La musica platonica
Considerando innanzitutto che per Aristocle (427 - 347 a.C.) la musica come altre arti sono solo copie di seconda o terza mano dell'idea (e questo può essere facilmente provato da chi si accinge a tradurre in note un componimento musicale udito in sogno), quindi si tratta in pratica di falsificazioni come accade in quadri che riproducono in piccolo la natura statica senza poter restituire allo spettatore la vera vita; bisogna tenere presente che dopo la frequentazione di ambienti pitagorici, Platone decise di rendere obbligatorio lo studio della musica come ausilio alla matematica. Un esempio di come il filosofo utilizzi tecniche musicali lo si ricava dalla scelta di alcune parole (gorgone per definire il retore Gorgia, come una specie di belva dalle mille teste da imbrigliare in ogni modo).. e nel saper distinguere le note ideali dissonanti nei discorsi come criterio di discernimento, come farebbe un musico in un componimento fatto di note.
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Data: 02/03/2010
n° articolo: 1212
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