Notevole declino dei vertebrati

I dati monitorati riguardo la salute del pianeta evidenziano un notevole declino dei vertebrati (mammiferi, uccelli, pesci, anfibi e rettili) quantificabile del sessanta percento dal 1970, almeno secondo il rapporto di un'organizzazione ambientalista che avverte come raggiunga l'ottantatre percento il declino della popolazione dei vertebrati che vivono in acqua fresca. Le aree del pianeta più soggette a questo declino preoccupante sono quelle dei tropici ed in particolare nel Centro e Sud America dove si toccano percentuali anche più alte a causa dello sfruttamento umano molto al di sopra delle risorse che l'ecosistema può fornire, poi l'agricoltura intensiva, l'inquinamento, specie invasive e l'aumento di malattie favorite dai cambiamenti climatici. La cosiddetta impronta ecologica del pianeta sarebbe cresciuta di quasi il centonovanta percento negli ultimi cinquanta anni in base ai parametri che monitorano il consumo delle risorse naturali e risulta evidente come sia precario l'equilibrio dell'uomo con l'ambiente.

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