Pochi kit diagnostici per COVID-19 in California

In California bisognerebbe testare ottomilaquattrocento persone arrivate con voli aerei nel paese e che mostrano sintomi di coronavirus, ma a quanto pare sono disponibili solo duecento kit diagnostici o tamponi, almeno secondo le dichiarazioni autorità sanitarie che sono state allertate dopo un caso risultato positivo al COVID-19 che non ha consentito dopo le indagini di individuare il focolaio; quindi si teme che l'epidemia possa correre sotto traccia, non monitorata in modo adeguato (trentatre i casi segnalati). Nel frattempo la Nigeria ha confermato un primo caso facendo in questo modo salire il livello di attenzione dal momento che l'Africa in genere dispone di un sistema sanitario inadeguato a gestire un'eventuale epidemia, con pochi centri di analisi già carichi di impegni e personale stressato. Bene invece Singapore presa ad esempio per l'efficacia delle misure di prevenzione adottate.

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