![]() |
![]() |
Ridurre la microplastica nel mare La plastica delle lavorazioni industriali che non viene correttamente smaltita rischia spesso di finire in mare poi il moto ondoso oltre a spingere i residui più grandi come bottiglie, sacchetti, giocattoli, spazzolini, confezioni di prodotti di pulizia della case e del corpo.. sulle spiagge tanto da formare spessi strati, lentamente li trasforma in pezzi sempre più piccoli; poi l'azione del sole contribuisce a degradarli in particelle di microplastica considerate molto tossiche e piene di tossine che finiscono nella catena alimentare, dal momento che i pesci se ne nutrono inavvertitamente. Alcuni lo definiscono lo smog plastico degli oceani e non esitano anche ad affermare che con queste pratiche di smaltimento selvaggio noi finiamo per mangiare la nostra stessa spazzatura, ma è possibile facilmente ridurre queste quantità enormi (quasi nove milioni di tonnellate metriche ogni anno) di residui plastici migliorando design, spreco e riutilizzo. Posta elettronica: info@salutistico.it Tel: 338 1809310 Data: 14/02/2015 ![]() ![]() |
![]() |