Difficoltà in Nord Carolina colpita da forte uragano
La ricerca delle vittime in Nord Carolina presenta notevoli difficoltà soprattutto nelle montagne in aree ad ovest dello stato americano; infatti, l'uragano "Helene" ha reso le strade inagibili, danneggiato la rete energetica, quella per le comunicazioni e manca anche l'acqua. Non ben chiaro il numero dei dispersi, poi è salito ad oltre duecento il bilancio delle vittime (fra Florida, Georgia, Nord e Sud Carolina, Virginia e Tennessee) e ad una settimana di distanza dal forte vortice che richiama alla memoria per la scia di distruzione lasciata l'uragano Katrina del 2005, si cerca ancora di organizzare soccorsi, aiuti e ricostruzione. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche evacuazioni per precauzione in Emilia Romagna anche nelle stesse zone colpite duramente da inondazioni devastanti nel 2023, si parla di persone esasperate dalla situazione di precarietà.
Sospetto virus H5N1 in parco con felini in Vietnam
I campioni analizzati in un laboratorio della città Ho Chi Minh in Vietnam avrebbero fatto avanzare alle autorità sanitarie l'alto sospetto che a causare il decesso di quarantaquattro tigri, tre leoni ed un leopardo in due siti turistici nelle province di Dong Nai e Long An nel sud del paese possa essere stata l'influenza aviaria H5N1, poi si parla di indagini su altri casi in parchi safari. Individuate tre persone che sono state a stretto contatto con gli animali che si sono ammalati prima del decesso, il virus (che di solito infetta uccelli ed allevamenti di pollame in molti paesi del sudest dell'Asia) può essere trasmesso all'uomo, quindi si cerca di tracciare i casi. Da segnalare spostando l'attenzione all'Italia un focolaio di circa cento casi di dengue a Fano nelle Marche, distribuiti dei prodotti per evitare di essere punti e la proliferazione delle zanzare.
Dopo avere sferzato delle remote isole delle Filippine causando otto feriti ed un disperso ed oltre cinquemilaquattrocento evacuazioni in aree a nod del paese il tifone chiamato "Krathon" caratterizzato da raffiche di vento ad oltre duecento chilometri orari si sta avvicinando molto lentamente a Taiwan. Le autorità avrebbero chiuso scuole e mercati finanziari oltre ad evacuare per precauzione oltre diecimila persone dalle aree più vulnerabili ed avvertire i turisti di fare attenzione ad eventuali alte onde anche se secondo le previsioni meteo il forte vortice perderà potenza toccando terra passando a depressione tropicale. Da segnalare spostando l'attenzione agli Stati Uniti che si avvicina a centocinquanta il bilancio delle vittime dell'uragano "Helene", si parla poi del peso finanziario sul settore delle assicurazioni private vista l'ingente somma da stanziare per riparare i danni.
In esami di laboratorio è stato visto come le microplastiche siano dannose per un gruppo di animali esaminati, quindi i ricercatori si chiedono per quale motivo l'uomo dovrebbe essere differente e avanzano la proposta di almeno vietare l'uso di plastica dove è stato dimostrato che giunge direttamente ad inquinare l'ambiente, poi agire su tutta quella grande massa di plastica che poi diventa microplastica e fare attenzione in genere a tutta la plastica che si usa quotidianamente tenendo conto anche i pneumatici ed i tessuti tessili (in quest'ultimo caso evidentemente acquistare capi in tessuti naturali che sono anche più salutari). Le microplastiche sono ormai presenti dappertutto nel pianeta anche nelle aree più remote e persino incorporate nei coralli dei fondali marini, poi finiscono facilmente nella catena alimentare e spesso basta analizzare un alimento per trovarle.
Sarebbero almeno centosettanta le vittime nella repubblica Himalayana a causa precipitazioni piovose monsoniche torrenziali con conseguenti devastanti inondazioni (il fiume Bagmati ed parte dei suoi numerosi affluenti hanno rotto gli argini), particolarmente colpita la capitale Kathmandu dove interi isolati sono stati inondati da acqua, fango e detriti; danneggiata l'autostrada che collega la grande città con altre importanti località del paese. Si parla di persone che hanno dovuto saltare da un tetto all'altro fino a trovarne uno adatto a scendere e mettersi in salvo senza essere trascinati dalla forza della fanghiglia, notevoli i danni alla capitale e difficile l'intervento dei soccorritori. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è aumento a quasi cento il bilancio delle vittime dell'uragano "Helene" negli Stati Uniti.
Scia di distruzione in stati U.S.A colpiti da uragano
L'uragano di categoria quattro chiamato "Helene" ha lasciato una scia di distruzione con alberi sradicati, detriti, strade inondate in Florida, Georgia, Nord e Sud Carolina, Virginia; quarantaquattro il bilancio delle vittime, poi si parla di gravi inondazioni in aree della Georgia e Nord Carolina (in quest'ultimo stato per il pericolo di cedimento di una diga per precauzione sono state evacuate migliaia di persone). I soccorritori sono dovuti intervenire in condizioni proibitive e tre pompieri hanno perso la vita, alcune automobili sono state travolte mentre percorrevano le strade da torrenti di acqua e fango, poi case danneggiate ed anche qualche tetto scoperchiato; in Georgia il danno ad un grosso gruppo energetico ha causato l'interruzione della fornitura di energia elettrica a tutta l'infrastruttura e in Sud Carolina oltre il quaranta percento di case ed attività risultavano senza energia.
Sarebbero almeno tre le vittime (due in Georgia ed una in Florida) ed un milione di case rimaste senza fornitura di energia elettrica a causa dell'uragano chiamato "Helene" classificato di categoria quattro e caratterizzato da raffiche di vento che possono raggiungere i duecentocinquanta chilometri orari. Il forte vortice ha prima sferzato il Messico e poi la Florida, la Georgia e sta interessando altri stati vicini, si parla di evacuazioni con le autorità molto preoccupate nel caso la popolazione non voglia lasciare le proprie case, ma si susseguono gli appelli dal momento che si tratta di mettere a rischio anche la vita dei soccorritori. Bisogna considerare che gli interventi in queste condizioni meteo stanno diventando molto difficili come del resto sta accadendo in molti paesi del mondo colpiti da fenomeni estremi sempre più intensi e che richiederebbero mezzi speciali appositamente progettati.
Continuando ad immettere nell'atmosfera le attuali quantità di biossido di carbonio ed altri gas climalteranti le temperature in quasi mille grandi città del mondo potrebbero superare i tre gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali rendendole praticamente invivibili, almeno secondo uno studio che evidenzia come le ondate di calore durerebbero mesi, con ad esempio abnorme uso dei condizionatori per i grattaceli (ed in genere per ogni locale abitabile); poi con il notevole aumento del rischio di malattie trasmesse da insetti come dengue, zika e chikungunya. Le ondate di calore passerebbero da durare circa sedici giorni, in uno scenario calcolato a meno di un grado e mezzo Celsius di surriscaldamento globale, a ventiquattro giorni con tre gradi di aumento e la loro frequenza passerebbe da quasi cinque volte ogni anno ad oltre sei; quindi con enorme richiesta dell'uso dei condizionatori.
La soglia critica per sostenere la vita negli oceani del mondo potrebbe essere presto superata a causa dell'eccessiva emissione di combustibili fossili che fino ad ora sono stati in gran parte assorbiti dagli oceani, poi la loro funzione di stabilizzatori del clima verrebbe a mancare; almeno secondo un rapporto di ricercatori che descrive i dettagli di nove fattori di regolazione cruciali per consentire al pianeta di sostenere la vita. Le attività umane incrementando le emissioni di biossido di carbonio che si dissolve nell'acqua acidificano i mari, distruggendo in questo modo anche la catena alimentare che sostiene miliardi di persone. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche l'ondata di maltempo che ha attraversato l'Italia ed ha interessato soprattutto la Toscana, si parla di due dispersi presso Pisa e allagamenti in provincia di Livorno.
Cercare di catturare e distruggere i PFAS, sostanze inquinanti persistenti che rimangono molto a lungo nell'ambiente (praticamente per sempre) è diventato un obiettivo prioritario per i ricercatori visti i danni che provocano; sono presenti nell'acqua e quindi nella catena alimentare con conseguenti danni alla salute ed ambientali. Sono presenti in un gran numero di prodotti di largo uso come ad esempio nei rivestimenti antiaderenti di padelle, come impermeabilizzanti in giacche ed altri tessuti, in cosmetici ed i metodi convenzionali non riescono a spezzare le molecole resistentissime dei loro legami chimici. Pare che ricercatori canadesi abbiano messo a punto una procedura con un nuovo tipo di carbone attivo che riesce in questo difficile compito utilizzando dei frammenti di legno in una soluzione di cloro ferroso e bruciati ad alta temperatura.
Precipitazioni piovose definite come senza precedenti hanno interessato la regione Ishikawa del Giappone centrale con conseguenti inondazioni e frane, si parla di una vittime, almeno sette dispersi e decine di migliaia di persone evacuate. Danneggiati gli argini di Una decina di fiumi nella costa ovest del paese che erano state colpite da un forte sisma a Capodanno (duecentotrentasei vittime) con epicentro presso Noto ora particolarmente interessata dalle inondazioni, come anche le città di Wajima e Suzu, poi anche le prefetture di Niigata e Yamagata. Le autorità hanno avvertito la popolazione di non mettere a rischio la propria vita a causa della situazione ad alto rischio per la gran quantità di pioggia caduta con record nei pluviometri rispetto ai dati disponibili dal 1929 con oltre centoventi millimetri di pioggia per ora monitorati a Wajima nel mattino.
Continua l'allerta in Emilia Romagna per eventuali ulteriori inondazioni e frane a causa delle forti precipitazioni piovose dovute al passaggio in Italia della tempesta "Boris" (ventiquattro le vittime in Europa in Romania, Cecoslovacchia, Polonia, Austria), si parla di duemilacinquecento sfollati ed anche nelle Marche alcune aree sono state inondate soprattutto in provincia di Ancona. Lamentele a Faenza dagli abitanti che per la terza volta si ritrovano con la casa inondata e piena di fango e detriti, magari appena completamente ristrutturata, poi i danni alle coltivazioni con le piante di nuovo sott'acqua e terreni fangosi dove è difficile intervenire. A Ravenna pare che la situazione sia molto simile a quella del maggio dell'anno scorso di piena emergenza, quindi poco è stato fatto per mettere in sicurezza del territorio riguardo il dissesto idrogeologico.
Sarebbero almeno sette le vittime a causa di incendi in aree centrali e del nord del Portogallo, poi si parla di molte case bruciate, decine di migliaia di ettari di foresta e vegetazione andati in fumo; le autorità che hanno dichiarato lo stato di emergenza che consente la mobilitazione di oltre cinquemila pompieri per fronteggiare le fiamme spesso incontrollabili (anche dalla Spagna sono arrivate delle squadre in aiuto). Si indaga nel caso di roghi sospetti, mentre gli esperti sostengono che i cambiamenti climatici uniti all'abbandono delle tecniche tradizionali forestali e di coltivazione lasciano molte sterpaglie secche che spesso bruciano facilmente come innesco. Da segnalare spostando l'attenzione ad uno scenario opposto, come sta accadendo per le zone alluvionate in Emilia Romagna, il problema costituito da riparazioni di argini senza aver realizzato casse di espansione ed aree golenali.
Maltempo in Italia con alluvioni in Emilia Romagna
Ennesima ondata di maltempo in Italia caratterizzata da forti precipitazioni piovose in alcune regioni e soprattutto in Emilia Romagna, spesso in aree già alluvionate lo scorso anno, si parla di esondazioni di diversi fiumi come accaduto a Faenza per tracimazioni del Lamone e del Marzeno, poi comuni inondati con oltre mille persone evacuate (..due dispersi); particolarmente colpite zone di Ravenna e Forlì, le autorità raccomandano di rimanere ai piani alti e di non mettersi in viaggio anche per il pericolo di frane. Da segnalare recentemente la tragica e controversa vicenda relativa ad un pompiere travolto dalla piena di un canale in provincia di Foggia in Puglia dopo aver salvato alcune persone intrappolate nelle loro auto a causa di un nubifragio con polemiche riguardo la manutenzione del canale; infatti, pare che per la sua scarsa ricettività i detriti si siano accumulati ostacolando il deflusso delle acque.
Un gesto semplice diventato comune nel mondo come ad esempio quello di prendere un bicchiere di plastica riempirlo di una bevanda e buttarlo dopo pochi minuti o anche secondi potrebbe essere un danno grave per l'ambiente e questo avviene spesso per una gran quantità di contenitori plastici forse apparentemente comodi, pratici e convenienti ma costituiscono un grande rischio per la catena alimentare. Si cerca a livello internazionale quest'anno di raggiungere un accordo per limitare l'inquinamento da plastica; infatti, si valuta che ogni anno quattrocento milioni di tonnellate metriche di plastica finiscano nell'ambiente, una quantità evidentemente enorme con impatto devastante per tutto l'ecosistema. Pare che i residenti degli Emirati Arabi Uniti raggiungano uno dei più alti volumi di rifiuti plastici al mondo e la plastica usa e getta costituisca il quaranta percento di tutta la plastica utilizzata nel paese.
In seguito alle forti precipitazioni piovose che hanno fatto alzare a livelli preoccupanti il livello di molti grandi fiumi in Europa a causa della tempesta "Boris" si aspettano ulteriori inondazioni per le ondate dei pieni, le autorità in Germania ed Austria cercano di fronteggiare la situazione anche se alcuni sostengono che è necessario realizzare opere strutturali ad esempio per evitare danni consistenti al patrimonio culturale artistico (senza contare le ventuno vittime, le dodicimila evacuazioni in Cecoslovacchia, lo stato di emergenza in Polonia); poi i costi per riparare i danni sarebbero superiori a quelli che dovevano essere investiti per limitare il surriscaldamento climatico. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche gli incendi che stanno devastando la vegetazione del Parco Nazionale di Brasilia sprigionando colonne di fumo che stanno soffocando in una cappa di densa foschia la grande città alle prese anche con una prolungata siccità definita come storica.
Ormai l'immagine tradizionale dei pirati organizzati in ciurme di ex corsari armati di pistole e coltelli alla cintola ha ceduto il passo al nuovo predatore vestito in giacca e cravatta che naviga e spadroneggia sul web (banditi che scaricano interi siti ed individuano le chiavi di protezione, rubano i simboli, le musiche..), magari con una nomea di tutta sicurezza che nasconde l'inganno alla prima virata di click. Ad esempio digitando "salutistico.it" su un noto motore di ricerca fra gli altri collegamenti al sito www.salutistico.it, appaiono altri link non autorizzati fra cui anche uno a quei portali per scaricare programmi gratuiti, ma che in pratica risultano a pagamento tramite Dialer. Attenti ai pirati esploratori del web Internet, navigate in acque sicure; infatti, il Demo del programma "Benessere Corpo - Mente - Anima" depositato che gode di tutti i diritti di autore si può scaricare gratis dal mio sito Internet salutistico.it compilando l'apposita scheda di registrazione (e successivamente con relative password comunicate) e mi dissocio dall'utilizzo del mio software a pagamento per qualsiasi sito differente dal mio. Da notare purtroppo che anche digitando "salutary.eu" per la versione inglese, vengono visualizzati collegamenti sconci o truffaldini. - Ultimamente è scomparso l'intero sito da alcuni motori di ricerca.. (che evidentemente utilizzano gli stessi criteri di selezione).