La filiera produttiva del tabacco ha un'alta impronta ecologica a causa dell'uso estensivo di agenti chimici, consumo di energia e di risorse idriche, inquinamento per la produzione e la manifattura delle sigarette con gravi conseguenze sull'ambiente senza considerare l'impatto negativo sulla salute globale quantificabile in sette milioni di vittime ogni anno. La coltivazione delle piante di tabacco richiede grandi quantità di pesticidi vari dannosi sia per l'ambiente che per gli agricoltori tanto che molti di questi agenti chimici sono proibiti in alcuni paesi, poi per il trattamento delle foglie di tabacco si brucia molto legname contribuendo in questo modo alla deforestazione e in Cina e Zimbabwe si utilizza anche il carbone che emette biossido di carbonio il principale gas ad effetto serra. Ogni anno si gettano milioni di chilogrammi di mozziconi di sigarette che non sono biodegradabili e che contengono migliaia di componenti chimiche dannose.

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