Additivo per carburanti nelle protesi al seno

Una delle cause per cui si rompeva l'involucro che conteneva il gel di silicone di tipo industriale non adatto al contatto con l'organismo umano pare fosse un additivo per carburanti utilizzato nel mix chimico (non testato per uso clinico) di tipo gommoso che corrodeva il sottile strato che conteneva il materiale gelatinoso, e questo difetto di produzione pare fosse conosciuto sin dal 2005 dall'azienda francese ormai non più attiva "Poly Implant Prothese" che non ha fornito molte informazioni sulla formulazione chimica delle protesi. Non era possibile scoprire la presenza di un additivo per carburanti, ma analizzando alcune di queste protesi che si rompono sette volte più frequentemente di quanto si pensasse è stata trovata la causa analizzandone scrupolosamente il contenuto, che sembrerebbe del tipo utilizzato nei cibi e prodotti di bellezza e quindi per il momento non è stato provato che provi il cancro; però, è consigliabile rimuoverle.

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