Scheletro bionico per tetraplegici

Le protesi che consentiranno ai tetraplegici di sostituire abbastanza efficacemente gli arti amputati non sono più ipotesi futuribili ed in pratica troppo lontane, almeno secondo le dichiarazioni di ricercatori brasiliani; infatti, ormai tramite elettrodi cerebrali è possibile captare i segnali elettrici dei neuroni e controllare uno scheletro bionico anche se rimane l'ostacolo del costo degli elettrodi che sono montati in gran numero su piccole superfici da applicare sulla testa che restringono il campo di utilizzo per il momento alla sola sperimentazione. Sono previste anche dimostrazioni pubbliche ad eventi di richiamo internazionale oltre alla progettazione di dispositivi non invasivi comandati da appositi caschi che, però, allungheranno i tempi di messa a punto (di circa dieci anni) dei complessi scheletri bionici comandati con il pensiero, ma potranno essere utilizzati più facilmente anche in caso di malattie degenerative del cervello.

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