio norvegese che avverte come la plastica biodegradabile non essendo riciclabile non può far parte di un'economia di tipo circolare. Bisogna fare attenzione al giusto tipo di utilizzo e ad esempio chi utilizza le cosiddette dog bags biodegradabili per gli animali non deve pensare che se non correttamente smaltite possano essere degradate dall'ambiente e comunque è meglio utilizzare buste completamente biodegradabili proprio al cento percento.

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Non provare a fumare e attenzione ai film

Chi ha provato a fumare una sigaretta è probabile che poi diventi fumatore, almeno da quanto risulta da una ricerca effettuata per sei anni su duecentoquindicimila persone con questionari che avrebbe verificato che circa il sessanta percento di queste dichiari di aver provato a fumare; poi quasi il sessantanove percento ha continuato a fumare nei giorni successivi. Si tratta di dati approssimativi con qualche limitazione perché le persone non sempre ricordano bene il periodo in cui hanno acceso la prima sigaretta e soggetto ad errori di valutazione ma che sottolinea quanto sia importante non provare a fumare. Un altro studio evidenzia come sia frequente che i giovani vedano in film di recente produzione e in televisione altre persone che fumano o che prendano da un pacchetto una sigaretta e quindi poi siano invogliati a fumare. Per minimizzare i danni da fumo una volta liberati dell'insalubre vizio si può mangiare molte mele e pomodori.

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Maratona poco salutista nello smog a New Delhi

Nonostante il parere negativo delle autorità sanitarie migliaia di cittadini di New Delhi si sono iscritti ad una (mezza) maratona davvero poco salutista; infatti, la qualità dell'aria è stata valutata come molto bassa anche se sono stati fatti degli sforzi per cercare di migliorare la situazione lavando le strade con una sostanza che assorbe il particolato e limitando la circolazione delle auto, poi una leggera pioggia aveva dato un altro piccolo aiuto. Dai primi giorni di novembre New Delhi (inquinatissima metropoli da oltre venti milioni di abitanti) ed altre zone del nord dell'India si ritrovano in una cappa di smog che avvolge ogni abitato come una specie di nebbia tossica tanto che molte persone si sono presentate come malate in ospedale e molte scuole sono state chiuse; quindi è facile immaginare quale danno possa avere all'organismo una persona che corra in queste condizioni veicolando maggiori quantità di particolato sottile nell'albero respiratorio.

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Piano per ridurre lo smog in diverse metropoli

Dodici metropoli come Parigi, Londra e Los Angeles, che messe insieme raggiungono una popolazione di quasi ottanta milioni di persone, hanno messo a punto un piano per ridurre l'inquinamento acquistando solo autobus a zero emissioni per sostituirli tutti entro il 2025, poi far diventare grandi aree libere da emissioni di combustibili fossili entro il 2030 dal momento che sono le stesse che causano il surriscaldamento climatico; quindi più parchi, aree pedonali e strade per veicoli elettrici ed alimentati ad idrogeno anche per fare in modo che queste città diventino dei posti più attraenti per le condizioni di vita. Sarà necessario l'intervento del settore privato per poter realizzare gli investimenti a zero emissioni; inoltre, ad esempio per Milano si vorrebbe anche tornare a ritmi di vita più sostenibili evitando il traffico ininterrotto giorno e notte per acquisti in attività commerciali sempre aperte o per altri scopi.

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Insalubre cappa di smog sulla pianura padana

A causa del persistere dell'alta pressione con prolungata mancanza di precipitazioni piovose si è formata una spessa cappa di smog nel nord Italia che ristagna soprattutto sulla pianura padana facendo oltrepassare in alcuni casi ben oltre il doppio i limiti di polveri sottili con tanto di avvisi per Torino a non aprire porte e finestre ed evitare attività all'aperto, una condizione che ricorda alcuni provvedimenti adottati per metropoli asiatiche; ma le mappe sull'inquinamento rivelano che anche vaste zone della Polonia sono caratterizzate dallo stesso problema. Mancano per tante grandi città della pianura padana come Torino, Milano, Brescia, Verona.. dove confluiscono materie prime per le lavorazioni industriali e relativo traffico autostradale e stradale piani concordati per evitare l'accumulo delle polveri sottili e per il contenimento delle emissioni inquinanti e già da tempo vi sono state delle polemiche sulla mancata adozione delle normative europee.

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Alte temperature notturne in Corsica

Mentre le previsioni meteo avvertono che l'anticiclone di origine africana rimarrà stabilmente sull'Italia e parzialmente su alcune zone dell'Europa nei prossimi giorni con inevitabile cappa di caldo i primi segnali di questa situazione poco salutare sono stati monitorati in Corsica dove le temperature notturne hanno fatto registrare un record di trenta gradi e mezzo Celsius. Questo dato è importante perché l'organismo nelle ore serali cerca di recuperare le energie spese durante la giornata e se la temperatura è elevata non si attivano con efficacia i meccanismi biologici naturali basati sui ritmi circadiani fondamentali per assicurare un benessere durevole protettivo per il sistema immunitario e contro le patologie in genere. L'umidità per il momento si mantiene su valori abbastanza nella norma per il periodo e quindi le temperature percepite (parametro soggettivo da valutare in particolare per bambini e anziani) dovrebbero corrispondere a quelle reali.

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Restrizioni su auto diesel sempre più stringenti

Sono diverse le metropoli dove la qualità dell'aria è pessima ed i veicoli diesel sono da tempo considerati fra i responsabili del crescente inquinamento che a volte rende quasi difficile respirare e fra le città in anticipo sulle restrizioni a quanto pare c'é Stoccarda che già dall'inizio del 2018 non consentirà alle auto diesel di accedere al centro della città; infatti, il divieto secondo le autorità locali non viola la legislazione europea sostenendo come la salute dei cittadini abbia sempre la precedenza, ma il provvedimento sarà impugnato dall'opposizione. Secondo alcuni non sono state adottate dai produttori di automobili sufficienti misure per ridurre i livelli di biossido di azoto nell'aria mentre per altri gli ultimi modelli sarebbero meno inquinanti, ma il problema forse sta nel tipo di funzionamento di questi motori che non consente nemmeno con complessi sistemi di filtraggio di ridurre effettivamente le emissioni su strada.

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Lavoro rallentato nei vigneti con il caldo

La produttività di chi lavora nei vigneti con il caldo diminuirebbe di oltre il due percento per ogni grado di temperatura in più, almeno secondo uno studio effettuato da ricercatori greci a Cipro dove chi deve raccogliere i grappoli d'uva spesso deve fronteggiare temperature superiori a trentasei gradi; infatti, aumentano le pause che i lavoratori sono costretti a prendersi per riprendere le forze e questo ha implicazioni sull'industria del vino con significative perdite economiche a causa delle frequenti ondate di calore dovute ai cambiamenti climatici. La qualità del vino dipende molto dalle temperature che influiscono sui delicati germogli nei vigneti, sui grappoli quando maturano e sul giusto equilibrio fra zuccheri ed acidità; poi se come sempre più spesso capita vi è anche scarsità d'acqua i chicchi d'uva risultano più piccoli senza contare che nel caso il fumo di incendi investa i vigneti anche il sapore del vino sarà meno gradevole.

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Alte temperature in California e disagi

Un'allerta per il caldo è stata diramata dal servizio meteorologico per Arizona, Nevada; poi in California oltre ventinove milioni di residenti sono soggetti ad ondate di calore ed alcuni lamentano la situazione di disagio con sensazione di bruciore sulla pelle e termometri a fondo scala che segnalano temperature anomale (probabilmente per la formazione di poco salutari isole di calore). Nella capitale dell'Arizona Phoenix sono stati raggiunti quasi quarantanove gradi Celsius e per le temperature estreme oltre cinquanta voli aerei sono stati cancellati per difficoltà operazionali. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche che riguardano il benessere ed i disagi che in Italia un anticiclone di origine africana sta facendo innalzare le colonnine di mercurio su terreni già inariditi dalla lunga assenza di precipitazioni, quantificabili in un terzo in meno in sei mesi, con emergenza in particolare per le coltivazioni di Emilia, Toscana e Veneto.

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Salutistico e Benessere                  

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