Valutazione musicale platonica

Un componimento poetico o musicale dovrebbe essere valutato secondo Platone (427-347 a.C.) da un pubblico che sia stato accuratamente educato; infatti, se si propone ai cittadini di dare premi a gare a tema libero più o meno impegnato il cui unico scopo sia procurare piacere è chiaro che la valutazione sarebbe influenzata ad esempio dall'età dello spettatore, con i più giovani magari propensi a premiare la commedia, le donne e la maggioranza in genere la tragedia, mentre solo gli anziani per un'accurata recitazione di Omero o Esiodo. Per decidere quali siano delle "leggi ideali" adatte a regolare le valutazioni sui componimenti di un nuovo stato bisognerebbe evitare che il verdetto sia influenzato dal chiasso della folla pronta a premiare piaceri sconvenienti, per non correre il rischio che queste norme rovinino i gusti di tutti gli spettatori e puntare invece a promuovere costumi di vita nobili e l'educazione della popolazione.

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