Per migliorare le condizioni di vita di pazienti ustionati gli scienziati hanno messo a punto un nuovo tipo di pelle sostitutiva spessa circa un centimetro e mezzo facendola crescere in laboratorio su una base sintetica che tende a riprodurre tutta la struttura del derma grazie a cellule staminali prelevate direttamente da una parte di pelle del paziente ancora sana. Con questa tecnica viene sostituito non solo lo strato superficiale della pelle, ma tutto il derma completo della parte più profonda e quindi irrorata da vasi sanguigni, sostenuta da nervature, e come la pelle naturale con ghiandole sudoripare e relativi follicoli dei peli. I danni provocati dalle ustioni sono in genere sottovalutati e spesso non si presta abbastanza attenzione a come si "armeggia" con il fuoco, ad esempio per ravvivare la fiamma spruzzando alcol con una bottiglia di plastica oppure nel caso in cui le pentole piene di acqua che bolle sono posizionate sui bordi esterni delle cucine.

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