La giustizia platonica
Nel dialogo "Gorgia" il filosofo Platone (427 - 347 a.C.) spiega con la tecnica dialettica che la retorica è l'arte di ottenere ragione tramite la persuasione utile al più forte per schiacciare il più debole con contraffazioni di ogni tipo come accade con la cosmetica al posto della ginnastica, che riesce ad ingannare solo gli incompetenti e conduce al credere senza sapere, dal momento che il retore è sprovvisto della conoscenza di quale sia il Bene maggiore e pur di ottenere ragione finisce per fare male, considerando che commettere ingiustizia è il più grande dei mali. Discutendo con Gorgia, Polo e Callicle, Socrate riesce a spiegare che compiere ingiustizia è peggio che subirla e male ancora maggiore è non pagare una giusta pena per il male commesso, facendosi in questo modo curare dall'ingiustizia (il peggiore dei mali). Il primo bene è essere giusti che conduce alla "felicità" ed è preferibile soffrire pur di non commettere ingiustizia.
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Data: 01/01/2010
n° articolo: 1160
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