Musica terapeutica antica
Uno dei primi teorici musicali che fece ricerche rigorose con metodo aristotelico sulle potenzialità terapeutiche della musica (ad esempio su malati di epilessia) nel IV sec. a.C. fu il filosofo Aristosseno di Taranto, figlio di un allievo di Socrate e famoso per una serie di scritti di carattere musicale (su modello pitagorico) come gli "Elementi di armonia", gli "Elementi ritmici" e "Sull'ascoltare musica".. in cui l'autore sostiene la necessità della percezione sensibile della musica, che richiede una particolare attenzione per confrontare i suoni presenti con intervento vigile della memoria con quelli passati e futuri, in modo da sentire ciò che accade e ricordare l'accaduto. Per i pitagorici la musica era oggetto di indagine e strumento di educazione; infatti, i suoni ed i relativi accordi possono essere tradotti in numeri da cui si ricava una legge numerica (a seconda della lunghezza della corda vibrante), per cui il numero è la "sostanza" dell'armonia musicale.
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Data: 24/06/2009
n° articolo: 1006
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