Facendo dormire dei volontari per una settimana un po' di più del solito per affrontare poi un uguale periodo costretti ad operare un po' assonnati per carenza di sonno alcuni ricercatori hanno provato a simulare un metodo per accumulare una specie di riserva di sonno utile per quando non si ha la possibilità di dormire adeguatamente, confrontando le differenze con un gruppo di controllo che continuava a mantenere abitudini normali. Utile a quanto pare anche il classico sonnellino, ma dal momento che ogni individuo risponde diversamente alle deprivazioni di sonno imposte all'organismo è difficile quantificare quanto sonno in più sia necessario per accumulare una buona riserva. Precedenti ricerche segnalavano quanto fosse utile una certa "precisione" del sonno (nel senso dei vari orari, se possibile) per non soffrire troppo una volta deprivati di questa ricarica salutare davvero indispensabile per l'organismo.

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