Consumo di pesce sostenibile

La pratica della pesca intensiva di tipo industriale impoverisce i mari e sarebbe opportuno cercare di evitare di introdurre nell'alimentazione specie che non riescono a riprodursi correttamente (come il merluzzo dell'Atlantico..); inoltre, alcuni consigliano anche se il pesce è una buona fonte di omega-3 di limitare il consumo di quello particolarmente grasso che potrebbe contenere proprio nella parte grassa inquinanti che poi finiscono per accumularsi nell'organismo come ad esempio il mercurio del pesce spada, del marlin, di alcune specie di squalo, potenzialmente dannose se si superano le due porzioni a settimana soprattutto per le donne incinte o che allattano. Altri grandi cetacei dei mari in pericolo sono le balene, mammiferi uccisi a centinaia (anche per scopi "scientifici" dai giapponesi) nonostante le ripetute moratorie internazionali e l'impegno di gruppi che cercano di sensibilizzare l'opinione pubblica alla salvaguardia dei mari.

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