Protesi utili ma a volte difettose da sostituire

La possibilità di poter sostituire articolazioni usurate con protesi artificiali permette ormai a moltissimi individui di riprendere una vita normale ed anche di fare sport tenendosi in forma, ma non sempre tutto procede nel migliore dei modi come sta dimostrando il caso di una protesi dell'anca di una nota multinazionale americana che a quanto pare tende a corrodersi rilasciando cromo e cobalto (considerati causa di contaminazione tossica ed in parte cancerogeni) nell'organismo oltre a favorire distruzione dei tessuti, infezioni e fratture ossee sempre collegabili al rilascio anomalo di particelle. Si tratta di un modello di protesi particolare con durata doppia rispetto al normale dal momento che consentirebbe circa venti anni di autonomia e dopo diversi casi di anomalie riscontrate la stessa azienda produttrice è probabilmente intenzionata ad un ritiro volontario del prodotto ortopedico che non ha dato i risultati sperati dal mercato.

Posta elettronica:       info@salutistico.it
Tel:   338 1809310        Data:    16/12/2013              n°:   2394