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Vitamine poco adatte per allenamento di resistenza Quello dei supplementi vitaminici è un settore controverso con studi a volte favorevoli altre contrari e ultimamente secondo i risultati di analisi ottenute da ricercatori norvegesi sarebbe sconsigliabile assumere alte dosi di vitamine C ed E per allenamenti di resistenza prolungata, tipo maratona, dal momento che potrebbero rendere meno efficace la risposta dei muscoli durante lo sforzo atletico a causa di una minore produzione di mitocondri che possano far fronte alla maggiore richiesta della muscolatura. Lo studio si sarebbe svolto somministrando ad un gruppo di corridori mille milligrammi di vitamina C e duecentotrentacinque di vitamina E, in confronto ad un gruppo che assumeva un placebo e poi si è proceduto a biopsia dei tessuti muscolari dopo gli allenamenti di resistenza che non hanno fatto registrare variazioni di rilievo nei tempi di percorrenza forse perché i mitocondri non costituiscono un fattore rilevante in questo tipo di prestazioni. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 04/02/2014 ![]() ![]() Corsa meno veloce per i giovani rispetto al passato Confrontando i dati relativi alla velocità e quindi i tempi di percorrenza della corsa di un gran numero di giovani i ricercatori avrebbero rilevato che le loro prestazioni sono inferiori rispetto al tempo in cui i rispettivi genitori erano giovani, in pratica impiegano circa un minuto in più per percorrere la distanza di un chilometro, considerando che nelle società moderne è aumentata in media la percentuale di massa grassa e questa mancanza di prestanza fisica potrebbe causare con il tempo problematiche cardiovascolari. Da studi effettuati in passato per migliorare le prestazioni velocistiche nella corsa non basta essere bene allenati ed avere un fisico leggero (condizione sempre importante), e bisognerebbe effettuare anche un programma per aumentare la flessibilità articolare, l'equilibrio posturale con addominali, lombari, pettorali tonici e tutta la muscolatura in genere, poi ci sono tecniche specifiche di appoggio del piede e spinta delle gambe. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 21/11/2013 n: 2373 ![]() Brevi intensi esercizi per perdere peso Utilizzando un accelerometro per monitorare l'attività fisica di un gruppo di persone durante una settimana in modo da verificare gli esercizi utili a prevenire il sovrappeso i ricercatori avrebbero constatato come brevi intensi esercizi più di quelli a lunga durata (per le persone che tendono ad essere sedentarie) possono aiutare ad evitare l'obesità in una percentuale quantificabile in circa il due percento per gli uomini ed il cinque percento nelle donne per ogni minuto di attività fisica intensa. In passato era già stato segnalato da alcuni che per prevenire il sovrappeso fosse utile oltre a lunghe camminate anche fare serie di esercizi abbastanza intensi dopo una fase preparatoria e di stretching, poi bisognerebbe considerare che per quanto riguarda i meccanismi che portano all'obesità in certi casi potrebbe dipendere dai batteri che popolano la flora intestinale e comunque l'alimentazione gioca un fattore rilevante almeno rispetto all'esercizio fisico. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 07/09/2013 n: 2309 ![]() Rivelazioni sul doping in Germania dal 1950 Gli atleti tedeschi di un numeroso gruppo di discipline fra cui atletica e calcio potrebbero avere fatto uso di doping sistematico, in base a specifici programmi di allenamento sia ad est che ad ovest, almeno da quanto risulta da uno studio di ricercatori di Berlino su queste pratiche per alterare le prestazioni nelle gare dal 1950 ad oggi; poi nella Germania Ovest nel 1970 anche un apposito istituto cosiddetto per la "scienza dello sport" (BISp) si sarebbe occupato di condurre test specifici ed intensivi su steroidi anabolizzanti, testosterone, estrogeni ed eritropoietina per decenni. Gli stessi atleti avrebbero dichiarato di aver ricevuto circa milleduecento iniezioni di un cocktail di farmaci dopanti denominato col nome di un famoso campione della voga. A giocatori di calcio a quanto pare si somministravano le stesse metanfetamine utilizzate dai soldati tedeschi durante il secondo conflitto mondiale, ed anche i ragazzini davvero giovani erano dopati. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 06/08/2013 n: 2282 ![]() Struttura delle fibre muscolari allo studio I filamenti di miosina che consentono la contrazione dei muscoli agirebbero come tiranti ad angolo con forza radiante e non in una sola direzione e quindi la muscolatura otterrebbe la sua forza da una rete strutturata di cellule concentrando (come ad esempio ben visibile in un bicipite) le forze da molte direzioni; almeno da quanto risulta da uno studio americano che avrebbe individuato questa specie di tessuto muscolare di tipo reticolato piuttosto che composto da lunghi tiranti come si pensava precedentemente questa scoperta. Tutti i muscoli compreso il cuore nelle contrazioni sembrerebbero sfruttare le forze che si concentrano da tutte le direzioni, ed essere a conoscenza di questo aspetto potrebbe essere utile non solo per l'allenamento muscolare di chi cerca di ottenere buoni risultati di potenziamento ma anche per il trattamento di patologie che possono indebolire la forza con cui agisce la muscolatura. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 12/07/2013 n: 2261 ![]() Poche risorse disponibili per l'antidoping Le richieste di scovare nuove truffe legate al doping sportivo aumentano ogni anno, ma a quanto pare secondo le dichiarazioni delle autorità del settore le risorse per finanziare i vari test diminuiscono (come accade ormai a livello generalizzato per motivazioni economiche) e questo potrebbe portare alla paralisi delle attività di laboratorio che devono cercare di smascherare truffe sempre più sofisticate. I programmi antidoping attualmente adottati sono accusati di essere poco efficienti, dal momento che meno di un percento dei casi testati su duecentocinquantamila risultano positivi e questo significa che qualcosa non funziona a dovere nelle procedure; inoltre, manca personale per i controlli ed osservatori che possano segnalare le truffe. Tutto il sistema sportivo dovrebbe essere coinvolto in iniziative antidoping, ma la maggior parte delle volte capita che si preferisca non far sapere che un campione è risultato positivo al doping. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 18/05/2013 n: 2213 ![]() Esercizi e massaggi ugualmente utili dopo lo sport Effettuando una ricerca su venti donne sottoposte ad indagine su dolori muscolari dopo aver svolto esercizi di resistenza per le spalle ricercatori olandesi avrebbero constatato che a distanza di due giorni praticando dieci minuti di massaggi su una spalla e dieci minuti di esercizi fisici sull'altra si attenua il dolore con leggera maggiore efficacia nel caso dell'esercizio in confronto al massaggio. Non è ancora ben chiaro quale sia il meccanismo d'azione di massaggi ed esercizi per attenuare gli indolenzimenti, almeno rispetto a chi non li esegue, e si ipotizza che possano agire sui prodotti metabolici associati con i tessuti danneggiati; poi bisogna considerare che anche se l'effetto di attenuazione del dolore praticando esercizi leggeri è lieve consente di svolgere in miglior modo i vari movimenti atletici. Da notare che in passato era frequente l'adagio di "lavorarci sopra con lo stretching" per evitare che i dolori ai muscoli ne impedissero il movimento. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 12/04/2013 n: 2183 ![]() Doping normale come mangiare la pasta Secondo le dichiarazioni di un ciclista tedesco vincitore di gare importanti il doping utilizzando eritropoietina, ormone della crescita e corticosteroidi era per lui una cosa nomale come mangiare ogni giorno un piatto di pasta, si trattava proprio di un sistema organizzato come una specie di routine quotidiana in cui l'atleta veniva coinvolto e l'accesso ad ogni farmaco era libero in modo disinvolto direttamente dall'armadietto dei medicinali della squadra allenante. Questo rinomato ciclista non è affatto fiero delle sue scelte, e segnala che alcune prescrizioni erano "pazzesche" anche utilizzando falsificazioni come per farmaci al cortisone, ma alcuni esponenti del team hanno a loro volta dichiarato che queste affermazioni sono senza fondamento. Recentemente anche un altro famoso ciclista squalificato per doping dopo anni di contenziosi aveva accusato la squadra e tutto l'ambiente sportivo di essere perfettamente a conoscenza della situazione. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 30/03/2013 n: 2172 ![]() Utilizzo crescente di steroidi nei ragazzi I ragazzi di quattordici anni subirebbero a scuola forti pressioni all'utilizzo di steroidi anabolizzanti dai compagni più grandi che possono influenzare le varie scelte nel percorso atletico e sportivo; ed oltre ad utilizzare queste sostanze davvero nocive per l'organismo fanno uso di proteine in polvere e frullati proteici per far crescere la massa muscolare (in questo caso a quanto pare anche le ragazze) magari con supplementi di creatina per potenziarne l'azione. Gli studenti di origine asiatica sembrerebbero (in America) quelli che fanno maggiore uso di questi anabolizzanti che sarebbero in pratica la versione sintetica del testosterone, un ormone sessuale maschile da molto tempo utilizzato per cure mirate in pazienti debilitati, ma che negli altri casi può essere sostituito da una dieta equilibrata e bilanciata che fornisca il corretto apporto proteico anche per evitare pesanti effetti collaterali che possono manifestarsi persino dopo molti anni. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 20/11/2012 n: 2060 ![]() Salti sul trampolino sorvegliati per i bambini Uno sport che sta diventando abbastanza diffuso come i salti su reti elastiche utilizzate come trampolini per divertenti salti acrobatici e che consentono anche di mantenersi in forma potrebbero essere pericolose per i bambini, dal momento che nel gran numero di individui monitorati che ogni anno si fanno male molti sono bambini che riportano fratture e slogature o danni anche più seri. I ricercatori hanno constatato che è più frequente che si verifichino danni fisici se più persone stanno usando il trampolino, e a quanto pare l'uso di tappetini e imbottiture non consentono di ridurre molto la percentuale di casi in cui i bambini si fanno male e sarebbe necessario che un adulto li sorvegli attentamente in modo da attutire eventuali cadute o per completare una capriola dopo un salto sul trampolino per evitare seri danni cervicali; poi la rete non andrebbe posizionata sopra il cemento ma su superfici morbide come un prato e con reti di protezione. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 27/09/2012 n: 2013 ![]() Corpo - allenamento N.B. L'autore non si assume alcuna responsabilità per il cattivo uso dei consigli proposti (tutti i diritti sono riservati) |
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