Aree riservate alla biodiversitā poco rispettate
Con un accordo stipulato nel 2010 quasi duecento nazioni si impegnavano a riservare entro il 2020 il diciassette percento dei territori del globo ad aree riservate alla tutela della biodiversitā tramite parchi ed altri santuari naturalistici in modo anche da fare da scudo a piante ed animali da inquinamento, cementificazione e cambiamenti climatici; ma un terzo di queste aree sono ormai soggetto a sfruttamento umano con la costruzione di strade, cittā, coltivazioni intensive e ferrovie, almeno da quanto risulterebbe da una ricerca effettuata in Australia che ha calcolato in circa sei milioni di chilometri quadrati la perdita in biodiversitā. Per fare un esempio figurato č come se un territorio che comprende India ed Argentina fosse sottoposto a sfruttamento umano anche (con qualche eccezione) costringendo in pratica le specie che le popolano a migrare e quindi influenzando la biodiversitā di altre zone generando conflitti fra specie e poco salutari squilibri naturalistici.
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Data: 19/05/2018
n°: 3769