Per il momento non vi sarebbe ancora la prova che il virus Zika provochi microcefalia nei neonati, ma dal momento che è stato ritrovato in Brasile nel cervello di alcuni bambini deceduti in seguito al mancato sviluppo delle funzioni cerebrali oltre che nella placenta e nel fluido amniotico delle madri si sospetta che vi sia una stretta correlazione; nel frattempo organizzazioni internazionali hanno comparato in modo figurato questo virus a quello dell'Ebola, quindi una specie di minaccia a livello globale che richiede molta attenzione sia da parte della popolazione che per i ricercatori impegnati a cercare vaccini e test diagnostici. In Colombia quasi duemila donne gravide hanno già il virus con il rischio di partorire un bambino con scatola cranica e cervello di dimensioni ridotte con problematiche intellettuali e di apprendimento come accade in certi casi per infezioni o per abuso di sostanze ad effetto tossico in gravidanza o per anormalità genetiche.

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