Risarcire i danni agli abitanti di Fukushima

La società che gestisce l'impianto atomico di Fukushima deve risarcire una forte somma a centocinquantadue residenti locali danneggiati dall'incidente nucleare del 2011 (il più grave dopo quello di Chernobyl nel 1986), almeno da quanto risulta da un verdetto della corte del distretto di Yokohama che sottolinea come si poteva evitare il disastro dotando l'impianto di un'adeguata barriera contro gli tsunami. Nel marzo dello scorso anno una corte di Kyoto nell'ovest del Giappone aveva già individuato le stesse responsabilità con risarcimenti per centodieci residenti di Fukushima, ma nel settembre del 2017 una corte di Chiba presso Tokyo aveva giudicato responsabile solo l'operatore dell'impianto. Circa dodicimila persone costrette a lasciare le loro abitazioni a causa delle radiazioni sarebbero coinvolte in varie contese giudiziarie che riguardano sempre la sottovalutazione del rischio tsunami da parte del governo e del gestore della centrale atomica.

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