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Ambiente e Natura
Inondazioni nella regione Ishikawa del Giappone
Precipitazioni piovose definite come senza precedenti hanno interessato la regione Ishikawa del Giappone centrale con conseguenti inondazioni e frane, si parla di una vittime, almeno sette dispersi e decine di migliaia di persone evacuate. Danneggiati gli argini di Una decina di fiumi nella costa ovest del paese che erano state colpite da un forte sisma a Capodanno (duecentotrentasei vittime) con epicentro presso Noto ora particolarmente interessata dalle inondazioni, come anche le città di Wajima e Suzu, poi anche le prefetture di Niigata e Yamagata. Le autorità hanno avvertito la popolazione di non mettere a rischio la propria vita a causa della situazione ad alto rischio per la gran quantità di pioggia caduta con record nei pluviometri rispetto ai dati disponibili dal 1929 con oltre centoventi millimetri di pioggia per ora monitorati a Wajima nel mattino.
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Data: 23/09/2024
n°: 5755
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Vasti incendi in Portogallo
Sarebbero almeno sette le vittime a causa di incendi in aree centrali e del nord del Portogallo, poi si parla di molte case bruciate, decine di migliaia di ettari di foresta e vegetazione andati in fumo; le autorità che hanno dichiarato lo stato di emergenza che consente la mobilitazione di oltre cinquemila pompieri per fronteggiare le fiamme spesso incontrollabili (anche dalla Spagna sono arrivate delle squadre in aiuto). Si indaga nel caso di roghi sospetti, mentre gli esperti sostengono che i cambiamenti climatici uniti all'abbandono delle tecniche tradizionali forestali e di coltivazione lasciano molte sterpaglie secche che spesso bruciano facilmente come innesco. Da segnalare spostando l'attenzione ad uno scenario opposto, come sta accadendo per le zone alluvionate in Emilia Romagna, il problema costituito da riparazioni di argini senza aver realizzato casse di espansione ed aree golenali.
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Data: 20/09/2024
n°: 5753
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Fronteggiare le alluvioni in Europa
In seguito alle forti precipitazioni piovose che hanno fatto alzare a livelli preoccupanti il livello di molti grandi fiumi in Europa a causa della tempesta "Boris" si aspettano ulteriori inondazioni per le ondate dei pieni, le autorità in Germania ed Austria cercano di fronteggiare la situazione anche se alcuni sostengono che è necessario realizzare opere strutturali ad esempio per evitare danni consistenti al patrimonio culturale artistico (senza contare le ventuno vittime, le dodicimila evacuazioni in Cecoslovacchia, lo stato di emergenza in Polonia); poi i costi per riparare i danni sarebbero superiori a quelli che dovevano essere investiti per limitare il surriscaldamento climatico. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche gli incendi che stanno devastando la vegetazione del Parco Nazionale di Brasilia sprigionando colonne di fumo che stanno soffocando in una cappa di densa foschia la grande città alle prese anche con una prolungata siccità definita come storica.
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Data: 17/09/2024
n°: 5750
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Filippine più colpite dai cambiamenti climatici
Secondo un rapporto basato su di un calcolo geometrico su esposizione e vulnerabilità di un territorio rispetto ai cambiamenti climatici ed in base ad altri parametri che si riferiscono alla popolazione esposta, terremoti, tsunami, inondazioni, cicloni, siccità e rialzo del livello del mare le Filippine per il terzo anno consecutivo rimangono il paese più a rischio (quasi quarantasette punti calcolati). Al secondo posto l'Indonesia, al terzo l'India, Colombia al quarto, Messico al quinto (a circa dieci punti di distanza dal primo); poi Myanmar, Mozambico, Federazione Russa, Bangladesh e Pakistan. Questa classifica poco salutare dal punto di vista ambientale potrebbe essere utile per decidere i provvedimenti e le azioni necessarie a cercare di mitigare il rischio di disastri ed anche per evitare che la popolazione non precipiti nella povertà a causa di eventi e fenomeni estremi.
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Data: 14/09/2024
n°: 5748
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Inondazioni in Nigeria, Ciad e Sud Sudan
Sarebbero almeno trenta i morti e quattrocentomila gli sfollati in Nigeria a causa del cedimento di una diga nel nord-est del paese, particolarmente colpita la città Maiduguri inondata per circa il quaranta percento con le persone costrette a muoversi con difficoltà in case e strade parzialmente sommerse. Per quanto riguarda il Ciad si parla di settimane di intense precipitazioni piovose con conseguenti forti inondazioni con un bilancio di vittime che supera le trecentoquaranta persone partendo da luglio e un milione e mezzo di persone interessate dalle piogge torrenziali; invece in Sud Sudan oltre settecentomila. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che è salito ad otto il bilancio delle vittime del tifone "Yagi" in Thailandia ed oltre duecento in Vietnam, pare poi che i cambiamenti climatici favoriscano la formazioni di tifoni più vicino alle zone costiere.
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Data: 12/09/2024
n°: 5746
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Difficoltà nel nord del Vietnam colpito dal tifone
Sarebbero cinquantotto le vittime e quaranta i dispersi nel nord del Vietnam a causa del tifone "Yagi", poi si parla di precipitazioni piovose torrenziali con conseguenti allagamenti e frane, un ponte crollato, alberi sradicati, ospedali sferzati dal forte vortice danneggiati e rimasti senza fornitura di energia elettrica; particolarmente colpita la provincia di Cao Bang. Disagi per la popolazione nelle zone interessate dal tifone con danni alle produzioni agricole, di acquacoltura, spesso rimasti senza acqua potabile e la possibilità di comunicare. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che il fumo degli incendi che stanno divorando le foreste in Amazzonia raggiunge grande città come Sao Paulo (fra le città più inquinate al mondo) e Rio de Janeiro, poi le autorità di Argentina ed Uruguay hanno dichiarato che il fumo raggiunge anche i loro paesi.
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Data: 10/09/2024
n°: 5744
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Un supertifone sferza la Cina
Sarebbero due le vittime, decine i feriti ed oltre quattrocentomila le persone evacuate nell'isola di Hainan nella Cina meridionale (dove sono presenti popolari mete turistiche) a causa del supertifone "Yagi", chiamato anche Enteng dai locali, che con raffiche di vento che hanno superato i duecentoquaranta chilometri orari è stato classificato cone il secondo più potente ciclone tropicale dell'anno. Si parla anche di precipitazioni piovose torrenziali con danni e disagi per la popolazione, interessato dal forte vortice anche il Guangdong; le autorità che già avevano dato disposizioni per le evacuazioni hanno anche inviato soccorsi. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche che uno studio in Canada avrebbe evidenziato come l'industria legata al taglio degli alberi per ottenere legname sia la terza per emissioni di CO2 per l'economia del paese.
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Data: 07/09/2024
n°: 5742
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Un tifone si dirige verso la Cina
La tempesta tropicale "Yagi" dopo aver sferzato le Filippine causando vittime, danni e lasciando nelle aree interessate cumuli di fango e detriti che la popolazione sta ancora spalando si sta dirigendo verso la Cina e ha preso forza al largo del Vietnam; ora il forte vortice è classificato tifone e secondo le previsioni meteo si dirige verso l'isola cinese di Hainan (con venti ad oltre centosessanta chilometri orari e raffiche di vento che potrebbero raggiungere i duecentoventi) per poi entrare nel Golfo del Tonchino, dove forse si indebolirà leggermente. Da segnalare cambiando argomento ma rimanendo su tematiche naturalistiche il recente nubifragio che ha interessato Roma, si parla di danni all'arco di Costantino con due blocchi di travertino crollati a causa di un fulmine che avrebbe colpito l'impalcatura metallica utilizzata per il restauro del noto pregevole monumento.
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Data: 05/09/2024
n°: 5740
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Pochi fondi per paesi colpiti da crisi climatiche
Scarse le risorse messe a disposizione per i paesi in via di sviluppo in modo da metterli in grado di fronteggiare i cambiamenti climatici per cui sono minimamente responsabili e a volte invece severamente colpiti da eventi estremi fino a pochi anni fa impensabili, almeno da quanto risulta da un documento che dovrebbe essere presentato a Baku il prossimo mese da cui risultano diverse posizioni prese dai paesi ricchi a tre mesi di distanza dalla riunione COP29 in Azerbaijan (paese con grandi interessi economici legati allo sfruttamento dei combustibili fossili) in cui si dovrà trovare un accordo. Si parla di cercare di fare un ponte fra le varie richieste ad esempio l'Unione Europea richiede che essendo la Cina il maggiore inquinatore mondiale e la seconda economia contribuisca ad accrescere le risorse disponibili nonostante sia classificata fra i paesi in via di sviluppo.
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Data: 02/09/2024
n°: 5737
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Calcolo emissioni di CO2 da incendi in Canada
Solo India, Cina e Stati Uniti avrebbero rilasciato più biossido di carbonio nell'atmosfera rispetto alla quantità del gas climalterante rilasciato dagli incendi delle foreste boreali in Canada lo scorso anno, almeno da quanto risulta da uno studio che evidenzia come questi incendi ai danni della vegetazione abbiano raggiunto dei record ben superiori a quelli monitorati in annate precedenti a causa specialmente di un clima sempre più caldo e secco che favorisce l'avanzare dei roghi, con previsioni poco confortanti per i prossimi decenni sotto questo punto di vista; poi questo tipo di emissioni non erano state prese in considerazione dagli accordi di Parigi per evitare che le temperature globali salissero sopra il grado e mezzo Celsius. Bisognerebbe equilibrare le emissioni delle attività umane con le possibilità delle foreste (e dei mari) di assorbirle, ma questo obiettivo non sembra ormai raggiungibile.
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Data: 30/08/2024
n°: 5735
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Ambiente e Natura
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