La scoperta della radioattività

Le ricerche sul campo della radioattività sono state una conseguenza della scoperta dei raggi X e delle teorie sulla luce e le onde elettromagnetiche di Maxwell ed Hertz; infatti, per approfondire questi studi J.H. Poincaré (1854-1912) consigliò al fisico Henri Becquerel (Parigi 1852 - Le Croisic 1908) di verificare se ci potesse essere un legame fra raggi X e fosforescenza-fluorescenza. Quest'ultimo utilizzando dei sali di uranio scoprì nel 1896 il fenomeno della radioattività esponendo i raggi emessi dall'uranio all'azione del campo magnetico di una elettrocalamita; inoltre, scoprì che questi raggi impressionavano la lastra fotografica e per questo motivo sono stati chiamati appunto "raggi Becquerel". Studiando la proprietà delle radiazioni sperimentò che alcuni tipi erano fermate da un foglio di alluminio, mentre altre erano più penetranti e grazie ad ulteriori ricerche si scoprì che di trattava dei cosiddetti raggi catodici.

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