Una tecnologia poco sicura a Fukushima
L'incidente alla centrale atomica di Fukushima pone degli interrogativi su come sia possibile che le barre di combustibile esausto molto radioattive nella prima fase fossero stoccate apparentemente senza protezioni speciali in una vasca priva di uno spesso involucro di acciaio e quindi con un alto rischio di contaminazione per l'ambiente. La tecnologia utilizzata per l'impianto è in pratica obsoleta e paradossalmente proprio la mancanza di energia elettrica non consente di attivare le pompe di raffreddamento (anche se si tenta di riattivarle) e quindi i tecnici esponendosi a fortissime radiazioni sparano acqua con vari mezzi sui reattori danneggiati, ma il livello di radiazioni non sembra diminuire. Si attende l'arrivo di robot teleguidati e pompe speciali per cercare di evitare un disastro di proporzioni che alcuni definiscono potenzialmente superiori a quelle di Chernobyl, in una rischiosa lotta contro il tempo e la natura.
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Data: 17/03/2011
n° articolo: 1528
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